Wolf's Istinct

di Brenda21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Beginning ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo finale ***
Capitolo 34: *** EPILOGO ***



Capitolo 1
*** Beginning ***


POV ARIEL

Il mio blackberry squillò.

-Pronto? 

-Ehi! sono Carol. Io e Vicky siamo qui fuori ad aspettarti . Su forza scendi!

-Si, sto arrivando!. Dissi mentre infilavo i miei vertiginosi decoltè neri.

 Amavo vestirmi alla moda, nonostante la mia famiglia non fosse così benestante.Non  a caso in quel momento indossavo un favoloso abito nero che lasciava scoperta la schiena e impreziosito  con delle perle sulla scollatura. Diedi un'ultima occhiata al mio riflesso nello specchio aggiustando i miei lunghi capelli scuri che cadevano morbidi  e ondulati sulle spalle.    


Scesi dalla macchina di Carol. La confraternita  "S&J" era già strapiena di ragazzi ubriachi, che facevano baldoria, incentivati da una musica assordante. Come al solito, gli occhi di tutti erano puntati su di me. 

- Ehi ragazze, guardate un po là!-

Ci girammo a guardare nella direzione indicata da Vicky e incontrai quei magnifici occhi grigi.

- Sono i nuovi arrivati, non si fà che parlare di loro! Ho giò delle informazioni su di loro. Quello con i capelli neri e gli occhi grigi si chiama Liam. E' da poco arrivato in città con la sua famiglia, frequenta il quarto anno nel nostro college, è figlio unico e quella biondona supersnob con abiti firmati non gli si stacca mai di dosso.- disse Vicky

Carol si girò verso di lei - Mmm..Bene.. sai anche il numero di scarpe.!?? Sai sempre tutto di tutti in anteprima.- Scoppiammo a ridere all'unisono.

POV LIAM

-Ehi Liam, credi di aver appena trovato dei nuovi passatempi per la serata.- Mi fece notare Jeson e poco dopo giunse il fischio di approvazione di Marcus.

-Credo che la serata sarà molto movimentata!

-Ma mi state prendendo in giro!? No farete mica sul serio? Si vede lontano un miglio che sono solo stupide matricole. Non dirmi che ti interessa qualcuna di loro Liam ...Mi deludi!
commentò acida Clarissa afferrando il mio mento riportando la mia attenzione su di sè.

-Io faccio quello che voglio Clarissa! Non stiamo insieme!
 
Mi incamminai con i miei amici verso il gruppetto di ragazze.Clarissa era sempre stata viziata e invadente, facendo credere a tutti che io fossi una sua proprietà soltanto perchè piaceva ai miei genitori ed eravamo la stessa "cosa"! 

 "Si, era bella attraente e volitiva ma non era giusta per me. Infatti in quel momento il mio istinto mi portava a desiderare di conoscere la ragazza dai capelli scuri difronte a me. Sapevo che era sbagliato e pericoloso ma dentro di me sentivo un qualcosa di forte che mi spingeva verso di lei.


-Ragazze sta arrivando anche Jennifer. dissi avvicinandomi alle mie amiche, notando che non mi prestavano attenzione

 -Si ok! ma ora la cosa più importante sono quei magnifici ragazzi che si stanno avvicinando. Ma di chi stai..... la mia voce si bloccò e il mio sguardo fu rapito da quei magnifici occhi grigi.
  
                                         

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


POV ARIEL
 
 
 

Era lì  davanti a me, perfetto nella sua camicia Burberry, pantaloni blu e costosissimi mocassini Prada,si vedeva lontano un miglio che era un patito di griffe; ma  tutto sommato se lo poteva permettere dato il fisico statuario che aveva.

-Salve bellezze!Io sono Jeson,lui è Scott, Marcus e questo è Liam...esordì Jeson

In quello stesso istante la voce di mia sorella Jennifer risuonò tra la musica  e in un attimo fu accanto a me, scoccandomi un bacio sulla guancia.

-Che fate ragazze? 

 -Scusate se sono piombata qui all'improvviso ma mi annoiavo a stare a casa.

-Non sei un disturbo! Anzi,io sono Marcus ti va di bere qualcosa insieme? disse il ragazzo dai capelli e dagli occhi scuri.

Notai subito mia sorella in imbarazzo, segno che le piaceva.

Era assurdo come tutte avessero preso subito confidenza, non che io fossi timida, ma non so perchè lui mi facesse sentire così strana, nonostante tutto decisi di parlare.

-Piacere io sono Ariel. Dissi senza pensarci.

-Liam. rispose lui freddo.

Dopo questo scese un silenzio imbarazzante, incomprensibile, un istante prima con gli amici era spavaldo e adesso da solo era come se gli recassi disturbo.

"Ma tu guarda, io che mi preoccupavo dell'opinione degli altri, "Ariel ma cosa ti succede"pensai tra me e me.

-Allora parlami un po di te. Incalzai sfrontata.

-Odio palare di me, dimmi di te piuttosto, sicuramente ci sono cose più interessanti nella tua vita. Rispose inchiodandomi con lo sguardo.

All'improvviso piombò al suo fianco, la bionda sexy che avevo visto poco prima, era come se "fiutasse" ogni suo movimento;

-Liam, ma dove ti eri cacciato. Esordì lei. 

-Dovunque tu non possa trovarmi!. Rispose ironico lui.

-Stupido! sei sempre il solito. disse lei sfiorandogli il braccio con le sue unghia perfettamente curate.

-Clarissa lei è Ariel, è al 1°anno qui al college.

Incrociai subito quegli occhi verdi, che mi studiavano con attenzione.

-Ciao, quindi tu fai parte delle matricole. Rispose lei con voce carica di ironia per sminuire il tutto.

-Già sono una matricola e dopotutto le novità sono sempre accette da queste parti. Risposi senza peli sulla lingua.

Vidi subito la risatina di lui sulle sue labbra, segno che avevo azzeccato la risposta.

Senza rispondere la biondona mi rivolse uno sguardo di rabbia e sgattaiolò via da Scott.
Se quella finta bionda aveva intenzione di punzecchiarmi beh!aveva trovato pane per i suoi denti!

-Non far caso a Clarissa lei è fatta così. Disse subito lui.

-Già è antipatica di natura. risposi 

-Vedo che anche tu però hai un bel caratterino!

-Quando serve e con chi serve. risposi io secca 

"Ma cosa mi è preso? Mi avvicino a lei per conoscerla e poi mi comporto come un bambino, sei proprio patetico Liam! deciditi vuoi conoscerla o no?"

-Ah...ma davvero! Continuai.

 
-E con me credi che ti servirà? Aggiunsi. Ecco questa si che era una giusta risposta, vediamo ora come risponde la signorina.

-Mmmh vedremo. Finora mi hai dato già qualche motivo per usarlo. Esordì lei sicura di se.

-Beh, allora mi sento in dovere di recuperare. Detto questo le afferrai un polso e la trascinai in mezzo alla pista. Mi penti quasi subito del mio gesto,
 continuavo a pensare che non potevo avvicinarmi così ad un umana, ma soprattutto non posso provare queste forti sensazioni che una come lei mi provoca. Ad ogni modo ora ero lì e non potevo fare di nuovo la figura dello stupido, così le circondai la vita e l'avvicinai a me. La musica mi opprimeva le orecchie, con il suo ritmo forte ed incalzante, ma in realtà l'unico ritmo che riuscivo realmente a sentire era quello del mio cuore, che batteva forte per la vicinanza di lei.
"Perchè avevo quella reazione,mi ero sempre solo divertito con le ragazze, il suo sguardo mi attirava  magneticamente come un demonio" Azzerai i miei pensieri e la strinsi ancora di più a me, come se avvertissi un pericolo, e non a caso poco dopo senti una voce, quella voce.

-Ehi "amico". Disse Peter, un altro come "me", dal quale avevo avuto solo odio e invidia. Sin da piccoli, infatti, aveva cercato di soffiarmi tutto e di essere migliore di me, in quel momento sentivo che questo aspetto avrebbe incluso anche la ragazza che avevo tra le braccia.

-Peter, che sorpresa! Risposi sarcastico girandomi verso di lui.

-Liam Come va la vita? A quanto vedo bene!. Dicendo questo squadrò maliziosamente Ariel da capo a piedi. 

-E tu sai che noi abbiamo sempre condiviso tutto!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO 3
Pov LIAM

Non era possibile, era tornato "lui",non avevo mai pensato potesse succedere .
Dopo quello che era accaduto qualche anno prima, pensavo che non lo avrei mai più rivisto ed invece era lì davanti a me, ma la cosa che più mi mandava in bestia era come guardava lei, come una preda succulenta da dover avere ad ogni costo. La sua  voce mi fece trasalire ancora una volta e distrarre i miei pensieri.

-Liam non mi presenti la tua amica?!

-Peter, lei è Ariel...

 -Ariel un amico d'infanzia. 

Le prese la mano, guardandola con i suoi occhi verdi ed  esordì dicendo:
-Estasiato Ariel! Notai subito il viso imbarazzato di lei e decisi che quella situazione dove interrompersi immediatamente. 

-Bene, amico mi ha fatto piacere rivederti,ci si vede in giro! Tagliai a corto io

Afferrai il polso di Ariel allontanandomi senza prestare ascolto alla risposta di Peter.


POV ARIEL

"Perchè si comporta così"pensai. Quella conoscenza, quegli occhi così freddi, mi avevano procurato un brivido lungo la schiena, un brivido di paura e lui subito aveva percepito tutto; come se mi leggesse nel pensiero.

Il suo comportamento già così protettivo era strano, ma mi procurava solo piacere. Liam raggiunse il gruppo che avevamo perso già da un pezzo.

-Ragazzi si è fatto tardi, io vado. Disse in fretta Liam.

-Ehi, amico hai visto chi c'è stasera? Rispose Jeson indicando Peter con la testa. 

Liam non rispose, si limitò ad attraversare con lo sguardo tutti gli occhi dei suoi amici, come se non servissero parole.

 Dopo un attimo le sue labbra erano ad un centimetro dal mio orecchio e mi sussurrò.

-Non è un problema se ti  accompagno io a casa?

-Va bene! Risposi con un filo di voce frastornata dal sul profumo dolce e gabbana che mi inebriava i sensi. 

Ad un tratto mia sorella Jennifer mi fu vicino e tirandomi in disparte disse:

-Sorellina, ma che mi combini con Liam, siamo già in confidenza che ti riporta a casa?!

-Ma come hai sentito!? Risposi sbalordita guardando anche le altre due  -E poi cosa c'è di male! Si è offerto lui. Conclusi io.

-Dopo tutto fai sempre lo stesso effetto tu hai ragazzi. Intervenne Carol sorridendo.

-Senti chi parla! Le risposi io e con l'occhiolino le indicai Scott.

Poco dopo Liam mi fu vicino, ed insieme ci incamminammo verso l'uscita, ma io non riuscivo altro che a pensare alla sua mano sulla mia schiena
nuda, dato lo scollo del mio vestito, il calore che emanava era inspiegabile come se  quel tocco mi bruciasse la pelle.
"Ariel, Ariel vuoi smetterla! 
Dopo tutto lo conosci da qualche ora e già ti fa questo effetto"Pensai nella mia testa, assurdo non mi era mai capitato!

Arrivammo alla sua macchina, e il mio mento quasi cadde sull'asfalto quando vidi di quale auto si trattava, un Audi R8 bianca metallizzata, ultimo modello, perfettamente tirata a lucido.

Liam accorgendosi subito della mia espressione disse -Ariel non mi dire che non sei mai salita su un R8!

-Sai com'è visto che è una macchina per tutti .......NO!  gli risposi sarcastica, quasi un po infastidita dalla sua battuta.
 
Liam non mi diede retta, il suo viso era pietrificato, fissava nel vuoto dietro di me, mi girai di scatto e vidi nel buio della foresta, poco distante da noi,
una presenza che non riuscivo ad identificare, una cosa si vedeva però bene, due occhi rossi rubino nel buio profondo della notte.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


                                           Capitolo 4
 
POV ARIEL

 

Quel suono continuava a martellarmi nella mente, dopo qualche minuto mi accorsi che era la mia sveglia. Aprii lentamente gli occhi e sbadigliai di nuovo. Avevo ancora la pelle d'oca ripensando a quello che era successo la sera prima così riportai la mente a quei momenti.


La macchina si fermò sul vialetto di casa.

-Grazie del passaggio. Dissi scendendo dalla macchina. Non volevo pensare più a nulla. Volevo solo chiudermi nella tranquillità della mia stanza, sentii dietro di me la sua voce.

-Quando posso rivederti?

-Non lo so, in fondo ti conosco solo da poche ore!

-Credo che in poche ore si possano conoscere tante cose di una persona.

-Beh! Io non ti conosco bene da poterti rivedere!

Presi le chiavi dalla mia borsa e alzando lo sguardo me lo ritrovai davanti."Ma come aveva fatto!" Lui un secondo prima era dietro di me. Mi bloccò con un braccio alla parete della porta di casa e con i suoi occhi fissi su di me disse:
-Mi dispiace Ariel, non ti lascerò entrare fino a quando non mi dirai quando ci rivedremo.

Sfiorandolo mi avvicinai ad un centimetro dalle sue labbra e guardandolo dritto negli occhi risposi: -Che cos'è una minaccia!

-Prendila come vuoi. Io voglio rivederti!

-Come mai hai tutto questo desiderio di rivedermi? Un secondo dopo la mia domanda, vidi il suo volto del tutto spiazzato e confuso.

-Infatti hai ragione non so cosa mi sia preso!

 Lo vidi abbassare lo sguardo e allontanarsi, mentre saliva con disinvoltura nel suo bolide.

Arrivai al college e scendendo dall'auto, incrociai le ragazze e subito ci incamminammo verso le aule, spiegando loro cosa era successo la sera precedente.


POV LIAM

-Vorrei sapere perché quel bastardo è tornato da queste parti! Esordì Marcus arrabbiato.

-Credevo di essere stato chiaro l'ultima volta. Intervenni duro. -Voglio che gli state dietro ogni suo movimento, mi dovete dire tutto! Conclusi.

Poi ad un tratto la vidi. Era bellissima con la sua gonna a fiori a vita alta, la semplice meglietta nera fasciava alla perfezione il suo seno perfetto. Era semplice ma allo stesso tempo molto sexy. I nostri occhi si incrociarono solo per un istante, perché distolsi subito lo sguardo. 
Quando entrai in aula poco dopo la vidi e le sorrisi maliziosamente. Notai in lei un certo fastidio misto ad imbarazzo.


Angolo autrice
 Heilà! ragazze mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate...spero che lascerete qualche commento! Alla prossima :)



 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5
 
POV ARIEL

Andai a sedermi al mio solito posto facendo finta di nulla. Anche se Vicky mi diede una gomitata non appena si accorse della presenza di Liam, io cercavo di non guardarlo, ma qualcosa dentro me mi spingeva a farlo.
Era bello da mozzare il fiato aveva jeans aderenti, abbinati ad una maglietta grigia con scollo a V che metteva in risalto il suo fisico asciutto e tonico. Il suono del mio Blackberry mi distrasse dai miei pensieri. Lo presi e lessi il messaggio, rimanendo sbalordita.

-Ci incontriamo di nuovo. Non puoi fare a meno di me!

Mi girai di scatto e vidi subito Liam che mi sorrideva compiaciuto con in mano il suo Iphone.

-Come diavolo hai avuto il mio numero? Risposi al messaggio con la testa in confusione.

-Piccola micetta io ottengo sempre ciò che voglio!

-Non chiamarmi micetta. Mi affrettai a scrivere io. Carica di rabbia decisi di spegnere il cellulare. 
La lezione di letteratura moderna proseguì tranquillamente, ma non per me che continuavo ad avere in testa gli stessi pensieri. Mentre mi avviavo insieme alle ragazze verso la mensa, pensai "Ma chi diavolo credeva di essere? Era arrogante e presuntuoso, troppo sicuro di sé. Solo perché era il ragazzo più ambito della città ed incredibilmente bello, pensava che tutte gli dovessero cadere ai piedi, oh quanto lo odio! E ad ogni modo non riuscivo a spiegarmi perché allo stesso tempo quel comportamento nei miei confronti mi facesse piacere.

-Hai dato tu il mio numero a Liam? Chiesi a Vicky.

-No. Perché?

Guardai anche Carol che fece spallucce. Non so come abbia fatto ad averlo.

-Liam ha il tuo numero e tu sei arrabbiata? Esordì Vicky incredula.

-Già, perchè è solo un antipatico che va dietro a tutte!

-No, cara.Veramente sono le altre che gli vanno dietro. Disse Carol indicando Clarissa con la testa.

Non riuscivo a spiegarmi come quella gatta morta fosse sempre così perfetta, forse dipendeva dai suoi abiti super firmati. Dovetti comunque seguire le mie amiche che avevano tutte l'intenzioni di sedere al loro tavolo.

-Ciao Scott. Disse Carol avvicinandosi e scoccandogli un bacio sulla guancia; Vicky corse subito verso Jeson baciandolo sulle labbra."Ma quando diavolo si erano messi insieme quei due!" pensai subito provando un po' di imbarazzo, perchè mi sentivo decisamente un pesce fuor d'acqua.
Sicuramente le mie amiche si sentivano più a loro agio, visto che avevano più esperienza in fatto di ragazzi. Io cercavo di nascondermi dietro il mio carattere forte, ma dentro di me sapevo che ero debole ed ingenua visto che con nessun ragazzo mi ero mai spinta oltre un bacio.

-Ariel vieni qui. Non mordo mica! Disse ironico Liam. Mentre tutti scoppiarono in una fragorosa risata.

-Non preoccuparti. Sto arrivando! Gli risposi con un sorrisetto sarcastico.

Clarissa come al solito non perse occasione e andò a sedersi sulle gambe di lui e con il suo fare iniziò a giocare con un grappolo d'uva, cibandolo di volta in volta. "Che perfetta STRONZA!" Ma la cosa più strana era il comportamento di lui." Cosa pensa, di darmi fastidio. Beh..si sbaglia di grosso!" pensai.

-Liam domani sera c'è una festa dei veterani della città al Roses. Potremmo andare, se ti va. Disse Clarissa facendo finta di rivolgersi solo a lui, sapendo benissimo che io stavo ascoltando. Lui mi diede un'occhiata sfuggente e rispose:
-Facciamo come vuoi.

-Sapevo che avresti detto di sì. Tua madre sarà contentissima. Rispose lei baciandolo sul collo.

Dopo quella scena ne avevo abbastanza,decisi così di andarmene. Mi alzai con il mio vassoio e dissi  -Ci vediamo ragazze. A più tardi. Mentre mi allontanavo sentii la voce di Clarissa alle mie spalle.
-Ariel vai già via?

Voltandomi vidi la sua faccia di sfida con un sopracciglio alzato.

-Si, Clarissa. Ho cose più importanti da fare, sai com'è non passo le mie giornate a sbavare dietro ad un ragazzo. Detto questo, girai sui tacchi e me ne andai in fretta, sentendo in lontananza i fischi e gli applausi di Scott, Jeson e Marcus che prendevano in giro Clarissa, che piena d'ira si alzò di scatto fermata a forza da Liam.

-Non ci provare! Disse lui a denti stretti.

-Quella lì sta osando troppo. Pensare che gli staccherei la testa con un solo tocco.

-Tieni per te i tuoi istinti da animale!

-Non so per quanto potrò resistere. Così dicendo gli sfiorò le labbra con l'indice e si allontanò dal gruppo.


POV LIAM



Parcheggiai la mia moto lungo il vialetto di casa, la sera stava calando e l'afa si attenuava. In California è difficile avere delle giornate fresche, decisi così di correre nella mia camera e gettarmi sotto la doccia gelida.
 
-Liam, sei tu tesoro? Sentii mia madre Bianca chiamarmi dalla cucina.

-Sì, mamma sono io! Le risposi in fretta. La vidi subito sbucare dalla porta della grande sala da pranzo.

-Clarissa è stata qui poco fa e mi ha detto che ci sarete anche voi alla festa di domani.

-Sì, così sembra.

-Bene figliolo, sai quanto mi fa piacere che tu esca con lei. Si sbrigò a dire mia madre con un sorriso compiaciuto.

-No! Sai che non sto con lei e smettila di ripeterlo in continuazione MAMMA! Detto questo iniziai a salire le scale sentendo alle mie spalle l'arrivo di mio padre Matt. 
Chiusi la porta e iniziai a spogliarmi ero troppo nervoso, così decisi di sfogarmi nel mio angolo di palestra.

LEI tormentava tutti i miei pensieri e  i miei sogni. Tentavo di farla andare via, ma non ci riuscivo. Mi divertiva prenderla in giro, mi piaceva il suo modo coraggioso di reagire. Il suo corpo e le sue labbra mi facevano esplodere i sensi e così per calmarmi decisi che era ora di una doccia.
Ariel era un pericolo per me, con lei non avevo controllo. Clarissa invece era più semplice, lei era sempre accanto a me, pronta a tutto. Sì, pensai, magari devo solo divertire i miei sensi e smetterla di pensare a Ariel.



Angolo Autrice

 Ciao a tutti eccomi con un nuovo capitolo... vedo che siete tanti a seguire, ma su dai anche un commentino per far sapere cosa ne pensate. La mia collega per questa storia Mlella24 ha pubblicato un'altra storia in sezione romantica se vi fa piacere fate un salto al leggerla il titolo è Like you want me. A presto ;-) 

 





 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


CAPITOLO 6
 

POV ARIEL
 
 Quando incontrai le altre nell'aula di latino, il mio cuore stranamente batteva forte quella mattina, continuavo a pensare a quando mi sarebbe piombato davanti, mi sentivo strana, anche un po furiosa con me stessa per quello che provavo.

-Bellissima! Stasera si va al Roses.... disse Vicky sprizzante di gioia.

-Non esiste proprio! Non ho voglia di vedere di nuovo quei due. Risposi seccata.

-Per quei due intendi Liam e la gatta morta?! Chiese Carol.

-E chi altri, non hai visto ieri che risposta le ha dato?...intervenne Vicky. Non esiste Ariel, che tu rimani a casa solo per quei due!

In fondo avevano ragione "Ma chi diavolo era Liam per condizionare la mia vita!" Pensai.

-Avete ragione ragazze, verrò anche io! Risposi e la loro reazione fu immediata avvolgendomi in un abbraccio di gruppo.


Quando tornai a casa, era già ora di pranzo, entrai in cucina e trovai mia madre intenta a preparare il pranzo.

-Ariel sei a casa finalmente!

-Si mamma, oggi è stata veramente dura con tutte quelle materie. Le risposi con un sorriso.

Poco dopo, arrivarono insieme, mio padre con mia sorella Jennifer ridendo come al solito;

Mio padre era un impiegato comunale, un lavoro modesto, ma entrambi non mi avevano mai fatto mancare nulla.

Dopo pranzo, tornai in camera mia e mia sorella comparve poco dopo.

-Allora cosa mi racconti, hai rivisto più quel Liam?

-Oh! Ma siete fissati tutti quanti!! Non mi interessa quello sbruffone. Le risposi acida io.

-Ok, non c'è bisogno che ti scaldi tanto, ho capito, però ricorda che per avere questa reazione vuol dire che ti piace! Rispose lei compiaciuta.

-Ti sbagli!! Risposi mentendo a me stessa.  -Piuttosto andiamo a fare shopping, perchè per stasera non ho niente da mettere.


Arrivammo al nuovo negozio in centro e mi catapultai subito a scegliere qualche vestito.

-Cosa ne dici di questo? Chiesi a mia sorella.

-Si questo è carino, ma per me questo è perfetto. Rispose scuotendo la gruccia con un tubino blu elettrico. Io le sorrisi e corsi in camerino.

-Sei da mozzare il fiato!....dove vai stasera?

Sentivo la voce di mia sorella come un eco in lontananza, continuavo a fissarmi allo specchio. I miei pensieri mi travolsero, pensavo alla mattina al college, di lui neanche l'ombra e di che effetto mi avrebbe fatto vederlo stasera.

-Ehy Ariel, ci sei?
 
-Cosa..scusa si, Jen vado alla festa dei veterani della città.

-Mmmm.....e a questa festa ci sarà anche "lui"?

-Non lo so e non mi interessa!

-Certo! Per questo il vestito nuovo. Disse lei

-Smettila! Arrossii in viso  -E tu che mi racconti con Marcus?!

-Beh! Niente di che, ci stiamo frequentando, siamo usciti un paio di volte e.......siamo finiti a letto insiemi! Rispose lei ridendo.

-Cosaaa?? Dissi sbalordita dalle sue parole.

-Si, solo perchè tu non vai a letto con nessuno non vuol dire che non debba farlo io. Concluse sorpresa.



Arrivai alla festa un po in ritardo, mi ci era voluto tutto il pomeriggio per preparare i miei capelli in magnifici boccoli che cadevano morbidi sulla schiena, ma il risultato era perfetto. Avevo abbinato il mio tubino scollo a cuore, con delle scarpe fucsia altissime con gioielli dello stesso colore.

-Finalmente ce ne hai messo di tempo! Sei stupenda. Disse Vicky mentre si avvicinava con Carol.

-Vieni raggiungiamo gli altri.

La musica a quell'ora era assordante, diciamo che mi ero persa già metà della cerimonia.

-Ariel! Sei arrivata. Disse mia sorella avvinghiata a Marcus, in quel momento ripensai alle sue confessioni del pomeriggio, provai un po d'invidia vedendola così disinvolta, ma con il bacio che si scambiarono subito dopo capii che non era solo sesso tra loro.

Tra la folla scorsi il suo volto, si avvicinava seguito da Clarissa.

-Buonasera  Ariel! Mi salutò con sguardo enigmatico.

Era vestito completamente total black, persino la cravatta si vedeva a stento sulla camicia aderente.

-Ciao Liam. Risposi sfuggente.

-Ciao anche a te Ariel! Intervenne Clarissa avvolgendo le braccia intorno alla vita di lui.

Decisi che non valeva neanche la pena di risponderle, così mi voltai di spalle gettandomi tra la folla che si scatenava ballando.
Mentre mi muovevo a ritmo di musica, si avvicinò più di un ragazzo, provai piacere da quelle distrazioni e continuai a ballare.
Facevo finta di nulla anche quando mi accorsi della sua presenza tra la gente, lui quasi non si muoveva, era Clarissa che continuava a strusciarsi contro con movimenti super sexy.
Liam continuava a guardarmi di sfuggita, quasi lo facesse a posta. Clarissa infastidita dai suoi continui sguardi su di me, gli prese il volto tra le mani e iniziò a baciargli il collo salendo fino all'orecchio, frustata da quel suo comportamento avvicinai il ragazzo di fronte a me ed iniziai a muovermi  con un ritmo più spinto, mentre la rabbia dentro di me saliva.
Fu nel momento in cui Clarissa posò le labbra su quelle di Liam che persi il controllo, fu un bacio per niente casto.
Decisi di allontanarmi di corsa invasa da uno strano senso di gelosia pura.

-Ma cosa cazzo ti sei messa in testa! Sbottò Liam spingendo Clarissa carico d'ira.

-Mi sembrava ti stessi divertendo. Rispose lei, cercando di avvicinarsi di nuovo.

-Va al diavolo Clarissa!!! Risposi a denti stretti allontanandomi in fretta tra la folla.



Avevo il cuore a mille, provavo tanta rabbia, decisi così di nascondermi in un lato più tranquillo della festa.

-Perchè sei andata via..!! Era lui dietro di me che parlava troppo vicino, riuscivo a sentire il suo respiro affannato sulla mia pelle.

-Cosa vuoi da me Liam! Lasciami in pace!! Risposi io voltandomi.

I suoi occhi grigi erano intensi su di me, come se mi penetrassero dentro.

-Lasciarti in pace!? Perchè cosa sto facendo! Disse lui sfidandomi con la voce.

-Cosaaa? Prima fai tutto il carino con me, protettivo, poi mi tormenti che vuoi rivedermi e un attimo dopo sei un perfetto stronzo! Rispondo io muovendomi agitata.

-Anche tu non sei da meno!

-Beh! Sai cosa ti dico la compagna che ti sei scelto stasera è perfetta per te!!

-Cos'è sei gelosa!? Disse lui inchiodandomi con lo sguardo.

 -Gelosa di te! Gli urlai contro senza accorgermi che le lacrime mi  rigavano il volto.

-Sei solo un bast.......E TUTTO TACQUE. Nessuna parola si udiva più.

Mi afferrò il volto con entrambi le mani e posò le sue labbra calde sulle mie, quasi a voler interrompere quelle stronzate che stavamo dicendo.
Sentii la sua lingua penetrare nella mia bocca e muoversi con una passione travolgente.
Le sue mani mi avvolsero la vita e stringendomi sempre di più a sè, il mio seno aderì al petto muscoloso di lui.
Mi strinsi di più, gemendo di piacere, affondai le mani nei suoi capelli, rispondendo al suo bacio.
Il suo sapore, il suo profumo, era un bacio puro ma allo stesso tempo carico di passione che non avevo mai provato prima. Tutto il mio corpo fu scosso da brividi di piacere che salivano lungo la schiena, sapevo bene che tutto quello aveva un  non so che di pericoloso, ma non avevo la forza per sottrarsi da tutto quello, per sottrarmi da LUI.




ANGOLO AUTRICE :

Ciao a tutti!! Mi fa piacere per chi segue la mia storia. Allora cosa ne pensate del primo bacio tra i protagonisti?? Aspetto almeno qualche recensione per il prossimo capitolo, così mi date qualche incoraggiamento per proseguire.
un bacio a tutti alla prossima ! 

:)

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***





Sentivo ancora il calore delle sue labbra che premevano sulle mie. La pressione delle sue braccia forti intorno alla mia vita.
Dio mio!!
Era dalla sera prima che pensavo a lui e ancora non mi ero stancata, ma come potevo! D'altronde lui era così così...

-Ehy! Bella addormentata!! Ti faccio notare che la sveglia è suonata da un bel pezzo. La voce di Carol mi fece trasalire e distaccare dai miei dolci pensieri.

-Si può sapere alla festa dove diavolo sei finita?

-Da nessuna parte....Risposi arrossendo delicatamente.

Nella mia mente continuavo a pensare che ci sono giorni in cui tutto va storto, ogni piccolo contrattempo ti esaspera e poi ci sono giorni, come oggi per esempio, in cui il mondo ti sorride dal momento in cui apri gli occhi al mattino fino a quando li chiudi la sera per andare a dormire.

-Mmmh...non me la conti giusta. Credo che invece ti sei appartata con qualche bel fusto dagli occhi grigi. Continuò ammiccando lo sguardo.

-Cosaa! Ma come ti viene in mente. Finsi indifferenza che non provavo.
Fui salvata dal suono della campanella che segnava la fine della lezione. Mi affrettai a prendere le mie cose e allontanarmi il più possibile da Carol.

Uscii velocemente e mi avviai verso l'auto, cercando le chiavi nella borsa. E lui era lì...perfettamente appoggiato sul cofano della mia auto.

-Ciao! Disse balzando giù agilmente. Sbaglio o mi stai evitando?

-Evitando? E perchè dovrei! Dissi subito.

-Visto che ti sto cercando e ogni volta che mi vedi scappi come una cerbiatta impaurita...dimmi se non è evitare questo! Disse lui scherzoso avvicinandosi.

-Beh ti sbagli!! Non ho motivo per evitarti.

Era dalla sera prima che non lo vedevo e adesso che era davanti a me, ero felice!

-Mi sei mancata. Mi disse accarezzandomi delicatamente il viso.

-Non è vero....Dissi chiudendo gli occhi. 

Rise.
-La mia piccola gattina testarda!! Disse mentre mi dava un leggero bacio sulla fronte.

Pian piano quelle morbide labbra scesero ad accarezzarmi la guancia e le labbra delicatamente, ma poi la sua lingua con passione aprì le mie labbra e cominciò a giocare con la mia.
Mi strinse forte e le mie mani salirono ad intrecciarsi ai suoi capelli.
Io, lui, noi...era tutto ciò che mi importava in quel momento!!

-Potrei divorarti!!! Disse staccandosi per riprendere fiato ed io sorrisi nel bacio.

-Voglio farti vedere una cosa. Continuò lui prendendo la mia mano nella sua calda e forte.

Attraversammo l'intero parcheggio finchè non mi ritrovai davanti una favolosa moto nera e blu.

-Wow!!! Non che io fossi un amante dei motori, ma avevo provato sempre un certo fascino per le moto. Così guardai entusiasta nella direzione di Liam che mi porgeva il casco.

-Non vorrai mica che salga qui sopra.!!

-Perchè? non l'hai mai fatto! Rispose con sguardo malizioso, compiaciuto da quella frase a doppio senso.

-Aha...spiritoso. Continuai e sfidandolo afferai il casco dalle mani.

-Mmm...irruente e orgogliosa a quanto vedo. -Beh! A me piaci anche per questo. Detto questo afferrò i lacci del casco e mi diede un bacio.

- Ora tieniti stretta piccola!!  

Subito dopo però notai che non indossava il casco.
-Tu però non indossi il casco!! Gli chiesi.

Lui rise e disse -Fidati non ne ho bisogno!!
Un attimo dopo sentì il rombo della moto che partiva e in meno di dieci minuti eravamo già fuori città...


POV LIAM............................................................................................................................................................................................................


Sentivo quelle piccole mani strette alla mia vita e sorrisi a quel tocco. Quanto adoravo averla vicina, senza neanche accorgermene mi ritrovai all'ingresso della "Raduna Principale".

-Che posto è? Disse lei. 

-Il mio angolo segreto. Risposi aiutandola a scendere.

Non riuscivo a capire, perchè l'avessi portata lì; era un luogo di caccia per noi del branco, ma il  mio istinto mi diceva di condividere tutto con lei, anche il mio lato oscuro.
Sapevo che era sbagliato introdurla in un mondo a lei sconosciuto, ma con lei mi sentivo vivo, mi faceva sentire umano!!


POV ARIEL............................................................................................................................................................................................................


Camminammo per un po fino ad arrivare alla grande cascata che sovrastava tutto il resto.
Ci sedemmo sull'erba fresca, avevo la testa tra le nuvole, io e lui da soli, in un posto così meraviglioso, non sapevo cosa sarebbe successo ma in fondo non mi interessava, pensavo solo di stare con lui.

-Ti piace qui?

-Si è bellissimo...

-Mai quanto te........però. Disse lui tirandomi per la vita fino a farmi appoggiare la testa sulle sue gambe distese.

Iniziò ad accarezzarmi con le dita segnando i contorni del mio viso, il mio cuore batteva a mille.
Con il pollice sfiorò il mio labbro inferiore, i suoi occhi erano come assenti fissi solo sulla mia bocca.
Si impossessò delle mie labbra con una tale passione del tutto sconosciuta non sò come mi ritrovai sopra di lui, sentivo solo le sue mani forti stringere la mia schiena.
Pian piano le sue mani salirono su per la mia semplice camicetta, capii subito che era d'intralcio, così guardandolo fisso negli occhi iniziai a sbottonarla, fino a farla scivolare a terra.
Alla vista del mio push-up di pizzo nero, vidi il suo sguardo in trans, così decisi di prendere il controllo e lo tirai per le mani fino a farlo mettere seduto.
Mi sedetti a cavalcioni su di lui e lo baciai con passione, facendo aderire perfettamente il mio seno al suo petto.

-Ariel, mi stai tentando troppo, potrei non rispondere più di me. Disse lui accarezzandomi i capelli.

-Ma è ciò che voglio. Risposi io baciandogli le dita una ad una.

-Ah si....Rispose lui ed in un lampo fu sopra di me.

Al tocco dei suoi pettorali perfetti, mi sentii impotente sotto di lui e decisi di lascialo fare.
Liam iniziò a baciarmi  delicatamente le braccia, spostandosi poi sul seno facendo cadere una ad una le spalline del mio reggiseno.
Le sue labbra erano come un fuoco sulla mia pelle, afferrai con entrambi le mani la sua testa, affondando il suo viso ancora con più vigore tra il mio seno, gemendo di piacere alzai d'istino la testa e aprii gli occhi per un istante, per poter godere meglio di tutto.
Fu in quel momento che lo vidi, un gigantesco lupo che ci fissava non molto distante da noi.

-Liam! Dio guarda! Dissi allarmata.

Lui si girò di scatto e fissò il gigantesco animale.

-Alzati! Ariel. Disse tirandomi per il polso. -Dobbiamo andare via Subito!!

-Ma cosa diavolo è quel coso e perchè è così grande! Risposi io mentre con un po d'imbarazzo tenevo su il reggiseno.

Infilai di corsa la mia camicetta e nel voltarmi vidi Liam già perfettamente vestito, che mi aspettava sulla moto.

-Ho detto SUBITO!!! ripeté lui guardandomi arrabbiato.

-Arrivo, arrivo non c'è bisogno di agitarti tanto!

Non appena fui sopra la moto, Liam accelerò di scatto, tanto velocemente che dovetti aggrapparmi con tutta la forza intorno la sua vita.
Nella mia mente c'erano milioni di domande, ma soprattutto c'era una paura sconosciuta nei confronti di quel "coso", mescolata all'euforia dei momenti che avevo passato con lui.


ANGOLO AUTRICE :
Un ringraziamento speciale a tutti quelli che mi seguono. Mi raccomando recensite........:)  Alla prossima 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


capitolo 8
CAPITOLO 8

POV ARIEL


Ero nei corridoi della facoltà, immersa nei miei pensieri. Perchè lui non era nemmeno un pò spaventato alla vista di quella specie di lupo.
Al contrario sembrava infuriato, come se conoscesse quell'animale e lo odiasse. Non riuscivo a capire, anche perchè in seguito avevo chiesto spiegazioni, ma era diventato freddo e scostante e aveva fatto di tutto per distrarmi.

-Bene, bene chi si vede. Disse una voce a me familiare

-Devo dire che diventi ogni giorno più bella!

-Che cosa vuoi Peter! Risposi scocciata.

-Non sfoderare gli artigli, dolcezza. Non preoccuparti voglio solo parlare. Continuò.

-Scusami, ma non posso proprio ho molte cose da fare. Dissi superandolo e avviandomi all'uscita.

Purtroppo venni ostacolata dal suo braccio e accostandosi pericolosamente al mio orecchio, mi sussurrò:
-So che ti frullano molte domande nella testa, so anche che ti mancano le risposte. - Lo so....Liam sa essere molto freddo quando vuole. Concluse enigmatico, girò le spalle e si allontanò.

NO! non poteva comportarsi così.
Non poteva affermare di conoscere le risposte alle domande che mi ossessionavano la testa e poi credere di filarsela così.

-Ehi! Aspetta!

Lui si girò con un sorriso di trionfo stampato in faccia.

-Dimmi dolcezza!

-Ok.....mi arrendo. Voglio sapere. Continuai anche se molto infastidita dalla sua presunzione.

-Cosa vorresti sapere? Devi dirmelo!

-Voglio conoscere tutto di Liam, tutto!

-Bene, allora ti dirò tutto! Sei proprio sicura di voler sapere tutta la storia?

-Dimmi tutto quello che sai senza girarci intorno! Risposi io con un pò di paura nel petto.

-Andiamocene di qua, non è sicuro! Mi disse dirigendosi nel parco del college.

Ci sedemmo sotto un'albero molto distante dalla facoltà, lui rimase in piedi e iniziò subito a parlare.

-Ho conosciuto Liam in Messico, qualche anno fà, eravamo grandi amici e frequantavamo lo stesso liceo. Tutto andava per il meglio fino a quando lui non conobbe una ragazza di nome Maya e iniziò a frequantarla di continuo. Erano sempre insieme, Liam cambiò completamente le sue abitudini e amicizie, iniziò a frequantare quel branco di idioti che vedi ora. Della nostra amicizia non rimase più nulla, odiavo quella ragazza che l'aveva portato via dal suo migliore amico, ma vedi Ariel poco dopo ho scoperto che forse anche lui non era quello che voleva far credere!
Si girò e mi inchiodò con il suo sguardo carico d'ira e di puro odio per tutto quello che mi aveva raccontato.

-Cosa vuoi dire! Gli risposi già frastornata per tutte quelle cose e un pò gelosa di quella ragazza di nome Maya.

-Eravamo tutti ad una festa nel bosco, l'ultima sera d'estate e Liam era insieme a lei, li vidi allontanarsi nel bosco da soli, qualche ora più tardi Liam venne ritrovato privo di sensi nel bosco e poco distante Maya era riversa in una pozza di sangue, irriconoscibile.

-Cosa diavolo stai dicendo Peter..! Non ti credo sei solo un bugiardo! Gli risposi alzandomi di scatto.

-Ne sei davvero sicura?

Piena di rabbia corsi via da lui e dalle sue insinuazioni con il cuore che mi martellava nel petto.



POV MARCUS


 Non potevo credere ai miei occhi, non potevo credere di aver visto Ariel parlare con quell'essere. Continuavo a cercare Liam e poi finalmente lo vidi in palestra mentre si allenava con Scott e Jeson.

-Liam ma dov'eri?

-Perchè cosa è successo? Rispose lui sorridendo.

-Ho visto Ariel parlare con Peter al campus, non so cosa gli abbia detto ma lei era piuttosto scossa quando è andata via.


POV LIAM

Il sorriso di poco prima sparì dal mio volto lasciando posto alla rabbia pura.
Camminavo per i corridoi in preda alla rabbia, finchè i miei occhi si posarono sul sorriso sghembo di Peter.

-Hey! Liam hai perso qualcosa?

Lo afferrai per la giacca e lo spinsi contro gli armadietti.

-Cosa diavolo hai detto a Brenda!

-Hey Calmati! Gli ho solo parlato di Maya! Rispose lui con un sorriso soddisfatto.

-Lurido bastardo! ma non finisce qui.... Risposi lasciandolo andare, incamminandomi verso la mia auto mentre sentii la risata sprezzante di Peter.





Angolo Autrice:

Ciao ragazze !!! ecco a voi un nuovo capitolo. Voglio vedere delle recensioni sù :D..!!!! un saluto a tutti quelli che mi seguono.



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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


capitolo 9
CAPITOLO 9

POV ARIEL


Corro nella mia camera con la testa in confusione, le mani mi tremano,"cosa devo pensare, devo credere a tutte le parole di Peter! non so cosa diavolo devo pensare". Mi infilai nella doccia decisa a scacciare via quei pensieri. Infilai una tuta comoda e aprii la porta della mia camera, non ci potevo credere, Liam era lì davanti alla finestra con le braccia conserte.

- Perchè sei qui e come sei entrato? dissi con un filo di voce.

-Mi domandi anche perchè sono qui! Oggi Marcus ti ha visto parlare con Peter, ti ho detto di stare lontano da lui! Rispose alzando la voce, visibilmente arrabbiato.

- Si, ho parlato con lui...e non ci trovo nulla di strano. Risposi cercando di mantenere la calma.

Liam iniziò a muoversi per la camera per niente calmo. - E dimmi di cosa avete parlato!

- Smettila Liam mi fai paura!

- DIMMI di cosa avete parlato!!

Avevo quasi le lacrime agli occhi " Perchè si stava comportando così? Non era da lui, era distante"

- Volevo sapere tutto, ogni volta che provo a chiederti del tuo passato tu snobbi l' argomento il che lo rende ancora più oscuro. Risposi ormai con le lacrime che mi rigavano il volto.

Liam finalmente ritrovò il mio sguardo fissandomi ferito dalle mia parole.

-Lui mi ha istigato, dicendo di sapere delle cose sul tuo passato, di conoscerti bene così mi ha raccontato della vostra amicizia di Maya e....Aabbassai lo sguardo prima di finire la frase. Non potevo sopportare il suo sguardo su di me. - Mi ha detto della festa e di quello che è successo quella notte. E' vero quello che mi ha detto? Liam non ci capisco più nulla!

- Io e Peter non siamo mai stati veramente amici, quando ero con lui ero diverso, pericoloso e inaffidabile, poi conobbi Maya e in seguito legai con i ragazzi. Peter era diventato terribilmente invidioso, specialmente di Maya che avevo conosciuto da poco. Ricordo vagamente di quella terribile notte, so solo di non aver ucciso nessuno. La polizia archiviò il caso per insufficienza di prove, non mi sono mai perdonato di non aver trovato il responsabile. Concluse lui senza guardarmi.

Sentivo la tensione e la rabbia nella sua voce tanto da fargli sferrare un pugno nel muro. Mi avvicinai timidamente a lui stringendogli le braccia intorno la vita, il mio seno si schiacciò contro la sua schiena, volevo rimanere così per sempre.

- Non gli ho creduto. Dissi a bassa voce poggiando la mia guancia sulla sua spalla.

Liam si sciolse dal mio abbraccio, girandosi mi accarezzò i capelli per poi avviarsi alla finestra da cui era entrato, gli afferrai il braccio
- Liam ti prego guardami, perchè ti comporti così....

- Ariel io sono arrabbiato non perchè tu hai parlato con lui, ma perchè non ti sei fidata di me. Rispose guardandomi dritto neglio occhi nei quali leggevo delusione e dolore.
 - Io non posso darti le risposte che cerchi, non sono fatto per te, anche perchè sappiamo benissimo che ora una parte di te avrà sempre paura. Detto questo si liberò dalla mia presa e scivolò giu dalla finestra.

- No Liam, aspetta... Dissi io poggiando le mie mani sul bordo, cadendo in ginocchio quando vidi che ormai era andato via.




La mattina seguente mi alzai di soprassalto ancora scombussolata da quanto successo la sera prima. Arrivata al Campus le mie amiche si accorsero subito che qualcosa non andava.

- Ehy Ariel! Ma ti sei vista allo specchio, hai preso in prestito gli abiti di tua nonna? Disse Carol divertita.

-Smettetela ragazze..oggi non è giornata. Risposi guardando Liam da lontano ridere e scherzare con Jeson " Ma come faceva ad essere così tranquillo dopo quello che era successo ieri sera".

- Ok abbiamo capito cosa è successo tra voi due?

-Abbiamo litigato. Le risposi sbuffando dispiaciuta.


Le ore trascorsero lente e noiose, alcune lezioni che avevamo in comune erano ancora più difficili, perchè continuavo a fissarlo ma lui non mi degnava di
uno sguardo.
Quella situazione continuò per qualche giorno, ed io ero sempre più arrabbiata e delusa dal suo comportamento. " come diamine pùò far finta di niente, Si io avevo sbagliato a chiedere a Peter, ma era dovuto dal suo comportamento." Decisi così di indagare da sola, entrai in biblioteca e iniziai a fare ricerche sul caso Maya.
Trovai diversi articoli di giornali e testimonianze, ma solo una cosa mi fece rabbrividire in particolare :"Diciottenne trovata morta nel bosco...dalle ferite si pensa ad un animale". Leggevo e rileggevo quella frase e non potevo non pensare a quel mostro che avevo visto nel bosco, un lupo troppo grande in natura, un animale feroce che uccideva sicuramente.
Dai miei penseri conclusi che sicuramente non poteva essere Liam il colpevole, visto che si aggiravano creature tanto pericolose.
Eppure c'era qualcosa di strano in lui, misterioso, in tutto il gruppo di amici dal quale non si divideva mai.

-Ciao Ariel, che fai in biblioteca? era la voce di Jennifer dietro di me che mi fece sobbalzare.

-Che ci fai tu qui, non dovresti essere a scuola.

-Infatti, il mio liceo ha organizzato una giornata d'orientamento per i nuovi studenti del campus e visto che Marcus viene qui ci vengo anche io! Rispose tutta elettrizzata.

-Ah! segui il tuo lui anche al college! Dissi scherzosa.

-Si! Anche lui non vede l'ora, anche se ultimamente sono un pò nervosa dal suo comportamento. Sparisce in continuazione, non sò mai dove sia o con chi. Ora ad esempio mi ha solo salutata ed è corso via con il suo gruppo.

-E dimmi c'era anche Liam con loro?

-Si perchè? Credo comunque che siano ancora nel parcheggio.

Mi alzai di scatto, afferrando la mia borsa e corsi, fuori sentii a stento in lontananza mia sorella chiedermi dove stessi andando.
Quando arrivai nel parcheggio vidi l'auto di Liam allontanarsi e corsi nella mia per raggiungerli.
Attenta a non essere scoperta, li vidi  accostare all'ingresso della raduna. Scesero uno dopo l'altro e fu in quel momento che vidi anche Clarissa "Ma cosa cazzo ci faceva lei con loro!" Pensai infastidita.
Mi avvicinai sempre di più nascondendomi dietro un grande albero e fu allora che notai qualcosa di veramente strano, tutti si stavano spogliando, anche Clarissa si tolse lentamente la camicetta e chiamò Liam a gran voce perchè li raggiungesse. Lui sembrava non ascoltarla.
"Allora è così stanno insieme!" Pensai io adirata e disgustata.
Un attimo dopo i miei occhi li videro trasformarsi in giganteschi lupi, identici a quello che avevo visto quel giorno, non avevo parole....
La mia incredulità crebbe ancora di più quando vidi Liam correre verso il branco e diventare a sua volta un gigantesco Lupo Nero.


Angolo autrice:
Ciao a tutti spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Fatemi sapere cosa ne pensate. Un saluto speciale a chi mi segue.Ciao ;-)    





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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***



CAPITOLO 10
 
POV ARIEL
 
 
Cado a terra immobilizzata, non riesco a muovermi. Sento l'erba fresca che mi solletica la pelle.
"Non è possibile, sto sognando, una cosa del genere non esiste in natura. Mi sembra di vivere un incubo."
In un attimo mi ritrovai quegli occhi rossi che mi fissavano. Mi aveva sentito! Aveva percepito la mia presenza tra gli alberi.
Dovevo scappare! Non potevo permettere che quella cosa si avvicinasse a me.
Mentre il flusso dei miei pensieri mi sovrasta la mente, le mie gambe iniziarono a correre freneticamente e le mie mani cercavano di aggrapparsi ovunque per facilitare la fuga. Cado nuovamente sulla terra fresca, dalla mia bocca fuoriesce un suono misto di fatica e imprecazione, mi volto dietro di me accorgendomi che la mia corsa era stata del tutto vana, perchè mi ritrovai di nuovo faccia a faccia con quel mostro.

POV LIAM

Ritornai alla mia forma umana, raccolsi quel che restava del mio jeans e lo infilai di corsa.
Quando i miei occhi incrociarono i suoi vidi il terrore nel suo sguardo.....

-Ariel...Dissi con un filo di voce.

-Non avvicinarti! Mi rispose con la voce spezzata dal pianto.

Cercai di avvicinarmi, ma ad ogni passo che facevo, lei arretrava istintivamente.

-Ariel ti prego...Dissi ancora invano continuando a fare qualche passo tendendogli la mano.

-Sei un mostro, un assassino!


POV ARIEL


Mi alzai di scatto voltandomi di spalle, corsi verso la macchina. 
Quella era l'unica via di salvezza! Accesi il motore con qualche sforzo, le mani tremavano dal terrore che lui potesse raggiungermi di nuovo. "Dannazione" imprecai e senza guardare più indietro, mi diressi verso casa.

Scesi dalla macchina e subito cercai di pulire il volto con le mani, guardai il vialetto di casa e sospirai di sollievo perchè in casa non c'era nessuno. Non volevo che si accorgessero del mio stato d'animo, ero sconvolta e continuavo a tremare inconsapevolmente.
Corsi su per le scale e quando arrivai in camera mi precipitai in bagno. L'acqua fresca mi provocò un leggero sollievo, guardai il mio volto riflesso "Non potevo crederci". Cercavo di stare tranquilla, ma non appena chiudevo gli occhi mi balenava davanti quell'orribile scena. 
Ritornai in camera e immediatamente mi accorsi che la finestra era aperta, mi avvicinai per chiuderla ma nel riflesso in penombra vidi Liam dietro di me.
Corsi verso la porta cercando di sfuggirgli, ma lui bloccò la porta con un colpo secco della mano.
Sentivo il suo respiro sul collo così mi girai di scatto.

-Ariel fammi spiegare! Il suo sguardo era intenso e la sua voce più decisa.

-Vattene...

-Non è come pensi! Disse afferrandomi per le braccia. Cercava in tutti i modi il mio sguardo.

-Sei stato TU! Hai ucciso tu Maya. Cercavo di liberarmi dalla sua stretta e parlavo tra le lacrime, ricordandomi di aver letto da qualche parte che era stato proprio un animale ad ucciderla. -Sei un mostro! Gli gridai con rabbia mentre lo colpivo sul petto.

Lui era lì immobile con lo sguardo basso, sembrava come se i miei colpi non lo scalfissero minimamente.
In un attimo poi mi bloccò i polsi afferrandomi con entrambi le mani il volto.

-IO NON HO UCCISO NESSUNO! Disse attirando questa volta il mio sguardo, il suo tono era duro carico d'ira che mi fece rabbrividire.

Si sciolse dalla sua stretta e continuò -Io sono un lupo Alfa e i miei amici sono il mio branco, non sono un mostro, non uccido le persone!

-Mi hai sempre mentito! Ma cosa sei veramente! Dissi con il cuore a mille abbassando lo sguardo  -No! Non mi interessa.Voglio solo che tu vada via! Alzai di nuovo lo sguardo, questa volta ero decisa e disgustata da tutte le sue bugie.

Notai la sua espressione di stupore per le mie parole, ma non ci feci caso e mi girai per aprirgli la porta, ma nel voltarmi lui non c'era più era già sparito nell'oscurità della notte.




Sobbalzai al suono della campanella e poco dopo vidi Vicky e Carol avvicinarsi al mio armadietto.

-Ariel dobbiamo parlare, vieni. Disse una delle due mentre mi trascinavano nel parco del campus. In lontananza scorsi anche mia sorella un pò agitata che ci stava aspettando.

-E che ci fai tu qui! Le dissi stupita.

-E me lo domandi anche! 

-Ariel i ragazzi ci hanno raccontato tutto, ancora non posso crederci!- Disse Carol scuotendo la testa.

-Cosaaa...volete dire che sapete cosa sono! Continuai incredula per la loro tranquillità.

-Beh Si! Ci hanno spiegato che sono lupi mannari e che Liam è il lupo Alfa. Disse ancora Carol cercando di  mantenere la calma, anche se io sentivo un pò di agitazione nella sua voce.

Abbassai lo sguardo, quell'incubo stava continuando, ricordai che anche Liam aveva cercato di spiegarmi delle cose, ma io non avevo voluto ascoltare. Spinta dalla curiosità chiesi -E cosa vuol dire Alfa?

-L'Alfa è un lupo originario, è colui che ha il potere più grande, che esercita un ascendente su noi Beta. Rispose Marcus dietro le mie spalle mentre silenzioso si avvicinava a Jen.

-Come hai fatto a sentirci! Gli chiesi incredula per la sua improvvisa presenza.

-Noi lupi abbiamo i sensi mille volte più sviluppati e una forza maggiore rispetto agli umani.

-Wow! E' incredibile. Disse mia sorella sedendosi sulle sue gambe.

"Ma come diavolo fa ad essere così tranquilla! Ad essere tutti così tranquilli Cavolo! Sono degli animali!" pensai tra me e me, sapendo benissimo di non poter parlare ad alta voce.
All'improvviso la voce di Marcus si fece più seria e il suo sguardo più preoccupato e disse -Ariel so che ieri Liam è venuto a casa tua,  quando è tornato era fuori di se, alquanto ferito. Non mi ha voluto spiegare e poi da oggi che non si vede. Concluse.

-Dopo ieri sera non l'ho più sentito ne visto. Risposi abbassando lo sguardo consapevole di essere l'unica ragione della sua assenza.

-Speriamo che si faccia vivo presto e che non si cacci in qualche guaio. Continuò lui non convinto della mia risposta, celando un velo di preoccupazione nello sguardo.

Trasalii subito a quelle parole, anche se razionalmente l'avevo mandato via , un'ansia spaventosa mia assalì di colpo chiedendomi dove fosse, e ancora peggio se avesse lasciato la città.





-Sta andando tutto secondo i piani. disse Clarissa con un ghigno soddisfatto mentre con le mani avvinghiava il mio collo.

-Quella stupida di un umana ha fatto sì che lasciasse la città rendendolo debole...proprio come volevamo noi!

-Non dobbiamo comunque mai sottovalutare il suo branco.Continuò Clarissa ad un filo dalle mie labbra.

Sorrisi beffardo stringendola ancora di più a me, graffiai la sua schiena delicatamente e gli sussurrai -Non preoccuparti sarà tutto pronto per il suo arrivo!

-Sei sempre il solito! Rispose lei compiaciuta e affondò le sue labbra alle mie.




Angolo autrice:
 Ciao a tutti i miei lettori ;* adesso la storia comincia a farsi più intrigante ;) Vorrei sapere cosa ne pensate, mi farebbe estremamente piacere avere un vostro parere sia positivo che negativo, così sia per me che per le mie colleghe è un motivo in più per continuare. Saluti :)










 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***




Ciao a tutti quelli che mi seguono anche se non recensite so che siete tanti! ecco a voi  ancora Liam e Ariel ;->

POV ARIEL


Le  settimane passavano lente e monotone, era come se la mia vita si fosse fermata, di Liam nessuna traccia.
Quando pensavo a lui avevo un nodo alla gola e gli occhi mi si riempivano di lacrime, dove si trovava in quel momento, mi aveva lasciata e sapevo che era tutta colpa mia.
Il mio cuore diede risposta ad ogni mia domanda, avevo voglia di prendermi a schiaffi per tutte le cose orribili che gli avevo detto. L'avevo mandato via e ora dopo settimane che non lo vedevo, che non sentivo le sue braccia forti su di me, la sua bocca sulla mia, mi mancava il respiro all'idea che non l'avrei più rivisto.
Scorsi tra il via vai dei corridoi del campus il "branco dei Beta" e mi precipitai da loro per chiedere notizie di Liam.

-Ciao ragazzi, avete qualche notizia, l'avete visto! Chiesi speranzosa.

-No niente Ariel. Rispose Jeson pensieroso.

-Non è da lui stare così tanto lontano dal branco, comunque non preoccuparti non appena sappiamo qualcosa te lo diremo! Continuò Scott.

-Va bene. Risposi abbassando lo sguardo e mi allontanai.


Quell'incontro con i suoi amici aveva rafforzato le mie paure "E se gli fosse capitato qualcosa! Non voglio pensarci " con quell'idea in testa mi avviai verso l'uscita.

-Hey bellezza dove corri! sentii la voce di Peter dietro di me.

-Cosa diavolo vuoi! Lasciami in pace! Risposi infastidita.

-Come siamo nervose! Forse hai dimenticato di mettere al guinzaglio il tuo lupo!

-Io ho anche dimenticato di mettere il mio lupo al guinzaglio. Sapendo benissimo a cosa si riferisse.  -Ma a te l'accalappiacani ha dimenticato di venirti a prendere! Conclusi con un sorrisino.

Lui però non era il tipo da arrendersi tanto facilmente, infatti continuò.  -Di certo io non mi mischio a quel branco di stupidi.

Scuotei la testa voltandomi a guardarlo.  -Dovevo immaginare che era un tuo piano, per questo mi hai raccontato tutte quelle cose, per alimentare i miei sospetti.

-Ora non esageriamo! Figurati se vi do tanta importanza. Tagliò a corto lui prendendo tra le dita una ciocca dei miei capelli.

-Non mi toccare! Risposi liberandomi dal suo tocco e mi affrettai a raggiungere la mia auto.

-Cosa ci facevi con quella! Mi chiese Clarissa.
-Quella ragazza sa troppe cose e il suo caratterino può crearci problemi! Rispondo seguendo l'auto di Ariel con lo sguardo.



"Quanto odiavo  Peter, solo la sua presenza mi dava sui nervi, diedi un'altra occhiata nello specchietto retrovisore e  lo vidi parlare con quella gatta morta di Clarissa "Ma cosa ci faceva quella con Peter, era tutto una confusione " cercai di non pensarci e mi avviai verso casa.
Scesi dalla macchina, non avevo voglia di rientrare in casa, avevo troppo l'umore a pezzi. Andai a sedermi in giardino mentre la mia cagnetta Cherì trottorellava ai miei piedi, gli accarezzai il musetto bianco e nero, anche lei percepì il mio stato d'animo e per consolarmi mi leccò il viso.

-Hey Ariel da quanto sei qui? Disse mia sorella mentre si sedeva sul bordo della sedia.

-Da un po... Risposi  con la voce rotta dal pianto.

-Dai non fare così sono sicura che presto tornerà da te. Continuò lei.

Cercai di credere che fosse così ma dentro di me una domanda mi tormentava  -Come fai tu a stare così tranquilla con Marcus dopo quello che ti ha detto!
 
-Per me all'inizio è stato uno shock, poi mi è bastato guardarlo negli occhi e non ho avuto più paura. Rispose lei sinceramente.

-Io invece ho pensato solo alle parole di Peter e non ho avuto fiducia in lui. Abbassai lo sguardo.

-Basta piangere Ariel! Tu sei stata condizionata da lui e hai avuto paura è normale, ma fidati si sistemerà tutto.

Cercavo invano di essere ottimista ed affidarmi alle parole di Jen, ma dopo le numerose telefonate e i molti messaggi in segreteria le mie speranze si affievolivano pian piano.


POV LIAM
 

Continuavo a guardare e riguardare il mio cellulare, avevo ascoltato decine di volte la sua voce, ere dispiaciuta e triste. Non riuscivo a sentirla così, non potevo sopportare che ero io la causa del suo dolore.

-Liam mi ascolti! E' ora di smetterla lei sta troppo male. disse Marcus alle mie spalle.

-Non ci riesco sono troppo arrabbiato con lei, con me per come sono andate le cose. Gli risposi sedendomi sul letto e poggiando la testa tra le mani.

-E' inutile restare qui ad esasperarti prima o poi doveva sapere. Continuò alzandomi la testa per guardarmi negli occhi.

-Odio tutto questo! Odio quello che siamo, odio non poter avere una vita normale ora che c'è lei! Gli urlai a gran voce.

-Smettila! Così non fai altro che allontanare tutti da te! Concluse andando via.

"Marcus aveva ragione stare lontano da lei tutto quel tempo era stato inutile, avevo provato lasciando la città, ma ovunque si trovasse la sua mente era per lei. "I miei pensieri mi portarono verso una sola direzione "Io l'amavo e non potevo più stare lontano da lei."




POV ARIEL


Scesi lentamente i gradini nell'ingresso sotterraneo della palestra, quella mattina si sarebbe svolta la partita tra i Rivers e i Rogers. Sentivo le urla della gente già in tribuna e percepivo una certa frenesia nell'aria, non sapevo perchè quella mattina mi sentivo così strana, dentro di me sentivo che stava per accadere qualcosa. Alzai lo sguardo e lo vidi, era lì fermo che mi guardava, mentre muoveva pochi passi verso di me.
Fu allora che la mia testa si svuotò e le mie gambe si mossero di scatto verso di lui.




Angolo Autrice: .FINALMENTE IL NOSTRO LIAM E'TORNATO, ALLORA COSA NE PENSATE? UN SALUTO E VI ASPETTO PER IL PROSSIMO CAPITOLO CHE DECISAMENTE E' IL NOSTRO PREFERITO. :-)


 

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


 


Ciao a tutti quelli che mi seguono! che dire decisamente questo è il mio capitolo preferito!!Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate e magari fate un salto a leggere anche un'altra storia di una delle nostre autrici Mlella24 "Like you want me" in sezione romantica.
Buona lettura!!!


POV ARIEL


Mi precipito tra le sue braccia, la sua stretta era talmente forte che i miei piedi si alzarono da terra. Avevo le mani che mi tremavano, il cuore a mille sentivo il suo volto tra i miei capelli che si muovevano disordinati nel vento. Il suo respiro sul collo mi provocò la pelle d'oca.
Quando ci sciogliemmo da quell'abbraccio le nostre labbra si unirono all'istante, avevo troppo bisogno di un suo bacio. Le mie mani gli cinsero il collo e nell'aria si udivano solo i nostri respiri affannati. In quell'istante il tempo si era fermato, tutte le mie paure scomparse; assaporavo il gusto della sua lingua nella mia bocca calda. Avevo troppe cose da dirgli, a sento mi staccai dalle sue labbra e con il fiatone gli chiesi.

-Dove accidenti sei stato! -Non dire che avevi bisogno di stare da solo, perchè è la peggiore scusa in assoluto. Continuai con un filo di voce abbassando lo sguardo. Lo guardai in volto e capii che era come temevo, lui non mi rispondeva continuava solo ad avere lo sguardo basso così avvicinai la fronte alla sua.

-Oh mi dispiace. Avevi davvero bisogno di stare da solo. Pensai a come si era sentito dopo che io avevo scoperto tutto.

-Adesso sono qui. Rispose lui. - E tu eri al sicuro, fidati di me!

-Non mi sentivo al sicuro, perchè non eri qui con me. Risposi guardandolo negli occhi. - E poi da cosa dovevo sentirmi al sicuro?

In quel momento sentii il mio nome nell'altoparlante del campus, avevo completamente dimenticato che dovevo presiedere al comitato sportivo.

-Certe volte vorrei poter sparire, come in quest'istante con te. Dissi sospirando mentre lo baciavo di nuovo sulle labbra.

-Perchè non vieni da me allora? Disse lui.

-Non posso stanno aspettando me, non posso mancare. Gli risposi visibilmente scocciata.

-Ti aspetto dopo la partita allora! Dopodichè le sue labbra si unirono ancora una volta alle mie.

Dovetti usare quel poco di forza di volontà che mi era rimasta, per staccarmi da quelle sensazioni stupende, lo abbracciai ancora una volta stampandogli un bacio sul collo. Quando mi voltai era come se il tempo trascorresse a rallentatore, mentre le nostre dita si lasciavano a malavoglia e camminavo tra le foglie alzate dal vento.



Fortunatamente le ore della partita trascorsero in fretta, avevo un'ansia nello stomaco, perchè finalmente era tornato da me. Quei baci, quelle carezze, erano come droga per me, ma avevo anche un pò paura perchè sapevo che quando lo avrei rivisto saremo andati ben oltre i baci.
"Si! ero pronta " a lasciarmi andare. Pensai nella mia mente, sapevo che lui era quello giusto. Volevo vivere intensamente tutto, volevo vivere lui, non mi interessava cosa era in realtà, niente ci avrebbe più diviso.
Tornai in fretta a casa per un dolce bagno caldo, indossai la lingerie più bella e quando passai davanti allo specchio, le mie gote arrossirono leggermente alla vista del rosa candito del pizzo. Infilai un vestito beige corto di lino abbinato a dei sandali gioiello e scesi in fretta le scale.
Stavo per aprire la porta quando mia madre sbucò dalla cucina e disse. - Dove corri Ariel?

Sobbalzai a quella domanda e senza voltarmi gli risposi -Vado da Carol! Dobbiamo studiare penso che faremo tardi, forse dormirò da lei. Senza attendere repliche uscii chiudendo la porta.

In macchina mi pentii di quella bugia detta a mia madre, ma di certo non potevo dirgli dove stessi andando, così inviai un sms a Carol chiedendogli di coprirmi se fosse stato necessario. Poco dopo, senza accorgermene mi ritrovai davanti la casa dei Black.
Rimasi a bocca aperta dinanzi quella magnifica villa, colonne romane contornavano tutto il portico, il giardino era immenso e si estendeva sino al lago: UN SOGNO!!

Sorrisi quando vidi Liam venirmi in contro. -Ti stavo aspettando. disse.

-Scusami per il ritardo.
.
-Shshsh....mi zittì con l'indice sulle labbra -Vieni ti faccio vedere una cosa. Continuò prendendomi per mano.

-Non c'è nessuno in casa? Chiesi timidamente.

-I miei sono fuori per il week-end.

Arrivammo sulle sponde del lago, il tramonto faceva da quadro a quella magnifica vista.

-Vieni tesoro. Mi distrasse Liam, così salii anche io su un enorme casa sull'albero.
.
-Venivo qui da piccolo, era il mio rifugio in ogni momento. Continuò lui di spalle alla finestra.

Mi specchiai nei suoi occhi grigi, non c'era bisogno di parole, le nostre labbra si unirono all'unisono. Ero io che mi spingevo oltre, sia con l'intensità di quel bacio, sia quando le mie mani salirono sotto la sua maglietta.

-Ariel aspetta io non voglio niente da te. Disse lui voce roca alterata dall'eccitazione.

-Mi fido di te Liam....Risposi guardandolo negli occhi e lo baciai di nuovo un pò più piano questa volta.

Lui mi prese in braccio e mi strinse di più a se adagiandomi su un piccolo letto.

Era completamente disteso su di me, le sue calde e forti mani mi accarezzavano ovunque, i suoi muscoli erano completamente rilassati, riuscivo a sentire il suo magnifico profumo mischiato a quello del legno della stanza. 
Ero in estasi, ad un certo punto ebbi paura e lui se ne accorse subito, perchè mi ero irrigidita di colpo.

-Va tutto bene amore? Mi chiese apprensivo con il viso a pochi centimetri dal mio.

-Devo dirti una cosa. Risposi con il volto pieno di vergogna abbassando lo sguardo.

-Cosa.... Mi chiese avvicinando le labbra al mio naso.

-Io .....io non sono mai stata con un ragazzo.....sono vergine. Risposi alzando lo sguardo per vedere la sua reazione.

Liam sorrise felice e disse. -Sei sicura che vuoi che sia io il primo?

-Il primo e l'ultimo. Risposi sincera con il cuore che mi esplodeva in petto.

Dopo quella risposta mi rilassai del tutto e lo baciai intensamente, in un attimo Liam si sollevò da me per togliersi la maglietta, la gettò a terra senza distrarsi da me. Fu in quel momento che mi resi conto di quanto meraviglioso fosse, aveva un fisico perfetto scolpito in ogni dettaglio, avvicinò le sue dita alle mie spalline facendole cadere senza mai alzare lo sguardo dalla mia pelle.
Mi alzai sui gomiti per sfilarmi il vestito, mentre lui era ancora a cavalcioni su di me. 
Quando vide il mio baby-doll di pizzo, alzò lo sguardo su di me e disse :
-Sei bellissima. Si abbassò delicatamente e iniziò a baciarmi il collo per poi coprire ogni centimetro della mia pelle con le sue labbra e la sua lingua.

Le sue carezze erano magia su di me, aprii le gambe per far aderire meglio il suo bacino al mio e capii subito che anche lui fu felice di questo mio gesto, perchè un lieve sorriso comparve sulle sue labbra.
Iniziò a baciarmi con più forza, per poi arrivare al mio seno ormai nudo, quando la sua bocca si riempì del mio seno si sentivano solo i miei gemiti di piacere nell'aria, strinsi con entrambi le mani la sua testa afferrandogli i capelli e lo attirai nuovamente alle mie labbra.

-Ti voglio. Gli dissi a denti stretti, ormai non rispondevo più di me, il desiderio di lui aveva preso il sopravvento sulla mia razionalità.

Le mie mani armeggiarono per qualche istante con la zip dei suoi jeans, dove potevo percepire il rigonfiamento della sua erezione, abbassai contemporaneamente anche i suoi boxer scuri e sentii la sua pelle calda su di me, non mi resi conto di quando Liam si fosse liberato di ogni indumento completamente.
Iniziò a premere delicatamente sul mio ventre. 

-Ariel ti prego fermami se senti dolore. Mi chiese timidamente con gli occhi fissi sulle mie labbra.
 
Io no lo risposi, perchè non  avverto alcun dolore, dentro di me c'è solo la voglia di stare con lui.
Lo baciai per rassicurarlo e mi abbandonai nell'universo di quelle emozioni, il mio corpo è tutto un fremito, distesi le braccia dietro la mia testa e nell'istante in cui Liam penetrò dentro di me, le sue dita si stringono alle mie.
Il ritmo fu prima delicato per far svanire del tutto la fitta di  dolore che mi sovrastava il ventre e poi diventò più deciso ma sempre dolce.

-Sei tutta la mia vita ora Ariel. Disse sottovoce al mio orecchio.

Aprii gli occhi e vidi che era visibilmente emozionato, gli occhi lucidi e bassi, dove leggevo anche in lui una sorta di paura. Erano le parole più belle che un ragazzo mi avesse mai detto, erano sincere.

-Ti amo Liam. Risposi cingendogli la vita con le braccia.

Le nostre lingue si unirono di nuovo in un bacio intenso facendoci cadere nel vortice del non ritorno.
Liam gemeva tra i miei capelli, il suo respiro mi solleticava la pelle, caddi in estasi nel momento in cui sprofondò il suo seme caldo dentro di me, come un'esplosione di stelle e mi lasciai andare anche io.


.................................................................................................................................................................................................................

Poco distante nella raduna scura la voce di Clarissa riecchegiava nella penombra della luna.- Abbiamo fatto tutto quello che ci hai detto di fare.

 -Si però io non mi fido del branco di Liam
! Ora hanno incluso anche quelle umane. Continuò Peter.

-Non temete...... sarà proprio quella semplice umana a darmi quello che voglio! Rispose Deamon in tono astuto e malvagio mentre entrambi gli sguardi di Peter e Clarissa si incrociarono con il loro Alfa.






 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***






Angolo autrice: Allora...questa settimana abbiamo deciso di lanciare un sondaggio se vi va scriveteci una recensione con i nomi di attori, cantanti ecc...che vi siete immaginati come protagonisti........sia di Liam che di Ariel. A voi la fantasia!!!! Grazie a tutti che leggete anche silenziosamente un bacio alla prossima ;->
 

 

 


Aprii lentamente gli occhi e la luce debole dell'alba mi inondò il viso, una leggera brezza fresca mi solleticava la pelle non coperta dalle lenzuola.
Nelle mie orecchie un dolce suono, quello del battito di Liam. Mi ero addormentata tra le sue braccia, la mia testa sul suo petto, le ore erano trascorse troppo in fretta, avevo voglia di fermare il tempo.
Fare l'amore con lui era la cosa più bella in assoluto, mi sentivo amata e non potevo più farne a meno. Alzai delicatamente la testa e mi voltai per guardarlo, accarezzandogli il volto, in quello stesso istante anche Liam aprì gli occhi e mi regalò uno dei suoi sorrisi.

-Buongiorno piccola. Disse avvicinando le sue calde labbra alle mie.

-Smettila. Risposi io scherzando rispondendo al suo bacio.

-Perchè? Continuò lui accarezzando i miei capelli disordinati.

-Sembra proprio che abbiamo dormito insieme... Dissi con lo sguardo malizioso.

-Già sembra proprio di si! Disse sollevandosi di scatto e posizionandosi sopra di me. -Perchè non sei contenta? Continuò lui.

-Non sai quanto! Risposi cingendogli il collo.

Le nostre labbra si unirono subito con passione, ormai la timidezza aveva lasciato spazio alla frenesia. Riuscivo a sentire l'eccitazione di Liam crescere ad ogni mio bacio, mi desiderava proprio come io desideravo lui.

-Ariel, tu mi farai diventare pazzo....Disse lui staccandosi da me con il fiatone.

Io sorrisi compiaciuta e mi divincolai salendo a cavalcioni su di lui, in un attimo riempii il suo collo di baci, beandomi dei suoi gemiti di piacere. Accarezzavo ogni centimetro della sua pelle e scesi sempre di più fino ad arrivare alla sua erezione dura come una roccia ma di colpo fui bloccata al polso da Liam che silenzioso disse:

-Sei davvero una bambina cattiva che deve essere punita! Fu così che all'improvviso mi posizionò sopra di lui e io scesi lentamente, il mio grido di piacere risuonò nell'aria silenziosa ma qualche istante dopo mi avvicinai distendendomi e iniziai a muovermi delicatamente.
Liam ormai era totalmente in trans, riuscivo a percepirlo dalle sue mani che mi stringevano la schiena.
Quando arrivai al punto di esplodere lo baciai con forza, avevo bisogno di sentirlo vicino, di sentirmi al sicuro e fu così che entrambi  ci lasciammo andare.


Dopo qualche minuto ripresi la forza per parlare e dissi  -Questo posto è pericoloso!

-Hai ragione! E' proprio il posto che fa per noi! Rispose ridendo.

Mi posizionai di nuovo con la testa sul suo petto dove potevo bearmi di tutto il suo calore.

-Liam ho tante cose da chiederti. Dissi timidamente.

-Chiedimi tutto quello che vuoi. Rispose mentre mi accarezzava di nuovo i capelli.

-Beh ecco.... non so come dire....il tuo essere lupo...

-Vuoi dire com'è possibile? Intervenne di colpo lui percependo il mio imbarazzo.

-Si!

-Tutta la generazione della mia famiglia sono stati dei licantropi, è una maledizione che si tramanda da secoli e noi non siamo gli unici come hai visto ve ne sono altri in tutto il mondo.

-In cosa consiste la maledizione esattamente. Chiesi incuriosita.

-Tutti i licantropi ad ogni luna piena sono costretti nella trasformazione più dolorosa e atroce delle altre lune, mentre per me e per i miei genitori è diverso noi siamo ibridi.

-E cosa significa? Continuo sempre più affascinata.

-Gli ibridi hanno il potere di trasformarsi quando e dove vogliono, senza subire l'influenza della luna piena, questa è una caratteristica solo della mia stirpe.

-In tanti cercano di arrivare al nostro potere. Continuò pensieroso.

- Liam cosa c'è?  Gli chiesi accarezzandolo delicatamente.

-Niente, tesoro niente. Si affrettò a rispondermi fingendo.

- Come hai conosciuto poi gli altri del branco?

-Dopo la morte di Maya mi legai sempre di più a loro, cercavamo di trovare l'assassino e poi da allora quando ho lasciato la città mi hanno seguito e con loro anche Clarissa.

-Già! E ti pareva. Intervenni io alzando le sopracciglia.

Liam mi strinse di più a sè e scherzoso disse:
-Non dirmi che sei gelosa!

-Ma chi io bah! Quella è solo una gatta morta e non mi fido di lei, infatti qualche giorno fa ho visto che parlava con Peter. Conclusi infastidita.

-No piccola non preoccuparti, Clarissa a volte è antipatica, ma sicuramente stava dicendo a Peter di stare alla larga! La sua voce era tranquilla.

-Sarà....ma io comunque non mi fido! Continuai seria.

-Ora che ho dato risposta a tutte le tue domande credo che sia ora di andare al campus. Disse lui sorridendo mentre si alzava.

-Nooo! Perchè? Stiamo così bene qui! Gli risposi facendo gli occhi dolci.

-Vieni, amore. Continuò mentre si vestiva.

Io mi arresi e lo seguii a ruota, infilai il vestito del giorno prima e legai i miei capelli in una sobria treccia laterale e corsi ad abbracciarlo da dietro prima che lui potesse indossare la maglietta.

-Ti amo Liam! gli dissi sottovoce baciandogli la spalla.

Lui non rispose e si limitò ad accarezzarmi entrambi le mani. 



Poco dopo, ero già sulla sua moto e spediti ci dirigemmo verso il campus, rimasi colpita piacevolmente quando scesi nel parcheggio e vidi le facce dei nostri amici nel vederci arrivare insieme, specialmente di quella gatta di Clarissa.

-Ariel! Buongiorno. disse Vicky mentre si avvicinava.

-Ciao. Risposi raggiante.

-Hey!  Intervenne Carol mentre mi tirava il gomito costringendomi a staccarmi da Liam che si unì al gruppo di amici.

-Cosa vuoi Carol! Chiesi infastidita.

- Cosa voglio? Cos'è sta storia del mex di ieri che dormivi da me stanotte? Forse c'è qualcosa che dovrei sapere? Rispose curiosa.

-Beh Si! Ho dormito con Liam 
stanotte.

-E ce lo dici così!! - Devi raccontaci tutto!! Continuarono prendendomi entrambi a braccetto.

-Ok, ok vado a salutare Liam! Risposi arrendendomi. Mi avvicinai  a lui e lo salutai baciandolo, sotto lo sguardo gelido di Clarissa.


Le ore di lezione passarono velocemente, mentre io,Carol e Vicky continuavamo a scambiarci bigliettini per parlare della notte trascorsa, a mensa eravamo più libere di parlare e scherzare. Sentii a stento il suono del mio cellulare nel caos dove mi trovavo e risposi.

-Pronto Mamma! Dimmi.

-Cosaaa! Dove e Quando!  Continuai preoccupata, mentre le ragazze si accorsero subito della mia agitazione. -Arrivo subito! Conclusi chiudendo la chiamata.

-Ariel tutto ok? E' successo qualcosa?  Chiese Vicky preoccupata.

-Mia sorella ha avuto un brutto incidente è in ospedale! Risposi frastornata mentre la paura si impossessava di me.

 

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***




Arrivammo il più in fretta possibile al Memorial Central Hospital, cercavo di restare calma, ma proprio non ci riuscivo.
Durante il tragitto in macchina avevo inviato un mex a Liam per dirgli dell'accaduto, sperando che arrivasse al più presto.
 Vidi subito mia madre Jenna nel corridoio e mi precipitai da lei.

-Mamma come sta Jennifer? Chiesi subito preoccupata.

-Ora sta meglio, il medico ha detto che è stata molto fortunata...Rispose lei con lo sguardo basso.

-Possiamo vederla? Intervenne Carol.

-Credo di si. Rispose ancora mia madre, tratteneva a stento le lacrime, mentre mio padre la stringeva a sè.


Entrammo nella camera e quasi stavo per svenire nel vederla in quello stato, intorno a noi un totale silenzio, si sentiva solo il battito del suo cuore monitorato da una macchina e non riuscivo a spiegarmi perchè quel suono mi suscitava un'ansia continua.

Presi la mano di mia sorella e la strinsi di più nella mia, mentre le lacrime mi riempivano gli occhi.

-Ariel....sentii la voce di Liam dietro di me, così mi voltai subito e mi precipitai tra le sue braccia lasciandomi andare al suo abbraccio.

-Cosa è successo? Sussurrò piano. 

-Non lo so, mia madre ha detto che una macchina l'ha tamponata e lei è finita fuori strada, non lo sò Liam, non so cosa pensare! Risposi quasi piangendo.

Anche Liam non sapeva cosa dire, tutto quello che stava succedendo era così assurdo e inaspettato, poco dopo vidi Marcus entrare nella stanza e fui subito colpita dal suo comportamento.
 Si avvicinò a Jen e con delicatezza gli accarezzò il viso, subito dopo si allontanò verso la finestra, sferrando un pugno con una tale ferocia che quasi il vetro si frantumava tra le sue mani. 
Percepivo la sua rabbia e il suo odio nelle espressioni del suo volto e fu allora che capii che forse i ragazzi sapevano qualcosa a noi sconosciuta.
Liam mi strinse di più nel suo abbraccio baciando i miei capelli e disse  -Andrà tutto bene, non preoccuparti! La sua voce era dolce ma non molto rassicurante.
Quando vidi entrare mia madre, gli presentai subito Liam e i suoi amici, lei sorrise rivolgendosi a Liam percependo subito che non era solo un amico.

-Ho parlato con il medico, mi ha rassicurato sulle sue condizioni, è sotto osservazione, ma già domani diminuiranno i farmaci e sarà sveglia. Ora mia madre era molto più tranquilla e anch'io dopo le sue parole.

-Grazie al cielo! Intervenne Vicky.

-L'orario delle visite è quasi terminato; torneremo domani. Continuò Carol.

-Ragazze, io torno con Liam a domani...Risposi in tono triste.



Era ormai buio, quando arrivammo davanti casa di Liam.

-Sei sicura che vuoi tornare a casa  Ariel? Mi chiese.

-In realtà non ho nessuna voglia di tornarci, al solo pensiero che Jen è in ospedale, ma credo che sia meglio stare vicino ai miei genitori in questo momento.

Liam capì subito il mio stato d'animo e mi abbracciò forte  -Credo anch'io che sia meglio che tu vada, però ti seguo con la moto fino a casa. Concluse deciso.

-Cosa! Non è necessario, riprendo la mia auto e torno da sola. Lo guardai stupita.

-Invece si! E non si discute!

Detto in quel tono e con lo sguardo duro con cui mi guardò decisi di non discutere oltre- Ok come vuoi. Risposi.

In macchina di tanto in tanto, guardavo nello specchietto retrovisore, i fari della moto di Liam che mi seguivano.
"E' piuttosto strano il suo comportamento" pensai ma forse dipendeva da quello che era capitato a mia sorella.

Parcheggiai lungo il vialetto di casa e quando scesi dall'auto trovai già Liam ad aspettarmi, mi cinse subito la vita con le mani e pian piano mi costrinse ad appoggiarmi alla mia auto.

-Ci vediamo domani amore. Disse baciandomi.

-Non vedo l'ora! Buonanotte tesoro. Risposi baciandolo di nuovo, mentre mi scioglievo dal suo abbraccio e mi allontanavo riluttante verso casa.

Chiusi la porta dietro di me, cercando di non fare rumore, ma sentii mia madre chiamarmi dalla cucina.

-Ariel sei tu?

-Si mamma. Risposi entrando e subito mi sedetti su uno degli sgabelli in cucina.

-Andrà tutto bene, tua sorella è forte si riprenderà, vedrai. Disse rassicurandomi.

-Si lo so, speriamo che andrà bene. Le risposi.

-Dimmi tesoro, Liam è più di un amico non è vero? Mi chiese.

-Si, è il mio ragazzo. Risposi un pò imbarazzata.

Mia madre sorrise -Si vede che ti vuole bene, lo capisco da come ti guarda. Concluse.


POV LIAM


Mancava poco pensai ed ero quasi arrivato a casa, accelerai di più, cercando di scaricare un po di rabbia. 
Avevo bisogno di parlare con mio padre, era l'unico che poteva darmi delle spiegazioni a tutto quello che stava succedendo. 
Aprii velocemente la porta di casa e mi liberai subito del giubbotto di pelle.

 -Papà dove sei? Urlai a gran voce.

-Liam, cosa urli! Rispose mia madre uscendo dalla cucina.

-Dov'è papà! Continuai serio.

-Credo sia nel suo studio in videoconferenza. Rispose sorpresa.

Salii velocemente i gradini dell'enorme scala che portava al piano superiore, senza ascoltare quello che diceva mia madre dietro di me.
Entrai nell'immenso studio di mio padre circondato da costosissime opere d'arte.

-Papà, dobbiamo parlare!

-Ciao figliolo, mi spiace ora non posso sto lavorando. Rispose alzando per un attimo lo sguardo, mentre continuava a scrivere dietro la sua immensa scrivania.

-Papà, dobbiamo parlare! Ripetei di nuovo e spensi il monitor del suo computer.

-Liam ma che fai! Ero in videoconferenza. Rispose lui sorpreso.

-Non mi interessa! Torno ora dall'ospedale, dove la sorella di una mia amica ha avuto un incidente alquanto strano! Continuai arrabbiato.
-E' lui vero? E'tornato papà!

-Calmati Liam! Rispose alzandosi, forse si era reso conto della gravità della situazione.- Qualche giorno fa ho parlato con degli alfa di altri branchi e tutti mi hanno confermato di averlo visto nella zona.

-E perchè cavolo non me lo hai detto! Urlai serrando la mascella.

-Avevo già qualche sospetto del suo ritorno, ma aspettavo qualche suo movimento. Rispose serio.

Iniziai a muovermi agitato per lo studio, scuotendo la testa. -Una ragazza è in ospedale, è quasi morta sicuramente per colpa di quel bastardo e tu aspettavi qualche sua mossa Papà!

-Lo so figliolo, ti giuro che scoprirò dove si nasconde.

-Come ha fatto a trovarci! Continuai di spalle. 

-E' spinto dalla sua ossessione malvagia, credo che ci abbia fatto seguire. Rispose teso.

-Questa storia deve finire! Dissi mentre aprivo la porta, volevo andarmene ero troppo arrabbiato per tutto, ma un'ultima domanda di mio padre mi bloccò
-Se ha colpito la sorella di questa tua amica, vuol dire che per te lei è importante!

-Non ti interessa! Risposi subito freddo.

-Sta attento Liam credo che lui ti osservi, sai bene che voleva colpire Te!

Senza risponderlo chiusi la porta alle mie spalle con una sola consapevolezza che mio padre avesse terribilmente ragione!

Tornai in camera mia e non fui sorpreso di trovarci anche Marcus ad aspettarmi. -Ci ha seguito fino in California quel bastardo! Non è vero? Iniziò a dire subito lui.  

-Si e sembra anche che non sia solo.

-Ti giuro che lo ammazzo per quello che ha fatto a Jennifer! Era fuori di se e io potevo immaginare come si sentisse.

-Dobbiamo mantenere il profilo basso, mio padre se ne sta già occupando.

-Ma non capisci Liam, questo è solo  un avvertimento fino a quando tu e la tua famiglia non gli date ciò che vuole lui non si fermerà!

-Noi no gli daremo NIENTE! Aggiunsi secco.

-Va eliminato Liam! E tu lo sai meglio di me. Urlò lui ormai vicino al mio volto un istante dopo era già sparito senza darmi la possibilità di rispondere.

Cercai di inseguirlo, non potevo lasciare che se ne andasse così era troppo fuori di sè, lo cercai in vano nella raduna per ore ma senza risultato, decisi così di rientrare quando davanti a me piombò un energumeno gigantesco metà uomo e metà lupo.

-Guarda  guarda chi abbiamo qui ragazzi...Parlava una voce alle mie spalle.

Mi voltai di scatto, serrando i pugni. Era LUI, era tornato, DEAMON insieme al suo branco.

Istintivamente le mie mani si trasformarono in artigli affilati e i miei occhi di un rosso fuoco. -Cosa vuoi! Ringhiai feroce.

-Oh Liam non c'è bisogno che ti arrabbi, volevo soltanto parlare. Rispose in tono sarcastico.

Avanzai di qualche passo, ma mi resi conto di essere accerchiato.

-Volevo sapere se ti era chiaro il piccolo incidente alla tua amica!

-Ci avrei giurato che era opera tua!

-Diciamo che Garret, ha puntato la macchina giusta!

-Sei un lurido cane! Dissi a denti stretti.

-Calmati! Sai bene ciò che voglio e fino a quando non lo otterrò nessuno si farà più male, specialmente la tua brunetta speciale. Rispose fissandomi negli occhi.

-Non azzardarti a toccarla! Risposi fuori di me.

-Sembra proprio che non hai compreso le mie parole, avrai presto mie notizie....! Disse allontanandosi con Garret e Jein.


POV ARIEL



Scesi velocemente a fare colazione già vestita di tutto punto, ero felice perchè quella mattina mia sorella sarebbe stata sveglia.

-Ciao mamy, io vado. dissi mentre mordicchiavo un pancake.

Arrivai dopo qualche minuto dinanzi l'ospedale dove Carol e Vicky mi aspettavano ansiose.

-Muoviti, sei sempre la solita! Mi sgridò una delle due, entrambi erano piene di regali per Jen.

-Eccomi, arrivo!

La camera di Jen era luminosa quella mattina, forse perchè emanava l'allegria del suo sorriso.

-Ariel che bello vederti! Mi disse subito, aveva ancora la voce debole e mi intenerii subito vedere Marcus accanto a lei.

-Mi sono spaventata a morte.... L'abbracciai delicatamente. -Voglio sapere cosa è successo....

-Non ricordo tanto
, so solo che stavo tornando da scuola e una macchina nera ha iniziato a seguirmi, poi ad un certo punto mi ha tamponata ripetutamente fino a farmi finire fuori strada, ho sbattuto la testa e non ricordo più nulla...mi spiace! 

- Non ricordi chi era alla guida?! continuò Marcus.

-Non ne sono sicura, ma sembrava un tipo molto alto e grosso. Concluse confusa.

-Non pensarci più  l'importante che è finito tutto e che tu stia bene. Risposi felice.

Poco dopo raggiunsi Liam nel corridoio dell'ospedale -Amore finalmente sei arrivato! Dissi abbracciandolo felice.
 
-Come sta? Chiese baciandomi sulle labbra.

-E' sveglia e domani la dimettono, ora andrà tutto bene Liam. Continuai stringendomi nuovamente a lui. 

Liam rispose a quell'abbraccio con una stretta diversa, consapevole che d'ora in avanti non sarebbe stato facile.


  Nota Autrice 
Ciao a tutti ecco a voi un nuovo avvincente capitolo, cosa dite forse è troppo lungo? Tante cose devono ancora accadere e purtroppo devo inserire il più possibile in ogni capitolo.
Ricordo sempre a tutti quelli che mi seguono se vi fa piacere RECENSITE RECENSITE RECENSITE V.V per me è molto importante ci stanno venendo milioni di dubbi. Grazie per il tempo che ci dedicate un besos. VI RICORDO UN'ALTRA STORIA DELLA MIA COLLEGA  Mlella24  SEZIONE ROMANTICA "like you want me" fate un salto a leggerla se vi va.
:)





 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


CAPITOLO 15



Ricordo a tutti i miei carissimi lettori di fare un salto se vi va in sezione Romantico con un'altra co-autrice di questa storia Mlella24/Like you want me...vi aspetto numerosi grazie :-)



POV ARIEL



Dall'incidente di Jennifer erano passati circa due mesi, la frattura al braccio era quasi del tutto migliorata, grazie alle continue terapie. 
Le fresche giornate stavano pian piano lasciando spazio al caldo estivo, le cose tra me e Liam andavano a gonfie vele, il nostro era un amore travolgente se pure assurdo, ma decisamente unico.
Si avvicinava sempre di più il giorno del ballo in maschera a casa di Liam, al solo pensiero che avrei conosciuto i suoi genitori l'ansia mi travolgeva.
Sapevo bene di non essere desiderata, soprattutto da sua madre, perchè non ero Clarissa e perchè ero UMANA. 
Scacciai quei brutti pensieri dalla mente, infilai un vestito nero attillato con decoltè in tono e uscii di casa. 
Liam mi stava aspettando nella sua auto, era magnifico con i toni del blu che facevano risaltare la sua pelle abbronzata.

-Sei stupenda amore. Mi salutò baciandomi dolcemente, mentre la sua mano mi accarezzava la gamba.

-Dove andiamo? Chiesi frastornata dalle sue carezze.

-I ragazzi ci aspettano al "Camino Real". Disse mettendo in moto.

Quando arrivammo, il pub era già stracolmo di gente -Ariel siamo qui! Disse mia sorella insieme alle altre- Dobbiamo assolutamente parlare di cosa indossare al ballo. Continuò tirandomi a lei.

Liam si avvicinò verso i ragazzi seduti al bar, stranamente senza Clarissa, che con sorpresa stava già parlando con Vicky.




LIAM.....................


-Hey Liam. Disse Jason.

-Ciao ragazzi! Risposi.

-E'da un pò che non ti vediamo in giro, sei sempre occupato non è vero!. Continuò sarcastico Scott indicando Ariel.

-Già! Risposi sorridendo. - Allora avete qualche novità su Deamon? Continuai cambiando espressione.

-No, niente abbiamo chiesto in giro, ma pare che nessuno li abbia più visti. rispose Marcus.

-Per le numerosi morti sospette, di cui già ti abbiamo parlato, hai scoperto altro? 

-Se ne sta occupando mio padre. Risposi pensieroso.

-Non ci sono neanche più notizie di Devin, forse ha deciso di lasciare la città! 

-Non credo non è da lui, non sottovalutiamo comunque la situazione. Conclusi sperando che tutto si fosse stranamente risolto.



ARIEL........................



Quando Liam mi riaccompagnò a casa, era già notte fonda, tutti in casa dormivano già da un pezzo, anche mia sorella che era rientrata molto prima di me.

-Ci vediamo domani allora! Dissi al suo orecchio. 

-Mmh! Ariel tutte queste tue coccole mi fanno capire ben altro! Rispose visibilmente eccitato dal mio modo di fare.

-Ah si! E cosa capisci? Lo istigai avvicinandomi ancora di più a lui. 

Liam a quel punto, mi afferrò con entrambi le mani la vita e mi portò a sedermi a cavalcioni su di lui.
La mia schiena era completamente schiacciata contro il manubrio dell'auto e il mio seno toccava del tutto il suo petto.
Iniziò a baciarmi freneticamente il collo, mentre io iniziai a gemere di piacere. Sentivo la sua erezione tra le mie cosce scoperte e dissi con un filo di voce.

-Forse è meglio trovarci in camera mia...

-Sei sicura, non è pericoloso! Rispose con gli occhi carichi d'eccitazione.

-Ti aspetto di sopra... Gli dissi sorridendo.

Quando aprii la porta della mia camera lui era già lì, chiusi a chiave velocemente e mi avvicinai a lui, che non perse tempo e mi afferrò facendomi cadere sul letto. Gli abiti cadevano disordinati sul pavimento, avevo bisogno del calore del suo corpo sulla mia pelle nuda, alzò freneticamente la gonna del mio vestito e si liberò dei miei slip neri, sentivo la sua voglia di entrare dentro di me, la voglia di stare bene con me.
I suoi muscoli si rilassarono solo quando sprofondò dentro di me e continuò a baciarmi tenendo gli occhi sempre aperti, così da poter godere del mio volto in estasi. Raggiungemmo insieme il culmine del piacere, mentre Liam gridando il mio nome si rilassò ancora una volta sul mio corpo.
Ero stanca, ma completamente felice e mi addormentai poco dopo tra le sue braccia.



I raggi del sole filtravano imponenti, tra le tende della mia camera, aprii lentamente gli occhi, accarezzando il cuscino vuoto accanto a me, Liam era già andato via, prima che albeggiasse. 
Sorrisi deliziata pensando alla notte trascorsa e strinsi il cuscino tra le braccia respirando ancora il suo profumo.
Un fastidioso tamburellare alla porta mi distrasse però dai mie dolci pensieri.

-Ariel? Apri muoviti!

Mi alzai riluttante dal letto ricordandomi di aver chiuso a chiave la notte stessa.

-Cosa urli Jen! Risposi aprendo. 

-Ora ti chiudi anche a chiave? Mah! Comunque sono andata a ritirare gli abiti per la festa di stasera. Disse con enfasi.

Alzai gli occhi al cielo, mi ero completamente scordata della festa in maschera!


Le ore passarono in fretta, solo verso il tramonto ricevetti un'email da Liam:


"stasera è la grande sera Amore!

"Già speriamo che piaccia ai tuoi, come piaccio a te! Inviai divertita.

" Non pensarci." Rispose e pochi istanti dopo "Come ti vestirai?

" Sorpresa....dovrai cercarmi! Gli scrissi " E tu ? 

" Gli uomini saranno uguali!

" E come ti riconoscerò?! Chiesi curiosa.

Avrò una rosa scarlatta puntata sul petto! Scrisse lui.                                                     

E  Rosso sia!! Risposi chiudendo la chat.


Quando finalmente fui pronta, scesi le scale dove c'era già mia sorella ad aspettarmi. 

-Oh mio Dio! Disse quasi a bocca aperta -A Liam verrà un infarto Ariel!

Sorrisi compiaciuta e diedi un ultimo sguardo allo specchio, il mio abito da Cigno Nero era magnifico, la scollatura a cuore metteva in risalto il seno perfetto, scendeva stretto in vita per allargarsi pian piano ricoprendo la gonna di piume nere.
Presi il mio rossetto rosso Chanel e lo stesi sulle labbra -Ora è perfetto! Dissi uscendo di casa.





La casa dei Black era tutta illuminata con  piccole luci color ghiaccio, lanterne e gazebi bianchi, contornavano l'immenso giardino, era l'evento più importante dell'anno, erano presenti gli uomini più in vista della città, dove non si trattava solo di una festa in maschera ma si parlava d'affari.
Indossai la mia maschera di pizzo nera, con lati di piume che richiamavano l'abito, salutai Jen con il suo bellissimo vestito argento ed entrai in casa.
Fui subito inebriata da un profumo di lavanda selvatica, dato dai fiori sparsi nell'immensa sala da pranzo, mi accorsi subito dei numerosi sguardi fissi su di me dopo il mio ingresso e proprio in quel istante fui grata per la maschera, era come trovarsi tra gente che conosci ma che no potrà mai vederti.
Iniziai a camminare tra la folla e scorsi in lontananza Carol e Vicky anche loro bellissime, Clarissa  era con loro, magnifica in un abito acqua marina.
Decisi che le avrei salutate più tardi, ora avevo solo voglia di trovare Liam.
Camminavo piano nella penombra tra una stanza ad un'altra, uscii in giardino e rientrai subito, cercavo il suo volto tra gli uomini vestiti in smoking, tutti indossavano una maschera, ero confusa mentre il suono dei violini e del pianoforte accompagnava la mia ricerca.
Ad un tratto scorsi un uomo alto, vestito in abito scuro tra la folla, mi fissava da lontano, abbassai lo sguardo sulla rosa rossa che aveva sul petto e pensai subito a Liam, cercai così a passo spedito di muovermi a fatica tra la gente, ma dopo pochi secondi era sparito, mi voltai cercando di capire dove fosse e alzai lo sguardo sulla grande scala e lo ritrovai a fissarmi in cima.
Era tutto troppo strano  e quel comportamento non era da Liam, decisi così di salire al piano superiore, ma mentre stavo per farlo voltai lo sguardo per  un'ultima volta dietro di me e lo vidi.
Si! Era decisamente il mio Liam, magnifico nel suo abito total black che faceva risaltare la rosa rossa vicino al cuore e mi voltai indietro, quasi spingevo le persone per raggiungerlo. Lui fece altrettanto, una volta vicini, mi afferrò per la vita e mi baciò con passione, non avevamo bisogno di parole, ma soprattutto non avevamo bisogno di nasconderci dietro a delle maschere per capire che eravamo noi.

-Finalmente ti ho trovato! Dissi riprendendomi da quel bacio.

-Rossetto Rosso... Rispose sfiorandomi con le dita le labbra.

Sorrisi maliziosa.

-Aspettami in giardino, devo parlare con Marcus, non smette di telefonarmi, arrivo subito! Disse un pò seccato e poco dopo sparisce tra la folla.

Esco così in giardino e mentre respiro l'aria fresca, mischiata al profumo dell'erba bagnata, sento una voce femminile alle mie spalle.

-Tu devi essere Ariel?

Mi voltai e riconoscendo Bianca Black di fronte a me, bellissima nel suo abito blu.

- Piacere, signora Black. Rispondo togliendo la maschera per educazione.

-Liam mi ha detto che eri bellissima, ma non fino a questo punto. Continuò sorridendo.
 
-Grazie Signora Black.

-Bianca, chiamami solo Bianca. Rispose  -Allora, sembra che tu e mio figlio facciate coppia fissa a quanto pare!

-Già per me lui è molto importante. Risposi con sincerità.

-Come anche le notti passate insieme. Disse lei sottovoce.

-Come scusi...?

-Niente cara, spero solo che sappia cosa stai facendo, tutto qui! Continuò alzando un sopracciglio.

-In che senso? Le chiesi stranita.

-Liam è speciale e tu sai cosa intendo. Mi inchiodò con lo sguardo prima di continuare -Avrebbe bisogno di una persona come lui al suo fianco, una simile a lui, che possa stare nella sua vita "non normale". Ora il suo tono era diventato del tutto acido.

Io no avevo la forza di rispondere, mi sentivo troppo ferita, troppo offesa per dirle una parola, le lacrime iniziarono a rigarmi il volto, ma lei non si intimidì nel vedermi in quello stato e continuò.

-Sei sicura che tu sia la persona giusta per stare vicino a mio figlio! Concluse prima di voltarsi per rientrare in casa.

Iniziai a correre nel prato, avevo solo bisogno di andare via di lì, solo le lacrime e il dolore che provavo in quel momento mi davano la forza di non cadere, per andarmene da il più presto possibile.



Nota autrice:
Salve a tutti!! cosa dite vi è piaciuto questo capitolo? Spero di avervi intrigato con la magia del ballo in maschera. Con questo evento ho voluto sottolineare che Ariel e Liam hanno un altro ostacolo da superare: Bianca Black. Mi raccomando qualsiasi commento è sempre gradito! Grazie a coloro che hanno inserito la storia nelle seguite ecc.. ;-> 


 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***



 

ARIEL......................................

 

Ero quasi arrivata alla macchina quando ad un certo punto mi sentii afferrare il polso.

-Ariel, dove stai andando? Mi chiese Liam sorpreso.

-Lasciami! Voglio andare via da qui, voglio andare via da te! Risposi sconvolta gridando.

Vidi i suoi occhi spalancarsi per quella mia ultima frase, così mi fece girare verso di lui e disse -Ariel cosa è successo? Parlava a pochi centimetri dalla mia faccia.

-Lo sapevo che non dovevo venire... Dissi con sguardo basso - Lei ha detto che non sono giusta per te, per la tua vita! Continuai mentre le lacrime mi cadevano ancora.

Mi accorsi subito che Liam a quelle mie parole non trovava un senso, un collegamento al perchè fossi così sconvolta, continuava solo a guardarmi stranito.

-Io non sono all'altezza di stare vicino a te, lei ha ragione, Clarissa è quella giusta non io.....E poi tutto gli fu chiaro, mi afferrò per le braccia e mi strattonò forte per farmi smettere di parlare.

-Ariel guardami, Smettila! Guardami! Mi ordinò,  io alzai gli occhi arrossati e incontrai i suoi così vicino ai miei.

-Tu sei la mia vita, senza di te tutto non avrebbe senso! Parlava scuotendo la testa e stringendo il mio viso con entrambi le mani.

I suoi occhi grigi mi fissavano, implorandogli di crederlo, mi baciò dolcemente e continuò -Non mi importa quello che vuole mia madre, tu devi credere solo alle mie parole. Mi guardò di nuovo, la sua voce era come una brezza delicata sul mio cuore ferito e  dissi  -Si...ma lei non accetterà mai che tu stia con un umana.

Liam mi passò le dita tra i capelli, regalandomi uno dei suoi magnifici sorrisi e rispose -Quell'umana ha rapito il mio cuore e ora non posso più tornare indietro!

Gli sorrisi sentendomi quasi del tutto sollevata e lo abbracciai forte - Come hai fatto a trovarmi...

-Ho sentito il battito del tuo cuore accelerare e ho capito che qualcosa non andava. Rispose sussurrandomi all'orecchio.

-Già dimenticavo i tuoi poteri da lupo! 

-Ti va di rientrare? Non ti lascerò più sola promesso!  Il suo tono era talmente dolce che non potei rifiutare.

-Ah...comunque sei magnifico così! Dissi indicandogli lo smoking scuro - Quando sono arrivata alla festa, credevo che volevi essere seguito, continuavi a sfuggirmi.

 Ad un tratto Liam mi bloccò il polso e accigliato mi chiese -Di cosa stai parlando!

-Continuavo a vederti prima da una parte poi dall'altra, ho creduto fossi tu per la rosa rossa, poi quando mi sono voltata e ti ho visto, ho capito che mi ero sbagliata, il vestito era diverso!

-Aspetta Ariel, ti ricordi com'era quest'uomo che hai visto?

-Perchè Liam, non capisco mi sono sbagliata, non eri tu! Lo guardai confusa.

-Devi dirmi com'era! Insistette lui.

-Ok, ok alto capelli scuri, sguardo un pò inquietante e poi non so aveva la maschera, ma perchè me lo chiedi?

-Dobbiamo raggiungere gli altri! E all'improvviso iniziò a trascinarmi con se.


La musica si era fatta più alta e tutte le luci erano basse, la scala era illuminata solo da candele profumate, si stava quasi avvicinando la mezzanotte, dove tutti potevano alzare finalmente  le maschere,Liam subito si precipitò dai ragazzi, iniziando a parlare animatamente. Carol e Vicky mi piombarono vicino parlando della festa e degli abiti, a me sinceramente poco importava, continuavo a fissare Liam.

-Ragazze sapete cosa sta succedendo? Indicando il gruppetto, dove nel frattempo si era unita anche Clarissa.

-Non so, ma da come parlano sembra niente di buono!

Poco dopo, salì sul palco il padrone di casa Matt Black e iniziò a parlare ringraziando tutti i presenti per essere venuti, era un uomo di una bellezza mozzafiato, capì subito il mio amore a chi assomigliasse...


-Bene miei cari ospiti è arrivato il momento di alzare le maschere! Continuò sorridendo. In un attimo tutti  iniziarono col conto alla rovescia, si percepiva l'euforia nell'aria e dopo pochi istanti le luci si accesero e tutti si privarono delle loro maschere, si alzò così un vociare chiassoso, misto di sorpresa mi voltai anch'io gioiosa verso Liam, ma ne di lui ne degli altri c'era più traccia.


LIAM............................................................




Continuavo a muovermi il più in fretta possibile tra gli invitati, cercavo i loro volti, ora che tutti avevano tolto le maschere era più facile riuscire a trovarli.
Marcus e gli altri erano andati al piano superiore, io cercavo inutilmente tra la gente, ad un tratto vidi Peter poggiato vicino ad una colonna, era come se mi stesse aspettando, me ne accorsi dal suo ghigno soddisfatto. Mi agitai per raggiungerlo, l'idea che Ariel fosse stata così vicina a loro mi mandava fuori di testa, iniziai a correre, evitando chiunque mi capitasse davanti, dovevo raggiungerlo!
Ma quando arrivai in giardino era già scomparso.

-Hey Liam! l'hai visto? Chiese Marcus alle mie spalle.

-Quel verme è riuscito a sfuggirmi!  Risposi a denti stretti, ero fuori di me così senza accorgermene scaraventai  a terra un vaso nelle vicinanze. 

-Calmati Liam! Continuò Jeson che ci aveva raggiunto.

-Dovrei calmarmi! Quel bastardo ha cercato di avvicinarsi  ad Ariel e io dovrei stare calmo! I miei occhi si trasformarono di un rosso lucente e mi scaraventai contro Jeson.

-Basta ragazzi! Questo è quello che vuole lui, metterci uno contro l'altro! Marcus mi afferrò per le spalle allontanandomi da tutti.

 -Ora dobbiamo tornare dalle ragazze e spiegare tutto anche a loro!

-NO! E' troppo pericoloso! Dissi serrando la mascella.

-Devono sapere per essere al sicuro, conoscere chi è il pericolo Liam!


ARIEL..................................................................



Quando i ragazzi tornarono, i loro  volti erano visibilmente tesi, Liam mi si avvicinò subito.

 -Vieni dobbiamo parlare.. la sua voce era bassa e preoccupata.

Lo seguii senza discutere, perchè volevo sapere cosa stesse succedendo. 
Tutte le auto si fermarono ai piedi della raduna e scendemmo silenziosi, solo la luce della luna illuminava i nostri volti.

-Si può sapere cosa succede? chiese Vicky sfacciata.

Io ero vicino a Liam, ma lui continuava ad essere teso. 

-Stasera Ariel ha visto alla festa un uomo che somigliava a  Liam, ma in realtà era soltanto qualcuno vestito come lui. Iniziò a raccontare Marcus.

-E chi era? chiese ancora Vicky.


-Il suo nome è Deamon, è l'Alfa del suo branco. -Diciamo che molto probabilmente Peter si è schierato dalla sua parte, è da tempo che ci segue ed è per questo che ci siamo trasferiti!

-Come ha fatto a trovarci! Chiese Clarissa incredula.

-Pensiamo che abbia mandato qualcuno a spiarci! Rispose Scott.

-E cosa vuole questo tizio da noi? Chiesi timidamente confusa da tutta quella storia.

Liam iniziò a parlare, avanzando qualche passo in direzione della luna. -Lui vuole me! E il potere che possiedo io e la mia famiglia.

-Quale potere? Chiesi ancora.

-Durante la luna piena, tutti i lupi sono costretti ad una lunga e dolorosa trasformazione, solo noi ibridi abbiamo il potere di sfuggire a questa maledizione e trasformarci quando vogliamo! 

Questa volta lui si voltò e io rimasi quasi pietrificata dal suo sguardo pieno di rabbia, ma avevo ancora una domanda da fargli- E tu come puoi dargli quello che vuole?

-Il morso di un Ibrido Alfa, può farlo!

-Quindi il mio incidente non è stato un caso! Intervenne Jennifer scioccata.

-No! Rispose Liam abbassando lo sguardo. -E' stato solo un avvertimento!

-Forse se tu gli daresti quello che vuole, la faremo finita con questa storia. Intervenne acida Clarissa.

-Ma che cazzo stai dicendo! La guardò Marcus incredulo. -Il potere di un ibrido se cade nelle mani sbagliate può diventare pericoloso, l'intenzione di Deamon è formare un esercito di ibridi senza scrupoli.

-E non si fermerà fino a quando non avrà ottenuto quello che vuole!

La voce di Liam fece cadere un silenzio tenebroso su tutti noi, io rimasi pietrificata da quel racconto, nella mia mente collegavo i puzzle delle cose accadute nei mesi trascorsi, l'incidente di Jen, le morti misteriose nella città, la costante sensazione di essere osservata e poi l'ultima alla festa in maschera, dove quel mostro aveva cercato di avvicinarmi.
Un sottile brivido mi percosse la schiena consapevole che l'oscurità stava per inghiottirci.....



 

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Capitolo 17
*** capitolo 17 ***


CAPITOLO17
CAPITOLO 17

Ricordo anche un'altra storia a chi fa piacere di dare una sbirciata in sezione romantica di Mlella24 Like you want me grazie fatemi sapere se vi fa piacere




ARIEL................................


Sopraffatta dalle emozioni della serata, non riuscii nemmeno a pensare di allontanarmi daLiam.
Con lui mi sentivo protetta; mi  sentivo forte e soprattutto in grado di combattere tutto il male che cercava costantemente di dividerci.

-Amore vuoi che ti riaccompagni a casa? disse Liam.

Eravamo rimasti soli in giardino e l'aria fresca iniziava a pungermi la pelle così mi avvicinai a lui abbracciandolo e sussurrai - Voglio restare con te stanotte....

-Come vuoi ....Rispose a bassa voce nel mio orecchio.

Entrammo nella sua camera dalla terrazza esterna attenti a non farci vedere dalla sua "adorabile mamma."

Mi lasciai cadere sul suo letto, ma Liam non mi diede il tempo di distendermi del tutto che già mi fu sopra.

-Cosa faremo adesso? Gli chiesi riferendomi a quello che era successo.

Liam continuò a baciarmi il collo riempiendomi distrattamente delle sue carezze, era come  se non volesse rispondermi. Ero stanca, esausta da tutti gli avvenimenti della serata, mi strinsi di più a lui e poggiai la testa sul suo petto, dove senza accorgermene mi abbandonai ad un sonno profondo cullata dal ritmo del cuore di Liam........
..........
Degli artigli cercavano  di afferrarmi , io continuavo a correre, correre con tutte le mie forze, ma era come se quella creatura si beffasse dei miei sforzi, raggiungendomi nonostante tutto.
"Va via da me, Lasciami!!! Urlavo -Cosa vuoi da me! Ma da quel mostro non ricevevo nessuna risposta, così ricominciai a correre fino a sentire la pelle lacerarsi sulla sciena.
Sentivo i suoi artigli dentro la carne , bruciava e un dolore lancinante mi inghiottì del tutto.
Sentivo quella cosa dietro di me  e in un attimo fui scaraventata contro un muro, cercavo di guardare cosa fosse, continuavo a piangere disperata alzai lo sguardo e dei terribbili occhi sangue incontrarono i miei, mentre degli enormi artigli si alzarono nell'aria per scaraventarsi sul mio viso.........


Un urlo agghiacciante  fuoriuscì dalle mie labbra.

-Ariel! Sentii la voce preoccupata di Liam. -Tesoro svegliati!

Aprii gli occhi velocemente, ansimavo ed ero tutta sudata,  vidi Liam chino su di me il suo sguardo era pieno di preoccupazione.

-Mio Dio Liam! E' stato orribile un incubo....sembrava così reale...Dissi con voce rotta dal pianto aggrappandomi al suo collo.

All'inizio lui parve esitare, poi mi strinse  forte e affondò il viso nell'incavo del mio collo -Scusami...Disse- Ti sto coinvolgendo in qualcosa più grande di te....Sto sbagliando tutto!

Io non gli permisi di finire la frase ed incollai le mie labbra alle sue.

-Tu non hai nessuna colpa. Io voglio stare accanto a te, qualunque ostacolo si opponga tra di noi. IO TI VOGLIO NELLA MIA VITA! Dissi e un attimo dopo ricominciai a baciarlo con foga.

Liam rispose al mio bacio, voltandosi e imprigionandomi fra le sue braccia, schiacciandomi sul letto.
Lentamente mi sfilò la sua maglietta che avevo indossato come pigiama, mente io cominciavo a sbottonargli la camicia bottone dopo bottone!
Baciavo la sua pelle, mentre lui scese a baciarmi il collo, fino ad arrivare alla punta del mio seno. Gemetti in risposta al suo gesto e per le sensazioni forti che provavo. Strinsi forte la sua testa, facendogli capire quianto mi piaceva quello che mi stava facendo.
Iniziò a lasciare una scia di baci ardenti sul mio ventre, scendendo sempre più giù fino a lì! Mi inarcai, imbarazzatissima, ma lui mi rassicurò dando dei semplici baci alle dita che io inconsapevolmente stavo usando per allomtanarlo.
Ad ogni modo la sua dolcezza mi diede sicurezza, così lo lasciai fare raggiungendo quasi subito l'apice del piacere. Liam risalì lentamente, arrivando nuovamente alle mie labbra e mi penetrò con delicatezza.
Fu un amplesso fatto di passione, si spingeva con foga dentro di me ed io rispondevo con altrettanto sentimento nei suoi affondi. Fare fare l'amore era come se noi riuscissimo ad alleviare il peso dei grossi problemi che pesavano sulle nostre spalle.
Non potevamo farcela l'uno senza l'altra.
Raggiungemmo insieme l'estasi e per me fu una gioia sentire il suo seme dentro di me. Dio quanto lo amavo!!!!


Angolo autrice
Salve a tutti !! ecco a voi un altro capitolo della vita di Ariel e Liam, lo sò è un pò corto, ma spero vi piaccia la dolcezza dei due protagonisti, sembra proprio che niente possa dividerli.....Ma riusciranno a superare tutto? solo con la forza dell'amore?? Chissà potrete scoprirlo solo leggendo e magari lasciandomi qualche recensione, spero in qualche commento A presto  ;->

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Capitolo 18
*** capitolo 18 ***


CAPITOLO17  
CAPITOLO 18



Ricordo anche un'altra storia a chi fa piacere di dare una sbirciata in sezione romantica di Mlella24 Like you want me grazie fatemi sapere se vi fa piacere.




ARIEL................


Le ore notturne erano trascorse troppo in fretta, le carezze di Liam mi avevano calmata su quell'orribile incubo, sentivo ancora sulla pelle il suo tocco delicato.
Verso l'alba mi aveva riaccompagato a casa -Piccola ci vediamo domani, mi mancherai tanto oggi!

-Stai attento e chiamami. Gli risposi.

 Lo salutai di nuovo e scivolai fuori dalla sua auto e in punta di piedi entrai in casa. Cercavo di fare il minimo rumore, ma mi pietrificai nel vedere i miei genitori che mi aspettavano già all'ingresso.

-Signorina dove sei stata? Chiese subito mio padre.

-Alaric calmati ora ci penso io. Gli disse mia madre ancora assonnata. -Vieni cara facciamo due chiacchiere.

Ci sedemmo sotto il gazebo in giardino,stava albeggiando, l'aria fresca mischiata al calore del sole che nasceva era una sensazione stupenda sulla pelle.

 -Sei stata da lui? Mi chiese in tono cauto, mentre mi limitavo ad acconsentire con la testa.

-Io e tuo padre da ragazzi, avevamo un posto tutto nostro! Disse con lo sguardo divertito.

-Ti prego Mamma! Non mi interessano queste cose! Gli risposi imbarazzata.

-E' logico che ora lui sia preoccupato, sei la sua bambina e anche io sono preoccupata Ariel.

-Mamma, Liam è un bravo ragazzo e io lo amo! Gli risposi sinceramente.

-Lo so si vede che sei molto innamorata di lui, vorrei solo che non soffrissi, sai che la sua famiglia è molto diversa dalla nostra, sono persone molto in vista noi invece del tutto modeste.

-A Liam non importa quello che pensano i suoi genitori, te lo assicuro mamma.

-Beh! Spero che sia così! Rispose ancora titubante - Ad ogni modo sta attenta! Conluse.

Gli stampai un bacio sulla guancia e corsi di sopra a prepararmi.
La doccia mattutina mi aveva veramente rilassata, anche se ultimamente mi sentivo spesso stanca e senza forze.
Scesi in cucina dove trovai già Jen a fare colazione.

-Oggi siamo sole, sarà una giornata noiosissima! Sbottò subito lei.

- Hai ragione cerchiamo di non pensarci!

Arrivai poco dopo al college, dove c'erano già Carol e Vicky ad aspettarmi, insieme a Jeson e Scott, provai un pò d'invidia nel vederli insieme mentre Liam e Marcus erano chissà dove a cercare Deamon.



LIAM.............................................................................................................................................................................................................


Eravamo quasi sicuramente già fuori città, pensai mentre guidavo. La mia rabbia cresceva sempre di più per quella situazione, non riuscivo più a trattenerla.

-Vedrai che lo troveremo! disse Marcus seduto al mio fianco.

-Non riesco a dimenticare le parole di quel verme di Peter al telefono mi ha sfidato apertamente, capisci! Risposi a denti stretti.

-Hai fatto bene a non dire niente a nessuno.

-Se solo le fanno qualcosa io...

-Smettila! Non succederà nulla.

Perlustrammo la raduna palmo a palmo, ma di Peter  e del suo branco non c'era traccia, camminavamo da ore e la sera stava ormai incombendo su di noi, quando ad un tratto sentii la voce roca di Peter tra gli alberi fitti. -Bene guarda chi si vede!

Alla vista di quegli occhi così maligni la furia prese la meglio e mi precipitai su di lui con gli artigli e in canini ben in vista.
Lo afferrai per il collo scaraventandolo a terra.- Non permetterti mai più di minacciarmi! Gli dissi vicinissimo al suo viso. Senza neanche accorgermene Garret mi fu dietro afferrandomi con i suoi artigli. In quello stesso istante Marcus si precipitò su di lui azzannandigli il braccio impedendo di continuare su di me.
Peter si alzò da terra e guardando Jein disse  - Mia cara, facciamo sentire un pò di dolore a questi idioti!

Immediatamente guardammo verso la figura mite di quella ragazza, ma quando sentimmo l'urlo che proveniva dalla sua bocca ci accasciammo a terra dal dolore. I timpani erano sul punto di scoppiare per quel suono acuto, cercavamo di alleviare le fitte di dolore coprendo le orecchie con le mani, ma era tutto inutile.
-Cosa ti succede Liam, non riesci ad alzarti, Peccato! Credo di dover chiamare la tua ragazza ad aiutarti. Aspetta....come si chiama...? Sentivo la voce di Peter sopra di me ma non riuscivo a reagire. - Ariel! Continuò sarcastico.

La rabbia crebbe feroce in me, non potevo sopportare il suo nome sulle sue labbra, così iniziai a combattere contro quel dolore lancinante e mi alzai, diedi un urlo di odio puro e incontrai lo sguardo di Peter con i miei occhi rossi. Afferrai Jein per la gola e la scaraventai con forza a qualche metro di distanza, pensai di averla uccisa.
Mi diressi ancora verso Peter, mentre sentivo dietro di me Marcus combattere Garret per non farmi raggiungere. Quando arrivai a Peter lo afferrai alla gola e dissi -Voglio Deamon! dimmi dov'è!
Il suo sguardo sembrò divertito mentre rispondeva -Non preoccuparti ora è in ottima compagnia....! Fu lì che capii tutto ero caduto in trappola, nella loro trappola, mi avevano attirato a chilometri di distanza. Alzai lo sguardo nel vuoto e mi voltai verso Marcus e dissi  -Ariel!



ARIEL............................................................................................................................................................................................................................

Diedi un'altra occhiata al mio orologio "Oh mio Dio è tardissimo" pensai, mi ero persa da ore in biblioteca a leggere e a cercare qualcosa sugli ibridi. Cercavo e ricercavo ma senza successo, una strana sonnolenza stava prendendo il sopravvento su di me e fu così che decisi di tornare a casa.

Era stata una giornata troppo lunga, l'assenza di Liam mi aveva rattristata.
Chiusi l'ultima luce nella biblioteca e mi diressi verso l'uscita. Il campus era deserto a quell'ora tarda, mi salì un senso di paura, volevo tornare subito a casa e come se non bastasse la batteria del mio black-berry era morta da un pezzo, non sentire la voce di Liam mi faceva salire ancora più l'ansia.

Sentivo come una presenza dietro di me, cercavo di non pensarci e affrettai il passo. Mi avvicinai con le mani tremanti alla macchina e quando cercai di mettere in moto, la macchina non dava nessun segno di vita.
-Perfetto! Dissi abbassando la testa sul manubrio e quando la rialzai, mi ritrovai un uomo con due occhi  rossi fissi su di me. Urlai dallo spavento e corsi fuori, il cuore mi batteva talmente forte che pensai mi scoppiasse nel petto.

Arrivai nel corridoio dell'università illuminato a stento da poche luci. Ritrovai quegli occhi rossi davanti a me e la sua voce sconosciuta mi disse.

-Dove scappi ragazzina!

-Chi sei? Chiesi con il fiatone mentre la mia voce si sentiva a stento nella penombra.

-Il tuo Liam  mi conosce bene! Rispose mentre si avvicinava a me.

-Che cosa vuoi! Chiesi sfrontata.

Lui era ormai vicinissimo e mi girava intorno piano con passo felino. -Oh da te niente, ma da Liam sai cosa voglio!

-Va al diavolo! Urlai mentre gli spruzzavo una dose del mio spray al peperoncino dritto negli occhi.

Sentii subito dietro di me le urla di dolore di Deamon e corsi ancora di più tra i corridoi del college. Arrivai in palestra e mi chiusi in uno sgabuzzino, mi accasciai a terra esausta  mentre il mio corpo non voleva smettere di tremare. Era tutto così assurdo, era come nel mio incubo, era tutto esattamente identico, solo che ora era terribilmente reale.
Cercai di schiarirmi le idee per essere più lucida, ma un unico pensiero continuava a tormentarmi, tutto quello era un piano di Peter e Deamon architettato nell minima precisione.
Sentii i suoi passi avvicinarsi sempre di più alla porta dello sgabuzzino, cercai di tapparmi la bocca per non far sentire il mio respiro affannato, ma lui sentiva il mio odore....

-Vieni fuori Ariel, sai che non puoi sfuggirmi! La sua voce era sottile e soddisfatta.
In un attimo spalancò la porta e io urlai forte dallo spavento, iniziai a correre per sfuggirgli di nuovo, ma ad un tratto sentii i suoi artigli affondare nella mia schiena.
La mia pelle si dilaniò, lasciandomi senza respiro. Caddi sulle ginocchia, mentre sentivo il sangue inzupparmi la maglia, sapevo di non avere scampo e  rimanere lì sarebbe stata la mia fine. Tentai a stento di rialzarmi e mi resi conto che Deamon era sparito, non capivo il perchè di quella resa, raggiunsi il parcheggio per chiedere aiuto, ma sembravano tutti spariti.

-Ti avevo avvertita, ma tu sei testarda come Liam! disse Deamon scagliandosi ancora su di me.

 Le sue mani mi tenevano stretta sull'asfalto impedendomi di fare alcun movimento, cercavo di rimanere lucida ma il dolore era troppo lancinante.

 - Con te farò capire a Liam chi comanda...e ora mi darà quello che voglio vedrai!

-Mai! Urlai io.

Fu in quel momento che vidi nei suoi occhi la vera luce dell'ira, il mio affronto lo aveva fatto infuriare ancora di più, così mi afferrò per il collo alzandomi da terra, mi sentivo soffocare, non avevo più nessuna forza, volevo solo lasciarmi andare...
Sentii la voce di Liam ma era così sfocata, pensai stessi sognando, ma quando vidi anche Deamon girarsi capii che non mi sbagliavo Liam era lì a salvarmi finalmente.
Lo guardai con la coda dell'occhio mentre scendeva dall'auto correndo verso di me, urlò il mio nome così forte che mi risuonò come un tuono nei timpani.

-Sei stato tu a volere tutto questo Liam! sentii dire da Deamon e subito dopo fui scaraventata contro un muro,subito un dolore lancinante alla testa e poi fu solo buio......
Sentii solo Pace. 




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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19

 

heylà! sono tornataaa :-)   Grazie a tutti coloro che leggono in silenzio ma comunque ogni vostro commento è gradito...Ora vi lascio ancora a Liam e Ariel CIAO :-)


POV LIAM...................

Non potevo credere ai miei occhi, Ariel aveva fatto un volo di qualche metro e la sua testa andò a sbattere contro un muretto. Urlai disperato, mentre chiamavo il suo nome e corsi velocemente verso di lei, vidi Marcus scagliarsi contro Deamon. Il mio cuore perse un battito, nel sentire il suo respiro lieve sulle mie mani, lacrime di dolore e rabbia mi scendevano instancabili sul volto, continuavo a dire il suo nome e a stringerla a me, mentre vedevo il suo sangue sulle mie mani.

-Liam... Liam sentivo la voce di Marcus chiamarmi agitato...Stanno arrivando i soccorsi!

Avevo perso completamente la razionalità, continuavo a ripetere che era colpa mia e non volevo lasciarla dal mio abbraccio, dopo pochi minuti arrivarono i  soccorsi e a fatica mi allontanai dal suo corpo.
Durante il tragitto fino in ospedale non riuscivo a dire una parola, mantenevo la testa tra le mani, pensando che fosse tutto un terribile incubo. Arrivati al Memorial Hospital, mi precipitai in fretta al pronto soccorso, ma era tutto inutile i paramedici non me la fecero vedere.
Cercavo di mantenere la calma, ma dentro di me sentivo un fuoco che sarebbe esploso di lì a poco.

-Liam....Calmati andrà tutto bene, vedrai cercò di tranquillizzarmi Marcus ma io sapevo che dopo quello tutto sarebbe cambiato, niente sarebbe stato come prima.

Erano arrivati tutti, Jennifer era davvero sconvolta, continuava a piangere mentre abbracciava Marcus.
Tutto era come un film, che andava a rallentatore, il mio corpo era lì ma la mia mente No. 
La madre di Ariel, si stringeva forte al marito, sentii Jennifer raccontare loro che i medici avevano ritrovato delle ferite di un animale sul corpo. Nel sentire quelle bugie, le mie labbra si contrassero in segno di disgusto.

"Se solo sapessero" Pensai.

Il primario del pronto soccorso arrivò dopo qualche ora, appena lo vidi balzai in piedi come se mi stessi risvegliando dal mio incubo.

-La signorina Hale, ha riportato profonde ferite alla schiena e al torace, sembra dovute a artigli di qualche animale, le autorità competenti sono già state avvertite, un animale del genere potrebbe fare ancora vittime. Disse piano il dottor Miller rivolgendosi ai genitori di Ariel.

-Cosa ci può dire adesso sulle sue condizioni Dottore? Chiese Jenna Hale

-Ci esprimiamo cauti sulle sue condizioni, ha riportato un ematoma celebrale complesso le prossime ore saranno decisive.

-Grazie Dottor Miller. 


Aprii la porta della stanza dell'ospedale dove Ariel era stata sistemata, appena la vidi delle lacrime iniziarono a pungermi gli occhi.
La vista di lei immobile in quel letto enorme, la sua pelle ricoperta quasi del tutto dalle garze, sfiorai  delicatamente la sua mano, non volevo procurargli altro dolore.
Ero seduto immobile mentre la guardavo, pensavo a come la sua vita fosse cambiata in modo negativo da quando mi aveva conosciuto e continuavo a tormentarmi che era tutta colpa mia.

-Liam, Hey! Disse Marcus scuotendomi dobbiamo andare l'orario delle visite è terminato...

Io accennai un si e mi alzai controvoglia.

Marcus mi accompagnò a casa, era come se non volesse lasciarmi, aveva paura di una mia reazione.

-Liam resto con te! 

-Non c'è bisogno! Risposi infastidito  -Ho bisogno di stare da solo.

-Liam.....Continuò Marcus ma sussultò dal pugno forte che diedi al cruscotto dell'auto.

Scesi sbattendo la portiera senza voltarmi indietro, anche se sentivo ancora Marcus dietro di me.

 Entrai in casa e vidi subito mio padre con il viso sconvolto.

-Figliolo io e tua madre abbiamo saputo....

Io non li risposi ne li guardai, continuavo a salire le scale, quando mia madre tentò di bloccarmi urlai  -Lasciami in pace!!

Quando entrai in camera mia, iniziai a muovermi agitato, mi sentivo morire in quelle quattro mura.....dovevo uscire, cercarlo...volevo Ucciderlo!

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


 


LIAM.......................


Correvo senza fiato, era buio pesto davanti a me solo gli alberi della fitta raduna, l'odio mischiato alla rabbia era la sola forza che mi faceva proseguire.

Non avevo meta precisa, forse avevo solo bisogno di sbollire un po e ad un tratto ..............dei leggeri movimenti tra le foglie morte del terreno mi fermai d'impulso.
Quando mi voltai lo vidi....era lì insieme al suo branco, i miei occhi si accesero ancora di più di un Rosso simile al fuoco, i miei artigli vennero fuori imponenti e senza razionalità mi scagliai contro Deamon, ma fui subito scaraventato lontano da Garret.

-Liam sei solo uno sciocco a presentarti qui tutto solo! Apostrofò ironico Deamon.

-Verme schifoso .............sei solo un bastardo!! Gli risposi a stento.

Senza dargli neanche il tempo di rispondere, mi scagliai di nuovo nella sua direzione e questa volta quando Garret provò a fermarmi lo pugnalai all'addome con i miei artigli e soddisfatto lo vedo accasciarsi a terra.
Anche Peter cercò di fermarmi, ma tutti i suoi attacchi furono inutili, avevo un solo obiettivo Deamon..... la mia rabbia e l'odio che provavo mi davano una forza sovrumana che non credevo di possedere.
 Purtroppo la mia soddisfazione durò poco, in un secondo mi sentii afferrare da Peter e Garret che mi scaraventarono a terra, sentii le mie ossa scricchiolare e inchiodarono il mio sguardo in direzione di Deamon.

-A quanto vedo il nostro Liam sta facendo progressi....Sghignazzò lui. 

-Se solo fossimo io e te...ti ucciderei subito. Gli urlai contro.

-Sei solo uno povero sciocco, perchè sai bene che quello che è successo è solo colpa tua se solo mi dessi quello che voglio......

-Non avrai mai niente da me!!! Gli risposi schifato anche se sapevo che infondo  aveva ragione.

 I pensieri nella mia testa correvano veloci, le idee buone da quelle cattive combattevano tra loro e io no sapevo cosa fare...poi decisi l'unica soluzione era quella............. ne ero sicuro.

-Ti ho dato del tempo ma tu l'hai sprecato, sai bene che non mi fermerò ....colpirò tutti quelli che ami.....Uno ad Uno! Disse con sguardo minaccioso.

-Le tue minacce non mi fanno paura, tu senza di me non sei niente è per questo che continui a seguirmi. Ora sono io che detto le condizioni! 

-Io entrerò a far parte del tuo branco, farò ciò che vuoi,  a patto che tu dimentichi chi mi circonda....Conclusi con voce smarrita  rendendomi conto della gravità delle mie parole.

La sua risata vittoriosa  risuonò come eco nell'aria e disse  -Finalmente il vecchio Liam è tornato!!! -Hai tempo fino alla prossima luna piena e poi sarai dei nostri! Concluse.

Deglutì  a fatica e strinsi la sua mano, nella stretta i suoi artigli furono nella mia carne, segno che il patto era stato sigillato.  

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***





Ricordo anche un'altra storia a chi fa piacere di dare una sbirciata in sezione romantica di Mlella24 Like you want me grazie fatemi sapere se vi fa piacere.


LIAM.....


Il mattino seguente avevo ansia di arrivare in ospedale per vedere se Ariel mostrasse qualche miglioramento. Trovai lì già i suoi genitori che mi salutarono con un sorriso di sicurezza, io mi avvicinai a lei e la baciai delicatamente sulle labbra, tenevo troppo a lei e non avrei più permesso che le fosse fatto del male.



Ariel...

C'è solo dolore...la testa,il petto... un dolore lancinate!
Sento voci sussurate nel buio, non ricordo cosa sia successo.. cerco invano di aprire gli occhi. Le parole sussurate diventato più chiare...riesco a riconoscerle, sono loro, i miei Amici. Sento la voce forte e chiara di mia sorella e poi la Sua. Il mio caro e dolce Liam è quì! Vorrei rispondere alle sue carezze.. ma nulla!
Di nuovo Buio!


LIAM...

-Perchè non si sveglia? Chiedo angosciato al Dottor Miller.
-La signorina Hale ha subito un forte trauma cranico. La sua attività celebrale è stabile e non ci sono edemi, riprenderà i sensi quando sarà il momento.
-Liam, ora dobbiamo andare. Disse Jeson mentre si avvicinava a me.
-No! Voglio essserci quando si sveglierà, non me ne vado!


ARIEL...
Apro delicatamente gli occhi.

-Ariel! Oh tesoro mio disse Liam gioioso mentre si allontanava per chiamare i medici.
Dopo la solita visita di routine, Liam mi sommerse di baci e coccole.
-Amore mio..ho avuto così tanta paura che non fossi più tornata da me.. 

-Sorellina..ci hai fatto prendere un colpo! intervenne Jennifer abbracciandomi con delicatezza. 

-Non vedo l'ora di uscire di qua e e tornare a casa..Dissi speranzosa.

-Ho parlato con il Dottor Miller e ha detto che dovrai passare ancora qualche giorno quì in osservazione e poi ti dimetteranno.. Disse mia madre felice, stretta a mio padre.
 
Trascorremmo l'intero pomeriggio a ridere e scherzare, era come se tutti avessero l'intenzione di distrarmi da quello che era successo, ma io volevo sapere quale erano state le conseguenze di quell'attacco feroce da parte di Deamon. Quando Liam arrivò per i saluti cercai di non apparire turbata.

-Spero che le ore passino veloci come il vento, perchè domani tu arrivi da me.. Dissi rubandogli un dolce bacio.
Lui si limitò a sorridere delicatamente senza rispondermi.



Finalmente oggi mi dimettono pensai tra me e me, non ce la facevo più a stare in quella stanza volevo tornare a casa e quando vidi arrivare Liam gli sorrisi gioiosa.
-Finalmente amore, non vedo l'ora di tornare a casa e stare insieme a te! Dissi stringendolo a me. 

-Si Ariel anche io ma ora è meglio andare ci stanno aspettando ......Mi rispose freddo e distaccato.


Dopo pranzo , decisi di scendere in veranda e mi rilassai sulla sedia a dondolo di mia nonna, la mia mente mi riportava ormai sempre agli stessi pensieri che cercavo inutilmente di reprimere, non capivo il comportamento di Liam dopo il mio incidente, non era da lui essere cosi distante e sfuggente, decido comunque di non  pensarci e mi abbandono alla stanchezza che sento.
-Ariel...,hey svegliati rientriamo in casa sta per fare buio...Sento a stento la voce di Jen e apro gli occhi ancora assonnata.
-Sono stanca lasciami in pace! Gli rispondo....
-Ariel devi rientrare non puoi stare qui ti prenderai un raffreddore. 

-Non mi interessa!
-Si può sapere che ti prende, sei nervosa lo vedo, sai che con me puoi parlare...mi chiede apprensiva.
Io apro gli occhi e sospiro delicatamente 
-Non sò ...mi sento strana continuo a ripetermi che va tutto bene, ma sento che qualcosa non va tra me e Liam, dopo quello che è successo è strano, distante... per esempio sono ore che non si fa sentire e questo credimi non è da Liam! 
-Ariel devi solo stare tranquilla è normale dopo quello che è successo, Marcus mi ha detto che sono stati giorni infernali per Liam, era furioso, ha tentato di affrontare da solo Deamon, ma fortunatamente Marcus lo ha fatto ragionare.....lui secondo me si sente colpevole per quello che ti è successo, perchè hanno colpito te per ferire Liam.
Vedrai che si sistemerà tutto devi solo dargli tempo per sbollire la rabbia che ha dentro. Continuò Jennifer abbracciandomi
-Spero che sia così......Risposi accendando un sorriso.

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Capitolo 22
*** capitolo 22 ***


CAP 21
CAPITOLO 22

Eccomi di nuovo con un brl capitoletto della mia storia un anticipo?
Vediamo.....dico solo che a volte ciò che ci circonda nella vita non è come sembra!
E con qsta frase enigmatica vi lascio alla lettura :-)))



pov Ariel:.............


-
Signorina Hale sta andando tutto per il meglio, devo però avvisarla che rimarranno delle cicatrici. Disse il dottor Miller.

Io lo guardai e annuii. 

In realtà, il dispiacere che stavo provando ultimamente per la lontananza da Liam era di gran lunga peggiore di avere delle cicatrici sul corpo.
Era passata ormai più di una settimana dall'attacco dell'"animale" e lui si era fatto sempre più distante.

Salutai cordialmente il dottore e tornai a casa con mia madre, non appena notai R8 davanti casa il mio cuore perse un battito. Mi catapultai letteralmente dall'auto e corsi verso la porta di casa, ero ansiosa di vederlo, di sentirlo vicino, ma non appena entrai e lo vidi, non ci fu il solito sguardo pieno d'amore che mi regalava sempre, No quello era stato sostituito da uno sguardo freddo e distante.

I suoi occhi fuggivano dai miei, come se avesse paura di cedere a qualcosa. Mi avvicinai a lui e stanca di tutto, lo abbracciai forte, lui mi strinse a sua volta, ma io sentivo che qualcosa non andava.

-Vieni adiamo in giardino. Gli sussurrai e lui mi segui senza dire una parola.

Ci sedemmo sotto il gazebo uno di fronte all'altra, consapevoli che il momento delle spiegazioni era arrivato.
L'aria era piuttosto calda, così decisi di togliere la giacca, ma subito mi accorsi del danno che inconsapevolmente avevo fatto....

-Liam... Io.... Non finii la frase perchè mi accorsi che ormai lui non gurdava più il mio volto ma solo le mie ferite. 


Allungò una mano e sfiorò leggermente la mia pelle, ma prima che potesse allontanarsi di nuovo afferrai la sua mano e

dissi -Liam....che ti sta succedendo, perchè hai quest'atteggiamento così stano?

Lui abbassò lo sguardo e iniziò finalmente a parlare

-Vedi dopo il tuo incidente, andai in cerca di Deamon, purtroppo non potei fare molto, erano troppi e io ero solo, decisi così di andarmene non prima di aver dato una lezione ad uno di loro. Ad ogni modo ora ce ne stiamo occupando io e mio padre! Concluse vago senza scendere nei minimi dettagli.

Il suo sguardo ricadde poi sulle mie ferite e disse -Senti molto dolore?

-Ti prego non incolparti per questo. Non devi.... Ma lui mi interruppe subito.

-Sai bene che è per colpa mia se ora sei in questo stato!! Disse dolcemente e poi prese la mia mano e iniziò a baciarmi le dita una ad una.

-Ora devo andare ....! 


-Di già! No ti prego resta ancora un pò con me....Gli dissi triste, ma lui lasciò un delicato bacio sulla mia fronte e si allontanò senza più voltarsi.


Il mattino seguente mi svegliai già stanca, senza capire da cosa dipendesse, forse era per quello che avevo passato nell'ultimo periodo, svuotai la testa da tutti quei pensieri e cercai il mio tubino rosso, mi vestii velocemente e acconciai i capelli in un morbido chignon, volevo che lui mi vedesse bella!

Le lezioni al college stavano per terminare, altri pochi mesi e poi solo vacanze e relax in spiaggia, sarebbe stato fantastico con il mio Liam.
Arrivai poco dopo e trovai già tutti ad aspettarmi nel parcheggio.Vicky e Carol mi abbracciarono forte, ma la mia testa era rivolta verso Liam, infatti mi avvicinai e lo baciai sulle labbra, ma lui rispose a quel bacio ancora più scostante del giorno prima.

-Adesso basta Liam! Dobbiamo parlare!!

Raggiungemmo un luogo un pò più appartato e io iniziai subito a sfogare tutto quello che sentivo

-Si può sapere perchè ti comporti così con me Liam?

-Così come! Chiese stupito. 


-Da stronzo! Risposi senza giri di parole

-Sembra quasi che tu lo faccia a posta per farmi arrabbiare! Continuai.

E lui per la prima volta da giorni ormai, mi guardò dritto negli occhi e disse 

-Si hai ragione, sai che c'è credo di dovertelo dire, non voglio più continuare con questa farsa....mi sono divertito eppure tanto, dopo quello che è successo non me la sento più di continuare, perchè esponendoti tu hai esposto allo stesso tempo anche me e la mia famiglia, quindi credo che sia meglio finirla qui. Concluse senza nessuna emozione sul volto.

Io non riuscivo a muovermi, nemmeno le lacrime che mi premevano per uscire, riuscivano a cadere.

Il mio cuore era scomparso, ma non quelle orribili parole che continuavano a risuonarmi in testa.
Quando alzai lo sguardo lui non c'era più, riuscii a vedere la sua sagoma sfocata, le mie gambe non ressero ed io lentamente mi accasciai a terra. Volevo urlare, volevo MORIRE!

-ARIEL!! Gridò qualcuno da lontano 

- Tesoro, cosa ti è successo!?-Disse Vicky ma io non riuscivo a rispondere, poco dopo anche grazie ad Carol riuscii a rimettermi in piedi.

-Forse è meglio se la riportiamo a casa!

-NO! Risposi velocemente e subito dopo dovetti deglutire per l'attacco di nausea che avvertii  

-Starò bene...Dissi a fatica. anche se avevo ancora davanti agli occhi il suo viso inespressivo. 


Poco dopo entrammo in aula, dove sicuramente c'era anche lui anche se io no avevo il coraggio di vedere dove fosse seduto, dopo pochi minuti di lezione, avvertii un altro fortissimo attacco di nausea, che mi costrinse ad alzarmi e correre in bagno. 


AUTORE:
Allora cosa ne pensate???  Lo sappiamo che siete in tanti a leggere ma ci farebbe piacere sapere anche i vostri pensieri, consigli o critiche in merito a questa storia, mi raccomando recensite . Un ringraziamento particolare a coloro che hanno inserito la storia nelle preferite e nelle seguite, ma anche a coloro che leggono soltanto. Grazie di cuore a tutti e a presto con il prox capitolo.

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Capitolo 23
*** capitolo 23 ***


capitolo 23
CAPITOLO 23
POV LIAM

Continuavo a guardarla. Non potevo credere a quello che le avevo detto poco prima, avevo visto un dolore lancinante nei suoi occhi, un dolore che aveva ucciso anche me. Io l'amavo, anche se non glielo avevo mai confessato, perchè volevo che quel momento fosse perfetto. E invece, non era mai arrivato.
All'improvviso la vidi correre fuori dall'aula, stavo per alzarmi per correrle dietro, ma qualcosa dentro di me non mi fa muovere, rientrò poco dopo pallida e scombussolata....c'era qualcosa che non andava!
Il suono della campanella segnò la fine della giornata scolastica, mi alzai di scatto e uscii di corsa, volevo abbandonare quel luogho e i pensieri che mi torturavano.
-Cosa hai Liam? Disse Scott dietro di me.

-Niente che ti riguardi! Risposi seccato, ma lui mi bloccò il braccio così da attirare completamente la mia attenzione...

-Noi siamo un branco, siamo come fratelli Liam, qualsiasi cosa sai che puoi parlare con noi!

Risi e dissi - E' qui che ti sbagli, noi non siamo più un branco, dalla prossima luna piena ritenetevi liberi! Detto questo salii in macchina e sfrecciai verso casa.
Non potevo pensare al male che stavo infliggendo a tutti i miei amici, soprattutto ad Ariel, vedere le sue lacrime e sapere che ero io la causa mi spezzava il cuore, ma in fondo io un cuore non ce l'avevo!


POV ARIEL

Quando rientrai a casa mi sentivo davvero stanca, non riuscivo a capire se il mio malessere depindesse più dalle parole di Liam o dal mio stato di salute, volevo solo riposare.

-Come ti senti ora Ariel? Chiese Vicky preoccupata.

-Ora sto meglio ragazze, non c'era bisogno di accompagnarmi fino a casa. Credo di aver preso l'influenza!

-Vedrai che si sistemerà tutto anche con Liam. Disse Carol abbracciandomi forte.

-Vorrei poterti credere Carol, ma dentro di me sento che non è così, quello di stamattina non era il solito Liam era così diverso...

-Ooooh!!! Lo odio così tanto quando si comporta così....ora dovrebbe starti vicino dopo tutto quello che hai passato e invece fa fa lo stronzo! Sbottò Vicky

-Già! Non capisco proprio cosa sia potuto succedere....Conclusi.
                                                     

Poco dopo salutai le ragazze e salii in camera per un bel bagno rilassante, mi sarei ripresa sicuramente. L'acqua calda mi accarezzava la pelle, finalmente potevo rilassarmi come volevo. Tutti i trascorsi di quest'ultimo periodo mi apparvero nella mente, non era possibile dove era finito il mio Liam! Un nodo alla gola mi fece sussultare per quei pensieri, la rabbia dentro  di me salì velocemente, perchè nulla delle sue parole aveva un senso. Decisi che dovevo parlare di nuovo con lui....Si sarei andata a cercarlo!

Mi asciugai velocemente i capelli e in un attimo ero già vestita, quando all'improvviso mia sorella piombò nella camera.

-Ariel come stai? Ho sentito Scott parlare con Marcu  è  tutto così assurdo! Disse sconvolta.

-Scusami Jenny ora non posso parlarne sto uscendo! Mi sbrigai a dire io

-Vai da lui?

-Per me è tutto senza senso, dovrà ascoltarmi!

-Spero che servirà a qualcosa.....Disse lei 

-Voglio provarci di nuovo. Conclusi io


Parcheggiai davanti casa di Liam, ormai era sera, scesi dalla macchina cercando di non pensare a quello che gli avrei detto....volevo solo vederlo!
Suonai il campanello solo una volta e poco dopo mi trovai di fronte la signora Black.

-Salve Ariela, come mai sei qui?

-Buona sera signora Black son qui per Liam! Le risposi educatamente

-E' di sopra, però non credo sia una buona idea. Rispose scocciata.

A quel punto persi del tutto le buone maniere dato i trascorsi, la spostai ed entrai in casa.

-Ma come ti permetti! Presentarti qui a casa mia non hai capito che per mio figlio non sei adatta e metti tutti in pericolo? Sbottò lei acida.

- Di certo Signora Black non ho provocato io quello che mi è successo! Dissi alludendo all'attacco di Deamon.

Poco dopo entrò nell'ingresso anche il signor Black.
- Cara chie è alla porta? Chiese alla moglie

-E'venuta per Liam...ma non vuole capire che deve stare lontano da lui!

-Cosa stai dicendo Bianca, anche tu eri dispiaciuta dopo quello che gli è successo! Disse il signor Matt 

-Matt non mi interessa! E' meglio per tutti se in questa casa non metta più piede! Concluse lei adirata.

All'improvviso sentii dei passi dietro di me e poco dopo capii che era lui.

-Cosa sei venuta a fare? sentii la sua voce sottile e decisa.

-Voglio parlare con te! Dissi voltandomi

-Non ho niente da dirti! Concluse mentre si incamminava per le scale.

La mia reazione fu immediata, mi precipitai su per le scale e lo raggiunsi. Gli afferrai il polso per fermarlo, ma lui con un colpo secco si liberò dalla mia presa. Cercai di non pensare al suo gesto ed entrai in camera sua sbattendo la porta.

-Ora non me ne andrò di qui, fino a  quando tu non mi dirai cosa cavolo ti prende! Gli urlai contro mentre lui continuava a tenermi le spalle.

-Ariel io non voglio stare più con te, come devo dirtelo! Disse voltandosi. I suoi occhi fissi nei miei, quel grigio dei suoi occhi ora sembra freddo come il ghiaccio.

Non è vero non ti credo! Dissi con gli occhi già colmi di lacrime. -E' per quello che è successo con Deamon vero?

-Non centra nessuno! Tutta la mia vita qui è diventata noiosa, il mio branco e persino Tu! Il tuo incidente mi ha fatto capire che sono troppo debole quando sto con te, non sono duro come una roccia. Mi sento strano con te!

-Come più umano? Gli chiesi avvicinandomi di qualche passo, ma lui si ritrasse a sua volta.

-Si! E non voglio sentirmi così! Rispose serrando la mascella.

-Ma io ti ho dato loa cosa più importante che avevo, ti ho donato me stessa! Detto questo mi lanciai tra le sue braccia e lo strinsi forte mentre piangevo.
 
Le sue mani forti mi afferrarono le spalle e mi spinsero lontano da lui.

-Ariel mi sono scopato altre ragazze prima di te, non sei mai stata la prima! Disse freddo guardandomi negli occhi.

Dopo quelle orrendi parole, crebbe dentro di me una rabbia indescrivibile, stavo per dargli uno schiaffo, ma lui bloccò il mio braccio nello stesso istante. Mi trafisse con lo sguardo e disse  - Mia cara ingenua non ti sei resa conto che non ti ho mai detto che Ti amo?

Sbarrai gli occhi sconvolta....mi resi conto che aveva ragione dalla sua bocca nonerano mai uscite quelle meravigliose parole. MAI!

-E' stata tutta una finzione allora, volevi solo trovare un passatempo nella tua noiosa vita. Risposi disgustata ritraendo il braccio di scatto.

Non avevo più parole, mille pensieri mi tormentavano la testa, il cuore mi batteva all'impazzata. Mi mancava il respiro, stare lì con lui nella stessa camera. Mi avvicinai di corsa verso al porta, volevo solo scappare via. Esitai solo un istante prima di uscire e dissi con la voce piena di odio.

-Per me è come se tu fossi morto! Strinsi i pugni e aprii la porta senza più voltarmi.



POV LIAM

Quando sentii il rumore forte della porta sbattere, il mio cuore sussultò. Ora era dvvero finita per sempre. Mi meravigliai della mai cattiveria, del mio lato oscuro.
Forse quello ero veramente io, quello forse era il vero Liam. Una rabbai feroce mi attraversò la mente, scaraventai velocemente tutto quello che era sulla mai scrivania. Urlai di odio e rabbia e mi avvicinai  alla finestra, mentre vidi la sua macchina andare via, era come se si stesse portando via la mia umanità, il mio Cuore.


Nota autore

Ciao a tutti scusate l'attesa, prometto di rimediare :-) Allora cosa ne pensate capitolo molto bello e molto forte anche se Liam risulta un tantino stronzo!
Lasciate i vostri pensieri grazie ;-)))

 

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


CAP 24
CAPITOLI 24



Ciao a tutti i nostri cari lettori!....allora siete pronti per un nuovo capitolo, Bene! devo avvisarvi che succederanno tante cose e da adesso i capitoli saranno più intensi, ma comunque non vi voglio anticipare nulla!.....voglio sapere il vostro parere per questo nuovo capitolo, mi raccomando ci conto! un bacio a tutti a presto! ;-)



POV ARIEL

Arrivai a casa poco dopo, avevo pianto così tanto in auto che i miei occhi erano diventati rossi e gonfi. Continuavo a ripetermi che Liam non meritava quelle lacrime, non dopo le parole che mi aveva detto. Come avevo potuto essere così ingenua, fidarmi di uno come lui, già da subito mi era stato simpatico ma poi mi ero innamorata perdutamente di lui, avevo annientato del tutto la mia vita, accettando la sua vera natura. Ora mi vedevo solo come un agnellino sbranato da un lupo! "Già!" Pensai proprio la giusta definizione! Ora volevo solo andare in camera mia e riposare, dimenticare tutto, sia lui che la sua famiglia.

-Ariel com'è andata? chiese Jenny non appena mi vide rientrare.

Il suo sguardo pieno d'apprensione mi scatenò un pianto liberatorio che non riuscii a contenere.

- Lo sò, Ariel vieni andiamo di sopra, non ti preoccupare andrà tutto bene, ho chiamato anche le ragazze dormiranno qui stanotte. Disse ancora mentre mi accompagnava in camera. 

-Raccontami cosa è successo? Io mi lasciai andare e iniziai a dirle tutto.


POV LIAM


Avevo svuotato del tutto la mente, da tutti i pensieri che mi tormentavano, erano ore che mi ero trasformato da lupo, ora mi sentivo libero, quando ero lupo tutti i pensieri da umano svanivano, anche se non riuscivo a dimenticare i suoi occhi......non potevo, non volevo ricordare, provavo una rabbia per quello che avevo fatto ...ormai era tardi.....non potevo più tornare indietro ....ululai forte nell'oscurità della notte....Quello era il segno per Deamon che ora facevo parte di lui.


POV ARIEL


Trascorremmo ore intere a parlare in camera mia.Carol e Vicky erano venute per tenermi compagnia,  per non farmi pensare a quello che stava succedendo, cercavano di farmi ridere, ma nei loro occhi leggevo benissimo i loro pensieri preoccupati.

-Ragazze, ora dovete dirmi una cosa e voglio la verità! Dissi all'improvviso seria. -Sò che Liam è cambiato ancche col suo branco, i ragazzi vi hanno detto qualcosa! Alzai di scatto lo sguardo per vedere le loro reazioni.

 La prima a parlare fu Carol  -Scott non sà davvero cosa pensare,Liam gli ha detto che dalla prossiama luna piena devono considerarsi liberi!

-Ma la luna piena è stanotte! disse mia sorella

-Beh! Io invece la penso diversamente, non credo che sia cambiato qualcosa, Jason e Clarissa  mi hanno raccontato che prima di trasferirsi qui, liam era molto amico di Peter ed era totalmente un'altra persona.

-E allora? Anche a me Marcus ha detto una cosa del genere, ma poi ha anche detto che una volta unito al branco, si è allontanato del tutto da Peter.

-Si lo sò, però non capite! Secondo me questa è la vera natura di Liam.  A quei tempi non gli importava di nessuno! Concluse Vicky

-Anche io la penso così, Dopotutto è stato proprio lui a dirmelo che la sua vita era diventata noiosa. Si secondo me  il Liam che abbiamo conosciuto non è mai esistito! Intervenni io. -Ma ora no voglio più parlare di lui, non merita più tutto questo tempo. Dissi alzandomi per mettermi a letto.

-Ariel non dire così! Continuò mia sorella -Sappiamo cosa stai passando!

-Imparerò a non soffrire, imparerò ad andare avanti!!! Dissi con gli occhi pieni di lacrime, sforzandomi di non piangere di nuovo.


Passò più o meno una settimana, le lezioni al college stavano diventando più leggere ed ormai non vedevo Liam da quell'ultima volta a casa sua. Nessuno lo aveva più visto. Non sapevo se provare sollievo o preoccupazione, ma la mia testa optò per la prima.
Quella mattina era particolarmente calda e noi ce ne stavamo davanti l'ingresso principale a parlare, all'improvviso si udirono rombi forti di due moto che si avvicinavano chiassosi e naturalmente ci girammo a guardare che fosse.
Fu in quell'istante che il mio cuore mi tradì perdendo un battito. Era proporio lui, Liam....su una nuova moto rossa fiammeggiante, accompagnato da Peter.
Non potevo credere ai miei occhi era così diverso, aveva cambiato modo di vestire, aveva come una sorta di oscurità intorno a sè, ma dovevo ammettere almeno a me stessa che era sempre bello da mozzare il fiato.

- Ci risiamo! Ora se la fa con il nemico! Disse Clarissa sbalordita.

In quell'ultimo capitolo avevo legato molto anche con lei" Pensare che mi era sempre stata antipatica, ma d'altronde gli ultimi avvenimenti mi avevano fatto capire che nessuno è come sembra"

-Già! E adesso ha anche una moto nuova, almeno ora avrà qualcosa di meno noioso nella sua vita. Commentai acida.

Scesero entrambi con disinvoltura e subito si avvicinarono le solite ochette, che gli si stusciavano addosso con il loro comportamento da "ragazze zerbino", girai lo sguardo perchè proprio non sostenevo quella scena e notai Marcus serrare la mascella di fronte a quella scena assurda, ad un tratto afferrò la borsa e se ne andò con il volto adirato. Imitai a mia volta quel comportamento e mi girai di scatto scontrandomi con qualcuno dietro di me.

-Scusami! Disse lui

-No! Fa niente, anzi scusami tu....sono stata maldestra io.

Lui sorrise e mi allungò la mano. Io l'afferrai. Aveva una stretta delicata e non forte come quella di ... NO! Ariel non devi nè pensare nè fare paragoni su di lui!

-Piacere Justin! Continuò

-Ariel. Sorrisi -E loro sono le mie amiche.

L'orario delle lezioni si avvicinava così salutammo Justin e ce ne andammo, incamminandoci verso l'aula.

-Mio Dio Ariel! Quello è il figlio degli Hartley un noto politico dellla città. E' da poco tornato a Lòs Angeles dopo un viaggio studio in Europa.CominciòVicky, ostentando la sua qualità di ragazza super informata.

Sorrisi.

 -Sempre informata tu! Scherzò Carol

-Comunque Ariel, questa secondo me è una grossa coincidenza. Dopotutto la tua storia con Derek è finita potresti farci un pensierino. Concluse lei.

Quell'ultima parola "finita" aveva dato un'altra pugnalata al mio cuore, anche se sapevo che Vicky aveva parlato senza cattiveria.



POV LIAM

Averla vicina e non poterla toccare nè baciare fu una vera tortura per me. Che situazione! Mi sono dovuto allontanare da l'unica persona che mi faceva sentire bene, che con un suo unico sorriso faceva sì che il mio lato oscuro svanisse!

-Credo che ai tuoi "amici" non sopportino più la tua vista. Cominciò Peter

" Dio quanto lo odiavo!"  Avevo voglia di dargli  un pugno in faccia ...ma non potevo farlo ormai era tutto deciso in fondo stavo diventando di nuovo come ero un tempo....era più facile!

- Sai quanto me ne importa! Risposi acido

Quel maledetto rise con cattiveria -Ora si che ti riconosco ! Disse soddisfatto.

Stanco della sua presenza e delle continue battute acide, gli girai le spalle e indossai di nuovo la " maschera" da cattivo ragazzo e andai a lezione.










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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


cap 25
CAPITOLO 25


POV ARIEL


Passavano le settimane, ormai eravamo a fine Aprile e Liam non era più tornato, quelle poche volte che lo vedevamo non faceva altro che evitarci come degli appestati. Io anche se non lo ammettevo con me stessa, non riuscivo proprio ad accettare quella situazione, cercavo qualsiasi tipo di distrazione possibile e devo dire che in quell'ultimo periodo avevo legato molto con Justin.
Lui era l'unico che riuscisse a tirami su di morale, le ragazze speravano che io ricominciassi la mia vita da lui, che dimenticassi Liam e tutto il male che mi aveva fatto...ma non volevo! Nonostante gli avessi detto che per me era morto, non riuscivo ancora a lasciarlo andare dalla mia mente e dal  mio cuore.
 Il destino con me era stato davvero crudele...pensai.



-Ariel. sei lì dentro? Chiese Jen

-Si! Risposi a stento.

-Sei chiusa nel bagno da ore, si può sapere cosa stai facendo! Insistette lei preoccupata.

-Jenny ti prego, lasciami sola! Risposi con voce tremante.

Avevo un ritardo.... e fino a quel momento avevo sperato che dipendesse dallo stress dell'ultimo periodo, ma purtroppo quel test di gravidanza che avevo fra le dita smentiva tutto.
 Era positivo! Il che significava un' unica cosa
 ERO INCINTA!

Quest'ammissione fece scoppiare il pianto che tanto avevo trattenuto e lentamente mi accasciai a terra.
 Non poteva essere! Non potevo portare in grembo il bambino di quel bastardo! I singhiozzi sconquassavano il mio petto, finchè attraverso il velo di lacrime vidi mia sorella entrare arrabbiata.

-Ora Basta, Ariel! Ora mi dici immediatamente cosa ti sta succedendo.

Io non risposi, ma il test di gravidanza, poggiato accanto a me, valse più di mille parole.

-Oh mio Dio! Sei incinta! Sbottò. Vedendo che io non le rispondevo, si accucciò di fronte a me prendendomi il viso tra le mani disse:

-Non preoccuparti. Ci sono qui io con te, non ti abbandonerò mai. Riusciremo a risolvere tutto, vedrai...

L'abbraccio che seguì in quell'istante fu fortissimo  

-Grazie! Dissi un pò rassicurata dalle sue parole.

Poco dopo eravamo distese sul mio letto a discutere di tutto, tranne diLiam o del bambino, quando all'improvviso mi chiese

 -Ariel ora cosa farai? Pensi di dirlo a Liam?

-Non sò cosa farò, però la cosa sicura è che Liam non dovrà assolutamente saperlo. Promettimi che non lo dirai nè a Marcus nè a nessun altro!

-Certo, Manterrò il segreto! Rispose.

Stava per continuare a parlare, quando arrivò un messaggio sul suo cellulare. - E' Marcus dice che stasera passerà a prendermi, ma ora lo chiamo e gli dico che non ci andremo.

-No! Non voglio che tutto quello che  sta succedendo mi costringa a rimanere a casa, sbrighiamoci voglio uscire e non pensare a nulla, questa sera voglio solo divertirmi!


POV LIAM

Bevvi un altro sorso del mio drink, il quarto per la precisione ed eravamo solo all'inizio della serata.

 L'alcol ultimamente era diventato il mio compagno più fidato, mi aiutava a sopportare lo schifo in cui mi ero cacciato. Ogni qualvolta sentivo quel bruciore mangiarmi lo stomaco, riuscivo a fuggire dai pensieri dolorosi e ad agire senza pensare a quello che facevo.

Pensai che il lavoro svolto sino ad ora con Deamon, lo aveva spinto a fidarsi di me, ma che prezzo stavo pagando io per il bene di tutti...!

Anche per quella sera io e Peter eravamo andati in un ennesimo bar a far baldoria e sicuramente lui di lì a poco sarebbe ritornato con qualche ragazza rimaorchiata in un lampo, quando girai lo sguardo come pensavo lo vidi tornare con due splendide ragazze.

-Ragazze questo è il mio amico Liam, per questa sera una di voi sarà la sua distrazione. disse lui lanciandomi uno sguardo complice.

Subito una delle ragazze si avvicinò a me e si sedette sulle mie gambe, quel gesto mi diede fastidio, mi sentivo sporco nell'anima a farmi toccare da altre ragazze, ma dopotutto ormai Ariel mi odiava e la mia unica sola vita era quella che mi avevo scelto.....anche se mi faceva schifo!


POV ARIEL

Entrammo nel locale, era pieno zeppo di gente, "proprio quello che ci vuole!" Pensai.
 Un 'atmosfera allegra mi avrebbe distratto da tutti i pensieri.
Anche Justin sie era unito a noi quella sera, mi stava facendo divertire da pazzi, amavo tantissimo la sua compagnia!

-Vuoi bere qualcosa?  Chiese Justin

-No, grazie sto bene così. Risposi

Poco dopo andammo a sederci sui divanetti del privè, ci stavamo davvero divertendo ed andava tutto bene fino a quando non  lo vidi....

Era poco distante da me, seduto su una poltrona, notai che tra le mani aveva un bicchiere con dell'alcool...strano non sapevo della sua abitudine al bere...pensai, ma dopotuttuo quante cose non sapevo di lui!

Ma il particolare che mi fece ancora più saltare i nervi fu la ragazza seduta sulle sue gambe, intenta a strusciarsi mentre gli lasciava dei baci sul collo

 Bah!!...Pensai un pò di decenza non esiste per certe donne! Come se non bastasse quando si accorse che lo stavo fissando stinse quella tipa a sè e la baciò!

Non potevo proprio sopportarlo così mi caricai di tutte le buone maniere e mi alzai dicendo  - Ragazzi devo andare....un attimo in bagno!

Mia sorella mi afferrò subito il polso preoccupata:

 -Tutto bene?  Ma io non le risposi mi limitai solo a sorriderle annuendo con la testa.


Lavai il viso più di un volta, volevo a tutti i costi togliemi dalla mente quell'immagine di lui che baciava un'altra, ma sapevo che tanto era tutto inutile, decisi così di tornare dal gruppo quando mi accorsi di una presenza alle mie spalle, mi voltai di scatto e vidi Justin.

-Scusa, non volevo spaventarti! disse subito lui -E'solo che ti ho vista andare via così e mi chiedevo se fosse successo qualcosa o se vuoi parlarne.

-Grazie Justin, ma non credo che ci sia niente di cui parlare. Risposi io confusa.

-E' lui vero! E' lui il Liam che mi hanno parlato le tue amiche?  La sua domanda suonava più come un'affermazione e il tono usato celava tutto il dispiacere che aveva provato nella mia reazione nel solo vederlo.

-Non voglio parlarne, per favore! Stavo per andarmene ma lui mi bloccò il passaggio col suo braccio, mi strinse a sè dolcemente, ma un attimo prima che le sue labbra toccassero le mie,  poggiai le mani sul suo petto e lo allontanai.

-Scusami Justin, non è colpa tua è solo che ora non è il momento, non voglio legarmi a nessun altro!

-Ma Ariel, io sono quello giusto, sento che tra noi potrebbe nascere qualcosa di reale...non farti rubare la vita da uno come lui! Disse ancora lui avvicinandosi di nuovo.

Le parole di Justin suonavano così vere, "ma ora era troppo tardi, Liam aveva già rubato la mia vita!" Pensai

 -Vediamo un pò chi abbiamo qui! Disse una voce familiare alle nostre spalle. Mi voltai di scattò non era possibile era Liam!

-Non sapevo che questa sera dovevo festeggiare una nuova coppia, anche se da quello che ho sentito la signorina qui non gradisce molto la tua presenza! Concluse fissando Justin.

-Cosa vuoi Liam! con quale diritto ti avvicini ancora a me. Va via lasciaci in pace! Gli urlai contro con tutta la rabbia che avevo in corpo.

-Credo che Ariel preferisca più la mia che la tua di compagnia! Lo istigò Justin

-Cos' è stasera non hai trovato nessuna puttanella da scoparti e vuoi provarci di nuovo con Ariel sei proprio un pezzo di mer...... le sue parole furono mozzate da un pugno di Liam in pieno viso, al quale seguì una vera e propria lotta.

 Io non sapevo davvero cosa fare, così corsi di nuovo al tavolo dei miei amici  

-Ragazzi Justin e Liam stanno litigando, venite presto! Urlai a tutti che subito si alzarono, stavo per raggiungerli quando le ragazze mi fermarono e spiegai loro cosa fosse successo.

Poco dopo mi precipitai dai ragazzi e  li ritrovai  a parlare con Justin che era ridotto davvero male, mi sentii colpevole di tutto...non poteva essere che

 Liam Black dopo tutto quello che mi aveva fatto riusciva ancora a condizionarmi la vita!



Chiusi lentamente la porta della mia stanza, non volevo svegliare nessuno in casa, era davvero tardi, avevo passato del tempo con Justin dopo tutto avevo bisogno di parlare con lui, forse per alleggerire il mio senso di colpa nei suoi confronti.

 Aprii la finestra per far entrare l'aria fresca, mi sentivo soffocare tra le quattro mura della camera e iniziai a spogliarmi, ad un tratto per la seconda volta in quella serata sentii un presenza dietro di me, ma questa volta non feci in tempo a voltarmi che mi ritrovai schiacciata al muro

 -Perchè rendi tutto così difficile Ariel, perchè continui ad uccidermi ogni volta che ti vedo, perchè sei .....così....non finì la frase che mi ritrovai le labbra di Liam incollate alle mie.

Io cercavo di reagire ma senza successo era troppo forte ed in un attimo mi ritrovai distesa sul mio letto con lui sopra  che mi stringeva i polsi.

Provavo paura ed eccitazione nella stessa emozione anche sei i suoi occhi fissi su di me non promettevano nulla di buono.






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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


cap 26
CAPITOLO 26




Continuavo a far forza contro il suo petto, volevo che lui si allontanasse da me, ma l'unica cosa che ottenni fu solo un suo sorrissetto di soddisfazione per i miei inutili sforzi.

-Cosa vuoi ancora da me! Dissi acida folgorandolo con lo sguardo.

Lui con molta disinvoltura si alzò dal letto e si appoggiò  con le spalle al muro, senza spostare lo sguardo dal mio.

-Sapevo che ti piacessero i figli di papà, Ariel ma non pensavo che mirassi così in alto come con quell'Hartley. Potevi dirmelo mi sarei fatto da parte! Disse lui con sarcasmo e cattiveria.

Io rimasi allibita davanti alle sue parole, non era possibile era venuto per farmi ancora del male! Non gli era bastato quello che mi aveva detto a casa sua!
Non feci in tempo a risponderlo che disse - Forse conservavi la tua verginità, per un tipo più facoltoso di mio padre e dato che con me non ti è andata bene, ora stai cercando di accalappiarti un altro riccone. Non ti facevo così furba e calcolatrice!

Ora era troppo!

-Ma come osi! presentarti qui in camera mia e sputtamarmi così, ma chi cavolo ti credi di essere! La mia vita non ti riguarda più! Gli urlai contro.

Il peso di quelle parole mi avevano ferito nel profondo, non riuscivo davvero a trattenere la rabbia che all'improvviso la mia testa iniziò a girare e per non cadere dovetti appoggiarmi al cassettone accanto a me.

 Liam in un attimo mi fu vicino, pronto a sostenermi.

-Ariel cos'hai! Chiese e la sua voce si tradì di apprensione.

-Non mi toccare! Va via! Non voglio più vederti, sei solo meschino e malvagio. E tanto per la cronaca conservavo la mia vergnità per l'uomo che avrei amato. Ed io ti ho amato Liam....e che Dio mi perdoni ti amo ancora, nonostante l'odio che mi getti in faccia ogni volta che mi vedi!

Il mio volto dopo quello sfogo era completamente ricoperto da lacrime che invane cercavo di trattenere. Non volevo farmi vedere così fragile da lui, così mi voltai dandogli le spalle e continuai  -Ora voglio che tu te ne vada! stavo per aprirgli la porta quando mi afferrò il braccio attirandomi a sè.

Quel gesto mi spiazzò completamente, anche se sapevo che era sbagliato farmi toccare da lui....volevo di nuovo provare la sua dolcezza...come se non se ne fosse mai andato!

Lentamente mi lasciò dei leggeri baci sull'orecchio fino ad arrivare alle mie labbra, non riuscivo a respingerlo e abbandonai i sensi lasciandomi trasportare dalla passione che sentivo provava anche lui.

Mi ritrovai di nuovo distesa sul letto, i suoi baci mi travolgevano i sensi donandomi dolcezza in ogni parte del corpo.

Afferrai l'orlo della sua maglietta e gliela sfilai, Dio quanto mi era mancato tutto questo!

Lo strinsi a me volevo sentirlo sulla mia pelle, volevo sentire il suo calore sul mio corpo e gemetti quando la sua lingua alternata a teneri baci mi invadeva il collo.
Era come se la mia mente e il mio corpo andassero in due direzioni differenti . Mi spogliò dell'intimo che indossavo in un attimo e quando la sua bocca fu sul mio seno gemetti di nuovo e inarcai la schiena d'istinto.

Sentii le sue labbra salire piano fino al mio collo arrivando alla bocca. Aprii di scatto gli occhi, volevo osservare il suo viso nella dolce penombra della notte, i suoi occhi erano chiusi e mi baciava intensamente con dolcezza.

Presa dalla frensia di volerlo dentro di me, allungai le mani fino all'abbottonatura dei suoi jeans e iniziai a sfilarglieli.

Liam aprì gli occhi e le sue labbra abbozzarono ad un sorriso malizioso, mi afferrò la vita facendomi cambiare posione, si distese sotto di me e io a cavalcioni iniziai a ricoprirgli il torace di baci.

Lo sentivo gemere di piacere, ma era come se si trattenesse, decisi di non pensarci e afferrai i suoi boxer Calvin Klein grigi e gliei sfilai.

Quando fu completamente dentro di me, mi persi completamente al ritmo della passione. Nella mia mente tutti i ricordi che avevo con lui, della nostra prima volta, di come lui fosse cambiato, dei suoi occhi freddi come il ghiaccio, di quella ragazza che  aveva baciato e di come lui avesse potuto toccare un altra.....

Non mi accorsi neanche quando mi distese sotto di lui e mi penetrò nuovamente, era come se avesse fame di me e del mio corpo.
Fu quando lo sentii gemere forte e liberare il suo  seme dentro di me, che delle lacrime mi rigarono il volto.

Sapevo che fare l'amore con lui era un enorme errore, dopo tutto quello che era successo, ma era come se mi sentissi di nuovo amata da lui, era come se con il suo seme accarezzasse il bambino che portavo  in grembo, che probabilmente non avrebbe mai conosciuto.



Il sole che filtrava attraverso le fessure della finestra mi fece svegliare, aprii leggeremnte gli occhi e allungai la mano, ma toccai solo un altro cuscino vuoto.

Richiusi gli occhi ripensando alla notte prima, a come era stato tutto così magico e a come era così tremendamente brutto e freddo ora il mio letto.
Mi alzai lentamente e la testa iniziò a girarmi vorticosamente che dovetti sedermi di nuovo. Provai nuovamente a mettermi in piedi e questa volta ce la feci senza problemi, stavo per dirigermi in bagno quando il mio sguardo si posò su un piccolo pezzo di carta appoggiato sul mio comodino.

Lo presi tra le mani e iniziai a leggere "Sapevo che sei sempre disponibile quando ho voglio di divertirmi".

A quelle parole la testa mi girò talmente forte che caddi in un tonfo a terra sostenuta solo dalle  mie ginocchia.
Avevo gli occhi persi nel vuoto e la mente totalmente disconnessa dalla realtà, che quasi non mi accorsi di quando mia sorella piombò in camera mia.

-Ariel, Oh mio Dio! Stai bene, cos'è successo? Si inginocchiò anche lei vicino a me e continuò - Ho sentito un tonfo e sono corsa subito! Il suo sguardo era fisso su di me, ma poi sentii afferrare il bigliettino che avevo ancora in mano.

-Quel bastrado, ma io questa volta lo uccido! Jenny si alzò di scatto.
  Io mi ripresi dal mio stato di shock  e cercai di rialzarmi barcollado, mi avvicinai a lei e con voce disperata e rotta dal pianto dissi:

-Ti prego Jenny Smettila!

-Devo smetterla? E di fare cosa? Arielma ti rendi conto cosa ti ha scritto! Urlò lei.
Io chiusi gli occhi provando un leggero sollievo per l'assenza dei miei genitori, ormai già a lavoro.

-Ci sei andata di nuovo a letto Vero? Rispondimi!

Io scoppiai a piangere  -Si! Risposi richiudendo gli occhi sentendomi così sporca per quello che mi aveva scritto, mi sentivo una poco di buono, Si! però una poco di buono che portava in grembo suo figlio!

-Perchè permetti di farglielo fare! Mi chiese lei con più calma accorgendosi della mia disperazione.

-Non lo sò, non sò forse volevo che lui mi amasse ancora una volta. Mentre parlavo mi lasciai cadere sul letto liberandomi in un nuovo pianto.

Era tutto così assurdo tutto quello che mi stava succedendo non era possibile, prima la gravidanza e ora anche questo!

-Ti prego non fare niente, tanto è tutto inutile ed è solo colpa mia!

- Niente è per colpa tua, ora calmati penso che non farà bene al bambino tutto questo stress...

-Invece è tutta colpa mia! Insistetti, sommersa in un forte senso di copla.

-Sssh! Basta ora, tu ami incondizionatamente è lui che è un bastardo! Ora riposati, oggi ce ne staremo a casa. Vado a chiamare la ginecologa per un appuntamento!

Mia sorella tornò poco dopo, svegliandomi dolcemente.

-Hey! Ho sentito a telefono la segretaria della dottoressa Flower e mi ha fissato un appuntamento per oggi pomeriggio! concluse tutta entusiasta.

-Ho un pò paura! Le confessai ancora stordita.

-E di cosa? Vedrai andrà tutto bene!  
Io sperai tanto che quelle parole fossero vere e dopo un pò di riposo nel pomeriggio ci avviammo verso lo studio della ginecologa.


Entrammo nello studio del terzo piano dello Station Place e la segretaria ci fece subito accomodare nella sala d'attesa. Continuavo a muovere freneticmente le gambe per via dell nervosismo, temevo che la dottoressa trovasse qualcosa di anomalo nel bambino, che si accorgesse di qualcosa. Continuavo a guardarmi in giro e ad un tratto posai lo sguardo su una coppia totalmente felice di fronte a me, la mia mente corse subito all'unico pensiero inevitabile che potevo avere. A come sarebbe stato essere lì con Liam, a quale fosse stata la sua reazione se avesse saputo, " ma cosa credi Ariel, che gli farebbe piacere" Pensai ricordandomi della scritta sul bigliettino.

Sobbalzai quando sentii pronunciare il mio cognome e mi alzai di scatto preceduta da mia sorella.

-Signorina Hale, complimenti Si! Lei è incinta!  Disse con enfasi la dottoressa.

-Tra qualche settimana entrerà nel terzo mese e la gravidanza sta procedendo bene, qui al monitor inizio a vedere il feto che cresce tranquillamnte. continuò lei posando lo sguardo sull'enorme schermo alla mia destra.

Gira d'istinto lo sguardo e i miei occhi fissarono lo schermo, vidi un specie di pallina che assomigliava ad un bambino. Sorrisi a quella vista .Sapere che il mio piccolo stava bene mi riempì il cuore di gioia.
Lui non centrava nulla con la malvagità del padre. Lui era solo un esserino indifeso che meritava di vivere.

-Ariel diventerai mamma! Jennifer si avvicinò stringendomi le mani con gli occhi colmi di lacrime e mi baciò la fronte.

Io mi voltai a guardare nuovamente quell'esserino dentro di me sul monitor e sorrisi di nuovo.

-Si! presto sarò mamma! Risposi poggiando entrambi le mani sul ventre.




NOTA AUTORE:
Ciao a tutti...allora come alcune di voi aveva predetto Ariel è incinta! Cosa ne pensate di come sta proseguendo la storia!! Mi raccomando sò che molte di voi voglio uccidere Liam...ma vi prego non fatelo!! Lo sò , lo sò, ha completamente perso la ragione ....si sta comportando come un perfetto stro.......
Nel riscrivere questo capitolo ho provato grande tenerezza per Ariel, perchè non può far altro che amarlo! Scusate sei il capitolo risulta un pò lungo ma è solo che uso tanto spazio tra le righe. Voglio delle recensioni!! Grazie ancora per chi ci segue siete nuomerosi. Vi adoriamo un saluto dalle autrici! ;-)







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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


cap 27
CAPITOLO 27


POV ARIEL


Durante il tragitto in macchina, la mia testa era sommersa di pensieri e il mio cuore di emozioni contrastanti.

-Ariel? La voce di Jenny mi fece sobbalzare  -Hai visto è andato tutto bene! La Dottoressa Flower non ha notato niente di insolito nel bambino. Continò lei.

-Già per fortuna! Avevo una paura tremenda, che potesse vedere qualcosa di strano in lui. Dissi guardando fuori dal finestrino.

- Lo sò! Anche io come te temevo che potesse trovare qualcosa, dopotutto il padre è un licantropo!  Concluse mia sorella con tono sicuro e felice.




Era ormai sera quando parcheggiammo l'auto in garage. Scesi piano ed entrai in casa, salutai mia madre con un bacio e lei subito mi disse :

-Ariel ti vedo molto stanca! E' successo qualcosa?


-No! Mamma è solo che gli ultimi esami all'università mi hanno stressato troppo. Mentii io.

-Lo sai che con me puoi essere sincera, tua sorella mi ha detto quello che è successo tra te e Liam! Continuò lei con tono apprensivo.

-E' tutto finito tra noi mamma! Non vale neanche la pena parlarne. Conclusi dirigendomi al piano superiore.


Mi distesi sul letto sfinita da tutte le emozioni della giornata e chiusi lentamente gli occhi. Jennyfer si distese accanto a me e mi abbracciò dolcemente.

-Ariel, hai deciso cosa fare quando.....

Io le impedì di finire la domanda e risposi.  -Quando si noterà la pancia? La guardai negli occhi e continuai -Ho pensato e ripensato ad una soluzione e l'unica che mi viene in mente è quella di trasferirmi tra qualche mese da zia Carol a Buenos Aires.

-Cosaaaa! No, non puoi! Sarai dall'altra parte del mondo! Esordì lei allarmata balzando dal letto.

-Abbassa la voce! Le dissi piano e continuai  -Ho sempre avuto un ottimo rapporto con loro e poi continuerò gli studi in Argentina  e crescerò lì mio figlio, ragiona è la cosa più sensata da fare! La guardai io speranzosa.

-E come farai con mamma e papà?

-Una volta che sarò lì, quando verrete a trovarmi spiegherò tutto anche a loro. Conclusi abbassando lo sguardo.

-Ma sarai lontana da me! Disse ancora lei con voce tremante.

I miei occhi si riempirono di lacrime e continuai  -Jenny sai anche tu che è l'unico modo per me di cambiare vita, anche per il bambio non sopporterei di vivere qui dove c'è anche Liam!

Mia sorella mi abbracciò forte ed io strinsi ancora di più la presa e chiusi gli occhi.

Liam mi aveva fatto tanto male, mi aveva stravolto la vita, ma sapevo anche che mi aveva regalato la cosa più bella che una donna possa avere.



POV LIAM

Sentire il rombo della mia moto era come un balsamo per le mie ferite. Avevo fatto la cosa più schifosa al mondo: l'avevo illusa e poi abbandonata di nuovo. L'immagine dei suoi occhi pieni di lacrime, a causa delle mie parole, mi uccideva! Ma d'altronde io veramente credevo che lei volesse stare con quell'Hartley, dato che con me era tutto finito." E per quel mio pensiero......per quella mia gelosia....avevo creato un immagine di lei orribile!" Pensai.

A quell' ammissione aumentai la velocità, finchè non mi resi conto che dietro di me c'era un'altra moto. Accellerai ancora per seminarla!

Era Marcus. Maledizione! Non avevo proprio voglia di parlare con nessuno. Imboccai la strada per il lungomare e certo della sua presenza alle mie spalle accellerai.
Scansavo come un pazzo le auto in corsa nel lato opposto della carreggiata, mentre sentivo i clacson delle auto e dei camion suonare all'impazzata. Accellerai ancora di più e diedi una rapida occhiata allo specchietto retrovisore per vedere se lo avevo seminato, mi accorsi che era ancora dietro di me. All'improvvio vidi dei giganteschi fari di un tir venire verso di me, sterzai subito evitando lo scontro frontale.

Accostai sul lungo mare e scesi sbattendo il casco sull'asfalto.

-Hai intenzione di farti ammazzare!Urlò Marcus alle mie spalle.

-Che cazzo te ne frega! Gli urlai a mia volta.  -Evitavo te che mi seguivi! Cosa cavolo vuoi!

Percepivo la sua rabbia, il suo odio nei miei confronti.

-E pensare che io mi preoccupo per te! Disse lui guardandomi con disprezzo. -Ma per te non c'è salvezza! Tu sei solo un bastardo, non volevo credere a quello che mi ha raccontato Jennyfer, ma ora mi accorgo che è tutto vero, solo guardandoti in faccia! Concluse.

Io mi avvicinai di più a lui in segno di sfida, ero a pochi centimetri dalla sua faccia e dissi. - Tu non sei nessuno per giudicarmi!

-Mi fai solo schifo! Rispose in tono deciso. Si voltò salendo sulla sua moto, senza più voltarsi indietro.

Colpito da un forte senso di rabbia, perchè ora avevo perso anche il mio migliore amico, colpii la mia moto con un calcio scaraventandola qualche chilometro di distanza.


POV ARIEL

Tornai al college per segiure le lezioni di quel fine settimana. Era ormai passata una settimana da quello che era successo quella sera. Incontrai Justin nei corridoi dell'università e appena mi vide mi sorrise felice.

-Ciao Ariel! Come stai?

-Ora bene ho avuto un pò d'influenza! Mentii.

-Si, ho saputo dalle ragazze, sono felice di vedere che ora stai bene! -Beh! Ecco volevo anche parlarti di quella sera....Continuò lui

-Anche io Justin! Vieni allontaniamoci..... Gli dissi mentre ci dirigevamo nei giardini del campus.

-Vedi anche io ho ripensato a quello che è successo e volevo dirti che mi dispiace....iniziai io

-Non dire così Ariel, ti capisco tu non sei pronta ora a stare con un 'altra persona e a me la tu amicizia non mi basta, ora ho capito, va bene così!
Io non lo risposi abbassai lo sguardo dal dispiacere, perchè non sapevo cosa dire.

-Ma vedi Ariel, lui non merita per niente una come te! Non permettergli più di farti del male!

Io acconsentii con la testa anche se in fondo avevo voglia di urlargli che era troppo tardi, che ormai aspettavo un figlio da lui.
Poco dopo salutai Justin ed entrai nell'aula di Storia antica, vidi Clarissa ed andai a sedermi vicino a lei.

-Hey! Finalmente sei tornata! Chiese curiosa.
 Io alzai un sopracciglio in segno di approvazione.

-Ti vedo ancora un pò pallida, forse sei ancora sconvolta per la storia con Liam!

-Figurati! Quella è una storia conclusa secoli fà! Mii affrettai a rispondere.

-Meglio per te Ariel, tu eri troppo per lui! Concluse lei.

-Grazie sei davvero una cara amica!  Le sorrisi.


POV LIAM

Stava quasi facendo buio quando entrai nel covo di Deamon, quella lurida casa aveva un odore nauseabondo.
Si sentiva nell'aria puzza di droga, alcool e sangue. Non avevo chiesto ulteriori spiegazioni per le misteriose sparizioni di quell'ultimo periodo, ma ero quasi certo che si trattasse di qualche piano di Deamon. Voleva creare un esercito di ibridi!

Mi avvicinai a Peter, sdraiato su un vecchio divano, i suoi occhi erano rossi a causa del fumo, cercai di distrarlo dalla ragazza distesa accanto a lui.

-Hey, cosa ne dici di uscire un pò? Gli chiesi già un pò ubriaco.

-A quanto vedo ti va di divertirti, beh! Potresti iniziare da lei! Rispose indicandomi la ragazza.

-No, Non mi interessa! Voglio solo uscire di qui! Gli urlai barcollando.

-Okey! Ti porterò fuori, ma prima devi provare questa, così il divertimento sarà assicurato! Mi disse porgendomi del fumo.

Io lo fissai indeciso, quello non era di certo da me, però un lampo di tutto ciò che era successo anche con Marcus mi fece cedere, l'afferrai e feci un tiro.
Tossii forte e la gettai  a terra -Ora andiamo! Gli urlai scocciato.
Ci addentrammo nel cuore della notte iniziando a correre come due pazzi furiosi.

L'alcool e la droga amplificava la nostra adrenalina, mutammo il nostro essere in lupi e correvamo schivando gli alberi che ci intralciavano il cammino.
Arrivammo ad una piccola stradina di montagna e dovevamo risalire la raduna,Peter corse per primo e con un balzo  in avanti superò la strada, nel momento in cui toccò a me, sentii il rumore di una macchina quasi vicina.

Girai il mio sguardo da lupo e vidi due anziani seduti in un pick-up. Alla vista del gigantesco lupo nero, frenarono tempestivamnte, io li fissai entrambi con gli occhi rossi e ringhiai forte per spaventarli. Vidi i loro volti pietrificati dal terrore e i loro occhi sgranati da una mia reazione.

Balzai in avanti e raggiunsi Peter, ci allontanammo qualche metro riacquistando la forma umana, raccogliemmo poco distante quello che restava dei nostri Jeans e Peter disse sghigazzando  - Sei stato pazzesco Amico!! Quei due vecchi stavano morendo di paura!

Io sorrisi soddisfatto pensando rassegnato che ormai ero ritornato decisamente alle vecchie abitudini e che sapevo che forse non sarei mai riuscito  a tornare indietro.


AUTRICE:  Allora cosa ne pensate??? Il nostro Liam sembra diventare sempre più cattivello.....le cose si stanno del tutto stravolgendo ....staremo a vedere ....Mi raccomando aspetto dei commenti!!!






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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


cap 28
CAPITOLO 28


POV  ARIEL


Mi stavo preparando per una festa organizzata al campus, mi vestii un pò casual, con tutto quello che avevo per la testa in quel momento il mio modo di vestire passava in secondo piano.
Non avevo molta voglia di uscire, ma non volevo neanche restare chiusa in casa per colpa Sua! Non potevo lasciare che anche da lontano manipolasse la mia vita, afferrai il mio bauletto ed uscii di casa.
Una volta arrivata al campus, trovai Jennifer e Marcus poco dopo mi resi conto anche della presenza di Justin.
Salutai tutti ed insieme ci avviammo verso il parco del campus, dove era stato organizzata una mega festa stile country.

Mi stavo davvero divertendo, Justin mi faceva ridere di cuore, con lui mi sentivo libera da ogni mio pensiero negativo, mi sentivo al sicuro e serena come non lo ero da tanto tempo.
E fin qui tutto bene! Fino a quando non notai una macchina nuova di zecca parcheggiare nel parcheggio del campus....era lui ....il mio cuore perse un battito e dentro di me sentivo quell'ansia di quando lo avrei rivisto, quella sensazione che ormai odiavo.
Lo vidi scendere dalla sua nuova macchina, una X6 bianco smagliante
"Una nuova auto per una nuova vita!"Pensai.
Sorrisi divertita e subito mi allontanai in un posto un pò più isolato, volevo stare sola non volevo incrociare il suo sguardo, non dopo quello che mi aveva fatto ancora una volta.

Mi andai a sedere seguita a ruota da mia sorella

-Stai bene? Mi chiese.
 
-Si! Volevo solo allontanarmi per non vederlo. Non sopporto nemmeno più la sua vista, con il suo fare da presuntuoso spavaldo! Risposi accigliata.
 
Jen sorrise.

Improvvisamente sentii qualcosa nella mia pancia, come un leggero movimento, istintivamente poggiai la mano sul ventre e sorrisi anche io.

-Cosa c'è?

-Credo di aver sentito il bambino! Nonostante sia suo figlio lo amo già più di ogni altra cosa al mondo. Le dissi con le lacrime agli occhi.

Mia sorella mi abbracciò forte, in quella stretta sentii tutto il suo sostegno, la forza che mi stava dando e io sottovoce gli sussurrai un ti voglio bene...ignare che quella nostra intimità era stata violata da qualcuno che aveva scoperto quello che ci eravamo dette.


POV  LIAM

Giravo lo sguardo in cerca di Ariel, non potevo farci nulla, dovevo vederla anche solo per un'istante.
Non mi sembrava vero quando la vidi dirigersi verso il banco delle bibite, senza neanche rendermene conto mi avvicinai a lei.

-Buona sera piccola! La provocai circondandole la vita in un mio abbraccio.

Lei si voltò di scatto, cercando di divincolarsi ma io la bloccai mettendo le mani sui bordi del tavolo.

Socchiuse gli occhi  e con un tono misto tra odio e rabbia mi disse:

-Cosa vuoi? Non voglio fare scenate in mezzo alla gente, Spostati!

Quel suo modo di fare non era da lei, in quell'istante mi resi conto che forse con il mio comportamento da stronzo la stavo perdendo davvero, ma non potevo farci niente, ora quello era il modo che mi veniva più facile.....

-Cos'è hai paura della mia vicinaza!

-No! Non ho paura di niente, non voglio che una persona  come te mi tocchi! Mi disse e questa volta il suo tono di voce era ben più alto.

La lasciai andare subito, non riuscivo a ragionare le sue parole, il suo tono celavano tutto il disprezzo che provava per me.....ma dopotutto cosa pretendevo, aveva solo ragione....anche io mi facevo schifo da solo, ma non potevo permettere che lei mi trattasse così, che fosse lei ad allontanarsi da me
Gli afferrai il braccio con forza e la trascinai nella penombra, sentiì il suo braccio liberarsi con forza

-Toglimi le mani di dosso!

-Io davvero non ti capisco, l'ultima volta non mi è sembrato ti facessi così schifo! Le dissi beffardo.
 Ora volevo ferirla come lei aveva fatto con me. Mi avvicinai ad un centimetro dalle sue labbra volevo baciarla, per fargli ricordare cosa provava quando lo faceva.

Ma il mio gesto fu arrestato da un violento schiaffo da parte sua...-Mi fai solo schifo Liam e mi faccio schifo da sola per aver pensato che l'ultima volta venire a letto con te ti avrebbe fatto cambiare, farti riprovare le sensazioni quando stiamo insieme, farti  sentire quello che prov....quello che provavo per te!
La guardai dritto negli occhi, per capire se quello che stava dicendo fosse vero, ma lei distolse subito lo sguardo, io per la prima volta non sapevo cosa dire la guardai solo voltare le spalle per andar via ma prima di farlo disse:

- Noi due apparteniamo al passato ora e ben presto sarà esaudito quello che volevi, me ne andrò da qui alla fine del semestre, non mi rivedrai più ! Almeno così sarai libero per la vita che hai sempre cercato!

Io rimasi paralizzato da quelle sue parole, strinsi forte i pugni e le lacrime per la prima volta nella mia vita mi colmarono gli occhi, ormai era tardi avevo ottenuto quello che volevo allontanarla da me, ma mai avrei pensato di non rivederla più.
.............................................................................................................................................................




Clarissa si avvicinò sinuosamente a me, io risi e le circondai la vita, ci baciammo con foga, poi lei si allontanò dalle mie labbra e disse:

-Ho una grossa sorpresa per te!

-Dopo ora ti voglio! Le risposi.

Poco dopo ci stavamo sistemando gli abiti sgualciti dal rapporto appena consumato.

-Su parla! Cominciai io.

Lei sorrise e disse  -Sai si dice che a volte dalle persone più inutili si ricavano le cose migliori...e in questo caso dalla nostra Ariel Hale c'è molto da ricavare!

-Non ti seguo cosa vuoi dire? La guardai interrogativo.

-Beh! Di sicuro la signorina non potrà tenerlo nascosto per molto! Rispose lei sovrappensiero.

-Tenere nascosto COSA! risposi infastidito.

-Non riesci proprio a capire! Ariel aspetta un bambino da Liam!

Io a quella notizia alzai immediatamente i miei occhi verdi verso di lei.  Ora sapevo cosa fare!



Autrice

Heilà bella gente allora? sembra proprio che in questo capitolo si siano ribaltati un pò i ruoli, Ariel sta cacciando fuori un bel caratterino ( e tanto per la cronaca, non vedevo l'ora) ma il nostro Liam sembra proprio che la situazione gli stia sfuggendo dalle mani e voi cosa ne pensate? cosa accadrà tra i nostri due protagonisti? ma soprattutto avete intuito con chi Clarissa sta parlando alla fine? confido nei vostri commenti e nelle vostre doti investigative e  mi raccomando in questa storia  non fidatevi di nessuno!!!

Alla prossima ciao
 P.S. Ci scusiamo per l'immenso ritardo, ma siamo rientrate da poco dalle vacanze ;)







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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


capitolo 29
CAPITOLO 29

Ariel

Continuavo a rotolarmi tra le lenzuola. Era passato qualche giorno dall'ultima volta che lo avevo visto.
La sensazione che avevo provato quando avevo detto chesarei andata via, il suo sguardo stranamente sconvolto, per me era stata una liberazione.
Decisi di alzarmi dal letto e mi sedetti sul bordo,massaggiai il ventre " Non preoccuparti piccoo presto saremo al sicuro e tranquilli.
Sorrisi leggermente quando lo sentii muoversi dentro di me. Diedi uno sguardo alle valigie quasi pronte sparse un pò per la camera e provai un pò di malinconia all'idea di partire quella sera.
Poco dopo entrai in camera di Jennifer che era ancora aggrovigliata tra le lenzuola;

-Hey, sveglia dormigliona! Le sussurrai all'orecchio facendogli il solletico.

-Non non ho voglia di alzarmi! Rispose lei sbadigliando.

-Su forza che mi aiuti a ultimare le valigie!

-No! Ti prego non ricordarmi che oggi è quel giorno. Rispose coprendosi il volto con il braccio.

A quelle parole mi rattristai ma cercai di riprendermi subito sapendo che stavo facendo la cosa giusta.

-Ok io vado, ti aspetto. concludo divertita.
Dopo pochi minuti sento mia sorella scattare dal letto e seguirmi a ruota.

-Arrivo, arrivo! Dice a voce alta abbracciandomi da dietro.

.............

Qualche ora più tardi le valigie erano perfettamente pronte.
Mi sentivo un pò stanca, decisi di stendermi un pò sul letto, quando sentii bussare il campanello.

Vicky e Carol piombarono in camera come un fulmini e corsero ad abbarcciarmi.

-Scusaci se siamo arrivate solo ora, ma i corsi pomeridiani ci hanno trattenuto. Disse Vicky dispiaciuta.

-Non preoccupatevi ragazze! Io ora ho finito di fare le valigie.

-Non mi sembra vero, Ariel che andrai via da noi, dopo tutto quello che abbiamo passato insieme! Continuò Carol con occhi lucdi.

Sentii una fitta allo stomaco, perchè un pò mi sentivo in colpa, sapevo di non essere stata del tutto onesta con loro e con i miei genitori, ma era l'unico modo per sentirmi al sicuro da Liam!

-Ho bisogno di cambiare la mia vita, di allontanarmi da tutto questo. Vicky mi abbarcciò forte chiedendomi -Ache ora hai il volo?

-Veniamo anche noi! Dissero entrambi.

 Qualche istante dopo vidi mia madre sulla soglia della mia camera.

-Andiamo ragazze, corro a vestirmi! Esordì Jen seguita dalle altre due.
Avevano capito probabilmente che mia madre voleva parlarmi.

-Allora è tutto pronto? Iniziò avvicinandosi piano.

Io mi limitai ad annuire.

-La zia Carol ha chiamato già un miliardo di volte! Continuò con un mezzo sorriso.

-Mamma io...Non conclusi la frase perchè vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime.

-Ascolta Ariel, io non sò perchè tu abbia deciso di farlo, ma sono certa che è anche per lui! Concluse con voce strozzata.

-Oh! Mamma io ne ho bisogno! Risposi abbarcciandola.

-Lo sò e va bene così anche se ci mancherai tantissimo.


POV LIAM

Ero accasciato su un lurido divano nel covo di Deamon, l'aria era tetra e piena di fumo di qualche altra droga di Peter e Garret.
I miei occhi bruciavano alla vista di quella nebbia bianca. Sapevo bene che bruciavo anche per le lacrime che volevano uscire.
Ero come in trans, seduto senza vita mentre una qualunque mi baciava il collo strafatta anche lei.
Io avevo solo bevuto un pò troppo, quandto bastava per farmi stordire e non farmi pensare che proprio in quel momento lei stava per partire, stava per andare via da me per sempre.



..........................

Diedi un ultimo sguardo dietro di me, salutai con la mano.
 Erano venuti proprio tutti a salutarmi, cercavo di sorridere e mi sforzavo di non piangere.
Vidi le ragazze salutarmi insieme, mia madre  e mio padre visibilmente commossi.
Decisi di non voltarmi più e consegnai il biglietto all'hostess con gli occhi colmi di lacrime. Dovevo avere la forza, dovevo cambiare vita, dovevo farlo per mio figlio.



 Ciao a tuttii, diciamo che questo capitolo mette un pò di malinconia. Sembra tutto finito, la nostra protagonista è decisa a non tornare indietro e Liam sta cadendo sempre più in basso...Cosa ne pensate come andrà a finire. Il prossimo capitolo sarà cruciale!

Un ringraziamento speciale va a Silverwinx, Emmastory


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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


CAPITOLO 30
CAPITOLO 30



Scesi barcollando dalla mia auto e mi avviai al portone di casa. Avevo bevuto, anche se non ero ubriaco mi sentivo comunque strano e intontito.
Chiusi la porta facendo un trambusto che avrebbe potuto svegliare tutta la casa; forse erano gli effetti dell'alcool a farmi sentire tutto ancora più amplificato del normale.
Cominciai a salire le scale e involontariamente feci cadere un vaso poggiato su un colonna del corrimano.

-Ops! dissi e mi scappò una risata. Mi fermai nel momento in cui vidi qualcuno accendere la luce nel pianerottolo superiore. Era mia madre!

-Liam, sei tu! Disse affacciandosi alla balconata.
 Io la raggiunsi e dissi - Si, perchè non sei ancora a dormire? Ebbi un capogiro e immediatamente afferrai il corrimano.

-Hai bevuto! Disse e poi continuò -Perchè ti comporti così Liam? Ti preferivo prima, quando Ariel era nella tua vita. Sei completamente cambiato, se stare lontano dal lei ti fa così male, perchè non le chiedi scusa e torni con lei?

Le sue parole mi fecero infuriare. Proprio lei che non voleva che io stessi con Ariel ora diceva quelle parole!

- Troppo tardi! Lei se ne è andata per sempre. Conclusi urlando ed entrai nella mia stanza sbattendo la porta dietro di me.

Da lì sentii la voce di mio padre, corso in corridoio dopo quel trambusto.
Decisi di ignorare entrambi, così mi tolsi la maglietta e la gettai sulla sedia della mia scrivania.
Chissà ora dov'era, cosa stava facendo...sicuramente io ero l'ultimo dei suoi pensieri.

Ricordai il momento in cui mi aveva detto che se ne sarebbe andata, mi aveva ucciso, come se avesse infilato degli artigli nella ferita che inconsapevolmente era ancora aperta. Come se non bastasse ora le parole di mia madre.
Maledizione! Afferrai un oggetto qualsiasi e lo scaraventai dall'altra parte della stanza. La rabbia, la frustazione, il dolore e soprattutto la consapevolezza di non poter far nulla, di non poter cambiare quella situazione mi stavano logorando l'anima.
Dovevo sfogarmi, scavalcai velocemente la finestra e con un agile salto piombai giù ed immediatamente cominciai a correre. Tutte le parole, le azioni e gli eventi che mi avevano segnato, mi sommersero come un fiume in piena.
Aumentai la velocità mentre la mia vista si tingeva di rosso.
Vedevo Maya, risentivo il dolore che avevo provato alla sua morte, il buio che nonostante la presenza dei miei amici, mi risucchiava ogni qualvolta ero solo. Poi la luce che Ariel aveva portato alla mia vita, lei che con la sua semplicità, la sua spensieratezza, ma soprattutto il suo amore mi aveva riportato in vita.
Lei che come una meteora mi aveva trascinato via con se verso il suo paradiso, che poi era diventato anche il mio. Io l'amavo ancora! Ma non potevo far nulla!
 Un ringhio uscì dalle mie labbra e sentii i  miei artigli e le zanne spuntare come minuscole spade. I miei occhi si fecero del colore del sangue. Ero nelle vicinanze della scogliera ed inconsapevolmente mi stavo dirigendo in quella direzione. Mancavano pochi metri e mi sarei ritrovato a mezz'aria e infatti così fu, saltai e per pochi secondi rimasi sospeso, tutti i miei pensieri portati via dalla forza del vento.
Feci un profondo respiro e subito dopo mi capovolsi, stendendo le braccia verso il basso. Chiusi lentamente gli occhi e...l'acqua mi  abbracciò tutto il corpo, mi lasciai sprofondare sempre più giù.  Toccai il fondo e ora cosa potevo fare? Non  mi restava che risalire.
Quella consapevolezza mi fece aprire di scatto gli occhi ancora per rabbia rossi. Mi sarei ripreso ciò che era mio!

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La luce dell'alba accarezzava la mia pelle bagnata. Ero abbassato sulle ginocchia con le mani giunte e appoggiate sulle labbra. La mia mente cercava velocemente una soluzione, anche se non potevo avere più Ariel almeno avrei potuto riconquistare la mia libertà.
Avrei trovato un modo per allontanarmi da Deamon . Gli avrei detto che non volevo avere più niente a che fare con lui, lo avrei attaccato  ed ucciso.  Convinto delle  mie decisioni, mi voltai e tornai in camera. Poco dopo ne uscii di nuovo diretto a quel covo di reietti.

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Spinsi il portone ed entrai. Vidi Deamon girato di spalle che si rigirava il coltellino tra le mani.

-Sei arrivato finalmente1 Disse con la sua voce roca.

-Dobbiamo parlare. Risposi acido io incrociando le braccia.

-Si! Hai ragione! Cominciò voltandosi - Credo che debba raccontarti un pò di cose prima che tu decida di andartene definitivamente.

-Perchè credi che me ne voglia andare via? Gli chiesi.

Lui sospirò Liam... Liam nei miei  356 anni da lupo ho acquisto astuzia, intelligenza, esperienza ma soprattutto furbizia!

-Ed io cosa dovrei farmene della tua furbizia? Risi leggermente voltandogli le spalle.

Mi versai una generosa dose di brandy da una bottiglia. Deamon schioccò le linguia  e lo sentii dire: -Mmmh... credo che il tuo orgoglio e la tua irruenza debbano essere domate e credo di avere la cosa che faccia al caso tuo. Te la senti di vederla Liam?
Mi voltai ed appoggiai un fianco al mobile accanto a me, curioso di vedere questa volta cosa si fosse inventato, mi portai il bicchiere alle labbra. Mi bloccai immediatamente nel mommento in cui vidi Clarissa entrare nella stanza.
"Cosa ci faceva qui! Come conosceva Deamon? A meno che..."
Tuttavia abbandonai ogni tipo di pensiero non appena vidi Ariel che veniva strattonata crudelmente da Clarissa. Era bendata e per questo ad una altro spintone inciampò ricadendo sulle ginocchia davanti a Deamon.
Il mio cuore cessò di battere, la rabbai stava prevalendo su tutto il mio corpo. Sentivo il mio veleno da ibrido scorreremi velocemente nelle vene, il bicchiere che aveo in mano venne frantumato dai miei artigli e l'alcool colò su tutto il mio braccio.
Deamon era finito! Aveva osato toccare la mia unica ragione di vita un'altra volta! Stavolta non l'avrebbe passata liscia
Senza  nemmeno accorgermene mi voltai completamenete verso Deamon e un ringhio assordante squarciò l'aria della notte.


Ciao a tutti! Lo so mi devo far perdonare la tempo che è passato dalla mia ultima pubblicazione, ma credo proprio che questo capitolo ne varrà l'attesa, almeno lo spero! Diciamo che per me questo è il capitolo della rinascita di Liam, il suo riscatto la consapevolezza della perdita di Ariel lo fa risvegliare da tutto il casino che aveva combianto e poi vogliamo palrare del colpo di scena finale? Voi cosa ne pensate? Vi aspetto numerosi Alla prossima che sarà ancora più avvincente ve lo prometto!




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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


capitolo 31
CAPITOLO 31


Tutta la mia ira si abbattè su quella scena. Riuscivo a sentire la paura di Ariel, capii di essere caduto in trappola, che avevo mosso i miei passi proprio nella direzione che loro volevano.
Non mi resi neanche conto di quanto le zanne mi fuoriuscirono, ero troppo preso dalla scia degli eventi. Mi scaraventai verso Clarissa, ma sentii la morsa stretta di Garret dietro di me, cercai di divincolarmi senza successo. Capii di non poter fare nulla, quando i suoi artigli lacerarono le mie braccia e stringere di più la presa. Il dolore fu lancinante e caddi in ginocchio, la distanza che mi separava da Ariel era minima

- Povero stupido ragazzino... sempre cosi troppo irruento! Non la pensi anche tu così ? Disse Deamon  all'improvviso voltando lo sguardo nella penombra.
Non riuscivo a vedere con chi stesse parlano era ancora buio fuori e la casa poco illuminata. Dei passi fecero scricchiolare il pavimento.


-Hai proprio ragione...il nostro ibrido non è cambiato per niente! la figura di Peter uscì allo scoperto, con fare deciso e con un ghigno mi fulminò con i suoi occhi freddi.


-Tu! Sbottai con forza  -Lurido bastardo, sei morto! Continuai con gli occhi pieni d'ira.

Ad ogni mia minaccia il bestione di Garret stringeva sempre di più la morsa dei poilsi dietro di me. Sentii la voce di Ariel rotta dal pianto.


-Liam sei tu? Aitami ti prego.


- Zitta! Sta zitta, infierì Clarissa su di lei, strattonanadola di nuovo.

Toglile le mani di dosso strega! La mia voce era come una furia.


-Guardai di nuovo Deamon e con i dentiu stertti dissi -Cosa vuoi da lei, Noi avevamo un patto!


A quell'affermazione la bocca di Deamon emise una risata beffarda e iniziò a muoversi per la stanza con un coltello tra le mani.


-Mio caro Liam... vedi la tua Ariel ha qualcosa che va aldilà del  nostro patto! Si voltò e mi guardò m deciso e soddisfatto. Io non capivo, i miei pensieri erano in una totale confusione.

-Non capisco! Dissi sbottando.

-Bene, così sarà ancora più divertente! Si avvicinò ad Ariel piano, accarezzò con i suoi artigli affilati sua pelle delicata che tremava come una foglia.

-Lasciamo che sia lei a dirtelo! Pian Piano la benda scivolò dal suo volto. Vidi finalmente i suoi volti, erano arrossati dalle lacrime e straniti dal buio.

Il suo sguardo incrociò il mio solo per un istante. Era distante, sfuggente.
Deamon avvicinò le labbra all'orecchio di Ariel e sottovoce disse.

-Diglielo...semza mai voltrare lo sguardo da me.
Ariel scoppiò in lacrime, era paura mista alla sofferenza.
Cosa poteva mai nascondere, era sempre stata onesta e sincera con me.

-No! Non voglio..furono le uniche parole che uscirono dalla sua voce velata dal pianto.
Clarissa tirò ancora una volta la corad che la teneva legata e disse con voce crudele. -Oh hai paura! Il suo sguardo era freddo e odioso sul viso di Ariel.
Volevo sapere, volevo capire cosi cercai di rassicurarla con la mia voce.

-Ariel cosa devi dirmi... Ma il mio tentativo fu del tutto invano, perchè continuava a sfuggire al mio sguardo.

-Dillo, ad alta voce ! La voce di Deamon risuonò nell'aria all'improvvio come uno squarcio nella temetsa.

-SONO INCINTA! Disse con gli occhi fissi nel vuoto e poi subito su di me per vedeere la mia reazione.
Non riuscivo più a sentire i battiti del mio cuore, si era fermato a quelle parole. Mi accasciai del tutto sulle ginocchia, ero troppo sconvolto, pietrificato.
Davanti ai miei occhi tutti i trascorsi di quelle ultime settimane, non avrei voluto saperlo così. Ora che potevamo morire entrambi. Ora che non potevo proteggerla! Ne mio corpo una miriade di emozioni contrastanti, tanti comportamenti senza risposta. Una sola una però prelevava più delle altre di conme l'avevo trattata, già da quando sicuramente aspettava nostra figlio. Avevo fatto di lei il mio giocattolo per i miei divertimenti, una morsa mi strinse lo stomaco. Mi sentivo squallido!

-Liam ti prego di qualcosa? la sottile voce di Ariel mi riportò alla realtà.

Io la guardai inespressivo, poi girai lo sguardo verso Deamon e dissi  -Cosa te ne fai di un bambino è me che vuoi!
La risata di Deamon si sentì di nuovo nella stanza poi mi fissò e rispose  -Credi davvero che lascerò andare via questo dono prezioso. Le sue mani accarezzavao il volto di Ariel piano, come un viscido serpente. Il disgusto sul volto di lei si faceva sempre più pressante.

-Ti ho fatto venire qui per dirle addio!
 
-Mi prenderò cura io cura del tuo bambino Liam! disse all'improvviso Clarissa  -Questo doveva essere nostro figlio, ma tu hai preferitio un inutile umana!

- Puoi ancora salvarti se vuoi...Disse ancora Deamon - Voglio un tuo morso! Il giallo oro dei suoi occhi si tramutò subito in rosso sangue. Fissai le movenze disgustose della sua bocca, con smania appetitosa perchè sapeva che stava assaporando il gusto della vittoria..

-Mai non lo avrai mai! Urlai contro di lui.
Un attimo dopo mi sentii alzare da terra, afferrato per il collo da Garret e fui scaraventatao contro la parete di legno e ricaddi stordito.

-Pensa bene alla tua risposta, se non vuoi che questo bel visino faccia la fine di Maya.


Il suo tono era divertito, i suoi occhi carichi d'odio.


-Sei stato tu ad uccidere Maya, lo sapevo! Feci un agile salto in avanti  e mi scaraventai contro di lui, questa volta Garret non riuscì a trattenermi.
I miei artigli gli perforarono l'addome con una tale rabbia, non riuscivo a fermarmi. Percepivo il pericolo dietro di me, sapevo di essere in minoranza. All'improvviso sentii dei vetri infrangersi e vidi entrare tre enormi lupi, c'erano tutti, guardai di sfuggita Marcus, non servivano parole per intenderci. Il loro improvviso arrivo  mi rafforzò, perchè ora sapevo che potevo farcela. Peter riuscì a liberarsi dalla mia presa e fui subito attaccato da Deamon, sentii i suoi artigli lacerarmi la spalla. Urlai dal dolore e mi voltai inferocito. Jeson e Scott si scaraventarono su Garret e riuscirono ad avere il sopravvento.
Ad un tratto mi accorsi che Clarissa stava trascinando via Ariel, voleva scappare!


-Marcus! Urlai indicando Clarissa. Le urla di dolore di Ariel mi squarciarono l'anima, ma nojn ebbi molto tempo per pensarci perchè Deamonb mi attaccò con ferocia. Urali co tutto il fiato  che avevo dentro di me, era un urlo di carica, un urlo di odio puro.
Inizia a combattere contro di lui, con una forza inaudita.Il lato più poscuro di me, riaffiorò tra i colpi,davanti ai miei occhi tutti i momenti di quei mesi. Dal male che quel mostro mi aveva portato ala mio cambiamentoi forzato. Ora doveva FINIRE! I miei artgli ferrarono la gola di Deamo nmentre il mio braccio e il mio torace si riempivano del suo sangue.Il suo volkto diventò improvvisamente pietrificato dal mio gesto e dalla koret incombente. Mi fermai qualche istante, nella mia vita da lupo non avevo mai ucciso nessuno, ma adesso era l'unica soluzione. Alzai lo sguardo e mi guardai intorno, anche Garret era morto. Nella stanza  saliva sempre di più l'odore nauseante del sangue. Mi alzai  ostacolato dallle miei ferite.


-Marcus spalancò la porta e corse verso di me  -Ariel è al sicuro, ma la bionda è fuggita! Non gli risposi, non mi interessava più di nessuno, mi limitai a stringergli la  mano e con sguardo complice dissie - Di niente fratello!
 Usci fuori, era ormai giorno e i raggi del sole  sulla pelle mi regalarono una bella sensazione sulla pelle.

-Ci occupiamo noi di tutto. Disse Jeson dietro di me  e solo quando mi voltai vidi le fiamme divampare veloci. Quel lurido  covo stava bruciando, presto non ne sarebbe rimasto più nulla  ora il corpo di Deamon e Garret bruceranno all'inferno da dove sono venuti.

Era finita.
 Voltai le spalle  mentre il calore di quell'incendio bruciava con tutto il mio passato.




Ciao a tutti
Vogliamo ringraziare io  e le mie colleghe di scrittura tutti quelli che ci seguoni che con pazienza attendono anche se lunga la pubblicazione dei capitoli. Ormai siamo quasi per volgere al termine spero che lasciare qualche commento sempre gradito per far sentire i vostri pensieri in merito alla storia.

Alla prossima

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Capitolo 32
*** capitolo 32 ***


capitolo 32
Capitolo 32

Inizio questo capitolo con le scuse per l'enorme ritardo nella pubblicazione...Purtroppo i ritmi frenetici della vita quotidiana mi assorbono tutto il tempo. Ringrazio chi  legge ed è paziente nella pubblicazione. Spero vi piaccia.


4 MESI E MEZZO DOPO...
 
Eravamo nella casa sull'albero dove per la prima volta ci eravamo amati. Liam era poggiato con le spalle al muro, mentre ero fra le sue gambe. Sospirai rilassata volgendo lo sguardo verso il tramonto. Le su mani mi circondarono la vita andando ad abbracciare il mio pancione.
Era il paradiso. Io e Liam eravamo insieme ed entrambi aspettavamo con ansia la nascita del nostro bambino. Tutto era tornato alla normalità, subito dopo la morte di Deamon e Garret ci eravamo avvicinati ancora più di prima,  la distanza che ci aveva diviso non esisteva più. Non nascondo che ogni tanto il mio pensiero andava a Peter e Clarissa che erano fuggiti.

-A cosa pensi? Mi chiese Liam.

- Io sorrisi e aderii ancora di più al suo capo - A tutto quello che è accaduto  4 mesi fa...Ma la cosa che non dimenticherò mai è stasta l'espressione di mio padre quando ha saputo che ero incinta. Risi e lui mi seguì.

-Non vedo l'ora che nasca! Sono curioso di sapere che cos'è. Detto questo si abbassò posando le sue labbra sulla pancia, riempiendola di baci.

Il nostro idillio fu interrotto dal suono del mio cellulare era Jennifer!

-Pronto! Risposi

-Ariel, ma dove sei? Qui siamo tutti ad aspettarti. Muoviti dobbiamo scegliere il corredino al bambimo. La sua voce era euforica e impaziente allo stesso tempo.

-Sono con Liam, arrivo subito.

Intanto Liam rideva silenzioso, mentre mi aiutava ad alzarmi.

-Amore a quanto pare oggi avrai tanto da fare...

-Non me ne parlare, mi hanno già comprato un miliardo di cose di vari colori e oggi vogliono triplicare!

Liam si allontanò leggermente da me per guardarmi negli occhi -Ci vediamo più tardi, ora vai altrimenti chiameranno me! Mi salutò con un bacio delicato.


.............................
 
Al centro commercilae le ragazze erano ormai senza controllo, entravano e uscivano da ogni specie di negozio per l'infanzia. Io dopo qualche ora ero sfinita, decisi così di sedermi nella zona relax. Chiusi leggermente gli occhi, mentre  accarezzavo il pancione. " Piccolo mio hai visto? Tutti si sta mettendo per il meglio, il tuo papà è di nuovo con noi e ora non ci lascerà mai più"
Sorrisi leggermente mentre istintivamente la mia mente andò indietro nel tempo, il mio ritornò a casa, le lacrime di mia madre perchè non aveva compreso quello che stavo passando. " Ma come poteva io ero troppo brava a nascondere tutto".
La cosa che non dimenticherò mai, è stata la rezione della madre di Liam, dopo qaulche giorno decidemmo di dire anche a loro tutta la verità.

-Cara, mi dispiace tantissimo per come ti ho trattata, la sua voce era triste e disperata.

-No si preoccupi signora Black...è stata solo condiozionata dalle leggi della vostra natura. Mi stringeva le mani e piangeva, volsi lo sguardo verso Liam era duro e freddo,sapeva che il pentimento di sua madre era dovuto.

-Stavo per perdere mio figlio quando non eran più con te, era fuori controllo. Tu sei la cosa migliore che potesse capitarci. Quando mi abbracciò forte capii che era sincera e non avevamo bisogno di altre parole.

..................................

-Liam sei sicuro? La voce di Marcus mi distrasse dai miei pensieri, riporstandomi alla realtà. Lo guardai felice, come non lo ero da tempo.

-Si! Ora è il momento giusto, dopo tutto quello che ha passato se lo merita!

-Mi fa piacere che finalmente hai capito! Rispose Marcus.

Dopo qualche minuto arrivò Jeson con una strana espressione sul volto -Liam ci sono novità su quella situazione.
Capii subito di cosa si trattasse e annuii. -Gli uomini mandati da tuo padre li hanno scovati al confine con il Messico, li hanno catturati ed uccisi è tutto risolto! Rispose soddisfatto.
Diedi un sospiro di sollievo, finalmente quell'ultimo pericolo era stato risolto, anche se la cosa che più mi premeva erano le ricerche che gli avevo chiesto di fare.

-Mi dispiace Liam, ma nessuno ha saputo dirmi nulla sulla nascita tra licantorpi e umani. Serrai il pugno deluso.
quali poteri avrebbe posseduto questa creatura che stava per nascere? Dalle ecografie era tutto normale, ma per precauzione avevamo scelto il parto in casa.

-Liam non preoccuparti andrà tutto bene, di certo sappiamo che sarà un ibrido origiane per metà lupo e metà umano. Disse Marcus

- Sarà unico! anche per i suoi poteri, ora muoviti e va da Ariel! Concluse Jeson.

......................


Era ormai sera quando Liam era passato a prendermi, mi aveva liberato dall'euforia interminabile delle ragazze e di mia sorella.

Baciai Liam felice -Dove mi porti? Gli chiesi subito mentre mi mettevo comoda.

-In un posto. Risposi senza guardarmi.

Non contenta della sua risposta mi avvicinai istintivamente a lui.

-Ahy! Dissi toccandomi la pancia.

-Cosa è successo!  Chiese allarmato lui.

-Niente, sto bene ho fatto un movimento troppo brusco e il piccoletto non ha gradito. Nonostante questo, non vidi Liam rilassato.

-Che c'è, ti vedo stano?  Gli chiesi stanita.

- Niente è solo che sono un pò in ansia per il  parto.

-Andrà bene, vedrai ne sono certa! Anche se dentro di me avevo un' ansia atroce.

- Allora mi dici dove stiamo andando.

-E' una sorpresa e poi siamo quasi arrivati. Rispose con un sorrisetto malizioso. Poco dopo ci accostammo lungo il vialetto di una casa.

- Vieni ti faccio vedere una cosa! Disse entusiasto, mentre mi aiutava a scendere dall'auto. Io non risposi, mi limitai ad obbedire ma quando prese un mazzo di chiavi in mano per aprire l'ingresso principale dissi - Liam ? ma cosa.....

-Ti piace ? Continuò accendendo le luci, aveva un sorriso magnifico, allargò le bracccia per mostrarmi quella meravigliosa e immensa casa.
Continuavo a guardarmi intorno ma mi fermai subito e quando Liam aggiunse - E' nostra tesoro! Ho firmato oggi l'acquisto.
Incontrai i suoi occhi  e urlai piena di gioia

- Oh mio Dio Liam, è bellissima. Mi precipitai tra le sue braccia baciandolo.

-Vivremo insieme qui tutti e tre.

- Si continuai a stento, mentre un dolore acuto mi pulsava nell'addome, istintivamente mi toccai il pancione.

- Ahy ! Dissi di nuovo. 

- Ariel......

Cercavo di respirare, lo guardai e dissi -Mi sa che ci siamo!


 
 

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Capitolo 33
*** Capitolo finale ***


capitolo finale


CAPITOLO FINALE

POV LIAM



Avevo la testa che mi scoppiava, vedevo Ariel soffrire in modo atroce lungo il tragitto in auto. Cercavo di rimanere tranquillo anche se tenevo premuto tutto l'accelleratore per arrivare in fretta a casa. Tutti erano già  stati avvisati, infatti dopo pochi minuti erano già davanti casa mia, dove ad attenderci c'era un'intera equipè medica "scelta " da noi. Non ebbi neanche il tempo di aiutare Ariel a scendere che già l'infermiera Kelly corse in suo aiuto. Entrai in casa e li trovai ad attendermi tutti i compresi i genitori di Ariel, ai quali avevano raccontato che il parto in casa  era stata una decisione proprio di Ariel perchè si sentisse più rilassata. Riuscivo a sentire le tempie che mi martellavano la testa, era successo tutto troppo in fretta, un susseguirsi d'emozioni.
Eppure ero abituato a cose peggiori, ma alla nascita del bambino non ero ancora pronto, perchè c'erano ancora tante cose da chiarire. Arrivai al piano superiore, dove la stanza degli ospiti  era stata adibita come una vera e propria stanza d'ospedale, c'era tutta l'attrezzatura necessaria per ogni evenienza. Tentai di entrare, ma fui subito bloccato da Marcus

- Liam, non puoi entrare è peggio se Ariel ti vede! La sua frase risuonò come un ordine.

Entrai nello studio e cercai di calmare i nervi sedendomi.
Sentivo la voce di mio padre e il signor Hale il tono era rilassato, non capivo come facevano ad essere cosi calmi.

Andavo avanti e indietro vedendo il volto di Jennifer farsi via via sempre più teso, a quel punto non ragionai più e afferrai la maniglia ma le mani di Marcus mi bloccarono ancora.

-Liam ti prego, lo so che è insopportabile ma i medici hanno chiesto che non entri nessunio.

-Lo so ma non riesco a sentire che soffrre e non poter fare nulla! Gli dissi guardandolo negli occhi.

-Cerca di rimanere tranquillo. Concluse lui
Tornai al mio posto e ripetevo tra ma e me di mantenere la calma dopotutto mia madre aveva chiamato la miglio equipè medica della città.
Nell'ambiente silenzioso si sentiva solo il ticchettio dell'orologio e Ariel che ormai sembrava esausta ad un tratto un pianto di un neonato mi fece alzare di scatto la testa.
Tutti all'istante urlaronpo di gioia

-E' nato! Disse Jennyfer

Ebbi un tuffo al cuore, finalmente era nato, vidi l'ambiente colorarsi di allegria

-Complimenti Liam sei diventato papà! esclamò Marcus dandomi un scherzosa pacca sulla spalla.
Un'infermiera sbucò poco dopo fuori dalla stanza con in braccio un minuscolo fagottino avvolto in una coperta bianca.

-Auguri signor Black è un maschio! Disse mentre mi si avvicinava
Il mio cuore perse un battito quando vidi quegli occhietti chiusi e quel nasino dolcissimo.Sfoerai un sorriso bellissimo, non potevo credere che quell'esserino fosse nostro figlio.
Un lampo però mi attraversò la mente: Ariel.

-Come sta Ariel , voglio vederla. Dissi subito all'infermiera.
Questa facendosi seria mi risponde -Mi dispiace, la signora ha perso molto sangue..non la feci neanche finire la frase che subito  diedi il piccolo a Jen e mi precipitai nella stanza.
Una volta dentro fui subito invaso da un odore di sangue misto a medicinale.
Mi avvicinai al letto dove si trovava Ariel ,immobile,sembrava stesse dormendo.Era già stato pulito tutto.

-Ariel......La chiamai piano. La vidi aprire gli occhi a nstento era stanca, affaticata, esausta.

-E' un maschio, amore mio. Continuai con le lacrime agli occhi, mentre lei mi regalava un debole sorriso.Io le presi la mano e la portai alle labbra.

-Amore ora vedrai andrà tutto bene. Cercavo di tranqullizzarmi ma era evidente che non era così.

-Signor Black. Mi sentii chiamare alle spalle dal dottor Cooper che continuò -Lei sa che il bambino diciamo cosi è nato "speciale" beh, vede il corpo della signorina Hale non ha retto al parto ed ha provocato una grave emorraggia interna, che noi non possiamo fermare.

Nella mia mente solo un pensiero "Lo sapevo"

-Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Concluse il dottore.

-Lo sò . Dissi a denti stretti- Voglio restare solo con lei ora.
Mi avvicinai al letto, sfiornado il suo braccio piano , ripensai a tutti quei mesi trascorsi insieme, dal nostro primo incontro, a t5utto ciò che avevamo passato.Non poteva finire così, nopi non lo meritavamo.
Ariel doveva vivere e io con lei, perchè senza di lei ero completamente perso.
In quel momento non volevo più pensare c'era una sola cosa da fare, così affondai i miei denti nella sua carne.





 

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Capitolo 34
*** EPILOGO ***


Epilogo
                                         EPILOGO


1 ANNO DOPO..
Sento il mio cuore battere forte ad ogni passo che avanzo.
Il giardino di casa Black si è trasformato in un incanto di peonie, faccio uin respiro profondo e vengo invasa dal loro inebriante profumo.
Tutto era stato allestito alla perfezione, le sfumature di rosa ricoprivano l'intero giardino e gli alberi impreziositi con gemme pendenti e lanterne accese.La cerimonia si svolgeva sotto un'antica quercia contornata da un migliaio di sedie, avevo tuttii gli occhi puntati su di me. " devo stare calma, devo mantenere la calma" continuo a ripetere mentre stringo di più il braccio a mio padre.
Alzo lo sguardo e non appena vedo il piccolo Thomas percorrere la navata, prima di me, sorrido felice. Mi rilasso completamente nel vedrlo camminare un pò goffo, visato che sono i suoi primi passi.
Il mio sguardo si sposta su Liam all'altare e il mio cuore perde un battito. E'magnifico! nel suo smoking grigio perla, il suo volto sprigiona la felicità de suoi sorrisi mozzafiato.Quando finalmente arrivo accanto a lui mio padre mi lascia visibilmente emozionato.Sorrido a mia sorella Jennyfer e alle mie amioche posizionate a lato come damigelle.
Stringo le mani tremanti a Liam e lui mi sussurra -Sei stupenda Ariel. Io non gli rispondo mi limito solo a sorridergli, perchè non abbiamo bisogno di altre parole.
Dopo la cerimonia io e Liam ci avviciniamo ai tavoli di tutti gli invitati.

-Ariel eri magnifica alla cerimonia. Dice Carol stringendomi forte.

Liam mi tiene ancora stretta a sè, riesco a sentire la sua mano sulla mia schiena nuda e questo gesto mi8 fa ancora girare la testa.

-Auguri amico mio, ora si che sei al completo! Continua Marcus.

-Ariel dov'è il mio nipotino Thomas? Conclude Jenny

-Eccolo là! Al tavolo dei nonni che lo viziano come un cucciolo. Rispondo ridendo mentre tutti mi imitano osservando la scena dei nonni che sembrano essere tornati bambini.

Balliamo fino a notte fonda mentre il cielo stellato ci fa compagnia, l'aria calda dona un piacevole sollievo.
Torniamo a casa a notte fonda, Liam  ha in braccio  Thomas che dorme.

-E' stata una giornata stressante anche per lu. Dico a mio marito

-Già ! ma è stata sicuramente la più bella della sua vita. Sorride lui

Dopo qualche minuto Liam mi raggiunge sul divano in salotto.-E' dolcissimo quando dorme! è bello come sua madre! Dice subito lui accarezzandomi la gamba.
Finalmente mi senmtivo libera dopo tutti quegli sforzi della giornata.

-Sei sempre un adulatore tu! Rispondo afferrandogli la mano e alzandomi di scatto.

Da quando ero diventata come lui, mi sentivo più agile  e forte. Non avrei mai pensato che diventare un licantropo fosse stata una cosa così naturale.
Ricorsavo bene la prima volta che Liam mi vide trasformarmi il suo sguardo ipnotiozzato  dal mio manto bianco splendente chiazzato da un grigio pèrla.
Non ero sicura dei miei gtenitori si fossero accorti di qualcosa, dopotutto le mie condizioni dopo il parto erano peggiorate, ma non mi importava perchè l'unica cosa che contava era essere a casa mia con il mio Liam e il piccolo Thomas.


Da qui si concluìde la nostra storia d'amore tra Liam e Ariel, un amore che non conosce diversità di natura, un amore puro e sincero che tutti noi ricerchiamo nella frenesia della vita quotidiana.
Nati dal frutto della nostra fantasia, speriamo di aver lasciato in ogni lettore un piacevole ricordo .
Un grande Grazie a chi ci ha seguiti.


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