steps of the love

di Vanessa4ever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vivere con lui è complicato ***
Capitolo 2: *** Tutta colpa di una stupida camica ***
Capitolo 3: *** un altra volta ***



Capitolo 1
*** Vivere con lui è complicato ***


*Vanessa*
La sveglia continua a suonare di continuo.Stufa di sentirla la spengo rificcandomi sotto le lenzuola e richiudendo di nuovo gli occhi.Si sta così bene quì sotto.
-Vanessa è ora di alzarsi.
La voce di mia madre mi costringe ad alzarmi.Con malavoglia mi dirigo verso la porta del bagno e busso.
-occupato!!
Come sempre è occupato da quel deficente del mio fratellastro!
Vi starete chiedendo chi sia,vero?Be' il mio "caro e "dolce" fratellino si chiama Davide,Davide Di Salvo.Volete sapere se andiamo daccordo?La mia risposta è NO!
-ho finito stronza!
Esce rivolgendomi una linguaccia.
-vaffanculo deficente!
Non calcola minimamente le mie parole ma,al contrario si volta sghignazzandomi in faccia per poi scendere le scale.
-ti odio!
Maledicendolo in tutti i modi possibili entro in bagno.Mi faccio una doccia rapida e gelata.
Finito il tutto mi asciugo per bene il corpo avvolgendomelo in un asciugamano rosa perla.Esco recandomi in camera mia.Apro l'anta dell'armadio scegliendo cosa mettermi:opto per una canottiera di pizzo azzurro cielo e un paio di pantaloncini di jeans corto.Raccolgo i capelli in una coda di cavallo e scendo giù in cucina dove rincontro quel deficente.
-Zara
-Di Salvo
Rispondo io con sarcasmo addentando una fetta biscottata.Lui mi squadra con odio sorseggiando la sua cioccolata fumante.
-buongiorno a tutti.Come andiamo?
Irrompe mia madre entrando in cucina unendosi a noi.
-Lidia,mio padre dov'è?
-ha avuto un contrattempo e a dovuto recarsi a lavoro
Afferma versandosi il caffè ancora bollente nella tazzina.
-bene,io ho finito.
-ma non hai mangiato niente tesoro.Pensi di reggere fino all'una con solo una fetta biscottatata!?
Mi rimprovera mia madre con tono preoccupato.
-mamma,sto bene non preoccuparti,e poi ti ho già detto che voglio perdere questi chiletti di troppo!
Senza aggiungere altro raggiungo il salotto dove afferro il mio zaino.Sto per aprire la porta quando la voce di Davide mi blocca.
-aspettami idiota!
Affera con nonchalance il suo zaino venendomi incontro.
-che vuoi!?
-Lidia ha detto di aspettarmi,dobbiamo andare a scuola insieme.
-ma io non ti voglio aspettare!Fattela a piedi da solo!!
Detto queste paroline esco,lasciandolo lì,solo a lamentarsi.

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Capitolo 2
*** Tutta colpa di una stupida camica ***


*Davide*
Dopo avermi rinfacciato queste dolci paroline se ne esce di casa incamminandosi verso scuola.Con una corsa riesco a raggiungerla bloccandola per un polso.Lei si gira scontrosa mandomi "dolcemente" a fanculo
-che vuoi?!
Mi risponde acidamente sbuffando.Velocemente si libera dalla mia stretta portandosi la mano verso il fianco.
-se Lidia ha detto che dobbiamo andarci insieme tu mi aspetti,chiaro?
Lo dico fulminandola con lo sguardo e,grazie a questo riesco leggermente ad intimorirla ma,come al solito la sua sfacciataggine prende il soppravvento.
-Di Salvo,sai cosa me ne faccio del tuo sguardo fulminante?Mi ci pulisco il culo al posto della cartigenica!
-modera le parole bella!
 
 
*Vanessa*
-che posso farci se sono voglare ù.ù
Con la coda dell'occhio do un'occhiata all'orologio:le 7:54.Oh cazzo!!
-Di Salvo dobbiamo sbrigarci è tardissimo!
-la colpa è tutta tua!Io te l'avevo detto!
Senza aggiungere altro,lo prendo per un braccio e me lo trascino dietro.
In meno di 5 minuti siamo finalmenti arrivati davanti al cancello.Lo allontano da me spingelo bruscamente facendolo cadere a terra e, facendogli fare una figura pessima davanti a tutte le ragazze.
-ma sei deficente o cosa!?Sei riuscita a rompermi la mia camicia preferita!
Mi rimprovera alzandosi e pulendosi i jeans.
-ops non volevo!
Lo dico ironicamente facendo in modo che si arrabbi ancor di più.
-questa me la paghi Zara!
-in assegno o contanti?Sei solo un coglione Di Salvo!!
-stronza!
Risponde con sarcasmo.
-IM-MA-TU-RO
Urlo sillabando la parola per far arrivare il concetto a Davide.
-acida come un limone
Commenta lui.
-Di Salvo non stressare le ovaie
Dichiaro con convinzione.
-Zara e Di Salvo in presidenza
Urla il preside della nostra scuola venendo verso noi.
-tutta colpa tua.Cretina
Mormora  di Salvo a bassa voce prima di seguire il preside in presidenza.Arrivati dentro,io e Davide facciamo a gara per arrivare alla sedia.
-sono arrivata prima io tesoro
-no bella sono io il primo
Conferma con fare arrogante per poi prendermi per la maglietta e tirarmi indietro sedendosi al posto mio.
-gentile come sempre...idiota!
-Zara,Di Salvo cosa sono sti atteggiamenti?!
Urla il preside con aria preoccupata.Io non rispondo ma,al contrario incrocio le braccia appoggiandomi all'uscio della porta.
-cosa avete combinato sta volta?
Ci domanda Alessandri,suduto sulla sua poltrona blu in pelle.
Davide mi guarda e dice:
-io questa volta non ho fatto nulla
-tu sei un bugiardo!
Rispondo io,arrabbiata nera,avvicinandomi scontrosa alla scrivania.Alessandri alzo lo sguardo al cielo e poi ridomanda:
-cosa avete fatto?
-io non parlo!
Esclama Davide,distogliendo lo sguardo per puntarlo sul preside.
-io nemmeno
Rispondo con tranquillità.Alessandri ci guarda e dice 
- Come devo fare con voi, mi manderete al manicomio. Siete un caso perso. Vi rendete conto che la scuola è appena iniziata da tre settimane e già è l' ennesima volta che venite qui 
conclude il preside sospirando.
-Non è colpa mia signor preside
Cerco di difendermi.
-Zara,che hai combinato sta volta?
Rivolge lo sguardo a me ignorando il volto da innocentino di Davide.Lo stronzo la sfangata un' altra volta!
Cerco di fare un respiro profondo e inizio a parlare:
-La colpa è di Di Salvo,la motivazione è che esiste!
Affermo con sincerità.La faccia di Alessandri in quel momento si rabbuia in viso.
Davide scoppia a ridere in modo forte.
-Zara sono ormai due anni che la scuola vi sopporta, tra cui io, ma non potete fare " una rivoluzione " per un non nulla.
Risponde il preside con tono serio.
Mi ricordo ancora il momento in cui iniziamo a discutere, era il primo giorno di scuola alle  superiori del nostro primo anno, avevo messo piede in cortile quando un pallone da calcio mi arrivò in testa, da quell' attimo in poi il rapporto, " idilliaco", con Di Salvo era sempre più complicato e conflittuale. In due anni, la Presidenza era diventata la mia seconda casa, con l' esattezza quella era la centoventisettesima volta dal Preside, tutte le volte, sempre, in compagnia di Davide.
Che emozione.
Mi volto verso di Salvo e il suo sguardo è glaciale.
-succede che la signorina Zara mi ha spinto per terra senza motivo rovinandomi la camicia,le sembra poco?!
Ecco quì il problema della rivoluzione,gli avevo dato un semplice spintone facendolo finire a gambe all'aria e,ora lui si sta lamentando per la sua camicia leggermente strappata.
-voi avete fatto tutto questo macello per una semplice camicia?!
Domanda il preside con tono incredulo.
-Fuori da quì.Immediatamente!
Urla poi in preda all'ira più nera.
Detto questo usciamo dirigendoci in classe dove la professoressa interrompe la sua lenzione puntando lo  sguardo su me e Davide.
-Zara e Di Salvo,a buon'ora.
Sbuffa per poi riprendere l'argomento di poc'anzi mentre noi andiamo a sederci ai nostri rispettivi posti.

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Capitolo 3
*** un altra volta ***


*Davide*
Dopo la solita ramanzina della Falchi ci sediamo ognuno al proprio posto.
Passano i minuti e la lezione è sempre più pallosa,ormai ho perso il filo del discorso.
Ho bisogno di svagarmi ed ho trovato anche un idea!
Frugo nell'astuccio in cerca delle forbici ma,di loro nessuna traccia.
-Mirko passami le forbici.
-ma che ci devi fa con queste?
Mi domanda curioso impugnandole.
-cazzo te ne frega a te!?
Rispondo in modo arrogante strappandoiele dalle mani per poi sporgermi in avanti arrivado a sfiorare finalmente la schiena di Vanessa la quale si gira verso di me sbuffando.
-Di Salvo,potresti non rompere il cazzo?!
Mi sussurra per poi rigirarsi.Io,stufo del suo atteggiamento volgare prendo una ciocca abbondante di capelli tra le dita e,senza pensamenti  la taglio.
-Zara
La richiamo,lei si volta e io alzo la mano per poi aprirla:una decina di ciocche scivolano dal mio palmo finendo sul banco.
-stronzo,cazzo hai fatto?!
Urla sbiancando in volto in preda a una crisi di isterismo.La prof alza il capo che poco prima era chino sul libro verso di lei,velocemente rificco le forbici dentro l'astuccio pronto a godermi lo spettacolo.Prende penna e registro annotandole  una nota indisciplinare.
-Zara,cos'è questo linguaggio?
Domanda infuriata abbasando gli occhiali all'altezza del naso.
-spero che non centri ancora tu,Di Salvo.
Ecco che velocemente sposta lo sguardo verso di me fissandomi come se fossi una preda.Alzo le spalle in segno di innocenza e confermo:
-professoressa,io questa volta non centro ie lo posso assicurare.
-bugiardo,Di Salvo sei un lurido bugiardo!
Esclama Zara alzandosi di colpo dalla sedia.
-professoressa,le posso assicurare che sta mentendo.
-ne ha la prova signorina?
-certamente,questo individuo ha approfittato della mia distrazione per tagliarmi i capelli,guardi lei stessa.
La professoressa si avvicina al mio banco,lo studia per bene fino quando non trova una ciocca.La prende tra due dita alzandomela all'altezza degl'occhi
-Di Salvo,e questo lo vogliamo spiegare al preside?

*Vanessa*
Sorrido sodisfatta assistendo alla scena:la Falchi sta incolpando Di Salvo di essere un indisciplinato e lui,in compenso ascolta la sua ramanzina senza replicare.
-Di Salvo io mi vergognerei
Sottolineo io con fermezza.Il suo sguardo si fa glaciale e,se non fosse per Mirko che lo trattiene mi riempirebbe di botte.
-ma tu cosa vuoi eh?!Sta zitta che hai rotto la minchia!
-che hai detto!?Ripeti stronzo!
Ecco che con una furia indescrivibile mi avvicino scontrosa al suo banco.Lui salta prontamente in piedi serrando i pugni,pronto a darmele.

*Davide*
Siamo uno di fronte all'altro pronti a una rissa.Io non amo picchiare le ragazze,ma se questa è cocciuta..mi tocca!Sto per spingerla all'indietro quando,di colpo un braccio messo in mezzo mi impedisce l'azione.
-Di Salvo,non ti permettere!Forza su.Ora io e te spiegheremo tutto al preside,anche te Zara.
La prof ci afferra con non curanza il braccio:una a destra e uno sinistra e, trascinandoci di peso ci conduce verso la presidenza.Bussa.
-avanti
Risponde allegro il signor Alessandri.La sua faccia cambia del tutto espressione vedendoci entrare.
La professoressa si scusa per l'interruzione per poi ritornare in classe.
-Zara e Di Salvo,che avete combinato sta volta?
Sto per dargli la risposta ma la cara Zara mette parola dove non dovrebbe:
-questo incosciente,ha osato tagliarmi i capelli!
Commenta furiosa.Il preside sospira rivolgendosi a me:
-signorino,che devo fare con te?
-SO-SPEN-DE-RLO

*Vanessa*
Sillabo orgogliosa sedendomi di fianco a lui avendo,di rimando la parolina "stronza" da parte sua.
-signorina,non faccia la spiritosa.
Il suo volto si fa serio.Davide al contrario,continua a sghignazzare ricevendosi ogni tanto dei calci sulla gamba o dei pestoni al piede sinitro da parte mia.
-io non so più cosa fare con voi due!
Urla un Alessandri furioso saltando su in piedi e battendo le mani sulla scrivania aggiungendo:
-se non vi insultate usate le mani!Ma dove credete di essere?!In un Ring?!?
Respira calmandosi,sedendosi sulla sedia
-per oggi la ramanzina l'avete avuta ma,questo non toglie che devo darvi una punizione
-Quale sarebbe?
Rispondiamo all'usiniolo io e Di Salvo in tono preoccupato.





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