Il primo amore di Juromaru

di Yami16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era una mattina d'estate splendente e fresca e io, come ogni mattina, andai a scuola. Mi pettinai i miei lunghi capelli mori e li raccolsi in due codini bassi. All'ingresso mi aspettavano le mie migliori amiche Rin, Kagome e Sango. -Ciao Yuri! -Ciao ragazze-. Loro erano le uniche persone che avevo accanto a me. I miei genitori morirono quando ero molto piccola perció fui affidata ai miei zii, ma loro erano sempre via per lavoro. Di lavoro facevano i camionisti esportando alimentari all'estero. Delle volte andavano in stati europei o africani, perció stavano via per circa due settimane o piú. Io intanto rimanevo nella mia solitudine e nei miei pensieri. Sono una ragazza seria o semplicemente timida. A me non é mai interessato innamorarmi. I ragazzi non mi erano mai piaciuti. Dicevo così fino a quel giorno. Io andavo in prima superiore e sin dalla mia nascita ho sempre odiato i ragazzi. Rin era fidanzata con Sesshomaru, un tipo alto che faceva gola a tutte le ragazze,Kagome con InuYasha, un tipo leggermente strambo e Sango con Miroku, il piú terribile dei pervertiti. Infatti riceveva quasi tutti i giorni manate dalla povera Sango, che era costretta a subirsi spettacoli osceni, cioè vedere il suo ragazzo che palpava altre ragazze. Insomma, tutti erano fidanzati tranne me. E la cosa non mi pesava affatto, dato che vivevo benissimo anche senza un fidanzato. Alla fine delle lezioni, feci la strada di casa insieme alle mie amiche. Passai accanto a un orfanotrofio molto antico. Da molti anni lo vedevo spesso quando tornavo da scuola e la mia testa da troppo ormai era fissata sull'idea che quando sarei diventata maggiorenne avrei adottato un bambino e gli avei fatto da tutrice. Perché io capivo benissimo cosa vuol dire aver perso i propri genitori. Poi quel giorno decisi a entrare. Non aveva uno scopo preciso la mia entrata in quell'edificio vecchio e impolverato visto dall'esterno. -Ragazze, voi andate pure avanti. Vi raggiungeró. -Ok. A dopo! -. Entrai nel palazzo. Internamente era ristrutturato, ma si capiva che era vecchio perché stava crollando quasi tutto. Ad accogliermi all'ingresso fu una bambina di circa dieci anni dai capelli bianchissimi con in braccio un neonato. -Buongiorno, se cerca il signor Goryomaru è al primo piano a destra nel suo ufficio. -Ti ringazio. -. Dalle sue parole capii che questo Goryomaru doveva essere il direttore dell'orfanotrofio. Fra tante porte, in una sola c'era scritto "Direzione". Bussai alla porta. -Avanti.-. Entrai nella stanza. Era priva di arredamento, c'erano parecchie crepe sul muro e l'intonaco color salmone si stava staccando. Alla scrivania c'era un uomo intento a firmare. Poteva avere dieci anni più di me. -Buongiorno. -Salve signorina, cosa le serve? -mi domandó senza staccare gli occhi dai fogli. -Ascolti, dato che tra qualche anno saró maggiorenne, sarei intenzionata a diventare la tutrice di uno di questi bambini. -Perfetto. Segneró il suo nome. Come si chiama? -Yuri Akizawa. -Perché ha preso questa decisione? -Perchè vede... Anch'io sono rimasta orfana dei miei genitori. -Se vuole le presento un po' tutti i bambini. -La ringrazio se non è un disturbo. -Per niente. -. Mi accompagnó nel giardino dove c'erano circa una decina di bambini. -Ciao bambini, come state? -Signor Goryomaru! -Loro sono Aki, Basho, Eichi, Yukino, Sayuri, Chiharu, Kora, Atsuko e i miei fratellini più piccoli Hakudoshi, Kanna e Akago. -Uh, fratellone hai giá trovato la fidanzata? Mi sembra peró un po' troppo giovane per te. -Fa' silenzio per favore. Mi scusi per il caratteraccio di Hakudoshi. -Non fa niente. In fondo é solo un bambino. -. Dopo tornammo nel suo ufficio e scambiammo altre quattro chiacchere. -Ma come mai questo edificio sta andando a pezzi? -Perché mio padre non si é mai degnato di pagare il mio lavoro nonostante fosse milionario. -Davvero? -Sì. Non ha mai speso nemmeno uno yen per il mio lavoro. Comunque mi piace lo stesso accudire tutti questi orfani. Se vuole le lascio il mio biglietto da visita. -La ringrazio. Arrivederci. -. Quando uscii mi battè forte il cuore. Forse mi ero innamorata? Impossibile. E poi il bimbo aveva ragione, era troppo grande per me. Andai a casa di Rin a mangiare. -Come mai sei tornata cosí tardi Yuri-chan? -Sai l'orfanotrofio? -Ah si. -Oggi ho parlato con il direttore. -Davvero? E cosa vi siete detti? -Gli ho proposto la mia idea di diventare una tutrice. -Capisco. -Goryomaru mi ha detto che... -Goryomaru hai detto?- chiese Sesshomaru. Aveva l'aria di uno che lo conoscesse da tempo. Anche Rin mi faceva la stessa impressione -Si perchè? -. Nessuna risposta. -Tu sai chi é quello... Vero...?-mi domandó Rin. -Certo, è il direttore dell'orfanotrofio,ma cosa c'è di male? -Suo padre é uno dei peggiori fra la concorrenza economica del Giappone, perció è nemico di Sesshomaru-. Sesshomaru era il capo di un' azienda di prodotti per cani ((( cosa che gli si addice XD ))) e Naraku lo stesso. -Ma se questo tipo è milionario, perchè il tuo fidanzato non lo è? -Perché la sua azienda non ha molto successo. A proposito, non é che ti piace quel tipo lí che sta sempre coi bambini? -A me!? Figurati! Sai benissimo che io odio con la O maiuscola tutti gli uomini! -Ne sei sicura? -Certo, io non posso perdere tempo nell'amore! Sono una liceale e il mio primo compito é quello di studiare! -Dai, su! Vivi un po'! Non puoi sempre stare sui libri! -Si, ma anche se fosse, a me non piace quello lì! -. Rin sembrava mi stesse istigando. -E poi avrá almeno una decina di anni piú di me! -Sai amica mia che l'amore non ha etá? -Per me si! -Anche Sesshomaru è più grande di me, ma non c'è niente di male.-. L'indomani pomeriggio tornai all'orfanotrofio. Giunsi davanti alla porta del giorno precedente, ma non era lí. Era a giocare coi bambini. -Buongiorno signor Goryomaru. -Buongiorno. -Senta, mi dia del tu che é piú comodo. -Allora la cosa vale anche per me. -Non mi piace parlare in modi troppo formali. -. All'improvviso alle mie spalle cadde un pezzo di parete. -Oh mio Dio. -Lo so, lo devo riparare, ma non ho abbastanza soldi. Il prezzo minimo su cui mi sono informato è di 160.000 ¥ -Ah, capisco. -Senti, ti posso fare una domanda personale? -Si. -Tu sei fidanzata? -Perché mi chiedi questo? -Per curiositá. -Lo vuoi proprio sapere? -Si. -Ebbene, non sono stata mai fidanzata. Tutte le mie amiche lo sono, ma io no. -Mi stai dicendo che non hai nemmeno mai baciato un ragazzo per sbaglio? -No, mai. Non so nemmeno come si faccia. Rin, la mia migliore amica, ha un fidanzato molto piú grande di lei. Credo che abbia circa il doppio dei suoi anni. Sin da quando era bambina Rin abita assieme a lui perchè le erano morti i genitori. Piú o meno come me, solo che io vivo coi miei zii, che peró non sono mai a casa. -Quindi te la sei sempre cavata da sola? -Esatto. Per questo quando saró maggiorenne voglio adottare un bambino. -. I giorni passarono e il mio rapporto con quell' uomo diventava sempre piú forte. Avevo fatto anche amicizia coi bambini dell'orfanotrofio. Qualche giorno piú tardi prendemmo appuntamento nel centro di Tokyo. Misi cose carine, ma non esageratamente vistose. Indossai una gonna a scacchiera bianca e nera e una maglietta bianca abbinata a delle ballerine nere. Si, esatto, sembravo vestita pronta per una partita a scacchi o a dama. Ma cosa ci posso fare se sono i miei colori preferiti!? Ovviamente feci in ritardo come al solito e mi toccó correre. -Scusami per il ritardo. -Fa niente, sono solo 15 minuti. Dove vuoi andare? -Non saprei. -Qui vicino ci abita mio fratello Juromaru.-. Aspetta un secondo... Ma quanto cavolo di fratelli aveva questo qui!? Normalmente i ricchi non fanno molti figli. Proseguimmo per circa un kilometro senza scambiare neanche una parola. Ognuno immerso nei suoi pensieri. Infatti, ero cosí concentrata a seguire Goryomaru che inciampai su un tombino. -Ahio! -Ti sei fatta male? -No, tutto apposto grazie. -.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Mi diede la mano per rialzarmi. Le mie ossa sono troppo dure per un tombino. Proseguì per altri 300 metri e finalmente arrivai a un palazzo di appartamenti lussuosissimi in centro cittá. Non si notava molto poiché era tutto coperto da un immenso giardino. Davanti al cancello aspettai impazientemente di entrare. Goryomaru suonó un campanello e qualche secondo piú tardi si aprí il cancello. Per la prima volta entrai in una casa di ricchi. Le scale erano coperte con un tappeto rosso e il corrimano era d'oro. Quando entrai in casa di suo fratello notai subito un enorme lampadario di vetro e un tavolino. Nel salotto c'era anche un divano rosso e un pianoforte a tre gambe nero lucido. Ad aprirci la porta fu un ragazzo che assomigliava tutto ad Hakudoshi. Era abbastanza bello. Aveva la faccia di uno con un'aria misteriosa. Poteva avere piú o meno l'etá di Goryomaru. -Ciao Juromaru -Ciao. Chi è questa ragazzina? -Sono Yuri. -É solo una mia conoscente. Ascoltami, potresti rimanere qui mentre io vado a fare delle commissioni?- mi domandó. -Si, va bene. -Torno presto.-. Passarono due ore e ancora non era arrivato. Ricevetti peró una sua chiamata. -Pronto? -Ciao. Scusa, non posso venire. -Ah... Va bene. -Mi dispiace. -Fa niente, ciao. -Ciao. -. In quel momento ero arrabbiata con lui. Guardai fuori dalla finestra per vedere se stava piovendo. Infatti scendeva acqua a catinelle. -Come faccio a tornare a casa adesso? -Rimani qua. -No, disturberei. -No rimani. Almeno ho un po' di compagnia. -Posso? -Si, te lo sto chiedendo io. -Grazie. -Penseró io ad avvisare i tuoi genitori. -Io non ho piú i miei genitori e casa sono da sola perchè i miei zii sono via. -Hai un motivo in piú per rimanere. -Giá. -Anch'io vivo da solo. -Però tu almeno hai dei genitori. -Si, ma è come se non ci fossero. -Perchè? -Perché loro mi detestano. -Oh, sul serio? -Si, ma non mi piace parlarne. -Va bene. -Dimmi un po', a te piace mio fratello? -. A quella domanda esitai un po', ma alla fine trovai la risposta giusta. -Beh... Non saprei... Si, é gentile devo ammettere e ha un buon carattere. -A te che genere di ragazzo piace? -Nessuno. Non ho mai avuto un fidanzato in tutta la mia vita. -Non hai ammiratori? -Si, ma li ho rifiutati tutti. Piacevo loro solo perchè sono carina. Non per il mio carattere. -E se ti dicessi che c'è qualcuno al mondo a cui piaci per il tuo carattere? -Non ci crederei. -Invece dovresti crederci. -Perchè esiste almeno una persona che sa che tu sei una brava ragazza. -La conosco questa persona? -Non da molto. -Quanti anni ha? -25. -Beh, riflettici. -Certo! Goryomaru! -Ci sei molto vicina. -Non è lui? -No, peró é un suo parente. -. Lo guardai un attimo e pensai che fosse lui. -Credo di esserci arrivata, ma non ne sono sicura. -Dillo. Non ti picchio. -Sei tu. -Esatto. Allora? -Allora cosa? -Allora che ne pensi? -. A me forse un pochino piaceva giá Goryomaru, ma non volevo dirgli di no. Insomma, ero tra l'incudine e il martello. Juromaru non era nè cattivo nè brutto, peró io avevo paura. Ma paura di cosa? Paura di come finirebbe la situazione? Oppure la paura di avere una vera relazione? -Io... Ho paura di avere un fidanzato. E se poi fra qualche giorno trovassi un'altra ragazza? Io ho paura di soffrire. Per questo non mi piacciono i ragazzi. -Secondo te sarei cosí scemo da trovare una ragazza migliore di te? -No peró... -Se ti metti insieme a me ti prometto che non troveró nessun'altra ragazza al di fuori di te. -Wow, mi sento una Dea. -Io mi vergognavo pure a dirtelo. Anch'io avevo paura. -Paura di cosa? -Di essere rifiutato. Ma ora sono piú tranquillo. -E io sono sicura di non soffrire. Hai mai avuto una ragazza prima di me? -Si qualcuna. Erano peró tutte delle troie. -Perché? -Perché tutte avevano altri fidanzati. -E perchè... - mi squilló il cellulare. Era Rin. -Scusami. Pronto? -Yuri-chan! Dei ragazzi del terzo anno ci hanno invitato a una festa che si terrá domani sera! Io, Kagome e Sango abbiamo accettato, vuoi venire anche tu? -Si, con piacere. -Bene, allora ci vediamo domani alle sette e mezzo davanti alla villa Koshitsuki! -Va bene, ciao. -Ciao. -. Staccai il telefono e lo appoggiai sul tavolo. -Dove vai domani? -A una festa con dei ragazzi piú grandi. -Mi raccomando, peró, non dare troppa confidenza a quelli piú grandi di te. -Si, non preoccuparti. -. Il pomeriggio seguente mi vestii e alle 7:30 precise mi aspettarono le mie amiche. Entrammo e un ragazzo mmi offrii da ber. La musica era cosí alta che ti rompeva quasi i timpani. Bevvi un the alla pesca con dentro la birra. Infatti mi ubriacai. Mi girava la testa forte e non sapevo nemmeno quello che dicevo. -Carina, vorresti ulimonare un po' con me? -Oh, con molto piacere. -. Mi portó in un angolo appartato e mi bació. Ad un certo venne Juromaru che gli tiró un pugno. Il ragazzo cadde a terra e io intanto svenni per circa dieci minuti. Quando li riaprì ero a casa di Juromaru e c'erano Rin, Kagome,Sango, InuYasha,Miroku e Sesshomaru. -Yuri stai bene? -Si credo di si. Ma che è successo? -Hai bevuto troppo e sei svenuta. Questo tipo ti ha difeso. -Juromaru. -Ti senti meglio? -Si. -Maledizione, ti avevo detto di non dare confidenza ai ragazzi piú grandi. -Si, hai ragione, scusami. -. Poi qualcuno suonó. Era Naraku. -Ciao papá, cosa ci fai qui? -Niente,sono venuto solo a trovarti. - guardó il gruppo di InuYasha - Oh, guarda chi c'é! I miei "migliori" amici! Sesshomaru, da quanto tempo! -Giuro che un giorno ti ammazzeró, Naraku. -Chi è quella ragazzina?- disse guardando me. -É una nostra amica - rispose Rin. -É la mia fidanzata - replicó Juromaru. Forse era meglio se non glielo diceva, visto che dicevano tutti che Naraku è pericoloso. -Adesso vai anche con le liceali. Bravo, non me lo sarei mai aspettato da te.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Naraku se ne andó tutto incazzato. -Papá... -Ciao. Vedrai, quando sarai da solo te la faró pagare. Poi il fatto che sia piú piccola di te non mi interessa più di tanto, ma quello che mi fa arrabbiare di piú é che sia un'amica dei nostri peggior nemici. -Bene, allora vattene. -No, vattene via tu. Ti ricordo che questa è ancora casa mia intestata a me. Entro una settimana te ne devi andare da qui, altrimenti chiameró le forze dell'ordine. E non chiedermi piú soldi, che non ti daró nemmeno un centesimo. -Va bene. -. Naraku uscì sbattendo la porta rumorosamente. -Mi dispiace è tutta colpa mia- dissi quasi col cuore in gola. Il fatto che suo padre lo avesse scacciato da casa perchè era innamorato di una come me mi pesava molto. -Non è colpa tua. -E adesso cosa farai? -Di certo non posso rimanere qui. Credo che rimmarró per strada ad elemosinare come un poveraccio. -Capisco... -Beh, noi Yuri andiamo, ciao! - disse Kagome. -Quel demente di Naraku!- esclamó InuYasha -Gliela faró pagare!-. Rin e Sango mi sorridevano maliziosamente mentre se ne andava. -Se vuoi puoi rimanere da me per qualche settimana fino a quando non troverai un' altra abitazione. -No, non vorrei disturbarti. -Nah, tanto vivo sempre da sola. -Se proprio insisti... -. Dopo una settimana che era casa mia scoprii una cosa terribile. Rin e gli altri vennero a trovarmi. -Ciao Yuri-chan! -Ciao ragazzi,tutto bene? -Sì tu? -Bene. -A quanto vedo c' è anche il figlio di Naraku...- commentó freddamente Sesshomaru. -E allora? Ti infadisce la mia presenza? -Un po'. -Piantala Sesshomaru di rompere!- intervenne InuYasha. -Stupido mezzodemone, ti credi più forte di me?-. Mi stupii a quelloche disse. Mezzodemone!?!? InuYasha era un mezzodemone!?!? -Ma che... -. InuYasha estrasse una spada arrugginita che dopo pochi secondi si trasformó in una valorosa arma. -Forza Tessaiga, compi il tuo lavoro!!! -C-chi è Tessaiga? -È la spada che vedi- mi rispose Rin - a quanto pare tu non lo sai. Dopo ti spiegheró meglio. -Sapere che cosa?! Rin perchè sei diventata così seria?! E di' al tuo fidanzato di smetterla di distruggermi la casa! -Sesshomaru, Yuri ha detto di smetterla di distruggerle la casa! -. Il ragazzo rimise la spada al suo posto. -Per oggi InuYasha finisce qui, ma ci scontreremo ancora. -Contaci. -Bene, ora ti spiegheró tutto. InuYasha come tu sai è il fratello minore acquisito di Sesshomaru. InuYasha ha una madre umana e padre demone, perció è un mezzodemone, mentre Sesshomaru è un demone completo perchè entrambi i suoi genitori sono demoni cometi. Poi c'è Miroku che è umano, ma ha una maledizione la quale è un vortice che risucchia tutto sulla mano destra, legata con Naraku. Finora hai capito? -Vuoi che te lo mostri?- mi chiese Miroku. -No, altrimenti potresti risucchiarmi le chiavi di casa. -Naraku cos'è? -É un mezzodemone, ma è più potente di tutti gli altri demoni. -E tu? -Io sono come mi vedi, un'umana. -Anche Kagome e Sango? -Si. Sango peró lavora per una societá segreta che stermina i demoni, ma è nostra amica comunque. -E perchè Angolino Yami16: Ohayo minna! Scusate per il ritardo, solo che fa esami e cavolate varie non ho mai il tempo di aggiornare! Beh spero che vi sia piaciuto ! Bye!

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