Mutamenta absoluta

di gruull
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Nuova dimensione ***
Capitolo 3: *** Spiegazioni ***
Capitolo 4: *** Inizia la guerra ***
Capitolo 5: *** La caccia continua ***
Capitolo 6: *** Figliol prodigo ***
Capitolo 7: *** ATTENTATI ***
Capitolo 8: *** Rapina alla Gringott ***
Capitolo 9: *** L'ultima battaglia ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


“Morsmorde!” questo fu l’urlo che sveglio Harry dalla sua apparente morte, dopo che sveva deciso di consegnarsi al suo nemico. Voldemort lo aveva marchiato proprio sula cicatrice e ora lo stava portando verso Hogwarts, dove poteva far vedere quello che considerava il suo cadavere agli ultimi difensori del castello. Arrivato in vista del gruppo di difensori, si udì un urlo disperato salire da questi ultimi: le loro speranze si erano ormai infrante. In quel momento, quando Voldemort era distratto dallo sgomento dei suoi avversari, Harry fece la sua mossa. Afferrò la bacchetta nei suoi pantaloni e schiantò i quattro mangiamorte che gli stavano accanto. Voldemort si girò per capire chi aveva osato attaccare i suoi seguaci dopo la morte dell’unica speranza dei suoi nemici, e quando vide il giovane Grifondoro con la bacchetta in mano, si fermò per lo stupore: il ragazzo era sopravvissuto nuovamente alla maledizione che uccide. Alla vista di Harry che si rialzava, ogni difensore di Hogwarts impugnò con più forza la bacchetta e iniziò a schiantare più mangiamorte possibili, i quali subirono ingenti perdite in pochi minuti. A quel punto il signore oscuro ordinò la ritirata, capendo che ormai aveva perso quella battaglia. --------------------------------------------------SEI MESI DOPO---------------------------------------------------------- Harry e Voldemort si ritrovarono faccia a faccia per la prima volta dopo la battaglia di Hogwarts, entrambi erano intenzionati a uccidere definitivamente l’avversario. I due iniziarono a lanciarsi maledizioni e la loro lotta continuò in mezzo a lampi colorati per qualche minuto, ma il Signore Oscuro riuscì a colpire Harry con un’Avada Kedavra, pensando di aver finalmente ucciso il suo nemico, ma quello che successe lo lasciò senza fiato. Non solo Harry si rialzò in pochi secondi, ma iniziò a lanciare contro ogni mangia morte che si era avvicinato al suo corpo con ogni maledizione possibile, compresa quella che uccide. Voldemort non riusciva a capacitarsi di quel ragazzo che uccideva senza esitazioni numerose persone, sapendo che fino a sei mesi prima, riusciva a malapena a schiantare i suoi avversari. Le sue riflessioni furono interrotte dalla voce di Harry, che gli lanciò contro un Reductor particolarmente potente. A quel punto Voldemort capì che ormai aveva perso e decise di usare la sua ultima risorsa. Puntò quindi la bacchetta in aria e urlò un incantesimo sconosciuto a tutti i presenti: “Mutamenta absoluta”. Un lampo nero partì dalla sua bacchetta per poi dirigersi velocemente verso di lui. Harry, però, fu più veloce e saltò nella traiettoria della maledizione sconosciuta, che lo centrò in pieno. Subito la sua vista iniziò ad appannarsi, ma prima di svenire riuscì a colpire il Signore Oscuro con la maledizione che uccide, mettendo per sempre fine alla sua vita.

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Capitolo 2
*** Nuova dimensione ***


NUOVA DIMENSIONE
Harry si ritrovò in un luogo completamente nero, ad eccezione di due fiamme bianche davanti a lui.
Oltre queste fiamme vide Lord Voldemort che lo fissava disperato.
“Che cosa hai fatto Tom?” chiese il ragazzo” RISPONDIMI! Imperio!”
“ho cercato di andarmne da quella dimensione, dove tu mi stavi per uccidere, ma a quanto pare ti sei messo nuovamente in mezzo, distruggendo ogni mia speranza.
Ora siamo nella mia mente che smetterà di funzionare tra pochi minuti: a quel punto tu sarai trasportato in un’altra dimensione dove io ti ho ucciso quando sei nato.
Avevo intenzione di completare il mio piano in un luogo dove tu, l’unica persona in grado di sconfiggermi non ci fosse, ma a quanto pare ho dato al me stesso dell’altra dimensione un nuovo nemico…” disse Voldemort, ormai troppo debole per bloccare gli effetti della maledizione del giovane Grifondoro.
“Come faccio a tornare indietro?” chiese quest’ultimo “Non si può”.
A quel punto, una luce verde si sprigionò dai bracieri, facendo perdere conoscenza a Harry.
Quando si svegliò, si accorse che c’era qualcosa che non andava nel mondo intorno a lui:
Hogwarts si ergeva in lontananza davanti a lui.
Mentre contemplava il castello, sentì il rumore di una materializzazione, subito seguita da un’alta e un’altra ancora.
In pochi secondi vide comparire davanti a lui numerosi mangiamorte.
A quel punto capì che si trovava veramente in un’altra dimensione, e decise di uccidere Tom Riddle per la seconda volta.
Iniziò a uccidere brutalmente ogni seguace del Signore Oscuro che si era appena Materializzato ripensando a tutti gli allenamenti fatti con Kingsley, dove aveva imparato tutte le maledizioni oscure che l’Auror aveva visto nella sua vita in modo da poter affrontare il Signore Oscuro ad armi pari.
In pochi secondi si ritrovò circondato da una ventina di cadaveri, tra i quali riconobbe quello di Bellatrix Lestenge.
Dopo cinque minuti arrivò un gruppo di Auror, capeggiato da Alastor Moody e Albus Silente.
Tra di essi Harry riconobbe il suo padrino Sirius Black, Lupin, suo padre e Kingsley.
Appena gli Auror videro il massacro che il ragazzo aveva compiuto, gli puntarono immediatamente le bacchette addosso e James Potter gli intimò di togliersi il cappuccio, che suo figlio usava per nascondere il marchio nero impresso sulla sua fronte.
Harry obbedì, ma mentre poggiava la bacchetta a terra, si trasfigurò il corpo per non far capire chi fosse: i capelli diventarono più lunghi e pettinati, mentre gli occhi perdevano il loro colore caratteristico diventando di un blu intenso.
Appena si rialzò da terra, un mangiamorte miracolosamente ancora vivo gli lanciò contro un’ Avada Kedavra prima di essere schiantato da cinque o sei Auror completamente.
Harry, ancora debole per il viaggio interdimensionale e la carneficina che aveva compiuto, svenne mentre sentiva che il marchio sulla sua fronte si illuminava proiettandosi sul cielo sopra la sua testa.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~POV ALASTOR~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Mi avvicinai al corpo del ragazzo per poterlo raccogliere e portarlo al Ministero per la sua identificazione, quando un bagliore verde scuro gli illumino la fronte dal cappuccio.
In pochi secondi, questo prese fuoco, mostrandomi un marchio nero diviso perfettamente a metà da una cicatrice a forma di saetta ben visibile sulla sua fronte che proiettava la sua immagine nel cielo.
Ma la cosa che più mi sorprese era che il ragazzo era ancora vivo.
“Portatelo a Hogwarts, legato e aspettate che rinvenga: questo ragazzo dovrà darci molte spiegazioni al suo risveglio” ordinai al gruppo di Auror che avevo guidato in quel posto.
­~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~FINE POV~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
FINE CAPITOLO
Note:
Questa è la mia prima fan fiction... per favore recensite dicendomi quello che ne pensate, quello che non capite e, se volete, suggerimenti per migliorare il mio stile di scrittura.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
GRUULL

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Capitolo 3
*** Spiegazioni ***


SPIEGAZIONI
Harry si svegli dopo qualche ora, e appena aprì gli occhi riconobbe l’ambiente a lui così famigliare: l’infermeria di Hogwarts.
Cercò di alzarsi dal letto, ma si accorse che delle spesse corde glielo impedivano.
Appena cercò di nuovamente di liberarsi, Alastor gli puntò contro la bacchetta e gli intimò di restare fermo.
A quel punto Harry si accorse che nella stanza c’erano anche suo padre, il suo padrino e Albus Silente, il quale, dopo qualche minuto, prese finalmente la parola chiedendo al giovane Grifondoro chi fosse e da dove venisse.
Harry rispose: “risponderò solamente a lei a all’Auror che mi punta la bacchetta da circa 10 minuti. In presenza di altre persone non aprirò bocca”.
“D’accordo giovanotto… James, Sirius, potete andare. Se ci sarà bisogno del vostro aiuto vi contatteremo” disse Malocchio dopo qualche secondo di riflessione.
I due Auror se ne andarono e a quel punto Harry iniziò a parlare sommessamente.
“probabilmente non mi crederete, ma vengo da un’altra dimensione, dove Voldemort è stato appena sconfitto. Io sono Harry James Potter, ma qui sono morto circa 17 anni fa se non vado errando. “
A quel punto i due maghi lì presenti si guardarono scioccati per qualche secondo.
“E dovremmo credere a questa storia? Sulla fronte hai il marchio nera e ti abbiamo trovato circondato da cadaveri… l’unica cosa che potrebbe farmi credere alla tua storia è il Veritserum, ma credo di averlo finito a furia di interrogare sciocchi mangiamorte che affermavano di agire sotto Imperius!!” sbottò Moody.
“Fortunatamente”lo interruppe Silente “credo che il professor Piton ne conservi ancora qualche boccetta nalla sua riserva personale”
“bene, allora digli di portare tutto il siero della verità che gli rimane qui, perché credo che dovremo usarne molto per capire qualcosa sulla storia di questo ragazzo che afferma di essere il figlio di Potter, nonostante Harry sia stato ucciso da Peter Minus quando aveva circa 1 anno”.
Dopo qualche minuto, la porta si spalancò e Piton consegno tre o quattro boccette di Veritserum a Silente prima di essere congedato.
Per le 2 ore Harry raccontò ai due maghi presenti tutta la sua vita a partire dai suoi undici anni, dando solo informazioni sommarie su tutto, senza scendere troppo nei dettagli soprattutto riguardanti il suo ultimo anno.
Dopo questo lungo resoconto, Malocchio chiese informazioni riguardo il marchio nero presente sulla fronte del ragazzo.
“dopo che Voldemort credeva di avermi ucciso, decise di marchiarmi per far capire al mondo magico che lui aveva vinto definitivamente. Ha fatto anche in modo che ogni volte che intorno a me un mangiamorte lancia un’Avada Kedavra, il marchio si illumini proiettandosi in cielo” spiegò il giovane Grifondoro.
“bene, ora dimmi come fai a sopravvivere alla maledizione che uccide”ordinò il vecchio Auror, ora intimorito da un mago che aveva passato gli ultimi 6 mesi a massacrare Mangiamorte usando anche la magia Oscura come se fosse normale.
“quando Voldemort uccise il suo pezzo di Anima presente in me, questi lasciò una specie di buco nel mio potere magico, che venne riempito dalla fonte di magia più vicina a me in quel momento, per la precisione l’Avada Kedavra, rendendomi di fatto immune ad essa e alle altre maledizioni senza perdono”

NOTE:
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento. Come al solito aspetto i vostri commenti su tutto quello che vorrete dirmi o chiedermi… CI vediamo al prossimo capitolo (che spero di postare la prossima settimana).
GRUULL

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Capitolo 4
*** Inizia la guerra ***


INIZIA LA GUERRA
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Note di inizio capitolo:
A un certo punto, metterò davanti alle parole dette da un personaggio la sua iniziale tra parentesi quadre.
Spero che questo non vi disturbi troppo. Buona lettura.
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«Avrei un’altra richiesta da farvi: vorrei creare una piccola squadra di volontari che mi aiuti a sconfiggere nuovamente Voldemort. E preferirei che fosse degli Auror» disse Harry.
«Non ci penso proprio a darti il controllo su alcuni dei miei uomini» rispose subito Alastor.
«Bene, vorrà dire che non riceverete nessun aiuto da parte mia… Spero per voi che il vostro massacro duri poco. Se cambiate idea, potrete trovarmi al Paiolo Magico sotto il nome di Harry Surrex. E vorrei indietro la mia bacchetta. Addio»
A quel punto il giovane Grifondoro afferrò la bacchetta che Silente aveva preso da un cassetto vicino alla finestra, mutò nuovamente il suo aspetto, uscì dalla scuola e si smaterializzò a Diagon Alley.
Malocchio uscì quindi dalla stanza, dove trovò la sua squadra ad attenderlo.
«Chi era quel ragazzo e cosa è successo?» chiese subito James.
Moody rispose: «quel ragazzo si chiama Harry Surrex e mi ha appena chiesto il controllo di una squadra di Auror per fronteggiare il Signore Oscuro da solo».
«Secondo me, dovresti dargliela. Hai visto come ha sconfitto tutti quei mangiamorte in così poco tempo» disse Sirius.
«Già, in pochi minuti ha trucidato una ventina di mangiamorte. Proprio come avrebbe fatto un qualsiasi persona sana di mente» rispose sarcastico Lupin.
«Sicuramente ha sbagliato, Remus, ma forse è ora di rendere al Signore Oscuro quello che lui ha fatto in tutti questi anni, combatterlo usando anche noi il pugno di ferro» commentò Kingsley.
 «Se volete aiutarlo, si trova al Paiolo Magico, anche se secondo me, bisognerebbe lasciarlo là dove non può fare danni» affermò Alastor mettendo fine alla discussione.
Qualche minuto dopo, Harry, che si era appena sistemato nella sua stanza, sentì bussare alla porta.
Dopo averla aperta si trovò di fronte suo padre, il suo padrino, Kingsley e Lupin, i quali gli dissero che avevano saputo della sua richiesta e che lo avrebbero aiutato se lui avesse chiarito le varie domande che essi avevano.
Harry accettò la condizione e li fece accomodare.
[H]«Bene, avete una domanda a testa». 
[J]«cosa ti ha fatto il Signore Oscuro?»
[H]«Ha ucciso la mia famiglia, i miei amici e tutte le persone di cui mi sono innamorato nella mai vita»
[S]«perché hai il marchio nero sulla fronte?»
[H]«Voldemort mi ha marchiato mentre ero suo prigioniero per umiliarmi.»
[K]«come pensi di fare a ucciderlo?»
[H]«lui ha creato degli Horcrux per evitare la morte, ma io so quali sono e come distruggerli»
[L]«perché dovremo fidarti di te?»
[H]«Perché se avessi voluto uccidervi, lo avrei già fatto molto tempo fa. Inoltre s fossi un mangiamorte, perché avrei ucciso sangue freddo i miei compagni?»
Nella stanza calò un silenzio tombale rotto dopo qualche minuto da Harry.
«Bene, se volete seguirmi domani vi spiegherò come procederemo, altrimenti ditemelo e potrete tornare alla vostra vita dopo che vi avrò fatto dimenticare questo incontro»
Il giorno dopo, tutti gli Auror si presentarono nuovamente dal giovane Grifondoro, che disse:
«Bene, ora che ci siamo tutti, darei inizio alla caccia dei frammenti dell'anima anima di Voldemort.
Il primo si trova in una grotta vicino al mare. Questa passaporta ci porterà’ sul posto tra qualche secondo. Avete l’ultima possibilità di andarvene.»
Tutti i presenti toccarono la bottiglia vuota che il ragazzo teneva nella mano destra, e sentirono il classico strappo all’ombelico che accompagnava il viaggio tramite Passaporta.
Si ritrovarono davanti a una grotta sul mare.
Mentre avanzavano, il ragazzo disse:
«quando saremo davanti all’Horcrux, dovrete ubbidire a ogni mio ordine, anche se questo apparisse insensato, Capitò?»
«affermativo!» risposero gli Auror appena prima di accorgersi che la strada era bloccata d una parete di roccia.
Harry si tagliò il palmo su una roccia appuntita, fece scorrere il suo sangue sull’ostacolo che si aprì rivelando un lago sotterraneo.
«Bene. James, seguimi! Voi invece aspettateci qui» ordinò il giovane Grifondoro.
Harry si avvicinò al lago e fece comparire una piccola imbarcazione su cui salì insieme al padre.
«Bene» disse il ragazzo «non toccare mai l’acqua. Una volta raggiunta l’isola in mezzo al lago, fammi bere tutta la pozione contenuti nel recipiente, anche se ti ordino di fermarti, poi riaccompagnami fuori impedendomi di toccare l’acqua. Tutti gli ordini che impartirò finché non usciremo da questa grotta, non considerarli.»
«ok» rispose l’Auror.
Arrivati nell’isoletta, immobilizzò suo figlio, poi iniziò a versarli in bocca la pozione che proteggeva il medaglione.
Arrivato alla fine, si accorse che il corpo di Harry tremava violentemente nonostante il suo incantesimo, quindi intascò rapidamente il medaglione e portò fuori il ragazzo come gli era stato ordinato. A quel puntò lo liberò dall’incantesimo e gli porse il medaglione che aveva in tasca.
La guerra contro Lord Voldemort era iniziata.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~NOTE:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Sono riuscito a finirlo prima del previsto (non pensavo di avere abbastanza tempo per farlo, quindi avevo promesso di postarlo la settimana prossima).
Come al solito aspetto tutti i vostri commenti.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
GRUULL

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Capitolo 5
*** La caccia continua ***


LA CACCIA CONTINUA
 
«Bene» disse Harry «ora abbiamo un Horcrux».
«Come lo distruggiamo?» chiese Sirius.
«Non lo facciamo, Voldemort potrebbe accorgersene e insospettirsi, aumentando la difesa intorno agli altri» fu la risposta.
Il gruppo di Auror comandato dal giovane Grifondoro si trovava al Paiolo magico, dove Harry aveva aperto il medaglione parlando serventese per assicurarsi che fosse un vero Horcrux e non una copia come nella realtà da cui veniva.
«Ora muovetevi, andiamo a prendere il prossimo. Portus
Gli Auror afferrarono il vecchio mantello che il ragazzo teneva con la mano destra e si ritrovarono davanti ad una vecchia capanna.
«Dobbiamo cercare un anello con una pietra preziosa. Se lo trovate, non toccatelo. Potrebbe essere protetto da qualche maledizione.».
Dopo qualche minuto, Remus urlò «è qui, l’ho trovato».
In meno di un secondo tutti si ritrovarono a fissare un vecchio anello vicino a delle travi.
«Meleficium terminis» sussurrò Harry, puntando la bacchetta sull’anello dei Gaunt.
«bene, ora è possibile prenderlo. James, raccoglilo e portalo al sicuro insieme al medaglione poi vai ai Tre Manici di Scopa. Gli altri vengano con me al Paiolo.»
Nell’aria risuonarono i rumori che accompagnano una Smaterializzazione, poi tutto tornò silenzioso.
Al Paiolo Magico Harry spiegò che doveva parlare con Silente, quindi gli altri potevano tornare a sorvegliare Hogwarts finché non ci fosse stato bisogno di loro.
Il gruppo, quindi, andò a Hogsmeade, dove i vari membri si divisero.
Harry s’incamminò verso la scuola, ma a circa metà percorso vide Silente che gli veniva incontro.
«Professore» lo chiamò il ragazzo «dovrei parlarle»
«dimmi pure Harry»
«vorrei alloggiare a Hogwarts per un po’ di tempo»
«d’accordo, potrai alloggiare nel castello, ma promettimi che non metterai in pericolo gli studenti e che aiuterai le squadre di difesa senza massacrare i Mangiamorte»
«lo prometto, ora posso offrirle una Burrobirra?»
«certamente» disse gioviale Silente «stavo andando a parlare con il candidato per la cattedra di difesa contro le arti oscure»
«bene, la accompagno»
Dopo un’oretta, Harry e Albus erano davanti a un boccale di Burrobirra.
«bene, ora volevo chiederti una cosa: quando era sotto Veritserum, prima di rispondere aspettavi sempre qualche secondo, come se stessi pensando a cosa dire ma questo non dovrebbe essere possibile. Come ha fatto ad annullare gli effetti della pozione?»
«mentre mi allenavo dopo la battaglia di Hogwarts, ho trovato in un libro una pozione che diminuiva gli effetti del siero della verità, in modo che la persona che lo avesse ingerito possa dichiarare la verità senza però annullare la volontà. In poche parole devi comunque affermare la verità, ma puoi pensare a cosa dire. È stato molto utile per nascondere i piani della Resistenza ai mangiamorte quando qualcuno veniva catturato»
Silente guardò con sguardo stupito il ragazzo che aveva davanti e stava per chiedergli qualcos’altro ma venne interrotto da un urlo proveniente dall’esterno del locale:
«MANGIAMORTE!»
Subito Harry uscì dall’edificio e vide una decina di figure incappucciate che spedivano incantesimi in tutte le direzioni.
A un certo punto vide uscire da Mielandia Ron e Hermione, i quali si misero a duellare.
Anche il giovane Grifondoro diede man forte, ma dopo qualche minuto, due Avada Kedavra si abbatterono sui due ragazzi e vedere i loro corpi senza vita fece ricordare a Harry le immagini dei loro corpi morti nell’altra dimensione.
A quel punto, il ragazzo iniziò a lanciare maledizione intorno a lui, per vendicare i suoi compagni che aveva visto morire due volte, mentre il marchio nero sulla sua fronte illuminava il cielo sopra di lui.
Dopo qualche minuto, un gruppo di Auror comandati da Malocchio si stava avvicinando al luogo dell’aggressione quando davanti a loro comparve un mangiamorte che si era disilluso.
Appena li vide, gettò la bacchetta verso di loro e iniziò a urlare:
«vi prego, portatemi via. È un pazzo. Portatemi via.»
Gli Auror, stupiti dalla reazione, legarono il mangiamorte e uno di loro lo portò al ministero.
Gli altri, turbati dalle parole del seguace di Voldemort, girarono l’angolo e quello che videro li lasciò senza parola.
Tutti i mangiamorte erano morti in maniera orribile tranne uno che stava schivando le maledizioni lanciate da Harry, che si trovava in mezzo a quel massacro con le vesti sporche di sangue. Davanti a lui c’erano i corpi senza vita dei suoi amici.
«Eviscero» gridò il giovane lanciando l’ennesima maledizione in direzione del mangiamorte, che venne colpito in pieno e cadde a terra con le viscere ch egli uscivano dallo stomaco.
Gli Auror estrassero le bacchette impauriti, ma Harry si alzò e corde verso la scuola senza lasciare loro il tempo di fare qualsiasi cosa.
Dopo un’ora, Alastor entrò negli appartamenti del ragazzo, seguito dal gruppo che lo aveva aiutato a trovare i primi due Horcrux.
Lo trovarono seduto sul letto, con gli occhi gonfi di pianto e immerso in qualche doloroso ricordo che lo isolava dalla realtà.
Dopo averlo chiamato varie volte, Harry si accorse della loro presenza e li guardò con degli occhi spenti, come quelli di una persona che aveva perso i suoi cari.
«perché li hai uccisi senza pietà?» domandò; Alastor.
«perché se lo meritavano» fu la risposta che ricevette dal ragazzo.
«ora lasciatemi solo.»
«e come pensi di fare con gli Horcrux?» chiese Sirius.
«so già dove trovarli. Se volete aiutarmi, perquisite casa Malfoy, troverete un vecchio diario. Portatelo qui e lasciatelo nelle mie stanze, dove vi dirò come intendo proseguire»
A quel punto gli Auror se ne andarono, chiedendosi cos aveva fatto scattare l’ira del ragazzo e perché aveva gli occhi di un reduce di guerra cha aveva perso tutti i suoi amici.
 
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NOTE:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto anche se non è molto lungo. Aspetto i vostri commenti e sono pronto a rispondere a tutte le vostre domande.
Domani parto per una vacanza studio e torno tra un mesetto. Ci sentiamo il prima possibile.
GRUULL

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Capitolo 6
*** Figliol prodigo ***


FIGLIOL PRODIGO
 
Gli Auror tornarono dopo una decina di minuti con in mano il diario di Tom Riddle.
Harry aprì loro la porta delle sue stanze, ma appena essi furono entrati lo disarmarono e lo spinsero contro il muro.
«Perché mi fate questo?» chiese il ragazzo.
«Sai, ci siamo chiesti quali fossero i tuoi piani dopo aver sconfitto Voldemort.
Poiché ti trovi a tuo agio a usare le maledizioni più oscure mai e non esiti a togliere la vita in maniera brutale, non vorremmo che il tuo scopo fosse di diventare il nuovo signore Oscuro» disse James.
«Voi siete pazzi! L’unico scopo nella mia vita è di uccidere Voldemort vendicando i miei genitori e gli amici che lui o i suoi seguaci hanno ucciso» urlò il giovane.
«ma perche trucidare tutti quei mangiamorte e poi mettersi a singhiozzare davanti ai cadaveri di due persone che neanche conoscevi» gli disse Lupin.
«Chiamate Albus, ditegli di portare il Veritserum. Finiremo questa discussione con lui» rispose il ragazzo dopo aver riflettuto per qualche secondo.
Sirius uscì dalla stanza tornando poco dopo con Silente e una boccetta di filtro della verità.
«Signor Surrex, perché mi avete fatto chiamare?» chiese l’anziano preside.
«Albus, ho deciso di svelare chi sono a queste persone, quindi puoi chiamarmi con il mio vero nome e dare il ricordo del mio interrogatorio a questi gentiluomini, se non loro non voglio rifarlo di persona. Ho un pensatoio rimpicciolito dentro il baule sotto la finestra»
Il Silente prese l’oggetto indicatogli dal ragazzo, poi si appoggiò la bacchetta sulla tempia e si estrasse un ricordo, gettandolo nel Pensatoio.
I quattro Auror si avvicinarono al bacile e si sporsero verso di esso.
 Appena prima di entrare nel ricordo, sentirono il preside dire «è proprio sicuro di quello che fa, signor Potter?»
Dopo un paio d’ore gli Auror uscirono dal Pensatoio e guardarono il ragazzo.
«Non è possibile, tu dovresti essere morto» urlò James.
«Albus, dammi quel Veritserum, ho qualche dubbio sulla veridicità di questo ricordo» disse Sirius.
Appena Harry bevve il filtro, suo padre gli chiese: «Sei veramente Harry James Potter?
Da dove vieni? Perché sei vivo, anche se ho seppellito il tuo corpo accanto a quello di tua madre morta per proteggerti?»
«sì, sono Harry James Potter, vengo da un’altra dimensione, dove ho combattuto e sconfitto Voldemort, che con il suo ultimo incantesimo mi ha portato in questo mondo.
Nel mio Voldemort è entrato nella casa dove abitavo, ha ucciso i miei genitori e mi ha lanciato contro l’Avada Kedavra ma la maledizione mi rimbalzò contro e gli strappò il corpo, rendendolo meno di un fantasma.
E questo è accaduto quando avevo solo un anno, avete sentito cosa è successo durante la mia permanenza a Hogwarts e durante la guerra.»
«Figliolo, perché non ci hai detto subito la verità» disse James singhiozzando.
«Perché non voglio che Voldemort sappia che sono tornato, in modo da poter compiere la profezia sulla sua caduta.»
A quel punto, Harry prese la bacchetta che Remus gli porgeva, poi tornò al suo vero aspetto.
James, vedendo la somiglianza tra lui e suo figlio e vedendo gli occhi di Lily, scoppiò a piangere.
Dopo una decina di minuti, appena James si fu calmato, Harry si trasfiguro tornando alle sembianze sotto le quali nascondeva la sua identità.
«Bene, ora abbiamo un altro Horcrux da recuperare, il quale si trova qui a Hogwarts, ma lo troverò da solo. Voi aspettatemi qua»
Detto questo, uscì dalla stanza andò verso la Stanza delle Necessità’, dove recuperò il diadema di Corvonero.
Quando tornò nella sua stanza, vide James con in mano una manciata di metro polvere, mentre Sirius e Remus gli impedivano di raggiungere il camino.
«Lasciatemi, è mio figlio e mia moglie ha il diritto di sapere che è ancora vivo» sbraitava James.
«Ma se ha appena detto che voleva che la sua identità restasse nascosta, se vuoi rivelarla devo almeno chiedere a lui prima» gli rispose calmo Remus.
«Lasciatelo avvertire mmia madre della mia identità, tanto glielo direbbe appena tornato a casa» disse Harry, mettendo fine alla discussione.
Qualche minuto dopo, Lily arrivò a Hogwarts tramite metro polvere, e chiese al marito:
«Perché mi hai chiamata nel bel mezzo del mio turno al San Mugo dicendomi solamente che era urgente e di vitale importanza che io venissi qua. E chi è questo ragazzo incappucciato seduto vicino a noi»
«mi chiamo Harry, e suo marito la chiamata per farle vedere alcuni miei ricordi. Prego, si accomodi» disse il giovane indicando il pensatoio dove aveva inserito alcuni ricordi per far capire alla madre la sua identità senza dover usare il ricordo dell’interrogatorio.
Dopo una decina di minuti, Lily uscì dal Pensatoio sconvolta, vide Harry che si toglieva il cappuccio e tornava al suo aspetto originale.
Senza pensarci, abbracciò il figlio ritrovato, il quale riuscì solo a sussurrare:
«Mamma …» prima che i singhiozzi di quest’ultima coprissero le sue parole.
A quel punto, James staccò sua moglie dal corpo del figlio, dicendole che lui e Harry sarebbero tornati a casa per ora di cena.
Lily, quindi, chiamò il suo capo al San Mugo, chiedendogli di poter finire il turno prima perché non si sentiva bene, quindi tornò a casa ancora sconvolta.
«E bravo il figliol prodigo. Ora dove dobbiamo andare?» chiese Sirius, togliendo Harry dai suoi pensieri.
«Mancano solo due Horcrux, ma sono i più difficili da recuperare: una sic torva alla Gringott, mentre l’altro è Nagini, l’enorme serpente che Voldemort porta sempre con sé» rispose il moro.
«Permettimi di dissentire» disse Albus « ho chiesto alla mia spia di controllare che Nagini fosse effettivamente un Horcrux, sapendo che l’ha creato solo dopo il suo ritorno da quel che ho capito e la risposta è stata negativa, Naginio non è un Horcrux, ma soltanto il famiglio di Voldemort»
«perfetto, io inizierò a pensare ad un piano per far credere al signore oscuro che l’Horcrux sia stato preso durante una rapina, nel frattempo credo che muoverò guerra Voldemort e, se il professor Silente me lo permette, vorrei poter dare lezioni di duello a quelli del settimo anno» disse Harry.
«Accordato, basta che non insegni maledizioni troppo oscure» concesse il preside.
Il mese successivo passò senza troppi inconvenienti per Harry, mentre il  Signore Oscuro aveva trovato un nuovo nemico.
Un ragazzo coperto da un mantello nero, il quale compariva e attaccava gruppi di Mangiamorte, usando anche maledizione mortali, e poi se ne andava lasciando il suo marchio: una Marchio Nero attraversato da una saetta.
I suoi informatori gli aveva detto che il ragazzo si chiamava Harry Surrex,e che da quest’anno avrebbe insegnato duello ad Hogwarts per i ragazzi del settimo anno.
Aveva quindi deciso di usare il figlio di un suo mangiamorte,tale Marcus Deman (Serpeverde del settimo anno) per ucciderlo durante una sua lezione.
Arrivò il primo giorno dell’anno scolastico e dopo lo Smistamento, Silente si alzò in piedi facendo un annuncio al corpo studentesco: «Cari ragazzi, benvenuti. Volevo dirvi che il ruolo di insegnante di Difesa contro le arti oscure sarà affidato al professor Thec. Inoltre da quest’anno gli alunni del settimo anno potranno scegliere s frequentare un corso di duelli e difesa personale tenuto dal professor Surrex, che da oggi farà anche parte del corpo di guardia della scuola. Chiunque sia interessato basta che si presenti durante la sua prima ora libera di domani. Buona serata a tutti».
Dopo un breve applauso, tutti gli alunni si diressero verso i loro dormitori, mentre i professori si diressero verso le i loro appartamenti, ad eccezione di Harry che iniziò a pattugliare il cortile della scuola insieme a suo padre.
«Ciao Harry» lo salutò questi « ho sentito che quest’anno terrai un corso. Buona fortuna… volevo chiederti se questa domenica volevi venire a mangiare a casa mia»
«molto volentieri» rispose il ragazzo.
Dopo qualche ora passata a chiacchierare, i due tornarono a dormire, mentre Sirius e Remus prendevano il loro posto.
L‘indomani la prima classe che si andò da Harry fu quella di Tassorosso, che si presentò senza alcun assente.
Harry iniziò a parlare:«bene, vi ringrazio per la vostra presenza. Sono il professor Surrex, e quest’anno vi insegnerò l’arte del duello e qualche incantesimo per difesa personale.
Le lezioni si terranno ogni lunedì a quest’ora. Ora inizieremo col vedere la vostra preparazione e con un duello rappresentativo.
Ora se qualcuno desidera duellare con me, si faccia avanti, gli altri osservino pure.
Si fecero avanti tre ragazzi, il primo dei quali venne scelto da Harry per la dimostrazione.
Dopo l’inchino, il Tassorosso  lanciò un incantesimo di disarmo, che il neo-professore schivò agilmente, per poi legare il ragazzo con delle corde legate al pavimento.
«Bene, qualcun altro vuole provare?»
I ragazzi, spaventati per la velocità con la quale il professore aveva sconfitto il loro compagno, fecero cenno di no con la testa.
«Bene, ora mettetevi a coppie e esercitatevi sull’incantesimo scudo e quello di disarmo. Se ci sono domande sulla formulazione di questi ultimi, siete pregati di farle adesso»
La lezione finì senza incidente, così come quelle delle altre case che si presentarono le ore successive, cioè Corvonero e Grifondoro.
Quando arrivò la classe Serpeverde, Harry rifece il suo ormai collaudato discorso, e quando domandò se c’erano volontari, una sola mano si alzò in aria. Quella di Marcus Deman.
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Scusate il ritardo, ma tra le vacanze e gli altri impegni, sono riuscito ad aggiornare solo ora. Spero che questo capitolo sia abbastanza lungo al contrario di quelli precedenti. Come al solito ditemi quello che ne pensate. Ci vediamo, spero entrò fine settimana.
GRUULL

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Capitolo 7
*** ATTENTATI ***


ATTENTATI
Appena Harry e il suo sfidante fecero l’inchino rituale, il Serpeverde gridò: «Isolatio aree» generando una barriera di energia che di fatto isolava l’arena dei duelli dal resto della classe, per poi lanciare una anatema mortale verso il professore, il quale riuscì a schivarla per un soffio.
Harry rispose all’offensiva avversaria lanciando in rapida successione due schiantesimi, un incantesimo incatenante e uno stordente, ma il suo avversario riuscì a schivare le prime maledizione e a parare con un sortilegio scudo le altre, per poi lanciare verso Harry una vampata di fuoco seguita da una maledizione Cruciatus.
Harry riuscì a schivarle entrambe per poi approfittare della vampata per lanciare una maledizione spaccaossa seguita da uno schiantesimo verso il suo avversario, il quale aveva chiuso gli occhi per proteggersi dalla luce prodotta dal suo stesso incantesimo.
L’urlo che seguì confermò a Harry il fatto che aveva preso il suo bersaglio.
«è stato Voldemort a dirti di uccidermi?» urlò infuriato verso il Serpeverde che era a terra gemendo di dolore.
«sì, e sono deciso a portare a termine il mio compito: Avada Kedavra!» urlò il ragazzo per poi svenire dal dolore.
Harry, non aspettandosi che il ragazzo avesse abbastanza forze per lanciare un qualsiasi incantesimo, venne colpito in ieno dalla maledizione e sentì il marchi che portava sula fronte diventare incandescente, mentre un dolore atroce li attanagliò la testa.
Accorgendosi che le barriere intorno a lui erano caute, Harry si allontanò dal centro dell’aula urlando:«La lezione è finita, tutti fuori dall’aula immediatamente. Qualcuno vada a chiamare il professor Silente e gli Auror della sicurezza. Immediatamente»
Subito tutti i ragazzi uscirono dall’aula, mentre Harry si accasciò a terra con la Benda color carne che usava per nascondere il marchio prendeva fuoco.
Quando gli Auror entrarono, videro Harry in ginocchio mentre il marchio nero proiettato dalla sua fronte aleggiava nel bel mezzo dell’aula.
«cos’è successo?» chiese Remus.
«un alunno del settimo anno era un mangiamorte, si è offerto per un duello dimostrativo e ha iniziato a cercare di uccidermi per ordine di Voldemort»
«E dov’è ora il ragazzo?» chiese Silente, il quale era appena entrato.
Harry indicò il corpo del ragazzo che si trovava in una zona poco illuminata.
Subito James gli chiese:«cosa gli hai fatto?»
«incantesimo spaccaossa sul ginocchio più uno schiantesimo, ma il ragazzo era resistente ed è riuscito a lanciare un’ultima maledizione prima di svenire e rispondendo alla mia domanda su chi gli avesse ordinato di uccidermi»
«Bene, ora lo portiamo con noi… Hai qualche novità sull’Horcrux alla Gringott?»
«Agiremo la prossima settimana, di domenica. Vi comunicherò il piano prima di partire. Ora scusatemi ma devo tornare a nascondere il mio marchio»
«A questo proposito» disse Silente «vorrei che tu ti unissi ufficialmente all’ordine della fenice per calmare le persone che ormai ti temono come il signore oscuro perché hanno paura che tu inzi ad attaccare loro quando finirai con i mangiamorte. Abbiamo una riunione questa sera a casa Black»
«Ci sarò sicuramente» disse il ragazzo.
Quella sera, non appena l’Ordine si riunì, tutti si accorsero di una figura incappucciata che nessuno aveva mai visto prima, tranne che per poche persone.
«Prima di iniziare vorrei presentarvi il nostro nuovo acquisto in cui ripongo assoluta fiducia.
Signori ho il piacere di presentarvi Harry Surrex, meglio conosciuto alla stampa con il nome di Lampo Nero» disse Silente.
A quel punto Harry si alzò il cappuccio mostrando a tutti il suo marchio causando una reazione di sgomento in tutti i membri che dovevano ancora vederlo.
Dopo che Harry ebbe raccontato la sua storia fittizia, Kingsley chiese se poteva duellare con lui.
Harry rispose«certamente… l’appuntamento è fissato per domani nella stanza dei duelli ad Hogwarts»
Il giorno successivo, Harry e l’auror si ritrovarono al posto concordato con attorno una piccola folla di studenti curiosi di vedere il duello.
 Appena questo iniziò, Kingsley iniziò subito lanciando una serie di incantesimi immobilizzandi verso il suo avversario, il quale si riparo dietro uno scudo magico che poi lancio verso l’Auror.
Poi Harry iniziò a lancoiare verso l’avversario una serie di incantesimi di impatto, i quali vennero tutti schivati.
Il combattimento restò in stallo per alcuni minuti, poi Harry riuscì a colpire l’altro con una fattura immobilizzante, facendo finire il duello.
«Ancora i miei complimenti» disse l’Auror quella sera durante una riunione straordinaria dell’ordine.
«Grazie» disse semplicemente il ragazzo.
«Scusate se vi ho fatto venire qui senza preavviso, ma Severus ci ha riferito di un attacco a Diagon Alley che inizierà tra qualche minuto. Inol6ter ci ha informato che ha ricevuto ordine al figlio di un altro mangiamorte di piazzare una bomba magica a Hogwarts per uccidere Harry.
Ora, se non vi dispiace, tutti cloro che vogliono andare a Diagon Alley mettano una mano su questa passaporta» disse Albus porgendo loro un vecchio mantello.
Qualche secondo dopo una decina di membri dell’ordine si trovò contro una cinquantina di mangiamorte che già stavano combattendo contro i 15 Auror che erano di guardia quella notte.
Appena Harry iniziò a lanciare i primi incantesimi, tutto il fuoco nemico si concentrò su di lui, ma dopo qualche minuto il combattimento finì grazie anche all’intervento degli Auror di supporto.
Mentre questi iniziarono a portare i mangiamorte al ministero e a fare il conto dei danni, Harry entrò da Olivander.
«Con chi ho il piacere di parlare?» chiese il negoziante.
«Harry Surrex. Vorrei comprarle una bacchetta: 11 pollici, agrifoglio e piuma di fenice. Ovviamente vorrei evitare che questo acquisto giunga alle orecchie di qualche persona, quindi se non le dispiace, le modificherò la memoria facendole credere che la bacchetta in questione sia sndata distrutta durante questo attacco. Nel caso rifiutasse mi prenderei la bacchetta con la forza»
«Molto bene, ecco a lei» disse Olivander dopo aver preso una bacchetta da sotto il bancone.
«modiria» disse a quel punto Harry prima di Smaterializzarsi nei pressi Di Hogwarts.
Il giorno dopo, Harry entrò nel suo uffico durante il pranzo scoprendo il serpeverde incaricato di ucciderlo.
 «Explodus» disse Harry più volte dopo aver castato un incantesimo silenziante.
Ogni nuovo colpo portava a un osso rotto nell’attentatore, che dopo qualche minuto ricevette sul palmo il marchio di Harry e una prima di essere portato tramite una passaporta al maniero dei Malfoy, dove Lord Voldemort attendeva l’esito della sua missione.
«E anche questa è fatta» disse Harry mentre scriveva al preside un biglietto in cui spiegava l’accaduto.
Mentre Silente leggeva il biglietto, Voldemort trovò sul corpo del ragazzo un messaggio:

“Smetti di cerare di uccidermi, o la prossima volta ti troverai senza un servitori in grado di reggere una bacchetta”.

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Eccomi tornato. Scusate il ritardo e il capitolo breve, ma ultimamente non ho proprio tempo per scrivere.  Ci vediamo al prossimo capitolo(presto spero).
GRUULL

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Capitolo 8
*** Rapina alla Gringott ***


RAPINA ALLA GRINGOTT
Il resto della settimana passò abbastanza tranquillamente, e la domenica Harry andò a pranzo a casa dei suoi, felice di poter trascorrere un po’ di tempo con loro.
Appena entrato in quella che poteva essere stata la sua casa, Harry venne subito accolto a braccia aperte da Lily, la quale gli fece fare un giro della casa.
Arrivarono al secondo piano, davanti a una porta chiusa e Lily disse:«Questa, Harry, era la tua camera prima che quel traditore di Peter non ti uccidesse. Io preferisco non entrarci e lì dentro è tutto come lo abbiamo lasciato quella notte. Se vuoi, però, puoi trasferiti qui a vivere, dopotutto questa resterà per sempre la tua casa.»
Harry entrò nella stanza e vide una cameretta per bambini ben arredata e in ordinata, ad eccezione del lettino, che si trovava per terra con uno squarcio vicino al cuscino.
«Non vorrei farti tornare alla mente brutti ricordi, ma vorrei sapere quello che è successo la notta in cui sono morto».
«Peter era venuto a farci visita, però appena gli abbiamo aperto la porta, ha schiantato me e James, poi è salito nella tua camera e….» a quel punto del racconto Lily scoppiò a piangere.
Suo figlio, quindi l’abbracciò e disse in un sussurro:« mi spiace, mamma, ma volevo sapere. Se non vuoi parlarmene capirò»
A quel punto James, che aveva sentito l’ultima parte della discussione disse« A quel punto Peter ti decapitò con un’antica maledizione oscura per poi scappare, ma io mi ripresi prima della sua fuga e lo schiantai mentre iniziava a smaterializzarsi. Lui si spezzò mortalmente e il suo corpo fu ricomposto solo una settimana dopo. Ora vorrei sapere quello che invece è successo nella tua dimensione. »
«Peter vi tradì anche lì, ma Voldemort decise di uccidermi personalmente.
Entrò nella nostra casa, ti uccise e poi salì in camera mia dove ordina alla mamma di spostarsi.
Lei rifiutò e venne uccisa, ma sacrificandosi per me, creò uno scudo di sangue che fece rimbalzare la maledizione che uccide, il suo corpo venne distrutto e una parte della sua anoma instabile entrò dentro di me. Riuscì a tornare in vita al mio quarto anno a Hogwarts, e io lo uccisi appena prima di essere trasportato in questa dimensione da un suo incantesimo.»
« se avete finito di raccontarvi storie di guerra, qui è pronto» li interruppe la voce ancora un po’ affranta  di Lily dalla cucina.
Durante il pranzo, Harry e i suoi genitori iniziarono a conoscersi meglio, facendo soprattutto domande al ragazzo riguardo alla sua vita a scuola.
Finito di mangiare, la famiglia si spostò in salotto per continuare la discussione più tranquillamente, quando arrivò un Patronus a forma di fenice, che informò loro di un attacco di mangiamorte in una piccola cittadina vicino a Londra.
Subito padre e figlio si materializzarono nel luogo indicato, un magazzino abbandonato vicino al centro della città.
Subito iniziarono a bloccare i mangiamorte aiutati dal resto dell’ordine e alcuni Auror, quando un Patronus a forma di lince avvertì loro di un secondo attacco in un altro paese poco distante.
Molte persone andarono là, quando apparve davanti a Harry la testa di Piton, che informava l’intero ordine che i vari attacchi erano solo un diversivo per frammentare le forze nemiche e poter uccidere il Ministro dentro uno dei luoghi più sorvegliati del mondo magico: il ministero stesso.
Harry, quindi, andò ad evitare che il piano si completasse e iniziò a combattere contro un gruppo di mangiamorte della cerchia ristretta  nell’Atrium.
Nonostante l’arrivo di alcuni Auror, lo scontro sembrava ormai vinto dai mangiamorte, quando uno degli aggressori colpì Harry con un’Avada Kedavra.
Quando il marchio nero sulla fronte del moro si illumino, questi decise che era ora di finire lo scontro a costo di uccidere tutti i presenti, a partire da quello che lo aveva colpito.
Iniziò quindi  a lanciare maledizione oscure con una precisione impeccabile, mettendo fuori gioco tutti i nemici, la maggior parte dei quali morti o con ferite gravi.
Quindi se ne andò senza parlare con l’Auror che si stava avvicinando a lui.
Il giorno dopo chiamò James, Sirius e Remus per esporre loro il suo piano per entrare alla Gringott.
«Innanzitutto James e Remus dovranno essere trasferiti momentaneamente a Diagon Alley, mentre Sirius prenderà un giorno libero e andrà  a visitare la sua camera blindata. Io entrerò qualche minuto prima e salirò con lui sul carrello. Arrivati in fondo bloccherò lui e il folletto,  poi forzerò la camera dei Lastrenge, che è il bersaglio migliore per un ladro, prenderò la coppa e altri oggetti preziosi e inizierò a risalire. Arrivato in superficie metterò fuori combattimento i vari Auror e mi allontanerò. A fine giornata ci vedremo qui. James e Remus dovranno agilitarmi la fuga, magari mancandomi o colpendo per sbaglio i loro colleghi, ma niente di troppo evidente. Dovranno anche informarmi delle indagine che verranno svolte su di me.
Per consentire il loro trasferimento, da domani inizierò a catturare Mangiamorte in solitaria per poi far attaccare loro la Gringott. Ci Sono domande?»
Nessuno dei presenti ne fece e si alzarono per tornare ai loro doveri.
Da quel giorno gli attacchi alla Gringott salirono vertiginosamente, e vennero aggiunti vari Auror di guardia, tra cui James, Sirius e Remus.
Il piano per la rapina del secolo era iniziato.
Harry entrò in banca nascosto dal mantello dell’invisibilità, poi salì sul carrello con Sirius e schiantò lui e il folletto. Quindi andò davanti al suo bersaglio e disse:« Demolitio Incantae Ptentia Difese»
Un lampo blu partì dalla sua bacchetta per poi raggiungere la porta e crearvi uno squarcio largo un paio di metri per uno, da dove Harry entrò.
Una volta dentro iniziò prendere più oggetti possibili creando un vortice di vento che spingeva gli oggetti dentro un sacchetto su cui aveva lanciato un incantesimo estensivo irriconoscibile.
Mentre questo si riempiva, Harry ripensò  a Hermione e il dolore per la sua morte tornò  a farsi vivo in lui. Appena vide la coppa entrare nel sacchetto, mise fine all’incantesimo e iniziò  a risalire con il carrello guidato dal folletto sotto maledizione Imperius.
Arrivato in superficie, generò una cortina fumogena per disorientare gli Auror presenti, per poi fuggire bloccando tutti gli incantesimi  a lui diretti e mettendo fuori combattimento chiunque glieli lanciasse. Uscito dalla banca si Smaterializzò in un bosco per poi trasformare un ramo in una passaporta per Homsgeade. Lì generò un'altra passaporta per un piccolo paese vicino Londra, ma la lasciò partire da sola.
Quella sera si ritrovò con suo padre e i suoi amici e annunciò loro che la settimana dopo avrebbe iniziato a cercare Voldemort per ucciderlo.
La notizia fece preoccupare non poco i tre Auror, ma Harry li tranquillizzò ricordando loro che lo aveva già sconfitto una volta e poteva farcela sicuramente una seconda.
 
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Scusate il ritardo, ma in questi giorni proprio non avevo tempo libero. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e di non averlo fatto troppo corto, cosa probabilmente vera. Alla prossima
GRUULL

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Capitolo 9
*** L'ultima battaglia ***


L’ULTIMA BATTAGLIA
Dopo aver rassicurate il padre e il padrino, Harry si smaterializzò nei vari nascondigli degli Horcrux e creò delle loro copie per ingannare Voldemort.
Il giorno dopo, andò da Olivander e lì comprò la copia della sua bacchetta, che in quella dimensione non era mai stata venduta, e fece dimenticare il tutto al fabbricante.
Tornò quindi ad Hogwarts, dove si dedicò ad insegnare agli studenti alcuni incantesimi per l’autodifesa.
Tornato nelle sue stanze, vide la copia del giorno della Gazzetta del Profeta sul letto.
Visto che quella mattina non aveva fatto in tempo per leggera, la prese in mano e osservò la prima pagina.
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FURTO ALLA GRINGOTT
 
Dopo quasi quattro secoli di inespugnabilità, la Gringott è stata rapinata.
Il furto, avvenuto ieri pomeriggio è stato compiuto da un gruppo di maghi particolarmente potenti, anche se alcuni testimoni affermano di aver visto fuggire una sola persona.
Non ci sono state vittime, ma la maggior parte degli Auror intervenuti sono stati feriti in maniera più o meno lieve, anche se nessuno si trova in pericolo di vita.
Il ladro è quindi fuggito e non è più stato rintracciato.
Secondo alcune indiscrezioni è stata forzata e in parte svuotata la camera blindata della famiglia Lestrenge, anche se il portavoce della Gringott ha dichiarato che tutte le informazioni riguardanti i furto verranno tenute segrete per questioni di privacy.
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Dopo aver letto l’articolo, Harry sorrise e chiamò Sirius e suo padre.
Appena arrivarono, disse loro: «so che questa sera la vorreste passare con Remus, ma mi serve ilò vostro aiuto per uccidere il basilisco. Ovviamente non sentitevi obbligati. Vi chiedo anche se potete estendere il mio invito anche a Malocchio, visto che tutte le bacchette disponibili saranno utili»
I due Auror decisero di non venire e cercarono di dissuadere Harry dal suo intento, ma dopo qualche minuto capirono che era una causa persa. Andarono quindi a chiamare Alastor per poi andare con Remus alla Stamberga per la sua trasformazione.
Malocchio arrivò negli appartamenti di Harry mentre questi stava uscendo.
«Buonasera, Harry, ho sentito che ti può servire una mano per abbattere un qualche animale e mi chiedevo se potevo unirmi a te» disse il vecchio Auror.
«Ovviamente, anche se ti consiglio di portarti degli occhiali» fu la risposta del giovane mago.
I due andarono quindi verso il bagno di Mirtilla e da lì entrarono nella Camera dei Segreti.
Prima di attraversare la seconda porta, Harry disse:« Il piano è questo: noi entriamo e appena arriva il Basilisco io mi porto alla sua destra mentre tu lo distrai cercando di accecarlo.
Appena lo avrai fatto, iniziamo a colpirlo entrambi con maledizioni perforanti o taglienti. Tutto chiaro?»
«Limpido»
A quel punto oltrepassarono la porta e il moro, dopo essersi spostato, iniziò a chiamare i lBAsilisco in Serpentese.
Dopo un paio di richiami, l’enorme bestia uscì allo scoperto e subito Alastor gli inviò contro due fatture accecanti per occhio, riuscendo nel suo intanto.
Quindi iniziò a tempestare il rettile con tutto il suo repertorio di incantesimi mentre Harry faceva lo stesso.
Il Basilisco resse solo per qualche secondo prima di stramazzare a terra dopo essere stato colpito contemporaneamente da un “perebit artus” di Malocchio e un “energetia lanxia” di Harry.
«bel colpo mozzante, Alastor»
«grazie, anche la tua lancia energetica non se la cavava male. Ora scusa, ma Silente mi ha detto di eseguire un incantesimo ogni volta che incontro qualcosa che possa essere entrata in contatto con Voldemort. Horcrux revelio.»
La bacchetta dell'Auror si illuminò di rosso e Harry, dopo essersi avvicinato alla carcassa, estrasse un dente dal basilisco e lo usò per pugnalare gli Horcrux di Voldemort, rendendolo di fatto di nuovo mortale.
Tre giorni dopo, un gruppo di mangiamorte attaccò alcuni babbani, ma una manciata di minuti, vennero catturati, incantati e obliati da Harry.
Appena se ne furono andati, Harry andò al ministero e lasciò una lettera per il capo degli Auror.
“Questa notte raduna tutti gli Auror a tua disposizione, ho scoperto un modo per trovare e sconfiggere il Signore Oscuro. Ci vediamo davanti a Hogwarts a mezzanotte.
Harry Surrex
Sulla busta lasciò anche il simbolo che lasciava sui Mangiamorte dopo che li aveva battuti, ovvero il marchi nero attraversato da una saetta.
Quella sera Harry si incontrò con un centinaio di Auror e disse loro:
«Questo pomeriggio ho catturato alcuni mangiamorte e ho lanciato su di loro un incantesimo che distruggerà ogni barriera con cui verrà in contatto attingendo alla magia di tutte le persone che gli stanno intorno.
Questo significa che ho appena distrutto le barriere che proteggono il covo di Voldemort e ora so dove si trova.
Vi ho fatti venire affinché voi tutti possiate partecipare al più grande e definitivo attacco contro i seguaci del Signore Oscuro.
Ho incantato una serie di passaporte che ci porterà a destinazione.
Con voi verranno anche alcuni volontari.
Non vi nascondo che sarà un inferno, ma solo attraversandolo ci costruiremo la nostra via per il paradiso, ovvero un mondo liberò da quel mostro.
Ora avvicinatevi e afferrate le Passaporte che partiranno tra un minuto.
È ora di far finire l’era di Tom Riddle.»
Un minuto dopo, la riunione di Mangiamorte venne interrottà dagli Auror e dall’Ordine della Fenice.
Lo scontro iniziò subito a entrare nel vivo e le maledizioni volavano da tutte le parti.
In mezzo a tutta quella confusione Voldemort e Harry iniziarono a lottare tra loro.
L’oscuro signore scagliò una serie di punte di ghiacchio verso il suo avversario, per poi bersagliarlo con una serie di Maledizioni taglienti piuttosto potenti.
Il giovane riuscì a schivare le punte le maledizioni, per poi lanciare contro il Signore Oscuro un potente incantesimo esplosivo che costrinse Tom  a schermarsi.
Lo scontro tra i due continuo per circa trenta minuti, quando Voldemort urlò:
«esplotus ossae».
Contemporaneamente, Harry usò il “rouge ex terminator”
L’incantesimo spaccaossa e quello esplosivo si incontrarono a mezz’aria, dove si unirono formando una palla di energia rossa.
I due combattenti iniziarono a concentrare la loro energia per inviare la massa energetica verso il loro avversario, quando un’Avada Kedavra colpì Harry che lasciò cadere la bacchetta e si accasciò fingendo la sua morte
Voldemort rilasciò il suo potere, pensando che il suo avversario era morto, ma appena abbassò la guardia, Harry perse la sua seconda bacchetta e inviò un maledizione tagliente verso il suo avversario.
L’energia lo colpì in pieno petto, squarciandoglielo e lasciandolo in fin di vita.
A quel punto Harry si chino su di lui e gli sussurrò:
«Pensavi di aver sconfitto la morte, ma la realtà è che l’hai solo ritardata.
Ora guardami e dimmi chi sono in realtà»
A quel punto Harry tornò nel suo aspetto reale e prima di morire il signore oscuro riuscì solo a sgranare gli occhi per la sorpresa e a sussurrare : «Harry Potter»
Dopo la morte di Voldemort, i mangiamorte superstiti si arresero e gli Auror fecero il conto delle vittime: 80 mangiamorte uccisi, soprattutto nuove leve, mentre dalle loro file mancavano “solo” una decina di Auror e una dozzina di persone appartenenti all’ordine.
Nei giorni successivi, Harry rivelò la sua identità e la sua storia al mondo magico, per poi trasferirsi dai suoi genitori per viver finalmente una vita normale.
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C’è lo fatta, l’ho finita. Con un po’ di ritardo ma l’ho finita. Ditemi quel che ne pensate e se vi è piaciuta.
Spero che il finale non sia troppo mozzato, ma meglio di così non sono riuscito a scriverlo.
Ci vedremo, forse , in una futura fanfiction.
GRUULL

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