Restless Heart Syndrome.

di Ovis_Chan
(/viewuser.php?uid=253979)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** II ***



Capitolo 1
*** 1. ***


ANGOLO AUTRICE: Ave, Pipol. m/ Io sono Ovis e questa è la mia prima FF nel Fandom di Full Metal Alchemist. :3 Premetto che mi è venuta in mente oggi e l'ho scritta di getto, senza rifinizioni o roba del genere, perciò spero che vi piaccia. (Anche se fa schifo) I personaggi saranno molto OOC, poichè mi serve così per far funzionare la storia. ewe E boh, è un omaggio alla Lingfan, ovvero Ling x Lan Fan, coppia che, secondo me, è stata messa troppo in secondo piano dalla Ed x Winry. Ma tranquilli, ci saranno accenni di quest'ultima durante il corso della storia. Winry all'inizio potebbe sebrarvi un po' "zoccoletta", ma non lo è. u.u Beh, date un'occhiata e recensite se vi va. Accetto anche le critiche. u.u (I personaggi hanno i miei gusi musicali, perciò, NOHATE.) Buona lettura. :3

It’s the start of the end
Surrender the throne
The blood on my hands covered the holesWe’ve been surrounded by vicious cycles
Are we truly alone?
The scars on your heart are yours to atone
We’ve been surrounded

Let ‘em sing, let ‘em sing!



Lan Fan chiuse gli occhi respirando profondamente l'aria impregnata di sudore, alcool e fumo. Alzò le mani, così come il cantante incitava a fare e cominciò a cantare a squarciagola le parole della canzone. Il sudore e l'umidità del locale creavano una specie di miscela chimica, che le attaccava i capelli alla schiena nuda. Le urla dei ragazzi intorno a lei, la voce di Oliver Sykes, il casino che la esternava dal mondo intero, la faceva sentire bene. Nonostante il dolore che le provocavano gli anfibi, nonostante il casino che la cricondava, lei era felice. Sì, felice di avere un momento di libertà, dopo tanto momento. DI poter urlare liberando la sua frustrazione, la sua rabbia, le sue paure.

 

 

The deeper you dig, the darker it gets
There’s nowhere else for us to go
We live while we learn, and then we forget

We’ll never find our way back home

 



Non aveva nessuno, se non la musica e la sua migliore amica, che in quel momento l'aveva lasciata da sola per andare a filtrare con qualche bel ragazzo. Suo nonno era morto pochi mesi prima e i suoi genitori erano spariti quando era ancora una neonata. Quello era l'unico modo per essere sé stessa. Fare casino ai concerti che il Syndrome organizzava. Rimettere insieme per tre ore al mese, i cocci del suo cuore, che era stato frantumato da tutti coloro che se n'erano andati, lasciandola da sola, lasciando che affrontasse una vita fatta di sigarette, lamette e whisky, rovinando completamente la sua gioventù. Perché questo era Lan Fan. Una ragazza cresciuta velocemente.

 

 

We’ve been surrounded by vicious cycles
The end – are we truly alone?
The scars on your heart are yours to atone
We’ve been surrounded
*Let ‘em sing, let ‘em sing!

 


La canzone finì. Tramite un piccolo interruttore la sua felicità si spense. Fu spinta all'indietro da un branco di ragazzine che erano lì solo per Oliver Sykes, non per comprendere il significato della sua musica. Perse l'equilibrio, cadendo all'indietro. Per fortuna due mani estranee la presero per i fianchi sorreggendola e facendo appoggiare la sua schiena contro il petto dello sconosciuto.
< Tutto bene? >  Chiese la voce più bella che avesse mai sentito. Calda, rassicurante, confortevole. Alzò la testa e si ritrovò due bellissimi occhi scuri, dal taglio orientale che la fissavano. Lei accennò un 'Sì' con la testa, fissando quella 'Gnocco da paura' -come avrebbe detto Winry- con un faccia da pesce lesso.Lui era altro, capelli neri e lunghi raccolti in una coda di lato, con il ciuffo che ricadeva sull'occhio sinistro ed un sorriso da far invidia anche agli angeli. Si accorse del tempo che trascorreva veloce e si distanziò da lui.
< Scusa, ti... ti ho fatto male? >
< Oh, no tranquilla. -sorrise di nuovo, facendole perdere un battito- Comunque io sono Ling > Le porse una mano, che lei non strinse, impegnata a formulare una frase di senso compiuto.
< E tu sei...? > La incitò il ragazzo a rispondere
< L-Lan Fan > Si maledì mentalmente per aver balbettato.
< Sei sola? > Ah, bella domanda. Considerando il fatto che tutti l'avevano abbandonata al suo destino, avrebbe risposto 'Sì' un milione di volte. Ma forse Ling, non intendeva in quel senso. Rispose comunque di sì, considerando che Winry era nella sua fase 'Scopiamo con il primo figo che passa'
< E' strano... >
< Cosa? >
< Tutto quello che pensavo di te, dall'inizio del concerto era vero. Sembri così... >
< Così cosa? >
< Indifesa > A Lan Fan per un attimo sembrò di essere nuda davanti ad un perfetto sconosciuto. Come diavolo era riuscito a dire quella cosa, soltanto guardandola negli occhi? Non era possibile, che uno qualunque fosse riuscito a riassumerla in una parola, senza neanche conoscerla. Rimase in silenzio, non sapendo cosa rispondere. Per fortuna il suo cellulare la salvò da quel momento di imbarazzo. Era Winry.
< Pronto? >
< Lan Fan, dove cazzo sei?! >
< Esattamente dove mi hai lasciato, cara la mia puttanella > Winry non era una cattiva persona, ma cambiava ragazzo ogni giorno. Lei era l'unica che dopo la morte di suo nonno le era rimasta vicina, accudendola, facendole da mamma, diventando la sua migliore amica. Ognuna sapeva tutto dell'altra e, anche se litigavano parecchio, si aiutavano a vicenda.
< Ti amo anche io. Raggiungimi nei bagni, così posso scaricare questo polpo e ce ne andiamo da qui. >
< Arrivo. > Guardò il ragazzo orientale, che, volendola morta, le sorrise di nuovo.
< Ehm... Scusami, ma i-io devo andare. >
< Beh, allora, è stato un piacere, Lan Fan. > Pronunciò il suo nome con una tale dolcezza da far vibrare ogni singola vertebra della sua colonna vertebrale, tempestata da brividi.
< A-anche per me, Ling. > Detto questo, girò sui talloni e se ne andò.

***

< Winry, avresti dovuto vederlo. Gli saresti saltato immediatamente addosso. >
Il giorno dopo il concerto, era il primo giorno di scuola. Giorno odiatissimo da tutti, ma per Winry e Lan Fan ancora di più. Sarebbero tornati i battibecchi con le Cheerleader, le prese in giro, i fogli sull'armadietto, il burro d'arachidi nelle scarpe da ginnastica e le umiliazioni davanti tutta la scuola. Ma quello era l'ultimo anno. Un ultimo sforzo e tutto sarebbe passato, dopodichè Lan Fan avrebbe preso la scuola d'arte e Winry quella di ingegneria, realizzando ognuna i propri sogni.
< Tu perchè non l'hai fatto, imbecille?! > Imprecò la bionda, consultando l'orario delle lezioni. Lan Fan era appoggiata sul muro bianco, accanto a lei, mentre la guardava con sguardo sognante. Il viso morbido e rotondo dai tratti orientali era circondato dai suoi capelli neri raccolti in uno chignon. Gli occhi, truccati con un leggero strato di matita nera , si incrociarono in quelli azzurri di Winry, anch'essi contornati da matita nera. I capelli di questa -biondi e liscissimi- erano raccolti in una coda alta che lasciava vedere i vari piercing sulle sue orecchie. Nonostante il bullismo da parte delle Cheerleader, loro, potevano essere definite le ragazze più belle di tutta la scuola. Forse ra per questo che a quelle ochette non andavano tanto a genio.
Rispose lei, fingendosi offesa.
La campanella suonò, stordendo le due ragazze.
< Muoviti -dichiarò Lan Fan- o l'Hawkeye ci ammazza >. Spense la sigaretta che stava fumando, sotto la suola e s'incamminò con l'amica verso la propria classe.


***

< YAO! ELRIC! In ritardo già il primo giorno di scuola?! Forza, andatevi a sedere. Per oggi sarò clemente con voi. > Riza Hawkeye, l'insegnante più temuta della scuola, rimroverò i due ragazzi, che al loro arrivo, avevano mandato in fibrillazione l'intera popolazione femminile della classe. Ling era un bellissimo e muscoloso ragazzo orientale dei folti capelli neri, mentre Edwar Erlic era un ragazzo inglese dagli occhi color miele e capelli dorati, raccolti in una treccia. Quei due erano un vero balsamo per gli occhi. Entrambi si conoscevano da tutt'una vita e si erano appena trasferiti dall'Inghilterra a Baltimora* nel Maryland. Erano scappati con  Mei Chang, sorella di Ling, e Alphonse, fratello di Ed, dal loro disastroso passato.

< Merda, merda, merda! Winry nascondimi!> Mai Lan Fan pensò di ritrovarselo lì, nella stessa classe, a pochi metri di distanza.
< Oi, ma che ti prende?! > Chiese la bionda preoccupata per l'amica che tentava di sprofondare sotto il banco, raccogliendo una matita che aveve fatto VOLONTARIAMENTE cadere per terra.
< Quello con i capelli neri, è il tipo di ieri sera! >





*Empire (Let Them Sing)- Bring Me The Horizon
**Siccome è una AU e ci sono le mie band prefereite ho ben pensato di mettere anche la mia citta preferita. Cioè, guardatela. <3 
http://weheartit.com/entry/60786511/search?context_type=search&context_user=happinesshappens&page=3&query=baltimora+
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II ***


 «Quello con i capelli neri, è il tipo di ieri sera!»

«COSA?!» Winry pronunciò questa parola con un grido stridulo che, oltre a far girare mezza classe, aveva fatto sbattere la testa di Lan Fan, che si trovava ancora sotto il banco tentando di prendere la matita che aveva fatto cadere.
«Winry. Lan Fan. Volete dire qualcosa alla classe?»
«N-no professoressa Hawkeye.» risposero le due all'unisono, sbiancando alla vista della professoressa circondata da una strana aura nera con delle lucine rosse al posto degli occhi.
«Bene. Che sia chiaro -e così si voltò verso la classe intera- quest'anno non voglio risse e sopratutto -riposò lo sguardo sulle due ragazze
ancora sull'attenti- non voglio che VOI DUE veniate di nuovo convocate dal preside per degli stupidi scherzi verso le altre ragazze.»

«Beh, in realtà gli scherzi sono stati una sua idea» affermò la biondina indicando l'amica, che offesa, le diede una gomitata in pieno stomaco.
«Di chi è stata l'idea non  mi interessa, ma voglio che non si ripeta più, CHIARO?»
«SIGNORSÌ, SIGNORA» conclusero le due, terrorizzate.
Beh, la professoressa aveva ragione. Per quattro ininterrotti anni quelle due ne avevano combinate di tutti i colori, ma non era certo colpa loro! Insomma, non dipendeva da loro il fatto che tutte le altre ragazze della scuola fossero solo un ammasso di sgualdrine che si divertono a fare le ochette con il primo che capita e, non dipendeva da loro neanche il fatto che loro due avevano una soglia della sopportazione pari a zero. Beh, forse quest'ultima cosa, sì.

Quando la professoressa si spostò dal loro banco, Ling riuscì finalmente a vedere contro chi la professoressa stava urlando. Devo tenermi alla larga da loro, si era detto. Ma quando riuscì a scorgere quei bellissimi occhi neri, si era mentalmente maledetto per essersi girato. Era la ragazza della sera prima. Era bellissima, esattamente come se la ricordava. Questa volta i capelli folti e neri erano raccolti in uno chignon basso fatto alla meglio, con dei ciuffi che le ricadevano davanti agli occhi. Non era molto truccata, solo un filino di matita nera nella lima interna degli occhi e un po' di fondotinta. Aveva un camicia molto larga di jeans e sotto un altrettanto larga maglia dei Nirvana, con il solito logo giallo. Si chiese se era una di quelle ragazze che credevano che i Nirvana erano una marca di abbigliamento, ma subito scartò l'idea, avendo conosciuto i suoi gusti musicali la sera prima, al concerto dei Bring Me The Horizon. La maglia le andava a vestitino, e infatti, da quel poco che riusciva a vedere per via del banco, le coprivano la parte superiore delle cosce. Sotto di essa un sottilissimo leggins nero, che finiva all'interno di un paio di Dr.Martinsnere slacciate, le fasciava perfettamente le esili gambe. Appena gli occhi di Ling si buttarono nell'oceano nero di quelli della ragazza, lei divenne rossa e si buttò sotto il banco emettendo un verso simile allo squittio di un topo. Lui, invece, si voltò subito imbarazzato, tirando l'amico verso il basso.

«Ling, sei impazzito?!»
«Ed, c'è quella di ieri» bisbigliò l'orientale.
«Uh-uh e chi è? Spero non la biondina qui dietro, perché interessa anche a me» ammise il biondo voltandosi di poco per guardare Winry, con
l'acquolina alla bocca. La bionda aveva un look alla Jenna McDougall*, che lo lasciò letteralmente senza parole. I lisci capelli biondi erano tirati in dietro in una coda alta, che lasciava scoperti i molteplici piercing sulle orecchie. Una maglia grigia taglia XL del Vans Warped Tour del 2013 copriva le sue forme, ma lasciava comunque vedere la cascata di braccialetti in silicone di varie band, che anche lui ascoltava, sul braccio sinistro ed una bandana in stile pirata attorcigliata al polso destro. Sotto aveva dei semplici Skinny Jeans scuri, strappati su entrambe le ginocchia ed un paio di Vans** nere con la punta tempestata di fumetti della Marvel.

«Smettila idiota -lo sgridò Ling, dandogli uno schiaffo sulla testa-  non è lei comunque. È la ragazza vicino»
Edward, massaggiandosi la testa, si sporse poco con la sedia per vederla meglio, visto che Lan Fan stava ancora, come uno struzzo, con la testa sotto il banco.
«Carina» ammise tornando composto, guardando maliziosamente l'amico.
«Ehi, è già prenotata» Il biondo a quelle parole fece spallucce, alzando le mani con fare innocente.

«Siccome vedo che oggi non avete molta voglia di starmi a sentire, e visto che è l'inizio dell'anno, vi lascio liberi,A PATTO CHE -urlò la professoressa, vedendo l'esaltazione dei ragazzi- teniate la voce bassa» A quel punto tutti si misero a gruppi, parlando tra di loro, eccetto i nostri quattro protagonisti.

«Devo ammetterlo, L., hai fatto un'ottima scelta, poi anche il suo amico è carino» le sussurrò Winry.
«Smettila, aiutami e non chiamarmi L.» disse la brunetta guardandola male.
«Altrimenti?» Winry sostenne il suo sguardo di sfida, facendo innervosire la piccola Lan Fan
«Altrimenti quando usciamo da scuola ti stordisco, ti frego le chiavi della macchina, ti lego mani e piedi, ti stendo sulla strada e ti passo sopra cinquecentomila volte con la tua auto nuova di zecca.» concluse lei, tranquillamente.
«Cavolo, voi due dovete volervi un bene dell'anima»

Entrambe le ragazze si voltarono di scatto verso la voce, che con loro grande sorpresa, proveniva dal ragazzo biondo seduto proprio davanti al loro banco. Bello come il sole e con una faccia da schiaffi, questo fu il primo pensiero che balenò nella mente delle due. Capelli biondi raccolti in una treccia e occhi color miele erano le prime cose che saltavano all'occhio, in quel ragazzo, poi i muscoli. Già, un paio di braccia muscolose, che per poco non fecero svenire la bionda, erano messe in mostra per via della maglietta nera -senza maniche- ad ampio giromanica. Una camicia viola a quadretti era annodata sulla vita a mo' di gonnella e -per sfortuna di Winry- scendeva fin sotto il sedere.

«Esatto -parlò Wintry, riprendendosi dalle sue fantasie mentali - io e lei siamo Parabata
«Parabache?» chiese confuso il biondino.
«Pa-ra-ba-tai, Ed, significa che sono migliori amiche, più  che sorelle. UnParabatai morirebbe per il suo compagno. È la parola di un libro. Shadowhunters se non sbaglio» intervenne Ling, anticipando la biondina e sorprendendo sia lei che la sua amica, che riemerse parzialmente da sotto il banco.
«Ammirevole.»  constatò Winry alzando le sopracciglia.
«T-tu conosci Shadowhunters?» disse Lan Fan con un filino di voce. Ling girò la testa verso di lei e, nascondendo il suo imbarazzo, le sorrise
«Ciao» disse con un tono falsamente sorpreso.
«Ciao» rispose lei, rossa in viso, ricambiando il sorriso, cosa che lasciò Winry di stucco, sapendo che l'amica sorrideva raramente ad uno sconosciuto.
«Quindi, vorresti essere la mia Parabatai?» Chiese Ed a Winry con molta malizia. Ling sospirò all'affermazione dell' amico idiota ingenuo.
«Due Parabatai non possono avere relazioni, Ed.» rispose il bruno seccato.

A quel punto Lan Fan riemerse completamente dal banco, per lanciare occhiatine maliziose alla sua amica, rimasta ormai senza parole dall'atteggiamento di Edward e di Ling, che intanto si lanciavano occhiatine di odio.
«Comunque, io sono Edward.» il biondo tese entrambe le mani alle due ragazze sorridendo radiosamente.
«Winry»
«Lan Fan»
Allora anche Ling si presentò, girandosi completamente ed imitando l'amico. Lan Fan notò immediatamente che anche Ling portava una canotta nera, con un modello simile a quella dell'amico, che lasciava le braccia muscolose scoperte -Sia benedetto chi ha inventato quel modello- con sopra una fiamma bianca stilizzata, con sotto scritto Hope***. Ling inoltre, portava una fascia simile a quella di Winry sul bicipite destro.

Le due ragazze si scambiarono di nuovo un'occhiata, prima di sorridersi reciprocamente, pensando la stessa cosa.
Sarà un'interessantissima giornata.

 

 

**

 

Le ore di scuola passarono velocemente e con grande dispiacere di Lan Fan la giornata finì velocemente.
«Ci vediamo domani» sorrise salutando i tre ragazzi all'uscita dell'edificio, prima di incamminarsi verso casa. Non riusciva a ricordare da quanto tempo non si sentiva così felice, da quanto tempo rideva così.  L'incontro con quei due strani ragazzi aveva risollevato il morale un po' a tutte e due, sia a lei che a Winry, le aveva fatte distrarre dai problemi quotidiani che le affliggevano ogni giorno. Durante la strada di casa non riuscì a non pensare a Ling ai due. Voleva conoscerli meglio, sapere da dove provenivano e il resto. Inspirò l'aria, meravigliata del paesaggio che le si presentava davanti. Faceva ancora caldo, ma l'aria autunnale già si sentiva nei polmoni, e la strada già si colorava delle prime foglie secche cadute lentamente durante queste settimane. L'autunno voleva solo dire una cosa: Halloween! La sua festa preferita si stava avvicinando e lei non vedeva l'ora di poter spaventare i bambini delle medie insieme alla sua migliore amica. Passò vicino alla casa accanto alla sua, notando il furgone dei traslochi parcheggiato nel vialetto. Evviva -pensò sarcasticamente-i nuovi vicini sono arrivati.

Aprì la porta di casa e urlò:
«Cheshire! Vieni qui stupido panzone!» Un gatto nero un po' grassoccio si avvicinò alle gambe della ragazza, mentre quella chiudeva la porta.
«Guarda che ti ho comprato» e chinandosi verso di lui, cacciò dallo zaino una scatoletta di cibo per gatti che aveva comprato quella mattina stessa. Vista la scatoletta il gatto cominciò a miagolare come se non ci fosse un domani. Lan Fan rise e mise il mangime nella ciotola del gatto, quando sentì suonare il campanello. Aprì la porta e si ritrovò due bambini, uno maschio e uno femmina, davanti alla porta con un grazioso pacchetto in mano. Lei restò sorpresa da quella visita.

«Vi serve qualcosa?» chiese cordialmente ai due bambini.
«Salve! Noi siamo i nuovi vicini. Io sono Mey-Chang e lui è Alphonse» esclamò la bimba sorridendo radiosamente. Indossava un piccolo kimono rosa con sotto un paio di pantaloni bianchi, mentre i capelli lunghi e neri erano raccolti in piccole treccine. Il bambino invece indossava una camicetta bianca con dei semplici jeans scuri e portava i capelli color caramello con un taglio corto. Ma i loro occhi le ricordavano qualcuno...

Grandioso! Una coppia di sposati con figli! Ma che ho fatto di male!
«Ciao Mey, ciao Alphonse, io sono Lan Fan» sorrise. Il bambino le porse la scatola.
«Tieni -disse- questi li abbiamo fatti per te» Lei aprì la scatola e trovò dei piccoli biscotti con tante forme diverse e sorrise.
Yay! Biscotti gratis!

«Grazie mille piccoli. Spero che vi troviate bene qui a Baltimora con i vostri genitori»
«Oh, ma noi non siamo qui con i nostri genitori! Viviamo con i nostri fratelloni!» sorrise Mey
«Mey-Chang!» una voce richiamò la bambina dalla casa accanto.
«Eccolo! Quello è il mio fratellone!»
«Mey, Al! si può sapere che state facendo? Edward è quasi morto quando non vi ha vist...»
Gli occhi di Lan Fan si scontrarono con quelli del fratello di Mey. Quando si videro ad entrambi mancò il fiato per la sorpresa.

Non è possibile...

Il fratello della bambina era l'ultima persona che si sarebbe immaginata.
«Ling...»

Continua...

*La figa qui, cantante dei Tonight Alive 
https://c2.staticflickr.com/6/5470/9531765107_0d0dc8a060_z.jpg 
** Codesta Figata http://www.providermag.it/wp-content/uploads/2013/02/marvel-x-vans-classics-2013-spring-collection-4.jpg 
***  È un tatuaggio figoso. http://media.tumblr.com/tumblr_m0c5ynwnCJ1qd0h7a.jpg 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2637299