Perdonami Shinji

di alex di gemini
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritsuko ***
Capitolo 2: *** Rei alla luce della luna ***
Capitolo 3: *** l'attacco di pazzia di shinji ***
Capitolo 4: *** perdonami Rei ***
Capitolo 5: *** ruggine sangue vomito ***
Capitolo 6: *** vuoi essere mia zia? ***
Capitolo 7: *** l'arrivo di Triky ***
Capitolo 8: *** simpatico equivoco ***
Capitolo 9: *** tra le braccia di Yui ***
Capitolo 10: *** pensieri e confidenze ***
Capitolo 11: *** un opera dell'uomo ***
Capitolo 12: *** i complessi di Ritsuko ***
Capitolo 13: *** genitori e figli ***
Capitolo 14: *** la prima visita da Sigmund ***
Capitolo 15: *** mamma papà Rioji ***
Capitolo 16: *** il sogno di Ritsuko ***
Capitolo 17: *** un'amicizia nata dal coraggio ***
Capitolo 18: *** il sogno di Asuka ***
Capitolo 19: *** il cugino di Kaji ***
Capitolo 20: *** la battaglia con il quarto angelo ***
Capitolo 21: *** Shinji è strano act 1 ***
Capitolo 22: *** Shinji è strano: Ritsuko ***
Capitolo 23: *** Shinji è strano: Kaji ***
Capitolo 24: *** la fata è strana: ballando con Rei ***
Capitolo 25: *** Strani piani: arriva Luna ***
Capitolo 26: *** Chiarendosi con i genitori ***



Capitolo 1
*** Ritsuko ***


Dalla terza casa, grande Tempio Alex di Gemini presenta:

 

Perdonami Shinji

 

Capitolo primo

 

Ritsuko

Il lungo e intenso periodo di felicità, il reincontro con Rei e la nascita di un rapporto filiale con lei, l’arrivo di un figlio.. tanti e vari erano stati gli eventi che avevano colpito Ritsuko inducendola al cambiamento

Anche nel suo rapporto con Shinji qualche cosa era mutato

 Si rese conto di avere molti motivi per chiedergli scusa, ma non sapeva come iniziare e magari lui non si era nemmeno accorto

Quella sera era venuto a casa loro, avrebbe voluto parlargli, ma non riusciva

Il ragazzo, dopo una lunga permanenza stava per andarsene, ma una lacrima fu galeotta Nessuno se ne era accorto, salvo Rei

“Mamma perché piangi?”

“Nulla, sarà la gravidanza Sai a volte le donne piangono senza motivo”

“Non mela racconti giusta” le disse Rei

Ritsuko non si trattenne, si avvicinò a Shinji e gli prese le mani tra le sue

Perdonami Shinji” gli disse con un filo di voce

S  “Perché signorina?  Lei non mi ha fatto nulla di male, anzi le devo molto per avermi liberato dall’eva”

R  “No Se sei uscito in ultima  analisi è perché volevi tornare da misato e dagli altri

Con tutto il sapere mio e di mia madre non saresti uscito necessariamente

E’ stata un’operazione così complicata che con le mie sole forze, senza il lavoro di mia madre volto a liberare la tua non sarei mai riuscita  a fare tuttoo da sola

Misato perciò è la tua vera madre

Sai (e quasi si inginocchiò) io ti ho fatto molto male

 

S “Come? non capisco”

 

 

R  Ho sempre avuto un atteggiamento distaccato nei tuoi confronti

Tu mi hai sempre stimata, avresti voluto avere un buon rapporto con me, ma io mi sono tenuta  troppo lontano, ti ho trattato freddamente

 Inoltre ti stavo accanto pur essendo l’amante di tuo padre

 Questo e la conoscenza con Yui avrebbero dovuto spingermi a starti accanto, ma non l’ho fatto

Inoltre ero così fissata su Gendo che pensavo solo a lui e, per quanto riguarda te, non solo non mi importava, ma temevo che avresti potuto diventare un ostacolo ro così insensibile che non mi interessava nemmeno il fatto che ti trattasse male

Ma la cosa più grave è che, per ben due volte, cioè quando eri prigioniero del 12 angelo e quando eri dentro l’eva, non avrei fatto nulla per salvarti, ti avrei lasciato morire perché era praticamente impossibile salvarti

E’ stata solo Misato, che voleva provare a tutti i cost,i a schiaffegiarmi duramente, spingendomi a iniziare le impossibili missioni di salvataggio

 

 

S  “Però mi ha salvato”

R  Solo grazie a te stesso e alle tue madri: se lo 01 non fosse andato in bersek l’operazione non ti avrebbe comunque salvato

A meno di un miracolo saremmo solo riusciti a recuperare lo 01, ma tu saresti morto lo stesso

E per l’inglobazione nell’eva te l’ho già spiegato

Poi sono stata così insensibile a farti conoscere la verità nel terminal dogma in maniera così improvvisa e rude

Ti sarai scioccato, vero? Sono stata insensibile nel dire quel “questo è il posto in cui è scomparsa tua madre”

Mi detesti, vero?

 

 

S  “No anzi, nel terminal dogma mi sentito vicino a lei come non mai, perché lei ha sofferto tanto a causa di mio padre

Non pensavo che lui sarebbe stato in grado di arrivare  a tanto

E ho odiato lui ancora di più 

Il mio sguardo duro nasceva solo da questo, non da altro

Non ho invece mai avuto risentimento per lei, anzi 

Del resto mi piaceva tanto sentire la sua voce durante i test e le battaglie: con la sua tranquillità essa mi trasmetteva calma e sicurezza

 

 

R   Puoi perdonarmi?

 

S  Certo, (e Shinji, con inaspettata naturalezza prese le mani tra le sue) non l’ho mai odiata anzi E ora, dopo tutto ciò che ha fatto per Rei la stimo come non mai

 

R  “Puoi fare una cosa per me?”  gli chiese la ex bionda

 

S “Certo”

 

R “Allora chiamami Ritsuko e dammi del tu 

Tua madre è e sarà sempre Misato, ma vorrei che considerassi me come una zia  Del resto Rei è nata dal dna di yui per cui siete fratello e sorella

 

S  “Si, lo farò e anzi, considererò il bambino che nascerà come un cugino e, se mi sarà permesso, vedrò il dottor Tokugawa come uno zio”

 

 

“Guai a te se non lo fai” lo minacciò bonariamente il buon dottore

 

R “Permettimi allora di darti un bacio gli disse Ritsuko  esso sarà una promessa di parentela eterna tra noi”   e lo baciò sulla guancia

 

Timidamente Shinji le restituì il bacio su entrambe le guance, poi tornò subito dai suoi nuovi genitori 

 

Ma, nell’uscire, non potè trattenersi da dire una cosa

S  “ zia Ritsuko dimenticavo Anche se mi hai trattato così in realtà avevo ugualmente molta considerazione di te, perché in fondo non chiedevo troppo e anche quel poco che mi davi mi bastava

 Inoltre, dato che eri amica della signorina misato, mi bastava pensare a quello per sapere che non eri poi tanto fredda”

 

Ritsuko gli fece un bellissimo sorriso Aveva capito che lui non l’aveva certo odiata, anzi

 

In ragazzo se ne andò

 

A suo modo una nuova famiglia era nata

 

 

 

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Capitolo 2
*** Rei alla luce della luna ***


Capitolo 2 Rei alla luce della luna

Shinji uscì, ma Rei gli corse dietro e gli chiese d’aspettare, di stare con lei per un po’ in giardino

S “Ma se mamma dovesse preoccuparsi per il ritardo? “

 

R “Nessun problema, dato che non hai un cellulare per prima cosa chiamerebbe qui e mia mamma le spiegherebbe che sei con me”

 

Era sera e la luna era alta nel cielo

Rei gli chiese di sedersi un po’ con lei sulle sedie poste sotto l’albero del giardino

Shinji venne come folgorato dal ricordo di quando la vide prima che iniziasse la battaglia con il quinto angelo

Fu Rei a iniziare a parlare  “Ora sai che siamo fratelli, almeno in un certo senso Che ne pensi?”

 

S “Beh, ho fatto fatica ad accettarlo, anche perché un conto è un’amica, un conto una sorella, un conto una fidanzata, ma ci sono riuscito Del resto abbiamo avuto anche lo stesso padre visto che Gendo ti ha tenuta sempre con sé Il nostro essere fratelli risolve molte cose, anche se mi fa ancora un certo effetto, visto tutte quelle che abbiamo passato insieme Anche se poi siamo stati adottati da famiglie diverse Del resto sono contento che tu stia con Kaworu, è un bravo ragazzo, mentre io amo Asuka  Però…”

 

R “Però??”

 

S “Vedi si allargano nella mia mente i ricordi dei nostri primi incontri Ho sempre avuto feeling con te E’ stato perché ti ho visto ferita che ho deciso di combattere la prima volta

MI sa che mio padre mi ha fatto arrivare così all’improvviso perché sapeva che senza la terapia d’urto non avrei mai accettato di combattere e, anzi, ho accettato solo per te  Poi penso a quando non hai fatto una piega vedendomi a terra colpito da Toji”

 

R “ In effetti sono stata insensibile, almeno potevo chiederti come stavi Ma all’epoca ero insensibile”

 

S “o penso a quando ti ho visto nuda..”

R “Non azzardarti a riprovarci” rispose Rei con tono indecifrabile, poi, malinconica, proseguì “Ero insensibile e non avevo senso del pudore, con tutti gli esperimenti che facevo nuda, tanto che anche se mi hai palpato il seno non me la sono presa”

 

S “Sai, è stata la prima volta che vedevo e toccavo una donna nuda”

 

R“Però poi abbiamo fatto pari, visto che in ospedale ti ho visto nudo in tutta la tua virilità”

 

S “Come sei diversa da Asuka, lei mi avrebbe mollato un ceffone dandomi del pervertito maniaco, tu invece hai osservato tutto col distacco di un medico”

 

R“Già, anche se sapevo tutto sul funzionamento di voi uomini era la prima volta che vedevo dal vivo”

 

S “Ma non dimenticherò mai quando parlavamo prima della battaglia contro il 5 angelo Eri così bella affascinante, misteriosa sotto la luce lunare Eri proprio come la luna Eri così seducente  Tu sei la luna Asuka il sole”

 

R “Se lo dici tu.. io non mi considero una seduttrice”

 

S “A tuo modo lo sei  E mi hai detto tu non morirai, me lo avevi garantito e ora so il perché”

Poi abbracciandola e piangendo “Ora so perché non temevi la morte, mi dispiace, chissà quanto avrai sofferto per essere un clone”

 

R“Già, ma ora tutto è finito”

 

S “Si, ma mi dispiace d’averti abbandonata, poi mi sono messo a seguire Asuka, scusami”

 

R “E perché? Non eri obbligato a metterti con me, eppoi, chiusa a riccio com’ero non sarebbe stato facile per nessuno Io stessa ho sentito Toji dire che gli mettevo i brividi Anzi, con la mia chiusura penso d’averti fatto del male, scusami”

 

S “Scuse accettate”

 

R “Anzi, ti ringrazio d’aver avuto fiducia in me, tu mi hai dato tanto e hai persino avuto fiducia nelle mie capacità materne, ricordi lo straccio?”

S “Eccome”

R “Spero un giorno di essere una buona madre, adesso voglio avere figli, ma prima voglio badare al mio fratellino”

 

S “Del resto le cose vanno a posto perché io e Asuka, tu e Kaworu siete fatti per stare insieme Del resto siete angeli, è giusto che vi sposiate”

 Stettero in silenzio per un po’  e lui ammirò il suo splendido kimono alla luce della luna, azzurro come il suo ventaglio e i suoi capelli Era semplicemente stupenda

Lei quasi piangendo gli chiese: “Mi tieni sul tuo petto per un po’?”

Shinji non capì ma acconsentì  Lei si accoccolò e pianse silenziosamente

 

S “Ma non è che Kaworu si ingelosirà?”

 

R “Figurati lui sa tutto”

Dentro di sé la ragazza lunare pensò e poi disse a Shinji :”Anche se ho fatto per te più di quanto avessi mai pensato ero pur sempre così chiusa.. perdonami Shinji”

Lui la strinse con forza e dolcezza e anche il suo volto fu rigato da alcune lacrime

Ma più che da Kaworu c’era da tenersi in guardia da Misato che, preoccupata per il ritardo, andò a controllare Non appena vide da lontano i due ragazzi e Rei in lacrime rimase perplessa ma non si impicciò

Se Rei piangeva così doveva esserci un motivo e, con la tipica sagacia femminile, riuscì ad intuirlo, complice il fatto che, sapendo leggere le labbra, aveva ascoltato diverse parti della conversazione

 

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Capitolo 3
*** l'attacco di pazzia di shinji ***


L’attacco di Shinji

Shinji e Asuka stavano litigando Non per un motivo importante, ma un semplice battibecco tra fratelli, ma Asuka si era rimessa a fare la testona come un tempo e a maltrattare Shinji Lo fece un po’ per gioco, un po’ perché la sua vecchia personalità era un pochino riemersa Nessuno avrebbe potuto prevedere ciò che sarebbe accaduto Shinji ebbe le convulsioni e con uno sguardo e uno scatto omicidi si lanciò contro Asuka e la stese con una violenta sberla Poi la prese per il collo e cercò di strozzarla Becky, finbo ad allora in disparte, si lanciò in aiuto della sorella spintonando Shinji e chiamando aiuto Fortunatamente Asuka riuscì a liberarsi e, nonostante il fiato mozzo, colpì Shinji con un calcio  Il ragazzo era in preda alle lacrime e ad un ira incontenibile e cominciò a rovesciare tavoli e sedie urlando “Non uccidetemi”

Arrivarono i genitori Rei e i Tokugawa  La scena li lasciò allibiti 

Kaji fu il primo a riprendersi e cercò di fermare il ragazzo, ma Shinji si agitava troppo e dovette intervenire anche Toshiki

“Vi odio, vi odio tutti, io vi odio” era strano sentire quelle parole sulla bocca di Shinji che, pur immobilizzato, continuava ad urlare 

Non avendo calmanti o altro, al buon dottore non rimase che dire “Perdonami Shinji” e lo colpì con un forte pugno allo stomaco, stendendolo  Tutti erano senza parole

Misato “Ma cos’è successo?”

Rei “Solo l’altra sera avevamo parlato così tranquillamente”

Asuka “Ecco – disse ancora  acorto di fiato- abbiamo litigato per un nulla, io mi sono comportata al mio vecchio modo e lui ha reagito così

 

 

Quando Shinji si svegliò, fu proprio Asuka la prima persona che vide. Non riuscì a trattenere un grido e si nascose sotto le coperte

Asuka “Non comportarti così, disse con una voce non arrabbiata, non ce l’ho con te In fondo me lo sono meritato, almeno in un certo senso.  Tu hai fatto tutto per starmi vicino fin dall’inizio e io non ho fatto nulla e ti ho sempre disprezzato, anche se in cuor mio ti volevo bene Inoltre avevi nel cuore il peso del dolore inferto da tuo padre, dolore che Becky ci ha segnalato come presente fin dall’inizio e molto intenso Inoltre, come mi ha fatto notare Rei, lei ha rischiato la sua vita per te contro il 5 angelo, mentre io non l’ho mai fatto, anzi sei stato tu a rischiare immergendoti nel magma  So che stai molto male Shinji e il nostro stare bene tra noi altri ha finito col confonderti le idee ancora di più e farti stare peggio  Ma io sono qui a portarti il mio perdono e a chiedere il tuo 

A nome di tutti ti chiedo di fare come ti senti, non avere fretta di chiamarci papà, mamma, dacci del lei se vuoi. Ma apri il tuo cuore, con calma e butta fuori il dolore che hai dentro per tuo padre, un dolore forte anche se lui è morto e ti ha chiesto perdono

 

Shinji era senza parole, Asuka lo prese dolcemente tra le braccia e gli appoggiò il volto sul seno Shinji arrossì e cercò di divincolarsi, ma la rossa lo fermò e gli disse: “Si può tenere al seno per molti motivi Ora lo faccio per dimostrarti il mio affetto, la mia tenerezza, il mio voler starti sempre accanto come amica, come sorella e, se lo vorrai, come moglie”

 

Shinji  “Ti ringrazio Asuka”  Shinji aveva finalmente parlato

 

Shinji “Sai, mi piaceva tanto parlare con te, mi dava una grandissima gioia quelle poche volte in cui avevamo parlato serenamente e ti eri interessata a quello che facevo, come per esempio quando in piscina mi avevi aiutato con quel problema di fisica NON sai quanto mi facevi felice”

 

Asuka “Ti garantisco che sarò sempre dolce con te e potrai parlare con me quanto vuoi

Sai, era inevitabile che finisse così Con il tuo affetto mi hai fatto migliorare insegnandomi l’importanza della tenacia e della misericordia , ma era inevitabile che, una volta migliorata, sarei dovuta venire ad assisterti, a farti cambiare, perché anche tu ne hai di strada da fare”

 

Shinji Ti ringrazio Asuka

 

Shinji era stato sul seno di Asuka nel suo dolce abbraccio per tutto il tempo ma, con il suo intuito femminile, la ragazza capì che Shinji aveva bisogno di una cosa

 

Asuka “Aspetta, torno subito”

Uscì e tornò con due coca cola

 

Asuka “Prendi, beviamo, tu non guardare me e io non guarderò te”

 

Shinji “perché?”

 

Asuka “perché si”

 

La rossa aveva fatto centro I due si misero finalmente a piangere

 

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Capitolo 4
*** perdonami Rei ***


Poi la rossa andò dalla fata turchina e si buttò ai suoi piedi

A “Perdonami Rei”

R “Perché?”

A” per tutte le cattiverie che ti ho fatto, per averti guardata dall’alto in basso, non averti aiutata, anzi per averti disprezzata”

R “Ma ormai ci siamo chiarite, siamo in pace da tanto tempo”

A “Si, ma dopo aver parlato con Shinji ho capito che non bastava, che dovevo chiederti scus e ricevere il tuo perdono”

R “la colpa è anche un po’ mia, perché all’epoca ero insensibile”

A “Si, ma io ti avevo offerto la mia amicizia per puro interesse, nessuno avrebbe accettato la mia offerta Del resto l’avevo detto che lo facevo per interesse Quidi devo chiederti un favore: d’ora in poi niente competitività, niente invidie tra noi perché siamo amiche  e tu hai Kaworu e io Shinji D’accordo?”

R “certamente””

A E un ultima cosa, dammi una sberla”

R “Perché?”

A “per espiar eil male che ti ho fatto”

R “Farebbe male più a me che a te perché ormai ci siamo riconciliate”

A “Allora ti prego, stringimi un po’”

 

Le due si sedettero e Rei tenne Asuka abbracciata sul suo petto a lungo

A “Come siamo cambiate e come ti ha cambiata stare con Ritsuko

R “Già”

Poi Asuka propose di fare il bagno e Rei accettò

R “Che cambiamento, noi nude nella vasca senza problemi” disse la fata turchina

A “già chi  l’avrebbe mai detto” disse la rossa

Ma ovviamente la pace durò poco, perché dal nulla  apparve Becky che pretese di fare il bagno anche lei

Terminato il bagno, con una tacita occhiata, Asuka e Becky afferrarono Rei e cominciarono a solleticarla, poi Rei e Becky fecero lo stesso con Asuka: le tre sorelle erano più unite che mai

 

 

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Capitolo 5
*** ruggine sangue vomito ***


La punizione di Shinji: ruggine sangue vomito

 

Pur essendo stato perdonato e coccolato da Asuka in un ritrovato rapporto, Shinji aveva molta paura di farsi vedere dagli altri Ma era cresciuto e migliorato, aveva capito che bisogna essere coraggiosi anche fuori dall’eva, così, riuniti tutti, fece mea culpa

 

S perdonatemi tutti per aver avervi fatti spaventare, avevo perso la testa, il dolore che avevo dentro ha preso il sopravvento e mi annebbiato i sensi

Io vi voglio molto bene, ma non riesco ad adattarmi  a questa nuova vita, mi fa star male Scusatemi, ma non riesco ad affezionarmi a voi quanto dovrei, vi prego datemi tempo. La ringrazio dottore per avermi picchiato, se fosse accaduto qualcosa ad Asuka non me lo sarei perdonato 

Scusami Beky per averti spaventata

 

Beky  ti ho già perdonato e si buttò al collo del fratello

Toskiki  nessun problema, sapevo che avresti detto così Inoltre non credo che la situazione ti faccia star male in senso proprio  Semplicemente risveglia il tuo dolore, ti fa vedere il male che hai dentro e ne prendi coscienza Così ti liberi o almeno puoi liberarti

Shinji  posso ancora chiamarla zio?

T Certamente

Ritsuko  del resto tutti noi siamo cambiati tantissimo grazie all’arrivo di Nadia, ma tu hai da cambiare più di tutti Se siamo onesti con noi stessi, non possiamo che starti vicino

Kaji  si ti staremo sempre vicino, contaci

S grazie

 

Misato, invece, era stata in disparte,

 cupa silenziosa Kaji le mise una mano sulla spalla, la lei lo respinse sdegnata

 

Misato  Shinji, immagino tu sappia che meriti comunque una punizione severa per aver quasi cercato di uccidere Asuka?!!  Come madre di entrambi non posso far passare la cosa sotto silenzio

S  si signorina può sculacciarmi quanto vuole

 

Ma il volto di Misato, che nel frattempo si era avvicinata, divenne alquanto truce

M no, le sculacciate non bastano… e gli rifilò due violenti ceffoni, il secondo dei quali lo fece cadere per terra  Shinji si rialzò, ma una ginocchiata allo stomaco lo ributtò di nuovo a terra

 

Tutti erano esterrefatti, persino Ritsuko pensò che l’amica stesse esagerando Nadia si lanciò verso la madre per fermarla, Asuka urlò

“Mamma l’ho perdonato”

 

Misato: No, non basta e, con la mia autorità di madre vi ordino di non intervenire 

 

Asuka rimase allibita ma ferma, Nadia si mise a piangere

 

M Nadia, smettila o ti becchi dieci sculacciate, Shinji deve crescere e maturare E tu vieni in camera tua

 

Senza una parola il ragazzo andò con lei in camera  Giunti li Misato prese la chiave e se la mise in tasca, poi gli spiegò le condizioni dell’espiazione

“Shinji ora resterai chiuso in camera per le prossime 24 ore”

 

temevo di peggio  pensò Shinji

 

Misato  ma non credere sia finita qui

 

S cosa?!!

 

M vedo che parli e non ti limiti a subire passivamente, bene  Durante questo tempo (Misato prese di tasca un paio di manette) resterai legato al letto per il braccio sinistro

 

S ma sta scherzando signorina?

 

M mai stata così seria, avanti sdraiati

 

Shinji si sdraiò e si fece ammanettare ma era solo l’inizio

 

M Durante questo tempo non mangerai né berrai alcunché, nemmeno una goccia d’acqua

 

S era disperato, doveva essere uno scherzo

 

M che c’è, hai perso la parola? guarda che non è uno scherzo: un po’ di sofferenza ti farà bene e ti farà riflettere  Se hai bisogno usa quella padella Arrivederci    e se ne andò dopo averlo chiuso a chiave

 

Il ragazzo era esterrefatto: come era possibile che la signorina che diceva di essere sua madre avesse potuto trattarlo così? 24 ore senza bere, più le ore da cui non beveva cioè dalla sera prima.. roba da star male  Si mise a gridare, ma nessuno lo liberò

 

Tutti furono stupiti della severa punizione

Ritsuko  ma sei matta? va bene averlo picchiato così duramente: aveva le guance livide e si vedeva che il calcio era forte, per non parlare del pugno già preso da Toskiki e il calcio di Asuka, ma ora stai esagerando, liberalo subito

 

M no  Lui ha esagerato e ci sono stata troppo male, sia per lui, sia per il mio ruolo di madre sua, sia perché avrebbe potuto far del male ad Asuka e a Beky  E’ giusto che mediti un po’ e soffra per ciò che ha fatto

 

Ma lo abbiamo perdonato” risposero in coro le ragazze

 

M non basta, deve espiare eppoi..

 

Ritsuko  eppoi??

 

M so che ci sta male  e che solo soffrendo troverà la pace

 

Kaji  ma ha già sofferto tanto

 

M lo so ma deve subire questa penitenza Inoltre non voglio che nessuno vada ad aiutarlo, se becco voi due ragazze vi do 30 sculacciate (le due rabbrividirono) e guai a te Kaji, non sarei più gentile con te per 60 giorni (Kaji sapeva bene a cosa si stesse riferendo…)

 

Nessuno aiutò Shinji che passò ore di solitudine  e sofferenza ma meditò molto e si sentì in pace con sé stesso per quella espiazione: Misato aveva fatto centro di nuovo Ma la gola gli era diventata un fuoco e forse stava per infettarsi, lo stomaco brontolava e non riusciva nemmeno a dormire Terminate le 24 ore, Misato entrò, con una tazza di latte in mano

 

M come stai Shinji, hai meditato?   Il ragazzo non riusciva quasi a parlare e bevve avidamente la tazza di latte che gli era stata porta  Fu un errore fatale: essa era piena di sale e il ragazzo, ancora legato, dovette trattenersi per non vomitare sul letto in stile occidentale Non appena liberato volò in bagno, rendendo la tazza viola

 

M bene ora hai espiato del tutto

 

Shinji piangeva, guardava Misato disperato, non sapeva più chi avesse davanti

 

M vedi Shinji, io sono un militare e ho visto il second impact Conosco bene la morte o forse non la conosco perché è qualcosa di talmente grande che nessuno la conosce davvero, più la conosci e più vedi di non conoscerla  Il fatto che avresti potuto uccidere Asuka mi ha fatto imbestialire, devi capire che ciò che hai sofferto è poco in confronto a ciò che stavi per causare, specialmente a te stesso, oltre che a tutti noi Inoltre, così non soffrirai più perché ti conosco, avresti sofferto dentro a lungo per aver fatto male ad asuka, Becky cui vuoi molto bene 

 

Poi con un tono più dolce e conciliante quasi materno, proseguì ti senti meglio ora? non temere il tuo corpo si riprenderà presto

 

Shinji bevve a lungo dal rubinetto, ma, ancora debilitato dal latte, vomitò ancora

 

S lei ha ragione signorina, ho accettato da subito la mia punizione, anche perché pensavo che lei pensasse questo e ora mi sento meglio Ci voleva questo latte per completare tutto (ebbe un altro conato)

 

Ma poi cadde a terra e Misato gli si avvicinò preoccupata S stava piangendo disperatamente “Io volevo essere amato, ero innamorato di Asuka  e proprio ora che ho tutto alla mia portata non riesco ad afferrare e mi tiro indietro, non riesco a fare nulla E soprattutto perché mio padre mi ha sempre odiato? perché voi mi amate tutti tanto e lui che avrebbe dovuto amarmi più di tutti mi ha sempre respinto? Come posso non odiarlo? Perché il mio sangue è pieno di veleno, il mio corpo pieno di ruggine?? (conato più forte di tutti che gli impedì di proseguire)

 

M non so perché Gendo ti abbia trattato così e nemmeno Fuyuzuki lo sa del tutto, era stupito di come ti abbia  trattato quando vi siete rincontrati e tutto il resto  Ma sappi che hai trovato gente che ti vuole bene, tanto bene e te ne vorrà sempre Asuka stessa ti sposerebbe Ritsuko e Toskiki sono i tuoi zii e Kaji è tuo padre e Beky tua sorella  Non sentirti solo, puoi ricominciare con noi, vedrai sarai felice

 

I due rimasero in silenzio per un po’, poi Misato disse con dolcezza “Sei arrabbiato con me, pensi che ti abbia torturato? O credi che ti abbia permesso di vedere il male che è in te?

 

S no ha fatto bene, ora mi sento a post  ma non potè finire perché svenne

 

M sarà la glicemia.  Aiuto, se Ritsuko sa che l’ho torturato così mi tiene il muso per una settimana  

Cercò di rianimarlo con un bello schiaffo, ma non si riprendeva e ce ne volle un secondo Gli diede da mangiare lo zucchero ma lo vomitò subito Al che la disperata Misato dovette scendere a chiamare Toskiki (aveva voluto che tutti restassero giù al piano inferiore) per un controllo medico ma anche Ritsuko volle partecipare per controllare le condizioni del nipote e non farsi ingannare

Contrariamente al previsto tenne il muso  a misato per addirittura due settimane

 

T  la quantità di latte è stata ingente, data le sete non si è accorto subito del sapore, non mi stupisce che abbia vomitato così a lungo. Qui bisogna fargli la lavanda gastrica e anche un processo di reidratazione visto che non assume né solidi né liquidi da oltre trenta ore e ha vomitato tanto

 

Si corse all’ospedale della nerv Fortunatamente il 3rd riusciva ancora a reggersi sulle gambe e venne lavandato e reidratato  Ritsuko era una belva, la punizione le sembrava del tutto eccessiva specialmente per il latte

R :”sai misato, sembri mio nonno materno Una volta da piccola mi diede una forte sberla e io piansi molto Così, per dimostrare a mia nonna che lui non c’entrava e io ero una piagnona mi diede una sberla ancora più forte e poi un’altra ancora

 

M si fece piccola piccola “si in effetti ho esagerato”

 

Shinji “No zia, la signorina Misato ha ragione, io meritavo tutto e anche di più anzi ho capito di non meritare il vostro affetto me ne vado” e iniziò a correre via per il corridoio, ma le sue condizioni malferme lo fecero cadere di nuovo e perse conoscenza

Nei giorni successivi mangiava poco e di mala voglia, non riusciva a perdonarsi né a perdonare il padre che l’aveva trattato così, né le brutte cose che aveva fatto a Toji.. sembrava che il dolore sepolto per tutto quel tempo stesse riemergendo, che la ruggine che aveva dentro, che il sangue avvelenato lo stessero sopraffacendo. In un modo assurdo di giustificare Misato (e di autopunirsi) bevve spesso dosi ancora più massicce di latte salato con i risultati prevedibili  

Ritsuko era furiosa: dette un ceffone a Shinji per la sua assenza di cervello e disse a Misato: “Non che la tua punizione fosse una cattiva idea, ma ha svegliato istinti autopunitivi e altro per cui sta perdendo la voglia di vivere….

 

M con tutto quello che ha passato sull’eva, vedrai che si riprenderà presto

R lo spero

 

Solo Asuka sembrava far breccia nel suo cuore  Quando era lei a portargli il cibo lui mangiava anche se non molto e, soprattutto, le chiedeva di tenerlo sulle ginocchia e di coccolarlo

Ma non migliorava: dopo tre settimane Misato trovò il ragazzo ubriaco e  messolo sotto torchio, Shinji confessò : si signorina, bevo tre lattine di yebisu al giorno e bevo anche fuori, dopo la scuola

 

Partì un ceffone micidiale  ecco perché non tornava insieme ad Asuka ed era così spento e col fiato strano  Ora sta diventando alcolizzato: ha ragione Ritsuko, qui ci vuole il dottor Sigmund

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** vuoi essere mia zia? ***


Ciao a tutti e grazie per l’affetto provato per le mie FF

Per prima cosa rispondo ad Andy Grimm: sarò un po’ lungo, ma fornirò una chiave di lettura per le mie opere

Comprendo bene i tuoi dubbi, in effetti mi sono lasciato un po’ andare

Vedi sono molto legato ai personaggi di Eva specialmente a Shinji Asuka e Ritsuko

Sono stato molto toccato dalle profonde sofferenze che hanno patito, dal rapporto tra Misato e Shinji che nel manga non è poi così tranquillo, dal fatto che MIsato lo sgridi severamente dopo il 4 e il 10 angelo (col 4 gli dà pure una sberla)

Ho già espresso questo nell’ira di Shinji e in super violenza

Ma nel realizzare perdonami Shinji la storia ha cominciato a scriversi un po’ da sola e mi sono ispirato allo Shinji di evangelion 2, una figura molto diversa dalla tua Lui, infatti, non solo dopo tanti anni non si è ripreso ma è ancora tormentato dai dolori subiti Così ho fatto uscire tutto il dolore che aveva dentro, con il coup de theatre dello strangolamento di Asuka

Così mi sono messo a caricare la scena con Misato che per sfogare la sua rabbia per Asuka, rabbia che la rende più simile a quella del manga che non a quella dell’anime e per far uscire la ruggine e il sangue che ha Shinji dentro decide di trattarlo così in una sorta di terapia d’urto La scena del latte è anche un tributo ai primi capitoli di new girl, in cui per fare uno scherzo ad Asuka, le fa bere latte salato Solo che poi risulta evidente che Shinji ha si rivisto ciò che di male è in lui, ma ne è rimasto sconvolto nel profondo

Comprendo bene il tuo dolore per Shinji: anch’io lo provo per Ritsuko e mi piange il cuore a vederla carcerata, spero che in progetto A la liberino presto

New girl mi è piaciuta tanto anche per il suo tono dolce e sono un grande fan del manga NGE girl of steel 2 ma quando compongo fic di eva mi risulta più naturale scrivere in chiave dura anche se, come vedete, sto cambiando in fretta

Anche nel carcere di Ritsuko ci saranno molte scene dure, mentre nelle altre due della trilogia ci sarà molta dolcezza

In effetti ho un pochino esagerato con la punizione di Shinji , ma ho voluto rischiare

Ciao Andy e a presto

Vuoi essere mia zia?

Due sere dopo Asuka andò a trovare i Tokugawa Dopo vena ringraziò sentitamente per l’ottimo pasto, poi chiese a Ritsuko di poterle parlare in privato

A So che hai detto aShinji di considerarti come una zia Ho apprezzato molto la cosa eti chiedo: vuoi essere mia zia?

R Come mai me lo chiedi? Non sarà per invidia verso Shinji?

A no, ci ho pensato due giorni e desidero davvero chiedertelo So che i nostri rapporti non sono mai stati stretti, ma ho capito che dovevo chiedertelo Noi siamo molto simili Entrambe giovani, belle, intelligenti, laureate, realizzate professionalmente con un ottimo e prestigioso lavoro Sembravamo avere tutto per essere felici, ma non lo eravamo

Entrambe segnate dalla perdita di un genitore e con accanto l’altro con cui non andavamo d’accordo Entrambe segnate da forti dolori psicologici e spirituali, entrambe alla ricerca della vera felicità ma cercandola con l’uomo sbagliato e senza capire il bisogno di essere amate che avevamo Entrambe chiuse al mondo, entrambe con poche amicizie, entrambe indifferenti all’amore e alla misericordia

Ritsuko era esterrefatta da quella analisi così profonda e di quanto le due fossero simili, anche se, a prima vista, sembrerebbe di no Entrambe e rano incapaci di usare al massimo l’intelligenza per i conflitti interiori e l’assenza d’amore Rimase in silenzio per un po’, poi abbracciò Asuka e le disse all’orecchio: “Te lo saresti meritato anche solo per l’auto analisi: come faccio a dirti di no dato che hai ragione? La portò da Rei e da Toskiki e comunicò loro la notizia, rendendoli felicissimi

R Ora ho due nipoti, oltre che due figlie

Rei saltò in piedi e battè le mani: “Ora siamo cugine, che bello” e le due si abbracciarono, più unite che mai

Poi le tre donne, su idea di Ritsuko, fecero il bagno assieme a Maya e Asuka, commossa dalla pancia di Ritsuko, si accoccolò a lungo ad ascoltare il cuginetto

Rei Non so se sembri più adulta o più cucciola

A con ira bonaria solo Misato può dirmi cucciola

Ritsuko vedrete che dolce sarà avere un pancione

A da Shinji? no, mi sa che sarà una scimmia

Tutte risero e Asuka pianse di gioia Aveva digerito i dolori dell’infanzia simboleggiati dal pelouches scimmia o, meglio, non si era accorta d’averlo fatto

Asuka e Ritsuko erano state, inoltre, entrambe invidiosette e ostili a Misato per Kaji

A non mi avevi capito mamma, come non avevi capito Shinji Con una mano ci attraeva, con l’altra ci allontanava. Era gentile ma non dolce come una madre, al momento buono ci allontanava in uno stato intermedio fastidioso

Misato capì e pianse Asuka aveva ragione. Lei non era stata abbastanza espansiva prima dell’arrivo di Nadia e non aveva nemmeno invitato Shinji a darle del tu come Asuka. Non era stata gentile fino in fondo incapace di capire fino in fondo Ne aveva da fare per recuperare il rapporto con Shinji

Per non scontentare la ragazza, Ritsuko diede anche ad Asuka il bacio d’affetto eterno

A il fatto d’aver detto scimmia ha un profondo significato per me. il fatto che mi stiate accanto ha un grande valore perché mi cura della ferita dell’abbandono dei miei genitori

Maya lo stesso vale per me, dato che io e Mariko siamo state abbandonate perchè

non potevamo renderli nonni Anche il tuo tenermi abbracciata , Ritsuko, mi fa bene, perché sento che non hai paura dei miei desideri potenziali, del fatto che potrei desiderarti sessualmente

Grazie per le vostre cure dissero in coro Asuka e Maya

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Capitolo 7
*** l'arrivo di Triky ***


Nei giorni successivi Shinji rimase in uno stato di totale chiusura verso l’esterno  Non voleva mIsato accanto a sé. Gradiva solo la compagnia di Asuka, anche se parlava poco con lei 

Dopo un po’ iniziò a volere accanto a sé anche Rei, anche se si limitava a farsi servire da infermiera, a farsi imboccare a farsi accudire  Strano ma vero, Asuka non provava rabbia o preoccupazione per la vicinanza della sorella al suo Shinji, sapeva infatti che Rei non rappresentava affatto una minaccia per lei.

Anzi gradiva le abilità infermieristiche, provava gioia nel vedere accudire il suo Shinji da una mamma, da un essere gentile e delicato “devo ammettere che per certe cose ha una classe e una dolcezza innate: quando nuota è elegante come una sirena e quando accudisce sembra una mamma, vorrei avere la sua classe”  Inoltre le ricordava quella madre che non aveva mai avuto e vedere Shinji coccolato la faceva sentire coccolata un po’ anche lei

 

Asuka che invidia qualcosa di Rei, incredibile

 

Shinji   “sai Rei, mi ricordo quando mi sono svegliato e ti ho trovato accanto  a me prima della battaglia contro il 5 angelo o dopo che ero stato assorbito… ora vorrei chiederti quello che non ti avevo chiesto all’epoca: puoi accudirmi per un po’? Sai ero troppo chiuso per chiedertelo”

 

Rei  “si, non c’è problema, baderò a te quanto vorrai”

 

Era davvero impressionante la sensibilità e la delicatezza con cui sapeva stargli accanto, proprio degna di una madre

Anche Asuka sapeva essere sensibile e non le dispiaceva imparare la sensibilità da Ayanami

 

Shinji si faceva tenere spesso la mano da Rei, da Asuka o da entrambe e spesso sentiva il bisogno di scusarsi dicendo : “Mi dispiace per tutto quello che vi sto facendo passare”

Ma con molta delicatezza le due ragazze rispondevano che era giusto che si comportasse così: aveva molto dolore dentro e non poteva tenerlo tutto lì Del resto, in parte, la colpa era anche loro  Comunque erano contente di poter fare qualcosa per lui, le faceva stare meglio 

 

Asuka: Ma perché non vuoi Misato stia con te?

Shinji non rispondeva mai a quella domanda

 

MIsato soffriva nel non potere stare accanto al suo Shinji, ma se non la voleva lei non poteva forzarlo, del resto nemmeno il dottor Sigmund si era fatto vedere troppo

 

Già, il dottor Sigmund.  Non molto alto, di corporatura robusta, sui quaranta, era uno psichiatra che lavorava presso la nerv e ciò gli aveva permesso di capire molte cose sui children  Conosceva Ritsuko e la dottoressa ebbe modo di parlargli a lungo e dettagliatamente della situazione

Sigmund non si stupiva di come fosse andata

Sigmund  “Shinji ha sofferto tanto per l’assenza della madre  Basterebbe già questo per segnarlo profondamente  Poi suo padre l’ha abbandonato senza farsi problemi e così il bambino ha rischiato di cadere nell’autismo.

Poi il direttore, quando l’ha incontrato mesi fa, non ha fatto nulla per lui

Se non me l’avesse detto lei, dottoressa Akagi, non riuscirei a credere che non sia andato a trovarlo nemmeno una volta quando era ricoverato in ospedale con arresto cardiaco dopo il 5 angelo o che, dopo la prima battaglia, non gli abbia fatto nemmeno un complimento, anzi, come mi ha riferito il maggiore, l’ha guardato con aria dura e severa, neanche volesse sgridarlo per aver danneggiato troppo l’eva.

Non si può essere normali con un genitore così

Sapete, da bambini i genitori sono come dei, tanta è l’influenza che hanno si di noi, su come cresceremo Si può dire che Shinji abbia fatto la guerra contro gli angeli fin dalla culla

Sapete, già prima avrei voluto intervenire per visitare quel ragazzo, ma non mi sono preso la libertà di chiederlo, temendo che mi avrebbero detto di no e, in cuor mio, sperando che l’affetto di tutto lo staff bastasse o che il direttore si convertisse

Ma da quel che mi dite il maggiore non è stato in grado di fare tutto e lei, dottoressa, meno ancora

Per vostra fortuna siete migliorati tutti tantissimo, ma Shinji è rimasto indietro perché era quello che doveva cambiare di più. Il forte impatto con la vostra felicità, poi, lo ha fatto come scoppiare, detonare.

Anche fargli vedere al suo risveglio uno sconosciuto non è stata una buona idea E’ una situazione in cui non c’è un vero colpevole perché tutti sono colpevoli. “

Misato, con le lacrime agli occhi, chiese “ allora cosa possiamo fare?”

Sigmund Per ora bisogna lasciarlo come evaporare, lasciare che butti fuori lentamente e dolcemente tutto ciò che ha dentro Non bisogna forzarlo a parlare o a fare.  Ma bisogna anche insegnargli a parlare e a aprirsi Non avendo avuto una famiglia alle spalle è normale che abbia simili problemi

nel trattare con gli altri, bisogna che reimpari ad aprirsi e a fidarsi

 Non so quanto io possa fare ora, perché, se non parla con voi, non parlerà neanche con me, perché non sa farlo Ma ha manifestato il desiderio che il dott Tokugawa fosse suo zio, ciò è un buon segno Anche lei, dottore, dovrà essere pronto a stare con lui

 

Tokugawa  certo, lo farò sicuramente

Sigmund  sa dottore, la psichiatria è la terapia della parola, io uso quella, non il bisturi

Tokugawa  “Del resto, nei rapporti umani, nell’anima da curare cos’altro si può usare?”

Sigmund “Per adesso è meglio che resti alla finestra, tenetemi informato”

 

Nadia piangendo “ ma il mio fratellone non si riprenderà più??”

Sigmund  “non essere così drastica può farcela”

MIsato  “è stata tutta colpa mia e della mia terapia d’urto”

Sigmund  “mah neanche poi tanto, ha solo accelerato le cose Comunque, più che ferirlo da questo punto di vista, il suo sfogo gli ha fatto male come assenza d’amore, aveva bisogno di calore e di perdono, non di botte e punizioni ai limiti della tortura, ma, ripeto, ha solo accelerato le cose”

Tutti si sentirono più tranquilli e ringraziato il dottore, promisero che avrebbero aiutato Shinji

 

Ma Nadia d’accordo con il padre, ebbe una bella idea

Una mattina Shinji si svegliò  e vide accanto a sé un enorme muso animalesco

“Un angelo!!”  urlò    Sembrava che avesse visto di nuovo Pen Pen la prima volta

Schizzò fuori dal letto e, ancora ansante per lo spavento, vide che si trattava di una foca, una grossa foca di peluche    Innanzi ad un esterrefatto Shinji, l’animale iniziò a muoversi e a parlare: ciao padrone, io sono Triki la regina delle foche D’ora innanzi sarò la tua foca personale e ti starò sempre accanto”

Poi con un balzo gli si buttò tra le braccia e Shinji, ancora più confuso, notò quanto fosse morbida e calda: aveva un pelo favoloso e la strinse a sé con affetto Fu un gesto irrazionale, avrebbe detto Ritsuko, ma lui provò gioia morbidezza e, non l’avrebbe mai detto, calore

Ed ecco apparire Spike il panda, Igor l’orso e i coccodrilli Cocco e Ally: “ciao, siamo gli amici di Triki, d’ora in poi staremo sempre insieme” dissero in coro

Ed ecco finalmente apparire l’autrice di tutto ciò: era Nadia che, nascosa sotto il letto, aveva armeggiato con tutti i pupazzi

 

Shinji “Becky, sei stata tu?”

Nadia “Siiii   tutte noi abbiamo un amico e ho pensato che saresti stato meglio se ne avessi avuta una anche tu”

Shinji “Ma io sono troppo grande per queste cose”

Nadia “Non si è mai troppo grandi per l’affetto e il calore di un pelouches eppoi l’ha detto anche zia Ritsuko (Per la verità l’aveva detto il dottor Sigmund, ma dato che la zia l’aveva approvato era come se l’avesse detto lei)

Inoltre ti piace, te lo si legge in faccia”

 

Era vero, Shinji era sorpreso e felice per quel dono inaspettato

Shinji “Hai detto che sono vostri amici, su fammi le presentazioni”

Nadia “Siiii  l’orso si chiama Igor e appartiene ad Asuka, il coccodrillo senza fiocco si chiama Cocco e appartiene a Rei, quello col fiocco è Ally ed è di Maya vedessi come le vuole bene e il panda è il mio Spike e quel pinguino è pen pen e appartiene a Misato”

 

In effetti Pen era stato fatto entrare e si era messo, su ordine di Misato, immobile così bene che sembrava un pupazzo anche lui

Shinji  “come anche Maya ha un pelouches?”

Nadia “Si te l’ho detto, tutti abbiamo gioia ad avere un pelouches”

Shinji sembrava vitale, almeno un po’ e propose alla sorella: allora vieni e coccoliamo i nostri amici

 

Nadia non se lo fece ripetere, si sdraiò con il fratello e si misero a coccolare a turno i vari animali, pen compreso, anche se Shinji dedicò le sue attenzioni principalemente a Triky Il calore e il pelo della foca lo rasserenarono e si riaddormentò

Si riprese verso le dieci e trovò Nadia ancora accanto  a lui

Shinji  “Ma sei stata qui tutto il tempo?”

Nadia  “Certo dormivate così bene abbracciati, come marito e moglie, era una gioia vedervi”

Shinji, non molto convinto, “se lo dici tu..”

Osservando la foca e il modo di fare della cara sorella, si sentì come contagiato, come toccato nel profondo e cominciò a provare affetto per quell’animale  Come se gli avesse letto nella mente, Triky si mise a parlare

 

Triky “Padrone, mi porti a fare un giro per la casa assieme a Spike e a zia Becky?”

Shinji “Si triky andiamo subito”  Il ragazzo si vestì e dopo diversi giorni lasciò la stanza  e fece un giro per la villetta di Misato Fortunatamente non incontrò nessuno, altrimenti si sarebbe richiuso in sé stesso Ma anche questo non fu casuale, perché tutti si erano tenuti lontani Solo Rei e Asuka si erano nascoste abbastanza vicino da poter ascoltare almeno i passi, da poter capire che Shinji si fosse alzato

Rei  “è incredibile che si sia mosso così in fretta 

Asuka  “quando Becky si mette in mezzo”

Rei (ridendo) non sottovalutare i poteri di Cocco, con me è stato fenomenale

Asuka (ridendo) mai quanto il mio Spike

 

Videro passare i due, anche se solo per pochi attimi

 

Asuka “incredibile tiene anche in braccio la foca”

Rei “e sembra contento di averla”

 

Dopo il giro Shinji espresse il desiderio di fare colazione  Giunti in cucina, appoggiò Triky su un tavolo su cui Nadia appoggiò Spike e si mise a preparare Notò che la sorella aveva messo due piatti davanti ai loro amici

Becky “devi preparare anche per loro”

Shinji “certamente” e, avvicinatosi a Triky, la accarezzò con affetto, mentre Becky le diede del cibo con un cuchiaio vuoto

Triky “Ahm  che buono questo pesce!! “

Nadia “E non è finita, ecco un bel piatto pieno di pesce per te e uno pieno di bambù per Spike” e, detto questo, piegò le loro teste nel piatto, come se mangiassero

 

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Capitolo 8
*** simpatico equivoco ***


ciao a tutti ed ecco un doppio aggiornamento Ero infatti indeciso tra un capitolo lungo e due brevi e ho preferito la seconda ipotesi Sai Andy ammetto di non aver pensato all'idea che, in matrimonio, Gendo potesse costringere Shinji e Asuka a sposarsi ma ci penserò, anche se nonn sarà facile ciao

I due fratelli consumarono le loro colazioni e Shinji chiese se avesse potuto vedere almeno Rei e Asuka

Nadia andò a chiamarle

Le due ragazze entrarono timidamente e chiesero a Shinji come stava

Il ragazzo, ancora più timidamente, rispose “Oggi mi sento meglio, Nadia è stata fantastica  Semmai siete voi che dovete scusarmi per tutto quello che vi faccio passare”

 

Rei fu tentata di dirgli di Sigmund, ma sapeva che non doveva dire nulla Così gli si avvicinò e gli accarezzò i capelli, con gentilezza e affetto “Vedi, non devi preoccuparti per noi Tu hai sofferto tanto e devi riprenderti Noi faremo l’impossibile per aiutarti “

Asuka “ Perfettamente d’accordo e quando vorrai parlare o chiederci consigli, noi ci saremo Potrai sfogarti quanto vorrai”

Shinji “Vorrei vedere la signorina Misato, ma ho paura, so di averla ferita tanto, che la sua non era solo rabbia, ma anche espressione del suo dolore per quanto l’avessi ferita  Ho ferito e deluso tutti io non valgo nulla, sarebbe meglio per tutti che io me ne vada io…”

Ma non potè finire la frase perché Asuka lo fermò con un  abbraccio, e tenne teneramente la testa sulla sua spalla “Misato mi ha spiegato tutto, lei non è dlusa da te, anzi, è molto dispiaciuta per averti ferito così E’ lei che vuole essere perdonata da te”

Shinji “Quanto è importante la tenerezza e il calore, io ho ricevuto solo calci nella vita, ti prego, tienimi abbracciato a lungo”

Asuka “Per tutto il tempo che vuoi” lo disse con una dolcezza incredibile e a Shinji non fu possibile trattenere le lacrime

Rei “Non pensare di essere un peso per noi, anzi, aiutarti ci rende tutti più umani, ci fa crescere. In un certo senso siamo noi che dobbiamo chiedere scusa a te”

 

Dopo il lungo abbraccio Shinji si fece coraggio e chiese che di li a dieci minuti Misato giungesse nella sua camera Aveva paura, ma doveva provare

Non appena vide la la donna le disse “Signorina, mi dispiace per tutto ciò che le ho fatto, può punirmi come desidera”

Ma misato scoppiò in preda a un pianto dirotto e strinse Shinji  a lungo, senza riuscire a proferir parola  Alla fine gli disse “Perdonami Shinji, non volevo farti così male, non sono stata all’altezza di essere la tua tutrice”

Shinji “No, è colpa mia”

Misato “No è soprattutto mia, ma, se lo vorrai, possiamo recuperare”

Shinji “Si, lo voglio anzi, vorrei già chiedere una cosa”

Misato “Cosa?”

Shinji “Si ricorda quando mi ha visto nudo la prima volta che sono andato a casa sua?”

Misato “Nostra, non mia”

Shinji “Si nostra  E’ stato un incidente, ma vorrei che mi vedesse nudo ora Sarebbe un segno del fatto che la vedo come una madre, che mi posso abbandonare a lei, alle sue cure”

Misato “Va bene, fai pure”

Shinji si spogliò e non ebbe vergogna Poi prima di rivestirsi, disse “Chissà se mi vedesse Asuka ora”  Ma un terribile grido, proveniente dalla porta squarciò l’aria, una massa verde attraversò l’aria a folle velocità e colpì Shinji  Il ragazzo si ritrovò Cocco in pieno volto, subito seguito dagli altri pelouches  

Asuka “Maniaco, pervertito, sei appena guarito e subito ti metti a fare certe cose con Misato”

Rei, con la massima tranquillità disse alla sorella “Che c’è di strano? Anch’io ho visto Shinji in tutta la sua virilità una volta.  Non hai mai visto un ragazzo senza veli?”

Ma Asuka strillò ancora più forte “Siete tutti dei pervertiti, l’unica persona seria è il signor Kaji”  e corse via

Tutti si misero a ridere, non si sa se per la reazione di Asuka o per il fatto che avesse detto che Kaji era una persona seria….

Misato “Non temete, presto si calmerà”

Shinji “Rei, dici che se mi avessero visto i tuoi genitori l’avrebbero presa bene? “

Rei, scherzando “Temo che mio padre non l’avrebbe presa bene, ma non temere.  Anzi mi chiedo cosa sarebbe successo se invece di me avessi visto Asuka fuori dalla doccia quella volta”

Shinji “Di sicuro non ne sarei uscito vivo”

Poco ma sicuro dissero Rei  e Misato ridendo

 

“Decisamente Shinji sta migliorando disse Ritsuko entrando”, trattenendo a stento le risate

Tutti divennero imbarazzatissimi, ma Ritsuko non ci fece caso e, abbracciato il nipote gli disse “Non preoccuparti, non me la sono presa. Ora è il mio turno a tenerti abbracciato”

Shinji” Volentieri” e rimase stretto a zia Ritsuko a lungo, fino ad addormentarsi

 

 

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Capitolo 9
*** tra le braccia di Yui ***


Mentre teneva abbracciato il ragazzo, Ritsuko non potè fare a meno di pensare a quando aveva reincontrato Yui e a ciò che era accaduto tra loro, a ciò che si erano dette  Mentre camminavano per i corridoi della nerv, Ritsuko si era sentita profondamente toccata dalle parole di perdono che la donna aveva avuto per lei e sua madre riguardo al fatto che fossero state le amanti del marito 

Ritsuko “Sai Yui, non credevo che avresti potuto perdonarci per quanto avevamo fatto”

Yui “Perdonarvi era giusto, a mio avviso, e poi entrambe avete pagata cara quella relazione, siete state usate senza vero affetto specialmente tua madre”

Ritsuko “Già, mi ha scelta solo perché ero carne più tenera e controllabile e con 20 anni di meno”

Yui “Anche se sono convinta che, almeno per te un po’ d’affetto l’abbia provato”

Ritsuko “Magra consolazione Ma del resto dovrei prendermela con me stessa per essermi innamorata di uno così  Comunque non sai il calore e la pace che mi hai dato con il tuo perdono ”

Yui “Ne sono felice Del resto lo capisco, io stessa so di aver molto bisogno di perdono per ciò che ho fatto  a Shinji, in pratica l’ho abbandonato “

Ritsuko “Eri convinta che Gendo avrebbe fatto il padre, invece..”

Yui “Già”

Ritsuko “Comunque avrei bisogno di una cosa, ancora”

Yui “Cosa?”

Ritsuko “Vorrei che tu mi abbracciassi, ho bisogno di un contatto fisico oltre che di parole di perdono

 

Yui l’abbracciò e mentre la teneva stretta le sussurrò “Desideri anche l’abbraccio di tua madre ora che la vorresti accanto perché sei incinta, vero? Ora che stai cominciando a capire cosa significhi l’essere madre, vero? Ora che vorresti perdonarla  e  avere il suo perdono?  Scusa se sono stata severa prima sul tuo atteggiamento freddo, ma è che, come madre, so che la dolcezza è fondamentale senza di essa che madre sei?”

 

Alcune lacrime scesero dalle guance di Ritsuko “Hai colto nel segno Yui, grazie per avermi capita Ora che ti conosco meglio so perché sei così speciale  e sei riuscita a capire Gendo.. non dimenticherò le ore passate insieme, saranno un ricordo preziosissimo”

 

Yui “Grazie e ora godi quest’abbraccio materno come se fosse dato da tua madre”

 

E Ritsuko rimase a lungo come tra le braccia di sua madre

 

 

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Capitolo 10
*** pensieri e confidenze ***


Confidenze e pensieri

Una mattina Toskiki e Kaworu stavano preparando la colazione.  Dato che era particolarmente presto, Kaworu approfittò dell’occasione per chiedere al dottore una cosa che gli stava a cuore da parecchio tempo 

Kaworu “Certo che è molto bello l’affetto e la tenerezza che lei ha per la dottoressa, anche da gesti semplici come portare la colazione riesce a mettere un affetto e una sensibilità profonda”

Toskiki “Già, ma penso che ci sia dell’altro che tu voglia dirmi..”

Kaworu “Già, era da tempo che volevo dirle tante cose, ma avevo paura di essere frainteso…”

Toskiki  “Non temere, dimmi pure”

Kaworu “Vede stando con lei e con Rei ho imparato che la tenerezza è importante, che tra uomo e donna non vi è solo il letto, ma vi è ben di più, vi è l’affetto l’un l’altra che è davvero intenso”

Toskiki “Infatti è così.. indubbiamente noi uomini, specialmente da ragazzi tendiamo a guardare troppo il letto, ma in realtà l’affetto è fondamentale, meno male che ci sono le ragazze a insegnarcelo”

Kaworu “Già e io sono contento che me l’abbiate insegnato, del resto anche Shinji non ne ha avuto da bambino e guarda come si è ridotto”

 

I due rimasero in silenzio per circa un minuto, con aria triste, poi Kaworu riprese “Inoltre, mi sto affezionando molto alla dottoressa, credo di volerle bene e vorrei che fosse felice e sono contento che stia con lei, con un uomo che la rende davvero felice”

Toskiki (felice) Capisco i tuoi sentimenti e ti ringrazio e non  ti preoccupare, le cose tra noi vanno bene e il matrimonio è vicinissimo ormai

Kaworu “Vede, con i miei poteri angelici, non ho avuto problemi a leggere nell’animo della dottoressa e a vedervi la gioia  Però, nel contempo, vedo in essa una ferita, del dolore che ancora non si rimarginano”

Toskiki (preoccupato) “A cosa ti riferisci?

Kaworu “A qualcosa che vorrebbe dirle, ma non si sente pronta a farlo, come se temesse di non essere capita.  Le parli e cerca di farla aprire

Toskiki (cercando di sdrammatizzare) “spero che non si riferisca al suo desiderio di avere un gatto”

Kaworu “No è qualcosa di più profondo”

Toskiki scompigliò ancora una volta i capelli di Kaworu “Ti ringrazio, è così che agisce un vero uomo: parla diretto e sincero e si preoccupa delle persone care”

 

Per un paio di giorni, però, Toskiki non ebbe il coraggio di parlare con Ritsuko: da una parte si sentiva un po’ scavalcato, perché pensava di conoscerla bene, dall’altra aveva paura di essere indiscreto di ferirla  Fu Rei a risolvere la situazione  Come ogni sera, infatti, il buon dottore la stava coccolando  La fata turchina amava quel calore, quell’affetto, quelle attenzioni, quel essere presa in braccio e coccolata, quel poter riposare sul petto paterno, avere qualcuno da chiamare papà. Certo, da Kaworu si faceva coccolare spesso, facevano l’affetto come erano soliti dire, ma se grazie a Kaworu aveva appreso l’affetto tra uomo e donna, da Toskiki aveva appreso l’affetto di un padre, un sentimento diverso ma non meno importante, di cui non aveva mai goduto nella vita

Rei “Sai papà, con Gendo non avevo mai imparato cosa volesse dire avere un padre anzi non gli avevo nemmeno mai detto una volta grazie, la parola della gratitudine  Ma tu mi hai insegnato cosa significhi l’affetto di un padre, il suo calore.  Te ne sarò grata per sempre, anzi, ti amerò per sempre”

Toskiki “E tu mi hai insegnato quanto sia bello essere padre piccola mia  Anch’io ti sarò grato per sempre”

Continuò a tenerla sul petto e a coccolarla per un po’, poi Rei disse “Penso che Shinji sia ancora più solo e disperato di me da questo punto di vista, dobbiamo fare di tutto per aiutarlo”

Toskiki “Si hai perfettamente ragione (Un'altra che mi parla di shinji… ma del resto, con tutto il non affetto ricevuto è logico che stia così male)

Rei “Papà, mi porti in braccio e mi fai fare un giro?”

Toskiki “Si certo” e fecero un lungo giro per la casa, al termine del quale il buon dottore ebbe l’idea e, preso il coraggio a due mani, disse a Rei “Sai Kaworu mi ha detto che mamma ha una ferita nel suo cuore di cui non riesce a parlare.. hai qualche idea su cosa sia?”

Rei “Penso di si  Io stessa avrei voluto parlartene ma ritenevo opportuno aspettare ancora un po’   Vedi penso che sia ciò di cui stiamo parlando ora, è il bisogno di un padre  Lei non ha avuto un vero padre e ciò l’ha tormentata a lungo nel suo animo   Gendo era un po’ una figura paterna, oltre che il suo amante “

Toskiki “Comprendo bene perché non vuole dirmelo, ma riuscirò a farla aprire, stanne certa”

 

Nel frattempo Ritsuko e Maya si stavano dando la buona notte  La dottoressa non riusciva a mandar via la sua allieva perché aveva una cosa da confidare a Maya, ma non riusciva ad aprirsi  Fu Maya che intuitolo riuscì a chiederle “C’è qualcosa che non va? Sembra che tu abbia qualcosa da dirmi ma non riesca a farlo”

Ritsuko si è vero

Maya “Su mi dica pure, se posso farò di tutto per aiutarla”

Ritsuko “Vedi maya tu non hai paura del parto?”

Maya “Si ma ho trovato vari modi per neutralizzarla”

Ritsuko Come?

Maya “In primo luogo penso a Shinji  e agli altri, a quanto hanno sofferto sugli eva  Innanzi alle loro sofferenze, credo che un parto sia poca cosa

Poi penso a quanto abbiamo sofferto io e Mariko per il fatto che ci hanno cacciate di casa, non dei nemici, ma i nostri famigliari  E questo solo perché eravamo lesbiche!!  Innanzi a quel dolore tante cose spariscono  Infine penso la dolore dello stupro”

Ritsuko “Mi dispiace Maya”

Maya “Non ti preoccupare, non mi hai fatto soffrire, anzi, mi hai permesso di confidarmi, di aprirmi e ciò mi fa bene  Del resto in voi ho trovato delle persone meravigliose che mi vogliono bene, mi accettano così come sono  A ben vedere anche lo stupro mi ha dato due cose buone: un ulteriore dimostrazione del vostro affetto e un bambino”

Ritsuko “Ma presto avrai un figlio, i tuoi ti accetteranno”

Maya “Non credo, dato che lesbica sono e lesbica rimango”

Le due rimasero a guardarsi negli occhi per un po’  Non erano cose da poco quelle che si erano dette e si sentivano libere da un peso Poi Maya, con un atteggiamento da maestra, intuito ciò che si agitava nell’animo di ritsuko, le disse “Su, non trattenerti. Come ha detto Sigmund un vantaggio di essere donna è che possiamo piangere senza problemi”

Ritsuko si accoccolò tra le braccia di Maya e pianse a lungo, commossa per gli insegnamenti datele dall’allieva

Ritsuko “Per una volta la maestra sei stata tu  Del resto, sai, io non ho avuto un padre e questo mi ha fatto soffrire molto”

Dopo aver curato le ferite della maestra, Maya andò in camera da Mariko

Dopo un minuto, Toskiki entrò nella stanza della futura moglie”

Toskiki rit-chan, posso entrare

 

Ritsuko  certo, entra pure

 

Toskiki  sai cara, c’è una cosa che volevo chiederti

 

Ritsuko  dimmi pure

 

Toskiki sai è da un po’ che non ti capisco: mi sembri strana, oserei dire assente, come se ti mancasse qualcosa, come se non ti rendessi del tutto felice

 

Ritsuko si sentì toccata sul vivo  Rimase in silenzio per un po’, poi disse: vedo che hai capito. Del resto non sapevo come dirtelo Il fatto è che sto capendo che in fondo ho sempre sentito la mancanza di un padre e Gendo è stato un sostituto della presenza paterna  Ora che ho te dovrei essere felice, eppure qualcosa non va, sento il peso di questa assenza paterna

 

Toskiki  e cosa posso fare per aiutarti?

 

Ritsuko  sembra infantile dirlo, ma vorrei che tu mi trattasi da bambina, che potessi essere una bambina volte  che potessi liberare ciò che ho dentro e tornare all’infanzia

Del resto non ti ho detto, né a te né a nessuno di come la dottoressa Yui mi abbia consolata quando ci siamo reincontrate  Mentre andavamo alla gabbia, mi sono aperta a lei, sapessi quanto mi ha fatto bene che mi consolasse, che mi perdonasse per essere stata l’amante del marito! Ma le sue parole di perdono non mi bastavano e, alla fine, ho avuto bisogno di chiederle un contatto fisico, di abbracciarmi! Avevo bisogno di sentirmi amata, di sentire una madre vicino, di far pace con Naoko, di sentire l’amore di mia madre  Lei capì, sai com’è, noi donne siamo molto intuitive, le madri poi e mi tenne stretta per vari minuti Fu un abbraccio così caldo e dolce, protettivo e ritemprante, mi sentivo davvero meglio alla fine  Ricordo bene le parole che ci siamo dette

Ritsuko “Comunque avrei bisogno di una cosa, ancora”

Yui “Cosa?”

Ritsuko “Vorrei che tu mi abbracciassi, ho bisogno di un contatto fisico oltre che di parole di perdono

 

Yui l’abbracciò e mentre la teneva stretta le sussurrò “Desideri anche l’abbraccio di tua madre ora che la vorresti accanto perché sei incinta, vero? Ora che stai cominciando a capire cosa significhi l’essere madre, vero? Ora che vorresti perdonarla  e  avere il suo perdono?  Scusa se sono stata severa prima sul tuo atteggiamento freddo, ma è che, come madre, so che la dolcezza è fondamentale senza di essa che madre sei?”

 

Alcune lacrime scesero dalle guance di Ritsuko “Hai colto nel segno Yui, grazie per avermi capita Ora che ti conosco meglio so perché sei così speciale  e sei riuscita a capire Gendo.. non dimenticherò le ore passate insieme, saranno un ricordo preziosissimo”

 

Yui “Grazie e ora godi quest’abbraccio materno come se fosse dato da tua madre”

 

E Ritsuko rimase a lungo come tra le braccia di sua madre

 

 

 

 

Toskiki  capisco, ora tutto mi è più chiaro  Del resto, come orfano certe cose le capisco bene

 

Ritsuko Già, eppoi in fondo era destino che adottassi Rei: l’ho seguita per anni e poi mi sembra come se l’avessi adottata da sempre

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** un opera dell'uomo ***


Un’ opera dell’uomo

Questo capitolo è un tributo all’omonmimo episodio: in esso esprimerò infatti ricordi e pensieri di Shinji e Misato e non solo

Vi piace il carcere di Ritsuko con i suoi nuovi sviluppi d’azione?  Il remake di the end è solo all’inizio…

 

 

 

Una mattina, mentre facevano colazione da soli dopo tanto tempo, Shinji riuscì finalmente a confidare una cosa  a Misato

 

Shinji “Sa signorina, c’era una cosa che volevo dirle da tempo”

 

Misato “Dimmi pure”

 

Shinji “Non sono mai riuscito a parlarle veramente di ciò che successe in quei giorni, quando lei ha affrontato quel mostro della Jpl”

 

Misato “Abbiamo affrontato, perché se non l’avessi tenuto fermo con l’eva, non sarei mai riuscita  ad entrarvi”

 

Shinji “E’ vero   Sa, non può nemmeno immaginare che colpo mi è venuto quando ho visto che stava cadendo”

 

Misato “E’ vero, quel’aggeggio non stava certo fermo.. ci è voluto tutto il mio addestramento militare per non perdere l’equilibrio e cadere giù”

 

Shinji “Si, ma non è solo quello…   io sono stato veramente felice di vederla sana e salva, ho veramente temuto di perderla  Solo allora mi sono reso conto di quanto lei fosse importante per me”

 

Misato “Capisco ciò che dici,  in effetti  non ci siamo parlati molto a cose fatte, sapevo che la pensavi così, ma non ho avuto il coraggio d’interrogarti

O d’incoraggiarti a esprimere le tue emozioni, perdonami”

 

Shinji  “Nessun problema  Del resto ci ho pensato molto in questi giorni perché mi sta succedendo lo stesso… non riesco a dire quanto lei e il signor Kaji siate importanti per me, non lo do a vedere e temo di farvi del male, ma proprio non riesco a parlare”

 

Misato “Non temere, sappiamo cosa stai passando e quali siano i tuoi veri sentimenti, per cui non ti forziamo”

 

Shinji “Vi ringrazio dal più profondo del cuore”

 

Misato “Siamo i tuoi genitori  eppoi anche per me non è stato facile fare quella missione.. temevo che saresti stato ferito se mi fosse accaduto qualcosa, ero combattuta tra il desiderio di proteggerti e quello di proteggere il mondo Ma dato che ho visto il second impact, non potevo tirarmi indietro

Del resto, anche se alla fine ho ricevuto un encomio solenne, la vera ricompensa è stata tornare da te sana e salva”

 

Shinji “Sono commosso”

 

I due rimasero in silenzio per un po’, poi il ragazzo proseguì “Sa, ricordo bene le mattine prima e dopo in cui era entrata tenendosi la pancia, come se avesse appena vomitato….  È stato grandissimo lo sbalzo rispetto a quando io e pen l’abbiamo vista in uniforme: lei era così bella”

 

Misato “Ti ringrazio”

 

Shinji “No, vede, è che non sono mai riuscito a dimenticarla.. non so, ma era come se la sua bellezza in qualche modo mi avesse fatto bene, come se ne avessi avuto bisogno, come se mi avesse nutrito, oserei dire purificato

Era da tanto che volevo chiederle di rimettersi quegli abiti e di lasciare che ne venissi nutrito

Inoltre era come se avessi visto un altro lato della sua personalità, come se l’avessi vista per la prima volta come una donna

E’ stata infatti la prima volta in cui ho visto veramente degli abiti femminili, una donna vestita bene 

MI ricordo, poi, quando si è provata quel vestito nuovo per il matrimonio.. lo ha mostrato ad Asuka e ne avete parlato a lungo

Io non trovavo motivo di parlarne così tanto ma ho dovuto ammettere che voi donne siete diverse”

 

Misato “Già “

 

Quella sera Misato si mostrò a tutti in uniforme, elegante e ben vestita, suscitando l’ammirazione delle figlie e, ovviamente di Kaji 

Shinji la guardava in silenzio, mentre Asuka e soprattutto Rebecca non si stancavao mai di chiedere particolari su quella missione e di ricordare l’episodi dell’abito  del matrimonio

 

Asuka “Hai ragione Shinji, per noi donne è normale vedere così tanto in un abito, esaminare i dettagli a lungo, mentre voi uomini guardate solo certe cose”….. aggiunse maliziosa

 

Nadia, invece, con suo solito entusiasmo, aggiunse “Vedrai quando Asuka si proverà l’abito da sposa: ci metterà mesi per prepararlo e guardare tutti i dettagli e tu dovrai starle sempre accanto per consigliarla”

 

Il povero Shinji era visibilmente sconvolto all’idea…..

 

Ma il caso volle che proprio quella sera giungessero i futuri coniugi Tokugawa a fare un saluto 

Ritsuko fu molto interessata al racconto e non riuscì a trattenenersi

dal dire : “Scusami se non ti ho detto nulla, ma sapevo che tutto sarebbe finito bene, perché eravamo stati noi a fare il sabotaggio  

Non potevo impedirti di agire, perché ciò avrebbe significato rivelare segreti che non avrebbero potuto essere rivelati nemmeno ad un ufficiale del tuo rango. Speravo che avresti subdorato il tutto, ma, purtroppo, non l’hai fatto ”

 

“Misato “E alla fine ho finito con l’aiutarvi, perché ho coperto alla perfezione il vostro gioco, vero?”

 

Ritsuko “Proprio così, il merito del blocco del robot è andato tutto a te”

 

Misato “E penso che qui ci sia un altro furbone che non mi abbia mai detto nulla….”

 

Una goccia di sudore apparve dietro la testa di Kaji che, terrorizzato, rispose “è vero Katsuragi, sono stato anch’io implicato.. ho organizzato tutto io”

 

Misato “Apprezzo la sincerità, altrimenti non sarei stata gentile con te per quattro mesi”

 

Il solo pensiero di una simile punizione era in grado di far cadere Kaji in depressione…. per cui  sapeva di non poter non confessare

 

Tutti risero, compreso Shinji che non aveva mai smessso di guardare la madre pieno di gioia: aveva bisogno di quella bellezza che lo stava nutrendo

 

Poi,  pieno di gioia e di allegria, non potè esimersi dal dire “Sa signorina, ricordo la mattina precedente in cui è andata a scuola… era seduta in modo così buffo, con quella fetta di pane in bocca.. sembrava  la mia Triki con un pesce in bocca!!”

 

Misato  ridendo “Si, a ben pensarci hai proprio ragione”

 

Triki “una foca, sembrava una foca fatta e finita” 

 

Ovviamente era Nadia che muovendo la pinnuta, ne imitava la voce

 

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Capitolo 12
*** i complessi di Ritsuko ***


Salve a tutti In questo capitolo ho cercato di indagare nel complesso rapporto tra Misato e Ritsuko

So che le mie idee potrebbero non essere condivisibili, per cui recensite senza paura

 

 

Ritsuko non potè  non notare lo strano sguardo che aveva Toskiki verso Misato

Ritsuko pensando “Non è possibile, non devo essere gelosa, lui è attratto solo da me, lui ama me”  ma la sua gelosia aumentava

Giunti a casa (rei dormiva già e Mariko e Maya erano uscite a distrarsi) non potè trattenere un’attacco di gelosia e  schiaffeggiò Toskiki

 

Toskiki “perché mi hai picchiato?”

 

 

Ritsuko “ti ho visto sai, ho visto  come la guardavi..”

 

Toskiki “Ma cosa vai  a pensare, io amo solo te”

 

Ritsuko imperterrita “Misato è così bella, scommetto che ci hai pensato..”

 

Toskiki “Per me sei la mia dea, l’unica donna al mondo  Ma perché di  punto in bianco ragioni così? Non siete amiche da tempo?”

 

Ritsuko “non cercare di sviare il discorso” e partì un nuovo ceffone  “Se non vuoi sposarmi va pure, crescerò il bambino da sola, se vuoi metterti con Misato va bene, basta che non mi prenda in giro “

 

A quel punto Toskiki le afferrò le braccia  e le diede un bacio lungo appassionato

Ritsuko cercò di resistere, ma non potè non abbandonarsi a un bacio siffatto

Dopo che si fu calmata, il dottore la strinse  e le chiese “Rit – chan perché ti sei infuriata così?”

 

Ritsuko “Lo ammetto, ho avuto un attacco di gelosia.  Misato era così bella  e tu la guardavi”

 

Toskiki “E’ vero, chi non l’avrebbe fatto? Sono pur sempre un uomo

Ma abbandonare te…. ce ne corre”

 

Ritsuko “Ho anche avuto il dubbio che tu stia con me per il bambino, dopo tutto hai detto, quando ti ho annunciato la gravidanza, che non potevi non sposarmi”

 

Toskiki “è vero, ma intendevo dire che ti avrei sposato comunque, semplicemente mi avevi tolto gli ultimi, piccolissimi dubbi  Io ti amo e ti avrei sposata lo stesso”

 

Ritsuko “ In fondo è accaduto tutto così in fretta, temevo che,  passati gli entusiasmi, ci stessi ripensando”

 

Toskiki “Impossibile, ma credo che ci sia dell’altro”

 

Ritsuko “In fondo hai ragione  Sono sempre stata invidiosa almeno un pochino, di Misato  La guardavo dall’alto in basso per nascondere i miei dubbi, il mio senso d’inferiorità, l’invidia per la sua maggiore abilità e spigliatezza  a stare con gli altri, per aver avuto un padre, per quanto orribile

Che donna meschina sono  In fondo ho sempre invidiato un po’ la mia migliore amica, mi sono sempre sentita in competizione, una competizione che sentivo di non poter vincere  Ecco il motivo per cui ero severa con lei più che con chiunque altro, Maya compresa   Del resto la invidiavo per il fatto che si fosse messa con uno come Kaji.. io, in realtà gli volevo più bene di quanto non volessi ammettere, ma non ho mai avuto la volontà di farmi avanti”

 

Toskiki “MI dispiace, ma penso che manchi qualcosa”

 

Ritsuko “Già, in fondo non ho mai avuto relazioni stabili nella mia vita, sono sempre vissuta da sola: mio padre non è mai esistito, mia madre era così assente, venivo solo dopo il lavoro, quando le faceva comodo E Gendo ci ha solo sfruttate  Non potevo vivere solo con mia nonna e alla fine mi sono rimasti solo i gatti che non potevo curare per i ritmi di lavoro  Misato l’ho conosciuta solo all’università e dopo siamo rimaste separate a lungo, lei prima ad addestrarsi militarmente e poi in Germania a lavorare, mentre io sono rimasta sempre in Giappone  Tu sei stata la prima relazione veramente forte, il primo uomo che mi abbia amato veramente a fondo  E mi sento così insicura, temevo che mi avresti abbandonata, in un modo o nell’altro”

 

Toskiki “No, io ti amo più della vita, non ti lascerò mai, anche se fosi sterile”

 

Ritsuko “Un tempo non mi sarebbe interesato di essere sterile, in un certo senso lo ero psicologicamente, ma ora vedo questa gravidanza come il più bel dono del destino 

Poi, accarezzando la pancia “Perdonami piccolo se hai una madre disastrosa come me, non sono degna di portarti”

 

Toskiki “No, nessuno è perfetto, l’importante è migliorarsi , sono certo che sarai una madre meravigliosa, perché sei migliorata così tanto”

 

Ritsuko “grazie”

 

Toskiki “Solo che non capisco, devo sentirmi invidioso di Kaji?”

 

Ritsuko “No, in fondo so che lui non è fatto per stare con me, non potrei mai renderlo felice  Tu sei adatto per me  Ero triste anche perché ti amavo tantissimo”

 

Toskiki “E non mi perderai”

 

Ritsuko “Mi dispiace di averti picchiato, potrai mai perdonarmi?”

 

Toskiki “Non ho mai provato nulla contro di te Quei colpi non mi hanno fatto male  E’ la perdita del tuo amore che mi avrebbe ferito, ma tutto va bene”

 

Ritsuko “Permettimi di curarti le guance, sono così rosse”

 

Toskiki “va bene dottoressa”

 

Fatta la medicazione con un po’ di ghiaccio Ritsuko si sedette sulle ginocchia del dottore e gli chiese “Penso che debba offrirti una notte di fuoco per farmi perdonare”

 

Toskiki “o per sentrimi vicino? Non hai bisogno di sesso, ma del mio amore, di qualcuno che ti stia accanto, riposa tra le mie braccia”

 

La dottoressa si accoccolò e sentì un caldo tepore, si sentì in pace, sentì che non sarebbe mai stata abbandonata, per la prima volta si sentì al sicuro

 

Ritsuko”Amore, grazie di esistere, grazie di essere sempre con me”

 

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Capitolo 13
*** genitori e figli ***


Nei giorni seguenti Shinji continuava a passare sempre più tempo con Misato, si faceva abbracciare, stringere e alla fine si confidò

Shinji “Sa signorina, non sa quante volte avrei voluto chiederle di stringermi, di darmi il suo affetto Ne avevo bisogno e non osavo chiederlo eppure sapevo che lei possiede un grande calore di cui tanto avrei avuto bisogno

 

Misato La colpa è anche mia che non ti ho voluto scaldare abbastanza e che avevo paura a chiedertelo. In pratica è colpa d’entrambi o, soprattutto mia, dato che sei così chiuso e non riesci ad aprirti. Anche ora dopo tante difficoltà e progressi sono emerse le tue difficoltà

Io avrei dovuto darmi da fare per aiutarti, invece..  Sai quella volta che ero andata al matrimonio?

 

Shinji si (e provò un certo rossore al ricordo del suo primo bacio con Asuka)

 

Misato Ecco, già quella sera provavo tristezza, un senso di fallimento, un non essere stata una buona madre per te   Perdonami Shinji

 

Shinji (accocolandosi sul suo grembo) La perdono di cuore, del resto ho imparato che ci vuole anche un padre per crescere i figli, specialmente se maschi… se avesse avuto accanto il signor Kaji sarebbe stato tutto diverso

 

Misato capì e i due rimasero in silenzio a lungo  Poi Shinji propose: signorina mi farebbe il bagno? Mi farebbe sentire meglio e più unito a lei

La ragazza acconsentì e capì che Shinji aveva ragione: il bagno li stava rendendo più uniti  Dopo lo coccolò a lungo

 

Ritsuko si stava facendo coccolare da Toskiki: aveva un gran desiderio d’affetto ora che era incinta

Ritsuko “Sai Toskiki, sono davvero fortunata ad avere un uomo come te, sei così dolce, a volte non mi sembra di meritarti”

Toskiki “Non dirlo nemmeno per scherzo.  Del resto a volte mi chiedo anch’io se mi merito una donna  bella e intelligente come  te e una figlia adorabile come Rei”

 

Ritsuko “ Come sono cambiata: io che stavo con l’uomo sbagliato e non pensavo d’avere il senso materno e ora sto con un uomo così perfetto e ho per figlia Rei: non mi sembra vero  Dai tienimi sul tuo grembo

 

Il buon dottore l’aiutò a sdraiarsi e riprese a coccolarla

Ritsuko “Sai, la mia felicità mi sta insegnando che in fondo Shinji abbia ragione: tutti noi desideriamo essere amati e coccolati  Lui ha avuto una vita difficile più di tutti e dobbiamo darci da fare per aiutarlo, proprio non lo posso biasimare”

Toskiki “Già del reso è anche un po’ colpa mia, avremmo dovuto dargli più spiegazioni al suo risveglio  Non dirgli nulla, anche se non sembrava, si è rivelato controproducente  Comunque per ora è meglio che si apra con le donne perché ha bisogno della vostra dolcezza comprensione e femminilità, ma sono d’accordo con Kaji che, quando starà meglio, noi uomini faremo la nostra parte”

 

Ritsuko” hai ragione amore”

 

I due parlarono ancora un po’

Rei, in camera sua, stringeva Cocco e intanto avvertiva con i suoi poteri che i discorsi del buon dottore continuavano anche se preso dal suo amore, non si era accorto che la sua amata, rilassata e placida, si era addormentata

La fanciulla era felice che sua madre avesse finalmente trovato la felicità e, guardando Cocco negli occhi, gli disse “Ora Cocco, dobbiamo fare di tutto perché la loro felicità sia duratura, d’accordo?”

La bestiolina annuì e la ragazza scese con lui in soggiorno

Toskiki si era alzato dal divano, superato lo stupore iniziale, per lasciar dormire la futura moglie

La ragazza lo prese per mano e, portatolo in cucina gli parlò a lungo del suo affetto per lui e della gioia per la felicità della madre, poi gli coprì il volto di baci

 

La sera dopo volle parlare ancora con il padre, e lo fece entrare nella sua camera da letto

 

Rei  “sai papà, mi sembra incredibile quanto la vita mia e della mamma siano cambiate: eravamo così sole e ora non solo siamo madre e figlia, ma abbiamo trovato un padre e un marito”

 

Toskiki  “lo stesso vale per me, anch’io ero solo, così preso a pensare alla vita degli altri per pensare alla mia”

 

Rei “Ora che ti conosco non so come abbia fatto   a voler un tal bene a Gendo, lui mi sfruttava, mi considerava solo come un suo strumento anche se sono sempre vissuta con lui

Sembravo, a detta di Asuka, la sua cocca, ma in realtà, anche se eravamo così vicini, eravamo così lontani, perché parlavamo solo di lavoro

Sono sempre stata sola

 

Toskiki  “non capisco, sei sempre vissuta con un uomo che aveva abbandonato suo figlio?”

 

Rei “da bambina, ufficialmente ero stata adottata da lui, poi, entrata alla nerv, la mia tutrice divenne la dottoressa Akagi   

Comunque hai ragione tu, lui ha abbandonato suo figlio ma ha tenuto me  perché gli servivo e lui no”

 

Toskiki  “che uomo orribile, come orfano comprendo ciò che ha sofferto Shinji, dobbiamo davvero fare l’impossibile per aiutarlo 

Comunque non detestare troppo quell’uomo, alla fine della sua vita si è pentito ed è morto per te e per colei che credeva che fosse Shinji  Anche Kaworu ha detto che il suo pentimento e il suo sacrificio sono da apprezzare”

 

Rei  “hai ragione”

 

 

I due rimasero a lungo in silenzio, Toskiki stava per andare  ma la figlia lo fermò: “che ne pensi del fatto che siamo diventati così uniti in poco tempo?”

 

Toskiki   “la vita è fatta anche di questo:  a volte le cose non cambiano per anni, tanto da sembrare immortali, poi, all’improvviso iniziano a cambiare ad una velocità incredibile e sei il primo a non raccapezzarti

 Inoltre il tempo per conoscere la gente è relativo, l’ho capito all’inizio dell’università”

 

Rei  “Cioè?  Sono stupita”

 

Toskiki  “Intendo dire che ho avuto dei compagni d’università che quattro mesi prima erano perfetti sconosciuti e poi, in quattro mesi, sono diventati miei ottimi amici, anzi, avevo un rapporto più bello, più profondo, più tutto con loro che con vari compagni di scuola superiore con cui ero stato insieme per cinque anni”

 

Rei  “Ho capito.  Sai c’è una cosa che volevo chiederti, una cosa personale che devi accettare sinceramente, io non ti impongo nulla”

 

Toskiki, incuriosito,  “cosa?”

 

Rei  “vedi,  lunghi esperimenti sono stati fatti su di me per la creazione e il funzionamento degli eva e per la mia stessa esistenza. Anche se non avessi mai pilotato il mio ruolo di cavia sarebbe stato fondamentale anche solo per quegli esperimenti   Durante essi ero quasi sempre nuda e Gendo ha avuto spesso modo di vedermi, anzi per me era normale farmi vedere

Ecco perché non mi sono arrabbiata con Shinji quella volta che mi ha visto nuda, però..”

 

Toskiki  allibito   “però??”

 

Rei “Però ora sono cambiata e mi sento pudica, non riuscirei più a mostrarmi così.  Ma dato che sei il mio vero padre vorrei che mi vedessi nuda anche tu, almeno una volta”

 

Seguì un lungo silenzio, poi il dottore, capito il bisogno della figlia, accettò

Chiuse la porta a chiave per non essere frainteso da un eventuale ingresso di Ritsuko o di qualcun altro e poi osservò la figlia

Rei, poi, lo ringraziò perché era stata capita

 

Toskiki  “di nulla figlia mia”

 

Rei  “ora devo andare, sai, oggi è mercoledì e, come sai, vado dai Katsuragi per dormire con Asuka  Come siamo cambiate, noi due che dormiamo insieme…”

 

Toskiki “certo, vai pure”

Poi si mise a pensare: “Dormire con qualcuno.. non sapevo che fosse così importante finchè non ho incontrato te Rit-chan

 

Stranamente Asuka sembrava pensare la stessa cosa, dato che, in attesa di Rei,  stava riposando in braccio a Kaji e ringraziava il padre per tutto l’affetto che le dava

 

Kaji “e Shinji come sta?”

 

Asuka “era molto stanco ed è andato a letto presto  Ha voluto Nadia accanto e ora dormono insieme”

Kaji “ottimo, si sta aprendo sempre di più”

 

Asuka  “già e vedessi come è legato alla sua foca: non lo da a vedere, ma non lascia Triki tanto facilmente”

 

Quella notte  Toskiki provò una gioia particolare a dormire accanto a Ritsuko e al bambino, come Rei con Asuka,  Kaji con MIsato, MAriko con Maya

Shinji con Nadia e Triki

 

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Capitolo 14
*** la prima visita da Sigmund ***


Sigmund   “in effetti, analizzando il caso di Shinji, mi sono reso conto di quanto sia più complesso di quanto possa apparire, per quanto apparentemente sembri disperato”

 

Kaji “Ma non è che sta esagerando un po’?”

 

Sigmund “Anche noi psicanalisti dobbiamo sdrammatizzare un po’”

 

Toskiki “Del resto, come noi chirurghi, trovate sempre qualcosa che non va e, soprattutto, che il paziente non vorrebbe sentirsi riferire”

 

Sigmund “Infatti, ma il caso è complesso lo stesso, del resto neanche voi operate senza motivo

Vedete, tutto sembra facile e logico, i problemi del ragazzo derivano dal padre che l’ha abbandonato

ma in realtà è squilibrato anche per l’assenza della madre  Come si dice “C’è prima l’uovo o la gallina? Shinji è così perché suo padre l’ha distrutto o perché sua madre l’aveva già distrutto e suo padre, col suo operato, è finito col risultare ancora più devastante? Il tutto condito dal fatto che nessuno pareva notare l’assenza materna?

 

Kaji “Osservazione interessante”

 

Sigmund “Comunque le sono grato Kaji, Toskiki, per quanto avete fatto.  So che gli state vicini da tempo e dovrete farlo ancora di più in futuro  E non pensate che anche solo il semplice avermi presentato a lui sia una cosa di poco conto, al contrario  Convincere Shiji che ha bisogno di un aiuto psicologico non è cosa da poco, solo voi avreste potuto convincerlo”

 

Misato “E perché non io?”

 

Sigmund “Lei avrebbe potuto, ma il fatto che siano stati due uomini  ha avuto un effetto positivo ulteriore: preparare Shinji al dialogo con un uomo, con un terapeuta uomo e aprirsi alla virilità”

 

Nadia “Ma allora mio fratello è più debole di di Asuka che è riuscita a riprendersi da sola??”

 

Sigmund “Non è una semplice questione di forza o di debolezza, è solo che le sue ferite erano più gravi, dato che non ha mai conosciuto sua madre e questa assenza, unita ad un padre che continuava a mettere benzina sul fuoco ha reso tutto più difficile   In ogni caso la vera debolezza è non farsi aiutare

 

Kaji “In effetti non è stato facile convincere Shinji a farsi curare: i pregiudizi, il non voler essere inferiore ad Asuka cui l’analista non serviva, la sua naturale ritrosia ad aprirsi non erano facili da superare”

 

Toskiki “Non è facile nemmeno per me, spesso, convincere la gente a farsi operare e, in quei casi, faccio di tutto per far capire loro la necessità dell’intervento

Ricordo le parole con cui alla fine lo convinsi: “Shinji hai un bisogno disperato di curare il tuo cuore ferito, hai tanta strada da fare, anche se non sarà il bisturi a curarlo o la moto a farti muovere”

 

Per una volta Toskiki era stato più bravo di Kaji  a parlare al cuore del ragazzo e Shinji accettò e gli rispose:” Invece che pilotare per combattere gli angeli ora farò la guerra per imparare a pilotare me stesso e la posta sarà me stesso e la mia interiorità”

Del resto, a ben pensare, non era difficile capire perché il dott Tokugawa fosse riuscito a far breccia nei cuori di Ritsuko e di Rei: uno come lui sarebbe stato in grado di far aprire il cuore di chiunque e non solo col bisturi

 

Sigmund “Vedo che Shinji ha già capito qualcosa”

 

Le prime sedute scorsero facili I guai furono quando Sigmund gli propose l’esercizio “Immagina di avere tuo padre, cosa gli faresti?  cosa gli diresti?”

 

Shinji “Ma mio padre è morto, non ha senso porsi questo problema”

 

Sigmund “si,ma questo non ti esonera E’ ancora dentro di te, tocca e influenza ancora la tua vita

Devi prendere coscienza, affrontarlo, liberarti di lui”

 

Shinji si sentiva senza cervello, ma provò  I primi tentativi andarono a vuoto, ma al quinto iniziò a scatenarsi “Mi hai tradito, abbandonato, usato solo per i tuoi scopi, non mi hai mai amato veramente, mi hai sempre considerato una nullità  Non sai amare, hai sfruttato Ritsuko e sua madre solo per te stesso e tutto perché dovevi rivedere la mamma  Ti odio, ti detesto”  

E scagliandosi come contro il padre, si mise a prenderlo a pugni, a lungo

Sigmund era soddisfatto, il ragazzo prometteva bene

 

 

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Capitolo 15
*** mamma papà Rioji ***


Ritsuko aveva approfittato della presenza di Sigmund per fare un paio di sedute con lui Ne stava parlando con MIsato e, alla fine, la bionda non potè trattenersi dal dire: “Mamma”

 

Per Misato quelle parole furono il segnale che attendeva da tempo. Aveva quantomeno intuito che l’amica provasse una forte nostalgia per la figura materna e ora ne aveva la prova

 

MIsato: “NON vergognarti a desiderare tua madre accanto a te. Ora vieni,  per questa notte sarò io la mamma”

 

Ritsuko sussultò: “grazie” e si strinse al seno dell’amica. Sembrava proprio una bambola, sembrava piccola e tenera come una bambina. Passò una notte meravigliosa, piena di coccole e di affetto  Ritsuko aveva infatti parlato con Sigmund dei suoi problemi riguardanti la figura materna e il dottore le aveva consigliato di non ignorarli, ma di affrontarli. Era positivo che avesse già iniziato, di sua spontanea volontà,  ad affrontarli con Toskiki, ma era necessario che si affidasse anche ad una figura femminile

 

Ma anche Shinji faceva progressi e, a quella seduta, su richiesta del dottore, partecipò anche Kaji

 

Sigmund: “Vedi Shinji, in questa prima fase abbiamo lasciato campo libero alle donne perché era necessario che affrontassi i problemi con le figure femminili. Ma ora devi affrontare il lato maschile. Come tutti i ragazzi, a questa età, devi intensificare il tuo rapporto con tuo padre e con gli uomini, anche se per te non è facile data la tua vita”

 

Shinji: “capisco”

 

Sigmund: “Non essere così difensivo e dimmi, consideri Kaji come tuo padre?”

 

Shinji: “Si”

 

Sigmund: “NON è un si convinto. LO so che lo consideri un padre, ma con la p minuscola, perché è solo una figura paterna. Ora si tratta di considerarlo un vero padre, con la p maiuscola. Credi di riuscirci?”

 

Shinji: “Non ancora”

 

Sigmund: “Forse dovresti aprirti, vedere il suo vero affetto per te. Vedi, il rapporto con una madre è carnale, è innato, c’è già.   Con un padre bisogna costruirselo E tu devi costruire ancora di più  Credi che il signor Kaji ti voglia bene veramente? Hai la volontà di farti abbracciare e  coccolare? Ti sei mai chiesto come la prenderesti se morisse?”

 

A  quest’ultima domanda Shinji si sentì come pugnalato al cuore, non sapeva che rispondere, ma provò comunque una forte paura

 Sigmund gli rispose che quella paura era già una risposta

  IL ragazzo non volle proseguire con la seduta e se ne andò

 

Kaji: “E’ stato inutile?”

 

Sigmund: “Già l’averci pensato è stato un inizio.. aspettiamo e vediamo”

 

Shinji passò alcuni giorni standosene in casa in solitudine, aveva bisogno di riflettere Poi tornò da Sigmund e gli disse: “Il solo pensiero che il signor Kaji possa morire mi fa star male, eppure non riesco ad  arrendermi all’idea che possa volermi bene come un padre”

 

Sigmund: “Sembri dire che non riesci ad accettare l’idea che qualcuno possa volerti bene come un padre?”

 

Shinji abbassò la testa pensieroso e sottilmente piccato per essere stato capito così in fondo

 

Sigmund: “DA quello che mi hanno detto nemmeno Gendo accettava l’idea di poter piacere ad un altro essere umano.. ma devi smettere di soffrire e di far soffrire ed accettare di essere amato, altrimenti non ne verrai fuori più”

 

Dopo un lungo silenzio, Sigmund proseguì: “Vuoi farti abbracciare?”

 

Shinji, in un sussurro: “Perché no? In fondo mi sono molto affezionato anche al dottor Tokugawa che vedo come uno zio e un po’ anche  a lei, dottore”

 

Shinji si lasciò prendere tra le braccia di KAji e si abbandonò a quel calore. Sembrava diventare così piccolo in quell’abbraccio, sul petto di Kaji  Provava uno strano senso, come di tradimento verso Gendo, ma volle sussurrare lo stesso: “papà Rioji”

 

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Capitolo 16
*** il sogno di Ritsuko ***


L’ispirazione per questo capitolo mi è venuta leggendo una bella fan fic inglese simile all’inizio del mio “Il carcere di Ritsuko”  HO ripreso alcuni elementi britannici inserendoli nel racconto del sogno,ma la sostanza del capitolo, come vedrete, è tutta farina del mio sacco

 

 

Ritsuko: “sai MIsato, alcune notti fa ho fatto uno strano sogno: ne ho parlato con Sigmund, che mi ha raccomandato di parlarne con te”

 

MIsato: “Dimmi pure”

 

Ritsuko: “Ho sognato che eravamo ancora alla nerv e che io avevo tradito Gendo distruggendo il dummy sistem perché volevo vendicarmi del male che mi aveva fatto, del suo amore per Rei e non per me. NON restava che un angelo da combattere ed era Kaworu

Io avevo portato te e Shinji nel terminal dogma, prima di distruggere tutto e vi avevo raccontato molte verità Ero così disperata che, alla fine, ti avevo chiesto di uccidermi  Ero stata incarcerata per ciò che avevo fatto e Gendo mi aveva definitivamente abbandonata, cancellata  Dopo molti giorni tu eri venuta, non per farmi un saluto, ma per avere informazioni su Kaworu Io intanto avevo pensato tantissimo sulla mia vita su tutto  Tu eri fredda e lontana da me e nonostante i miei problemi contenta perché ti avevano fatta tenente colonnello  Io non sapevo se risponderti oppure no perché non sapevo se tu, che in pratica non eri mai entrata in quel gioco perverso, fossi in grado di fare qualcosa  Temevo di metterti nei guai per nulla Pensavo di essere l’unica in grado di fare qualcosa per fermare Gendo

Tu non capivi e io avrei voluto risponderti piccata: “Non capisci niente  tu credi che io sia fuori gioco e pensi che loro si fidino di te perché ti hanno promossa  In realtà lo hanno fatto per avvicinarti, per tenerti buona dopo le importanti informazioni che avresti potuto ottenere.. I romani dicevano promoveatur ut amoveatur (che sia promosso perché sia rimosso)  Nel tuo caso promoveatur ut advicinatur (che sia promosso perché sia avvicinato)

Ma non credere che io sia fuorigioco perché posso ancora fare qualcosa, mentre tu non puoi”

 

Ma non ti rispondevo nulla ero evasiva e tu ti arrabbiavi e, in un silenzio carico di tensione alla fine ti allontanavi e la nostra amicizia era rotta”

 

MIsato “Quindi?”

 

Ritsuko: “Non sai quanto mi abbia fatto male il pensiero che la nostra amicizia potesse rompersi Anche se era solo un sogno mi sono spaventata come se fosse stato reale  Inoltre, nel sogno, avevo fatto uno sforzo erculeo per non buttarmi ai tuoi piedi e dire piangendo: “NO MIsato, non abbandonarmi  Sai, ho pensato tanto alla nostra storia, alla nostra amicizia ai tanti fatti piccoli e grandi vissuti insieme  Preferirei morire invece che perderti  Non sai quanto darei per poter fare un ora di palestra con te”

 

Misato: “Cosa ti ha detto Sigmund?”

 

Ritsuko: “Di aprirmi con te con il massimo della libertà, perché questo sogno mostra una cosa importante”  

La bionda si fermò, come  a voler pensare In effetti stava pensando a  quando aveva maltrattato il suo angelo Toskiki, quando erano emersi tutti i limiti della loro amicizia, tutte le sottili invidie e rivalità della bionda verso Misato   Ora, grazie  a quel sogno, erano altresì emerse le cose positive.. non poteva ignorarle, doveva aprirsi con lei e creare un nuovo capitolo

 

Ritsuko: “Sai, sei stata la mia migliore amica e, per certi versi l’unica NON che non abbia altre amiche, vedi il fatto che siamo andate a quel matrimonio, tanto tempo fa, ma nessuna è come te”

 

Misato: “Già quel matrimonio in cui ci siamo rivisti tutti e tre insieme dopo tanto tempo.. se penso a quanto sia cano cambiate le nostre vite in così poco tempo mi sembra un sogno”

 

Ritsuko: “Sembra un sogno anche a me.. Inoltre sai, con Maya ho avuto un raporto particolare Di profondo affetto certo, in un certo senso filiale, ma non sono mai riuscita avederla come una vera amica.. semmai come una sorella minore, come un’amica con la a minuscola, non con la maiuscola. Del resto il mio ruolo di superiore e la devozione immensa di lei hanno fatto si che non potessi aprirmi in un rapporto tra pari come è appunto l’amicizia C’è affetto, ma non vera amicizia”

 

Misato: “Penso di capire, del resto anche a me Sigmund ha fatto notare come l’amicizia sia, per sua stesa natura, un rapporto tra pari, per cui è difficile essere amici, per esempio, tra classi sociali diverse”

 

Ritsuko: “Infatti  E non sai quanto sia preziosa per me la tua amicizia, come essa sia parte di me, una parte insostituibile, come se fosse uno dei miei organi interni O quanti bei ricordi abbiamo in comune, come anch’essi siano diventati una parte di me, del vero e proprio cibo, vero nutrimento”

 

Misato la guardò a lungo dolcemente  Le due rimasero in silenzio a lungo Poi Misato disse: “La penso anch’io esattamente come te E vedo che stai perdendo il tuo brutto vizio di non parlare mai di te stessa”

 

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Capitolo 17
*** un'amicizia nata dal coraggio ***


Ritsuko: “Infatti”

 

Misato: “Già, non sai quanto avrei voluto parlare, ascoltarti ancora dopo la lotta con l’11mo angelo Eri così bella dato che, per una volta, stavi parlando di te”

 

Ritsuko: “Hai ragione, sono stata troppo chiusa con te e con gli altri Sarà per il carattere mio, ancora più chiuso di quello di mia madre, per la deformazione professionale dovuta all’essere l’amante di Gendo e al dover tenere molti segreti  O forse sarà stato l’incontro con Sigmund o, più ancora, questo bell’esserino che mi sta cambiando molto” e si tocò la pancia, facendo un bellissimo volto materno

 

Misato, non disse nulla, ma le si mise accanto e le cinse le spalle con il braccio destro

 

Ritsuko: “Sai, il fatto di diventare madre mi ha permesso di vedere molte cose  e di capire il profondo bisogno materno che ho verso di te.. strano dato che, con tutti i guai che ti ho risolto negli anni e con il mio essere seria sembravo io la madre.. invece ho bisogno del tuo affetto”

Misato. “Comprendo bene, hai fatto bene a sfogarti l’altro giorno. Ti farò sempre da mamma, quando lo vorrai”

 

Ritsuko appoggiò il mento sulla spalla dell’amica  e le disse dolcemente: “Grazie”

 

 

Dopo un lungo silenzio e un po’ di coccole, Ritsuko sussurrò: “Ora ho capito che cosa provavo quella notte con Toskiki (non aggiunse che era quella in cui lo aveva picchiato per invidia di lei)

Quella bellissima sensazione era dovuta allo stare in un abbraccio ad un tempo paterno e di marito, un abbraccio in cui sentirmi abbandonata e protetta, portata e in cui affidarmi totalmente, perché totalmente amata  Ora sto riprovando quelle sensazioni e devo dire che sono molto piacevoli Mi sento in un abbraccio allo stesso tempo materno e di amica   Sono davvero convinta che la tragedia della mia vita sia stato anche aver rinnegato, non aver voluto vedere il grande bisogno che avevo di una madre  Ma ora non voglio sbagliare più, voglio vederlo e ammetterlo”

 

Misato: “Anch’io provo sensazioni simili con Kaji, per cui ti capisco  Che errore ho commesso a tenerlo così lontano per tanto tempo”

 

Ritsuko: “E io a tenere gli uomini lontani da me.. del resto sono una bella donna e l’offerta di uomini non manca  A proposito ti ricordi di quella volta in palestra che avevi cercato d’insegnarmi il pugilato?”

 

Misato: “Si, era stato nella palestra della Nerv, poco dopo la morte di  tua madre   Oh scusami, ti ho dato un dolore a ricordare Naoko?”

 

Ritsuko: “NO, per nulla, vai avanti”

 

Misato: “Ricordo che tu eri molto riluttante a iniziare  Dicevi che anche se non odiavi certo lo sport, il pugilato comunque non ti piaceva (ps tutto ciò non è affatto in linea con il pensiero mio, ma devo scriverlo per seguire la mia ispirazione)

In particolare dicevi che non è uno sport femminile e che non ti piaceva dare e ricevere pugni mezza svestita… Piuttosto che stare seminuda in un ring con un’altra donna avresti preferito godere nuda nel letto di un bel ragazzo.. che empio pensiero per la rigida dottoressa Akagi”

 

Ritsuko( fingendo di non sentire l’ironia, in fondo meritata): “Già, in particolare quella sera dopo aver mollato un po’ di pugni al sacco ero stanca e volevo già smettere per il dolore alle mani”

 

Misato: “IO invece ti incitavo e pretendevo che ne mollassi almeno altri dieci.. Poi non so che rabbia ti sia venuta ma hai cominciato a mollare una gran quantità di colpi, manifestando un’ aggressività impressionante, tanto che io stessa stavo iniziando a spaventarmi e ho preteso che la smettessi Del resto ti eri fatta male alle mani e abbiamo dovuto iniettare un antidolorifico”

 

Ritsuko: “Già, la mia aggressività che mette paura ad una donna coraggiosa come te, impressionante”

 

Misato: “Non vuol dire, a volte conoscere una persona ti mette più paura quando la vedi arrabbiata, perché sai che non si comporta così normalmente, così ti spaventa di più”

 

Ritsuko: “Infatti, comunque non ho mai dimenticato quel ricordo, è sempre stato con me, un piccolo e prezioso ricordo di amicizia”

 

MIsato: “Idem per me”

 

Ritsuko: “A proposito del sogno.. sai non ti ho detto che ero stupita anche per l’ironia della situazione: io in una cella carceraria ideata da mia madre anche per fiaccare la psicologia dei detenuti  Chissà se avrebbe mai potuto pensare che un giorno avrei potuto finirci io  Io finire in quella sorta di antigrembo”

 

Misato: “Stare nelle carceri non è bello e Shinji lo sa dato che vi è stato un giorno dopo la fuga in seguito alla battaglia contro il 4 angelo e un altro dopo l’incidente di Matsushiro  MI ha raccontato che è stato davvero duro”

 

Ritsuko: “Già.. del resto a Matsushiro si è poi fatto due giorni di ospedale.. anche s enon c’era nient’altro da fare devo dire che la durezza di Gendo mi ha stupita, che spieta reazione verso il proprio figlio  Ma non temere la faglia, l’amicizia non sono anch’esse parti del tuo corpo, delle vere protezioni per la vita, come se fossero dei grembi? Me lo state facendo pensare, ultimamente”

 

MIsato: “Già lo penso anch’io (le sorride) Per quanto riguarda Shinji noi stessi non abbiamo capito quanto avesse sofferto quel povero ragazzo, ci è voluto Sigmund per dircelo”

 

Nessuna delle due parlò per un po’, poi, per cambiare un po’ argomento, Ritsuko disse: “Sai Sigmund, nelle sedute che abbiamo avuto mi ha fatto notare che la nostra amicizia è nata dal coraggio Tu hai avuto coraggio di avvicinarti a me quando tutti mi evitavano perché ero figlia di una grande scienziata Invece che essere una sempai venerata ero vista da tutti come qualcosa di pauroso”

 

Misato: “E tu hai avuto coraggio a stare con una logorroica come me”

 

Ritsuko: “Già”

 

MIsato: “Ben pochi riuscivano a resistere al mio fiume di parole, mentre tu mi ascoltavi con pazienza e non mi interrompevi, non sai quanto ti sono grata”

 

Ritsuko: “Abbiamo avuto coraggio anche a continuare a restare insieme. Dopotutto siamo due tipi di donne opposti, due arche tipi diversi  IO bionda tu bruna,  tu così selvaggia e piena di cuore e istinto, io così razionale e senza sentimenti  Tu così materna, io per nulla”

 

MIsato (maliziosa): “IO con il seno da capogiro, tu con due lunghe affusolate, stupende gambe”

 

Ritsuko, contrariamente ad ogni umana previsione, rise forte  MIsato non sperava che lei potesse reagire così e, felice, strizzò l’occhio e disse: “su andiamo a chiedere ai nostri uomini chi è la più bella tra di noi, e poi stendiamoli con le nostre armi segrete”

 

Ritsuko (strizzando l’occhio): “si andiamo e poi stasera andiamo nella palestra nerv, in cui possiamo entrare gratis come ex membri e facciamo pugilato”

 

Misato: “Ma sei incinta”

 

Ritsuko: “l’avevo dimenticato” disse sinceramente

 

Misato (tra il serio e il faceto): “Se si pratica in un certo modo puoi farlo anche al settimo mese, vedrai, ti insegnerò”

 

Ritsuko: “OK”

 

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Capitolo 18
*** il sogno di Asuka ***


Anche Asuka stava facendo delle sedute con Sigmund: aveva alcuni dubbi da risolvere e, in particolare, un incubo ricorrente da interpretare

 

Sigmund: “Vedi Asuka, sono contento che tu senta il bisogno di venire da me, di confidarti con me Certo non sei Shinji, ma credo che anche tu abbia un po’ di cose da vedere, da capire

Inoltre per noi terapeuti è più piacevole parlare con una bella figliola, piuttosto che con un ragazzo, per quanto simpatico”

 

Asuka: “Allora dottore è un pervertito anche lei? Guardi che lo dico a sua moglie O forse è un traditore che non ha considerazione dei suoi pazienti?”

 

Sigmund: “Scontrosa come sempre, ma non temere, ho considerazione di ogni mio paziente, anche se devi capire che una bella ragazza è sempre una bella ragazza”

 

Asuka: “Sempre meglio di una terapeuta donna brutta che mi invidia per la mia bellezza”

 

Poi la ross rise, aveva capito ciò che il dottore intendeva dire scherzando e ciò che intendeva dire veramente

 

Asuka: “Vede dottore, sono alcune settimane che faccio uno strano sogno”

 

Sigmund: “Vuoi raccontarmelo?”

 

Asuka: “Si ed è oltretutto così reale…  sono legata completamente nuda al palo delle fustigazioni, non ho nemmeno gli slip Sento il freddo della colonna, l’umiliazione della prigionia, della nudità..

Il freddo delle cinghie di cuoio che mi legano i polsi, l’umiliazione del mio corpo che viene esibito prima di essere frustata, che viene mostrato a tutti

Attorno a me ci sono moltissime persone, dai miei familiari ai miei conoscenti a gente che ho incontrato una sola volta

Urlano e il supplizio inizia

Vengo frustata senza pietà da uno strano tipo.. sento di conoscerlo, ma non capisco chi sia  poi mi sveglio e vedo che sto piangendo disperatamente, ma non so nemmeno io perché, ma so che sono cattiva e merito tutto ciò”

 

Sigmund rimase  in silenzio per un po’, poi disse: “Il sogno in sé non dice nulla, dato che i sogni vanno sempre interpretati, ma visto alla luce di ciò che ci siamo detti nelle sedute precedenti, sono contento che tu lo stia facendo Significa che provi dei sensi di colpa dolorosi”

 

Asuka (stupita): “Verso chi?”

 

Sigmund “Verso tutti, specialmente verso tuo padre Fritz Gunther Langley”

 

Un tempo la rossa avrebbe abbandonato la seduta non prima di aver ricoperto d’improperi il povero analista Ma ora si limitò a chiedere stupita dei ragguagli

 

Sigmund: “Vedi, ora che sei in pace e amata da tutti , ami tutti e ti sei fidanzata con Shinji, vedi il passato in modo diverso, capisci di aver commesso un gravissimo errore nel modo con cui hai vissuto la tua vita passata  Ovvero hai capito di aver vissuto per anni mettendoti in mostra, in modo superbo, mettendo i piedi in testa agli altri, sentendoti sempre la migliore,  maltrattando Shinji, senza sapere di aver bisogno di amore e misericordia  Anche se tutto è finito, ti stai rendendo conto del male che hai fatto ai tuoi cari, specialmente a Shin.chan  Ti senti terribilmente in colpa e vorresti espiare Sai che ti ci vuole un’ espiazione crudele, ecco perché sogni una fustigazione con frusta uncinata, che ti strappa la carne e ti fa sanguinare a tal punto ma è la tua anima che sanguina perché vedi quanto hai fatto soffrire, quanto hai sofferto da piccola e quanto hai sofferto tu stessa impedendoti di raggiungere la misericordia e il perdono di cui hai bisogno”

 

Asuka rimase a lungo in silenzio Le si leggeva in faccia che il dottore aveva fatto centro e che stava soffrendo molto Poi chiese: “Ma chi mi sta frustando?”

 

Sigmund: “E’ tuo padre Gunther”

 

Asuka: “Mio padre è solo Kaji”

 

Sigmund: “Ricominciamo a fare le dure? Non ricordi la lettera che ti ha mandato?” rispose il dottore con voce contrariata

 

Asuka arrossì “Si”

 

Sigmund: “Allora va a casa e rileggila”

 

Asuka: “Ma io..”

 

Sigmund: “Non dire nulla perché non servirebbe Rileggila e torna qui la prossima volta”

 

Asuka: “Ok”

 

 

 

Quella sera la rossa aprì la busta e rilesse tra sé la missiva arrivata una settimana prima Si era stupita molto, perché non si aspettava di ricevere alcunché da quell’uomo e poi il tono era così dolce

 

Cara Asuka, come stai?  So che sono passati molti mesi e mi sento in colpa di non averti contattata prima  Ma non mi sentivo degno di farlo e poi ritenevo più opportuno che ti riadattassi alla nuova vita con i tuoi nuovi, veri genitori  E avevo bisogno di tempo per riflettere  Soffro perché te ne sei andata, ma allo stesso tempo mi sento sollevato, perché hai trovato una vera famiglia  A mio modo ho cercato di amarti, ma, evidentemente, non ci sono mai riuscito

Johanna  non ci è mai, lontanamente riuscita  Non so se sia colpa sua o meno, dato che in fondo non è tagliata per i rapporti umani  Abbiamo fatto tanto per te, ma non ti abbiamo mai amata veramente

Non è detto che fare qualcosa di buono e amare coincidano necessariamente: è questa la lezione che ho imparato da te  Avevi straragione a dire di Johanna: “Non che mi possa lamentare di lei, ma ci vorranno secoli prima che possa anche solo pensare di chiamarla mamma

So che lei ti descrive a tutti come una piccola ingrata piena di sé, ma so che dentro si sé sta capendo la verità e, anzi, ti ringrazio per averla fatta crescere Sei stata rude, ma adatta allo scopo.

So di essere ben lontano da capire i miei torti, ma avevo bisogno di scriverti questa lettera per parlarti dei miei primi passi

Non posso pretendere una tua risposta, nè che un giorno anche lontano tu possa rivedermi

Penso, anzi, che tu debba picchiarmi a sangue  Mi rendo conto solo ora del tesoro che mi era stato dato: una figlia,  tesoro che ho sciupato in maniera inescusabile  

Ti affido la mia vita: se un giorno vorrai venire per punirmi o anche uccidermi, potrai farlo

Spero che tu possa essere felice, so che Kaji e Katsuragi saranno ottimi genitori, mi fido totalmente di loro  E spero che tu possa trovare un ragazzo che ti ami per te stessa, non solo per la tua obiettivamente grande bellezza e possa renderti felice

So che sai che non ti ho lasciata andare per mancanza d’amore, ma spero che capisca che l’ho fatto per compiere l’unico vero gesto d’amore che io abbia mai compiuto verso di te

Se ami una persona, a volte, l’unica cosa buona che puoi fare per lei è lasciarla andare, perderla

So che non verrà mai il giorno in cui mi chiamerai papà, ma, se dovesse avvenire, sarei l’uomo più felice del mondo 

Perdonaci se puoi

 

Tuo affezionatissimo

 

                                                        Fritz Gunther Langley

 

 

 

In fondo Sigmund aveva ragione, ora era tutto chiaro   Anche se lo riteneva impossibile, la rossa si sentiva in colpa per come aveva trattato “quel tedesco”, per non aver compreso il suo unico, ultimo, gesto d’amore  La rossa pianse e poi scrisse una lettera in cui diceva, semplicemente: “Gentile signor Langley, ho ricevuto con molto piacere la tua lettera  Ti chiedo scusa per non aver capito molte cose di te, per aver iniziato a comprenderle solo ora  Farò di tutto per capirti e perdonarti il più presto possibile  Per ora, però, posso solo offrire a te e a Johanna un bacio”

 

Non sapeva come firmare, dato che non si sentiva di scrivere “tua affezionatissima” ,“tua figlia” o altre cose  Così scrisse solo  “La dolce Asuka”  Sapeva, però, che sarebbe stata capita  E, in effetti, Gunther capì e apprezzò

 

 

 

 

 

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Capitolo 19
*** il cugino di Kaji ***


Per questo capitolo mi sono ispirato a Nabari  Non che sia difficile, dato che storia e personaggi ricordano molto eva

 

 

 

 

Il cugino di Kaji

 

Nel frattempo anche Shinji stava vivendo un’esperienza non meno intensa di quella di Asuka

 

Ma dove stiamo andando? Chiese Shinji dopo alcune ore di macchina

 

Kaji: “Stiamo andando a trovare mio cugino che vive a Banten”

Lasciata l’autostrada, giunsero in una città di media grandezza e, dopo mezz’ora, raggiunsero la casa del professor Kumuira Tobari

Nel vederlo Shinji rimase veramente perplesso: era davvero uguale a Kaji, più che il cugino sembrava il fratello Anche l’età era simile

I due si salutarono con calore

Tobari: “Chi si vede, quanto tempo”

 

Kaji: “Già come stai? E la tua donna? Quando vi sposate?”

 

Tobari: “Quanta fretta per uno che ha aspettato tanto con Misato, comunque ci sposeremo presto  E chi è questo ragazzo?”

 

Kaji (con uno dei suoi sorrisi) : “E’ mio figlio”

 

Un gocciolone apparve dietro la nuca di Tobari: “Come, hai avuto un figlio e aspetti quattordici anni per dirmelo??”

 

Kaji: “Ma che dici!  E’ mio figlio adottivo o meglio, di Misato, ma è come se fosse mio”

Tobari sospirò, poi disse: “Piacere mi chiamo Tobari Kumuira, cugino di questo libertino senza speranza”

 

Shinji: “Piacere, mi chiamo Shinji Ikar.. o meglio Katsuragi”

 

Tobari: “Il famoso third children?”

 

Shinji: “Certo”

 

Ma che onore” disse una voce femminile alle sue spalle  Apparteneva alla futura moglie di Tobari  “Piacere mi chiamo Miyu”

 

Tobari: “E’ la mia futura moglie  Ti presento…”

 

Miyu: “Con un sorriso dolce si li ho riconosciuti dalle foto Prego entrate in casa, permettetemi di offrirvi qualcosa Immagino sarete affamati ed è ora di pranzo”

 

Kaji: “Si, grazie molte”

 

Shinji: “Grazie, permesso”

 

Shinji rimase molto colpito dall’aspetto della signora Era molto bella, anche se aveva ben dieci anni più del fidanzato  Ma presto i suoi dubbi svanirono innanzi ai suoi modi gentili, alla sua cura degli ospiti

E’ una perfetta padrona di casa, ed è davvero affezionata a Tobari… non mi stupisce che i due si amino  Come vorrei che la mamma tenesse la casa come lei”  Shinji era stupito, anche se non sapeva se lo fosse più per la naturalezza con cui chiamava Misato mamma o per essere in presenza di una signora così affascinante

I due cugini parlarono delle loro vite, delle fidanzate e di altro  Kumuira proveniva da un ramo laterale della famiglia e, pur essendo nato in scozia viveva in Giappone già da prima del second impact  Miyu, invece, era un’archeologa  Il povero third temeva di dover subire un fuoco di fila di domande.. invece i suoi ospiti si rivelarono molto discreti e lo lasciarono respirare, chiedendogli poco  Il ragazzo intuì che ciò fosse dovuto a gentilezza, non a disinteresse o invidia  Poi nel pomeriggio la signorina lo portò in giro per banten, mentre i due cugini andarono per un’altra strada

Miyu si rivelò una guida preparatissima, dato il suo mestiere

 

Shinji: “LA ringrazio molto, è stato un giro piacevole e istruttivo”

 

Miyu: “Sono contenta che ti sia piaciuto” gli rispose con un sorriso

 

Shinji: “Eppure un po’ mi sento in colpa, vi stiamo dando un grande disturbo Del resto resteremo per un paio di giorni.. e siamo arrivati all’improvviso”

 

Miyu: “NO, la vostra visita era stata preannunciata alcuni giorni fa e poi non vedevamo tuo padre da tantissimo, preso com’era nel suo lavoro”

 

Shinji: “Mio padre.. ancora non riesco ad accettare l’idea.. mi scusi non dovevo dirlo”

 

Ma Miyu gli cinse con un braccio e il collo e gli disse dolcemente: “Non preoccuparti, di me puoi fidarti, anzi di noi Puoi parlare di tutto e io ti sosterrò MA non sentirti obbligato a farlo Del resto tra poco noi tutti ci sposeremo, per cui saremo zia e nipote, per cui devi abituarti all’idea”

 

Shinji: “Zia e nipote..” rimase in silenzio per un po’, poi, timidamente, soggiunse: “In effetti non mi dispiacerebbe essere suo nipote, lei è così dolce e il profesor Kumuira è così interessante”

 

Miyu: “Già  Inoltre mi fa sempre piacere avere ospiti.. una casa solitaria è così triste”

 

IL pomeriggio successivo toccò al professore portare a spasso Shinji, mentre Kaji e la signorina andarono da un’altra parte Non che la cosa lo stupisse perché aveva intuito che quei due fossero ottimi amici e la compagnia del professore era gradevole, con lui aveva legato subito

Si vedeva che Tobari, pur essendo giovane, aveva un certo feeling con i quattordicenni, dato che insegnava inglese alla scuola media di Banten

 

Dopo un po’ Shinji (arrossendo) chiese: “Posso farle una domanda professore?”

 

Kumuira: “Certo Shinji, chiedimi tutto quello che vuoi”

 

Shinji ((un peperone): “Trovo che loa signorina Myiu sia una persona eccezionale e siate una bella coppia, ma come riuscite a stare insieme data una differenza di dieci anni?”

 

Kumuira: “Non temere, non mi infastidisce questa domanda, del resto mi sembra più che legittima  Semplicemente anche sposare una più grande di te ha i suoi vantaggi: una maggiore maturità psicologica, un maggior desiderio di dare all’uomo e impegnarsi nella vita di coppia E poi ci siamo innamorati Io amo tanto la sua dolcezza e gentilezza, la sua disponibilità, il suo buonsenso, mi sento bene con lei  So che in futuro potrei essere tentato di cercarne una più giovane, ma non voglio che ciò accada, starò sempre con lei perché il segreto di un matrimonio, in fondo, è innamorarsi di una persona per come è veramente Se lo fai non starai a correre dietro ad una più avvenente, ma starai sempre con lei  In questo senso mettermi con una che abbia dieci anni di più mi è stato utilissimo”

 

Shinji: “Del resto se fosse stata la signorina ad avere dieci anni meno di lei nessuno si sarebbe fatto problemi, immagino”

 

Tobari: “Infatti”

 

Shinji rimase silenzioso per un po’ Le parole del professore l’avevano toccato, sapeva che fossero vere, ma aveva bisogno di rifletterci Del resto li aveva visti baciarsi di nascosto  e d erano così belli  Ma aveva anche paura: forse suo padre aveva sposato sua madre proprio perché amava Yui come diceva Tobari, ma ne era rimasto come invischiato, intrappolato.. strana cosa l’amore  Ma strana anche la donna   In fondo era stato insieme a delle trentenni fino ad allora Ma ora che stava con una quarantenne si rendeva conto che Kumuira avesse ragione: una quarantenne è diversa, magari meno bella, ma più affascinante

Col passare del tempo gli venne un dubbio: “E se Kaji e la signorina stessero facendo qualcosa di inverecondo?”

 

Alla fine salutarono augurandosi sinceramente di rivedersi presto e ripartirono

Kaji, notando il silenzio del figlio: “Shinji, perché sei sulla difensiva? Non starai mica chiedendoti se io e Myiu abbiamo fatto certe cose, spero?”

Shinji arrossì come un pomodoro

 

Kaji: “Ho fatto centro, ma non temere. In effetti la nostra non è stata una visita casuale, ma non per quello che pensi   Io non tradirei mai e poi mai la mamma e nemmeno mio cugino  Semplicemente è stato Sigmund a suggerire un viaggio noi due soli per permetterti di stare un po’ tra uomini e io ho deciso di portarti a conoscere un tipo interessante come Tobari

Inoltre volevo che conoscessi la sua interessante e quarantenne sposa

Confrontandoti con una di quell’età avresti imparato qualcosa e molto hai da imparare da loro

 

Shinji si sentiva male: “Avevi previsto tutto fin dall’inizio??!!”

 

Kaji: “Si, e vedo che ha funzionato”

 

Shinji rimase senza parole per tutto il viaggio Poi dopo molto, aggiunse: “Scusami per aver pensato male”

 

Kaji: “Figurati, anche questo era prevedibile e  per fortuna ci sei cascato”

 

Shinji: “Che ironia, uno desidera avere un bel partone, poi vive nell’ansia di essere tradito o di essere derubato”

 

Kaji: “Il tutto sta nel creare un solido rapporto per prevenire e saper perdonare se serve curare Meglio avere una bella moglie correre dei richi, piuttosto che non averla affatto.  In ogni caso sono contento, sei più sciolto con me  e mi dai pure del tu”

 

Shinji ( con un sorriso sarcastico): “Vero”

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 20
*** la battaglia con il quarto angelo ***


VI era appunto una cosa che Shinji aveva capito a Banten e di cui ora doveva assolutamente parlare con Misato

 

Shinji: “Sa, la battaglia contro il quarto angelo si è rivelata molto interessante, almeno dal punto di vista del dottor Sigmund”

 

MIsato (incuriosita) :”Cioè?”

 

Shinji: “Perché sono emerse delle cose molto importanti, che non posso permettermi il lusso di non capire, o anche solo di trascurare e che, anche se vorrei tenermi per me, non posso affatto tenerla all’oscuro”

 

Misato (tra il curioso e il preoccupato): “Ovvero?”

 

Shinji: “Il dottore mi ha fatto notare che la vera lotta non fu solo contro l’angelo, ma in realtà fu contro me stesso e contro di lei 

Fu una decisione grave e definitiva: fuggire oppure no  Lei voleva che fuggissi per una ritirata strategica, ma mi ero reso conto che, se lo avessi fatto, non sarei mai più stato in grado di salire su un’ eva. Sarebbe stata una fuga definitiva

Inoltre lei, con il suo atteggiamento, mi rendeva tutto più difficile, era un vero nemico contro cui combattere  Inoltre io stesso ero come in bersek, travolto da molti sentimenti contrastanti, dalla rabbia per non essere capito e amato, dal chiedermi perché fossi lì anche se non c’era mio padre, dal dolore  per essere stato picchiato da Toji, dalla paura di uccidere i miei amici, dal non aver avuto abbastanza addestramento per affrontare un nemico simile e tutto il resto In una parola la battaglia con l’angelo finì col risultare una semplice appendice della battaglia che avveniva dentro di me”

 

Misato era senza parole, ma, soprattutto, temeva di sentirsi dire certe cose, ed infatti Shinji proseguì dicendo: “Non mi ha fatto bene aver litigato con lei. Inoltre, per certi versi, la mia strategia finì col rivelarsi migliore della sua, in quanto più che attaccare a testa bassa in un corpo a corpo disperato non avrei comunque saputo fare.”

 

Misato: “A pensarci a posteriori il tuo ragionamento non fa una piega, ma li sul momento, non potevo capire che non avresti potuto fare in altro modo”

 

Shinji: “Infatti, non la odio per questo, ma devo dirle che nemmeno la sua cecità sul miracolo che era avvenuto mi ha fatto bene”

 

Misato: “Che intendi dire?”

 

Shinji: “Il fatto che Toji e Kensuke si trovassero proprio in mezzo alle dita dello 01.  Non ho potuto fare  ameno di considerare una simile, incredibile precisione come frutto di un miracolo o, comunque, di un colpo di fortuna incredibile UN motivo in più per cui non avrei potuto lasciare che le loro vite si spegnessero: quantomeno non è bello dare calci alla fortuna”

 

Misato: “Capisco, sentivi un vero peso sul cuore, come se avessi ricevuto una pugnalata  Inoltre certo che hai una natura nobile: soffrivi perché Toji ti aveva picchiato, eppure ti sei dato da fare per salvarlo.. che cuore nobile

Ma del resto so che sei così: c’è tanta nobiltà in te anche se fai tanto l’indifferente”

 

Misato era pronta  a qualunque reazione o risposta.. meno a quella che Shinji avrebbe dato: “Ma la vera battaglia, il vero tormento, le disse Shinji, è stato starle accanto senza poterle dire MAMMA  Io ho sempre desiderato che lei fosse mia madre, in un angolino del cuore l’avevo sempre desiderato, ma mi imponevo di non vederlo, di non dirle nulla  NON riuscivo, anzi, a capirlo  Ma ora l’ho capito  E come mi ha insegnato Sigmund, uno dei problemi principali è proprio il fatto che, i miei genitori, con la loro cattiva educazione mi hanno impedito di vedere il bene intorno a me

Di capire quanto mi voleste bene.  Impedirmi di avere felicità e rubarmi quella che avevo o che avrei potuto avere. Ma ora voglio cambiare  Voglio mettermi in testa che è solo una sciocchezza il pensiero che non possa essere felice, perché io posso essere felice e lo sarò  So che mi hai chiesto da tempo (ora le dava del tu) di essere mia madre, ma voglio ugualmente chiedertelo: vuoi essere la mia mamma? Vuoi sostenermi per tutta la vita?”

 

Poco mancò che il cuore di Misato si fermasse: nemmeno quando Kaji le aveva chiesto di sposarla si era sentita così felice  Ebbe appena la forza di sussurrare: “Si Shinji, si”

 

 

 

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Capitolo 21
*** Shinji è strano act 1 ***


Ciao a tutti e scusate la lunga attesa  NON che mi fossi dimenticato della FF o che fossi rimasto a corto di idee.. al contrario ne ho avute molte, ma c’era qualcosa che mancava, qualcosa che non riuscivo a scrivere, ma che era molto importante come anello di congiunzione tra il vecchio e il nuovo  Alla fine sono riuscito a comporre quel che desideravo  Mai avrei creduto che questa storia avrebbe raggiunto un simile successo: mi sono affezionato ad essa e provo dispiacere all’idea che un giorno lontano essa finirà Spero che la seconda fase sia di vostro gradimento e che vi piaccia questo piccolo regalo di Natale

 

Alex

Quel pomeriggio Shinji fece a Misato una strana richiesta: mamma, non è che mi faresti il bagno?

 

La donna rimase un po’ stupita, ma accettò  NON che avesse problemi a vedere Shinji nudo, ma il fatto che lui non facesse nulla e si lasciasse semplicemente lavare le aumentò i dubbi

Dopo che ebbero finito, il ragazzo non volle neanche rivestirsi, ma le domandò, con un ‘aria triste: “Grazie per avermi dato il tuo calore, ma non è che mi terresti abbracciato per un po’, così, nudo come sono?”

 

MIsato (tra sé) “Ma che cosa vuole? Dove vuole arrivare? Però Sigmund mi ha detto che… meglio fare come dice e vedere”

 

La donna lo strinse a sé e per alcuni minuti Shinji non fece e disse nulla, godeva solo l’abbraccio poi si sciolse e si rivestì

 

Con molto tatto Misato chiese: “C’è qualcosa che non va Shin-chan? Sai che a me puoi dire tutto”

 

Il ragazzo le fece uno sguardo profondamente triste, tanto che la madre temette che si mettesse a piangere, così gli si avvicinò e gli accarezzò i capelli: “Se è troppo presto non dirmi nulla, c’è tempo”

 

Shinji: “Non so cosa fare”

 

MIsato: “In che senso?”

 

Shinji: “Vorrei piangere, eppure so che non voglio essere il piagnone di un tempo e tante altre cose non vanno”

 

MIsato: “Per le lacrime, come ha detto Sigmund, non dimenticare le parole finali di Gandalf nel Signore degli anelli: non dirò non piangete, perché non tutte le lacrime sono un male  Devi saper piangere, senza esagerare come una volta, ma devi saper piangere  Con un po’ di pratica e crescita interiore  vedrai che ci riuscirai”

Shinji sembrò sollevato e prese la mano della madre, ma la donna non si fece illusioni, sentiva che vi era altro all’orizzonte, ben più grave e lo incoraggiò a parlare: “Dimmi cosa sono le altre cose che non vanno?”

 

Due lacrime scesero dalle guance del ragazzo  e Misato finse di non notarle: “Forse ti sarò sembrato uno scostumato, ma volevo provare, almeno una volta, cosa significhi essere nudo innanzi alla propria madre: ormai ti considero come tale”

 

Capello di porpora avrebbe voluto abbracciarlo, ma si trattenne per non interrompere quella difficile confidenza

 

Shinji: “Eppure non mi sento sereno, non riesco ancora comprendere cosa sia una figura materna Tu e zia Ritsuko a cui sono legatissimo e Maya mi danno molto, anche Asuka come sorella  fidanzata, ma non mi sento a posto”

 

Misato: “Ci vuole tempo perché tu recuperi il tuo profondo vuoto, non avere fretta”

 

Shinji: “Mi stringi un po’?”

 

Misato ubbidì e dopo un lungo silenzio il figlio proseguì: “Io voglio molto bene anche a zia Ritsuko e Maya, morirei per loro  ma mi sento strano, so cosa significhi rischiare la vita, eppure ora mi sembra così diverso tra rischiare per l’umanità e rischiarla per delle persone Sono confuso, perché so che se morissi tu ne soffriresti, eppure non posso non morire per loro”

 

Misato era stupita di come stesse maturando e iniziò tastando il terreno, con un moderato: “Infatti l’amore funziona così, io stessa morirei per Kaji anche se voi ne soffrireste e viceversa morirei per voi anche se lui ne soffrirebbe Si spera di non dover giungere a tanto, ma se non fossi disposto ad andare fino in fondo non ameresti fin dal principio, sarebbe un rapporto a metà, per non dire falso”

 

Il ragazzo preferì non rispondere nulla e si rivestì, per poi dire alla fine: “Ti ringrazio per tutto, ormai mi è facile chiamarti mamma, anche se so che ho ancora molto da camminare per poter essere libero”

 

Misato: “Non devi preoccuparti Shin-chan, il vuoto che hai dentro è grande, non avere fretta”

 

Rimasta sola, Misato si sedette al tavolo a riflettere, con le mani sotto il mento Indubbiamente il figlio si era comportato stranamente e avvertiva che aveva anche altre cose da chiedere, ma non a lei Era preoccupata, ma sapeva che Sigmund avesse previsto quella mossa e aveva detto di lasciarlo fare mhhh   chissà dove Shinji si stesse realmente dirigendo

 

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Capitolo 22
*** Shinji è strano: Ritsuko ***


IL ragazzo si allontanò ed andò dai Tokugawa, fu Ritsuko sola in casa ad aprire la porta Con un bel sorriso gli disse: “Ciao Shinji, qual buon vento?” ma l’allegria e il bel sorriso non durarono molto perché notò subito l’espressione cupa del ragazzo e non potè fare a meno di chiedere ragguagli

 

Ritsuko: “Shinji, stai bene? Hai un’espressione cupa, brutta”

 

Shinji: “MI dispiace di averti intristito zia Sai, hai sempre un bel sorriso da quando sei incinta

Il fatto è che ho davvero una cosa da chiederti, ma ho paura di sembrarti uno sfacciato”

 

Ritsuko aveva capito l’importanza della situazione e il bisogno del ragazzo di sfogarsi, così lo incoraggiò: “Dai sediamoci sul divano e non temere di chiedermi tutto ciò che vuoi sapere” Per incoraggiarlo meglio gli accarezzò i capelli

 

Shinji: “Non so bene come chiederlo quindi lo chiedo e basta, è’ vero che eri l’amante di mio padre?”

 Una bella domanda  a bruciapelo… la dottoressa fu tentata di non rispondere sinceramente, ma sapeva che non sarebbe stata una cosa saggia

Era infatti una domanda a bruciapelo, a cui era più facile rispondere con uno schiaffo che con una bugia Ma perché me lo chiede? Qual è il suo scopo? Con quale diritto mi interroga? Queste e tante altre domande albergarono nella mente della scienziata, finchè non si convinse che la cosa migliore sarebbe stata essere sincere e gli rispose: “Si siamo stati amanti”

 

Shinji: “Quindi lei ha amato mio padre anche fisicamente?”

 

Ritsuko: “Si, da quando è morta mia madre fino a quando lui non ha cercato di uccidere Rei ed è stato arrestato Io poi ho conosciuto Toskiki e il resto lo sai”

 

Shinji: “Era innamorato di lei?”

 

 

 

Ritsuko: “Tuo padre ha amato veramente una sola persona, tua madre Yui  Io invece lo amavo davvero e vedevo in lui anche quel sostituto paterno che non ho mai avuto”

Entrambi rimasero in silenzio per un po’: la dichiarazione non era stata facile, non era semplice ammettere che anche Ritsuko avesse cercato in lui un padre e una persona da amare

Shinji: “Così abbiamo avuto entrambi un destino simile”

Ritsuko: “Già e poi pensa che ho perso mia madre bruscamente, avevo appena iniziato  a lavorare alla Nerv quando lei si suicidò Fu proprio per quel suicidio che lui si fece avanti e mi chiese di sostenerlo Persi quella madre che non ero mai riuscita ad amare veramente”

Shinji fece come per alzarsi: “Non avrei mai dovuto fare simili domande, sono uno scostumato, uno…” ma la mano di Ritsuko sulla bocca lo fermò: “Non dire nulla Shinji In fondo era pur sempre tuo padre e un giorno lo avresti saputo comunque Per me anzi è liberarmi di un peso, il peso di starti accanto senza poterti dire che siamo stati amanti, che siamo andati a letto per cinque anni, che ho avuto la sotterranea paura di restare incinta perchè non sapevo cosa avrebbe voluto fare del bambino, che la notte in cui ho concepito la mia creatura con Toskiki è stata una notte di fuoco, in cui l’abbiamo fatto per tre volte  e poi ho sfidato il mio dottore ad arrivare a quattro, eppure provavo del dispiacere per lui, solo in quella cella mentre io provavo il vero piacere, il vero amore..”

La dottoressa si fermò come se lo sfogo lo avesse stancata, aveva le lacrime agli occhi: “Scusa, mi sono sfogata un po’ troppo”

Shinji: “Non fa nulla, sono io che ho cominciato e che sono troppo bambino per capire il mondo degli adulti”

Ritsuko: “Io invece temevo di non capire il mondo dei sentimenti, dei rapporti uomo e donna perchè non sono logici e io seguo solo la logica.. non siamo poi così dissimili Poi, incontrando Toskiki e Rei, mi sono resa conto di quanto  abbia sbagliato, quanto siano belli i sentimenti e che anch’io avrei potuto farcela non sai quanti sforzi stia facendo per cambiare e ci sto riuscendo E poi la relazione con Gendo e la sofferenza per la perdita di mia madre non mi hanno fatto bene Quello choch improvviso mi ha segnata, lo capisco solo ora Ma dimmi, mi detesti, mi consideri una donna indecente?”

Shinji: “Non posso certo giudicarti, sono troppo piccolo In ogni caso non mi dispiace, è una cosa in cui non ho motivo di prendermela, il male che ha fatto a me non deriva certo da questo anzi, io ti voglio un gran bene zia, nonostante questo Ma dimmi, Rei sa qualcosa?”

Ritsuko: “Si, lo ha sempre capito”

I due rimasero in silenzio ancora per un po’, poi la dottoressa fece un sorriso e accarezzò Shinji: “Sai, tu sei così diverso da lui,non sei un uomo terribile, sei gentile, pronto a d aiutare gli altri.. però , e il suo volto divenne serio, fammi una promessa”

Shinji: “Cosa?”

Ritsuko: “Che rispetterai sempre le donne: tuo padre è sempre stato un signore quando eravamo a letto e poi hai visto lo stupratore di Maya Non dovrai mai disprezzare, sfruttare, maltrattare le donne   promettimelo”

Shinji: “Non avevi bisogno di chiedermelo, ma dopo ciò che mi hai detto è tutto diverso, rinnovo quindi la mia promessa

Ritsuko: “Bene, allora vieni qua ti farò vedere una cosa molto bella”

La dottoressa andò a prendere uno strano oggetto che incuriosì molto Shinji, poi, rimessasi seduta, si scoprì il grembo, poi mise i due estremi dell’apparecchio nelle orecchie del ragazzo e appoggiò l’altra estremità sul ventre Il ragazzo allora capì la verità e stette ad ascoltare a lungo la dolce musica del cuore del bambino”

“Come è bello, chissà se un giorno riuscirò a suonare qualcosa di simile“ non potè fare a meno di chiedersi”

Alla fine si sentì molto rilassato e non potè fare a meno di sorridere: “Ti ringrazio zia per avermi fatto sentire una musica così bella eppure mi spiace un po’ di aver iniziato una simile, intima conversazione, forse non avrei dovuto”

Ritsuko: “Non ti devi preoccupare, sai tutti noi ti vogliamo bene ed è giusto che tu impari a fidarti di noi, anche se ti fossi comportato male non ti avrei certo sparato, tu sei importante per noi”

Shinji: “E’ che sapere che sei stata la sua amante, per certi versi mi fa piacere, è come se una parte di lui fosse ancora qua”

Ritsuko: “Capisco, in fondo hai ragione, sono una testimone che lo porta nel cuore. Ti manca quell’uomo, ora?”

Shinji: “No, in gran parte lo detesto con tutte le mie forze Vorrei sapere tante cose su di lui, ma ora preferisco andare  rei non è in casa?”

Ritsuko: “No, è da Horaki, ma domani la troverai”

Shinji: “Vorrei parlarle da solo”

Ritsuko: “Domani pomeriggio sarà il momento ideale, io ho la visita di controllo assieme a Maya Inoltre sappi (gli prende la testa tra le mani) che tua mamma Yui sapeva tutto, eppure mi ha perdonata”

Senza volerlo gli inflisse come una frustata: il ragazzo, anziché essere sereno si mise a piangere di rabbia: “Ma perché mi ha chiesto di perdonarlo, anzi, mi ha detto che l’ha quasi uccisa il sapere che lo odio?”

Non volle parlare ancora, era evidente che temeva di dire cose di cui si sarebbe pentito e se ne andò senza salutare

La dottoressa rimase sull’uscio a lungo meditabonda: “Era andato tutto bene, ma poi nel finale… in fondo ha ragione, Yui non può certo chiederle di perdonarlo tanto facilmente  Perdonami Shinji, pensavo che sarebbe stata una carezza, non una frustata, perdonami”

 

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Capitolo 23
*** Shinji è strano: Kaji ***


Ciao Andy, perdonami ma... per il colloquio con Rei dovrai aspettare ancora un pò ;)

Quella sera il ragazzo non vide l’ora che Kaji tornasse e, non appena furono liberi dopo cena, gli chiese di andare con lui in garage, per parlare un pò

 

Shinji: “Sai ora so che mio padre e zia Ritsuko sono stati davvero amanti, tu ne sapevi qualcosa?”

 

Kaji: “Si”

 

Shinji: “E non sei arrabbiato?”

 

Kaji: “No, perché non devono certo rendere conto a me”

 

Shinji: “Io invece non so cosa pensare Non mi sono arrabbiato e sono stupito appunto di non essere arrabbiato Sia perché con le cose cattive che ha fatto e che mi ha fatto non è certo questa una cosa importante sia perché non so, non mi fa arrabbiare”

 

Kaji: “Non è facile accettare l asessualità dei nostri genitori, per quanto noi siamo la prova vivente che essa esista Comunque non prendertela, se hai capito che tuo padre è un uomo oltre ad essere un genitore hai capito una cosa importante  e ciò ti fa onore”

 

Shinji: “Ma non pensi che zio Toskiki si sentirà offeso?”

 

KAji: “No di certo, lui ha accettato la cosa, credimi, non si può sapere tutto della vita precedente dei nostri coniugi e, comunque, bisogna accettarla L’amore te lo permette, è una marcia in più per accettarlo”

 

Shinji fece una faccia davvero stupita: “Accettarlo hai detto?”

 

Kaji: “Si, perché?”

 

Shinji: “L’amore fa accettare… non so, c’è come un idea che mi è venuta, ma subito è scomparsa”

 

Kaji: “Ti tornerà, riflettici”

 

Shinji: “Ciò che mi fa riempire di rabbia, comunque, è il fatto che tutti mi dicano di perdonare mio padre, compresa mamma Yui, lei dice anzi che l’ho quasi uccisa quando ha scoperto il mio odio”

 

KAji: “E quindi?”

 

Shinji sembrava volergli mollare un pugno: “Proprio tu mi dici e quindi? NON sei stato tu a dirmi la sera prima che attivassero lo 03 che non avevo capito nulla del lavoro di mio padre e che non potevo capirlo?”

 

Kaji: “Ricordo”

 

Shinji: “Allora,s e non posso capire, come posso perdonare? Capire, poi, nono significa necessariamente perdonare Non potete trattarmi come una marionetta io non voglio, non posso perdonare un uomo del genere!!!!!!!!!”

 

Senza accorgersi mollò un pugno a Kaji che venne facilmente intercettato anche se poi il ragazzo non rispose con il solito scusami, fece anzi una faccia arrabbiata assai

Kaji si sentiva impotente, tanto più che come gli aveva fatto notare Sigmund Shinji non era stato amato, per cui non aveva sviluppato bene certe cose positive che servono in una terapia per riprendersi e curarsi e perdonare Quel ragionamento, poi, non faceva una piega  Anche se il dottore gli aveva dato utilissimi spunti per gestire il figlio senza i quali si sarebbe definitivamente sentito impotente, la spia non poteva certo sentirsi tranquillo Optò quindi per un approccio soft: “Vedo che sei proprio arrabbiato Non posso dirti cosa tu debba o non debba fare, ma penso che Sigmund saprà aiutarti, lui è bravo “

 

Shinji: “Quel che mi fa arrabbiare è anche il fatto che peso su di voi, sono l’unico che non sta bene qua e vi faccio soffrire”

 

Kaji lo guardò severamente: “Non dire così, noi ti amiamo e volgiamo fare di tutto per aiutarti TU sei quello che ha sofferto di più e hai bisogno di essere aiutato di più”

 

Shinji: “Ma anche voi altri avete avuto vite molto difficili”

 

Kaji: “Questa non è una gara e poi, a ben vedere anche noi ti abbiamo fatto soffrire”

 

Shinji: “In che senso?”

 

Kaji: “Che ai tempi della Nerv non siamo riusciti a darti quell’affetto e quel calore che avresti meritato, pensa a quanto Asuka ti abbia maltrattato o a come Katsuragi ti abbia considerato come un suo strumento all’inizio, trattandoti come tuo padre  Potrei fare altri esempi, ma il risultato non cambia: ti abbiamo trattato male, tu avevi bisogno di molta vicinanza, invece, per molti versi, sei stato tu ad essere vicino a noi, a darci di più di quanto non ti dessimo E poi le battaglie ti hanno stancato e provato molto, moltissimo, chissà quanto avrai sofferto sull’eva  Inoltre io e la mamma siamo stati vicini ad Asuka per anni e Rei ha trovato dei veri genitori, tu, invece non hai avuto queste fortune, anche se, all’apparenza, sei meno problematico delle tue sorelle Ma la cosa più importante, è che tu capisca che non devi sentirti più sotto il controllo del comandante, sotto quel: “Se non mi servi vattene subito”  Noi ti amiamo perché sei tu, per quello che sei per cui non farti problemi, noi saremo sempre con te  e per te, non dimenticarlo mai”

 

Shinji non disse nulla, né cercò di farsi abbracciare Si allontanò senza dire nulla e si chiuse in camera a cercare rifugio nel letto e tra le braccia della sua Triky  Amava tanto quella foca  e la guardò a lungo, nei suoi meravigliosi occhi castani, così belli e profondi Non potè fare a meno di chiederle: “Tu mi capisci Triky? Almeno tu mi vuoi bene?” La focona annuì

Alla fine si addormentò, sicuro che avrebbe dovuto parlare con Rei

 

 

 

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Capitolo 24
*** la fata è strana: ballando con Rei ***


ciao Andy, continuo a tenerti sulla corda ;)

Ormai era giunto il momento di parlare anche con Rei

Giunto innanzi alla casa dei Tokugawa Shinji fece un sospiro, come per darsi coraggio, e suonò alla porta  Rimase senza parole quando gli si presentò innanzi Rei: era vestita con un bell’abito azzurro, simile a quello panna di Asuka, ma dalla gonna lunga e portava tra i capelli un cerchietto azzurro scuro

Era così bella che Shinji non riuscì a dire nulla e tratteneva il fiato

Rei fu costretta a rompere il silenzio,  per evitare che Shinji finisse con provare imbarazzo: “Ciao Shinji, mamma aveva detto che saresti passato”

Shinji: “Si ehm sai avevo due cose da dirti”

Con una gaiezza che non ti saresti aspettato, Rei lo invitò ad entrare: “Dai vieni dentro”

Shinji annuì e con sorpresa vide che la grande stanza d’ingresso era stata liberata dai mobili, come a voler creare una pista da ballo Dei cd sparsi e uno stereo davano l’indizio decisivo

Rei, cogliendo la sorpresa sul volto del ragazzo, disse allegramente: “Sai io e Kaworu stiamo imparando a ballare, con ottimi risultati”

Shinji: “Danza jazz?”

Rei: “No, valzer   Vuoi provare anche tu?”

Shinji: “Non so ballare, non so se..”

Rei: “Dai, è facile, ti guido io” Accesa la musica, mise la mano intorno alla sua vita, prese l’altra e iniziò a fargli vedere come ruotare 

Ballarono per una mezz’ora, con buoni risultati 

Shinji steso sembrava molto felice, anche se un po’ imbarazzato Poi i due si sedettero sul divano e Rei, con uno sguardo dolce, ma al tempo stesso indagatore, chiese: “Sembri un po’ strano, qualcosa non va?”

Shinji: “E’ che sono stupito, non ti avevo mai vista così serena e libera”

Rei: “Ti comprendo bene, dato che è una lunga storia…”

Shinji: “Ho tutto il tempo”

Rei: “Vedi, l’affetto di mamma  e poi di papà, l’amore per Kaworu mi hanno cambiata molto e poi devo ammetterlo, anch’io ho fatto qualche seduta da Sigmund”

Shinji: “Sono sorpreso, ma solo un po’, in fondo anche le nostre mamme  e non solo loro ci sono andate. Dimmi, cosa ti ha detto, se è lecito chiederlo?”

Rei: “Vedi, mi ha aiutata a prendere coscienza del mondo, delle parti della mia anima che avevo ignorato di possedere e stavo riscoprendo solo ora Adesso sono più gaia e serena, mi sto aprendo ancora di più al mondo Per esempio abbiamo provato per gioco a imparare a ballare, con ottimi risultati e anche mamma è contenta e anzi, ci ha incoraggiati molto”

Shinji: “E’ stata lei a comprarti quel vestito?”

Rei: “Si”

Shinji: “Si vede che ha sempre avuto buon gusto, ben più della mia”

Rei, un po’ imbarazzata: “In effetti..”

Il ragazzo si sentiva un po’ preso in contropiede: aveva intenzione di dire a Rei certe cose, ma ora era molto incuriosito dal suo cambiamento, ed era disposto ad accantonare ciò per cui era venuto e che era, in effetti, importante Non poteva ignorare la scintilla provata mentre ballavano e aveva una nuova domanda da fare, ma Rei lo anticipò: “sai, anche se non sa che siamo angeli mi ha comunque permesso, senza volerlo, di affinare e riscoprire certi miei poteri angelici per cui… avverto un grande imbarazzo in te Shinji, come se avessi qualcosa d’importante da dirmi, emersa durante il ballo”

Shinji rimase confuso e nessuno disse nulla per alcuni minuti, poi si fece coraggio e rosso in faccia disse: “Si vedi ho provato desiderio nei tuoi confronti”

Rei non si stupì troppo: “Anch’io, sai, è da molto che ci penso, ma ho sempre provato del desiderio verso di te”

Shinji: “Anch’io Del resto penso che il nostro rapporto è bello perché sei un po’ di tutto per me: sorella maggiore, amica, cugina, e ragazza da desiderare…”

“ Al tempo stesso tutte queste cose  e nessuna di esse” continuò Rei al suo posto

Shinji ebbe appena la forza di annuire

Rei: “Grazie a Sigmund ho imparato ad essere più franca e aperta, per cui ti confesso che anche per me è come per te”

Shinji: “Ma non possiamo, tu sei legata a Kaworu e io ad Asuka, non potrei mai tradire un amico e la ragazza che amo”

Rei fece come un sorriso forzato: “Sai, con Sigmund ho imparato che l’amore è strano, ambivalente. Ti metti con una persona perché il desiderio di dare è maggiore di quello che hai di ricevere, eppure, allo stesso tempo, devi stare con quella persona perché è di lei che hai bisogno e non di un’altra”

Shinji: “Vero e quindi?”

Rei: “Quindi è di Asuka che hai davvero bisogno, non di me Viceversa io e Kaworu abbiamo bisogno uno dell’altra Non avremmo bisogno di invertire le coppie, falliremmo prima di cominciare”

Shinji: “Su questo hai ragione”

Rei: “Dimmi, tu e Asuka lo avete già fatto?”

Shinji deglutì: ”Avevamo provato, poi abbiamo deciso di aspettare la prima notte di nozze” Avrebbe voluto chiederle la stessa cosa per i suoi rapporti con Kaworu, ma si trattenne sapeva che l’amico aveva ragione nel ritenere la domanda indelicata Ma Rei continuò: “Io e Kaworu, invece lo abbiamo fatto perché ci sembrava giusto Ma.. (lo guarda negli occhi) se vuoi io mi metto nelle tue mani, se vuoi farlo con me solo per oggi e poi basta, per appagare l’attrazione che proviamo l’uno per l’altra io acconsentirò al tuo e nostro desiderio”

 

Shinji rimase li, senza dire nulla per alcuni interminabili secondi, alla fine disse: “Ci siamo già visti nudi una volta e so che non sarebbe male, ma non voglio Non posso tradire la mia Asuka, la amo troppo, voglio che sia lei ad avermi per la prima volta e non potrei vivere accanto a Kaworu con un simile segreto, per cui perdonami”

Rei gli passò una mano tra i capelli: “Non devi scusarti, è una tua scelta legittima e sono contenta che tu stia dimostrando polso e sappia ciò che vuoi veramente Ti voglio bene” e lo strinse a sé Poi gli prese la mano e aggiunse: “Almeno tocca la mia femminilità, come hai fatto quella volta, e senza imbarazzo”

Gli affondò la mano nel seno, per alcuni minuti e poi la lasciò andare  Non c’era niente da dire ormai e Shinji la salutò con un cenno del capo e uscì

La ragazza rimase a lungo ad osservare la porta meditabonda, tenendo una mano sul seno: “avremmo dovuto parlare di quest’argomento prima o poi, almeno siamo riusciti ad affrontarlo Avrei preferito parlare di più di quella cosa che il dottore mi aveva detto di dirti, ma avrò altre occasioni, del resto il parlare di certe cose è un buon segno Sono contenta che tu sia cresciuto così tanto Shinji”

Tornando a casa il ragazzo si fermò a guardare la sua mano, pensando “Asuka, Kaworu, perdonatemi, ma dovevo farlo Del resto anche tu Asu – chan hai affrontato il tuo legame con papà, era necessario che affrontassi il mio con Rei”

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Capitolo 25
*** Strani piani: arriva Luna ***


La mattina seguente Asuka non trovò nessuno in casa  Non che dovesse stupirsene, dato che, per vari motivi, tutti dovevano essere fuori, lo sapeva bene, ma almeno Shinji sarebbe dovuto rimanere  Lo trovò in camera da letto, che rabbrividiva  La ragazza si preoccupò: “Shinji, cos’hai?”

Shinji: “Asuka aiutami, ho la febbre alta”

La ragazza gli toccò la fronte, ma la trovò freschissima

Asuka: “Mi prendi in giro?” Avrebbe voluto dargli uno schiaffo, ma Shinji gli spiegò: “E’ un idea del dottor Sigmund  ha notato che ho la febbre, dato che una parte di me non riesce ancora a vederti serenamente e ha ancora paura che torni a maltrattarmi”

Asuka: “Ma sai che questo non è possibile”

Shinji: “Si, spiegalo al mio subconscio Così mi ha consigliato di liberarmi, di aprirmi con te, di dare sfogo al mio dolore Dato che non c’è nessuno oggi mi sembra il giorno giusto, per cui immagina che io stia male  e prenditi cura di me”

La teutonica acconsentì e, con molta dolcezza, lo accudì come se avesse davvero 39 di febbre

Shinji: “Mi canti quella ninna nanna in tedesco? Era così dolce”

La ragazza lo esaudì e lui si addormentò. All’ora di pranzo asuka gli portò del riso in bianco che era pure commestibile

Shinji: “Sai Asuka, anche se so che è impossibile che accada, ho appunto paura che tu finisca col tornare quella di un tempo”

Asuka: “E’ impossibile, ma in fondo, con tutti i tradimenti subiti, hai ragione di preoccuparti, è normale che tu tema di fidarti degli altri”

Shinji: “Vorrei essere come te che sei cambiata tanto”

Asuka gli appoggiò la testa sul petto e disse: “Se sono cambiata lo devo a te”

Shinji: “Ma anche a Becky, per quel che mi ha detto”

Asuka: “Sai che non ci avevo pensato? Ero così presa  apensare a te che non ho mai considerato il ruolo di nostra sorella”

Shinji: “Già e vorrei aver avuto un padre come il tuo, comprensivo e che non ha fatto obiezioni alla tua richiesta di adozione”

Asuka: “In effetti non mi sarei aspettata neanch’io che agisse in maniera cos’ collaborativa e nemmeno ora so il perché”

Shinji: “Forse perché non era poi così cattivo”

Asuka: “Chissà”

I due passarono il resto della giornata a parlare e a dormire abbracciati A sera Asuka preparò la cena e disse: “Sai seguirò il tuo esempio e farò una cosa”

Shinji: “E io seguirò il tuo e ne farò un’altra intanto… “  Asuka temeva chissà cosa, invece shinji si limitò ad afferrare Triki e, strettala, disse: “E’ un amore, non avreste potuto farmi regalo più bello”

Asuka: “Il merito è soprattutto di Becky, ma sono contenta, anzi felicissima che tu abbia un’amica così  saii peluche sono importanti, noi amiamo i nostri e anche zia Maya ama tanto il suo ally”

Shinji guardò fisso nei profondi occhi castani, di vetro e Triki rispose: “Si padrone, io ti amo tanto e anche Maya e Ally si amano”

Quella notte Ritsuko dormì da sola, dato che Toskiki era di turno Che ironia, pensava, avevo fatto così l’abitudine a dormire da sola e ora, così in fretta, mi sono abituata a dormire con Toskiki che mi basta una notte per sentirmi sola” Come d’abitudine mosse la mano per cercarlo e, inaspettatamente, toccò qualcosa di morbido e di inaspettatamente grande  Leggermente spaventata, la dottoressa alzò la coperta e vide una grossa gatta soriana che se la dormiva della grossa Sulla fronte aveva due cerotti, appoggiati leggermente e, non appena Ritsuko li tolse, la micia iniziò a parlare: “Ciao ritsuko, sono Luna e d’ora in poi sarò la tua gatta personale Se poi non mi vorrai, potrai sempre assegnarmi al piccolino”

Ritsuko sorrise: “Ciao Luna, come sei morbida, dai fatti stringere”  La strinse a lungo la bella palla di pelo, poi disse: “Chi c’è la sotto?”  rei uscì da sotto il letto urlando: “Sorpresa”

Rei: “Sai mamma, dato che tutte abbiamo un amico, mi sembrava giusto che l’avessi anche tu Se non ti piace dallo al fratellino”

Ritsuko: “L’idea è buona e devo dire che mi hai fatto felice, dai, vieni qua”  e strinse a sé la figlia

Rei: “abbiamo fatto una colletta tutti noi children su proposta di Shinji, ma io ho messo il mio cuore Vorrei che ti ricordasse il mio affetto per te: eravamo due estranee ma ora ti amo tantissimo, morirei per te, non certo per il comandante Sento che mi esploderebbe il cuore se non ti dicessi quanto ti voglio bene, quanto ti adoro”

Ritsuko guardò la figlia commossa, ma anche un po’ perplessa: “Non capisco tesoro – disse dolcemente – pensavo che il nostro rapporto fosse chiaro ormai”

Rei: “Si, ma è che ho capito molte cose, in particolare che ti volevo bene più che mai e avevo un gran bisogno di dirtelo Così, quando gli altri hanno avuto l’idea del gatto, mi sono accodata”

Ritsuko strinse figlia e gatta: “Sai, anche per me è andata così, solo che non sapevo come dirtelo anch’io morirei per te Rei, dai, dormi un po’”

La fata turchina sapeva che quando sua madre diceva così significava coccole in arrivo e in effetti le due si coccolarono a lungo, con profondo affetto Poi aiutò la madrea lavarsi, a vestirsi e l’accompagnò a fare colazione

Ritsuko: “Rei, metti davanti a Luna una bella tazza di latte, penso che abbia fame”

Rei eseguì e Luna rispose: “Grazie, come è buono”

Rei insistette per sparecchiare, poi aggiunse: “Mamma, che nome dolce e come sarebbe stato impensabile per me e per noi un tempo”

Ritsuko: “Hai ragione piccolina” e sotto i begli occhi di Luna, le due si scambiarono un bacio sulla guancia

Rei: “sai, un giorno vorrei essere come te e dare tanti figli a Kaworu”

Ritsuko: “Lo sarai, piccolina, te lo prometto”

Il giorno dopo, nel pomeriggio, i due misero in atto i rispettivi piani  Ognuno, scosso dall’esempio dell’altro, aveva una cosa urgente da fare

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Capitolo 26
*** Chiarendosi con i genitori ***


Asuka, accoccolata sul dondolo, riuscì a dire a Misato quelle cose che avrebbe voluto dire da tempo

Misato: “Cosa c’è cucciola?”

Asuka: “Sai, volevo chiederti scusa”

Misato: “Per cosa?”

Asuka: “per il fatto che non sono riuscita ad accoglierti come avrei dovuto, a vederti come la mia mamma fin da subito”

Per Misato, ancora scossa dai sogni sull’ottavo angelo, fu un colpo, ma riuscì a non darlo a vedere e a chiederle: “Ma perché soffri così cucciola? Ognuno ha i suoi tempi, tutto qui”

Asuka: “E’ che il nostro rapporto è più complesso di quello che hai con Shinji, dato che siamo donne e ci conosciamo da più tempo Tutto ciò rende la situazione più conflittuale Inoltre ho dovuto superare la fedeltà alla mia defunta madre, cosa che Shinji ha saputo fare meglio di me”

Misato era piacevolmente impressionata: vedere una come asuka umiliarsi così sarebbe stato un tempo impensabile Era impressionante quanto quella famiglia stesse cambiando e quanto stessero cambiando i suoi membri Ma Asuka la scosse dai suoi pensieri: “Per cui vorrei mi picchiassi, mi schiaffeggiassi per il male che ti ho fatto, ma poi stessi con me definitivamente”

Misato le strinse le guance dolcemente: “Non lo sai che le mamme servono per perdonare gli errori dei figli? Anch’io, inoltre, ho avuto i miei limiti come tutrice per cui stiamo insieme e non facciamoci problemi, d’accordo?”

Asuka fece un bellissimo sorriso e disse si 

 

Shinji, invece, stava parlando con Kaji in camera sua: “Sai papà, avevi detto che avresti parlato con me se lo avessi voluto e ora lo vorrei”

Kaji: “Sono contento, parla pure”

Shinji: “Non ho idee precise” I due si misero così a parlare del più e del meno, complice Shinji che, in effetti, non sapeva come partire per dire ciò che intendeva esprimere

Kaji lo intuì e per un po’ lo lasciò fare, sperando che si sbloccasse, poi si vide costretto a mettergli fretta, dato che non si sbloccava: “Insomma, cosa vuoi dirmi veramente?”

Shinji: “E’ che stavo pensando a ciò che ci eravamo detti la sera della viglilia dell’attivazione dello 03, cioè che non potevo aver capito alcunché del lavoro di mi o padre”

Kaji: “Si, ricordo  E quindi?”

Shinji: “Come e quindi? Sarei dovuto scoppiare di rabbia dato che era l’ennesima prova di come abbia passato la vita come un pacco postale, sballottato per interessi superiori E poi mi si biasima per il fatto che non capisca e non cerchi di capire mio padre!!”

KAji rimase in silenzio per un po’  IN effetti il ragazzo aveva colto nel segno e non sarebbe stato facile rispondere, ma alla fine ci provò: “Sai, quell’uomo non era facile da capire e nemmeno il l’ho capito del tutto, inoltre dici che non puoi accettare che mamma Yui ti abbia chiesto di capirlo: quei due si sono amati, ma amare la moglie non significa amare il proprio figlio e viceversa Orbene, tu devi fare come ti senti e non forzare i tempi Mi hai fatto delle domande preziose  e sono contento che me le abbia poste

Quando hai tempo va da Rei, recentemente mi ha detto una cosa importante, che è bene che tu sappia”

Shinji: “Cosa?”

Kaji: “Meglio che sia lei a dirtelo “

 

IL ragazzo partì subito per casa Tokugawa  Fortunatamente la fata turchina era in casa, così Shinji potè subito domandarle: “Sai Rei, il papà mi ha detto che gli avevi detto una cosa importante che dovrei sapere Di cosa si tratta?”

Rei rimase in difficoltà per alcuni secondi, poi, fattasi coraggio, iniziò: “Vedi, io ero vicina a Gendo quando è morto per me e Nadia, sacrificandosi per noi due  Vedi, tu credi che per te non abbia fatto mai nulla e che sia sempre stato spietato Ma alla fine ho capito che lui abbia sempre pensato che tu fossi Nadia, per cui è come se si fosse sacrificato per te”

Shinji rimase interdetto: gli era tornata alla mente quella strana immagine di Yui e Gendo e ciò che si erano detti: “Si, in effetti non è detto che non possa essere andata così, ma è una cosa troppo decisiva perché ti possa rispondere su due piedi, dato non è facile capirla o accettarla, ho bisogno di tempo e riflessione Ora è meglio che me ne vada”

Rei, riprendendo il suo antico fare enigmatico, disse: “Capisco, prendi il tempo di cui hai bisogno”

Almeno ora il ragazzo aveva capito  l’enigmatica risposta di Kaji e, soprattutto, aveva compreso un po’ della dura lotta che Asuka aveva affrontato con sé stessa per poter affrontare suo padre in Germania

Asuka, invece, corse a scrivere una lettera di risposta al suo padre tedesco: “Gentile Dottor Langley, la mia vita continua più serena che mai e in famiglia le cose vanno ottimamente Non finirò mai di ringraziarla per la sua comprensione

Le mie idee sul nostro rapporto si vanno schiarendo, anche se ci sono ancor a molte cose da capire e molto tempo mi serve per farlo  Come sta Johanna? In ogni caso sono sicura di una cosa: le assicuro per sempre il mio affetto incondizionato

Asuka”


Gunther lesse la lettera con sollievo, ma anche con prudenza  IL fatto che una come Asuka garantisse affetto era pur sempre segno di speranza e di miglioramento

Le rispose: “Gentile signorina Katsuragi, sono molto contento che stia superando le difficoltà che io e la vita le abbiamo posto innanzi  Johanna non dice nulla, ma sono sicuro che sta iniziando a cambiare parere

La sua partenza è stata salutare anche per lei

Avrà tutto il tempo che desidera e, se un giorno riprenderà a vedermi come un padre, sarò la persona più felice del mondo

A presto  FGL

 

Asuka lesse la lettera con molta gioia

 

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