The other side of the moon

di Francy_Brusa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gli Intrepidi ***
Capitolo 2: *** Il Test ***
Capitolo 3: *** LA SCELTA ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Gli Intrepidi ***


GLI INTREPIDI - Prologo
 
Una bambina di 6 anni stava li, vestita di nero, vicino a sua madre nel quartiere degli intrepidi.
La madre quasi scocciata le ripeteva: " Devi salire su quel treno,proprio come ha fatto tua sorella Sheila".
Ma Annie stava tremando perchè lei non voleva salire e così rispose alla madre:" Non posso, perchè ho paura" la madre replicò: " Le paure vanno affrontate, Annie".
Un istruttore, che controllava che nessuno dei bambini perdesse il treno, afferrò Annie per un braccio tirandola su. 
Quello fu il suo primo giorno di scuola.

 
DIECI ANNI DOPO

Ormai avevo imparato a conviverci con quel senso di non appartenenza agli intrepidi e avevo anche imparato a mischiarmi con gli altri per quanto fosse difficile.
Presto però avrei dovuto fare una scelta.
Mia sorella gemella Sheila era li, come al solito, con nostro padre a giocare alla lotta e a prendersi in giro, io, invece, facevo la cucina e mia madre si riposava, chiacchierando e ridendo a crepapelle.
Erano le serate a cui eravamo abituati se non fosse che l'indomani ci sarebbe stato il test e che il senso di angoscia mi opprimeva.
Quando ebbi finito chiesi se avevano bisogno di qualcosa e poi andai in camera.
Nessuno qui mi avrebbe consolato perchè dovevo affrontare le mie paure da sola.
Nel letto non riuscivo a dormire poichè il mio unico pensiero era per le fazioni: Intrepidi,Abneganti,Pacifici,Eruditi o Candidi, Qual'era il mio posto?



Ciao a tutti! Ho sempre voluto scrivere una fanfiction su divergent, ed ora eccomi qua! Questo è solo un piccolo prologo che spero vi abbia incuriosito, la storia andrà avanti e spero di poter pubblicare il prossimo capitolo quanto prima! Vi prego commentate,ne ho bisogno anche io, oltre che per sentire le critiche positive (spero ce ne siano tante!),anche per migliorarmi! 
A presto
Francy

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Capitolo 2
*** Il Test ***


CAPITOLO 1- IL TEST

Mi sveglio con l’odore della torta al cioccolato di mia madre nel naso,deve averla fatta perchè oggi è un giorno importante,la giornata del test. Mi lavo e vesto in fretta visto che deve essere tardi perchè Sheila è già uscita, io e lei abbiamo un rapporto difficile da sempre, non siamo le tipiche gemelle affiatate ma siamo diversissime: da una parte ci sono io quella timida e tranquilla che odia arrampicarsi e che ha una paura del vuoto e delle armi dalla più tenera età, dall’altra c’è lei una ragazza dal bellissimo aspetto coraggiosa e terribilmente... intrepida.Quando arrivo in cucina mia madre,Linda, mi scocca un bacio veloce sulla fronte e mi dice:” Annie, è tardi! devi sbrigarti o perderai il treno!” do una frettolosa occhiata all’orologio notando che sono già le 8.30, guardo tristemente la torta,che non ho tempo di mangiare, saluto mia madre e mi avvio verso le rotaie.
Come ogni mattina da 10 anni aspetto il treno, che arriva puntualmente alle 9.00, davanti alle rotaie presso il quartier generale,appartengo alla fazione degli intrepidi perciò il treno non si ferma e noi dobbiamo saltare, per me questo è sempre stato un problema vista la mia paura per il vuoto.
Persa nei miei pensieri non ho notato Carl, l’unica persona che posso chiamare amico, ora è li davanti a me e mi abbraccia dicendomi:” Come va? Linda mi ha detto che eri veramente preoccupata stamattina.”
Rispondo:” No,sto bene,andrà tutto bene.”
Faccio un respiro profondo cercando di autoconvincermi.
Sono arrivata a scuola, dopo aver preso il treno ed essere saltata giù, cerco mia sorella visto che è la mia vicina nell’ordine alfabetico e quando la trovo è li con un gruppetto di suoi amici intrepidi,saluto Carl e mi avvicino a lei.
Ci andiamo a sedere davanti e dopo pochi secondi una giovane ragazza Erudita inizia a parlarci del test e di ciò che avverrà dicendo:” Ora verrete chiamati in ordine alfabetico, quando sentirete il vostro nome vi alzerete e raggiungerete quella porta là in fondo.
Vi faranno bere un siero ma non vi preoccupate, siate solo voi stessi. 
Iniziamo: Anderson Mary” Vedo una ragazza pacifica che si alza e si dirige verso la porta.
Mi sembrò di aspettare minuti, forse ore però alla fine mi chiamano e quando sento pronunciare “Black Annie”, mi alzo di scatto e vado verso la misteriosa porta.
Quando entro vedo una ragazza candida che guarda alcuni computer, appena mi vede dice:” Vieni,siediti: ti darò da bere questo liquido così che tu possa affrontare il tuo test al meglio.”
Dopo aver bevuto ci fu il nulla.
Mi trovavo davanti a un palazzo in fiamme,non capisco in che quartiere sono, due ragazzine intrepide stanno giocando a rincorrersi proprio davanti a me ed al palazzo infuocato, quando una delle due dice all’altra:” vieni entriamo,sembra divertente!” senza pensarci entro anch’io con loro: devo, voglio salvarle.
Il palazzo svanisce, ora vicino a me c’è un uomo, non riesco a vederne il volto, ad un certo punto inizia a stringermi e ad urlarmi contro:” Sai che libro è???” riconoscevo sia il titolo che l’autore,strano visto che non l’avevo mai letto, ma avevo una strana sensazione cioè era come se percepissi che se avessi dato quelle informazioni all’uomo mi sarebbe capitato qualcosa di brutto. Risposi,infatti,all’uomo:” No,non ne ho la più pallida idea”.
Ora, invece, sono su un’isola e non vedo nessuno poi,però, scorgo una bottiglia, la apro e scopro un biglietto dove c’è scritto:” Rimarrai su quest’isola per sempre, hai due possibilità: acqua o amicizia?” ci penso, penso a Carl, il mio unico amico, lo vorrei davvero qui? No, odierei sapere di avergli fatto del male portandolo sull’isola così urlai al vuoto:” ACQUA!”.
Mi risvegliai, tutto era tornato normale, la ragazza Candida mi guarda con un sorriso sul volto e mi dice:” Tutto bene, il test è stato tutto sommato positivo e sei risultata Abnegante” mi sembra di avere la mente annebbiata dopo questa rivelazione. Abneganti. Si, è vero mi piace aiutare gli altri però vista la mia vita negli intrepidi così frenetica e vivace mi è difficile pensarmi taciturna e vestita di grigio. 
Dopo queste riflessioni mi alzo e torno da Carl che ha, anche lui,appena fatto il test.
Lo vedo abbastanza scosso, entrambi non spiccichiamo parola durante il tragitto a causa dei pensieri insistenti che a malapena ci lasciano camminare. Quando entro in casa mia mamma sta cantando a squarciagola mentre fa le pulizie,si ferma appena ci vede, guarda Sheila che ha quel suo solito sorrisetto beffardo e poi guarda me che sembro appena uscita da una lavatrice. 
Ci rivolge un sorriso velato di speranza che la porta a credere che le sue bambine rimarranno con lei. Come potevo lasciare la mia famiglia per andare in una nuova fazione della quale pressapoco non sapevo nulla? come potevo scegliere tra la famiglia, la cosa che più amo,e una fazione che mi avrebbe potuto rendere veramente felice,ma anche una fazione che mi avrebbe potuto rendere infelice,un posto fatto per me oppure un posto dove non mi sarei mai trovata a mio agio? non lo so, non ancora, per ora so solo che dovrò prendere una decisione e lo dovrò fare presto.

 

 

Ciao, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a seguire la storia. Commentate a più non posso!

A presto

Francy

 

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Capitolo 3
*** LA SCELTA ***


CAPITOLO 2- LA SCELTA
“HEY! SVEGLIA, SONO QUASI LE 8.30!” Sheila mi chiama a gran voce, di solito non mi sveglia mai forse perchè preferirebbe che perdessi il treno e non ci arrivassi a scuola, ora però, basta con i brutti pensieri è la giornata della scelta e forse, e dico forse, non rivedrò più mia sorella e, per quanto cerchi di mentire a me stessa, mi mancherà perchè le voglio bene tutto sommato. Arrivo in cucina dove mia mamma mi guarda, ha uno sguardo triste ma coraggioso come sempre, mio padre invece mi fa un sorriso incoraggiatorio. Non so cosa fare, mi sembra di annegare nel mare della mia indecisione. Cosa combinerò? 

Corro vicinissima ai miei genitori in mezzo a quel vociare che sono gli intrepidi quando mia mamma mi ferma, rimaniamo indietro, e mi dice:” Tesoro, voglio solo che tu sappia che io e tuo padre vogliamo che tu sia felice, se cambiare fazione per te fosse la cosa migliore è giusto che tu lo faccia”  per un attimo rimango li interdetta, non so cosa dire, vedo tutto così...annebbiato.

Quando arrivo nell’enorme edificio che ospita la scelta ho paura come non mai, ma so che devo smetterla di fare questi brutti pensieri e così osservo la stanza circolare: nel centro si trovano le 5 coppe, una per ogni fazione, dove noi iniziati verseremo il nostro sangue e intorno si trovano gli spalti che ospiteranno noi e i nostri parenti e amici. 

Mi siedo al mio posto vicino ad un’altra iniziata che conosco solo di vista, penso si chiami Melanie.

Tutto ad un tratto Marcus, il capo fazione degli Abneganti, che quest’anno terrà il discorso inizia a parlare a gran voce su come le fazioni ci abbiano salvato dalla guerra, poi passa alle caratteristiche e ad i manifesti, lo ascolto anche se ogni tanto mi perdo a pensare alla mia scelta, sono così insicura, Melanie sembra aver già in mente una scelta ben definita: Ma come fa!?!

Quando Marcus finisce inizia a chiamare i nomi a partire dalla lettera Z, un ragazzo pacifico si avvicina e, dopo essersi ferito alla mano, versa una goccia di sangue nella coppa degli eruditi, un trasfazione: ha lasciato la sua famiglia per trasferirsi.

Io mi chiamo Black di cognome quindi vengo chiamata dopo parecchio, quando sento il mio nome pronunciato da Marcus mi alzo e sento le gambe pesare come macigni ma fa niente, ora importa solo arrivare là e fare la cosa giusta: ma qual è? 

Quando arrivo Marcus mi porge il coltello e io senza badarci troppo mi taglio il palmo, non sento dolore, il mio sangue, dove lo verserò? 

Gli intrepidi, casa e famiglia, urla e torta al cioccolato, divertimenti e spensieratezza oppure Abneganti che hanno un modo così diverso da qualsiasi altra fazione di vedere l’altruismo e il fare del bene

Ora so qual è il mio destino e così mi lascio trasportare dai sentimenti e verso il mio sangue sui sassi.

Sono abnegante.

Per un momento, quando guardo il volto dei miei genitori, mi pento della mia scelta e vorrei tornare indietro poi, però, mi giro e vedo il gruppo degli Abneganti che sono felicemente sorpresi e applaudono lasciandosi un po’ andare e ripenso a quando solo un attimo prima ho pensato: è quello il mio posto! e così mi avvio verso la mia nuova fazione, la mia nuova casa.

Alla fine della cerimonia un ragazzo che dice di chiamarsi Eddie ci spiega che ora verremo portati alle nostre camere e che il giorno seguente ci avrebbe spiegato in che modo si sarebbe svolta la nostra iniziazione.

Mi sento felice ma anche molto preoccupata, riuscirò a superarla, sarò nel posto giusto???  So che la risposta a queste domande arriverà bisogna avere solo un po’ di pazienza.

Ciao a tutti! scusate per il ritardo ma sono stata veramente impegnata, spero che questo capitolo, anche se corto, vi sia piaciuto!
Se leggete perfavore commentate!    

Pubblicherò appena ne avrò il tempo, baci baci. 
Francy

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


                                                          CAPITOLO 3 

Cammino in mezzo ad una folla di abiti grigi, solo io ed un altro ragazzo, pacifico visti i suoi abiti colorati, ci distinguiamo.

Quest'anno quasi tutti gli iniziati abneganti hanno deciso di rimanere nella propria fazione d'origine, solo due fratelli, un maschio e una femmina, hanno deciso di cambiare: il primo è andato negli Eruditi, la seconda negli Intrepidi.

Arriviamo nel quartiere degli Abneganti, qui tutto è simile o uguale, ho quasi timore di quelle case in fila e della gente che è indistinguibile in una macchia informe di grigio, così in un primo momento mi ritrovo a dirmi di avere sbagliato, di voler tornare a "casa" dalla mia famiglia dove avrei trovato grida  e le persone si sarebbero distinte per colori, tatuaggi e vestiti, poi però penso al motivo della mia scelta e della mia profonda infelicità negli Intrepidi.

Eddie ci fa entrare in un edificio che penso essere il quartiere generale, qui ci sediamo e mentre ci parla e spiega le regole e i principi della fazione tutti ascoltiamo con attenzione.

Infine ci racconta cosa dovremo fare durante l'iniziazione e cioè lavori socialmente utili alla città e alla fazione, aiutare gli esclusi e vivere insieme aiutandoci l'uno con l'altro.

    Quando usciamoci indica la casa dove vivremo fino alla fine dell'iniziazione e ci consiglia d andarci a sistemare , per esempio i trasfazione dovranno cambiarsi d'abito, non so qui a che scopo usano i vecchi vestiti, negli intrepidi li bruciavano...

Mentre mi avvio il ragazzo pacifico mi ferma e a bassa voce mi dice: "Ciao, mi chiamo Scott, sono un trasfazione ed ero un pacifico, come avrai capito, piacere!"

Io con un velo di timidezza e probabilmente di rossore sulle guance gli rispondo: "emh, piacere io sono Annie una ex-Intrepida, sono molto contenta che tu mi abbia parlato"

e con un gran sorriso sul volto di entrambi ci avviamo verso il nostro futuro chiacchierando beati, purchè a bassa voce.

Negli Intrepidi l'unica persona che mi capiva davvero era Carl, il mio miglior amico, che ora è un pacifico e forse mia madre, Linda, che già un po' mi manca tutti gli altri mi trovavano strana e non adatta al luogo e alla situazione, qui, invece, finalmente ho l'impressione di aver davvero trovato persone che riescono a comprendermi a pieno, forse, penso con immancabile speranza, ho finalmente trovato il mio posto.

 

 

 

 

Ciao a tutti! Scusate il ritardo ma non ho quasi mai il tempo di scrivere, comunque lo so, il capitolo è un po' corto, spero comunque che vi sia piaciuto! Vi prego commentate dicendo quello che pensate, accetto anche le critiche ;)  Cercherò di pubblicare appena avrò tempo un capitolo un po' più lungo, nel frattempo leggete numerosi!

-Francy

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