A loose wind last night blew down

di Lost In Donbass
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo primo ***
Capitolo 2: *** 2. dove si profila un problema all'orizzonte ***
Capitolo 3: *** Dove Edinburgo viene messa a ferro e fuoco ***
Capitolo 4: *** dove scopriamo che la vita non è facile come ci era sembrata ***
Capitolo 5: *** dove ci diamo a una fuga precipitosa verso il vallo di adriano ***
Capitolo 6: *** Di come ci ritroviamo in una vecchia bettola di Glasgow e tutto finisce ***



Capitolo 1
*** capitolo primo ***


LOUIS & NIALL SUCCHIASANGUE D’ECCELLENZA,HARRY LICANTROPO CHE NON VALE UNA CICCA E ZAYN MAGO DA QUATTRO SOLDI IN … IL GOLEM DI GELATO
CAPITOLO PRIMO : DOVE CI VENGONO PRESENTATI I PROTAGONISTI DELLA VICENDA


Entrai in casa con un sacchetto in ogni mano e mi accolse un silenzio innaturale. Mi chiusi la porta alle spalle e un tonfo sordo invase il tetro appartamento. Scivolai in cucina dove posai i sacchetti della spesa, estraendo da essi tre grossi pezzi di carne sanguinolenta e piccole ranocchie tropicali. Dovetti girare tutta la città per trovarle ma le mie fatiche furono premiate. Mi avviai in salotto il più silenziosamente possibile e vidi una figura che armeggiava dietro ad un oggetto che aveva tutta l’aria di essere un paiolo a pressione. Il buio regnava sovrano in casa,le pesanti tende di velluto nero facevano sì che filtrasse meno luce possibile. Sospirai e tornai in cucina dove cominciai a mettere tavola fischiettando una vecchia melodia. Urlai in modo che i miei coinquilini mi sentissero che la cena era pronta e li attesi finendo di tagliare la carne. Tre figure apparvero immediatamente nella stanza e si sedettero attorno al tavolo di noce. Zayn mi guardò sorridendo mentre gli servivo le sue amate rane. Studiava un pesante volume di magia araba che si era portato dietro da Islamabad l’ultima volta che c’era stato. Sottolineava alcune frasi,facendo fluire la giusta dose di inchiostro dalle sue lunghe unghie. Louis era letteralmente appollaiato sulla sua sedia,la testa nascosta tra le ginocchia evidentemente arrabbiato. Chissà che diavolo gli era successo? Harry era seduto in disparte con lo sguardo perso nel vuoto. Servii la carne a noi tre e non potei fare a meno di dire
-Ehm,Harry …- si voltò a guardarmi interrogativamente e io mi limitai ad indicargli con un’occhiata le mani. Harry osservò con un misto di rabbia e frustrazione le sue lunghe mani o dovrei dire … artigli pelosi? Chiuse gli occhi,corrucciò la fronte e le sue estremità tornarono umane. Fatto ciò si lasciò andare in una specie di guaito arrabbiato
-Ma non  è possibile che ancora io non riesca a completare la Trasformazione!-
-Dai,vedrai che prima o poi ce la farai- cercai di consolarlo io
Zayn alzò gli occhi dal suo libro e decretò
-Beh,si sa che i licantropi hanno un’intelligenza ridotta rispetto alle altre creature
Harry ringhiò- Cosa vorresti insinuare?! Io sono intelligentissimo!
-Non ho detto che tu non lo sia Harold. Ho semplicemente fatto notare che i lupi hanno bisogno di più tempo per imparare. Ora di grazia calmati e mangia.- E il mago tornò a leggere incurante delle maledizioni sussurrate a mezza voce del lupo. Io risi,quando il mio sguardo cadde su Louis,ancora chiuso in se stesso
- Louis,cosa c’è?- chiesi,pur sapendo che non mi sarebbe arrivata risposta se non il solito grugnito. Mi alzai e gli passai un braccio attorno alle spalle
- Lou,bello,cos’è successo?-
Zayn rispose al posto suo – Ha perso a tarocchi incantati e si è offeso- Scossi la testa e scompigliai i capelli di Louis – Dai non è il caso di fare tutte queste scene per uno stupido gioco. Mangia,sei pallidissimo,non vorrai collassare in mezzo alla strada vero?- Nessuna risposta
-Mangia William – lo redarguì il mago con voce fredda e distaccata
Harry si alzò e mi raggiunse accarezzando i capelli del ragazzo
-Forza Lou,hanno ragione Zayn e Niall,non puoi permetterti di digiunare,specialmente in questo periodo. Sei troppo debole,hai bisogno di sangue- Louis non accennava a muoversi. Ci guardammo sconsolati : Louis offeso era peggio di un attacco alieno o di un terremoto magnitudo 12 della scala Mercalli…
Proprio allora al licantropo venne un’idea assolutamente geniale ed esclamò
-Comunque sei il miglior giocatore di sempre!- Louis alzò un pochino la testa e mormorò
-Dici davvero?- io e Harry annuimmo con convinzione,esibendo i nostri migliori sorrisi. Louis sorrise a sua volta e si sedette normalmente – Proprio sicuri?- - Al 100 %!!- Sorrise ancora compiaciuto e i denti aguzzi si chiusero attorno alla carne dissanguandola pian piano. Io e Harry ci scambiammo un “cinque” con la mano e tornammo rispettivamente a dissanguare e a sbranare la nostra cena.
Finito il pasto decidemmo di fare una passeggiata. Era buio abbastanza e non faceva particolarmente caldo. Io e Lou ci avvolgemmo nei grandi mantelli neri mentre Zayn indossò subito i suoi grossi occhiali da sole. Harry pareva l’unico normale,se si esclude il fatto che camminava saltellando come un bambino a cui hanno appena regalato il giocattolo agognato da tempo. Passeggiammo a lungo per le strade,incrociando capannelli di ragazzi che ci guardavano facendo commenti non proprio simpatici sul nostro conto.
-Niall vedi anche tu quello che vedo io?- mi chiese Louis,senza nascondere un ghigno affamato. Due ragazze ubriache ci stavano barcollando davanti. Avevano un’aria succulenta. Sentii i canini affiorarmi in bocca e un senso di fame assoluta invadermi. Scambiai un’occhiata con il mio amico e in un attimo fummo addosso alle ragazze,che essendo sotto i fumi dell’alcol non opposero molta resistenza. Affondai i denti nel collo di una di loro. Sangue,dolce,pastoso,zuccherino. Continuai a ciucciare quel nettare divino,fino a sentirmi sazio. Lasciai la ragazza svenuta per terra e andai a strappare Louis dal collo dell’altra.
- è tanto che non mangiavo così bene- commentai,pulendomi i lati della bocca. Louis annuì leccandosi le labbra,una luce strana dietro le pupille. Raggiungemmo i nostri amici e ci avviammo verso casa. Nel percorso inverso Harry trovò un gatto bello grasso che soddisfò il suo pantagruelico appetito. Arrivati a casa,ci sistemammo in salotto,dove il fuoco ardeva nel camino mandando inquietanti bagliori tutt’intorno. Zayn si sdraiò sul vecchio divano,io conquistai una poltrona,mentre Louis si accaparrò l’altra. Harry si raggomitolò come al solito ai piedi dell’altro vampiro.
-Lo sapete che ho trovato su un vecchio libro,appartenuto a un alchimista mediovale,il metodo per creare i golem?- Zayn interruppe il silenzio che era calato in casa
-Sul serio?! Fantastico,non dovremo più sgobbare per riordinare sto schifo di casa-esclamai io,immaginando già di non dovermi più fingere massaia,lavando piatti,stendendo o cucinando
-Se provi a fare un golem giuro che ti uccido. Ti rendi conto di quali pericoli corriamo già così,noi quattro?!- replicò stizzito Louis. In effetti non ha tutti i torti …
- Forse hai ragione Lou,un golem è una creatura molto difficile da gestire e in effetti forse diverrebbe troppo rischioso … peccato- ponderò Zayn,accarezzandosi il mento. Il silenzio ritornò sovrano in casa,ognuno perso dietro i propri pensieri. Fu Harry ad interrompere per la seconda volta la cupa atmosfera che gravava nel salotto
- Stavo pensando … perché non parliamo un po’ delle nostre esistenze passate? Voglio dire,noi è tre anni che conviviamo ed è come se ci conoscessimo da sempre ma … non so voi ma a me piacerebbe sapere qualcosa sulla vostra … ecco … Trasformazione- il riccio ci guardò e noi guardammo lui in un momento la cui tensione era palpabile. A nessuno di noi era mai piaciuto rimembrare il passato,forse ancora troppo doloroso e pesante per riuscire ad esprimerlo a parole. Ci guardammo ancora ,tutti muti e nervosi.
-Incomincio io- fece Harry,aggiungendo- Se siete interessati ovviamente- Noi annuimmo e ci avvicinammo un po’ di più a lui. Harry si sistemò un po’ meglio ai piedi di Louis e cominciò a raccontare con voce più bassa e triste del solito
- Sono nato 18 anni fa in un piccolo paese del centro Inghilterra. Sinceramente non so perché,ma so che una sera,una calda sera di luglio,circa cinque mesi dopo la mia nascita,venni lasciato nella culla in veranda. C’erano ospiti a cena e stavano mangiando in giardino. Io stavo sotto la tettoia,giocando con le lucciole quando … - fece una pausa,pausa che non fece altro che accrescere la nostra curiosità
-Quando vidi,o meglio,percepii una presenza con me. Mi guardai attorno ma non vidi nulla . Siccome ero veramente molto piccolo stavo per mettermi a piangere ma la figura si fece vedere. Era … era … - il ragazzo tremò leggermente e Louis non esitò a prenderselo in braccio
- Era un lupo. Cioè,un lupo mannaro. Il pianto mi si strozzò in gola e l’unica cosa che seppi fare fu … aspettare che  … che mi mordesse. Il lupo sbavava nella culla,mi fissava,inchiodandomi alle coperte e poi sussurrò qualcosa che però ora non ricordo più e mi … mi morse. Fa male il morso di un lupo mannaro,è come se qualcuno ti stesse conficcando una spada bollente nel collo. Svenni e mi risvegliai solo molto dopo all’ ospedale. Dissero che oramai potevo considerarmi guarito ma io sapevo che non era così: ero diventato un licantropo. I sintomi cominciarono a manifestarsi all’età di dodici anni,quando,mentre tornavo a casa da scuola, sbranai un gatto per strada. Da quel giorno,beh,la mia vita cambiò. Radicalmente.- Harry smise di raccontare,nascondendo il viso nella felpa di Louis che lo accarezzò dolcemente finché Zayn non disse
- Beh,la mia storia non è interessante come quella di Hazza,però se volete ve la racconto- Noi annuimmo sorridendo. Era veramente venuto il momento delle rivelazioni.
-Sono nato 20 anni fa a Londra. Famiglia normale,vita normale,casa in un bel quartiere,tanti amici,amante del calcio e dei murales. Insomma,un tipico ragazzo della mid class se non fosse stato per la mia malsana passione per tutto ciò che riguardava le arti oscure. Feci amicizia con il vicino di casa,un vecchio stregone di origine persiana che mi iniziò alle arti magiche. Diventammo buoni amici,e io cominciai a praticare incantesimi e magie varie. Abbandonai pian piano tutti i miei amici,isolandomi da tutto per concentrarmi sulle mie capacità di mago e stregone. I miei erano preoccupati per la mia salute che in effetti andava deteriorandosi. Quando compii la maggiore età lasciai Londra e beh,il resto lo sapete visto che c’eravate anche voi.- Zayn si passò una mano tra i capelli e deglutì,commentando amaramente
-Ho abbandonato tutto per la magia ,vi rendete conto? Tutto per la magia. Tutto … -
Guardai Louis e gli feci un cenno. Ora toccava a noi e solo lui poteva raccontarla. Difatti,si sistemò meglio sulla sedia e cominciò la narrazione,noi che non ci perdevamo una sua sola parola.
-Allora,come già sapete io e Niall ci conosciamo da quando siamo nati,cioè 20 anni fa a Derry,nell’Irlanda del nord. Siamo sempre stati ottimi amici,uniti in tutto. Stavamo sempre insieme e separarci era un’impresa titanica. Ebbene,un giorno,un cupo giorno d’inverno,io mi ritrovai a camminare da solo per le strade di Derry. C’era il conflitto anglo irlandese in atto. Era un periodo che girare da soli non era molto sicuro. Specialmente per un dodicenne scavezzacollo come me. Ero lì che gironzolavo quando vidi un soldato,un soldato ferito,praticamente moribondo. Corsi da lui. Non so perché ma ci andai lo stesso;mi attirava come una calamita. Era quasi morto ma quando mi vide … ecco … si svegliò praticamente- Lou non riuscì a reprimere un brivido
- Si svegliò e mi fissò. Ricordo che mi accarezzò la guancia e mormorò qualcosa e poi … poi anche io venni morso dal vampiro. Sentii la vita scivolare via da me e ritornare,ma diversa. Ricordo che … che lui si alzò sghignazzando satanicamente e corse via lasciandomi li per terra,in panni da vampiro. Mi sentivo strano,come se qualcosa di incredibile si fosse insediato al posto della mia anima … Attaccai un topo per saziare la mia crescente voglia di sangue. Ero letteralmente sotto shock,così corsi a casa di Niall,l’unica persona di cui mi fidavo- Louis mi guardò e io continuai il racconto
-Allora,Louis arrivò trafelato a casa mia,e non riusciva quasi a parlare. Lo feci sedere in camera mia ma notai immediatamente che qualcosa era cambiato in lui. Il suo pallore era mostruosamente perlaceo,aveva una strana luce negli occhi,e sembrava quasi nascondere qualcosa tra le labbra. Mi raccontò tutto e io … beh,gli credetti,soprattutto quando mi fece vedere i canini sporgenti. Voleva andarsene,lasciarmi da solo per non mettermi in pericolo. Io la trovavo una cosa inconcepibile e così … - Tacqui,mordendomi il labbro inferiore e aspettai che fosse Louis a continuare la nostra terribile storia
-Niall mi chiese di trasformalo. Mi disse che si sarebbe sacrificato per me,che non voleva abbandonarmi. Io subito non volli ma alla fine,un po’ per fame,un po’ per accontentarlo lo morsi e mi mangiai la sua vita,facendolo diventare un mostro come me. – Guardai il mio amico e gli sorrisi timidamente: non mi ero mai pentito di aver fatto quella scelta,e mai mi pentirò. Lou accennò a sua volta un mezzo sorriso e continuò
-Continuammo la nostra vita come se nulla fosse successo quando … beh,quando … una sera,tornando a casa dopo una festa … ehm,avevamo quasi 15 anni e vedemmo due ragazzi della nostra età picchiare un ragazzino più piccolo. Andammo ad aiutarlo ma,ecco, … - Louis impallidì e io lo imitai
-Noi … noi li uccidemmo. Non riuscimmo a fermarci e succhiammo loro tutto il sangue. Eravamo degli assassini-
- Tecnicamente no. Avevate solo attinto alla vostra fonte di sostentamento- interruppe Zayn,meritandosi un’occhiataccia di Harry
-Comunque il peso da sopportare era troppo e così fuggimmo in Inghilterra dove incontrammo voi e … e ora siamo qui-
Ci fissammo intensamente negli occhi tutti e quattro per poi abbracciarci. Non era stato facile per nessuno ricordare il passato ma era come essersi tolti un peso. Strisciammo a dormire,visto che nessuno sembrava più in vena di parlare. Mi nascosi sotto le pesanti coltri del mio letto e caddi in un profondo sonno senza sogni.
 
***
Ciao a tutt*! Come avrete notato in questa storia ho un po’ sconvolto provenienze e date di nascita dei ragazzi ma era per effettiva necessità tecnica. Il primo capitolo fa schifo,ne sono consapevole,ma prometto a tutti coloro che vorranno continuare che i prossimi saranno molto più eccitanti ed avventurosi.
Detto ciò vi saluto e spero ardentemente che continuiate a seguire le epiche gesta dei nostri amici. Accetto consigli di ogni genere e chissà che magari non riesca ad infilarci una bella storia d’amore … Si vedrà!  

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Capitolo 2
*** 2. dove si profila un problema all'orizzonte ***


CAPITOLO SECONDO : DOVE VEDIAMO PROFILARSI ALL’ORIZZONTE UN PROBLEMA NON DA POCO
 
Il mattino seguente scesi in cucina a far colazione e notai che c’era un gran trambusto. Zayn si affaccendava attorno al pentolone a pressione, Harry e Louis lo osservavano con un misto di timore e scetticismo e ogni tanto allungavano il collo per osservare gli ingredienti che venivano messi nel pentolone
-Ma che diavolo state combinando voi tre?- esclamai,notando con disgusto che nella magica mistura galleggiava una delle puzzolenti pantofole di pelo sintetico rosa di Zayn.
-Sta lavorando alla creazione di un golem- sussurrò Harry
-Ma avevamo detto giusto ieri che era una scemenza- mi opposi io,sedendomi accanto a loro e rubando un sorso di sangue dalla tazza di Louis,che mi diede un pizzicotto
-Lo so Nialler,ma sai che quando Zayn si mette in testa una cosa … - sospirò Lou. Sospirai anche io,e osservai il mago immergere assieme ad una manciata di ranuncoli,anche il calzino a righe della vicina e disse con tono serio e melodrammatico
-Preparatevi ragazzi,assisterete al prodigio. Il nome di Zayn Jawaad Malik sarà ricordato negli annali di stregoneria!- Poco ego il nostro amichetto,eh? Zayn allora pronunciò una serie di parole magiche,segreti e arcani ancestrali uscirono dalla bocca del mago
-Li onizlac alled aniciv araf idnrag esoc!- (traduzione della formula magica: il calzino della vicina farà grandi cose. Provate a leggerla al contrario …) Si sentì un fragoroso scoppio e una nuvola di fumo violaceo si sollevò.
-Ma che è successo?- sbottai. Zayn si alzò ed estrasse dal pentolone un …
-Un golem di gelato?!- esclamò Louis. Il mago teneva in mano un mostriciattolo non più alto di 60cm, di un ridicolo colore bianco fiordilatte striato di fragola,puffo e pistacchio.
-Posso mangiarlo?- chiese Harry,leccandosi le labbra e cominciando a gattonare verso quel coso.
-Giù le tue luride zampe Harold! Non ti permetto di toccare la mia creatura- gli intimò severo Zayn. Harry ringhiò,vedendosi sfumare davanti agli occhi la possibilità di un gelatone gratis e andò a rintanarsi tra le gambe di Lou.
-Mi dispiace dirtelo Zayney,ma quello mi sembra tutto meno che un mostro spaventoso e malvagio- Louis esplose in una risata cristallina seguito da me. Il mago ci guardò torvo ma poi non riuscì a reprimere un verso assimilabile ad una risata
-E va beh,ci abbiamo provato e ciò non ha dato risultati soddisfacenti. Vorrà dire che ci riproveremo e avremo più successo- Detto ciò prese il golem dormiente e lo mise in freezer per farlo congelare. Aveva infatti bisogno di riposo per almeno 24 ore dalla sua creazione. Nel frattempo andammo a far colazione e poi uscimmo nell’aria fredda del mattino. Notammo la vicina che imprecava ad alta voce per la scomparsa misteriosa del suo calzino a righe. Feci fatica a non scoppiare a ridere e accelerammo il passo per evitare ingiuste (o giuste,a seconda dei punti di vista) condanne da parte dell’odiosa ed acida donna che ci era toccata in sorte come vicina e che non perdeva occasione per incolparci o bacchettarci. Zayn andò in missione spesa,Lou e io partimmo all’avventura per depredare l’ospedale di uno o due sacche di sangue e Harry si trasformò in Haroldina la massaia,pulendo il sudicio appartamento ed ingegnandosi a rifare i letti. Rubare all’ospedale non è cosa semplice; solitamente Louis inscena un malore e io rubo,a furto compiuto ce la diamo a gambe. Lou è sempre stato un attore sopraffino,quando eravamo piccoli e combinavamo qualche marachella lui trovava sempre una scusa valida per “scagionarci”. Così come a scuola,quando fingeva di star male per saltarsi l’interrogazione o quando … No! Zitto Niall,non pensare a casa,no! Mi concentrai di nuovo sull’imminente furto. Quando tutti furono dietro al mio amico,io mi infilai nella stanza dove tengono le sacche di sangue. Era piccola e odorava di ammoniaca. Le pareti verde pallido erano illuminate da piccoli led che davano al tutto un’aria malata e asettica. Frigoriferi giganteschi ricoprivano il perimetro della stanza. Ne aprii uno con eccessiva cautela. Al suo interno vi erano ordinatamente disposte piccole sacche piene di sangue. Di nuovo il senso di fame assoluta mi pervase. Sangue fresco … mi trattenni a stento dall’aprire uno di quei piccoli scrigni. Dovevo sbrigarmi,dannazione,Louis non sarebbe riuscito a tenere il gioco più di tanto. Mentre correvo per i corridoi semi deserti mi venne in mente mia nonna,ricoverata all’ospedale qualche anno prima. Non ero neanche riuscito a salutarla,dopo l’omicidio. Mi si strinse il cuore al solo pensiero perciò cercai di scacciare via quel fastidioso chiodo. Ero frattanto giunto nell’atrio dove intercettai Louis ancora sdraiato per terra. Emisi un delicato fischio ad ultra suoni che solo lui era in grado di percepire. Balzò in piedi e grazie alla velocità di noi vampiri riuscimmo a dileguarci in tempo e saettammo verso casa dove ci aspettavano Harry e Zayn con una notizia tutt’altro che piacevole.
Appena entrammo notai Zayn accasciato sul divano con la testa tra le mani e Harry vicino a lui che cercava di consolarlo. Quando ci vide scosse la testa e gemette
-Ragazzi,è successo un disastro,un emerito disastro!- Dal tono di voce sembrava allarmato e ciò non prometteva nulla di buono,dato che Harry possedeva ciò che si poteva definire perfetta flemma britannica per quanto riguardava i soliti problemi quotidiani che ci assillavano. Louis andò ad abbracciarli mentre io mi sedetti ai loro piedi
-Calmatevi! Che caspita è successo?- Esclamai. Zayn tirò su col naso e mormorò
-Il golem è … è scomparso!- Spalancammo gli occhi : quello sì che era un problema. Harry piagnucolò
-Zayn ha portato il mostriciattolo fuori a prendere aria,come diceva il libro,solo che … che … che un bambino se l’è mangiato!-
-Cosa?! Un bambino si è mangiato il nostro mostro?!- Io e Lou ci guardammo sconcertati. Oddio ora sì che eravamo in guai seri. Come avremmo fatto adesso? Già era difficile riuscire a nascondere la nostra vera identità ai comuni mortali,figurati recuperare un baby golem. Un senso di terrore mi pervase. Avevo sentito che i golem sono creature violente e che non esitano ad uccidere. No,non ce l’avrei fatta a sopportare il peso della coscienza se il golem avesse ucciso qualche innocente. Ma perché,perché l’abbiamo creato? Brutti stupidi dementi bacati!! Zayn cercò di darsi un contegno e disse,con voce alquanto strozzata
-Un bambino,vedendolo di gelato,ha pensato fosse un gioco e l’ha mangiato. Sono uscito in giardino quando oramai il dado era tratto. Peccato che il golem è dotato di vita propria e continuerà a vivere dentro al bambino! Soltanto il suo creatore,io in questo caso,può farlo addormentare. Vi rendete conto a quale pericolo stiamo andando in contro? Dobbiamo trovare il bambino e fargli vomitare il golem-
-Dobbiamo ucciderlo?- mi informai
-No! Assolutamente! Il piccolo non riporterà alcun danno,so come fare. Il problema principale è trovarlo prima che il demone prenda il sopravvento su di lui e cominci a distruggere la città-
-Sbaglio o siamo alle prese con una specie di Hulk?- commentò Haz. Louis si alzò ed esclamò con fare molto eroico da Master & Commander
-Allora,miei prodi marinai preparatevi all’abbordaggio! Edinburgo è nelle nostre mani,sta a noi salvarla dalle grinfie di Neville!-
- Neville?!- lo guardammo interrogativamente. A volte si lasciava un po’ prendere la mano …
- Beh,dovevamo pur dare un nome al golem,no?- Cercò di giustificarsi lui. Ridemmo della sua infantilità, a parte Harry che saltellava felice.
-Capitano Lou,siamo tutt’orecchie- balzai sull’attenti. Louis saltò sul divano,brandendo una matita rosicchiata
-Piano d’attacco: Za … - ma non finì la frase perché un terribile boato scosse la città. Impallidimmo tutti e quattro : Neville si era svegliato!
 
***
Ciao a tutti! In questo capitolo si profila un bel problema! Come faranno i nostri amici a cacciare il piccolo Neville? Beh,leggete e lo scoprirete( e recensite se no Neville verrà a distruggervi la casa,muahahaha!!!)
Buonanotte;)
 

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Capitolo 3
*** Dove Edinburgo viene messa a ferro e fuoco ***


CAPITOLO TERZO : DOVE EDINBURGO VIENE MESSA A FERRO E FUOCO
Un altro rombo seguito da strilli umani si ripercosse intorno a noi. Un brivido mi percorse la spina dorsale e le mani mi tremarono. Sarò stato anche un giovane vampiro pieno di risorse ma proprio non me la sentivo di affrontare un mostro troppo cresciuto,tenendo anche conto del fatto che in ballo c’erano i miei migliori e unici amici e perdere altre persone care proprio non me lo diceva il cuore. Li osservai. Zayn era pallido e faceva fatica a trattenere i brividi che lo scuotevano,la bocca leggermente aperta e gli occhi spalancati. Ricordava vagamente un’anguilla elettrificata … Louis si tormentava il labbro inferiore,rigido sul posto,l’agitazione tradita dal tic alla mano che lo assaliva nei momenti di maggior tensione emotiva. Harry guaiva spaventato,attaccato alle gambe di Louis,gli occhi verdi ridotti a due fessure e le mani premute sulle orecchie. Era dopotutto un piccolo licantropo alle prime armi,soffriva i rumori troppo forti e non era raro che cambiasse atteggiamento da un momento all’altro. Zayn era più che altro uno stregone da magia bianca,non sarebbe stato capace di far male ad una mosca,lo dimostravano il pallore e i tremori incontrollati;presuntuoso,saccente e arrogante,ok,ma innocuo. Io avevo paura e non lo nascondo. Ero una persona posata e avevo già provato tante emozioni indesiderate che la metà bastava,non volevo altre grane,specialmente se di natura magica. Louis era il più calmo tra noi,la sua mente era in continuo ragionamento,potevo quasi sentire i meccanismi scattare. Avevo vissuto tante cose orrende,a partire dall’uccisione dei suoi durante la guerra e una miriade di tragedie tra le quali la sua Trasformazione e … la mia. Per quanto abbia cercato di nasconderlo,so che per lui è stato un incubo vampirizzarmi costringendomi per l’eternità in questo corpo maledetto. Ad aggiungersi a tutto ciò,l’omicidio e la fuga dall’Irlanda,dove ha abbandonato le sue sorelle. Louis non ha avuto una vita facile e sembrava che noi tre non facessimo altro che complicargliela con i nostri capricci stupidi. A volte un senso di impotenza ci pervadeva quando eravamo con lui,sempre così paziente e buono,sempre attento che tutto andasse bene. Noi eravamo a volte così … così infantili e … Un altro botto mi riscosse dai miei pensieri e udì la voce del mio mago preferito dire
-Forza ragazzi,Neville sta esagerando!- e la voce di Lou strillare
- Edimburgo,non angustiarti ci siamo noi!-
-L’ allegra brigata “Carabattola sei tutti noi” ti salverà- continuò Harry balzando in piedi. Io mi risvegliai dal mio stato di semi trance auto indotta e pensai “Ok,Niall Horan è venuto il momento della prova : quanto sei coraggioso,biondino?” Carico di un’adrenalina sconosciuta,gasato dalle voci esaltate dei miei amici,mi slanciai con loro fuori dalla porta urlando. Davanti a noi si ergeva Neville ,molto più grande di quanto lo ricordassi. Tirava pugni a caso sui palazzi ululando. Un misto tra Hulk e King Kong,insomma. Una zaffata di vento gelido mi investì, Neville mi era passato accanto lanciando una macchina dall’altra parte della strada.
-Va a finire che chiamano l’esercito- urlai cercando di sovrastare il caos
-Tanto è inutile! Solo io posso distruggere il golem- urlò di rimando Zayn
-Che facciamo?!- Harry si era appeso al braccio di Louis che disse
-Dovremo creare un diversivo in cui due di noi lo distraggono mentre gli altri due lo catturano. Oppure tendergli una trappola fuori città e farcelo cadere come facevano gli uomini del Paleolitico con i mammut-
-Troppo complesso- fece notare Zayn – Opterei per qualcosa di più semplice-
-Non ci converrebbe chiamare altri maghi o gente come noi?- tentai io, rendendomi conto immediatamente del mio errore. Noi eravamo “in incognito” e non sarebbe stato giusto mettere in pericolo la vita di nostri simili di fronte,più che al golem,ai cacciatori di creature magiche. Ciò mi venne immediatamente fatto notare.
-NEVILLE!!!!!- urlò il mago. Il mostro si girò un attimo verso di noi,come a riconoscere la voce di “suo padre”,ma immediatamente distolse il cieco sguardo. Sentii dei gemiti provenire dietro le mi spalle e mi voltai. Harry era riverso per terra che rantolava. Vedere la trasformazione di un lupo mannaro è abbastanza brutto. Guardai il corpo del mio amico gonfiarsi, muscoli pazzeschi esplodergli sottopelle, vidi la cute riempirsi di pelo grigio a velocità impressionante. I vestiti cominciarono a squarciarsi,la massa muscolare a crescere, il pelo lo ricopriva. Le sue unghie divennero artigli spaventosi in un batter d’ occhio,ingrossandosi così come i piedi. Zanne oscene gli spalancarono la bocca facendolo urlare di dolore,due orecchie sbucarono,il viso si allungò fino a diventate un muso sbavante. La coda e il naso furono le ultime cose ed ecco a voi … Harry Styles uno dei pochi licantropi del Regno Unito. Il suo ruggito scosse il quartiere e con un balzo felino si slanciò verso il golem ululando.
- Harry ma che diavolo fai?- urlai in preda al panico. Accidenti alla violenza dei lupi mannari,avrebbe di sicuro rischiato a lanciarsi contro una creatura dieci volte più grossa di lui!.
Vidi con orrore il mio amico che veniva scagliato dall’altra parte della piccola strada e lo vidi rialzarsi sbavando e ancora più arrabbiato
-Harry stai fermo!- strillò Lou e si slanciò verso un’utilitaria abbandonata,scagliandola addosso al nemico. Era la prima volta che partecipavo a una guerra. Una guerra interna,intendo. Nel conflitto che aveva rovinato la mia vita e soprattutto quella di Lou  noi non ne avevamo preso parte. Ora eravamo noi i protagonisti della battaglia. Neville doveva essersi accorto della nostra “resistenza”,perché si voltò di scatto verso di noi,la bocca gelatosa spalancata. Io,Louis e Harry ci lanciammo in formazione compatta verso di lui,mentre Zayn  raccolse tutte le sue forze per creare un campo di forza onde evitare che la autopompa dei pompieri arrivasse sulla scena che oramai era dominata esclusivamente dalle creature magiche,dato che la popolazione era fuggita fuori città. Osservai il mago mormorare a mezza voce delle formule magiche,stringendo i pugni,gli occhi diventargli completamente neri e … l’autopompa venne fermata da un campo di forza invisibile. Zayn si rilassò leggermente,ma gli occhi ancora tutti neri facevano intendere che stava ancora lavorando. Edimburgo era leggermente inquietante,con le case distrutte e messa a ferro e fuoco,dominata da un golem di gelato che si agitava sotto gli attacchi di un lupo mannaro e due vampiri.
Era una lotta senza quartiere,un leone pizzicato da tre termiti molto mordaci. Mi fermai un secondo,asciugandomi il sudore che mi colava copioso dalla fronte. Quanto ancora sarebbe durata? Non sentivo fatica ma piuttosto una sensazione di … di stress? Non sapevo bene, quando sentii un urlo
-LA VICINA!!!-  La vicina!??! Mi voltai di scatto verso Zayn che,pallido e tremante come una mozzarella,additava … la signora Mc Intosh,l’odiosa e acida vicina di casa che ci fissava con un sorrisetto appena accennato e con in mano un fucile dall’aria poco rassicurante. Neville si bloccò alla vista della donna e Louis e Harry la fissarono con un certo terrore
-Ma bene,allora avevo ragione. Un licantropo,un mago e due vampiri! Feccia della peggior specie che impesta la Terra. Quattro nemici dell’umanità da eliminare senza nessuna pietà. Creature degli inferi, figli di Lilith che io e la Congrega abbiamo ordine di distruggere per non compromettere la sicurezza dei cittadini- è pazza,un’esaltata,una maledetta bastarda appartenente ai cacciatori di creature magiche. Harry ringhiò ma Louis lo trattenne stringendogli leggermente la pelliccia all’altezza del collo teso e pronto a sbranare
-Stai calmo,cucciolo,stai calmo- La pazza rise,felice di aver trovato quattro prede giovani e “potenzialmente pericolose”.
-Dov’è Neville?- mi sussurrò Zayn a denti stretti. Mi voltai giusto in tempo per vedere Neville fuggire a grandi balzi verso la campagna.
-Sta scappando!- gridai,senza riuscire a trattenermi. La vicina mi guardò esterefatta.
- Harry!!- Zayn saltò in groppa al piccolo del gruppo e lo spronò al galoppo. Contando sull’effetto sorpresa partimmo alla folle fuga dietro il golem. Harry correva come il vento con Zayn abbracciato sopra e io e Lou gli volavamo dietro,a pochi metri da terra. La vicina saltò su una Range Rover blu metallizzato e partì sgommando al nostro inseguimento. Eravamo proprio malmessi. Un golem da domare era nulla in confronto. Eravamo vittime della Congrega,una piccola setta umana formata da Cacciatori,cioè coloro che vogliono eliminare la gente come noi.
- Harold, mamma mia come puzzi! Siete così plebei voi licantropi-
-Senti mago rompiscatole,ti mollo qua?- grugnì di rimando lui
-Nononono! Frena i bollori,non volevo offendere-
-Pieghiamo a nord- urlò Louis,cercando di sovrastare il fischio del vento –Andiamo da mia cugina e vedremo
Il da farsi. Da lei troveremo sicuramente un aiuto-
Svoltammo bruscamente a nord e noi vampiri provammo ad utilizzare le correnti ascensionali. La vicina non mollava … Ormai eravamo in guerra e avremmo dato tutto pur di vincerla.
Ora noi eravamo gli scacchi e la Scozia la scacchiera.
***
Ciao!!! Scusate il ritardo ma sono in periodo esami … Che ne dite di questo capitolo? Arrivano anche i veri
 cattivi della storia … Se qualcosa non quadra fatemelo sapere. D’ora in poi sarà splatter,siete avvertiti.
Baci 

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Capitolo 4
*** dove scopriamo che la vita non è facile come ci era sembrata ***


CAPITOLO QUARTO: DOVE SCOPRIAMO CHE LA VITA NON E’ FACILE COME CI ERA SEMBRATA …
Ci dirigemmo verso nord, sorvolando le brughiere ricoperte di erica. Perdemmo la vicina dopo un po’, un polverone all’orizzonte mentre noi continuavamo la nostra folle fuga allo scoperto seguendo quello che pensavamo essere il nord.
-Dove abita tua cugina?- si informò Zayn, cercando di aggiustarsi il consistente ciuffo spettinato dall’attrito con il vento
-Non lo so- rispose Louis – Quando individuo la casa ve lo dico-
-Scu … scusate ma sono sta … stanco- ansimò Harry, diminuendo appena la velocità e sbavando. Avevamo corso un sacco in effetti. Ci fermammo e ne approfittammo per cibarci di tre succulenti coniglietti bianchi. In realtà non mi è mai piaciuto molto il coniglio però …
-Secondo voi dov’è Neville?- chiese Hazza, ritornato umano.
-Speriamo di trovarlo presto … - commentai speranzoso. Io non perdo mai la speranza. E’ una delle mie poche doti. Il riccio andò a rintanarsi tra le gambe di Louis e si addormentò.
-Maledizione, ci mancavano solo i Cacciatori della Congrega! Un golem da domare e dei nemici da tenere alla larga!- sbottò il mago.
-E la Comunità- continuò tetro Lou. Per tutti i demoni dell’Inferno,è vero! La Comunità ci dirà di tutto di certo per aver scatenato i cacciatori e il mostro. Le poche creature magiche nel Regno Unito sono riunite nella Comunità che ha il compito di mantenere nascosta la nostra identità. E noi ne avevamo appena compromesso il compito principale.
-Dai,sbrighiamoci. La casa non deve essere lontana- Ci alzammo e proseguimmo a piedi il percorso lottando contro il fango,il bog (palude) e l’erica. Dopo una camminata in religioso silenzio in mezzo alla brughiera giungemmo in prossimità di una casupola solitaria molto carina
-Eccoci- giubilò Lou trascinandoci dal cottage. Non sembrava molto “magico” da fuori, ma con i cugini del mio amico non si può mai sapere. Bussammo e aprimmo. Ci ritrovammo in un atrio piccolo e buio,quasi abbandonato, si intravedevano nell’oscurità delle scale ma nulla di più. Ci stringemmo istintivamente a Louis. Non mi piaceva quel posto … Notai che Zayn aveva percepito qualcosa di oscuro in quella dimora come me, un odore strano, odore di magia nera. Ci scambiammo un’occhiata spaventata,stringendoci quasi in un abbraccio. Harry aveva percepito a sua volta la magia negativa che aleggiava nel luogo e si era appiccicato a Louis che urlò
- Anastasia! Anuchka, sono Louis … Anastasia c’è anche Niall, ehi ci sei? Arkadi, cuginetto ci sei? Arkasha?-
-Sono i suoi cugini di origini russe e irlandesi, sono un po’ particolari. – mi premurai di spiegare agli altri due. Ci guardammo intorno nella speranza di veder spuntare qualcuno quando una voce suadente e ipnotica,quasi mielosa ci fece sobbalzare
- Louis,Niall quanto tempo … - ci voltammo di scatto e vedemmo sospeso a mezz’aria un ragazzino di circa 16 anni, dalla pelle bianca come il latte, i capelli nero corvo folti e scarmigliati che gli ricadevano sul viso e gli occhi … aveva gli occhi di un innaturale color oro.
-Ciao Arkasha siamo ufficialmente ricercati dai cacciatori- disse Louis tutto d’un fiato – E … dov’è Anastasia?   
Arkadi sorrise, un sorrisetto maligno, da prendi in giro
-Lo so, Lou, so già tutto. Anastasia è tornata dalla Grande Madre e non tornerà indietro. Dovrai aspettare mio caro cugino, Lei la vuole per sé, lo sai-
-Maledizione!- inveii io. La cugina di Louis è una maga potentissima e ci avrebbe di sicuro dato una mano ma ovviamente quando la gente serve non c’è mai! 
-Siamo nei guai Arkasha, abbiamo dato vita a un golem che è stato inavvertitamente mangiato da un bambino, così ora è diventato un mostro che ha distrutto Edinburgo e ad aumentare il consistente danno si è aggiunta la vicina di casa che è una cacciatrice della Congrega che avrà già avvertito tutti e che quindi saranno già sulle nostre tracce. Per non parlare del richiamo che ci arriverà tra poco dalla Comunità- Louis parlò velocemente tradendo la sua agitazione. Arkasha annuì e ci guardò attentamente. Quando i suoi occhi dorati si posarono su di me, mi pervase un senso di impotenza, quasi di nudità, mi sentivo spogliato del mio sapere, dei miei sentimenti, mi sentivo analizzato, scandagliato. Era una sensazione terribile, non potevo fare nulla di fronte a quegli occhi inquisitori capaci di perforarti l’anima, di leggerti dentro al cuore, quello sguardo capace di far riaffiorare i ricordi più orrendi di ognuno di noi. Barcollai leggermente quando il ragazzino distolse lo sguardo e batté le mani dicendo
-Immagino avrete sete. Parleremo di tutto ciò di fronte a una bella tazza di the. Mani, the per i nostri ospiti-
Ci fece accomodare in un salottino piccolo,buio e polveroso. Un grande camino acceso mandava inquietanti bagliori rossastri sulle pareti di legno. Ci stringemmo noi quattro su di un divanetto rosso sangue logoro, stando attenti a non rovesciare gli innumerevoli oggettini che riempivano il vano, oggetti di chiara tradizione russa e tutti un poco … inquietanti. Arkadi ci galleggiava davanti a gambe incrociate
-Allora, tu sei un mago,giusto Zayn?- Guardò il mio amico con un sorriso ambiguo. Zayn arrossì violentemente
-Ehm, si … so … sono io, piacere.- Si tormentava le mani e teneva lo sguardo basso.
-E tu sei un licantropo,vero Harry?- Il diretto interessato grugnì,guardandolo torvo
-Come fai a saperlo? Come fai a sapere i nostri nomi?-
Arkadi continuò con voce vellutata
-Bene,che bella compagnia, veramente tutti creature nobili … Come faccio a saperlo? Bé,è semplice. Ho letto dentro di te, Harold Edward Styles. So tutto di te mio caro, anche cose che probabilmente hai rimosso. Sei un lupo giovane, non opponi resistenza, sei una preda facile. Forte,non lo metto in dubbio, dotato,ma stupido. Carpire notizie su di te è facile come bere una tazza di the. Ti posso gestire come mi pare e piace, hai fiducia nel prossimo e ciò mi facilita il lavoro. Devi imparare a difenderti, difenderti dai veri pericoli, dalla guerra psicologica che ti faranno se mai verrai catturato. Sei debole, ragazzo lupo. –
Harry lo guardò sconvolto, gli occhi spalancati fino all’inverosimile. Guardò un po’ noi,poi guaì,un guaito prolungato e nascose il viso nella felpa di Louis che lo abbracciò e mormorò con voce dura
-Arkasha,qualunque cosa tu gli stia facendo smettila immediatamente.
Il ragazzino sorrise sardonico e immaginai che avesse smesso di “torturare” Haz, siccome quest’ultimo riemerse dalla felpa di Lullo osservando Arkasha con un certo terrore. Allora un paio di mani … volanti?! Atterrò vicino a noi porgendoci cinque tazze di the bollente che io bevvi con gioia. Il sangue fresco e il the caldo sono le mie bevande preferite.
-La Comunità vi sta cercando. Con il vostro, o dovrei dire tuo,- e fulminò Zayn che abbassò lo sguardo impacciato- avventato gesto avete violato il delicato ordine che si era instaurato tra il nostro mondo e il mondo umano. Probabilmente vi ordineranno di trovare e distruggere il golem e anche di eliminare la Congrega. Tra poco arriverà la lettera- Sorseggiò un po’ di the. Ci guardammo : il cugino di Lou metteva una certa ansia … Proprio allora,in un turbinio di piume e ali, sulle spalle di Arkasha si posarono due enormi e maestosi corvi. Il ragazzo scambiò qualche parola con i due uccelli in una lingua a me sconosciuta e poi
-Hugin e Munin hanno recapitato la lettera. Prego- Lou la prese e l’aprì con una certa apprensione. Immediatamente la lettera cominciò a strillare stile strillettera di Harry Potter
-Per i signori Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik e Harry Styles. Siete solennemente invitati a porre rimedio al guaio da voi causato creando un golem di gelato e facendovi scoprire dalla Congrega. Siccome avete messo nei guai tutta la popolazione fatata del Regno Unito siete tenuti ad aggiustare ciò che avete combinato riacciuffando il vostro golem e distogliendo i Cacciatori. Se così non farete la sanzione sarà delle più dure. Verrete esiliati a vita dalla UK e non potrete più godere della protezione della Comunità. Spero che facciate ciò che sia giusto, in fede, la Comunità per la Protezione e la Solidarietà tra le Creature Magiche.- Louis depose la lettera bianco come un cencio, Zayn cominciò a singhiozzare e Harry si raggomitolò in braccio a Louis
-Non ci posso credere … - Balbettai abbracciando Zayn e Lou. Tutta la mia esistenza mi cadde addosso in quel momento. Non era possibile che per uno stupido errore ci trovassimo in un guaio simile. Avremmo dovuto cavarcela da soli come nei film. Il momento della battaglia era giunto. Dovevamo dimostrare che eravamo in grado di riparare ai danni da noi commessi. Arkadi alzò un sopracciglio con fare allusivo
-Che vi avevo detto? Va bhe, lo sapevo che avrei dovuto aiutarvi, lo sapevo. Su coraggio, sono sicuro che ce la farete.
-Ci aiuterai vero?- piagnucolammo noi,a parte Louis. Il ragazzino ci pensò un po’ , ci guardò,guardò Hugin e Munin e poi annunciò sbuffando
- Vi aiuterò!- Zayn lo abbracciò entusiasta e Arkadi si scostò schifato battendo di nuovo le mani e ordinando
-Casa, andiamo a nord- La casa si sollevò su due lunghe zampe di gallina e barcollando si allontanò. Louis mi richiamò alla finestra dove potei vedere la Range Rover blu metallizzato arrivare nel punto dove prima c’era la casa e vidi uscire la vicina con altri due tizi che imprecarono furibondi. Misi un braccio attorno alle spalle di Louis. Avremmo combattuto. Ne ero certo.
 
***
 Buonasera efp !!! Eccomi qua con un nuovo capitolo spero bello! Conosciamo il misterioso pestifero e alquanto figo cugino di Louis che darà una mano ai nostri scalcagnati eroi, in lotta contro tutti per la sopravvivenza. Sperando che almeno a qualcuno piaccia questa avventura, vi auguro una buona notte.  

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Capitolo 5
*** dove ci diamo a una fuga precipitosa verso il vallo di adriano ***


CAPITOLO QUINTO : DOVE CI DIAMO A UNA FUGA PRECIPITOSA VERSO IL VALLO DI ADRIANO
Mi svegliai il mattino seguente, accartocciato come un foglia secca, incastrato tra Louis e Zayn. Non filtrava nessuna luce dalla finestrella, così mi alzai il più delicatamente possibile, districandomi dai miei amici. Non ricordavo di essermi sdraiato sul divano, né, sinceramente, di essermi addormentato. Siccome avevo un certo languorino ,mi avviai verso quella che pensavo fosse la cucina ma venni fermato da un paio di mani gelide che mi si chiusero attorno ai polsi. Mi voltai di scatto, preparando già i canini quando mi avvidi che era solamente Arkasha che mi fissava in modo non proprio rassicurante. Mi sentivo piccolo e indifeso di fronte a lui, nonostante fosse la metà di me.
-Oh, ehm, buongiorno Arkasha … io, io avevo fame e così … - Ero terribilmente impacciato, e in più la circolazione di sangue delle mie mani era bloccata dalla presa ferrea del ragazzo. Così gelida, le unghie lunghe che mi incidevano la pelle. Distolsi lo sguardo e cominciai a dire cose assolutamente a caso nella speranza che mi mollasse i polsi
-Ah, allora ehm … uh, ma … ma quanto abbiamo dormito? No, perché sai, non ricordo di essermi messo sul divano assieme ai ragazzi e … di essermi addormentato. Cioè, sai mica l’ ora? Non ho l’ orologio … -
Mi stavo seriamente rendendo ridicolo e in più mi facevano male i polsi …
-E’ ora di andare. – Aveva una voce strana, sempre con una nota mielosa in fondo, ma più … vuota?
-Di andare dove?- Perché aveva gli occhi vitrei? No, la cosa non mi piaceva per niente
-Devo tornare- La presa attorno ai miei polsi andava stringendosi
-Ahia, ahia, tornare dove?- Cercai di divincolarmi. Era sempre più pallido, come se si stesse spegnendo
-Lei mi chiama-
-Lei chi?! Mi vuoi spiegare cosa sta succedendo per amor del Cielo?!- Non ci stavo capendo più niente e quei tre dementi ronfavano beati ignari di tutto
-Dasfidanja-
A quel punto non capii più nulla. Successe tutto così in fretta, fu tutto così veloce … La casa cominciò a ruotare su se stessa a velocità sempre maggiore, i colori cominciavano a confondersi. Urlai ma la mia voce riusciva ovattata, solo l’urlo del vento invadeva il cottage. Divenne come una giostra senza controllo, Arkasha,di fronte a me rideva, un riso pazzo, schizofrenico. Mi aveva mollato i polsi sanguinanti e sembrava … disfarsi. Cioè, si stava spezzando in piccoli frammenti di cristallo che vorticavano attorno a me. Risate e urla si fondevano in mezzo a quel turbinio di cristalli e colori. Vidi attorno a me immagini strane, steppe, casette nei boschi, matrioske ghignanti, cosacchi, mostri che vomitavano lingue di ghiaccio. Poi più niente. Un fragoroso boato e mi ritrovai sdraiato in mezzo alla brughiera umida, di notte fonda, assieme ai miei amici che si erano svegliati anche loro. Della casa non vi era più traccia, solo due corvi volteggiavano sulle nostre teste.
-Ma che diavolo è successo?- borbottò Zayn, aggiustandosi il ciuffo. Raccontai brevemente la mia esperienza, constatando che i miei polsi erano perfettamente guariti. Harry uggiolò
- Lou, ma allora chi è Arkasha?-
-Il nipote di Baba Yaga-
Zayn strillò
-Cosa?!?! Il nipote della maga più potente del mondo?! Che figura da cani che ho fatto … -
Harry annusò l’aria e borbottò
-Arrivano. Dobbiamo muoverci, vengono da nord-
Louis si alzò, si spazzolò i vestiti e commentò
-Allora, Neville mi pare che si fosse buttato a sud, quindi Haz trasformati, prendi Zayn; Lally ce la fai a volare?-
Era pallidissimo, avevamo bisogno di sangue fresco e subito. Scossi la testa che mi girava vorticosamente.
-Vedremo di procurarvi qualche umano … - disse Zayn, ancora imbarazzato dal pensiero che Baba Yaga avesse visto il disastro da lui causato. Un sordo rumore ci fece voltare terrorizzati. Una macchina ci passò vicino e potemmo constatare che non erano Cacciatori bensì una famigliola straniera che faceva al caso nostro
-Scusate- disse l’autista con un pessimo inglese – Sapreste indicarci … -
Ma non fece in tempo a finir la frase che io e Louis gli eravamo addosso. Dissanguammo tutta la macchina e ci saziammo di sangue fresco. Ovviamente non erano morti, solo molto deboli ma si sarebbero rimessi presto. Finalmente sazi ci alzammo in volo seguiti da Harry con sopra il mago. Nel cielo turbinavano cirri grigio piombo, un vento esageratamente gelido sferzava la landa solitaria, una tempesta stava arrivando.
-Secondo voi sanno dove siamo?- chiese Harry
-Si, probabile-
Il vento infuriava sempre più forte e cominciava a piovere. Anche la pioggia era grigia e bagnava l’erica purpurea, inzuppandola. Eravamo le uniche creature viventi che si muovevano veloci verso sud incuranti del maltempo
-Percepisco qualcosa di oscuro nell’aria- urlò Zayn
-Arriveranno- urlai in risposta. Il fischio del vento del nord era assordante. Dovevamo essere dalle parti del Vallo di Adriano. Forse più su. Avevo perso la concezione del tempo e dello spazio, un viaggio continuo nella brughiera, animali braccati nella landa. Quando arrivarono non li sentii quasi. Vidi i fari delle loro macchine che ci accerchiavano e Louis che mi diceva di prepararmi a lottare. Poi fu tutto un seguitare di urla, colpi di arma da fuoco, sangue, pioggia e sudore. Mi ritrovai a strangolare persone, a dissanguarne altre. Vidi di striscio Harry che sgozzava e mutilava altri nemici, Louis che mi imitava e Zayn che mandava incantesimi a destra e a manca e si aiutava mitragliando di qua e di là. Quindi tutto finì. Ero seduto per terra, instupidito dalla vista di tutti quei cadaveri e dei pochi fuggitivi che scomparivano all’orizzonte. Ero ricoperto di sangue che la pioggia lavava via. Harry si leccava le ferite che gli erano state inferte, Zayn voltava le spalle nauseato, e Lou fissava tutto con aria vacua. Troppi ricordi risvegliava in lui quella scena. Troppi ricordi.
-Che ne dite di andare via?- balbettò Zayn. Ubbidimmo in silenzio, trascinandoci nel fango. Chissà quando ritroveranno tutti quei cadaveri … Un tuono scosse l’aria e una pioggia ancora più forte cadde al suolo. Non avevo freddo, ero solamente stanco. La mia testa era stanca.
-Ho tanto sonno … - uggiolò Harry –Voglio andare a casa … -
-Ti ricordo che non abbiamo più una casa- replicai io, con un tono molto più duro di quello che volevo. Harry mi guardò addolorato, le pupille talmente grandi da nascondere le iridi. Un corvo gigantesco si posò davanti a noi
-Munin!- esclamò Louis. L’uccello ci zampettò davanti e posò al suolo una piccola pergamena che raccogliemmo immediatamente. Recava scritte le seguenti parole
“Venite al Vallo d’Adriano il più velocemente possibile. Hugin e Munin vi guideranno. Abbiamo intercettato Neville ma ci servite voi per farlo morire. Firmato : Liam Payne”
-LIAM PAYNE?!- urlò il mago
-Sbrighiamoci!- strillò Louis –Forse non tutto è perduto!-
Liam Payne è il Sommo Eccellentissimo Altissimo Maestro, capo indiscusso della Comunità e mago tra i più importanti del mondo.
I due corvi volarono verso sud con noi dietro, animati da un senso di vitalità. La strada fu lunga e faticosa, soprattutto con Zayn che si lamentava per il ciuffo moscio. Dopo una scarpinata interminabile giungemmo in prossimità del Vallo d’Adriano e la scena che ci si presentò fu sconcertante. Neville si dibatteva impotente legato da potenti cordami, tenuti con la magia. Individuai Liam Payne che si avvicinava a noi, serio e freddo, avvolto in una tonaca rossa e oro seguito da una furibonda Perrie e da un’ancor più furibonda Eleanor. Quelle due maledettissime sono sempre tra i piedi. Eleanor è una delle infinite cugine di Louis mentre Perrie è un’amica di Zayn. Sono rispettivamente una Kelpie (creature che si tramutano in cavalli e che battono i laghi isolati irlandesi mangiando i malcapitati che cascano alle loro”avances”) e una Selkie ( creature che sono foche di giorno e umane di notte. Se gli rubi la pelle di foca sono costrette a rimanere con te per sempre a meno che non ritrovino la pelle).
-LOUIS!!!!!!! Come hai potuto?!- l’urlo di Eleanor ci trapanò i timpani e presto una mano calò sulle nostre guance lasciando l’impronta e un terribile bruciore.
-Ma El … io … noi … - balbettò il mio amico
-Niente ma!!!! Sei un cugino degenere! Cosa ho fatto di male per meritarti come parente stretto!?- era semplicemente imbestialita. Ovviamente Perrie non fu da meno, schiaffeggiandoci l’altra guancia e berciando
-Siete ammattiti?! ZAYN la prossima volta ti uccido!! Idioti!!!!!!-
Per nostra fortuna intervenne il Sommo a salvarci dalla follia omicida delle due.
-Eleanor, Perrie, potete andare, grazie – Non osarono opporsi e se ne andarono ringhiando.
-Ehm … Eccellentissimo …. – tentennai io, massaggiandomi le guance infuocate. Mi intimò il silenzio con un gesto della mano e iniziò con voce grave
-Potete da soli vedere il danno che avete combinato. Ora elimineremo Neville, con il tuo aiuto Zayn. Detto fra noi, i ranuncoli non erano adatti e avresti dovuto usare i fiordalisi di Tenerife ma comunque ne riparleremo. Poi il vostro compito per salvare il vostro onore sarà quello di uccidere Ethelberta Mc Intosh, il capo della Congrega e vostra ex vicina di casa. –
Deglutimmo ma annuimmo e firmammo il Patto con una goccia del nostro sangue. Poi ci avvicinammo a Neville e Zayn proseguì fino ad arrivargli di piedi. Un brivido mi percorse la schiena.
Sul piede del golem vi era inciso la parola magica per farlo vivere e solo il creatore può cancellarla. Infatti gli occhi di Zayn divennero bianchi e la sua mano si posò sull’anatema. Un boato, un urlo, un’ esplosione stile fungo atomico e gelato da tutte le parti. Volammo a vedere come stava il nostro amico. Era ricoperto di gelato e pareva molto stanco. Tremava, vittima di brividi incontrollabili
-Zayn, tutto ok?- ci fissammo preoccupati : che gli fosse successo qualcosa di irreparabile?
Si portò le mani al viso, sbiancò e un flebile suono uscì dalle sue labbra.
-Il … Il … IL CIUFFO!!!!!!!!!!- balzò in piedi agile come non mai e corse da Liam Payne che sorrideva bonariamente. Le due picchiatrici ci fissavano torve e altre creature sospiravano. Povero piccolo Neville … un pianto scoppiò. Oh, Cristo! Il bambino che si era mangiato il golem giaceva frignante tra il gelato. Alcune maghe corsero a vedere come stava e lo portarono via per curarlo e penso per riportarlo sano e salvo alla sua famiglia.
-Bene- annunciò il Maestro –Ora sapete che fare. Vi auguro buona fortuna e buona riuscita-
-La fa facile lui … - brontolò Harry.
Sospirammo e ci avviammo verso ovest, vagando per compiere il nostro dovere. Gli occhi di Liam Payne ci seguirono finché non scomparimmo alla sua vista. 

****
Ehilà, eccomi qui dopo una pausa ... spero che le disavventure dei nostri eroi continuino ad interessare qualche lettore ... se volete lasciare un cenno vi sarò eternamente grata! Buona giornata e buona estate a tutt*!

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Capitolo 6
*** Di come ci ritroviamo in una vecchia bettola di Glasgow e tutto finisce ***


CAPITOLO SESTO : DI COME CI RITROVIAMO IN UNA VECCHIA BETTOLA DI GLASGOW e di come riusciamo nel nostro intento
 
-E ora come la troviamo quella balorda?- grugnì Harry.
-Prima sarebbe utile sapere dove siamo!- commentò Zayn.
-Direi nelle vicinanze di Glasgow. – disse Louis.
-Ma com’è possibile Lou? Glasgow è lontana dal Vallo.- feci notare io massaggiandomi lo stomaco sazio. Per nostra fortuna abbiamo fatto merenda con tre tizi ubriachi lungo il periglioso cammino. Era nauseante quel paesaggio così monotono, così vuoto, così … potrei dire quasi infernale.
- Niall continui a dimenticare che la nostra velocità è particolarmente elevata rispetto a quella umana. Quindi non è del tutto campata in aria l’idea di essere vicini alla città. – Louis sembrava stanco.
Come al solito Louis aveva ragione infatti poco dopo ci ritrovammo nella più marcia periferia di Glasgow.
-Ho fame e ho sonno. Propongo di alloggiare a quella locanda- propose Zayn sbadigliando e indicando una locanda alquanto sghemba, dalla cui porta fuoriusciva una pesante puzza di pesce marcio.
Entrammo e ci ritrovammo in una stanza bassa e fumosa, puzzolente. Harry per poco non svenne perché avendo un olfatto molto più sviluppato del nostro beh, immaginatevi cosa poteva sentire. Ci avvolgemmo nei mantelli e chiedemmo una stanza e una cena. L’oste ci squadrò ma non fiatò e ci fece sedere a un tavolo malmesso dove ci venne servito un terribile abbacchio che mangiarono solo Zayn e Harry. Noi l’avevamo ordinato solo per non far capire che non eravamo umani.
-Ragazzi, rizzate le antenne che c’è qualcosa che non va- consigliò Louis. Non resistetti all’impulso di guardarmi intorno ma non riuscii a vedere niente di sospetto.
-Lou, sono loro?- mormorò Harry, indicando un manipolo di brutti ceffi che ci guardavano non proprio amichevolmente.
-Non lo so, comunque state pronti per qualsiasi cosa. Zayn senti anche tu?
Zayn deglutì e sussurrò con un filo di voce –Arrivano. Li sento.
Ammetto che la paura mi attanagliò lo stomaco ma i canini cominciavano a farsi largo nella mia bocca. Vidi gli occhi di Zayn annerirsi completamente, Louis apriva la bocca dove i denti spingevano per uscire e Harry aveva  iniziato a trasformarsi. Oh no, perché?! Un’altra battaglia, altro sangue, altri rischi, altri morti, altro peso sulla coscienza. Mi ero ridotto a uccidere per sopravvivere.
Rimanemmo immobili finché i nemici non suonarono “il corno d’inizio”. Uno sparo. Mi voltai di scatto alzandomi. Circondati da uomini e donne con fucili, picchetti, aglio (stupida credenza)e armi di ogni sorta pronti a eliminarci. No, Niall non devi avere pietà di loro. Non devi essere misericordioso nei loro confronti. Devi far vedere che sei un vampiro. Ora tu non devi avere sentimenti né rimorsi. Tu devi uccidere. Il sangue chiama. Rispondi.
E io risposi.
Ci lanciammo all’attacco tra spari, pallottole, lame. Sembrava di essere sott’acqua tanto i rumori arrivavano attutiti alle mie orecchie. Il sangue cominciò a scorrermi lungo i polsi e il collo. Sangue non mio ma che io leccavo avidamente comunque. Mi ritrovai a uccidere per l’ennesima volta ma questa volta solo la rabbia animava la mia anima. Un dolore lancinante mi colpì il fianco. Diavolo, mi avevano colpito con un coltello. Vidi Louis gettarsi dietro di me e strangolare un vile che voleva uccidermi alle spalle. Gli sorrisi e il mio migliore amico mi strizzò l’occhio. Un attimo e tutto tornò come prima, vidi solo di striscio i miei compagni di disavventure che lottavano furiosamente in un turbinio di urla, cadaveri, gemiti, sangue e sudore. Ora ero stanco. Troppo stanco. Volevo solo dormire. Chissà quanto tempo era passato e … un urlo più selvaggio degli altri ci bloccò. Ci voltammo e solo in quel momento mi resi conto che eravamo circondati solo da morti. Io avevo una ferita nel fianco che pulsava, Zayn una pallottola nella gamba, Louis dei graffi talmente profondi da far pensare a un rastrello ma quello più malmesso era Harry. Grondava sangue e guaiva.
Povero piccolo Hazza, si accanivano sempre su di lui. Una risata distorta mi fece tornare al presente.
La nostra vittima designata ci osservava dalla cima delle scale ridendo. Dalla porta entrò qualche altro nemico. Era lei che volevamo. Era lei il nostro obiettivo. Era lei la causa di tutte quelle uccisioni. Un conato di rabbia mi fece quasi cadere per terra. Guardai i ragazzi. Dovevamo lanciarci o ci sarebbe stato un tranello? Nel dubbio aspettammo tesi come corde di violino. Il demonio scese le scale e si fermò in fondo ghignando.
-Attaccate, su! Siete coraggiosi, ne avete dato prova. Su, avanti, sono qua. Perché non attaccate? Dai, forza! Com’è che vi chiamate? Niall? Louis, Harry, Zayn? Dai, cari, avanti … fate qualcosa. Non è bene far aspettare una signora.
Cercai di dominarmi a stento per non darle soddisfazione.
-Che facciamo?- mimò Zayn con le labbra.
-Stiamo fermi- rispose Louis, sempre utilizzando il labiale.
-Allora? Siete dei fifoni, lo sapete? Avete paura, tremate, non avete un briciolo di coraggio nel vostro pavido cuore. Siete feccia, tutti e quattro. Siete inutili. INUTILI!!!- La donna ci stava spronando ad attaccare. –Siete gli scarti della società, nessuno vi vuole, morirete presto, nessuno verrà al vostro funerale. Feccia!
Niall, stai calmo … dovevo calmarmi … ma, com’era prevedibile, Harry non riuscì a trattenere la rabbia e le si slanciò addosso ululando qualcosa di incomprensibile.
-NO! Harry, no!!- strillammo noi, ma era troppo tardi. Troppo tardi. Troppo tardi.
Il nostro piccolo, avventato licantropo scivolò per terra, morto. Morto. Morto.
A quel punto qualcosa di sconosciuto si agitò dentro di me. Qualcosa che spingeva per uscire, che bruciava come lava, che congelava come ghiaccio liquido, qualcosa che non seppi mai definire esplose all’interno del mio corpo. E le saltai addosso. In contemporanea a Lou e Zayn. Un sentimento comune, terribile e violento. Sentì qualcosa che mi perforava la coscia ma non ci feci caso. Dovevo vendicare Harry. Vendetta. Vendetta, tremenda vendetta. Lacrime di fuoco mi rigavano le guance. E lei morì sotto i nostri colpi ciechi mossi solo dalla forza vendicativa. Me ne resi conto dopo, quando Zayn con le lacrime agli occhi ci strappava dal cadavere che avevamo dilaniato senza pietà. Scoppiai a ridere tra il pianto perché ce l’avevamo fatta. Senza esclusione di colpi ma ce l’avevamo fatta. I suoi sporchi scagnozzi fuggirono a gambe levate. Mi sentivo svuotato e rivoltato come un calzino. La vicina di casa era morta. Harry era morto.
Louis strisciò urlando e piangendo di fronte al cadavere del piccolo del gruppo. Era tornato umano e giaceva in posizione quasi fetale, ricoperto di sangue, con uno squarcio nel petto.
Zayn gli tastò il polso e scoppiò in lacrime. Io lo seguì poco dopo. Louis si era raggomitolato abbracciato al cadavere, lo baciava come se fosse ancora vivo, lo coccolava come se fosse ancora vivo. Ma non era vivo. Vita e morte. Un confine così facile da attraversare. Un turbinio e vidi tra le lacrime Liam Payne che era arrivato. Louis ringhiò, i  canini snudati:
-Vai via. Lasciaci stare. Abbiamo fatto quello che volevi. Ora lasciaci stare.
Liam Payne non disse nulla. Fece un sorriso d’approvazione e sollevò Harry con la forza del pensiero.
-Dove lo porti?- piagnucolai io.
-A casa, per il funerale- fu la risposta secca.
Io e Zayn ci limitammo a seguirlo trascinandoci dietro Louis.
 
Tre giorni dopo eravamo accanto alla lapide nel piccolo cimitero. Louis accarezzava la tomba con occhi vuoti e movimenti meccanici. Non era più lo stesso da un po’. Era triste vedere il mio migliore amico così. Io piagnucolavo leggermente e Zayn sospirava. Era strano non avere Harry al fianco, era strano non sentire le sue risate, era strano non venir contagiati dalla sua simpatia. Era strano, senza Harry.
-Lou, vieni, andiamo, si sta facendo tardi.
Lou si alzò, accarezzò la lapide, e mormorò:
-Ci vediamo domani cucciolo. Buonanotte, piccolo mio.
Ci avviammo tristemente verso casa, strascicando i piedi.
 
***A HARRY LA PENNA***
Aprii gli occhi e vidi il buio. Un dolore lancinante mi attanagliò il petto. Dov’ero finito? Dov’era Louis?
-Lou … Lou dove sei?-
Tastai attorno a me e mi resi conto di esser chiuso dentro qualcosa. Ma dentro cosa? Mi mossi. Io soffrivo di claustrofobia. Dovevo uscire. Ignorai il dolore terribile in ogni parte del corpo e spinsi verso l’alto. Spinsi ancora con forza e … crack! Qualcosa che assomigliava a legno scricchiolò. Spinsi ancora soffocando un urlo di dolore e finalmente il legno si ruppe e venni sepolto da terriccio umido. Maledizione! Mi avevano sepolto vivo! Chi è l’imbecille …? Scavai e mi agitai, le ferite che avevo sul corpo pulsavano irritate. Ero stato ferito dalla vicina, immaginai che avessero vinto. Ovvio che hanno vinto! Forse non mi ero svegliato in tempo e così … aria!! Sbucai urlando dalla terra consacrata del cimitero. La luna brillava alta nel cielo. La notte era insolitamente gelida. Ululai in un misto di dolore e felicità. Ora dovevo andare a casa. Dovevo tornare dai ragazzi. Guardai la mia lapide : mica male, però! Mi alzai a fatica e mi trascinai fuori dal cimitero, strisciando verso casa. Avevo i vestiti strappati e insanguinati, ero sporco e tutte le ferite sanguinavano copiosamente. La testa girava però riuscì a raggiungere in qualche modo casa nostra. Era vicina al cimitero e infatti la trovai. Gli occhi oramai erano quasi chiusi e gonfi di lacrime. Non so come ma raggiunsi il campanello e mi ci attaccai. Mi accasciai senza ormai un briciolo di forza per terra. Dei passi nel corridoio, una luce, la porta che si apriva e Louis che mi prendeva in braccio. Lo baciai e intravidi le sagome di Niall e Zayn avvicinarsi di corsa. Non ricordo bene che successe poi, so solo che ero sdraiato sul vecchio divano di casa e che avevo delle pezze gelide sulle ferite e che Lou mi baciava senza sosta e Niall che rideva e Zayn che parlava.
Beh, ce l’avevamo fatta dopotutto. La Comunità non ci avrebbe scomunicati.
Sentii Zayn salmodiare e mi riaddormentai. Quando mi risvegliai le ferite erano quasi guarite, grazie agli strani incantesimi del mago. In fondo, ci sapeva fare. I ragazzi erano ancora tutti lì, intorno a me. Louis mi aiutò a tirarmi su, i suoi occhi come lava bollente su di me.
Ci sedemmo davanti al camino e aspettammo qualcosa.
Non so cosa.
 
FINE
 
Mille grazie a chi ha avuto voglia di leggere fin qui. In realtà avrebbe dovuto essere più lunga e articolata ma … in ogni caso, in qualche modo è finita. 

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