Temple of Seas

di Julia_Phantomhive
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Mistery! ***
Capitolo 2: *** 2. Partenza ***
Capitolo 3: *** 3. Ostacoli ***
Capitolo 4: *** 4. Waterfall of God ***
Capitolo 5: *** 5. Successo! ***
Capitolo 6: *** 6. Annegali tutti, LightningNess! ***



Capitolo 1
*** 1. Mistery! ***


Temple of the Seas
Capitolo 1
Mistery!

 
Nella World B-daman Association si stava svolgendo una riunione segreta: i presenti erano il signor Takakura, Gennosuke Shigami, Samuru Shigami e Riki Ryugasaki. Era strettamente riservato, addirittura Rori era stata esclusa, a parte per il motivo che aveva da fare per l'organizzazione del prossimo Torneo Gran Premio B-daman.
Era passato un anno dalla fine dell'ultimo torneo, il Torneo GP Phoenix e ora c'erano nuove scoperte, nuovi misteri, i quali erano subito stati svelati dalla coppia Shigami-Ryugasaki.
Per quanto riguardava l'attuale campionato, Riki aveva riottenuto il titolo di campione, come giusto che sia, pensava il giovane Shigami, che era piuttosto preso da ben altre cose; non che non gli importassero più i b-daman e le sfide, ma non provava mai risentimento, Samuru si impegnava con tutto se stesso, ed era comunque uno dei migliori e sempre nel podio. E aveva una ragazza. La mora attendeva fuori dalla WBMA, ma stufa di aspettare girava i tacchi e se ne andava. Samuru l'aveva vista andarsene dalla finestra dell'ultimo piano.
Non gli piaceva farla aspettare, e nemmeno arrabbiare.
- Samuru! Stai ascoltando? - lo richiamava Riki preoccupato.
- ...Sì - mentiva indifferente - Continuate pure, vi ascolto. -
Il signor Takakura riprendeva a spiegare la prossima missione, Riki era piuttosto emozionato come al solito, perciò Samuru non prestava molto attenzione quando poi sapeva benissimo che sarebbe stato l'amico a spiegargli tutto.
Stavolta, però, il padre lo risvegliava dai suoi pensieri. - Ascolta, in questa missione dovrete essere concentrati entrambi, collaborare come sempre, ma metterci il massimo in ogni sfida che dovrete affrontare. Questa è particolarmente pericolosa. Non avrete molto sostegno da noi. -
- Perché? - chiedeva sempre meno interessato Samuru.
- Dovrete andare sottacqua. - terminava Takakura serissimo - Se non volete, possiamo sempre chiedere ad altri nostri esperti di investigare. Non siete costretti, ma abbiamo scelto voi perché siete i migliori per queste occasioni -.
Samuru guardava i due adulti con molta freddezza, alla fine prese una decisione e rispondeva a nome di tutti e due: - Ci rifletteremo. Vero, Riki? - gli lanciava uno sguardo significativo e fece per andarsene, quando il blu lo fermava. - Che cosa c'è altro? -
- Samuru... Accettiamo, dai.. - ma il ragazzo si avvicinava alla porta e le ante scorrevoli si aprivano. - Aspetta, Samuru! - lo rincorse e lo raggiunse solo quando era alle scale del terzo piano.
Riki era tutto ansimante, continuava a chiamarlo ma lui non si fermava.
- Riki, non intendo accettare una missione del genere. -
- Perché?! E' un vero e proprio mistero negli abissi dell'oceano! E' fortissimo! -
Samuru lo linciava. - Jules. Si è arrabbiata di nuovo, l'ho vista. Non saprei come spiegarle la situazione né vorrei filarle un'altra scusa. Non che non mi piaccia risolvere tutti questi intrighi e fare nuove scoperte sui b-daman, ma non voglio più mentire a Jules. - si era fermato ad osservare il vuoto. Lo sguardo corrucciato preoccupava Riki.
Il blu domandava: - Posso capirti. Dravise cosa dice? -
Scrollava le spalle. - Mi aiuta a tenerle nascosta ogni tanto qualche missione, ma anche lui vorrebbe raccontarle la verità. Lei è così gentile con noi, sincera e aperta. Non voglio ferire Jules. - Vedendo l'espressione triste di Riki, lo consolava - Se ci tieni tanto, accetta. Scegli qualcun altro. Non sei costretto a far coppia con me e tu lo sai. -
- Ma... Samuru, senza di te non sarà lo stesso. -
- Senza che Jules lo sappia, non mi muovo -.
A Riki si era illuminato il viso, gli era venuta un'idea, quasi brillante la definiva: - Chiediamo che venga anche lei. Sarà una condizione fattibile! Accetteranno! Andiamo a chiederglielo! - gli prese il polso e iniziava a tirarlo, ripercorrendo tutte le scale.
Entrando di nuovo in sala conferenze, Riki proponeva a loro un accordo: - Accettiamo! SE verrà anche Jules Mirai! -
Il padre di Samuru scrutava il blu in modo severo, ma non parlò. Takakura osservava i due b-shot perplesso, mentre Samuru si liberò dalla stretta di Riki, e infine commentava anche lui: - Non la trovo una cattiva idea. Sarà utile.
- In che modo? - ribatteva immediatamente Gennosuke - Quella ragazza sarà solo in pericolo. -
"Avresti voluto dire che sarà solo d'impiccio, scommetto". Regalava gratuitamente una smorfia al padre. - Viene lei, vado anch'io. Senza lei, parte Riki da solo -. "Vediamo come rispondono."
Dopo un lungo momento di silenzio, il signor Takakura sorprendeva i due ragazzi: - Va bene. La signorina Mirai verrà con voi. Erro, ma lei non ha un b-daman, vedete di procurargliene uno. Almeno per questa missione. Vi suggerirei di sceglierne uno direttamente qui -.
I due si inchinarono per ringraziare e andarono a chiamare la ragazza.

Samuru e Riki erano davanti a casa di Jules, bussavano e alla porta si ritorvavano una signora dai capelli neri e corti, segnati da qualche filo bianco, dalla corporatura grassottella, ma non eccessivamente. Portava abiti sobri e semplici, non era truccata e aveva stampato in viso un sorriso, appena riconosceva Samuru.
- Oh, ciao! Ehm... - bisbigliava - Jules mi ha detto che se venivi avrei dovuto mentirti dicendo che non è in casa, ma mia figlia è così rigida e ottusa, che l'unico modo per farla ragionare è sorprenderla. Venite dentro. -
- Grazie, Airin. Sarò sempre in debito con te. - entrava e incitava Riki a farsi avanti - Questo è Riki, un mio amico. -
Il blu si presentava: - Piacere di conoscerla, sono Riki Ryugasaki. Sono un amico di Samuru, ma anche di Jules. Vorrei parlare con lei, perché abbiamo una buona noti- fu interrotto, e soffocò la parola in un gemito. Samuru non voleva che la madre di Jules dovesse preoccuparsi adesso.
Si scrollava le spalle e si dirigeva verso la camera di Jules. - Andiamo Riki. -
Il blu lo inseguiva curioso, era la prima volta che andava a far visita a Jules, mentre Samuru sembrava così a suo agio e consapevole dove andare. "Avrà per forza passato molto tempo qui." rifletteva Riki con un grosso sorriso pensando che anche in una casa era possibile trovare tanti misteri, perché ogni oggetto poteva avere una storia interessante.
Samuru si fermava davanti a una porta decorata solo da stelle rosa e una nuvoletta con su scritto il nome "Jules" in un modo elegante e simpatico. Il Shigami bussava e l'attimo dopo, senza attendere risposta, apriva il pomello.
- Jules, ciao. -
- Mia madre non ha mentito. Che sciocca. - soffocava una risata, era nell'angoletto della stanza, sopra il letto con le ginocchia al petto, i suoi occhi pieni di tristezza riempivano il cuore del Shigami di un'agonia inimmaginabile. - Che cosa volete? Mi verrete a dire una bugia o una scusa? Siccome non vi ho chiamato, sarà sicuramente una bugia. Lo so che mi mentite, ma ancora non capisco su cosa, e nemmeno il perché. Ho sempre mantenuto qualsiasi segreto. Non lo trovo giusto che mi teniate all'oscuro così palesemente -
Riki era rimasto a studiare la camera: le pareti erano di un colore giallo pallido, piene di foto con il fratello Takeru, qualche sua con Samuru e anche una con tutta la famiglia. La scrivania era davanti alla finestra, che aveva come vista il parco del quartiere Ovest, e poi tre armadi al lato destro, mentre il letto dove vi era Jules al lato sinistro. Accanto alla porta vi erano dei contenitori con vari giocattoli e bambole e una libreria piena di ricordi: dai ripiani con libri, manga e le palle di neve, ai gioielli e varie statuine di animali con su scritto la città di provenienza.
Samuru si avvicinava cautamente, quando si sedeva sul bordo del letto e le allungava una mano sulla guancia, accarezzandola, la rassicurava. Sapeva come calmarla. Riki era rimasto sulla soglia della porta, però fu lui ad iniziare a parlare: - Siamo qui proprio per scusarci. Inoltre, abbiamo deciso di portarti con noi.
Jules alzava lo sguardo e fissava Riki perplessa, si chiedeva a cosa si riferisse. Leggendo la confusione nella ragazza, il moro passava ad accarezzare la chioma nera e liscia. - Ti ho mentito, scusami. Andavo in piccole missioni per la WBMA e siccome non erano stati del tutto soddisfatti del mio operato sulla questione degli Emblame Charge, mi hanno costretto a tenere segreta ogni missione. Altre volte, mi inventavo una scusa, perché passavano solo pochi giorni. Riki può assicurartelo. Jules, mi dispiace. -
Dopo un respiro profondo, la ragazza si calmava, lui sapeva come prenderla e consolarla. Aveva un tocco gentile, come se fosse un petalo, appoggiandosi su di lei e a scivolarle lentamente. Delicato, forse troppo per essere un ragazzo determinato e intraprendente come lui. Jules accorgendosi che Riki era fermo lì, troppo imbarazzato per avvicinarsi, lo incitava: - Cosa ci fai ancora lì, Riki? Vieni, non mangio mica. Mi dispiace, ma non sopporto i bugiardi. - rivolgeva un sorriso a entrambi, perché tutto passato - Ora mi spiegate cos'è questa questione che vengo anch'io? -
Il viso di Riki si riaccendeva: - Un mistero bellissimo! E' stata nominata dalla WBMA come "Missione nel Tempio dei Mari"! Il padre di Samuru ha trovato dei rilevamenti in fondo all'oceano, pensa che ci sia un B-daman, anzi no, un B-Animal marino che aspetta di essere scoperto! Un po' come Dragold, per questo vorrebbero che io e Samuru andassimo, perché non possiamo essere controllati poiché noi abbiamo già un partner. Per via dei nostri sensi di colpa, vogliamo che tu venga con noi, Jules. L'unica condizione posta a te è che venga provvista di un B-daman -
Riki aveva rivelato tutti i dettagli in un sol fiato, quasi sembrava che non avesse respirato nemmeno un secondo, ma quella era l'emozione, Jules lo fissava mentre gesticolava e lo trovava come sempre divertente, ma era rimasta davvero sbalordita che la WMBA le avesse concesso la grazia di partecipare.
Samuru, già prima che avesse incominciato ad ascoltare, le aveva preso una mano per aver contatto con lei. Non gli piaceva quell'espressione: sorpresa, contenta, preoccupata. - Cosa c'è che non ti convince Jules? Non sei costretta, lo sai. Inoltre non hai mai combattuto con un b-daman se non ogni tanto con Dravise o Hedgehog di tuo fratello. Jules, a me basta che tu sappia che non ti menta, questo mi basta. -
Jules si metteva sulle ginocchia sopra il letto, andava a baciare sulla guancia del ragazzo e si scambiarono un'occhiata d'intesa, Riki era arrossito perché si sentiva come terzo incomodo. La ragazza sorrideva beffarda e accettava:
- Per una volta che mi invitate, come posso rifiutare una proposta del genere? - La mora allungava una mano al blu che afferrava all'istante, e l'attimo dopo abbracciava i due ragazzi affettuosamente - Grazie! -

Jules e Samuru erano alla sede della WBMA, mentre Riki era dovuto tornare al quartiere Est prima che facesse tardi; quando entrarono, c'era Gennosuke ad attenderli. - Siete arrivati, finalmente. -
- Professor Shigami, è un piacere rivederla. - salutava educata Jules - Come sta?
Gli occhiali dell'archeologo non trapelavano nemmeno un segno d'emozione, perciò la ragazza un po' intimorita attendeva risposta; Samuru invece manteneva il sangue freddo, non c'era niente di cui preoccuparsi, pensando che dopotutto il padre l'aveva accettata, per quanto gli doleva ammetterlo.
- Siamo qui per scegliere un b-daman per Jules -
- Lo so. Analizzando il suo carattere e capacità, ho ristretto la scelta a questi tre. - mostrava tre b-daman posati ognuno su una colonnina, erano ancora inattivi.
Jules sperava che non si fosse fatto influenzare dal risentimento che aveva per lei, anche se si fidava. Era pur sempre un archeologo rispettabile e consigliere della WBMA. Nonché padre di Samuru. Il ragazzo le appoggiava una mano sulla schiena, per spingerla con sicurezza a scegliere quello che sarebbe stato il suo b-daman.
La mora pensava che è sempre stata un'osservatrice, non poteva credere che le sarebbe stato donato un b-daman; all'inizio le bastava vedere il fratello giocare, poi aveva incontrato Samuru ed era pienamente soddisfatta, contemplare quei due le riempiva il cuore. Mai avuto la necessità di averne uno.
- LightningFin. Se vuoi un b-daman del tipo Fuoco Rapido. - mostrando un b-daman simile a quello di Kaito, osservava la ragazza, ma spostava poi lo sguardo al successivo - DriftJaku, Controllo. - e poi l'ultimo a destra - ThunderLeo, Potenza. Questi tre rispecchiano la tua personalità e ti aiuteranno a migliorare le tue capacità. -
Samuru li guardava nella somma, e non erano dei b-daman di poco conto, ma notava crescere in Jules un po' di irritazione, che non le piacessero? Fin era uno squalo, Jaku un pavone e Leo un leone. Due su tre erano degli animali aggressivi ma molto forti, mentre Jaku un animale bello e vanitoso. "Ah, mio padre l'ha fatto apposta. La voleva provocare. Ma è anche vero che gli studi che conduce mio padre sono sempre giusti." Faceva un mezzo sorriso, quando il padre spronava Jules a scegliere.
Lei si aggrappava a Samuru, lo trascinava con lei ad avvicinarsi. - N-non c'è uno simile a Dravise? Con Dravise mi sono sempre trovata bene. - Samuru sussultava, arrossiva, non si aspettava un dichiarazione del genere - Ho visto che avete fatto altri Dracyan... quindi ci saranno altri Dravise, no? O anche Dragren o Drazeros. Non che mi interessano quei due, ma non so. Non voglio necessariamente un tipo Drago... ma - lasciava sospesa la frase, non sapeva continuarla.
Il ragazzo dai capelli blu notte interveniva: - Ne vuoi uno adatto te. Che te ne pare di Rabbit, come quello dell'amica di Riki? O qualcosa del genere, insomma. - Ma la ragazza scrollava le spalle.
- Non voglio niente del genere. Samuru, è così importante che abbia un b-daman? - supplicava il ragazzo di andarsene, gli occhioni castani lo imploravano, si sentiva come un pesce fuor d'acqua davanti a quei b-daman e non saper che fare.
La porta scorrevole si apriva e una voce gentile ribatteva all'istante: - E' importante, invece. - era intervenuto all'improvviso Novu. Jules sgranava gli occhi davanti a quella figura che sembrava meschina, ma era diventata onesta nei confronti della WBMA anche se ogni tanto farfugliava qualcosa tra sé e sé, ma era solo la forza dell'abitudine. - Non vogliamo che la signorina Mirai sia sotto il controllo di qualche B-Animal con intenzioni malvagie, no? - Lanciava uno sguardo a Samuru, sapendo che Jules per lui era importante.
- Anche tu ne sei a conoscenza, quindi? - supponeva il giovane Shigami.
Novu annuiva con un sorriso. - Signorina Mirai, - aveva un tono sincero e suadente - è per prevenire ciò che è accaduto con Rudi Sumeragi e Dragold. Non vogliamo che una ragazza innocente come lei venga coinvolta in qualcosa più grande di lei, soprattuto lei che è sentimentalmente legata con uno dei B-shot migliori, il quale non saprebbe come intervenire nel caso le si mettesse contro. Sbaglio? - scherniva Samuru, ma Jules ignorò l'ultima parte.
- E se non fosse così? Mi spiegate almeno perché dobbiamo risvegliare quel b-daman marino? E io che non ho mai avuto ambizione di combattere, perché dovrei rischiare? Samuru, diglielo anche tu, che sono apposto così. E poi, Samuru sa quello che deve fare se foste tutti in pericolo, non avrebbe esitazione nel proteggere il prossimo! -
Novu sottopose a dura prova la ragazza: - E lei, signorina, pensa che non avrebbe esitazione a combattere, e perdere così, la propria ragazza? Da quel che so, l'amore è uno dei fattori che può far cambiare idea facilmente. -
Dopo che era sceso un lungo silenzio, Samuru si mosse impercettibilmente e commentava: - Non voglio che ti accada nulla. Se avrai un partner sarebbe meglio, Jules. E' una buona occasione anche per capire cosa si prova ad impugnare un b-daman. - Afferrava la sua piccola mano e per poi stringerla strettamente senza farle del male.
"Non hai fiducia in me, Samuru?" pensava triste la mora. - Non voglio. Mi affezionerei e basta al b-daman, e sarebbe ingiusto poiché non lo utilizzerò più perché non sono una b-shot. - si liberava dalla stretta - Verrò, ma senza un b-daman, punto. - e scappava via.
- Jules! - urlava Samuru, mentre Novu e Gennosuke si scambiarono un occhiata. - Che intenzioni avete voi due? Volete che non venga, perché? E' innocua! E' intelligente, non si farà abbindolare. - diceva con espressione ferita. - Ora non mi perdonerà mai. - borbottava Samuru con i pugni chiusi ai fianchi.
Prima che potesse andarsene, il padre lo fermava e gli riferiva con tono severo e duro. - Questo è il motivo per cui era meglio che non avessi una ragazza adesso, Samuru. Ti stai facendo distrarre facilmente. -
Il ragazzo lo guardò imbestialito ed emise solo un - Tsk. - e se ne andava a cercare Jules.
"Dove sarà scappata ora?" Pensava il ragazzo dai capelli blu notte, ma rialzando lo sguardo, con sua grande sorpresa era all'uscita. Pioveva a dirotto e lei non aveva l'ombrello. Era costretta ad aspettarlo. "Che fortuna."
- Jules, mi dispiace per aver insistito. Verrai lo stesso? -
La mora stava per fare un passo in avanti, pur di non stare lì ad ascoltarlo, ma lui le afferrava un braccio prima che potesse bagnarsi. Troppo tardi, i capelli erano zuppi. Teneva gli occhi castani nascosti.
- Verrò. Ma non avrò un partner. -
- D'accordo - Riprendeva la sua mano congelata, lei non ricambiava la stretta - Non c'è proprio modo di farti cambiare idea, e nemmeno di tenerti il muso. - Si era avvicinato tanto da farle appoggiare la testa sulla sua spalla - Jules? - Non rispondeva, così affondava il viso sul suo incavo e inspirava il suo profumo - Jules... - Sapeva di menta, un misto di menta e terra bagnata. Si era ricordato, che prima di passare alla WBMA a prenderlo, è stata al giardino botanico con la scuola. "Avrà sicuramente preso qualche foglia di menta, ama molto il thé alle erbe..." Gli occhi sofferenti di Samuru si chiudevano lentamente e inziò a baciarla il collo attraverso i capelli. - Non essere arrabbiata. Sorridi. -
Sentiva i polmoni della ragazza alzarsi e abbassarsi, e finalmente lei rispondeva: - Non sono arrabbiata. -
- Però lo sei stata. Andiamo, ti accompagno a casa. -
Prendeva l'ombrello e la riportava a casa. - Parlane con Dravise, voglio proprio sapere che ne pensa lui. -
Samuru le posava un bacio sulla fronte e annuiva con un cenno del capo. - Sì. Ci vediamo, Jules. Avrai presto i dettagli della missione. Mi dispiace, davvero. -
Erano arrivati velocemente a casa di Jules. Non si muoveva dalla soglia della porta, era un po' bagnata, ma non pareva curarsene, mentre Samuru calmo non si aspettava molto altro. Si stava voltando, e quando le diede le spalle, la ragazza gli mormorava: - Ti amo, Samuru. -
Jules è sempre stata una ragazza ragionevole. Non si voltò, alzò solo una mano per salutare e disse:
- Anch'io, Jules. - e sorrideva gentile.

Nota d'Autrice
Hello! Sono tornata, finalmente sono riuscita a scriverla! Non potete capire da quanto questa idea mi ronzasse in testa, spero che l'idea e la storia in sé vi piaccia. So che forse Samuru è un po' OOC, ma penso che lo sia lieve perciò non l'ho messo tra le note. Spero che non ci siano problemi per il resto, ma se avete da ridire, sono aperta a tutto! Grazie per aver letto!
Prossimo capitolo: Partenza
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive

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Capitolo 2
*** 2. Partenza ***


Temple of Seas
Capitolo 2
Partenza

 
- Jules! E' arrivato Samuru, scendi! -
Urlava la signora Mirai alla figlia, ignara che la propria figlia stesse per partire per un viaggio pericoloso. La WBMA aveva riferito alla famiglia della ragazza che avrebbe partecipato a dei concorsi come sponsor per b-daman e la sua presenza era necessaria, per alcuni giorni non avrebbero dovuto contattarla se non per estrema emergenza.
L'associazione aveva dato ai tre giovani come tempo limite una settimana e, se avessero superato, avrebbero mandato una squadra di ricerca, ma intanto i genitori di ciascuna famiglia avrebbe avuto questa versione dei fatti.
Jules si stava guardando nel riflesso dello specchio, osservava i suoi capelli legati in una coda, i suoi abiti dati dalla WBMA: una camicetta abbastanza elastica, una minigonna nera e sotto dei pantaloncini neri fino alle caviglie. Per i piedi degli anfibi, ovvero stivaloni giganti di pelle pieni di lacci. Li voleva semplici come quelli di Samuru, quelli sembravano più pratici, ma dopo che li aveva indossati, gli anfibi erano piuttosto comodi.
La finta valigia era pronta, c'era tutto, ma non le sarebbe mai servita. Andavano in missione, non in un viaggio di piacere; ci stava seriamente ripensando, ma era un'esperienza che voleva provare e se con lei c'era Samuru, era sicura che non avrebbe avuto niente di cui preoccuparsi, l'importante era di non procurare solo guai. Cosa che sembrava facesse molto più spesso. Dopo un'ultima occhiata allo specchio, si alzava, prendeva la valigia e scendeva al piano di sotto per salutare la madre. - Fai buon viaggio, amore mio. Fa' attenzione. E Samuru proteggila come fai sempre! - scherzava ridendo, non sapendo il vero scopo del viaggio. Al contrario, il ragazzo la prese seriamente e rispondeva in tono gentile ma comunque freddo alla madre di Jules:
- Non si preoccupi, è in buone mani. -
Dietro a Samuru c'era una macchina nera con i vetri oscurati, Jules immaginava che fosse stato inviato con quella per venirla a prendere.
Salutava la madre con un bacio sulla guancia e un cenno di mano.
Il ragazzo l'aiutava a portare la valigia, lei notò che era vestito come sempre: i suoi pantaloni lunghi bianchi, maglietta bianca e viola sotto, insieme alla maglietta con il colletto nero largo e la giacca di pelle, color limone lucido. Intravedeva la collana marrone con di sicuro la biglia dei b-daman blu mare come ciondolo. Da quando gliel'aveva regalata, l'aveva sempre vista sul suo collo e quando pensava che fosse d'impiccio, gli consigliava di togliersela, ma lui si rifiutava perché la definiva suo portafortuna.
Samuru le porgeva una mano, anche se portava i guanti, notava la fermezza nel suo gesto.
"Beato lui che non è nervoso" pensava, mentre gliela afferrava.
- Tutto bene? -
Jules annuiva. - Sono pronta -. "La sua mano" iniziava a rifletterci "è davvero rassicurante. Sono felice che lui sia qui con me". Erano in auto e vedeva le immagini susseguirsi una dopo l'altro del paesaggio del quartiere Ovest.
Riki sarebbe arrivato a momenti, mentre loro erano avvantaggiati che fossero già vicini alla sede.
Quando entrarono, Rori fu lì ad accoglierli, aveva un sorriso smagliante ma comunque molto strano. Era inquieto, forse preoccupato. La mora non sapeva ben dirlo. - Ben arrivati. - s'inchinò - Signor Shigami, signorina Mirai. Tutti gli altri vi stanno aspettando. Manca all'appello solo il signor Ryugasaki. Arriverà presto, voi accomodatevi pure. -
Samuru si trattenne con la ragazza nella hall, voleva aspettare l'amico.
Sarebbero entrati e usciti insieme.
Le porte si aprirono con suono leggermente acuto e Riki entrava tutto pronto alla missione. - Buongiorno ragazzi! -
Era sorridente, indossava la sua tenuta data dalla WBMA quasi uguale a quella di Jules. Una maglietta bianca e sopra una camicia color terriccio, pantaloni lunghi neri da esploratore e stivaloni sempre marroncini. La ragazza aveva l'impressione che l'unico a non aver accettato la divisa era stato Samuru, che forse si trovava estremamente a suo agio, ma era anche molto figo. Non poteva pensare altrimenti.
- Vogliamo andare? - li incalzava Samuru con tono un po' scocciato.
I due annuirono e si incamminarono verso la sala conferenze. "Forse lui non troverà piacevole questa missione, ma sono stupida da essere così emozionata che non riesco a contenere il nervosismo. Spero solo di non fare danni." Pregava con tutta se stessa Jules. "Ecco, ci siamo." Entravano e al suo interno c'erano tre persone: il signor Takakura, il signor Shigami e Novu Moru. C'era un'aria pesante.
- Ben arrivati. - li salutava accogliente l'albino - Ora che siamo tutti riuniti, possiamo informarvi di tutti i dettagli. Prego, ascoltate con attenzione. - cliccò un pulsante su un telecomando e dietro di lui uno schermo si accese, mostrando una mappa, quasi interamente color blu.
Il padre di Samuru era a lato opposto di Novu, vicino allo schermo e spiegava ogni singolo passaggio: - Voi oggi sarete portati a tali coordinate, nell'Oceano Pacifico con il Jet privato dell'associazione. Al suo interno sarete provvisti ognuno di uno zaino con il necessario: cibo, acqua, funi, torce, coltellino svizzero, tutto. Anche cariche biglie per i vostri b-daman. Troverete anche alcuni pezzi di ricambio, per qualsiasi evenienza. Dunque arrivati lì, vi immergerete con il sottomarino che ha per l'appunto due posti, - fulminò Jules con lo sguardo, ma senza alterare la voce - e dovrete guidarlo a tali coordinate. -
Apparirono altri numeri e Jules riconosceva subito il linguaggio, aveva studiato a scuola tutte le cose che riguardavano la marina e riconoscimento della posizione con le stelle. Novu spinse di nuovo il pulsante e altri immagini furono mostrate, all'inizio la ragazza l'aveva confuso per l'interno di una grotta, ma presto l'albino risolse tutti i suoi dubbi.
- Questo è il Tempio dei Mari. Il professor Shigami ha stimato la sua posizione in approssimazione delle coordinate date, dovete raggiungerlo e entrare al suo interno. Qualche informazione utile del Tempio dei Mari: risale circa a 2000 anni fa. E' un relitto di qualche isola greca, che nel tempo è stato trasportato dalle correnti marine e supponiamo anche alla possibilità di un terzo B-cristal. A quanto pare quello della WBMA e quello custodito dalla famiglia Cocodoro non erano gli unici in circolazione. Comunque, la forza di tale B-cristal ha attivato i nostri sensori e ha fatto in modo di rilevare un'intensa attività, alcuni dei nostri esperti sono già stati mandati e hanno ritrovato solo qualche scritta senza che potessero entrare. -
- Questo perché non erano dei B-shot. - intuiva Samuru.
- Esatto. - conveniva il signor Takakura - Abbiamo decifrato e tradotto le scritte, ricavandone un vero enigma. E' stato facile solo fino a questo punto. Professore Shigami, vada avanti con la spiegazione. -
Jules si aggrappava al braccio di Samuru con un po' di paura, misto a emozione per il brivido dell'avventura.
Gennosuke si sistemò gli occhiali e continuava: - Certo. - ritornando alle slide sullo schermo - Il Tempio dei Mari è nominato così perché pare abbia viaggiato in tutti i mari e non ha mai una posizione precisa, questo perché è sempre in continuo movimento, ma gli ultimi accertamenti hanno constatato che sia in una certa forma di stabilimento. Dovete agire velocemente. Se riuscirete ad entrare, avrete una serie di sfide da completare e portare con successo. Ogni stanza è predisposta in modo che, per una qualsiasi sconfitta da parte vostra, l'abitacolo si riempa di acqua, affogandovi. Sarete provvisti di una tuta subacquea, ma sarà scomodo portarsela perciò sarete voi a decidere. -
- Cosa troveremo se vinciamo? - domandava curiosissimo Riki - Che gran mistero! -
Novu sorrideva, contento che gliel'avesse chiesto: - Il B-daman marino del quale avevamo già accennato. La sua forma e caratteristiche sono ancora incerte, ma le scritte lo hanno descritto come una creatura marina leggendaria. Dal canto di una sirena e l'eleganza di un cavalluccio marino. Una strana descrizione non vi pare? - aveva portato la mano vicino al viso come se ci avesse riflettuto per tanto tempo ed esserci arrivato solo adesso. Sorrideva così innocentemente, che era quasi impossibile pensare che un tempo faceva dei piani per il controllo totale. - Vi suggerisce qualcosa? -
Samuru rimaneva in silenzio, mentre Riki era lì a riflettere. Jules non sapeva che dire, riusciva solo a pensare che un B-daman a forma di cavalluccio marino sarebbe stato carinissimo, ma non era sicuramente quello il misterioso B-Animal. Non era nemmeno leggendario.
Nell'istante in cui tutti erano rimasti a riflettere, le porte si aprirono ed entrarono Rori e i ricercatori con i perfezionati Dracyan e Dravise, nella loro ultima forma eS e potenziati. - Ecco qui, signori. Dracyan e Dravise versione Deluxe. Sono stati equipaggiati in modo da resistere sott'acqua e aumentare la loro potenza del 10% in superficie bagnate o addirittura nei fondi degli abissi. - Rori, accorgendosi poi, di Jules le rivolse un sorriso - Per lei signorina Mirai, invece abbiamo preparato un displayer per misurare tutte le circostanze, sarà utile per i signori Shigami e Ryugasaki, se non sapranno come risolvere le sfide. Inoltre, il suo è l'unico in contatto diretto con la WBMA, abbiamo provato di tutto per metterci in collegamento anche in tale profondità, quindi avrete assistenza in qualsiasi momento. Per il poco tempo ne abbiamo solo preparato uno di displayer, ci scusiamo. -
La castana porse ai presenti l'equipaggiamento. Dracyan e Dravise ai loro diretti partner.
- Come va Dracyan? Come ti senti? - chiedeva subito Riki.
- Bene! Scusa se ti ho fatto attendere. Siamo pronti! - rispondeva il Drago Blu.
Dravise, appena in mano a Samuru, lo salutava: - Pronto partner? -
Il ragazzo sorrideva. - Con chi credi di stare a parlare? -
- Bene. Jules, come stai? - ora il Drago Bianco si rivolse alla mora - Samuru ti ha trattato male in mia assenza? -
Samuru lo sgridava, ma la ragazza rise, rispondendo: - Tutto bene, grazie. Vengo anch'io, lo sapevi? -
- Sì, è stata una novità. Scommetto Samuru, che sarai felice. -
Con Jules sul suo braccio e Dravise nella sua mano, lui distolse semplicemente lo sguardo, borbottando qualcosa, ma che comunque era simile a un: - Non particolarmente. -

Tutti i B-shot loro conoscenti andarono a salutarli.
C'erano tutti, ma l'unico vero conoscente di Jules era suo fratello, che con occhioni da cucciolo abbandonato, supplicava ancora la sorella di non partire. Takeru era davvero attaccato alla sorella, notava Samuru, quasi sentiva ancora la gelosia che lo attanagliava quando non sapeva in un primo momento che erano parenti.
Osservava TK chino sulla sorella, i capelli neri lucenti lisci di entrambi riflettevano la luce anche se erano in penombra; gli occhi di lui posati preoccupati, sofferenti e adoranti non si staccavano dalla figura bronzea che dall'altra parte teneva lo sguardo basso, furtivo, come se sapesse che appena incrociato gli occhi del fratello avrebbe rinunciato alla missione e a tutto, solo e soltanto per lui. Samuru percepiva l'affetto costante di TK, ma l'immenso amore di Jules per lui era tutt'altro. Da lontano sembravano una di quelle coppie perfette, in sintonia che si stavano dando l'addio.
Takeru ancora si lamentava con Jules in un angolino: - Sorellona, non puoi partire! Non hai neanche una difesa! Un B-daman! Portati Hedgehog con te, sorellona. Lui sarà felicissimo di aiutarti, vero? - si rivolgeva al b-daman con speranza che la mora potesse cambiare idea. Il Porcospino affermava la risposta. Neanche lui voleva che andasse da sola.
- No, non me lo perdonerei mai se gli succedesse qualcosa. -
- Ma anche noi non ce lo perdoneremo mai se ti succedesse qualcosa! - replicava davvero disperato Takeru - Se tu non ci sei, come potrei mai continuare a giocare con Hedgehog senza che pensi a te. Non potrei neanche utilizzare mia mossa speciale perché l'ho dedicata a te, ne soffrirei! Tu la conosci, sai come farla, quindi puoi benissimo usarla con Hedgehog, quindi non fare l'ottusa e portalo con te. -
Jules sbuffava. - Non ho intenzione di accettare. Obbedisci e basta, Takeru. Se dici alla mamma che sono andata in fondo al mare si prenderà un colpo, quindi è inutile che mi minacci, sai che non si può permettere di andare all'ospedale ora come ora. - abbracciava il fratellino - TK, non fare stupidaggini in mia assenza. Hedgehog sorveglialo bene. Vi voglio bene, ci vediamo tra una settimana. - sciolse l'abbraccio e si dirigeva verso la piattaforma dell'elicottero.
- Sei pronta Jules? - domandava Samuru mentre le cingeva il fianco - Sei sicura di non voler rimanere? O prendere Hedgehog? Ho sentito Takeru disperato. -
Lei scosse la testa. - No, anche Hedgehog è importante. Non vuol dire che lui, essendo un B-daman, abbia meno valore di me. Tutti siamo importanti, inoltre è una semplice missione, non ci sarà nulla di pericoloso. Mi fido sia di te che di Riki, non fallirete perché siete i migliori, vi sarò io d'impiccio, mi dispiace. -
- Non è così, sarò felice di starti accanto se affogherò. -
L'espressione di Jules si rabbuiava all'istante. - Non dirlo nemmeno per scherzo. -
Riki aveva finalmente finito di salutare tutti e li raggiungeva. - Ehi ragazzi, cosa succede? -
- Nulla, vogliamo andare? - rispondeva Jules.
- Certo! - e tutti in coro urlavano: - Mistero stiamo arrivando! -.

Arrivati al sottomarino, i tre ragazzi misero le tute subacquee, indossarono i dispositivi di contatto e Jules accese il displayer. Erano tutti a buon punto, e la mora era felice che in quel momento fosse agitata per l'emozione e non impaurita per quello che l'attendevano. - Pronti. Unità 1 al rapporto. Qui Mirai per chiedere istruzioni. Attendiamo. -
Riki e Samuru erano seduti nei posti di comando, mentre Jules nello spazio in mezzo che li divideva.
Prima che rispondessero, mentre il b-shot dai capelli blu scuro si sedeva, lei gli posava un bacio sulle labbra. Ancora attendeva risposta, quando gli bisbigliava: - E' solo un bacio di buona fortuna, Samuru. - perché l'espressione del ragazzo era rimasto sorpreso. Il momento dopo, rivolgeva un sorriso a Riki e augurava buona fortuna.
- WMBA a rapporto. Le coordinate sono quelle inviate al displayer. - Il visualizzatore a forma triangolare verde appariva davanti agli occhi castani di Jules indicando le traiettoria da seguire - Prossimo aggiornamento previsto tra un'ora. -
- Ok. - rispondeva, inserendo poi le coordinate con la tastiera sullo schermo. - Mi hanno spiegato anche i comandi: Samuru dovrai guidare principalmente tu, il cambio è ogni mezz'ora così che nessuno dei due si affatichi troppo. Mi chiameranno ogni un'ora finché non arriveremo al tempio. Tempo stimato 3 ore e mezza. La velocità deve essere moderata così da non sprecare troppo carburante. -
I due risposero in coro: - D'accordo! - e misero in azione il sottomarino.
L'interno del sottomarino era ampio, per quanto fosse piccolo all'esterno, era tutto grigio chiaro, ma almeno i tasti illuminanti erano colorati, i due ragazzi sembravano così abituati che all'inizio, Jules non era per niente preoccupata; nel tempo in cui iniziarono a scendere piano piano, la ragazza aveva notato i muscoli tesi di Samuru, era davvero affascinante e molto attraente. Voleva saltargli addosso ma si trattenne.
La prima mezz'ora era filata liscia come l'olio. Era incredibile che dei quattordicenni sapessero guidare un sottomarino, pensava sorpresa Jules, quando poi Riki gli diede il cambio, Samuru si stiracchiò e affondò nel sedile.
Notò che la ragazza era persa nei suoi pensieri, quando la richiamava: - Jules. Come stai? Ti annoi? - Si alzava dalla sua postazione e si avvicinava alla ragazza affacciata all'oblò. - Vieni, andiamo di là. Riki, puoi cavartela anche da solo? - domandava, mentre porgeva una mano a Jules per farle cenno di seguirlo.
- Certo! Andate pure! Tanto ci sono Dracyan e Dravise a farmi compagnia. Quando ritorni, Samuru, mi porti da bere, per favore? Grazie. - diceva Riki tutto concentrato al comando del sottomarino.
Jules e Samuru passarono nell'altra stanza dove c'era il rifornimento.
- Tutto bene, Jules? E' da prima che sei distratta. -
- Va tutto bene. Mi sento solo un po' strana. Da quando fuori è diventato più scuro e incontriamo ogni tanto qualche animale, che ho questa sensazione strana. Sarà che non sono abituata a tutta questa tensione, non credi? -
Si era appoggiata a lui, che l'abbracciava da dietro. Giocherellava con le sue dita sottili, mentre lui affondava il suo viso nell'incavo destro del collo, era il suo posto preferito, e respirava affondo: sentiva solo una dolce nota di vaniglia, mischiata a sudore. - Senti caldo? -
- Un po', non sono abituata alla camicia, ma non ti preoccupare. -
- Vuoi togliertela? Ti ho già vista con il costume, perciò non farti problemi. -
Jules era per certi versi perversa, perciò provava a non lasciarsi sopraffare dai sentimenti contrastanti che l'assalivano, doveva essere in piena coscienza. - No. - E poi Samuru non sapeva a cosa avrebbe comportato. Era troppo giovane e innocente. - Vedrai che mi passerà. - E rimasero accoccolati per un bel po'.
Seduti su una cassa, Samuru continuava ad abbracciarla. - Ok. - Jules si accoccolava, quando il displayer appariva di nuovo davanti agli occhi e annunciava il prossimo cambio.
Controvoglia, sciolse l'abbraccio e incitava Samuru ad andare. Riki forse non aspettava altro che una pausa, vedendo che quando entrarono, aveva una fame e una sete da fare invidia a Yuki.
"Quando arriviamo, cosa succederà? Ho come la sensazione di essere attratta. Ho sempre avuto un certa simpatia per l'acqua, amo molto nuotare, in piscina, al mare, quindi non ho paura dell'acqua, però... Non lo so. Spero che non sia niente. Moru ha detto che se ci riflettevo bene, il B-daman sarebbe apparso nella mia mente. Che cosa avrà voluto dire? Che conosco questo B-animal marino misterioso senza che me ne accorgessi?" Jules era appoggiata al sedile di Samuru da dietro, e si riposava come poteva, prima che la vera missione avesse inizio.

Nota d'Autrice
Un solo commento: Grazie a tutti per il sostegno!
Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo e scusatemi per il ritardo, ieri ero esausta!
A presto minna!
Prossimo capitolo: Ostacoli
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive

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Capitolo 3
*** 3. Ostacoli ***


Temple of Seas
Capitolo 3
Ostacoli

 

In lontananza si vedeva un tempio stile greco, era come se fosse rimasto intatto, tutte le colonne in marmo bianco erano erette in modo impeccabile, lo stile semplice e delicato rispecchiava il periodo stabilito dal padre di Samuru, e al tetto c'era una grande lastra con delle iscrizioni. I ragazzi intuivano che erano quelle le scritte superficiali che i ricercatori si erano limitati a prendere. L'intera struttura era immersa nell'acqua, come tutto del resto.
Il sottomarino si avvicinava sempre di più, e Jules osservava che era un normale tempio. Non pareva ci fossero stanze segrete o altro, però l'iscrizione tradotta specificava la presenza di un B-daman. La mora sentiva una forza attrattiva che la chiamava incessantemente. Sono qui. Quello era stato il primo richiamo appena scesi a una certa profondità: una voce femminile, suadente e comprensiva. Non voleva ascoltare, ma era inspiegabile quella sensazione.
Sei arrivata! Ti aspettavo da tanto tempo! Ora potremo restare sempre insieme. Vieni, sono qui.
Ne era incantata.
Notando che non rispondeva alla chiamata delle WBMA, scuotendole leggermente la spalla, Samuru la risvegliava dai suoi pensieri: - Jules. Jules, ci sei? La signorina Rori sta chiamando, rispondi. -
Come se l'incantesimo si fosse spezzato, Jules rispondeva meccanicamente: - Ah. Sì, scusa. - Toccava leggermente il displayer all'orecchio e comunicava la posizione - Qui unità 1, siamo giunti al posto prestabilito con 5 minuti di ritardo. Le correnti hanno aumentato la velocità di spostamento del Tempio dei Mari. Non abbiamo incontrato nessun ostacolo. Terminata la missione vi richiameremo. Qualsiasi cosa succeda, invierò un messaggio SOS. Qui unità 1. -
Rori comunicava l'effettivo comando: - Bene, unità 1. Buon lavoro e buona fortuna! Tornate tutti sani e salvi. - e la trasmissione si chiuse. Riki e Samuru si volsero a guardarla, avevano entrambi un'espressione perplessa. Era diversa.
- Jules, sarebbe meglio se rimanessi qui, per ora. - incominciava il blu lanciando un'occhiata significativa a Samuru, come di avvertimento, ma anche preoccupato - Quando avremo finito, ci potrai raggiungere. -
Immediatamente scosse la testa. - Non se ne parla. Se qualcosa vi inghiottisce, cosa farò io? Da sola? -
Samuru sospirò, affondò sul sedile e chiuse gli occhi. - Sei proprio testarda certe volte. Sei diventata strana appena abbiamo raggiunto i 200/250 chilometri di profondità. E' per il tuo bene. -
Sospirò lo mora. - Sono già pronta e io ho il displayer. Che vogliate o no, vi seguirò. - Diceva convinta e determinata.
Il secondo dopo erano con le bombole d'aria sulle spalle e attraversarono la distanza che si erano lasciati dal sottomarino al Tempio dei Mari. I due ragazzi si avvicinarono e Riki leggeva la traduzione.
- Ragazzi, ci deve essere un'entrata segreta! L'iscrizione dice: Il Tempio rivelerà la verità a chi il cuore libero proverà. L'acqua è l'indizio. Forse l'acqua era l'indizio quando il tempio era in superficie. E ora come facciamo? Tastiamo tutto? -
Samuru nuotava con leggerezza e destrezza, controllava tutte le colonne avoree, ma nulla sembrava essere un passaggio segreto; Riki aveva tentato a visionare ogni piastrella della lastra e anche il pavimento, ma neanche lì vi era qualcosa che aprisse una porta nascosta; Jules era rimasta all'entrata, di fronte alle scale che portavano all'interno del Tempio, più nuotava vicino, più la voce la riecheggiava.
Quei due non sono degni. E nemmeno necessari.
Scuoteva ancora la testa. "Non mi importa! Sono miei amici!" Pensava come se volesse rispondere a quella voce, per un attimo il silenzio le risollevava il morale, finalmente l'aveva messa a tacere e quando fece un passo per avvicinarsi al suo ragazzo, il cuore perse un battito.
L'unico modo per farti arrivare a me, ho bisogno di far entrare anche loro, eh?
Aveva paura di formulare qualsiasi pensiero. Jules voleva dirlo a Samuru, ma aveva paura che l'avrebbe considerata pazza. Cosa avrebbe dovuto fare? Vieni da me.
"C-Come?" Domandava tentennante. Semplice, chiedi al Tempio di portarti da me! Sentiva quasi felicità nel suo tono, come se ce l'avesse davanti e sorridesse con sincerità. "Chi sei tu?"
Si guardava attorno, ma c'erano solamente lei, Samuru e Riki, il Tempio e l'immensa distesa d'acqua che la circondava. Di nuovo, il silenzio l'invase la mente. Non sai nemmeno chi sono... il tono deludente quasi spezzava il cuore a Jules. Dentro di sé si scusava, ma non voleva pensarlo. Sono il b-daman marino che state cercando. Se non sai nemmeno come mi chiamo, la vedo difficile che mi trovi. Pensavo che finalmente fossi quella giusta.
Di cosa parlava? Jules era impanicata. - Samuru! Riki! Dobbiamo scoprire il nome del B-Daman! -
I due si giravano e le andavano incontro. - Cosa intendi dire? Sai come entrare? - la voce metallica di Riki era piena di ammirazione - Bene, allora riflettiamo dell'indovinello, sapendo ora che l'acqua è l'indizio -
E' semplice: una sirena, un cavalluccio marino e l'acqua. Mi conosci, l'ho letto nel tuo cuore, mi conosci! Allora sei tu, sei tu! Vieni, ti aspetto! Rimbombava nella sua testa entusiasta.
"Smettila! Non ce la faccio più, mi pare che la testa mi scoppi!" si teneva le mani sulla testa, Samuru subito la calmava prendendole una mano. - Ehi, Jules. Non devi spremerti le meningi. Calma e concentrazione. -
- Samuru... - stava per mettersi a piangere, l'unica cosa che riusciva a fare era quella di ascoltare quella voce che si insinuava nella sua testa e lamentarsi come una bambina, smise di singhiozzare e gli occhi si fecero più determinati - Sì. Il modo per entrare, l'unico modo, è chiedere al Tempio di entrare e farci portare dal B-daman, ma senza il nome non possiamo invocarlo. -
- Una sirena è una creatura metà donna metà pesce. - iniziava Riki - Mentre il cavalluccio marino, è un animale che assomiglia a un cavallo ed è piccolino. Ovviamente il nesso è l'acqua. Mmmh... che mistero. -
Il ragazzo del Drago Bianco fissava ancora la ragazza, non si spiegava come lei sapesse il modo per entrare, rimase in silenzio. Il blu si era portato la mano al mento, chiuse gli occhi e come un investigatore ci pensò duramente.
- Jules, come fai a sapere che per entrare bisogna solo chiedere udienza? - osservava Samuru un po' sospettoso. Il modo in cui la guardava, era qualcosa che la mora non sopportava, come se fosse una criminale, una che nasconde qualcosa, non l'aveva mai guardata così. Voleva che Samuru la smettesse.
Perciò esitò. - Lo so e basta. Dracyan e Dravise come stanno? -
- Sto bene, Jules. - rispondeva il Drago Blu con tono pacato - L'acqua non è uno dei fattori che ci può danneggiare. -
- Anch'io Jules, non ti preoccupare. - rispondeva il Drago Bianco.
Oh! I tuoi amici sono i partner dei Draghi Blu e Bianco! Ma allora dovresti sapere benissimo chi sono!
"E' vero! E' un mostro leggendario!" - Ragazzi, è un mostro leggendario, quindi il Tempio forse risponderà anche in questo modo! - afferrava una mano di ciascuno e si avvicinava all'entrata. Urlava con tutta la sua forza: - Tempio dei Mari! Ti chiediamo se ci puoi portare dal Mostro Leggendario dei Mari! -
Nulla si era mosso.
Eh no, così non va, però mi piace come mi hai chiamato. Credo che possa chiudere un occhio.
Il Tempio si illuminò di una luce rosea e il sorriso di Jules, come quello degli altri, si allargava sempre più.
Le scale che portavano all'entrata, rivolte verso l'alto, ora si stavano spostando verso il basso, come per aprire una botola sottomarina. Questa fessura si riempiva d'acqua all'istante, ma quando Jules, Samuru e Riki si affrettarono ad entrare, l'entrata si chiuse e l'acqua smise di riempire il condotto.
Ora raggiungimi con il tuo cuore libero, cara amica mia.
"I miei amici... non gli succederà niente vero?"
Non vedo perché tu ci tenga tanto. Quando ci incontreremo non ti serviranno più.
"Ti sbagli. Loro sono importantissimi. Samuru è il mio ragazzo, mentre Riki è il mio migliore amico. Non potrei mai lasciarli, nemmeno per tutto l'oro del mondo. Inoltre, se non fosse per loro io non sarei qui, sappilo."
Tutti e tre si erano tolte le mute, mettendole in un angolino ad asciugare, sperando che se sarebbero usciti, le avrebbero ritrovate e indossati in modo da scappare e raggiungere il sottomarino senza danni; era un'idea abbastanza folle, pensando che se erano di fretta, non ci avrebbero pensato due volte di scappare e arrivare il prima possibile al sottomarino anche senza tuta, ma era comunque una possibilità.
Riki cercò di alleggerire la situazione: - Ragazzi, è tutto così misterioso da non trattenermi più! Corro! Raggiungetemi alla fine di questo cunicolo! Mistero!! - prima che Jules potesse fermarlo, Riki era in partito in quarta e il buio lo inghiottì. La ragazza urlava di non separarsi, ma era troppo tardi.
- Jules, come facevi a saperlo? - indagava appena il blu non era più a portata d'orecchio - L'iscrizione non accennava al fatto di scoprire il nome del B-daman e nemmeno di dover chiedere semplicemente il permesso. C'è qualcosa che mi stai nascondendo? -
Lei si aggrappava a lui, sperava con tutto il cuore che le credesse. - Il B-daman.. Da quando siamo arrivati, è lei che mi comunica continuamente che fare. E' da prima che mi parla nella testa e ascolta i miei pensieri. Dice che mi aspettava, dice che sono io quella che vuole. - ometteva la parte in cui si voleva sbarazzare di Riki e Samuru perché sembrava che con quel commento l'aveva azzettita - Però, sono sicura che le sarebbe andato bene chiunque. E' come se aspettasse da molto tempo, si sente sola. -
- E' femmina. E non sai qual è il suo nome? -
- Non vuole dirmelo, dice che dobbiamo scoprirlo da soli. Gli indizi sono ovvi, dice anche che la risposta è dentro di me in qualche modo. Ultimamente non ho letto nulla, forse si riferirà a qualche libro letto nell'infanzia, o anche a un film veramente trasmesso tempo fa. Non lo so, Samuru. Ho paura, questo B-Animal riesce a leggermi nel cuore. - tremava e Samuru le cingeva il fianco, mentre camminavano. La baciò sui capelli, poi sulla fronte e dopo sulle guance.
Sorrideva. - Ora ti ho lasciato un incantesimo di protezione. Rilassati, io e Dravise saremo al tuo fianco. Al contrario di Riki. - guardava dritto di sé con molto disappunto scritto in faccia - E' incorreggibile. Fa così sempre, mi lascia sempre solo. Ecco perché penso che la nostra squadra non sia della specie... collaborativa. -
Jules rideva con leggerezza. - Non mi pare. Siete sempre stati in sincronia, tu e Riki. Sono felice che ci sia anche lui, é importante avere un tipo che cerca sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, capisci? -
- Mi ami? - chiedeva senza vergognarsi.
- Certo. Ti amo, Samuru. Sempre. - esprimeva i suoi sentimenti con tutta la serietà e facilità del mondo - Perché me lo chiedi? E' sottointeso. Ne abbiamo passate tante e sinceramente buttare tutto all'aria sarebbe stupido. -
Il ragazzo affrettava il passo, si stava preoccupando per l'amico, e alla fine confessava: - Sei ancora tra noi. Quando incontreremo questo B-daman accadrà sicuramente qualcosa tra te e lei. Questo è il mio modo di assicurarmi che sei ancora la Jules che conosco. -
La mora sgranava gli occhi incredula, ma lo capiva. La situazione era troppo calma per essere entrati così facilmente nel vero Tempio dei Mari. Il B-shot alzava Dravise che si rivolgeva a Jules: - Qualsiasi cosa succeda, ti faremo ritrovare il lume della ragione. Ma tu, cerca di non farti abbindolare. Non sarai mai sola. Capito? -
Lei annuì soddisfatta. - Grazie. Ah! Ora che mi ricordo, un altro indizio, penso che il B-Animal ha qualcosa in comune con i Draghi, essendo una creatura leggendaria, quindi avrà qualcosa da fare con loro, giusto? -. Esponeva tutte le varie possibilità e Samuru ci ragionava sopra con interesse.
Alla fine della via, rincontrarono Riki che attendeva Samuru per una sfida di Fuoco Rapido.
- Questa è tutta tua, amico! Ti ho aspettato apposta! - incoraggiava Samuru.
- Niente di più semplice. - commentava il ragazzo chiudendo gli occhi e posizionandosi come se fosse sempre stato al suo posto, urlava: - Bene! Attacco Tornado a Spirale, spazzali via, Dravise! -
L'attacco speciale del Drago Bianco sorprendeva sempre la ragazza che lo ammirava, lui aveva un sorriso bellissimo e Riki entusiasta esultava la vittoria. - Mitico Samuru! -
L'attimo dopo ci fu una scossa, come un terremoto, ma smise subito e quella che prima era una parete di roccia fredda e umida, si aprì, in un cunicolo come una delle slide mostrate da Gennosuke: era buia, ma era illuminata da cristalli color blu mare. Il petto di Samuru risplendeva e Jules non si spaventava, non avrebbe lasciato il ragazzo nemmeno morta. - Samuru! Guarda! -
- Jules, è la tua biglia. - prendeva il ciondolo e gliela mostrava. - Mi hai detto che era una semplice biglia dell'amica di Riki. Com'è possibile che risenta del potere immenso? -
Il blu domandava: - Quella biglia è di Sumi? Che mistero!! -
Quel ragazzo è strano. Non è affatto un mistero, quella biglia è tua di diritto.
"No, è di Samuru. Gliel'ho regalata."
Ti sbagli, lui pensa all'oggetto come un ciondolo di tua proprietà. E' convenzionalmente sua, ma teoricamente è ancora tua. Le biglie, che sono state potenzialmente tue, risentono del potere. Saranno le mie biglie, con le quali combatteremo insieme.
"Non combatterò. E quella biglia è di Samuru."
Gliel'hai regalata, in modo che lui ti pensi ancora. Che si ricordi te, anche quando non ci sei.
Non sapeva controbattere. Era la verità, ma con il passare del tempo, lui le aveva fatto capire che era un semplice cimelio, un portafortuna, qualcosa di importanza vitale, anche se lei stessa non gli dava più attenzione.
- Jules! Svegliati! - gridava Samuru. Appena rialzava le palpebre pesanti, lui con sollievo continuava - Ehi, stai bene? - Samuru la sosteneva la schiena con le forti braccia, il suo solito profumo era impregnato di sudore e brezza marina, non poteva fare a meno di appoggiarsi alla sua spalla.
Era svenuta senza che ne accorgesse. Com'era possibile? - S-sì.. sto bene. Ho avuto una specie di discussione con il B-daman, ma non è finita molto bene. - Si teneva la testa con una mano - Ahi, la testa. -
- Sei svenuta. Appena hai colto la luce che emanava la biglia, sei caduta e quasi sbattuto la testa per terra, se non fosse per la prontezza di Samuru che ti ha salvato. Stai bene? - spiegava Riki preoccupato, gli occhi rossi porpora del blu gli facevano pena, era riuscita a spegnere il suo entusiasmo.
Si rialzava per non dare altre grane. - Sto bene, andiamo avanti. Non è il momento di fermarsi proprio ora. -
- Jules, riposati. Non sei abituata a questi ritmi. Fermiamoci. - imponeva autoritario il ragazzo che la fece sdraiare per cinque minuti buoni, insieme a Riki, perché lei cercava di divincolarsi, ma senza successo.
Alla fine scoppiava a piangere. - Non dovevo venire! Avreste già finito la missione se non fosse per me! -
Riki lasciando la presa, rideva e la prendeva in giro: - Ma cosa stai dicendo? Se non fosse per te staremo ancora cercando l'entrata. Su, asciugati quelle lacrime. Non essere triste, anche noi molto spesso ci prendiamo pause. Samuru, poi, non è mai stato così sbrigativo, anzi se la prende con calma, anche se la maggior parte delle volte si lamenta di me o di quanto gli manchi. Ah ma ti faccio presente, che dice queste cose nelle rare volte in cui parla. Lo sai che non è un chiacchierone, Samuru! - consolava Riki offrendogli un fazzoletto per asciugarsi le lacrime.
Il blu notte si sbrigava ad asciugarle il viso con il pollice della mano destra, poi afferrò il fazzoletto e le pulì le guance con delicatezza. - Tutto quello che ha detto Riki non è vero. Non mi lamento. -
"Samuru..." era contenta che in fondo era utile in quella missione, che sarebbe stata la prima e l'ultima. "Voglio sbrigarmi ad andarmene. Ad andarcene. Quante sfide mancano?"
Principalmente altre due e poi dovrai comunque urlare il mio nome o non potrò manifestarmi. E assumere forma, certo. Cara amica mia, mi sei simpatica e mi stai facendo rivalutare l'importanza dell'amicizia. Ma ho sempre intenzione di tenerti con me. Infondo ami anche tu l'acqua, no?
Sapeva veramente leggerle il cuore e la mente. Rabbrividiva. - Mancano due sfide. Poi dovremo chiamarla per nome. - finalmente il b-shot la lasciava andare e si alzava ora tutta intorpidita, la schiena umida per via della camicia impregnata di sudore. - Risolviamo insieme questo mistero il prima possibile! -.
I due ragazzi la aiutarono ad alzarsi e rivolsero i loro sguardi oltre al cunicolo, oltre le sfide che avrebbero affrontato, oltre al loro destino.

Nota d'Autrice
Allora, tutti gli indizi vi sono stati dati! Vi è venuto qualcosa in mente? ^^
Ora vi lascio qui un link in cui sono rappresentati gli abiti forniti dala WBMA a Jules e Riki, disegnati dalla sottoscritta perché non aveva niente da fare.
Riki and Jules Vrs. Adventures! Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo! A presto!
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive

 

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Capitolo 4
*** 4. Waterfall of God ***


Temple of Seas
Capitolo 4
Waterfall of God

 

Le strette vie continuavano a restringersi, sebbene Jules non avesse mai provato claustrofobia, era insopportabile sapere che sopra le loro teste c'era un intero oceano e l'unica via d'uscita era andare avanti chissà verso quale destinazione, o tornare indietro dove il passaggio segreto si era chiuso all'istante. Avevano già perso il senso del tempo, ma dato che controllava il displayer controllava l'ora e la data, era consapevole che avevano trascorso più di 48 ore all'interno di quel Tempio, eppure le sembravano passate solo poche ore.
Era stanca, e non faceva altro che ripensare alle parole di tutti: di Gennosuke riguardo a come sarebbe stata in pericolo o d'impiccio come l'aveva inteso lei, del signor Takakura a come non avrebbero dovuto per forza accettare, Riki con la sua idea di farla venire, Takeru che insisteva di portarsi Hedgehog e di Samuru, che le assicurava che nulla sarebbe andato storto.
Eppure il B-Animal provocava un'attrazione che non voleva ammettere.
Camminavano in fila indiana, con a capo Riki, in mezzo la ragazza e infine Samuru, che si era accorto del tremolio di Jules. Manteneva la sua calma e concentrazione per riflettere come rassicurarla, farla smettere di preoccuparsi o anche di alleggerirle quella costante consapevolezza di essere la prescelta. Voleva esserle d'aiuto. Ma lei non si lasciava andare, era così distante e la trovava diversa. Era sempre la solita Jules gentile, sincera, ma non si confidava.
Era introversa.
- Jules - la chiamava posandole una mano sulla spalla - Vuoi riposarti un po'? -
La ragazza si era voltata lentamente verso il moro, i suoi occhi castani lo fissavano senza vita, eppure tremava, Samuru lo poteva dire per certo. Lei rispose scuotendo il capo, le sue labbra non si erano mosse, però era come se cercassero di urlare. Cosa c'è che non andava in Jules? Era una sua impressione?
- Riki, fermiamoci un attimo. - comunicava al blu che accettava - Jules, stai bene? -
Non rispose, lui le cingeva il collo in modo da affondare il naso nell'incavo destro e aspettare qualche sua reazione, ma lei non si mosse. Non gli aveva nemmeno messo una mano sul suo braccio come fa di solito per rassicurarlo; rimaneva ferma, i muscoli tesi, la fronte di Samuru era corrugata e i denti stretti. No, non lo accettava. - Mi ami? - le aveva bisbigliato, così basso che nemmeno Riki aveva sentito, stava solo lì ad osservarli con la torcia in mano.
Anche il blu se ne era accorto che qualcosa era cambiato nella ragazza, ma sapeva anche che non era lui che poteva risvegliarla, l'unico era Samuru. "Samuru... ce la farai, ne sono sicuro." Stringeva Dracyan tra le dita esitante.
Il B-daman gli parlava nella testa: "Riki, non ti preoccupare. Samuru ce la farà. Abbi fiducia in lui, come sempre."
"Hai ragione Dracyan. Però ciascun B-daman influenza in modo diverso le persone da loro prescelte. Rudi era cambiato, era diventato arrogante... poi, c'è il fratello di Kamon che era completamente soggiogato dall'oscurità. Spero che Jules sappia riscattarsi da sola, e se non fosse ci sarà Samuru, e anche noi, ad aiutarla a rinsavire."
Dracyan spostò gli occhi verso la ragazza. "Sai, non sento nessuna minaccia in lei."
Riki rialzava lo sguardo sulla coppia e infine sospirava in attesa. "Andrà tutto bene."
Jules si sentiva vuota, la voce del b-daman non si era fatta più sentire. All'inizio era felice, aveva di nuova la sua privacy, ma ora era persa. Dentro di sé, sapeva che non le importava, ma era qualcosa di più forte che la distraeva.
Una voce familiare, di una persona che amava, la risvegliava. Non se ne era accorta, ma le parole la colpirono.
Le riconosceva, come se fossero sempre state nel suo cuore.
Perché era stata quella persona ad averle dette? Oppure perché erano sempre state parole importanti?
Sapeva solo che, finalmente, quelle parole l'avevano riportata alla realtà, come se fosse risalita in superficie dopo una lunga nuotata sott'acqua. Quel sollievo la fece respirare a pieni polmoni. Il proprio corpo era sotto il suo controllo.
- Samuru! - lo chiamava come se si fosse risvegliata dopo un coma. Si girava completamente e gli saltava addosso, abbracciandolo. Voleva sentire il suo corpo, aderente al proprio, il contatto che le mancava - Samuru. H-hai detto qualcosa? -
Il ragazzo si sentiva un po' ferito, già era difficile sembrare naturale nel dire quelle parole, però gli occhi castani avevano ripreso vita, era tornata in sé. Era sollevato. - Jules, ci sei? -
Annuiva con un sorriso incerto. - Sì. S-senti, avevi detto qualcosa, me la puoi ripetere? Grazie a quella, beh, mi hai tirata fuori. Non so da dove, ma l'hai fatto. Grazie, Samuru. -
Lui imbarazzato ripeteva con il broncio, distogliendo lo sguardo: - Mi ami? -
Gli occhi di Jules si ingigantirono per la felicità. - Certo! - Sorrideva come non mai - Ti amerò sempre. Sempre! -
Riki aveva visto che tutto era tornato alla normalità, e sorrideva risollevato anche lui innocentemente. Samuru, invece, provava una calma immensa, anche Dravise lo percepiva. Il sorriso come aria fresca d'estate e le parole ora pronunciate dalla ragazza spazzavano via ogni suo dubbio. - Jules, sei la mia Jules. - ricambiava l'abbraccio. - Ci dobbiamo sbrigare, questa faccenda non mi piace sempre più per ogni secondo che passa. -
- Certo, andiamo avanti! - incoraggiava Riki.

Andando avanti sentirono il rumore scrosciante dell'acqua, speravano tutti e tre che l'acqua non fosse filtrata chissà dove e ora stesse per travolgerli, ma il suono si faceva più distinto e si accorsero che era una cascata in lontananza.
Sbucarono in una grotta piena di cristalli blu scuri, bianchi, rossi e neri; in fondo c'era una grande cascata, era molto larga e alta, anche se non si spiegavano come potesse essere tale se sboccava da una sottile fessura del soffitto e nemmeno come non stesse innondando l'intera grotta.
Avanzando verso la cascata, Jules notava non solo le pietre dai colore dei quattro draghi, ma anche venature color d'oro come se volessero ricordarle di Dragold. Con gli occhi spalancati non smetteva di osservare ammaliata, Samuru e Riki invece erano molto più interessati alla cascata e i dintorni.
Samuru proponeva: - Jules, rimani qui. D'accordo? - Non voleva che si avvicinasse all'acqua, sapeva che l'avrebbe stranita di nuovo. - Assicurami che non ti avvicinerai alla cascata. Se vuoi farlo, devi raggiungere me o Riki. -
Dravise continuava: - Non devi essere da sola. -
Lei annuiva e andava a esaminare tutti quei cristalli, li adorava, erano così lucenti pur essendo opachi, come se l'acqua li avesse sempre puliti. Erano ricchi di mistero, sentiva una forte energia in essi. Con il dito ne accarezzava la superficie liscia, aveva scelto quello bianco. Era decisamente la sensazione che le dava quando toccava Dravise. Rassicurante e forte. Andava avanti, con quello blu, percepiva simpatia e saggezza; rosso passione e arroganza; nero solitario e prepotente. Tutte qualità che non si aspettava di provare al solo tocco, ma l'oro invece l'attirava, non sapeva come, ma trasmettava potenza e autorità. Lei si comportava in quel modo solo con suo fratello.
- Takeru... - bisbigliava con una nota malinconica e preoccupata ripensando al fratellino.
Sempre con la mano appoggiata alla parete, all'improvviso quasi tutte le pietre risplendevano lievemente di una luce violacea, il colore di Hedgehog. Delle immagini penetrarono nella sua mente, e lei crollava in ginocchio.
- No. No.. No! - all'inizio immagini di suo fratello si susseguivano come se venisse inghiottito nelle tenebre, però presto intravedeva in modo sfogato una figura esile, come un serpente, ma diverso, era ingrossato al ventre e aveva la coda da sirena. - Io... l'ho già visto.. -
Manteneva la posizione di difesa, ma presto riacquistò la posizione erettile, pretendendo di calmarsi. Si ripeteva che erano delle stupide illusioni, delle suggestioni provocate dalla stanchezza e preoccupazione. Inoltre ripensava alla figura stampata nella sua mente in controluce. La figura nera ma risplendente.
- Jules! - urlava Riki - Puoi venire un attimo qui? - interrompeva la sua riflessione, si era sentita per un attimo scombussolata, ma vedeva il blu sventolare una mano per attirarla e farla avvicinare a sé.
La ragazza accorse, Riki era vicino a un'altra iscrizione inscritta in una lastra marmorea accanto alla cascata, mentre Samuru stava studiando il lago e le roccie attorno alla cascata. Era chinato ed era tutto preso, serissimo, a osservare una roccia. Jules era affascinata da quel suo aspetto maturo, soffermandosi sui tratti famigliari e delicati.
- Riki, che cosa c'è? -
Gli indicava un passo della scritta, le traduceva: - Il B-daman marino leggendario è soave costante, la magia avvolge la sua aura mistica, tenere e soffici sono le sue squame lucide come cristalli dell'arcobaleno. - Continuava a tradurre nella mente le righe successive, mentre Jules già metteva in moto il cervello con l'indizio fornito.
Riki guardava il suo impegno e intanto Samuru si avvicinava a loro.
- Ti ha aiutato? - domandava il b-shot con in mano Dravise.
Lo guardava riflessiva, era molto vicina alla soluzione, se lo sentiva. L'acqua la distraeva, la richiamava a immergersi, come se là dentro l'avrebbe aiutata a pensare, a isolarsi così da poter ragionare. Samuru la vide camminare verso il lago attorno la cascata, si inginocchiava e si voltava verso loro, i suoi occhi erano spenti.
- Cos'altro dice l'iscrizione, Riki? - chiedeva sbrigativo all'amico - Jules è di nuovo strana, ci sarà qualcosa per farla smettere di incantarsi in quel modo! -
Il blu leggeva frettolosamente: - Oltre a quello che ho già riferito, dice che questa cascata è chiamata Waterlfall of God e che adesso vi è la prova per i B-daman di tipo Potenza, bisogna colpire il pulsante dietro la cascata per aprire la prossima porta nascosta. Nient'altro che riguardi Jules o incantesimi! - si era impanicato.
Dracyan era intervenuto: - Riki, sbrighiamoci prima che Jules si butti. Ora tocca a noi! Riki, calma e concentrazione, non farti prendere dal panico, lo so che possiamo farcela. Andiamo! -
Anche Samuru e Dravise lo incoraggiarono. "Waterfall of God. Cascata di Dio, eh?" Il moro corse dalla ragazza e le impediva di buttarsi: non era difficile, perché per ora stava solo lì impalata a fissare l'acqua, e perciò sperava che si riprendesse da sola dicendole che l'amava. - Jules, svegliati, ti prego. Sei la persona più importante per me, quindi svegliati. - Niente, si limitava a incrociare i suoi occhi blu mare - Riki, ti dai una mossa! - gli urlava esasperato senza staccare gli occhi di Jules.
- Ho tre tentativi e la cascata è grande! Dove sarà il pannello? -
Ti sono mancata?
"Eh? La voce vellutata.. Sei tu!"
Ami tanto l'acqua. Senza di essa non sai vivere, come me.
Jules si voltata verso i cristalli, era come se il b-daman fosse all'interno di ciascuno di essi e Samuru si girava allo stesso tempo per capire cosa stesse guardando: tutte le pietre incastonate si illuminavano, non erano più di color diverso, erano di un'unica tinta. Viola misto al rosa. Riki era concentrato sulla cascata che ancora non riusciva a svelare; Dracyan non metteva sottopressione, quindi respirava affondo e osservava bene le discrepanze. Ci doveva essere qualcosa che gli suggeriva dove colpire!
Il tuo amico non sa dove tirare, sai c'è un solo modo per scoprirlo.
"Dimmelo."
Neanche un perfavore? Come siamo irrascibili. Cosa è successo che ti sei arrabbiata con me?
"Samuru è preoccupato per me e io non riesco a risvegliarmi perché sono bloccata qui a parlare con te, Riki è nervoso cosa che non è mai, e non voglio che affoghiamo perché tu che sai la soluzione non me la vuoi dire!"
Hai ascoltato bene l'indizio?
"Certo, ma ora che c'entra?!" Non la sopportava più. Voleva rassicurare Samuru, era sveglia, voleva dirgli con tutto il cuore che lo amava, perché era quello il modo per fargli capire che era tutto apposto e nulla è cambiato in lei.
Va bene, come vuoi. E' al centro il pulsante, verso più il lago, ma non troppo. Sarà difficile se il tuo amico Drago non è veramente forte. La Cascata di Dio è tanto alta quanto larga e la velocità con cui l'acqua si riversa è tale quanto il batter d'ali di un insetto. Fai presto, mi sto annoiando ad aspettarti. Oh mi sono accorta che non so ancora il tuo nome, cara amica mia.
Jules negava. "Grazie. Quando scopriremo il tuo nome, ti dirò il mio."
L'attimo dopo, aveva ripreso il controllo del proprio corpo.
- Riki! Al centro, poco più in basso della metà, ma non troppo vicino al lago! - finalmente si era ripresa dallo stato di trance, urlando all'amico la soluzione. - Samuru, - si allontanava dalla fonte d'acqua per abbracciarlo - Samuru, ti amo. Sarò sempre con te. N-non preoccuparti più, non voglio più vederti così. -
Il campione dei b-shot puntava e lanciava, la potenza di Dracyan era sempre stata notevole, ma la nuova versione Deluxe mostrava le sue migliori qualità.
La spessa parete d'acqua, che si gettava, e riversava, nel lago e sulle roccie sparse con violenza incredibile, da nominarla Cascata di Dio, veniva superata dall'Attacco dei Signori dei Draghi veloce e senza fatica aprendo un varco e mostrando il bottone, ma la potenza si era ridotta quando l'aveva attraversata; la biglia rimbalzò all'indietro, dopodiché prendendo di poco il lato della cascata e ripartì, spingendo un terzo, alla seconda andata due terzi e alla terza andata, il bottone era stato totalmente premuto. La parete ora era liscia e bagnata.
- Wow Dracyan, che potenza! - esclamava Riki sorpreso.
- Riki, Dracyan siete stati fantastici! - urlava Jules con un enorme sorriso.
Samuru era contento che lei sorridesse come sempre, la sua anima era luminosa, finalmente l'aveva ritrovata e accennava a un piccolo sorriso. Ricambiava l'abbraccio di Jules, borbottando lentamente: - Mi mostrerò sempre forte davanti a te, quindi sei tu che non deve più preoccuparsi. -
Lei spalancò gli occhi e ruotando di poco la testa, lo guardava negli occhi. - Ho proprio bisogno di te. Non dell'acqua, non di un b-daman, di niente, solo di te. - confessava con voce dolce e tenera.
Spinto il pulsante, Riki avvertiva i due che la porta nascosta si era finalmente spalancata, il ragazzo l'aiutò ad alzarsi e ad avanzare alla prossima stanza. Varcata la soglia, coglieva un senso di colpa.
Non hai bisogno dell'acqua? Di me? Di niente? Solo quel ragazzino che un giorno ti spezzerà il cuore? Come puoi essere così ingenua, cara amica mia. La prossima sfida sarà di Controllo, dovresti immaginartelo anche tu, e capirai che nessuno dei tuoi amici e i loro partner sono adatti! Se mi chiami in tempo forse potrò aiutarti io.
"Ma dopo queste sfide ti troveremo. E' inutile allora se capivamo subito il tuo nome."
Sbagliato. Il "forse" implicava solo la mia apparizione. Avrò una forma e consistenza temporanea. Almeno mi vedrai e capirai che saremo partner perfette. Sbrigati a capire chi sono.
Il tono arrogante, sarcastico e impaziente stavano mettendo a dura prova i nervi saldi della ragazza.
- Samuru, mi sta chiedendo di chiamarla. - la sua espressione di autoconsolazione gli provocava una sofferenza, ma si era promesso che davanti a lei sarebbe stato forte, calmo, il Samuru che tutti conoscevano. - Che devo fare? Non voglio che l'acqua ci assali solo perché non superiamo la prossima sfida. -
Stava per piangere, ma lui la consolava. - Non fare così, non ti devi fare certi pensieri, io e Riki ce la faremo. Siamo i B-shot migliori di tutto il mondo, no? - Lo sguardo rassicurante, determinato e dolce si posava su di lei e le dava un grandissimo senso di pace.
"E' vero, loro sono i migliori."
Sorrideva, ogni preoccupazione era scomparsa.
I migliori, dici? Vedremo.
"Non sfidarli. Loro sono Draghi! Chi sarai mai tu? Un mostro marino leggendario... Chi, Lochness? Non farmi ridere ti prego. Poi questi indizi: canto di sirena, cavalluccio marino, acqua, aura magica, scaglie color arcobaleno morbide e cos'altro? Oh sì, era quella la tua figura nei cristalli, vero? Scusami, ma giuro che non mi viene niente in mente. Quindi ora lasciami in pace, perché mi fido di Samuru e Riki, loro hanno superato tutti gli ostacoli del mondo, e anche se stavolta siamo stati aiutati da te, non mi importa, anche le loro abilità hanno avuto ruolo. Sono sempre stati leali nei confronti di queste sfide, sono io che... ho chiesto più indizi, che ho trovato scorciatoie. Non sarò leale, ma almeno sono sincera."
Non parlò più e Jules ne fu felice.

Nota d'Autrice
Hello B-shot!! O anche solo lettori ^^ Ma vi amo comunque entrambi <3
Grazie mille per il sostegno che mi date tutti, sono felice che alcuni seguano questa serie e che la recensiscono anche! Grazie davvero.
Ora, avete già svelato il mistero? Beh direi che è ora che vi dica il titolo del prossimo capitolo: Successo!
Chissà se sarà l'ultimo capitolo... :)
Alla prossima,
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive

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Capitolo 5
*** 5. Successo! ***


Temple of Seas
Capitolo 5
Successo!

 

Riki e Samuru all'uscita dell'ultimo sbocco si ritrovarono spaesati, non credevano ai loro occhi.
Davanti a loro, c'era un muro d'acqua, era sostenuto come se ci fosse una spessa parete di vetro, ma quando Jules aveva superato i ragazzi e toccava con una mano la superficie, si formarono dei cerchi d'acqua, che si espandevano sempre più, ma lei non si era bagnata per niente.
Samuru le tirò un braccio per allontanarla. - Non ti avvicinare all'acqua. - ripeteva con tono accusatorio alla ragazza in modo fermo e autoritario - Jules, sei ancora te stessa? -
Si voltò e lo guardò dritto negli occhi convinta, annuì e gli puntò il dito. - Se non fossi io, non ti direi che ti amo con tutto il cuore, giusto? - L'espressione cambiò, trasformandosi in una faccia più rilassata con un sorriso - Samuru, ti amo. Quando non sarò io, vedrai che lo capirai proprio perché sei tu -.
Il blu notte diede le spalle a Jules provando a immergere la mano all'interno, ma non superò nemmeno un millimetro di barriera; allora, Riki fece per provare anche lui, ma si fermava prima perché Jules gli prese il polso. La guardò interrogativo e lei scosse la testa.
Hai capito che l'unica che può superarla sei te, brava cara amica mia.
Non le rispose, ma propose ai due di avanzare tenendosi tutti e tre la mano. Jules non era stupida, ce l'avrebbero fatta, ma sperava vivamete che lo spessore di quel muro fosse tale da poter trattenere il respiro.
Incoraggiava sia i B-shot sia i B-daman, inspirò e si scontrò contro la parete d'acqua. Si aspettava di finirci contro, ma lo aveva superato, attraversato, e quando riapriva gli occhi, capiva che non era più nella realtà. No, era tornata nei meandri degli abissi, dove la luce non arrivava, dove nessun animale nuotava, dove solo lei e il B-Animal parlavano.
Ma guarda, ora hai capito dove ti trovi. Non aprivi mai gli occhi. Cosa c'è?
"Vedo che mi hai isolato di nuovo. I miei amici, dove stanno?"
Prima voltati a guardarmi, così forse capirai chi sono. Voglio sapere il tuo nome, cara amica mia.
Prima di voltarsi, faceva una smorfia, voleva i suoi amici, non capire che mostro leggendario era. Incrociava le sue braccia, mentalmente faceva una giravolta, poiché non sentiva il corpo rispondere, e quando rialzò le pesanti palpepre aveva spalancato gli occhi, le pupille dilatate erano ammaliate dalla figura.
Era vero, conosceva quel mostro epico. Si era sempre interessata all'acqua in generale, infatti aveva pregato i genitori di prendere lezioni di nuoto e di sub, inoltre si era studiata tutte le specie marine, insieme ai mostri fantastici. Amava anche la mitologia che includeva dei che avessero il controllo dei mari e delle acque, per non parlare dei film. Ricordava di aver visto da poco un film con la presenza di una figura simile al B-Animal. Era affascinata, era proprio uguale al film, nonché come se lo era sempre immaginato. Non le veniva il nome, ma presto le labbra si muovevano da sole e la voce le usciva spontaneamente. "Sei una.. un.. un ippocampo."
Esatto, finalmente ci conosciamo. Come se sorridesse l'ippocampo sprigionava una luce intensa, continuavano a delinearsi sempre più i contorni del B-daman. Ora che mi hai chiamato, posso manifestarmi nella mia splendida forma, non trovi? Ora mi fai il piacere di dirmi il tuo nome?
Ancora incantata, non rispondeva alla domanda formulata, ma allungava una mano verso la luce, ma poi la distingueva per una bolla d'acqua, ma non cambiava nulla, la prendeva a mano aperta, stava cercando di raggiungerla, voleva assolutamente sfiorarla anche solo con un dito. "Ci sono quasi, eccomi!"
Il tuo nome!
"Un ultimo sforzo!" mancava davvero poco, quando lo sfiorava e l'afferrava con un salto "Presa!"
Devo enunciare il tuo nome affinché tu possa usarmi!
"Eh.. ah. Mi chiamo..." fu interrotta, quando i due ragazzi la risvegliarono. "Sta accadendo troppe volte questa scena" pensava con disappunto verso se stessa Jules, stava creando più problemi di quanti se ne aspettava. Forse era meglio non aver accettato la missione, imprecava e malediva se stessa.
Sia Riki e Samuru, che avevano assistito alla scena, non credevano a quello che era successo, mentre erano in mezzo all'acqua senza bagnarsi, pensando che fosse quindi un'illusione, la luce rosa violacea aveva avvolto interamente la ragazza. La chiamarono più volte, ma per quanto sembrasse sveglia, non li sentiva, era incoscente di quello che le accadeva attorno, Samuru le stringeva la mano, ma a un certo punto erano usciti dal muro d'acqua e la mora svenne come di suo solito dopo un prolungato contatto con l'acqua.
Samuru continuava a chiamarla, Riki di incoraggiarla e i due b-daman di svegliarsi, quando le parole dentro al cuore di Jules furono pronunciate e lei si destava dall'eterno sonno. Le spiegarono quello che era accaduto, quando Ippocampo la sgridava: - E sia. I tuoi amici mi hanno stancato. Tu cara amica mia sei la mia partner, quindi non dovresti avere altri legami che me, non dovresti farti influenzare da altri che me, e dovresti ascoltare me e non quelle sciocche parole che sembrano distrarti sempre! - urlava il B-daman in mano alla ragazza.
La mora si era infuriata irrimediabilmente, quell'atteggiamento e quelle parole erano identiche a quelle del padre di Samuru e lei, ora capiva, che non sarebbe mai andata d'accordo con il B-animal.
- Ora mi dici il tuo nome? -
- Sono Mirai Jules. E tu non mi vai a genio, sappilo! Parli come Gennosuke e per quanto mi sforzi di esserle simpatica, cosa che sto facendo con te, non riuscirà mai ad accettarmi perché pensa che distragga Samuru, pensa che lo stia influenzando con la mia mania di sorridere e addirittura cambiando con le mie parole dolci! Ma non è affatto così, perché sono la prima a voler che non cambi! Samuru è Samuru e nessuno deve dire minimamente che sia cambiato per me! E' per questo che lo amo, lui è una costante. E tu di certo, Ippocampo, non potrai mai esserla per me. -
Samuru era rosso dall'imbarazzo, anche se sapeva che stesse parlando con il b-daman, si sorprendeva che la ragazza fosse così estroversa. Già, la Jules che conosceva era estroversa. Tutti i suoi pensieri gli venivano comunicati, anche senza chiederli, lui li desiderava e lei glieli diceva.
Riki era intervenuto: - Tu sei il B-daman marino! Sei Ippocampo? E' questo il tuo nome? -
- Non mi vedi? Assomiglio a un ippocampo se non erro. Ho come nucleo un cuore di precisione, le mie pinne come stabilizzatori e un impugnatura morbida al tatto. Questo mi rende StrikeNess, Ness è il mio nome. Viene dal nome dell'ippocampo più famoso, Lochness. Sapevo che sarebbe stata Jules a risvegliarmi, lei conosceva tutte le mie caratteristiche. E' nata per essere una biologa marina. Quindi, se vuoi realizzare il tuo sogno, smettila di pensare a quel ragazzo sbruffone e freddo. Incomincia ad aprire gli occhi! -
"No! No! No! Basta! Sono stufa!" Per quanto volesse buttarla via, aveva troppo rispetto per i B-daman, Ness non capiva niente, era sempre stato Samuru a risvegliarla, lei che non faceva altro che svenire e lui che le infondeva amore. Come poteva non ricambiare? L'ha sempre amato.
Anche Dravise intervenne: - Samuru non è affatto sbruffone, anzi è un ragazzo modesto che conosce i suoi limiti e che cerca di migliorarsi per il bene altrui che del proprio. E' sempre freddo e concentrato, ma questo fa parte del suo carattere. -
- Dravise, taci. Hai già parlato troppo. - rimproverava Samuru - Jules come ti senti? -
Lei d'altronde sapeva che avrebbe fatto tutto per lui. - Sto bene, grazie. - Rivolgendosi poi a Ness - Ora supererò questa sfida con te, ti verremo a prendere e ti analizzeranno e noi non ci incontreremo più. Questo è il mio volere. Capito? - Il B-daman tacque - Bene. -
Si alzarono tutti e tre in piedi, si incamminarono verso la luce e di fronte a loro si ritrovarono la stessa parete d'acqua, era identica alla precedente, ma era strana, come se fosse più densa. Tutti e tre si rivolsero a Ness, la quale spiegava l'obiettivo della sfida: - E' stata una fortuna che voi due l'abbiate attraversata con Jules, sareste affogati perché non avreste trovato l'uscita. Comunque sia, qui è il Controllo che conta. Serve un attacco multiplo, bisogna avere un controllo perfetto e un'innata predilezione per l'acqua. Senza quest'ultima le persone o le biglie non passano. - ci fu una pausa e guardò Samuru - Il tuo ragazzo è riuscito a toccarla e fino a un certo punto grazie alla tua biglia, quella appesa al suo collo, mentre nel blu percepisco ostilità, preferisce posti asciutti e sporchi di terra, che schifo. -
Riki si scusava perché preferiva molto di più posti come piramidi o grotte, mentre Samuru era un passo avanti:
- Un attacco multiplo, eh? Quindi se ho capito bene, Jules dovrebbe colpire questa parete dove e come? Servono molti più dettagli. -
- Sei un dispotico, non ti accontenti mai, Shigami Samuru. - il ragazzo le lanciò un'occhiataccia, tuttavia Jules scosse la testa per dirgli di non farla infuriare - Servono tre biglie. Tu ne hai Jules? -
- Sì, certo. - dalle spalle tolse lo zaino di cui era stata equipaggiata e tirò fuori i ricaricatori - Sicura che ne basteranno tre? Sono miope e la mia precisione è pari a zero. - commentava seria.
- Menti, sei una maniaca dell'ordine. Questa sarà robetta per noi. - liquidava il discorso così, Riki e Dracyan non sapevano che aspettarsi, la ragazza non aveva quasi mai giocato, ma Ness riponeva tanta fiducia che non avevano il coraggio di controbattere. La parete continuava a essere una distesa piatta d'acqua, non era in movimento e questo rassicurava la mora che la biglia non avrebbe deviato la traiettoria per via delle continue correnti.
Samuru era accanto a lei, dietro per la precisione, posava le sue mani sulle sue più piccole, era sempre stata quella la posizione per insegnarle qualche mossa; continuava a inspirare dall'incavo del collo di Jules quel suo profumo di brezza marina, ma l'ignorava, non doveva farsi distrarre. Alzava le mani all'altezza del petto, e iniziava a far il conto alla rovescia: - Tre. - continuava lentamente con Riki in coro - Due. - Jules inspirava affondo, non sapeva come gestirla una situazione simile, eppure la presenza di Samuru l'aveva calmata - Uno. -
I suoi occhi castani erano determinati a puntare i tre bersagli designati e ora visibili a tutti, erano tre vertici di un triangolo. - Calma e concentrazione, Jules. - incoraggiava Samuru - B-FIGHT! -
Il pollice della mora spingeva con tutta la potenza possibile, lei non distaccava lo sguardo, doveva essere oltre che precisa anche rapida, e subito mirava gli altri due vertici.
Quando la biglia fu sparata, il B-Animal, che scaturì una potenza ineguagliabile, era un bellissimo ippocampo. Una figura fantastica, questa era per metà cavallo e metà sirena. Il muso e il ventre erano ricoperte da scaglie blu mare lucide, risplendeva come l'acqua al sole, mentre la coda di sirena erano ricoperte sempre da scaglie ma dai colori dell'arcobaleno, luccicavano come le stelle nelle notti limpide. Era uno spettacolo bellissimo, si muoveva con eleganza attorno alla biglia, ma in modo del tutto diverso da Jaku, la parte superiore galoppava e allo stesso tempo nuotava con la coda. Si era accorta poi che possedeva delle grandi pozze nere come occhi e una criniera verdacqua, che pareva essere morbida al tatto e viscida come alghe. L'acqua faceva risaltare tutto, come specchi riflettenti.
Le pareva una lotta contro il tempo, ma erano passati solo qualche secondo. - Ce l'hai fatta Jules! - esclamava Riki entusiasta - Che mistero, non sapevo che fossi così brava! -
"No, infatti. E' merito di Ness." la guardava tra le sue mani, un po' grata per averli aiutati.
- Non mi devi ringraziare - non c'era ironia nel suo tono, infatti le aveva solo letto il cuore. - Sei troppo innamorata per i miei gusti. Cara amica mia, credo di aver preso una decisione. -
"... cosa?" Stava per chiederlo, ma Samuru l'abbracciava da dietro e le faceva i complimenti come un sussurro: - Sei stata bravissima, Jules. Sei sempre stata una b-shot. - Non rispose perché il momento dopo, le mani di Jules vennero avvolte dalla luce rosa violacea e Ness scomparve.
Venite a prendermi.

Il Tempio dei Mari era in continuo movimento, Jules perdeva spesso l'equilibrio per poi cadere, ma fortunatamente c'era Samuru a salvarla, così per affrettarsi le afferrava la mano e Riki fece lo stesso con l'amico. Come al loro primo incontro, correvano verso la destinazione, muri formati da pietre d'argilla filtravano l'acqua, che si stava velocemente accumolando sotto i loro piedi e rischiavano di restare sommersi, perciò correvano come non mai. Che il Tempio si stesse ribellando? Jules non se lo spiegava. - Ragazzi, cosa sta succedendo? Non ho superato la prova? -
Avevano tutti e due il fiato corto, Riki che era a capo non rispondeva, troppo preso a decidere di prendere la strada giusta, mentre Samuru con il codino che svolazzava, si girava con la testa e i loro occhi s'incrociarono.
- Hai fatto un ottimo lavoro. - Un'altra scossa percuoteva il pavimento, rischiando di far inciampare Jules, ma la mano salda del ragazzo non lo permise - E' il Tempio che non accetta la nostra vittoria. Sbrighiamoci ad arrivare da Ness, preleviamola e andiamocene. E' evidente che non possiamo restare a lungo qui. -
Riki s'intrometteva: - A me dispiace che non abbiamo trovato nemmeno l'altro B-cristal. Strano che non l'abbiamo incontrato ancora! - ma i due Draghi avevano percepito l'attimo dopo una forza attrattiva.
- Riki, è vicino! - riferiva Dracyan.
- Davvero? Mistero!! -
- Frena l'entusiasmo, Riki. - subito ribatteva Dravise - Rifletti, non possiamo sbagliare strada. Dracyan, anche tu senti che la forza sia a destra giusto? - il Drago blu affermava - Ma Jules, tu cosa senti? Ness ti sta parlando? -
La mora scosse la testa. - No! Però il mio istinto dice che è a sinistra! Che cosa vogliamo fare? Non ci possiamo dividere. Sarebbe una mossa troppo azzardata. - diceva impaurita.
Finalmente si erano fermati e tutti riprendevano fiato, c'erano due scelte: destra o sinistra. B-Cristal o Ness.
Scegliete il B-Cristal, stupida.
- NO! Non ti puoi sacrificare, Ness! - urlava in risposta Jules, era talmente in panico che non rifletteva più. All'inizio i due ragazzi la guardavano perplessi, ma la capirono all'istante.
Il Tempio dei Mari non può sopravvivere senza di me, il B-Cristal lo uso solo per riposarmi due o tre volte. Sareste degli stolti venire a prendermi. Io e il Tempio dei Mari siamo legati. Dove va l'uno va l'altra. Se io me ne vado senza che lui lo accetti, il Tempio si autodistruggerebbe, non userebbe l'energia del B-Cristal e anch'esso verrebbe perso. Perso il Tempio, cesserò di vivere anch'io dopo qualche giorno perché non avrei intorno a me l'energia mistica che mi concede il Tempio che è immerso nell'acqua. Come spiegarti che io e il Tempio siamo un'unica identità?
- Non fare la stupida tu, Ness! - sbatteva il piede, ormai aveva incominciato a piangere e niente poteva fermare le lacrime - Non ti voglio abbandonare, mi hai aspettato da tanto tempo! Scusami se mi sono comportata da maleducata, ma tu provocavi, ma noi due ora siamo amiche, quindi non posso lasciarti vagare di nuovo da sola! -
Non sarò sola, c'è l'acqua, il Tempio e gli animali marini. Non sono sola, sapendo che ora ho anche te come amica, Jules cara. Abbi fiducia, se realizzerai il tuo sogno di diventare una biologa marina, ci rincontreremo ancora. Ritroverai la via, perché ora siamo legate da un sentimento d'amicizia. Vai dal B-Cristal. Vi aiuterà molto per le vostre ricerche.
Le lacrime soffocate impedivano la vista a Jules, ma con un certo sforzo, singhiozzando, prendeva una decisione risoluta: - Andiamo dal B-Cristal, Samuru! Riki! -
- Ok! - rispondevano in coro e scelsero la strada a destra.

Erano riusciti in tempo di uscire da Tempio e di ritornare con le mute da sub al sottomarino. Jules era un po' triste, e si rinchiuse nella stanzetta del rifornimento. Samuru e Riki l'avevano lasciata da sola, ognuno aveva bisogno dei propri spazi, e anche il moro sapeva di non poter fare niente.
Avevano passati tre giorni là dentro e ora al quarto stavano tornando con tutta calma.
La ragazza continuava a rigirarsi il B-Cristal grande quanto una palla da bowling, ma molto più leggera. La luce che la circondava era di un blu-celeste leggero, ma quando una lacrima le cadde, questa risplendeva di un rosa-violaceo.
La mia decisione era quella di lasciarti andare, cara amica mia. Quando vuoi bene a una persona, la si lascia andare.
Era la voce di Ness e Jules, asciugandosi le guancie dalle lacrime residue, tirò su col naso e sorrise.
- Sarai sempre la mia prima B-Daman. - ma si correggeva - Diciamo, che mi sia appartenuta veramente. -
Significa che non mi dimenticherai, bene. A presto, Jules.
- Ciao Ness. A presto. -
Nella stanza entrò Samuru che si accucciava con lei nell'angoletto, la mora appoggiava il capo sulla sua spalla e questi le diede un bacio sulla fronte. Allungava una mano per posargliela sulla spalla, con fare rassicurante.
Rimasero in silenzio per un po', di sottofondo c'erano solo il suono degli ingranaggi e le risate provenienti da Riki, Dracyan e forse Dravise. Jules continuava a girarsi tra le mani il B-Cristal.
- Ciao - iniziava lei con un po' di incertezza nella voce.
- Ciao - salutava Samuru con il suo solito atteggiamento freddo e distaccato, ma presto si lasciò andare per il fatto che non riusciva a sopportare quella faccia da cucciolo abbandonato che le si leggeva in faccia - Come stai? -
- Bene. -
- Mi dispiace che non siamo riusciti a prenderla, davvero. Mi dispiace. -
- Non è colpa tua. - consolava sia lui sia se stessa - Aveva preso la sua decisione, e la rispetto. E poi dice che ci rincontreremo, senza di lei il Tempio era perduto, invece adesso continuerà a incontrare altri mari e altre acque. - l'espressione però non mentiva, era tristissima - Altri b-shot. - concludeva portandosi le mani in viso per non frignare.
Samuru le cingeva stavolta entrambe le spalle e le sussurrava: - La WMBA ha detto che questa informazione resterà nascosta ai media finché non avremo ritrovato l'Ippocampo. Perciò, non credo che altri B-shot avventurieri, se non con la cocciutaggine e stupidità di Riki, possano scontrarsi all'improvviso con il Tempio dei Mari. - Era riuscito farla sorridere - Quando tutti i misteri saranno finiti, torneremo a prenderla. Promesso. -
Jules si strinse nell'abbraccio. - Grazie, Samuru. E anche a Riki, glielo dirò quando farà la pausa. -
Il B-shot l'aiutò ad alzarsi e con la spinta necessaria, lei riuscì a strappargli un bacio sulle labbra.
- S-si torna a casa. - farfugliava come se volesse dirlo in modo trionfante, ma con scarsa probabilità di successo - Torneremo a uscire insieme normalmente. -
Lei rise. - Niente più bugie o scuse per nascondermi una missione? Me lo prometti? -
Lui annuiva e le stringeva con gesto affettuoso la sua piccola mano. - Certo. Il mio incantesimo ha funzionato. - diceva con sguardo tagliente - Non avrei permesso niente e nessuno di farti del male, ricordatelo. - Si stringevano in un abbraccio, lei appoggiava il suo orecchio sul suo petto.
- Ti amo, Samuru. Sempre, fino alla fine dei nostri giorni. -
- Anch'io. - Il ragazzo veniva chiamato da Riki per dargli il cambio - Ora vado, tu riposati pure qui. A dopo. -
Lei annuiva con un piccolo sorriso. - A dopo -.
Tornati in superficie, l'elicottero era lì, alla base ad aspettarli.
A bordo c'era l'aviatore e Rori che li accoglieva con un sorriso. - Complimenti per il successo della missione, signor Ryugasaki, signor Shigami e signorina Mirai. Al vostro ritorno vi attende una festa e un banchetto in vostro onore, ovviamente dopo che vi sarete riposati come si deve. - comunicava con tono calmo e pacato.
Aiutavi i tre giovani ragazzi a salire a bordo. All'interno, Rori era accanto a Riki, mentre la coppia era davanti a loro, Samuru con il suo sguardo tagliente e duro, guardava corruciato la ragazza corricata sulla sua spalla, che invece fissava fuori del finestrino. "Sarà ancora triste per Ness?" si chiedevano Riki e Samuru.
Dravise, notando l'atmosfera pesante, la consolava: - Jules, anche se non potrai giocare con Ness, potrai sempre giocare con me, e con Hedgehog, sono sicuro che tuo fratello te lo permetterà. Ricordati, che non sarai mai sola. -
- Ha ragione Dravise - aggiungeva Dracyan - Potrai anche giocare con me, vero Riki? -
Con un sorriso un po' tirato perché voleva aiutarla, ma non sapeva come fare, rispondeva immediatamente: - C-certo! Non c'è nemmeno da chiedere! Come ha detto Dravise non sei sola! -
La ragazza si voltava a guardarli, si mise dritta e sorrideva teneramente. Samuru la fissava attentamente, come se la stesse studiando, infatti non sapeva dire se quel sorriso fosse vero, a lui non ne aveva mai rivolto uno falso, perciò non sapeva riconoscerlo. "Non credo che sia falso, solo un po' maliconico. Jules..."
Continuava ad accarezzarle il braccio, per dare conforto, poi un bacio tra i capelli. Lei si sorprese, come sempre, per i gesti inaspettati e dolci che il ragazzo poteva mostrarle. Lui non trapelava sentimenti, tale padre tale figlio, ma dimostrava il suo affetto maggior parte delle volte con i gesti, con i fatti. Lei ne era consapevole e stavolta sorrise con il cuore. - Devi smetterla di pensarci. Devi smetterla di prenderti cura di tutto e di tutti, pensa un po' a te stessa. Questo è un tuo difetto, che amo, ma che dovresti controllare. Condividi un po' delle tue preoccupazione con me, con Dravise, con Riki, con chiunque. Quante volte dobbiamo ripeterlo? Jules, sei una fan incoscente! -
Jules si mise a ridere, non pensava di ricevere tante ramanzine in meno di dieci minuti.
- Ho capito, ho capito! Ora voglio solo tornare a casa, sono stanca tutto qua. -
I tre la guardavano, la prima a parlare era Rori comprensiva: - Ha ragione la signorina Mirai, sarete stanchi tutti e tre, soprattutto per lei che è la prima volta, siate ragionevoli! - Le appoggiava una mano sulla gamba - Ti capisco, l'ansia e la stanchezza... saranno state dure da mantenere, quindi si riposi quanto può. Se ha fame non ha da chiedere, abbiamo qualche panino con noi. -
- Solo acqua, grazie. - diceva con la gola secca - Acqua dolce e liscia, mi sono stancata di quella salata. - scherzava, ma era davvero assetata. Rori tirò fuori una bottiglietta e gliela porse, poi offrì anche a Riki e Samuru che rifiutarono.
"Allora era veramente solo stanca." pensava Samuru sollevato, sospirando "Meno male. Non voglio più vedere Jules in quello stato. Lo impedirò da questo momento in poi." Decideva sicuro.

- BENTORNATI! -
Tutti gli amici, tutta l'associazione li accolse in coro nella grande sala da ricevimenti della WBMA, erano stati allestiti un sacco di tavoli, sculture di ghiaccio con una riproduzione del Tempio dei Mari, ma erano stati invitati solo le persone che ne erano a conoscenza. Tutti del quartiere Est assalirono Riki, mentre quelli del quartiere Ovest Samuru, insieme anche quelli di Crest Land. Jules era felice, era venuto anche Takeru vestito elegantemente.
- Sei bellissima, sorellona! - conveniva anche Hedehog - Mi sei mancata tantissimo. - la stringeva in un abbraccio che dal tocco leggero ma rassicurante, la mora capiva quanto avesse temuto per lei.
Jules aveva addosso un vestito di seta color blu notte, lungo e tempestato di cristalli ai bordi, con una spaccatura che faceva intravedere la coscia. Per la sua bassa statura forse non era un vestito adatto a lei, ma la WBMA aveva insistito e Rori era venuta addirittura a casa sua per acconciarle i capelli.
Quando era tornata a casa, la madre e il padre non sospettavano nulla, ma lei andò ad abbracciarli, mentre Takeru non l'aveva nemmeno salutata. Lei non se lo aspettava, ma ce l'aveva ancora con lei per non essersi presa nessuna protezione. TK odiava le persone incoscenti, ma proprio perché conosceva alla perfezione sua sorella.
Ma alla festa, l'aveva già perdonata, capiva con sollievo Jules.
- Samuru ti ha protetto tutto il tempo? Anche il campione Riki, vero? Non ti sei fatta male? -
Lei scuoteva il capo con un sorriso.
Si preoccupava sempre tanto, quando non doveva. - No, non mi sono fatta niente. E certo che Samuru e Riki mi hanno protetta, però sempre perché quella che combinava guai sono sempre stata io. -
- Hai chiesto scusa? -
- Sì. -
- Allora va bene così. - rispondeva con un ghigno - Vuoi ballare con il tuo fratellino? -
Faceva una smorfia. - Questo vestito farà una brutta fine se ballo. Chiedi a Sumi, penso che stia cercando di chiederlo a Riki, ma non ci riesce perché è troppo preso dai suoi amici. - ridacchiava, con TK tornava sempre allegra.
Lui accettava e andava a cercare l'amica, quando una voce la fece trasalire.
- Sono ben lontano da Takeru, a quanto vedo. - commentava Samuru dal tono monotono - Con lui sorridi sempre, ti lasci andare e non pensi a niente. Sei come Riki quando sei con lui. Vorrei che facessi lo stesso con me. -
Era dietro di lei con le braccia incrociate, indossava uno smoking bianco, con la camicia dentro nera e una cravatta d'argento, i capelli ribelli legati sempre in un codino e gli occhi blu scuro che incrociarono i suoi castani.
Si sentiva un po' in colpa. - Lui è mio fratello. Non sarai di nuovo geloso di TK? - ridacchiava, ma lui non cambiava espressione - Dài, Samuru, ti prego. E' stata la missione in sé che mi ha sfiancata. Fai passare un po' di tempo, tornerò come sempre. Sono la solita Jules, non mi vedrai più in quello stato, quindi sorridi. Se sorridi, sorriderò anch'io. -
- Va bene - le porgeva una mano - Mi concedi un ballo? Stai benissimo con quel vestito. - era leggermente rosso.
A lui non riusciva dire di no. Afferrava la mano esitante, ma appena l'appoggiava sulla sua, venne rinchiusa e lui con fare rassicurante la portava al centro della sala e le cinse i fianchi.
Rori annunciava: - Bene, signori e signore, scegliete un partner e iniziamo le danze! -
- Prima che te ne penti.. - incominciava Jules - Faccio schifo a ballare. -
Accennava a un sorriso. - Ti guiderò io -.
La musica incominciava, Takeru era stato invitato da un'altra ragazza prima che potesse chiederlo a Sumi, la quale era riuscita a invitare Riki che accettò; Samuru conduceva con abiltà e agilità, Jules ne fu sorpresa.
- Pensavo che in tutta la tua vita, avessi sempre e solo viaggiato e giocato a B-daman. Quando hai avuto tempo di imparare? - chiedeva con tono divertito. Grazie a lui, non sbagliava nemmeno un passo.
Affondava il viso sul suo posto preferito e all'orecchio le confessava: - Quando è venuta mia madre, l'ho vista ballare con mio padre e mi ha proposto di prendere qualche lezione. - non le rivelava che la madre gliel'avesse suggerito perché un giorno gli sarebbe servito per far colpo su Jules, cosa che aveva funzionato perché la mora mostrava un'espressione di pura gioia, il suo sorriso era luminoso e lo rendeva in pace con se stesso.
Siete davvero una coppia molto legata, eh?
"Ness!"
Non venirmi a cercare senza di lui. Fineresti solo per suicidarti.
"Sì!" era commossa, appoggiava la testa sul petto di Samuru e gli diceva: - Ness sta bene, Samuru. -
- Sono contento. -
- Ci aspetta, Samuru! Tutti e due! -.
Le si avvicinò con il viso, fronte a fronte, e la guardò dritto negli occhi, un lieve sorriso era disegnato ed era tutto rivolto alla sua fan, solo per lei, nessun altro poteva vederlo grazie anche ai capelli di lei che copriva tutti e due i visi, lui prese coraggio e lei si spinse in avanti, così che il contatto delle loro labbra fu lungo e appassionato.
- Se tutte le missioni si concludessero così, penso che viaggerei molto spesso. Ma non ti voglio mettere in pericolo, perciò non accettare più nessuna missione che ti offrono, capito? - le imponeva autoritario e severo.
- Come vuoi Samuru, ma tu non mi nascondere più niente! -.
"Ci rivedremo presto amica mia. Samuru e io verremo a prenderti!"

Nota d'Autrice
Hello Minna! Ormai la mia puntualità è intaccata di 24 ore ^^" Sorry, ma ieri sono stata fuori quindi... ecco qui, solo per voi, il nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto, ma c'è un altro piccolo mistero, anche se ora vi è stato rivelato il nome del B-Animal! Ed è... ci sarà un prossimo capitolo? Sì? No? Io penso proprio di sì! Oggi sono su di giri, quindi spero che non mi prendiate per pazza ;) Ringrazio tutti come sempre per aver letto e recensito!
Prossimo capitolo: EPILOGO - Annegali tutti, LightningNess!
Alla prossima!
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive

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Capitolo 6
*** 6. Annegali tutti, LightningNess! ***


Temple of Seas
Epilogo
Annegali tutti, LightningNess!

 
 
Erano passati degli anni dall'ultima volta che Ness si era fatta sentire.
Ogni tanto che Samuru veniva chiamato per una missione, Jules si ricordava di lei e di come le aveva promesso che sarebbero venuti a prenderla. Ma come? Non avevano i fondi e i misteri dei B-daman erano aumentati. Più ne risolvevano, più ne uscivano di nuovi. Per fortuna che Samuru avesse lezioni private dopo aver terminato gli studi al liceo, ma non che gli servissero, essendo intelligente e il padre che comunque gli avrebbe insegnato le basi di tutto. Ora il ragazzo era coinvolto in qualche missione in Italia, ai pressi di un vulcano, l'Etna, se non si sbagliava.
La mora si annoiava a morte in casa, aveva finito il liceo da poco e aveva iniziato con legge, ma ora c'erano le vacanze e non sapeva come trattenersi senza Samuru. Si faceva un giro del quartiere e alla fine era capitata davanti alla WBMA, chiedendo di Rori, ma la signorina all'accoglienza le disse che era impegnata a una sfida nel quartiere Est.
"Che pizza... e ora?" Il suono dell'ascensore attirava l'attenzione di Jules, le porte scorrevoli si aprirono e apparve Novu Moru. "Guarda guarda. Il Drago rosso."
Si portava un dito sulle labbra e squadrava il b-shot davanti a sé: portava ancora i capelli color argento corti, ma indossava una camicia bianca normale, aperta al collo e portava dei pantaloni rossi bordeaux; era molto più alto rispetto a qualche anno fa e aveva sempre quell'espressione matura, ma con una nota di pericolosità e furbizia.
- Signorina Mirai, che piacere rivederla. - le andava incontro con in mano Dragren potenziato al meglio, e si inchinava, come faceva con tutte le persone per cui provava rispetto o per secondi fini - Cosa ci fa qui tutta sola? - domandava con interesse che si leggeva dagli occhi smeraldi.
Non vedeva niente di sbagliato nel rispondergli: - Ciao, Moru. Sono qui perché mi annoio. C'è qualche sfida che si sta svolgendo adesso al quartiere Ovest? Vorrei solo assistere. -
La squadrava dalla testa ai piedi. Era un continuo studio dell'avversario - Che ne pensa di una sfida tra noi due? -
Voleva declinare l'offerta da subito. - Non ho un B-daman, come puoi ben vedere. - Non voleva fare la presuntuosa, ma con lui non poteva mai abbassare la guardia, non riusciva a non provare della diffidenza nei suoi confronti.
- Ne scelga uno, allora. Qui alla sede c'è ne sono di tutti i tipi. - proponeva con un sorriso sincero - Lei ha tanto osservato molti B-shot professionisti, vorrei vedere cosa può fare una fan con tale spirito di osservazione. Anch'io molto spesso mi limito a guardare, ma è importante anche partecipare. Signorina Mirai, da questa parte. - le suggeriva di seguirlo, Jules stava per fare un passo, quando una voce riecheggiava nella sua testa.
Dove credi di andare? Sono io la tua unica e sola B-daman!
"Ness? Ness!"
Quando Novu si voltò, vide Jules essere avvolta da una luce rosa-violacea, spalancò gli occhi e fece per toccarla, ma la luce era troppo accecante e rimase fermo a coprirsi gli occhi; l'attimo dopo il bagliore svanì e riprese a vedere.
Jules era in piedi con in mano un B-daman. Era il misterioso B-daman marino. Lo aveva riconosciuto da qualche fotogramma dato dalla WBMA dopo la missione nella quale aveva partecipato la mora.
- Io sono la sua partner! Non potete affibbiarle la prima che capita! Lei è la cara amica mia! -
- Ness! Sei tornata! - esclamava felice, portandosela sulla guancia ad accarezzarla.
Novu stupito aveva la bocca spalancata, fu Dragren a parlare per lui: - Bene, ora possiamo incominciare la sfida! -
L'Ippocampo non se lo faceva ripetere due volte. - Jules, ora sono LightningNess! Tu preferisci il Fuoco Rapido, vero? -
La mora annuiva determinata. - Sì! Combattiamo, Moru! -
- Ma quel B-daman è qui veramente? Non dovrebbe essere sotto metri e metri di profondità nell'acqua? - chiedeva ancora perplesso l'albino - O è un’apparizione come faceva Phoenix? -
Ness sbuffava. - Mi avete costretta. Finché Jules non combatteva, sapevo che non mi avrebbe tradito. Poi sei arrivato tu e hai rovinato tutto! E poi, sono qui solo momentaneamente. Jules, io vi aspetto ancora, sai! -
Jules mise il broncio. - Non rimarrai qui per sempre? -
- No. - diceva il b-daman tra le sue mani - Mi devi venire a prendere lealmente. Sennò il Tempio dei Mari non accetterà mai di lasciarmi andare. Se verrai munita con il tuo ragazzo, non ci saranno problemi. Ti leggo nel cuore e anche lui è migliorato tantissimo. Anche tu cara amica mia, dài, mostriamogli cosa sappiamo fare! -
Novu sospirava e disse: - Non credo che solo la semplice osservazione possa batterci. - Faceva spallucce, ma lei non se ne curò - Va bene, incominciamo! -
 
La sfida era il BreakBomber vecchio stile, da 5 blocchi e fino ai blocchi gialli, Jules non se la cavava male, anzi aveva capito il meccanismo e dava del filo da torcere a Novu, ma la sua calma irritava la ragazza, che perdeva le staffe in un men che non si dica, ma arrivati ai blocchi rossi, lei si ripeteva "Calma e concentrazione, non farti distrarre".
Ness era abile di suo, era un b-daman di Controllo, come Dragren, ma ora possedeva le caratteristiche di un b-daman fuoco rapido e non risparmiava colpi.
Novu per lealtà aveva modificato Dragren in StrakeDragren, così che potesse combattere ad armi pari e dimostrare che in qualsiasi forma era il suo partner, avrebbero sbaragliato tutti gli avversari che avrebbero incontrato; ora quasi se ne pentiva, la ragazza e il b-daman erano abili insieme. Il viso imperlato di sudore di lei gli faceva capire che era affaticata, quasi lo rassicurava avere quasi il controllo totale della partita.
- Bruciali vivi, StrakeDragren! - enunciava la sua mossa finale per avvalersi dei primi punti, ma Jules lo impedì con una mera imitazione dell'Attacco del Signore dei Draghi appartenente a Riki e Dracyan. - E' inutile che usiate mosse speciali di altri B-Daman, non funziona una seconda volta con noi. Vero Dragren? -
Ripartiva all'istante, Jules si concentrò e fece l'attacco Furia Spinosa del fratello, non aveva mai giocato con Ness e nemmeno accordato una mossa speciale con lei. Ma non si fece assalire dal panico.
Ascolta il tuo cuore, Jules. Verrà da sola. Vedrai.
"Sì" Inspirava, grazie all'attacco di Hedgehog era riuscita a conquistare un punto, mentre Novu era in vantaggio con due punti. - Non mi arrenderò! Vai, Attacco Tornado a Spirale! LightningNess! - eseguiva alla perfezione la mossa di Samuru e Dravise, aveva osservato così tante volte Samuru farla, che ormai era impressa nella sua mente come se fosse stata sempre sua.
- Bruciali vivi, StrakeDragren! -
"Continua a dire quella stupida frase solo perché la sua mossa e il loro spirito fanno fuoco e fiamme, ma non finiremo mai bruciate perché.." ..Noi abbiamo l'acqua dentro! Tutti i laghi, i mari e gli oceani ci presteranno la loro forza!
Anche se un po' esitante, volle provare. - E' ora della nostra mossa speciale! Annegali tutti, LightningNess! Attacco Cascata dell'Ippocampo! - le dieci biglie lanciate una dopo l'altra, erano allineate prima in fila e poi si allargarono in orizzontale, come se fosse un’onda, ma si gettarono ai rimanenti blocchi rossi violenti come la Cascata di Dio nel Tempio dei Mari. Era una mossa veloce e precisa, ma niente era in confronto con la potenza di Dragren che riuscì a mantenere il controllo di un blocco. Ora erano alla pari.
- Solo perché è la tua prima partita, non ti lascerò vincere, signorina Mirai. - annunciava la sua vittoria Novu.
- Nessuno ti ha chiesto il contrario! - rispondeva a tono Jules - Dobbiamo vincere, Ness! -
- E così faremo! - Lanciarono l'ultimo colpo contemporaneamente, i B-Animal uscirono e l'Ippocampo si scontrò contro il Drago Rosso. "Vai, Ness!" Il Drago Rosso era riuscito a spingerlo di un centimetro "No, non ci possiamo arrendere!" Jules stringeva i denti e urlava: - No, non ancora! -
La biglia di Ness rispedì il centimetro al centro, e lo restituì al mittente, erano vicine alla vittoria. "Ancora un ultimo sforzo!" Si stava formando una grande nuvola di vapore, era soffocante, ma entrambi i giocatori mantennero lo sguardo fisso. Novu sorrideva. "Cos'ha da sorridere?"
- Jules! - era Samuru che era rientrato dalla missione, Dravise gli aveva detto che sentiva una forza combattiva in quella sala dove l'ha condotto, e ora vedeva la mora combattere con Novu. - Che cosa sta succedendo qui? -
La ragazza si era voltata per la sorpresa con grosso sorriso.
La partita era conclusa. Aveva vinto Novu.
- Samuru! -
Sì, nei suoi pensieri c'era solo lui, ma quando si ricordò della partita, si girò al campo di breakbomber e vide il risultato. Ness la sgridava come nessun B-daman avesse mai fatto:
- Ti fai distrarre sempre da lui!! Non è possibile! Stavamo vincendo! -
Se la portava davanti, così che le potesse parlare faccia a faccia. - Non te la prendere, dài, abbiamo fatto del nostro meglio. Non importa, mi sono divertita. Mi dispiace che tu sia venuta qui dopo tanto tempo e abbiamo perso, ma ci saranno altre volte. -
- Non ci penso nemmeno! - rispondeva Novu immediatamente - Non intendo sfidarvi un'altra volta. Siete state tenaci, ma avete molta strada da fare. E quando l'avrete percorsa, non voglio essere lì a sfidarvi. Per poco non finivamo annegati, vero Dragren? - il b-daman confermava, poi l'albino si rivolse a Samuru - La tua ragazza fa paura, Shigami. Buona fortuna, non vorrei essere nei tuoi panni mai e poi mai! - e li salutava con un cenno di mano, andandosene.
Samuru si avvicinava a Jules, fissando con sospetto Novu mentre gli passava accanto "Che cosa avrà in mente?", ma Jules lo riportò alla realtà. - Samuru, sei tornato! - Lo baciò sulle labbra e allacciava le sue mani dietro il suo collo.
- Jules, non è modo di lasciare la tua partner qui. -
S'irrigidì a guardarla. - Eh eh, scusa. - Anche Samuru guardava l'Ippocampo sorpreso.
Samuru era cresciuto molto ed era più affascinante, riconosceva il B-Animal marino, aveva gli stessi occhi duri e affilati, ma erano più rilassati. Portava una maglietta a maniche lunghe nera e sopra una giaccia gialla a maniche corte, sotto dei jeans che aderivano perfettamente alla vita. - Cosa ci fa lei qui? - La linciava, ma ricambiò l'abbraccio a Jules.
La mora ricevette un bacio sulla fronte e poi spiegava: - Moru mi voleva sfidare, perciò gli ho detto che non avevo un B-daman e allora Ness si è ingelosita perché me ne voleva far scegliere uno. Ora, però, devi andare, vero? -
Accarezzava la testa del B-daman e aveva subito un'espressione rattristata. - Sì. Vi sto ancora aspettando. -
Dravise intervenne: - Stiamo solo aspettando il momento giusto, vero Samuru? - Il ragazzo fece un cenno di capo impercettibile - Devi attendere poco. E poi puoi venire qui ogni volta che Jules verrà sfidata, no? -
Rimase per un po' in silenzio. - Non per molto. Se non trovo un partner, non avrò più energie per mantenere il Tempio dei Mari se continuo un andirivieni. Il B-Cristal mi sarebbe servito molto, a questo punto. Finché sarò immerso nell'acqua, avrò infinita energia ma ora, se non torno al più presto, perderò ogni mio potere e il Tempio andrà distrutto. Shigami Samuru. - il ragazzo le prestò attenzione - Ti affido la cara amica mia. -
- Non sei certo tu a decidere, - puntualizzò Samuru - ma va bene. -
- Ciao Ness, a presto. - salutò la ragazza.
La luce catturò il B-daman e l'attimo dopo scomparve.
Samuru la abbracciava da dietro. - Non essere di nuovo triste per settimane. Mi serve la Jules sorridente dopo un incarico che ho dovuto svolgere a migliaia di chilometri di distanza e un lungo viaggio estenuante -.
Lo capiva e riprendeva il buon umore per esser tornato. - Non lo sarò, tranquillo. Bentornato, Samuru! -
- Grazie. -
- Bentornato anche a te, Dravise! - rivolgendosi al Drago Bianco, il quale la salutava con estremo riguardo. - Vogliamo farci un giro al parco? - domandava, aggrappandosi al braccio del ragazzo - Oppure casa mia? -
Samuru scelse immediatamente. - Decisamente casa tua -
Rideva. - Immaginavo. Anche tu mi sei mancato tanto -.
S'incamminavano all'uscita, parlando della missione, dei vecchi ricordi, di tutto quello che hanno passato, e sapevano che non si sarebbero mai separati, perciò quella che era una promessa fatta a Ness, era un'assicurazione.
Un giorno, sarebbero andati a riprenderla. Un giorno.
 
Nota d'Autrice
Spero che vi sia piaciuto anche quest'ultimo capitolo!
Ringrazio tutti coloro che hanno seguito, recensito e letto! :)
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive
 

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