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Salve a tutti^^. Questa è la mia prima ff su Hunter X Hunter e spero davvero che vi piaccia! Per
prima cosa mi devo scusare per due cose: la prima è che la mia ff non ha dei capitoli quindi se notate che alcuni chappy sono troppo corti o troppo lunghi è semplicemente perché
non riesco a dividerli bene. Scusatemi, scusatemi! La seconda
è un po’ più grave… preparate le mazze e i fucili… ecco, io posso andare su
Internet solo un’ora alla domenica, quindi non posterò
prima di una settimana… PERDOOOONOOOO ç.ç
Ora vi lascio alla lettura!! Yooooooooo^o^
Buio.
Oscurità.
Sensazione di adrenalina, di
paura.
Le gambe continuano a correre senza fermarsi.
Uno sguardo al di dietro.
Una decina di mostri corrono
dietro me.
Mi prenderanno!
Quattro sagome davanti a me.
Chi sono?
Devo raggiungerle.
Non c’è tempo, devo andare.
Corro senza sentire fatica.
Niente respiro affannato.
Niente stanchezza.
Solo oscurità.
Poi davanti a me una luce.
Vuol dire che mi salverò!
Corro più forte.
La speranza aumenta.
Ce la farò, lo sento.
Le sagome davanti a me avanzano imperterrite.
Incespico e perdo terreno.
No, non posso mollare proprio ora.
La luce è lì, a pochi passi.
Sono fuo… NO!
Dei denti aguzzi calano sulla mia spalla.
Non sgorga sangue.
Non sento dolore.
Solo una fitta al cuore.
Le sagome sono già fuori.
Al salvo.
Io no.
Il mostro mi trascina verso il buio.
Verso le tenebre.
-No… NO, KILLUAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!-
-KILLUA!-
Apre gli occhi di scatto. Li
richiude un secondo dopo, sentendo un’abbagliante luce sugli occhi.
-Sono…. uscita?-
Un’immensa gioia la invade
per poi svanire poco dopo. Appena gli occhi si sono abituati alla luce, li
richiude, osservando le chiazze verdi e rosse che gli si formano sotto le
palpebre. Le osserva svanire e cerca di rincorrerle con le pupille ma scappano
e sono sempre un po’ più avanti dove il suo sguardo cade. Come un attimo prima
stava facendo con le sagome, dentro a quel tunnel. A
proposito, era poi riuscita a salvarsi? Forse… era in Paradiso, poiché era
stata sbranata dai demoni. Solo dopo un po’ si accorse di essere immersa in
qualcosa. Aprì gli occhi e guardò. Era acqua. Semplice acqua. E il suo contenitore era una vasca… la SUA vasca. Finalmente
si decise a guardarsi intorno e notò di essere in una stanza illuminata,
vagamente familiare.
-Il Paradiso? IL MIO BAGNO!-
Era immersa nella vasca del
suo bagno! Ma ora, dov’erano le sagome, i demoni e il
tunnel? Era stato un sogno? No, era impossibile. Poi si ricordò tutto. Era a casa sua e poco prima aveva voluto fare un bel bagno
rilassante… forse TROPPO rilassante! Aveva acceso una stufetta
per riscaldare l’ambiente e si era immersa nella vasca. Solo quando capì
totalmente la situazione si accorse che l’acqua in cui
era immersa era GELATA e l’aria nel bagno era BOLLENTE!
-AH!-
Con un balzo saltò fuori dall’acqua e aprì violentemente la porta del bagno
uscendo a respirare l’aria più gradevole dell’ingresso.
-T-TESORO!-
Quando alzò lo sguardo voleva urlare dalla disperazione.
Nell’ingresso stavano sua madre, suo padre, suo
fratello minore e un signore baffuto, di mezz’età. E
LEI ERA NUDA!
-S-scusate…-
Rientrò nel bagno,
completamente rossa in viso e si vestì in fretta e furia.
-ETCHÌ!!!-
-Salute, tesoro.-
-Grazie.-
-Dunque, incominciamo le presentazioni. Lui è il signor MisitaeKiryo. Lei è nostra
figlia Taysa, ha dodici anni.-
-Mmh… dodici anni ha detto, eh? Potrebbe andar bene per il
minore.-
-Piacere.-
-Piccola, ci dispiace di non
avertelo detto e sappiamo che è una cosa importante e molto, molto delicata.-
La madre della ragazzina si alzò
dal divano e si sedette di fianco alla figlia.
-Sappiamo che sei molto
piccola ancora però… dobbiamo farlo. Noi siamo una delle poche famiglie ricche
in questa regione e, per legge, dobbiamo farlo.-
La figlia aveva già sentito
puzza di guai, così stava rannicchiata in un angolo del divano e ascoltava la
madre fissando il pavimento in attesa della
dichiarazione. Sentiva un nodo in gola e il suo cuore batteva forte. Poche
volte sua madre girava intorno agli argomenti e se lo faceva doveva essere per
forza una cosa grave o dolorosa per lei.
-Hai mai sentito parlare
della famiglia Zaoldyeck? L’avete studiato a scuola?-
Taysa annuì gravemente.
Cosa vogliono farmi?
Mi manderanno là come schiava?
Oppure dovrò sacrificarmi per loro?
In alcuni paesi sacrificano le persone per i propri
dèi.
La famiglia Zaoldyeck può
considerarsi così?
Non lo so.
Ma ho tanta paura.
Forse il mio incubo era un presagio…
Il demone che mi mordeva…
vorranno torturarmi in qualche modo.
A proposito del sogno… ho gridato un nome alla fine…
-Quella è la famiglia più
ricca del paese, ma che dico? della regione. In quella
famiglia si deve scegliere… una moglie per i propri figli, anche se sono ancora
piccoli e questa si sceglie fra le famiglie più ricche del paese.-
Ma qual’era?
Ah, non ricordo…
Vediamo… incominciava con… la F?
No… con la D? Forse!
-So che in una coppia deve
prevalere l’amore e non le regole del paese ma…-
-Signora, si può sbrigare?-
-Sì, mi scusi, ma è una
faccenda delicata per una dodicenne!-
Dartya? No, no, sono ancora lontana.
Doryo? Che schifo,
no!
-In poche parole…-
Doria? Dirsyo? Duriyo?
-… dovrai andare in sposa ad
uno dei figli della famiglia Zaoldyeck!-
-DIRLLUA!!!!-
-…-
Il silenzio calò nella sala.
-COOOOOOOOOOOOOOOSA???????? Che vuol dire questo? Che dovrò
andarmene di casa? Dovrò stare da loro? DOVRÒ SPOSARMI A DODICI ANNI CON UN
TIZIO CHE NON CONOSCO???-
-Tesoro, so che sei
sconvolta, ma porta rispetto alla famiglia Zaoldyeck.
È grazie a lei che possiamo vivere in questa zona.-
-Sì, sì, lo so, LO SO! Ma… ma… mi manderete
davvero là? Non vi servo più? Non mi volete più bene?-
-Scherzi? Certo, che ti
vogliamo bene, tesoro, sei la cosa più preziosa che abbiamo… ma questa è la
legge.-
-La legge?-
Taysa era sconvolta. Per una dodicenne andar via di casa e
sposarsi significavano impegni molto difficili. Di sicuro non sarebbe durata un
giorno senza i suoi adorati genitori.
Andrò a vivere a palazzo…
Non è una bruttissima idea ma…
Non voglio.
NON VOGLIO!
La legge non conta nulla in confronto al bene che si
vuole ad una figlia.
Dovrebbero preferire me che una stupidissima legge!
Taysa se ne andò in camera sua
dove rifletté e guardò e riguardò la sua stanza per cercare di non scordarsela
mai più. Se fosse andata là avrebbe cambiato stanza,
casa, amici… e avrebbe dovuto sposarsi.
Poche ore dopo scese per la
cena e nel corridoio incontrò il suo fratellino minore.
-Ciao. Sei felice che me ne
vado?-
Il fratello la guardò un poco poi rispose convinto.
-Sì!-
Taysa inarcò le sopracciglia.
-Così la casa sarà tutta mia
e io dominerò tutto e tutti.-
-Ah, è così?-
Taysa gli rispose a tono.
-Beh, sai che ti dico? Che io
mi sposerò con uno dei figli della famiglia Zaoldyeck
e diventerò principessa.-
-Non è vero…-
-Sì, che è vero e quando
moriranno i loro genitori diventerò regina di tutta la regione e comanderò su
tutti.-
-Non è
vero, stai dicendo una bugia.-
-Invece è tutto vero. Quando sarò
regina comanderò tutto quanto e comanderò anche questa casa. I nostri genitori
li tratterò bene, mentre a te ti farò pulire le stalle
di corte.-
-NON È VERO CHE COMANDERAI
TUTTI! LO DICO ALLA MAMMA!-
-Diglielo,
tanto è vero!-
Il fratellino zampettò subito
in cucina. A pensarci bene Taysa non aveva mai
pensato a questo lato della faccenda. Dopotutto il suo nome voleva dire proprio
“colonnello”!
Andò in cucina anche lei per
assistere alla scenetta. Il fratello era già arrivato dalla madre, che stava
mescolando chissà cosa in una pentola. Il profumino giunse
subito al naso della nostra “futura reginetta”.
-Mamma, mamma, Taysa ha detto che quando diventerà regina comanderà su
tutta la regione.-
-È vero, tesoro. Sposare un
figlio della famiglia Zaoldyeck significa ricevere un
grande potere.-
Il bimbo guardò la madre e
poi la sorella. Poi prese fiato per prepararsi a
dichiarare una notizia di gran valore.
-Allora sposerò anch’io un
figlio della famiglia Zaoldyeck!-
Taysa e la madre si guardarono… e
scoppiarono in una gigantesca risata liberatoria. Dopo che la madre ebbe ripreso fiato guardò il bimbo dolcemente.
-Purtroppo non si può, per
vari motivi. Per prima cosa tu sei un maschietto e non potrai mai sposare un
altro maschio! Per seconda cosa solo la figlia maggiore di una famiglia può
andare in moglie ad unZaoldyeck.-
Taysa fece una boccaccia al fratellino che guardò deluso la
madre.
-Però quando diventerai
grande come Taysa forse potremo farti sposare una
delle figlie, che ne dici?-
Al fratellino si illuminarono gli occhi.
-Sì, sì, che bello. Visto Taysa? Anch’io diventerò potente come te!-
Taysa stava per protestare quando vide l’occhiolino della
madre. Però lei sapeva che non sarebbe mai potuto
accadere perché le figlie Zaoldyeck erano più grandi
di lui e poi perché solo gli eredi al trono potevano diventare re. Lo aveva
imparato a scuola.
A cena nessuno fiatava,
finché Taysa riuscì a farsi venire in mente una
domanda sensata.
-Quando
dovrei partire?-
-Domani mattina tardi. Infatti arriverai al castello a mezzogiorno e pranzerai là.-
-Mmh, chissà quante delizie raffinate ed eleganti mi
faranno assaggiare!-
-Ti faranno ingrassare come
un’oca… e poi ti divoreranno per Natale…-
-CARO!-
Il padre di Taysa era molto contrariato che la figlia se ne andasse di casa e prendesse marito. Era contrario fin
dall’inizio, anche se sapeva che non poteva di certo protestare contro la
famiglia reale. Lo avrebbero subito imprigionato o mandato direttamente alla
forca. La famiglia Zaoldyeck era di sicuro una
famiglia potente che governava sulla zona, ma erano anche tutti quanti
mercenari! Esperti in omicidi senza lasciare la minima traccia.
Taysa avrebbe dovuto convivere con loro? Con una famiglia di ASSASSINI???? E se avesse
rifiutato di sposarsi? L’avrebbero di sicuro fatta
fuori. Povera Taysa… che destino
ingrato la aspettava. Certe volte essere ricchi non porta proprio la
felicità.
Taysa sapeva questo. Sapeva tutto. Sapeva che non avrebbe
dovuto essere scortese, che avrebbe dovuto comportarsi in maniera signorile e…
che se anche avesse mosso un passo al di fuori della reggia sarebbe morta fra mille
torture. La piccola si era rinchiusa in casa con un groppo in gola e
singhiozzava dalla paura. Non sarebbe resistita un giorno, se lo sentiva. Se non ammazzata da un componente,
sarebbe morta di dolore e di sofferenza. Probabilmente avrebbe tentato di
scappare già dal primo giorno così l’avrebbe fatta finita e sarebbe
morta subito, senza rimpianti.
Pesanti colpi alla porta
d’ingresso si fecero sentire facendo saltare dallo spavento la Taysa tremolante e singhiozzante.
Oh no, sono loro.
Vogliono portarmi via.
Ma è presto, è sera.
Forse la mamma si è sbagliata a dirmi gli orari.
Mi devo comportare bene.
Non devo piangere.
Non devo avere paura.
Sono forte.
Sono forte.
Si asciugò in fretta le
lacrime e andò in corridoio. Aprì la porta col fiato sospeso e quando vide chi
aveva bussato scoppiò in un pianto liberatorio. Alcuni suoi compagni di classe
erano venuti a trovarla, augurandole una buona permanenza al castello. Taysa cercò di ricomporsi e invitò quella decina di
ragazzine dentro casa sua. Si rifugiarono nella camera da letto dove scoppiò la
baraonda. Migliaia di vocette strillavano e parlavano
tutte in una volta, così da far capire poco e niente alla già abbastanza
confusa Taysa. Quando con un
grido le acquietò, una ragazza dai lunghi capelli corvini ricominciò a parlare.
-Oddio, ma non sei
emozionata? Andrai alla corte regale!-
-Emozionata? Poverina, sono
tutti dei mercenari là dentro! La uccideranno.-
-Ma si sposerà capite? Ma non
con il più figo della scuola… CON UNO DEI PRINCIPINI!
Chissà se saranno carini.-
-Certo che sono carini! Hai
visto le loro foto sui libri di storia?-
-Ma quelli saranno stati i
loro trisavoli, vecchi di cent’anni a dir poco.-
-Ragazze, vi prego, vi prego, un po’ di ordine. Guardate com’è
sconvolta la povera Taysa. Tutte queste
emozioni la stanno corrodendo nel profondo. Come sei
pallida, amica mia, rilassati, andrà tutto bene.-
-Ma… non ne sono sicura…-
-Ma tu sei fortunata, pochi
hanno questo onore!-
-Fortunata? Questa poveretta
sta andando a morire e tu dici “che fortuna”? Prepariamogli una tazza di the,
per farla star meglio.-
-No, ragazze, non vi
disturbate.-
-Taysa, sei la nostra migliore amica e… stai per lasciarci
tutte. È naturale che siamo premurose con te, lasciaci trascorrere questi
attimi con te e farti scordare, almeno per un poco, tutte le
tue insicurezze.-
Taysa annuì tristemente. Era vero. Un’altra sofferenza che
stava per dimenticare: doveva lasciare tutti i suoi parenti, i suoi amici…
tutto! La vita era proprio ingiusta con lei.
Passarono ore e ore a
parlare, a ridacchiare e a sorseggiare quel buon the, ma sembrava che nulla
riuscisse a far star meglio la ragazza. Arrivò così il momento di lasciarle e
furono consumate molte altre lacrime. Il cuore di Taysa
ora era proprio al limite. Si sarebbe
suicidata pur di non soffrire mai più così.
La notte dormì come un sasso,
senza pensieri, né sogni che poté ricordare. Nulla. Solo il buio assoluto. Proprio come se fosse morta.
Fiuuuu… il
primo cap è andato. Come avrete notato la famiglia Zaoldyeck,
nella mia fic, è sì una famiglia di mercenari ma è
anche la famiglia che comanda tutta la regione, quindi sono come dei sovrani.
Spero che vi abbia incuriosito almeno un po’! Mi
raccomando, commentate in tanti, sia con commenti belli che brutti, perché devo
ancora imparare… sono un’artista in erba, io!
Capitolo 2 *** Partenza e... il castello Zaoldyeck ***
La mattina seguente si svegliò con i primi raggi del sole e con il cuore
che batteva a mille
La mattina seguente si
svegliò con i primi raggi del sole e con il cuore che batteva a mille. La
sveglia non aveva suonato ma di sicuro era ancora in tempo. Sua madre la aiutò
a fare le valigie. Ne riempirono ben quattro, con tutti i vestiti, gli accessori,
un po’ di cibo (messo dal padre per paura che non la nutrissero neppure),
giochi per passare il tempo e un po’ di libri di scuola, per non rimanere
indietro.
Mentre Taysa
stava per mettere il proprio libro di storia dentro la valigia, la mano le si fermò a mezz’aria. Automaticamente sfogliò il libro e
rilesse attentamente il paragrafo dedicato alla famiglia Zaoldyeck.
“La famiglia Zaoldyeck abita nella reggia, posta sul Monte Kukuru, nella repubblica di Padokia,
nella regione di Dentora. Si dice che su quel vulcano
spento, alto 3772 metri, circondato da un’immensa foresta, si nasconda il loro
castello ma nessuno l’ha mai visto. Gli attuali membri della famiglia Zaoldyeck sono: il bisnonno, il nonno, la nonna, il padre,
la madre e i loro 5 figli. Tutti i componenti sono
famosi e temutissimi mercenari.”
Le altre informazioni
riguardavano la porta principale, poiché all’interno non c’era mai stato
nessuno… perlomeno nessuno che fosse tornato indietro a raccontarlo!
Con aria sofferente mise il
libro in valigia e la chiuse. Fissò per un poco le quattro valigie e andò
subito in sala dove i suoi genitori la aspettavano. Si accoccolò fra le braccia
della madre e si fece coccolare per due ore buone. Parlò con il padre e coccolò
anche il fratellino. Fu proprio mentre stava parlando con lui che suonarono
alla porta. Appena sentì il trillo, Taysa balzò in piedi col cuore in gola. Si fiondò in bagno,
si pettinò i capelli e si ripeté un po’ di norme di cortesia. Si ripresentò in
corridoio con i battiti cardiaci nelle orecchie e il sangue che le ribolliva
nelle vene. Proprio per tutto il rumore e la confusione che aveva in testa non
sentì una parola. Solo alcuni mozziconi di frasi
riuscì a captare.
-Ricordati di lavarti i
denti.-
-… non aver paura…-
-Ti verremo a trovare.-
-Buona fortuna.-
Dopo mille abbracci e
singhiozzi Taysadovette
uscire dalla propria casa… per sempre.
Davanti a lei stava un uomo
sui quarant’anni, con un colorito pallidissimo in
faccia. Faceva davvero spavento! Taysa cercò di stare
in posizione eretta, disse grazie e prego tutto il
tempo. Salì su una macchina enorme, nera. Si sedette sui sedili di dietro e con
un rombo la macchina partì.
Dopo qualche minuto Taysa si distese e rilassò i muscoli, tesi per la tensione.
La macchina era così grande che la strada che sfrecciava non faceva
alcun rumore. I sedili in pelle nera erano veramente
scomodi. Tutto quel silenzio era più rumoroso di una banda di jazz. L’autista
non parlava e Taysa si sentì meno terrorizzata. Dopo
qualche minuto una voce gracchiante salì da una specie di radiolina.
-Avete caricato la bambina?-
Finalmente Taysa sentì la voce dell’autista.
-Sì.-
Detto ciò non fiatò più. La
città si allontanava e, stranamente, la curiosità cominciò a farsi spazio tra
la paura. Non aveva voglia di pensare a nulla, soprattutto ai suoi genitori o
si sarebbe rimessa a tremare. Gli alberi passavano in
fretta fino a che non si diradarono del tutto. Davanti a loro stava un’enorme
porta decorata con statue di draghi. In fretta e furia Taysa
riuscì a riprendersi il suo libro di storia e andò alla pagina dove stava la
foto della porta d’ingresso. Con l’evidenziatore, molto prima, aveva sottolineato la frase: “nessuno l’ha mai visto.” e rifletté… forse lei poteva essere la prima persona al
mondo che avesse visto l’interno del palazzo! Ora era completamente eccitata
all’idea di vedere dentro. L’autista fermò la limousine e andò a parlare con un
custode che stava lì. Non capì bene cosa successe ma vide che il grosso portone
si apriva lentamente e rumorosamente. Doveva essere davvero pesante perché
lasciava profondi solchi per terra.
L’autista risalì e
ripartirono. Taysa, sta volta, voleva a tutti i costi
concentrarsi bene e guardare attentamente tutto ciò che vedeva. Se un giorno sarebbe riuscita ad uscire da quella reggia avrebbe
raccontato tutto alle sue amiche e forse sarebbe addirittura finita sui
giornali e in TV. A quell’idea il cuore le batteva forte e le mani le sudavano
dall’emozione.
Appiccicò il naso al
finestrino e guardò attentamente.
Abbiamo superato la porta…
Uh, che bella foresta… quanti alberi…
Non si riesce a vedere attraverso la vegetazione…
Uffa, che noia… ci sono solo alberi, alberi, alberi e
ancora alberi!
Quand’è che arriviamo?
Ma è tutto loro questo posto? Certo lo
vorrei io un giardino così grande.
Mi immagino che pena per la madre quando i
bambini le chiederanno: “Mamma, posso andare a giocare in cortile?”
E lei: “Sì, certo, ma quale parte? Quella a nord? A
sud? Mi raccomando portati la bussola, caro, e anche la cartina geografica del
giardino!”
-Ah, ah, ah!-
“Mettiti l’anti-puntura per gli insetti e ricordati di
non allontanarti troppo!”
Che spasso! Per lei sicuramente no perché
sarà sempre in pensiero per loro! Poi la regina ne ha addirittura cinque di
figli!
Dovrebbe installare loro un detector o appiccicargli
una micro-spia alla maglia.
Chissà se potrò giocare anch’io qui intorno?
Il libro di storia non dice quanti anni hanno i figli…
Però ieri ho sentito quel signore dire che
potevo andare bene al minore… mah, vedremo.
Uff, continuo ad annoiarmi. Facciamo uno
dei giochi che mi sono portata dietro.
Taysa aprì una valigia e ne trasse fuori un gioco
elettronico. Cominciò a pigiare i tasti e fu subito calamitata dallo schermo
digitale. Per un attimo pensò che forse era sgarbato
giocare in auto, ma dopotutto non poteva mica morire di noia!
Un brontolio sordo la
distrasse. Solo allora si accorse di avere una fame da lupi. Subito si
abbracciò la pancia ed arrossì completamente.
-Mi scusi.-
Come previsto l’autista non
rispose ma le indicò uno sportellino situato nel sedile della macchina.
-Quale? Questo?-
Con uno scatto riuscì ad
aprirlo e dentro ci trovò due merendine e qualche caramella.
-Ah, grazie!-
Senza pensarci su le scartò e le mangiò. Cercò di essere il più gentile possibile
mentre mangiava, tenne sempre la bocca chiusa e masticò lentamente. Cercò
soprattutto di non fare briciole. Non volendo disturbare l’autista, né sporcare
la lussuosissima macchina, infilò le cartacce delle merendine nella tasca della
giacca.
Chissà quanti dolciumi avranno i principini.
Dovranno di sicuro prestarmene qualcuno.
Almeno il mio futuro marito. Quel che è suo, ormai è
anche mio! Forse comincia a piacermi la vita di coppia!
Senza che se ne fosse accorta erano già entrati nel Monte Kukuru e stavano sorpassando una coltre nera di nuvole
minacciose. Quando si ricordò di essersi dimenticata di osservare
tutto si arrabbiò con se stessa. Si riattaccò al finestrino e fissò
attentamente ciò che la circondava.
La foresta era finita, ora
stavano entrando nel castello e tutto aveva un’aria tremendamente minacciosa.
L’oscurità invadeva tutto, castello compreso. La paura la assalì nuovamente
poiché quel luogo faceva assai intimorire.
Raccolse le cose che aveva messo in giro per i sedili e le risistemò in valigia
ordinatamente. Ora non rimaneva che aspettare il suo arrivo.
Dopo qualche altro minuto di
viaggio la limousine parcheggiò fuori dal castello. Li
accolse un maggiordomo pallido e silenzioso come l’autista. Il maggiordomo
prese le valigie e l’autista si allontanò con la limousine. Il primo cominciò
ad avviarsi senza dire nulla a Taysa. Doveva andare
con lui? Oppure doveva restare lì? Insomma, nessuno
parlava, accidenti!
E se tutti quelli dentro al castello
fossero così?
Tutti pallidi, pallidi e silenziosi?
Che noia, mamma mia.
Lo sarà di sicuro anche il mio futuro marito.
Voglio tornare a casa.
Taysa piantò i piedi per terra. Voleva farsi rispettare, se
avesse dovuto far qualcosa che almeno qualcuno si degnasse di parlarle. Se il
maggiordomo non le avesse detto niente non si sarebbe
mossa da lì! Sapeva di rischiare molto perché con una famiglia di mercenari non
c’è da scherzare ma non aveva paura di morire. Avrebbe
preferito essere uccisa pur di non stare con quei musoni. Incrociò le braccia
al petto e aspettò. Il maggiordomo si allontanava sempre di più finché non lo
vide sostare. Si voltò con quel suo viso cadaverico e la fissò con quei due
occhietti vispi e incavati che si ritrovava. Taysa
aveva recepito il messaggio… forse era meglio darsi
una mossa!
Si spostarono in varie facce
del castello esterno finché entrarono da una porticina. Si fermarono dopo aver
percorso un corridoio assolutamente normale, senza alcuna decorazione o quadro
come se l’era immaginato. Il maggiordomo la fece
entrare in una stanza e le chiuse la porta in faccia.
MI HANNO CHIUSA DENTRO!
Forse non c’era soluzione che
aspettare. La sala era non troppo spaziosa, per terra stava
un tappeto di velluto rosso e una sedia. Le tende erano molto raffinate ma la
stanza era prevalentemente vuota. Taysa provò ad
aprire la porta (anche se sapeva che non avrebbe tentato di uscire) ma scoprì,
con delusione, che era stata chiusa a chiave. Erano prevenuti! Non poté far
altro che sedersi sulla seggiola ed aspettare.
Dopo circa una decina di
minuti sentì la porta aprirsi. Sta volta, davanti a lei,
stava una donna, una cameriera. Anche lei aveva
tratti molto pallidi ma la sua espressione era dolce.
-Ciao.-
L’aveva salutata!
-C-Ciao…-
-Sarai spaventata, povera
piccola. Mi dici il tuo nome?-
-Il mio… nome? È Taysa, signorina.-
-Bene, Taysa.
Io sono una domestica di questo palazzo e mi occupo soprattutto dei figli della
mia padrona. Sono una tutrice. Ho avuto a che fare con parecchie aspiranti
mogli di questa famiglia e tu non sei neppure la più piccola. La moglie
assegnata più piccola che ho potuto accudire aveva soli sei anni.-
-SEI ANNI… oh, mi scusi.-
-Non ti preoccupare. Per
quindici giorni potremo darci del “tu” poi tu dovrai chiamarmi semplicemente
“domestica” e io ti darò del “voi” chiamandoti “principessina”.-
-Mi sposerò fra quindici
giorni???-
-No, stai tranquilla. Prima
del matrimonio dovranno passare anni, mia cara. Dovrai imparare tutte le regole
di comportamento e molte altre cose. Vieni, ti accompagno
nella tua stanza.-
Con passo spedito sparì
dietro la porta. Beh, almeno questa era meglio!
-Stiamo entrando nel vero e
proprio palazzo. Rimarrai estasiata dalla bellezza di qui.-
-Mi scusi, anche lei… ehm,
anche tu sei un mercenario?-
-Io? Oh, no, no. Io non farei del male ad una mosca, ma se mi farai
arrabbiare potrò darti delle punizioni più o meno
severe. La più severa sarebbe portarti dal Re in persona. Sei un tipo
eccentrico?-
-No… non credo.-
-Lo sospettavo. Hai l’aria di
una bambina tranquilla e penso che non ti darò mai punizioni di
alcun tipo.-
-Hai mai dato punizioni ad un
componente della famiglia?-
-Anni fa sì, poi hanno
cambiato tutore. Ora i figli sono già addestrati per
l’omicidio e gli agguati, quindi li segue un maestro professionista. Io
li ho accuditi tutti e cinque fino all’età di tre anni. Per voi “mogli in erba”
devo pensarci sempre io.-
-Capi… wow!-
Erano entrati nel castello
vero e proprio e lo spettacolo che le si parava
davanti era incomparabile. I muri erano decorati in rosso e
in oro, i soffitti pitturati con disegni maestosi, i quadri raffiguravano
personaggi colti e raffinati. L’unica cosa inquietante era che regnava
l’oscurità. Nessuna luce era accesa e neppure i raggi del sole potevano
filtrare.
A mano a mano che salivano si
scorgevano sempre più domestici che andavano da una parte all’altra ed erano,
come sospettava Taysa, tutti molto tenebrosi, pallidi
e misteriosi.
-Scusa, ma tutti qui avete un aspetto così macabro?-
La domestica si fermò e la
osservò per un poco.
-Davvero? Siamo così
spaventosi per te?-
-Oh… ehm… no, è che siete molto
più pallidi della gente delle nostre parti.-
-Per quanto riguarda il
nostro pallore è perché sul Monte Kukuru non può
filtrare il sole e noi viviamo nelle tenebre dalla mattina alla sera. Per quanto riguarda “le vostre parti”…-
Il suo sguardo si rabbuiò.
-… devi scordarti il tuo
villaggio.-
Eccomi
di nuovo a voi con un nuovo chappy!!!Spero davvero che vi
piaccia anche questo^^
A
proposito: sono stata davvero felice di aver ricevuto qualche commento! Ero
convinta che fosse stato un fiasco totale e invece… RINGRAZIO
DA MORIRE Dragon Girl31 (ihih,
l’idea è sembrata curiosa anche a me e mi sono divertita un mondo a scriverla!
Continua a seguirmi, mi racco!), bily(sono really contenta che ti
piaccia^^) E CHIHIRO (già, già, ora vedrai, non anticipo niente… ù.ù)
PER AVER COMMENTATO E TUTTI QUELLI CHE HANNO SOLO LETTO!!!
Salve
a tutte! Sono così felice!^^ Ieri pomeriggio ho preso
il cofanetto dei DVD di HXH della prima serie… non vedo l’ora di guardarlo! *O*
Beh, non centra niente con la fic… ma dovevo dirlo!!!^^ Vi lascio al terzo capitolo (sono già al terzo???o.o).
-C… cosa
hai detto, scusa?-
-Ora siamo noi il tuo
villaggio. I tuoi genitori saranno il Re e la Regina, i tuoi fratelli saranno i
Principini. Fra qualche mese anche tu diventerai
pallida come noi, avrai solo un bel ricordo del sole… e null’altro.-
Taysa si era fermata. Cosa voleva
dire tutto questo?
-Scusa ma mi hanno detto che potrò tornare a fare visita ai miei genitori
qualche volta…-
La domestica la guardò di
nuovo e scoppiò in una risata acuta.
-Chi ti ha detto queste
stupidaggini?-
A Taysa
si riempirono gli occhi di pianto. La domestica se ne accorse.
-Oh, mi dispiace averti
ferita ma ti hanno raccontato un sacco di bugie.
Piccola, ora è questa la tua casa e noi siamo la tua
famiglia.-
No…
No…
No…
Taysa fece un passo indietro. Una lacrima le rigò il volto.
Ne fece un altro. Il respiro le si fece più affannato.
Una seconda lacrima le scivolò mentre la prima le cadde dal mento. Appena la
goccia toccò il suolo Taysa
si girò di scatto e cominciò a correre.
-Anf… anf… anf…-
Da quanto correva? Dove si
trovava ora? I corridoi erano tutti uguali! Corse, corse,
corse con tutta la forza che aveva in corpo. Il cuore le batteva
all’impazzata, le lacrime le si erano gelate col vento
della corsa.
Voleva farla finita.
Sarebbe corsa fin fuori.
Se l’avessero scoperta e
uccisa sarebbe stato meglio.
Se fosse
riuscita a scappare meglio ancora… ma le possibilità erano remote.
Finalmente riconobbe il
corridoio bianco e la porticina dove era stata rinchiusa.
Ed ecco la porta d’uscita.
Ci sbatté letteralmente
contro, lasciando perdere il dolore alla spalla.
Era chiusa, probabilmente a
chiave.
Con la spalla cominciò a
battere contro la porta.
Con un rumore sordo riuscì ad
aprirla.
Con un balzo fu fuori. Si appostò
dietro alla porta per riprendere fiato. I polmoni le bruciavano e la milza le
pizzicava in maniera furiosa.
Quando si fu rimessa in sesto ricominciò la sua corsa per la
libertà. Corse intorno al castello fin fuori dal Monte
Kukuru. Riconobbe la miriade di alberi
fitti e verdi. Il sole la inondò come un’onda del mare in tempesta.
Dopo poco sentì dei rumori
fra la vegetazione. Non ci fece caso e proseguì. I rumori però si muovevano,
sempre più velocemente come se stessero correndo insieme a
lei.
Che cos’è questo rumore?
Qualcuno mi sta inseguendo!
Altri due passi e dagli
alberi spuntò un’enorme creatura.
Era gigantesca, alta almeno tre metri, con le sembianze di un cane ma aveva
dei lunghi denti affilati e occhi di fiamma, accecati dall’ira. Il cane
gigantesco le corse di fianco fino a superarla e, con un balzo, le si parò davanti. Taysa si fermò
di colpo.
Dei lunghi fischi si
librarono in aria. Assordanti ed acuti come spilli nei
timpani.
Taysa si era appoggiata le mani sulla testa e piangeva
silenziosamente aspettando che con una zampata il cane si sbarazzasse di lei. Ma il momento della sua fine non arrivò. Dopo quei acutissimi fischi il cane si era immobilizzato fissando
la vegetazione. I fischi si avvicinavano sempre di più e il cane, ad un tratto,
scappò via.
Taysa era triste e felice allo stesso tempo. Triste perché
avrebbe, anche se poco, preferito morire; felice perché la maggior parte di lei
voleva vivere!
-Ragazzina?-
Taysa non rispose.
-Ragazzina, su, smettila di
piangere e alzati. Mi vuoi dire chi sei? Chi ti ha fatta entrare nella villa
della famiglia Zaoldyeck?-
Taysa si tolse le mani dalla testa e alzò stancamente il
capo. Da quel che poteva scorgere aveva davanti una donna, dal tono di voce e
dalla gonna lunga, gialla acceso.
La donna la prese per un
braccio e la tirò su di peso.
-Su, non fare la sciocchina e
fammi vedere il tuo viso.-
Taysa un po’ si era ripresa, così si alzò
in piedi e alzò gli occhi sul viso della donna. Con un urlo di terrore ricadde
a terra e si allontanò da lei. La donna non era umana, aveva al posto degli
occhi uno schermo digitale su cui brillava un pallino rosso. Il mento e il
resto del viso erano coperti di bende, lasciando scoperta la bocca aggraziata
truccata di un rosso scarlatto. In testa aveva un enorme cappello largo e in
mano teneva un ventaglio. Sembrava una signora molto
raffinata ma quello schermo sugli occhi la rendeva spaventosa. La donna
assunse un’aria offesa.
-Che c’è? Ti faccio paura?-
Taysa scosse la testa energicamente anche se stava letteralmente morendone!
-Allora, rispondi alle mie
domande, signorina? Chi sei?-
-S-s-sono la… la…
la…-
Piantala di balbettare, Taysa,
e rispondi come si deve.
La donna la squadrò un poco
con il suo pallino rosso.
-Molto bene, ho capito. Qual
è il tuo nome?-
-Taysa.-
-Come mai ti trovi qui, Taysa?-
Lei abbassò lo sguardo
ritornando triste.
-Volevo tornare dalla mia
famiglia.-
-Spiegati meglio.-
Intanto cominciarono ad
incamminarsi verso il palazzo.
-Una domestica mi ha detto
che non potrò mai più rivedere la mia famiglia e per un attimo non riuscivo più
a ragionare. Sono scappata e poi… beh, la ringrazio di avermi salvata da quel
cane.-
-Sai, mi ricordi tanto mio
figlio.-
-Eh?-
-Non so il perché ma… c’è
qualcosa in te che mi ricorda lui.-
-Come si chiama?-
La donna indugiò
un poco, poi rispose:
-Killua, ha dodici anni.-
-Anch’io!- rispose Taysa,
raggiante.
Il pallino che la donna aveva
al posto degli occhi le si colorò di verde.
-Perché volevi tornare dai
tuoi genitori?-
Taysa la guardò stupita.
-Che domande, perché gli voglio bene! Mio padre, mia
madre, le mie amiche e pure mio fratello… sono tutte persone a cui voglio un
sacco di bene e so che loro ricambiano. Io per loro provo amore, amicizia, bene
e quando sto con loro ritrovo me stessa.-
-Tutte cose che noi mercenari
non sappiamo cosa siano…-
-Cosa?-
-Noi al massimo proviamo
amore per i nostri mariti e i nostri figli…-
Taysa si fermò. La donna se ne accorse
e si fermò anch’ella.
-Allora, imparerete ad amare!
Riuscirò a farvi amare anche altre persone oltre che a quelle familiari.
Riuscirò a farmi amare dal mio futuro marito, essendo che per me, se non c’è
amore non c’è coppia! Riuscirò a farmi volere bene da
tutti voi e così ricomincerete ad amare…-
La donna la guardò con la
bocca semi spalancata.
“Questa ragazzina, ci farà
diventare tutti monaci!”
Mamma, papà, amiche mie, aspettatemi.
Devo svolgere una cosa molto importante… poi tornerò da voi.
Ve lo prometto.
-Sai, il mio Kilu è scappato di casa poco tempo fa.-
-Oh, mi dispiace… perché,
scusi?-
-Non lo so… quanto vorrei che
il mio Kilu mi volesse bene come tu
ne vuoi ai tuoi genitori.-
-Ma cosa dice? Sono sicura che Killua
le vuole molto bene è solo che… era stanco della vita di corte.-
-Dici?-
La donna la fissò e ad un
tratto lo schermo su cui lampeggiava il pallino verde cominciò a tremare e a
sfarfallare, come se fosse rotto.
-S-signora sta
bene?-
-Sì… sniff,
scusami, sto bene è che… le tue parole mi hanno rattristata.
Noi lo trattiamo così bene e lui… scappa ad un tratto di casa… Comunque ora è tornato per una faccenda molto importante che
deve svolgere.-
-Quale?-
-Lo scoprirai molto presto,
cara.-
Il castello era nuovamente
all’orizzonte e, dopo le scalinate che Taysaaveva già percorso con il maggiordomo, entrarono dalla
porticina.
Attraversarono il corridoio
bianco e i corridoi decorati finché non rividero tutti i domestici indaffarati.
Dopo poco scorsero la domestica tutrice che aveva offeso Taysa
nel profondo. Involontariamente Taysa strinse a sé il
vestito della donna.
-Che hai Taysa?-
-Quella persona… non mi
piace, mi ha fatta piangere.-
Appena la domestica le vide
assunse un’aria spaventatissima e con un fil di voce cominciò a farfugliare:
-Oh mio Dio, oh mio Dio, oh
mio Dio. È colpa sua, è colpa della ragazzina che è scappata dal castello, io
non volevo lasciarla andare…- dopo un ultimo gridolinosi inchinò ai piedi delle due.
-Alzati.-
La domestica si rialzò
subito. Appena drizzata fulminò con lo sguardo la già
stordita Taysa.
-Non dovevi
scappare, è stato un gesto molto brutto. Solo perché ti ho detto che
devi scordare i tuoi genitori? Sei una scamorza se ti metti a piangere per così
poco, è una casa di mercenari questa, non di femminucce…-
-TACI!-
La donna dal vestito
sgargiante aveva fatto tacere la domestica che si era subito inchinata
nuovamente.
-Mi scusi, mia Regina.-
-REGINA?-
Quindi quella donna così
strana ma anche così cortese e sensibile… ERA LA POSSENTE REGINA DEL CASTELLO???
Taysa si staccò immediatamente da lei e cominciò a
guardarsi intorno non sapendo se inchinarsi o cosa.
-Tu.-
La donna indicò un’altra
domestica dai lunghi capelli corvini.
-Accompagna la ragazza nella
sua stanza e tu…-
Indicando la domestica
prostrata ai suoi piedi.
-Vieni con me. Dobbiamo
parlare di alcune cosette. Taysa,
vai pure in camera tua a disfare le valigie.-
Taysa annuì soddisfatta.
Ecco
qua, cosa ne dite? Spero sempre che qualcun altro
recensisca e mi dica come trovi i miei chappy, con
commenti sia brutti che belli!^^ Ora mi sento in dovere di ringraziare quegli
angeli che mi hanno commentata!
Dragon Girl31: Rieccoti qua!!!
Grazie mille per avermi seguita fino al secondo cap.,
solo per questo: GRAZIE, GRAZIE E GRAZIE!!! Anche secondo me Taysa non sta mica male al castello! ;) Però hai ragione,
consiglierò ai personaggi della mia fic di prendersi
una bella vacanza alle Hawaii, così la loro melanina ritornerà ad essere utile
ai loro corpi!!! XD Grazie ancora e spero tanto che ti
piaccia e che commenterai anche questo! Un Kissone-one!!!
CHIHIRO: Ciaaaaaaaaao!!!!!!!Anche
tu sei stata super-fantastica a commentarmi anche il secondo cap! Sono davvero felicissima che ti piaccia la mia storia
(YoYo scappa a prendere un
fazzoletto…) ç_ç sono commossa!
Sigh, vorrei rivelarti tutto, ma mi trattengo
a fatica perché voglio che te lo gusti fino all’ultimo. Beh, comunque
non sono ancora così perfida da far patire queste torture al mio personaggio
principale!!! ç_çri-sigh,
io vorrei tantissimo recensire prima, ma proprio non posso, quindi mi dispiace
tantissimo e mi scuso ancora per questo disguido tecnico… Grazie mille anche a
te e spero che anche il mio terzo chap. ti piaccia e spero che lo commenterai. Un Kissottone-one anche a te!
Zakurio: Ciao!!! Invece tu sei nuova! Beh, grazie
mille anche a te per aver recensito e spero che continuerai a farlo. Sono proprio
contenta che ti piaccia la mia storia e non ti anticipo niente… ù.ù (me perfida!) Ciao e un bacione!
Capitolo 4 *** Un incontro... più che indesiderato! ***
Eccomi tornata gente… ehm, vi do il permesso di picchiarmi e di
torturarmi con qualunque metodo crudele conosciate… sono andat
Eccomi
tornata gente… ehm, vi do il permesso di picchiarmi e di torturarmi con
qualunque metodo crudele conosciate… sono andata in
vacanza e non ho potuto aggiornare: GOOOOOOOOOOMEN!!!!!!!!!!!!!!!! Ma vi prometto che questo chappy
vi farà morire dalle risate. Spero che possiate perdonarmi e ora vi lascio alla
lettura.
Mentre salivano altre decine di scale, Taysa
chiese alla domestica corvina:
-Che cosa accadrà alla
domestica di prima?-
-Poche volte la Regina
convoca le domestiche a parlare con lei… e poco dopo, proprio quelle, fanno le
valigie ed escono da palazzo… per sempre!-
-Le licenzia?-
Poveretta, non voglio che la licenzi.
È vero che ha avuto poco tatto con me ma…
Dopotutto ha allevato decine e decine di mogli e ha
allevato anche i Principini.
Ha una grande esperienza e
secondo me non andrebbe cacciata.
Un errore si può perdonare, no?
Però questa è una casa di mercenari…
La Regina mi è sembrata così buona e ha troppo garbo
signorile per essere un mercenario.
Lei dovrebbe fare del bene alla gente, non ucciderla…
-Signorina, mi raccomando, si
ricordi bene dov’è la sua stanza, non glielo ripeterò
una seconda volta. È al quarto piano, la porta dritta in fondo. Si ricordi
bene.-
-D’accordo… quarto piano, la porta dritta in fondo… ok.-
-Le valigie sono già all’interno.
Il pranzo verrà servito a mezzogiorno in punto. Puntualità, capito?-
-Perfetto.-
La cameriera la lasciò sola
al quarto piano.
Il salone era grande ma in
fondo troneggiava una porta.
-Sarà
sicuramente quella, la mia camera.- si disseTaysa.
Corse fino in fondo al
corridoio e arrivò alla porta ma si bloccò subito. La porta era semi aperta. Come poteva essere aperta? Tese un orecchio e
le giunsero suoni come fruscii di carta, suoni vellutati di vestiti che
cadevano per terra…
Aveva un po’ di paura ed era
indecisa se entrare oppure andare ad avvertire una cameriera. Quella era una
casa di mercenari e avevano un mucchio di nemici. E se
un ladro o un furfante si fosse intrufolato in camera sua? Però
non aveva le chiavi e poi non sarebbe passato inosservato in una casa come
quella.
Altri rumori, un po’ più
forti. Si sentivano degli scrocchi e del masticare… STAVANO MANGIANDO LE COSE
CHE AVEVA IN VALIGIA!!!!! A questo punto non ci vide più dalla rabbia e, con foga esplosiva, aprì la porta
di scatto.
La stanza era veramente
bellissima ma Taysa non faceva altro che guardare
cosa… o chi! c’era sul suo tappeto, che mangiava
tranquillamente le SUE patatine.
Quella massa enorme non
poteva essere chiamato “ragazzo” poiché era veramente
grasso, con uno sguardo da ebete. Assomigliava ad un maiale in tutto e per
tutto! I corti capelli castani erano appiccicati alla testa, gli occhi erano
due fessure che contenevano due pupille piccole e nere, le gambe corte e la
pancia che gli fuoriusciva dalla maglia e dai pantaloni.
Lei lo fissava con odio,
misto a stupore.
-Che ci fai
nella mia camera?-
Il “ragazzo” (se così si può
chiamare) si alzò in piedi. Era più alto di quel che pensava: la superava di
qualche centimetro, se l’era immaginato molto più basso, per quelle gambette tozze e corte. La sua domanda
gli scivolò addosso. Taysa si stava
arrabbiando sempre di più.
-Brutto maleducato, non si
entra nella stanza degli altri E NON SI MANGIANO LE COSE DEGLI ALTRI! GUARDA I MIEI VESTITI, LI HAI BUTTATI TUTTI ALL’ARIA, BRUTTO
AMMASSO DI CICCIA INFORME! ORA MI RIMETTI TUTTO A POSTO E MI CHIEDI
SCUSA… E MI RIPAGHI LE PATATINE!!!-
Il ragazzo aveva corrugato la
fronte dopo essere stato chiamato “brutto ammasso di ciccia informe” e ora la
fissava arrabbiato.
-Ehi, tu non sai chi sono io!
Non ti permettere di insultarmi così! Sei una domestica nuova? BENE, ESIGO
RISPETTO!-
-GRRRR, MI VUOI SFIDARE?-
-TI STENDO IN UN SECONDO, SEI
UN GRISSINO!-
-E TU SEI UNA PALLA DI LARDO!-
-C-COME OSI?? NON SAI CHE IO SONO UN PRINCIPE DELLA FAMIGLIA
ZAOLDYECK?-
A questo Taysa
si ammutolì. Un… un Principino… LUI?
Il ragazzo ora la guardava
con un sorriso soddisfatto stampato in faccia.
-Ora avrai capito chi sono
io! Esigo rispetto e tu verrai punita severamente da
mia madre per avermi insultato! Cos’è… non hai più
voglia di parlare, moscerino? Il gatto ti ha mangiato la lingua per caso?-
-…………..
BUAHAHAHAHAHAHAH!!! Tu… tu sei… AH, AH, AH, AH, AH, AH, AH, AH, AH!!! CHE
RIDERE! AH, AH, AH!-
Ora il ragazzo era
tremendamente arrabbiato. La sua faccia tonda si era gonfiata di più e ora
assomigliava ad un pomodoro maturo. Il fumo gli usciva dal naso e dalle
orecchie dalla rabbia.
-GUARDA CHE È VERO! CHIEDILO
ALLA REGINA, SE NON CI CREDI! E SMETTILA DI RIDERE, BRUTTA MALEDUCATA!-
-AH, AH, AH, AH, AH… s-scusami,
ah, ah, è che… è che… AH, AH, AH, AH!-
-Grrrrrrr…-
-Ok… ok… ora mi calmo, anf, anf… Ti perdono la tua
intrusione in camera mia solo perché mi hai fatto davvero crepare dalle risate!
Ricominciamo daccapo e comportiamoci da persone civili. Il mio nome è Taysa e sarò…. Ehm…-
CAVOLI! NON DITEMI CHE MI DOVRÒ SPOSARE CON QUESTO QUI!!!!
NO, NO, NO, NO, NO, NON SE NE PARLA, È BRUTTO E
VOLGARE, NON LO SPOSERÒ MAI!!!
Aspetta Taysa, non disperare
subito.
Di figli ce ne sono cinque, no?
Però questo potrebbe anche essere il solo
maschio della famiglia…
No, no, non è possibile.
E poi potrebbe essere più giovane di me o più vecchio…
speriamo!
-Prima di dirti chi sono
posso sapere la tua età?-
-No!-
-Perché, scusami?-
-Perché potresti anche essere
un ladro venuto per rapirmi e dirti la mia età sarebbe fatale.-
Prima cosa: CHI È CHE VORREBBE RAPIRTI??? UN DISPERATO!!!
Seconda cosa: se fossi un ladro non
me ne farei niente della tua età.
Terza cosa: un ladro ha una stanza nel palazzo???
-Non sono un ladro, te lo
giuro, ma puoi dirmi la tua età?-
-No! Devi portarmi rispetto e
chiedermi scusa per avermi offeso. Inchinati davanti a me e chiedimi scusa. Poi
potrei anche dirti la mia età.-
-COSA? TE LO SOGNI!-
-ALLORA NON TI DICO QUANTI
ANNI HO!-
-Grrrr, che barba…-
Addio mio caro orgoglio…
Taysa si abbassò fino a rimanere in ginocchio davanti a
lui.
-Oh grandissimo creti… ehm, principe, perdonami!-
-Più convincente! E abbassati di più!-
Con una mano le calcò la
testa fino a farle toccare con la fronte, il pavimento.
-Uff… Mio bellissimo, supremo, rinci…
fantastico principe della famiglia Zaoldyeck,
potresti mai perdonare il mio GRAVISSSSSSSSSSSSSSSSSIMO errore di averti preso
per i fondelli?-
-Stai bluffando…-
-NON STO BLUFFANDO, SONO SINCERA!!!-
-NON ALZARE IL TONO DI VOCE
CON ME!-
-Mi scusi oh grandissimo
principe…-
-NIL!!!
CHE STAI FACENDO?-
-Ah, mamma….-
Taysa girò la testa e vide la Regina in persona, appostata
di fianco alla porta che assisteva alla scena. Sembrava davvero arrabbiata.
-PERCHÉ IMPORTUNI LA NOSTRA
OSPITE?-
-Mamma, mi ha preso in giro e
poi…-
-E lui è entrato senza
permesso nella mia stanza, ha buttato tutti i vestiti all’aria e mangiato le
mie patatine!-
La donna squadrò il ragazzo e
serrò le labbra.
-Nil, questo ti costerà una bella punizione!-
-Ma mamma, lei
è solo una domestica!-
-Domestica?-
La Regina guardò Taysa, che sospirò.
-Non mi ha dato il tempo di
spiegargli tutto…-
-Allora spiegaglielo adesso!-
-Io… io sono…-
Che dico?
Dire: la futura moglie di uno dei figli della famiglia
Zaoldyeck, mi sembra… ovvio che sposerò lui!!!
MA IO NON LO VOGLIO SPOSARE, MI FA
RIBREZZO!
-…sono… uff,
sono la futura moglie di uno dei figli della famiglia Zaoldyeck…-
-COOOOOOOOOOOOOOSA?????? QUINDI QUESTA È MIA MOGLIE???-
-NO!!!!!-
aveva gridato Taysa guardando subito la Regina.
-Non si sa ancora, comunqueNil è nella lista dei
pretendenti…-
-NO, LA PREGO, NO!!!!-
-Taysa, non fare i capricci! Oltre le apparenze Nilè una persona apprezzabile. Ha un’ottima intelligenza, è un genio, un inventore nato. Nil, falle vedere le tue invenzioni.-
-No, mamma, io questa non la
voglio sposare!-
-E IO NON VOGLIO SPOSARE LUI!!! SIAMO TROPPO DIVERSI…-
-Ma cara, non sai che gli opposti si attraggono? E poi
non hai notato che questi sono i primi litigi che una coppia di
innamorati fa prima di unirsi?-
Taysa era sconcertata, aveva la bocca spalancata e non
voleva credere alle sue orecchie.
Piccola
nota=Non ricordavo il nome
del fratello di Killua, così l’ho chiamato Nil (magari ci ho beccato e non lo so). Se
lo sapete vi prego di dirmelo così correggo!
Ora
posso ringraziare come si deve le mie salvatrici!
Dragon Girl31: Cavoli, non hai tutti i
torti! Credo che se li rifarò incontrare chiederò a Taysa di portarsi dietro quel sonnifero!!! XD Per la madre
di Killua… aspetta prima di giudicare, aspetta e
guarda… cioè leggi. Non ti pensavo così perfida! O_O
(Sango indietreggia dal computer con la sedia) Però
mi meriterei quella pena per aver aggiornato così tardi… ç_ç
Grazie milleetrecento per il tuo commento!!!!
CHIHIRO: Non ti preoccupare per il
tuo ritardo (guarda il mio!!!!ç_ç)
e spero che ora con la tua tastiera vada tutto bene! Anche
tu aspetta e leggi, prima di giudicare la Regina così facilmente, è un
consiglio da amica! Però pure tu non scherzi… quasi quasi
mi avete convinto: farò patire le più perfide torture a quella domestica,
BWAHAHAHAHAH!!! Mamma mia… il viaggio mi ha fatto
male… comunque scusami tantissimo anche tu per il mio ritardo stratosferico e
grazie di cuore per aver recensito! Alla prossima!
Capitolo 5 *** Le cose si fanno sempre più difficili ***
Ciao a tutti
Ciao
a tutti!^^ Sta volta sono stata puntuale come un
orologio svizzero! Ho cominciato a preparare il capitolo già da mercoledì! Beh,
ora vi lascio alla storia… che non sta prendendo una piega tanto bella…
Pranzo. Taysa
aveva messo da parte la faccenda successa poco prima ed ora era curiosa di
vedere gli altri membri della famiglia a tavola ma quando entrò nella sala da
pranzo notò di essere la sola, insieme alla Regina e a
quel balordo di Milky. La Regina si sedette ad uno dei capotavola (la tavola sarà stata lunga almeno 5 metri) e
invitò Taysa a sedersi al suo fianco… insieme a Milky!
-Regina, mi scusi, quanti
anni ha Milky?-
-Puoi chiederglielo di
persona, no? Perché lo chiedi a me?-
-Gliel’ho già chiesto… e ha visto cosa mi ha fatto fare.-
-In mia presenza dovrà
comportarsi bene.-
Taysa sospirò e, a denti stretti chiese a Milky:
-Te lo ripeto un’altra volta:
quanti-anni-hai?-
Milky la guardò con la coda dell’occhio e poi si voltò
dall’altra parte.
-Milky, rispondi! Comportati da Principe, una volta tanto.-
-Non sono tenuto a
risponderle.-
-Che bambino pestifero. Te lo dirò io allora. Ha
quattordici anni, il mio Milky.-
A Taysale si illuminarono gli occhi.
-Ah, è più grande di me, io
ne ho dodici! Non posso sposarlo, no?-
-Cara, l’età non conta. Io e
suo padre abbiamo dieci anni di differenza!-
-Ah…. capisco…-
Uffa… io speravo tanto che…
Un aroma delizioso arrivò al
naso di Taysa.
-ARRIVA IL
PRANZO!- urlòMilky
dalla contentezza.
-SEI ANCORA AFFAMATO? MA SE
TI SEI PAPPATO TUTTE LE MIE MERENDE???!!!-
-Sai, Taysa,
Milky è famoso per il suo inenarrabile appetito.-
-L’ho notato…-
Portarono in tavola ogni tipo
di prelibatezza, dai cibi più raffinati a quelli soliti, che mangiava anche a
casa sua. Assaggiò quasi tutti i piatti e rimase stupita dalla delizia e dal
sapore unico che essi esprimevano. Si riempì ben benino la pancia.
-MILKY, LASCIA QUEL POLLO, È
MIO!-
-L’HO VISTO PRIMA IO!-
-MA ERA NEL MIO PIATTO!!!!-
-Smettetela di litigare,
ragazzi. Stiamo mangiando, un po’ di rispetto! Milky,
quello era nel suo piatto, non rubarglielo.-
Questa è la seconda volta che mi stuzzica… io spero
davvero tanto che non ci stia provando con me!!!!!!
-Signora, scusi se la
disturbo mentre mangia ma le posso chiedere una cosa?-
-Dimmi.-
-Dove sono tutti gli altri? Non mangiano?-
-Alcuni sono in missione,
alcuni mangeranno a cena, mi dispiace non poterti far conoscere la famiglia al
completo.-
-No, non c’è problema…-
Avrei voluto vedere gli altri figli… così mi
sbarazzavo di ‘sto ciccione!
Taysa poteva sembrare cattiva ma lo faceva per Milky, soprattutto. È vero che desiderava un marito
migliore ma se Milky si fosse
dichiarato, lei avrebbe faticato a dirgli di no per non farlo soffrire.
Lei era di buon cuore ed era un’irripetibile
altruista. Prima di lei, venivano gli altri. Era per questo
che non voleva scherzare con Milky, per non
dargli false speranze!
Finito di mangiare successe
il peggio: la Regina si alzò da tavola e batté una mano sulla spalla di Taysa.
-Vi lascio soli, così potrete
fare amicizia.-
Per Taysa
era un disastro.
-Mi scusi, ma io devo andare
a lavarmi i denti.-
-Mia cara, i denti vengono
dopo…-
-D-devo ancora disfare tutte le
valigie.-
-Hai una vita intera per disfarle.-
-Devo andare in bagno…-
-Puoi trattenerti per venti
minuti, no?-
NO, IO VOGLIO ANDARMENE ADESSO!!!
La Regina uscì dalla sala da
pranzo con un sorrisetto furbo. Non c’era speranza, non aveva più scampo. Spontaneamente Taysa appoggiò la testa sulla tavola a pensare ad un
rimedio efficace. Milky la vide e disse:
-Non ti preoccupare, neanche
tu mi stai simpatica e in questo momento vorrei essere al mio laboratorio per
progettare un’altra bomba micidiale.-
Taysa rimase in quella posizione ma l’unica cosa che gli
veniva spontanea pensare era:
Ora me ne vado con una scusa!
No, non posso farlo…
Va beh, ho capito, se l’unico modo è soffrire lo farò
soffrire, non potrò evitarlo per sempre!
Sarò gentile con lui e quando si dichiarerà lo
rifiuterò semplicemente e il più garbatamente possibile.
-Ehm…-
Taysa alzò la testa dalla tavola e sfoderò uno splendido
sorriso degno di un’attrice di Hollywood. Notò che Milky
era arrossito.
NO TAYSA, HAI SBAGLIATO MOSSA!!!
NON DEVI FARE LA CARINA CON LUI,
DEVI SOLO PARLARGLI!
PARLARGLI E BASTA!
Ritornò seria.
-Questa casa è così bella. Ehm… quanti piani ci sono?-
-Ah, eh? ehm…
beh… s-sette… sette…-
-Ah, sette, capisco. La mia camera è al quarto piano…. beh, l’hai già vista, e la tua?-
-Al sesto.-
-Mmmh, capito.-
Taysa cominciò a guardare la sala da pranzo per cercare
un’altra domanda per ammazzare il tempo. Non si accorse però che Milky guardava la sua mano appoggiata alla tavola e
progettava di stringerla fra la sua. Quella manina era così bianca e affusolata
che era impossibile resistere dal non accarezzarla e dopotutto lei era la sua
futura moglie (forse). Con la trepidazione della timidezza allungò la sua mano
paffutella verso quella di Taysa… ma la ritrasse
appena lei si rivoltò verso di lui.
-A che ora
si cena di solito?-
-A-a-alle otto in
punto…-
-Perché
balbetti?-
-Eh? Ah, boh,
non so, così…-
Taysa aveva sentito puzza di bruciato ma credé
di sbagliarsi. Si rigirò dall’altra parte perché non riusciva proprio a
guardare Milky negli occhi, era più forte di lei.
Sentiva di tradirlo e ferirlo al solo guardarlo.
Questa era l’occasione giusta
per Milky che, tutto rosso in faccia, riallungò la
mano… e finalmente la posò su quella di Taysa.
Quest’ultima sentì un brivido
freddo percorrerle la schiena e appena vide, con orrore, cos’era
successo, non trattenne un gridolino di
disgusto. Ritrasse immediatamente la mano fingendo di grattarsi la nuca.
-Ah, che prurito…-
Non ce la faceva
più, era una pugnalata al cuore. Così si alzò in piedi.
-Devo andare sul serio ora… ci vediamo.-
E scappò il più lontano possibile da quella sala.
-È scappata…………. che carina, l’ho imbarazzata!!!-
No, Taysa
non era imbarazzata, era sull’orlo di una crisi di nervi!
Mentre si dirigeva in camera rincontrò la Regina.
-Taysa, fermati, dove corri?-
-Devo andare in camera…-
-Che è
successo con Milky?-
Taysa aspettò a rispondere… ma non era una ragazza da dire
bugie.
-Se le dirò la verità non si arrabbierà, vero?-
-Vieni nella mia stanza che
ne parliamo da donna a donna.-
Taysa non poté trattenere un sorriso di felicità. Sapeva
che con quella donna i segreti erano ben accetti.
Salirono in alto, in alto,
fino al settimo piano, dove si trovava la stanza della Regina e del Re.
Quando entrarono Taysa stava per
svenire dallo stupore. La stanza era larga come il corridoio del suo piano, il
letto matrimoniale era gigantesco e bellissimo, le pareti erano spente e grigie
ma davano un gran senso di regalità, i mobili erano di legno intarsiato e
decorato e straripavano di vestiti elegantissimi. Tutto questo e altro ancora
apparivano agli occhi di Taysa come fuochi
d’artificio davanti ad una bambina.
-Taysa, non stare sulla porta, vieni dentro.-
-Posso davvero?-
-Certo che puoi sciocchina,
te l’ho permesso io!-
Si sedettero sul letto
matrimoniale e qui Taysa raccontò per
filo e per segno tutta la sua giornata trascorsa con Milky
e non tralasciò di dire che, per quanto si fosse sforzata, non riusciva proprio
a farsi piacere Milky. La donna ascoltò senza
interromperla e solo quando Taysa le raccontò della
mano lei si portò una mano alla bocca lasciandosi scappare un: “Oooh!” di sorpresa.
-Taysa, capisco che per Milky tu
non possa provare nulla, ma cara, è solo un giorno che vi conoscete! Dovete
ancora scoprire i lati più belli dell’altro. E poi qui
esige una regola: la pretendente e il futuro Re si devono sposare, punto e
basta. L’amore non è obbligatorio.-
-Lei e suo marito vi amate?-
-Noi? Oh, cara, siamo stati fortunati. All’inizio eravamo troppo diversi ma
poi il tempo ci ha cambiati fino ad arrivare ad
apprezzare anche i difetti dell’altro. E questo
accadrà a te con Milky. Bisogna dire un’altra cosa
cara: io di figli ne ho altri tre! Milky è solo uno
dei tre Principini della famiglia Zaoldyeck.
Ho avuto quattro maschi e una femmina. La femmina è da scartare, fra i quattro
maschi c’è Milky, due sono grandi ed inarrivabili
(nel senso che, essendo più adulti, sono sempre in missione ed è impossibile
trovarli liberi) e l’ultimo… l’ultimo non avrebbe il diritto di essere un
Principe.-
-Come mai?-
-Ti ho già parlato di lui,
ricordi? Ti ho parlato di Killua, vero?-
-Ah sì, ricordo. Beh, lui
sarebbe il più adatto no? Ha dodici anni come me e poi lei ha detto che un po’
mi assomiglia!-
-Hai perfettamente ragione
cara, ma… è così indisciplinato…-
Qualcuno bussò alla porta.
-Avanti.-
Entrò un maggiordomo.
-Signora, è arrivato il Re
Silva. La sta aspettando per rivelarle un annuncio molto importante.-
-Sono subito da lui. Cara,
aspettami pure qua, non ci metterò molto.-
La Regina si alzò e se ne andò chiudendosi la porta alle spalle. Ora Taysa era rimasta da sola e si domandò
come potesse passare il tempo. Si alzò anche lei e cominciò a girare per la
camera reale sbirciando un po’ dappertutto. Poi fece una scoperta interessante:
su un comodino stava una foto in bianco e nero che ritraeva tante figure.
Purtroppo nella stanza non c’era luce e le immagini erano molto confuse. Subito
riconobbe la Regina, per il cappello sempre così sfarzoso e intravide un
ragazzo che poteva essere Milky. Allora le altre
figure erano di sicuro il Re e i rimanenti figli della
famiglia! Taysa ebbe un’idea. Con soddisfazione notò
che alle pareti erano affissi dei candelabri spenti. Gli servivano dei
fiammiferi e li avrebbe chiesti ad un domestico. Si
avvicinò alla porta e abbassò la maniglia per uscire quando notò che la porta
si aprì da sola. Dall’altra parte stava la Regina con un’aria stravolta. Il
pallino sul suo schermo era rosso come il fuoco.
-Taysa, vieni con me, subito!-
Cosa vorrà dire la Regina alla nostra Taysa? Lo scoprirete nella prossima punta… ehm, nel
prossimo chappy!!!^^
So
che sta volta il cap. è stato un po’ corto, ma spero di rifarmi la prossima volta.
Passiamo ai ringraziamenti!
Dragon Girl31: Ancora ciau!^^
Sul fatto di Illumi… no comment!!!-_- Mi disp molto ma
credo che apparirà solo una volta nella mia fic e
svanirà in una nuvoletta di fumo, com’è apparito! (Una visione??!!NdTu) (Sì, tipo quelle delle oasi!NdMe)
Certo che sei crudele, eh! A volte mi spaventi… ç.ç
No, ske, sei troppo forte!!!XD
(Hai visto che ho aggiornato presto?NdMeOrgogliosa)
(Bravo cagnolino, ti meriti un osso…NdTu) Per la domestica…
nessuno sa più nulla di lei… lascio a voi immaginare cosa le è successo… *_*
Grazie tantissimo per aver recensito anche stavolta!
CHIHIRO: Ciao Chihiro!
Purtroppo non posso rivelarti proprio nulla sul fatto di chi farò diventare
marito di Taysa… ti resta una cosa sola da fare:
continuare a leggere!^^
o0o…
grazie mille per l’informazione, questo è uno scandalo vero e proprio! Pensavo
che non avrei mai scoperto il nome dell’altro fratello!!!
Non finirò mai di ringraziarti, per la mia storia credo che non servirà, ma
come info personale è veramente magnifico saperlo!!!
Grazie ancora, non sai come mi hai resa felice!^^ (Si rallegra per poco…-_-“NdTu) Illumi… COSA???!!! Sei
sicura di quello che hai detto, vero? Io rimango sull’opinione che Illumi non mi piaccia PER NIENTE,
ma è questione di gusti… per Hiskoa… non posso dire
niente perché conosco un’altra sua fan davvero scatenata e quindi posso solo
approvare!^^” Sulla sua apparizione nella storia non ti posso assicurare
niente, ma essendo che è una questione della famiglia Zaoldyeck,
credo che non lo inserirò. Gomen! Comunque
grazie infinite per aver recensito e spero che anche questo chappy
ti piaccia!^^
Ciao
a tutti!!!^^ Ecco qui il (addirittura) sesto capitolo
di questa storia! Questa volta sono riuscita a creare un cap. un po’ più lungo
e il mistero dell’ansia della Regina verrà svelato. Vi
lascio alla lettura!^^
La Regina camminava con passo
spedito davanti a lei e Taysa la seguiva col fiatone.
-Che è successo? Perché è così stravolta?-
-Mio marito… questa me la
paga! Ha osato nuovamente decidere senza il mio consenso.-
-Per cosa?-
-Per il tuo matrimonio, per
cosa se no?-
Taysa deglutì. Che cosa avevano
deciso? Doveva sposare Milky, se lo sentiva. Ne era sicura. La paura la investì.
-Oh, mi dica che si può
ancora rimediare…-
-Certo che si rimedierà,
perché io non lo permetterò.-
Menomale! Taysa
sapeva che dopo aver parlato con la Regina ella
avrebbe capito che non era pronta per sposare Milky e
avrebbe disdetto o almeno rimandato tutto. Sapeva di poter contare sulla sua
fiducia. Di sicuro la Regina lo faceva per il suo bene ma Taysa
non pensava che in realtà la cosa scandalosa che aveva riferito il Re era un’altra.
Dopo tutte quelle rampe di
scale Taysa non si reggeva in piedi dallo sfinimento.
Invece la Regina era ancora scattante da poter schizzare
velocemente per i corridoi.
Finalmente arrivarono al
pianoterra e raggiunsero la sala principale. Lì Taysa
intravide una figura di uomo.
Che emozione, sto per vedere il Re in
persona…
Chissà che uomo imponente sarà… almeno grande come la
sua fama di mercenario.
-Cara, hai portato la
ragazzina?-
-Sì e ora ti dirò tutto
quello che penso…-
Voltarono l’angolo… ed eccolo
lì!
Era alto, dagli occhi buoni e
i capelli bianchi gli ricadevano sulle spalle. Impossibile… ERA UMANO!!!!! Non aveva nulla di particolare,
sembrava una persona come le altre, anzi, anche più buona e dolce!
-Ecco la nostra signorinella! Come ti chiami?-
-Taysa.-
-Ciao, io sono Silva, il Re
di questo castello…-
-EHM, EHM!-
-Sì, ritorniamo a noi.-
Taysa stava semi nascosta dietro
alla pomposa gonna della Regina e ascoltava i loro discorsi.
-Senti,
Silva, io non sono d’accordo.-
-Ma cara, lui è di sicuro
l’erede perfetto…-
-COSA? LUI L’EREDE PERFETTO? MA STIAMO PARLANDO DELLA STESSA PERSONA?-
-Sono
sicuro di sì. È vero è un po’
irresponsabile e forse troppo sentimentale per diventare
Re, ma tu hai visto la luce dei suoi occhi?-
-L’ho vista, l’ho vista e devo dire che è proprio una
luce da mercenario ma… MI HA INSULTATA, MI HA DATO
DEGLI ORDINI, A ME! CHE SONO LA REGINA!-
-Non c’è più nulla da fare
ormai. Ho deciso e la decisione è già stata scritta sul documento di
matrimonio.-
Taysa stava fremendo dall’impazienza.
No, Regina, non si arrenda, io non
voglio sposare Milky!
Deve combattere!
Non si lasci manovrare da ciò che dice, un contratto
si può ancora cambiare… vero?
-Ma tesoro, Taysa e Milky avevano già fatto conoscenza e si stavano piacendo!
Pensa, Milky le ha pure preso una mano e stava per
dichiararsi, non è fantastico?-
Brava Regina, gliene dica quattro!
Dopotutto io e Milky… COSA????
-Scusate se mi intrometto ma…-
-NO TAYSA, non
interromperci!-
-Mi scusi…-
-Scusaci tu Taysa, ti stiamo parlando di fronte quando tu non hai idea
di ciò che diciamo. Cara, lasciamo decidere a lei. Dopotutto è o non è la
futura sposa? Si dovrà pur scegliere il marito fra due pretendenti, no?-
-No, non è così! Le regole
non sono queste…-
-Oh, al diavolo le regole! Taysa… la Regina sostiene che tu e Milkysiate una splendida coppia, mentre io penso…. che i perfetti siate tu e mio figlio Killua.-
Senza neanche accorgersene, Taysa si era spostata dalla gonna della Regina, ai
pantaloni del Re!
-TAYSA! Non fare così, tesoro,
Milky è una brava persona, è gentile quando vuole e
poi…-
-Regina, le ho già detto che Milky non mi piace.-
-E ti piacerà ancor di meno quel maleducato di Killua! Tu e Milkydovete ancora conoscervi meglio e…-
-Cara… adesso basta. Mi
sembra che Taysa abbia deciso.-
Il pallino sullo schermo
della Regina era infuocato e fissava irato Taysa. Ma lei ormai aveva deciso di buttarsi. Anche
se questo famigerato Killua fosse stato un brutto
gobbo, deforme e maleducato lo avrebbe accettato lo stesso. Sempre meglio di
quel buono a nulla di Milky,
pensava lei.
La Regina voltò loro le
spalle e se ne andò borbottando qualcosa. Poi si fermò
e voltandosi urlò:
-TAYSA, FORZA, VIENI, CHE
ASPETTI?-
Taysa fece un balzo dallo spavento e con rassegnazione fece
un passo in avanti ma il Re le poggiò una mano su una spalla.
-No, lei starà con me per un
po’… dobbiamo parlare di alcune cosette, vero?- e fece
l’occhiolino a Taysa.
Forse con lui era più al
sicuro che con la Regina.
-Come mai hai
deciso di scegliere Killua? Non ti piace il nostro
inventore di casa?-
Taysa abbassò il capo.
-Dimmi la verità, senza
vergogna.-
-Non per offesa, ma Milky ha qualche chilo di troppo…-
-AH, AH, AH, AH!-
Il Re scoppiò in una
fragorosa risata genuina.
-Non sai quante volte gli abbiam detto di mettersi a
dieta!-
-È entrato in camera mia e ha
mangiato tutte le merende che mi aveva preparato la
mamma.-
-Che maleducato… non cambierà mai! Adora fare figuracce
davanti agli ospiti.-
-Potrebbe anche essere molto
intelligente o un inventore nato ma con lui non mi sento a mio agio.-
-Milky non è un galantuomo e non l’ho scelto come mio
predecessore proprio per questo. È maleducato e… un po’ fuori forma per fare il
Re, ah, ah, ah.-
-Pff… lo credo anch’io, ah, ah!-
-E dimmi, Taysa,
perché hai scelto Killua?-
-Perché… non lo so il perché,
so solo che mi ispira fiducia. Lo vorrei incontrare.-
-Non l’hai ancora incontrato???-
-No, la Regina mi ha detto
che non è a casa, ma è in missione.-
-Che strano, pensavo che al
mio ritorno fosse già tornato…-
-Quando tornerà?-
-Presto… te lo assicuro.-
Il Re
sorrise al ricordo di ciò che era
successo due settimane prima che arrivasse Taysa.
“A palazzoZaoldyeck arrivò una telefonata e prontamente il
domestico rispose. Dall’altra parte della cornetta, il Principino Killuagli chiese come andava a
palazzo. Di corsa arrivò il Re Silva che con mille gesti riuscì a farsi capire
dal maggiordomo.
-Mi dispiace darle questa
brutta notizia ma…-
Silva fece finta di tossire.
-Il Re Silva è ammalato…-
Il Re finse di pugnalarsi al cuore.
-… gravemente ammalato,
potrei aggiungere…-
Silva finse di impiccarsi.
-Sta per morire! Dovete
tornare a palazzo il prima possibile.-“
-Signore,
perché sorride?-
-Mh? Ah no, niente.-
-Com’è Killua? Com’è fatto
d’aspetto?-
-Com’è? Beh… è tutto suo padre, ah, ah, ah!-
Taysa indietreggiò di un passo… la visione che aveva avuto
non era stata delle migliori!!
-Non vedo l’ora di
presentartelo, è una persona molto sensibile, mia moglie esagera. È l’unico
nella nostra famiglia ad essersi fatto degli amici!-
-Davvero?-
-Da noi purtroppo è un
sacrilegio farsene, poiché l’amicizia è sintomo di debolezza.-
-Mpf, allora io dovrei essere una mozzarella!-
-Sono sicuro che ti piacerà,
siete fatti l’uno per l’altra.-
Taysa era entusiasta di questo! Era così felice che voleva
saltare e ballare dalla gioia. Così si mise a ballare in tondo gridando:
Ad un tratto sbatté contro qualcuno, alzò gli occhi e con un grido si allontanò. MILKY!
Aveva lo sguardo furente e guardava il padre con odio.
-Scansati, tu.-
Con una mano scansò Taysa da una parte, ma la forza che impiegò era enorme. La
ragazza fu scaraventata ad una velocità tale che se fosse
sbattuta contro la parete sarebbe morta sul colpo. Con una velocità fulminea,
Silva riuscì a prendere Taysa prima che si
schiantasse contro il muro.
-Taysa, tutto bene?-
-…. Sì, grazie.-
-Milky, che vuoi?-
-Papà, perché hai eletto Killua tuo successore? Non è degno di questo titolo, È UN
DEBOLE, SI È FATTO INFLUENZARE DA QUEL STUPIDISSIMO
SENTIMENTO CHE È L’AMICIZIA! NON È UN MERCENARIO, È
UNA FEMMINUCCIA…-
-SOLO PERCHÉ SI È FATTO DEGLI
AMICI NON VUOL DIRE CHE SIA UN DEBOLE! SONO SICURA CHE È
CENTO VOLTE PIÙ FORTE DI TE!-
-STA ZITTA, TU NON CENTRI
NIENTE, NON SAI NEANCHE DI CHI STIAMO PARLANDO!-
-SÌ, CHE LO SO! FRA POCO LO
CONOSCERÒ DI PERSONA E SCOMMETTO CHE È MOLTO PIÙ GARBATO DI TE!!-
-SMETTILA, SONO IO IL TUO
SPOSO, IO TI DEVO SPOSARE!-
-NON TI SPOSERÒ MAI, NEPPURE
SE FOSSI L’ULTIMO UOMO SULLA TERRA!-
Come un lampo
il Re si fiondò a rispondere. Taysa e Milky lo seguirono, una perché curiosa
del suo arrivo e l’altro per poter sentire ciò che il Re e il fratello si
dicevano.
Con un colpo di tosse il Re
rispose:
-Pronto?......
Oh, Killua, menomale che sei tu…-
Ad un tratto cominciò a far
la voce da malato morente.
-Ti prego… coff, coff… torna presto a
casa…. Cough…. Credo che non resisterò fino a domani…
cough, cough!-
I due ragazzi guardarono la
scena con disgusto.
-AH, DAVVERO, BENE, BENE…
ehm, volevo dire… oh, menomale figliolo… grazie a Dio
potrò rivederti un’altra volta prima di andarmene, coff,
coff… grazie, lo so, lo so…. Cercherò di stare a letto il più possibile, va bene… ciao, figlio mio, ciao…-
Il Re riattaccò.
-Arriva in
nottata!- disse con un gran sorrisone.
…
-PAPÀ, CHE COS’È QUESTA
STORIA??-
-Milky… posso spiegarti!!-
-NON MI IMPORTA DI QUEL CHE
DICI!-
Taysa era ancora un po’ sconcertata ma si riprese subito
dopo.
Killuatornerà sta
notte…
E lo vedrò domattina!
Felice e allegra, saltellando
si diresse verso la camera della Regina. Appena lì bussò
leggermente. Sentì la voce della Regina ancora molto irata.
-Chi è?-
-Sono Taysa,
ho una notizia molto importante da darle…-
La Regina posò la foto di Killua sul comodino.
-Entra.-
Taysa entrò nella camera che aveva già visto ma non
trattenne un sospiro di meraviglia.
-Sei venuta a dirmi che
sposerai Milky per caso?-
-Ehm… no, signora…-
-Allora mio marito ha deciso
di eleggere Milky come Re?-
-Killuatornerà sta notte.-
La Regina sobbalzò e si posò
una mano sulle labbra.
-D-Davvero? Oh, beh, allora domani mattina alle otto in punto
vieni da me che ti preparerò per far conoscenza…-
Nella sua voce traspariva
chiaramente una malinconia e una tristezza smisurati.
-Regina, io…… niente, a
domattina.-
-A domattina…-
La Regina voltò le spalle
alla porta e si lasciò scappare un lungo sospiro. Se avesse avuto due occhi si sarebbero velati di lacrime o avrebbero scintillato
dall’emozione… ma purtroppo quel display non faceva trasparire altro che un
pallino verde smeraldo, senza vita. Taysa uscì,
lasciando la Regina ai suoi pensieri e si diresse in camera, anche se non
sapeva come passare il tempo.
Uao, ancora non ci credo che abbia terminato anche il sesto capitolo e non riesco ancora a credere che voi mi abbiate
sostenuta per tutto questo tempo!!! Credo di dovervi un grazie enorme, per
quello che fate per me. And now…
Dragon Girl31: Ciao! Menomale che me lo hai detto! Anch’io vorrei dirti chi mi piace ma… magari te lo dico più
avanti!^^”” Ah! Ah! Sei troppo forte con Naruto! E anche tu hai visto la Fabbrica di Cioccolato l’altro
giorno? Sai, quella malattia è molto rara ma contagiosa!!!
Alla prossima e spero che questo cap ti piaccia!!!
IsabelLupin: Ciau!!!!^^ Tu sei nuova! Sono proprio
contenta che tu abbia commentato la mia fic!^^ Ti
ringrazio immensamente, però… mi fai davvero paura!!!
Gli vuoi molto bene a quel ragazzo, vero?^^””” Grazie mille per i complimenti e
spero che leggerai anche questo cap! allaprox!
CHIHIRO: Bene, allora visto
che ti ho incuriosita per benino, svelerò il mistero molto presto!
Grazie mille per aver commentato, sei grande… ç_ç
Capitolo 7 *** Agitazione... e finalmente una persona amica ***
Raga, è riniziata la scuolaaaaaaaa
Raga, è riniziata
la scuolaaaaaaaa!!!! Spero
di aver ancora il tempo di prima per aggiornare il più presto possibile! Questa
volta, solamente per voi, un cap un po’ più lunghino del solito, che spero vi piaccia. Ormai Taysa sta per conoscere il fatidico Killua!
L’emozione è grande e chissà come andrà a finire? (Non lo so nemmeno io!!!^^”) Ecco a voi il settimo capitolo!^^
Erano le sei e un quarto ma Taysa non faceva che fremere dall’emozione.
Non devo agitarmi così…
Conoscendo Milky, Killua non potrà essere migliore di molto.
Basta false speranze.
Basta illusioni.
La realtà farà più male se continuo a sognare.
Arrivata in camera si stupì
vedendo che le valigie erano già state disfatte e la
camera ora era in ordine e pulita. Ora aveva perso l’unica cosa che poteva
fare!
Il telefono ad un tratto
squillò… proprio quello situato nella sua camera! Cosa
avrebbe dovuto fare? Rispondere o far rispondere un domestico? Aspettò un poco,
poi si affacciò alla porta ma nessuna domestica era in vista. Fremette, poi prese
la cornetta e la sollevò.
-Pronto,
famigliaZaoldyeck…-
Anche se era emozionata, era
riuscita a ricordarsi come facevano i domestici nel rispondere, ma aveva
cambiato il “Pronto, alloggi della servitù della famiglia Zaoldyeck”
in “Pronto, famigliaZaoldyeck”.
Dopotutto fra un po’ anche lei sarebbe diventata una della famiglia.
Dalla cornetta salì una voce
maschile, molto vivace e di sicuro non da adulto.
-Passami il Re o la Regina.-
-Ehm… in questo momento non
possono rispondere. Chi sei?-
-……. Piuttosto chi sei tu?
Non hai la voce di una domestica che conosco, sei nuova?-
Taysa non sapeva più cosa rispondere così, istintivamente,
rimise la cornetta a posto, chiudendo la chiamata. Era troppo spaventata. E se fosse stato un ladro? Non gli avrebbe mai detto chi
era!
Il telefono squillò di nuovo.
Taysasta volta fece un
balzo per lo spavento. Si stava innervosendo.
-CHE C’È?-
-Mi puoi passare mia madre,
per favore?-
Madre?
-E chi è
tua madre?-
-La Regina.-
LA REGINAAAAAA??? ALLORA
QUESTO È KILLUA!
Con un urletto
sbatté giù il telefono nuovamente. Quella era la voce del suo futuro marito?
Del futuro Re di Padokia? Poi si rese conto di aver
sbattuto il telefono in faccia a Killua e si maledisse mentalmente.
Quandoritelefona,
tu stai calma, calma… caaaaalma!
DRIIIIIIIIIIIN!
-AH!-
No, di nuovo lui? Beh, certo che è lui…
-Ehm… pronto?-
-Signorina, può passarmi la
madre di Killua?-
Questa non era la voce di
prima, però! Era un altro maschio… forse più piccolo dell’altro.
-La Regina non può
rispondere. Dite a me.-
-Perché hai sempre messo giù
il telefono?-
-Ehm… non lo so.-
ETaysa rimise giù il
telefono.
BASTA! IO NON RISPONDO PIÙ!
Taysa si fiondò fuori dalla
stanza.
-C’è una domestica qui?-
-Mi dica, signorina.-
-Il Principe Killuacontinua a chiamarmi… io non voglio
più rispondere.-
La domestica la guardò
stranita e trattenne a fatica una risata.
-Cosa intende con questo?-
-Io gli buttavo sempre giù il
telefono e lui continua a chiamarmi… voleva la Regina.-
Taysa si accorse che la domestica aveva pochi anni in più di
lei, aveva i capelli corti, castani e un’aria dolcissima.
-Mi scusi, ma perché non
gliela passava?-
-Perché la
Regina è in camera sua.-
-Va bene,
la prossima volta rispondo io.-
-Ok. Come ti chiami tu?-
-Come, scusi?-
-Come ti chiami? Così ti
posso chiamare per nome la prossima volta.-
Lo sguardo della domestica si incupì.
-Non l’ho. Noi domestici non
abbiamo il diritto di avere un nome.-
-Eeeeeeh??? Dai, non scherzare, qual è il tuo nome?-
-Le ho già detto che…-
Il suono fastidioso del
telefono risuonò nell’aria ancora una volta.
-IIIIIIIIIH, VAI TU, PER
PIACERE!-
-D’accordo.-
La domestica entrò nella
camera di Taysa e rispose al telefono.
-Qui alloggi della servitù
della famiglia Zaoldyeck, cosa desidera?........ non c’è in questo momento…… sì, d’accordo…… come? Chi era quella di prima?-
Taysa arrossì.
-Nessuno, non si preoccupi
signorino Killua……..
arrivederci.-
La domestica ripose la
cornetta.
-Visto come
si fa a rispondere?-
-Io so come rispondere… è che
mi vergognavo… e basta.-
La
domestica sorrise. Era molto bella
quando sorrideva.
-Non ti voglio chiamare
“domestica”, dimmi come ti chiami, per favore.-
-Noi domestici non abbiamo
nome.-
-Uff… d’accordo, allora te lo darò io. Ti chiamerai Lisa.
Ti piace?-
La domestica la guardò come
se fosse totalmente pazza.
-Signorina, io….-
-Niente polemiche! Non posso
mica chiamarti “DOMESTICA! DOMESTICA, VIENI QUA!” ogni volta! È meglio se dico:
“LISA, VIENI UN ATTIMO!”, non credi che suoni meglio?-
La domestica annuì con
sorpresa.
-E non chiamarmi “signorina”. Ho un nome, mi chiamo Taysa ed essendo che io ti chiamo Lisa, tu mi chiamerai Taysa d’ora in poi, d’accordo?-
-Sì, taisa.
Ho capito, taisa.-
-No!!!
Non devi chiamarmi “colonnello”! Devi chiamarmi TAYSA! TA-Y-SA,
ok?-
-Sì, signo…
Taysa.-
-Brava, Lisa! Vedi che ce la
fai? La prossima volta fai così.-
La domestica annuì e, fatto
questo, si diresse verso le scale per salire dalla Regina. Ad un tratto si
fermò.
-Ah, Taysa?-
-Dimmi, Lisa.-
-……..
il mio nome è Samantha.-
A Taysa
si accese un grande sorriso.
-Sì.-
Anche dal suo piano Taysa sentì
l’urlo della Regina. Spaventata, corse su per le scale fino al settimo piano.
L’urlo era venuto dalla sua camera. Si sentivano ancora delle
voci, così Taysa poggiò l’orecchio alla porta.
Riconobbe anche la voce di Samantha.
-Signora, si calmi…-
-CALMARMI? QUEL RAGAZZINO
IMPERTINENTE… DOVREBBE DIVENTARE SOVRANO? NON LO PERMETTERÒ MAI! LO RINCHIUDERÒ
NELLA CELLA D’ISOLAMENTO PER TRE SETTIMANE, LO FARÒ FRUSTARE DA MILKY FINO A CHE NON CHIEDERÀ SCUSA IN GINOCCHIO!-
-Signora… la prego…-
-VAI VIA,
TORNA AI TUOI LAVORI.-
La porta si spalancò di colpo
e Samantha uscì fuori piangendo. La Regina si accorse subito di Taysa.
-E TU, PICCOLA RAGAZZINA SCIOCCA…. SPOSERAI MILKY, FOSSE
L’ULTIMA COSA CHE FARAI, CHIARO? HO GIÀ SOPPORTATO ABBASTANZA! È ORA CHE UN
EREDE DEGNO DI QUESTO NOME SI SIEDA SUL TRONO, NON UNO SFRONTATO, MALEDUCATO
COME KILLUA!-
Arrivò anche il Re, attirato
dalle urla della moglie.
-Ma che
succede qui?-
-COSA SUCCEDE? SUCCEDE CHE
KILLUA NON SIEDERÀ SUL TRONO, NON LO PERMETTERÒ!-
-Cara, non ti agitare.-
-SMETTILA DI DARMI ORDINI…
ORA DECIDERÒ IO E MILKY DIVENTERÀ RE!-
Il Re notò Taysa raggomitolata in un angolo, spaventata.
-Torna in camera, Taysa. Qui ci penso io.-
Taysa non se lo fece ripetere due volte e, come un fulmine,
si precipitò giù dalle scale, rischiando di investire Milky,
che stava salendo.
-EHI… che modi!-
Com’era arrabbiata la Regina.
Comincio a pensare che Killua
non sia davvero una persona affidabile.
Se la fa arrabbiare così di sicuro
è una persona spregevole.
Ma il Re ha detto che non è affatto il
mostro che dipinge la Regina…
AAAAAH, A CHI DO RAGIONE?
C’è solo un metodo: conoscerlo!
Taysa rimuginava a questo immersa nell’enorme vasca da
bagno reale. Di sicuro era più bella, più grande e più comoda di quella che
aveva a casa; in quella ci potevano fare il bagno almeno quattro uomini! Si
distese comodamente e chiuse gli occhi. In un attimo la ragazza sprofondò nel
mondo dei sogni… ma non sogni qualunque.
Buio.
Oscurità.
Quattro sagome davanti a me.
Decine di demoni alle mie spalle.
Io ci sono già stata qui…
No… non c’è tempo di pensare, devo
correre.
Una luce.
Le sagome escono…
AH! Un demone mi ha presa!
Io… io ho già vissuto questa esperienza
ma…
-No… NO, KILLUAAAAAAAAAAAA!!!-
Killua? Il Principino?
-TAYSA!-
-K… KILLUA, AIUTO!-
-STO ARRIVANDO, RESISTI!-
Killua si è distaccato dalle sagome e mi sta
raggiungendo.
La sua immagine si fa sempre più chiara.
Ha i capelli disordinati… chiari…
La sua voce è dolce… calda….
-Taysa… Taysa…-
-TAYSA, TI SVEGLI O NO?-
Sì, ma questa non è proprio
calda e dolce!
La nostra Taysa
apre gli occhi lentamente e si sveglia pian pianino.
-TI SBRIGHI A FINIRE? DEVO
FARE IL BAGNO ANCH’IO, SAI?-
-Sì, arrivo Milky…………… MILKYYYY?????!!!!!!-
Apre di scatto gli occhi e
fissa il ragazzo a fianco della vasca che la guarda arrabbiato.
-CHE CI FAI QUI DENTRO, PERVERTITO? ESCI, SUBITO! ESCI!
ESCI! ESCI!-
Taysa prese quello che gli capitava in mano e cominciò a
tirarglieli addosso.
-Ahi… ahi… AHI! BASTA… AHI,
ESCO, ESCO…-
-VAI… VIA… BRUTTO… MAIALE… e
non per modo di dire… ESCIIIIIIIIIIIIIIII!!!!-
La porta si richiuse con un
tonfo.
-Fiuuuuuu…. però ha ragione, devo
uscire o prenderò un malanno.-
All’ora di cena Taysa si ritrovò
a mangiare con Milky ed il Re… e basta.
-Dove sono
tutti gli altri?-
-La Regina è ancora un po’
offesa, ma fra poco le passerà tutto, vedrai. Ha detto che non vuole mangiare.-
-Peggio per lei… gnam… è tutto squisito… ciomp!-
-Milky, se continui così ti affoghi, mangia adagio!-
Taysa però non riusciva a togliersi dalla mente quel sogno…
e la voce calda e dolce di Killua. Ma
era veramente lui? La voce era quella che aveva sentito al telefono? No, era
più vivace. PeròTaysa ora
non aveva pensieri che per la voce di Killua, si era
letteralmente innamorata di quella voce e della prodezza con cui aveva deciso
di rinunciare alla libertà pur di salvarla.
-Taysa, dormi ancora?-
-Eh? Eh? Che
c’è? Scusate, ero immersa nei miei pensieri.-
-Sai perché la Regina era così infuriata, oggi?-
-No.-
-Mpf… perché quel pallone gonfiato di mio fratello ha
detto che tornerà prima…-
-COSA?-
-Esatto, è proprio così. Sei
felice? Scommetto che stavi pensando a lui prima, dico giusto?-
Taysa arrossì.
-No… ehm…. no,
stavo pensando ad un sogno che ho fatto…-
-Hai sognato mio figlio anche
se non vi siete ancora visti? Ma allora questo è amore
vero!-
Taysa assomigliava ad un peperone maturo ora.
-Ma… ma… ma cosa dice? No… io… beh, sì è vero, l’ho
sognato…-
Milky sbuffò alzandosi da tavola.
-Io queste smancerie non le
sopporto…-
E se ne andò.
Taysa lo seguì con lo sguardo pensando se fermarlo o
lasciarlo andare.
-Lascialo
da solo, ha bisogno di tempo per
accusare il colpo. A proposito del sogno… come lo hai sognato Killua?-
-Non ricordo bene, ma so che
aveva una bella voce… aveva i capelli scompigliati e chiari… ma nel mio sogno
c’era molto buio e non vedevo molto bene i suoi tratti.-
-Beh, fin’ora
hai centrato il segno!-
Acc, maledetto Milky,
se mi avesse fatto continuare il sogno avrei visto
meglio il viso di Killua!
-A che ora ha detto che
arrivava?-
-Non so. Quando ha telefonato
era al portone d’ingresso… ma forse si fermerà a dormire agli alloggi della
servitù.-
-Quindi sta sera…-
-No Taysa,
sta sera non lo vedrai. Ora va a dormire e non essere
così impaziente o non chiuderai occhio.-
-A letto? Di già? Di certo
che non dormirò, sono le nove passate!-
-Mi dispiace, ma qui vige
così. Se la Regina vede una luce accesa comincia a
gridare e a strepitare… “SPEGNI QUELLA LUCE! DORMI SUBITO!”-
il Re scimmiottò la voce della Regina in un modo ridicolo.
-Ah, ah, ah, così sveglia
quelli che già dormono, ah, ah, ah!-
-Infatti, ah, ah, ah… su,
adesso va. Ci vediamo domattina.-
-Buona notte, Re Silva.-
-Buona notte, piccola Taysa.-
Taysa trotterellò in camera ma appena entrò si accorse che
il buio era nerissimo, non filtrava un raggio di luce da nessuna parte. Così Taysa chiamò Samantha e si fece accendere le candele. Stettero un po’ a chiacchierare, poi gli occhi di Taysa cominciarono a divenire pesanti. La giornata
che aveva trascorso era stata la più lunga ed emozionante di tutta la sua vita.
Salutò Samantha che, gentilmente, le spense i lumi e le lasciò sul tavolo un
paio di candele.
Sono sicura che non dormirò mai… sono troppo agitata…
Ascoltiamo i rumori che vengono da fuori.
Taysa cercò di captare qualcosa ma il silenzio ed il buio
le favorirono il sonno.
Ormai manca poco al momento fatidico… (sono più emozionata io diTaysa!!!^^) e spero che anche
questo chappy sia stato di vostro gradimento. Ora Taysa ha un’amica fedele, che le farà vedere le cose più in
positivo. Ed ora: L’ANGOLO DEI RINGRAZIAMENTI!!!^^
IsabelLupin: Non avrei mai pensato di
dirlo ma… quel poveretto comincia a farmi pena!!!!O_o Forse lo rinchiuderò in una camera d’isolamento, a tua
insaputa, così ci metterai un po’ prima di riuscire ad entrare e nel frattempo
lo faccio scappare dalla porta sul retro! No, scherzo, ah, ah!XD Grazie mille
per il commento e per i complimenti e spero che anche questo chappy ti piaccia!!!^^ (Però la
tua perfidia mi piace!** Credo che fra un po’ mi unirò con te alla caccia… ihihih!!!)
Dragon Girl31: CIAO!!!!^^
Il padre di Killua & Co. mi è sempre parso una
persona molto buona e non vedevo l’ora di inserirlo! Aaaaaaargh,
non mi tentare!!! Vorrei un sacco rivelartelo ma… per
ora non posso, ti dirò il perché più avanti o non c’è più suspance!!! SÌÌÌ!!! W
WILLY WONKA!!!!XD Ho già in grembo una fic sulla
Fabbrica di Cioccolato, coi personaggi di un altro manga ma mi serve aiuto da
parte di una mia amica e finché non me lo da non vado né avanti, né indietro…
-.- Però un giorno io e te faremo una gita lì dentro, questo è sicuro… e quasi quasi ci portiamo dietro anche Naruto!*______*
Saluti cioccolatosi!!!!^^
Ehilà gente, come state? La scuola non mi da un attimo di tregua
e sono a studiare praticamente tutto il giorno (a
parte quelle quattro o cinque orette che sono davanti alla TV!^^”). Però avrò sempre un po’ di tempo per aggiornare la mia
storiella. Questa volta, mi scuso con tutte, il capitolo
mi è venuto un po’ cortino ma spero che non vi
deluderà.
Durante la notte Taysa si svegliò di soprassalto.
NO, MI SONO ADDORMENTATA!
VOLEVO SENTIRE L’ARRIVO DI KILLUA!
Però, come ha detto il Re, potrebbe aver preferito
dormire dai domestici…
Io il sonno non riesco a riprenderlo.
Si alzò e, a
tentoni, raggiunse le candele e le accese. La fioca luce che emanavano
rischiarò appena la stanza. Uscì in silenzio e scese le scale fino al piano
terra dove dovevano esserci le cucine. Voleva bere un sorso
d’acqua, poi sarebbe tornata a letto. Con cautela cominciò a girare per
i corridoi finché non intravide una stanza che poteva somigliare ad una cucina.
Un fruscio alle sue spalle la fece fermare di scatto. Trattenne il respiro per
sentire meglio ma il fruscio era sparito. Cominciava
ad avere paura, così cominciò ad indietreggiare per tornarsene di corsa sotto
le coperte, ma ad un tratto pestò qualcosa di freddo. Proprio alle sue spalle
gli giunse un grido.
-AHI!-
-AAAAAAAAAAAAAHH… mpffggh…-
Taysa aveva urlato dalla paura e qualcuno dietro di lei le
aveva coperto la bocca con la mano.
-Sssssssh, non gridare o sveglierai tutta la casa.-
Un dolcissimo profumo la
invase.
-Mi prometti di non urlare?-
Taysa annuì e la mano le lasciò libera
la bocca. La ragazza, ancora col cuore che batteva a mille, si girò per vedere
chi aveva incontrato. Di fronte aveva un ragazzo di qualche anno più grande di
lei, con i capelli d’un biondo oro e gli occhi azzurri
come l’oceano. Era molto bello, ma avrebbe giurato di
non averlo mai visto.
-Che ci fai
qui?-
-Volevo bere…-
-Anch’io. Sei di questa casa?-
-Sì… circa.-
-Allora saprai dov’è la
cucina.-
-In realtà no perché faccio
parte di questa casa da un giorno.-
-Beh, allora cerchiamola
insieme.-
Il ragazzo fece un grande sorriso e Taysa non poté
fare a meno di arrossire.
-Anch’io sono appena arrivato qui,
da ieri sera.-
Ieri sera?
Ma allora… questo è…
Il cuore di Taysa cominciò a battere furiosamente. Completamente rossa
e balbettante gli disse:
-Tu… tu sai già… no? Sai
quello che… hanno deciso il Re e la Regina… vero?-
Il biondo la guardava
interrogativo.
-No, non so niente. Cos’hanno deciso?-
-Non… non te l’hanno detto? Ma dai….ehm…. dai, quella cosa, sai?-
Il ragazzo era sempre più
confuso.
-Non farmi stare sulle spine,
cos’è che hanno deciso?-
Ok, ora glielo dico.
-Che… che dobbiamo… che
dobbiamo sposarci, sai?-
Il biondo si fermò di scatto.
Con gli occhi spalancati guardava Taysa come se
avesse richiesto la Luna.
-Io… e te?-
-Sì, noi.-
Taysa invece era viola ormai e si guardava la punta dei
piedi.
-NON FARE QUELLA FACCIA, NON
LO VOLEVO NEANCH’IO! Mi hanno buttata fuori da casa mia e mi hanno detto che dovevo sposarmi, come
se fosse niente.-
-M-Mi dispiace… ma sei sicura che devi sposare me?-
-Il Re ha eletto te come suo
successore e di logica, io dovrò sposare l’erede al trono.-
-Ma se io non faccio neppure
parte di questa famiglia!-
-Come no, Killua!
Non sei il figlio del Re e della Regina?-
Il ragazzo la fissò per un po’ poi tirò un lungo sospiro di sollievo.
-Oh, no, no, io non sono Killua… ma, aspetta… LUI DEVE SPOSARSI???-
-AH, non sei Killua? Ops, scusa, io non l’ho
mai visto e così… ti ho preso per lui.-
Mi sono sbagliata.
Non sembrava quello del mio sogno, infatti.
Anche la voce è diversa.
È carino ma… mi sembrava troppo grande per avere dodici anni come me.
Finalmente raggiunsero la
cucina e bevvero un po’ d’acqua da un lavandino.
-Così ti hanno buttata fuori
casa per sposarti?-
-Sì… ma tu
chi sei se non sei Killua?-
-Oh, che
sbadato mi sono dimenticato di presentarmi. Mi chiamo Curapikt e sono un compagno di
viaggio di Killua.-
-Io mi chiamo Taysa… e sono la futura moglie di Killua.
Ma perché sei qui?-
-Killua ha saputo che il Re era gravemente malato e ha dovuto
correre qui, così io e altri due amici lo abbiamo
seguito. Qui ci hanno fatti entrare ma ci hanno sbattuti
nelle nostre camere dicendoci di rimanerci. Avranno di sicuro parlato con Killua di questa situazione perché abbiamo sentito molti
strilli e grida.-
-EKillua dove dorme? Come lo
trovi? È simpatico? Dove siete andati?-
-Calma, calma, una cosa alla
volta. Non so dove dorma Killua, forse con i suoi
fratelli. Killua all’inizio era un po’ misterioso poi
è diventato amico di Gon e ora sono
inseparabili. A proposito… se dovrà sposarsi dovrà badare a questo regno… non
penso che accetterà…-
-Non accetterà? Che vuoi dire? Che non vorrà star
con me? Beh… anch’io voglio tornarmene a casa, ma ormai che ci sono dentro in questa storia, devo impegnarmi… se Killua
non vorrà sposarmi come faremo?-
Taysa un po’ si sentiva delusa. Non l’aveva neppure vista e
già voleva rifiutare? Magari sarebbe nato qualcosa e sarebbero almeno diventati
amici, pensava, o sarebbero scappati insieme dal castello. Ma lasciarla di nuovo sola, senza più speranze (essendo che l’unica
speranza di Taysa era proprio Killua)
avrebbe voluto dire ritornare nella noia, nella solitudine… E AVREBBE SPOSATO
MILKY!
-NO, NON POSSO
PERMETTERGLIELO! IO LO SPOSERÒ ANCHE SE NON VORRÀ, IO CON MILKY NON CI STO! Curapikt, aiutami ti prego. Se lui
non vorrà sposarmi dovrò sposare un ragazzo brutto, ciccione e maleducato…
aiutami ti prego.-
Senza accorgersene le lacrime
cominciarono a scenderle dalle guance lasciando una scia argentata che brillava
alla luce della candela. Curapikt ora era in difficoltà,
ma non poté resistere allo sguardo implorante di Taysa.
-Ti aiuterò, ma cosa dovrò
fare?-
-SeKillua non vorrà sposarmi
allora portatemi in viaggio con voi o semplicemente aiutatemi a raggiungere
l’esterno…-
-Ma così la Regina penserà
che ti abbiamo rapita!-
-E allora?-
-Saremo inseguiti e ci
cercheranno…-
-Allora
come farò ad uscire di qua?-
Curapikt sembrò pensieroso.
-D’accordo, ti aiuterò. Escogiterò un piano di fuga
insieme ai miei compagni, non ti devi preoccupare.-
Taysa si asciugò le lacrime e le si
illuminò un nuovo sorriso.
-Grazie.-
Per una mezz’ora buona Curapikt stette a raccontare i
viaggi e le avventure che avevano intrapreso.
-…. Così gli ha sferrato un
pugno che lo ha steso e…-
Curapikt si accorse che Taysa si era
appoggiata al suo braccio e si era addormentata. Con un sorriso di tenerezza la
prese in braccio e cominciò a salir le scale per portarla nella sua camera.
-Dunque, se
non sbaglio mi ha detto al… quarto piano. Sì, ma che stanza sarà?-
Arrivato al quarto piano si
accorse che di fronte alle scale c’era una stanza aperta, poiché Taysa si era dimenticata di chiudere la porta.
-Sarà quella.-
Dopo averla adagiata sul
letto se ne andò chiudendo piano la porta.
Fan di Curapikt, fatevi sentire!!! Naturalmente dovevo farlo entrare nella storia e
comunque… si vede che sto cercando di tenervi sulle spine?? Però vi prometto
che nel prossimo capitolo la nostra Taysa incontrerà
l’oggetto dei suoi sogni (e mica per dire!!!). Ora a
noi tutte!!!
IvI: Ciao! Che bello vedere che
piaccio anche a persone nuove!!!^^ Sono davvero
stra-contenta che questo chappy ti sia piaciuto e
spero che anche questo sia di tuo gradimento, bacione!^^
larxene: Grazie mille per aver commentato, sono molto
felice di sentire anche la tua opinione sulla fic!^^
Anche a me piace Taysa, è un pò
infantile ma anche matura ed è molto sensibile. Però diciamo che io e lei ci assomigliamo davvero poco, ihih!^^””
Uoooh, sei la prima che mi dice che ti dispiace per Milky!!!o.o Almeno tu sei un po’
più permissiva.XD Sono troppo fely
che ti piaccia così tanto la storia, mi fai
arrossire!^///^ Spero di risentirti ancora!!! Alla prox.
Dragon Girl31: Ah!Ah!Ah! Ti farò
aspettare un’eternità prima di vedere il tuo caro Killua,
ah, ah, ah!!! No scherzo, perché se svieni io con chi
ci vado dal nostro WillyWonka??ç.ç Appena creo la fic te lo
faccio sapere subito! Non vedo l’ora anch’io di mettere in atto il mio piano
diabolico, ihihih!*_* Alla prox
e spero che questo cap ti piaccia e che lo
commenterai.XDXDXD
IsabelLupin: Povero Milky…
vabbè, tanto prima o poi
tutti devono morire (nuova filosofia di vita di Sango).XD
Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e spero di sentirti anche in
questo!^^
Ciao a todos!!!!
Ecco qui il chappy tanto aspettato, per vostra
felicità (spero!), e anticipo già che… saranno guai! Vi lascio alla lettura e i
ringraziamenti, come sempre, a fine capitolo.^^
La porta della stanza di Taysa si spalancò ed entrò Samantha con un sorriso
smagliante stampato in faccia.
-Sveglia, dormigliona! Oggi è
giorno di festa… e di novità!-
Taysa aprì piano un occhio.
-Samantha… è ancora buio fuori.-
-Ti sei dimenticata che qui è
sempre buio?-
-Già…-
Le mancavano molto le
giornate in cui si svegliava coi tiepidi raggi del
sole che filtravano dalle sue finestre. Sorrise al ricordo di sua madre che le
apriva le finestre quando non voleva alzarsi e il sole che le penetrava,
violento, persino nelle palpebre chiuse.
Aprì l’altro occhio ma non mosse
un muscolo.
-Dai Taysa,
sbrigati o ti perdi la colazione… e il tuo Principino!-
Taysa a quelle parole si sedette di scatto.
-KILLUA, È VERO! Ma… ma se non vorrà vedermi?-
-Perché non dovrebbe? Sei la sua futura sposa!-
-Sì, ma… se lui si rifiutasse
di sposarmi e se poi… se ne andasse lasciandomi sola?
Dovrei sposare Nil…-
-Non dire sciocchezze, allora
chi si sta svegliando proprio ora, nella sua camera, due piani più in alto?-
-Allora… non è scappato…-
Samantha scoppiò a ridere. Da
quando aveva conosciuto Taysa le parlava come se
fossero amiche da anni e aveva ricominciato a ridere spontaneamente.
-Scappato? No, non si
opporrebbe mai ai voleri di suo padre.-
-Come avrà fatto il Re a
farlo restare? Curapikt mi ha detto che la cosa che Killua odia di più è stare fermo per più di cinque minuti!-
-Chi è Curapikt?
Un ragazzo? Un tuo amico? Può diventare anche amico mio?-
Dopo aver conosciuto Taysa, Samantha voleva anche allargare il suo giro di
conoscenze e ne aveva il diritto: stava tutto il
giorno nel castello!
-Killua si è portato dietro degli amici, no?-
-Sì, mi pare di averlo senti…
AMICIIIIII??? KILLUA HA AMICI? Male, molto male… un
mercenario non può avere amici…-
-Sì, me l’hanno già detto, ma
ora… COSA MI METTO???-
Samantha cadde a gambe
all’aria.
-Ehm… non dovevi andare dalla
Regina?-
-UH, È VERO! CORRO!-
-Aspetta Taysa,
METTITI QUALCOSA ADDOSSO!!-
Ma ormai Taysa era lontana.
Come il vento Taysa sfrecciò su per le scale del sesto piano proprio
mentre una figura usciva dalla camera.
-E quella
chi era?-
Arrivata al settimo piano
bussò alla porta della Regina con ancora il fiatone.
-Sei tu Taysa?-
-Sì.-
-Entra.-
Taysa non poté fare a meno di notare subito i due abiti
distesi sul letto della Regina.
-Coraggio, scegline uno.-
Erano veramente bellissimi. Un
vestito era rosso fiammante con la gonna lunghissima ornata di fiocchi; il
secondo aveva sempre la gonna lunghissima ma era celeste e con qualche pizzo
qua e là.
-Ma Regina… non sono un po’ troppo eleganti?-
-Taysa, devi fare una bella figura. Su, ora scegli.-
-Se proprio
devo allora… quello azzurro.-
-Perfetto, indossalo su.-
Taysa lo indossò subito mentre la Regina gli fece uno chignon alto e le fece calzare un paio di ballerine
bianche.
-Ballerine? Io le odio!- Taysa fece una smorfia di
disgusto.
-Sei troppo giovane per indossare i tacchi, quindi mettiti queste.-
-Ma sono scomode… e scivolo.-
-Sciocchezze, su guardati.
Non sei uno splendore?-
Taysa si avvicinò all’enorme specchio della camera e per un
attimo si chiese chi era quella dama così bella. Appena si fu riconosciuta
arrossì dallo stupore.
-È… è meraviglioso!-
-QUESTO è quello che dovrà
dire il mio Killu nel vederti! Andiamo, non facciamo
aspettare gli altri.-
-Gli altri?-
La Regina spinse fuori Taysa e richiuse la porta.
-AH! CADOCADOCADOCADOCADOCADOCADO!!!-
-TAYSA, SMETTILA DI
TRABALLARE, DRITTA, DRITTA CON LA SCHIENA HO DETTO!-
-Regina, non mi reggo in
piedi, la prego mi faccia cambiare le scarpe, la prego, non sopporterei
un’altra scalinata.-
-Smettila,
siamo solo alla seconda!-
-Appunto! E
sono caduta ben cinque volte! Scivolo, non ce la faccio.-
-Che razza di Principessa dovresti essere se non sai stare neppure in piedi?-
Dopo mille cadute e mille
sgridate, Taysa e la Regina raggiunsero la penultima
scalinata.
-Stai in
piedi, eretta, un piede dopo l’altro, non ti agitare e tieni sollevata
la gonna per non pestarla.-
-Che figura che farò…-
-Hai
ragione, sarai una favola!-
No, sarò un disastro!
-Ti terrò per una spalla, vai
lenta ma non ti fermare.-
Il cuore di Taysa batteva a mille e le mani le sudavano. Piano pianocominciò a scendere, prima
sbandando un poco, poi raggiunse l’equilibrio.
-Bravissima, vedi che ce la
fai?-
Finalmente s’intravidero
varie figure. Seduti al tavolo c’erano il Re, Milky e
altre tre persone che non conosceva. Seduti su una poltrona più in là vide
invece Curapikt, con affianco
un bambino ed un signore.
Il cuore sembrava che dovesse
scoppiarle.
Ce la farò.
Farò una figura stupenda.
Sorridiamo, così sembro ancora più
carina.
Dai, non è poi così difficile.
Farò un figuro…
Tac! Il piede toccò l’altro
gradino troppo presto ed ecco che il corpo, senza volere, si sbilancia
troppo in avanti. Taysa stava per cadere in avanti,
così si aggrappò alla prima cosa che aveva a portata di mano…
-AH!-
-NO TAYSA, LASCIAMI LA GONNA,
CADIAMOOOOOOO!!!-
-AAAAAAAAAAHHH!!!-
Con un ruzzolone da record
raggiunsero la fine delle scale prima del previsto… ma a gambe all’aria, Taysa e Regina compresa!
Il silenzio piombò nella
sala. Ad un tratto… Taysa sentì una sonora risata,
forte, derisoria. Con gli occhi pieni di lacrime Taysa
si alzò in piedi e fissando il ragazzino dai capelli chiari e spettinati gridò
a denti stretti:
-KIIIIILLUAAAAA!!!-
Con uno scatto di diresse di corsa verso le scale, si tirò via le scarpe e le
gettò via e corse su per la scalinata mentre le lacrime le rigavano copiose il
viso.
I presenti in sala
assistettero alla fuga di Taysa a bocca aperta.
-TAYSA, TORNA SUBITO QUA!-
La Regina imprecava e
s’infuriava ma non faceva che peggiorare le cose.
-Io la seguo.-
-Curapikt, aspetta vengo con te.-
-Gon, ma dove vai?-
-L’hai fatta piangere, poverina.-
-A-ASPETTAMI GON!-
Curapikt, Killua e il bambino corsero su per le scale. Tutti gli altri voltarono lo
sguardo verso l’uomo che era rimasto seduto.
-Ehm… RAGAZZI, ASPETTATEMI!-
Che disastro che ha combinato la nostra
Taysa! Era finalmente giunto il momento che aspettava
di più e… come al solito si deve far riconoscere! Come
farà a rimediare? Come farà a farsi piacere Killua
dopo quello che le ha fatto passare? Misteri della
vita!^^ Ma ora devo assolutamente… RINGRAZIARVI!!!^^
Dragon Girl31: … AMMOREEEEEE!!!! Oltre a commentarmi trenta secondi dopo che ho
aggiornato, mi hai pure messa nei preferiti… MA IO TI ADDORO!!!!!!^^
Non sai come mi hai resa felice, dico sul serio. Sei davvero stra-mitica e per
ringraziarti ti spedisco per posta (hai capito bene: dentro ad una busta!!!) un camion di barrette al cioccolato, firmate WillyWonka, tutte esclusivamente
per te!!!*.* Povero Naruto, però!XDXDXD Insomma, non
è bello quanto Curapikt ma non è male, dai. (Sango si mette in costume da bagno, prende una paperella di gomma e un salvagente attorno alla vita) Sono
pronta anch’io per il viaggio! Allora, quando si parte?XD Sei contenta ora che
vedrai il tuo caro Killua? Voglio proprio sapere cosa
ne pensi del mio nuovo chappy, mi racco!!! Commenta sempre puntuale come un orologio, eh! No, ske. Ti voglio un mondo tutto di cioccolato di bene e alla prox!
Kurama93: …………………… LADY KURAMOTTA 4EVEEEEEEEER!!!!!! Ma
ciao!!! Sono proprio contenta che anche tu hai commentato il mio chappy (ihih, sapevo che il mio
richiamo avrebbe funzionato anche su di te!!!)! Vedi che il Destino ti ha portata a leggere proprio questo cap ed hai incontrato il tuo beniamino? Anche tu ce l’hai contro Milky?! Ma allora perché non fondiamo tutte quante un fanclub contro di lui, dove elenchiamo tutte le torture da
fargli patire e poi scriviamo una fic sulla sua
morte? Ormai non c’è nient’altro da fare a parte questo! Ma
perché devi leggere nell’ombra?? Guarda che se stai troppo nell’ombra diventi
come i personaggi della mia fic: tutti pallidi pallidi come mozzarelle… ok,
questo paragone potevo risparmiarmelo… Spero che
commenterai anche altri cap della mia fic, mi racco, che ti aspetto, eh! 4ever Kill(…)ua!!!
IvI: O.O Un intreccio amoroso? Un
quadrilatero delle Bermuda… cioè, volevo dire, un
triangolo d’ammore??? Non lo so, potrebbe succedere
di tutto nella mia fic!^^ Sinceramente mi piacerebbe
l’idea ma… sento lo sguardo accusatore di certe persone (per non far nomi né
cognomi: Kurama93, IsabelLupin
e Dragon Girl31) e quindi è meglio se non faccio passi falsi!!!^^”” Però su di
una cosa sono sicura: penso che aggiornerò molto presto perché sinceramente non
mi va di uscire di casa per andare a scuola e trovare te sul mio vialetto di
casa, con un’accogliente mitra in mano!!!o.O Dai, che
ske. Spero che anche questo capitolo ti piaccia tanto
come il precedente!^^
IsabelLupin: Wow, anche tu però sei una
fan di Curapikt mica da ridere! Spero che non mi
sverrai prima o poi o se no chi è che mi declamerà il
suo odio smisurato per Milky?ç_ç
Se fonderò il fanclub per uccidere Milky credo che il titolo di presidentessa ti spetterebbe
di diritto!!! Comunque tranquilla che non sei l’unica ad essere pazza!!XD Spero
che commenterai anche questo cap e che ti piaccia!!!
Grazie ancora per i complimenti e alla prox!!!^^
Ecco a voi il nono capitolo della storia!^^ Dove eravamo
rimasti? Ah, sì, la meravigliosa figuraccia di Taysa!
Allora vi avverto che non si prospetta un futuro sereno in questa famiglia
disperata, perché Taysa prenderà una decisione
importante.
Samantha era già arrivata.
-Taysa, che è successo?-
-NIENTE… sigh…-
-Non è vero. Ti prego,
aprimi, dimmi cos’è successo che ne parliamo.-
-QUEL… QUEL CAFONE DI KILLUA… sigh, sigh…-
-Il Principino? Ti ha offesa?
Che maleducato! Se lo vedo glielo faccio vedere io… dai,
calmati Taysa, non piangere…-
-CI TENEVO
COSÌ TANTO… sigh… A VEDERLO… NON LO VOGLIO PIÙ
SPOSARE… IO… IO VOGLIO TORNARE A CASA!-
-Non dire così… io resterò
sola di nuovo… non voglio che te ne vai…-
Anche a Samantha veniva da piangere. Ad un tratto arrivarono
tutti i quattro ragazzi.
-Taysa, sono Curapikt. Fammi
entrare…-
-NO!-
-Taysa… Killua non voleva
offenderti, non l’ha fatto apposta…-
-… sigh….
Sigh…-
-Signorina?-
Taysa riconobbe quella voce. Era la voce che aveva sentito
al telefono dopo quella di Killua.
-Ti chiami Taysa, vero?-
-Sì… sigh…
sigh…-
-Io mi chiamo Gon. Hai dodici anni?-
-Sì…-
-Anche io! Abbiamo la stessa età!-
-Mmh… sigh…-
-Qui c’è anche Killua e adesso ti chiederà scusa, vero Killua?-
A Taysa
cominciò a battere forte il cuore.
-COSA?? NO,
NO, PER COSA DOVREI SCUSARMI?-
-Per essere stato maleducato
con la signorina Taysa!-
Taysa si alzò in piedi pensando di fare la spavalda.
-Non voglio le sue scuse, se
le può anche tenere quel brutto cafone!-
-CAFONE A ME??? GRRRR, MA TI SEI VISTA, BRUTTA STREGA?-
Per la prima volta Samantha
aveva provato ad aprire la porta della stanza di Taysa,
anche se pensava fosse chiusa a chiave, e… la trovò aperta!!!
“Ma
allora non l’aveva chiusa a chiave…”
Con circospezione Samantha
diede una sbirciatina dentro e poi entrò seguita da tutti gli altri. Taysa aveva infilato la testa sotto il cuscino e
singhiozzava ancora. Samantha sorrise.
-Guarda che se anche infili
la testa sotto il cuscino ti vediamo lo stesso, sai?
Non sarai mica uno struzzo?-
Taysa scosse la testa da sotto il cuscino, non l’avrebbe tolta finché non se ne fossero andati. Teneva il
cuscino pigiato sopra alla testa con forza, facendo schiarire le nocche delle
dita dalla forza che impiegava. Aveva gli occhi arrossati e anche le gote, non
voleva farsi vedere così.
-Sei molto
triste?-
Taysa fece di sì con la testa.
-Molto,
molto arrabbiata?-
Ancora sì.
-Tantissimissimo?-
-Sììììì!-
-Almeno sappiamo che parli
ancora. Non sei ancora così arrabbiata da non riuscire più a parlare.-
Taysa allentò la stretta mentre Samantha le
si sedeva affianco.
-So che sono state due
giornate molto dure per te, ma devi sopportare. Le novità e le avversità
costellano il nostro destino (Dedicato a Kurama93!*_*NdA), senza che noi
possiamo far nulla, ma dobbiamo stringere i denti e andare avanti… sei
d’accordo?-
Taysa non fece un cenno ma la stretta ora si era allentata molto di più.
-Dai, togliti il cuscino
dalla testa, così vediamo il tuo bel faccino.-
-Tutto rosso e
singhiozzante?-
-Tutto rosso e
singhiozzante!-
-No…-
Killua non ne poteva più di tutte queste
smancerie, così si avvicinò al letto e con uno scatto strappò via il
cuscino dalla testa di Taysa.
-AH!-
-Ecco fatto.-
-KILLUA, SEI SEMPRE IL SOLITO
MALEDUCATO!-
-Perché mi
dai del tu?-
Samantha si coprì di scatto
la bocca.
-È colpa mia.-
Taysa si mise a sedere e fissò decisa gli occhi blu
oltremare di Killua.
-Gliel’ho detto io di darmi del tu e ha preso questa abitudine. Perché chiamarmi
“signorina”, dico io? Non è meglio essere chiamata col proprio nome?-
Killua guardò stupito Taysa,
ricordandosi che poco tempo prima si era posto esattamente anche lui questa
domanda. Non trovava giusto essere chiamato “signorino”… e ora, questa
ragazzina piagnucolosa e imbranata, rivelava un gran
cuore e una spiccata intelligenza. Killua le diede le
spalle.
Taysa si asciugò le lacrime con una mano e cominciò a
togliersi il vestito elegante.
-AAAAHH, CHE FAI???-
Sotto il vestito si era
tenuta il vestito vecchio, quello che lei preferiva, quello che la faceva
sentire veramente se stessa.
-Aiutami ad uscire dal
castello, Killua.-
Tutti fissarono Taysa con aria interrogativa.
-Voglio
andarmene, non voglio più rimanere
qui. Fammi strada.-
-Tsk, cosa credi? Che io voglia
rimanere qui? Ma mio padre vuole che diventi sovrano… perché non sono nato in
una famiglia normale?-
-So che anche tu vorresti
uscire… e non ho la minima intenzione di sposarmi.-
A Killua
passò un lampo di stupore negli occhi. Samantha aveva gli occhi lucidi di
pianto.
-Ma… Taysa! Se
lo scoprirà la Regina?-
-Mi dispiace…
questi giorni sono stati i più brutti della mia vita. Non ti scorderò
mai Samantha, sei stata una buonissima amica… ma la mia vita non è qui.-
-Io… rimarrò nuovamente sola…
in questo castello grigio e tetro… tu illuminavi tutto come un raggio di sole,
mi hai aperto gli occhi e ora… mi vuoi lasciare che non abbiamo passato neanche
un giorno insieme?-
A Samantha cominciarono a
cadere pesanti e amare lacrime dagli occhi.
-Mi dispiace davvero…-
Taysaripuntò lo sguardo su
quello di Killua. Lui la guardò un
poco, poi cominciò a correre.
-Seguimi…-
Taysa non se lo fece ripetere due volte.
Corsero giù per le scale e
non si fermarono nemmeno quando stettero per travolgere il Re Silva.
-RAGAZZI… ma dove corrono? Però… hanno già fatto amicizia, lo sapevo io! Chissà che
faccia farà la Regina quando glielo dirò!-
Quando giunsero alla porta
d’ingresso Killua si fermò e
Taysa riprese fiato dalla corsa. Ad un tratto si
sentirono dei passi. Killua prese Taysa
e si nascosero in uno spazio d’ombra.
-Non fiatare…-
-Ma ci scoprirà…
-Sssssssshhh.-
Un domestico passò di fronte
a loro senza nemmeno vederli. Quando scomparì dalla loro
visuale Killua cominciò a trafficare con il portone
mentre Taysa si chiedeva il perché non li avesse
visti. Dopo qualche minuto Killua si spazientì
e con un potente pugno aprì il portone.
Intanto il gruppetto rimasto
in camera di Taysa aveva deciso di seguirli, per
poter scappare anche loro. Curapikt però si fermò
sulla soglia e si voltò verso Samantha che, seduta per terra, piangeva con il
viso nascosto fra le mani. Il ragazzo si avvicinò e le disse:
-Non vuoi scappare con noi? Vieni, dai.-
Samantha lo guardò con gli
occhi pieni di lacrime e ricominciò a singhiozzare ancora più forte. Sapeva che
se sarebbe scappata la Regina non avrebbe avuto pietà
di lei. Curapikt rinunciò e raggiunse gli altri. Gli
altri due amici di Killua avevano voluto seguire il
suo esempio e si nascosero nell’ombra appena videro
che una domestica si stava avvicinando, ma non ci impiegò molto a vederli.
-Che ci fate voi qui? Non dovevate essere in camera
vostra? Su, andate!-
-Sì… subito.-
-Eppure ero sicuro che quel
maggiordomo non li avesse proprio visti.-
-Sarà stato un caso…-
-Ma no, non vi ricordate la tecnica segreta di Killua? Il nascondersi nell’ombra?-
-Ma certo, è vero! Solo i membri della famiglia Zaoldyeck conoscono quella tecnica…-
Taysa e Killua ora stavano
correndo per un giardino che la prima non aveva mai notato, poiché era passata
solo per la porta di servizio. Corsero fino a raggiungere un varco fatto in
pietra. Qui Taysa notò una ragazza dai capelli rossi
e la carnagione scura, molto bizzarra, nascosta dietro ad un albero ma non fece
in tempo a vederla bene poiché dovevano sbrigarsi. Ad un tratto Taysa inciampò su un sasso e cadde a terra. Dolorante cercò
di alzarsi ma capì, dal dolore, di essersi slogata una caviglia nella caduta.
-Ki-KILLUA,
ASPETTAMI! Ah…-
Era inutile, anche cercare di
non appoggiare il piede per terra era inutile, il dolore era fortissimo lo
stesso. Si alzò tremante e ricadde a terra senza potersi muovere. Era inutile,
il suo sogno di fuggire era inutile, sarebbe rimasta
lì per sempre e la fortuna non le stava proprio dando una mano.
-Non possiamo sempre
aspettare te… sali, svelta.-
Quando riaprì gli occhi si accorse che Killua
l’aveva presa in braccio!
-AH! Ce… ce la faccio da
sola, non ti preoccupare.-
-Smettila, se continuiamo al
tuo ritmo facciamo notte… oh issa!-
Era vero che Taysa ora stava meglio in braccio a lui (viso rosso e
bollente a parte) ma il ritmo non era cambiato di molto, andavano comunque troppo piano.
-Killua, mettimi giù, non ce la faremo lo stesso.-
-Stai zitta una buona volta e
non dire fesserie. Io sono abbastanza forte da portarti fino in capo al mondo.-
Taysa sorrise ma sapeva che non era vero. Anche se Killuaera veramente così forte
come diceva sarebbero morti di vecchiaia molto prima di giungere in capo al
mondo a quella velocità!
Arrivarono in una radura
molto famigliare a Taysa. Appena si ricordò fece un
urlo.
-AH, IL TIMPANO!-
-KILLUA, TORNIAMO INDIETRO,
QUI C’È IL MOSTRO!-
-Che mostro?-
Dal fogliame degli alberi
giunse a loro un fruscio. Poi il fruscio cominciò a muoversi, proprio come
quando Taysa lo aveva visto per la prima volta. Infatti sbucò un’altra volta fuori dai cespugli e si mostrò
in tutta la sua grandezza. Gli occhi dorati fissavano i due con aria famelica.
Killua lasciò andare Taysa che
cadde per terra e, messe due dita in bocca, fischiò a lungo.
Il fischio era proprio quello
che aveva sentito prima di conoscere la Regina. L’animale se ne
andò senza fiatare.
-Come hai
fatto a mandarlo via?-
-Lui riconosce solo questo
fischio e questo fischio lo conoscono solo i membri della famiglia. Andiamo
forza, non c’è tempo da perdere, la porta d’uscita è qui
vicino. Sali, svelta.-
Taysa salì in spalla a Killua ma
appena fece un passo, davanti a lui si parò una figura minacciosa.
-La corsa è finita, ragazzi!-
E così Taysa
ha deciso di scappare. Ce la farà a mettersi in salvo? E
chi sarà quella figura misteriosa davanti a loro? … ihihih,
non ve lo dico!!!=^^= Per scoprirlo dovrete aspettare
il DECIMO (dovremmo fare una festa per il decimo capitolo della storia!!!^^)
capitolo! Yo!
Ed ora passo a quegli angeli che mi hanno commentata!^^
(Addirittura 6!!! Per me è un record!)
Kurama93: Ueh, ciau!!!^^ Ma allora mi segui (che emoscions!!!**)!
Brava, che anche tu prendi il sole, ma io come mozzarella intendevo un’altra personcina di nostra conoscenza di cui tu hai preso il nome
per il tuo nickname…^^ Comunque
sarà di famiglia, dico io. Hai visto che grande la nostra Taysa?
Dopotutto è un mio personaggio, non poteva essere molto fortunata, non credi?
Ah, intendi il Destino? Ma il Destino è Destino
e continuerà ad essere Destino per tutto
il Destino del nostro Destino!!!Ihihih!!^^ Ti voglio bene
anch’io e continua a seguirmi, mi racco!!! Ciaux!XD
aikoneko black: Sono contenta che il
personaggio di Taysa ti piaccia!^^ Per le due cose:
la madre di Killua non è così cattiva come sembra (noooooo…!^^”), comunque continua a leggere la mia storia e
ti ricrederai! Per la seconda cosa, Curapikt si può
scrivere in diversi modi (Curapikt, Kurabica, Kurapika, Kurapica……), come Leorio si può
scrivere anche Leolio e Milkyviene chiamato addirittura Milluki
(mi sbagliavo anche io all’inizio)! Ho messo solo due fratelli perché gli altri
non c’entravano niente con la storia. Spero che continuerai a seguirmi!^^ Alla prox.
Dragon Girl31: CIAOOOOO!!!
La mia ciocco-fan preferita!!!XD Il cioccolato che ti ho regalato era fra i
migliori di tutta la Svizzera (Svizzero…? NO, NOVI!!!!!)!
Hai visto che finally è arrivato il nostro amatisssssimoKillua? Mi racco,
non svenire quando dobbiamo partire, eh! So che non si chiede alle signorine,
ma dopo tutto il cioccolato che hai sbafato di quanti chili sei ingrassata???^^”” Potevi mangiarlo con calma!! Tanto appena andiamo
dal nostro amatoWilly sai
quanta ce ne magnamo???XDXDXD Povero Naruto, però!! Adesso fa anche da Cenerentola (Narutentola!!!XD) che pulisce la
casa? Dai, cedigli un po’ degli avanzi di ciocco,
poverino! Magari è lì che sta morendo di fame… Conserva bene i biglietti perché
se li perdi… *_* TI MANGIO!!!Ihih,
dai ske, anche perché se non sei fatta di cioccolato,
non posso mangiarti… Mi raccomando, ti voglio vedere puntuale come una barretta
di cioccolato svizzero!*.* Ciau e spero che anche
questo chappitolo di piaccia come il precedente!^^
IsabelLupin: InfattiKillua
è stato proprio cattivo con Taysa, sembra che i due
assomiglino sempre di più a cane e gatto!XD Sìsì, il
club sarà un successone, conosco già un po’ di persone che ne farebbero parte
volentieri. Comunque immagino già che tipo di torture
si tratta… o.O Sei proprio la più adatta a fare il
presidente! Saresti un gran bel boss… sai quanti soldi potremmo ricavarne?*-* (Sangosi immagina con Isabel alla guida di una lussuosissima Ferrari,
entrambe con abiti firmati LouisVuitton
e gioielli a ogni dito) No, sto ske!XDXD Per la
relazione CuraXTaysa credo proprio che non abbia
futuro e capirai il perche da questo cap. Grazie per
il commy e alla prox.
IvI: Allora sarai più contenta
di sapere che ho postato già questo, che è anche più lungo!^^ Già, la nostra
povera Taysa è un po’ scandalizzata e come al solito reagisce esageratamente. Comunque
riferirò il tuo messaggio e sarà felice di sapere che ha così tante fan che le
vogliono bene e che tifano per lei!^^ Ti ringrazio anche da parte sua e
soprattutto perché hai commentato. Ciao ciao!^^
larxene: Uau, sei tornata! Temevo di
non sentirti più!^^ Concordo con te con l’incubo delle ballerine!!! Per me la vita dovrebbe essere fatta solo di Puma e
Converse!XDXD E mi sa che anche Taysa è d’accordo con
noi.^^”” Poverina… credo che d’ora in poi, quando
vedrà delle ballerine, scapperà a gambe levate, ihih!
Oh sì, Taysa e Killua si
parleranno in questo cap… ma come vedi la loro
relazione appena accennata non è proprio rose e fiori!^^”
Per ringraziamento dei tuoi commenti credo proprio che farò come chiedi e
inserirò Illumi. Ti dispiace però se lo inserirò
come… perfido della situazione? Sai, a me Illumi non
piace proprio e l’idea che ho in mente è troppo perfida per
lasciarla da parte. Comunque sono quasi certa
che lo inserirò, per tua felicità!^^ Continua a seguirmi e vedrai, ciau!
Eccomi nuovamente a voi! Dunque, eravamo rimasti che Taysa e Killua, dopo esser
riusciti a scappare fuori dal castello, sono stati
sorpresi da un’ombra misteriosa che vuole mandare a monte i loro piani. Chi
sarà mai? Scommetto che un’idea ve la siete già fatti. Vi lascio alla lettura e
a dopo i ringraziamenti!^^
Con orrore alzarono lo
sguardo e incontrarono il pallino digitale rosso fuoco della Regina.
-CHE COSA VI SALTA IN MENTE? TU, KILLUA, SEI APPENA
ARRIVATO E SUBITO TI PORTI VIA LA FUTURA SPOSA? MA CHE
COSA STAI FACENDO, LASCIALA SUBITO! PERCHÈ TI STA IN BRACCIO?-
Killua posò a terra Taysa.
-QUESTA ME LA PAGHI, È
L’ULTIMA VOLTA CHE MI PRENDI IN GIRO, HAI CAPITO? FORZA, ENTRIAMO! TU, TAYSA, VAI CON IL DOMESTICO, RESTERAI QUATTRO ORE IN CAMERA TUA!
Mentre tu… TU PASSERAI QUATTRO ORE IN CELLA DI
ISOLAMENTO CON MILKY!-
La Regina prese per un
orecchio Killua e cominciò a trascinarlo dentro.
-Ahi! Mamma, lasciami, mi fai male!-
-QUESTO È IL MINIMO CHE TI
DOVREI FARE PER QUELLO CHE HAI FATTO! CHE TI È SALTATO
IN MENTE DI SCAPPARE CON TAYSA? Taysa, alzati da
terra e vai col maggiordomo su!-
Taysa cercò di alzarsi ma il piede glielo impediva.
-Che hai? Perché non ti alzi? Sei ferita? Chi è stato? Non dirmi che sei
stato tu Killua!-
-MACCHÈ!!!-
-No, ho preso solo una
storta, niente di più.-
-Allora tu, prendila in
braccio e portala in camera sua.-
Un maggiordomo si avvicinò e Taysa cercò di allontanarsi, ma non ci fu niente da fare,
il piede non riusciva a farla alzare e il maggiordomo aveva una forza
sovrumana.
-NO, LASCIATEMI ANDARE, LASCIAMI HO DETTO! REGINA, È COLPA MIA, HO
CHIESTO IO A KILLUA DI FARMI SCAPPARE, È COLPA MIA!-
-NON MI INTERESSA CHI È
STATO! LA COLPA È COMUNQUE ANCHE SUA. AD OGNUNO LE SUE PUNIZIONI.-
-Killua… mi dispiace…-
Ma non fece in tempo a dire altro che, come un fulmine,
il domestico la portò nel castello.
-LASCIAMI MALEDETTO,
LASCIAMI, NON MI TOCCARE, AIUTO, AIUTO!-
Era da
tempo che Taysa continuava ad urlare ma il
domestico sembrava ipnotizzato e anche tutti quegli urli, quegli scalci, quei
graffi su viso e schiena sembrava non lo scalfissero neanche.
Dopo aver aperto la porta
della camera di Taysa la buttò dentro senza
complimenti.
Taysa era sfinita, il piede le pulsava dal dolore e dopo
tutti quei versi anche la gola le bruciava. La porta
era stata chiusa a chiave e l’unica persona a cui l’avevano
affidata era…
-SAMANTHA, APRI LA PORTA, TI
PREGO! CI SEI? RISPONDIMI!-
Samantha, appoggiata alla
porta chiusa della sua stanza, fissava il pavimento senza riuscire ad emettere
un suono.
“Taysa…
scusami se puoi.”
-Uffa… non combinerò niente
continuando a strepitare senza nessuno che mi
ascolti.-
Non sapendo come passare
quelle lunghissime quattro ore pensò e ripensò ad una soluzione.
-Devo uscire di qui… non mi
va che Killuavenga punito
al posto mio… ogni castello ha un’entrata o un’uscita segreta, dev’esserci per forza anche in questa camer…
AAAH!-
Taysa inciampò su un lembo del tappeto di velluto rosso e
tentò di aggrapparsi ad una sporgenza del muro che stranamente, si rivelò
morbida al tatto, come una tenda. Lentamente la scostò e notò che sotto vi era
una porta in legno scolpito.
-ECCOLA!-
Cercò di aprirla ma era
evidentemente chiusa a chiave.
-Ed ecco che la speranza svanisce…- sospirò Taysa.
Pensava di aver trovato la
soluzione adatta e invece… doveva assolutamente trovare la chiave che l’apriva!
Cercò da ogni parte e finalmente trovò una chiave argentata e un po’
arrugginita dentro ad un cassetto della scrivania. Con trepidazione la infilò nella serratura e con uno scatto la porta si aprì.
Una corrente di aria gelida la fece rabbrividire.
L’interno sembrava essere una coltre spessa e densa di inchiostro
nero, ma una piccolissima luce giungeva dal basso. Di sicuro vi erano delle
scale. Taysale scese pian pianino
cercando di fare attenzione al piede dolorante finché non giunse ad una seconda
porta chiusa a chiave e la luce fioca giungeva dalla serratura. Purtroppo nel
cassetto non aveva trovato nessun’altra chiave oltre
a quella che aveva aperto la prima porta. Dall’altra parte giungevano fino a
lei dei rumori e delle voci, così appoggiò l’orecchio e ascoltò.
Si sentivano degli schiocchi
potenti, delle risate e delle parole che non riusciva
a capire. A volte sentiva spezzettoni di frasi come:
“Soffri.”oppure “non lo
farai più” ma non riusciva a capire null’altro, finché non sentì una frase
intera: “Sei fortunato che sono già passate le quattro ore.”
Così in fretta?
Beh, dopo tutta quella scarpinata fino al castello e
il ritrovamento della chiave e…
È passato così in fretta il tempo… DEVO RITORNARE
SU!
Si era dimenticata che se un
domestico avesse aperto la porta della sua camera e non l’avesse vista si sarebbe scatenato un putiferio! Di corsa salì la scalinata
buia, cercando di dimenticare il dolore allucinante alla caviglia, fino a
raggiungere l’uscita, uscì e fece appena in tempo a riporre la chiave nel
cassetto che qualcuno bussò alla porta.
-Chi è?-
Taysa mise il broncio per far finta
di essere ancora arrabbiata.
-Signorina Taysa, può uscire.-
-Dov’è Killua?-
-Il signorino sta arrivando proprio
ora.-
Taysa uscì dalla stanza e si diresse verso le scale dove,
proprio in quel momento, Killua stava salendo insieme
a Milky.
-Ah! KILLUA!-
-Mh? Oh no… Laila, Taila, Tula, quello che è.-
Taysa cadde letteralmente a gambe all’aria.
GRRRRRR E PENSARE CHE IO ERO PURE IN PENSIERO PER LUI,
QUESTO CAFONE!
-SI CHIAMA TAYSA, CRETINO!-
Per una volta Milky ha detto
qualcosa di sensato!
-Sì, sì, va bene. Che vuoi?-
-Io… stai bene?-
-Certo,
come dovrei stare?-
-Smettila Killua,
di parlare così a Taysa!-
-G-grazieMilky…-
-INSOMMA TI SBRIGHI O NO?-
-UFFA, VOLEVO SAPERE SE STAVI
BENE O NO, MI PREOCCUPAVO SOLAMENTE DELLA TUA SALUTE MA VEDO
CHE È INUTILE PERCHÉ PURTROPPO STAI BENISSIMO!-
-IO NON TE L’HO MICA CHIESTO
DI PREOCCUPARTI PER ME!-
-KILLUA, L’HAI FATTA ARRABBIARE!-
-MILKY, STA ZITTO!-
Rimproverato da entrambi Milky si fece piccolo piccolo.
-SE NON HAI NIENT’ALTRO DA
AGGIUNGERE IO ME NE VADO!-
-NO, TU NON TE NE VAI
PIANTANDOMI COSÌ IN ASSO!-
Taysa si aggrappò alla camicia di Killua
ma lui era troppo forte e riusciva a trascinarla su per le scale.
-MOLLAMI, STUPIDA!-
-SE TU TI FERMI TI MOLLO… GNNNN!!-
STRAP!
La camicia, a forza di essere
strattonata, si strappò lasciando Taysa a bocca
aperta. La schiena di Killua era completamente
ricoperta di sangue, cicatrici richiuse, graffi e tagli ovunque. Lui s’incupì.
-Sei
contenta adesso?- e scappò su per
le scale.
Taysa era rimasta a bocca aperta ma, appena ripresa, corse
dietro a Killua.
-A-ASPETTA… CHI TI HA FATTO
TUTTE QUELLE CICATRICI?-
-È la punizione di mia madre…
se non fai come ti dice ti torturano finché non chiedi scusa… ma ormai ci sono
abituato…-
-CHE RAZZA DI MADRE HAI?-
Killua le sbatté la porta della sua camera in faccia.
-Aspetta, vado a prenderti
delle bende così ti curo un po’ di ferite…-
-TU NON FARAI UN BEL NIENTE!
VAI VIA, NON MI SERVE IL TUO AIUTO, SO BADARE A ME ANCHE DA SOLO!-
-BEH, NON POSSO NEMMENO
AIUTARTI?-
-PERCHÉ CI TIENI TANTO?-
-PERCHÉ SEI MIO AMICO,
SCEMO!-
Taysa corse giù dalle scale lasciando Killua
ai suoi pensieri.
La ragazza voleva tornare in
camera propria e ignorare completamente lo stato di Killua
ma quelle ferite, quei tagli così profondi le ritornavano alla
mente e il suo buon cuore prevalse nuovamente. Prese
una bacinella dal bagno del suo piano, un fazzoletto, del disinfettante, dei
cerotti e delle bende, poi tornò al sesto piano. Appena
su riempì la bacinella d’acqua e posò il tutto di fianco alla porta della
stanza di Killua. Scribacchiò in fretta e
furia un biglietto e lasciò anch’esso di fianco ai cerotti: “Almeno curati e bendati le ferite, per piacere. Ah, il mio nome è TAYSA!”
Poi scese nuovamente le scale
ma mentre stava raggiungendo il pianerottolo incontrò Gon.
Era la prima volta che lo guardava da vicino. Aveva tutta l’aria di un bambino,
i capelli a spazzola neri e gli occhi castani e profondi. Il suo viso era dolce
ma traspariva una gran sicurezza e una saggezza infinita, di uno che non ha
vissuto solamente dodici anni.
-Salve,
signorinaTaysa!-
-…. Ciao Gon.
Tu… sei il migliore amico di Killua?-
-Sì, perché?-
-Lo conosci bene?-
-Credo di sì.-
Taysa abbassò gli occhi al pavimento.
-Lui è sempre così scontroso
con tutti… oppure solo con le persone che odia?-
Gon posò l’indice sul mento con fare pensieroso.
-Lui di solito non è cattivo…
ma con te sembra particolarmente turbato, non riesce a
esprimere bene i suoi veri sentimenti…-
Continuò la frase con un gran
sorriso, come se stesse parlando delle previsioni del tempo.
-Secondo me gli piaci!-
Taysa avvampò di scatto.
-Scusa, ora vado, ciao
signorina Taysa!-
Trotterellò su per le scale
fino a sparire. Taysa invece rimase immobile senza
riuscire nemmeno a respirare. Poi, d’istinto, salì le scale fino a fermarsi al
sesto piano. La porta della stanza di Killua era
ancora chiusa ma con gioia immensa vide che la roba che aveva portato su non
c’era e per terra vi era solamente il biglietto che aveva scritto. Si avvicinò
e lo prese e, automaticamente, lo girò dall’altro lato: “Grazie.” A Taysa gli si riempì il cuore
di felicità, non stava più nella pelle dalla contentezza, ma non sapeva neppure
lei il motivo. Corse giù dalle scale ridendo e cantando a squarciagola fino a
chiudersi la porta della sua camera alle spalle.
Menomale che è finito (quasi) tutto bene. Comunque
i rapporti fra i nostri due piccioncini si fanno sempre più stretti, ihih!=^^=Molto
bene, ora passo ai ringraziamenti di quei geni di ragazze che mi hanno
commentata!^///^
larxene: Sono contenta che ti sia piaciuto così tanto il
mio chappy!^^ Sì, il loro rapporto non sta
proseguendo molto bene…(Killua, mi sembri un po’
freddino…^^”) ma vedrai che prima o poi si scioglierà. Per le scarpe non posso
darti più ragione di così!!! Non riesco ad immaginare
la tortura che si prova indossando delle ballerine… Quando inserirò il tuo caro
Illumi ti avvertirò prima, così potrai festeggiare. (Illumi tutto felice e contento?...ò-ò) Alla prox e spero che anche
questo cap ti piaccia.
IvI: Eeeeeh, ma così mi fai arrossire!!!^///^ Ti ringrazio per i complimenti e non ti preoccupare
se non trovi mai niente da dire perché il solo fatto che mi commenti mi rende
entusiasta!!! Grazie ancora e spero che anche questo cap
ti piaccia.
Dragon Girl31: Adesso mi vedo Taysa e Killua tutti ricoperti di
cioccolato, così potranno sembrare ancora più dolci!*ç*
Uiiiiihhh, sai che questa potrebbe essere la scoperta
del secolo??? Il cioccolato che non fa ingrassare…
credo che ne ordinerò una caterba… anzi, una casa!
Una casa tutta di cioccolato dove andremo a vivere tutti
insieme io, te, Naruto e il nostro amato Willy!!!*0* Se poi verrà MISTERIOSAMENTE disintegrata non
guardate noi!!!!!!!!! Tanto le prove che abbiamo mangiato la nostra casetta dei
sogni non le troveranno mai. Ti voglio una cioccolateria
di bene e grazie di avermi commentato anche stavolta.^^
IsabelLupin: Ciao mia sterminatrice di Milky preferita!!!Eeeehhhmmmm… ora che sai che è stato proprio lui ad
impedire la loro fuga amorosa (cof…cof) voglio proprio sapere il suo destino ingrato!!!^^
Comunque un giorno dovrai farmi visitare la tua personalissima stanza delle
torture per Milky! Grazie ancora per il commento e
alla prossima!
Kurama93:Comunque
quello in mezzo alla strada non è un uomo… semmai è un’hostess!!!!XDXDXD No, il
tuo caro Hiskoa non centra con la storia, quindi non
può farne parte… (Mi dispiace… c’è sempre Buona Domenica!!!) però il BC… lo
inserirò, per amore di una delle mie fan che lo adora…ç_ç
No, no, tuo marito non è una mozzarella… ma se vuoi gli regalo la
carrozza!!!XDXDXD Basta sclerare… grazie per aver
recensito e ti mando un bacione anch’io.
Sono di nuovo qui con voi!!! Finalmente
Taysa e Killua hanno instaurato un rapporto più stretto e sembra che le cose
stiano andando per il verso giusto. Ma, come sempre,
gli imprevisti sono in agguato e sembra che il fratello maggiore di Killua stia
tramando qualcosa… A voi la lettura.
Finito il bagno, si asciugò
velocemente i capelli, si vestì con uno dei freschi e profumati vestiti che si
era portata da casa e si guardò allo specchio.
-Vado!-
Aprì la porta della camera e
scese velocemente le scale e più si apprestava a raggiungere l’ultimo gradino
più sentiva il cuore accelerare il battito. Con un
ultimo balzo raggiunse la sala da pranzo con il fiatone e il cuore a mille.
Otto in punto.
Puntuale come un orologio!
Un chiacchiericcio allegro
giunse immediatamente alle sue orecchie. La tavola era imbandita di pietanze
deliziose e finalmente molte delle sedie presenti erano occupate da una
persona. Felice come un uccellino raggiunse la sua sedia e si sedette.
Finalmente osò alzare lo sguardo su chi vi era a tavola. Purtroppo il suo posto
era sempre quello vicino alla Regina e a Milky ma di fronte si ritrovò un
signore elegante. Era vestito con giacca e cravatta, aveva gli occhi azzurri e
i capelli corti castani, con gli occhialetti posati sul naso sembrava un uomo
importante, un uomo d’affari. Stava chiacchierando con Curapikt, vestito con
una maglia bianca brillante, che non fece caso a lei. Più in là, vicino a Milky era seduto Killua, con di fronte Gon. A
capotavola vi era infine il Re Silva. Come al solito
mancavano molte persone ma Taysa si raccapezzò lo stesso. Sembrava che tutti
quanti si fossero messi a parlare con qualcuno,
ignorandola completamente… a parte Milky.
-Hai parlato con Killu?-
-Sì, perché?-
-Cosa vi siete
detti?-
NIENTE CHE TI RIGUARDI, ANTIPATICO!
-Nulla di speciale… dopo che
gli ho strappato la camicia lui si è rintanato in
camera.-
-Davvero?-
-Sì, vuoi che te lo giuri?-
Milky stette in silenzio.
Quella situazione non le piaceva già più, ognuno parlava e la ignorava. Non
sapeva perché ma sentiva un grosso vuoto dentro di lei, tremava e gli girava la
testa. Voleva parlare ma non gli uscivano suoni dalla bocca, voleva muoversi ma
tutti gli arti le facevano male… cosa stava succedendo? Poi tutto a un tratto il soffitto della stanza cominciò a schiacciarla
sempre di più, sempre di più, finché, sfinita, cadde a terra priva di sensi.
Sono svenuta?
Speriamo che nessuno lo abbia notato!
No, di sicuro nessuno se n’è accorto, stavano tutti
parlando con qualcun altro.
Adesso mi rimetto sulla sedia come se niente fosse
successo.
Però non vedo la sala… e non sento più le
gambe.
Non riesco proprio a muovermi.
Che brutta situazione, non voglio fare un’altra
figuraccia, voglio alzarmi e tornare a sedermi al mio
posto…
L’unico che l’avrà notato sarà Milky, che era al mio fianco.
Dopo però avrà avvertito tutti… oh, che figura!
Dai, Taysa, alzati, alzati.
Taysa finalmente riuscì a
muovere una gamba e tutti i sensi le tornarono. Sentiva di essere sdraiata su
qualcosa di morbido, sentiva gli arti indolenziti e ad un tratto un freddo
gelido le colpì il petto.
-AH!-
Aprì gli occhi di scatto. Si
portò una mano al petto massaggiandosi la parte in cui era stata colpita.
-Forse era troppo freddo…
però l’ha fatta rinvenire!-
Aveva la vista confusa ma
riconobbe le pareti azzurre… la finestra grande davanti che lasciava passare
molti raggi del sole, le sue tende che svolazzavano al vento fresco. La
scrivania, i mobili, le foto delle sue amiche e di quell’attore che le piaceva
tanto… lo scaffale dei libri… e di fianco a lei, preoccupata c’era sua madre!
-D-Dove sono?-
-Oh, povera piccola… è sicuro
che sta bene?-
-Sì, è stato solo un
capogiro, niente di grave.-
Il dottore?
-Taysa…
Taysa come stai, cara?-
Mamma?
Che voce strana che hai…
-Taysa, ti senti bene?-
E questa voce? Forse era suo padre… o suo fratello…
-Taysa? Taysa! Taysa, come
stai? Taysa, Taysa, Taysa…-
Ah, la mia testa…
-Scusate, smettetela di
parlare tutti insieme, lasciateci soli.-
Delle figure si allontanarono
dalla stanza luminosa. Quanto gli era mancata la sua
cameretta, che ai raggi del sole risplendeva di una luce allegra. Ma ora finalmente era a casa sua. E
Killua? E tutti gli altri? Erano
stati un sogno?
In questi giorni sogno troppo…
L’importante è che ora sono a casa, la mia casetta.
-Voi cosa pensate?-
-Una cosa sola… NEN!-
-L’ho capito subito anch’io
che non era un semplice capogiro.-
Di che sta parlando il dottore?
Cos’è il NEN? Una nuova malattia?
Speriamo non sia grave!
-Ma chi
sarà stato?-
-Non lo so.-
-E Killua
dov’è?-
-Non lo so, è corso fuori
dicendo che questa gliela pagava…-
-Cosa?-
-Boh.-
COSA? Ho sentito bene? Hanno detto Killua?
E io quelle voci le conosco, sembrano… Curapikt… e Gon!
Ma… ma… che ci fanno loro a casa mia?
Allora non è stato un sogno…
Forse… QUESTO è un sogno.
Una sensazione di panico la
invase e la stanza cominciò a diventare sempre più scura, finché non divenne
nero pece, rischiarata da un lume fioco. La stanza del castello!
Aprì del
tutto gli occhi e si guardò attorno con aria stanca.
-Ah, è rinvenuta del tutto.-
Di fianco a lei stavano, come
sospettava, Curapikt, Gon e il signore elegante che aveva di fronte a tavola…
poco prima.
Allora… sono ancora qui…
Cercò di alzarsi a sedere ma
le braccia le crollavano.
-BASTARDO!-
Killua prese il fratello per
la maglia e lo sbatté contro la parete. Anche se era il doppio più alto di lui lo guardò fisso degli occhi con odio e ira.
-AVRESTI POTUTO AMMAZZARLA,
BASTARDO!-
-Killu, tieni così tanto a
quella ragazza?-
-CHE CENTRA?-
-Volevo vedere solamente di
che pasta era fatta… non è degna di sedersi al trono…-
Killua ringhiò forte e lasciò
andare il fratello.
-È svenuta per un po’ di
Nen…-
-La prossima volta ti uccido davvero… riprovaci e t’ammazzo.-
-Ti aspetterò… sono curioso
di vedere che progressi hai fatto, fratellino.-
-Come sta?-
-Si è ripresa, ora è
cosciente del tutto.-
-Dove sei
stato?-
-In bagno…-
-Mh…-
-Taysa?-
Taysa rivolse un sorriso
compiaciuto al ragazzino di fronte a lei.
-Ti sei ricordato il mio
nome!-
Killua arrossì un poco.
-Sto bene,
mi dispiace di avervi fatti
preoccupare tutti. Ero un po’ stanca…-
-…-
-Che hai
Killua?-
-Io? Niente.-
-Non dirmi che eri così
preoccupato per me!-
A Taysa cominciarono a
luccicare gli occhi.
-Macchè, sono preoccupato
perché forse mi sono preso un raffreddore per colpa tua.-
-MIA?-
-Quando siamo scappati ho
preso del freddo… sei proprio scema!-
-COSA?! IO SCEMA???
TU SARAI LO SCEMO, NON TI SOPPORTO!-
-Sì, si è proprio ripresa!!-
Tutti scoppiarono in una
fragorosa risata che non poteva che fare solo del bene.
Dopo qualche minuto le portarono
un po’ di cibo per riempirle lo stomaco o sarebbe stata
male nuovamente, come le aveva detto il signore elegante, che si era rivelato
un dottore. Si chiamava Leorio ed era uno dei compagni di viaggio di Killua.
-Sono
svenuta, vero?-
-Sì…… ma non è stato nulla…
eri un po’ stanca.-
-Bene, allora non mi devo
preoccupare giusto?-
-No, no, ci pensiamo noi.-
-…. A cosa?-
-A farti guarire!-
-Sì.-
Taysa però vedeva che i suoi
amici avevano qualcosa che non andava… non le stavano raccontando tutta la verità.
-Ho fatto di nuovo una
figuraccia…-
-Ma che dici? Sei svenuta, non l’hai
fatto apposta.-
-Sì… chi è stato il primo ad
accorgersene?-
Gon saltò in piedi.
-Io! Ho visto che il tuo Nen
si era spento all’istante e mi sono allarmato.-
-Eh? Cos’è il Nen?-
-Ah, niente, una cosa troppo
complicata.-
Taysa squadrò tutti con aria
di rimprovero. Sì, le stavano davvero nascondendo qualcosa!
-E Samantha?-
-La Regina le ha proibito di vederti… ha detto che è solo una domestica… non
può diventare tua amica.-
A Taysa le
si formò un nodo in gola.
Samantha?
-L’hanno punita?
Oh, vi prego, ditemi di no!-
-No, le hanno solo proibito di vederti.-
-Ah, meno male.-
Per fortuna non le è accaduto niente… per gli incontri
non ci saranno problemi, tanto ci vedremo comunque!
In quell’istante la Regina
entrò in camera trafelata.
-Oh cara, stai bene? Non ti
preoccupare, il Re è già stato da Illumi a dirgli di non farlo mai più, ma ora
come stai? Tutto bene, spero? Non mi fido di questo dottore, io volevo chiamare un esperto ma il Re ha insistito che ci
pensasse questo incapace. Ma ora va tutto bene, vero?-
-… Sì…..-
-Ah! Grazie al cielo, tu sei la mia prossima erede non potevi stare male
improvvisamente! Ora riposati cara, ci vediamo domani
mattina che ti devo dare una meravigliosa notizia. E
voi sparite, lasciatela riposare! Buona notte, cara.-
-Buona notte Regina.-
Quando finalmente la porta si chiuse esplose il tumulto.
-AH, LASCIA STARE QUELLO CHE
HA DETTO!!!-
-CHI SAREBBE L’INCAPACE, EH???-
-Leorio, calmati ti prego!-
-Di che
notizia stava parlando?-
-Ragazzi, ragazzi, lasciamola
dormire, ha ragione la Regina.-
-D’accordo… ma tu lascia
stare quello che ha detto!-
-Le faccio vedere io a
quella…-
-Leorio, non ti agitare…
buona notte signorina Taysa.-
-Buona notte, Taysa.-
-Buona notte…-
Avevano lasciato una Taysa
assolutamente confusa che ora non sapeva più a cosa pensare.
Sono scoraggiata perché non sono a casa.
Ma qui gli amici non mancano...
Ma mia madre… chissà se mi sta pensando…
Taysa chiuse gli occhi
abbandonando la testa sul cuscino ripensando al volto di sua madre, di suo
padre, di suo fratello, delle amiche più care… e una lacrima di sofferenza le
rigò una guancia.
Va beh, forse ho esagerato!^^” Comunque
l’idea del fratello perfido mi attirava troppo!!! Ma sembra che , tutto si sia
risistemato nuovamente… ma non rilassatevi troppo, un nuovo pericolo è in
agguato. Ora passo ai miei adorati ringraziamenti.
aiko neko black: Io non ho mai detto questo. Ho per caso
detto che Kurapika ha trovato la fidanzata? Se l’ho detto scusami tanto, non
volevo offendere una mia fan appassionata come te… Leorio l’ho inserito in due
capitoli fa e in questo, se ci tenevi così tanto a lui potevi dirmelo prima che
lo inserivo molto più spesso. Comunque
non voglio perdere una mia lettrice accanita, come tale ti definisci!^^ (spero)
alla prox
Dragon Girl31: Ohh, meno male che ci sei
tu a darmi un po’ di sostegno in questo mondo crudele!ç_ç Mamma mia, non credevo fossi così innamorata della coppia TaysaXKillua!ò-ò
Comunque non sapevo che Naruto prendesse addirittura degli psicofarmaci!!!XD
Giusto… perché non ricopriamo Naruto di cioccolato?!*0* Non so quanto gli
faccia piacere ma a noi sicuramente sì!!=^^= Non mi ricattare con la casa i
cioccolato perché se no dopo dove andremo a vivere tutti in siemens???...ALLA
FABBRICA DI CIOCCOLATO, che domande faccio????????????????! Spero che questo
cap ti piaccia, ci vediamo la prox volta XDXDXD
larxene: Ahahah!!!XDXDXD sono stra felice che il cap ti
abbia fatto divertire cosìtanto! Spero che questo chappy
ti piaccia altrettanto…
IvI: Grazie mille per i
complimenti, mi hai fatto arrossire!^///^ Certe volte penso
che Killua sia stato adottato, non può essere figlio di quella donna!!! Ma viva
Killua 4ever and ever^^
Isabel Lupin: Ma grazie!^^ ti va bene
anche se porto qualche amichetto da far divertire insiemeal nostro caro Milky? No, però non mi puoi
torturare il mio Killua, se no piango!T_TChe forza, il club ha già un suo motto!!! E
devo dire che non è niente male… Non vedo l’ora che tu mi faccia vedere la tua stanza
delle torture e alla prox…^^
Salve a tutte/i! Sono ritornata con un nuovo capitolo!^^
Finalmente le cose sembrano sistemate e tutto
fila liscio per Taysa e Killua
che, fra piccoli litigi e battibecchi, cominciano a nutrire qualcosa per
l’altro. Ma, come al solito, qualcosa sembra andare
storto e un nuovo problema sorge all’orizzonte. Ecco a voi, tutto per voi e
solamente per voi un nuovo capitolo!^^
La mattina seguente la Regina
entrò in camera di Taysa con la stessa foga della
sera prima.
-TAYSA, SVEGLIA, HO UNA GRAN
NOTIZIA DA DARTI!-
Taysa sobbalzò svegliandosi di soprassalto, con il cuore in
gola.
-Su, alzati e vestiti, ti
voglio giù in sala da pranzo fra quindici minuti, svelta che devo dare una
buona notizia.-
-Mmmgggh…-
Dopo pochi minuti Taysa riuscì ad alzarsi e a vestirsi. Si scosse di dosso
gli ultimi residui di sonno e scese le scale con un gransbadiglio.
-Eccomi…-
-Molto bene, brava.
Aspettiamo anche gli altri…-
Ma è così importante questa notizia?
Quando finalmente anche Killua si
presentò a tavola e si sedette, la Regina si alzò in piedi con fare solenne.
-Bene, vi annuncio con grande soddisfazione e felicità…-
Tutti rivolsero lo sguardo su
di lei.
-… che io ed il mio amato
figlio Milkyabbiamo deciso
che Taysa e Milky si
sposeranno questo pomeriggio!!!!-
Taysa si sentì le braccia cadere per terra.
Anche Re Silva si alzò in piedi.
-Non puoi
farlo, ho il certificato…-
-Ah, dici questo?-
La Regina mostrò tanti
pezzetti di carta bruciacchiati.
Con una risata lanciò in aria
i pezzetti di carta come coriandoli.
-VIVA GLI SPOSI! AH, AH, AH!-
Taysa cominciò a sentirsi montare la rabbia.
-DOVE L’HAI TROVATO??-
-Papi, tu mi sottovaluti…- disseMilky con un
ghigno compiaciuto.
-NO! NON SI PUÒ!-
Tutti guardarono Taysa.
-È inutile Taysa che fai così, ti sposerai e basta.-
-Ma Regina, ormai è accaduto, ormai è troppo tardi!-
-Cosa? Che
cosa è accaduto?-
Taysa si alzò con un sorrisino e si avvicinò a Killua. Senza preavviso lo abbracciò con tenerezza.
-Mi dispiace, ma Killua ha già chiesto la mia mano… ed io ho accettato!-
Speriamo che funzioni!!!
Da tutti si levò un grido
(compreso Killua con occhi sbarrati).
-COSA?????-
-È così! Mi dispiace.-
Milky diventò paonazzo dalla rabbia.
-E DOVE LO AVETE L’ANELLO?-
-L-L’anello? Dove… dove hai messo l’anello, caro?-
Killua la guardava ancora con la bocca spalancata.
-Tu sei
pazza!- le sussurrò.
-Stai al gioco, ti prego….
Ehm, credo che lo abbia dimenticato in camera, vero tesoro?- Taysa pestò un piede a Killua.
-AHI! S-sì…
l’ho-l’ho dimenticato…. Questa me la paghi!!!-
-Voi non l’avete! Ci state
imbrogliando!-
-Non è vero, dicono la pura
verità.-
Tutti rivolsero l’attenzione
a Curapikt che aveva parlato.
-Eccolo qua!-
In mano teneva un piccolo
anello d’argento con un diamante brillante incastonato.
-Non ti ricordi Killua che mi avevi chiesto di custodirlo?-
Taysa arrossì.
Cosa??!! Davvero lo ha custodito, sul serio???
Guardò Killua
in cerca di conferma ma la sua espressione interrogativa non cambiò affatto.
Con la testa annuì leggermente.
-Davvero mio figlio ha fatto
una cosa del genere? Oh, sono così orgoglioso, sapevo che sarebbe nato
qualcosa!-
-NON È POSSIBILE!! MI STATE
IMBROGLIANDO!-
-No, non la stiamo
imbrogliando, Regina. Ora che sono quasi ufficialmente sposati per far
risposare Taysa bisognerebbe… che divorziassero!!!-
Taysa tratteneva a fatica le risate perché questo aiuto improvviso di Curapikt
non se lo aspettava proprio. Poi si ricordò di quello che le aveva detto la notte in cui si erano incontrati. Curapikt aveva deciso di aiutarla a saltar fuori da quella faccenda.
-Fiiiiuuuuuuuuu… non immaginate che spavento ho
preso!-
-MA CHE TI SALTA
IN MENTE??? SONO STATO PRESO ALLA SPROVVISTA!!!-
-Non ti agitare, almeno è
andato tutto liscio. Curapikt ma… dove hai preso
quell’anello? Era davvero… di Killua?-
-Assolutamente no! Secondo te sono così cretino da regalarti un anello, adesso???-
Taysa si sentì delusa.
-Diciamo che è… una magia che
ho imparato durante il mio viaggio.- disse Curapikt facendo l’occhiolino ai compagni.
-Voi non me la raccontate
giusta.-
Questo segreto stava
diventando un po’ troppo misterioso per Taysa e la
sua indole curiosa stava saltando fuori.
-CHE VI È SALTATO IN MENTE A VOI DUE? COME AVETE POTUTO FRUGARE FRA LE MIE COSE E RIDURRE IN PEZZI UN
CERTIFICATO? SOLO PER ORGOGLIO, LO AVETE FATTO!-
I due guardavano a terra mortificati.
-Cara, non vedi Taysa come si trova bene con Killua?
Perché non vuoi capire che non ama Milky
e vuole fare amicizia più a fondo con Killua? Milky, tu sposerai un’altra ragazza che ti meriti davvero,
sei d’accordo?-
Milky aveva l’aria arrabbiata nera, di uno che si vendicherà presto.
-No papi, io ho deciso! Taysa sarà la mia sposa e nessun altra,
chiaro?-
-Ma perché
sei così cocciuto?-
-Perché lui s’è innamorato di Taysa,
non capisci Silva? Io penso siano perfetti l’uno per l’altra… ora ho capito ciò che devo fare: io convincerò Taysa a sposare Milky, anche con
le cattive!- esclamò la Regina con grinta.
-Sì mamma, hai ragione!-
-Perché ho
l’impressione che andrà a finire male?- sospirò Re Silva, rassegnato.
-Va bene
ragazzi, io vado a chiamare
Samantha. Non so ancora come sta e sento la sua mancanza. Ci vediamo a cena,
ciao.-
-Ciao Taysa.-
risposero in coro i suoi amici.
Tutti… tranne Killua che fingeva di essere
ancora arrabbiato. Gon gli dette una gomitata. Lui
alzò gli occhi su di lei e la vide preoccupata, così borbottò un: -Ciao- secco.
Taysa sorrise. Cosa pretendeva da
lui, dopotutto?
Trotterellò fino al quarto
piano e bussò alla porta della stanza di Samantha ma nessuno le
dette risposta.
-Samantha, sono Taysa, ci sei?-
Ancora nessuna risposta. Notò
che la porta era aperta, così entrò.
-Samantha? Dove… SAMANTHA!-
Con spavento la vide per
terra, legata e imbavagliata che tentava di liberarsi. Quando
la vide le urlò da sotto il bavaglio:
-SCAPPA,
SCAPPA È UNA TRAPPOLA!-
MaTaysa non fece in tempo a
voltarsi che un’ombra si calò fulminea su di lei.
Sorry per il capitolo cortino
ma giuro che il prossimo sarà molto più lungo di tutti gli altri.
Cosa sarà successo a Taysa?
Chi sarà stato a tenderle una trappola? Ragazze, non sapete quanto mi rattrista
dirlo ma… il prossimo sarà l’ultimo capitolo!ç_ç Ma,
per non pensarci, passo immediatamente ai ringraziamenti.
larxene: Sono contentissima che ti piaccia il mio cap. dove
ho inserito Illumi!^^ Sono davvero troppo fely! Grazie mille ancora per i complimenti e spero che
anche questo ti piaccia come il primo (anche se questo lo trovo abbastanza
insignificante). Ciao ciao e alla prossima!!!^^
aikoneko black: Stai tranquilla, nella mia
storia Curapikt non si fidanza, puoi tirare un
sospiro di sollievo. Comunque ti do ragione sul fatto
di Leorio, a volte è proprio spassoso!XD Mi disp. davvero molto se questo
capitolo è così corto ma il prossimo sarà più lungo, promesso. Yo!
Dragon Girl31: Mmmh, bella idea quella di
bruciare Illumi e poi darlo in pasto a Mike, davvero niente male (senza offesa a larxene, naturalmente)!*_* Povero Naru,
comincio davvero a pensare che sia da ricovero!!! Ma
ricorda sempre… LOVE & PEACE (appare Vash che mi
batte il cinque e poi se ne va)!!! Mi racco, prendi molte barrette della Kinder che la pubblicità diceva che potevi vincere un
viaggio nella Fabbrica di Cioccolato, poi ci dividiamo la spesa! Quando trovi
il biglietto chiamami, che io farò lo stesso!!! Ma per
ora alla prox, con l’ultimo chappy
della mia storiella… ( ç_ç … T_T
… X°°°O ) Yooo!
IsabelLupin: Ceeerto che la cara Regina si può
torturare! E quando leggerai il prox cap. chissà che
CASUALE voglia di uccidere Milky ti salterà fuori
all’improvviso!!! Comunque ricorda che io sono sempre
libera per darti una mano, eh! Al prox cap. e spero
che anche questo ti sia piaciuto.
Eccomi di nuovo a voi, anche se per l’ultima volta
Eccomi di nuovo a voi, anche se per l’ultima volta. Ebbene sì, questo è l’ultimo capitolo della storia. Ma di certo non sarà privo di colpi di scena ed un finale…
tutto da scoprire. Vi lascio alla lettura, i miei commenti barbosi a dopo.
Aprì piano gli occhi.
Che è successo?
Non ricordo di essermi addormentata.
Taysa si mise a sedere sul letto e si guardò in giro.
Ma questa… non è la mia camera!
Non riconosco questa stanza… ma allora dove sono???
Piano piano
scese giù dal letto… ma scivolò improvvisamente e cadde col sedere per terra.
-Ahi, che maleeeeee!!!-
Si tirò su a fatica e
raggiunse uno specchio attaccato ad una parete. Quando
vide com’era vestita per poco non ricadde a terra.
-Ma… ma questo… È UN VESTITO DA SPOSA!-
Devo sposarmi?
Quando, dove, come e con chi???
Si ammirò davanti allo
specchio e non trattenne una risatina di compiacimento. Era stupenda vestita
così. L’abito bianco era lungo fino ai piedi ed era cosparso di pizzetti,
fiocchi e merletti. Si sentiva bellissima con quell’abito. L’unica cosa che le
dava particolarmente fastidio erano le ballerine che indossava ai piedi.
-Ballerine?-
Come un fulmine
i ricordi le balenarono in testa. Ma appena si
rese conto di essere stata rapita la porta della stanza si aprì di botto. Chi
poteva essere l’unica persona che sbatteva le porte così ed entrava come un
fulmine? Esatto, proprio la Regina!
-Taysa… ah, per fortuna ti sei svegliata. Sei favolosa
vestita così! Dai, vieni svelta o faremo tardi alla
cerimonia.-
-Quale cerimonia?-
-Il tuo matrimonio, naturalmente!-
La prese per mano e cominciò
a trascinarla fuori dalla stanza.
-Con Killua,
spero!- disse irata, sapendo già la risposta.
-Certo che no, scordatelo
quel ragazzo! Tu ti sposi con Milky, punto e basta!
Forza, non farti trascinare.-
-NO, NON VOGLIO, MI LASCI…
NON VOGLIO SPOSARMI CON MILKY, LA PREGO!-
-Taysa, non fare la capricciosa, muoviti!-
Taysa si aggrappò allo stipite della porta con una mano,
con tutte le sue forze. Certo ora la Regina non riusciva più a trascinarla ma
con quelle ballerine scivolose Taysa non riusciva a
tenersi in piedi.
-TAYSA, MOLLA QUELLA PORTA!-
-NEANCHE MORTA, NON SPOSERÒ
MAI MILKY! MAI!-
-TAYSA, LASCIA LA PORTA,
LASCIALA HO DETTO!-
Taysa era allo stremo delle forze ma riuscì a sfilarsi
dalla mano il guanto che indossava, così la Regina cadde all’indietro…
rimanendo con il guanto in mano! Taysa non si fece
scappare questa splendida occasione e scappò via in un secondo.
-FERMATI IMMEDIATAMENTE,
RAGAZZINA! FERMATI!-
Si tolse le ballerine così
riuscì a schizzare più velocemente e corse giù per una lunga rampa di scale a
chiocciola. Non aveva mai visto quella scalinata nel castello. Raggiunse
finalmente una porta e la spalancò di scatto. Una ventata gelida la fece
rabbrividire.
Ma dove diavolo sono??
Alla sua destra scorgeva
molto bene una chiesa strapiena di persone che parlavano fra loro e alla sua
sinistra riconobbe l’enorme edificio.
Menomale, quello è il castello!
Corse a
perdifiato fino a quella porta laterale che aveva passato con il maggiordomo la
prima volta. Percorse
tutti i corridoi grigi e poi quelli decorati fino a raggiungere il piano dei
domestici. Qui si fermò per riprendere fiato dalla lunga corsa. Tutti i
domestici si fermavano a guardarla. Certo con quel vestito era difficile non
notarla!
Ad un tratto sentì le grida
infuriate della Regina e le si gelò il sangue nelle
vene. Corse su per le scale con il cuore che le batteva all’impazzata.
Devo raggiungere il sesto piano!
Devo raggiungere il sesto piano!
Devo raggiungere il sesto piano!
O almeno il quarto, devo farcela!
… Ecco!
Sono al secondo piano!
Solo due piani, solo due pia…
-AAAAH!!-
Si fermò di scatto notando
chi aveva davanti… MILKY! Era vestito di tutto punto con un vestito elegante ed
un papillon al collo.
-TI STA DA SCHIFO QUEL
VESTITO, TI FA ANCORA PIÙ GRASSO DI QUANTO GIÀ SEI!!!-
avrebbe tanto voluto gridare.
Ma non gliene diede modo.
-Dove stai
andando?-
-MILKY, FERMALA, VUOLE
SCAPPARE!-
Oh no, e ora stava arrivando
anche la Regina.
Senza esitare Milky prese Taysa per le braccia
e se la caricò in spalla senza complimenti.
-AH! LASCIAMI,
LASCIAMI MILKY, NON MI TOCCARE! AIUTO! AIUTO!-
-SMETTILA DI GRIDARE!-
-E TU LASCIAMI ANDARE! NON TI VOGLIO
SPOSARE MILKY, NON TI VOGLIO SPOSARE!-
Attirato da quelle urla Curapikt si precipitò fuori dalla
sua camera per vedere cosa stesse succedendo. Appena
vide la scena si fece serio.
Milky lasciò Taysa solo quando
furono a pochi metri dalla chiesa. Appena mise piede
per terra cercò nuovamente di scappare ma Milky
riuscì ad afferrarla per un braccio.
-Taysa, ora fai la brava e…-
-NON MI SPOSERÒ MAI CON MILKY,
CAPITO? MAI, MAI E POI MAI!-
La Regina sospirò.
-Se la metti così… odio usare
le maniere forti.-
Tirò fuori un coltello dalla
manica e glielo puntò alla gola.
-Vai all’altare senza fare
storie. Se provi a scappare o a dire qualcosa che non
va non esiterò ad ucciderti. Sono un mercenario e ti potrei rincorrere fino ai
confini del mondo.-
Taysa sentiva il freddo contatto con la lama e non
trattenne un fremito.
-Molto bene. Su, ora andate. E mi raccomando, Taysa.- le disse
porgendogli un bouquet.
Milky era già arrivato all’altare e anche la Regina si
precipitò dentro alla chiesa. Taysa
non aveva scelta. Così si incamminò verso la chiesa
lentamente.
Quando stava per entrare vide subito una figura familiare
che si apprestò a prenderle il velo.
SAMANTHA!
Cosa ci fa qua?
Mi sta… portando il velo!
Appena varcò l’entrata, la musica nuziale iniziò e dalla
gente ora in piedi si levò un “ooooh” di stupore. Lei
procedette senza fermarsi. Fissò con odio Milky che
l’aspettava sorridente all’altare. Lui voltò un lembo della giacca e le mostrò
un pugnale nascosto nella fodera. Questo era troppo!
Ho sempre sognato un matrimonio con la persona che
amavo.
Sognavo un matrimonio pieno di felicità e gioia.
Ed ora mi trovo a dodici anni a sposarmi,
MINACCIATA!
Sentiva un gran dolore al
petto e un nodo in gola, così si mise silenziosamente a piangere. Strinse forte
il bouquet fra le mani per farsi coraggio, ma non riusciva a fermare le
lacrime. La gente, che non aveva capito nulla, sussurrava: -Hai visto? Piange
per la gioia.-
Altro che gioia! Avrebbe
preferito morire che sposare un ragazzo che non amava per nulla.
Giunse così all’altare e Milkyle si posizionò di fianco.
Taysa guardava disperata il parroco e lo supplicava
mentalmente di non pronunciare le parole.
-Siamo giunti fin qui ad
assistere a questo matrimonio…-
-KILLUA, APRI
LA PORTA È URGENTE!-
-Che hai da
urlare, Curapikt?-
-Taysa si sta per sposare… CON MILKY!-
Killua sbarrò gli occhi e rimase in silenzio. Poi si voltò
dall’altra parte.
-E allora? Se ha deciso così non
posso farci nulla, no?-
-Non ha deciso lei! Ho visto Milky caricarsela in spalla mentre lei gridava disperata!
L’hanno costretta lui e la Regina!-
Killuasmise di respirare poi strinse
forte i denti.
-… Io lo uccido, quel
deficiente!- gridò mentre volava fuori dalla stanza.
-Ah, Killua…
tieni!- gridòCurapikt a Killua lanciandogli un piccolo oggetto brillante.
NO, NO, NO, NO, NO!
-Vuoi tu, MilkyZaoldyeck, prendere in moglie la qui presente TaysaRosewelt, nel sacro vincolo
del matrimonio, finché morte non vi separi?-
Dalla disperazione Taysa cominciò a sperare che Milky
dicesse di no!
-Sì, lo voglio.-
annuì, sempre con quel sorrisetto beffardo.
-E vuoi tu, TaysaThomas, sposare il qui
presente MilkyZaolyeck
finché morte non vi separi?-
Taysa cominciò a sudare freddo. Sentiva la stessa
sensazione che provava nelle interrogazioni a scuola… ma molto, molto più
sgradevole! Sentiva tutti gli sguardi puntati su di lei e soprattutto quello
accusatorio della Regina. Milky le diede un colpetto
col gomito.
NO, NO, NO, NO, NO, NO, NO, NO!
-……. Sì…… lo voglio.- balbettò con gli occhi puntati a terra.
-Allora chi ha qualcosa da
ridire su questo matrimonio parli ora o taccia per
sempre.-
Nel silenzio religioso della
chiesa si sentì l’aprirsi della porta e una voce forte e chiara.
-MI OPPONGO!-
Taysa sentì il cuore perdere un battito. Quella voce la
conosceva… e anche molto bene!!! L’aveva risentita in
parecchi sogni, ma ora tutto era reale.
Si voltò con le lacrime agli
occhi non trattenendo un grido di gioia.
-KILLUA!-
Ansimante, all’entrata della
chiesa si vide la sagoma del ragazzo dai capelli argentei.
-Dimmi che ho fatto in
tempo.- disse cominciando ad avanzare verso l’altare.
La ragazza annuì forte. Ma ad un tratto Milky, livido di
rabbia, tirò fuori il pugnale dalla fodera e lo puntò alla gola di Taysa.
-NON FARE UN ALTRO PASSO O LA
UCCIDO!-
La gente urlò di paura,
alzandosi in piedi.
-NON MUOVERTI! STAI FERMO
DOVE SEI! PARROCO, CONTINUI LA CERIMONIA!-
MaKillua, che si era fermato
improvvisamente, ricominciò a camminare verso di loro.
-FERMO, HO DETTO! GUARDA CHE
LA UCCIDO DAVVERO!-
Milky punse la gola di Taysa col
pugnale. Lei avrebbe voluto fare qualcosa per liberarsi ma la morsa di Milkyera potentissima e le faceva
mancare il respiro.
Killua non ascoltò minimamente gli avvertimenti del fratello
e continuò. Quando fu a qualche metro di distanza
scomparve e ricomparve immediatamente di fronte a Milky
e gli tirò un potentissimo calcio in faccia. Lui cadde a terra a qualche distanza,
con un tonfo, senza un gemito.
Forse… la faccenda è finita!
-Killua, sono così con…-
-Zitta e non commentare.
Parroco, continui la cerimonia.-
Dopo un attimo di esitazione il parroco declamò:
-Che lo
sposo porga l’anello alla sposa.-
Killua tirò fuori dalla tasca
l’anello d’argento e prese dolcemente la mano destra di Taysa.
Con delicatezza glielo infilò all’anulare.
Ma… cosa sta facendo?
-E ora lo sposo può baciare la sposa.-
Senza che Taysapotesse capire cosa stava succedendo Killua posò le labbra sulle sue e le chiuse in un bacio
mozzafiato.
Dalla gente si levò un gradissimo applauso con fischi e commenti.
QuandoKillua staccò le sue labbra
con un sorriso malizioso le chiese sottovoce:
-Piaciuto?-
Taysa si sentì mancare il respiro.
-È stato magnifico….- sospirò
prima di perdere i sensi dall’emozione.
-Forza, torniamo
dagli altri!- esclamò prendendola in braccio.
-Ah, Killua,
che fai?- disse Taysa
arrossendo ancora di più.
Corsero fuori
dalla chiesa, sempre accompagnati dagli applausi di tutti… Regina a
parte! Quest’ultima corse a soccorrere il figlio mezzo tramortito gridando:
-CHE HAI FATTO, IDIOTA?-
I due sposi raggiunsero Gon, Curapikt e Leorio che li stavano aspettando fuori
dalla chiesa con un gran sorriso. Perfino Samantha era corsa dietro a
loro due, appena li aveva visti uscire.
-Ehi Taysa,
il bouquet, il bouquet!- gridò Curapikt da lontano,
sventolando una mano.
-Ah, quasi
dimenticavo!-
Taysa chiuse gli occhi, si concentrò e lanciò il mazzo di
fiori all’indietro. Il bouquet volò fino alle mani della stupitissima
Samantha!
-Ah, ah, ah, ah, Samantha, sarai la seconda a sposarti!- scoppiò a ridere Taysa.
Samantha ancora non ci
credeva! Scoppiò a ridere anche lei e ricominciò a correre con loro fino al
castello.
-Sai che sei bella pesante?-
-KILLUA! Ah, ah, ah!-
Non sapete quanto sono avvilita nel dover lasciare tutti voi,
che mi avete sempre sostenuta e divertita fino ad
adesso. È stata davvero un’esperienza speciale postare la mia prima fic a capitoli e, ora che l’ho terminata, mi sento così
triste!!!ç_ç Ma non
disperiamoci! Ho già cominciato a scrivere la seconda saga di questa storia,
dove i nostri due eroi preferiti sono sposati e convivono fra loro, sempre fra
litigi e riappacificazioni, gag e figuracce. Credo che la chiamerò semplicemente
“Normali faccende di vita 2”, ma vi prometto che non sarà meno divertente del
primo; se riuscirò lo farò ancora meglio e con maggiore impegno. Spero che vi siate divertiti quanto mi sono divertita io, perché io
ho passato dei momenti davvero indimenticabili a scrivere questa storia e a
leggere i vostri commenti. Siete davvero uniche,
lasciatevelo dire. Col vostro supporto sono arrivata fino a qui e, anche
se poco, credo di essere cresciuta e maturata insieme a
voi. So che sono la solita esagerata, ma dovevo dirlo: SIETE MITICHE!!!!^O^
Ora passo ai commenti dello scorso cap. e alla fine, i
ringraziamenti finali (per la vostra felicità).
IsabelLupin: Graaazie! Me supercommossa!ç_ç Non fatemi di nuovo piangere, che sennò allago davvero
tutta la casa, come dice Dragon! Comunque grazie
davvero, sei sempre così gentile con me e (anche se in un altro senso) con Milky… se continui così farai commuovere anche lui… (No,
lui piange per un altro motivo… ihihih!!!**NdIsabelConUnaSegaElettricaInMano) Eppoi
hai visto che ho salvato Taysa dalle sue grinfie
schifose? Me compiaciuta!^^ Come farò a lasciarti e a vivere senza i tuoi
insulti a Milky e gli elenchi delle torture più
infide che potresti fargli? Come farò???T_T Però l’invito nella tua Casa Delle Torture Per Milky è ancora valido, vero? Bacioni,
la tua yoyo!^^
p.s.: Grazie per tutti i tuoi
commenti, sei davvero speciale!!!^^
larxene: Anche tu a complimenti non scherzi, però!!ò_ò Se mi fai un altro complimento, giuro che mi incollo al
computer e non mi stacco più, piuttosto la morte!!! Non saprò mai come fare a
ringraziarti abbastanza per i tuoi commenti la tua gentilezza! Comunque augura al Re Silva un buon proseguimento di
convivenza con la Regina, perché ne avrà bisogno!xD
Ti ringrazio di nuovo, anche se corro il rischio di sembrare monotematica, per
i tuoi complimenti che mi hanno sempre fatto un enorme piacere e continueranno
a farmelo, anche se non scriverò più questa fic (Sango pensa all’idea… e si rimette a piangere…T_T). Anche tu sei davvero
fantastica e speciale! Milioni di baci anche a te, dalla tua
yoyo!^^
aikoneko black: Avendo fatto il capitolo
un po’ di tempo fa, non ricordo bene che idea scrausa
mi era saltata in mente con l’anello, ma non è sicuramente una trasmutazione!xD Probabilmente, avendo la capacità di trasformare il Nen in catene, avrò pensato che, con la sua mente geniale,
non gli sarebbe stato difficile creare un anello, non credi?^^ Sono davvero
contenta che l’idea che il TUO Curapikt rimanga solo
tuo ti sia piaciuta! Grazie 3 milioni per l’informazione su Curapikt:
non pensavo ASSOLUTAMENTE che avesse la mia età, gliene davo di più! Ti sono
proprio grata per l’info, mi hai fatto un grosso
piacere, grazie!^^ Ti ringrazio soprattutto per avermi commentata e seguita
fino ad adesso e mi mancherai. Bacioni,
yoyo!
Dragon Girl31: ………… T_T
Non, hai idea di quanto mi mancherai! Sei stata una mia commentatrice stupenda,
mi hai fatta divertire un’infinità e non saprò mai come ringraziarti per tutto
quello che hai fatto per me. Sempre puntuale, mi hai seguita
fin dal primo capitolo e non mi hai mai abbandonata un secondo, con la tua
simpatia e allegria! Sei davvero un vulcano! Tu e Naruto
poi, mi mancherete ancora di più. Io non so proprio come farò a vivere senza voi due che vi scannate a vicenda o che vi insultate!xD E poi non siamo ancora andate alla Fabbrica insieme!ç_ç Non può finire così! Comunque
spero davvero con tutto il cuore che commenterai anche il seguito di questa fic, quando la posterò. Sei davvero unica e spero che in
qualche modo ci terremo in contatto (sempre se vuoi) e WillyWonka 4ever and ever,
sempre nel cuore, mi raccomando!!!^0^ Ti voglio
un’infinità di bene e ti sommergo di bacionicioccolatosi per salutarti! Byebyela tua yoyo!x°D
Ringrazio con
tutto il mio cuore:
YCHIHIRO,
Dragon Girl31, IsabelLupin,
IvI, larxeneeJhollyper aver messo la storia fra le
preferite;
Ybily,
Zakurio e Kurama93 per avermi commentata, anche se poi non hanno
continuato;
YTutti
quelli che hanno solo letto e non commentato;
YMa soprattutto Dragon Girl31 per aver messo ME fra gli
autori preferiti!