Two faces of same coin.

di buffyTVS
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


"Andiamo Buffy, un pò di coraggio, ti sei già buttata da una altezza simile prima d'ora.." sussurrò piano per non farsi sentire dai suoi amici poco più dietro.
I loro mormorii di sottofondo le facevano ribollire il sangue, li avrebbe presi volentieri a schiaffi, almeno avrebbero smesso di prenderla in giro.
"E' solo un tuffo, sarà tutto finito a breve..." prese un profondo respiro chiudendo gli occhi. Il vento le spostò leggermente i capelli.
"Willow comincia a cacciare i soldi, Buffy non si butterà!" urlò Xander con più voce le ultime quattro parole.
"Stai zitto Xander, devi darle un pò di tempo!" ribattè la rossa sicura di se.
"Okay, al tre mi butto." prese un altro respiro. "Uno..." ancora un altro. "Due..." chiuse gli occhi. "Tre!!!!!!!!!!" urlò con tutto il fiato che aveva in gola gettandosi dallo scoglio più alto.
L'impatto con l'acqua fu molto brusco e il tonfo altrettanto. Gli schizzi arrivarono a metri di distanza bagnando Dawn che riposava in riva al lago.
I raggi del sole che fino a pochi secondi prima le accarezzavano il viso sembravano solo un ricordo lontano.
Era tutto buio... e freddo. Il gelo le penetrò fin dentro le ossa.
Le voci dei suoi amici erano così distanti da non sembrare vere.
Cominciò a nuotare verso l'alto eppure aveva l'impressione di non spostarsi neanche di un centimetro. Fece un pò più forza con le gambe. Il fiato cominciò a mancarle.
Improvvisamente sentì una mano stringerle la caviglia destra. Scalciò una volta, due, vanamente.
Abbassò la testa per capire dove era rimasta impigliata o cosa la trattenesse e in quel preciso istante incrociò quegli occhi così familiari.
La cacciatrice bruna sembrava non mollare, strinse un pò di più la presa.
Buffy cominciò a tremare, i muscoli tesi le cominciarono a fare male ma con due calci potenti riuscì a liberarsi e a nuotare velocemente verso l'altò.
Luce, vide la luce. Altre due bracciate e una mano forte le afferrò il polso aiutandola ad emergere.
Incrociò nuovamente quegli occhi scuri, meno freddi questa volta, non sembravano neanche appartenere a Faith.
E proprio in quel momento la forte presa proveniente da sott'acqua tornò ad afferrarla cercando di riportarla giù. Non potè niente, la mano le scivolò da quella di Faith e fu di nuovo tutto buio.
Provò a nuotare, a scalciare, ma i muscoli le vennero sempre meno, così come il fiato.
Cominciò a dimenarsi, ma fu tutto vano. Stava morendo. Di nuovo.
Chiuse gli occhi per poi riaprirli l'istante dopo e incrociare gli occhi freddi come il ghiaccio di Faith che la stava trascinando verso il basso.
Si dimenò ancora urlando con tutta se stessa... e fu in quel preciso istante che si arrese, gli occhi spalancati. I calci divennero via via meno frequenti finchè anche il suo corpo non diventò gelato. Come gli ultimi occhi che aveva visto nella sua breve vita.

"Oddio no!" Buffy si svegliò di colpo tutta sudata. Respirava a fatica.
Si guardò intorno cercando di capire se fosse tutto reale. Guardò l'ora. L'orologio segnava le due precise.
Si asciugò la fronte con la manica del pigiama.
"Era solo un sogno..." appoggiò lentamente la testa sul cuscino. "Quindi vuol dire che ci sono guai in arrivo."




"Che cazzo avete tutti da urlare!" Faith si alzò di scatto dal lettino di quella misera cella.
Si massaggiò le tempie prima di fare qualche passo verso le sbarre. Un poliziotto corse velocemente verso l'uscita dell'ala nord della prigione di Los Angeles.
La mora si guardava intorno con fare confuso cercando di capire cosa diavolo stesse succedendo e la risposta non tardò ad arrivare: un enorme demone dalla pelle rugosa fluorescente varcò in quel preciso istante la soglia della porta d'ingresso.
"Fatemi uscire da quì coglioni! Fatemi uscire!" la mora comincò ad urlare tirando diversi schiaffi alle sbarre di ferro. "Ehi tu!" indicò la guardia poco distante. Aveva la pistola puntata contro quella grossa bestia che si avvicinava sempre più velocemente. "Con quella non ci fai niente."
"Stai zitta numero venti." Sparò il primo colpo. Poi il secondo, il terzo, fino a terminare i proiettili, ma il demone era ancora lì intatto che procedeva nella sua direzione.
"Se vuole vivere le consiglio di aprire questa cazzo di cella!" gli urlò impaziente Faith.
L'uomo dopo un attimo di esitazione sfilò le chiavi dalla cintura.
"Andiamo bello, veloce" gli mise fretta la ragazza.
Improvvisamente un crack risuonò nell'aria, il corpo della guardia si schiantò al suolo senza vita.
Gli occhi verdi del demone si fissaro in quelli scuri della cacciatrice. La bestia ruggì feroce prima di puntarle contro quello strano tubo che emetteva una forte luce, Faith cercò di spostarsi in tempo ma un potente raggio la scaraventò contro il muro facendole perdere completamente i sensi.


La mora si svegliò intontita e con un forte mal di testa, nell'aria c'era un forte odore di morte, ma lei infondo c'era abituata.
Si guardò intorno cercando di capire cosa fosse successò e improvvisamente ricordò tutto. Si alzò piano dal pavimento aiutandosi con la tazza del gabinetto.
Un pò di sangue le rigava la fronte. "Cazzo che male" imprecò piano.
Si diresse lentamente versò le sbarre ormai distrutte dall'impatto col raggio di poco prima e appena mise il piede fuori notò il corpo senza vita del demone giacere al suolo. Rabbrividì. Era completamente squarciato.
Un conato di vomito le si fece spazio in gola mentre proseguiva per quel corridoio cosparso di sangue e budella ovunque.
Era tutto distrutto. Non c'era manco un muro che si tenesse in piedi, solo macerie.
Camminò ancora prima di ritrovarsi catapultata fuori dalla prigione. Si sentiva strana, diversa , debole.
Sperò fosse solo una sua impressione, ma aveva un brutto presentimento. Scosse la testa cercando di non pensarci.
Improvvisamente sentì una mano fredda toccarle la spalla e istintivamente tirò un pugno voltandosi. Tutto ciò che prese fu l'aria. Il ragazzino si scostò agilmente mostrando dei riflessi ben pronti. "Ehi, volevo solo chiederle come stava!"urlò lui infastido.
"Quando c'è il primo autobus per Sunnydale?" non ci pensò neanche un attimo. "Tra un'ora.." rispose subito il ragazzo con la faccia quasi schifata.
Non gli fece terminare neanche la breve frase che Faith scomparve nell'ombra del palazzo.



"No signor Giles glielo ripeto, non era un semplice sogno! Era un sogno premonitore!"
"Buffy non ne hai la certezza e non fasciamoci la testa prima di romperla" affermò lui sicuro pulendosi gli occhiali come suo solito.
"Ma c'erano due Faith. DUE! Questo è un incubo e sono sicura che qualcosa sta per accadere!"
L'osservatore sbuffò scocciato.
"Vuoi un pò di thè Buffy?" urlò Dawn dalla cucina di casa Summers.
"No!" urlò in risposta. "Le dico che è vero signor Giles, la smetta di prendermi per pazza!"
"Io non ti prendo per pazza, è solo che..."
"Che un corno.. Dawn preparati che devi andare a scuola! Xander sarà quì a breve."
Non terminò neanche la frase che il claxon della macchina di Harris suonò più volte componendo la solita 'melodia'.
"Arrivo!" urlò la ragazzina sputando il dentifricio nel lavandino del bagno. "Ciao sorellina, ci vediamo dopo pranzo!" le stampò un veloce bacio sulla guancia afferando lo zaino e scomparendo dietro la porta di casa.
"Tornando a noi le dico che quella sta per farsi viva e a giudicare dal mio sogno sarà nuovamente versione psicopatica!" gesticolò in maniera ossessiva a quell'ultima parola.
Giles ruotò gli occhi verso l'alto prima di pronunciare un "certo" molto poco credibile.
"Senta la smetta di rispondermi così superficialmente, mi fa sembrare una matta! E io so di aver ragione!"
L'uomo non sprecò neanche una ulteriore parola quando improvvisamente sentì il campanello di casa bussare. "Questa deve essere Faith!" scoppiò in una risata sonora prima di aprire la porta... e fu così che la risata gli si strozzò in gola. Una Faith con lo sguardo terrorizzato e piena di ferite sanguinanti gli si presentò avanti agli occhi.
"Ecco, che le avevo detto?" Sbuffò la cacciatrice bionda facendo roteare lei gli occhi verso l'alto questa volta e sbattendo una mano contro la coscia.
"B. ho bisogno di aiuto." Non calcolò minimamete il povero Rupert e lo sorpassò frettolosamente entrando dentro casa.
"Prego, entra pure" sussurò lui ancora incredulo prima di chiudere alle spalle la porta.
"Oh, questa mi è nuova..."esclamò Buffy. Il suo sguardo fulminò nuovamente l'osservatore prima di spostarsi sulla figura stanca e malconcia di Faith che si era appena stesa sul divano del salone.



Quell'odore di smog le pervase i polmoni quando inspirò forte quell'aria che le era mancata tanto.
Estrasse dalla tasca della sua felpa un pacchetto di sigarette e se ne accese una.
Erano anni che non tornava lì.
Un sorrisetto soddisfatto le si stampò sul volto quando lesse quel cartello tanto conosciuto.
Benvenuti a Sunnydale.
Fece un passo e poi un altro ancora calpestando l'erba fresca ai lati della strada.
Sentì un urlo strozzato provenire dalla sua destra e quando si voltò notò il corpo circondato di sangue di una giovane ragazza.
Fece un ultimo tiro alla sua sigaretta prima di gettarla a terra e calperstarla con la suola della scarpa.
Un vampiro le si scagliò contro, ma non ebbe neanche il tempo di toccarla che la mora gli bucò il petto con un ramo d'albero procuratosi pochi minuti prima.
"Eh sì, bentornata a Sunnydale cara Faith Lehane."  annuì nuovamente prima di incamminarsi verso un vicolo buio della città con il suo solito sorriso beffardo sulle labbra.


L'angolo della cacciatrice.
Eccomi pronta con questa avventura che prometto non sarà lunga. Così non vi scoccio troppo u.u
La os che ho scritto diverso tempo fa e che ha avuto delle recensioni positive mi ha spinto a scrivere questo primo capitolo di questa long che sarà, spero, una piacevole sorpresa.
Beh, non ho molto da dire. Amo Buffy e amo il complesso rapporto Fuffy che cercherò di analizzare nel modo migliore possibile attinendomi quanto più fedelmente ai personaggi originali. Questo è il mio intento più grande.
Spero di lasciarvi qualcosa, fatemi sapere cosa ne pensate e buona avventura a tutti! :)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Il buio della stanza la avvolgeva completamente, quasi non vedeva. La testa poggiata sul cuscino e le lenzuola tirate fin sopra le spalle.
Provava a riposare, ma non c'era verso di chiudere occhio, era troppo preoccupata. Aveva accennato alla bionda ed al suo osservatore solo poche cose prima di svenire sul divano. Le forze le mancavano totalmente. Pochi minuti dopo si era ritrovata una Buffy intenta a darle piccole sberle in faccia per farla riprendere. Era convinta che lo facesse apposta. Prenderla a pugni era sempre piaciuto alla cacciatrice, fin da quando si erano conosciute. Certo che anche lei non aveva scherzato. Prima di comprendere veramente da che parte stare ce n'era voluto di tempo. L'aveva fatta penare a quella povera ragazza. Eppure il loro rapporto ormai era quello: un pugno al giorno toglie il medico di torno. E alla fine non le dispiaceva. Anzi, le faceva addirittura piacere se quello era l'unico modo per comunicare con Buffy. L'importante era sentirla.
Eppure all'inizio non era così. No, all'inizio erano quasi una sola cosa. Sempre insieme. Ancora ricordava quando era andata a prendere quella che aveva definito 'la sua ragazza' a scuola. O meglio, l'aveva convinta a lasciare l'aula durante un compito di chimica di punto in bianco.
Oppure di quando avevano rubato le armi in quel negozio per poi essere beccate dalla polizia. Di come erano una squadra. Di come uscivano e si sfrenavano ballando al Bronze sulle note di 'Chinese Burn'. Insomma. Loro erano Buffy e Faith. Il giorno e la notte. Eppure si capivano anche con un solo sguardo.
Aveva notato anche la sofferenza di Willow perchè era consapevole del fatto che la sua presenza stava allontando la bionda dal resto dei suoi amici. Non lo faceva apposta, voleva solo stare con quella persona che tanto sentiva vicina a sè. Con la quale c'era quel legame che neanche lei riusciva a spiegarsi. Voleva solo stare con B, la sua prima e- probabilmente- unica amica. E sapeva che per certi versi anche per l'altra era così.
Almeno fin quando lei non aveva rovinato tutto. Fino a quando non aveva ucciso quell'uomo e poi aveva distrutto l'unica cosa che davvero era importante.
Era stata una codarda, oltre che un'ingenua, ma per la prima volta in vita sua voleva davvero essere la prima. Essere speciale.
Una lacrima le rigò il viso.
Delle volte ancora pensava alle numerose litigate con Buffy a causa dell'essere cacciatrice. Non riusciva proprio a capire perchè quella ragazzina che aveva un potere così grande non riusciva a sfruttarlo totalmente. Perchè lo rifiutasse così tanto. Ma nonostante questo capiva la solitudine che ne derivava, lei era stata sola, fino a quando non l'aveva incontrata. Ed ora era nuovamente sola.
Si girò dall'altro lato cercando di cambiare posizione per prendere sonno e tra un pensiero e l'altro riuscì finalmente ad addormentarsi non troppo facilmente.





"Non le è venuto nulla in mente signor Giles?"
"No Buffy. Le informazioni che ci ha dato sono davvero troppo poche e non mi viene in mente nulla."
"Non è che le hanno somministrato quella cosa per toglierle i poteri?"
"Eh?"
"Andiamo! Quando lei mi iniettò quella sostanza a mia insaputa per la prova con Quentin ed il consiglio! Quando quel vampiro voleva staccare la testa a mia madre! Giles quello pazzo... ah certo che è diventato proprio vecchio!" alzò gli occhi al cielo sbuffando leggermente.
"Ah vero ricordo, beh, ma in ogni caso non vedo per quale motivo farlo.. Due cacciatrici sono meglio di una soprattutto dopo che Faith è tornata cosciente. E poi era in prigione da diversi mesi ormai.."
"Senta, è Faith. La psicopatica, ricorda? Potrebbe esser scappata per quello che ne so e potrebbe prenderci in giro tutti prima di farci a fettine!" sottolineò istericamente l'ultima frase.
"Di chi state parlando?" Dawn entrò improvvisamente dalla porta di casa.
"Ah, di Faith...com'è andata a scuola tesoro?"
"Bene! Cosa? Che c'entra Faith?"
"Niente di che, è solo svenuta sul divano di casa nostra qualche ora fa.."
"E lei lo chiama niente di che signor Giles?" Buffy lo fulminò con gli occhi.
"Oh bene, sono proprio curiosa di conoscerla quella stronza!"
"Dawn, non si dicono le parolacce e tu non conoscerai proprio nessuno finchè non ci avrò capito qualcosa... Ho appena chiamato Xander che ti verrà a prendere dopo pranzo."
"Ma..."
"Niente ma signorina, forza, resta dove io ti posso vedere!"
Dawn sbuffò talmente infastidita che si fece rossa dalla rabbia.
"Non credi che dovremmo avvisare anche Willow?" chiese poi Rupert.
"Non lo so, ultimamente sta avendo troppi problemi e litiga continuamente con Tara. Cosa rarissima. Non vorrei metterle altri pensieri, per ora è inutile chiamarla. Non sappiamo nulla di certo. Vorrei aspettare almeno che la pazza di sopra sputi fuori il rospo."
"Probabilmente hai ragione.." annuì convinto prima che il suono del thè pronto lo constrinse a dirigersi in cucina.
"Prepari una tazza in più, Faith ha dormito anche abbastanza... sempre se la troviamo in camera!"




Quelle mura spartane le erano sempre piaciute. La facevano sentire a casa. In fondo lei era una spartana. Una dura che amava la lotta ed il sangue. La morte aveva sempre fatto parte di sè e le piaceva. Anche quando ci era andata incontro. Anche quando Buffy l'aveva pugnalata all'addome con la sua stessa arma.
Buffy. Un grigno le sfuggì dalle labbra quando pensò a quel nome. A quel volto angelico che tanto l'aveva perseguitata.
Tutti i suoi problemi iniziavano e finivano con Buffy.
Se quella ragazza dagli occhi verdi e dai capelli biondi non fosse mai esistita lei non sarebbe andata in prigione. Non avrebbe ucciso tutte quelle persone. Sarebbe stata solo lei la cacciatrice, come giusto che sia. E invece no. Non era stato così.
Aprì lentamente il rubinetto della fontana. Lo scorrere dell'acqua la rilassava.
Buffy. Era solo colpa sua se aveva dovuto abbracciare il male. Quella ragazza la faceva uscire fuori di testa. Aveva tutto. Com'era possibile? Un fidanzato bello e misterioso. Un gruppo di schiavetti che le leccavano i piedi. Aveva perfino una sorella! La cacciatrice dovrebbe essere sola. Esattamente com'era lei. E quindi perchè B. aveva tutto? E perchè lei non aveva niente? Era più forte di Buffy. Più bella di Buffy. Più alta di Buffy. Eppure tutti preferivano circondare la bionda invece che lei.
Il sindaco invece no. Il sindaco l'aveva preferita. Era stato l'unico e per questo gli voleva bene. Come Faith può voler bene.
Le sue mani entrarono in contatto con l'acqua fredda e piano piano il sangue con cui si era sporcata scivolava via. L'odore però nelle sue narici era ben presente.
Il corpo del gestore del motel era a terra senza vita. La gola squarciata.
Quello sarebbe stato probabilmente l'ultimo omicidio che avrebbe fatto. Anzi no. Il penultimo.
Prima doveva sbarazzarsi dell'unica fonte di tutti i suoi mali.
Colei che la tormentava da viva e da morta. Buffy Summers avrebbe avuto il privilegio di essere l'ultima.
Così poi finalmente sarebbe potuta diventare l'unica e sola cacciatrice e tutti avrebbero ringraziato lei.
Avrebbero voluto bene a lei. Se lo sentiva.
E forse qualcuno l'avrebbe anche amata. Magari quello stupido di Xander a cui aveva strappato con tanta veemenza la verginità.
Povero illuso. Ci stava pure rimettendo le penne. Almeno se la sarebbe ricordata per sempre.
Chiuse il rubinetto e si sciolse i capelli.
Si spogliò di tutti i suoi vestiti e sosprirò quando il suo piede entrò in contatto, questa volta, con l'acqua calda presente nella vasca che aveva appena riempito.
Prese a lavarsi con la spugna e si rilassò completamente quando immerse anche la testa sotto l'acqua ricoperta da uno strato abbondante di schiuma.
E il pensiero tornò nuovamente alla cacciatrice sua nemica.
Questa volta avrebbe vinto lei.
Questa volta davvero sentiva di non aver più nulla da perdere.





"Posso entrare?" bussò un paio di volte prima di varcare la soglia della camera da letto in cui riposava Faith. "Ti ho portato una tazza di thè" probabilmente la mora dormiva ancora. "Volevo sapere come stavi, ma probabilmente stai ancora dormendo.." si sedette sul materasso morbido. "Quindi è il momento di svegliarti...Svegliati Faith!" Le diede diversi spintoni sulla spalla fin quando l'altra non pronunciò un "che diamine!"
"Ah, allora sei sveglia!" sorrise soddisfatta la bionda.
"Sì guarda, sono proprio sveglia. Grazie a te."
Buffy scrollò le spalle in segno di noncuranza e le porse la tazza di thè.
"Bevi, l'ha fatto Giles. E' di provenienza inglese quindi probabilmente sarà buonissimo. O farà schifo perchè lui non mette neanche un poco di zucchero. Sai, il diabete e cose del genere."
Faith sorseggiò senza professare parola.
"Allora, mi vuoi spiegare perchè sei tornata? E soprattutto per quale cavolo di motivo sei svenuta sul mio divano così improvvisamente?"
"Non lo so B. non so che mi prende. Ho perso i poteri..."
"Questo me l'hai già detto prima di crollare, ora passa alla parte che non so..."
"Ero tranquillamente in prigione a fare il cavolo di niente fino a che un enorme mostro dalla pelle gialla mi ha aggredito con un tubo. Sono svenuta e puf, quando mi sono risvegliata erano tutti morti."
"Cosa?" l'espressione sul volto della bionda diventò preoccupata.
"Sì, tutti morti Buffy. Compreso il demone. E da quel momento non ho un briciolo di forze. Mi sento stanca. Debole e un ragazzino ha schivato un mio pugno come se fosse facile. Come se colpissi da ragazzina!"
"Tutto qua?"
"Sì B. Tutto qua. Che diamine vuoi che ti racconti? Una favoletta da contorno?"
"Okay. Indagheremo e cercheremo di capirci qualcosa. Anche se questa cosa mi è familiare. Ma non riesco a capire perchè. Appena puoi è opportuno che tu ne parli con Giles."
"Sì, va bene." fece un ultimo sorso terminando la bevanda. "Tu come stai?" le parole le uscirono spontaneamente e senza il suo controllo. Non voleva che se ne andasse. Non voleva rimanere nuovamente sola avvolta dall'oscurità. C'era rimasta per fin troppo tempo.
Buffy infatti la guardò sorpresa, ma ne fu contenta. "Io me la cavo. Con il lavoro che faccio non posso dire mai che sto bene. Questo dovresti saperlo.."
"Lo so, immagino tu stia andando al college.."
Lo sguardò della bionda si incupì improvvisamente. "No, ho dovuto mollare. Devo prendermi cura di Dawn.... da quando mia madre è morta.."
Faith si irrigidì di colpo. Sbiancò. "Ah, mi dispiace...i-io non lo sapevo."
"Tranquilla,è passato del tempo ormai. L'importante è che tu non sia venuta a portarmi altri guai...Faith, io non mi fido di te. Te lo dico chiaramente. Non posso dopo tutto quello che mi hai fatto passare."
E quelle parole la penetrarono come una lama tagliente. Sentì il cuore stringersi nel petto, ma sapeva che era normale. Che era giusto.
Eppure sentirsele dire le aveva fatto davvero male.
"Mi era simpatica...." fu tutto quello che riuscì a dire.
"Ah sì? Eppure ricordo che la volevi uccidere!"
"Sono cambiata B. prometto che non avrai guai. Non da me... e ora che non ho più i poteri il massimo che posso fare e metterti un lassativo nell'acqua di nascosto. Ma sai che non è il mio stile!"
Buffy sorrise prima di alzarsi dal letto.
"Lo so...lo sento."
"Cosa?"
"Credevo non fosse possibile, eppure lo sento,lo sento che c'è qualcosa di diverso in te..."
"Già... comunque grazie B." le disse timidamente e Buffy le sorrise nuovamente in risposta. Faith notò quanto fosse bello quel sorriso. Quanto fosse caldo ed accogliente. Probabilmente il più bello che avesse mai visto.
"Non c'è di che... ora datti una lavata prima che venga a prenderti a pugni per farti uscire da quel letto. Ti aspetto giù con Giles..."
"Mi sei proprio mancata..." quelle parole le morirono in gola in un sussurro strozzato. Buffy aveva già lasciato la stanza, abbandonandola a quell'oscurità che per -quasi- tutta una vita l'aveva accompagnata.





Angolo della cacciatrice.
Eccomi qua con un nuovo capitolo di questa mini long. Vi lascio questo regalo non previsto.
Domani ho la prima prova per la maturità e mi serviva un poco di svago, quindi eccoci quì.
Spero vi piaccia. Ci tengo a sapere cosa ne pensate.
Scusate per gli eventuali errori. Un bacio!
P.s. vi lascio un piccolo regalo: chi ricorda Chinese Burn? :D http://www.youtube.com/watch?v=IyqEVoK4xoE

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Faith le aveva detto che le era mancata.
Aveva sentito bene? Faith aveva davvero detto che le era mancata? Non ci avrebbe mai creduto, eppure aveva sentito quelle parole. Buffy Summers era mancata a Faith Lehane. Che cosa strana. Quella non poteva essere Faith. La ragazza che aveva conosciuto non avrebbe mai detto una cosa del genere. Insomma era una pazza che si divertiva a torturare i suoi amici o a torturare il suo ex fidanzato. O ancora a scambiare i loro corpi. O ad ucciderla. O....
"Che diamine Buffy ti devi essere immaginata tutto!" scosse la testa continuando a camminare nel solito cimitero. "Faith non è il tipo, lei non prova niente.." anche se non le sarebbe dispiaciuto sentirsi dire quelle parole. Voleva solo che tutto quello che avevano ritornasse, anche se si era abituata e non poteva dimenticare cosa le aveva fatto passare. L'impulso di stringere le proprie mani intorno al suo collo era sempre forte ogni volta che la vedeva.
Era più forte di lei. Eppure non era una persona fredda, anche se col passare degli anni la vita l'aveva portata ad indurirsi, ma lei sentiva. Buffy aveva sempre sentito. Anche per Faith.
E il fatto che la mora mettesse su quella maschera da 'non mi importa di niente e di nessuno, nemmeno di te' le dava un fastidio allucinante. Non che ne facesse una questione di vita o di morte. Non che lo avrebbe mai ammesso avanti a nessuno, ma lei teneva a Faith. Teneva a lei in un modo quasi sconvolgente e la destabilizzava perchè non poteva.
Non poteva tenerci. Non più. Non voleva tenerci. Ma quel legame, quel sentimento-se così si può definire- non l'aveva abbandonata neanche una volta. Perchè Faith era come lei. Perchè sapeva che l'avrebbe capita, in qualsiasi caso. E questo la faceva sentire meno sola e un pò più umana.
Nonostante questo era convinta che anche quella sensazione di odio nei suoi confronti non l'avrebbe mai abbandonata.
Perchè semplicemente erano Buffy e Faith. E nessuna delle due avrebbe mai ceduto, ma lei, lei sarebbe sempre stata contenta di vederla una volta in più. Almeno finchè non cominciava ad uccidere gente.




Il pugno del vampiro le si schiantò in pancia con tanta veemenza da provocarle un dolore fulminante. Buffy cercò di riprendersi il prima possibile e fortunatamente riuscì a schivare il secondo pugno che stava per colpirla in faccia.
Con un rapido movimento si portò alle spalle del mostro e con un calcio piazzato gli spezzò quasi la schiena, provò a impalettarlo, ma riuscì a parare il colpo facendo volare via il paletto della cacciatrice.
Buffy non si perse d'animo e con uno scatto veloce cominciò la sua serie di pugni piazzati, destro, sinistro ad alternanza. Il vampiro con un'abile giravolta si spostò afferrando il braccio della bionda e facendolo roteare su se stesso.
Crack. Una fitta di dolore la fece urlare, probabilmente se l'era slogato.
Proprio quando stava per essere colpita nuovamente con una capriola si portò nuovamente alle sue spalle, recuperò il paletto e con un gesto quasi impercettibile trasformò quell'essere in polvere.
"Brutto bastardo, mi hai fatta male." digrignò i denti dal dolore.
Un applauso improvvisamente ruppe il silenzio di quel posto glaciale.
La bionda si voltò di scatto.
"Complimenti, anche se sei ridotta un poco maluccio.." Faith fece un tiro dalla sigaretta prima di gettarla con molta noncuranza.
Era stata appoggiata ad un albero per tutta la durata del combattimento.
"T-tu che ci fai quì?" domandò Buffy confusa. "Non eri a casa sofferente?"
"Ah cara B, ti hanno per caso fottuto il cervello?" sorrise la mora.
Buffy continuava a non capire.
"Io non sono mai stata meglio.. se me lo permetti posso dimostrartelo!"
"C-cos-??"
Il pugno della cacciatrice bruna si schianto violento sul volto di Buffy provocandole una piccola lesione al labbro inferiore. Un rivolo di sangue cominciò a scorrere.
"Brutta psicopatica!!!" Buffy non ci pensò un minuto in più e si scaraventò contro la sua 'amica'.
Ma Faith sembrava anticipare tutte le sue mosse, infatti le schivava facilmente.
E poi ancora passò al contrattacco sferrandole un calcio alle caviglie e facendola rotolare per terra.
Buffy urlò dal dolore, il braccio slogato aveva urtato fortemente contro il terreno.
Faith ne approfittò e le si posizionò a cavalcioni cominciando a prenderla a pugni. Buffy le tirò una testata che fece sanguinare il naso della mora provocandole anche diversi lividi sul volto.
"Non la senti B? Non la senti la passione?" le disse asciugandosi la ferita.
Bloccò le mani della bionda al di sopra della testa.
"Tu sei solo una pazza." le rispose Buffy.
"Stai zitta!" urlò Faith. "Tu. Sei tu la causa di tutti i miei mali.. e questa passione nei tuoi confronti quando finirà? Questo scorrere nelle mie vene, questo desiderio B. Non lo percepisci?" si avvicinò al suo orecchio leccandole la base del collo. "Non lo senti?"
E Buffy non rispose. Non reagì. E non sapeva neanche perchè.
Forse era troppo stanca. Forse aveva troppo dolore al braccio. Forse non si spiegava come potesse essere stata così stupida da credere che forse Faith era tornata. Era cambiata. Si perse in quegli occhi scuri e freddi, come li ricordava nel suo sogno, ben distanti da quelli che aveva incrociato negli ultimi giorni.
Riprese coscienza solo quando le mani dell'altra cacciatrice le afferrarono il collo in una presa mortale.
Cominciò a dimenarsi ma le forze le mancavano. Provò a darle un pugno, ma non riuscì a colpirla. Sentiva l'aria cominciare a mancarle e gli occhi le stavano cominciando a schizzare fuori dalle orbite.
"Lo senti Buffy? Lo senti anche ora?...Senti come posso essere buona?" urlò. "Io sono buona!" e in quel preciso istante Faith mollò la presa.
La bionda tossì più e più volte portandosi la mano alla gola.
"Sono così buona da non ucciderti ora.... sei troppo malconcia ed io voglio uno scontro alla pari. Voglio sopraffarti. Voglio dominarti."
Si alzò di scatto e cominciò a correre scomparendo sotto i suoi occhi.





Buffy bussò alla porta di casa con pugni che provocavano un casino non indifferente.
"Dawn!!!" urlò con tutta se stessa prima di rompere il pomello e sfondare la porta. "Dawn è tutto okay?" corse al piano di sopra e si fiondò in camera della sorella.
"Buffy? Buffy cosa è successo?"
"Stai bene amore mio, oddio, stai bene." la abbracciò forte accarezzandole i capelli.
"Si, ma perchè sei così spaventata?" le chiese preoccupata.
La cacciatrice non la ascoltò minimamente e si diresse verso l'altra camera.
"Tu! Tu brutta figlia di p-" esclamò quando notò la presenza di Faith nel letto e le si scaraventò contro.
Gettò via le coperte e la buttò giù dal letto con una spinta. Cominciò a prenderla a calci sul ventre sotto le urla incessanti e di supplica della mora.
"Buffy ti prego smettila, ti prego!" e in quel momento si fermò. Nel preciso istante in cui incrociò gli occhi di Faith pieni di lacrime.
Erano diversi. Di nuovo. Erano migliori. E belli.
Faith si portò le mani alla pancia sofferente.
"Tu...tu non sei Faith..."
"Cosa?" domandò Dawn.
"Tu non puoi essere Faith. Lei mi ha pestata bellamente in cimitero e mi ha detto tutte quelle.... tu non sei lei. Non hai i segni del combattimento in faccia. Chi sei?"
La mora era ancora a terra, non riusciva neanche a parlare dal dolore.
"Insomma, lei era forte, agile, tu... tu non hai neanche provato a pormi resistenza."
"B..." sussurrò l'altra cacciatrice. "B.. sono io."
Dawn non aspettò un secondo di più e l'aiutò ad alzarsi. "Buffy, lei è Faith... E forse ho capito cosa è successo."





"Quindi quello in prigione era il demone Toth?" chiese Faith.
"Sì, ora mi è venuta questa illuminazione, quando Buffy ha parlato di un'altra Faith che l'ha pestata in cimitero. Oggi mentre discutevamo con Giles hai detto che ti ha colpito un raggio proveniente da una specie di tubo. Quella è l'arma di Toth. Poi da come l'hai descritto sembra proprio lui." spiegò Dawn.
"Ora che succederà?" domandò la mora.
"Nulla, dobbiamo fare un incantesimo per ricongiungere le tue due parti."
"Questo spiega anche perche sono senza poteri..." sussurrò soreseggiando un bicchiere d'acqua.
"Sì, esattamente. Quel raggio ha diviso la tua parte umana da quella di cacciatrice.." continuò la più piccola.
"Il sogno...." disse Buffy quasi impercettibile.
"Cosa?" chiese la sorellina.
"No niente. Domani chiameremo Giles e vedremo cosa fare, abbiamo bisogno di Willow e devo mettere al tappeto quella stronza. Di certo non sarà così disponibile a farsi catturare." sbuffò alzando un sopracciglio. Faith la guardò male, l'aveva pur sempre definita 'stronza'.
"Bene..."
"Faith, sia chiaro che se provi a toccare me o la mia famiglia anche solo con un dito.. io ti ammazzo." la guardò negli occhi e una fitta al cuore la pervase notando la profondità ed il calore che emanavano. "Dawn, piccola osservatrice.." la ragazzina saltellò a quelle parole "ora torna a dormire che domani hai scuola" l'entusiasmo le si spense con il continuare della frase.
"Va bene" si alzò sconfitta "buonanotte."
Buffy anche si alzò per recarsi al piano di sopra ma la voce di Faith la bloccò "B... quella non ero io e non chiederò scusa per quello che non ho fatto."
La bionda si voltò. "Quella eri tu, non hai sentito? Successe la stessa cosa anche a Xander."
"Okay, ero io, ma non io io capisci?... ma tu stai sanguinando.." le si avvicinò.
"Ah sì.." si toccò la guancia. "Ora vado a medicarlo.."
Faith abbassò lo sguardo annuendo.
Buffy cercò di tamponare il sangue con un cotton fioc, ma non essendo mancina la cosa le risultava difficile perchè sbavava tutto. Il braccio destro le faceva troppo male e non riusciva neanche a muoverlo.
"Dovrò svegliare Dawn per curare questo teglietto. Non ci voleva proprio."
"Se vuoi me ne occupo io, è inutile che svegli la piccoletta." le propose la mora.
"Va bene, ma fai veloce che sono stanca."
"Io ti offro il mio aiuto e mi rispondi così" sorrise "non cambi mai eh?"
"Sta zitta.." sbuffò la bionda.
"Quella che dovrebbe stare zitta sei tu visto che manco un graffietto sai curarti!"
Buffy la guardò storta. Poi l'imbarazzo prese posto quando Faith le passò delicatamente il batuffolo d'ovatta intorno alla ferita.
La mora si sentiva strana, prima le cose non erano così... così tese. Avevano ballato anche a stretto contatto e non si era mai sentita imbarazzata.
La sua testa era un groviglio di pensieri e il suo cuore di emozioni. Stava sfiorando Buffy con la punta delle dita e non lo aveva mai fatto.
Il loro rapporto era sempre così violento. Ma questa nuova sensazione le piaceva.
E sì, per lei era una cosa completamente nuova.
Buffy alzò lo sguardo e i loro occhi si incrociarono, stettero fissi uni dentro gli altri per dei secondi interminabili e il cuore della mora tremò. E tremò ancora quando con malinconia affermò un "ho finito" facendo aderire il cerotto alla guancia.
Non sapeva spiegarsi cosa. Non sapeva spiegarsi perchè, ma era la prima volta che vedeva Buffy così piccola e indifesa. E il primo impulso che sentì fu quello di abbracciarla. Ma lei non sapeva neanche cosa fosse un abbraccio. Non l'aveva mai provato. Anche il suono di quella parola le sembrava sconosciuto.
E poi avrebbe voluto accarezzarle i capelli e stringerla così forte da farla sentire protetta.
"Grazie...ora vado a dormire." disse Buffy facendo riscutere Faith dai suoi mille pensieri.
"Sì sì, buonanotte.."
"Notte..."




Faith rimase con lo sguardo fisso nel vuoto per diversi secondi fino a che non sentì la porta di camera di Buffy chiudersi.
"Ma che diavolo mi sta succedendo..." sussurrò piano spaventata. Prima di quel momento non sapeva neanche cosa volesse dire la parola spaventata, ma quel turbinio di emozioni che improvvisamente sentiva e che le avevano provocato tante fitte al cuore non potevano far altro che spaventarla e sconvolgerla come mai prima.






Angolo della cacciatrice.
Scusate l'assenza ma l'esame ha risucchiato tutte le mie energie!
Eccomi con un nuovo capitolo di questa mini long fresco fresco.. spero che vi sia piaciuto.
Come al solito ringrazio per le recensioni e sappiate che mi fa sempre molto piacere sapere cosa ne pensate. Per me è importante.
Mi scuso per gli eventuali errori e niente, un bacione!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Il solito mozzicone di sigaretta era stato appena spiaccicato dalla suola della scarpa di Faith.
"Quì ci vuole il biglietto per entrar-" non gli fece neanche terminare la frase che lo mandò KO con un destro ben piazzato.
"Chi paga il biglietto oggi giorno per entrare in un locale mediocre come questo..." sorrise lei perfida.
L'aria familiare di quel posto toccò forse le più tenere memorie della cacciatrice... quasi quasi sentiva nostalgia dei tempi adolescenziali, non che fosse troppo vecchia.
Notò tra la folla che ballava i capelli rossi e mediamente lunghi della migliore amica di Buffy.
"Tsè, i tempi cambiano e ci sono sempre le stesse facce..." sbuffò.
Un altro volto familiare attirò la sua attenzione.
Era seduto al bancone che sorseggiava un bicchiere di wisky.
Si accomodò accanto a lui fissandolo con insistenza.
"Che hai da guardare mocc-" il vampiro sorrise quando riconobbe quella faccia.
"Felice di vederti Spike. Ti ricordi di me?" mise su un sorrisetto divertito.
"Come potrei dimenticarti? Un uomo non dimentica certe parole."
"Ah scusami, è una cosa naturale per me. Se vuoi posso davvero farlo..." gli sussurrò mordendogli il lobo dell'orecchio.
Il biondo sentì un brivido percorgliergli la schiena.
"Se proprio vuoi...ah!" saltò. "mi hai fatto male!"
"Scusami..."
Spike la guardò storta e poi aggiunse un "fa niente, tranquilla, è passato."
"No, il mio scusami era per il -non sono interessata- alla tua proposta di sesso."
Sgranò gli occhi incredulo e poi con un gesto impreciso della mano le fece intendere che era okay.
Ma si lasciò comunque scappare un "vaffanculo."
Faith scrollò le spalle.
"Sai tu sei l'unico che mi sta simpatico in sto posto di merda."
"Lo prendo come un complimento... però devo dirti la verità neanche la rossa è troppo male, soprattutto da quando se la fa con l'altra sponda." schioccò le labbra e la indicò con un cenno della testa.
Faith si voltò di scatto e con una risata sonora esclamò: "Willow si è data alla patata? Mica male la cervellona!"
"Eh già..." sospirò lui bevendo un sorso dal suo bicchiere. "Fanne uno anche alla signora" poi ordinò al barista.
"E chi l'avrebbe mai detto...e chi è la fidanzata?"
"Quell'altra bididi bodidi che sta ballando con lei.."
"Uhm, quindi potrei farmela" annuì soddisfatta.
Spike la osservò confusa.
"Ehi ehi, io ho provato e non è stato per niente male! Non c'è molta differenza... godi e basta!" si leccò il labbro inferiore.
"Beh, perchè non è la persona giusta.." rispose subito lui.
"Ah, e chi sarebbe la persona giusta?"
"Dru lo era... e ora.. " prese una piccola pausa "niente.... è una storia lunga."
"Come sei misterioso... beh, per me il sesso è solo sesso quindi.... uno vale l'altro."
"Se lo dici tu..."
"Non ti facevo mica così romantico sai!" gli diede una bottarella col gomito. "Senti, ma se tipo io e te andassimo e uccidessimo qualcuno giusto per un pò di sana violenza?"
"Ah, non sai quanto mi piacerebbe, ma da quando ho questo chip al cervello non posso neanche toccare un micetto..." disse affranto indicandosi la fronte.
"Che peccato... avevo voglia di ammazzare che ne so, una persona a caso.. tipo Buffy." al pronunciare quel nome strinse un pò di più le dita sul bicchiere.
"Sei per caso impazzita? Quella ti farebbe a fettine."
"Non conosci bene la potenza della vendetta..." affermò lei sicura.
"La conosco eccome e non mi ha portato a nulla di buono e poi..."
Faith alzò un sopracciglio.
"E poi non ti permetterei di torcerle neanche un capello."
"E' lei la ragazza speciale del tuo cuore..." la cacciatrice cominciò a ridere di gusto.
"No no cosa dici!" si alzò lui agitato. "E' solo perchè devo essere io quello che le strapperà il cuore dal petto!"
"Certo, come no... tu provaci..." gli afferrò il collo da dietro facendolo ansimare dal dolore, poi si avvicinò nuovamente al suo orecchio e gli sussurrò: " tu provaci e io ti strappo la colonna vertebrale...l'unica che può toccare Buffy sono io. In qualsiasi senso."
Lo spintonò via e si accese una sigaretta guardandolo scomparire tra la folla del Bronze.





"Cosa ho fatto....no, ti prego, cosa ho fatto..."
Faith cominciò a correre più lontano possibile da quel vicolo buio ed angusto. Non ricordava nulla, era troppo spaventata per ragionare in quel momento.
Le sue gambe si mossero senza alcun tipo di comando, come se fossero un'entità a parte del suo corpo.
Cominciò a piovere.
Prima poche gocce e poi sempre più forte.
I suoi capelli cominciarono a bagnarsi e così anche il suo viso tirato e stanco.
L'aria nei polmoni cominciò a non bastarle e per questo fu costretta a fermarsi.
Le mani sporche di sangue. Sangue umano. Di nuovo.
Si appoggiò alla parete umida di uno squallido palazzo e piano piano si lasciò scivolare giù.
Gli occhi stravolti e gonfi.
Si accovacciò e strinse più forte le gambe con le braccia, la fronte toccava le ginocchia.
"Non puoi averlo fatto...." piangeva.. "non puoi averlo fatto di nuovo..." le lacrime copiose sul viso sembravano non voler smettere di scorrere.
"E' nella tua natura Faith... tu sei questo." un volto familiare le comparve improvvisamente di fronte.
Faith strinse gli occhi come se non volesse crederci.
"E' tutto normale, tu sei nata per questo. Per uccidere. E io sono tanto fiero della mia bambina.." un sorriso beffardò spuntò sul volto dell'uomo.
"NO!" urlò. "Io ho una scelta, Angel l'ha detto! Io posso essere buona..." finalmente alzò lo sguardo e le parole le morirono in gola.
"Certo tesoro che sei buona... ma dipende dai punti di vista. Per me sei un'ottima figlia!"
"Sindaco......." sussurrò la mora.
"Ehi, ehi, non troppo entusiasmo!"
"Ma... ma tu dovresti essere morto!" disse incredula.
"Infatti lo sono... sai, non posso toccarti, ma posso sicuramente consigliarti e non c'è stato nulla di sbagliato in quello che hai fatto stasera."
Faith scosse la testa. "E invece si! Ho ucciso un uomo!"
"E qual è il male in questo?"
La cacciatrice non rispose.... cominciò solo a scuotere la testa in senso di negazione.
"Ah povera, la mia mancanza non ti ha fatto bene..."
"Tu non esisti, vai via, sei morto..." balbettava a ripetizione.
"Chi ti ha detto che avevi una scelta? Chi ti ha fatto credere che potevi essere buona?" domandò lui curioso.
"Angel, è stato Angel. E..e Buffy. Lei anche aveva una scelta. Ed ha scelto di essere buona. Come voglio essere io."
"Buffy, ah... tesoro. Buffy è nata per non avere una vita. Buffy non ha avuto nessuna scelta. E neanche tu. Non puoi cambiare il tuo essere.... quando appartieni all'oscurità, è solo oscurità. E io la vedo nei tuoi occhi. Freddi e profondi come piacciono a me."
Alla mora brillarono gli occhi dopo tanto tempo, non lo guardò neanche in faccia. Si alzò ed estrasse il coltello insanguinato dalla sua tasca.
Riprese a correre, quanto più veloce possibile e quando vide Buffy intenta a fare una delle sue solite ricerche su chissà quale demone sorrise,e,e tutto le parve improvvisamente chiaro.
Lei era nata per uccidere, lei era fatta per uccidere e lo avrebbe fatto anche in quel caso.







"Nooo." Faith si svegliò improvvisamente da quel brutto sogno tremante e sudata.
Le era sembrato tutto così reale che per un attimo c'aveva davvero creduto.
Ma lei, lei non lo avrebbe mai fatto. Era cambiata. E voleva davvero essere migliore.
Si coricò nuovamente ma non riusciva a capire perchè il sonno non avesse la meglio... Era troppo agitata e non riusciva a trovare il motivo.
Si girò e rigirò più volte tra le lenzuola e poi notò la porta della sua camera aprirsi lentamente.
Uno spiraglio di luce illuminò l'entrata della stanza.
La figura minuta e bassina della bionda si fece spazio piano tra quelle quattro mura e a Faith tremò nuovamente il cuore nel riconoscere quel viso angelico. I raggi della luna lo illuminarono e lei potè ammirarlo in tutta la sua bellezza. Quegli occhi verdi risplendevano al buio, come se fossero diamanti.
"Che succede B?"
Buffy non rispose e si avvicinò piano al suo letto.
Faith non capiva.
La bionda le prese dolcemente le mani, accarezzandole i palmi lievemente per poi parlare.
"Lo sapevo...." grignò tra i denti.
"Co, cosa?" e solo in quel momento la mora si accorse del sangue che le sporcava le dita.
Buffy alzò furiosa lo sguardo puntandolo negli occhi petrolio della mora. " Come ho potuto fidarmi di te."
"No B io non ho fatto niente lo giuro...." cercò di riafferrarle le mani ma si sentì spingere violentemente via.
"Quando finirà questa storia, tu non cambi mai... tu non cambi mai!!!!" urlò prima di tirarle un pugno che la scaraventò contro il muro.
Un rivolo di sangue le sporcò il labbro.
"Io non ho fatto nulla!!!!" Faith questa volta si scaraventò contro l'altra presa da un impeto di rabbia.
Cominciò a tirarle pugni, prima il sinistro e poi il destro, la spintonò contro l'armadio e Buffy riuscì a schivare la sua mano prima che le arrivasse in faccia.
Bloccò il braccio della mora a mezz'aria e le diete una ginocchiata nell'addome.
A Faith si spezzò il fiato, ma poi una forza nuova e inaspettata le pervase le vene. Si rialzò e con una testata nella pancia spinse la bionda nuovamente contro la parete fredda del muro.
Buffy urlò per il dolore.
"Maledetta bastarda!" grignò ancora la mora dandole prima un'altra testata in faccia e poi le afferrò con poca grazia i capelli tirandole la testa all'indietro.
"Io..." si avvicinò..."Sono..." ancora più vicina... "Cambiata!"le sussurrò all'orecchio.
Poi sfinita cadde sulle ginocchia trascinando le mani lungo i fianchi di Buffy.
E la bionda a quel punto fu colta alla sprovvista e quel gesto le fece tenerezza.
Si abbassò piano fino a posarsi anche lei sulle ginocchia. Era sfinita, oltre alla solita ronda le era toccato anche fare a botte con l'altra cacciatrice.
Faith alzò piano lo sguardo e in quell'istante Buffy potè notare i suoi occhi pieni di lacrime.
"Non ho ucciso nessuno, ti prego credimi..." le disse implorante portando le mani sul viso dell'altra.
Poi si rese conto del gesto fatto e tagliò la tensione che si era creata con uno "ora ti ho sporcato il viso, mi dispiace."
Buffy non rispose, le accarezzò dolcemente una guancia col palmo della mano e la fissò negli occhi.
Faith non seppe più resistere e catturò con molta veemenza quelle labbra sottili che segretamente aveva bramato.
La bionda rimase incredula, sgranò gli occhi e si allontanò piano prima di sferrarle uno schiaffo che a Faith fece così male da smettere di respirare.
E nuovamente sentì quella forza nelle vene,quella passione, gli occhi le brillarono e presa dall'impeto le si scaraventò nuovamente contro e la baciò più forte di prima.
Questa volta Buffy non si allontanò. Non riusciva a reagire in nessun altro modo se non rispondendo a quel bacio pieno di passione e allo stesso tempo pieno di dolcezza che Faith le stava regalando.
Quando le loro lingue si incrociarono per la mora fu come toccare il paradiso.
Non aveva mai provato una sensazione del genere, eppure era stata con tante persone.
Ma lei, lei era diversa.
Le sue mani strapparono violentemente la maglietta di Buffy che ansimava sempre più forte. I baci si spostarono sul collo, mordendo e succhiando quella pelle calda.
E poi scese sempre più giù.
Buffy le graffiò la schiena quando sentì il piacere arrivare inesorabile.
Faith strinse forte gli occhi e....





"Hhhhhhhhhh..." inspirò a pieni polmoni sgranando gli occhi basita. Si guardò intorno rendendosi conto di essere sola nel suo letto.
"Non può essere, ti prego." si toccò la fronte accaldata e notò che i battiti del suo cuore erano accellerati. "Io odio Buffy Summers, io la odio!"
Si passò lentamente una mano fra i capelli sudati consapevole che quella notte non avrebbe più preso sonno.





Angolo della cacciatrice.
Eccomi quì in anticipo con l'aggiornamento!
Questo capitolo è stato un pò un fulmine a ciel sereno perchè non era previsto, ma ho avuto l'ispirazione presa da tanti e tanti feelings, infatti era pronto da diversi giorni.
Spero vi piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate!
Un bacione e buone vacanze a tutti....

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