Undercover

di Liukk
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Il ballo ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


*tra gli asterischi* significa che i personaggi parlano italiano. Buona lettura!


-Coulson...abbiamo un problema- esclamo' Skye a bassa voce attraverso la vicetrasmittente, mentre ticchettava con le dita sul portatile, cercando di aumentare la risoluzione delle immagini sullo schermo. Due cadaveri.
-Che tipo di problema?- le rispose immediatamente, facendo cenno a May e Ward di rallentare.
-Gli uomini che volete interrogare... sono morti- esclamo' infine, lanciando uno sguardo rapido a Fitz, mentre creava con attenzione un modello tridimensionale dell'immagine che il computer trasmetteva.
~~

Poco piu' tardi, la squadra si ritrovo' nella sala centrale del bus con le ali. 
- Simmons, voglio un profilo della morte..e Skye..qualsiasi cosa puoi trovare sulle vittime-
Coulson incrocio' le braccia al petto, fissando le foto delle due vittime sul grande schermo. Senza di loro, l'intero piano era andato a monte. Grandi quantita' di denaro erano state sottratte illegalmente da uno dei depositi dello Shield e gli indizi sembravano tutti collegarsi ad un ricco imprenditore italiano, Sartori, che, dai traffici commerciali, sembrava aver speso una cifra di denaro sospetta. Ognuno si dedico' al proprio lavoro.
-Oh..brutte notizie..- esclamo' Skye appena imbronciata dopo circa dieci minuti. Coulson fece una leggera smorfia.
-..guarda qui..buone notizie- si illumino' nuovamente Skye, leggendo velocemente con gli occhi qualcosa sul tablet.
-Avanti Skye..- la sprono' May guardandola fissa.
-La brutta notizia- inizio' la giovane trasferendo i dati sullo schermo principale
-E' che quegli uomini avevano una falsa identita'. Nessuna corrispondenza nei registri di nascita, un vicolo cieco .... sembra lavorassero per un certo Ferrari, non per Sartori..- fece una pausa.
-E qui la buona notizia.. Il loro incarico era quello di partecipare all'asta indetta dal nostro imprenditore- cambio' nuovamente l'immagine sullo schermo.
-Nella bella villa del "Corvo dorato"...in Sicilia- termino' soddisfatta guardando i presenti.
-Stai suggerendo di infiltrarci nella villa prendendo la loro identita'?- le chiese May guardandola con il suo solito sguardo freddo, intuendo immediatamente lo scopo del discorso della ragazza.
-Assolutamente! - esclamo' Skye immediatamente, cercando di decifrare i pensieri dell'agente.
May rimase in silenzio per qualche istante, pensierosa.
-io e l'agente May potremmo prendere le loro identita'- intervenne Ward facendo un passo in avanti, lanciando un'occhiata a May per chiedere il suo parere. Lei si limito' ad annuire. Skye poso' il tablet sul tavolo.
-Una volta li'.. Qualcuno dovra' collegarsi al computer di Sartori per controllare se e' veramente avvenuto il furto- si intromise Skye.
-Assolutamente no- disse subito Ward fissandola serio, senza riflettere, intuendo cosa volesse intendere.
-Perche? Ward io ho gia..- si oppose subito lei.
Coulson fece un passo verso i due, interrompendoli.
-Penso invece sia una buona idea. L'ultima volta non te la sei cavata male sottocopertura.. No?- guardo' Skye teneramente, sorridendole appena.
Lei ricambio' soddisfatta, per poi lanciare uno sguardo di vittoria a Ward, che alzo' gli occhi al cielo.
~~

Il bus volo' sul cielo della penisola, fino a raggiungere la campagna vicino alla grande villa di Sartori.
-Ricordate, Riccardo Saresi e Valeria Malti- esclamarono Fitz e Simmons vicino alla rampa.
-Lo sappiamo!!- esclamo' Skye
-Non togliere la vicetrasmittente!- le ricordo' ancora Simmons
-Non sai una parola d'Italiano!- aggiunse, mentre ormai i due erano piuttosto lontani.
Il programma prevedeva una festa di accoglienza la sera, e l'asta vera e propria il giorno dopo.
-Ripartiamo..- sospiro' Ward mentre guidava in direzione della villa.
-*Buonasera, e' un piacere fare la vostra conoscenza*-esclamo' Ward.
-*Buonasere, he un piasere fare la wostra conossensa*-ripete' Skye.
-Skye ! Non e' cosi' difficile!- esclamo' esasperato, lanciandole una rapida occhiata.
-Jemma mi suggerira' le parole al momento giusto- esclamo' anche lei spazientita. -Non vedo l'utilita' di farlo ora!- 
-E se Jemma non ci fosse?- ribatte' lui voltandosi a guardarla negli occhi. Skye rimase in silenzio per qualche istante, guardandolo. Poi si riscosse.
-In quel caso..usero' tutte le mie magnifiche risorse..oh, non quelle risorse, chiaramente- sottolineo' -altre risorse..- 
Ward scosse la testa appena, mentre un accenno di sorriso gli si delineava sulle labbra. Skye maledisse la sua lingua in corsa libera. 
Proseguirono il viaggio quasi in silenzio. Skye aveva il viso voltato verso l'esterno, ma in realta' osservava Ward attraverso il finestrino. Concentrato, i muscoli del viso tesi, protratto verso un unico scopo, la missione. Guardare il suo riflesso sul finestrino la faceva sentire tranquilla, rilassata. 

Scesi dall'auto, la bellissima villa si staglio' di fronte a loro. Sul cancello, svettava il corvo dorato che dava il nome a quello splendore. Molti altri invitati arrivavano in quel momento come loro.
Skye era raggiante, per la prima volta in vita sua indossava un magnifico vestito da sera, rosso intenso e lungo fino alle cavaglie, con una scollatura morbida sulla pelle ambrata, sulla quale risaltava un monile dorato. Non era particolarmente attaccata a quel mondo, ma era pur sempre una ragazza. Ward la osservo'. Non doveva aver partecipato a nessun altro evento di quel tipo, si leggeva chiaramente nei suoi occhi luminosi e affascinati. Si avvicino' a lei mentre era distratta, abbassandosi di poco verso l'orecchio.
-Ricordati che siamo in missione- le sussurro' come fosse un ammonimento. Lei sussulto'.
-Lo so perfettamente- rispose pronta, voltandosi verso di lui.
Ward le porse il braccio.
-Bene..Andiamo?- le chiese allora. Lei annui', posando la propria mano sul braccio di lui, avviandosi verso l'entrata.
-Buonasera signori, gli inviti?
Ward tocco' il braccio di Skye, facendole intendere di lasciare fare a lui.
-*Io sono Riccardo Saresi e lei e' la mia fidanzata, Valeria Malti*- esclamo' in perfetto italiano, porgendo i documenti falsi delle due vittime. L'uomo li lesse per alcuni secondi, poi alzo' lo sguardo verso il monile di Skye.
-*Molto bene, potete andare. E' fortunato, signor Saresi, la sua ragazza e' un fiore meraviglioso- 
Ward gli lancio' un'occhiata vaga, poi si limito' ad annuire, procedendo verso l'interno della villa.
-Che cosa ti ha detto?- chiese poi Skye curiosa.
-...Burocrazia- si limito' a dire lui, dopo un attimo di esitazione.

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Capitolo 2
*** Il ballo ***


Ward e Skye raggiunsero l'interno della villa, tenendo bene gli occhi aperti sui presenti. 
Il grande salone era decorato con lusso, alternando l'oro delle decorazioni al panna dello stucco. Un lungo buffet seguiva la parete laterale della sala, sopra al quale erano esposti piatti complessi di ogni tipo, dal pesce alla frutta, disposti secondo scenografiche rappresentazioni. Skye vi si avvicino', curiosa ed eccitata, per poi portare alle labbra uno stuzzichino con della carne.
-Mmmh..- commento' deliziata.
-War..ehm Riccardo, devi provarla anche tu!- esclamo', alzando il bastoncino fino alle sue labbra, che lui prontamente prese prima che qualcuno potesse pensare che lui, Ward, si stesse facendo imboccare. Lei lo guardo' divertita, beandosi dell'occhiataccia che lui le lancio'.
-Siamo in missione, smettila!- grugni' Skye, imitando i pensieri di Ward divertita.
Gli invitati parlavano in piccoli gruppi separati, l'uno dall'altro, probabilmente aspettando l'arrivo di Sartori.
Un cameriere si avvicino' ai due, porgendogli un vassoio con dei drink da bere.
Ward li prese per entrambi, per poi passarne uno a Skye.
Lei lo guardo' con un leggero sorrisetto.
-Grazie- esclamo', alzando le sopracciglia e piegando gli angoli della bocca.
-Hai mai fatto missioni cosi'?-  chiese poi Skye, portando il drink alle labbra.
-Molte- rispose Ward, guardandola.
-uh..Figo- termino' lei, sorridendogli con sguardo leggermente furbo, per poi voltare lo sguardo verso la sala.
Sartori entrava in quel momento con uno smoking nero. Era un uomo di mezza eta', molto affascinante.
-Buona sera e benvenuti, e' un immenso piacere avervi tutti qui, nella mia villa- esclamo' ad alta voce ad un piccolo microfono.
-Godetevi la serata e la festa, domani e' un grande giorno..- disse, alzando la voce e le braccia. 
-La grande asta, quello per cui tutti voi siete qui!- termino' infine,sorridendo sotto gli applausi dei presenti.
-Andiamo da lui- propose Skye.
-Non credo sia necessario- commento' Ward alzando appena un sopracciglio, notando che Sambroni camminava deciso, diretto nella loro direzione. Poso' il drink senza berlo, concentrandosi sulla figura dell'uomo.
-Valeria Malti e Riccardo Saresi...- esclamo' Sambroni una volta raggiunti i due agenti, porgendo loro la mano.
-Peccato Ferrari non sia potuto venire..ma, oh, e' un piacere avervi qui- 
-Il piacere e' nostro- rispose composto Ward, stringendo la mano di Sambroni. Skye allungo' la propria mano per stringerla a quella dell'imprenditore, ma lui la prese e la porto' alle labbra, schioccandole un leggero bacio.
-E' incantevole, signorina- 
Jemma fece una risatina, poi sussurro' nell'orecchio di Skye un grazie.
Skye fece una risatina svenevole.
-Grazie, sir - soffio'.  Ward le lancio' un'occhiata.
Sartori sorrise a Skye a lungo, per poi essere richiamato indietro verso un altro gruppo di invitati.
-Stavi cercando di sedurlo?- le chiese Ward guardandola, quando Sambroni era sufficientemente lontano.
-Pensi  ci sia un modo migliore per entrare nella sua stanza?- soffio' divertita Skye guardando il compagno, leggermente lusingata da quella che sembrava essere gelosia. 
Lui ridacchio' appena.
-Woah non ci credo! Stai ridendo?- commento' Skye sporgendosi verso di lui divertita.
 
Alcune note musicali iniziarono a volteggiare per la sala, creando un piacevole motivetto di musica classica, del quale molti invitati approfittarono invadendo la sala da ballo. Diventava sempre piu' difficile riuscire a seguire gli spostamenti di Sartori, conla sala invasa da coppie che ballavano e si scambiavano al cambiare della musica.
-Che facciamo?- chiese la giovane, piegando appena la testa per non perdere Sartori.
-Per il momento...- inizio' Ward, voltandosi con il busto verso di lei improvvisamemte.
-accontentati di tenerlo d'occhio- sussurro' porgendole una mano, invitandola a ballare al centro della sala per osservare indiscriminatamente i presenti e gli accessi alle camere superiori. 
Skye spalanco' appena gli occhi sorpresa, poi gli angoli della bocca si piegarono in un piccolo sorriso sincero.
-Ti sembra cosi' strano?!- chiese Ward divertito.
-Stranissimo- commento' Skye ridacchiando.
La mora poso' la mano sopra quella dell'agente e Ward la strinse appena, camminando all'indietro verso il centro della sala. 
Skye guardandolo si chiese  cosa sarebbe successo se entrambi si fossero incontrati in circostanze diverse, ignari dello shield e del mondo che vorticava attorno ad esso.
Tuttavia non si diede risposta, poiche' Ward la attiro' a se' in un gesto, passandole una mano dietro la schiena. Lei perse un battito, e per un istante anche il respiro.
-Sei una brava attrice o e' tutto merito mio?- la punzecchio' Ward, notando il cambiamento di espressione di lei, posando la sua mano sulla propria spalla.
Lei tuttavia non continuo' a farsi prendere alla sprovvista. Allaccio' entrambe le braccia dietro al collo di Ward, avvicinandosi appena con il proprio viso a quello di lui.
 -Una spia non rivela mai i suoi segreti- sussurro' divertita e beffarda, guardandolo con sguardo furbo.
-Ma io sono un tuo superiore- commento' anche Ward divertito, quasi dimenticandosi che avrebbero dovuto sfruttare quel momento per la missione.
-Non mi e' mai importato dei superiori- rispose Skye ridendo appena.
-Riguardo a me...dovresti- rispose Ward con una sfumatura roca della voce, facendo scorrere la mano lungo la schiena di lei, attirandola ancora un po' verso di se.
Lei arrossi' appena.
-Potrei iniziare..da ora- rispose allora, fissandolo negli occhi per piu' di qualche secondo.
-Skyee!- senti' Jemma risuonare nel suo orecchio.
-Che state facendo?- la senti' sussurrare.
Si riscosse, spostando lo sguardo da quello di Ward e voltando il viso di lato, osservando i presenti.
Ward segui' il movimento di lei divertito.
La giovane poso' un mano sulla sua spalla, posandovi sopra il mento, pensierosa, mentre sentiva il respiro regolare di Ward infrangersi sulla pelle del proprio collo. Guardava i presenti, ma in realta' non riusciva a pensare ad altro. Il suo respiro, sul suo collo. Arrossi'.
Ward si beo' di quel momento. Si rese conto di non essere mai stato cosi' bene ed in pace in tutta la sua vita. Persino la missione ai suoi occhi perse d'importanza.
-Abbiamo perso di vista Sartori!- esclamo' dopo poco lei, riscuotendosi improvvisamente, con voce leggermente frustrata. Skye senti' Ward sospirare, e il suo corpo staccarsi appena da quello di lei.
 
Sartori si avvicino' al cameriere che all'inizio della serata aveva servito i due giovani.
-E' andato tutto per il meglio?- chiese guardandolo.
-Certo, hanno bevuto- annui' il cameriere.
-Molto bene- rispose Sartori, estraendo dalla tasca il proprio cellulare e digitando dei numeri sullo schermo.

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