Perdonami Shinji di alex di gemini (/viewuser.php?uid=47338)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritsuko ***
Capitolo 2: *** Rei alla luce della luna ***
Capitolo 3: *** l'attacco di pazzia di shinji ***
Capitolo 4: *** perdonami Rei ***
Capitolo 5: *** ruggine sangue vomito ***
Capitolo 6: *** vuoi essere mia zia? ***
Capitolo 7: *** l'arrivo di Triky ***
Capitolo 8: *** simpatico equivoco ***
Capitolo 9: *** tra le braccia di Yui ***
Capitolo 10: *** pensieri e confidenze ***
Capitolo 11: *** un opera dell'uomo ***
Capitolo 12: *** i complessi di Ritsuko ***
Capitolo 13: *** genitori e figli ***
Capitolo 14: *** la prima visita da Sigmund ***
Capitolo 15: *** mamma papà Rioji ***
Capitolo 16: *** il sogno di Ritsuko ***
Capitolo 17: *** un'amicizia nata dal coraggio ***
Capitolo 18: *** il sogno di Asuka ***
Capitolo 19: *** il cugino di Kaji ***
Capitolo 20: *** la battaglia con il quarto angelo ***
Capitolo 21: *** Shinji è strano act 1 ***
Capitolo 22: *** Shinji è strano: Ritsuko ***
Capitolo 23: *** Shinji è strano: Kaji ***
Capitolo 24: *** la fata è strana: ballando con Rei ***
Capitolo 25: *** Strani piani: arriva Luna ***
Capitolo 26: *** Chiarendosi con i genitori ***
Capitolo 1 *** Ritsuko ***
Dalla
terza casa, grande Tempio Alex di Gemini presenta:
Perdonami
Shinji
Capitolo
primo
Ritsuko
Il lungo e intenso periodo di
felicità, il
reincontro con Rei e la nascita di un rapporto filiale con lei,
l’arrivo di un
figlio.. tanti e vari erano stati gli eventi che avevano colpito
Ritsuko inducendola
al cambiamento
Anche nel suo rapporto con Shinji
qualche cosa era
mutato
Si
rese conto
di avere molti motivi per chiedergli scusa, ma non sapeva come iniziare
e
magari lui non si era nemmeno accorto
Quella sera era venuto a casa loro,
avrebbe voluto
parlargli, ma non riusciva
Il ragazzo, dopo una lunga
permanenza stava per
andarsene, ma una lacrima fu galeotta Nessuno se ne era accorto, salvo
Rei
“Mamma perché
piangi?”
“Nulla, sarà
la gravidanza Sai a volte le donne
piangono senza motivo”
“Non mela racconti
giusta” le disse Rei
Ritsuko non si trattenne, si
avvicinò a Shinji e gli
prese le mani tra le sue
Perdonami Shinji” gli
disse con un filo di voce
S
“Perché
signorina? Lei non
mi ha fatto nulla di
male, anzi le devo molto per avermi liberato
dall’eva”
R
“No Se sei
uscito in ultima analisi
è perché volevi
tornare da misato e dagli altri
Con tutto il sapere mio e di mia
madre non saresti
uscito necessariamente
E’ stata
un’operazione così complicata che con le
mie sole forze, senza il lavoro di mia madre volto a liberare la tua
non sarei
mai riuscita a fare
tuttoo da sola
Misato perciò
è la tua vera madre
Sai (e quasi si
inginocchiò) io ti ho fatto molto
male
S “Come? non
capisco”
R
Ho sempre
avuto un atteggiamento distaccato nei tuoi confronti
Tu mi hai sempre stimata, avresti
voluto avere un
buon rapporto con me, ma io mi sono tenuta
troppo lontano, ti ho trattato freddamente
Inoltre
ti
stavo accanto pur essendo l’amante di tuo padre
Questo
e la
conoscenza con Yui avrebbero dovuto spingermi a starti accanto, ma non
l’ho
fatto
Inoltre ero così fissata
su Gendo che pensavo solo a
lui e, per quanto riguarda te, non solo non mi importava, ma temevo che
avresti
potuto diventare un ostacolo ro così insensibile che non mi
interessava nemmeno
il fatto che ti trattasse male
Ma la cosa più grave
è che, per ben due volte, cioè
quando eri prigioniero del 12 angelo e quando eri dentro
l’eva, non avrei fatto
nulla per salvarti, ti avrei lasciato morire perché era
praticamente
impossibile salvarti
E’ stata solo Misato, che
voleva provare a tutti i
cost,i a schiaffegiarmi duramente, spingendomi a iniziare le
impossibili
missioni di salvataggio
S
“Però mi ha
salvato”
R
Solo grazie
a te stesso e alle tue madri: se lo 01 non fosse andato in bersek
l’operazione
non ti avrebbe comunque salvato
A meno di un miracolo saremmo solo
riusciti a
recuperare lo 01, ma tu saresti morto lo stesso
E per l’inglobazione
nell’eva te l’ho già spiegato
Poi sono stata così
insensibile a farti conoscere la
verità nel terminal dogma in maniera così
improvvisa e rude
Ti sarai scioccato, vero? Sono
stata insensibile nel
dire quel “questo è il posto in cui è
scomparsa tua madre”
Mi detesti, vero?
S
“No anzi,
nel terminal dogma mi sentito vicino a lei come non mai,
perché lei ha sofferto
tanto a causa di mio padre
Non pensavo che lui sarebbe stato
in grado di
arrivare a tanto
E ho odiato lui ancora di
più
Il mio sguardo duro nasceva solo da
questo, non da
altro
Non ho invece mai avuto
risentimento per lei, anzi
Del resto mi piaceva tanto sentire
la sua voce
durante i test e le battaglie: con la sua tranquillità essa
mi trasmetteva
calma e sicurezza
R
Puoi
perdonarmi?
S
Certo, (e
Shinji, con inaspettata naturalezza prese le mani tra le sue) non
l’ho mai
odiata anzi E ora, dopo tutto ciò che ha fatto per Rei la
stimo come non mai
R
“Puoi fare
una cosa per me?” gli
chiese la ex
bionda
S “Certo”
R “Allora chiamami
Ritsuko e dammi del tu
Tua madre è e
sarà sempre Misato, ma vorrei che
considerassi me come una zia Del
resto
Rei è nata dal dna di yui per cui siete fratello e sorella
S
“Si, lo
farò e anzi, considererò il bambino che
nascerà come un cugino e, se mi sarà
permesso, vedrò il dottor Tokugawa come uno zio”
“Guai a te se non lo
fai” lo minacciò bonariamente
il buon dottore
R “Permettimi allora di
darti un bacio gli disse
Ritsuko esso
sarà una promessa di
parentela eterna tra noi”
e lo baciò
sulla guancia
Timidamente Shinji le
restituì il bacio su entrambe
le guance, poi tornò subito dai suoi nuovi genitori
Ma, nell’uscire, non
potè trattenersi da dire una
cosa
S
“ zia
Ritsuko dimenticavo Anche se mi hai trattato così in
realtà avevo ugualmente
molta considerazione di te, perché in fondo non chiedevo
troppo e anche quel
poco che mi davi mi bastava
Inoltre,
dato
che eri amica della signorina misato, mi bastava pensare a quello per
sapere
che non eri poi tanto fredda”
Ritsuko gli fece un bellissimo
sorriso Aveva capito
che lui non l’aveva certo odiata, anzi
In ragazzo se ne andò
A suo modo una nuova famiglia era
nata
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Rei alla luce della luna ***
Capitolo 2 Rei alla luce della luna
Shinji uscì, ma Rei gli
corse dietro e gli chiese
d’aspettare, di stare con lei per un po’ in giardino
S “Ma se mamma dovesse
preoccuparsi per il ritardo? “
R “Nessun problema, dato
che non hai un cellulare
per prima cosa chiamerebbe qui e mia mamma le spiegherebbe che sei con
me”
Era sera e la luna era alta nel
cielo
Rei gli chiese di sedersi un
po’ con lei sulle sedie
poste sotto l’albero del giardino
Shinji venne come folgorato dal
ricordo di quando la
vide prima che iniziasse la battaglia con il quinto angelo
Fu Rei a iniziare a parlare “Ora sai che
siamo fratelli, almeno in un
certo senso Che ne pensi?”
S “Beh, ho fatto fatica
ad accettarlo, anche perché
un conto è un’amica, un conto una sorella, un
conto una fidanzata, ma ci sono
riuscito Del resto abbiamo avuto anche lo stesso padre visto che Gendo
ti ha
tenuta sempre con sé Il nostro essere fratelli risolve molte
cose, anche se mi
fa ancora un certo effetto, visto tutte quelle che abbiamo passato
insieme
Anche se poi siamo stati adottati da famiglie diverse Del resto sono
contento
che tu stia con Kaworu, è un bravo ragazzo, mentre io amo
Asuka Però…”
R
“Però??”
S “Vedi si allargano
nella mia mente i ricordi dei
nostri primi incontri Ho sempre avuto feeling con te E’ stato
perché ti ho
visto ferita che ho deciso di combattere la prima volta
MI sa che mio padre mi ha fatto
arrivare così
all’improvviso perché sapeva che senza la terapia
d’urto non avrei mai
accettato di combattere e, anzi, ho accettato solo per te Poi penso a quando non hai
fatto una piega
vedendomi a terra colpito da Toji”
R “ In effetti sono stata
insensibile, almeno potevo
chiederti come stavi Ma all’epoca ero insensibile”
S “o penso a quando ti ho
visto nuda..”
R “Non azzardarti a
riprovarci” rispose Rei con tono
indecifrabile, poi, malinconica, proseguì “Ero
insensibile e non avevo senso
del pudore, con tutti gli esperimenti che facevo nuda, tanto che anche
se mi
hai palpato il seno non me la sono presa”
S “Sai, è
stata la prima volta che vedevo e toccavo
una donna nuda”
R“Però poi
abbiamo fatto pari, visto che in ospedale
ti ho visto nudo in tutta la tua virilità”
S “Come sei diversa da
Asuka, lei mi avrebbe mollato
un ceffone dandomi del pervertito maniaco, tu invece hai osservato
tutto col
distacco di un medico”
R“Già, anche
se sapevo tutto sul funzionamento di
voi uomini era la prima volta che vedevo dal vivo”
S “Ma non
dimenticherò mai quando parlavamo prima
della battaglia contro il 5 angelo Eri così bella
affascinante, misteriosa
sotto la luce lunare Eri proprio come la luna Eri così
seducente Tu sei la
luna Asuka il sole”
R “Se lo dici tu.. io non
mi considero una
seduttrice”
S “A tuo modo lo sei
E mi hai detto tu non morirai, me lo avevi garantito e ora
so il perché”
Poi abbracciandola e piangendo
“Ora so perché non
temevi la morte, mi dispiace, chissà quanto avrai sofferto
per essere un clone”
R“Già, ma ora
tutto è finito”
S “Si, ma mi dispiace
d’averti abbandonata, poi mi
sono messo a seguire Asuka, scusami”
R “E perché?
Non eri obbligato a metterti con me,
eppoi, chiusa a riccio com’ero non sarebbe stato facile per
nessuno Io stessa
ho sentito Toji dire che gli mettevo i brividi Anzi, con la mia
chiusura penso
d’averti fatto del male, scusami”
S “Scuse
accettate”
R “Anzi, ti ringrazio
d’aver avuto fiducia in me, tu
mi hai dato tanto e hai persino avuto fiducia nelle mie
capacità materne,
ricordi lo straccio?”
S “Eccome”
R “Spero un giorno di
essere una buona madre, adesso
voglio avere figli, ma prima voglio badare al mio fratellino”
S “Del resto le cose
vanno a posto perché io e
Asuka, tu e Kaworu siete fatti per stare insieme Del resto siete
angeli, è
giusto che vi sposiate”
Stettero
in
silenzio per un po’ e
lui ammirò il suo
splendido kimono alla luce della luna, azzurro come il suo ventaglio e
i suoi
capelli Era semplicemente stupenda
Lei quasi piangendo gli chiese:
“Mi tieni sul tuo
petto per un po’?”
Shinji non capì ma
acconsentì Lei
si accoccolò e pianse silenziosamente
S “Ma non è
che Kaworu si ingelosirà?”
R “Figurati lui sa
tutto”
Dentro di sé la ragazza
lunare pensò e poi disse a
Shinji :”Anche se ho fatto per te più di quanto
avessi mai pensato ero pur
sempre così chiusa.. perdonami Shinji”
Lui la strinse con forza e dolcezza
e anche il suo
volto fu rigato da alcune lacrime
Ma più che da Kaworu
c’era da tenersi in guardia da
Misato che, preoccupata per il ritardo, andò a controllare
Non appena vide da
lontano i due ragazzi e Rei in lacrime rimase perplessa ma non si
impicciò
Se Rei piangeva così
doveva esserci un motivo e, con
la tipica sagacia femminile, riuscì ad intuirlo, complice il
fatto che, sapendo
leggere le labbra, aveva ascoltato diverse parti della conversazione
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** l'attacco di pazzia di shinji ***
L’attacco
di Shinji
Shinji
e Asuka stavano
litigando Non per un motivo importante, ma un semplice battibecco tra
fratelli,
ma Asuka si era rimessa a fare la testona come un tempo e a maltrattare
Shinji
Lo fece un po’ per gioco, un po’ perché
la sua vecchia personalità era un
pochino riemersa Nessuno avrebbe potuto prevedere ciò che
sarebbe accaduto
Shinji ebbe le convulsioni e con uno sguardo e uno scatto omicidi si
lanciò
contro Asuka e la stese con una violenta sberla Poi la prese per il
collo e
cercò di strozzarla Becky, finbo ad allora in disparte, si
lanciò in aiuto
della sorella spintonando Shinji e chiamando aiuto Fortunatamente Asuka
riuscì
a liberarsi e, nonostante il fiato mozzo, colpì Shinji con
un calcio Il
ragazzo era in preda alle lacrime e ad un
ira incontenibile e cominciò a rovesciare tavoli e sedie
urlando “Non
uccidetemi”
Arrivarono
i genitori Rei e i
Tokugawa La scena
li lasciò allibiti
Kaji
fu il primo a
riprendersi e cercò di fermare il ragazzo, ma Shinji si
agitava troppo e
dovette intervenire anche Toshiki
“Vi
odio, vi odio tutti, io
vi odio” era strano sentire quelle parole sulla bocca di
Shinji che, pur
immobilizzato, continuava ad urlare
Non
avendo calmanti o altro,
al buon dottore non rimase che dire “Perdonami
Shinji” e lo colpì con un forte
pugno allo stomaco, stendendolo Tutti
erano senza parole
Misato
“Ma cos’è successo?”
Rei
“Solo l’altra sera
avevamo parlato così tranquillamente”
Asuka
“Ecco – disse
ancora acorto di
fiato- abbiamo litigato
per un nulla, io mi sono comportata al mio vecchio modo e lui ha
reagito così
Quando
Shinji si svegliò, fu
proprio Asuka la prima persona che vide. Non riuscì a
trattenere un grido e si
nascose sotto le coperte
Asuka
“Non comportarti così,
disse con una voce non arrabbiata, non ce l’ho con te In
fondo me lo sono
meritato, almeno in un certo senso.
Tu
hai fatto tutto per starmi vicino fin dall’inizio e io non ho
fatto nulla e ti
ho sempre disprezzato, anche se in cuor mio ti volevo bene Inoltre
avevi nel
cuore il peso del dolore inferto da tuo padre, dolore che Becky ci ha
segnalato
come presente fin dall’inizio e molto intenso Inoltre, come
mi ha fatto notare
Rei, lei ha rischiato la sua vita per te contro il 5 angelo, mentre io
non l’ho
mai fatto, anzi sei stato tu a rischiare immergendoti nel magma So che stai molto male
Shinji e il nostro
stare bene tra noi altri ha finito col confonderti le idee ancora di
più e
farti stare peggio Ma
io sono qui a
portarti il mio perdono e a chiedere il tuo
A
nome di tutti ti chiedo di
fare come ti senti, non avere fretta di chiamarci papà,
mamma, dacci del lei se
vuoi. Ma apri il tuo cuore, con calma e butta fuori il dolore che hai
dentro per
tuo padre, un dolore forte anche se lui è morto e ti ha
chiesto perdono
Shinji
era senza parole,
Asuka lo prese dolcemente tra le braccia e gli appoggiò il
volto sul seno
Shinji arrossì e cercò di divincolarsi, ma la
rossa lo fermò e gli disse: “Si
può tenere al seno per molti motivi Ora lo faccio per
dimostrarti il mio
affetto, la mia tenerezza, il mio voler starti sempre accanto come
amica, come
sorella e, se lo vorrai, come moglie”
Shinji “Ti ringrazio
Asuka” Shinji
aveva finalmente parlato
Shinji
“Sai, mi piaceva tanto
parlare con te, mi dava una grandissima gioia quelle poche volte in cui
avevamo
parlato serenamente e ti eri interessata a quello che facevo, come per
esempio
quando in piscina mi avevi aiutato con quel problema di fisica NON sai
quanto
mi facevi felice”
Asuka
“Ti garantisco che sarò
sempre dolce con te e potrai parlare con me quanto vuoi
Sai,
era inevitabile che
finisse così Con il tuo affetto mi hai fatto migliorare
insegnandomi
l’importanza della tenacia e della misericordia , ma era
inevitabile che, una
volta migliorata, sarei dovuta venire ad assisterti, a farti cambiare,
perché
anche tu ne hai di strada da fare”
Shinji
Ti ringrazio Asuka
Shinji
era stato sul seno di
Asuka nel suo dolce abbraccio per tutto il tempo ma, con il suo intuito
femminile, la ragazza capì che Shinji aveva bisogno di una
cosa
Asuka
“Aspetta, torno subito”
Uscì
e tornò con due coca
cola
Asuka
“Prendi, beviamo, tu
non guardare me e io non guarderò te”
Shinji
“perché?”
Asuka
“perché si”
La
rossa aveva fatto centro I
due si misero finalmente a piangere
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** perdonami Rei ***
Poi
la rossa andò dalla fata
turchina e si buttò ai suoi piedi
A
“Perdonami Rei”
R
“Perché?”
A”
per tutte le cattiverie
che ti ho fatto, per averti guardata dall’alto in basso, non
averti aiutata,
anzi per averti disprezzata”
R
“Ma ormai ci siamo
chiarite, siamo in pace da tanto tempo”
A
“Si, ma dopo aver parlato
con Shinji ho capito che non bastava, che dovevo chiederti scus e
ricevere il
tuo perdono”
R
“la colpa è anche un po’
mia, perché all’epoca ero insensibile”
A
“Si, ma io ti avevo offerto
la mia amicizia per puro interesse, nessuno avrebbe accettato la mia
offerta
Del resto l’avevo detto che lo facevo per interesse Quidi
devo chiederti un
favore: d’ora in poi niente competitività, niente
invidie tra noi perché siamo
amiche e tu hai
Kaworu e io Shinji
D’accordo?”
R
“certamente””
A
E un ultima cosa, dammi una
sberla”
R
“Perché?”
A
“per espiar eil male che ti
ho fatto”
R
“Farebbe male più a me che
a te perché ormai ci siamo riconciliate”
A
“Allora ti prego, stringimi
un po’”
Le
due si sedettero e Rei
tenne Asuka abbracciata sul suo petto a lungo
A
“Come siamo cambiate e come
ti ha cambiata stare con Ritsuko
R
“Già”
Poi
Asuka propose di fare il
bagno e Rei accettò
R
“Che cambiamento, noi nude
nella vasca senza problemi” disse la fata turchina
A
“già chi l’avrebbe
mai detto” disse la rossa
Ma
ovviamente la pace durò
poco, perché dal nulla
apparve Becky che
pretese di fare il bagno anche lei
Terminato
il bagno, con una
tacita occhiata, Asuka e Becky afferrarono Rei e cominciarono a
solleticarla,
poi Rei e Becky fecero lo stesso con Asuka: le tre sorelle erano
più unite che
mai
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** ruggine sangue vomito ***
La
punizione di Shinji: ruggine sangue vomito
Pur
essendo stato perdonato e coccolato da Asuka in un ritrovato rapporto,
Shinji
aveva molta paura di farsi vedere dagli altri Ma era cresciuto e
migliorato,
aveva capito che bisogna essere coraggiosi anche fuori
dall’eva, così, riuniti
tutti, fece mea culpa
S
perdonatemi tutti per aver avervi fatti spaventare, avevo perso la
testa, il
dolore che avevo dentro ha preso il sopravvento e mi annebbiato i sensi
Io
vi voglio molto bene, ma non riesco ad adattarmi
a questa nuova vita, mi fa star male
Scusatemi, ma non riesco ad affezionarmi a voi quanto dovrei, vi prego
datemi
tempo. La ringrazio dottore per avermi picchiato, se fosse accaduto
qualcosa ad
Asuka non me lo sarei perdonato
Scusami
Beky per averti spaventata
Beky ti ho già
perdonato e si buttò al collo del
fratello
Toskiki nessun problema, sapevo
che avresti detto
così Inoltre non credo che la situazione ti faccia star male
in senso
proprio Semplicemente
risveglia il tuo
dolore, ti fa vedere il male che hai dentro e ne prendi coscienza
Così ti
liberi o almeno puoi liberarti
Shinji posso ancora chiamarla zio?
T
Certamente
Ritsuko del resto tutti noi siamo
cambiati tantissimo
grazie all’arrivo di Nadia, ma tu hai da cambiare
più di tutti Se siamo onesti
con noi stessi, non possiamo che starti vicino
Kaji si ti staremo sempre
vicino, contaci
S
grazie
Misato,
invece, era stata in disparte,
cupa silenziosa Kaji le mise
una mano sulla
spalla, la lei lo respinse sdegnata
Misato Shinji, immagino tu sappia
che meriti
comunque una punizione severa per aver quasi cercato di uccidere
Asuka?!! Come madre
di entrambi non posso far passare
la cosa sotto silenzio
S si signorina
può sculacciarmi quanto vuole
Ma
il volto di Misato, che nel frattempo si era avvicinata, divenne
alquanto truce
M
no, le sculacciate non bastano… e gli rifilò due
violenti ceffoni, il secondo
dei quali lo fece cadere per terra
Shinji si rialzò, ma una ginocchiata allo
stomaco lo ributtò di nuovo a
terra
Tutti
erano esterrefatti, persino Ritsuko pensò che
l’amica stesse esagerando Nadia
si lanciò verso la madre per fermarla, Asuka urlò
“Mamma
l’ho perdonato”
Misato:
No, non basta e, con la mia autorità di madre vi ordino di
non intervenire
Asuka
rimase allibita ma ferma, Nadia si mise a piangere
M
Nadia, smettila o ti becchi dieci sculacciate, Shinji deve crescere e
maturare
E tu vieni in camera tua
Senza
una parola il ragazzo andò con lei in camera
Giunti li Misato prese la chiave e se la mise in tasca,
poi gli spiegò
le condizioni dell’espiazione
“Shinji
ora resterai chiuso in camera per le prossime 24 ore”
temevo
di peggio pensò
Shinji
Misato ma non credere sia finita
qui
S
cosa?!!
M
vedo che parli e non ti limiti a subire passivamente, bene Durante questo tempo
(Misato prese di tasca
un paio di manette) resterai legato al letto per il braccio sinistro
S
ma sta scherzando signorina?
M
mai stata così seria, avanti sdraiati
Shinji
si sdraiò e si fece ammanettare ma era solo
l’inizio
M
Durante questo tempo non mangerai né berrai
alcunché, nemmeno una goccia
d’acqua
S
era disperato, doveva essere uno scherzo
M
che c’è, hai perso la parola? guarda che non
è uno scherzo: un po’ di
sofferenza ti farà bene e ti farà riflettere
Se hai bisogno usa quella padella Arrivederci e se
ne andò dopo averlo chiuso a chiave
Il
ragazzo era esterrefatto: come era possibile che la signorina che
diceva di
essere sua madre avesse potuto trattarlo così? 24 ore senza
bere, più le ore da
cui non beveva cioè dalla sera prima.. roba da star male Si mise a gridare, ma
nessuno lo liberò
Tutti
furono stupiti della severa punizione
Ritsuko ma sei matta? va bene
averlo picchiato così
duramente: aveva le guance livide e si vedeva che il calcio era forte,
per non
parlare del pugno già preso da Toskiki e il calcio di Asuka,
ma ora stai
esagerando, liberalo subito
M
no Lui ha esagerato
e ci sono stata
troppo male, sia per lui, sia per il mio ruolo di madre sua, sia
perché avrebbe
potuto far del male ad Asuka e a Beky
E’
giusto che mediti un po’ e soffra per ciò che ha
fatto
Ma
lo abbiamo perdonato” risposero in coro le ragazze
M
non basta, deve espiare eppoi..
Ritsuko eppoi??
M
so che ci sta male e
che solo soffrendo
troverà la pace
Kaji ma ha già
sofferto tanto
M
lo so ma deve subire questa penitenza Inoltre non voglio che nessuno
vada ad
aiutarlo, se becco voi due ragazze vi do 30 sculacciate (le due
rabbrividirono)
e guai a te Kaji, non sarei più gentile con te per 60 giorni
(Kaji sapeva bene
a cosa si stesse riferendo…)
Nessuno
aiutò Shinji che passò ore di solitudine
e sofferenza ma meditò molto e si
sentì in pace con sé stesso per quella
espiazione: Misato aveva fatto centro di nuovo Ma la gola gli era
diventata un
fuoco e forse stava per infettarsi, lo stomaco brontolava e non
riusciva
nemmeno a dormire Terminate le 24 ore, Misato entrò, con una
tazza di latte in
mano
M
come stai Shinji, hai meditato?
Il
ragazzo non riusciva quasi a parlare e bevve avidamente la tazza di
latte che
gli era stata porta Fu
un errore fatale:
essa era piena di sale e il ragazzo, ancora legato, dovette trattenersi
per non
vomitare sul letto in stile occidentale Non appena liberato
volò in bagno,
rendendo la tazza viola
M
bene ora hai espiato del tutto
Shinji
piangeva, guardava Misato disperato, non sapeva più chi
avesse davanti
M
vedi Shinji, io sono un militare e ho visto il second impact Conosco
bene la
morte o forse non la conosco perché è qualcosa di
talmente grande che nessuno
la conosce davvero, più la conosci e più vedi di
non conoscerla Il
fatto che avresti potuto uccidere Asuka mi
ha fatto imbestialire, devi capire che ciò che hai sofferto
è poco in confronto
a ciò che stavi per causare, specialmente a te stesso, oltre
che a tutti noi
Inoltre, così non soffrirai più perché
ti conosco, avresti sofferto dentro a
lungo per aver fatto male ad asuka, Becky cui vuoi molto bene
Poi
con un tono più dolce e conciliante quasi materno,
proseguì ti senti meglio
ora? non temere il tuo corpo si riprenderà presto
Shinji
bevve a lungo dal rubinetto, ma, ancora debilitato dal latte,
vomitò ancora
S
lei ha ragione signorina, ho accettato da subito la mia punizione,
anche perché
pensavo che lei pensasse questo e ora mi sento meglio Ci voleva questo
latte
per completare tutto (ebbe un altro conato)
Ma
poi cadde a terra e Misato gli si avvicinò preoccupata S
stava piangendo
disperatamente “Io volevo essere amato, ero innamorato di
Asuka e proprio ora
che ho tutto alla mia portata
non riesco ad afferrare e mi tiro indietro, non riesco a fare nulla E
soprattutto perché mio padre mi ha sempre odiato?
perché voi mi amate tutti
tanto e lui che avrebbe dovuto amarmi più di tutti mi ha
sempre respinto? Come
posso non odiarlo? Perché il mio sangue è pieno
di veleno, il mio corpo pieno
di ruggine?? (conato più forte di tutti che gli
impedì di proseguire)
M
non so perché Gendo ti abbia trattato così e
nemmeno Fuyuzuki lo sa del tutto,
era stupito di come ti abbia trattato
quando vi siete rincontrati e tutto il resto
Ma sappi che hai trovato gente che ti vuole bene, tanto
bene e te ne
vorrà sempre Asuka stessa ti sposerebbe Ritsuko e Toskiki
sono i tuoi zii e
Kaji è tuo padre e Beky tua sorella
Non
sentirti solo, puoi ricominciare con noi, vedrai sarai felice
I
due rimasero in silenzio per un po’, poi Misato disse con
dolcezza “Sei
arrabbiato con me, pensi che ti abbia torturato? O credi che ti abbia
permesso
di vedere il male che è in te?
S
no ha fatto bene, ora mi sento a post
ma
non potè finire perché svenne
M
sarà la glicemia. Aiuto,
se Ritsuko sa
che l’ho torturato così mi tiene il muso per una
settimana
Cercò
di rianimarlo con un bello schiaffo, ma non si riprendeva e ce ne volle
un
secondo Gli diede da mangiare lo zucchero ma lo vomitò
subito Al che la
disperata Misato dovette scendere a chiamare Toskiki (aveva voluto che
tutti
restassero giù al piano inferiore) per un controllo medico
ma anche Ritsuko
volle partecipare per controllare le condizioni del nipote e non farsi
ingannare
Contrariamente
al previsto tenne il muso a
misato per
addirittura due settimane
T la quantità di
latte è stata ingente, data le
sete non si è accorto subito del sapore, non mi stupisce che
abbia vomitato
così a lungo. Qui bisogna fargli la lavanda gastrica e anche
un processo di
reidratazione visto che non assume né solidi né
liquidi da oltre trenta ore e
ha vomitato tanto
Si
corse all’ospedale della nerv Fortunatamente il 3rd riusciva
ancora a reggersi
sulle gambe e venne lavandato e reidratato
Ritsuko era una belva, la punizione le sembrava del tutto
eccessiva
specialmente per il latte
R
:”sai misato, sembri mio nonno materno Una volta da piccola
mi diede una forte
sberla e io piansi molto Così, per dimostrare a mia nonna
che lui non c’entrava
e io ero una piagnona mi diede una sberla ancora più forte e
poi un’altra
ancora
M
si fece piccola piccola “si in effetti ho esagerato”
Shinji
“No zia, la signorina Misato ha ragione, io meritavo tutto e
anche di più anzi
ho capito di non meritare il vostro affetto me ne vado” e
iniziò a correre via
per il corridoio, ma le sue condizioni malferme lo fecero cadere di
nuovo e
perse conoscenza
Nei
giorni successivi mangiava poco e di mala voglia, non riusciva a
perdonarsi né
a perdonare il padre che l’aveva trattato così,
né le brutte cose che aveva
fatto a Toji.. sembrava che il dolore sepolto per tutto quel tempo
stesse
riemergendo, che la ruggine che aveva dentro, che il sangue avvelenato
lo
stessero sopraffacendo. In un modo assurdo di giustificare Misato (e di
autopunirsi) bevve spesso dosi ancora più massicce di latte
salato con i
risultati prevedibili
Ritsuko
era furiosa: dette un ceffone a Shinji per la sua assenza di cervello e
disse a
Misato: “Non che la tua punizione fosse una cattiva idea, ma
ha svegliato
istinti autopunitivi e altro per cui sta perdendo la voglia di
vivere….
M
con tutto quello che ha passato sull’eva, vedrai che si
riprenderà presto
R
lo spero
Solo
Asuka sembrava far breccia nel suo cuore
Quando era lei a portargli il cibo lui mangiava anche se
non molto e,
soprattutto, le chiedeva di tenerlo sulle ginocchia e di coccolarlo
Ma
non migliorava: dopo tre settimane Misato trovò il ragazzo
ubriaco e messolo
sotto torchio, Shinji confessò : si
signorina, bevo tre lattine di yebisu al giorno e bevo anche fuori,
dopo la
scuola
Partì
un ceffone micidiale ecco
perché non
tornava insieme ad Asuka ed era così spento e col fiato
strano Ora sta
diventando alcolizzato: ha ragione
Ritsuko, qui ci vuole il dottor Sigmund
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** vuoi essere mia zia? ***
Ciao
a tutti e grazie per l’affetto provato per le mie FF
Per
prima cosa rispondo ad Andy Grimm: sarò un po’
lungo, ma fornirò una chiave di
lettura per le mie opere
Comprendo
bene i tuoi dubbi, in effetti mi sono lasciato un po’ andare
Vedi
sono molto legato ai personaggi di Eva specialmente a Shinji Asuka e
Ritsuko
Sono
stato molto toccato dalle profonde sofferenze che hanno patito, dal
rapporto
tra Misato e Shinji che nel manga non è poi così
tranquillo, dal fatto che
MIsato lo sgridi severamente dopo il 4 e il 10 angelo (col 4 gli
dà pure una
sberla)
Ho
già espresso questo nell’ira di Shinji e in super
violenza
Ma
nel realizzare perdonami Shinji la storia ha cominciato a scriversi un
po’ da
sola e mi sono ispirato allo Shinji di evangelion 2, una figura molto
diversa
dalla tua Lui,
infatti, non solo dopo
tanti anni non si è ripreso ma è ancora
tormentato dai dolori subiti Così ho
fatto uscire tutto il dolore che aveva dentro, con il coup de theatre
dello
strangolamento di Asuka
Così
mi sono messo a caricare la scena con Misato che per sfogare la sua
rabbia per
Asuka, rabbia che la rende più simile a quella del manga che
non a quella
dell’anime e per far uscire la ruggine e il sangue che ha
Shinji dentro decide
di trattarlo così in una sorta di terapia d’urto La scena del latte
è anche un tributo ai
primi capitoli di new girl, in cui per fare uno scherzo ad Asuka, le fa
bere
latte salato Solo
che poi risulta
evidente che Shinji ha si rivisto ciò che di male
è in lui, ma ne è rimasto
sconvolto nel profondo
Comprendo
bene il tuo dolore per Shinji: anch’io lo provo per Ritsuko e
mi piange il
cuore a vederla carcerata, spero che in progetto A la liberino presto
New
girl mi è piaciuta tanto anche per il suo tono dolce e sono
un grande fan del
manga NGE girl of
steel 2 ma quando
compongo fic di eva mi risulta più
naturale scrivere in chiave dura anche se, come vedete, sto cambiando
in fretta
Anche nel carcere di Ritsuko
ci saranno molte
scene dure, mentre nelle altre due della trilogia ci sarà
molta dolcezza
In
effetti ho un pochino esagerato con la punizione di Shinji , ma ho
voluto
rischiare
Ciao
Andy e a presto
Vuoi
essere mia zia?
Due
sere dopo Asuka andò a
trovare i Tokugawa Dopo
vena ringraziò
sentitamente per l’ottimo pasto, poi chiese a Ritsuko di
poterle parlare in
privato
A
So che hai detto aShinji
di considerarti come una zia Ho
apprezzato molto la cosa eti
chiedo:
vuoi essere mia zia?
R
Come mai me lo chiedi? Non
sarà per invidia verso Shinji?
A
no, ci ho pensato due
giorni e desidero davvero chiedertelo
So
che i nostri rapporti non sono mai stati stretti, ma ho capito che
dovevo
chiedertelo Noi siamo molto simili Entrambe giovani, belle,
intelligenti,
laureate, realizzate professionalmente con un ottimo e prestigioso
lavoro
Sembravamo avere tutto per essere felici, ma non lo eravamo
Entrambe
segnate dalla
perdita di un genitore e con accanto l’altro con cui non
andavamo d’accordo
Entrambe segnate da forti dolori psicologici e spirituali, entrambe
alla
ricerca della vera felicità ma cercandola con
l’uomo sbagliato e senza capire
il bisogno di essere amate che avevamo Entrambe
chiuse al mondo, entrambe con poche
amicizie, entrambe indifferenti all’amore e
alla misericordia
Ritsuko
era esterrefatta da
quella analisi così profonda e di quanto le due fossero
simili, anche se, a
prima vista, sembrerebbe di no Entrambe
e rano incapaci di usare al massimo l’intelligenza per i
conflitti interiori e
l’assenza d’amore Rimase in silenzio per un
po’, poi abbracciò Asuka e le disse
all’orecchio: “Te lo saresti meritato anche solo
per l’auto analisi: come
faccio a dirti di no dato che hai ragione?
La portò da Rei e da Toskiki e
comunicò loro la notizia, rendendoli
felicissimi
R
Ora ho due nipoti, oltre
che due figlie
Rei
saltò in piedi e battè le
mani: “Ora siamo cugine, che bello” e le due si
abbracciarono, più unite che
mai
Poi
le tre donne, su idea di
Ritsuko, fecero il bagno assieme a Maya e Asuka, commossa dalla pancia
di
Ritsuko, si accoccolò a lungo ad ascoltare il cuginetto
Rei Non so se sembri
più adulta o più cucciola
A
con ira bonaria solo
Misato può dirmi cucciola
Ritsuko vedrete che dolce
sarà avere un pancione
A
da Shinji? no, mi sa che
sarà una scimmia
Tutte
risero e Asuka pianse
di gioia Aveva digerito i dolori dell’infanzia simboleggiati
dal pelouches
scimmia o, meglio, non si era accorta d’averlo fatto
Asuka
e Ritsuko erano state,
inoltre, entrambe invidiosette e ostili a Misato per Kaji
A
non mi avevi capito mamma,
come non avevi capito Shinji Con una mano ci attraeva, con
l’altra ci
allontanava. Era gentile ma non dolce come una madre, al momento buono
ci allontanava
in uno stato intermedio fastidioso
Misato
capì e pianse Asuka
aveva ragione. Lei non era stata
abbastanza espansiva prima dell’arrivo di Nadia e non aveva
nemmeno invitato
Shinji a darle del tu come Asuka. Non era stata gentile fino in fondo
incapace
di capire fino in fondo Ne
aveva da fare
per recuperare il rapporto con Shinji
Per
non scontentare la
ragazza, Ritsuko diede anche ad Asuka il bacio d’affetto
eterno
A
il fatto d’aver detto
scimmia ha un profondo significato per me. il fatto che mi stiate
accanto ha un
grande valore perché mi cura della ferita
dell’abbandono dei miei genitori
Maya lo stesso vale per me,
dato che io e Mariko
siamo state abbandonate perchè
non
potevamo renderli nonni
Anche il tuo tenermi abbracciata , Ritsuko, mi fa bene,
perché sento che non
hai paura dei miei desideri potenziali, del fatto che potrei
desiderarti
sessualmente
Grazie
per le vostre cure dissero
in coro Asuka e Maya
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** l'arrivo di Triky ***
Nei
giorni successivi Shinji
rimase in uno stato di totale chiusura verso l’esterno Non voleva mIsato accanto
a sé. Gradiva solo
la compagnia di Asuka, anche se parlava poco con lei
Dopo
un po’ iniziò a volere
accanto a sé anche Rei, anche se si limitava a farsi servire
da infermiera, a
farsi imboccare a farsi accudire Strano
ma vero, Asuka non provava rabbia o preoccupazione per la vicinanza
della
sorella al suo Shinji, sapeva infatti che Rei non rappresentava affatto
una
minaccia per lei.
Anzi
gradiva le abilità
infermieristiche, provava gioia nel vedere accudire il suo Shinji da
una mamma,
da un essere gentile e delicato “devo ammettere che per certe
cose ha una
classe e una dolcezza innate: quando nuota è elegante come
una sirena e quando
accudisce sembra una mamma, vorrei avere la sua classe” Inoltre le ricordava
quella madre che non
aveva mai avuto e vedere Shinji coccolato la faceva sentire coccolata
un po’
anche lei
Asuka
che invidia qualcosa di
Rei, incredibile
Shinji “sai
Rei, mi ricordo quando mi sono
svegliato e ti ho trovato accanto
a me
prima della battaglia contro il 5 angelo o dopo che ero stato
assorbito… ora
vorrei chiederti quello che non ti avevo chiesto all’epoca:
puoi accudirmi per
un po’? Sai ero troppo chiuso per chiedertelo”
Rei “si, non
c’è problema, baderò a te quanto
vorrai”
Era
davvero impressionante la
sensibilità e la delicatezza con cui sapeva stargli accanto,
proprio degna di
una madre
Anche
Asuka sapeva essere
sensibile e non le dispiaceva imparare la sensibilità da
Ayanami
Shinji
si faceva tenere
spesso la mano da Rei, da Asuka o da entrambe e spesso sentiva il
bisogno di
scusarsi dicendo : “Mi dispiace per tutto quello che vi sto
facendo passare”
Ma
con molta delicatezza le
due ragazze rispondevano che era giusto che si comportasse
così: aveva molto
dolore dentro e non poteva tenerlo tutto lì Del resto, in
parte, la colpa era
anche loro Comunque
erano contente di
poter fare qualcosa per lui, le faceva stare meglio
Asuka:
Ma perché non vuoi
Misato stia con te?
Shinji
non rispondeva mai a
quella domanda
MIsato
soffriva nel non
potere stare accanto al suo Shinji, ma se non la voleva lei non poteva
forzarlo, del resto nemmeno il dottor Sigmund si era fatto vedere troppo
Già,
il dottor Sigmund. Non
molto alto, di corporatura robusta, sui
quaranta, era uno psichiatra che lavorava presso la nerv e
ciò gli aveva
permesso di capire molte cose sui children
Conosceva Ritsuko e la dottoressa ebbe modo di parlargli a
lungo e dettagliatamente
della situazione
Sigmund
non si stupiva di
come fosse andata
Sigmund “Shinji ha
sofferto tanto per l’assenza della
madre Basterebbe
già questo per segnarlo
profondamente Poi
suo padre l’ha
abbandonato senza farsi problemi e così il bambino ha
rischiato di cadere
nell’autismo.
Poi
il direttore, quando l’ha
incontrato mesi fa, non ha fatto nulla per lui
Se
non me l’avesse detto lei,
dottoressa Akagi, non riuscirei a credere che non sia andato a trovarlo
nemmeno
una volta quando era ricoverato in ospedale con arresto cardiaco dopo
il 5
angelo o che, dopo la prima battaglia, non gli abbia fatto nemmeno un
complimento, anzi, come mi ha riferito il maggiore, l’ha
guardato con aria dura
e severa, neanche volesse sgridarlo per aver danneggiato troppo
l’eva.
Non
si può essere normali con
un genitore così
Sapete,
da bambini i genitori
sono come dei, tanta è l’influenza che hanno si di
noi, su come cresceremo Si
può dire che Shinji abbia fatto la guerra contro gli angeli
fin dalla culla
Sapete,
già prima avrei
voluto intervenire per visitare quel ragazzo, ma non mi sono preso la
libertà
di chiederlo, temendo che mi avrebbero detto di no e, in cuor mio,
sperando che
l’affetto di tutto lo staff bastasse o che il direttore si
convertisse
Ma
da quel che mi dite il
maggiore non è stato in grado di fare tutto e lei,
dottoressa, meno ancora
Per
vostra fortuna siete
migliorati tutti tantissimo, ma Shinji è rimasto indietro
perché era quello che
doveva cambiare di più. Il forte impatto con la vostra
felicità, poi, lo ha
fatto come scoppiare, detonare.
Anche
fargli vedere al suo
risveglio uno sconosciuto non è stata una buona idea
E’ una situazione in cui
non c’è un vero colpevole perché tutti
sono colpevoli. “
Misato,
con le lacrime agli
occhi, chiese “ allora cosa possiamo fare?”
Sigmund
Per ora bisogna
lasciarlo come evaporare, lasciare che butti fuori lentamente e
dolcemente
tutto ciò che ha dentro Non bisogna forzarlo a parlare o a
fare. Ma bisogna
anche insegnargli a parlare e a
aprirsi Non avendo avuto una famiglia alle spalle è normale
che abbia simili
problemi
nel
trattare con gli altri,
bisogna che reimpari ad aprirsi e a fidarsi
Non so quanto io possa fare
ora, perché, se
non parla con voi, non parlerà neanche con me,
perché non sa farlo Ma ha
manifestato il desiderio che il dott Tokugawa fosse suo zio,
ciò è un buon
segno Anche lei, dottore, dovrà essere pronto a stare con lui
Tokugawa certo, lo farò
sicuramente
Sigmund sa dottore, la psichiatria
è la terapia della
parola, io uso quella, non il bisturi
Tokugawa “Del resto, nei
rapporti umani, nell’anima da
curare cos’altro si può usare?”
Sigmund
“Per adesso è meglio
che resti alla finestra, tenetemi informato”
Nadia
piangendo “ ma il mio
fratellone non si riprenderà più??”
Sigmund “non essere
così drastica può farcela”
MIsato “è
stata tutta colpa mia e della mia terapia
d’urto”
Sigmund “mah neanche poi
tanto, ha solo accelerato le
cose Comunque, più che ferirlo da questo punto di vista, il
suo sfogo gli ha
fatto male come assenza d’amore, aveva bisogno di calore e di
perdono, non di botte
e punizioni ai limiti della tortura, ma, ripeto, ha solo accelerato le
cose”
Tutti
si sentirono più
tranquilli e ringraziato il dottore, promisero che avrebbero aiutato
Shinji
Ma
Nadia d’accordo con il
padre, ebbe una bella idea
Una
mattina Shinji si
svegliò e
vide accanto a sé un enorme
muso animalesco
“Un
angelo!!” urlò
Sembrava che avesse visto di nuovo Pen Pen la prima volta
Schizzò
fuori dal letto e,
ancora ansante per lo spavento, vide che si trattava di una foca, una
grossa
foca di peluche
Innanzi ad un
esterrefatto Shinji, l’animale iniziò a muoversi e
a parlare: ciao padrone, io
sono Triki la regina delle foche D’ora innanzi
sarò la tua foca personale e ti
starò sempre accanto”
Poi
con un balzo gli si buttò
tra le braccia e Shinji, ancora più confuso, notò
quanto fosse morbida e calda:
aveva un pelo favoloso e la strinse a sé con affetto Fu un
gesto irrazionale,
avrebbe detto Ritsuko, ma lui provò gioia morbidezza e, non
l’avrebbe mai
detto, calore
Ed
ecco apparire Spike il
panda, Igor l’orso e i coccodrilli Cocco e Ally:
“ciao, siamo gli amici di
Triki, d’ora in poi staremo sempre insieme” dissero
in coro
Ed
ecco finalmente apparire
l’autrice di tutto ciò: era Nadia che, nascosa
sotto il letto, aveva armeggiato
con tutti i pupazzi
Shinji
“Becky, sei stata tu?”
Nadia
“Siiii tutte
noi abbiamo un amico e ho pensato che
saresti stato meglio se ne avessi avuta una anche tu”
Shinji
“Ma io sono troppo
grande per queste cose”
Nadia
“Non si è mai troppo
grandi per l’affetto e il calore di un pelouches eppoi
l’ha detto anche zia
Ritsuko (Per la verità l’aveva detto il dottor
Sigmund, ma dato che la zia
l’aveva approvato era come se l’avesse detto lei)
Inoltre
ti piace, te lo si
legge in faccia”
Era
vero, Shinji era sorpreso
e felice per quel dono inaspettato
Shinji
“Hai detto che sono
vostri amici, su fammi le presentazioni”
Nadia
“Siiii l’orso
si chiama Igor e appartiene ad Asuka,
il coccodrillo senza fiocco si chiama Cocco e appartiene a Rei, quello
col
fiocco è Ally ed è di Maya vedessi come le vuole
bene e il panda è il mio Spike
e quel pinguino è pen pen e appartiene a Misato”
In
effetti Pen era stato
fatto entrare e si era messo, su ordine di Misato, immobile
così bene che
sembrava un pupazzo anche lui
Shinji “come anche Maya
ha un pelouches?”
Nadia
“Si te l’ho detto,
tutti abbiamo gioia ad avere un pelouches”
Shinji
sembrava vitale,
almeno un po’ e propose alla sorella: allora vieni e
coccoliamo i nostri amici
Nadia
non se lo fece
ripetere, si sdraiò con il fratello e si misero a coccolare
a turno i vari
animali, pen compreso, anche se Shinji dedicò le sue
attenzioni principalemente
a Triky Il calore e il pelo della foca lo rasserenarono e si
riaddormentò
Si
riprese verso le dieci e
trovò Nadia ancora accanto
a lui
Shinji “Ma sei stata
qui tutto il tempo?”
Nadia “Certo dormivate
così bene abbracciati, come
marito e moglie, era una gioia vedervi”
Shinji,
non molto convinto,
“se lo dici tu..”
Osservando
la foca e il modo
di fare della cara sorella, si sentì come contagiato, come
toccato nel profondo
e cominciò a provare affetto per quell’animale
Come se gli avesse letto nella mente, Triky si mise a
parlare
Triky
“Padrone, mi porti a
fare un giro per la casa assieme a Spike e a zia Becky?”
Shinji
“Si triky andiamo
subito” Il
ragazzo si vestì e dopo
diversi giorni lasciò la stanza
e fece
un giro per la villetta di Misato Fortunatamente non
incontrò nessuno,
altrimenti si sarebbe richiuso in sé stesso Ma anche questo
non fu casuale,
perché tutti si erano tenuti lontani Solo Rei e Asuka si
erano nascoste
abbastanza vicino da poter ascoltare almeno i passi, da poter capire
che Shinji
si fosse alzato
Rei “è
incredibile che si sia mosso così in
fretta “
Asuka “quando Becky si
mette in mezzo”
Rei
(ridendo) non
sottovalutare i poteri di Cocco, con me è stato fenomenale
Asuka
(ridendo) mai quanto il
mio Spike
Videro
passare i due, anche
se solo per pochi attimi
Asuka
“incredibile tiene
anche in braccio la foca”
Rei
“e sembra contento di
averla”
Dopo
il giro Shinji espresse
il desiderio di fare colazione Giunti
in
cucina, appoggiò Triky su un tavolo su cui Nadia
appoggiò Spike e si mise a
preparare Notò che la sorella aveva messo due piatti davanti
ai loro amici
Becky
“devi preparare anche
per loro”
Shinji
“certamente” e,
avvicinatosi a Triky, la accarezzò con affetto, mentre Becky
le diede del cibo
con un cuchiaio vuoto
Triky
“Ahm che
buono questo pesce!! “
Nadia
“E non è finita, ecco
un bel piatto pieno di pesce per te e uno pieno di bambù per
Spike” e, detto
questo, piegò le loro teste nel piatto, come se mangiassero
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** simpatico equivoco ***
ciao a tutti ed ecco un doppio aggiornamento Ero infatti indeciso tra un capitolo lungo e due brevi e ho preferito la seconda ipotesi Sai Andy ammetto di non aver pensato all'idea che, in matrimonio, Gendo potesse costringere Shinji e Asuka a sposarsi ma ci penserò, anche se nonn sarà facile ciao
I
due fratelli consumarono le
loro colazioni e Shinji chiese se avesse potuto vedere almeno Rei e
Asuka
Nadia
andò a chiamarle
Le
due ragazze entrarono
timidamente e chiesero a Shinji come stava
Il
ragazzo, ancora più
timidamente, rispose “Oggi mi sento meglio, Nadia
è stata fantastica Semmai
siete voi che dovete scusarmi per
tutto quello che vi faccio passare”
Rei
fu tentata di dirgli di
Sigmund, ma sapeva che non doveva dire nulla Così gli si
avvicinò e gli
accarezzò i capelli, con gentilezza e affetto
“Vedi, non devi preoccuparti per
noi Tu hai sofferto tanto e devi riprenderti Noi faremo
l’impossibile per aiutarti
“
Asuka
“ Perfettamente
d’accordo e quando vorrai parlare o chiederci consigli, noi
ci saremo Potrai
sfogarti quanto vorrai”
Shinji
“Vorrei vedere la
signorina Misato, ma ho paura, so di averla ferita tanto, che la sua
non era
solo rabbia, ma anche espressione del suo dolore per quanto
l’avessi
ferita Ho ferito e
deluso tutti io non
valgo nulla, sarebbe meglio per tutti che io me ne vada
io…”
Ma
non potè finire la frase
perché Asuka lo fermò con un
abbraccio,
e tenne teneramente la testa sulla sua spalla “Misato mi ha
spiegato tutto, lei
non è dlusa da te, anzi, è molto dispiaciuta per
averti ferito così E’ lei che
vuole essere perdonata da te”
Shinji
“Quanto è importante
la tenerezza e il calore, io ho ricevuto solo calci nella vita, ti
prego, tienimi
abbracciato a lungo”
Asuka
“Per tutto il tempo che
vuoi” lo disse con una dolcezza incredibile e a Shinji non fu
possibile
trattenere le lacrime
Rei
“Non pensare di essere un
peso per noi, anzi, aiutarti ci rende tutti più umani, ci fa
crescere. In un
certo senso siamo noi che dobbiamo chiedere scusa a te”
Dopo
il lungo abbraccio
Shinji si fece coraggio e chiese che di li a dieci minuti Misato
giungesse
nella sua camera Aveva paura, ma doveva provare
Non
appena vide la la donna
le disse “Signorina, mi dispiace per tutto ciò che
le ho fatto, può punirmi
come desidera”
Ma
misato scoppiò in preda a
un pianto dirotto e strinse Shinji
a
lungo, senza riuscire a proferir parola
Alla fine gli disse “Perdonami Shinji, non
volevo farti così male, non
sono stata all’altezza di essere la tua tutrice”
Shinji
“No, è colpa mia”
Misato
“No è soprattutto mia,
ma, se lo vorrai, possiamo recuperare”
Shinji
“Si, lo voglio anzi,
vorrei già chiedere una cosa”
Misato
“Cosa?”
Shinji
“Si ricorda quando mi
ha visto nudo la prima volta che sono andato a casa sua?”
Misato
“Nostra, non mia”
Shinji
“Si nostra E’
stato un incidente, ma vorrei che mi
vedesse nudo ora Sarebbe un segno del fatto che la vedo come una madre,
che mi
posso abbandonare a lei, alle sue cure”
Misato
“Va bene, fai pure”
Shinji
si spogliò e non ebbe
vergogna Poi prima di rivestirsi, disse “Chissà se
mi vedesse Asuka ora” Ma
un terribile grido, proveniente dalla
porta squarciò l’aria, una massa verde
attraversò l’aria a folle velocità e
colpì Shinji Il
ragazzo si ritrovò Cocco
in pieno volto, subito seguito dagli altri pelouches
Asuka
“Maniaco, pervertito,
sei appena guarito e subito ti metti a fare certe cose con
Misato”
Rei,
con la massima
tranquillità disse alla sorella “Che
c’è di strano? Anch’io ho visto Shinji
in
tutta la sua virilità una volta.
Non hai
mai visto un ragazzo senza veli?”
Ma
Asuka strillò ancora più
forte “Siete tutti dei pervertiti, l’unica persona
seria è il signor Kaji”
e corse via
Tutti
si misero a ridere, non
si sa se per la reazione di Asuka o per il fatto che avesse detto che
Kaji era
una persona seria….
Misato
“Non temete, presto si
calmerà”
Shinji
“Rei, dici che se mi
avessero visto i tuoi genitori l’avrebbero presa bene?
“
Rei,
scherzando “Temo che mio
padre non l’avrebbe presa bene, ma non temere.
Anzi mi chiedo cosa sarebbe successo se invece di me
avessi visto Asuka
fuori dalla doccia quella volta”
Shinji
“Di sicuro non ne
sarei uscito vivo”
Poco
ma sicuro dissero
Rei e Misato ridendo
“Decisamente
Shinji sta
migliorando disse Ritsuko entrando”, trattenendo a stento le
risate
Tutti
divennero
imbarazzatissimi, ma Ritsuko non ci fece caso e, abbracciato il nipote
gli
disse “Non preoccuparti, non me la sono presa. Ora
è il mio turno a tenerti
abbracciato”
Shinji”
Volentieri” e rimase
stretto a zia Ritsuko a lungo, fino ad addormentarsi
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** tra le braccia di Yui ***
Mentre
teneva abbracciato il
ragazzo, Ritsuko non potè fare a meno di pensare a quando
aveva reincontrato
Yui e a ciò che era accaduto tra loro, a ciò che
si erano dette Mentre
camminavano per i corridoi della nerv,
Ritsuko si era sentita profondamente toccata dalle parole di perdono
che la
donna aveva avuto per lei e sua madre riguardo al fatto che fossero
state le
amanti del marito
Ritsuko
“Sai Yui, non credevo
che avresti potuto perdonarci per quanto avevamo fatto”
Yui
“Perdonarvi era giusto, a
mio avviso, e poi entrambe avete pagata cara quella relazione, siete
state
usate senza vero affetto specialmente tua madre”
Ritsuko
“Già, mi ha scelta
solo perché ero carne più tenera e controllabile
e con 20 anni di meno”
Yui
“Anche se sono convinta
che, almeno per te un po’ d’affetto
l’abbia provato”
Ritsuko
“Magra consolazione
Ma del resto dovrei prendermela con me stessa per essermi innamorata di
uno
così Comunque
non sai il calore e la
pace che mi hai dato con il tuo perdono ”
Yui
“Ne sono felice Del resto
lo capisco, io stessa so di aver molto bisogno di perdono per
ciò che ho
fatto a Shinji, in
pratica l’ho
abbandonato “
Ritsuko
“Eri convinta che
Gendo avrebbe fatto il padre, invece..”
Yui
“Già”
Ritsuko
“Comunque avrei
bisogno di una cosa, ancora”
Yui
“Cosa?”
Ritsuko
“Vorrei che tu mi
abbracciassi, ho bisogno di un contatto fisico oltre che di parole di
perdono
Yui
l’abbracciò e mentre la
teneva stretta le sussurrò “Desideri anche
l’abbraccio di tua madre ora che la
vorresti accanto perché sei incinta, vero? Ora che stai
cominciando a capire
cosa significhi l’essere madre, vero? Ora che vorresti
perdonarla e
avere il suo perdono?
Scusa se
sono stata severa prima sul tuo atteggiamento freddo, ma è
che, come madre, so
che la dolcezza è fondamentale senza di essa che madre
sei?”
Alcune
lacrime scesero dalle
guance di Ritsuko “Hai colto nel segno Yui, grazie per avermi
capita Ora che ti
conosco meglio so perché sei così speciale
e sei riuscita a capire Gendo.. non
dimenticherò le ore passate insieme,
saranno un ricordo preziosissimo”
Yui
“Grazie e ora godi
quest’abbraccio materno come se fosse dato da tua
madre”
E
Ritsuko rimase a lungo come
tra le braccia di sua madre
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** pensieri e confidenze ***
Confidenze
e pensieri
Una
mattina Toskiki e Kaworu stavano preparando la colazione. Dato che era
particolarmente presto, Kaworu
approfittò dell’occasione per chiedere al dottore
una cosa che gli stava a
cuore da parecchio tempo
Kaworu
“Certo che è molto bello l’affetto e la
tenerezza che lei ha per la dottoressa,
anche da gesti semplici come portare la colazione riesce a mettere un
affetto e
una sensibilità profonda”
Toskiki
“Già, ma penso che ci sia dell’altro che
tu voglia dirmi..”
Kaworu
“Già, era da tempo che volevo dirle tante cose, ma
avevo paura di essere
frainteso…”
Toskiki
“Non temere, dimmi pure”
Kaworu
“Vede stando con lei e con Rei ho imparato che la tenerezza
è importante, che
tra uomo e donna non vi è solo il letto, ma vi è
ben di più, vi è l’affetto
l’un
l’altra che è davvero intenso”
Toskiki
“Infatti è così.. indubbiamente noi
uomini, specialmente da ragazzi tendiamo a
guardare troppo il letto, ma in realtà l’affetto
è fondamentale, meno male che
ci sono le ragazze a insegnarcelo”
Kaworu
“Già e io sono contento che me l’abbiate
insegnato, del resto anche Shinji non
ne ha avuto da bambino e guarda come si è ridotto”
I
due rimasero in silenzio per circa un minuto, con aria triste, poi
Kaworu
riprese “Inoltre, mi sto affezionando molto alla dottoressa,
credo di volerle
bene e vorrei che fosse felice e sono contento che stia con lei, con un
uomo
che la rende davvero felice”
Toskiki
(felice) Capisco i tuoi sentimenti e ti ringrazio e non
ti preoccupare, le cose tra noi vanno bene e
il matrimonio è vicinissimo ormai
Kaworu
“Vede, con i miei poteri angelici, non ho avuto problemi a
leggere nell’animo
della dottoressa e a vedervi la gioia
Però, nel contempo, vedo in essa una ferita,
del dolore che ancora non
si rimarginano”
Toskiki
(preoccupato) “A cosa ti riferisci?
Kaworu
“A qualcosa che vorrebbe dirle, ma non si sente pronta a
farlo, come se temesse
di non essere capita. Le
parli e cerca
di farla aprire
Toskiki
(cercando di sdrammatizzare) “spero che non si riferisca al
suo desiderio di
avere un gatto”
Kaworu
“No è qualcosa di più
profondo”
Toskiki
scompigliò ancora una volta i capelli di Kaworu
“Ti ringrazio, è così che
agisce un vero uomo: parla diretto e sincero e si preoccupa delle
persone care”
Per
un paio di giorni, però, Toskiki non ebbe il coraggio di
parlare con Ritsuko:
da una parte si sentiva un po’ scavalcato, perché
pensava di conoscerla bene,
dall’altra aveva paura di essere indiscreto di ferirla Fu Rei a risolvere la
situazione Come
ogni sera, infatti, il buon dottore la
stava coccolando La
fata turchina amava
quel calore, quell’affetto, quelle attenzioni, quel essere
presa in braccio e
coccolata, quel poter riposare sul petto paterno, avere qualcuno da
chiamare
papà. Certo, da Kaworu si faceva coccolare spesso, facevano
l’affetto come erano
soliti dire, ma se grazie a Kaworu aveva appreso l’affetto
tra uomo e donna, da
Toskiki aveva appreso l’affetto di un padre, un sentimento
diverso ma non meno
importante, di cui non aveva mai goduto nella vita
Rei
“Sai papà, con Gendo non avevo mai imparato cosa
volesse dire avere un padre
anzi non gli avevo nemmeno mai detto una volta grazie, la parola della
gratitudine Ma tu
mi hai insegnato cosa
significhi l’affetto di un padre, il suo calore. Te ne sarò
grata per sempre, anzi, ti amerò
per sempre”
Toskiki
“E tu mi hai insegnato quanto sia bello essere padre piccola
mia Anch’io
ti sarò grato per sempre”
Continuò
a tenerla sul petto e a coccolarla per un po’, poi Rei disse
“Penso che Shinji
sia ancora più solo e disperato di me da questo punto di
vista, dobbiamo fare
di tutto per aiutarlo”
Toskiki
“Si hai perfettamente ragione (Un'altra che mi parla di
shinji… ma del resto,
con tutto il non affetto ricevuto è logico che stia
così male)
Rei
“Papà, mi porti in braccio e mi fai fare un
giro?”
Toskiki
“Si certo” e fecero un lungo giro per la casa, al
termine del quale il buon
dottore ebbe l’idea e, preso il coraggio a due mani, disse a
Rei “Sai Kaworu mi
ha detto che mamma ha una ferita nel suo cuore di cui non riesce a
parlare..
hai qualche idea su cosa sia?”
Rei
“Penso di si Io
stessa avrei voluto
parlartene ma ritenevo opportuno aspettare ancora un po’ Vedi penso che
sia ciò di cui stiamo
parlando ora, è il bisogno di un padre
Lei non ha avuto un vero padre e ciò
l’ha tormentata a lungo nel suo
animo Gendo
era un po’ una figura
paterna, oltre che il suo amante “
Toskiki
“Comprendo bene perché non vuole dirmelo, ma
riuscirò a farla aprire, stanne
certa”
Nel
frattempo Ritsuko e Maya si stavano dando la buona notte La dottoressa non riusciva
a mandar via la
sua allieva perché aveva una cosa da confidare a Maya, ma
non riusciva ad
aprirsi Fu Maya che
intuitolo riuscì a
chiederle “C’è qualcosa che non va?
Sembra che tu abbia qualcosa da dirmi ma
non riesca a farlo”
Ritsuko
si è vero
Maya
“Su mi dica pure, se posso farò di tutto per
aiutarla”
Ritsuko
“Vedi maya tu non hai paura del parto?”
Maya
“Si ma ho trovato vari modi per neutralizzarla”
Ritsuko
Come?
Maya
“In primo luogo penso a Shinji
e agli
altri, a quanto hanno sofferto sugli eva
Innanzi alle loro sofferenze, credo che un parto sia poca
cosa
Poi
penso a quanto abbiamo sofferto io e Mariko per il fatto che ci hanno
cacciate
di casa, non dei nemici, ma i nostri famigliari
E questo solo perché eravamo lesbiche!!
Innanzi a quel dolore tante cose spariscono Infine penso la dolore
dello stupro”
Ritsuko
“Mi dispiace Maya”
Maya
“Non ti preoccupare, non mi hai fatto soffrire, anzi, mi hai
permesso di
confidarmi, di aprirmi e ciò mi fa bene
Del resto in voi ho trovato delle persone meravigliose che
mi vogliono
bene, mi accettano così come sono
A ben
vedere anche lo stupro mi ha dato due cose buone: un ulteriore
dimostrazione
del vostro affetto e un bambino”
Ritsuko
“Ma presto avrai un figlio, i tuoi ti accetteranno”
Maya
“Non credo, dato che lesbica sono e lesbica rimango”
Le
due rimasero a guardarsi negli occhi per un po’
Non erano cose da poco quelle che si erano dette e si
sentivano libere
da un peso Poi Maya, con un atteggiamento da maestra, intuito
ciò che si
agitava nell’animo di ritsuko, le disse “Su, non
trattenerti. Come ha detto
Sigmund un vantaggio di essere donna è che possiamo piangere
senza problemi”
Ritsuko
si accoccolò tra le braccia di Maya e pianse a lungo,
commossa per gli
insegnamenti datele dall’allieva
Ritsuko
“Per una volta la maestra sei stata tu
Del resto, sai, io non ho avuto un padre e questo mi ha
fatto soffrire
molto”
Dopo
aver curato le ferite della maestra, Maya andò in camera da
Mariko
Dopo
un minuto, Toskiki entrò nella stanza della futura
moglie”
Toskiki
rit-chan, posso entrare
Ritsuko
certo, entra pure
Toskiki
sai cara, c’è una cosa che volevo
chiederti
Ritsuko
dimmi pure
Toskiki
sai è da un po’ che non ti capisco: mi sembri
strana, oserei dire assente, come
se ti mancasse qualcosa, come se non ti rendessi del tutto felice
Ritsuko
si sentì toccata sul vivo
Rimase in
silenzio per un po’, poi disse: vedo che hai capito. Del
resto non sapevo come
dirtelo Il fatto è che sto capendo che in fondo ho sempre
sentito la mancanza
di un padre e Gendo è stato un sostituto della presenza
paterna Ora che ho
te dovrei essere felice, eppure
qualcosa non va, sento il peso di questa assenza paterna
Toskiki e cosa posso fare per
aiutarti?
Ritsuko sembra infantile dirlo, ma
vorrei che tu mi
trattasi da bambina, che potessi essere una bambina volte che potessi liberare
ciò che ho dentro e
tornare all’infanzia
Del
resto non ti ho detto, né
a te né a nessuno di come la dottoressa Yui mi abbia
consolata quando ci siamo
reincontrate Mentre
andavamo alla
gabbia, mi sono aperta a lei, sapessi quanto mi ha fatto bene che mi
consolasse, che mi perdonasse per essere stata l’amante del
marito! Ma le sue
parole di perdono non mi bastavano e, alla fine, ho avuto bisogno di
chiederle
un contatto fisico, di abbracciarmi! Avevo bisogno di sentirmi amata,
di
sentire una madre vicino, di far pace con Naoko, di sentire
l’amore di mia
madre Lei
capì, sai com’è, noi donne
siamo molto intuitive, le madri poi e mi tenne stretta per vari minuti
Fu un
abbraccio così caldo e dolce, protettivo e ritemprante, mi
sentivo davvero
meglio alla fine Ricordo
bene le parole
che ci siamo dette
Ritsuko
“Comunque avrei
bisogno di una cosa, ancora”
Yui
“Cosa?”
Ritsuko
“Vorrei che tu mi
abbracciassi, ho bisogno di un contatto fisico oltre che di parole di
perdono
Yui
l’abbracciò e mentre la
teneva stretta le sussurrò “Desideri anche
l’abbraccio di tua madre ora che la
vorresti accanto perché sei incinta, vero? Ora che stai
cominciando a capire
cosa significhi l’essere madre, vero? Ora che vorresti
perdonarla e
avere il suo perdono?
Scusa se
sono stata severa prima sul tuo atteggiamento freddo, ma è
che, come madre, so
che la dolcezza è fondamentale senza di essa che madre
sei?”
Alcune
lacrime scesero dalle
guance di Ritsuko “Hai colto nel segno Yui, grazie per avermi
capita Ora che ti
conosco meglio so perché sei così speciale
e sei riuscita a capire Gendo.. non
dimenticherò le ore passate insieme,
saranno un ricordo preziosissimo”
Yui
“Grazie e ora godi
quest’abbraccio materno come se fosse dato da tua
madre”
E
Ritsuko rimase a lungo come
tra le braccia di sua madre
Toskiki capisco, ora tutto mi
è più chiaro
Del resto, come orfano certe cose le capisco
bene
Ritsuko
Già, eppoi in fondo
era destino che adottassi Rei: l’ho seguita per anni e poi mi
sembra come se
l’avessi adottata da sempre
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** un opera dell'uomo ***
Un’
opera dell’uomo
Questo
capitolo è un tributo
all’omonmimo episodio: in esso esprimerò infatti
ricordi e pensieri di Shinji e
Misato e non solo
Vi
piace il carcere di
Ritsuko con i suoi nuovi sviluppi d’azione? Il
remake di the end è solo all’inizio…
Una
mattina, mentre facevano
colazione da soli dopo tanto tempo, Shinji riuscì finalmente
a confidare una
cosa a Misato
Shinji
“Sa signorina, c’era
una cosa che volevo dirle da tempo”
Misato
“Dimmi pure”
Shinji
“Non sono mai riuscito
a parlarle veramente di ciò che successe in quei giorni,
quando lei ha
affrontato quel mostro della Jpl”
Misato
“Abbiamo affrontato,
perché se non l’avessi tenuto fermo con
l’eva, non sarei mai riuscita
ad entrarvi”
Shinji
“E’ vero
Sa, non può nemmeno immaginare che colpo mi
è venuto quando ho visto che stava cadendo”
Misato
“E’ vero,
quel’aggeggio non stava certo fermo.. ci è voluto
tutto il mio addestramento
militare per non perdere l’equilibrio e cadere
giù”
Shinji
“Si, ma non è solo
quello… io
sono stato veramente felice
di vederla sana e salva, ho veramente temuto di perderla Solo allora mi sono reso
conto di quanto lei
fosse importante per me”
Misato
“Capisco ciò che
dici, in effetti non ci siamo parlati molto
a cose fatte,
sapevo che la pensavi così, ma non ho avuto il coraggio
d’interrogarti
O
d’incoraggiarti a esprimere
le tue emozioni, perdonami”
Shinji “Nessun problema Del resto ci ho pensato
molto in questi
giorni perché mi sta succedendo lo stesso… non
riesco a dire quanto lei e il
signor Kaji siate importanti per me, non lo do a vedere e temo di farvi
del male,
ma proprio non riesco a parlare”
Misato
“Non temere, sappiamo
cosa stai passando e quali siano i tuoi veri sentimenti, per cui non ti
forziamo”
Shinji
“Vi ringrazio dal più
profondo del cuore”
Misato
“Siamo i tuoi
genitori eppoi
anche per me non è stato
facile fare quella missione.. temevo che saresti stato ferito se mi
fosse
accaduto qualcosa, ero combattuta tra il desiderio di proteggerti e
quello di
proteggere il mondo Ma dato che ho visto il second impact, non potevo
tirarmi
indietro
Del
resto, anche se alla fine
ho ricevuto un encomio solenne, la vera ricompensa è stata
tornare da te sana e
salva”
Shinji
“Sono commosso”
I
due rimasero in silenzio
per un po’, poi il ragazzo proseguì “Sa,
ricordo bene le mattine prima e dopo
in cui era entrata tenendosi la pancia, come se avesse appena
vomitato…. È
stato grandissimo lo sbalzo rispetto a
quando io e pen l’abbiamo vista in uniforme: lei era
così bella”
Misato
“Ti ringrazio”
Shinji
“No, vede, è che non
sono mai riuscito a dimenticarla.. non so, ma era come se la sua
bellezza in
qualche modo mi avesse fatto bene, come se ne avessi avuto bisogno,
come se mi
avesse nutrito, oserei dire purificato
Era
da tanto che volevo
chiederle di rimettersi quegli abiti e di lasciare che ne venissi
nutrito
Inoltre
era come se avessi
visto un altro lato della sua personalità, come se
l’avessi vista per la prima
volta come una donna
E’
stata infatti la prima
volta in cui ho visto veramente degli abiti femminili, una donna
vestita
bene
MI
ricordo, poi, quando si è
provata quel vestito nuovo per il matrimonio.. lo ha mostrato ad Asuka
e ne
avete parlato a lungo
Io
non trovavo motivo di
parlarne così tanto ma ho dovuto ammettere che voi donne
siete diverse”
Misato
“Già “
Quella
sera Misato si mostrò
a tutti in uniforme, elegante e ben vestita, suscitando
l’ammirazione delle
figlie e, ovviamente di Kaji
Shinji
la guardava in
silenzio, mentre Asuka e soprattutto Rebecca non si stancavao mai di
chiedere
particolari su quella missione e di ricordare l’episodi
dell’abito del
matrimonio
Asuka
“Hai ragione Shinji,
per noi donne è normale vedere così tanto in un
abito, esaminare i dettagli a
lungo, mentre voi uomini guardate solo certe
cose”….. aggiunse maliziosa
Nadia,
invece, con suo solito
entusiasmo, aggiunse “Vedrai quando Asuka si
proverà l’abito da sposa: ci
metterà mesi per prepararlo e guardare tutti i dettagli e tu
dovrai starle
sempre accanto per consigliarla”
Il
povero Shinji era visibilmente
sconvolto all’idea…..
Ma
il caso volle che proprio
quella sera giungessero i futuri coniugi Tokugawa a fare un saluto
Ritsuko
fu molto interessata
al racconto e non riuscì a trattenenersi
dal
dire : “Scusami se non ti
ho detto nulla, ma sapevo che tutto sarebbe finito bene,
perché eravamo stati
noi a fare il sabotaggio
Non
potevo impedirti di
agire, perché ciò avrebbe significato rivelare
segreti che non avrebbero potuto
essere rivelati nemmeno ad un ufficiale del tuo rango. Speravo che
avresti
subdorato il tutto, ma, purtroppo, non l’hai fatto ”
“Misato
“E alla fine ho
finito con l’aiutarvi, perché ho coperto alla
perfezione il vostro gioco,
vero?”
Ritsuko
“Proprio così, il
merito del blocco del robot è andato tutto a te”
Misato
“E penso che qui ci
sia un altro furbone che non mi abbia mai detto
nulla….”
Una
goccia di sudore apparve
dietro la testa di Kaji che, terrorizzato, rispose
“è vero Katsuragi, sono
stato anch’io implicato.. ho organizzato tutto io”
Misato
“Apprezzo la
sincerità, altrimenti non sarei stata gentile con te per
quattro mesi”
Il
solo pensiero di una
simile punizione era in grado di far cadere Kaji in
depressione…. per cui sapeva
di non poter non confessare
Tutti
risero, compreso Shinji
che non aveva mai smessso di guardare la madre pieno di gioia: aveva
bisogno di
quella bellezza che lo stava nutrendo
Poi,
pieno di gioia e di
allegria, non potè
esimersi dal dire “Sa signorina, ricordo la mattina
precedente in cui è andata
a scuola… era seduta in modo così buffo, con
quella fetta di pane in bocca..
sembrava la mia
Triki con un pesce in
bocca!!”
Misato ridendo “Si, a
ben pensarci hai proprio
ragione”
Triki
“una foca, sembrava una
foca fatta e finita”
Ovviamente
era Nadia che
muovendo la pinnuta, ne imitava la voce
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** i complessi di Ritsuko ***
Salve
a tutti In questo capitolo ho cercato di indagare nel complesso
rapporto tra Misato
e Ritsuko
So
che le mie idee potrebbero non essere condivisibili, per cui recensite
senza
paura
Ritsuko
non potè non
notare lo strano sguardo
che aveva Toskiki verso Misato
Ritsuko
pensando “Non è possibile, non devo essere gelosa,
lui è attratto solo da me,
lui ama me” ma
la sua gelosia aumentava
Giunti
a casa (rei dormiva già e Mariko e Maya erano uscite a
distrarsi) non potè
trattenere un’attacco di gelosia e
schiaffeggiò Toskiki
Toskiki
“perché mi hai picchiato?”
Ritsuko
“ti ho visto sai, ho visto come
la
guardavi..”
Toskiki
“Ma cosa vai a
pensare, io amo solo te”
Ritsuko
imperterrita “Misato è così bella,
scommetto che ci hai pensato..”
Toskiki
“Per me sei la mia dea, l’unica donna al mondo
Ma perché di
punto in bianco
ragioni così? Non siete amiche da tempo?”
Ritsuko
“non cercare di sviare il discorso” e
partì un nuovo ceffone
“Se non vuoi sposarmi va pure,
crescerò il
bambino da sola, se vuoi metterti con Misato va bene, basta che non mi
prenda
in giro “
A
quel punto Toskiki le afferrò le braccia
e le diede un bacio lungo appassionato
Ritsuko
cercò di resistere, ma non potè non abbandonarsi
a un bacio siffatto
Dopo
che si fu calmata, il dottore la strinse
e le chiese “Rit – chan
perché ti sei infuriata così?”
Ritsuko
“Lo ammetto, ho avuto un attacco di gelosia. Misato era così
bella e tu la
guardavi”
Toskiki
“E’ vero, chi non l’avrebbe fatto? Sono
pur sempre un uomo
Ma
abbandonare te…. ce ne corre”
Ritsuko
“Ho anche avuto il dubbio che tu stia con me per il bambino,
dopo tutto hai
detto, quando ti ho annunciato la gravidanza, che non potevi non
sposarmi”
Toskiki
“è vero, ma intendevo dire che ti avrei sposato
comunque, semplicemente mi
avevi tolto gli ultimi, piccolissimi dubbi
Io ti amo e ti avrei sposata lo stesso”
Ritsuko
“ In fondo è accaduto tutto così in
fretta, temevo che, passati
gli entusiasmi, ci stessi ripensando”
Toskiki
“Impossibile, ma credo che ci sia
dell’altro”
Ritsuko
“In fondo hai ragione Sono
sempre stata
invidiosa almeno un pochino, di Misato
La guardavo dall’alto in basso per nascondere i
miei dubbi, il mio senso
d’inferiorità, l’invidia per la sua
maggiore abilità e spigliatezza
a stare con gli altri, per aver avuto un
padre, per quanto orribile
Che
donna meschina sono In
fondo ho sempre
invidiato un po’ la mia migliore amica, mi sono sempre
sentita in competizione,
una competizione che sentivo di non poter vincere
Ecco il motivo per cui ero severa con lei più
che con chiunque altro, Maya compresa
Del resto la invidiavo per il fatto che si fosse messa con
uno come
Kaji.. io, in realtà gli volevo più bene di
quanto non volessi ammettere, ma
non ho mai avuto la volontà di farmi avanti”
Toskiki
“MI dispiace, ma penso che manchi qualcosa”
Ritsuko
“Già, in fondo non ho mai avuto relazioni stabili
nella mia vita, sono sempre
vissuta da sola: mio padre non è mai esistito, mia madre era
così assente,
venivo solo dopo il lavoro, quando le faceva comodo E Gendo ci ha solo
sfruttate Non
potevo vivere solo con mia
nonna e alla fine mi sono rimasti solo i gatti che non potevo curare
per i
ritmi di lavoro Misato
l’ho conosciuta
solo all’università e dopo siamo rimaste separate
a lungo, lei prima ad
addestrarsi militarmente e poi in Germania a lavorare, mentre io sono
rimasta
sempre in Giappone Tu
sei stata la prima
relazione veramente forte, il primo uomo che mi abbia amato veramente a
fondo E mi sento
così insicura, temevo che
mi avresti abbandonata, in un modo o nell’altro”
Toskiki
“No, io ti amo più della vita, non ti
lascerò mai, anche se fosi sterile”
Ritsuko
“Un tempo non mi sarebbe interesato di essere sterile, in un
certo senso lo ero
psicologicamente, ma ora vedo questa gravidanza come il più
bel dono del
destino
Poi,
accarezzando la pancia “Perdonami piccolo se hai una madre
disastrosa come me,
non sono degna di portarti”
Toskiki
“No, nessuno è perfetto, l’importante
è migliorarsi , sono certo che sarai una
madre meravigliosa, perché sei migliorata così
tanto”
Ritsuko
“grazie”
Toskiki
“Solo che non capisco, devo sentirmi invidioso di
Kaji?”
Ritsuko
“No, in fondo so che lui non è fatto per stare con
me, non potrei mai renderlo
felice Tu sei
adatto per me Ero
triste anche perché ti amavo tantissimo”
Toskiki
“E non mi perderai”
Ritsuko
“Mi dispiace di averti picchiato, potrai mai
perdonarmi?”
Toskiki
“Non ho mai provato nulla contro di te Quei colpi non mi
hanno fatto male E’
la perdita del tuo amore che mi avrebbe
ferito, ma tutto va bene”
Ritsuko
“Permettimi di curarti le guance, sono così
rosse”
Toskiki
“va bene dottoressa”
Fatta
la medicazione con un po’ di ghiaccio Ritsuko si sedette
sulle ginocchia del
dottore e gli chiese “Penso che debba offrirti una notte di
fuoco per farmi
perdonare”
Toskiki
“o per sentrimi vicino? Non hai bisogno di sesso, ma del mio
amore, di qualcuno
che ti stia accanto, riposa tra le mie braccia”
La
dottoressa si accoccolò e sentì un caldo tepore,
si sentì in pace, sentì che
non sarebbe mai stata abbandonata, per la prima volta si
sentì al sicuro
Ritsuko”Amore,
grazie di esistere, grazie di essere sempre con me”
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** genitori e figli ***
Nei
giorni seguenti Shinji continuava
a passare sempre più tempo con Misato, si faceva
abbracciare, stringere e alla
fine si confidò
Shinji
“Sa signorina, non sa
quante volte avrei voluto chiederle di stringermi, di darmi il suo
affetto Ne
avevo bisogno e non osavo chiederlo eppure sapevo che lei possiede un
grande
calore di cui tanto avrei avuto bisogno
Misato
La colpa è anche mia
che non ti ho voluto scaldare abbastanza e che avevo paura a
chiedertelo. In
pratica è colpa d’entrambi o, soprattutto mia,
dato che sei così chiuso e non
riesci ad aprirti. Anche ora dopo tante difficoltà e
progressi sono emerse le
tue difficoltà
Io
avrei dovuto darmi da fare
per aiutarti, invece.. Sai
quella volta
che ero andata al matrimonio?
Shinji
si (e provò un certo
rossore al ricordo del suo primo bacio con Asuka)
Misato
Ecco, già quella sera
provavo tristezza, un senso di fallimento, un non essere stata una
buona madre
per te Perdonami
Shinji
Shinji
(accocolandosi sul suo
grembo) La perdono di cuore, del resto ho imparato che ci vuole anche
un padre
per crescere i figli, specialmente se maschi… se avesse
avuto accanto il signor
Kaji sarebbe stato tutto diverso
Misato
capì e i due rimasero
in silenzio a lungo Poi
Shinji propose:
signorina mi farebbe il bagno? Mi farebbe sentire meglio e
più unito a lei
La
ragazza acconsentì e capì
che Shinji aveva ragione: il bagno li stava rendendo più
uniti Dopo lo
coccolò a lungo
Ritsuko
si stava facendo
coccolare da Toskiki: aveva un gran desiderio d’affetto ora
che era incinta
Ritsuko
“Sai Toskiki, sono
davvero fortunata ad avere un uomo come te, sei così dolce,
a volte non mi
sembra di meritarti”
Toskiki
“Non dirlo nemmeno
per scherzo. Del
resto a volte mi chiedo
anch’io se mi merito una donna
bella e
intelligente come te
e una figlia
adorabile come Rei”
Ritsuko
“ Come sono cambiata:
io che stavo con l’uomo sbagliato e non pensavo
d’avere il senso materno e ora
sto con un uomo così perfetto e ho per figlia Rei: non mi
sembra vero Dai
tienimi sul tuo grembo
Il
buon dottore l’aiutò a
sdraiarsi e riprese a coccolarla
Ritsuko
“Sai, la mia felicità
mi sta insegnando che in fondo Shinji abbia ragione: tutti noi
desideriamo
essere amati e coccolati Lui
ha avuto
una vita difficile più di tutti e dobbiamo darci da fare per
aiutarlo, proprio
non lo posso biasimare”
Toskiki
“Già del reso è anche
un po’ colpa mia, avremmo dovuto dargli più
spiegazioni al suo risveglio Non
dirgli nulla, anche se non sembrava, si è
rivelato controproducente Comunque
per
ora è meglio che si apra con le donne perché ha
bisogno della vostra dolcezza
comprensione e femminilità, ma sono d’accordo con
Kaji che, quando starà
meglio, noi uomini faremo la nostra parte”
Ritsuko”
hai ragione amore”
I
due parlarono ancora un po’
Rei,
in camera sua, stringeva
Cocco e intanto avvertiva con i suoi poteri che i discorsi del buon
dottore
continuavano anche se preso dal suo amore, non si era accorto che la
sua amata,
rilassata e placida, si era addormentata
La
fanciulla era felice che
sua madre avesse finalmente trovato la felicità e, guardando
Cocco negli occhi,
gli disse “Ora Cocco, dobbiamo fare di tutto
perché la loro felicità sia
duratura, d’accordo?”
La
bestiolina annuì e la
ragazza scese con lui in soggiorno
Toskiki
si era alzato dal
divano, superato lo stupore iniziale, per lasciar dormire la futura
moglie
La
ragazza lo prese per mano
e, portatolo in cucina gli parlò a lungo del suo affetto per
lui e della gioia
per la felicità della madre, poi gli coprì il
volto di baci
La
sera dopo volle parlare
ancora con il padre, e lo fece entrare nella sua camera da letto
Rei “sai
papà, mi sembra incredibile quanto la
vita mia e della mamma siano cambiate: eravamo così sole e
ora non solo siamo
madre e figlia, ma abbiamo trovato un padre e un marito”
Toskiki “lo stesso vale
per me, anch’io ero solo,
così preso a pensare alla vita degli altri per pensare alla
mia”
Rei
“Ora che ti conosco non
so come abbia fatto a
voler un tal bene
a Gendo, lui mi sfruttava, mi considerava solo come un suo strumento
anche se
sono sempre vissuta con lui
Sembravo,
a detta di Asuka,
la sua cocca, ma in realtà, anche se eravamo così
vicini, eravamo così lontani,
perché parlavamo solo di lavoro
Sono
sempre stata sola
Toskiki “non capisco,
sei sempre vissuta con un uomo
che aveva abbandonato suo figlio?”
Rei
“da bambina,
ufficialmente ero stata adottata da lui, poi, entrata alla nerv, la mia
tutrice
divenne la dottoressa Akagi
Comunque
hai ragione tu, lui
ha abbandonato suo figlio ma ha tenuto me
perché gli servivo e lui no”
Toskiki “che uomo
orribile, come orfano comprendo ciò
che ha sofferto Shinji, dobbiamo davvero fare l’impossibile
per aiutarlo
Comunque
non detestare troppo
quell’uomo, alla fine della sua vita si è pentito
ed è morto per te e per colei
che credeva che fosse Shinji Anche
Kaworu
ha detto che il suo pentimento e il suo sacrificio sono da
apprezzare”
Rei “hai
ragione”
I
due rimasero a lungo in
silenzio, Toskiki stava per andare
ma la
figlia lo fermò: “che ne pensi del fatto che siamo
diventati così uniti in poco
tempo?”
Toskiki “la
vita è fatta anche di questo:
a volte le cose non cambiano per anni, tanto
da sembrare immortali, poi, all’improvviso iniziano a
cambiare ad una velocità
incredibile e sei il primo a non raccapezzarti
Inoltre il tempo per
conoscere la gente è
relativo, l’ho capito all’inizio
dell’università”
Rei “Cioè?
Sono stupita”
Toskiki “Intendo dire
che ho avuto dei compagni
d’università che quattro mesi prima erano perfetti
sconosciuti e poi, in
quattro mesi, sono diventati miei ottimi amici, anzi, avevo un rapporto
più
bello, più profondo, più tutto con loro che con
vari compagni di scuola
superiore con cui ero stato insieme per cinque anni”
Rei “Ho capito.
Sai c’è una cosa che volevo
chiederti, una cosa personale che devi
accettare sinceramente, io non ti impongo nulla”
Toskiki,
incuriosito, “cosa?”
Rei “vedi,
lunghi esperimenti sono stati fatti su di me per la
creazione e il
funzionamento degli eva e per la mia stessa esistenza. Anche se non
avessi mai
pilotato il mio ruolo di cavia sarebbe stato fondamentale anche solo
per quegli
esperimenti Durante
essi ero quasi
sempre nuda e Gendo ha avuto spesso modo di vedermi, anzi per me era
normale
farmi vedere
Ecco
perché non mi sono
arrabbiata con Shinji quella volta che mi ha visto nuda,
però..”
Toskiki allibito
“però??”
Rei
“Però ora sono cambiata e
mi sento pudica, non riuscirei più a mostrarmi
così. Ma
dato che sei il mio vero padre vorrei che
mi vedessi nuda anche tu, almeno una volta”
Seguì
un lungo silenzio, poi
il dottore, capito il bisogno della figlia, accettò
Chiuse
la porta a chiave per
non essere frainteso da un eventuale ingresso di Ritsuko o di qualcun
altro e
poi osservò la figlia
Rei,
poi, lo ringraziò perché
era stata capita
Toskiki “di nulla figlia
mia”
Rei “ora devo
andare, sai, oggi è mercoledì e,
come sai, vado dai Katsuragi per dormire con Asuka
Come siamo cambiate, noi due che dormiamo
insieme…”
Toskiki
“certo, vai pure”
Poi
si mise a pensare: “Dormire
con qualcuno.. non sapevo che fosse così importante
finchè non ho incontrato te
Rit-chan
Stranamente
Asuka sembrava
pensare la stessa cosa, dato che, in attesa di Rei,
stava riposando in braccio a Kaji e
ringraziava il padre per tutto l’affetto che le dava
Kaji
“e Shinji come sta?”
Asuka
“era molto stanco ed è
andato a letto presto Ha
voluto Nadia
accanto e ora dormono insieme”
Kaji
“ottimo, si sta aprendo
sempre di più”
Asuka “già
e vedessi come è legato alla sua foca:
non lo da a vedere, ma non lascia Triki tanto facilmente”
Quella
notte Toskiki
provò una gioia particolare a dormire
accanto a Ritsuko e al bambino, come Rei con Asuka,
Kaji con MIsato, MAriko con Maya
Shinji
con Nadia e Triki
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** la prima visita da Sigmund ***
Sigmund “in
effetti, analizzando il caso di Shinji,
mi sono reso conto di quanto sia più complesso di quanto
possa apparire, per
quanto apparentemente sembri disperato”
Kaji
“Ma non è che sta
esagerando un po’?”
Sigmund
“Anche noi
psicanalisti dobbiamo sdrammatizzare un po’”
Toskiki
“Del resto, come noi
chirurghi, trovate sempre qualcosa che non va e, soprattutto, che il
paziente
non vorrebbe sentirsi riferire”
Sigmund
“Infatti, ma il caso
è complesso lo stesso, del resto neanche voi operate senza
motivo
Vedete,
tutto sembra facile e
logico, i problemi del ragazzo derivano dal padre che l’ha
abbandonato
ma
in realtà è squilibrato
anche per l’assenza della madre
Come si
dice “C’è prima l’uovo o la
gallina? Shinji è così perché suo
padre l’ha
distrutto o perché sua madre l’aveva
già distrutto e suo padre, col suo
operato, è finito col risultare ancora più
devastante? Il tutto condito dal
fatto che nessuno pareva notare l’assenza materna?
Kaji
“Osservazione
interessante”
Sigmund
“Comunque le sono grato
Kaji, Toskiki, per quanto avete fatto.
So che gli state vicini da tempo e dovrete farlo ancora di
più in
futuro E non
pensate che anche solo il
semplice avermi presentato a lui sia una cosa di poco conto, al
contrario Convincere
Shiji che ha bisogno di un aiuto
psicologico non è cosa da poco, solo voi avreste potuto
convincerlo”
Misato
“E perché non io?”
Sigmund
“Lei avrebbe potuto,
ma il fatto che siano stati due uomini
ha avuto un effetto positivo ulteriore: preparare Shinji
al dialogo con
un uomo, con un terapeuta uomo e aprirsi alla
virilità”
Nadia
“Ma allora mio fratello
è più debole di di Asuka che è
riuscita a riprendersi da sola??”
Sigmund
“Non è una semplice
questione di forza o di debolezza, è solo che le sue ferite
erano più gravi,
dato che non ha mai conosciuto sua madre e questa assenza, unita ad un
padre
che continuava a mettere benzina sul fuoco ha reso tutto più
difficile In
ogni caso la vera debolezza è non farsi
aiutare
Kaji
“In effetti non è stato
facile convincere Shinji a farsi curare: i pregiudizi, il non voler
essere
inferiore ad Asuka cui l’analista non serviva, la sua
naturale ritrosia ad
aprirsi non erano facili da superare”
Toskiki
“Non è facile nemmeno
per me, spesso, convincere la gente a farsi operare e, in quei casi,
faccio di
tutto per far capire loro la necessità
dell’intervento
Ricordo
le parole con cui
alla fine lo convinsi: “Shinji hai un bisogno disperato di
curare il tuo cuore
ferito, hai tanta strada da fare, anche se non sarà il
bisturi a curarlo o la
moto a farti muovere”
Per
una volta Toskiki era
stato più bravo di Kaji
a parlare al
cuore del ragazzo e Shinji accettò e gli rispose:”
Invece che pilotare per
combattere gli angeli ora farò la guerra per imparare a
pilotare me stesso e la
posta sarà me stesso e la mia
interiorità”
Del
resto, a ben pensare, non
era difficile capire perché il dott Tokugawa fosse riuscito
a far breccia nei
cuori di Ritsuko e di Rei: uno come lui sarebbe stato in grado di far
aprire il
cuore di chiunque e non solo col bisturi
Sigmund
“Vedo che Shinji ha
già capito qualcosa”
Le
prime sedute scorsero
facili I guai furono quando Sigmund gli propose l’esercizio
“Immagina di avere
tuo padre, cosa gli faresti? cosa
gli
diresti?”
Shinji
“Ma mio padre è morto,
non ha senso porsi questo problema”
Sigmund
“si,ma questo non ti
esonera E’ ancora dentro di te, tocca e influenza ancora la
tua vita
Devi
prendere coscienza,
affrontarlo, liberarti di lui”
Shinji
si sentiva senza
cervello, ma provò I
primi tentativi
andarono a vuoto, ma al quinto iniziò a scatenarsi
“Mi hai tradito,
abbandonato, usato solo per i tuoi scopi, non mi hai mai amato
veramente, mi
hai sempre considerato una nullità
Non
sai amare, hai sfruttato Ritsuko e sua madre solo per te stesso e tutto
perché
dovevi rivedere la mamma Ti
odio, ti
detesto”
E
scagliandosi come contro il
padre, si mise a prenderlo a pugni, a lungo
Sigmund
era soddisfatto, il
ragazzo prometteva bene
|
Ritorna all'indice
Capitolo 15 *** mamma papà Rioji ***
Ritsuko
aveva approfittato della presenza di Sigmund per fare un paio di sedute
con lui
Ne stava parlando con MIsato e, alla fine, la bionda non
potè trattenersi dal
dire: “Mamma”
Per
Misato quelle parole furono il segnale che attendeva da tempo. Aveva
quantomeno
intuito che l’amica provasse una forte nostalgia per la
figura materna e ora ne
aveva la prova
MIsato:
“NON vergognarti a desiderare tua madre accanto a te. Ora
vieni, per questa
notte sarò io la mamma”
Ritsuko
sussultò: “grazie” e si strinse al seno
dell’amica. Sembrava proprio una
bambola, sembrava piccola e tenera come una bambina. Passò
una notte
meravigliosa, piena di coccole e di affetto
Ritsuko aveva infatti parlato con Sigmund dei suoi
problemi riguardanti
la figura materna e il dottore le aveva consigliato di non ignorarli,
ma di
affrontarli. Era positivo che avesse già iniziato, di sua
spontanea volontà, ad
affrontarli con Toskiki, ma era necessario
che si affidasse anche ad una figura femminile
Ma
anche Shinji faceva progressi e, a quella seduta, su richiesta del
dottore,
partecipò anche Kaji
Sigmund:
“Vedi Shinji, in questa prima fase abbiamo lasciato campo
libero alle donne
perché era necessario che affrontassi i problemi con le
figure femminili. Ma
ora devi affrontare il lato maschile. Come tutti i ragazzi, a questa
età, devi
intensificare il tuo rapporto con tuo padre e con gli uomini, anche se
per te
non è facile data la tua vita”
Shinji:
“capisco”
Sigmund:
“Non essere così difensivo e dimmi, consideri Kaji
come tuo padre?”
Shinji:
“Si”
Sigmund:
“NON è un si convinto. LO so che lo consideri un
padre, ma con la p minuscola,
perché è solo una figura paterna. Ora si tratta
di considerarlo un vero padre,
con la p maiuscola. Credi di riuscirci?”
Shinji:
“Non ancora”
Sigmund:
“Forse dovresti aprirti, vedere il suo vero affetto per te.
Vedi, il rapporto
con una madre è carnale, è innato,
c’è già.
Con un padre bisogna costruirselo E tu devi costruire
ancora di più Credi
che il signor Kaji ti voglia bene
veramente? Hai la volontà di farti abbracciare e coccolare? Ti sei mai
chiesto come la
prenderesti se morisse?”
A quest’ultima
domanda Shinji si sentì come
pugnalato al cuore, non sapeva che rispondere, ma provò
comunque una forte
paura
Sigmund gli rispose che
quella paura era già
una risposta
IL ragazzo non volle
proseguire con la seduta
e se ne andò
Kaji:
“E’ stato inutile?”
Sigmund:
“Già l’averci pensato è stato
un inizio.. aspettiamo e vediamo”
Shinji
passò alcuni giorni standosene in casa in solitudine, aveva
bisogno di
riflettere Poi tornò da Sigmund e gli disse: “Il
solo pensiero che il signor
Kaji possa morire mi fa star male, eppure non riesco ad
arrendermi all’idea che possa volermi bene
come un padre”
Sigmund:
“Sembri dire che non riesci ad accettare l’idea che
qualcuno possa volerti bene
come un padre?”
Shinji
abbassò la testa pensieroso e sottilmente piccato per essere
stato capito così
in fondo
Sigmund:
“DA quello che mi hanno detto nemmeno Gendo accettava
l’idea di poter piacere
ad un altro essere umano.. ma devi smettere di soffrire e di far
soffrire ed
accettare di essere amato, altrimenti non ne verrai fuori
più”
Dopo
un lungo silenzio, Sigmund proseguì: “Vuoi farti
abbracciare?”
Shinji,
in un sussurro: “Perché no? In fondo mi sono molto
affezionato anche al dottor
Tokugawa che vedo come uno zio e un po’ anche
a lei, dottore”
Shinji
si lasciò prendere tra le braccia di KAji e si
abbandonò a quel calore.
Sembrava diventare così piccolo in
quell’abbraccio, sul petto di Kaji
Provava uno strano senso, come di tradimento
verso Gendo, ma volle sussurrare lo stesso: “papà
Rioji”
|
Ritorna all'indice
Capitolo 16 *** il sogno di Ritsuko ***
L’ispirazione
per questo capitolo mi è venuta leggendo una bella fan fic
inglese simile
all’inizio del mio “Il carcere di Ritsuko”
HO ripreso alcuni elementi britannici inserendoli nel
racconto del
sogno,ma la sostanza del capitolo, come vedrete, è tutta
farina del mio sacco
Ritsuko:
“sai MIsato, alcune notti fa ho fatto uno strano sogno: ne ho
parlato con
Sigmund, che mi ha raccomandato di parlarne con te”
MIsato:
“Dimmi pure”
Ritsuko:
“Ho sognato che eravamo ancora alla nerv e che io avevo
tradito Gendo
distruggendo il dummy sistem perché volevo vendicarmi del
male che mi aveva
fatto, del suo amore per Rei e non per me. NON restava che un angelo da
combattere ed era Kaworu
Io
avevo portato te e Shinji nel terminal dogma, prima di distruggere
tutto e vi
avevo raccontato molte verità Ero così disperata
che, alla fine, ti avevo
chiesto di uccidermi Ero
stata
incarcerata per ciò che avevo fatto e Gendo mi aveva
definitivamente
abbandonata, cancellata Dopo
molti
giorni tu eri venuta, non per farmi un saluto, ma per avere
informazioni su
Kaworu Io intanto avevo pensato tantissimo sulla mia vita su tutto Tu eri fredda e lontana da
me e nonostante i
miei problemi contenta perché ti avevano fatta tenente
colonnello Io non
sapevo se risponderti oppure no perché
non sapevo se tu, che in pratica non eri mai entrata in quel gioco
perverso,
fossi in grado di fare qualcosa Temevo
di metterti nei guai per nulla Pensavo di essere l’unica in
grado di fare
qualcosa per fermare Gendo
Tu
non capivi e io avrei voluto risponderti piccata: “Non
capisci niente tu
credi che io sia fuori gioco e pensi che
loro si fidino di te perché ti hanno promossa
In realtà lo hanno fatto per avvicinarti, per
tenerti buona dopo le
importanti informazioni che avresti potuto ottenere.. I romani dicevano
promoveatur ut amoveatur (che sia promosso perché sia
rimosso) Nel tuo
caso promoveatur ut advicinatur (che
sia promosso perché sia avvicinato)
Ma
non credere che io sia fuorigioco perché posso ancora fare
qualcosa, mentre tu
non puoi”
Ma
non ti rispondevo nulla ero evasiva e tu ti arrabbiavi e, in un
silenzio carico
di tensione alla fine ti allontanavi e la nostra amicizia era
rotta”
MIsato
“Quindi?”
Ritsuko:
“Non sai quanto mi abbia fatto male il pensiero che la nostra
amicizia potesse
rompersi Anche se era solo un sogno mi sono spaventata come se fosse
stato
reale Inoltre, nel
sogno, avevo fatto
uno sforzo erculeo per non buttarmi ai tuoi piedi e dire piangendo:
“NO MIsato,
non abbandonarmi Sai,
ho pensato tanto
alla nostra storia, alla nostra amicizia ai tanti fatti piccoli e
grandi
vissuti insieme Preferirei
morire invece
che perderti Non
sai quanto darei per
poter fare un ora di palestra con te”
Misato:
“Cosa ti ha detto Sigmund?”
Ritsuko:
“Di aprirmi con te con il massimo della libertà,
perché questo sogno mostra una
cosa importante”
La
bionda si fermò, come a
voler pensare In
effetti stava pensando a quando
aveva
maltrattato il suo angelo Toskiki, quando erano emersi tutti i limiti
della
loro amicizia, tutte le sottili invidie e rivalità della
bionda verso Misato Ora,
grazie
a quel sogno, erano altresì emerse le cose
positive.. non poteva
ignorarle, doveva aprirsi con lei e creare un nuovo capitolo
Ritsuko:
“Sai, sei stata la mia migliore amica e, per certi versi
l’unica NON che non
abbia altre amiche, vedi il fatto che siamo andate a quel matrimonio,
tanto
tempo fa, ma nessuna è come te”
Misato:
“Già quel matrimonio in cui ci siamo rivisti tutti
e tre insieme dopo tanto
tempo.. se penso a quanto sia cano cambiate le nostre vite in
così poco tempo
mi sembra un sogno”
Ritsuko:
“Sembra un sogno anche a me.. Inoltre sai, con Maya ho avuto
un raporto
particolare Di profondo affetto certo, in un certo senso filiale, ma
non sono
mai riuscita avederla come una vera amica.. semmai come una sorella
minore,
come un’amica con la a minuscola, non con la maiuscola. Del
resto il mio ruolo
di superiore e la devozione immensa di lei hanno fatto si che non
potessi
aprirmi in un rapporto tra pari come è appunto
l’amicizia C’è affetto, ma non
vera amicizia”
Misato:
“Penso di capire, del resto anche a me Sigmund ha fatto
notare come l’amicizia
sia, per sua stesa natura, un rapporto tra pari, per cui è
difficile essere
amici, per esempio, tra classi sociali diverse”
Ritsuko:
“Infatti E
non sai quanto sia preziosa
per me la tua amicizia, come essa sia parte di me, una parte
insostituibile,
come se fosse uno dei miei organi interni O quanti bei ricordi abbiamo
in
comune, come anch’essi siano diventati una parte di me, del
vero e proprio
cibo, vero nutrimento”
Misato
la guardò a lungo dolcemente
Le due
rimasero in silenzio a lungo Poi Misato disse: “La penso
anch’io esattamente
come te E vedo che stai perdendo il tuo brutto vizio di non parlare mai
di te
stessa”
|
Ritorna all'indice
Capitolo 17 *** un'amicizia nata dal coraggio ***
Ritsuko:
“Infatti”
Misato:
“Già, non sai quanto
avrei voluto parlare, ascoltarti ancora dopo la lotta con
l’11mo angelo Eri
così bella dato che, per una volta, stavi parlando di
te”
Ritsuko:
“Hai ragione, sono
stata troppo chiusa con te e con gli altri Sarà per il
carattere mio, ancora
più chiuso di quello di mia madre, per la deformazione
professionale dovuta
all’essere l’amante di Gendo e al dover tenere
molti segreti O
forse sarà stato l’incontro con Sigmund o,
più ancora, questo bell’esserino che mi sta
cambiando molto” e si tocò la
pancia, facendo un bellissimo volto materno
Misato,
non disse nulla, ma
le si mise accanto e le cinse le spalle con il braccio destro
Ritsuko:
“Sai, il fatto di
diventare madre mi ha permesso di vedere molte cose
e di capire il profondo bisogno materno che
ho verso di te.. strano dato che, con tutti i guai che ti ho risolto
negli anni
e con il mio essere seria sembravo io la madre.. invece ho bisogno del
tuo
affetto”
Misato. “Comprendo bene, hai fatto bene a sfogarti
l’altro giorno. Ti farò
sempre da mamma, quando lo vorrai”
Ritsuko
appoggiò il mento
sulla spalla dell’amica
e le disse
dolcemente: “Grazie”
Dopo
un lungo silenzio e un
po’ di coccole, Ritsuko sussurrò: “Ora
ho capito che cosa provavo quella notte
con Toskiki (non aggiunse che era quella in cui lo aveva picchiato per
invidia
di lei)
Quella
bellissima sensazione
era dovuta allo stare in un abbraccio ad un tempo paterno e di marito,
un
abbraccio in cui sentirmi abbandonata e protetta, portata e in cui
affidarmi
totalmente, perché totalmente amata
Ora
sto riprovando quelle sensazioni e devo dire che sono molto piacevoli
Mi sento
in un abbraccio allo stesso tempo materno e di amica
Sono davvero
convinta che la tragedia della mia vita sia stato anche aver rinnegato,
non
aver voluto vedere il grande bisogno che avevo di una madre Ma ora non voglio
sbagliare più, voglio
vederlo e ammetterlo”
Misato:
“Anch’io provo
sensazioni simili con Kaji, per cui ti capisco
Che errore ho commesso a tenerlo così lontano
per tanto tempo”
Ritsuko:
“E io a tenere gli
uomini lontani da me.. del resto sono una bella donna e
l’offerta di uomini non
manca A proposito
ti ricordi di quella
volta in palestra che avevi cercato d’insegnarmi il
pugilato?”
Misato:
“Si, era stato nella
palestra della Nerv, poco dopo la morte di
tua madre Oh
scusami, ti ho dato
un dolore a ricordare Naoko?”
Ritsuko:
“NO, per nulla, vai
avanti”
Misato:
“Ricordo che tu eri
molto riluttante a iniziare Dicevi
che
anche se non odiavi certo lo sport, il pugilato comunque non ti piaceva
(ps
tutto ciò non è affatto in linea con il pensiero
mio, ma devo scriverlo per
seguire la mia ispirazione)
In
particolare dicevi che non
è uno sport femminile e che non ti piaceva dare e ricevere
pugni mezza
svestita… Piuttosto che stare seminuda in un ring con
un’altra donna avresti
preferito godere nuda nel letto di un bel ragazzo.. che empio pensiero
per la
rigida dottoressa Akagi”
Ritsuko(
fingendo di non
sentire l’ironia, in fondo meritata):
“Già, in particolare quella sera dopo
aver mollato un po’ di pugni al sacco ero stanca e volevo
già smettere per il
dolore alle mani”
Misato:
“IO invece ti
incitavo e pretendevo che ne mollassi almeno altri dieci.. Poi non so
che
rabbia ti sia venuta ma hai cominciato a mollare una gran
quantità di colpi,
manifestando un’ aggressività impressionante,
tanto che io stessa stavo
iniziando a spaventarmi e ho preteso che la smettessi Del resto ti eri
fatta
male alle mani e abbiamo dovuto iniettare un antidolorifico”
Ritsuko:
“Già, la mia
aggressività che mette paura ad una donna coraggiosa come
te, impressionante”
Misato:
“Non vuol dire, a
volte conoscere una persona ti mette più paura quando la
vedi arrabbiata,
perché sai che non si comporta così normalmente,
così ti spaventa di più”
Ritsuko:
“Infatti, comunque
non ho mai dimenticato quel ricordo, è sempre stato con me,
un piccolo e
prezioso ricordo di amicizia”
MIsato:
“Idem per me”
Ritsuko:
“A proposito del
sogno.. sai non ti ho detto che ero stupita anche per
l’ironia della situazione:
io in una cella carceraria ideata da mia madre anche per fiaccare la
psicologia
dei detenuti Chissà
se avrebbe mai
potuto pensare che un giorno avrei potuto finirci io
Io finire in quella sorta di antigrembo”
Misato:
“Stare nelle carceri
non è bello e Shinji lo sa dato che vi è stato un
giorno dopo la fuga in
seguito alla battaglia contro il 4 angelo e un altro dopo
l’incidente di
Matsushiro MI ha
raccontato che è stato
davvero duro”
Ritsuko:
“Già.. del resto a
Matsushiro si è poi fatto due giorni di ospedale.. anche s
enon c’era
nient’altro da fare devo dire che la durezza di Gendo mi ha
stupita, che spieta
reazione verso il proprio figlio Ma
non
temere la faglia, l’amicizia non sono anch’esse
parti del tuo corpo, delle vere
protezioni per la vita, come se fossero dei grembi? Me lo state facendo
pensare, ultimamente”
MIsato:
“Già lo penso anch’io
(le sorride) Per quanto riguarda Shinji noi stessi non abbiamo capito
quanto
avesse sofferto quel povero ragazzo, ci è voluto Sigmund per
dircelo”
Nessuna
delle due parlò per
un po’, poi, per cambiare un po’ argomento, Ritsuko
disse: “Sai Sigmund, nelle
sedute che abbiamo avuto mi ha fatto notare che la nostra amicizia
è nata dal
coraggio Tu hai avuto coraggio di avvicinarti a me quando tutti mi
evitavano
perché ero figlia di una grande scienziata Invece che essere
una sempai
venerata ero vista da tutti come qualcosa di pauroso”
Misato:
“E tu hai avuto
coraggio a stare con una logorroica come me”
Ritsuko:
“Già”
MIsato:
“Ben pochi riuscivano
a resistere al mio fiume di parole, mentre tu mi ascoltavi con pazienza
e non
mi interrompevi, non sai quanto ti sono grata”
Ritsuko:
“Abbiamo avuto
coraggio anche a continuare a restare insieme. Dopotutto siamo due tipi
di
donne opposti, due arche tipi diversi
IO
bionda tu bruna, tu
così selvaggia e
piena di cuore e istinto, io così razionale e senza
sentimenti Tu
così materna, io per nulla”
MIsato
(maliziosa): “IO con
il seno da capogiro, tu con due lunghe affusolate, stupende
gambe”
Ritsuko,
contrariamente ad
ogni umana previsione, rise forte
MIsato
non sperava che lei potesse reagire così e, felice,
strizzò l’occhio e disse:
“su andiamo a chiedere ai nostri uomini chi è la
più bella tra di noi, e poi
stendiamoli con le nostre armi segrete”
Ritsuko
(strizzando
l’occhio): “si andiamo e poi stasera andiamo nella
palestra nerv, in cui
possiamo entrare gratis come ex membri e facciamo pugilato”
Misato:
“Ma sei incinta”
Ritsuko:
“l’avevo
dimenticato” disse sinceramente
Misato
(tra il serio e il
faceto): “Se si pratica in un certo modo puoi farlo anche al
settimo mese,
vedrai, ti insegnerò”
Ritsuko:
“OK”
|
Ritorna all'indice
Capitolo 18 *** il sogno di Asuka ***
Anche
Asuka stava facendo
delle sedute con Sigmund: aveva alcuni dubbi da risolvere e, in
particolare, un
incubo ricorrente da interpretare
Sigmund:
“Vedi Asuka, sono
contento che tu senta il bisogno di venire da me, di confidarti con me
Certo
non sei Shinji, ma credo che anche tu abbia un po’ di cose da
vedere, da capire
Inoltre
per noi terapeuti è
più piacevole parlare con una bella figliola, piuttosto che
con un ragazzo, per
quanto simpatico”
Asuka:
“Allora dottore è un
pervertito anche lei? Guardi che lo dico a sua moglie O forse
è un traditore
che non ha considerazione dei suoi pazienti?”
Sigmund:
“Scontrosa come
sempre, ma non temere, ho considerazione di ogni mio paziente, anche se
devi
capire che una bella ragazza è sempre una bella
ragazza”
Asuka:
“Sempre meglio di una
terapeuta donna brutta che mi invidia per la mia bellezza”
Poi
la ross rise, aveva
capito ciò che il dottore intendeva dire scherzando e
ciò che intendeva dire
veramente
Asuka:
“Vede dottore, sono
alcune settimane che faccio uno strano sogno”
Sigmund:
“Vuoi
raccontarmelo?”
Asuka:
“Si ed è oltretutto
così reale…
sono legata completamente
nuda al palo delle fustigazioni, non ho nemmeno gli slip Sento il
freddo della
colonna, l’umiliazione della prigionia, della
nudità..
Il
freddo delle cinghie di
cuoio che mi legano i polsi, l’umiliazione del mio corpo che
viene esibito
prima di essere frustata, che viene mostrato a tutti
Attorno
a me ci sono
moltissime persone, dai miei familiari ai miei conoscenti a gente che
ho
incontrato una sola volta
Urlano
e il supplizio inizia
Vengo
frustata senza pietà da
uno strano tipo.. sento di conoscerlo, ma non capisco chi sia poi mi sveglio e vedo che
sto piangendo
disperatamente, ma non so nemmeno io perché, ma so che sono
cattiva e merito
tutto ciò”
Sigmund
rimase in silenzio
per un po’, poi disse: “Il sogno
in sé non dice nulla, dato che i sogni vanno sempre
interpretati, ma visto alla
luce di ciò che ci siamo detti nelle sedute precedenti, sono
contento che tu lo
stia facendo Significa che provi dei sensi di colpa dolorosi”
Asuka
(stupita): “Verso chi?”
Sigmund
“Verso tutti,
specialmente verso tuo padre Fritz Gunther Langley”
Un
tempo la rossa avrebbe
abbandonato la seduta non prima di aver ricoperto d’improperi
il povero
analista Ma ora si limitò a chiedere stupita dei ragguagli
Sigmund:
“Vedi, ora che sei
in pace e amata da tutti , ami tutti e ti sei fidanzata con Shinji,
vedi il
passato in modo diverso, capisci di aver commesso un gravissimo errore
nel modo
con cui hai vissuto la tua vita passata
Ovvero hai capito di aver vissuto per anni mettendoti in
mostra, in modo
superbo, mettendo i piedi in testa agli altri, sentendoti sempre la
migliore, maltrattando
Shinji, senza
sapere di aver bisogno di amore e misericordia
Anche se tutto è finito, ti stai rendendo conto
del male che hai fatto
ai tuoi cari, specialmente a Shin.chan
Ti senti terribilmente in colpa e vorresti espiare Sai che
ti ci vuole
un’ espiazione crudele, ecco perché sogni una
fustigazione con frusta uncinata,
che ti strappa la carne e ti fa sanguinare a tal punto ma è
la tua anima che
sanguina perché vedi quanto hai fatto soffrire, quanto hai
sofferto da piccola
e quanto hai sofferto tu stessa impedendoti di raggiungere la
misericordia e il
perdono di cui hai bisogno”
Asuka
rimase a lungo in
silenzio Le si leggeva in faccia che il dottore aveva fatto centro e
che stava
soffrendo molto Poi chiese: “Ma chi mi sta
frustando?”
Sigmund:
“E’ tuo padre Gunther”
Asuka:
“Mio padre è solo
Kaji”
Sigmund:
“Ricominciamo a fare
le dure? Non ricordi la lettera che ti ha mandato?” rispose
il dottore con voce
contrariata
Asuka
arrossì “Si”
Sigmund:
“Allora va a casa e
rileggila”
Asuka:
“Ma io..”
Sigmund:
“Non dire nulla
perché non servirebbe Rileggila e torna qui la prossima
volta”
Asuka:
“Ok”
Quella
sera la rossa aprì la
busta e rilesse tra sé la missiva arrivata una settimana
prima Si era stupita
molto, perché non si aspettava di ricevere
alcunché da quell’uomo e poi il tono
era così dolce
Cara
Asuka, come stai? So
che sono passati molti mesi e mi sento in
colpa di non averti contattata prima
Ma
non mi sentivo degno di farlo e poi ritenevo più opportuno
che ti riadattassi
alla nuova vita con i tuoi nuovi, veri genitori
E avevo bisogno di tempo per riflettere
Soffro perché te ne sei andata, ma allo stesso
tempo mi sento sollevato,
perché hai trovato una vera famiglia
A
mio modo ho cercato di amarti, ma, evidentemente, non ci sono mai
riuscito
Johanna non ci è mai,
lontanamente riuscita Non
so se sia colpa sua o meno, dato che in
fondo non è tagliata per i rapporti umani
Abbiamo fatto tanto per te, ma non ti abbiamo mai amata
veramente
Non
è detto che fare qualcosa
di buono e amare coincidano necessariamente: è questa la
lezione che ho
imparato da te Avevi
straragione a dire
di Johanna: “Non che mi possa lamentare di lei, ma ci
vorranno secoli prima che
possa anche solo pensare di chiamarla mamma
So
che lei ti descrive a
tutti come una piccola ingrata piena di sé, ma so che dentro
si sé sta capendo
la verità e, anzi, ti ringrazio per averla fatta crescere
Sei stata rude, ma
adatta allo scopo.
So
di essere ben lontano da
capire i miei torti, ma avevo bisogno di scriverti questa lettera per
parlarti
dei miei primi passi
Non
posso pretendere una tua
risposta, nè che un giorno anche lontano tu possa rivedermi
Penso,
anzi, che tu debba
picchiarmi a sangue Mi
rendo conto solo
ora del tesoro che mi era stato dato: una figlia,
tesoro che ho sciupato in maniera
inescusabile
Ti
affido la mia vita: se un
giorno vorrai venire per punirmi o anche uccidermi, potrai farlo
Spero
che tu possa essere
felice, so che Kaji e Katsuragi saranno ottimi genitori, mi fido
totalmente di
loro E spero che tu
possa trovare un
ragazzo che ti ami per te stessa, non solo per la tua obiettivamente
grande
bellezza e possa renderti felice
So
che sai che non ti ho
lasciata andare per mancanza d’amore, ma spero che capisca
che l’ho fatto per
compiere l’unico vero gesto d’amore che io abbia
mai compiuto verso di te
Se
ami una persona, a volte,
l’unica cosa buona che puoi fare per lei è
lasciarla andare, perderla
So
che non verrà mai il
giorno in cui mi chiamerai papà, ma, se dovesse avvenire,
sarei l’uomo più
felice del mondo
Perdonaci
se puoi
Tuo
affezionatissimo
Fritz Gunther
Langley
In
fondo Sigmund aveva
ragione, ora era tutto chiaro
Anche se
lo riteneva impossibile, la rossa si sentiva in colpa per come aveva
trattato
“quel tedesco”, per non aver compreso il suo unico,
ultimo, gesto d’amore La
rossa pianse e poi scrisse una lettera in
cui diceva, semplicemente: “Gentile signor Langley, ho
ricevuto con molto
piacere la tua lettera Ti
chiedo scusa
per non aver capito molte cose di te, per aver iniziato a comprenderle
solo
ora Farò
di tutto per capirti e
perdonarti il più presto possibile
Per
ora, però, posso solo offrire a te e a Johanna un
bacio”
Non
sapeva come firmare, dato
che non si sentiva di scrivere “tua
affezionatissima” ,“tua figlia” o altre
cose Così
scrisse solo “La
dolce Asuka” Sapeva,
però, che sarebbe stata capita
E, in effetti, Gunther capì e
apprezzò
|
Ritorna all'indice
Capitolo 19 *** il cugino di Kaji ***
Per
questo capitolo mi sono
ispirato a Nabari Non
che sia difficile,
dato che storia e personaggi ricordano molto eva
Il
cugino di Kaji
Nel
frattempo anche Shinji
stava vivendo un’esperienza non meno intensa di quella di
Asuka
Ma
dove stiamo andando?
Chiese Shinji dopo alcune ore di macchina
Kaji:
“Stiamo andando a
trovare mio cugino che vive a Banten”
Lasciata
l’autostrada,
giunsero in una città di media grandezza e, dopo
mezz’ora, raggiunsero la casa
del professor Kumuira Tobari
Nel
vederlo Shinji rimase
veramente perplesso: era davvero uguale a Kaji, più che il
cugino sembrava il
fratello Anche l’età era simile
I
due si salutarono con
calore
Tobari:
“Chi si vede, quanto
tempo”
Kaji:
“Già come stai? E la
tua donna? Quando vi sposate?”
Tobari:
“Quanta fretta per
uno che ha aspettato tanto con Misato, comunque ci sposeremo presto E chi è questo
ragazzo?”
Kaji
(con uno dei suoi
sorrisi) : “E’ mio figlio”
Un
gocciolone apparve dietro
la nuca di Tobari: “Come, hai avuto un figlio e aspetti
quattordici anni per
dirmelo??”
Kaji:
“Ma che dici! E’
mio figlio adottivo o meglio, di Misato,
ma è come se fosse mio”
Tobari
sospirò, poi disse:
“Piacere mi chiamo Tobari Kumuira, cugino di questo libertino
senza speranza”
Shinji:
“Piacere, mi chiamo
Shinji Ikar.. o meglio Katsuragi”
Tobari:
“Il famoso third
children?”
Shinji:
“Certo”
Ma
che onore” disse una voce
femminile alle sue spalle Apparteneva
alla futura moglie di Tobari “Piacere
mi
chiamo Miyu”
Tobari:
“E’ la mia futura
moglie Ti
presento…”
Miyu:
“Con un sorriso dolce
si li ho riconosciuti dalle foto Prego entrate in casa, permettetemi di
offrirvi qualcosa Immagino sarete affamati ed è ora di
pranzo”
Kaji:
“Si, grazie molte”
Shinji:
“Grazie, permesso”
Shinji
rimase molto colpito
dall’aspetto della signora Era molto bella, anche se aveva
ben dieci anni più
del fidanzato Ma
presto i suoi dubbi
svanirono innanzi ai suoi modi gentili, alla sua cura degli ospiti
E’
una perfetta padrona di
casa, ed è davvero affezionata a Tobari… non mi
stupisce che i due si
amino Come vorrei
che la mamma tenesse
la casa come lei” Shinji
era stupito,
anche se non sapeva se lo fosse più per la naturalezza con
cui chiamava Misato
mamma o per essere in presenza di una signora così
affascinante
I
due cugini parlarono delle
loro vite, delle fidanzate e di altro
Kumuira proveniva da un ramo laterale della famiglia e,
pur essendo nato
in scozia viveva in Giappone già da prima del second impact Miyu, invece, era
un’archeologa Il
povero third temeva di dover subire un
fuoco di fila di domande.. invece i suoi ospiti si rivelarono molto
discreti e
lo lasciarono respirare, chiedendogli poco
Il ragazzo intuì che ciò fosse
dovuto a gentilezza, non a disinteresse o
invidia Poi nel
pomeriggio la signorina
lo portò in giro per banten, mentre i due cugini andarono
per un’altra strada
Miyu
si rivelò una guida
preparatissima, dato il suo mestiere
Shinji:
“LA ringrazio molto,
è stato un giro piacevole e istruttivo”
Miyu:
“Sono contenta che ti
sia piaciuto” gli rispose con un sorriso
Shinji:
“Eppure un po’ mi
sento in colpa, vi stiamo dando un grande disturbo Del resto resteremo
per un
paio di giorni.. e siamo arrivati all’improvviso”
Miyu:
“NO, la vostra visita
era stata preannunciata alcuni giorni fa e poi non vedevamo tuo padre
da
tantissimo, preso com’era nel suo lavoro”
Shinji:
“Mio padre.. ancora
non riesco ad accettare l’idea.. mi scusi non dovevo
dirlo”
Ma
Miyu gli cinse con un
braccio e il collo e gli disse dolcemente: “Non preoccuparti,
di me puoi
fidarti, anzi di noi Puoi parlare di tutto e io ti sosterrò
MA non sentirti
obbligato a farlo Del resto tra poco noi tutti ci sposeremo, per cui
saremo zia
e nipote, per cui devi abituarti all’idea”
Shinji:
“Zia e nipote..”
rimase in silenzio per un po’, poi, timidamente, soggiunse:
“In effetti non mi
dispiacerebbe essere suo nipote, lei è così dolce
e il profesor Kumuira è così
interessante”
Miyu:
“Già Inoltre
mi fa sempre piacere avere ospiti..
una casa solitaria è così triste”
IL
pomeriggio successivo
toccò al professore portare a spasso Shinji, mentre Kaji e
la signorina
andarono da un’altra parte Non che la cosa lo stupisse
perché aveva intuito che
quei due fossero ottimi amici e la compagnia del professore era
gradevole, con
lui aveva legato subito
Si
vedeva che Tobari, pur
essendo giovane, aveva un certo feeling con i quattordicenni, dato che
insegnava inglese alla scuola media di Banten
Dopo
un po’ Shinji
(arrossendo) chiese: “Posso farle una domanda
professore?”
Kumuira:
“Certo Shinji,
chiedimi tutto quello che vuoi”
Shinji
((un peperone): “Trovo
che loa signorina Myiu sia una persona eccezionale e siate una bella
coppia, ma
come riuscite a stare insieme data una differenza di dieci
anni?”
Kumuira:
“Non temere, non mi
infastidisce questa domanda, del resto mi sembra più che
legittima Semplicemente
anche sposare una più grande di
te ha i suoi vantaggi: una maggiore maturità psicologica, un
maggior desiderio
di dare all’uomo e impegnarsi nella vita di coppia E poi ci
siamo innamorati Io
amo tanto la sua dolcezza e gentilezza, la sua
disponibilità, il suo buonsenso,
mi sento bene con lei So
che in futuro
potrei essere tentato di cercarne una più giovane, ma non
voglio che ciò
accada, starò sempre con lei perché il segreto di
un matrimonio, in fondo, è
innamorarsi di una persona per come è veramente Se lo fai
non starai a correre
dietro ad una più avvenente, ma starai sempre con lei In questo senso mettermi
con una che abbia
dieci anni di più mi è stato utilissimo”
Shinji:
“Del resto se fosse
stata la signorina ad avere dieci anni meno di lei nessuno si sarebbe
fatto
problemi, immagino”
Tobari:
“Infatti”
Shinji
rimase silenzioso per
un po’ Le parole del professore l’avevano toccato,
sapeva che fossero vere, ma
aveva bisogno di rifletterci Del resto li aveva visti baciarsi di
nascosto e d erano
così belli Ma
aveva anche paura: forse suo padre aveva
sposato sua madre proprio perché amava Yui come diceva
Tobari, ma ne era
rimasto come invischiato, intrappolato.. strana cosa l’amore Ma strana anche la donna In fondo era
stato insieme a delle trentenni
fino ad allora Ma ora che stava con una quarantenne si rendeva conto
che
Kumuira avesse ragione: una quarantenne è diversa, magari
meno bella, ma più
affascinante
Col
passare del tempo gli
venne un dubbio: “E se Kaji e la signorina stessero facendo
qualcosa di
inverecondo?”
Alla
fine salutarono
augurandosi sinceramente di rivedersi presto e ripartirono
Kaji,
notando il silenzio del
figlio: “Shinji, perché sei sulla difensiva? Non
starai mica chiedendoti se io
e Myiu abbiamo fatto certe cose, spero?”
Shinji
arrossì come un
pomodoro
Kaji:
“Ho fatto centro, ma
non temere. In effetti la nostra non è stata una visita
casuale, ma non per
quello che pensi Io
non tradirei mai e
poi mai la mamma e nemmeno mio cugino
Semplicemente è stato Sigmund a suggerire un
viaggio noi due soli per
permetterti di stare un po’ tra uomini e io ho deciso di
portarti a conoscere
un tipo interessante come Tobari
Inoltre
volevo che conoscessi
la sua interessante e quarantenne sposa
Confrontandoti
con una di
quell’età avresti imparato qualcosa e molto hai da
imparare da loro
Shinji
si sentiva male:
“Avevi previsto tutto fin dall’inizio??!!”
Kaji:
“Si, e vedo che ha
funzionato”
Shinji
rimase senza parole
per tutto il viaggio Poi dopo molto, aggiunse: “Scusami per
aver pensato male”
Kaji:
“Figurati, anche questo
era prevedibile e per
fortuna ci sei
cascato”
Shinji:
“Che ironia, uno
desidera avere un bel partone, poi vive nell’ansia di essere
tradito o di
essere derubato”
Kaji:
“Il tutto sta nel
creare un solido rapporto per prevenire e saper perdonare se serve
curare
Meglio avere una bella moglie correre dei richi, piuttosto che non
averla
affatto. In ogni
caso sono contento, sei
più sciolto con me e
mi dai pure del tu”
Shinji
( con un sorriso
sarcastico): “Vero”
|
Ritorna all'indice
Capitolo 20 *** la battaglia con il quarto angelo ***
VI
era appunto una cosa che
Shinji aveva capito a Banten e di cui ora doveva assolutamente parlare
con
Misato
Shinji:
“Sa, la battaglia
contro il quarto angelo si è rivelata molto interessante,
almeno dal punto di
vista del dottor Sigmund”
MIsato
(incuriosita) :”Cioè?”
Shinji:
“Perché sono emerse
delle cose molto importanti, che non posso permettermi il lusso di non
capire,
o anche solo di trascurare e che, anche se vorrei tenermi per me, non
posso
affatto tenerla all’oscuro”
Misato
(tra il curioso e il
preoccupato): “Ovvero?”
Shinji:
“Il dottore mi ha
fatto notare che la vera lotta non fu solo contro l’angelo,
ma in realtà fu
contro me stesso e contro di lei
Fu
una decisione grave e
definitiva: fuggire oppure no Lei
voleva
che fuggissi per una ritirata strategica, ma mi ero reso conto che, se
lo
avessi fatto, non sarei mai più stato in grado di salire su
un’ eva. Sarebbe
stata una fuga definitiva
Inoltre
lei, con il suo
atteggiamento, mi rendeva tutto più difficile, era un vero
nemico contro cui
combattere Inoltre
io stesso ero come in
bersek, travolto da molti sentimenti contrastanti, dalla rabbia per non
essere
capito e amato, dal chiedermi perché fossi lì
anche se non c’era mio padre, dal
dolore per essere
stato picchiato da
Toji, dalla paura di uccidere i miei amici, dal non aver avuto
abbastanza
addestramento per affrontare un nemico simile e tutto il resto In una
parola la
battaglia con l’angelo finì col risultare una
semplice appendice della
battaglia che avveniva dentro di me”
Misato
era senza parole, ma,
soprattutto, temeva di sentirsi dire certe cose, ed infatti Shinji
proseguì
dicendo: “Non mi ha fatto bene aver litigato con lei.
Inoltre, per certi versi,
la mia strategia finì col rivelarsi migliore della sua, in
quanto più che
attaccare a testa bassa in un corpo a corpo disperato non avrei
comunque saputo
fare.”
Misato:
“A pensarci a
posteriori il tuo ragionamento non fa una piega, ma li sul momento, non
potevo
capire che non avresti potuto fare in altro modo”
Shinji:
“Infatti, non la odio
per questo, ma devo dirle che nemmeno la sua cecità sul
miracolo che era
avvenuto mi ha fatto bene”
Misato:
“Che intendi dire?”
Shinji:
“Il fatto che Toji e Kensuke
si trovassero proprio in mezzo alle dita dello 01.
Non ho potuto fare ameno
di considerare una simile, incredibile
precisione come frutto di un miracolo o, comunque, di un colpo di
fortuna
incredibile UN motivo in più per cui non avrei potuto
lasciare che le loro vite
si spegnessero: quantomeno non è bello dare calci alla
fortuna”
Misato:
“Capisco, sentivi un
vero peso sul cuore, come se avessi ricevuto una pugnalata Inoltre certo che hai una
natura nobile:
soffrivi perché Toji ti aveva picchiato, eppure ti sei dato
da fare per
salvarlo.. che cuore nobile
Ma
del resto so che sei così:
c’è tanta nobiltà in te anche se fai
tanto l’indifferente”
Misato
era pronta a
qualunque reazione o risposta.. meno a
quella che Shinji avrebbe dato: “Ma la vera battaglia, il
vero tormento, le
disse Shinji, è stato starle accanto senza poterle dire MAMMA Io ho sempre desiderato
che lei fosse mia
madre, in un angolino del cuore l’avevo sempre desiderato, ma
mi imponevo di non
vederlo, di non dirle nulla NON
riuscivo,
anzi, a capirlo Ma
ora l’ho capito E
come mi ha insegnato Sigmund, uno dei
problemi principali è proprio il fatto che, i miei genitori,
con la loro
cattiva educazione mi hanno impedito di vedere il bene intorno a me
Di
capire quanto mi voleste
bene. Impedirmi di
avere felicità e
rubarmi quella che avevo o che avrei potuto avere. Ma ora voglio
cambiare Voglio
mettermi in testa che è solo una
sciocchezza il pensiero che non possa essere felice, perché
io posso essere
felice e lo sarò So
che mi hai chiesto
da tempo (ora le dava del tu) di essere mia madre, ma voglio ugualmente
chiedertelo: vuoi essere la mia mamma? Vuoi sostenermi per tutta la
vita?”
Poco
mancò che il cuore di
Misato si fermasse: nemmeno quando Kaji le aveva chiesto di sposarla si
era
sentita così felice Ebbe
appena la forza
di sussurrare: “Si Shinji, si”
|
Ritorna all'indice
Capitolo 21 *** Shinji è strano act 1 ***
Ciao a tutti
e scusate la lunga attesa NON
che mi
fossi dimenticato della FF o che fossi rimasto a corto di idee.. al
contrario
ne ho avute molte, ma c’era qualcosa che mancava, qualcosa
che non riuscivo a
scrivere, ma che era molto importante come anello di congiunzione tra
il
vecchio e il nuovo Alla
fine sono
riuscito a comporre quel che desideravo
Mai avrei creduto che questa storia avrebbe raggiunto un
simile
successo: mi sono affezionato ad essa e provo dispiacere
all’idea che un giorno
lontano essa finirà Spero che la seconda fase sia di vostro
gradimento e che vi
piaccia questo piccolo regalo di Natale
Alex
Quel
pomeriggio Shinji fece a Misato una strana richiesta: mamma, non
è che mi
faresti il bagno?
La donna
rimase un po’ stupita, ma accettò
NON
che avesse problemi a vedere Shinji nudo, ma il fatto che lui non
facesse nulla
e si lasciasse semplicemente lavare le aumentò i dubbi
Dopo che
ebbero finito, il ragazzo non volle neanche rivestirsi, ma le
domandò, con un
‘aria triste: “Grazie per avermi dato il tuo
calore, ma non è che mi terresti
abbracciato per un po’, così, nudo come
sono?”
MIsato (tra
sé) “Ma che cosa vuole? Dove vuole arrivare?
Però Sigmund mi ha detto che…
meglio fare come dice e vedere”
La donna lo
strinse a sé e per alcuni minuti Shinji non fece e disse
nulla, godeva solo
l’abbraccio poi si sciolse e si rivestì
Con molto
tatto Misato chiese: “C’è qualcosa che
non va Shin-chan? Sai che a me puoi dire
tutto”
Il ragazzo
le fece uno sguardo profondamente triste, tanto che la madre temette
che si
mettesse a piangere, così gli si avvicinò e gli
accarezzò i capelli: “Se è
troppo presto non dirmi nulla, c’è tempo”
Shinji:
“Non
so cosa fare”
MIsato:
“In
che senso?”
Shinji:
“Vorrei piangere, eppure so che non voglio essere il piagnone
di un tempo e
tante altre cose non vanno”
MIsato:
“Per
le lacrime, come ha detto Sigmund, non dimenticare le parole finali di
Gandalf
nel Signore degli anelli: non dirò non piangete,
perché non tutte le lacrime
sono un male Devi
saper piangere, senza
esagerare come una volta, ma devi saper piangere
Con un po’ di pratica e crescita interiore vedrai che ci
riuscirai”
Shinji
sembrò sollevato e prese la mano della madre, ma la donna
non si fece
illusioni, sentiva che vi era altro all’orizzonte, ben
più grave e lo
incoraggiò a parlare: “Dimmi cosa sono le altre
cose che non vanno?”
Due lacrime
scesero dalle guance del ragazzo e
Misato finse di non notarle: “Forse ti sarò
sembrato uno scostumato, ma volevo
provare, almeno una volta, cosa significhi essere nudo innanzi alla
propria
madre: ormai ti considero come tale”
Capello di
porpora avrebbe voluto abbracciarlo, ma si trattenne per non
interrompere
quella difficile confidenza
Shinji:
“Eppure non mi sento sereno, non riesco ancora comprendere
cosa sia una figura
materna Tu e zia Ritsuko a cui sono legatissimo e Maya mi danno molto,
anche
Asuka come sorella fidanzata,
ma non mi
sento a posto”
Misato:
“Ci
vuole tempo perché tu recuperi il tuo profondo vuoto, non
avere fretta”
Shinji:
“Mi
stringi un po’?”
Misato
ubbidì e dopo un lungo silenzio il figlio
proseguì: “Io voglio molto bene anche
a zia Ritsuko e Maya, morirei per loro
ma mi sento strano, so cosa significhi rischiare la vita,
eppure ora mi
sembra così diverso tra rischiare per
l’umanità e rischiarla per delle persone
Sono confuso, perché so che se morissi tu ne soffriresti,
eppure non posso non
morire per loro”
Misato era
stupita di come stesse maturando e iniziò tastando il
terreno, con un moderato:
“Infatti l’amore funziona così, io
stessa morirei per Kaji anche se voi ne
soffrireste e viceversa morirei per voi anche se lui ne soffrirebbe Si
spera di
non dover giungere a tanto, ma se non fossi disposto ad andare fino in
fondo
non ameresti fin dal principio, sarebbe un rapporto a metà,
per non dire falso”
Il ragazzo
preferì non rispondere nulla e si rivestì, per
poi dire alla fine: “Ti
ringrazio per tutto, ormai mi è facile chiamarti mamma,
anche se so che ho
ancora molto da camminare per poter essere libero”
Misato:
“Non
devi preoccuparti Shin-chan, il vuoto che hai dentro è
grande, non avere
fretta”
Rimasta
sola, Misato si sedette al tavolo a riflettere, con le mani sotto il
mento
Indubbiamente il figlio si era comportato stranamente e avvertiva che
aveva
anche altre cose da chiedere, ma non a lei Era preoccupata, ma sapeva
che
Sigmund avesse previsto quella mossa e aveva detto di lasciarlo fare
mhhh chissà
dove Shinji si stesse realmente
dirigendo
|
Ritorna all'indice
Capitolo 22 *** Shinji è strano: Ritsuko ***
IL ragazzo
si allontanò ed
andò dai Tokugawa, fu Ritsuko sola in casa
ad aprire la porta Con un bel sorriso gli disse: “Ciao
Shinji, qual buon
vento?” ma l’allegria e il bel sorriso non durarono
molto perché notò subito
l’espressione cupa del ragazzo e non potè fare a
meno di chiedere ragguagli
Ritsuko:
“Shinji, stai bene? Hai un’espressione cupa,
brutta”
Shinji:
“MI
dispiace di averti intristito zia Sai, hai sempre un bel sorriso da
quando sei
incinta
Il fatto
è
che ho davvero una cosa da chiederti, ma ho paura di sembrarti uno
sfacciato”
Ritsuko
aveva capito l’importanza della situazione e il bisogno del
ragazzo di
sfogarsi, così lo incoraggiò: “Dai
sediamoci sul divano e non temere di
chiedermi tutto ciò che vuoi sapere” Per
incoraggiarlo meglio gli accarezzò i
capelli
Shinji:
“Non
so bene come chiederlo quindi lo chiedo e basta,
è’ vero che eri l’amante di
mio padre?”
Una
bella domanda a
bruciapelo… la dottoressa fu tentata di non
rispondere sinceramente, ma sapeva che non sarebbe stata una cosa
saggia
Era infatti
una domanda a bruciapelo, a cui era più facile rispondere
con uno schiaffo che
con una bugia Ma perché me lo chiede? Qual è il
suo scopo? Con quale diritto mi
interroga? Queste e tante altre domande albergarono nella mente della
scienziata, finchè non si convinse che la cosa migliore
sarebbe stata essere
sincere e gli rispose: “Si siamo stati amanti”
Shinji:
“Quindi lei ha amato mio padre anche fisicamente?”
Ritsuko:
“Si, da quando è morta mia madre fino a quando lui
non ha cercato di uccidere
Rei ed è stato arrestato Io poi ho conosciuto Toskiki e il
resto lo sai”
Shinji:
“Era
innamorato di lei?”
Ritsuko:
“Tuo padre ha amato veramente una sola persona, tua madre Yui Io invece lo amavo davvero
e vedevo in lui
anche quel sostituto paterno che non ho mai avuto”
Entrambi
rimasero in silenzio per un po’: la dichiarazione non era
stata facile, non era
semplice ammettere che anche Ritsuko avesse cercato in lui un padre e
una
persona da amare
Shinji:
“Così abbiamo avuto entrambi un destino
simile”
Ritsuko:
“Già e poi pensa che ho perso mia madre
bruscamente, avevo appena iniziato
a lavorare alla Nerv quando lei si suicidò Fu
proprio per quel suicidio che lui si fece avanti e mi chiese di
sostenerlo
Persi quella madre che non ero mai riuscita ad amare
veramente”
Shinji fece
come per alzarsi: “Non avrei mai dovuto fare simili domande,
sono uno scostumato,
uno…” ma la mano di Ritsuko sulla bocca lo
fermò: “Non dire nulla Shinji In
fondo era pur sempre tuo padre e un giorno lo avresti saputo comunque
Per me
anzi è liberarmi di un peso, il peso di starti accanto senza
poterti dire che
siamo stati amanti, che siamo andati a letto per cinque anni, che ho
avuto la
sotterranea paura di restare incinta perchè non sapevo cosa
avrebbe voluto fare
del bambino, che la notte in cui ho concepito la mia creatura con
Toskiki è
stata una notte di fuoco, in cui l’abbiamo fatto per tre volte e poi ho sfidato il mio
dottore ad arrivare a
quattro, eppure provavo del dispiacere per lui, solo in quella cella
mentre io
provavo il vero piacere, il vero amore..”
La
dottoressa si fermò come se lo sfogo lo avesse stancata,
aveva le lacrime agli
occhi: “Scusa, mi sono sfogata un po’
troppo”
Shinji:
“Non
fa nulla, sono io che ho cominciato e che sono troppo bambino per
capire il
mondo degli adulti”
Ritsuko:
“Io
invece temevo di non capire il mondo dei sentimenti, dei rapporti uomo
e donna
perchè non sono logici e io seguo solo la logica.. non siamo
poi così dissimili
Poi, incontrando Toskiki e Rei, mi sono resa conto di quanto abbia sbagliato, quanto
siano belli i
sentimenti e che anch’io avrei potuto farcela non sai quanti
sforzi stia
facendo per cambiare e ci sto riuscendo E poi la relazione con Gendo e
la
sofferenza per la perdita di mia madre non mi hanno fatto bene Quello
choch
improvviso mi ha segnata, lo capisco solo ora Ma dimmi, mi detesti, mi
consideri una donna indecente?”
Shinji:
“Non
posso certo giudicarti, sono troppo piccolo In ogni caso non mi
dispiace, è una
cosa in cui non ho motivo di prendermela, il male che ha fatto a me non
deriva
certo da questo anzi, io ti voglio un gran bene zia, nonostante questo
Ma dimmi,
Rei sa qualcosa?”
Ritsuko:
“Si, lo ha sempre capito”
I due
rimasero in silenzio ancora per un po’, poi la dottoressa
fece un sorriso e
accarezzò Shinji: “Sai, tu sei così
diverso da lui,non sei un uomo terribile,
sei gentile, pronto a d aiutare gli altri.. però , e il suo
volto divenne
serio, fammi una promessa”
Shinji:
“Cosa?”
Ritsuko:
“Che rispetterai sempre le donne: tuo padre è
sempre stato un signore quando
eravamo a letto e poi hai visto lo stupratore di Maya Non dovrai mai
disprezzare, sfruttare, maltrattare le donne
promettimelo”
Shinji:
“Non
avevi bisogno di chiedermelo, ma dopo ciò che mi hai detto
è tutto diverso,
rinnovo quindi la mia promessa
Ritsuko:
“Bene, allora vieni qua ti farò vedere una cosa
molto bella”
La
dottoressa andò a prendere uno strano oggetto che
incuriosì molto Shinji, poi,
rimessasi seduta, si scoprì il grembo, poi mise i due
estremi dell’apparecchio
nelle orecchie del ragazzo e appoggiò l’altra
estremità sul ventre Il ragazzo
allora capì la verità e stette ad ascoltare a
lungo la dolce musica del cuore
del bambino”
“Come
è
bello, chissà se un giorno riuscirò a suonare
qualcosa di simile“ non potè fare
a meno di chiedersi”
Alla fine si
sentì molto rilassato e non potè fare a meno di
sorridere: “Ti ringrazio zia
per avermi fatto sentire una musica così bella eppure mi
spiace un po’ di aver
iniziato una simile, intima conversazione, forse non avrei
dovuto”
Ritsuko:
“Non ti devi preoccupare, sai tutti noi ti vogliamo bene ed
è giusto che tu
impari a fidarti di noi, anche se ti fossi comportato male non ti avrei
certo
sparato, tu sei importante per noi”
Shinji:
“E’
che sapere che sei stata la sua amante, per certi versi mi fa piacere,
è come
se una parte di lui fosse ancora qua”
Ritsuko:
“Capisco, in fondo hai ragione, sono una testimone che lo
porta nel cuore. Ti
manca quell’uomo, ora?”
Shinji:
“No,
in gran parte lo detesto con tutte le mie forze Vorrei sapere tante
cose su di
lui, ma ora preferisco andare rei
non è
in casa?”
Ritsuko:
“No, è da Horaki, ma domani la troverai”
Shinji:
“Vorrei parlarle da solo”
Ritsuko:
“Domani pomeriggio sarà il momento ideale, io ho
la visita di controllo assieme
a Maya Inoltre sappi (gli prende la testa tra le mani) che tua mamma
Yui sapeva
tutto, eppure mi ha perdonata”
Senza
volerlo gli inflisse come una frustata: il ragazzo, anziché
essere sereno si
mise a piangere di rabbia: “Ma perché mi ha
chiesto di perdonarlo, anzi, mi ha
detto che l’ha quasi uccisa il sapere che lo odio?”
Non volle
parlare ancora, era evidente che temeva di dire cose di cui si sarebbe
pentito
e se ne andò senza salutare
La
dottoressa rimase sull’uscio a lungo meditabonda:
“Era andato tutto bene, ma
poi nel finale… in fondo ha ragione, Yui non può
certo chiederle di perdonarlo
tanto facilmente Perdonami
Shinji,
pensavo che sarebbe stata una carezza, non una frustata,
perdonami”
|
Ritorna all'indice
Capitolo 23 *** Shinji è strano: Kaji ***
Ciao Andy, perdonami ma... per il colloquio con Rei dovrai aspettare ancora un pò ;)
Quella sera
il ragazzo non vide l’ora che Kaji tornasse
e, non appena
furono liberi dopo cena, gli chiese di andare con lui in garage, per
parlare un
pò
Shinji:
“Sai
ora so che mio padre e zia Ritsuko sono stati davvero amanti, tu ne
sapevi
qualcosa?”
Kaji:
“Si”
Shinji:
“E
non sei arrabbiato?”
Kaji:
“No,
perché non devono certo rendere conto a me”
Shinji:
“Io
invece non so cosa pensare Non mi sono arrabbiato e sono stupito
appunto di non
essere arrabbiato Sia perché con le cose cattive che ha
fatto e che mi ha fatto
non è certo questa una cosa importante sia perché
non so, non mi fa arrabbiare”
Kaji:
“Non è
facile accettare l asessualità dei nostri genitori, per
quanto noi siamo la
prova vivente che essa esista Comunque non prendertela, se hai capito
che tuo
padre è un uomo oltre ad essere un genitore hai capito una
cosa importante e
ciò ti fa onore”
Shinji:
“Ma
non pensi che zio Toskiki si sentirà offeso?”
KAji:
“No di
certo, lui ha accettato la cosa, credimi, non si può sapere
tutto della vita
precedente dei nostri coniugi e, comunque, bisogna accettarla
L’amore te lo
permette, è una marcia in più per
accettarlo”
Shinji fece
una faccia davvero stupita: “Accettarlo hai detto?”
Kaji:
“Si,
perché?”
Shinji:
“L’amore fa accettare… non so,
c’è come un idea che mi è venuta, ma
subito è
scomparsa”
Kaji:
“Ti
tornerà, riflettici”
Shinji:
“Ciò
che mi fa riempire di rabbia, comunque, è il fatto che tutti
mi dicano di
perdonare mio padre, compresa mamma Yui, lei dice anzi che
l’ho quasi uccisa
quando ha scoperto il mio odio”
KAji:
“E
quindi?”
Shinji
sembrava volergli mollare un pugno: “Proprio tu mi dici e
quindi? NON sei stato
tu a dirmi la sera prima che attivassero lo 03 che non avevo capito
nulla del
lavoro di mio padre e che non potevo capirlo?”
Kaji:
“Ricordo”
Shinji:
“Allora,s e non posso capire, come posso perdonare? Capire,
poi, nono significa
necessariamente perdonare Non potete trattarmi come una marionetta io
non
voglio, non posso perdonare un uomo del genere!!!!!!!!!”
Senza
accorgersi mollò un pugno a Kaji che venne facilmente
intercettato anche se poi
il ragazzo non rispose con il solito scusami, fece anzi una faccia
arrabbiata
assai
Kaji si
sentiva impotente, tanto più che come gli aveva fatto notare
Sigmund Shinji non
era stato amato, per cui non aveva sviluppato bene certe cose positive
che
servono in una terapia per riprendersi e curarsi e perdonare Quel
ragionamento,
poi, non faceva una piega Anche
se il
dottore gli aveva dato utilissimi spunti per gestire il figlio senza i
quali si
sarebbe definitivamente sentito impotente, la spia non poteva certo
sentirsi
tranquillo Optò quindi per un approccio soft:
“Vedo che sei proprio arrabbiato
Non posso dirti cosa tu debba o non debba fare, ma penso che Sigmund
saprà
aiutarti, lui è bravo “
Shinji:
“Quel che mi fa arrabbiare è anche il fatto che
peso su di voi, sono l’unico
che non sta bene qua e vi faccio soffrire”
Kaji lo
guardò severamente: “Non dire così, noi
ti amiamo e volgiamo fare di tutto per
aiutarti TU sei quello che ha sofferto di più e hai bisogno
di essere aiutato
di più”
Shinji:
“Ma
anche voi altri avete avuto vite molto difficili”
Kaji:
“Questa non è una gara e poi, a ben vedere anche
noi ti abbiamo fatto soffrire”
Shinji:
“In
che senso?”
Kaji:
“Che
ai tempi della Nerv non siamo riusciti a darti quell’affetto
e quel calore che
avresti meritato, pensa a quanto Asuka ti abbia maltrattato o a come
Katsuragi
ti abbia considerato come un suo strumento all’inizio,
trattandoti come tuo
padre Potrei fare
altri esempi, ma il
risultato non cambia: ti abbiamo trattato male, tu avevi bisogno di
molta
vicinanza, invece, per molti versi, sei stato tu ad essere vicino a
noi, a
darci di più di quanto non ti dessimo E poi le battaglie ti
hanno stancato e
provato molto, moltissimo, chissà quanto avrai sofferto
sull’eva Inoltre
io e la mamma siamo stati vicini ad
Asuka per anni e Rei ha trovato dei veri genitori, tu, invece non hai
avuto
queste fortune, anche se, all’apparenza, sei meno
problematico delle tue
sorelle Ma la cosa più importante, è che tu
capisca che non devi sentirti più
sotto il controllo del comandante, sotto quel: “Se non mi
servi vattene
subito” Noi
ti amiamo perché sei tu, per
quello che sei per cui non farti problemi, noi saremo sempre con te e per te, non dimenticarlo
mai”
Shinji non disse
nulla, né cercò di farsi abbracciare Si
allontanò senza dire nulla e si chiuse
in camera a cercare rifugio nel letto e tra le braccia della sua Triky Amava tanto quella foca e la guardò a
lungo, nei suoi meravigliosi
occhi castani, così belli e profondi Non potè
fare a meno di chiederle: “Tu mi
capisci Triky? Almeno tu mi vuoi bene?” La focona
annuì
Alla fine si
addormentò, sicuro che avrebbe dovuto parlare con Rei
|
Ritorna all'indice
Capitolo 24 *** la fata è strana: ballando con Rei ***
ciao Andy, continuo a tenerti sulla corda ;)
Ormai era
giunto il momento di parlare anche con Rei
Giunto
innanzi alla casa dei Tokugawa Shinji fece un sospiro, come per darsi
coraggio,
e suonò alla porta Rimase
senza parole
quando gli si presentò innanzi Rei: era vestita con un
bell’abito azzurro,
simile a quello panna di Asuka, ma dalla gonna lunga e portava tra i
capelli un
cerchietto azzurro scuro
Era
così
bella che Shinji non riuscì a dire nulla e tratteneva il
fiato
Rei fu
costretta a rompere il silenzio, per
evitare
che Shinji finisse con provare imbarazzo: “Ciao Shinji, mamma
aveva detto che
saresti passato”
Shinji:
“Si
ehm sai avevo due cose da dirti”
Con una
gaiezza che non ti saresti aspettato, Rei lo invitò ad
entrare: “Dai vieni
dentro”
Shinji
annuì
e con sorpresa vide che la grande stanza d’ingresso era stata
liberata dai
mobili, come a voler creare una pista da ballo Dei cd sparsi e uno
stereo
davano l’indizio decisivo
Rei,
cogliendo la sorpresa sul volto del ragazzo, disse allegramente:
“Sai io e
Kaworu stiamo imparando a ballare, con ottimi risultati”
Shinji:
“Danza jazz?”
Rei:
“No,
valzer Vuoi
provare anche tu?”
Shinji:
“Non
so ballare, non so se..”
Rei:
“Dai, è
facile, ti guido io” Accesa la musica, mise la mano intorno
alla sua vita,
prese l’altra e iniziò a fargli vedere come ruotare
Ballarono
per una mezz’ora, con buoni risultati
Shinji steso
sembrava molto felice, anche se un po’ imbarazzato Poi i due
si sedettero sul
divano e Rei, con uno sguardo dolce, ma al tempo stesso indagatore,
chiese:
“Sembri un po’ strano, qualcosa non va?”
Shinji:
“E’
che sono stupito, non ti avevo mai vista così serena e
libera”
Rei:
“Ti
comprendo bene, dato che è una lunga
storia…”
Shinji:
“Ho
tutto il tempo”
Rei:
“Vedi,
l’affetto di mamma e
poi di papà,
l’amore per Kaworu mi hanno cambiata molto e poi devo
ammetterlo, anch’io ho
fatto qualche seduta da Sigmund”
Shinji:
“Sono sorpreso, ma solo un po’, in fondo anche le
nostre mamme e non
solo loro ci sono andate. Dimmi, cosa
ti ha detto, se è lecito chiederlo?”
Rei:
“Vedi,
mi ha aiutata a prendere coscienza del mondo, delle parti della mia
anima che
avevo ignorato di possedere e stavo riscoprendo solo ora Adesso sono
più gaia e
serena, mi sto aprendo ancora di più al mondo Per esempio
abbiamo provato per
gioco a imparare a ballare, con ottimi risultati e anche mamma
è contenta e
anzi, ci ha incoraggiati molto”
Shinji:
“E’
stata lei a comprarti quel vestito?”
Rei:
“Si”
Shinji:
“Si
vede che ha sempre avuto buon gusto, ben più della
mia”
Rei, un
po’
imbarazzata: “In effetti..”
Il ragazzo
si sentiva un po’ preso in contropiede: aveva intenzione di
dire a Rei certe
cose, ma ora era molto incuriosito dal suo cambiamento, ed era disposto
ad
accantonare ciò per cui era venuto e che era, in effetti,
importante Non poteva
ignorare la scintilla provata mentre ballavano e aveva una nuova
domanda da
fare, ma Rei lo anticipò: “sai, anche se non sa
che siamo angeli mi ha comunque
permesso, senza volerlo, di affinare e riscoprire certi miei poteri
angelici
per cui… avverto un grande imbarazzo in te Shinji, come se
avessi qualcosa
d’importante da dirmi, emersa durante il ballo”
Shinji
rimase confuso e nessuno disse nulla per alcuni minuti, poi si fece
coraggio e
rosso in faccia disse: “Si vedi ho provato desiderio nei tuoi
confronti”
Rei non si
stupì troppo: “Anch’io, sai,
è da molto che ci penso, ma ho sempre provato del
desiderio verso di te”
Shinji:
“Anch’io Del resto penso che il nostro rapporto
è bello perché sei un po’ di
tutto per me: sorella maggiore, amica, cugina, e ragazza da
desiderare…”
“ Al
tempo
stesso tutte queste cose e
nessuna di
esse” continuò Rei al suo posto
Shinji ebbe
appena la forza di annuire
Rei:
“Grazie
a Sigmund ho imparato ad essere più franca e aperta, per cui
ti confesso che
anche per me è come per te”
Shinji:
“Ma
non possiamo, tu sei legata a Kaworu e io ad Asuka, non potrei mai
tradire un
amico e la ragazza che amo”
Rei fece
come un sorriso forzato: “Sai, con Sigmund ho imparato che
l’amore è strano,
ambivalente. Ti metti con una persona perché il desiderio di
dare è maggiore di
quello che hai di ricevere, eppure, allo stesso tempo, devi stare con
quella
persona perché è di lei che hai bisogno e non di
un’altra”
Shinji:
“Vero e quindi?”
Rei:
“Quindi
è di Asuka che hai davvero bisogno, non di me Viceversa io e
Kaworu abbiamo
bisogno uno dell’altra Non avremmo bisogno di invertire le
coppie, falliremmo
prima di cominciare”
Shinji:
“Su
questo hai ragione”
Rei:
“Dimmi,
tu e Asuka lo avete già fatto?”
Shinji
deglutì: ”Avevamo provato, poi abbiamo deciso di
aspettare la prima notte di
nozze” Avrebbe voluto chiederle la stessa cosa per i suoi
rapporti con Kaworu,
ma si trattenne sapeva che l’amico aveva ragione nel ritenere
la domanda
indelicata Ma Rei continuò: “Io e Kaworu, invece
lo abbiamo fatto perché ci
sembrava giusto Ma.. (lo guarda negli occhi) se vuoi io mi metto nelle
tue
mani, se vuoi farlo con me solo per oggi e poi basta, per appagare
l’attrazione
che proviamo l’uno per l’altra io
acconsentirò al tuo e nostro desiderio”
Shinji
rimase li, senza dire nulla per alcuni interminabili secondi, alla fine
disse:
“Ci siamo già visti nudi una volta e so che non
sarebbe male, ma non voglio Non
posso tradire la mia Asuka, la amo troppo, voglio che sia lei ad avermi
per la
prima volta e non potrei vivere accanto a Kaworu con un simile segreto,
per cui
perdonami”
Rei gli
passò una mano tra i capelli: “Non devi scusarti,
è una tua scelta legittima e
sono contenta che tu stia dimostrando polso e sappia ciò che
vuoi veramente Ti
voglio bene” e lo strinse a sé Poi gli prese la
mano e aggiunse: “Almeno tocca
la mia femminilità, come hai fatto quella volta, e senza
imbarazzo”
Gli
affondò
la mano nel seno, per alcuni minuti e poi la lasciò andare Non c’era niente
da dire ormai e Shinji la
salutò con un cenno del capo e uscì
La ragazza
rimase a lungo ad osservare la porta meditabonda, tenendo una mano sul
seno:
“avremmo dovuto parlare di quest’argomento prima o
poi, almeno siamo riusciti
ad affrontarlo Avrei preferito parlare di più di quella cosa
che il dottore mi
aveva detto di dirti, ma avrò altre occasioni, del resto il
parlare di certe
cose è un buon segno Sono contenta che tu sia cresciuto
così tanto Shinji”
Tornando a
casa il ragazzo si fermò a guardare la sua mano, pensando
“Asuka, Kaworu,
perdonatemi, ma dovevo farlo Del resto anche tu Asu – chan
hai affrontato il
tuo legame con papà, era necessario che affrontassi il mio
con Rei”
|
Ritorna all'indice
Capitolo 25 *** Strani piani: arriva Luna ***
La mattina
seguente Asuka non trovò nessuno in casa
Non che dovesse stupirsene, dato che, per vari motivi,
tutti dovevano
essere fuori, lo sapeva bene, ma almeno Shinji sarebbe dovuto rimanere Lo trovò in
camera da letto, che
rabbrividiva La
ragazza si preoccupò:
“Shinji, cos’hai?”
Shinji:
“Asuka aiutami, ho la febbre alta”
La ragazza
gli toccò la fronte, ma la trovò freschissima
Asuka:
“Mi
prendi in giro?” Avrebbe voluto dargli uno schiaffo, ma
Shinji gli spiegò: “E’
un idea del dottor Sigmund ha
notato che
ho la febbre, dato che una parte di me non riesce ancora a vederti
serenamente
e ha ancora paura che torni a maltrattarmi”
Asuka:
“Ma
sai che questo non è possibile”
Shinji:
“Si,
spiegalo al mio subconscio Così mi ha consigliato di
liberarmi, di aprirmi con
te, di dare sfogo al mio dolore Dato che non c’è
nessuno oggi mi sembra il
giorno giusto, per cui immagina che io stia male
e prenditi cura di me”
La teutonica
acconsentì e, con molta dolcezza, lo accudì come
se avesse davvero 39 di febbre
Shinji:
“Mi
canti quella ninna nanna in tedesco? Era così
dolce”
La ragazza
lo esaudì e lui si addormentò. All’ora
di pranzo asuka gli portò del riso in
bianco che era pure commestibile
Shinji:
“Sai
Asuka, anche se so che è impossibile che accada, ho appunto
paura che tu
finisca col tornare quella di un tempo”
Asuka:
“E’
impossibile, ma in fondo, con tutti i tradimenti subiti, hai ragione di
preoccuparti, è normale che tu tema di fidarti degli
altri”
Shinji:
“Vorrei essere come te che sei cambiata tanto”
Asuka gli
appoggiò la testa sul petto e disse: “Se sono
cambiata lo devo a te”
Shinji:
“Ma
anche a Becky, per quel che mi ha detto”
Asuka:
“Sai
che non ci avevo pensato? Ero così presa
apensare a te che non ho mai considerato il ruolo di
nostra sorella”
Shinji:
“Già
e vorrei aver avuto un padre come il tuo, comprensivo e che non ha
fatto
obiezioni alla tua richiesta di adozione”
Asuka:
“In
effetti non mi sarei aspettata neanch’io che agisse in
maniera cos’
collaborativa e nemmeno ora so il perché”
Shinji:
“Forse perché non era poi così
cattivo”
Asuka:
“Chissà”
I due
passarono il resto della giornata a parlare e a dormire abbracciati A
sera
Asuka preparò la cena e disse: “Sai
seguirò il tuo esempio e farò una cosa”
Shinji:
“E
io seguirò il tuo e ne farò un’altra
intanto… “
Asuka temeva chissà cosa, invece shinji si
limitò ad afferrare Triki e,
strettala, disse: “E’ un amore, non avreste potuto
farmi regalo più bello”
Asuka:
“Il
merito è soprattutto di Becky, ma sono contenta, anzi
felicissima che tu abbia
un’amica così
saii peluche sono
importanti, noi amiamo i nostri e anche zia Maya ama tanto il suo
ally”
Shinji
guardò fisso nei profondi occhi castani, di vetro e Triki
rispose: “Si padrone,
io ti amo tanto e anche Maya e Ally si amano”
Quella notte
Ritsuko dormì da sola, dato che Toskiki era di turno Che
ironia, pensava, avevo
fatto così l’abitudine a dormire da sola e ora,
così in fretta, mi sono
abituata a dormire con Toskiki che mi basta una notte per sentirmi
sola” Come
d’abitudine mosse la mano per cercarlo e, inaspettatamente,
toccò qualcosa di
morbido e di inaspettatamente grande
Leggermente spaventata, la dottoressa alzò la
coperta e vide una grossa
gatta soriana che se la dormiva della grossa Sulla fronte aveva due
cerotti,
appoggiati leggermente e, non appena Ritsuko li tolse, la micia
iniziò a
parlare: “Ciao ritsuko, sono Luna e d’ora in poi
sarò la tua gatta personale Se
poi non mi vorrai, potrai sempre assegnarmi al piccolino”
Ritsuko
sorrise: “Ciao Luna, come sei morbida, dai fatti
stringere” La
strinse a lungo la bella palla di pelo,
poi disse: “Chi c’è la sotto?” rei uscì
da sotto il letto urlando: “Sorpresa”
Rei:
“Sai
mamma, dato che tutte abbiamo un amico, mi sembrava giusto che
l’avessi anche
tu Se non ti piace dallo al fratellino”
Ritsuko:
“L’idea è buona e devo dire che mi hai
fatto felice, dai, vieni qua”
e strinse a sé la figlia
Rei:
“abbiamo fatto una colletta tutti noi children su proposta di
Shinji, ma io ho
messo il mio cuore Vorrei che ti ricordasse il mio affetto per te:
eravamo due
estranee ma ora ti amo tantissimo, morirei per te, non certo per il
comandante
Sento che mi esploderebbe il cuore se non ti dicessi quanto ti voglio
bene,
quanto ti adoro”
Ritsuko
guardò la figlia commossa, ma anche un po’
perplessa: “Non capisco tesoro –
disse dolcemente – pensavo che il nostro rapporto fosse
chiaro ormai”
Rei:
“Si, ma
è che ho capito molte cose, in particolare che ti volevo
bene più che mai e
avevo un gran bisogno di dirtelo Così, quando gli altri
hanno avuto l’idea del
gatto, mi sono accodata”
Ritsuko
strinse figlia e gatta: “Sai, anche per me è
andata così, solo che non sapevo
come dirtelo anch’io morirei per te Rei, dai, dormi un
po’”
La fata
turchina sapeva che quando sua madre diceva così significava
coccole in arrivo
e in effetti le due si coccolarono a lungo, con profondo affetto Poi
aiutò la
madrea lavarsi, a vestirsi e l’accompagnò a fare
colazione
Ritsuko:
“Rei, metti davanti a Luna una bella tazza di latte, penso
che abbia fame”
Rei
eseguì e
Luna rispose: “Grazie, come è buono”
Rei
insistette per sparecchiare, poi aggiunse: “Mamma, che nome
dolce e come
sarebbe stato impensabile per me e per noi un tempo”
Ritsuko:
“Hai ragione piccolina” e sotto i begli occhi di
Luna, le due si scambiarono un
bacio sulla guancia
Rei:
“sai,
un giorno vorrei essere come te e dare tanti figli a Kaworu”
Ritsuko:
“Lo
sarai, piccolina, te lo prometto”
Il giorno
dopo, nel pomeriggio, i due misero in atto i rispettivi piani Ognuno, scosso
dall’esempio dell’altro, aveva
una cosa urgente da fare
|
Ritorna all'indice
Capitolo 26 *** Chiarendosi con i genitori ***
Asuka,
accoccolata sul dondolo,
riuscì a dire a Misato quelle cose che avrebbe voluto dire
da tempo
Misato:
“Cosa c’è cucciola?”
Asuka:
“Sai, volevo chiederti scusa”
Misato:
“Per cosa?”
Asuka:
“per il fatto che non sono
riuscita ad accoglierti come avrei dovuto, a vederti come la mia mamma
fin da
subito”
Per
Misato, ancora scossa dai sogni
sull’ottavo angelo, fu un colpo, ma riuscì a non
darlo a vedere e a chiederle:
“Ma perché soffri così cucciola? Ognuno
ha i suoi tempi, tutto qui”
Asuka:
“E’ che il nostro rapporto è
più complesso di quello che hai con Shinji, dato che siamo
donne e ci
conosciamo da più tempo Tutto ciò rende la
situazione più conflittuale Inoltre
ho dovuto superare la fedeltà alla mia defunta madre, cosa
che Shinji ha saputo
fare meglio di me”
Misato
era piacevolmente
impressionata: vedere una come asuka umiliarsi così sarebbe
stato un tempo
impensabile Era impressionante quanto quella famiglia stesse cambiando
e quanto
stessero cambiando i suoi membri Ma Asuka la scosse dai suoi pensieri:
“Per cui
vorrei mi picchiassi, mi schiaffeggiassi per il male che ti ho fatto,
ma poi
stessi con me definitivamente”
Misato
le strinse le guance
dolcemente: “Non lo sai che le mamme servono per perdonare
gli errori dei
figli? Anch’io, inoltre, ho avuto i miei limiti come tutrice
per cui stiamo
insieme e non facciamoci problemi, d’accordo?”
Asuka
fece un bellissimo sorriso e
disse si
Shinji,
invece, stava parlando con
Kaji in camera sua: “Sai papà, avevi detto che
avresti parlato con me se lo
avessi voluto e ora lo vorrei”
Kaji:
“Sono contento, parla pure”
Shinji:
“Non ho idee precise” I due
si misero così a parlare del più e del meno,
complice Shinji che, in effetti,
non sapeva come partire per dire ciò che intendeva esprimere
Kaji
lo intuì e per un po’ lo lasciò
fare, sperando che si sbloccasse, poi si vide costretto a mettergli
fretta,
dato che non si sbloccava: “Insomma, cosa vuoi dirmi
veramente?”
Shinji:
“E’ che stavo pensando a ciò
che ci eravamo detti la sera della viglilia dell’attivazione
dello 03, cioè che
non potevo aver capito alcunché del lavoro di mi o
padre”
Kaji:
“Si, ricordo E quindi?”
Shinji:
“Come e quindi? Sarei dovuto
scoppiare di rabbia dato che era l’ennesima prova di come
abbia passato la vita
come un pacco postale, sballottato per interessi superiori E poi mi si
biasima
per il fatto che non capisca e non cerchi di capire mio
padre!!”
KAji
rimase in silenzio per un
po’ IN effetti il ragazzo aveva colto nel segno e
non sarebbe stato
facile rispondere, ma alla fine ci provò: “Sai,
quell’uomo non era facile da
capire e nemmeno il l’ho capito del tutto, inoltre dici che
non puoi accettare
che mamma Yui ti abbia chiesto di capirlo: quei due si sono amati, ma
amare la
moglie non significa amare il proprio figlio e viceversa Orbene, tu
devi fare
come ti senti e non forzare i tempi Mi hai fatto delle domande
preziose e
sono contento che me le abbia poste
Quando
hai tempo va da Rei,
recentemente mi ha detto una cosa importante, che è bene che
tu sappia”
Shinji:
“Cosa?”
Kaji:
“Meglio che sia lei a dirtelo
“
IL
ragazzo partì subito per casa
Tokugawa Fortunatamente la fata turchina era in casa,
così Shinji potè
subito domandarle: “Sai Rei, il papà mi ha detto
che gli avevi detto una cosa
importante che dovrei sapere Di cosa si tratta?”
Rei
rimase in difficoltà per alcuni
secondi, poi, fattasi coraggio, iniziò: “Vedi, io
ero vicina a Gendo quando è
morto per me e Nadia, sacrificandosi per noi due Vedi, tu
credi che per
te non abbia fatto mai nulla e che sia sempre stato spietato Ma alla
fine ho
capito che lui abbia sempre pensato che tu fossi Nadia, per cui
è come se si
fosse sacrificato per te”
Shinji
rimase interdetto: gli era
tornata alla mente quella strana immagine di Yui e Gendo e
ciò che si erano
detti: “Si, in effetti non è detto che non possa
essere andata così, ma è una
cosa troppo decisiva perché ti possa rispondere su due
piedi, dato non è facile
capirla o accettarla, ho bisogno di tempo e riflessione Ora
è meglio che me ne
vada”
Rei,
riprendendo il suo antico fare
enigmatico, disse: “Capisco, prendi il tempo di cui hai
bisogno”
Almeno
ora il ragazzo aveva
capito l’enigmatica risposta di Kaji e,
soprattutto, aveva compreso un
po’ della dura lotta che Asuka aveva affrontato con
sé stessa per poter
affrontare suo padre in Germania
Asuka,
invece, corse a scrivere una
lettera di risposta al suo padre tedesco: “Gentile Dottor
Langley, la mia vita
continua più serena che mai e in famiglia le cose vanno
ottimamente Non finirò
mai di ringraziarla per la sua comprensione
Le
mie idee sul nostro rapporto si
vanno schiarendo, anche se ci sono ancor a molte cose da capire e molto
tempo
mi serve per farlo Come sta Johanna? In ogni caso sono sicura
di una
cosa: le assicuro per sempre il mio affetto incondizionato
Asuka”
Gunther
lesse la lettera con
sollievo, ma anche con prudenza IL fatto che una come Asuka
garantisse
affetto era pur sempre segno di speranza e di miglioramento
Le
rispose: “Gentile signorina
Katsuragi, sono molto contento che stia superando le
difficoltà che io e la
vita le abbiamo posto innanzi Johanna non dice nulla, ma sono
sicuro che
sta iniziando a cambiare parere
La
sua partenza è stata salutare
anche per lei
Avrà
tutto il tempo che desidera e,
se un giorno riprenderà a vedermi come un padre,
sarò la persona più felice del
mondo
A
presto FGL
Asuka
lesse la lettera con molta
gioia
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=263880
|