Just a blue police box flying around the space

di Fly to the sky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Madness (Donna) ***
Capitolo 2: *** Sguardi (RosexTentoo) ***



Capitolo 1
*** Madness (Donna) ***


Donna Noble ha sempre creduto che la sua vita fosse la più normale tra le vite normali dei normali impiegati dei normalissimi uffici di Londra.
 Ha sempre pensato di essere una persona perfettamente nell’ordinario, che non si distingueva dalla massa grigia, che non ci provava nemmeno, nonostante lo desiderasse con forza.
Il problema è che adesso la gente ha iniziato a pensare che lei sia strana, e Donna non ha la più pallida idea della causa di tutto ciò.
Bhe, in realtà un’idea ce l’ha, ma non riesce a spiegarsela nemmeno lei, quindi perché provare a spiegarlo alla gente?
Dopo alcuni sforzi mentali che le sono costati ben cinque preziosissimi minuti della pausa caffè a lavoro, è arrivata alla conclusione che, sì, la gente pensa che sia strana a causa delle sue reazioni a determinate cose.
Ad esempio, mercoledì pomeriggio era andata a trovare una vicina di casa e, mentre sorseggiavano del tè, la televisione ha iniziato a trasmettere un servizio su Agatha Christie, con un giornalista che sproloquiava in maniera pomposa riguardo a come la donna fosse sicura di ciò che faceva, determinata e brillante come non mai.
Donna aveva sbuffato e con una leggera risata aveva scosso il capo e esclamato:”Sicura di sé? Agatha Christie era insicura quasi quanto me. Brillante – oh com’era brillante quella donna!- ma viveva costantemente nell’idea che il suo lavoro non fosse apprezzato”.
Al che la vicina di casa l’aveva guardata con un’espressione tanto incredula quasi quanto quella che stessa Donna aveva indossato dopo aver parlato. E non capiva da dove quelle parole le fossero uscite.
Poi alla scuola che frequentavano i suoi figli, il giorno della riunione. Aveva notato sulle pareti agghindate della classe un cartellone che rappresentava un vulcano in eruzione, con una sezione tagliata per far notare tutte le parti interne. Lo aveva fissato imbambolata per qualche minuto e poi aveva iniziato a dare nel panico, presa da un terrore che non riusciva a spiegarsi. Aveva pianto come una bambina mentre gli altri genitori e le maestre si lanciavano occhiate preoccupate.
Donna ha paura di stare impazzendo. Ha paura di se stessa che non sopporta le vespe e ha una strana simpatia per qualsiasi persona porti il nome ‘Martha’. Ha paura quando sente una strana avversione contro la pubblicità di pillole per il dimagrimento, o quando passa davanti la biblioteca e le vengono in mente gli archeologi. Ha paura di essere diventata completamente matta, soprattutto quando ha visto la gonna nuova di sua figlia, di un blu più blu di qualsiasi altro blu, e l’ha ritinta di un giallo orrendo, solo perché quel blu bellissimo la rattristava.
Chissà perché, guardando il blu, le vengono sempre in mente le cabine della polizia anni ’60.
 

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Capitolo 2
*** Sguardi (RosexTentoo) ***


John Smith sa che il rapporto che lui e Rose hanno costruito è fragile quanto un castello di vetro, ma sa anche che ha fondamenta forti quanto possono esserlo solo gli sguardi.
Già, il loro amore si basa sugli sguardi.
Non bisogna fraintendere però: non si basa sul semplice e magnifico modo in cui lui la osserva mentre dorme, o l’occhiata divertita e accondiscendente che lei gli lancia quando lo vede armeggiare con cacciaviti e invenzioni; le radici stanno sullo sguardo reciproco, quello che viene ricambiato, che sembra incatenare i loro occhi nocciola.
John Smith sa di non essere realmente quell’uomo chiamato ‘Il Dottore’. Lui è un dottore, ma non il Dottore, e Rose lo capisce benissimo, purtroppo.
Rose Tyler, su quella spiaggia, credeva davvero di aver ricevuto il lieto fine che meritava. Dopo aver salvato vari mondi così tante volte, ed essere rimasta bloccata in un universo parallelo dove la persona che ami non potrà mai raggiungerti, pensava davvero di meritare almeno qual cosina, e il fato aveva voluto darle ancora di più.
 John Smith, il Dottore in versione umana: tutto l’universo e i ricordi del Signore del Tempo in una vita sola, in un cuore solo che batteva per lei.
Quando lui le aveva sussurrato quelle parole che il Dottore non avrebbe mai proferito, lei si era convinta di come John fosse reale e magnifico come non mai.
Ma dopo la tempesta iniziale aveva notato che lui non era il Dottore. John Smith era professore di scienze in un’università, era razionale ed esuberante ad un tempo e le parlava con quei termini che lei odiava perché rendevano le frasi incomprensibile. Era il Dottore, solo che non viaggiava nel tempo e nello spazio, e se non viaggiava nel tempo e nello spazio non era il Dottore.
Rose Tyler passava giornate intere a rodersi le meningi su questi dolorosissimi pensieri, a ricordare ogni singolo pianeta che aveva visitato assieme al Dottore, e ad immaginare quale persona stesse adesso viaggiando con lui, mentre lei aveva sposato una copia, un clone in versione umana.
John Smith passava tutti i secondi preziosi della sua breve vita a guardare Rose e a pensare a quanto lei soffrisse e a come lui non fosse ciò che si aspettava.
E poi Rose alzava la testa e incontrava quegli occhi che passavano la vita a fissarla, e con dolcezza ricambiava lo sguardo.
E in quel momento lei dimenticava alieni verdi, bambini con maschere per il gas, uomini di metallo e strane cabine della polizia blu, e ogni preoccupazione volava via come se non fosse mai esistita.
Restavano così per un po’, fino a che Rose non avanzava e lo abbracciava, stringendolo così forte da fargli male.
John nemmeno ci pensava: era troppo occupato a ringraziare il cielo che esistessero gli occhi.

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