Williams sister's story

di RocketQueen_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La malinconia di Nina ***
Capitolo 2: *** L'incontro ***
Capitolo 3: *** L'iscrizione ***
Capitolo 4: *** L'amore tra sorelle non svanisce mai ***
Capitolo 5: *** L'inizio di una nuova vita ***



Capitolo 1
*** La malinconia di Nina ***


Era notte fonda in Giappone, c'era molto silenzio, non volava una mosca. Le vie del centro erano illuminate dai lampioni che, aiutati dalla pioggia, creavano dei giochi d'ombra. In un quartiere del centro di circa quattro piani,abitava una ragazza: lunghi capelli biondi, lucenti, occhi color dell'oceano...

Era sveglia, distesa sul letto con un braccio sopra la fronte. Aveva l'aria pensierosa ma allo stesso tempo preoccupata. Sembrava stanca...stanca del suo lavoro,della gente che le stava intorno,della sua vita... Era vestita con un completo grigio,che finiva a pantaloncino, ma che le lasciava scoperta gran parte del busto e della pancia, il seno era unicamente coperto da un reggiseno dello stesso colore del vestito. A terra c'erano un paio di stivali anch'essi grigi che dovevano arrivare sino alla coscia. La ragazza si girò alla sua sinistra, uno sguardo fuori dalla finestra e si mise davanti allo specchio. Sotto di esso c'era un comodino con dei cassetoni e, da uno di essi, prese una vecchia fotografia. Erano raffigurate due bambine, abbracciate e sorridenti, di circa 5 o 6 anni: la più piccola era una bambina mora, con i capelli lunghi sino a sopra le spalle, con occhi grandi azzurri mentre l'altra, la più grande, molto probabilmente era la ragazza da piccola, lei.

- Perché non riesco a ricordare?! Io e Anna non facciamo altro che combattere a morte. Invece una volta eravamo delle sorelle vere. Perché non riesco a ricordare?- Alzò la voce -Perchè??- Con un movimento brusco ripose la foto dentro il cassettone e si appoggiò al muro. Afflitta, andò in bagno e si fece una doccia per schiarirsi le idee. Dopo un'ora buona, uscì dal bagno con una tovaglia intorno al corpo mentre con un'altra tovaglia si asciugva i capelli ancora bagnati. Ad un tratto partì la segreteria:-SEGRETERIA TELEFONICA, LA PERSONA CHIAMATA è MOMENTANEAMNTE OCCUPATA, LASCIATE UN MESSAGGIO DOPO IL BIP- biiiip - Nina...- una voce femminile iniziò a parlare - sono Anna -. Nina si girò di scatto - Visto che domani non ho nessuna missone in particolare nè cose varie e non lavorerò, mi chiedevo se domani ci potremmo vedere lungo la strada prima di casa mia, quella con quel grande edificio abbandonato, so che la conosci molto bene. Ti devo parlare urgentemente. Vieni puntuale alle 19 esatte, ti aspetto- Nina guardò fuori dalla finestra. Conosceva quella via, c'era andata molte volte ma solo a scopi di lavoro poichè faceva la seria killer e quella via era un posto tetro e disabitato, formato da viuzze scure e strette."E se fosse una trappola?", pensò Nina. Rirornò in bagno, si asciugò i capelli con il phon, si mise il pigiama e si distese nel letto, curiosa di scoprire cosa aveva di così importante da dirle la sorella. Erano le 6,30 della mattina del 16 gennaio e l'aria fresca della mattina entrava dalla finestra. Nina era già in piedi, vestita con una maglietta nera a dolcevita e dei pantaloni bianchi. Si stava truccando davanti allo specchio: solo un po' di correttore e rossetto perché lei era semplice nel truccarsi. Prese la giacca e uscì. Dopo una lunga passeggiata andò al cimitero dove fu sepolto suo padre e dove, tempo fa, si era ricordata della sua rivalità con la sorella. Presso un fiorario lì vicino, prese un mazzo di gigli e lo posò sulla tomba per poi ritornare a casa. Tornata, la trovò tutta sottosopra: cassetti aperti, vestiti a terra, quadri rotti... Si guardò intorno senza fiatare poi sentì un rumore provenire dalla cucina. Prese la pistola, andò in cucina ma non fece in tempo a bloccare quella figura perché era già scesa dalla finestra. Vide solo che era un uomo. Tornò nella sua stanza per mettere in ordine ma non trovò l'album delle foto e neanche quella con la sorella. Controllò tutti i cassettoni ma non trovò nulla. "Perché ha preso le foto e non ha preso cose più preziose?" Nina vrebbe preferito che avesse preso i soldi o i gioielli ma le foto no. Quelle le servivano per ricordare e consolarsi. "Devo trovare chi è stato e riprendermi le foto"

Alle 18,40, dopo aver messo la casa in ordine, Nina era pronta per incontrare la sorella. Lungo la strada, pensava a cosa potesse dirle la sorella e se era una trappola o no e cosa fare. Arrivò nella via, buia, stretta...Nina si guardò intorno ma non vide nessuno e, pensando che fosse una trappola, fece per andarsene quandò una voce la fermò. Una sagoma si stava avvicinando...

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Capitolo 2
*** L'incontro ***


Avanzava lenta, i passi rimbombavano... Nina indietreggiava, sempre pronta a sparare. -Che c'è,Nina? Non riconosci la tua sorellina?- Il volto della donna apparì sotto una luce biancastra di un lampione. Era una donna più o meno dell'età di Nina, corti capelli castani, occhi azzurri e fisico davvero formoso. Indossava un lungo abito rosso che lasciava intravedere il seno, dietro la schiena c'era un grande fiocco e indossava delle scarpe rosse con il tacco. -Non mi aspettavo che saresti venuta...- disse Anna che continuava ad avanzare. -Cosa vuoi?- chiese Nina, fredda. -Niente di particolare...volevo solo farti sapere che conosco un modo per farti tornare la memoria...- Una persona qualsiasi sarebbe saltata di gioia ma conoscendo Anna era meglio non crederci troppo. -Sarebbe?- Anna fece uno suardo malizioso -Conosci Lee Chaolan,vero?- Nina fece un'espressione disprezzante -Come no? Quell'infame...- -Ecco...- Anna tirò fuori dalle lunghe calze di seta un foglietto -Questo è l'invito per partecipare al prossimo torneo...Mi ha chiesto di dartelo.- Nina ridusse gli occhi a due fessure, abilmente prese il coltello e si scaraventò verso la sorella che finì con le spalle al muro e il coltelo puntato alla gola. -Calma sorellina,fammi finire...- Nina indebolì appena la presa -Ho parlato con la Mishima Zaibatsu e hanno detto che un modo per farti tornare la memoria ci sarebbe solo che costerebbe 350.000 dollari...e noi non abbiamo tutti questi bei soldini, giusto?- -Quindi dovrei partecipare al torneo?- Anna sorrise - Ci sei arrivata...- Anna diede il biglietto a Nina che mollò la presa. "Strano,il torneo non è ancora stato annunciato..." -Se non hai nulla da dirmi,me ne torno a casa...bye-bye sorellina cara!- Nina guardò la sorella allontanarsi e tornò anche lei a casa. Guardò attentamente il biglietto, c'era scritto:"The King of Iron Fist Tournament è arrivato! Organizzato dalla Mishima Zaibatsu, si terrà il 21 maggio ad Osaka. Chi volesse partecipare è pregato di recarsi alla Mishima Zaibatsu." Nina mise il biglietto sul tavolo quando ad un tratto sentì un rumore... "Di nuovo lui!", pensò subito, chiedendosi però perchè mai fosse tornato una seconda volta. Prese la pistola e sparò due colpi: uno lo schivò ma l'altro lo colpì. Ma non bastò per femarlo poichè scappò. Stava per inseguirlo quando vide che l'album era stato lasciato sul tavolo. Lo sfogliò e vide che le foto c'erano tutte anche la sua preferita.

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Capitolo 3
*** L'iscrizione ***


La mattina dopo, Nina andò alla Mishima Zaibatsu per iscriversi al torneo. Stranamente c'erano solo quelli della Mishima e quelli che non potevano non mancare ovvero Heihachi, Kazuya, Jin, Lee, Kuma, Anna...solo un uomo non faceva parte del gruppo e questo era Steve Fox. Nina si mise in fila e guardava Steve che era messo in disparte e si guardava intorno- "Forse non partecipa al torneo"- pensò Nina. -Ferma!!!- Steve si era messo ad urlare contro Nina appena si era accorto di lei.- Non ci sarà nessun torneo! L'hanno fatto per elim...- non finì la frase poichè gli tapparono con forza la bocca. Poi attaccarono anche Nina che cominciò a combattere. Nel frattempo Steve si era liberato dalla presa e aveva iniziato ad affiancarla. Ad un certo punto si ritrovarono entrambi spalla a spalla circondati da tutti. Steve,capendo che non potevano combattere due contro tutti, prese Nina per un braccio e scapparono mentre Anna sparava contro loro due. Si rifugiarono in una vicolo cieco e Nina notò che il ragazzo aveva una ferita da proiettile nel braccio destro proprio come il ladro! Come per allontanare un pensiero,scosse la testa e chiese -Cos'è questa storia?- -Hanno pianificato un piano per eliminarti, visto che sei d'intralcio alla Mishima, così hanno pensato di organizzare un finto torneo - -E cosa c'entrava il recupero della mia memoria?- chiese Nina. - Quello? Era solo un'esca per farti iscrivere perché si immaginavano che non ti saresti iscritta - Detto questo, Steve si toccò la ferita e fece una smorfa di dolore. -E quella ferita come te la sei procurata?-chiese Nina, sorprendendosi perchè non si era accorta che l'aveva davvero chiesto. -Ehm...diciamo che faccio pugilato e non torno a casa sempre intero!- Nina lo guardò sospettosa, per niente convinta, poi disse -Uhm...grazie comunque...- e se ne andò.

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Capitolo 4
*** L'amore tra sorelle non svanisce mai ***


Nina si stava incamminando verso casa quando ad un tratto:-FERMAAAA!!!- Si girò di scatto e vide Anna con una pistola in mano puntata verso di lei. -Non è ancora finita!- Nina sorrise-Certo che tu non ti smentisci mai!- Anche Anna sorrise e disse: -Mi conosci davvero bene,sorellina!- Detto questo allungò il braccio verso Nina e si sentì uno sparo. Ma non era stata Anna a sparare bensì: -Lee!! Vattene!- Anna stava per innervosirsi -Ehi...calma, lady Anna!- Si avvicinò a Nina che si spostò e diede le spalle ad Anna. Lee fece un ghigno. -Aurevoir Nina!- detto questo sparò ma Nina si spostò velocissima ma, spostandosi, scoprì Anna che si beccò la pallottola al posto suo. Mollò la pistola e si accasciò a terra, ansante. Nina si girò di scatto e andò dalla sorella, la fissò, guardò nel vuoto e si mise a urlare e a piangere. Già...Nina stava piangendo e per la sorella! Anche se lottavano tra di loro...si volevano un gran bene! Infondo un amore tra sorelle non può non esistere. -Questa non te la perdono...me la pagherai! -Nina si scagliò contro Lee che con un calcio di Nina andò a finire dall'altra parte della strada. Dopo un po' di tempo, Nina stava all'ospedale in attesa del dottore e di notizie di Anna. Quando arrivò il dottore, egli disse che c'era solo un modo di salvare Anna ovvero un trapianto poichè il proiettile aveva colpito in profondità. Allora Nina si offrì volontaria senza pensarci troppo. Infatti, il giorno dopo,nella sala operatoria, sopra due letti, erano stesi i corpi di Nina e Anna privi di sensi a causa dell'anestesia. Il medico stava per entrare nella sala quando un ragazzo entrò; era Steve. Era infuriato e urlava contro il medico -Non potete fare questa operazione!- Tutti cercavano di calmarlo ma era infuriato come una bestia. Alla fine lo trattennero fuori mentre in quella stanza, si stava compiendo un'operazione. La lucetta rossa si accese... (Grazie a Elilly, Ale e Nefari che mi hanno avvertita dell'errore ^^"")

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Capitolo 5
*** L'inizio di una nuova vita ***


Tic...toc...tic...toc...L'orologio ticchiettava,appeso al muro e sembrava che stesse allungando il tempo.Steve stava seduto nella sala d'attesa,con il capo basso,le mani congiunte,fredde ma sudate...La lucetta che indicava il processo dell'operiazione era ancora rossa...WAITING...ma Steve non ne poteva più di aspettare! Dopo un'ora di agonia per il giovane pugile,la porta si aprì. Steve si alzò e si trovò faccia a faccia col dottore - L'operazione è andata bene,la signorina Anna si è ripresa ed è stata messa nell'area relax ma...per la sorella non va altrettanto bene...- Un'espressione di terrore spuntò sulla faccia di Steve. Il dottore continuò dicendo:- Potrebbe anche andare in coma dopo quest'operazione...è bene che le stai vicino e le parli,una voce familiare potrebbe stimolarla a svegliarsi- detto questo se ne andò. Steve antrò nella sala,una malinconia lo assalì.Vide Nina sul lettuccio,la macchina dei battiti segnava il ritmo del suo cuore,regolare,il lenzuolo la copriva e aveva la mascherina davanti alla bocca. Il ragazzo prese un piccolo sgabello e si sedette accanto alla donna.Un respiro...e -Ciao ... certo che sei stata molto coraggiosa...sai,non me lo aspettavo vederti  all'ospedale per donare un pezzo di te a tua sorella...- fece una lunga pausa e continuò - Non so se riesci a sentirmi...spero di si anche se,se ti conosco bene,non mi conviene...comunque ti volevo dire che...- non riusciva a continuare,pensava a quali conseguanze poteva portare la frase che stava per dire,Nina avrebbe anche potuto non parlargli o addirittura ucciderlo per quello che aveva fatto! Poi pensò che ella doveva saperlo,era suo diritto - Ecco...il ladro...il ladro sono io!!!!- lo disse tutto in un fiato...ma non si accorse che...Nina aveva aperto un'occhio! Aveva sentito tutto!!!Lo richiuse per non farsi scoprire e ascoltò -Ti sarai sicuramente chiesta per quale motivo non ho rubato qualcosa di più prezioso...ho preso le foto perchè volevo ricollegare il tuo passato,volevo sapere qualcosa in più di te,scoprire il passato della tua vita così magari mi avresti ringraziato e che saresti cambiata...ma ormai è troppo tardi,sono stato un illuso per aver pensato che potevamo vivere finalmente come...madre e figlio...- una lacrima rigò il viso di Steve che se ne andò.
Dopo una trentina di minuti,Nina uscì dalla sala,andò a visitare sua sorella e parlarono...Steve,che le aveva viste,si appostò poco lontano per nn farsi vedere...Da quella distanza non poteva sentire molto,a volte sentiva che alzavano la voce,altre volte l'abbassavano all'iprovviso...poi non si sentì più niente.
Le due sorelle uscirono e guardarono Steve.Un lungo attimo di sguardi e sorrisi e capirono che era il momento di tornare a casa...tutti insieme!
Ore 09,25 del mattino seguente.
-Si,abbiamo deciso...fermiamo il sonno crio-idotto,non ci importa di invecchiare,infondo è quello che decide la natura.- Anna stava parlando al Dr. Boskonovich(o come si scrive/ND me)nel suo studio ed erano pronte a vivere normalmente. L'esperimento del dottore riuscì e le sorellle non fecero più il sonno-crio idotto,Nina stracciò tutti i contratti della mafia e staccò le alleanze con la Mishima Zaibatsu,lo stesso fece Anna con la G-corporation ma fece una faccia un po' triste - Infondo mi dispiacerà....- Nina la guardò - Anna!!- la sorella si mise a ridere e disse- Scherzavoooo!-. Steve risprese la sua carriera da pugile e si può dire che era felice così..Dopo tanti anni alla ricerca del suo essere e del suo passato,dopo aver capito chi era la madre e averla aiutata,Steve aveva ottenuto quello che desiderava : una vera famiglia.



FINE

Un ringraziamento alle persone che l'hanno letta e che si sono appassionate ^^ .Voglio ringraziare in maniera particolare le persone che mi sono state vicino e mi hanno aiutata.
Grazie a tutti ^^

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