Albus Potter

di Roxanne Weasley
(/viewuser.php?uid=53919)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'Espresso di Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Lo smistamento ***
Capitolo 3: *** Il segreto di Harry, Ron e Hermione ***
Capitolo 4: *** La sorpresa di Jack Goyle ***



Capitolo 1
*** L'Espresso di Hogwarts ***


L'Espresso di Hogwarts Dopo gli ultimi saluti alle loro famiglie, i ragazzi si trovarono uno scompartimento vuoto e si sedettero . James continuava a prendere in giro Albus dicendo: - Secondo me tu staresti molto bene a Serpeverde. Il cappello parlante ti smisterà là senza dubbio -. Albus era straordinariamente agitato ma non voleva farsi spaventare dalle parole di James, così rispose: - Io non andrò a Serpeverde. Mi chiedo come hai fatto a finire a Grifondoro col carattere che ti ritrovi! - Rose cercò di calmare la situazione rimproverando i due fratelli: - Voi non sapete far altro che litigare! E tu James, smettila di spaventare tuo fratello! - Poi si avvicinò ad Albus e gli sussurrò, in modo che solo lui potesse sentire: - Ti confesso che sono agitata anch’io. Sai, credo che mio padre tenga molto che io finisca a Grifondoro, anche se la mamma dice che in realtà non lo pensa sul serio. Probabilmente lo dice solo per calmarmi -. Albus pensò alle parole della sua famiglia quando gli avevano detto che non gli importava di dove sarebbe stato smistato, ma per lui contava moltissimo. Suo padre, Harry, gli aveva detto che se avesse voluto avrebbe potuto scegliere in che casa andare; ma a lui non sembrava giusto. Pensava che dovesse andare nella casa giusta per lui e non in una scelta da lui. Sua cugina Roxanne provò a calmarlo: - Non preoccuparti, Albus. Tu non puoi finire a Serpeverde, non ne hai il carattere; credo che le case più giuste per te potrebbero essere Grifondoro o Tassorosso -, e dopo una breve pausa aggiunse: - A meno che non ci sia un colpo di scena per cui tu finiresti a Corvonero. Ma è meno probabile -. - Infatti è troppo stupido per Corvonero -, fece James ridendo. - Smettila, James - lo rimproverò severa Rose. A un certo punto si aprì la porta dello scompartimento ed entrò un ragazzino biondo. I quattro ragazzi lo riconobbero come Scorpius Malfoy, il biondino che pareva non essere molto simpatico a Ron. - Scusate -, disse freddo Scorpius, - Vado via, meglio che cambi scompartimento -. Ma Roxanne pensò di farselo amico, e gli chiese: - Perché non resti con noi? I miei genitori mi hanno parlato della tua famiglia, ma pensavo che magari tu potessi essere diverso, e non prenderci in giro come faceva tuo padre ai nostri familiari. Che ne dici, resti? - Scorpius li osservò un po’ pensieroso. Poi finalmente disse: - Ok, resto. Ma se non mi troverò bene con voi state sicuri che me ne andrò -. - Fa come vuoi - fece Rose. Per tutto il resto del viaggio parlarono con Scorpius e capirono che non era poi così male una volta averlo conosciuto bene. Anche James, in cuor suo, pensava che era simpatico. Lui aveva sempre immaginato fosse un pessimo ragazzo, da come i genitori gli parlavano di suo padre Draco quando aveva la loro età. Quando il treno si fermò, i battiti del cuore di Albus e di Rose accelerarono. In quale casa sarebbero stati smistati?

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Lo smistamento ***


Lo smistamento Rubeus Hagrid chiamò i ragazzi del primo anno e Albus, Rose e Scorpius si avviarono con lui sulla barca, mentre gli altri salirono sulle carrozze insieme ai cugini che non avevano viaggiato nel loro scompartimento. Quando i tre undicenni entrarono nella scuola quel che videro gli sembrò straordinario: il soffitto sembrava davvero il cielo stellato! Loro lo sapevano già perché gli era stato raccontato, e Rose l’aveva letto su “Storia di Hogwarts”, ma non avevano mai immaginato una cosa del genere! Anche la Sala era stupenda: era molto grande e c’erano quattro tavoli con delle bandiere a diversi colori sopra ognuno. Un professore che doveva essere il preside si alzò e, dopo aver dato il benvenuto ai nuovi studenti e il bentornato ai vecchi, diede inizio allo Smistamento. Un’ insegnante posò un cappello su uno sgabello e si mise lì a fianco. I ragazzi capirono che quello doveva essere il Cappello Parlante, e quello cominciò una filastrocca. Quando il Cappello ebbe finito, l’insegnante cominciò a fare l’appello, e quando venivano pronunciati i nomi dei bambini, quelli avanzavano terrorizzati verso lo sgabello e dopo essersi seduti, l’insegnante poneva loro sul capo il Cappello. Ainette, Davide. Un ragazzino dai capelli castani si andò a sedere e gli venne subito posto il Cappello sulla testa, che dopo un po’ gridò: - TASSOROSSO! – Da un tavolo con sopra delle bandiere nere e gialle si alzarono grida e applausi. Poi fu la volta di Bott Denis, un po’ pallida, probabilmente perché terrorizzata. Il Cappello stette un po’ di più sulla sua testa rispetto al tempo in cui c’era stato su David. Poi finalmente si udì la sentenza: - CORVONERO! – Stavolta gli applausi vennero da un tavolo con le bandiere bronzo e blu. Dopo che furono smistati anche Jane, John, Jack, Dirus e Michael rispettivamente a Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e gli ultimi due a Serpeverde fu finalmente la volta di Scorpius. Il ragazzo si alzò e si sedette. Quando gli fu posto sul capo il Cappello, quello cominciò a parlargli nella testa: - Mmmm… un altro Malfoy. Tu non sembri come tuo padre, vedo che fuori ami mostrarti duro, freddo, ma dentro te batte un cuore d’oro. Penso che ti troveresti bene a Serpeverde, ma penso che la tua casa ideale sarebbe Grifondoro. La scelta è difficile -. Il ragazzo iniziò a pensare: “Mio padre vuole che vada a Serpeverde. Si arrabbierebbe se finissi in un’altra casa, specie Grifondoro”. – Capisco -, continuò il Cappello, - Allora SERPEVERDE! – Applausi e urla da tavolo con le bandiere verdi e argento. Quando toccò ad Albus, il ragazzo si ricordò di ciò che gli aveva detto il padre, e cioè che avrebbe potuto scegliere. Quando il cCappello si trovò sulla sua testa cominciò a dire: - Tu sei un ragazzo leale, ma anche coraggioso. Vediamo… - Albus lo interruppe e pensò: “ Il mio amico Scorpius è finito a Serpeverde. Sarei disposto ad andare lì anch’io pur di non separarmi da lui”. – Molto bene -, fece il Cappello, - Spero che ti farai tanti amici lì. SERPEVERDE! – Albus corse dall’amico mentre veniva applaudito dai suoi nuovi compagni. James, seduto al tavolo dei Grifondoro, non poteva credere ai suoi occhi! Il fratello era davvero finito a Serpeverde! Ma come era possibile? Anche gli altri parenti di Albus rimasero esterrefatti. Più tardi toccò a Rose che agitata si sedette. Gli venne messo il Cappello in testa. Lei tremava. Sobbalzo quando il Cappello iniziò a parlare: - Oh! Ancora Weasley! Ma quanti ne siete? – ridacchiò, - Cara ragazza, hai un cervello davvero notevole! Credo che ti troverai bene a CORVONERO! – Anche Rose venne applaudita dai suoi nuovi compagni. Dopo un breve discorso del preside, i piatti davanti a ogni ragazzo si riempirono, e con un coro di “ohhhhh”, i ragazzi iniziarono a mangiare affamati. I nuovi arrivati pensavano a cosa sarebbe successo l’indomani.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il segreto di Harry, Ron e Hermione ***


L’indomani, dopo aver fatto colazione, Rose e Albus andarono verso la Guferia per scrivere ai loro genitori e informarli di dove erano stati smistati. Durante il tragitto, Rose chiese a Albus: - Ma come è possibile che tu sia finito a Serpeverde? Cosa ti ha detto il Cappello? - - Sono andato a Serpeverde per una mia scelta. Volevo stare nella stessa casa di Scorpius; ieri ne abbiamo anche parlato. Mi ha detto che è stato costretto ad andare lì perché il padre ci teneva, ma che comunque il Cappello gli ha assicurato che si sarebbe trovato bene -. Rose capì. Albus era sempre stato così buono, così desideroso di nuove amicizie. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di avere nuovi amici. Arrivati in Guferia, iniziarono a scrivere le loro lettere. Albus pensò di spiegare ai suoi prima dell’amicizia con Scorpius e poi del motivo per cui era finito nella casa che lui aveva sempre temuto.

Cari mamma e papà, spero che voi stiate bene. Ieri è stata una giornata veramente fantastica, in treno ho conosciuto quel ragazzo biondo, Scorpius, insieme a James, Rose e Roxanne. Ci è sembrato simpatico, anche se un po’ freddo. Quando siamo arrivati, è stato bellissimo vedere quel soffitto stellato! Poi hanno iniziato lo smistamento. Scorpius è stato chiamato prima di me ed è stato smistato a Serpeverde, soprattutto perché altrimenti il padre non avrebbe approvato. Così quando è stato il mio turno, anziché farmi smistare dal Cappello, ho fatto come mi hai deto tu, papà. Ho scelto. Ho chiesto al Cappello di essere smistato a Serpeverde per poter raggiungere Scorpius. Spero che non vi dispiaccia. Ho parlato con James e sembrava sconvolto, Rose è stata più comprensiva. Devo ancora affrontare il resto del parentame. A proposito, Rose è una Corvonero. Vi saluto. Con affetto, Al

- Tu cosa hai scritto ai tuoi? – chiese Albus a Rose. Lei gli rispose, un po’ annoiata: - Credo di avergli scritto più o meno quello che hai scritto tu ai tuoi. Dopo aver scritto in che casa mi trovo, gli ho spiegato che tu sei a Serpeverde e qual è il motivo. - Tornarono a scuola. Albus aveva lezione di Difesa Contro Le Arti Oscure insieme ai Grifondoro, e Rose Incantesimi con i Tassorosso. Ad Albus e a Scorpius piacque molto quella materia. Mentre pensavano questo, gli si avvicinò Dirus. Era un po’ più basso dei due ragazzi, aveva i capelli castani a baschetto, la pelle un po’ scura e gli occhi di un castano brillante. – Un Malfoy e un Potter. Conosco le vostre famiglie, non avrei mai pensato che due ragazzi appartenenti a queste potessero fare amicizia. Lo sai che tuo padre è sui libri? – aggiunse rivolto ad Albus. – Cosa? – fece Al di rimando, - Mio padre… ecco perché al binario guardavano tutti dalla nostra parte! Mio padre è famoso! - Quando sentirono queste parole, Scorpius e Dirus lo guardarono meravigliati: - Ci stai dicendo che non lo sapevi? – chiese Scorpius meravigliato, - Tuo padre non te l’ha detto? E magari non sai neanche cosa ha fatto! - - No. Cosa ha fatto di eccezionale? – - Guarda qui -. Dirus cacciò qualcosa dalle tasche. Sembrava una figurina delle cioccorane. Albusa guardò, e con sua sorpresa vi che sopra c’era suo padre! Girò la figurina. Dietro c’erano scritte una serie di cose che lui non avrebbe mai immaginato. Suo padre era il “Bambino Sopravvissuto” e colui che aveva sconfitto il Mago Oscuro, Voldemort. - Non capisco perché mio padre non me l’abbia mai detto -. A lezione finita ne parlò con i cugini. Pareva che Rose fosse l’unica a non sapere niente a parte lui. Agli altri era stato spiegato. - Probabilmente ve lo avrebbero detto fra qualche anno -, disse Fred pensieroso. – Certo che sì, è ovvio – fece Molly, - Comunque non ti spaventare Albus –. E poi fece, rivolta a Rose: - Anche i tuoi genitori sono sulle figurine delle Cioccorane, Rose. Guarda. E cacciò dalla tasca una figurina degli zii, Ron e Hermione. Rose diede un’occhiata. Che scoperta! Scorpius, dal canto suo, era ancora sbalordito che i ragazzi non sapessero. Poi si avvicinò loro un ragazzo Serpeverde, Jack Goyle. – Potter -, cominciò rivolto ad Albus, - Voglio vedere se sei così coraggioso come dicono le ragazze, che pensano che tu sia come tuo padre. Io ne dubito. Stanotte, all’una, tu andrai al settimo piano. Ti è permesso portare con te un solo compagno. Ti aspetterà una sorpresina coi fiocchi, sempre che non te la faccia addosso dalla paura. Se parti dalla nostra Sala Comune, una volta che hai finito di salire le scale, entra nella prima porta che vedi alla tua sinistra. Se non vuoi perdere la faccia ti conviene accettare -, disse con un ghigno. - Accetto -, dichiarò Albus. - Al, che ti è saltato in testa! Ti farai espellere! -, esclamò Roxanne non appena Jack se ne fu andato. Albus non rispose. James non sembrava molto preoccupato, anzi, cambiò discorso: - Al, mi sono informato sui provini di Quiddich per Serpeverde. Sai, hanno tolto di mezzo la regola che quelli del primo anno non possono partecipare. Falli, e magari ci porti anche Scorpius. - Con questa affermazione si guadagnò occhiatacce da parte di tutti tranne che da Albus, che rispose: - Ci saremo -.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La sorpresa di Jack Goyle ***


Dopo cena, quando Albus andò a letto non si addormentò. Verso l’una uscì dalla Sala Comune; poco dopo arrivò James da fuori, che si era offerto di accompagnarlo da Jack Goyle. Appena vide il fratello, James disse: - Allora, andiamo? – Albus annuì. Salirono le scale con le bacchette illuminate e quando finalmente arrivarono al settimo piano, nel punto stabilito da Goyle, le spensero, pronti a fare un incantesimo nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno. Ma nessuno arrivò. Non si sentiva neanche un rumore. - Ma dov’è? – chiese nervoso Albus. Dopo quella che ai due ragazzi sembrò un’eternità, si sentirono dei passi. - Dev’essere lui. Tieniti pronto. – ordinò James. Ma davanti ai due si presentò Scorpius. Albus e James abbassarono le bacchette, sorpresi. - Ragazzi non ditemi niente. Goyle mi ha costretto a venire qui. Mi ha detto di dirvi di andare nella foresta proibita. – disse Scorpius un po’ scosso - Cosa?! – quasi gridarono Albus e James sempre più sorpresi. - Non so cosa ha in mente, ma questa storia non mi piace. Secondo me sta tentando di farvi espellere. – continuò Scorpius. - Ma io non ho intenzione di perdere la sfida! – esclamò Albus. - Ma non capisci? Quello lì è rimasto in dormitorio! Vuole farti andare nella foresta per farti espellere, ma lui non rischierà! – esclamò Scorpius di rimando. All’improvviso si sentirono ancora rumori. I tre iniziarono a scappare per tutto il settimo piano. Desideravano disperatamente un posto dove nascondersi. Mentre correvano, improvvisamente si aprì una porta davanti a loro; la aprirono ed entrarono. Dentro era vuota, ma costituiva un ottimo nascondiglio. - Cos’è questo posto? – chiese Scorpius. – Dev’essere la Stanza delle Necessità. Papà ce ne ha parlato, ti ricordi Albus? – rispose James. – Se pensi intensamente per tre volte a una cosa che desideri, la stanza si apre e ti offre quello che hai pensato. In questo caso si è trasformata in un nascondiglio, probabilmente perché tutti e tre lo desideravamo. – spiegò James allo sguardo perplesso dell’amico. Da fuori si sentì la voce del custode: - Chi c’è qui? Chi ha voglia di finire in punizione? Avanti, venite fuori! Lo zio Andrew vi sta aspettando! - Si sentirono i suoi passi per un po’ e poi sparirono. I tre rimasero col fiato sospeso ancora un po’ e poi uscirono allo scoperto. - Andiamo a dormire. – decise finalmente Albus. Quando scesero al piano inferiore trovarono delle piante che si muovevano in modo sinistro e che gli sbarravano la strada. I tre ragazzi presero le bacchette e si avvicinarono lentamente alle piante. Improvvisamente una di loro afferrò Albus per il collo. Il ragazzino lanciò un grido soffocato. - Che facciamo adesso? – domandò James spaventato. - Questo è il tranello del diavolo! Bisogna accendere del fuoco! – esclamò Scorpius - Incendio! – gridò James puntando la bacchetta verso le altre piante per non bruciare il fratello. Le piante si bruciarono e Albus fu libero. – Grazie. Meno male che ti sei impegnato a erbologia, Scorpius! - - Dev’essere stato lui! – esclamò Scorpius alludendo a Goyle. - Adesso torniamo nei dormitori. – disse James. Quando arrivarono davanti alla Sala Comune dei Serpeverde, fuori c’era Jack Goyle. - Cosa c’è, avete paura di andare nella foresta? Avete paura dei lupi mannari o di farvi espellere? O forse entrambe le cose? - - Ci stavamo andando. – mentì Albus deludendo Goyle. Gli altri due, che non volevano dare soddisfazione al loro nemico, annuirono. Poco dopo, il quartetto uscì dal castello e si avviò verso la foresta. Una volta lì, con le bacchette accese si avviarono dentro. - Ho intenzione di duellare qui con te, Albus. Mi sembra un ottimo posto, cosa ne dici? - Albus non rispose, ma puntò la bacchetta contro Goyle. Si sentì rimbombare la terra, e un fruscio. Jack Goyle scappò via, e un gigante si piazzò di fronte a Scorpius, Albus e James. - Hagger! – gridò il gigante. I tre ragazzi urlarono. Il gigante li prese in una mano. – Dov’è Hagger? – chiese loro. - Hagger? Chi è Hagger? – fece spaventato Scorpius. - Questo qui è un gigante. E probabilmente non sa parlare bene. Forse “Hagger” vuol dire Hagrid, visto che è l’unico mezzogigante che conosciamo, e visto che è stato qui. – riflettè James. - Allora, caro gigante, siamo amici di Hagrid. Il tuo amico non c’è qui, adesso. Per favore ci puoi mettere giù? – azzardò Albus. Il gigante obbedì e se ne andò. - Bravo James, sembra che tu ci abbia azzeccato. – si complimentò Scorpius. – E adesso torniamo davvero nei dormitori. - Quando si incamminarono, Albus inciampò all’improvviso e cadde su qualcosa di caldo. Mise una mano sulla “cosa” e vide che era un sasso. – Guardate. Questo sasso è caldo. Secondo voi che roba è? - James la guardò. - Assomiglia a quella pietra che è disegnata sul libro di fiabe di Lily. Ti ricordi Al, il disegno della pietra, la bacchetta e il mantello. Non ho mai letto quella fiaba. - - Io sì! - Si illuminò Albus. - E’ la storia dei tre fratelli! Davvero questa assomiglia alla pietra che riporta i morti! - - Al, non puoi credere a una cosa del genere! – disse Scorpius - Tentar non nuoce. – disse Albus. Proprio com’era descritto nel libro di fiabe, giro la pietra tre volte pensando intensamente ai suoi nonni, di cui il padre Harry gli aveva tanto parlato e che lui aveva sempre desiderato conoscere. Straordinariamente apparve davanti ai tre un uomo con un paio di occhiali molto simile ad Albus e a James e una donna dai capelli rosso scuro e gli occhi verdi esattamente come quelli di Albus. Entrambi sorridevano. I tre ragazzi rimasero a bocca aperta.

Vorrei ringraziare di cuore tutti i lettori che stanno seguendo la mia prima fanfiction e che mi stanno dando coraggio a continuare. Se mi volete lasciare una recensione mi fate solo piacere, anche se mi criticate, perchè ho bisogno di sapere se continuare o se è meglio cancellare tutto. Grazie ancora.

Roxanne Weasley

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=262656