Premessa:

I One Direction si sono sciolti nel 2018, dopo solo 8 anni dalla loro nascita, non si sanno i veri motivi, ma durante una conferenza stampa hanno annunciato a 400 giornalisti che la loro carriera da gruppo era terminata.

Dopo quell'intervista, si alzarono e scomparvero dietro ad una tenda, generando il panico tra le fans.

Martedì 23 Giugno 2020. New York. Casa di Louis Tomlinson e Zayn Malik.

LOUIS

Un clackson mi svegliò, maledetta New York, maledetto traffico e maledetta mattina dopo una serata dove il tuo ultimo ricordo risale alle 21:30 quando hai chiuso il negozio di tatuaggi insieme al tuo migliore amico e socio Zayn.

Presi l'Iphone sotto il cuscino e guardai l'ora, erano le 9:30 del mattino, tra un'ora avrei dovuto aprire il negozio. Controvoglia mi alzai da quel letto meraviglioso, presi i pantaloni della tuta sulla sedia vicino al letto, me li misi e scesi in cucina per fare colazione.

“Ohi, buongiorno bel figliolo!” disse Zayn quando entrai in cucina, mezzo addormentato, feci un gesto con al testa e poi aprii il frigo, naturalmente mezzo vuoto, e presi un po' di latte.

“Stavo pensando che ci meritiamo una vacanza!” affermò Zayn mentre mi sedetti sul divano a leggere il giornale e bere il latte.

“E dove vorresti andare? Una settimana alle Hawaii a rimorchiare qualche bel figaccione così Jonathan ti ammazza?” chiesi ironicamente. Jonathan e Zayn stavano assieme da quasi un anno e mezzo, si erano conosciuti quando Jonathan era venuto a farsi il primo tatuaggio da noi, anzi fu il nostro primo cliente.

“Veramente pensavo di tornare a casa... è tanto che non ci andiamo!” affermò Zayn guardandomi negli occhi.

“Ci siamo andati per Natale. Neanche sei mesi fa!” affermai continuando a leggere il giornale.

“Louis non sei curioso di vedere come crescono le tue sorelle e fratelli? Sono sei mesi che non vediamo le nostre famiglie, i nostri amici. Una vacanza ci farà bene. Dai, facciamo.” mi incoraggiò Zayn.

Aveva ragione, non vedevo la mia famiglia da tanto. Mamma e Dan sono felicemente sposati da sei anni, finalmente mamma ha trovato un equilibrio con un uomo. Lottie ha quasi 21 anni e studia moda all'Università di Manchester, Fizzy ha 19 anni e vive a Manchester con Lottie, e studia all'università legge. Phoebe e Daisy hanno 16 anni e frequentano il liceo e sono diventate due fotomodelle, sono un pochino geloso, però sono felice per loro. Ed infine Ernest e Doris frequentano il primo anno di scuola elementare e stanno crescendo ogni giorno di più, delle volte mamma mi manda le foto di loro su WhatsApp oppure li vedo su Skype e sono sempre più grandi di quanto mi ricordassi.

“Facciamoli una sorpresa, non diciamo niente a nessuno.” affermai alzandomi dal divano.

“Ci sto! Ora prepariamoci che dobbiamo andare al negozio, poi magari nel pomeriggio andiamo in agenzia a prenotare il volo!” affermò Zayn mentre andò verso il bagno.

“Muoviti in quel bagno, perché siamo in ritardo!” urlai, sapendo che avrei aspettato per almeno 20 minuti fuori da quel bagno.

Martedì 23 Giugno 2020. Los Angeles. Ufficio di Harry Styles.

HARRY

“Buongiorno signor Styles. Dormito bene?” mi chiese Katherine, la mia segretaria, quando entrai in ufficio.

“Assolutamente, grazie. Chiamate per me?” chiesi mentre mi stava seguendo nel mio ufficio.

“Ha chiamato sua sorella per ricordarle che tra due settimane si sposa!” affermò Katherine.

“Me lo ricordo benissimo! Infatti stavo pensando di trovare un volo ed andare un po' prima a casa, tanto qui può pensarci anche Matt.” affermai deciso.

“Ma le band che doveva esaminare?” chiese Katherine.

“Le farò, ma non prendere appuntamenti per le settimane prossime... vado un po' a casa.. ho bisogno di rilassarmi!” affermai immaginandomi Holmes Chapel, casa mia.

“Va bene. Ah, mi stavo dimenticando, ha chiamato anche Nick.” affermò Katherine prima di uscire dalla stanza.

“Che ha detto?” chiesi sorridendo.

“Che la richiama tra poco e che è arrivato a Los Angeles.” affermò prima di uscire.

Nick era il mio ragazzo da un anno e mezzo, ci siamo incontrati per caso in un locale vicino alla mia vecchia casa. È un modello e gira il mondo quasi 365 giorni all'anno, ma mi fido di lui e so che non potrà mai tradirmi, mi è stato vicino quando sono arrivato da Londra ed avevo una paura assurda di questo posto, ha visto come mi sono rimboccato le maniche per diventare quello che sono ora, il nuovo guru delle band emergenti di tutto l'America.

“And we danced all night to the best song ever
We knew every line now I can’t remember
How it goes but I know that I won’t forget her
Cause we danced all night to the best song ever”

Il mio cellulare squillò, sentire quella canzone mi faceva male, ma mi piaceva, quindi l'avevo impostata come suoneria. Era mia sorella. Strano, è solo la quinta chiamata della giornata e sono solo le 10 del mattino.

“Mi spieghi che vuoi?”

“La tua segretaria ti ha detto che ti ho chiamato?”

“Sì Gem, me lo ha detto. Ma ti vuoi calmare? Mi vuoi stressare per due settimane finché non ti porterai su quell'altare quel povero Ashton?”

“Veramente sono io la povera, lui è tranquillissimo, dovresti vederlo!”

“Magari è agitato anche lui, ma non lo fa vedere! Mi spieghi perché mi hai chiamato stavolta?”

“Mi mancava sentire la tua voce..”

“Gem, ci siamo sentiti fino ad un'ora fa!”

“Lo so, è solo che boh, mamma è uscita con Rob ed io sono a casa da sola e boh, mi manchi.”

“Gem, ti posso dire un segreto?”

“Sì, come quando eravamo piccoli!”

“Tra cinque giorni sono a casa! Torno domenica così potrai stressarmi quanto vuoi anche dal vivo!”

“Cosa???? ma è meraviglioso Harry! Sei riuscito a liberarti prima?!”

“Per te, questo ed altro!”

“Ti voglio bene fratellino!”

“Ho 26 anni e ancora mi chiami fratellino?”

“Per me sarei sempre il mio fratellino, lo sai!”

“Sì sì lo so. Ora devo scappare però, tu cerca di stare tranquilla, chiama Chloe e chiedile se esce e vai a farti un giro e stai tranquilla. Ci sentiamo stasera. Chiaro? Ah e non dire nulla alla mamma del mio arrivo!”

“Promesso. Ciao piccolo mio!”

Chiusi la telefonata e sorrisi, sì mia sorella era dannatamente pazza, ma l'amavo per questo.

“Signor Styles, posso?” chiese Katherine bussando alla porta.

“Sì certo, mi dica!” dissi guardandola negli occhi.

“Le signorine Charlotte Tomlinson e Felicite Tomlinson la vorrebbero vedere, le faccio passare?” mi disse mentre i miei occhi al pronunciare di quei due nomi divennero spalancati.

“Ma certamente!” affermai alzandomi, stranamente sorridendo.

E dopo due minuti entrarono le due ragazze più belle che io abbia mai visto in questi due anni.

“Se ti disturbiamo, veniamo un altro giorno!” affermò Fizzy mentre chiusero la porta alle loro spalle.

“Voi due non disturbate mai, venite qui, bellissime donne!” affermai aprendo le braccia e abbracciandole dopo due anni che non le vedevo.

“Ci sei mancato Styles, tanto!” affermò Lottie mentre mi abbracciava.

“Non avete l'idea di quanto mi siete mancate voi. Ma che ci fate qui a Los Angeles?” chiesi staccandomi dall'abbraccio e sedendomi sul divano dell'ufficio insieme a loro.

“Una mini vacanza prima degli esami che ci aspettano.” affermò Fizzy.

“Dio quanto siete cresciute, siete all'università, siete diventate delle donne fantastiche e bellissime.” affermai guardandole.

“Anche tu non scherzi, questo studio è tuo?! Wow! È favoloso!!” affermò Lottie alzandosi ed andando alla mia scrivania.

“Ti manca l'Inghilterra?” mi chiese Fizzy ad un tratto.

“Sì, ma tra cinque giorni sarò lì, torno un po' a casa.. così ne approfitto per stare un po' con Gemma, è super mega agitata per..” cominciai a raccontare.

“Per il matrimonio con Ashton.” finì Lottie.

“Come sapete del matrimonio, vi ha invitati anche a voi?” chiese, avendo paura della risposta.

“No, Ashton è andato a New York qualche settimana fa e l'ha detto a Zayn e ce lo ha detto.” affermò Lottie quasi timidamente.

“Ah... come sta? Cioè come stanno?” chiesi, erano due anni che non vedevo Zayn Malik ma soprattutto Louis Tomlinson, l'amore della mia vita con cui sono stato 8 anni.

“Bene. Cioè dicono bene ma non sappiamo. Siamo qui apposta per scoprirlo. Ma prima di andare da lui volevamo vederti e stare qualche ora con te.” confessò Fizzy.

“A che ora avete l'aereo per New York?” chiesi curioso.

“Alle 15!” rispose Lottie mentre guardava le foto sulla mia scrivania.

“Allora, pranziamo assieme e poi vi accompagno io!” risposi tranquillamente.

Martedì 23 Giugno 2020. Londra. Casa di Liam Payne.

LIAM

“Buongiorno amore mio!” sentì mentre mi stavo svegliando.

“Ciao amore!” sussurrai appena sveglio mentre della labbra morbidissime accarezzarono le mie.

“Hai dormito bene principe?” mi chiese il mio ragazzo.

“Sì, accanto a te, sempre.” dissi aprendo gli occhi e vedendo la bellissima faccia di Mark, il mio fidanzato da 10 mesi.

“Che ore sono?” chiesi mentre mi stavo stirando.

“Sono le 15. hai dormito giusto poco!” affermò Mark dolcemente, mentre si stava preparando, doveva andare da qualche parte.

Mark ed io ci siamo incontrati nella mia palestra, un anno e mezzo fa, è stato amore a prima vista... per lui. Io non lo volevo, avevo deciso di smettere con l'amore dopo le varie delusioni che avevo avuto in passato. Ma Mark è stato paziente e mi ha aspettato per molti mesi, poi finalmente ho ceduto e ho capito che stavo sbagliando. Mark è fantastico, romantico, dolce, premuroso, è tutto quello che potevo chiedere dalla vita.

“Cosa devi fare oggi?” mi chiese mentre stava andando verso la cucina.

“Devo passare in palestra e poi devo andare da Ruth, ieri sera mi ha chiamato e mi deve parlare. Tu invece?” chiesi mentre mi alzavo da letto.

“Devo andare in università a parlare con un professore.” affermò Mark con la sua voce dolce.

“Manca poco alla laurea, eh?” domandai, sapevo già la sua risposta ma volevo vederlo agitarsi.

“Non sei d'aiuto se me lo ricordi!” affermò come avevo immaginato. “Cos'è che sta vibrando? È il tuo cellulare?” chiese in seguito.

Frugai nelle tasche dei pantaloni del pigiama e tirai fuori il cellulare e risposi.

“Ciao mami!”

“Ciao tesoro mio, ti disturbo?”

“Ma va, dimmi pure. È successo qualcosa?”

“No no, volevo solo sentirti. Sai è da un po' che non ti chiamo.”

“Mamma, ci siamo sentiti ieri, dimmi che succede!”

“Sono a Londra e mi chiedevo se avevi tempo per una mamma rompi scatole e vecchia.”

“Certo che ho tempo per te. Facciamo così, ci vediamo davanti alla mia palestra. Io mi preparo ed arrivo.”

“Ok amore mio!”

“Ciao mami!”

“A dopo piccolo!”

“Tua mamma è a Londra?” mi chiese Mark.

“Sì sì. Meglio almeno stasera non devo chiamare. Corro a prepararmi che sono in ritardo.” dissi dandolgi un bacio a stampo.

“Anche io vado. Ci vediamo stasera.” rispose uscendo dalla porta.

Dopo una ventina di minuti, ero pronto per uscire, quando mi arrivò un messaggio su WhatsApp. Il messaggio era stato mandato da Harry. Che stava succedendo? Lo aprii e lessi.

“Sono venute a trovarmi le piccole grandi Tomlinson. Sono delle donne e stanno andando a NY. Liam, credo che stia succedendo qualcosa.”

Lessi, guardai l'ora e deciso a chiamarlo. Ma non rispose.

Dannato Styles. Non può lanciare la bomba e poi tirarsi indietro.

“Hazza, tu lo sia meglio di qualsiasi altro, non mi interessa più. Mi fa piacere che sono venute a trovarti, ormai quei due hanno una vita lontana dalla nostra. Basta stare male per loro, l'abbiamo fatto per abbastanza tempo, mi sembra. Buona giornata mister Styles. E ricordati che ti voglio bene e che mi manchi dannatamente.”

Risposi e poi uscii di casa, ero dannatamente in ritardo e mia amdre mi avrebbe sgridato come faceva quando avevo 16 anni. Ed ora ne ho quasi 27!

Martedì 23 Giugno 2020. Dublino. Ufficio di Niall Horan.

“Ingegnere, posso disturbarla?” mi chiese Roger, uno stagista del mio studio.

“Certamente, dimmi Roger!” risposi sorridendo.

“Mi chiedevo se questo progetto può andare bene, sa ho passato l'intero weekend a disegnare per farglielo vedere stamattina.” rispose il ragazzo.

“Mmm sembra buono, facciamo così, lo porto a casa e ci do un'occhiata e domani ti do il mio parere.” affermai mentre vedevo che la faccia di Roger stava diventando felicissima.

“Grazie, non sa quanto ne sono felice!” rispose stringendomi la mano ed uscendo dall'ufficio.

Era un fenomeno quel ragazzo.

Mentre stavo guardando il progetto il mio cellulare squillò, era Ashton.

“Maritino, che succede?”

“Tu ci sarai al mio matrimonio, vero?”

“Certo! Come posso perdermi tu che ti sposi con Gemma Anne Styles, dopo sei anni di relazione?!”

“Niall, sono serio, tu sarai lì per sostenermi?”

“Sì Ash, sarò lì come ci saranno Luke, Miki e Cal!”

“Già. Solo voi ci sarete.”

“Ci sarà anche Harry. Lo sai!”

“Già e voi due non vi parlerete!”

“Certo non litigheremo durante la cerimonia. Ma che dici Irwin? Sei ubriaco?”

“No e solo che mi dispiace che gli altri non ci saranno.”

“Lo so. Ma stai tranquillo, andrà tutto bene.”

“Grazie amico!”

“Prego ed ora torna a scrivere musica!”

“Ciao irlandese!”

“Ciao australiano!”

Chiusi la conversazione e decisi di uscire dall'ufficio ed andare a fare una passeggiata, avevo bisogno di aria fresca e pulita per pensare.

Mercoledì 24 Giugno 2020. New York. Negozio di tatuaggi di Zayn Malik e Louis Tomlinson. Pomeriggio.

LOUIS

“Grazie per questo tatuaggio, siete sempre molto gentili e bravi!” disse una ragazza che si era appena fatta tatuare sulla spalla destra un cuore.

“Torna quando vuoi!” affermò Zayn mentre stava mettendo apposto lo studio.

“E anche l'ultimo appuntamento è andato. Ti va se andiamo in agenzia per prenotare il volo?” mi chiese Zayn dopo una ventina di minuti.

“Dove andate di bello?” chiese una voce alle nostre spalle, una voce molto familiare.

Mi voltai e vidi le mie due sorelle Lottie e Fizzy dentro al mio negozio.

“Oddio, ma che ci fate qui?” chiesi andandole incontro per abbracciarle.

“Ci mancavi e allora siamo venute qui!” rispose Lottie mentre stava salutando Zayn.

“Già e poi ne abbiamo approfittato per vedere Los Angeles, San Francisco e finalmente New York!” continuò Fizzy.

“Siete state a Los Angeles?”chiesi alla più piccola delle sorelle.

“Sì, siamo state una giornata a Los Angeles.” rispose Lottie quasi risentita delle domande che le stavo facendo.

“Comunque, parlavate di un viaggio. Dove andate di bello?” chiese Fizzy per stemperare il momento di tensione tra me e Lottie.

“Volevamo fare una sorpresa e tornare un po' a casa.” confessò Zayn sorridendo.

“Venite per il matrimonio allora?” chiese Fizzy felicemente.

“No. Veniamo a trovare le nostre famiglie, ma partiamo prima del matrimonio. Lo sapete.” risposi senza pensarci.

“Certo che lo sappiamo! Lo sanno tutti!” affermò Lottie palesemente arrabbiata.

“Fizzy, perché non mi accompagni a fare i biglietti? Poi ci vediamo tutti a casa?!” chiese Zayn, sapeva che io e Lottie avevamo bisogno di parlare.

Fizzy accettò, mi salutò e poi uscirono, lasciandoci da soli.

“Non sei grande per tenermi il broncio? Mi dici che succede?” chiesi mentre tiravo giù la serranda del negozio.

“Siamo state da Harry...” affermò Lottie sedendosi sul divano dove di solito aspetta la gente.

“L'avevo intuito quando mi avete detto di essere andate a Los Angeles.” risposi.

“Lo sai che ha alcune delle vostre foto sulla scrivania? Che come suoneria ha Best Song Ever? Che come sfondo del cellulare ha il tuo tatuaggio Oops!? Che come ci ha viste aveva gli occhi gonfi di lacrime? Che ci ha detto che gli manchiamo?” mi bombardò di domande sarcastiche, che naturalmente non avevano una risposta, perché non sapevo nulla di nulla. Io e Zayn molte volte siamo andati a Los Angeles per parlare con delle persone addette per i tatuaggi, ma non stavamo mai più di qualche ora, per paura di vederlo e affrontarlo!

“Lottie lo sai che sono due anni che non lo vedo e non lo sento.” risposi sedendomi vicino a lei.

“Louis vieni al matrimonio. Gemma ci ha chiamato quando siamo arrivate all'aeroporto e ha invitato tutta la famiglia. Gemma e Ashton sono tuoi amici.” disse Lottie per convincermi.

“Lottie... non mi vorrà vedere... l'ho tradito... con il nostro migliore amico... Con Zayn.. Sono stato orribile. Nel giro di una notte, per il troppo alcool ho perso due amici ed un fidanzato.” confessai con le lacrime agli occhi.

“Louis... chiamalo e chiedigli se vuole che tu vada.. se dice no.. ok, ci hai provato, ma se dice sì, farai felici tutti. Ti do il mio cellulare così lo chiami con il mio!” disse Lottie prendendo il cellulare, me lo diede, si alzò dal divano ed andò al piano di sotto dello studio, dove facevamo i tatuaggi.

Presi coraggio e lo chiamai. Squillava... avevo paura...

“Ehi piccolina! Siete arrivate?”

“Sono io.”

“Ah.”

“Non mettere giù, ti devo chiedere una cosa.”

“Veloce che sono in macchina e che sto guidando.”

“Gemma ha invitato la mia famiglia al matrimonio e mi chiedevo se..”

“Per me va bene... per Liam meno.. ma per me va bene.”

“Non sai neanche cosa volevo chiederti.”

“Non sono cretino. So che mia sorella vi ha invitato al matrimonio, glielo detto io.”

“Ah.” rimasi spiazzato. Ad un tratto sentì come una porta che si apriva dall'altra parte del telefono, qualcuno era con lui.

“Con chi sei al telefono amore?” sentì domandare.

“Con nessuno, un mio vecchio compagno di classe. Vabbè ciao, ci vediamo al matrimonio!”

“Ciao.” dissi, ma lui aveva già chiuso la conversazione.

Andai da Lottie al piano inferiore.

“Ci hai parlato?” mi chiese.

“Sì, ma c'era anche il suo fidanzato.” risposi mentre mia sorella si ripresa il cellulare.

“Ah sì, quel bel figliolo di Nick, il modello mondiale di intimo!” affermò Lottie facendomi dannatamente ingelosire.

“Ehi, da che parte stai tu?” chiesi tirandole un cuscino.

“Sempre dalla tua, fratellone!” rispose tirandomi a sua volta il cuscino sorridendo.

“Si sono addormentate?” chiese Zayn mentre era sul balcone a fumare.

“Sì, ascolta Zay, oggi ho sentito Harry.” confessai d'un fiato.

“Vi siete parlati? Che è successo?” chiese Zayn quasi divertito.

“Andremo al matrimonio, anche se Liam non è felice della tua presenza, manco della mia, veramente.” confessai accendendomi una sigaretta.

“Io pensavo di non andarci. Troppi occhi puntati addosso.” affermò Zayn.

“Zayn, dobbiamo chiarire questa situazione. Le nostre famiglie sono sempre state unite e sono due anni che non si parlano moltissimo. Eravamo ubriachi quando è successo, possiamo continuarci a prendere in giro e dirci che non ci manca il sorriso di Niall, i ricci di Harry e il so-tutto-io di Liam, ma sarebbe solo una bugia.” affermai deciso guardandolo negli occhi.

“Louis, sono andato avanti. Ora sto con Jonathan, lo amo! Liam è il passato!” rispose Zayn con lo sguardo basso.

“Ah sì, infatti lo ami così tanto, che non ci hai fatto ancora niente? Che ogni volta inventi qualche scusa per tornare a casa e non passare la serata con lui! Sono silenzioso, non scemo!” confessai Louis, avevo svelato il suo piccolo segreto.

“Louis....” cominciò Zayn ma fu interrotto dal mio cellulare. Mi stava chiamando qualcuno alle 2 di notte? Ma chi? Mi bloccai. Liam mi stava chiamando.

“Payne, che succede?” Zayn spalancò gli occhi. Misi il vivavoce, ma feci il segno di stare zitto a Zayn.

“Ti posso parlare Lou?”

“Certamente, dimmi.”

“Harry mi ha detto che tu e Z.. lui venite al matrimonio.”

“Eh già!”

“Possiamo comportarci da persone mature?”

“Cioè? Io non ho nessuna intenzione di litigare, se è quello che stai intendendo.”

“Dobbiamo cercare di andare d'accordo per un giorno, per Gemma e Ashton!”

“Liam, lo so! Mi hai chiamato per questo? Non sono così tanto idiota!”

“Veramente ti ho chiamato anche per un'altra cosa.”

“Dimmi.”

“Come sta?”

ZAYN

Sorrisi, si stava preoccupando per me? Louis mi fece segno di rispondere io, mi diede il cellulare e lui tornò dentro, lasciandomi sul balcone, da solo, o per lo meno con Liam, dall'altra parte della conversazione.

Presi un respiro e poi sorrisi.

“Sto bene, cioè non benissimo, ma me la cavo!”

“Fammi indovinare, ci ha lasciati da soli a parlare?”

“Indovinato.”

“Stronzo.”

“Vabbè, se non vuoi parlare con me, lo capisco.”

“Non ci riesco ancora. Scusa. Ci vediamo al matrimonio. Ciao Malik!”

E chiuse la conversazione. Non era ancora pronto. Come biasimarlo, l'avevo ferito, tradito, pugnalato.

Tornai dentro e mi sedetti sul divano vicino a Louis che stava frugando qualcosa sul PC.

“Mi manca. E sì, non faccio sesso con Jonathan, perché non è Liam. E sì, lo amo ancora.” affermai prendendo un cuscino e mettendomelo sulla faccia per coprirmi la faccia.

“Ti va di partire domani?” mi propose Louis.

Tolsi il cuscino e lo guardai sbalordito.

“Cosa?? ma gli appuntamenti che abbiamo allo studio?” chiesi alzando un po' la voce, avrei scommesso di aver svegliato le ragazze nell'altra stanza.

“Chissene frega! Lottie ha ragione, dobbiamo tornare a casa e riprendermi ciò che è sempre stato nostro. Io Harry e tu Liam, ma soprattutto dobbiamo riguadagnare la fiducia di Niall, non una cosa semplice.” affermò Louis deciso.

“Noi appoggiamo l'idea.” dissero due voci alle nostre spalle. Scommessa vinta.

Sorrisi e annuì, era una cosa pazza, ma bellissima. Domani sarei tornato a casa. Avrei riabbracciato mia madre, mio padre, le mie sorelle e la mia famiglia, ma soprattutto avrei cominciato a riconquistare Liam Payne.

LOUIS

“Lottie, Fizzy, Zayn ed io domani prendiamo il primo aereo utile e voliamo a Londra. Stacca la spina da quel cavolo di ufficio e vieni anche tu! Boo”

Digitai per messaggio su WhatsApp ad Harry. Guardai l'orologio ed erano le 3 passate, a Los Angeles era l'1, starà dormendo di sicuro.

Mi coricai sul letto assieme a Lottie e Fizzy e cercai di prendere sonno quando il mio cellulare vibrò. Le mie sorelle alzarono al testa e mi guardarono, sapevano che stavo aspettando una risposta.

“Se non lo apri entro trenta secondi, lo facciamo noi!” mi minacciò Zayn che era corso in camera.

Sorrisi e lessi.

“Arrivo a New York alle 10:30, fatevi trovare lì! Buona notte! Hazza”

Lessi ad alta voce, Lottie e Fizzy saltarono sul letto di felicità.

Zayn mi sorrise.

Ero felice, cosa che non succedeva da anni, da due anni, per la precisione

Giovedì 25 Giugno 2020. Los Angeles. Casa di Harry. Notte.

HARRY

Scesi piano dal letto e, senza fare molto rumore, preparai la valigia. Nick dormiva pacifico nel letto, dove poco prima c'ero anche io. Quando lessi il messaggio di Louis, non so perché qualcosa mi scattò e risposi di getto, sapevo che c'era un aereo che apriva da Los Angeles alle 5:20 e sarei atterrato a New York per le 10:30. Avevo due ore, per farmi una valigia veloce, una doccia veloce, chiamare un taxi e raggiungere l'aeroporto. Peccato che feci un casino assurdo e Nick si svegliò.

“Ehi cucciolo, che fai?” mi disse mezzo addormentato.

“Sshhh torna a dormire, sto preparando la valigia, devo partire immediatamente per Londra, mia mamma non è stata molto bene.” mentì spudoratamente, ma dire la verità non era consigliabile, anche perché non sapevo quale fosse la verità.

“Ti accompagno?” si propose Nick dolcemente.

“No, torna a dormire.. ci sentiamo quando sono a Londra e poi ci vediamo al matrimonio.” affermai dandogli un bacio a stampo e poi correndo sotto al doccia.

Nick si riaddormentò subito, meno male che non sospettava nulla.

Chiamai il taxi alle 3:25, lasciai un messaggio sul tavolo a Nick e poi uscii di casa. Los Angeles di notte era fantastica e magica. Il taxi arrivò immediatamente ed mi portò all'aeroporto. Arrivai, entrai, feci il check-in e poi aspettai che annunciassero il mio volo quando il mio cellulare squillò con la suoneria di “They don't know about us”, la suoneria di quando mi chiamava Louis.

“Che ci fai sveglio?”

“Harry a New York sono le 7 del mattino.”

“Ah già. Comunque tra venti minuti ho l'aereo.”

“Mi dispiace averti fatto cambiare i programmi.”

“Non importa. Ci vediamo tra poco Louis.”

“A dopo.”

Già, tra poco, dopo due anni, lo avrei rivisto davvero, senza più nascondermi tra i cespugli davanti al loro negozio di tatuaggi. Ok lo confesso, ho preso molte volte questo aereo in questi due anni, solo per vederlo due ore mentre stava tatuando qualcuno oppure mentre era fuori a fumare una sigaretta. L'ultima volta? Neanche due settimane fa. Ma Louis non dovrà saperlo, mai!

Salì a bordo e dopo poco decollai, 5 ore e avrei rivisto Louis e avrei abbracciato Zayn Malik, lui era la causa della mia rottura con Louis, ma ormai non importava più. Mi mancava abbracciarlo.

Mi addormentai in volo. Era dannatamente stanco.

“Informiamo i passeggeri che stiamo sorvolando New York e che tra poco saremo a terra, allacciate le cinture e buon atterraggio.” sentì dire dall'altoparlante. Ero arrivato. Ero puntualissimo. Ero a New York.

Il portellone dell'aeroporto si aprii e cercai le quattro facce conosciute. E le trovai. Erano vicino ad un pilastro a pochi metri dall'entrata dell'aeroporto.

Sorrisi mentre Lottie e Fizzy mi corsero incontro.

“Ciao Harry!” urlarono mentre mi abbracciarono.

“Ma ciao bellissime. Quanto tempo!” dissi ironico.

“Sì Styles, sei sempre dannatamente sexy come ti ricordavo!” affermò Zayn mentre ero ancora abbracciato alle ragazze.

“Anche tu non scherzi Malik e mi sei dannatamente mancato!” affermai prima di abbracciarlo.

“Scusami..” mi sussurrò all'orecchio.

“Già fatto. È storia vecchia. Ti voglio bene. Davvero!” sussurrai di risposta.

“Posso salutarlo anche io, oppure no?” chiesi Louis guardando la scena.

Risi come un bambino, mi staccai da Zayn e poi lo guardai negli occhi, era come me lo ricordavo, bello come sempre e basso come quando l'avevo lasciato.

“Ciao Louis.” dissi guardando negli occhi.

“Ciao Harry.” rispose sorridendo.

“Non è che se vi abbracciate succede qualcosa, eh?!” disse Fizzy.

Aveva ragione. Salì sulle punte, come non facevo da tempo, e lo abbracciai forte, come non facevo da tempo con una persona.

“Mi sei mancato Boo!” sussurrai di getto.

“Non hai idea di quanto mi sei mancato tu Hazza.” rispose immediatamente stringendomi sempre più forte.

Nick era straordinario, ma la pelle di Louis, la barba, gli occhi da cane bastonato, il sapore di Louis mi erano dannatamente mancati, non potevo mentirmi ancora.

“Andiamo a prendere qualcosa da mangiare, voi volete qualcosa?” chiesero Lottie e Fizzy verso le 12. il nostro volo ci sarebbe stato alle 14:45.

“Una bottiglia di acqua, grazie!” rispose Zayn.

“Facciamo una foto e mandiamola a Gemma. Lei non sa nulla.” domandai.

“Ecco fatta, sembriamo dei cretini, lo sapete vero?” affermai mentre la stavo mandando a Gem.

“Sempre saputo.” rispose Louis sorridendo.

“Aeroporto di NY. Avvistati tre componenti di una ex-boyband famosa in tutto il mondo, diretti a Londra,per il matrimonio della sorella di uno di questi!”

Scrissi un messaggio a Gemma ed uno a Liam.

“Qualcuno missà che ti ha risposto.” affermò Zayn sentendo la suoneria del cellulare.

“Sì, è Liam. Gliel'ho mandata anche a lui.” confessai agli altri.

“Che risponde? Qualche insulto?” chiese Zayn, mi sono perso qualcosa? Non voglio indagare, ho tempo per capire.

“Volevo dirvi che avete passato i 25 anni da un po' e che i selfie se li fanno i ragazzini non gli uomini adulti. Comunque siete bellissimi. Avete delle occhiaie da paura, ma bellissimi. A che ora arrivate a Londra?”

Lessi ad alta voce mentre gli altri due risero di gusto.

“Forever Young baby! Comunque alle 22. ci vieni a prendere? Ps: Zayn è bellissimo e chiede di te!” scrissi di risposta mentre Lottie e Fizzy parlavano con Zayn e Louis.

“Lo vedo che è bellissimo. Devo trovare una scusa con Mark e se riesco vengo. Ma non sono sicuro di volerlo vedere davvero.” mi rispose. Forse tornavamo alle origini.

“Lo pensavo anche io, ma stiamo scherzando normalmente, come se questi due anni non fossero passati, come se non fosse successo nulla. Certamente ce lo ricordiamo sempre quello che ci hanno fatto, ma dobbiamo andare avanti. Liberati da Mark e vienici a prendere.” scrissi. Lo so come si sentiva Liam, ma non potevamo mentire a noi stessi, li amavamo ancora.

“Harry, abbiamo un problema. Biondo, irlandese!” colpito ed affondato. Feci vedere il messaggio agli altri due.

“A quello ci pensiamo più avanti. Lui non sarà facile da riconquistare.” risposi su suggerimento degli altri.

“Non mi risponde da settimane.”

“Manca a noi.”

“Mi siedo dietro insieme a Lottie e Fizzy, così voi due parlate.” disse Zayn quando salimmo sull'aereo.

Sentì Louis ringraziarlo ed io sorrisi.

“Giuro che se ti addormenti e russi, ti picchio davanti a tutti!” affermai mentre prendemmo posto.

“Sei tu che russi, mica io!” rispose facendomi la linguaccia.

“Sei felice di tornare a casa?” chiesi mentre stavamo decollando.

“Più o meno. Cioè non so come le mie sorelle, mio fratello e mia madre, reagiranno al mio ritorno.” mi confessò.

“Saranno felici.” risposi per tranquillizzarlo.

“E tu, invece? Non sembri felice.. Hai paura per Gemma?” mi chiese.

Ma in quell'istante il mio cellulare vibrò, mi ero dimenticato di spegnerlo. Gemma mi aveva risposto alla foto.

“Il regalo più bello di matrimonio. Voi <3 Tremate tremate, gli Americani stanno tornando.” lessi e sorrisi.

“No, è solo che torno a casa da un po' e il fatto che sto tornando per il matrimonio di mia sorella, è strano!” affermai.

“Beh ci hanno messo un po' ma alla fine ce l'hanno fatta a sposarsi.” affermò mentre guardava fuori dal finestrino.

“Liam ci verrà a prendere all'aeroporto. Così finalmente anche Zayn si toglierà quel broncio.” confessai a Louis a bassa voce per non farmi sentire da Zayn.

“Stavo pensando una cosa però... se torniamo a casa nostra, poi non ci vedremo di nuovo più. Io a Doncaster, tu a Holmes Chapel, Liam tra Londra e Wolverhampton, Zayn a Bradford.” mi disse Louis mentre stavamo sorvolando l'Oceano.

“Fidati.. ho già pensato a tutto io. Ora dormiamo un po'.” dissi poggiando la mia testa sulla sua spalla.

Non sapevo perché lo stavo facendo, semplicemente mi andava di farlo.

Giovedì 25 Giugno 2020. Londra. Aeroporto Heathrow.

Ero riuscito a liberarmi da Mark, con una scusa banale tipo “Dormo da Ruth, sai, ha bisogno di una spalla su cui piangere dopo la rottura con Jason.” e lui ci aveva creduto. Ed invece, eccomi qui, all'aeroporto ad aspettare tre persone che non vedo da due anni. Tre persone che sono nel mio cuore da sempre, anche se non voglio ammetterlo. Soprattutto una.

Tra meno di venti minuti li avrei rivisti e mi sentivo molto strano, molto felice ma allo stesso tempo molto arrabbiato.

Il tabellone segna l'atterraggio del volo, ora mi devo solo posizionare davanti al portellone ed aspettare di vederli. Ho il cuore a mille, se non di più.

Escono molte famiglie, molti bambini, poi vedo due ragazze, una bionda e l'altra mora, mi sembra di conoscerle, sembrano quasi.. no, non possono essere Lottie e Fizzy, aveva ragione Harry, sono cresciute tantissimo e benissimo. E dietro ecco spuntare lui, dio mio è più bello di quanto mi ricordassi. Sta sorridendo ed io avrei na voglia matta di saltargli addosso qui davanti a tutti, ma mi freno.

“Liammmmmm!” urlarono vedendomi.

“Ciao bellissime. Dio mio quanto siete cresciute! Quanto vi siete fatte belle!” risposi abbracciandole forte.

“Ehi, sono sempre le mie sorelline!” mi disse Louis scherzando.

“Ed io sono sempre gay. Ma loro sono bellissime.” affermai mentre ci stacchiamo.

“Ciao Styles.” dissi guardandolo negli occhi.

“Ciao Payne.” rispose abbracciandomi.

“Mi sei mancato da morire!” mi sussurrò abbracciandomi.

“Anche tu Hazza.. anche tu!” dissi mentre ci stavamo staccando.

Louis mi guardò negli occhi e mi sorrise.

“Sei sempre più brutto Tommo! New York ti fa male!” dissi per rompere il ghiaccio.

“E tu sei sempre molto simpatico!” rispose facendomi la linguaccia.

Era il nostro modo per dirsi che ci siamo mancati a vicenda.

Ed ora arrivava il pezzo forte.

“Ciao Zayn.” dissi avvicinandomi a lui mentre tremava.

“Ciao.” sussurrò a bassissima voce.

Avevo deciso di abbracciarlo, non importava quanto fossi deluso da lui, avevo bisogno dopo due anni di un contatto anche minimo con lui.

Mi stavo avvicinando, quando il mio cellulare squillò.

LIAM

“Non rispondi?” mi chiese Harry mentre continuavo a guardare Zayn negli occhi e la suoneria continuava a suonare.

“è meglio che rispondi Lee.” mi disse anche Zayn.

E lo feci. Mi stava chiamando Mark. Merda.

“Ehi!”

“Amore, ascolta. Volevo dirti due cose. La prima è che sto andando a dormire dai miei e poi stavo pensando che potevamo prenderci qualche giorno ed andare a fare un viaggetto. Facciamo che sia il mio viaggio di laurea.”

“Ho troppe cose da fare in palestra, lo sai. E poi devo aiutare Ashton con il matrimonio.”

“Ma se manco volevi andarci a sto matrimonio!”

“Ho cambiato idea.” dissi guardando negli occhi Zayn che sorrise.

“Amore, mi nascondi qualcosa?”

“No, ora scusa ma Ruth mi sta chiamando.”

E chiusi la conversazione prima che lui potesse rispondere.

“Ruth?!” mi chiese Louis divertito.

“Non potevo dirgli la verità!” mi giustificai.

Harry e Louis si guardarono e sorrisero. Gli odiavo quando facevano così. E Zayn, beh Zayn, mi guardò e sorrise con il volto imbarazzato.

“Allora, che si fa?” chiese Lottie ad un tratto.

“Ho casa libera. Venite da me.” dissi mentre andavamo verso la macchina.

“Noi veramente, pensavo di andare a Manchester. Prendiamo un treno e ci siamo.” disse Fizzy guardando la sorella.

“Ma è tardi!” affermò Louis.

“No, delle nostre amiche sono qui a Londra, andiamo con loro. Ci sentiamo e poi ci vediamo per il matrimonio. Tanto mancano solo due settimane.” disse Lottie iniziando ad abbracciare il fratello.

“Con voi, è inutile discutere!” disse Louis abbracciandole.

“Chissà da chi abbiamo preso!” rispose Fizzy.

“E poi voi quattro dovete parlare, dovete escogitare un piano per far pace con Niall, dovete chiarire delle cose. Ah se riuscite anche a farli tornare in Inghilterra noi e le sorelle di Zayn, vi saremo grate a vita!” affermò Lottie andando verso Harry per salutarlo.

“Non credo ci riusciremo, possiamo provarci, però!” rispose Harry mentre abbracciava Fizzy.

Lottie e Fizzy ci salutarono, presero un taxi ed andarono verso la stazione.

“Bella macchina Payne!” disse Louis vedendo la mia macchina.

“Veramente non è cambiata molto. È sempre la stessa.” affermai mettendo le valigie nel bagagliaio.

“Hai ancora la macchina di due anni fa?!” chiese Harry.

“Non tutti sono dei stra ricchi come te che possono permettersi una porsche!” affermai.

“Tu hai una porsche?!” disse Zayn rivolgendosi a Harry.

“è di Nick!” si giustificò Harry mentre partimmo.

“Mi puoi togliere una curiosità?” chiese Zayn ad Harry.

“No. So già la domanda che vuoi farmi e non risponderò. Giuro che non era premeditato che il mio ragazzo si chiamasse Nick!” affermò Harry guardando Louis che però guardava fuori dal finestrino.

Guardai Louis dal specchietto retrovisiore e lo vidi molto triste, si vedeva che gli dava fastidio questo argomento meno male abitavo vicino all'aeroporto e arrivammo a casa mia.

“Eccoci arrivati!” dissi parcheggiando vicino ad una viletta.

“Certe cose non cambiano mai.” disse Louis guardando la casa davanti a loro.

“Cioè?” chiese Harry, non capendo.

“Liam non ha cambiato macchina, ma manco casa. Questa è sempre la stessa casa, solo ha cambiato colore.” affermò Zayn deciso.

“Ah...” disse Harry.

“Io dormo sul divano, spero tu non l'abbia cambiato. Era comodo!” disse Harry.

“E te che ne sai del suo divano?” chiese Zayn deciso.

“Perché quando eravamo tutti e cinque a casa sua, quel divano era sempre comodo.” affermò Harry.

“Nessuno dormirà sul divano. Ho due camere degli ospiti.” affermai entrando in salotto.

“Siamo in tre, per forza uno dovrà dormire sul divano.” affermò Zayn.

“No sapientone, in una stanza ci sono due letti.” affermai mentre portavo le valigie nelle camere.

Harry e Louis sorrisero e mi seguirono senza fiatare.

Dopo una birra e giusto qualche chiacchiera normale sui nostri lavori, esausti andammo a dormire.

Mi buttai sul letto e cominciai a girarmi e rigirarmi nel letto così decisi di alzarmi e andare in cucina a fare una camomilla.

Quando uscii dalla camera, vidi che al piano inferiore, la luce della cucina era accesa. C'era qualcuno. Forse era Zayn, che come me non riusciva a dormire.

Ma dovette ricredermi. Era Louis.

“Ehi. Anche tu hai l'insonnia?” chiesi entrando.

“Ops scusa.. sai il jet lag.” disse sorridendo.

“Lo so. Me lo ricordo.” dissi aprendo il frigo. “Un'altra birra, una sigaretta e due chiacchiere dici che servono per il jet lag e l'insonnia?” chiesi in seguito.

“Certamente amico!” disse sorridendo.

Prendemmo due birre, ci sedemmo fuori in giardino e accedemmo una sigaretta, era tanto che non fumavo con Louis, era tanto che non parlavamo io e lui soli.

“Domani che spieghi a Mark quando tornerà a casa?” chiese Louis.

“Non lo so. Potrei provare a dirgli la verità. Non tutta, una parte.” affermai.

“Cioè ho ospitato tre amici che sono scappati dall'America e non sapevano dove andare a dormire?” affermò Louis mentre prendeva un'altra sigaretta.

“Mi piace come scusa.” dissi sorridendo.

“Il fatto che tu e Zayn non vi siete ancora parlati è perché sei arrabbiato oppure perché ormai ami Mark?” mi chiese. Colpito ed affondato.

“Non sono arrabbiato. È solo che non ne abbiamo avuto il tempo.” affermai deciso, o quasi.

“Liam, te l'hanno mai detto che le bugie non le sai raccontare?!” mi disse Louis.

Mi era mancato parlare con lui. Lui era il migliore amico, quello che mi conosceva e sapeva, anche senza dire una parola, la verità di quello che sentivo. Erano due anni che non ci parlavamo, ma sembrava che le cose non fossero cambiate tra noi.

“Domani mattina, parleremo.” affermai.

“Perché non adesso, è nella camera singola che non dorme. Hai paura di fare il primo passo perché non sa come potresti reagire. Vuoi la prova? Eccola.” e mi diede il suo telefono, con aperta la conversazione di WhatsApp tra i due.

“Ore 02:00 → Lou, vorrei alzarmi da sto letto, andare nella nostra camera e abbracciarlo, ma non è più la nostra camera. È la loro camera. Io non c'entro nulla.”

“Ore 02:08 → Non sta dormendo, è su WhatsApp.”

“Ore 02:14 → Mi manca da morire, non dovevo venire, mi fa male. Gli vorrei saltare addosso e baciarlo dovunque. Non è normale, vero? Visto che dall'altra parte dell'Oceano c'è Jonathan, che non sa manco che sono partito!”

“Ore 02:22 → Basta spengo WhatsApp. Mi fa solo male. Cerco di dormire. Ma tanto non ci riesco.”

“Sta con uno che si chiama Jonathan?!” dissi sbalordito.

“Sì.. ho pensato la stessa cosa quando me l'ha presentato.” affermò divertito.

“è partito senza dirgli nulla?” chiesi confuso.

“Beh tu hai detto che stai passando la notte con tua sorella, non so chi è peggio!” affermò. Aveva pienamente ragione. Mi alzai.

“Tu non vieni?” chiesi.

“No, voglio vedere l'alba di Londra. Mi è mancata e poi se torno in quella stanza salto addosso ad Harry. È meglio che stia qui.” affermò sorridendo.

“Messaggio ricevuto. Io vado... beh sai dove vado..” dissi sorridendo.

“Domani mattina io ed Harry faremo piano colazione, così non vi svegliamo.” disse ed io presi un cuscino e glielo tirai. Che idiota che era.

Andai al piano di sopra, Harry stava uscendo dalla stanza.

“Dove vai?” mi chiese.

“Da Zayn. E tu?” chiesi, sapendo la sua risposta.

“Da Louis.” affermò sorridendo, come un bambino di cinque anni. Il sorriso che avevamo ridefinito “Sorriso Stylinson!”.

Entrai nella camera piano e lo vidi fare finta di dormire, che cucciolo, era tutto raggomitolato nel letto.

Mi tolsi le scarpe, mi sdraiai vicino a lui, che al mio tocco sobbalzò e si voltò.

“Che cosa ci fai qui?” mi chiese agitato.

“Dormire con te, abbracciati. Posso?” chiesi senza pensarci.

“Liam, tu sei fidanzato..” mi disse voltandosi del tutto e guardandomi negli occhi.

“Pure tu, a quanto ho letto dalle conversazioni con Louis di poco fa!” risposi guardandolo a mia volta.

“Hai letto i miei messaggi? Oddio che vergogna!” disse mettendosi le mani sulla faccia per nascondere il volto.

“Ti posso confessare un segreto?” gli dissi prendendo le sue mani e togliendole dalla faccia.

Annuì ed io andai vicino al suo orecchio.

“Quando ti ho visto uscire dal portellone in aeroporto, volevo saltarti addosso e baciarti davanti a tutti.” gli sussurrai all'orecchio e poi baciai. Dolcemente, come non facevo con qualcuno da due anni. Dio quanto mi erano mancate le sue labbra. Quelle labbra morbide, che sapevano di amore, di libertà, di dolcezza. Ci staccammo per qualche secondo e mi sorrise.

“Mi sei mancato dannatamente!” mi sussurrò dolcemente.

“Anche tu. Ed ora smettila di parlare e baciami.” gli ordinai sorridendo.

Lo fece.

Dopo un po' si staccò da me, prese le mie braccia e se le cinse al suo petto e ci addormentammo abbracciati.

LOUIS

La quiete di Londra di notte era stupenda, mi era dannatamente mancata.

“Che guardi?” chiese qualcuno alle mie spalle.

“Che ci fai sveglio?” chiesi voltandomi vedendo Harry prendere la sedia, dove poco prima c'era Liam, ed avvicinandosi a me.

“Ti ho sentito alzare, non tornavi e allora sono venuto da te. Prima ho incontrato Liam, stava andando da Zayn.” affermò sorridendo.

“Lo so. L'ho spinto io a farlo, spero abbia fatto bene.” dissi mentre Harry si alzò, si sedette sulle mie ginocchia.

“Sei comodo signorino?” chiesi sarcasticamente.

“Sì, grazie.” rispose sorridendo, mettendo la testa appoggiata a me e guardando Londra con me.

“Se è un sogno non svegliarmi.” sussurrai.

“No, tranquillo, non ti sveglio, visto che non è un sogno. Siamo qui insieme. Nonostante tutto e tutti, siamo qui.” rispose baciandomi le tempie.

“Harry, non vorrei rompere questo momento ma dall'altra parte dell'Oceano c'è qualcuno che ti aspetta.” dissi tornando alla realtà.

“Lo so. Però, per favore, stiamo qui, senza fare nulla ok, ma stiamo accoccolati, perché mi sei dannatamente mancato.” mi rispose di getto.

Ed io, sempre più di getto, lo baciai dolcemente e poi lo abbracciai.

“Anche tu mi sei mancato, ogni giorno in questi due anni.” risposi mentre sul viso di Harry scendevano delle lacrime.

“Louis, svegliati, c'è l'alba!” affermò Harry baciandomi le guance.

“Mmm.. che ore sono?” chiesi mezzo addormentato.

“Le 6. hai dormito 3 ore e mezza.” mi rispose dolcemente.

“E tu sei stato sveglio?” chiesi mentre lo feci alzare, per mettermi meglio sulla sedia.

“Si, mi piace vederti dormire.” disse andando a preparare il caffè.

Sorrisi e poi guardai il cellulare.

Zayn mi aveva scritto alle 5:20.

Aprii il messaggio e sorriso, un selfie suo e di Liam che mi facevano la linguaccia.

“Perché ridi?” mi chiese Harry ritornando in terrazza. Gli feci vedere la foto, si sedette su di me, ci mettemmo in posa, selfie scattato e mandato.

“Bastardiiii state guardando l'albaaa!! ora arriviamo anche noi!!” rispose Zayn.

E dopo manco cinque secondi erano lì, in boxer e maglietta.

“Ciao Londra, ci sei mancata!” disse Zayn mentre prendeva la tazza di caffè preparata da Harry.

Io ed Harry ci guardammo e annuimmo.

“Anche a Londra, siete mancati molto!” disse Liam sorridendo.

E poi ci abbracciammo forte forte.

“Non è la stessa cosa farlo in quattro però.” disse Zayn.

“Dobbiamo andare in Irlanda a riprendercelo.” disse Liam mentre si presero delle sedie.

“Non vuole parlarci.” disse Harry.

“Lo so. Però potremmo provarci. Cioè oggi tornate a casa per qualche giorno e poi sabato partiamo ed andiamo a Dublino. Andiamo un po' a spiarlo.” proposi mentre Zayn mi abbracciò da dietro e posizionò la sua testa sulla mia spalla.

“Ci sto.” risposero gli altri.

“And we danced all night to the best song ever
We knew every line now I can’t remember
How it goes but I know that I won’t forget her
Cause we danced all night to the best song ever”

“è il mio. Aspettate che vado a rispondere.” disse Harry mentre eravamo piacevolmente sorpresi dalla suoneria.

HARRY

“Pronto?”

“Ciao amore.”

“Nick...” Louis abbassò lo sguardo.

“Come va? Non mi hai più chiamato.”

“Ah già... è solo che sono stato con mia madre e mia sorella. Sai è da un po' che non le vedevo.” Liam, Zayn e Louis sorrisero. Ed io cercai di rimanere serio.

“Come vanno le cose in Inghilterra? È rimasta come l'avevi lasciata?”

“Molto meglio. L'Inghilterra ha sempre un grande fascino!” dissi guardando Louis che arrossì clamorosamente.

“Amore, mi nascondi qualcosa? Sembri strano.”

“Ma va, sono solo un po' stanco, sai il jet lag e altre cose.”

“Stavo pensando una cosa. Potrei arrivare nel weekend così stiamo un po' assieme. Sai mi manchi molto.”

“Non mi sembra una grande idea. Sai sono super mega impegnato con i preparativi delle nozze.” risposi. Che bugiardo nato sono?!

“Capito.”

“Vabbé, ci sentiamo dopo.” dissi chiudendo la conversazione.

“Poi il bugiardo sono io?!” mi chiese Liam.

Io non risposi, entrai in casa e andai di sopra a prepararmi per partire.

Louis mi seguì, sapeva che avevo bisogno di parlare.

“Possiamo entrare, oppure non vuoi vederci?” chiese bussando Louis.

“Certo che voglio vedervi.” risposi guardandoli.

“Esponi i tuoi pensieri.” affermò Liam, con al seguito Zayn.

“Perché hai raccontato una bugia a Mark? Rispondi sinceramente.” chiesi a Liam.

“Perché non potevo dire che avrei rivisto il mio ex ragazzo.” rispose Liam guardando Zayn.

“E avresti voglia, ora come ora, di dirglielo?” continuai a chiedere.

“Forse sì. Forse no. Forse avrei solo voglia di vivere questa cosa di nascosto da tutti, tranne da voi. Ma perché queste domande? Cosa c'entra con Nick?” mi chiese Liam. Dovevo dare delle spiegazioni. Dovevo.

Mi sedetti sul letto e sorrisi.

“Perché io ho mentito a Nick per la stessa ragione. E vorrei solo non averlo fatto. Perché mi sta aspettando dall'altra parte dell'Oceano.” dissi tutto d'un fiato.

“Dopo il matrimonio non tornerai a Los Angeles?” mi chiese Zayn mentre Louis giocava con le mani nervosamente.

“Non credo. Posso fare anche il mio lavoro qui a Londra, non credete?” chiesi sarcasticamente.

Prima che qualcuno potesse rispondere, qualcuno bussò alla porta.

“Chi può essere alle 8 della mattina?” chiese Liam.

“Vai a vedere. Noi ti aspettiamo qui.” affermò Louis ed Liam scese, mentre noi origliavamo dalle scale per vedere e sentire chi fosse.

LIAM

Aprii la porta con il terrore negli occhi.

“Oddio, Niall!” dissi vedendo chi c'era dalla porta.

“Ciao Liam. Posso entrare?” chiese seriamente.

“Sì certo. Entra.” dissi guardando verso l'alto e vedendo gli altri tre sulle scale.

“Liam. Io e te dobbiamo parlare, prima che quei tre atterrino di nuovo qui.” disse ancora più seriamente.

“Quei tre, cioè Harry, Louis e Zayn?” chiesi per smorzare la tensione, che però si faceva sempre più alta.

“Harry, deve venire per forza, io pure perché sono il testimone di Ash, ma voi tre no. È meglio così, sai almeno non ci saranno tensioni al giorno più importante per Ashton.” rispose tutto d'un fiato con una faccia molto cupa, che non avevo mai visto.

“Ma che dici? Gemma e Ashton hanno invitato anche me, Louis e Zay!” affermai molto irritato.

“Zay?! Adesso lo chiami così?!” urlò Niall irritato.

“Niall, mi dici perché sei qui?” chiesi ormai irritato del tutto.

“Perché non voglio che il giorno più importante di uno dei miei migliori amici, venga rovinato da robe da ragazzine isteriche!” affermò togliendosi la felpa.

“Roba da ragazzine isteriche, lo dirai a tua sorella! E poi è il matrimonio di mia sorella e lo lei ha invitato anche loro, quindi abbassa le ali!” affermò Harry entrando in cucina.

“Voi siete qui?! Ah beh certo, dovevo aspettarmelo che facevate pace così da un momento all'altro. Che idiota!” affermò Niall prendendo la felpa ed andandose.

“Niall, aspetta. Dobbiamo parlare!” affermò Zayn.

“Io con voi due non parlo, non l'ho fatto due anni fa, pensate oggi!” affermò Niall rivolgendosi a Louis e Zayn.

Ed uscii, arrabbiato.

“Sarà difficilissimo recuperare il rapporto con lui.” affermò Louis.

“Non impossibile però” affermai mentre sentii il suono di una macchina entrare nel vialetto di casa mia. Mark era tornato!

“Uscite dal retro, Mark è qui. Merda!” affermai.

“Che mattinata del cavolo!” affermò Zayn mentre li cacciavo fuori.

“Amore, sei già a casa?” mi chiese Mark entrando.

“Sì. Ruth aveva delle commissioni da fare. Anche tu sei già a casa.” risposi cercando di essere il più normale possibile.

“Sai, cosa ho sentito in metro, prima?” chiese mentre stava entrando in cucina.

“Cosa?” chiesi titubante.

“Che ieri sera hanno visto in aeroporto a Londra, i tuoi ex compagni.” affermò mentre beveva il latte.

“Miei ex compagni?” chiesi cercando, sempre di più, di essere naturale.

“Sì, sai quando cantavi dappertutto? Ecco loro!” affermò.

Mark non era molto felice del mio passato, molte volte mi aveva confessato che ai tempi degli One Direction non mi sopportava.

“Sì, lo so. Cioè si sposa la sorella di Harry, è normale che arrivino.” dissi inventando la prima balla.

“Liam, che hai fatto al collo?” mi chiese mentre passai vicino a lui.

“Nulla, perché?” chiesi tremando.

“Hai na macchia.” disse guardandomi il collo.

“Ce l'ho da quando sono nato sta macchia. Si chiama neo.” affermai.

“No, è più sotto la macchia.. è come un succhiotto.” affermò ed io mi sentii morire. Zayn mi aveva lasciato un succhiotto ed io non me ne ero accorto?! Lo uccido!

“Hai un odore, strano. Liam mi dici che sta succedendo?” chiese alzandosi dalla sedia e guardandomi negli occhi.

“Colpa mia!” disse qualcuno alle nostre spalle, vicino alla porta di casa.

“E tu chi saresti, scusa?” chiese Mark voltandosi.

“Mi chiamo Niall, sono un amico di Liam, un vecchio amico. Stanotte mi ha ospitato qui e prima l'ho abbracciato e gli lasciato il mio profumo. E per il succhiotto, beh non è un succhiotto.. è che ieri sera insieme a sua sorella abbiamo cominciato a farci il solletico ed io l'ho pizzicato!” affermò Niall deciso.

“è vero?” chiese Mark voltandosi verso di me.

Annuì.

“Scusami.. ma sai.. sono geloso di te. Soprattutto dopo aver sentito quelle cose sulla metro.” confessò Mark mentre Niall si sedette sul divano e nascose qualcosa sotto il cuscino.

“Mark, posso chiederti una cosa?” chiesi di getto.

“Tutto quello che vuoi” mi disse baciandomi a stampo mentre Niall guardava fuori sul giardino e sorrise.

“Posso stare qui con Niall per tutta la settimana? Cioè ti dispiace andare dai tuoi per qualche giorno? Dobbiamo poi aiutare Ashton con il matrimonio e sai, ci metteremo un po'.” affermai sperando che Mark accettò.

E, per fortuna, così fece.

Dopo una ventina di minuti, dopo aver raccolto le sue cose, uscii e mi disse che ci saremo visti al matrimonio.

“Salvato sulla linea del fuorigioco.” disse Niall chiudendo la porta.

“Grazie.” dissero Harry, Louis e Zayn entrando.

“Perché l'hai fatto?” chiesi.

“Perché voi quattro vi cacciate sempre nei guai ed io ero il più intelligente del gruppo, quindi senza la mente voi non sareste nulla.” affermò sorridendo.

“Ehi, grazie per i complimenti!” affermò Harry.

“Prego!” rispose sorridendo mentre abbracciò il piccolo Styles.

“Mi dispiace avervi detto quelle cose, è che sono rimasto deluso dal fatto che non mi avete chiamato per questa riunione!” affermò Niall guardando Louis e Zayn.

“Ci abbiamo provato, ma tu non rispondevi al cellulare.” affermò Zayn.

“Ero arrabbiato.” affermò guardandoci con gli occhi dolci, gli occhi dolci irlandesi.

“Lo sappiamo che siamo quattro teste calde, che quella sera avremo dovuto darti retta, che avremmo dovuto dirti cosa stava davvero succedendo e non dovevi scoprirlo dai giornali il casino che io e Zayn avevamo fatto! Ma ci vergognavamo già del casino che avevamo fatto con questi due, ammettere anche a te una cosa del genere, era troppo e siamo scappati in America, senza mai chiamarti e chiederti scusa.” affermò Louis abbracciandolo.

Ci unimmo anche noi, finalmente, dopo due anni, ci stavamo abbracciando.

“Ora non serve passare il weekend in Irlanda. Peccato, mi sarei divertito!” affermò Harry.

“Weekend in Irlanda?” chiese Niall.

“Sì, volevamo venire a Dublino per farti una serata d'amore e dirti che ci mancavi!” affermò Zayn.

“Ah beh. Josh sarebbe felice!” affermò Niall sorridendo mentre noi alla sua frase ci fermammo di colpo. Aveva detto Josh?!

“Josh?!” chiese Harry.

“Sì Josh, il batterista Josh!” affermò Niall sorridendo sempre di più.

“Che c'entra Josh, scusa?” chiesi. Non poteva essere. Niall stava con Josh?

“Io e Josh ci siamo ritrovati nove mesi fa in un bar londinese, mentre ero qui per lavoro, e abbiamo cominciato a risentirci, e poi un mese dopo, lui si è trasferito a Dublino con me.” affermò Niall diventando rosso in faccia.

Zayn rise, Louis guardò Harry sbalordito ed io presi un cuscino e glielo tirai.

“Stai con Devine? E ce lo dici così?! Sono notizie sconvolgenti!” affermai.

“Non sapevo come l'avreste presa.” si giustificò Niall.

LOUIS

“Allora ci vediamo lunedì. Buon weekend in famiglia e non fate troppi casini eh! Noi vi aspettiamo qui!” affermò Liam. Zayn, Harry ed io avevamo deciso di passare il weekend ognuno a casa nostra, mentre Liam e Niall rimanevano a Londra a lavorare.

“Ci vediamo lunedì. Fate i bravi!” affermò Harry abbracciandoli.

Zayn baciò dolcemente a fior di labbra Liam.

Io diedi un bacio sulla guancia ad Harry che mi sorrise e mi baciò le tempie.

“Ci sentiamo dopo!” mi sussurrò dolcemente.

Verso le 16, dopo 40 minuti di volo, arrivai a Doncaster, presi un taxi che mi portò a casa.

Il vialetto non era cambiato molto, mamma come al solito aveva dimenticato di potare le rose.

Bussai alla porta.

“Vado io, mammaaaa!” sentì urlare Phoebe che aprii la porta e mi saltò letteralmente addosso.

“Ciao piccolina mia!” le sussurrò dolcemente all'orecchio.

“Ciao fratellone!” mi rispose, mentre anche mamma e Daisy vennero alla porta e si commossero.

“Ciao piccolina mia numero 2!” dissi rivolgendomi a Daisy.

“Ciao fratellone mio!” rispose saltandomi, anche lei addosso.

“Ehi, non sciupatelo, devo salutarlo anche io!” disse mia madre.

Dio quanto era bella. Era fantastica, anche dopo 7 figli, dopo tutto quello che era successo negli anni. Era una donna forte e l'unica donna della mia vita.

“Ciao mamma!” dissi abbracciandola forte, commuovendomi.

“Dio mio quanto mi sei mancato!” disse mia madre mentre mi stringeva.

“Mamma noi andiamo a prendere i piccoli e poi andiamo da Casey.” urlò Phoebe.

“Ok..non tornate tardi!” affermò mia madre mentre io ero nella mia vecchia camera. Non era cambiata di una virgola, c'erano le foto mie da piccolo, quelle con le mie sorelle, quelle con Harry, quelle con gli altri, alcuni premi vinti e il mio letto che sapeva di casa.

“Ehi, hai finito di poltrire? Sei venuto qui per dormire, oppure per stare con la tua mamma?!” chiese mia madre entrando in camera.

“Tutte e due le cose. Mi è mancata molto questa camera, mamma, mi siete mancate voi.” affermai mentre mia madre si sdraiò vicino a me.

“Dobbiamo dire a Lottie e Fizzy che sei qui.” affermò mia madre ed io risi.

“Lo sanno già... le ho avvertite mentre ero in aeroporto a Londra.” risposi mentendo spudoratamente.

“Per essere uno che ha appena affrontato molte ore di volo, non sembri così tanto stanco!” affermò mia madre mettendo la testa sul mio petto.

“Mamma, sono arrivato ieri sera, veramente.... ho passato la notte a Londra a casa di Liam.” confessai.

“Cosa? Tu e Liam avete fatto pace? Oddio è stupendo!” disse mia madre.

“Veramente... abbiamo fatto pace tutti e cinque.... sono arrivato ieri con Zayn ed Harry e Niall ci ha raggiunto stamattina.”continuai.

“Oddio, ma è meraviglioso! E com'è stato rivedere Harry?” mi chiese mia madre sedendosi vicino a me e guardandomi negli occhi.

“Bello, stamattina abbiamo visto l'alba insieme... è stato fantastico.” dissi sorridendo.

Mia madre sorrise e il mio cellulare squillò.

“Missà che devi rispondere, magari è qualcuno di importante.” disse mia madre uscendo dalla stanza.

“Esci mamma... esci che è meglio!” dissi sorridendo prendendo il cellulare.

“Non riesci a starmi lontano?”

“Mia sorella è pazza!”

“Perché?”

“Perché vuole che mi metta uno smocking verde!”

“Ahahahahah.. ti ci vedo!”

“Non scherzare... sono sconvolto!”

“Gemma è una persona intelligente, quindi se vuole farti vestire di verde, un motivo ci sarà!”

“Louis William Tomlinson, smettila!”

“Va bene, va bene, la smetto. Com'è stato il ritorno a casa, apparte tua sorella?”

“Mia madre la prima cosa che mi ha detto, è stata se ti ho visto o sentito!”

“E tu cosa le hai risposto?”

“Che è da ieri che ti sopporto!”

“Se sono stato un peso, scusami.”

“Posso dirti una cosa.”

“Spara.”

“Mi manchi....”

“Anche tu.. Ma tra due giorni ci rivediamo con tutti gli altri!”

“Tua mamma che ha detto quando sei tornato?”

“Ha pianto e poi mi ha detto che è molto felice che siamo tornati amici.”

“Amici...”

“Sì, amici.. perché che siamo noi?”

“Io e te non siamo semplici amici, Louis. Non lo siamo mai stati!”

“Infatti, genio, intendevo che è felice che io abbia fatto pace con Liam e Niall, loro sono amici per me.”

“Ah.. si loro si..”

“Vorrei essere lì ad Holmes Chapel.”

“Ed io a Doncaster, come facciamo?”

“Facciamo che fino a domani pomeriggio non ci sentiamo per voce, ci scriviamo qualche messaggio ma basta dobbiamo stare con le nostre famiglie e domani pomeriggio ci racconteremo cosa abbiamo fatto!”

“Ci sto. Allora vado da Gem. Ci sentiamo stasera per messaggio.”

“Ciao Haz.”

“Ciao Boo.”

Chiusi la conversazione e sorrisi come un'idiota, forse lo ero! 

HARRY

“Se indovino con chi parlavi, ti vesti di verde?” mi chiese Gemma entrando in camera mia.

“Te lo scordi. Comunque parlavo semplicemente con Louis.” dissi mentre Gemma si sdraiò vicino a me.

“Semplicemente con Louis..” rispose Gemma facendomi il verso.

“Ehi! La smetti? Non sono tornato per farmi prendere in giro!” dissi facendole il solletico.

“Ok ok tregua! È solo che lo dici con una spontaneità assurda.. stanotte sei stato con Louis Tomlinson, l'amore della tua vita e non mi racconti nulla. Mi sento offesa!” affermò Gemma giocando con i capelli biondi.

“Non è successo nulla.. abbiamo solo visto l'alba insieme a Liam e Zayn..” affermai guardando il soffitto.

“Lo sai che non ci credo, vero?” affermò Gemma alzandosi e guardandomi.

“Ok, ci siamo dati un bacio a stampo, l'ho guardato dormire e l'ho coccolato quando dormiva. Nulla di più” confessai mentre mia sorella continuava a fare un balletto con le braccia, in segno di vittoria.

“Lo sapevo! E com'è stato baciare di nuovo Louis?” mi chiese.

“Normale... strepitoso... unico... romantico... dolce...” dissi con naturalezza.

“E allora perché è stato solo a stampo?” mi chiese.

“Gemma, non dobbiamo parlare del matrimonio?” chiesi cercando di cambiare discorso.

“Harry Edward Styles, rispondi alla mia domanda.” disse Gemma facendomi il solletico.

“Ok ok ti rispondo.. per colpa di Nick.” confessai passandole il mio braccio intorno alle spalle ed abbracciandola.

“Devi lasciare Nick.” mi disse Gemma mentre posizionò la testa sul mio torace.

“Lo so Gem, lo so. È che non è bello lasciare le persone via telefono.” risposi mentre le massaggiavo i capelli.

“E quindi starete due settimane in questo limbo, finché Nick non verrà al mio matrimonio?” chiese un po' preoccupata.

“Si può fare!” affermai.

“No, devi lasciarlo. Harry, Louis ti ama tanto, ti ama da dieci anni, siete cresciuti insieme, siete diventati adulti assieme, avete affrontato tutto e tutti assieme, siete lo specchio uno dell'altro.” disse Gemma alzandosi e mettendosi a cavalcioni su di noi.

“Dovresti ascoltare la saggezza di tua sorella.” disse qualcuno alle nostre spalle.

“Oh, ciao cognato!” dissi mentre Gemma si stava alzando per andarlo a salutare.

“Ciao cognatino bello!” disse Ashton prima che fosse travolto dall'uragano Gemma Styles.

“Vabbè vi lascio soli, troppa dolcezza mi fa male! Vado dalla mamma!” dissi lasciandoli sbacciucchiare.

Scesi al piano di sotto e trovai mia madre in cucina che stava preparando la cena.

“Che profumo!” dissi entrando in cucina.

“Un buon profumo, amore?” chiese mia madre sorridendo.

“Profumo di casa.. si meraviglioso!” dissi abbracciandola da dietro e stringendola.

“Amore mio, così mi stritoli!” si lamentò, giustamente.

“Scusa...” dissi lasciando un po' la presa.

“Tua sorella è su di sopra con il futuro sposo?” chiese.

“Sì, meno male che è arrivato, mi stava facendo una paternale su di me e Louis. E no, non ne voglio parlare.” affermai staccandomi da lei e sedendosi dal bancone in cucina.

“Va bene, amore. Ah prima ha chiamato papà. Domani passa a salutarti.” disse.

Mia madre e mio padre si erano separati da ormai 20 anni, si erano rifatti due vite con persone meravigliose, ma erano rimasti in ottimi rapporti e questo era una cosa meravigliosa.

“Benissimo. Ogni volta che mi chiamava ero occupato e gli concedevo pochissimo tempo.” affermò mentre presi una rivista.

L'aprii in una pagina a casa e mi cadde l'occhio su un articolo.

“NICK E JAMES. AMICI PER LA PELLE.” e come foto c'era Nick seduto in braccio a James Leer a sorseggiare qualcosa. Sembravano molto complici e l'articolo diceva che non era la prima volta che erano così vicini, c'erano foto loro anche a Parigi, Madrid, Milano e Barcellona.

Mi sentì quasi svenire, ma il peggio arrivò quando girai la pagina.

Si stavano dannatamente baciando.. mi stava tradendo.

“Amore, che hai?” mi chiese mia madre quando si voltò e guardò la mia faccia bianca.

Non risposi, mi alzai ed andai fuori in giardino sbattendo la rivista da qualche parte.

Dopo una decina di minuti sentii dei delicati passi venire verso di me.

“Mamma ha detto che hai avuto una specie di crisi di nervi.. mi spieghi che è successo?” mi chiese Gemma sedendosi nella sdraio vicino a me.

“Nick mi ha tradito. E l'ho scoperto su un giornale.” confessai.

“Ah.. beh meglio, cioè almeno puoi metterti di nuovo con Louis.” disse sorridendo.

“Ma davvero non capisci? Per la seconda volta mi sono fatto prendere per il culo, mi hanno tradito per la seconda volta nel giro di due anni!” le urlai contro.

“Lo so Harry. Lo so, però non è un problema tuo. È loro. Con una sola differenza.” disse Gemma.

“E quale sarebbe? Sentiamo la perla di saggezza di Gemma Styles.” dissi quasi sfottendola.

“Louis l'ha fatto una volta e basta, Nick no...” disse Gemma.

“Cosa vorresti dire? Tu che ne sai di Nick?” chiesi alzandomi dalla sdraio e guardandola.

“Nick è venuto a Londra qualche settimana fa, per la settimana della moda ed io ero con Lou e Chloe e l'abbiamo visto in un bar. Io l'avevo visto solo in foto quindi magari non era lui, ma comunque l'abbiamo seguito e poi vedendolo meglio l'ho riconosciuto. Era in un bar con sto James. E beh si baciavano teneramente, immediatamente ti ho chiamato ma tu prima di farmi parlare, mi hai raccontato di come stavi bene con Nick, di come ti faceva sentire, di come stava cercando di farti dimenticare Louis. E non ce l'ho fatta a dirti la verità. Mi sono sentita un verme per un bel po', ma ogni volta che cercavo di dirtelo, tu mi dicevi come fosse straordinario Nick.” confessò Gemma con le lacrime agli occhi.

Mi alzai, le presi le mani, la spinsi verso di me e l'abbracciai forte. Non era colpa sua, non era affatto colpa sua.

“Non ce l'ho con te. L'hai fatto per proteggermi. Grazie sorellona!” dissi abbracciandola.

“Ti voglio un bene immenso Harry.” mi rispose.

“Lo so.” dissi staccandomi ed asciugandole le lacrime.

“Ed ora che fai?” chiese Gemma quando anche l'ultima lacrima era scomparsa.

“Chiamo Louis e glielo dico.” dissi sorridendo.

“E Nick?” chiese.

“Tra poco dovrebbe chiamarmi lui, vediamo che balle mi racconterà.” risposi prendendo il cellulare e componendo il numero di Louis, che sapevo a memoria.

“Non ci eravamo detti che fino a domani non dovevamo sentirci?”

“Nick mi ha tradito.”

“Cosa?”

“Già, in tutti i giornali c'è la foto sua e del suo amico James.”

“Oh.. mi spiace.”

“Non è vero Louis. Non ti dispiace manco un po'!”

“No, mica ti voglio così male, cioè mi fa piacere perché questo vuol dire che sei single, ma mi dispiace perché non te lo meritavi, di nuovo.”

“è diverso..”

“In che senso?”

“Nel senso che tu l'hai fatto una volta, da ubriaco per giunta, mentre lui era sobrissimo e l'ha fatto più di una volta.”

“Lo prenderei a pugni, se ce l'avessi qui!”

“No no Rocky, stai buono. Non mi importa, cioè non mi fa male quanto mi ha fatto male quando è successo la prima volta.”

“Forse l'incazzatura arriverà dopo.”

“No, semplicemente perché non l'amavo quanto io amo te.”

“Amavi me.. hai sbagliato il tempo verbale.”

“No l'ho detto giusto. Ti amo Louis. E credo di non aver mai smesso.”

“Harry, non complichiamo le cose, di nuovo.”

“Louis mi ami?”

“Sì Harry, certo che ti amo, ma è complicato.”

“A me basta sapere che mi ami. Ora vai dalle tue sorelline e divertiti. Ci sentiamo dopo.”

“Ciao Hazza.”

“Ciao amore mio.”

E chiusi la conversazione sorridendo. Louis sarebbe tornato ad essere mio.

ZAYN

“Arrivato a casa. Mia madre sta piangendo come una fontana e Safaa mi si è letteralmente buttata addosso. Sono vivo per miracolo e tu già mi manchi.” scrissi ed inviai ad Liam.

Ero nella mia stanza, nella mia casa a Bradford. Come mi erano mancate quelle quattro mura e quel letto singolo.

Gli ultimi due giorni erano stati scoppiettanti, unici e meravigliosi. Avevo recuperato rapporti importanti per me, quello con Harry e Niall e, naturalmente il più importante, quello con Liam.

“Posso entrare americano?” mi chiese Waliyha.

“Certamente bella donna.” dissi alzandomi dal letto ed abbracciandola.

“La mamma mi ha chiamato tipo 8 volte mentre ero a lezione e mi ha fatto correre qua.” mi disse sorridendo mentre mi abbracciava.

“Mi sei mancata grande donna.” dissi.

“Anche tu grande tatuatore. Anche tu dannatamente.” mi sussurrò mentre si aggrappava a me.

“Allora novità?” chiesi mentre ci sedemmo sul letto.

“Apparte che ho passato l'ultimo esame e tra 8 settimane mi laureo, no nessuna!” disse sorridendo.

“Cosa?? ma è meraviglioso! La mamma ne sarà felice!” affermai. Ero davvero felice.

“La mamma non lo sa, solo tu e Doniya lo sapete per ora. Quindi acqua in bocca.” affermò.

“Come sta Doniya?” chiesi. Mia sorella maggiore era in Italia, precisamente a Milano, per finire un corso di moda.

“Bene. Verrà per il matrimonio. Così la vedrai. Anzi la vedremo. Io tra esami, lavoro e il resto, non ho avuto un weekend libero per andare da lei, glielo avevo promesso anche a Safaa.” affermò mentre si sdraiò sul letto.

“Beh magari dopo il matrimonio potreste andare.” le dissi mentre mi sdraiai anche io.

“E lasciamo mamma e papà da soli?” chiese.

“Sono grandi abbastanza per stare qualche giorni soli, Wal!” dissi sorridendo.

“Lo so. È solo che boh, sarà strano.” disse guardando il soffitto pieno di scritte, fatte da me.

“Lo so. È strano stare lontani da casa.” confessai tristemente.

“Beh ora sei qui. Tutto per noi, quindi abbracciami forte, fratellone” disse ed io lo feci baciandole la testa. Ad un tratto il mio cellulare vibrò sul letto.

“Oh, il tuo amoruccio Jonathan ti ha scritto il buongiorno, che tenero!” mi disse prendendomi in giro.

“Non credo sia Jonathan. Non sa che sono qui. Sa che sono ad un convegno sui tatuaggi a San Francisco.” dissi.

“Allora voglio sapere immediatamente chi è.” mi disse prendendomi l'Iphone.

“Ridammelo Wal!” urlai ma era troppo tardi, dalla faccia sorridente di Waliyha capì che aveva letto il mittente del messaggio.

“Me lo ridai ora, così lo leggo anche io?” chiesi sorridendo.

E Wal mi ridiede il cellulare sempre più sorridendo.

“Salutami la tua mamma, le tue sorelle e dille che non ti devono troppo sciupare che sei solo ed esclusivamente mio! Manchi anche tu. Sono al lavoro con Niall e indosso la tua maglietta che hai lasciato da me. Non sono mica normale!” lessi ed anche io sorrisi mentre mia sorella cominciò a saltare sul letto.

“Scendi da sto letto, che sennò la laurea in relazioni diplomatiche la vedi in cartolina!” dissi sorridendo.

“Finché non mi spieghi che succede, non mi muovo di qui.” disse continuando a saltare.

“Non è chiaro dai messaggi?” chiesi sarcasticamente.

“Oddio è una notizia meravigliosa!” affermò.

“Cos'è una notizia meravigliosa?” chiese Safaa entrando in camera.

“Nulla Safaa. Stavo raccontando a Wal che ho conosciuto molte persone famose che si fanno tatuaggi da me e Louis.” affermai mentendo mentre Wal scese dal letto e sorrise.

“Lo sapete che non ho più 10 anni.. vero?” chiese Safaa sedendosi sul letto con il broncio.

Wal mi guardò e sorrise. È vero, Safaa era diventata una ragazza di 16 anni e forse, non era più tempo di proteggerla.

“Tra 8 settimane mi laureo.” confessò Wal tutto d'un fiato.

“Ed io e Liam stiamo tornando insieme!” affermò anch'io tutto d'un fiato.

Safaa si alzò e ci abbracciò forte.

“Sono orgogliosa di voi!” affermò mentre ci abbracciammo.

“I nostri bambini!” dissero mia madre e mio padre dalla porta con le lacrime agli occhi.

Alla sera Waliyha, Safaa ed io andammo in un locale in centro a Bradford per divertirci un po'. Non ne avevo moltissima voglia, ma quelle due mi avevano praticamente obbligato, quindi c'ero andato pure io.

“Aspettate che mi sta vibrando la coscia. Qualcuno mi sta chiamando!” dissi mentre eravamo scesi dalla macchina.

“Sarà Liam.” disse Safaa.

“No non è lui. Ciao bella sorella.”

“Chi doveva essere?”

“Liam.”

“Oh.. manco quarantottore che sei in terra inglese e già vorresti che al telefono fosse il tuo ex?”

“Veramente non è più tanto il mio ex. Comunque, come stai?”

“Benissimo, anche se qui fa caldo. Tu dove sei?”

“Con l'altra parte della famiglia. Mi hanno portato al Brittors!”

“Wow, che ritorno a Bradford con stile!”

“Ehi, sfotti?”

“Non mi permetterei mai! Comunque tu come stai?”

“Bene. Va tutto bene. Anche se ho paura a chiamare Jonathan!”

“Immagino. Con Liam?”

“Mi manca dannatamente dopo ieri sera.”

“Ti giuro che per quanto ti voglia bene, non ci avrei scommesso nulla su il ritorno di voi due assieme.”

“Sei sempre simpatica, lo sai?”

“Lo so. Te l'ha detto Wal, la grande notizia?”

“Si si me l'ha detta. Sono così orgoglioso di lei. Pensa quando lo sapranno mamma e papà!”

“Già. Comunque io dovrei arrivare venerdì prossimo!”

“Che bello. Io missà che però sarò a Londra, oppure già Holmes Chapel.”

“Beh ti vedrò alla cerimonia allora.”

“Già.. vuoi parlare con queste rompicoglioni? Mi stanno uccidendo un braccio perché vogliono parlare con te.”

“Passamele va! Ciao fratellino bello.”

“Ciao sorellona stupenda.”

E passai il cellulare a Safaa.

Verso le 2:30 tornammo a casa, alla fine mi ero divertito ma un peso sullo stomaco non mi fece dormire. Dovevo parlare con Jonathan.

Scesi giù in cucina a prendere una birra e poi andai fuori in giardino, dovevo chiamarlo.

Cercai il nome, feci un respiro lungo e poi lo chiamai.

“Ehi Zay! Come va lì a San Francisco? Quando torni?”

“Veramente non sono a San Francisco... sono a Londra da due giorni!”

“Cosa? Ma cosa stai dicendo?”

“Tra due settimane la sorella di un mio amico si sposa con un mio amico e sono qui per aiutare a preparare la cerimonia e per vedere un po' la mia famiglia. Sono partito con Louis due sere fa.”

“Zayn, perché mi hai mentito?”

“Perché non sapevo come dirti che avevo risentito il mio ex e che ne sono follemente innamorato ancora dopo tutti questi anni.”

“Wow. Mi stai lasciando per telefono?”

“Jonathan, mi dispiace, davvero.”

“Vai a farti fottere Zayn!”

E mi buttò giù la telefonata ed io mi sdraiai sull'erba e chiusi gli occhi.

“L'hai mollato?” chiese Waliyha alle mie spalle.

“Che ci fai sveglia?” chiesi un po' spaventato.

“Safaa si è addormentata nel mio letto ed io non riesco a dormire nel suo.”

“Wal, non raccontare balle. Che succede?”

“Diciamo che non sei l'unico con problemi di cuore, fratello.” disse prendendomi dalla tasca dei jeans una sigaretta.

“Da quando fumi? Ehi quante cose non so di te?” chiesi.

“Non dire nulla a mamma e papà, ti prego.” mi supplicò Wal.

“Dimmi chi devo picchiare perché fa soffrire la mia sorellina?” chiesi prendendo una sigaretta ed accendendola.

“Si chiama Joseph,ha 22 anni, studia medicina e ci siamo conosciuti ad una festa.” cominciò Wal.

“Conosciuti in che senso?” chiesi sperando in una risposta diversa da quella che pensavo.

“Non nel senso che pensi tu. Ero ad una festa con Lottie e Fizzy; il ragazzo di Lottie e Joseph sono amici e ce l'ha presentato. Beh abbiamo cominciato a parlare e scherzare. Poi ci siamo scambiati il numero. Noi siamo tornate a casa e lui mi ha scritto un messaggio scrivendomi che era stato felice di avermi conosciuto. Per le mattine successive ci siamo visti per la colazione, il pranzo e qualche volta per cena, ma sempre insieme a Lottie, il suo ragazzo, Fizzy e un nostro amico. Poi una sera Lottie e Fizzy mi hanno convinto a chiedergli di uscire da soli, gliel'ho detto e lui mi ha detto che doveva studiare, così siamo uscite per conto nostro e lui era al pub con altri ragazzi e due ragazze ed io, beh mi conosci.. non ci rifletto molto e sono impulsiva.” continuò Wal mentre prese un'altra sigaretta.

“Cos'hai combinato? Gli hai fatto na scenata?” chiesi.

“L'ho salutato gentilmente e poi gli ho versato addosso la birra media che si era comprato.” disse ridendo.

“Sei na stronza Wal!” affermai ridendo più di lei.

“Poi lui mi ha rincorso, Fizzy gli urlato di andarsene che era solo uno stronzo e tra un po' gli tirava un pugno e lui mi ha detto che avevo frainteso tutto. Che era lì perché il suo migliore amico gliel'ha imposto, che davvero doveva studiare. Io l'ho ascoltato, gli ho sorriso e poi ho preso Fizzy sotto braccio e me ne sono andata. Dopo qualche giorno ho scoperto dal suo migliore amico, che era tutto vero quello che mi aveva detto ed io beh..” si bloccò e mi guardò.

“Tu sei testarda ed orgogliosa e non chiedi scusa a nessuno, si lo so!” finì la frase per lei.

“Che faccio Zay? Doniyha mi ha detto che dovrei andare contro l'orgoglio.” affermò Wal.

“Ed io ti dico la stessa cosa. Da come ne parli, ti piace e tanto. Vai e vattelo a riprendere.” le dissi sorridendo.

Sorrise, spense la sigaretta e mi abbracciò forte.

“Grazie di essere tornato a casa fratello!” mi sussurrò.

“Di nulla piccola mia.” risposi.

“Andiamo a dormire Zay?” mi chiese.

“Si, dai. Domani abbiamo un pranzo con tutta la famiglia.” affermai.

“Yeah! Famiglia Malik a rapporto!” affermò Wal mentre stavamo rientrando.

Facemmo piano per non svegliare nessuno, ma mentre passavamo davanti alla camera dei nostri genitori, sentimmo che stavano parlando.

“Sono felice che Zayn sia tornato. Wal e Safaa sembrano felici.” affermò mio padre.

“Già, sorridono di più e poi questa casa con l'arrivederci di tre dei nostri quattro figli è diventata silenziosa.” affermò mia madre.

“Ora manca solo Don e poi siamo al completo!” affermò mio padre.

“Tra poco saremo al completo amore mio!” affermò mia madre.

Wal mi guardò e sorrise e poi ci dirigemmo verso le nostre camere.

“Buona notte piccola donna.” sussurrai dolcemente.

“Notte grande uomo!” rispose chiudendosi la porta alle spalle.

La mattina dopo, verso le 10:30, sentii il mio cellulare vibrare sul comodino. Assonnato prendo il telefono e leggo il nome di Liam.

“mmm.. pronto?”

“Ti ho svegliato, scusa.”

“Tranquillo, tanto se non mi svegliavi tu, tra poco veniva Safaa a farlo. Meglio tu.”

“Ahahah lo prendo come un complimento. Com'è andata ieri?”

“Tutto bene. Abbiamo fatto un po' tardi io e Wal, ma tutto bene.”

“Non c'era anche Safaa?”

“Sì, ma dalla festa siamo tornati presto; solo che poi soffrivo un po' di insonnia e allora sono stato a parlare con Wal e ci siamo confidanti un po'. Ah prima ho chiamato Jonathan.”

“Cosa vi siete detti?”

“Apparte che ci siamo lasciati, null'altro.”

“Vi siete cosa?”

“Lasciati.. cioè io l'ho lasciato o lui dicendomi di andarmi a farmi fottere.. non lo so, bene.”

“Wow. Che bella notizia. Cioè mi spiace, cioè no. Ok non so che dire.”

“Va bene wow. Comunque tu come stai?”

“Abbastanza bene. Niall sta ancora dormendo ed io sono in giardino a prendere un po' il sole. Oggi pomeriggio andiamo a fare un giretto per il centro.”

“Ah bene.. cerca di non divertirti troppo. E Mark?”

“Mark l'ho sentito ieri. È andato dai suoi genitori e sta studiando per la tesi. Domani mattina lo devo vedere e gli parlo.”

“Domani siamo assieme.”

“Non vedo l'ora. Ora fai finta di dormire così Safaa ti sveglierà. Ci tiene tanto.”

“Ok capo. Ci sentiamo dopo. Ciao piccolo!”

“A dopo cucciolo.”

Posai il cellulare e chiusi gli occhi e come sospettavo, Safaa entrò in camera e mi svegliò.

“Ma non è giusto, sei già sveglio!” affermò Safaa.

“Ahaha si mi ha svegliato Liam. Dai facciamo finta che mi hai svegliato!” dissi abbracciandola.

“Ok. Potremmo svegliare Wal.” affermò la piccola.

“No, meglio di no.. ieri sera abbiamo fatto tardi a parlare, lasciamola dormire. Dai andiamo a fare colazione piccola peste!” dissi alzandomi dal letto.

“Io l'ho già fatta. Vado a farmi la doccia.” disse baciandomi la guancia.

Scesi di sotto e mia madre stava preparando il pranzo.

“Buongiorno mammina!” dissi baciandole la guancia.

“Cosa vuoi? Mi baci solo quando hai combinato qualcosa!” mi disse mentre mio papà sorrise mentre guardava la tv.

“Ho 27 anni e pensi di me questo? Grazie mamma!” dissi offeso.

“Ho sentito tua sorella stamattina.” mi disse in seguito.

“Anche io ieri sera.” le risposi facendole la linguaccia.

“Buongiorno famiglia!” disse Waliyha entrando in cucina.

“Ti ha svegliato Safaa?” chiesi a bassa voce.

“No, Joseph.” mi rispose dandomi un bacio sulla guancia e sorridendo.

Sorrisi e continuai a bere il caffè che mi aveva preparato mia madre.

Il pranzo di famiglia andò benissimo, nessuno mi fece domande difficili e troppo personali, Wal si assentò molte volte per andare “ad aiutare una sua amica per l'esame di spagnolo” e mia madre, per fortuna ci credette.

Verso le 18 se ne andarono tutti e tornò la quiete.

“Amore, a che ora vai via domani?” mi chiese mia madre mentre l'aiutavo a lavare i piatti.

“Alle 10 ho il volo.” risposi.

“Ci metti tanto?” chiese Safaa.

“No, un'oretta e arrivo a Londra, poi lì Harry e Louis mi aspettano e andiamo da Liam a posare le borse.” affermai.

“State ancora da Liam?” chiese mia madre.

“Sì.. perché non è facile trovare una casa solo per due settimane. Il coinquilino di Liam è fuori città e allora ci stiamo noi.” mentì spudoratamente mentre Safaa rideva.

“Capito.” mi disse mia madre sorridendo. Missà che aveva capito la realtà.

“Zaynnnnn!” urlò Waliyha da sopra.

“Arrivooooo!” risposi urlando lasciando a Safaa l'onore di lavare i piatti.

“Che vuoi? Oh madonna santa!” dissi entrando in camera sua e vedendo il vestito cortissimo che aveva addosso.

“Non va bene? Don dalla webcam dice che è bellissimo!” disse indicando il computer e la faccia di mia sorella che mi salutava.

Chiusi la porta, salutai mia sorella e mi sedetti sulla sedia del computer.

“Papà non ti farà mai uscire così!” dissi cercando di avere un tatto.

“Ma mica ci esco. Devo metterlo in valigia. Domani torno a Manchester.” disse mentre si stava provando un paio di tacchi altissimi.

“Ehi bambina! Quelli sono miei. Non provare a portarli a Manchester!” urlò Doniyha dal computer.

“Dai sorellona, sono perfetti con questo vestito! Domani sera ho un appuntamento speciale!” affermò Wal supplicando Don.

“Domani sera esci con il principe azzurro? Finalmente!” dissi scherzando.

“Sto male? Ditemi la verità!” chiese Wal guardandoci.

“Sei splendida sorellina!” disse Doniyha.

“Sei na bomba sexy e questo fa strano, ma devo ammetterlo. Sei perfetta!” affermai.

“Grazie tesori miei! Ora vattene che devo finire la valigia!” mi disse cacciandomi dalla camera.

Salutai Doniyha e poi uscii.

Entrai in camera e il mio cellulare squillò.

Mi stava chiamando Louis.

“Ohi amico!”

“Ciao Lou!”

“Com'è andato il weekend?”

“Bene. Cioè apparte che le mie sorelle sono cresciute tantissimo e sono diventando donne, senza che me ne accorgessi e che ho lasciato Jonathan. Sì tutto bene!”

“Oh l'hai lasciato, mi spiace.”

“Louis per favore.”

“Ok, scherzavo. Mi chiedevo a che ora a Londra domani?”

“Alle 10:50 atterro e voi?”

“Io alle 10:35 ed Harry arriva per le 11!”

“Allora ci incontriamo tutti lì. Niall e Liam non ci sono.”

“Sì, me lo ha detto Niall.”

“Lo sai che questo è il primo weekend, da due anni che non passiamo assieme?”

“Sì e mi sei mancato dannatamente!”

“Anche tu!”

“Ci vediamo domani allora! Ciao saluta la truppa Malik!”

“E tu quella Tomlinson – Deakin!”

LOUIS

Chiusi la conversazione con Zayn ed andai in camera per preparare la borsa da portarmi via.

“Posso parlarti Lou?” mi chiese Phoebe sulla ciglia della porta di camera mia.

“E me lo devi anche chiedere? Che succede sorellina bella?” chiesi sedendomi sul letto vicino a lei.

“Ho bisogno di parlare con te. Cioè ho bisogno di un consiglio. Lottie e Fizzy sono troppo occupate con lo studio e non le voglio disturbare.” mi disse con una voce molto triste.

“Raccontami che succede!” dissi prendendole le mani.

“Ti è mai capitato di voler spaccare tutto per una persona ma allo stesso tempo di voler prendere questa persona e portarla al sicuro con te?” mi chiese.

Sorrisi e annuì.

“Credo voglia dire che ti sei innamorata!” le dissi sorridendo.

“Sì, ma del ragazzo che piace a Daisy!” mi confessò tra le lacrime.

“Oh, merda. Cioè aspetta un attimo. Ti sei innamorata del ragazzo con cui sta uscendo la tua gemella? Oh che bella storia.” le dissi ma lei mi guardò male.

“Non dovevo dirlo a te, lo sapevo. Non prendi nulla sul serio.” mi disse mia sorella alzandosi dal letto.

“No, fermati. Ero solo sconvolto! Dimmi che è successo!” dissi spingendola verso il letto.

“Daisy qualche settimana fa mi ha presentato Tomas, il ragazzo con cui esce. E mi piaceva, nel senso, era giusto per lei. Poi una mattina Daisy non stava molto bene e appena arrivata a scuola è scappata in bagno ed io l'ho aspettata fuori e Tomas mi ha scambiato per lei e mi ha chiesto un appuntamento, ed io d'istinto ho accettato pensando di diglielo poi a Daisy.

Beh non l'ho fatto, e domani ho questo appuntamento, cioè Daisy ce l'ha!” mi confessò Phoebe.

“Diglielo Phoebe, devi diglielo. Si arrabbierà tanto, ma devi farlo.” dissi abbracciandola.

“Dire cosa e a chi?” chiese Daisy entrando in camera.

“Daisy, dobbiamo parlare. Vuoi sapere se ti arrabbierai? Si tanto.” disse Phoebe tutto d'un fiato guardando la gemella.

“Io vi lascio sole, se puoi Phoebe, non ucciderla. È pur sempre la tua gemella.” dissi mentre uscivo dalla stanza e chiudevo la porta.

“Ehi che succede?” mi chiese mia madre quando arrivai in cucina.

“Apparte che al piano di sopra potrebbe essere in atto un omicidio tra gemelle, nulla mamma!” dissi mentre prendevo in braccio Doris.

“Perché omicidio?” chiese la piccola Doris.

“Perché tua sorella Phoebe fa pasticci!” risposi dandole un bacio sulla testa.

“Lou mi aiuti con i compiti?” chiese Ernest saltandomi addosso e togliendo Doris da in braccio.

“Ahia! Ora ti picchio! Louis è mio!” urlò Doris prendendolo a schiaffi.

“Ehi, ehi finitela. Vi aiuto a tutti e due così fate i bravi! Dai forza fate pace!” dissi dividendoli.

“Io non parlo con una cattiva come lei!” disse mio fratello facendo la linguaccia.

“Ed io non parlo con un antipatico!” rispose immediatamente mia sorella.

Mia madre guardò la scena e cominciò a ridere.

“Cosa ridi? È na tragedia!” dissi tirandole un cuscino.

“Pensavo solo che ho fatto due coppie di gemelli e stasera litigano tutte e due! Perfetto!” rispose mia madre.

In quel momento squillò il mio cellulare.

“Sei stata salvata dal cellulare. Arrivo subito, piccoli, state buoni qui.” dissi alzandomi ed andando in giardino a parlare.

“Per fortuna che siete voi!”

“Ciao fratello! Che succede?”

“Apparte che Daisy credo stia ammazzando Phoebe, Doris picchia Ernest, no nulla sorelline care!”

“Ok ok spiegati meglio! Cosa ci stiamo perdendo?”

“Phoebe ha accettato un appuntamento dal ragazzo con cui esce Daisy, che l'ha scambiate e glielo sta dicendo e Doris mi era in braccio ed Ernest l'ha scaraventata giù per stare con me!”

“Oh porca miseria. Forse dovremmo tornare a casa per un po'. Mamma non riesce da sola!”

“Per farcela, ce l'ha fa.. solo che tra due adolescenti e due bambini di sei anni, credo che impazzirà presto.”

“Tu torni domani a Londra?”

“Sì...”

“Allora noi domani mattina cerchiamo qualche aereo e veniamo lì. Almeno vediamo un po' cosa fare con Phoebe e Daisy! Ma si sono picchiate?”

“No, però se vuoi ti faccio sentire in diretta le urla che si stanno tirando nelle scale.”

“Le sentiamo! Merda. Passami Daisy!”

“Ci provo. Daisy, vieni qui che ci sono Lottie e Fizzy!” urlai cercando di farmi sentire da mia sorella che stava urlando più forte.

“No prima l'ammazzo e poi le chiamo!” urlò di risposta.

“Chiaro il concetto, sorella?”

“Ok, cerchiamo immediatamente un aereo.”

“Aspetta che vi passo mamma. Ci sentiamo più avanti!”

“Ciao Louis. Grazie.”

“Grazie a voi.”

Passai il cellulare a mia madre e andai a dividere quelle due pazze.

Quella notte Phoebe dormì in camera con Doris ed Ernest dormì con me.

La mattina seguente, a colazione, né Phoebe né Daisy si guardarono e proferirono parola.

“Ragazze, almeno salutate vostro fratello.” disse mia madre ad un tratto.

Daisy si alzò per prima e mi abbracciò.

“Cerca di far pace con lei.” le sussurrai.

“Non ci penso neanche è solo una bugiarda!” affermò di risposta.

“Daisy, per favore.” supplicai mia sorella.

“Salutami Harry.” mi rispose dandomi un bacio sulle tempie, prese la borsa ed uscii.

“Ciao fratellone!” disse Phoebe abbracciandomi.

“Per favore, fate pace!” chiesi anche a lei.

“Io con una che mi da della zoccola, non ci faccio pace!” mi rispose.

“Te lo chiedo con il cuore..” continuai.

“Salutami Harry e dagli un bacio da parte nos.. mia!” mi disse prendendo anche la borsa, ed uscendo.

“Tanto si dovranno parlare, si sono scambiate le borse.” mi disse mia madre cercando di tranquillizzarmi.

“Sarà.. Lottie e Fizzy dovrebbero arrivare stasera, così cercano di sistemare le cose.” dissi andando al piano di sopra per prendere la borsa.

“Ehi, ce la posso fare anche da sola.. ho cresciuto 3 figli adolescenti, posso crescere anche altre due.” rispose sorridendomi.

“Una mano te la diamo comunque. Ora devo andare mamma, sennò perdo l'aereo.” dissi abbracciandola.

“Ciao amore mio!” mi disse con le lacrime agli occhi.

“Ciao mamma. Ti voglio bene!” risposi coccolandola.

“Anche io figlio mio!” mi rispose e poi mi lasciò andare verso il taxi che mi aspettava.

“Tra meno di un'ora ci vediamo <3” lessi il messaggio di Harry e sorrisi.

“Ho bisogno di un tuo abbraccio :)” risposi di getto e poi misi il cellulare in modalità aereo e salì sull'aereo che mi avrebbe portato a Londra da Harry e dai miei amici.

HARRY

Eccomi a Londra. Zayn e Louis mi stavano aspettando all'ingresso dell'aeroporto.

Quando atterrai mandai immediatamente un messaggio a mia madre, così poi non si agita.

“Atterrato! Ci sentiamo dopo <3” digitai e lo spedì.

Arrivai all'ingresso ma di Zayn e Louis non c'era manco l'ombra.

Presi il cellulare e chiamai Louis, perché non erano ancora arrivati?

Il cellulare squillò ma nessuna risposta.

Ad un tratto qualcuno mi strinse e mi baciò la testa.

Mi voltai e l'abbracciai forte.

“Era solo uno scherzo Harry, non serve che stringi così!” mi disse Louis.

“Ho avuto un momento di panico!” risposi stringendolo più forte.

Zayn ci guardò e sorrise.

“Va tutto bene, ti abbiamo visto scendere e ho pensato di farti sto scherzo, ma non lo farò più!” mi disse staccandosi e dandomi un leggero bacio a stampo.

Arrivammo a casa di Liam, prendemmo le chiavi sotto lo zerbino, come ci aveva detto e poi entrammo.

“Bentornati! Ci vediamo più tardi! Niam :)” lessi il biglietto lasciato sul tavolo in cucina.

“Suona male Niam!” affermò Zayn.

“Scommetto che suoni meglio Ziam!” affermò Louis sorridendo.

“Bravo fratello!” rispose mentre io decisi di andare a posare la borsa in camera e poi andai in giardino.

Louis capì che c'era qualcosa che non andava e mi raggiunse in giardino mentre Zayn era intento a preparare qualcosa da mangiare.

“MI dici che ti prende?” mi chiese abbracciandomi da dietro.

“Nulla, sono un pochino stanco.” mentì mentre guardavo il panorama londinese.

“Harry Edward Styles mi dici che hai?” mi chiese staccandosi e voltandomi.

“Ho rivissuto uno strano momento, solo questo.” affermai abbassando la testa.

“Quale momento?” mi chiese.

“Due anni fa scesi dall'aereo e tu dovevi aspettarmi in aeroporto ma non c'eri... eri con Zayn.. e oggi quando non ti ho visto all'aeroporto e non rispondevi al telefono, mi sono sentito male.” confessai con gli occhi gonfi.

Louis mi guardò ma non disse nulla. Stava piangendo, stava semplicemente piangendo guardandomi negli occhi.

“Basta piangere. Sono io quello paranoico, non volevo farti piangere. Scusami!” affermai abbracciandolo ma Louis non si mosse e continuò a piangere.

“Louis, basta. È storia vecchia, lo so io, lo sai anche tu!” continuai cercando di asciugargli gli occhi; ma lui mi tolse le mani, entrò dentro in casa, prese le chiavi di riserva di casa di Liam ed uscii.

“Dove sta andando?” mi chiese Zayn.

“Non lo so. Sono un coglione!” affermai mentre lo seguii.

“Louis aspetta. Dove stai andando?” urlai in strada.

“Torna a casa Harry.” affermò. Ed io non ascoltando, lo raggiunsi, lo spinsi in un vicolo e lo schiacciai al muro baciandolo dolcemente ma nello stesso tempo con forza. Louis prima mi spinse via e poi cedette e mi lasciò giocare con la sua lingua.

Erano due anni che aspettavo un bacio così, passione, amore, amicizia, fiducia, dolcezza, tristezza, frustrazione ma soprattutto voglia di amarsi.

Dopo troppo poco ci staccammo e ci guardammo negli occhi.

“Ciao Harry..” mi sussurrò dolcemente.

“Ciao occhietti belli!” gli sussurrai sorridendo.

“Ti ho mentito al telefono.” mi disse avvicinandosi alla mia bocca.

“Cioè?” chiesi non capendo.

“Non ho mai smesso di amarti e una volta settimana venivo a Los Angeles e ti guardavo mentre andavi a pranzo con i tuoi colleghi.” mi confessò prima di baciarmi.

Dio quanto mi erano mancate quelle labbra morbide e delicate.

“Anche io ti ho mentito..” sussurrai quando ci staccammo.

Mi guardò un po' male, ma io lo baciai per tranquillizzarlo.

“Io venivo una volta a settimana a New York e mi posizionavo davanti al vostro negozio e ti guardavo ed una volta quando un ragazzo ti ha salutato dandoti un bacio a stampo, stavo impazzendo.” confessai ridendo ricordami quei momenti.

Louis mi sorrise e poi mi baciò.

“Torniamo a casa.. Zayn ci ha presi per matti.” affermai staccandomi da lui.

“Ci è abituato ai miei scleri su di te!” affermò mentre ci dirigemmo verso casa.

“Cosa vorresti dire?” chiesi mentre eravamo mano nella mano.

“Cioè per due anni, quando tornavo da Los Angeles parlavo di quanto eri bello, quanto eri figo e stra gnocco in giacca e cravatta per almeno 2 settimane, poi tornavo di nuovo da te e ricominciavo.” affermò mentre entrammo in casa.

“Oh avete fatto pace, finalmente?” affermò Zayn mentre entrammo e lui era sul divano a guardare la tv.

“Così sembra.” affermai mentre mi stravacco sul divano. Ero stanchissimo e avevo caldissimo.

Liam e Niall arrivarono a casa verso le 14.

“Bentornati!” affermò Niall entrando in casa sorridendo.

“Oh Horan, quanto mi sei mancato!” affermai saltandogli addosso.

Liam posò la giacca e poi si fiondò sulle labbra di Zayn. Erano troppo carini assieme.

Mentre si staccarono, notai che alla televisione c'era un servizio su Nick. Alzai il volume.

“Allora Nick, abbiamo saputo che la tua storia con l'ex cantante degli One Direction Harry Styles, tutt'ora dirigente di una casa discografica, è terminata. Come stai?” chiese l'intervistatrice.

Liam, Zayn e Niall si voltarono a guardarmi.

“Sì, mi ha lasciato lui. Anzi è scappato da me. Una notte ha fatto la valigia ed è scappato.” rispose tranquillamente.

Mi stava salendo la carogna, infatti stavo stritolando la mano destra di Louis.

“Lo amavi?” chiese l'intervistatrice.

“Sì, ma lui no. Lui mi ha solo preso in giro.” rispose.

“Ma che porca troia dici! Ma non ti vergogni di dire minchiate? Modello del cazzo, che non sei altro! Sono io che ti ho preso in giro, o tu che mi hai tradito più di una volta? Ma vaffanculo!” urlai contro la televisione. Liam spense la televisione e cercò di tranquillizzarmi.

“Lascialo parlare. Fregatene, sei qui con noi, è questo l'importante o no?” mi disse Liam.

“Non si deve osare infangare il mio nome. Non deve osarsi!” urlai ancora più forte.

“Harry, calmati. Lascia che lui parli. La verità la sappiamo e sappiamo che cosa è successo. Adesso basta farti del sangue marcio per lui!” affermò Niall.

“Scusate, mi spiegate che sta succedendo?” disse qualcuno alle nostre spalle.

“Oh ciao Mark!” disse Liam con il terrore negli occhi.

LIAM

“Liam, mi spieghi?” continuò a chiedermi Mark entrando in casa.

“Ti presento Louis Tomlinson, Harry Styles, Niall Horan e Zayn Malik. Sono miei vecchi amici!” affermai cercando di stare il più tranquillo possibile.

“So chi cazzo sono! Tutto il mondo sa chi cazzo sono sti quattro idioti! Ma che ci fanno nel nostro salotto?” mi chiese notevolmente arrabbiato.

“Sono nel nostro salotto perché stanno qui da noi finché Gemma non si sposa.” affermai.

“Aspetta, aspetta.. e non dovresti chiedermi il permesso??.. questa è anche casa mia.” urlò.

“Loro tre sono miei amici, e stanno a casa mia quanto vogliono!” affermai deciso.

“Liam, so che tu non sei mai stato molto bravo con i conti, ma i tuoi amici sono quattro non tre.” affermò.

Mi voltai verso i ragazzi, cercai lo sguardo di Zayn che mi sorrise e poi guardai Mark. Era il momento della verità.

“I miei amici sono tre... Zayn non è un mio amico.. mai stato e mai sarà!” affermai.

“Aspetta, aspetta... lui è il famoso Zayn?” mi chiese guardando Zayn.

“Sì è lui. Ma come fai a sapere chi è? Io non ti ho mai parlato di noi.” affermai curioso di sapere la risposta.

“Perché lo chiamavi nel sonno e poi quando andavi fuori Londra per fare i convegni sulla palestra, non mi convincevi molto e allora prima di partire guardavo nella tua borsa e vedevo un biglietto d'aereo per New York e un biglietto da visita con scritto l'indirizzo di Brooklyn; sono andato su internet e ho controllato cosa fosse e ho scoperto dove andavi.” confessò Mark mentre guardava Zayn. Credo di poter morire.. Zayn aveva scoperto il mio segreto ed io stavo diventando color pomodoro.

“E perché non mi hai mai affrontato e chiesto perché ti mentivo?” chiesi cercando di non voltarmi per guardare Zayn.

“Perché poi ho digitato il tuo nome e il suo su internet ed ho letto tante, troppe cose e ho capito perché non mi parlavi mai delle tue storie passate. In quasi tutti gli articoli, nelle foto e nei video tu lo guardavi e dicevi cose che a me non hai mai detto e allora mi sentivo male ma poi pensavo che stavi con me e anche se andavi dall'altra parte dell'oceano per vederlo, poi tornavi sempre da me.” affermò Mark.

“Tornavo perché ero troppo vigliacco per dirti che amavo Zayn e che tu per me eri solo un modo per cercare di dimenticarlo.” affermai mentre mi voltavo verso Zayn.

“Liam, non puoi mollarmi così...” mi disse Mark mentre i ragazzi andarono in giardino per lasciarci da soli.

“No Zayn, aspetta.” disse in seguito Mark.

Zayn si voltò e rimase lì, dietro di me.

“Posso farti una domanda?” chiese Mark a Zayn che annuì, un po' spaventato.

“Ami Liam come all'inizio della vostra relazione?” chiese Mark deciso.

Mi voltai verso Zayn che sorrise.

“Molto di più di allora.. ma perché questa domanda?” chiese Zayn.

“Perché vorrei trovare qualcuno che mi ami come vi amate voi.. ora scusate, ma vado a prendere la mia roba.. questa casa non è più mia.. o forse non lo è mai stata.” affermò Mark salendo le scale.

Zayn andò in giardino dagli altri, lasciandomi da solo in salotto a pensare.

“Bene, nel giro di una settimana sono andati in fumo 3 rapporti su 5! bingo!” affermò Niall mentre eravamo in giardino a prenderci un po' d'aria durante il tramonto.

“Già. Un weekend infuocato!” affermò Harry mentre si lasciava coccolare da Louis.

Zayn ed io non ci eravamo rivolti parola da quando Mark se n'era andato e questo mi metteva un po' ansia.

Non mi guardava, non mi cercava e non mi lasciava entrare nel suo mondo ma sopratutto stava zitto come una mosca, fumava, beveva birra, leggeva il giornale ma non pronunciava parola da quasi 4 ore.

“Horan,ma Devine quando torna a Londra? Vogliamo vederlo.” affermò Louis mentre io guardavo incessantemente Zayn.

“Domani atterra e lo vedrete. Non vedo l'ora!” affermò tutto saltellante.

Zayn si alzò dalla sdraio ed rientrò in casa ed io lo seguì. Dovevamo chiarire.

“Zayn, possiamo parlare?” chiesi entrando in cucina.

“Veramente non ne avrei molta voglia, ma puoi parlare,io ascolto.” affermò mentre prendeva altra birra gelata.

“Da quando Mark se n'è andato mi eviti e voglio sapere il perché? Ho detto qualcosa che non andava?” chiesi direttamente, senza giri di parole.

“Fammi pensare.. no, tranne che ti sei dimenticato in questi giorni di dirmi che mi venivi a spiare due volte al mese!” affermò quasi arrabbiato.

“Non dovevi saperlo. Ho fatto il bambino!” affermai cercando di fargli capire che mi dispiace.

“Già!” affermò mentre si sedette sul tavolo.

Mi avvicinai a lui, presi la birra, la posai sul tavolo, presi la sua faccia tra le mie mani, feci rincontrare i nostri occhi e poi lo baciai dolcemente. Zayn si fece baciare, senza controbattere e fare resistenza.

“Ti amo Zayn. E, anche se ho cercato di negarlo, è sempre stato così!” sussurrai contro le sue labbra.

“Continua a baciarmi idiota. Sono in astinenza di tuoi baci da due anni.” mi sussurrò lui contro le mie labbra. E ci baciammo dolcemente.

Dopo una mezz'oretta tornammo dagli altri che intanto stavano discutendo animatamente.

“Che state confabulando?” chiese Zayn mentre eravamo abbracciati.

“Secondo Niall dovremmo uscire stasera e divertirci!” affermò Harry.

“Non è una cattiva idea. Potremmo andare in un pub e bere qualcosa.” affermò Zayn mentre ci sdraiammo sull'erba.

“Come se non avessimo bevuto già abbastanza! In 5 abbiamo finito una scorta di birra da 20! e la maggioranza l'hai bevuta tu!” affermò Louis rivolto a Zayn.

“Avevo sete. Cosa ci posso fare?” chiese ironico Zayn.

Tutti ridemmo come dei deficienti.

Alla fine decidemmo di non uscire, cioè Niall uscii, mentre io, Zayn, Louis ed Harry rimanemmo a casa a poltrire.

“Ho bisogno di fare quattro chiacchiere con te.” mi sussurrò Louis all'orecchio mentre Zayn ed Harry stavano giocando alla Play.

“Andiamo a fumare così parliamo.” risposi prendendo una sigaretta dalle tasche di Zayn.

“Che succede?” chiesi a Louis.

“Zayn ti ha detto tutto della sua storia con Jonathan?” mi chiese.

“In che senso?” chiesi un po' preoccupato.

“Ok, non dovrei dirtelo, ma te lo dico ugualmente. Zayn e Jonathan non l'hanno mai fatto.” affermò deciso.

“Cosa?! Stai scherzando vero?” chiesi incredulo ma allo stesso tempo felice.

“No, davvero. Per due anni Zayn si è sottratto e ha sempre inventato scuse su scuse.” affermò Louis sorridendo mentre fumava.

“Beh allora, credo che sia arrivato il momento di fargli riscoprire questo mondo!” affermai sorridendo.

Louis mi sorrise e poi annuì.

“Noi andiamo a dormire. Ci vediamo domani fanciulli!” dissero Harry e Louis verso l'una di notte.

“Buona notte fanciulli!” affermò Zayn sorridendo.

Louis mi guardò e sorrise.

“Già, buona notte anche a voi!” rispose Louis sempre guardandomi.

Mi alzai dal divano e mi sedetti sulle gambe di Zayn che mi guardò sorpreso.

“Che diavolo stai facendo?” mi chiese.

“Voglio farti una domanda e mi devi rispondere sinceramente.” affermai deciso.

“Vai. Dimmi che domanda!” affermò mentre spegnevala tv e si dedicava a me.

“Visto che sono un anno, sette mesi, dieci giorni che non tocco un uomo, mi chiedevo se volevi essere il primo.” affermai sorridendo.

“In che senso, scusa?” mi chiese un po' sbalordito.

“Nel senso che pensi tu. Io e Mark l'abbiamo fatto solo due volte nella nostra vita. Ed è vero, vivevamo assieme, ma non era mai il momento. Quindi, mi chiedevo se..” cominciai a parlare ma Zayn mi fermò baciandomi con passione che addirittura si alzò con me in braccio avvinghiato a mò di koala e mi portò al piano di sopra continuandomi a baciare e nel frattempo a spogliarmi.

Mi buttò sul letto e si tolse la maglietta, i tatuaggi c'erano ancora tutti, c'erano dei nuovi vicino al cuore ed uno diceva “YOU ARE PERFECT TO ME!” con vicino una L con una rosa rossa.

“Bel tatuaggio Malik!” affermai mentre mi baciava il collo.

“Chissà a chi è dedicato.” mi rispose prima di baciarmi sempre più forte.

“Zayn, per favore...” ansimai mentre Zayn mi stava letteralmente torturando baciandomi tutto il corpo.

“Dimmi cosa vuoi, piccolo Payne!” affermò con una voce sensuale che sarei potuto venire solo con il tono della voce.

“Voglio te, dentro di me. Voglio semplicemente te.” dissi con una voce smozzata dai continui ansimi che emettevo quando mi toccava i pantaloni.

Zayn sorrise e poi si decise a togliermi i pantaloni della tuta e anche i boxer e decise di continuare a leccare da dove si era interrotto fino ad arrivare in basso dove non vedeva l'ora di tornare a contatto con la bocca di Zayn Malik.

Zayn tornò da me e mi baciò delicatamente e poi scese giù e lo prese in bocca pompando tantissimo, facendomi sentire in paradiso ma allo stesso tempo all'inferno da quanto stavo in un altro pianeta.

“Più forte Zay, più forte.. ah..” ansimai mentre Zayn continua a pompare. Stavo arrivando al limite, mi stavo sentendo male da quanto ero in ectasi, feci capire a Zayn che stavo arrivando al limite, ma lui non si fermò, anzi aumentò il ritmo ed io venni nella sua bocca dopo neanche un minuto.

“Ed ora tocca a me Malik!” gli dissi ribaltando le posizioni.

“Fammi tuo Payne, fammi tuo!” mi disse mentre gli baciavo il collo e gli lasciavo qualche segno.

Il corpo perfetto di Zayn mi era mancato, mi era mancato tutto di lui, anche le semplice risate che emetteva quando gli toccavo i capezzoli oppure il collo.

Mi faceva sentire vivo il suono di lui sotto di me che mi implorava di farlo suo.

“Liam, ti giuro che se non ti muovi, potrei non rispondere più di me!” affermò deciso.

“Mi piace quando sei così violento e così voglioso!” affermai e poi gli tolsi i jeans, ormai stretti, e i boxer.

Pompai come forse non avevo mai fatto, e cercai di farlo mio.

Zayn venne dopo circa cinque minuti.

Mi accasciai vicino a lui e misi la testa sul suo petto.

“Mi sei mancato amore. Mi è mancato tutto questo.” affermò Zayn baciandomi la testa.

“Anche tu amore mio. Anche a me è mancato il nostro noi.” dissi baciandolo dolcemente e poi mi addormentai sul suo petto, al sicuro da tutto e tutti.

LOUIS

“Harry, la smetti di girarti come se non trovassi pace?” chiesi voltandomi verso Harry.

“Non riesco a dormire, scusa.” affermò la mia dolce metà.

“Non me ne ero mica accorto. Dai vieni qui e raccontami che succede.” affermai aprendo le braccia ed poi abbracciandolo.

“Stavo pensando a quello che ha detto Nick.” mi disse.

“Harry, è un coglione montato. Mi dici che cosa ti piaceva di lui. No, scusa la domanda, non voglio saperlo!” affermai immaginando la risposta.

“Ma davvero non hai visto la sua faccia? È identico a te! Solo più alto e più magro.” affermò guardandomi.

“Vorresti dire che sono basso e grasso?” dissi facendogli il solletico.

“No no.. smettila.. tregua!” affermai soffrendo.

“Comunque io sono più bello di lui!” affermai deciso.

“Louis, amore mio. Tu sai che per me esisti solo tu, ma vorrei dirti una cosa. Nick è il modello più bello, più pagato, più ricercato da qualunque stilista mondiale. Non vorrei smontarti così, ma sai..” affermò dandomi dei piccoli baci sulle labbra.

“A me basta che mi trovi bello tu, poi degli altri non mi interessa.” risposi baciandolo seriamente.

Harry si mise sopra di me e mi baciò dolcemente.

“Sei meraviglioso amore mio!” mi disse staccandosi da me.

“Lo sapevo già. Sai mi fa strano..” dissi giocando con i pochi ricci che erano rimasti.

“Cosa amore?” mi chiese.

“Che mi chiami amore dopo tutto questo tempo, che siamo in questa stanza assieme, uno vicino all'altro, che nonostante tutto e tutti siamo assieme.” affermai sorridendo.

“Sei la cosa migliore che mi sia successa Louis William Tomlinsom!” mi sussurrò per poi baciarmi.

“Anche tu Harry Edward Styles!” risposi tra le sue labbra.

Ad un tratto sentimmo un gran casino provenire dal piano inferiore.

“LOUIS, HARRY CORRETE GIU'!” urlò Liam.

“Che cazzo sta succedendo?!” urlò Harry mentre uscimmo dalla stanza.

“Niall si è ubriacato ed è caduto a terra.” affermò Zayn mentre cercava, insieme a Liam, di sollevare il biondo.

Harry ed io li aiutammo e lo facemmo sdraiare sul divano.

“Una vaschetta di acqua gelata immediatamente e una spugna!” affermò Liam.

Corsi a prendere tutto il necessario e poi Payne fece gli impacchi di acqua gelida sulla testa di Niall che stava letteralmente delirando.

“Quanto e cosa hai bevuto Horan?” affermò Zayn mentre lo stava spogliando.

“Solo cose buone!” affermò Niall ridendo.

“E lo vediamo! Ma dove sei andato? Te lo ricordi?” chiese Harry.

“Ero con degli amici al Phoneh! Un locale vicino alla tua palestra Liam!” affermò ridendo ancora più forte.

“è il locale di Andy! L'hai visto?” chiese Liam mentre continuava a bagnarlo.

“Sì sì, continuava a dire di smettere di darmi da bere, ma poi non l'ho più visto!” affermò Niall.

Ad un tratto il cellulare di Liam squillò.

“Continuate voi. Vado a vedere chi è.” affermò Liam prendendo il cellulare.

LIAM

Era Andy.

“Dimmi che sta bene!”

“Sì, è solo ubriaco! Ma che è successo?”

“Ma che ne so! Me lo sono visto arrivare nel locale con dei ragazzi che non avevo mai visto. Ha cominciato a bere alcolici ed io dicevo di smetterla ma lui mi diceva che non ero nessuno. Poi mi sono girato e lui non c'era più!”

“Ma chi erano sti amici?”

“Ma non lo so Lee.. non lo so... non li avevo mai visti nel locale. Ma sembrava che Niall li conoscesse.”

“Vuoi passare da casa?”

“Disturbo?”

“Muoviti idiota.”

“Sono già qui sotto.”

“è aperto, entra!”

“Andy!” urlò Niall vedendo arrivare il mio migliore amico.

“Ciao Niall... quanto tempo!” affermò sedendosi sul pavimento vicino a lui.

I ragazzi salutarono Andy con la stretta di mano o il pugno mentre io gli scomposi i capelli.

“Liam, smettila!” affermò Andy infastidito.

“Mi gira tutta la testa.” affermò Niall.

“è normale grande uomo, ora ti portiamo di sopra che così dormi.” affermò Zayn sorridendo.

“Ma io voglio stare qui con voi.. e poi devo andare a prendere Josh!” urlò Niall.

“Josh lo andiamo a prendere noi. Tu ora ti fai portare su.” affermò Harry prima di prenderlo in braccio ed insieme ad Andy lo portarono su di sopra.

“Un caffè?” affermai quando scesero.

“Molto volentieri.” affermò Andy sdraiandosi sul bancone in cucina.

“Niall così sbronzo non l'ho mai visto.” affermò Harry.

“Manco io!” rispose Louis in seguito.

“Ragazzi quando si riprende fatevi dire chi sono quelli lì che erano con lui, perché a me non piacciono affatto!” affermò Andy alzando la testa.

“Sei sempre molto d'aiuto tu!” affermai dandogli il caffè e facendogli la linguaccia.

Tutto ridemmo ma sapevamo che Niall ci stava nascondendo qualcosa.

NIALL

Mi svegliai con un mal di testa assurdo e senza un ricordo della notte precedente. Controllai l'ora, erano le 14.. merda tra due ore Josh sarebbe arrivato ed io ero ancora a letto, distrutto.

Cercai di scendere dal letto e mettermi qualcosa di sensato per scendere, ma avevo troppo mal di testa, caldo e allora mi misi solo i pantaloni della tuta e scesi.

“Ohi, ti sei svegliato?” mi chiese Harry mentre scendevo le scale.

“Sì, mangio qualcosa e scappo all'aeroporto. Josh sta arrivando.” risposi mentre mi dirigevo verso la cucina.

“Josh viene direttamente qui. L'abbiamo chiamato prima.” affermò Liam entrando in casa dal giardino.

“Guardate che ho solo un po' di mal di testa. Mica sono malato che non posso andare a prendere il mio ragazzo all'aeroporto!” affermai deciso mentre vidi che dal giardino, dietro a Liam c'era anche Andy.

“Samuels, che bella sorpresa!” affermai salutandolo.

“Niall, credo che dobbiamo parlare.” affermò Zayn ad un tratto.

“Ragazzi, che facce.. cosa succede?” chiesi sedendomi sul tavolo mentre gli altri mi guardavano con degli occhi strani.

“Cosa ti ricordi di ieri sera?” mi chiese Andy.

“Che sono uscito e siamo andati un bar e poi mi ricordo di essermi svegliato poco fa! Ma che ho fatto?” chiesi.

“Sei venuto nel mio locale con dei tuoi amici, persone che non ho mai visto, persone strane. Chi erano?” mi continuò a chiedere Andy.

Guardai gli altri e capii che erano preoccupati per me, missà che sono tornato, di nuovo, ubriaco marcio.

“Ross Korton, Philippe Stormen e Jeff Martines. Sono persone che ho conosciuto a Dublino.” affermai, sperando che non mi chiedevano altro.

“Dove gli hai conosciuti?” mi chiese Louis.

“Ve l'ho detto a Dublino!” risposi cercando di distogliere lo sguardo da quegli occhi fissi su me.

“Niall.. siamo tuoi amici da anni... ci dici che succede e chi sono quelli lì?” mi chiese Harry.

“Ho dei debiti con loro...” sussurrai.

“Cosa?” mi chiese Zayn.

“Ho fatto un casino qualche tempo fa e mi sono messo in un guaio. Stavo lavorando in un progetto per uno stadio irlandese e una sera avevo litigato con Brian, il ragazzo con cui uscivo prima di incontrare Josh, ero agitato e stressato e sono andato in un bar vicino a dove abito e ho cominciato a bere come una spugna.. poi è arrivato Ross e ha cominciato a provarci con me....” cominciai ma poi mi alzai e corsi fuori con le lacrime.

“Niall.. aspetta.. vai avanti.. stai tranquillo.” affermò Andy seguendomi in giardino ed abbracciandomi mentre gli altri arrivarono e si unirono all'abbraccio.

“Ora siediti e raccontaci.” mi disse Liam accarezzandomi la faccia e facendomi sedere sull'erba.

“Ross ci ha provato con me, ma io ero ancora lucido, poco ma lo ero. E non ci sono stato, ma poi, non so con che scusa, mi ha dato qualcosa e non ci ho più capito niente e ci sono stato...” andai avanti mentre Zayn mi dava un po' d'acqua gelida da bere.

“Il mattino dopo mi sono svegliato nel letto di Ross e lui era davanti a me che si stava vestendo e gli ho chiesto cosa era successo e lui me lo ha fatto vedere...” andai avanti.

“Fatto vedere in che senso?” chiese Harry.

“Philippe e Jeff hanno filmato tutto!” affermai guardandoli.

“Hanno un video di quella sera e ti ricattano?” urlò Andy.

“Sì, ma sta finendo. Cioè è finito. Ieri sera era l'ultima volta.” affermai.

“L'ultima volta di cosa?” chiese Liam deciso.

“L'ultima volta che tradivo Josh...” confessai.

“Cioè... loro ti ricattavano chiedendoti del sesso?” mi chiese Zayn.

Io annuì e poi scoppiai a piangere come un bambino.

“Cosa vuol dire quello che ti ha appena chiesto Zayn? Chi ti ricattava?” chiese Josh dietro di noi.

“Oddio Josh. Oh cazzo!” affermai sgranando gli occhi e andandogli incontro.

“Niall, che cazzo sta succedendo?” mi urlò indietreggiando mentre gli corsi incontro.

“Nulla.. è tutto finito.” affermai cercando di abbracciarlo, ma lui mi evitò.

“Josh, che dici se andiamo dentro e ne parliamo?” chiese Louis cercando di calmare Josh.

“No. Credo di aver capito tutto. Sei una puttana Niall.” urlò Josh e se ne andò.

“Ci penso io!” affermò Louis correndogli dietro.

LOUIS

“Devine, aspetta!” urlai mentre Josh correva verso la strada per prendere un taxi.

“Louis, lasciami!” urlò di risposta ma io lo bloccai. Stava piangendo.

“Josh, l'hanno ricattato! È un anno che lo ricattano!” urlai mentre lui si provava a liberare dalla mia presa.

“Perché non me lo ha detto?” mi urlò.

“Perché aveva paura di perderti. Josh è stato un coglione, ma ha bisogno di noi e ha bisogno di te. Dobbiamo aiutarlo ad uscire da questa storia.” affermai mentre si stava calmando.

“Lo amo Louis.” mi disse con gli occhi gonfi.

“Anche io ti amo Josh...” disse Niall dietro alle mie spalle.

Liberai Josh dalle mie braccia e lui andò incontro a Niall e l'abbracciò forte e poi lo baciò. Harry mi venne incontro e mi abbracciò.

“Sei un eroe! Il mio eroe!” mi sussurrò baciandomi teneramente.

“Dobbiamo andarli a denunciarli!” affermò Josh mentre eravamo in sala che parlavamo della storia di Niall.

“No.. dobbiamo fare lo stesso loro gioco!” affermò Andy mentre stava maneggiando con il tablet di Liam.

“Cioè, scusa?” chiese Niall, preoccupato.

“Chiamali e falli venire qui. Divertiamoci un po' con sti tre nerd!” affermò Andy sorridendo.

“Mi spieghi che cosa hai scoperto?” chiese Josh.

“Io e Liam conosciamo sti tre idioti. Venivano al liceo con noi, solo con nomi diversi!” affermò Andy guardando Liam che non capì.

“Scusa?” chiese Harry, confuso.

“Ross Korton, Philippe Stormen e Jeff Martines non esistono. Loro si chiamano Matty Stevenis, Jake Loher e Martin Jeffinson! E loro....” cominciò Andy.

“Mi hanno rovinato gli anni delle superiori!” finì Liam arrabbiato.

“Sono quelli che ti sfottevano?” chiese Zayn cercando di calmare Liam, con scarsi risultati.

“Sì.. Niall, chiamali. Ho un conto in sospeso con loro!” affermò Liam deciso.

Niall li chiamò, mentre tremava. Mise il vivavoce.

“Ti abbiamo detto che non dovevi chiamarci più!”

“Lo so, è solo che oggi pomeriggio ho casa libera e mi chiedevo se volevi venire a trovarmi.. sai ieri sera ero così ubriaco che non abbiamo finito il nostro discorsetto!” Josh gli tirò un pugno sul braccio.

“Io e te soli?”

“Se vuoi portare anche gli altri due, beh per me non c'è nessun problema!”

“Alle 16 saremo da te! Mandami l'indirizzo!”

“Te lo scrivo per messaggio.”

Chiuse la telefonata e bevve molta molta birra.

“Sei stato bravissimo Niall. Ed ora lasciaci divertire!” affermò Andy.

“Ci spiegate che cosa avete in mente?” chiesi.

“Venite qui, che ve lo spieghiamo!” dissero.

LIAM

Suonarono alla porta e Niall andò ad aprire mentre noi eravamo sparsi per la casa.

Zayn, Louis, Harry, Josh erano al piano di sopra nella camera mia e di Zayn; mentre io ed Andy eravamo nella stanza dove ora dormono Harry e Louis e ascoltavamo cosa succedeva giù.

“Sei sicuro che Niall riuscirà a farlo?” mi sussurrò Andy.

“Sì. Ce la farà. Ed ora iniziamo!” dissi uscendo dalla porta.

Ross era letteralmente stravaccato sopra ad Niall e gli baciava il collo.

“Niall, ma osa stai facendo???!!!” urlai sorpreso.

“Oddio amore, oh mio dio! Pensavo fossi già uscito!!” affermò Niall.

“Niall, che sta succedendo? Chi è sto qui?” chiese Ross, un po' spaventato.

“Lui è il mio ragazzo. Te ne ho parlato!” affermò Niall.

“Mi avevi detto che avevi casa vuota! E che lui era ancora in Irlanda!” affermò Ross.

Ma davvero non mi aveva riconosciuto? O stava facendo finta?

“Sono tornato stamattina ma dovevo uscire con un mio amico ma poi ho cambiato idea. Volevo fargli una sorpresa, ma a quanto pare, è lui che me l'ha fatta a me!” urlai contro Niall.

“Che sta succedendo qui? Allora Horan, ci divertiamo?” dissero Jeff e Philippe entrando in casa. Bingo c'erano tutti!

“Non si fa nulla. A quanto pare, questo è il suo tipo!” affermò Ross, mentre si allacciava la camicia bianca.

“Ma dove state andando? Sapete, secondo me, più siamo più è bello!” affermò Niall guardandomi e cercando di non arrossire.

Mi voltai verso le scale perché avrei giurato di aver sentito Josh tirare qualche parola grossa e qualche pugno alla porta.

“Horan, ma che ti succede? Questo qui, non ti soddisfa quanto vorresti?” chiese Ross strusciandosi addosso a Niall.

E allora agii.. staccai Ross da Niall e lo baciai io. Stavo baciando uno dei miei migliori amici. Dovevo pensare che era Zayn. Dovevo pensarlo perché sennò non saremmo andati fino alla fine nel piano!

“Spoglialo!” ordinò Ross.

E Niall si staccò da me e mi guardò. Ed io annuì con gli occhi per farlo tranquillizzare.

Mi tolse con delicatezza la maglia di Zayn che avevo addosso ed io lo baciai. Ross e gli altri tre sorrisero alla scena. Ma ad un tratto Jeff smise di ridere e guardò il mio collo.

“Fermati! Che hai sul collo?” mi chiese Jeff.

Niall si staccò e sorrise.

“Si chiama voglia, mai vista una?” affermai voltandomi verso di lui.

“Sai, è curioso. Conoscevo un coglione sfigato che ne aveva una uguale... poi è diventato famoso, ma come sempre dopo qualche anno litigò con i componenti della band e tornò ai bassi fondi della vita sociale!” affermò Ross avvicinandosi.

Andy nel frattempo scese le scale.

La vendetta stava per essere messa in atto.

“è sempre bello vedervi, sfigati!” urlò Andy.

“Oddio Samuels. Tu che ci fai qui?” affermò Ross.

“Il mio migliore vive qui!” affermò Andy.

“Il tuo migliore amico è uno sfigato assurdo. Sarà tornato dalla sua mammina che lo coccolerà ancora a 27 anni!” mi schernì Jeff. Ma davvero ero così tanto cambiato. Niall mi guardò mentre mi dava la camicia.

“Il mio migliore vive in questa casa da quasi 10 anni!” affermò ancora Andy.

“Già. Mentre voi tre, non siete cambiati molto. Anzi sì! Vi siete dati dei nomi falsi! Complimenti!” affermai schernendoli.

“Mi spieghi chi ti da il diritto di prenderci in giro? Chi cazzo sei?” affermò Philippe.

“Ma davvero, non mi riconoscete?! Ok sono passati anni, ma non sono cambiato molto! Sono Liam!” affermai tranquillamente.

Jeff indietreggiò, Philippe serrò le labbra e Ross mi guardò con sfida.

“Liam Payne?” chiese Ross.

“In carne ed ossa! Ed ora, uscite dalla mia casa e lasciate in pace Niall, sennò chiamo la polizia e gli do la registrazione delle cose che avete detto a Niall per ricattarlo!” urlai cacciandoli di casa.

“Questa me la pagherai irlandese del cazzo!” urlò Ross uscendo dalla casa.

“Bravissimo Niall. Sei stato davvero bravo!” disse Andy abbracciando Niall, mentre gli altri scesero.

Zayn mi venne incontro e mi abbracciò.

“Giuro che se ti sfiorava ancora una volta quel deficiente, scendevo e facevo una strage!” affermò Josh.

“è tutto finito Niall.” affermai sorridendo mentre Niall si liberò dall'abbraccio di Josh e venne verso di me.

Mi abbracciò forte.

“Grazie Liam. Grazie!” mi sussurrò.

“Ti voglio bene amico mio!” gli sussurrai come risposta.

“Che ne dite se stasera vi offro una serata nel mio locale?” chiese Andy.

Mi staccai da Niall e lo guardai e poi mi ricordai di una semplice cosa.

“Andy, ma tu non hai dormito un minuto! Come fai ad andare a lavoro?” chiesi.

“Ce la faccio. Non ho molte scelte.” affermò mentre si sedette sul divano.

“Sì che ce l'hai! Potremmo aiutarti!” affermò Harry sorridendo.

“Cioè?” chiese Andy, non molto convinto.

“Tu ti prendi una nottata di pace, mentre noi cerchiamo di fare il tuo lavoro. Qualche drink sappiamo farlo, Josh è bravo alla consolle.” risposi capendo quello che Harry voleva dire.

“No no, non potrei mai chiedervelo!” affermò Andy alzandosi dal divano.

“Non ce lo stai chiedendo. Lo facciamo noi!” affermò Zayn sorridendo.

Andy mi guardò e chinò il capo.

“Siete gli amici migliori che potessi chiedere.” affermò e poi si voltò verso di me e mi abbracciò.

“Grazie Liam!” mi sussurrò.

“Prego Samuels!” risposi abbracciandolo forte.

Tornammo a casa verso le 4 distrutti.

Lavorare in un locale mondano londinese, non era assolutamente una passeggiata, sopratutto d'estate.

“Io credo di poter morire qui, su questo divano!” affermò Josh mentre era sdraiato sul divano.

“Alzati ed andiamo nel letto!” affermò Niall prendendolo di peso e portandolo su.

“Sembrano quasi teneri!” affermò Louis mentre stavano salendo le scale e noi eravamo in cucina a rilassarci.

“Io l'ho sempre sospettato che tra di loro poteva nascere qualcosa!” affermò Zayn sorridendo.

“Io no! Cioè erano molto amici, ma nulla di più!” affermò Harry mentre era completamente sdraiato sul bancone della cucina.

“Sigaretta e letto!” affermò Louis alzandosi ed andando in giardino. Harry ci seguì anche se non fumava, ci teneva compagnia.

“Sapete una cosa..” disse Harry.

“Cosa Styles?” chiese Zayn mentre in modo molto sensuale fumava una cavolo di sigaretta.

“Mi mancava fare qualcosa tutti assieme!” affermò sorridendo.

“Già, anche a me!” affermai sorridendo mentre pensavo a quante volte ero andato al locale da Andy e non mi ero sentito così bene al ritorno.

“E poi c'è un'altra cosa...” affermò Niall alle nostre spalle mentre accese una sigaretta.

“Cioè?” chiese Louis.

“Ashton mi ha chiesto una cosa qualche tempo fa.” affermò Niall guardando Harry.

“Anche Gemma me l'ha chiesta al telefono, qualche mese fa!” rispose Harry guardando il biondo.

“Ci spiegate?” chiesi.

“Vogliono che cantiamo al loro matrimonio.” affermarono all'unisono.

Zayn, Louis ed io ci guardammo e sorridemmo.

“Ci stiamo!” affermò Louis.

“E che dedica musicale sia!” affermò Zayn sorridendo mentre mi baciava le tempie.

Niall ed Harry si guardarono e sorrisero.

LOUIS

Harry dormiva tranquillamente sul mio petto ed io non riuscivo a chiudere occhio.

Davo la colpa al caldo, ma fuori stava venendo giù un diluvio estivo che trasmetteva aria fresca. Harry si accorse che non stavo dormendo e si svegliò anche lui dandomi un bacio sul torace.

“Ehi.. ti ho svegliato?” chiesi voltandomi verso di lui.

“No.. avevo sete e mi sono svegliato, ma tu perché sei sveglio? Qualcosa non va?” mi chiese.

“Fa caldo.” affermai non proprio convinto.

“Louis fuori piove e c'è aria fresca.” mi rispose. Non era così tanto idiota.

“Stavo pensando...” affermai tranquillamente.

“A quanto sei fortunato ad avermi tra le tue braccia e di potermi baciare?” mi disse alzandosi e baciandomi delicatamente.

Lo odiavo quando mi provocava così e quando era così smielato.

“Veramente stavo pensando ad altro, ma anche questo non è un brutto pensiero!” risposi quando ci staccammo.

“Dimmi a che pensavi.” affermò Harry.

“Zayn stasera al locale mi ha chiesto una cosa.” dissi deciso.

Harry si sedette sul letto e mi guardò, con occhi spaventati misti a curiosi.

“Mi ha chiesto se voglio tornare in America. Oppure se voglio rimanere qui a Londra, trovarmi una casa e lavorare qui.” dissi cercando di tranquillizzarlo.

“E tu che hai risposto?” mi chiese un po' agitato.

“Che dovevo parlare con te. Se così fosse, avremmo l'oceano in mezzo. E dovremmo stare separati.. di nuovo...” affermai deciso ma anche preoccupato.

Harry prese la mia testa nelle sue mani e mi baciò dolcemente e si mise sopra di me.

Non so perché ma quel bacio ne sapeva di tristezza, lontananza.

Decisi di staccarmi da lui e di chiedere spiegazioni.

“Harry, perché questo bacio?” chiesi.

“Perché tu non andrai da nessuna parte e manco io. Resteremo a Londra, andremo a vivere in una casa meravigliosa a Notting Hill, vedremo tutti i giorni i nostri migliori amici, ci sposeremo e formeremo una famiglia. Londra è casa nostra.” mi rispose.

“Il tuo lavoro a Los Angeles?” chiesi cercando di non saltargli addosso per l'emozione della più bella dichiarazione d'amore che mi abbiano mai fatto.

“Si può fare anche qui a Londra.” mi rispose e poi mi continuò a baciare dolcemente. Poi ci addormentammo abbracciati.

Verso le 11 il mio cellulare squillò. Mi svegliai e notai che Harry non era nel letto e poi risposi.

“Pronto?”

“Fratellone!”

“Ohi Lottie! Che succede?”

“Nulla. Volevo solo dirti che le cose a casa si sono tranquillizzate. Le gemelle si parlano poco ma comunque parlano.”

“Lottie non potevi mandarmi un messaggio se volevi dirmi solo questo?”

“Ok, non è tutto. Volevo sapere di te ed Harry.”

“Va tutto a meraviglia, grazie!”

“Quindi è tornato ad essere mio cognato?”

“Sì sì. E domenica lo vedi al matrimonio.”

“Che bellooooo!!”

“Già! Tanto bello.”

“Salutamelo. Io e Fizzy corriamo a prendere le gemelle che oggi devono andare a fare un servizio fotografico!”

“Ciao belle!” affermai mentre Harry comparve dalla porta con addosso solo un accappatoio.

“Parlavi con le tue sorelle?” mi chiese quando posai il telefono sul comodino.

“Sì.. ti sembra il modo di entrare in camera Styles?” chiesi mentre lo osservavo.

“Sono in accappatoio, mica nudo!” rispose dandomi un bacio dolce a fior di labbra.

“Beh siamo a casa di Liam, è meglio che non giri nudo.. ci vivono solo gay in sta casa.” affermai mentre giocavo con i ricci bagnati.

“Liam e Zayn sono andati in centro assieme e Niall ha portato Josh a pranzo fuori.. siamo soli!” mi sussurrò all'orecchio in modo sensuale.

Mi faceva impazzire quando mi sussurrava le cose in quel modo.

“Harry...”ansimai contro le sue labbra.

“Louis ti voglio.. sono due anni che ti voglio...” mi sussurrò per poi baciarmi e mettersi sopra di me.

“Ciao amore mio...” affermai baciandolo.

“Ciao piccolo mio...” rispose mentre si toglieva l'accappatoio e mi torturava il collo di morsi.

Quella mattina fu la nostra mattina dopo due anni in cui uno sentiva la mancanza dell'altro.

Verso le 14, mentre eravamo nel letto a coccolarci, il cellulare di Harry squillò. Era Gemma che piangeva come una disperata.

NOTA AUTRICE:

Volevo ringraziare tutte le persone che stanno commentando, mettendo la storia nei preferiti, nei ricordi ecc... mi dispiace che questo capitolo sia così corto ma sono di fretta e mi stanno aspettando i miei amici per correre ad una festa. Se riesco domani sera, dopo aver studiato tutto il giorno per l'esame universitario tra due settimane, posto il prossimo capitolo più lungo e con molti colpi di scena.

Grazie ancora a tutti :)

Buona serata a tutti :)

HARRY

“Gem.. calmati e dimmi che succede.”

“Ashton è scappato.. mi ha chiesto del tempo ed è andato via...”

“Ma cosa è successo?”

“Non lo so Harry. Stavamo discutendo di posti a sedere e lui ci ha dato di matto e mi ha detto che voleva del tempo. Sto tremando Harry.”

“Facciamo così, io cerco di contattarlo e tu stai con la mamma tranquilla e ti fai fare una camomilla. Gemma capirò che è successo... tranquilla!”

“Ha il cellulare spento.”

“Ci penso io.. ci sentiamo dopo.”

Chiusi la telefonata mentre gli altri erano tornati, avvertiti da Louis immediatamente.

“Che è successo?” chiese Josh mentre eravamo in salotto.

“Ashton ha lasciato mia sorella.. ecco che è successo. Ed ora sto codardo ha il cellulare spento!” urlai innervosito mentre alla porta suonò qualcuno.

“Magari è solo un equivoco.” disse Zayn mentre Liam andò ad aprire la porta.

“Equivoco? Zayn, l'ha mollata a 5 giorni dal matrimonio!” affermai.

“Ho fatto un emerita cazzata, lo so!” affermò Ashton entrando in casa.

Mi voltai e lo guardai in faccia, aveva appena smesso di piangere.

“Siediti.. vuoi un po' d'acqua?” chiese Niall.

“No voglio parlare con Harry e dirgli le cose come stanno.” affermò guardandomi negli occhi.

“Vi lasciamo soli allora.” disse Liam tranquillamente.

“No, restate anche voi. Ormai siamo una famiglia!” affermò Ashton mentre io mi sedetti sul divano vicino a lui.

“Dimmi che è successo e perché mia sorella sta andando in iperventilazione!” affermai tranquillamente.

“Amo tua sorella da sempre,amo quelle fossette che le vengono quando sorride, amo il modo in cui mi guarda quando siamo soli e quando abbiamo appena litigato e vuol fare pace. La amo così tanto che forse sono quello sbagliato per lei.” affermò Ashton.

“Ashton te lo dirò nel modo più delicato che conosco.... che cazzo stai dicendo?” chiesi deciso.

“Gemma merita di meglio Harry, lo sappiamo entrambi.” affermò Ashton.

“Gemma ti ama come non ha mai amato nessuno.. In questa stanza nessuno vi avrebbe dato manco un mese ed invece eccovi qui, a 5 giorni dal matrimonio, dopo tour mondiali, dischi, copertine, scandali e tutto quello che concerne una band. Quando vi siete conosciuti tu avevi quasi 19 anni e lei quasi 23.. ora tu ne hai quasi 26 e lei quasi 30 e siete ancora qui. Avere paura è normale, ma una ragazza come Gemma non è facile da incontrare.. lei è speciale, unica e sopratutto, ti ama incondizionatamente.” affermò Josh. E poi se ne andò quasi arrabbiato con Ashton. Niall lo seguì.

“Ashton torna da lei e dille che è stato solo un malinteso. Che sei sotto pressione come e che questo non vuol dire che tu non voglia sposarla.” affermò Liam.

Ashton mi guardò come per chiedermi scusa.

“Vai cognato e cerca di non fare più casini!” affermai abbracciandolo forte.

“Grazie a tutti.” mi disse abbracciandomi.

Niall e Josh tornarono in casa dopo pochi minuti che Ashton se ne andò ma la faccia di Josh non mi piaceva molto.

“Devine grazie per le parole che hai detto su mia sorella.” dissi sorridendo.

“è la verità Harry. È solo la verità!” affermò Josh per poi andare davanti alla televisione.

“Mi spiegate che succede?” chiesi a Liam, Zayn e Louis che erano in cucina.

“Josh e tua sorella stavano assieme molto tempo fa, te lo sei dimenticato?” chiese Zayn.

“Certo che no, ma lui ora sta con Niall, quindi dovrebbe averci messo una pietra sopra...” dissi guardando Josh e Niall guardare la televisione.

“Harry ancora non ci arrivato?” chiese Liam mentre stava cucinando.

“Arrivato a cosa? Da quando parlate a monosillabi voi tre?” chiesi un po' irritato.

“Hai mai visto Niall e Josh baciarsi? Oppure dormire assieme?” chiese Louis.

“No, ma sono molto discreti.. cioè magari noi quattro ci baciamo davanti a loro perché siamo abituati.. loro no.” dissi sorridendo.

“Harry ma sei scemo o cosa? Non stanno davvero assieme! Cioè non è una certezza è solo una nostra ipotesi!” affermò Zayn a bassa voce.

“Voi siete completamente pazzi!” dissi voltandomi verso Niall e Josh.

Non era possibile.

“Allora come ci mettiamo d'accordo per il matrimonio? Quando andiamo da te?” chiese Niall alla sera mentre ci stavamo preparando per una serata insieme a Gemma, Ashton, Luke, Michael, Calum e Joey, la ragazza di Calum.

“Io pensavo di andare via giovedì.. voi potete venire anche sabato!” dissi mentre mi mettevo una maglietta di Louis, con pochissimo suo consenso vista la sua faccia.

“No, no veniamo con te! Abbiamo detto che aiutiamo e noi aiutiamo!” urlò Liam.

“Domani dobbiamo prenotare i posti per l'aereo, allora!” dissi mentre scendemmo le scale.

La serata fu ricca di eventi.

Calum ci disse che sarebbe diventato papà di una bellissima femminuccia, Luke e Michael non si staccavano un momento uno dall'altro, Liam e Zayn litigarono per un deficiente che mise gli occhi su Malik, ma dopo neanche dieci minuti di broncio si abbandonarono su un divanetto ad un baccio molto passionale, Ashton, Niall e Josh continuavano ad aiutare Andy con i cocktail mentre Gemma, Louis ed io eravamo fuori dal locale a fumare una sigaretta, cioè loro due fumavano, io gli stavo solo accompagnando.

“Agitata piccola Styles?” chiese Louis.

“Ehi guarda che sono più grande di te! Comunque un po'. Ma il fatto che i nostri amici, la nostra famiglia siano con noi in quella giornata, mette un po' più di tranquillità.” affermò Gemma.

“Papà ti accompagna all'altare, sempre che non si inciampi!” affermai sorridendo.

“Veramente no... volevo fosse una sorpresa, ma te lo dico..” disse guardandomi.

“Che succede? Papà non viene al matrimonio di sua figlia?” chiesi un po' preoccupato.

“No scemo.. non sarà papà ad accompagnarmi all'altare da Ashton, ma tu.” disse sorridendo.

Louis sorrise ed io la guardai accennando un sorriso.

“Io ti accompagnerò all'altare? Sei sicura?” chiesi a Gemma mentre lei si avvicinò a me.

“Sicurissima fratellino. Per papà va benissimo.” disse abbracciandomi.

Ed io mi commossi; portare mia sorella all'altare era il mio sogno da sempre e lo stavo per avverare.

Louis spense la sigaretta, mi baciò la testa e poi entrò nel locale e ci lasciò da soli.

“Vedo che le cose tra te ed Louis vanno benissimo!” mi disse mentre ci sedemmo sul marciapiede davanti al locale.

“Già. Vanno da Dio. Non potrei chiedere di meglio.” risposi.

“E come fate quando tornerete in America?” mi chiese mentre accese un'altra sigaretta.

“Non torneremo in America. Rimaniamo qui! Ma acqua in bocca con mamma e papà perché non è nulla di sicuro.” le dissi mentre si stava esaltando alla mia rivelazione.

MI sorrise e poi mi abbracciò.

“Ehi fratelli venite dentro che dobbiamo brindare!” affermò Ashton venendoci a chiamare.

Ci alzammo e entrammo dentro nel privè del locale, dove non c'era molto caos.

“A cosa brindiamo?” chiese Josh mentre prendevamo i bicchieri e Andy versava lo champagne.

“A Gemma Styles e Ashton Irwin!” affermò Luke alzando il bicchiere.

“E all'amore!” affermò in seguito Niall sorridendo.

“E all'amicizia!” affermò Gemma abbracciata a Ashton.

Alzammo i bicchieri e brindammo.

Mia sorella era felice, io ero felice, i miei amici c'erano tutti, avevo Louis accanto a me; non potevo chiedere di meglio.

“Ehi ricordatemi perché Niall non è con noi!” affermò Zayn mentre entrammo in casa verso le 3.

“Dorme da Josh.” risposi. “Quindi le vostre teorie sono sbagliate!” conclusi sorridendo buttando sul letto.

“Sarà.. io non ne sono molto convinto, ma comunque ci saremo sbagliati.” rispose Liam sedendosi vicino a me.

“Sembra strano, ma Niall e Josh stanno assieme. Caso chiuso!” affermai deciso.

“Oh guardate, Josh ha dimenticato il cellulare qui. Potremmo sbirciare.” disse Zayn con in mano il cellulare.

“Non sarebbe carino.” affermai.

“Sei troppo puro Harry. È un nostro amico. Mica ci saranno grosse rivelazioni!” affermò Liam prendendo il cellulare in mano.

Josh non aveva il codice per sbloccare il telefono quindi fu facile entrare e leggere le conversazioni su WhatsApp.

“Con chi messaggia Devine? Solo con Niall?” chiese Louis curioso.

“Veramente no... oh cazzo.” disse Liam mentre leggeva.

“Che succede?” chiesi.

“Giurate di non urlare e di non commentare se vi leggo una conversazione? Giurate! Soprattutto tu Harry!” affermò Liam.

Giurammo e poi Liam lesse.

“Ashton è stato qui. Ora tornerà da te, così vi sposerete e sarete felici!”

“Josh per favore... non odiarmi.”

“Odiarti? Gemma sto mentendo ai miei migliori amici! Ho chiesto a Niall di fingere di stare con me!”

“Lo so. Non è facile manco per me mentire a Harry ed Ashton. Ma quello che è successo tra di noi è finito.”

“Stamattina non dicevi ciò!”

“Josh abbiamo sbagliato stamattina.. lo sai tu, lo so io. Ashton mi ama, è quello giusto per me.”

“Credo di non voler sentire la fine di questa conversazione!” affermai alzandomi dal divano, stavo sudando.

“No, il bello arriva adesso Harry!” affermò Liam.

“Leggi allora.” dissi con gli occhi chiusi ributtandomi sul divano.

“Tra 5 giorni ti vedrò con quell'abito e non potrò fare nulla, se non guardarti, sorridere e fare finta di essere felice per te. Ma non lo sarò mai, perché sono completamente ed incondizionatamente innamorato di te Gemma Styles.”

“E dopo questa dichiarazione d'amore, mi spieghi come io possa stasera stare a contatto con te?”

“Non lo so. Me lo chiedo anche io. Ora vai che il tuo futuro maritino vorrà fare pace con te. Ciao Gem.”

“Ciao Josh.”

“Ora sei convinto?” chiese Liam guardandomi.

Mi sentivo male, non sapevo se era per quello che avevo appena scoperto o perché ero un po' ubriaco dallo champagne.

“Non è possibile ragazzi!” dissi mettendo le mani nei capelli.

“Abbiamo i messaggi e poi li hai visti durante il brindisi e durante la festa? Si continuavano a guardare!” continuò Louis.

“Tu da che parte stai, scusa?” chiesi guardandolo.

“Dalla tua sempre ma devi ammettere che due indizi danno una prova!” affermò sedendosi vicino a me.

“Mia sorella me l'avrebbe detto.” continuai.

“Harry, può essere, ma ha 30 anni e forse si vergogna di dirtelo.” affermò Zayn.

“E Niall? Con che scopo ci ha mentito?” chiesi.

“Perché è di nuovo solo. È single e forse non voleva sentirsi messo da parte di nuovo.” affermò Liam.

Lo guardai e mi sentii ancora più male. Non faceva una piega il loro ragionamento.

Decidemmo di rimanere svegli e guardare l'alba insieme.

Louis mi coccolò visto che non stavo bene sia fisicamente che mentalmente. Zayn coccolava Liam, anche lui non si sentiva molto bene fisicamente.

“Ohi, che ci fate già svegli?” chiese Niall entrando in casa verso le 7.

“Non abbiamo dormito.” affermò Zayn.

“Ah ok.. che avete?” chiese venendo in giardino da noi.

“Niall c'è qualcosa che dobbiamo sapere?” chiesi deciso guardando ancora il cielo.

“Nulla Harry. Perché?” chiese deciso.

“Perché Josh ha lasciato qui il cellulare.” dissi dandogli il cellulare di Josh con aperta la conversazione tra lui e mia sorella.

“Cazzo.” disse.

“Niall, dove hai dormito?” chiesi.

“Da Calum.” affermò guardandomi.

“Gemma è con Josh?” chiesi mentre gli altri mi guardavano e capirono.

“Non lo so. Gemma dopo il brindisi mi ha detto di cercare un modo per non farvi insospettire e allora ho inventato quella scusa.” rispose sedendomi sulla sdraio.

“Hai sentito Josh?” chiese Liam.

“No.. con il fatto che ha lasciato il cellulare qui, non so come contattarlo.” rispose a bassa voce.

“Sei solo uno sporco bugiardo. Tu, il tuo amico e pure mia sorella. Mi fate schifo se non di più!” risposi lasciandoli in giardino mentre io me ne andai al piano superiore e mi chiusi in camera.

Dopo neanche due minuti qualcuno bussò alla mia porta.

“Voglio stare solo!” urlai anche se sapevo chi fosse aldilà della porta.

“Fammi entrare, amore.” mi sussurrò Louis.

Mi alzai dal letto ed andai ad aprire per poi buttarmi, di nuovo, nel letto.

“Dovresti parlare con Gemma e chiarire questa cosa.” mi disse abbracciandomi.

“Louis, cerchiamo un'altra casa? Una casa solo nostra?” affermai guardandolo.

“Abbiamo detto che lo avremmo fatto dopo il matr..” cominciò ma io lo interruppi.

“Non so se hai capito, ma non ci sarà nessun matrimonio!” affermai mentre sentimmo dei passi salire le scale e bussare leggermente alla porta.

“Entrate.” dissi deciso e Zayn e Liam comparvero nella stanza.

“Niall è andato via.” disse Zayn sedendosi ai piedi del letto.

“Meglio.” risposi.

“Harry lui non c'entra nulla. Lo sai.” affermò Liam.

“Voi non capite...” dissi deciso.

“Allora spiegaci. Siamo qui apposta!” affermò Louis.

Ed io li guardai e cercai di sorridere.

“Gemma non mi ha mai nascosto niente, se lo ha fatto, è perché non si fida di me oppure perché ha paura che io non lo accetti e Josh io lo accetterò sempre. È un ragazzo buono e gentile. Perché non dovrei accettarlo?” affermai mentre Liam sorrise.

“Chiama Gemma e chiedile di parlare. Andate a pranzo assieme, fate un giro per il centro commerciale. E poi dopo aver chiarito con lei, parlerai con Niall e poi, se vuoi, con Josh.” affermò Liam.

“Gemma non me lo dirà mai. Lei non si fida di me.” affermai con le lacrime agli occhi.

“Non è vero Harry. Non è vero che non mi fido di te.” disse Gemma mentre entrava nella stanza.

Louis, Liam e Zayn si guardarono e mi lasciarono solo nella stanza con lei.

“Credo che io e te dovremmo fare due chiacchiere.” affermò Gemma.

“Io non voglio farle. Se vuoi parlare tu, fallo pure, il diritto alla parola esiste, ma non sono sicuro che ti risponderò qualcosa di educato e di gentile!” risposi con tono molto duro.

HARRY

“Ti prego, Harry, guardami!” affermò Gemma mentre ero in piedi dalla finestra a guardare il panorama londinese in una giornata estiva.

Continuai a bere il caffè che Liam mi aveva preparato ma non rispondevo.

“Harry, ti voglio spiegare. Ma per favore, guardami. Sto uno schifo!” affermò Gemma alzandosi dal letto e abbracciandomi da dietro.

“Parla Gemma. Parla!” urlai staccandomi da lei.

“Amo Ashton. Ma ho avuto un cedimento con Josh.” mi sussurrò Gemma guardandomi con le lacrime agli occhi.

Non dovevo cedere, non dovevo abbracciarla e consolarla, ero furioso con lei.

“E questo cedimento da quanto dura?” chiesi freddamente.

“Da un mese.” rispose Gemma.

“Cioè aspetta.. è da un mese che ti scopi Josh e non mi hai accennato nulla? Ma cosa credi di fare? Piangere sulla mia spalla e far finta che non sia successo nulla? Gemma sei immatura! Ashton ti ama e tu che fai? Lo tradisci con Josh per un tuo capriccio del cazzo!” urlai mentre Gemma continuava a piangere.

“Harry scusami...” singhiozzò.

“Vattene da sta casa e di al tuo amico Josh di non presentarsi vicino a me perché lo ammazzo. Ah già che ci sei, dagli sto cazzo di telefono!” urlai sbattendola fuori dalla porta di camera.

Mi buttai nel letto e cominciai a piangere. Non avevo mai litigato così con mia sorella, mai nei miei 26 anni eravamo arrivati a dirci queste parole.

Chiusi gli occhi e quando li riaprii Louis era sdraiato vicino a me e mi accarezzava la testa.

“Dimmi che ho fatto solo un brutto sogno..” sussurrai.

“No, mi dispiace è vero...” mi rispose e giocò con i miei ricci.

“Posso stare tutto il giorno in questo letto?” chiesi facendomi abbracciare.

“Veramente abbiamo una sorpresa per te...” mi disse.

“Non voglio sorprese.. lo so che siete miei amici ma veramente non sono dell'umore giusto.” risposi.

“Peccato...” disse una voce da bambina.

Alzai la testa dal letto e guardai dalla porta e non ci credetti.

“Oh mio dio Lux!!” urlai vedendo la piccola bionda dalla porta.

“Posso venirmi a farmi coccolare?” chiese Lux.

“Corri qui e fatti abbracciare.” risposi allargando le braccia.

“Ciao zio Harry.” mi disse abbracciandomi.

“Ciao piccola mia.” risposi mentre la coccolavo.

“Tutte le coccole per lei e nulla per me?” chiese Lou entrando in camera.

“Ciao bella donna!” dissi guardandola.

“Lux, che ne dici se vieni giù a fare merenda?” disse Liam prendendo la bambina.

“Ti ha mandato Gemma?” chiesi sedendomi sul letto.

“No, l'ho sentita prima di venire qui ma non mi ha detto nulla sul convincerti a fare pace con lei.” rispose Lou.

“Sono incazzato Lou!” dissi guardandola.

“Lo so, ma posso farti vedere una cosa?” mi chiese ed io annuì.

Prese il cellulare, cercò qualcosa e me lo diede.

“L'ha scoperto ed io mi sento vuota. Aveva degli occhi che non ho mai visto in 26 anni che lo conosco. Lou mi odia, gli ho mentito su una cosa così importante e poi per cosa? Perché avevo paura di caricarlo ancora di più di un peso?! In quasi 30 anni mi ha salvato molte volte e questa volta volevo fare da sola. Ma ecco com'è andata a finire. L'uomo più importante è arrabbiato con me ed io sono un guaio assurdo e non so come diglielo. Come posso dire a mio fratello che sono incinta di 3 settimane e che il bambino è di Josh? Come reagirà? Lou, lui mi odia e non vorrà più parlare con me. Me lo sono meritato. Cerca di farlo sorridere con Lux, merita persone sincere vicine e a sé.” lessi e chiusi gli occhi.

“è incinta di Josh?” chiesi ridandogli il cellulare.

Lou annuì ed io presi il cellulare.

“Ohi..”

“Harry...”

“Dove sei?”

“Sono in giro per Londra. Sto aspettando Chloe fuori un negozio.”

“Un negozio per le mamme?”

“Come lo sai? Chi te l'ha detto?”

“Diciamo che ho avuto qualche aiuto dall'alto.”

“Mi dispiace non avertelo detto....”

“A me dispiace averti detto quelle cose.”

“Me le meritavo.”

“Josh lo sa?”

“Sì.. è un po' complicato.”

“Cosa vuol dire complicato?”

“Crescerò il mio bambino ma con Ashton.”

“Cioè non dirai nulla dei tradimenti ad Ashton?”

“No.. Ashton sa che il bambino è suo e che lo cresceremo assieme!”

“Gemma lo sia vero che lo scoprirà?”

“Sì lo so. Ma tanto se crescerà e suonerà la batteria, non potrà sospettare di nulla!”

“Quanto sei scema!”

“Ehi! Stai parlando con una donna incinta!”

“E Josh cosa dice di tutto ciò?”

“è lui che me lo ha proposto l'altra mattina!”

“Capito. Glielo hai ridato il cellulare?”

“Sì sì. Harry devo andare ora.”

“Ci sentiamo dopo mamma..”

“A dopo Harry.”

Chiusi la telefonata mentre Lou mi guardò e sorrise.

“Andiamo di sotto, va!” dissi alzandomi abbracciandola.

Scesi le scale mentre Lux stava giocando con Louis. Erano adorabili e per un minuto mi ricordai che in questi ultimi giorni avevo trattato tutti male, ma sopratutto Louis e mi sentì dannatamente in colpa.

“Zio Harry, non sei più malato?” mi chiese Lux vedendomi scendere.

“No Lux. Sono guarito del tutto. Hai fatto merenda?” chiesi facendole il solletico.

“Sì sì.. poi zio Louis mi ha fatto giocare!” mi disse.

“Eh bravo zio Louis!” risposi guardandolo negli occhi.

Verso le 17 Lou e Lux se ne andarono ed io spiegai tutto a Liam, Zayn e Louis.

“Quindi Ashton crescerà un figlio non suo?” chiese Zayn.

“Già” risposi mentre Niall stava rientrando in casa, con dietro Josh.

“Siamo venuti solo per prendere delle cose, ce ne andiamo subito!” disse Niall entrando.

Liam mi guardò ed io mi alzai dal divano.

“Potete starci quanto volete. Mi dispiace averti detto quelle cose.. non volevo tu non c'entravi. E per quanto riguarda te, sono felice che ami mia sorella così tanto.” affermai.

“Sai tutto tutto?” mi chiese Josh.

“Sì, so tutto!” dissi sorridendo.

“Comunque stavo pensando di tornare in Irlanda dopo il matrimonio.” disse Niall.

“Di già?” chiese Zayn.

“Sì, devo finire un progetto. Voi non tornate in America, scusate?” chiese il biondo.

“Io e Louis no!” risposi di getto mentre Liam mi guardò con aria interrogativa.

“Neanche io torno in America. Io e Louis apriremo un negozio di tatuaggi qui a Londra.” rispose Zayn guardando Liam che lo guardò e sorrise. Credo non sapesse niente di questa cosa e dalla sua faccia sembrava felice.

LIAM

“Me lo avresti mai detto che rimanete qua?” chiesi mentre io e Zayn eravamo in giardino a guardare il tramonto.

Louis aveva deciso di invitare a cena Harry, Niall era uscito con Josh, Calum, Michael, Luke e Ashton, così casa era vuota.

“Volevo farti una sorpresa dopo il matrimonio.” mi rispose baciandomi delicatamente sulle labbra.

Risposi al bacio e approfondì il discorso.

“Ti amo Zayn!” sussurrai sulle labbra del moro.

Zayn si staccò da me e mi guardò.

“Che c'è?” chiesi.

“Non me lo dicevi da due anni.” rispose.

Sorrisi e poi lo baciai.

“Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo..” gli dissi velocemente mentre lo baciavo.

“Anche io ti amo Liam.” rispose baciandomi.

Il mattino dopo mi trovai da solo nel letto con un bigliettino sul cuscino di Zayn con scritto: “Sono andato con Louis a prendere i biglietti per il volo! XX ti amo :)” e sorrisi.

Qualcuno bussò alla porta di camera ed io nascosi il biglietto.

“Avanti!” dissi

Ed Harry entrò in stanza, in boxer e completamente assonnato.

“Ciao!” mi disse buttandosi nel letto nel posto di Zayn.

“Piccolo Styles, che succede? Hai fatto le ore piccole con Louis?” chiesi scompigliandogli i capelli ricci.

“Visto lo stato di sto letto, non sono l'unico che stanotte ha passato una bella nottata!” mi rispose facendosi fare le coccole.

“Ehi, non si rispondere ad una domanda con un'altra domanda e dimmi perché sei piombato nella mia camera con una faccia mista all'assonnato e allo scontroso con addosso solo un paio di boxer, non tuoi credo...” risposi continuando a massaggiargli i capelli.

“Louis mi ha abbandonato per andare a prendere i biglietti con Zayn! Mi sono svegliato e non c'era.” rispose con il broncio.

“Anche a me Zayn mi ha abbandonato!” risposi divertito.

“Ti posso chiedere una cosa?” mi chiese Harry aprendo gli occhi e guardandomi.

“Dimmi tutto!” risposi.

“Dormiamo ancora qualche ora prima che arrivino?” mi chiese con il sorriso.

“Ci sto baby! Vieni qui e dormiamo!” risposi divertito. E ci addormentammo ancora per una mezz'oretta quando arrivarono quei due che ci portarono la colazione a letto per farsi perdonare.

“No, ma arrivate con venti minuti di ritardo, tanto non abbiamo un aereo da prendere.” affermò Gemma in aeroporto.

“Scusaci! Colpa di Louis e Zayn!” affermai abbracciandola.

“Niall e Josh non sono ancora arrivati?” chiese Luke.

“Non vengono.” affermò Gemma.

“Come non vengono?” chiese Ashton.

“Josh non è stato molto bene e Niall sta con lui. Arriveranno giusti domenica!” affermai mentre Harry guardava Gemma.

“Invece siamo qui. Sto meglio!” affermò Josh dietro di noi.

Gemma si voltò e sorrise.

“Holmes Chapel arriviamo!” urlò Gemma sorridendo.

“Bisogna dire a Josh di smettere di guardare il culo di Gemma!”sussurrò Zayn a me, Niall, Harry e Louis.

“Bisogna dirglielo sì.. la sta mangiando con gli occhi!” sussurrò di risposta Louis.

“Ehi state parlando di mia sorella!” sussurrò Harry scandalizzato.

Noi ridemmo a crepa pelle, il modo in cui Harry proteggeva Gemma era fantastico e divertente.

“Ehi che confabulate voi?” ci chiese Ashton.

“Nulla nulla!” risposi continuando a ridere.

Arrivati ad Holmes Chapel ad aspettarci c'erano Anne e Robin.

“Ciao figli miei!” disse Anne salutando Harry e Gemma che l'abbracciarono forte.

“Ciao mamma!” rispose Gemma mentre noi salutammo Robin e lo aiutammo a mettere i bagagli nella macchina.

“Beh noi vi salutiamo!” affermò Ashton ad un tratto.

“Come ci saluti... dove vai?” chiese Josh sorpreso.

“Lo sposo non deve vedere la sposa entro le 24 ore prime, beh noi facciamo le 48 ore prima. Io, Luke, Michael e Calum andremo a stare da un nostro amico qui vicino.” affermò Ashton guardando Gemma che sorrise.

Gemma si avvicinò ad Ashton e gli diede un bacio sulla guancia (Josh si girò dall'altra parte).

Arrivammo a casa Styles pochissimo dopo.

Era come ce la ricordavamo, bella accogliente e con un giardino bellissimo.

Io e Zayn decidemmo di dormire insieme a Niall e Josh nella stanza degli ospiti mentre Harry dormì nella sua stanza con Louis mentre Gemma dormì nella sua che era molto vicina a quella degli ospiti.

HARRY

“Casa dolce casa!” affermai buttandomi sul letto.

“Ci sei stato lo scorso weekend!” affermò Louis posando le valigie.

“Sì ma non con te!” affermai prendendo Louis dalle spalle e buttandolo sul letto vicino a me.

“Te sei tutto matto!” affermò Louis ridendo.

“Sì un pochino!” risposi abbracciandolo.

“Questa camera non è cambiata affatto...” mi disse mentre mi coccolava.

“Quando tornavo qui dall'America era un pugno al cuore vedere tutte ste foto dove eravamo assieme.” confessai.

“Anche per me quando tornavo a Doncaster.” rispose Louis.

Qualcuno bussò alla porta poco dopo.

“Possiamo entrare o disturbiamo?” chiese Liam con dietro Zayn e Niall.

“Entrate! Che succede?” chiesi.

“Abbiamo un dilemma molto forte.” disse Zayn.

“Dov'è mia sorella?” chiesi.

“Ehm tua sorella è....” cominciò Niall.

“Credo di saperlo. Comunque che dilemma avete?” chiesi cercando di non pensare che mia sorella fosse con Josh.

“Che canzone cantiamo?” chiese Liam.

“Oh... boh... non ci abbiamo pensato!” affermò Louis.

“Little Things. È la canzone preferita di mia sorella” affermai deciso.

“E Josh non deve neanche suonare, perfetto!” disse Niall.

“Comunque Ashton non si merita tutto questo....” rispose Zayn.

“Lo so... lo so bene... ma è la vita di mia sorella, non posso farci nulla.” dissi giocando con l'ipad.

“Non vi sembra strano, però?” chiese Liam.

“Strano? Che cosa è strano?” chiesi guardandolo.

“Ashton viene qui a Holmes Chapel e poi non viene qui a casa? Sta da un suo amico? Che amico ha qui?” affermò Liam.

“Sharlock Holmes cerca di non lavorare troppo!” affermò Louis.

“Non sto scherzando!” affermò Liam molto risentito.

“Cosa sospetti?” chiesero Gemma e Josh entrando in camera.

“Secondo me sospetta che Ashton sappia qualcosa..” affermai mentre mia sorella si sedette sul pavimento appoggiata al letto.

“No è fuori questione.” disse Gemma.

“Però pensaci. Ieri sera è uscito con voi, oggi prende l'aereo con noi ma non viene qui, poi è iper super troppo attaccato al bambino, ti ha fatto mille storie per un volo di 45 minuti!” affermò Liam.

“è preoccupato per il bambino perché pensa che sia il suo!” disse Josh deciso.

“Siamo sicuri?” chiese Liam.

“Payne smettila, mi metti agitazione e basta! Ashton non sospetta di nulla. Lo sapete solo voi, Chloe e Andy!” affermò Gemma.

“Andy lo sa?” chiese Liam.

“Gliel'ha detto Chloe.” disse Gemma.

“E perché Andy dovrebbe parlare con Chloe?” chiese Liam.

“Davvero non lo sai? Andy e Chloe si vedono da almeno 5 mesi!” disse Gemma sorridendo.

“Ah.. non lo sapevo!” rispose Liam quasi scosso da quella rivelazione.

“Vabbè, ora che abbia appurato che Samuels se la fa con la migliore amica di mia sorella, torniamo alla questione principale. Siamo sicuri che Ashton non sospetta nulla? Liam ha ragione, è strano da quando ha avuto quello sclero.” affermai deciso.

“Dite che mi devo agitare?” chiese Gemma mentre Josh le diede la mano.

“Beh scusate... la notte prima del matrimonio ci deve essere l'addio al celibato e al nubilato.. potremmo scoprirlo domani sera!” affermò Louis.

“E come lo scopriamo genio, non ce lo dirà mai!” disse Josh.

“A voi no, ma a me sì.. e forse prima di domani sera.” disse Niall sorridendo e prendendo il telefono.

“Che stai facendo?” chiese Gemma.

“Tra poco lo scoprirai!” affermò Niall con una faccia tutt'altro che rassicurante.

ZAYN

Niall dopo la conversazione avuta in camera di Harry, andò a trovare Ashton e ci disse di non preoccuparsi.

Quella sera avevamo mangiato fuori in giardino, c'era un venticello leggero e si stava bene.

Harry e Gemma erano occupati ad aiutare Anne con i piatti mentre Louis e Josh guardavano la partita di calcio con Robin.

Liam mi raggiunse in giardino mentre stavo fumando una sigaretta.

“Non hai proferito parola a cena.” mi disse abbracciandomi da dietro.

“Scusa.. sono di pessima compagnia oggi.” risposi continuando a fumare.

“Mi dici che ti frulla per la testa?” chiese mentre mi stringeva.

“Nulla... sono solo di poca compagnia.” dissi continuando a fumare.

“Non ci credo molto... ma non voglio costringerti a parlare.” mi disse mettendo la testa sulla mia spalla.

Harry e Louis ci raggiunsero poco dopo.

“Certo che qui c'è una pace assurda!” disse Liam.

“Già... Holmes Chapel spacca!” disse Harry sorridendo.

“Ragazzi, vi devo dire una cosa...” dissi ad un tratto.

“Ohi, che faccia. Che succede?” chiese Louis preoccupato.

“è una pazzia enorme lo so.. ma ne ho già parlato con Niall e per lui va benissimo.” iniziai.

“Ci dici che succede?” chiese Harry.

“Mi hanno offerto di disegnare un fumetto per una casa editrice newyorkese...” affermai mentre Harry e Louis erano felicissimi.

“è fantastico Zayn!” affermò Harry sorridendo.

“E vorrei che voi veniate con me!” conclusi.

“Cosa???” chiese Liam.

“Niall ha detto che per lui c'erano state offerte a New York e voi potete fare il vostro lavoro anche lì. Potrai aprire una palestra a New York, magari in centro.” mi rivolsi a Liam.

“Zayn, non si può!” affermò Liam, quasi arrabbiato.

“Invece si può. Dai Liam, andiamocene da qui!” affermò Harry.

“Voi siete pazzi!” affermò Liam.

“Cosa ti spaventa?” chiese Louis a Liam.

“Non ho paura... è solo che boh... lasciare Londra e andare dall'altra parte del mondo...” cominciò Liam ed io decisi di agire d'istinto.

Lo baciai dolcemente davanti ai nostri due migliori amici che sorrisero.

“Vieni con me dall'altra parte del mondo.” gli sussurrai sulle labbra.

Liam mi guardò negli occhi e poi li chiuse.

“Andiamo a New York!” disse con gli occhi chiusi ma sorridendo.

Harry e Louis mi guardarono e poi ci abbracciammo forte.

“Ehi! Vi abbracciate solo voi? Ed io?” chiese Niall dietro alle nostre spalle.

“Vieni qui.” dissi sorridendo mentre Josh e Gemma vennero fuori in giardino.

“Hai novità?” chiese Gemma.

“Sì.. e non sono proprio bellissime.” rispose Niall staccandosi da noi.

“Ho già paura...” disse Gemma sedendosi su una panchina.

“Ashton sa la verità! E la sa da sempre.” rispose Niall di getto.

“Come lo sai?” chiese Josh.

“Luke me lo ha fatto capire.” rispose Niall.

“E come? Ti prego Niall, dimmelo.” disse Gemma.

“Ash ha letto una conversazione sul tuo cellulare qualche settimana fa..” rispose Niall.

“E perché allora mi vuole sposare?” chiese Gemma preoccupata.

“Perché pensa che sposandoti tu e Josh vi allontanerete...” affermò Niall.

“Io ti giuro che lo ammazzo!” affermò Harry molto arrabbiato.

“Tu non ammazzi nessuno. Io non sono di nessuno! Vuole sposarmi solo perché così io sto lontano da Josh?! Si sbaglia di grosso.” affermò Gemma guardando Josh.

“Cosa vuoi fare Gem?” chiese Liam, un pochino spaventato mentre lo abbracciavo da dietro.

“Sapete fingere?” chiese Gemma.

Ci guardammo e sorridemmo, eccome se eravamo capaci, lo avevamo fatto per anni.

“Bene, allora bisogna far arrivare qui i ragazzi e nel mentre io e Josh litigheremo di brutto. E voi dovrete stare al gioco.” affermò Gemma.

“Te lo scordi! Tu non puoi permetterti di fare sforzi!” affermò Josh ed Harry annuì.

“Ve lo dirò una volta e non vorrò ripeterlo un'altra volta... sono incita non malata!” disse Gemma molto decisa.

“Hai ragione Gem, ma purtroppo non è un bel piano il tuo! Secondo me dovete parlare sinceramente e definire questa questione.” affermò Louis.

“Domani mattina ci parlerò, tanto mamma e Rob saranno a Manchester per tutto il giorno.” rispose Gemma mentre si faceva abbracciare da Josh.

“Ed ora andiamo a dormire, che sarai stanca!” affermò Josh.

“Buona notte ragazzi!” disse Gemma avvicinandosi a Harry.

Lo abbracciò forte e gli sussurrò “grazie” e poi gli diede un bacio sulle tempie.

“Però sono una bella coppia!” affermai quando Josh e Gemma entrarono in casa.

“C'è un'altra cosa che vi devo dire...” disse Niall ad un tratto.

“Se sono notizie brutte, fammi prima ubriacare!” rispose Harry.

Niall sforzò un sorriso, e capimmo che era cosa grave quello che stava per dirci.

“Dai forza spare sta notizia.” affermai di getto mentre Harry si sedette sulle gambe di Louis.

“Nick è Holmes Chapel.” affermò Niall guardando Harry.

“Nick chi?” chiese Harry.

“Nick, il tuo ex modello.. e per caso, o forse no, era al pub dove c'eravamo noi. Non mi conosce, per fortuna, si è avvicinato a noi e mi ha chiesto se ti conoscevo ed io ho negato, come anche Luke e gli altri.” confessò Niall.

“Che cazzo vuole da te?” chiese Louis.

“Lo scopriremo presto.” disse Harry prendendo il telefono dalla tasca.

HARRY

Nick mi stava cercando? Perché? Louis mi guardava mentre cercai il suo numero nella rubrica e abbozzò un sorriso quando vide che lo avevo salvato con il nome “stronzo pezzo di merda” ed io lo baciai a stampo dolcemente.

Misi il viva voce e aspettai che mi rispose.

“Pronto?”

“Mi hanno detto che mi cercavi.. che volevi?”

“Chi è che te lo ha detto?”

“Non sono cazzi tuoi. Che vuoi dirmi?”

“Devo parlarti.”

“Parlami!”

“Non per telefono.”

“Te lo scordi caro Nick. Dimmi che vuoi, così poi non dovrò più cercarti e sentire parlare di te.”

“Ti devo fare una domanda e tu mi dovrai rispondere di getto.”

“Dimmi.”

“Conosci un certo Nick Grimshaw?”

Harry alzò la testa e ci guardò.

“Certo che lo conosco..”

“Voglio sapere dov'è.”

“Non ne ho la più pallida idea di dove sia. Ma perché lo cerchi? Vuoi scoparti anche lui? Non so se lo sai, ma si è sposato 4 anni fa.”

“Davvero non hai sentito la radio in questi giorni?”

“No Nick, non l'ho sentita. Cosa è successo?”
“Mi ha sputtanato davanti a milioni di spettatori tra Inghilterra e America!”

“E come avrebbe fatto scusa?”

“Accedi la televisione. Ne stanno parlando dappertutto.”

Tornammo dentro e Liam accese la tv mentre Zayn chiusa la porta per non svegliare mia madre, Rob, Gemma e Josh.

“Stamattina al programma radio di Nick Grimshaw è andato in onda un siparietto molto divertente. Come ben ricordate il presentatore radio è molto legato all'ex pop star Harry Styles, ex componente della band One Direction. Stamattina mentre leggeva le notizie sulla moda ha annunciato che l'ex ragazzo di Styles, il modello Nick Johson, è approdato a Londra per un servizio fotografico e il presentatore radio lo ha minacciato davanti a tutti dicendogli di stare lontano dal suo migliore amico perché sennò gli avrebbe rifatto tutti i connotati. Non è mancata la risposta del modello che gli risposto via twitter che non avrebbe più toccato il suo amichetto Styles dopo che lo ha abbandonato quasi tre settimane fa e che, se voleva, lo avrebbe avuto tutto per sé e lo speaker radiofonico ha risposto immediatamente dicendogli che Styles aveva fatto non bene ma benissimo a lasciarlo, visto che era un lurido traditore, ed a tornare a Londra a casa, nella sua vera casa dalle persone che lo amano davvero.

Come andrà a finire questa questione? Chi lo sa.. l'unica cosa che si sa è che l'ex pop star è in Inghilterra e che, a detta di Grimshaw, sta bene ed è felice.” disse il giornalista mentre i ragazzi cominciarono a ridere ed io mi sentì felice, per una volta Grimmy aveva fatto qualcosa di buono.

“Hai sentito che cazzo ha detto il tuo amichetto del cazzo?”

“Ehi, vai piano con le parole.”

“è per lui che mi hai lasciato?”

“Credo di non aver capito bene. Io ho lasciato te? Nick stai male? Tu mi tradivi.”

“Anche tu lo hai fatto!”

“Non è vero.”

“Ah no, quindi non andavi mai a New York?”

“Si ci andavo, ma che c'entra? Io non mi scopavo nessuno”

“Però andavi a vedere il tuo ex.”

“Andavo per lavoro e casualmente... aspetta ma tu come sai che io andavo a New York? Non te l'ho mai detto.”

“Mi dicevi che andavi per lavoro due volte al mese.”

“Sì questo lo ricordo, ma come facevi sapere che non era per lavoro?”

“Sai non passavi inosservato, tu sei Harry Styles.”

Liam, Zayn e Niall mi guardarono come per dirmi sta nascondendo qualcosa, mentre Louis era in giardino a fumare tipo la decina sigaretta da quanto nervoso aveva.

“Nick dimmi la verità.”

“Ti ho seguito. La prima volta ero anche io a New York e tu manco mi hai visto e allora ti ho raggiunto e ti ho visto che eri davanti ad un negozio di tatuaggi e pensavo ti volessi fare qualche altro tatuaggio, ma poi quando tornavi a casa non avevi nessun nuovo tatuaggio e allora capii che c'era qualcosa che non andava e allora la volta dopo ti ho seguito e ti ho visto che fissavi un ragazzo che fumava fuori dal negozio, aveva una canottiera nera larghissima e lunghissima, gli arrivava quasi alle ginocchia e pensai che o l'aveva comprata perché gli piaceva oppure non era la sua. E tu lo fissavi mentre parlava e scherzava con altre persone ed un tratto è uscito un altro ragazzo, un pochino più alto del ragazzo in canottiera, con la barba nera e ti sentii dire “sono felici, sono andati avanti senza di noi” ed io non capì, così gli feci una foto e con un'app controllai chi era quel ragazzo e mi uscii un solo risultato.”

“Louis Tomlinson.”

“Già. Ma non volli sapere chi fosse, me lo avresti detto tu, un giorno. E poi è vero, ti ho tradito tanto e di questo mi dispiace. Ma prima ho avuto la certezza di una cosa.”

“Cioè?”

“Tu, in un anno e mezzo, non mi hai mai guardato come hai guardato sto Louis in quella mezz'ora.”

Louis mi guardò e abbozzò un sorriso.

“Nick...”

“Quella notte non ti ha chiamato tua madre, vero? È stato Louis?”

“Già.”

“Beh credo non ci sia nulla da dire, Nick Grimshaw mi ha insultato davanti a tutti, ma aveva ragione. Sei tornato da chi ami e ti ama di conseguenza.”

“Addio Nick.”

“Addio Harry Styles, spero che il tuo futuro sia il migliore e meraviglioso che ti meriti.”

“Anche il tuo Nick.”

E chiusi la chiamata e posai l'Iphone sul mobile del salotto.

“Beh diciamo che gli anni passano ma Grimmy è sempre una persona molto gentile!” affermò Niall per smorzare il momento.

“Però ha fatto qualcosa di buono.” disse Liam sorridendo mentre io mi voltai a guardare Louis che fumava ancora e mi avvicinai a lui, gli presi la sigaretta e la buttai per terra e poi la calpestai.

“Puzzi di fumo da far schifo!” gli dissi avvicinandomi a lui.

“Ho fumato qualche sigaretta!” mi rispose guardandomi negli occhi.

“Visto lo stato del mio giardino credo che tu ne abbiamo fumate tipo una quindicina.” risposi mettendogli le braccia intorno al collo.

“Ero nervoso.” mi disse cercando di sorridere.

Sorrisi e poi lo baciai dolcemente.

“Ti amo Louis William Tomlinson.” gli sussurrai sulle labbra.

“Ti amo anche io Harry Edward Styles.” mi rispose mentre gli altri tre ci tirarono dei fazzoletti strappati, come se fossero dei petali.

“Vi dichiariamo marito e marito, potete baciarvi!” disse Liam ridendo.

Ridemmo di gusto e poi ci baciammo. La tempesta era passata... almeno per ora...

Il mattino dopo mi svegliai verso le 11 sentì un gran chiasso di sotto e scesi.

“Cosa sta succedendo?” chiesi mentre vedi mia sorella con una pentola in mano in direzione di Josh e gli altri che ridevano.

“Tua sorella mi sta per ammazzare.” disse Josh.

Mi avvicinai a mia sorella, le presi la pentola e la misi sul bancone.

“Cosa succede?” chiesi Gemma.

“Mi ha detto che quando il bambino crescerà non potrò più passare dalle porte e che sarò brutta!” mi disse con il broncio.

“Beh non ha tutti i torti!” risposi mentre Gemma stava riprendendo la padella.

“Ti giuro sulla mamma che ti ho mai picchiato in 26 anni e inizio oggi!” urlò Gemma.

“No amore, perché dovresti picchiare tuo fratello?” chiese Ashton entrando in casa.

Josh si staccò da Gemma e andò sul divano verso Liam sul divano.

Gemma era nervosa, cominciò a tremare ed io le presi le mani e cercai di tranquillizzarla.

“Ashton io e te dobbiamo parlare.” disse Gemma decisa mentre mi voltai verso Josh e lo guardai, era completamente terrorizzato.

NOTA AUTRICE:

Finalmente sono tornata!!!

Scusatemi tanto ma ho avuto esami all'Università e poi sono stata ricoverata in ospedale dopo che sono svenuta ad una festa di paese. Ora sto meglio e sono tornata.

Giuro che posterò il prossimo capitolo molto presto. È già in fase di elaborazione! :)

Scusatemi ancora e, se vi va, commentate :)

Un bacio :)