Just give me a reason

di AlisonFabray
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New York ***
Capitolo 2: *** Wooster Square ***



Capitolo 1
*** New York ***


-Quindi, cosa ci fai qui?
-Un "come ti trovo bene!" o "Come vanno le cose" sarebbe più carino

Quinn Fabray sorrise alla sua amica Santana Lopez. Non che si aspettasse altro, in fondo. Sia per il carattere schietto e diretto dell'amica, sia per il suo improvviso arrivo a New York.
Si era messa in viaggio e in poche ore era arrivata a casa dei vecchi compagni di liceo.
-Sai bene che non sono mai stata la più brava in queste cose. Se volevi un'accoglienza con i fiocchi, potevi chiedere a ...-
-Rachel!!- Quinn scattò dalla sedia mentre l'amica Rachel Berry face il suo ingresso in casa.
-Parli del diavolo e spuntano le corna..- Quinn non fece caso al commento sarcastico di Santana, mentre in pratica Rachel le si fiondava addosso.
-Quinn! Che bello averti qui! Sei bellissima, come al solito del resto
-Oh, questa è un'accoglienza come si deve!

Le tre ragazze risero, ed andarono a sedersi sui divani dell'appartamento (Per lo più una mega stanza, con le camere da letto create grazie a tende appese al soffitto)
-Allora, cosa ti porta qui?
-Ogni cosa al suo tempo. Voglio prima sapere di voi. Come stanno andando gli spettacoli Rach?
-Bene, anzi benissimo. Mi considerano tutti una stella. Anche se è diventato piuttosto noioso fare ogni volta le stesse cose...
-Cosa? Ma se è da sempre il tuo sogno!
-Sì ma...
-Cosa stai tramando?
-Niente niente
-La brunetta, qui, ha intenzione di lasciare lo spettacolo!-
Santana e la sua lingua maledetta! Non riusciva a mantenere per sè una confidenza, almeno una volta? Rachel l'avrebbe fulminata con lo sguardo.
-COSA?! Rachel, Funny Girl è il tuo sogno, da sempre! La petulante nanetta ebrea di sedici anni avrebbe ucciso pur di stare al tuo posto! E sai come si chiamava? Rachel Berry
-Lo so, lo so. Non è nulla di sicuro, ok? È solo un'idea che sto prendendo in considerazione...sai quando hai tutto ciò che vuoi eppure senti di non essere felice? Io stò così: ho raggiunto tutto ciò che da sempre desiderato, o quasi..-
La cosa che voleva, più di ognii altra cosa, era Finn. Una vita con lui, il matrimonio, e magari anche dei piccoli Finchel che gironzolavano per casa. Ma ormai quella parte di desideri era andata in fumo  -...e sento di non essere felice. Non come dovrei
-Ti capisco, Rachel. È normale.

Quinn la capiva benissimo. Aveva ciò che aveva sempre sognato: studiava in un college lontano da Lima, tra i migliori d'America, aveva un fidanzato stupendo, che proprio due settimane prima le aveva fatto una romanticissima proposta di matrimonio. Avrebbero avuto una famiglia perfetta nel giro di poco tempo. Davvero poco tempo, dato che Quinn aspettava un bambino.
L'aveva scoperto qualche giorno prima. Avrebbe dovuto essere felice, correre a dirlo a Puck, eppure non era stata in grado di fare niente. Si era sentita di nuovo la ragazzina di sedici anni, sola e con un peso sulle spalle troppo grande per lei, che rischiava di schiacciarla. Per questo era scappata a New York. Aveva bisogno delle sue amiche.
-Quinn, che succede?- probabilmente era rimasta troppo tempo a riflettere, senza rendersene conto.
-Niente, sto bene...- sorrise alle due ragazze - È solo che è da almeno dieci minuti che parliamo, e ancora non avete notato l'anello-
Scoppiò a ridere, mentre Rachel e Santana iniziarono ad urlare ed a bombardarla di domande

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Capitolo 2
*** Wooster Square ***


Quinn raccontó nei minimi dettagli la proposta di matrimonio. Era stato un momento molto romantico:
Quando era rientrata dalle lezioni alla Yale, si era preoccupata di non trovare Puck: di solito era sempre a casa il pomeriggio. Lavorava solo di sera, come buttafuori in una discoteca lí vicino. La ragazza non ne era molto entusiasta, ma in fondo aveva abbandonato la sua carriera militare per lei, e quello era l'unico lavoro che era riuscito a trovare. Arrivata in cucina, trovó un bigliettino sul tavolo , con poche parole:
"Wooster square. Solita panchina"
Era un parco nel quartiere piú "italiano" di New Haven. Erano finiti lí pochi giorni dopo l'arrivo di Puck in cittá, perchè aveva giá nostalgia del Bel Grissino, il ristorante italiano dove praticamente andavano quasi tutte le sere con gli amici di liceo. Dopo aver pranzato in un ristorante italiano, erano andati a fare una passeggiata, nel parco lí vicino. Era un posto molto bello e suggestivo, perché pieno di alberi di ciliegio, che proprio in quella stagione erano in fiore. Insomma, un capolavoro in rosa. Lei e Puck si erano seduti su una delle panchine in legno, ad ammirare il panorama e a godersi quel momento. Poi il ragazzo aveva tirato fuori un coltellino e inciso sulla panchina "Q+N=♥"
Quinn si era messa a ridere, perchè considerava quel gesto infantile ma allo stesso tempo molto dolce. Era qualcosa che si fá da ragazzini, verso i 15/16 anni, non a 20! Ma loro non avevano avuto quegli anni insieme, e la ragazza percepí quel gesto come un messaggio silenzioso: Puck voleva recuperare il tempo perso. Lo bació dolcemente per un po'e staccandosi disse semplicemente : "Alle nuove tradizioni."
Tornarono in quel ristorante diverse volte, e anche al parco. Era una proiezione delle tradizioni di Lima a New Haven.
Quinn salí in macchina e si avvió verso il parco. Non si era neanche preoccupata di vestirsi in maniera elegante o altro. Invece, arrivata lí, capí che era qualcosa di importante. Puck era vestito di tutto punto, come forse non l'aveva mai visto. L'aveva fatta sedere sulla panchina e si era allontanato, per poi tornare con una chitarra in mano e un gruppo di musicisti dietro di lui. Quinn inizió a non capirci piú niente. Puck e gli altri si sistemarono proprio di fonte a lei, poi partí la musica. Quinn la riconobbe immediatamente. Era "Marry You" di Bruno Mars. Lei e il Glee Cast l'avevano cantata al matrimonio dei genitori di Finn e Kurt. In quel periodo lei stava con Sam mentre Puck aveva una relazione con Santana, per quanto ne sapeva. Sinceramente quell'anno non si erano parlati molto. Durante l'esibizione, Quinn era rimasta incantata, a piangere silenziosamente. Era tutto perfetto. Aveva detto di sí a Puck senza esitare. Se in passato aveva affermato di non appoggiare i matrimoni tra giovani (si era opposta molto a quello tra Rachel e Finn) adesso si sentiva stupida per averlo fatto. Quelle sensazioni erano stupende.
Finito il racconto, notó che Santana aveva un sorriso autentico stampato in faccia. Era raro vederlo. Rachel invece, aveva il volto rigato di lacrime.
-Oh Rach! Io..sono stata cosí stupida! Non dovevo...-
-Quinn, va tutto bene. È stupendo quello che ti è successo. Sono cosí felice per te e Puck! È solo un momento, ora passa-
Santana e Quinn abbracciarono la ragazza. La perdita era stata davvero dura per tutti loro, ma su Rachel aveva avuto un effetto molto più profondo. Finn era la sua anima gemella. E, in fondo, lo sarebbe stato per sempre.

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