Don't let me go

di Hazza_26
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Party ***
Capitolo 3: *** My new Brother ***
Capitolo 4: *** All different. ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio ***


Cap.1
‘’Sei pronta?’’
‘’Sì, un attimo e arrivo!’’

Dissi gridando a mio padre che caricava gli ultimi bagagli, mentre io chiudevo il portone del palazzo, questa sarebbe stata l’ultima volta che lo facevo. Trascinai la valigia azzurra fino al portabagagli e con poca grazia la misi al suo interno.
‘’Possiamo partire principessa?’’
‘’Sì.’’
Gli sorrisi e mi misi la cintura di sicurezza. Papà accese l’auto e io restai a guardare fuori dal finestrino la mia casa, quanti ricordi, mi sarebbe mancato quel posto, non mi erano mai piaciuti i cambiamenti e trasferirsi da Londra ad Holmes Chapel lo era decisamente e per lo più a casa di sconosciuti..
‘’Vedrai che il paesino ti piacerà e Anne è molto simpatica. Le ho parlato tanto di te ed è curiosa di conoscerti.’’
Papà mi rispose come se mi stesse leggendo nel pensiero, accennai un sorriso e lui mi fece un occhiolino per poi riprendere a parlare.
‘’E poi i suoi figli hanno quasi la tua età.’’
Sospirai.
‘’Già. Ora avrò due fratelli..’’
‘’Hey, siamo sempre io te. Tu la mia principessa e io il tuo papino’’
Gli diedi un bacio sulla guancia e continuai a guardare fuori da finestrino. Mi metteva agitazione sapere che tra poche ore mi sarei trovata in una nuova realtà, una nuova famiglia. Papà aveva conosciuto Anne in aereo durante un viaggio di lavoro, avevano parlato per tutto il viaggio e si erano salutati in aeroporto, ma il caso volle che si ritrovassero in albergo così papà la invitò a cena e fra loro scattò qualcosa, erano ormai mesi che si sentivano e spesso lei veniva in città oppure papà andava a trovarla. Io non l’avevo mai vista, sapevo che si frequentassero, ma non mi sono interessata mai più di tanto, quando un bel giorno hanno deciso che quei pochi fine settimana per incontrarsi non bastavano e quindi eccoci qui che ci andavamo a trasferire a casa sua, ma Anne non viveva da sola. Ha due figli:Gemma e Harry. Gemma è la più grande avrà sui 24 anni, mentre Harry ne ha 20, un anno più di me. Papà me ne aveva parlato molto, descrive Gemma come ‘’una ragazza seria e diligente’’ sarà una tipa tutta casa e chiesa.. Harry invece sembra essere l’opposto: svogliato,ma con una passione per l’arte e le moto, i due sembrano un po’ come il diavolo e l’acqua Santa, ma siamo sicuri che siano fratelli? Troppi pensieri così presi l’i-pod e scacciai tutto con gli Imagine Dragons..
                                                         -----o-----
‘’Svegliati principessa! Siamo a casa!’’
Feci una smorfia a papà, strofinai gli occhi e… Oh mio Dio.
‘’Aiutami a prendere le valigie’’
Inspirai profondamente e aprii lo sportello della macchina. Mi fermai per vedere quello che c’era di fronte a me. Una casa enorme in confronto all’appartamento in cui vivevo da cinque anni, questo era il mio secondo trasloco, il primo fu subito dopo la morte di mia madre; il suo profumo, la sua voce, il suo sorriso erano impresse nelle mura della nostra vecchia casa, sensazione bellissima, ma allo stesso tempo insopportabile soprattutto per papà, così in poco tempo trovammo l’appartamentino nel centro di Londra che papà con il suo modesto lavoro da negoziante si poteva permettere. Lì è stato possibile abbandonare il passato e ricominciare una nuova vita.
‘’Ti sei incantata?’’
‘’Umh? Sì. E’ proprio una bella casa’’
Mi avvicinai al portabagagli. Quando sentimmo una voce femminile chiamarci.
‘’Bob! Siete arrivati finalmente! Gemma eccoli!’’
Una donna elegante con i capelli scuri era sulla soglia della porta d’avanti a noi e sventolava una mano.
‘’Ti porto a conoscere Anne, vieni’’ disse papà.
Lo seguii. Abbracciò calorosamente Anne e poi diede un bacio sulla guancia a quella che immaginavo fosse Gemma.
‘’Mia figlia Bethany’’
‘’Ciao cara, fatti vedere, ma sei bellissima, più di quanto mi avesse detto Bob! Sono Anne e questa è mia figlia Gemma.’’
‘’Piacere di conoscerti Bethany, vuoi una mano con le valigie? Sembrano pesanti.’’
‘’Oh no questo è un lavoro da uomini, vado a chiamare Harry ci penseranno lui e tuo padre. Gemma tu fai fare un giro della casa a Bethany’’
‘’Va bene mamma, seguimi’’
La prima stanza fu la cucina demmo un’occhiata veloce al salone e al bagno. Fu il turno poi della mia camera che mi sembrò anche più grande di quella che avevo a Londra. Vidi poi l’interno della camera di Gemma e mi fece vedere solo dove si trovassero le camere di Harry e la camera da letto di Anne che a quanto pare ora sarebbe stata anche quella di mio padre.
‘’Ho conservato il pezzo forte per ultimo..’’
Aprì la porta di vetro attraverso la quale si accedeva al giardino e vidi una grande piscina.
‘’Oh cavolo.’’
Gemma rise leggermente per il mio stupore.
‘’So che sei una nuotatrice, spero ti piaccia.’’
Sì che mi piaceva, amavo il nuoto,era una delle mie più grandi passioni.
‘’L’adoro’’
‘’Bene, allora la puoi testare subito, è anche una bella giornata.’’
‘’Oh no sarà per domani… i costumi sono anche sotterrati in non so quale valigia..’’
‘’Non ti preoccupare, te ne darò uno mio, davvero ci tengo che tu ti senta in famiglia.’’
Mi fece un sorriso talmente dolce che non seppi più cosa dire.
‘’Grazie Gemma’’
‘’Di niente! Andiamo che ti cerco un costume ed un asciugamano!’’
Andammo in camera sua e tirò fuori dall’armadio un costume a fascia color azzurro e un’ asciugamano bianca.
‘’Credo che questo possa andarti, sei così esile. Cambiati pure in camera tua, sai dov’è no?’’
‘’Sì, grazie’’
Uscii chiudendo la porta, attraversai il corridoio per arrivare alla mia camera. Mi guardai intorno per osservarla meglio, era semplice. C’era un letto, un armadio, una scrivania e una cassettiera, tutto bianco tranne le pareti che erano azzurro chiaro. Mi spogliai in fretta e indossai gli slip del costume. Feci per prendere il pezzo di sopra quando sentii la porta aprirsi e d’ istinto presi la maglietta, che avevo sfilato, dal letto e l’appoggiai sul petto.
Un ragazzo riccio dagli occhi vispi fischiò alla mia vista in quelle condizioni.
‘’Devi essere la famosa Bethany’’
‘’Ti sembra il momento delle presentazioni? Potresti anche bussare sai?’’
‘’Niente male’’
Mi sorrise, ma restai seria.
‘’Sono venuto a portare le ultime valigie. Me ne vado’’
Fece un cenno con la mano e chiuse la porta. Sì, decisamente, sono il diavolo e l’Acqua Santa. Misi il costume in fretta e poi uscii andando verso la piscina dove c’erano già papà, Anne e Gemma.
‘’Eccoti! Tuffati!’’
Feci come mi aveva detto e la raggiunsi
‘’Facciamo una gara. A chi arriva prima al trampolino’’
Propose Gemma.
‘’Ok’’
‘’Pronti, partenza, via!!’’
Nuotai il più veloce possibile, sentendo l’acqua quasi accarezzare la mia pelle, sapevo che non era un’olimpiade e che quindi potevo anche rilassarmi, ma mi dava una carica assurda e amavo sentire l’adrenalina.
‘’Battuta.’’
Dissi soddisfatta.
‘’Era un test per vedere se eri brava.’’
‘’Test superato?’’
‘’Decisamente sì’’
Ridemmo entrambe. Mi piaceva Gemma.
‘’Bethany, tesoro esci un attimo!’’
Anne mi chiamò così mi avvicinai alle scalette e uscii dall’acqua, presi l’asciugamano e strizzai i capelli per poi raggiungerla.
‘’Mi volevi?’’
‘’Ah eccoti. Bethany ti voglio presentare mio figlio’’
Alzai lo sguardo e incontrai quello verde del riccio, il ragazzo che prima mi ero trovata in camera. Ci guardammo in silenzio per qualche secondo mentre lui mi sorrideva. Poi allungò la mano
‘’Piacere, sono Harry.’’
Gliela strinsi.
‘’Bethany.’’

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Ciao a tutte! Questa è la mia prima storia qui. Spero che l'inizio vi sia piaciuto ^-^ Più avanti comunque la storia si farà più bella (sempre che non la elimini ahah). Non ho descritto molto Bethany perchè voglio farvela conoscere con il tempo, per ora sappiamo solo che ha perso la mamma, che le piace il nuoto e che ha un corpo esile. Più avanti andrete con la storia più la conoscerete quindi al prossimo capitolo! Un bacio



 

 

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Capitolo 2
*** Party ***


  '’Posso entrare?’’
Disse Gemma mentre bussava alla porta.
 ‘’Prego, entra’’
Entrò sorridendomi e si abbassò per aiutarmi a piegare alcune magliette che erano sparse per terra.
 ‘’Bethany, questa sera c’è una festa a casa di una mia cara amica, ti andrebbe di venire, sempre che tu non sia stanca?’’
Non ero tipa da feste, preferivo restare a casa a leggere un libro o guardare la tv e solitamente avrei trovato una scusa, ma non ora. Volevo seriamente integrarmi in questa nuova famiglia, era la miglior cosa sia per me che per papà.
 ‘’Ok’’
 ‘’Grande! Allora andremo con la macchina di mamma insieme ad Harry ed un suo amico, vieni in camera verso le 9 così ci diamo l’ultimo rintocco  insieme’’
‘’Perfetto’’
Uscì dalla stanza, guardai l’ora: 8.15. Scavai tra la montagna di vestiti per trovare cosa mettere. Optai per un pantaloncino chiaro di jeans e ci abbinai un top corto rosa cipria con lo scollo a cuore e un cardigan bianco. Misi le Dr. Martens e presi una pochette che si abbinava al top. Lasciai i capelli sciolti, ma feci dei boccoli usando la piastra. Passai poi al trucco, ne misi giusto il necessario. Ero in anticipo di 10 minuti, così dopo aver giocherellato un po’ con l’iphone decisi di andare comunque da Gemma. Bussai e chiesi di entrare proprio come aveva fatto lei prima, la trovai di fronte ad uno specchio mentre aggiustava qualche ciuffo usando delle forcine.
 ‘’Ma sei bellissima!’’
Disse mostrandosi stupita in modo eccessivo.
 ‘’Anche tu, a che ora ci accompagneranno i ragazzi?’’
 ‘’Loro sono già in salone che ci aspettano. Ho detto che saremo andate una volta pronte.’’
Posò lo scatolino contenente i vari accessori e si alzò prendendo la borsa.
 ‘’Direi che siamo splendide’’-modesta la ragazza- ‘’Possiamo andare no?’’
Annuii e uscimmo incamminandoci verso il salone.
  ‘’Eccoci qui!’’
Un ragazzo dai capelli e occhi scuri salutò Gemma per poi avvicinarsi a me.
‘’Tu sei la nuova arrivata?’’
 ‘’Già’’
 ‘’Piacere bellezza, sono Zayn’’
 ‘’Piacere Bethany’’
 ‘’Muoviamoci che altrimenti si farà tardi’’
Quel Zayn mi lanciò una strana occhiata per poi avvicinarsi a me una volta usciti di casa cingendomi il fianco con un braccio.
 ‘’Dove abitavi prima?’’
Non risposi perché le sue carezze verso il mio fianco nudo non mi facevano concentrare, quando Harry ci sorpassò spingendo Zayn.
 ‘’Tieni le mani al loro posto e cammina.’’
Sorrisi per la scena ed entrai in macchina, ma purtroppo ci fu un imprevisto ovvero la macchina non partiva.
 ‘’Non vuole proprio muoversi.’’
Imprecò Harry dando un pugno sul volante
 ‘’Calma, usiamo le moto’’
 Harry mi guardò attraverso lo specchietto
 ‘’Vieni con me tu?’’
‘’Ok.’’
Accanto alla macchina vi era una moto tutta nera con appoggiati due caschi, l’altra stava fuori dal garage in quanto l’aveva usata Zayn per arrivare qui. Mi porse il casco e mi invitò a salire.
 ‘’Ti prego vai piano, ho paura’’
Rise per la mia supplica
‘’Non ti fidi di me?’’
 ‘’Per niente.’’
Rise ancora e poi partimmo, mi strinsi alla sua maglia nera, sentendo il vento che mi filtrava i capelli.
 ‘’Se la stringi ancora si strapperà’’
La sua battutina riferita al modo in cui mi aggrappavo alla sua maglietta, mi fece allentare la presa e in quel momento mi resi conto che eravamo vicini al luogo in cui si sarebbe tenuta la festa in quanto si sentiva la musica e le urla dei ragazzini.
 ‘’Scendi qui, cerca Gemma e resta vicino a lei e levati di torno Zayn’’
 ‘’Ci conosciamo da sole poche ore e già fai il fratellone protettivo?’’
 ‘’E tu la sorellina acida?’’
Disse avvicinandosi al mio viso. Cercai di trattenere il sorriso e mi girai cercando Gemma proprio come mi aveva detto. La trovai con lo sguardo accanto ad un ragazzo e lei mi fece segno di avvicinarmi.
‘’Eccola! Zack lei è Bethany, Bethany lui è Zack’’
‘’Ciao!’’
Mi sorrise un ragazzo moro dagli occhi chiari, un BEL ragazzo moro dagli occhi chiari. . . Gli sorrisi facendogli un cenno con la mano per salutarlo, non riuscivo neanche a parlare per quanto ero incantata, ma a rompere il silenzio fu Zayn.
 ‘’Dov’è Harry?’’
 ‘’Posava la moto e veniva’’
 ‘’Va bene. Entriamo?’’
 ‘’Devo presentarti parecchi ragazzi’’
 Disse Gemma dandomi una gomitata scherzosa
 ‘’Già..’’
Risposi in tono poco convinto, insomma ero da poco lì e lei voleva già sistemarmi? Capivo le buone intenzioni, ma l’unica cosa che desideravo era passare inosservata. Non ero brava con i ragazzi in quanto la mia riservatezza mi tratteneva dal flirtare liberamente sentendomi a mio agio, anzi mi faceva arrossire quasi tutte le volte.
‘’Hei ci sei?’’
 ‘’Umh? Sì sì’’
  ‘’Eri incantata. . . Ad ogni modo questa è la mia migliore amica Emily’’
 ‘’Piacere.’’
 ‘’Ragazze mi dispiace, ma vi lascio, c’è Lucas!’’
 Io ed Emily ridemmo nel vedere Gemma correre verso biondino.
 ‘’Ti stai divertendo?’’
Chiese Emily.
 ‘’Diciamo che non è il mio ambiente’’
 ‘’Ti capisco, ma con Gemma ormai sono abituata ad adattarmi. Credimi l’importante è evitare la gente sbagliata ovvero quella che porta guai, ad esempio Harry e il suo gruppetto.’’
 ‘’Ah bene io ci vivo con Harry. . .’’
 ‘’A casa potrai comportarti normalmente, ma credimi portano solo impicci, partecipano spesso a risse e cambiano continuamente ragazze’’.
Mi girai verso Harry. Era con Zayn e stavano bevendo, mi vide e mi fece un occhiolino e io gli sorrisi; era arrogante, ma non pericoloso. In quel momento passò, quasi spingendomi, una specie di Barbie con delle gambe alte almeno quanto me.
 ‘’Altra persona da evitare. Si chiama Serena, una perfida ochetta. Cotta di Harry fino al midollo, ma per lui è solo un passatempo, una delle tante, la verità è che nessuna è all’altezza di Harry o almeno nessuna lo è mai stata.’’
Seguii con lo sguardo Serena mentre ero attenta ad ascoltare le parole di Emily. Baciò Harry sulla bocca per poi ballarci insieme. Serena era il prototipo della perfezione, era strano che Harry la considerasse una delle tante perché era molto più bella di tutte le ragazze che erano presenti. Spostai la mia visuale verso Gemma che parlava con Lucas e Zack.
 ‘’E di Zack cosa mi dici?’’
‘’Viene da buona famiglia, infatti è molto educato, lui e Lucas si conoscono da tanto e sono migliori amici, gli sto dietro dal primo liceo.’’
Disse sorseggiando il suo drink.
 ‘’Davvero?’’
Le diedi una gomitata scherzosa
 ‘’Davvero. Era nato come uno dei piani fantastici di Gemma quasi per gioco, sai loro erano migliori amici, noi migliori amiche e quindi era normale fantasticarci su, ma purtroppo la cosa è andata avanti.’’
 ‘’Glielo hai mai detto?’’
 ‘’No, per un periodo siamo usciti insieme,ma nulla di più’’
 ‘’Acqua in bocca ecco che arriva’’
 ‘’Salve ragazze, nessun cavaliere?’’
 ‘’A quanto pare nessuno ci vuole’’
Gli risposi io
 ‘’Bethany giusto? Bhe se mi vuoi offrire l’onore di questo ballo ti dimostrerò che non siamo dei così cattivi ragazzi qui’’
 ‘’Ringrazio per la proposta, ma ti credo sulla parola, sono troppo stanca anche solo per ballare. Perché non inviti Emily invece?’’
 ‘’Ottima idea, che dici Emi ti va?
 ‘’Mmh.. Va bene’’
Si allontanarono mano nella mano, erano perfetti, due belle persone. Emily mi mimò un ‘’grazie’’ con le labbra e io le sorrisi.


***************

Ciao belle! Ecco un nuovo capitolo spero che vi piaccia e vi prometto che più si andrà avanti, migliore sarà la storia! Come vedete, in questo capitolo si conoscono nuovi personaggi, influiranno sui prossimi capitoli o sono solo di passaggio? Vedremo.. Fatemi sapere se vi è piaciuto, alla prossima! BACIONI

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Capitolo 3
*** My new Brother ***


Cap.3
‘’Ti stai divertendo?’’
Disse una voce roca alle mie spalle.
 ‘’Non si vede?’’
Risposi lasciando che si sentisse nella mia voce tutto il sarcasmo, non c’era alcun bisogno di mentire. Mi ero isolata parlando di tanto in tanto con Gemma ed Emily e avevo allontanato senza troppe scuse qualsiasi ragazzo si fosse presentato con altre intenzioni in mente. Per sfuggire a quell’aria viziata che regnava nella casa mi ero rifugiata in giardino.
 ‘’Menomale che sono arrivato allora’’
Mi girai trovandomi Harry con un gran sorriso e con gli occhi di un verde più acceso, forse era solo l’effetto dell’alcol.
 ‘’Ecco l’anima della festa!’’
 ‘’Sì direi che la definizione è giusta’’
Mi disse con un’aria pensierosa per poi continuare
 ‘’Dove è finita Gemma?’’
Scrollai le spalle
‘’Starà con Emily o Lucas’’
 ‘’Menomale che ha detto che ti avrebbe controllato lei’’
 Scrollai le spalle.
 ‘’Me la sto cavando anche da sola’’
 ‘’Harry! Eccoti!’’
 La Barbie si avvicinò sventolando una mano, quel vestito rosso attillato le scolpiva il suo fisico perfetto e slanciato.
‘’Ti ho cercato ovunque, ma che ci fai qui fuori?’’
Harry non rispose e in quel momento sembrò che Serena si accorse di me, lanciandomi un’occhiata interrogativa.
 ‘’Tu saresti?’’
 ‘’Piacere Bethany, sono la quasi sorellastra di Harry’’
 Feci un sorriso sforzato
 ‘’Ah. Ciao’’
 ‘’Serena cosa volevi dirmi?’’
 Intervenne Harry
 ‘’Louis mi ha detto di avvisarti che sta per arrivare la polizia, sembra che i vicini si siano lamentati.’’
‘’Meglio andare via non voglio altri casini’’
 ‘’Io e i ragazzi andiamo al Rocky’s a bere qualcosa, vieni?’’
 ‘’Va bene. Avvisa tu Gemma.’’
 ‘’Come vuoi. A dopo.’’
E così si allontano ancheggiando e muovendo i suoi lunghi capelli biondo platino, per niente simili ai miei che erano più verso un biondo cenere.
 ‘’Il Rocky’s è un Disco Bar. Vuoi venire?’’
In quell’istante pensai alle parole di Emily che mi incitavano a stare il più lontano possibile da Harry, i suoi amici e Serena ed invece eccoli qui offerti tutti su un piatto d’argento.
‘’Ehm..Io..’’
 ‘’Se è per Zayn non ti devi preoccupare: abbaia ma non morde. E poi se mi stai vicino nessuno ti toccherà neanche con un dito’’
Disse sorridendo con aria fiera.
 ‘’Come posso rifiutare se sarai tu la mia guardia del corpo’’
 Mi sorrise divertito
‘’Andiamo allora’’
Andò verso la moto senza neanche controllare se lo stessi seguendo girandosi solo per porgermi il casco.
‘’Non dovremmo aspettare gli altri?’’
‘’Li incontreremo lì’’
Misi il casco e salii. Quando Harry partì sentii in sottofondo il rumore delle sirene della polizia e quando mi girai due macchine erano parcheggiate di fronte la casa che avevamo appena lasciato.
‘’Giusto in tempo’’
Gli sentii dire più a se stesso che a me.
Arrivammo nel parcheggio del Rocky’s, c’erano parecchie moto e omoni con giacche di pelle, di cui alcuni salutavano Harry con un cenno del capo, il che mi fece pensare che dovesse essere un posto che frequentava spesso, ma cosa c’entrava lui con quel covo di motociclisti? L’interno era abbastanza sobrio. C’erano dei tavolini bassi con dei divanetti e le luci erano molto soffuse, infondo alla stanza c’era il bancone del bar ed un ragazzo sulla trentina puliva dei bicchieri.
 ‘’Ciao Hazza! Mettiti al solito tavolo, Niall, Liam e Louis sono già lì.’’
 ‘’Ok Simon’’
 Il tavolo di cui parlava Simon era quello più nascosto, messo nell’angolino in fondo alla stanza, dove due figure nere erano stravaccate sui  divanetti, l’altra era dritta intenta ad accendere una sigaretta.
‘’Eccoti, stavamo giusto parlando di te. Come ti senti per domani?’’
‘’Abbastanza tranquillo.’’
‘’Perfetto così ti voglio… Ciao tu sei Bethany giusto?Zayn ci ha detto di te.’’
‘’Sì’’
‘’Bhe piacere io sono Niall , lui è Louis e lui è Liam’’
 ‘’Harry ci sarà anche lei domani?’’
‘’Se vuole’’
‘’Domani  Louis e Harry parteciperanno ad una gara di moto, ti va di venire?’’
 ‘’E’ legale?’’
Mi girai verso Harry con gli occhi spalancati.
‘’Cosa c’è di male a fare una piccola gara tra amici?’’
Si affrettò a rispondere
‘’Vi potreste fare male.’’
‘’Non è nulla di pericoloso te lo assicuro.’’
‘’Salve ragazzi!’’
Serena in compagnia di Zayn si fece posto su uno dei divanetti e prese la sigaretta tra le mani di Louis per farci un tiro.
 ‘’Finalmente siete arrivati voi due’’
 ‘’C’era traffico’’
Disse Zayn con tono di sarcasmo e il resto del gruppo rise facendo altre battutine, quando Simon arrivò per ordinare.
‘’Non vuoi niente?’’
Mi chiese Harry.
 ‘’No, sono a posto grazie’’
 Simon se ne andò e quando mi girai trovai Serena guardarmi con un ghigno sul viso.
 ‘’Qualcosa non va?’’
 ‘’No, è che si vede benissimo che non c’entri niente qui’’
 Alzai un sopracciglio con aria interrogativa
 ‘’Guardati intorno, sembri un coniglietto spaventato circondato da leoni.’’
 Simon ritornò con un vassoio servendo quello che avevano ordinato volevo rispondere a Serena, ma lei prese tra le mani il suo bicchiere e continuò a parlare.
 ‘’Non fraintendermi, mi fai solo..come dire.. tenerezza, ecco.’’
 ‘’Come scusa?’’
 ‘’Sì hai l’aria così innocente, ti ho osservata alla festa sai? Te ne sei stata per conto tuo parlando di tanto in tanto solo con le bimbette di buona famiglia. Fai tanto la brava ragazza newyorkese, non è per niente il tuo posto questo, ma poi chi lo sa, può essere che ci riservi delle sorprese’’
 E con questo fece un sorrisetto soddisfatto e poi sorseggiò il suo bicchiere di birra. Le sorrisi anche io e finalmente le risposi come stavo sognando di fare da tutta la sera
 ‘’Bhe se per brava ragazza intendi non essere troia allora non ti preoccupare, non riservo alcuna sorpresa. Oh, ma non fraintendermi sono sicura che non sia il tuo caso, di sicuro tu e Zayn eravate veramente bloccati nel traffico’’.
Non mi rispose, posò il bicchiere di scatto facendo rumore. A quel punto intervenne Harry posando anche il suo bicchiere .
 ‘’Per quanto trovi eccitante una rissa fra ragazze, è tardi e sarà meglio andare’’
 Mi guardò e in quel momento mi alzai, feci un cenno di saluto con la mano verso gli altri ragazzi che ricambiarono e mi avviai verso l’uscita seguita da Harry. Non ci dicemmo niente mentre raggiungevamo la moto né durante il tragitto di ritorno. Posò la moto nel garage e poi aprì lui la porta di casa in quanto non avevo ancora le mie chiavi, quando entrammo Anne e mio padre erano sul divano guardando un film.
 ‘’Buonasera ragazzi, divertiti?’’
 Disse mio padre
‘’Sì, tantissimo..’’
Dissi a bassa voce
 ‘’Gemma?’’
Sentii dire ad Harry che ignorò la domanda di mio padre
 ‘’E’ nella sua stanza già da un po’, è tornata prima di voi. Come mai? E’ successo qualcosa?’’
 ‘’Era stanca ed è andata via prima.’’
 ‘’Io vado a dormire. Buonanotte’’
 Annunciai dando un bacio sulla guancia a papà. Avevo un gran mal di testa, quella giornata era stata interminabile.




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SCUSATE!! Lo so, questo capitolo l’ho messo con un ritardo assurdo, ma voi non sapete quanto sia stata impegnata con la scuola, la danza, il lavoro estivo e tutto il resto ed in più non trovavo davvero uno straccio di ispirazione per questo capitolo. Cercherò di impegnarmi di più lo prometto  Allora parliamo del capitolo… Bethany capisce che la sua vita è cambiata totalmente e che non si trova proprio al suo agio in questo nuovo ambiente, come le fa notare Serena, il suo rapporto con Harry comunque fa progressi e i due si comportano proprio come fratello e sorella, in più in questo capitolo incontriamo gli altri ragazzi della band (Evviva! Lol) e Bethany scopre che loro con Harry partecipano a gare di moto clandestine.
Grazie a tutte per seguire la storia e recensirla. Un bacione!


 
 



 

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Capitolo 4
*** All different. ***



Svegliarsi in un letto diverso da quello in cui hai dormito per anni è strano, non è come quando parti per un viaggio e sai che quella sistemazione sarà provvisoria e il pensiero che poi ritornerai a sentire il profumo di casa ti tranquillizza, no, la sensazione che provavo era totalmente diversa, era come se avessi passato la notte in bianco, svegliarsi ed essere comunque stanchi, credo che mi ci vorrà del tempo per riuscire ad abituarmi e sprofondare nel sonno. Infilai le ciabatte, strofinai gli occhi per una seconda volta e aprii la porta, ma sentii delle voci alterate nel corridoio e mi fermai.
 ‘’Dove l’hai portata ieri Harry?’’
 ‘’Al Rocky’s.’’
 ‘’Con gli altri?’’
 ‘’Sì, Gemma, sì. Piantala’’
 ‘’Porca miseria Harry! Ma che ti salta in testa?! Se lo viene a sapere la mamma o peggio ancora Bob!’’
 ‘’Non glielo dire e saremo tutti felici’’
 ‘’Harry non è il momento di scherzare. Lascia fuori Bethany dai tuoi disastri. Vuoi rovinare la tua vita?Ok, ma lascia fuori noi, non questa volta che la mamma è davvero felice, che io sono davvero felice.’’
 ‘’Non sto rovinando proprio niente se socializzo con la nostra sorellastra e che ti piaccia o no questo sono io e quelli sono i miei amici, quindi smettila che ieri per correre dietro Lucas l’hai lasciata sola alla festa e se non l’avessi portata via sarebbe stata coinvolta anche lei quando  la polizia è arrivata!’’
Era la prima volta da quando avevo iniziato ad origliare che Harry alzava la voce, ma decisi che non sarei rimasta a lungo lì quindi mi schiarii la voce e chiusi la porta dietro di me uscendo allo scoperto. Gemma era a bocca aperta, l’avevo interrotta giusto in tempo, si schiarì la voce anche lei e poi mi guardò.
‘’Buongiorno Bethany. Ecco noi..’’
 ‘’Mio padre?’’
 ‘’E’ in cucina.’’
 ‘’Ok grazie.’’
 ‘’Aspetta vengo con te, devo uscire.’’
 Harry si passò una mano sul viso e guardò per un ultima volta verso la sorella e poi sorpassò Gemma e mi raggiunse, ma lei lo trattenne per un braccio. Alzò le mani sbuffando e continuò a camminare avanti a me e si fermò in cucina.
‘’Buongiorno cara. Cappuccino?’’
Mi offrì Anne.
‘’Sì grazie.’’
 ‘’Te lo verso io.’’
 Intervenne mio padre versandomi del cappuccino e poi porgendomi la tazza.
 ‘’Mamma vado allo scasso a vedere se trovo il pezzo per riparare la macchina.’’
 ‘’Grazie tesoro, aspetta che ti do i soldi.’’
 ‘’Te li anticipo io, poi me li restituisci. Beth allora per questa sera?’’
 Harry si riferiva alla gara, ma dubitavo che Anne lo sapesse. Mandai giù il sorso di caffè che avevo bevuto e mi affrettai a rifiutare, dopo la scenata di ieri avevo chiuso.
 ‘’No, lascia stare, devo ancora mettere in ordine della roba.’’
 ‘’Dove andate?’’
Chiese papà senza alzare gli occhi dal giornale. Harry mi fissò levandomi ogni dubbio sul fatto che Anne non ne sapesse niente.
 ‘’Pub con amici.’’
 ‘’Bethany dovresti andare. Conoscerai gente della tua età e poi apprezzerei il fatto che voi due creaste un rapporto.’’
 ‘’Pensaci mi fai sapere più tardi.’’
 Annuii e Harry salutò Anne con un bacio sulla guancia, strinse la mano a papà e poi si girò verso me e mi fece un occhiolino, gli sorrisi portandomi una mano dietro il collo e poi chiuse la porta.
 ‘’Da quando io e il padre abbiamo divorziato si è sempre sentito in dovere di fare lui l’uomo di casa, certe volte sbagliando anche il modo.’’
Disse Anne sospirando sull’ultima affermazione, pensai quasi che stesse per piangere, ma poi scosse la testa e si versò dell’altro caffè e papà come se avesse notato anche lui la tristezza nei suoi occhi, l’accarezzò. Quel gesto fu così tenero che mi ricordò i tempi in cui c’era ancora mia madre.
‘’Vado a prepararmi e poi faccio un giro. Il fiume è vicino?’’
 ‘’Sì, devi superare la chiesetta e lo riesci anche a vedere. Vuoi che chieda a Gemma di accompagnarti?’’
 ‘’Non ti preoccupare andrò da sola così inizierò a sapermi orientare’’
 ‘’Come vuoi.’’
Andai verso il bagno, feci una doccia e ritornai in camera. Presi un pantaloncino e una maglia nera e ci misi sopra una camicia a quadri lasciandola aperta. Infilai nella borsa il cellulare ed un libro che stavo leggendo, poi salutando uscii da quella casa. Scelsi una direzione a caso, Anne aveva detto che una volta arrivata alla chiesa il fiume sarebbe stato visibile, ma non avevo idea di dove fosse la chiesa quindi girai a vuoto cercando qualche indicazione.
 ‘’Bethany sei tu?’’
 Mi girai
 ‘’Zack! Ciao!’’
 ‘’Che fai tutta sola?’’
 ‘’Cerco di orientarmi. Volevo vedere il fiume, ma non so come arrivarci’’
 Rise per la mia affermazione e si infilò le mani in tasca.
 ‘’Potrei accompagnarti … Sempre se ti va.’’
 Sembrò quasi imbarazzato nel chiedermelo, era così carino e gentile.
 ‘’Certo, perché no.’’
Mi porse il braccio
‘’Allora signorina se mi vuole seguire la guida le mostrerà le meraviglie di questo paesino’’
Gli sorrisi e iniziammo a camminare a braccetto.
 ‘’Qui fanno il miglior gelato che io abbia mai mangiato, magari qualche volta ti ci porto lo devi assaggiare assolutamente. Mentre qui c’è la mia fantastica vecchia scuola, credimi a volte mi manca il liceo.’’
‘’Che università frequenti?’’
‘’Cambridge.’’
 ‘’Cosa vuoi fare dopo la laurea?’’
 ‘’Vorrei specializzarmi in pediatria e poi emigrare all’estero, non so ancora dove. Tu invece che piani hai per il futuro?’’
 ‘’Mi piace scrivere quindi vorrei fare qualcosa di attinente a questa passione, giornalismo ad esempio.’’
‘’Quindi anche tu intendi andare all’università? Bhe auguri.’’
‘’Mio padre conserva i soldi in pratica da quando sono nata quindi l’università è obbligatoria e non dire così che mi spaventi.’’
Dissi in finto tono arrabbiato e lui rise abbassando la testa.
‘’Voglio solo avvisarti.’’
‘’E’ talmente dura?’’
‘’Diciamo che non va presa alla leggera. Guarda siamo arrivati.’’
 Guardai il punto che Zack stava indicando e scorsi un piccolo fiume e un ponticello circondati da un prato, lo guardai stupita e lui mi sorrise. Iniziai a camminare a passo svelto verso la panchina più vicina al fiume e ci appoggiai la borsa per poi avvicinarmi per toccare l’acqua, poi mi rialzai e mi girai per vedere se Zack era ancora dietro di me ed era in piedi vicino la panchina e si guardava intorno.
‘’Non è bellissimo?’’
‘’Ispira..’’
‘’Tranquillità.’’
Finì lui la mia frase ed era esattamente ciò a cui pensavo, era un posto isolato gli unici rumori che si sentivano erano procurati solo dalle anatre che nuotavano nel fiume.
‘’Già. Credo che ci tornerò spesso qui, mi piace.’’
‘’Hai da fare questa sera? Lucas e Gemma escono a fare un giro e mi hanno chiesto di andare con loro, ma da solo mi sento come un terzo incomodo, verresti con me?’’
‘’Ed Emily? Pensavo che tra voi ci fosse qualcosa.’’
‘’Emily è una mia grande amica, la conosco da tempo, ma niente di più.’’
‘’Capito. Comunque mi dispiace, ma ho detto ad Harry che sarei uscita con lui e i suoi amici, sai i nostri genitori ci vogliono far ‘’socializzare’’ quindi per stasera mi sa che passo.’’
‘’Bhe mi sembra giusto che tu ci debba fare amicizia, vivete sotto lo stesso tetto. Fa niente sarà per la prossima volta, magari ci andiamo a mangiare quel famoso gelato.’’
‘’Certo.’’
Gli sorrisi. In realtà non avevo ancora deciso se uscire con Harry, ma non mi sembrava il caso di accettare l’invito di Zack, per quanto lo trovassi carino e intelligente, Emily era stata una delle poche persone a dimostrarsi subito disponibile verso di me e non mi andava di passare per quella che le aveva preso il ragazzo. Era calato un silenzio imbarazzante e decisi che era il momento di ritornare a casa.
‘’Io dovrei tornare, ma se tu vuoi rimanere non ti preoccupare credo di ricordare la strada.’’
‘’Devo andare anche io, mio fratello tra un po’ finisce la partita e devo andarlo a prendere al campetto qui vicino, ti accompagno fino alla chiesa va bene?’’
‘’Sì, sei stato fin troppo gentile’’
‘’Di niente, è sempre bello farsi un giro per il paese, soprattutto quando ci sei lontano per tanto tempo.’’
Camminammo in silenzio fino alla chiesa, poi ci salutammo e lo ringraziai una seconda volta, imboccai la strada per il ritorno e questa volta non ci furono problemi nel sapermi orientare. Quando arrivai il garage era aperto e Harry indossava solo un paio di jeans e appoggiato sulla spalla aveva uno straccio sporco, era  girato quindi non mi poteva vedere e valutai se fosse meglio ignorarlo ed entrare in casa o magari salutarlo e fargli compagnia. Scelsi la seconda, in casa non c’era niente di particolarmente interessante da fare.
‘’Quindi sei anche un meccanico?’’
‘’Beth.’’
Disse prima di girarsi e sorridermi.
‘’Ho molte qualità, lo ammetto.’’
‘’La cosa che più mi colpisce di te è la tua modestia.’’
‘’Dico ciò che è vero, niente ipocrisie, sono uno dei pochi ragazzi sinceri rimasti in circolazione.’’
‘’Sei riuscito a ripararla?’’
Tornò a guardare il cofano aperto della macchina incrociando le braccia.
‘’Ho dovuto cambiare la valvola e in teoria appena avrò finito dovrebbe partire. Te ne intendi di motori? Vuoi aiutarmi?’’
‘’Non so niente di motori, ma se hai bisogno di un aiuto dimmi  tu cosa devo fare.’’
‘’Bene, allora mettiti al posto di guida e quando te lo dico, accendi la macchina.’’
Così dicendo prese lo straccio che aveva  sulla spalla e si dedicò al motore, mentre io mi sistemai al posto guida. Era bello anche così sudato e sporco di grasso, i riccioli fermati da una bandana lasciandone comunque sfuggire qualcuno che ricadeva sulla fronte, gli occhi di un verde acceso, il petto nudo che si alzava e abbassava per la fatica e i muscoli delle braccia guizzavano ad ogni suo movimento facendo risaltare i tatuaggi…
‘’Beth? Ci sei?’’
‘’Umh? Ah sì’’
‘’Accendi’’
Disse con un mezzo sorriso facendomi segno per farmi girare la chiave. Mi sentivo una stupida ero rimasta completamente incantata dal suo fisico statuario, accesi la macchina maledicendomi e fece uno strano rumore e sentii Harry sospirare.
‘’Qualcosa non va signor meccanico?’’
 ‘’A quanto pare no.’’
Passò il braccio sulla fronte per asciugare il sudore e prese la chiave inglese dalla scatola degli attrezzi vicino a lui.
‘’Allora per questa sera ci sei?’’
‘’Non lo so, tu farai la gara e io dovrei rimanere lì con i tuoi amici e a quanto pare ad alcuni di loro non sono neanche simpatica. Insomma non mi sembra il caso.’’
‘’E’ per Serena? Tratta così tutti e poi non me lo aspettavo da te, farti intimorire da lei? Ti credevo più forte.’’
 ‘’Non si tratta di essere forte Harry, non lo sono, si tratta di essere matura. Non voglio passare la serata rispondendo alle sue battutine.’’
‘’Non devi.  Sarai lì solo per fare il tifo per me, ignora Serena e poi se non vieni dovrai anche sforzarti a trovare una buona scusa per tuo padre e io non ti aiuterò.’’
‘’Ah sì? Una buona scusa per non andare al pub. E dimmi qual è questo pub?’’
‘’Guarda che dopo la gara ti ci porto sul serio al pub se vieni.’’
‘’Non ti arrenderai vero?’’
‘’Mai.’’
‘’Ok ci sono.’’
‘’Perfetto. Ora accendi e vediamo se questa è la volta buona’’
Girai la chiave e questa la volta il rumore fu normale, Harry rivolse un sorriso e allargò le braccia soddisfatto.
‘’Ce l’hai fatta.’’
Dissi uscendo dall’auto.
‘’Prendi  la pompa e apri l’acqua devo togliermi questo grasso dalle mani.’’
Feci come mi aveva detto, ma puntai la pompa verso il suo viso, fece un’ espressione sorpresa e tese le braccia verso me come per afferrarmi.
‘’Sembravi sudato.’’
Dissi tra una risata e l’altra per giustificarmi e in quel momento mi afferrò, passandomi i pollici sporchi di grasso sulle guance.
‘’Così sei molto carina, fa molto stile indiana.’’
Gli feci una linguaccia e mi incamminai verso l’uscita.
‘’Tieniti pronta per le 22!’’

 

 

 

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Capitolo un po’ più lungo per farmi perdonare <3 Mi dispiace che non abbiate particolarmente apprezzato il precedente, ma mi rifarò. Spero di riuscire ad aggiornare presto, è da poco che sono tornata dalle vacanze (PURTROPPO! Let me cry) e niente da dire vi voglio bene!

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