Il Ritorno di Egalord

di Aman
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Guardiani del Mondo che Verrà ***
Capitolo 2: *** Una sistemazione provvisoria ***
Capitolo 3: *** Ci serve un piano! ***
Capitolo 4: *** I Guerrieri di Matricees ***
Capitolo 5: *** La Guardiana del Nuovo Passato ***



Capitolo 1
*** I Guardiani del Mondo che Verrà ***


"La mia vendetta?... le mie orme?... nessuno ha mai pensato che io volessi solo ritornare?"
Egalord

L'autunno era ormai alle porte, le foglie, così come i giorni, le battaglie e gli avvenimenti passati, si staccavano dagli alberi, si seccavano, marcivano e tornavano alla terra per iniziare un nuovo ciclo vitale.
Così accadeva ogni giorno... Will riusciva a malapena a comprendere con quanta velocità le persone tornavano alla loro vita quotidiana dopo uno scontro sanguinosissimo contro Lord Karitass...
Forse le persone avevano solo paura, avevano solo fretta di dimenticare, così come avevano fatto con Egalord e Nerissa (i quali avevano apertamente informato tutti i Terrestri del loro imminente dominio su di essi).
La paura... pensò... la paura ci ha salvato dal dover dare un bel po' di spiegazioni, come quella volta con quei due agenti ficcanaso dell'Interpool, investigando sulla scomparsa improvvisa di Elyon.

Il tocco di una mano calda e morbida la destò dai suoi pensieri. Si voltò. Matt Olsen era accanto a lei, intabarrato in un giubotto di cuoio, con il simpatico Mr Huggles sulla spalla.
-Ciao- le disse -S-sono appena tornato da Meridian-
-Oh, wow...- la ragazzina tornò a fissare il canale che divideva Heaterfield -...come vanno le cose laggiù?-
-Male, malissimo. Elyon si è chiusa nelle sue stanze e si è avvalsa del diritto della Luce di Meridian di non rispondere della morte di tutti i suoi soldati, ne è uscita solo per mettere una buona parola su Reeshik, il giovane pluritraditore, evitandogli la condanna capitale alla decapitazione, Vathek, Caleb e gli altri stanno cercando di far quadrare i conti con le enormi spese della spedizione contro Karitass... Meridian è sull'orlo dello sfacelo sociale, politico ed economico...-
Un caschetto rosso fiamma passò proprio sotto il naso aquilino del ragazzo, quei deliziosi occhi color nocciola si riflettevano nei suoi...
-Ma niente è stato orribile come la paura di averti perso- il ragazzo l'abbracciò, sentì tutto il calore del suo cuore (anche quello di Kandrakar)... sentì le sue morbide labbra vicinissime alle sue... un candido bacio, privo di potere, privo di misticismo, ma carico di umanità, di leggerezza e di dolcezza si stava per consumare di lì a poco, se non fosse stato per lui...
-Come va, vicina?- domandò lo scaltro Cedric, avvicinandosi ai due ragazzi -Ho interrotto qualcosa?-
-A quanto pare, sì, lurido serpente- rispose Will, senza scomporsi.
-Non trattarmi così, sporca bipede- Cedric mostrò numerose ferite in tutto il corpo, sulle braccia, sulle gambe, sul torso e sul viso -Quella meretrice di tua madre mi ha sfrattato con una granata! Se solo non le avessi rifilato quelle banconote false... se solo avessi ancora la forza di... trasformarmi-
-Non ci credo- sorrise Matt.
-Credici, invece, Angelo del Rancore...- Cedric si appoggiò con la schiena alla transenna -...le ferite, le contusioni, le emoragie, le abrasioni, le ustioni... mi hanno danneggiato in modo grave il tessuto pluriepidermico, mi ci vorrano altri due anni per fare una muta completa e rimettermi a nuovo, frattanto, la mia sopravvivenza è vincolata a questa patetica forma umana-
-Hai interrotto uno dei momenti più intensi della mia vita solo per venirmi a frignare con la coda fra le gambe?- Will si fece rossa in viso, un po' per imbarazzo, un po' per rabbia.
-No, cara, evidentemente no- Cedric torreggiò su Will, facendole invidiare i quaranta centimetri buoni che li separavano, poi le fece un buffetto sul viso -Io vi offro il mio aiuto, la mia completa lealtà... ora che Phobos è morto, ora che tutti sono morti (o dietro le sbarre), non ho più alcun padrone, non ho più alcun fine malvagio o pessimamente atroce da conseguire... tanto vale che aiuti voi, no?-
-La risposta è no- rispose Will, col passare del tempo aveva imparato a diventare schietta e decisa, non bisognava mai dare troppi privilegi agli sconosciuti (o ai conosciuti con tendenze ipocrite, omicide, dippiogiochisitiche e civilmente discutibili)



-Posso darti una mano, piccola- Cedic fece una smorfia perfidamente accattivante, chiuse gli occhi e si rilassò -Ti faccio un favore come prova di buona fede... ci sono cinque persone che ci stanno spiando dietro a quei cespugli...- poi alzò la voce seducente e melliflua -...e pregherei quel qualcuno di farsi avanti con le mani in alto prima che io riacquisti le miei piene facoltà fisiche o che i miei due nuovi amici trovino un nuovo modo per farvi uscire di lì-
Will si fece avanti col Cuore di Kandrakar stretto in pugno -E' la prima cosa sensata che ti ho sentito dire finora, Cedric-
-Grazie, piccola- sogghignò lui.
Dalle starpaglie emersero cinque persone, di etnie ed età diverse, tutti vestiti con le bianche tuniche di Kandrakar, il più giovane prese la parola.
-Noi dobbiamo parlare- estrasse dall'enorme manica un monile di zaffiro rilucente,assicurato ad un sostegno di rame e appeso al collo del giovane con una cordicella marrone -Will, dove sono le altre? Ho sperato tanto di non arrivare a tanto... non era previsto tutto questo... ma ormai è andata com'è andata... tanto vale che sappiate la verità-

I cinque spioni vennero trasferiti nello scantinato del Silver Dragon, lì Irma aveva allessito un vero e proprio quartier generale, con tanto di stanza per l'interrogatorio, formata da cinque sedie di legno maricio ed una abajour degli anni '70.
-Bene, bene, bene, messeri strambi... ci dovete un bel po' di spiegazioni...- Irma si sitemò sul capo il cappello da carabiniere preso in prestito da suo padre -Prima di tutto, chi siete? Da dove venite?-
-Forse dovrei spiegare loro...- iniziò la donna anziana, dai tratti asiatici e dalla lunghissima chioma argentea, che però venne zittita dal ragazzino, loro capo.
-No, saggia Yan Lin, sarò io a spiegare loro ciò che avverrà fra tredici anni...-
-D'accordo, cari- Irma si sitemò professionalmente a cavalcioni sulla sedia ammuffita -Quando avete finito di decidervi siamo tutto orecchi-
-Fra tredici anni, l'anno da cui noi proveniamo, un uovo di Matricees si schiuderà sulla Terra, nascosto molti anni prima da Lord Karitass, il quale prevedeva già la sua dipartita molto prossima...-
-Uhm... insomma...- lo interruppe Hay Lin -...cioè... nonna del futuro, che cos'è un Matricees?-
-Una creatura orribilmente ben strutturata, tesoro- la vecchia infilò le mani nelle ampie maniche della tunica candida -Una creatura antica quanto l'Universo, ma in disarmonia totale con ogni cosa... egli vive nell'Infinito e depone un uovo ogni centinaia di migliaia di anni... Il Matricees appena nato è simile ad una mantide di dieci chili e passa, poi, mano a mano che si nutre di gas, anidride solforosa, ossigeno e tutti i derivati del gas metano, raggiunge la piena maturazione fisica, assumendo una forma semi-umana, una specie di uomo-insetto... la Terra era un luogo in cui un Matricees avrebbe potuto vivere benissimo e crescere in forza e vigore, tuttavia, la convivenza non durò a lungo, infatti il Matricees cominciò a trovare squisito il carbonio e l'acido disossidoribonucleico, di cui è formato in DNA... ha cominciato a nutrisi di tutto e di tutti... solo quando mia nipote, Hay Lin, venne brutalmente uccisa, iniziai ad imporre alla Congrega delle soluzioni di emergenza, inviammo molti dei nostri contro il Matricees, guidati da Himerish, tentarono di arginare il suo potere distruttivo, creasciuto a dismisura assieme alla sua intelligenza schiva e pericolosa, ma, come assicurava ogni mia aspettativa, nessuno dei nostri fece ritorno.
Luba, Halinor, Tibor, Endarno e io eravamo gli ultimi membri viventi della Congrega.
Tuttavia, in vece di Oracolo di Kandrakar, non mi arresi, non mi prostrai a piangere davanti alle macerie della Fortezza al Centro dell'Infinito, io tentai di salvare il salvabile.
Le Guardiane erano già state fagocitate, e con loro anche il Cuore di Kandrakar, che aveva aumentato a dismisura la potenza di quel mostro... ma i loro fratelli e le loro sorelle erano ancora vivi e vegeti, non permisi loro di fare una fine tanto orrenda...-
Il ragazzino prese la parola, sembrava arrogante e impertinente -...allora ci scelse per il patrimonio genetico che condividevano con le Guardiane... ci portò a Kandrakar e lì, Luba, Tibor e Halinor unirono il potere delle Stille, ultima fonte della magia di Kandrakar, le Cuore di Egalord, che venne affidato a me-
Cornelia stava ammazzando il tempo della barbosa spiegazione limandosi le unghie -Scusate l'ignoranza, o mistici viaggiatori del tempo, ma voi chi siete?-
-Io sono Yan Lin, ma penso che voi mi conosciate già- sorrise la donna anziana.
-Ah, sì, la vecchia... mi hai dato non pochi problemi coi portali, sai?- sbuffò Cedric, solo per ricevere una dolorosa gomitata nelle costole.
-Lilian Hale- disse la ragazza ventenne, coi capelli biondi tagliati a scodella e il visino acqua e sapone.
-Cosa? Lily?- Cornelia non riusciva a credere ai propri occhi.
-Christopher Lair- si presentò il ragazzo anch'esso ventenne, dal volto ricoperto di lentiggini bruciate, poi passò un braccio sulla spalla della ragazza -Sono il fidanzato di Lilian-
-Cosa?- Irma guardò Cornelia dritto negli occhi... non poteva essere vero, loro due non potevano diventare cognate, erano ancora così giovani (anche se fra tredici anni saranno già grandi e vaccinate).
-Peter Cook- si presentò il ragazzo dalla pelle ambrata, che stonava molto con la veste candida di Kandrakar -Stavo portando una tesi di laurea in quel periodo e... bé... ormai il mondo era già stato cannibalizzato e ho dovuto rinunciare ad una cattedra assicurata alla Bocconi di Milano-
-Wow, fratellone- le fece eco Taranee.
-E io...- il ragazzino fissò Will dritto nelle pupille -...sono Egalord...-
Will si sentì mancare il respiro, le tornò alla mente lui, i suoi inganni, le sue promesse, le sue menzogne...
-...Egalord Vandom, tuo fratello-
Solo in quel momento Will si ricordò dell'assurdo nome che la madre aveva dato per caso al nuovo arrivato, solo allora alla ragazzina le fu tutto più chiaro... solo allora capì che davanti a lei c'era il futuro Guardiano legittimo del Cuore di Kandrakar...
L'Energia fluiva fra loro come goccie di rame fuso, era avvolgente, potente e al tempo stesso pericoloso, come due forze troppo simili per potersi attrarre, c'era come uno schermo nel suo cuore, come se lui non volesse, come se lui non sentisse, o forse, come se lui non volesse ascoltare.

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Capitolo 2
*** Una sistemazione provvisoria ***


"Sei sicura che posso restare da te? Dopo... dopo tutto quello che ti ho fatto, Will?"
Egalord Vandom

Kandrakar, anno 2017...

-Sei in ritardo, Yan Lin- sbraitò Luba, le mani tese alle cinque stille magiche degli Elementi, Tibor e un malvolente Endarno facevano lo stesso -Il Cuore di Kandrakar è stato fagocitato dal Matricees, assieme ai corpi delle Guardiane, ed ora le stille stanno per estinguersi, noi tre, gli ultimi dei Kandrakar ancora in vita, gli stiamo infondendo energia vitale, tutto questo a scapito della nostra stessa salute, ovviamente. Sento che non ci rimane molto da vivere-
-Tutto quello che state facendo è esemplare- Yan Lin si avvicinò alla donna dai tratti felini -Ho solo bisogno che di un ultimo favore da voi-
-Non ci hai già chiesto abbastanza?- gridò Endarno, con tutto il fiato che aveva in corpo -Himerish e tutti gli altri sono morti, quella creatura si ciba della materia e della magia stessa ora come ora e presto capirà come aprire portali fra le dimensioni per divorarle tutte. Noi siamo rovinati! SIAMO ROVINATI!-
Fu il piccolo, innocente e carismatico Egalord a farsi avanti -E tu, Endarno? Vedo che non ci hai pensato due volte a mandare mia sorella a morire, e tu, Luba? Vuoi che l'Universo ti ricordi come "La Traditrice degli Elementi"? Vedo che ti sei data molto da fare a manipolare le stille per togliere i poteri alle Guardiane-
Ci fu un secondo, carico di inorridimento, scherno e rabbia.
-Se non fossi così impegnato a reggere stabile il potere di Kandrakar ti avrei già ucciso, cucciolo d'uomo- ruggì Endarno.
-Eppure il giovane ha ragione- disse seraficamente Yan Lin -Tutti noi abbiamo le nostre colpe, tutti siamo stati sopraffatti dalla tentazione del male, della via più semplice e del voler prevalere sugli altri, ma tutti abbiamo avuto l'opportunità di redimerci, io morendo e ascendendo a Kandrakar, il Profeta diventando nuovo reggente del Cuore, ed Egalord infondendo il suo spirito e la sua benedizione sul suo omonimo, Egalord Vandom, qui presente, che ci guiderà fino alla vittoria sul Matricees. Ora è il vostro turno, tutti potrete redimervi, vi basta solo un piccolo gesto...-
Luba schioccò le dita e le cinque stille si attrassero una all'altra, fino a solidificarsi in un piccolo cristallo color celeste, contornato da un supporto metallico.
La donna dai tratti felini lo raccolse da terra con reverenziale devozione, e lo mostrò ai cinque a cui era destinato -Vieni avanti, Egalord il Terrestre...-
Per la prima volta nella sua vita, il ragazzino dai capelli rossicci si sentiva confuso, scombussolato, ipnotizzato dall'intenso azzurro irridescente di quell'oggetto.
-Questo è il Cuore di Egalord, nato dall'unione di tutte le stille di Kandrakar, queste sono le essenze dei Quattro Draghi morti e della Ninfa Xin Jing, non il cuore della fanciulla, di conseguenza, vi forniranno poteri sorprendenti ed un dominio totale e diretto sugli Elementi della Natura. Attenti però, poiché questa è l'ultima sorgente di magia di Kandrakar. Se vi dovesse succedere qualcosa, se doveste... morire... tutto sarebbe completamente perduto...- Luba consegnò il Cuore di Egalord all'omonimo e legittimo proprietario.
Egalord lo prese fra le mani, ed aprì un portale di color verde chiaro a pochi metri dai giovani compagni -Non è contro il Matricees che vogliamo combattere, Luba, ma contro il tempo, che è ostile a tutti...-
La donna dai tratti felini agrottò le sporacciglia -Egalord, Quintessenza, Chistopher, Acqua, Peter, Fuoco, Lilian, Terra e Yan Lin, nuovamente aria... siete gli... ehm... E.C.P.LY. ora, i nuovi Guardiani... Io vi saluto, come salutai le C.H.Y.K.N. e le W.I.T.C.H., mai speravo di vedere questo giorno, eppure... addio-
In un lampo di luce, i cinque si catapultarono nel portale e scomparvero da quello spazio e da quel tempo... sembrava esserci solo quiete ora nelle macerie fra le nuvole, in quel luogo che un tempo era Kandrakar... 
Ma la quiete dura solo quel che basta per abbassare la guardia, con uno stridio assurdo il Matricees fece la sua comparsa a Kandrakar, planando sulle nuvole con le gigantesche ali da insetto, come il resto del corpo deltronde.
-Dove è cibo umano?... dove è carne di uomo e donna?- stridette il Matricees.
-Mi sa che sei arrivato troppo tardi- sorrise Luba, la quale rimase completamente immobile a godersi la brezza del Centro dell'Infinito e a ripensare a tutti gli anni passati a servire la Congrega, infine, col cuore carico di pace, sentì la morte che l'assaliva e, lentamente, si lasciò andare...

Casa di Will, anno 2004...

-Ciao, mamma- salutò Will.
-Ciao, mamma- le fece eco Egalord.
-Oh, ciao, ragazzi!...- Susan era troppo indaffarata a compilare alcuni moduli Simultech per accorgersi di ciò che stava veramente accadendo -...un attimo!- indicò il ragazzino -Lui chi è?-
-Lui... ehm... è...- ci risiamo, pensò Will, altre bugie, altre scuse, pensa piccola, pensa... -...Emmaus, un mio amico, ti... ti ha scambiato per sua madre...-
-Ah, già- Egalord stette al gioco -Sa, è l'abitudine-
-Può fermarsi a dormire da noi?-
-Non saprei, dovrei prima sentire sua madre. Mi daresti il suo numero?- la signora Vandom inforcò il cellulare e Will sentì che presto tutta la sceneggiata sarebbe andata a farsi friggere.
-3394570034...- Egalord inventò delle cifre a caso, aveva già in mente un piano, appena Susan si spostò in cucina per telefonare, il ragazzino utilizzò la Quintessenza per comunicare con Manfred, l'affezionatissimo telefono fisso -Manfred, Manfred, sono Egalord...-
-Egalord?- domandò l'elettrodomestico -Ma come... tu dovresti essere ancora un... bambino...-
-Non discutere. Immettiti nel numero 3394570034 ed utilizza una delle tue voci femminili per dire alla mamma che io, Emmaus, posso restare da Will sta notte-
-D'accordo, signorino Egalord. Ho già in memoria una di quelle voci femminili delle offerte telefoniche. Mi immetto nel numero-

-Buona sera, ehm... è lei la madre di Emmaus- domandò Susan.
-Sì. In cosa posso esserle utile?- rispose Manfred.
-Ecco... suo figlio è qui a casa mia, mia figlia vorrebbe che restasse a cena e a dormire... mi sembra un po' assurdo, non trova?-
-Ma li lasci fare... sono solo ragazzi... Ma certo, ha il mio consenso e la mia benedizione-
-Uhm... grazie... Buona sera e mi scusi per il disturbo-
-Buona sera a lei, signora-

-Ok, ragazzi- la signora Vandom si catapultò in salotto -Tua madre ha accettato, resterai con noi stasera a cena...-
-Non ne avevo dubbi- sorrise beffardamente Egalord.
Più lo guardava, più osservava i tratti del volto (ancora in via di sviluppo), più Susan si convinceva che somigliava un po' a Dean Collins... Bah... dev'essere l'amore, è da un po' che mi capita di vedere Dean Collins ovunque...

Dopo un'abbondante cena a base di crocchette di patate e domande inquisitorie della signora Vandom ad Egalord, i due ragazzini andarono a dormire (Susan pensava che Emmaus stesse nella camera di Will e la sua tenera figliola accettasse di appisolarsi sul divano, invece, in quanto fratelli, condivisero il letto a due piazze di Will, in fondo, anche Elyon e Phobos hanno sempre condiviso fraternamente la camera da letto, ma non il trono di Meridian), non prima però di aver dato la buona notte all'Egalord presente, che se ne stava beatamente nella sua culla.
-Ero davvero così?- sorrise Egalord.
-Sì, ma non ti preoccupare, sei ancora molto carino- sorrise Will, un innocente commento da sorella del passato non era poi così scandaloso, no? -A proposito... non c'è una legge fisica che dice che voi viaggiatori del tempo non potere incontrare i vostri voi nel passato-
-Esatto, sorella, e ti spiego anche il perché...- Egalord andò in camera e si sdraiò sul letto a petto nudo -...vedi... si basa tutto sulla libertà di poter essere ciò che si vuole, poter diventare differenti dal futuro da cui noi proveniamo. Se uno di noi incontrasse un suo alter ego passato, questo sarebbe condizionato a diventare come il suo alter ego futuro, in quanto ha la certezza assoluta che quello sarà il suo destino. E, sapendo che nel nostro futuro ogni forma di vita verrà cancellata, è tassativo riprendere da capo la storia e distruggere l'uovo di Matricees prima che si schiuda. Il mio alter ego è ancora un neonato, non si riconderà di me in futuro, quindi posso incontrarlo senza problemi, anche Yan Lin è al sicuro, perché il suo alter ego di questo tempo è a Kandrakar in questo momento, e non sa della sua esistenza, Chris, Lily e Peter sono però in pericolo costante, i Chris e Lily di questo tempo potrebbero riconoscerli ed immedesimarsi con la loro mente infantile e potrebbero combinare un macello madornale, mentre Peter... beh... il suo alter ego di questo tempo è già un ragazzone cosciente... è il più a rischio di tutti-
-Ma quanto parli?- mentre Egalord era impegnato in lunghe spiegazioni complicate, Will si era messa il pigiama (cambiandosi addirittura la biancheria intima senza farsi vedere) e si era posizionata accanto al fratello sotto le coperte -Buona notte-
-Buona notte- rispose lui.
In quel momento Will guardò il viso di Egalord addormentato, poi si voltò dall'altra parte -No e poi no, Will- si rimproverò -Non pensarci nemmeno, ci manca solo un incesto temporale con tuo fratello -

Sulla via di Casa Lair...

Christopher e Irma attraversarono veloci come saette le strette viuzze del quatriere, fra giardini lasciati a maggese e piscine di ricconi sfegatati... tutto era silenzioso, non c'era anima viva.
-Vieni, Chris, non ci vede nessuno- Irma fece cenno di seguirla, ma, per un caso fortuito e assolutamente inaspettato, incontrarono sulla via del ritorno Andrew Horby, affiancato da una vamp da urlo.
-Ehi, Irma- la salutò lui -Anche tu in giro col tuo partner stasera?-
-Uhm... cosa?- Irma ci mise un po' a capire l'equivoco, poi sfoggiò uno dei suoi sorrisi migliori -No, Andrew, io e Christop... Christian, siamo solo amici-
-Amici che girano nel cuore della notte e che hanno la vaga impressione di voler restare soli soletti, ci vediamo Irma- Andrew e la vamp si allontanarono veloci nelle tenebre, accompagnati dalla tenue luce dei lampioni e da una vaga impressione di essere completamente sbronzi.
-Accidenti, quei due hanno ragione- disse la voce profonda del ragazzo -Noi due siamo proprio una bella squadra-
I due fratelli si fissarono per un po' fra l'interdetto e l'imbarazzato -No e poi no, Irma... Non pensarci nemmeno, ci manca solo un incesto temporale con tuo fratello-

Silver Dragon...

-Dov'eri finita, mamma?!- il signor Lin era fuori di sé -Sei sparita una settimana fa e non ti ho più rivista da allora!-
-Sono partita con un gruppo di cinesi nostalgici della terra dei nostri avi e siamo andati in Cina in aereo. Ho fatto anche un po' di foto alla Grande Muraglia (di Meridian), sai?- mentì la sorridente e sempre soave Yan Lin.
-Comunque sia, dovevi chiamarmi almeno- ribatté il signor Lin.
-Ma tesoro, ero molto impegnata a cercare un nuovo inserviente, e guarda un po' chi ti ho trovato- Yan Lin indicò Cedric, che si era avvicinato per origliare la scena.
-Un nuovo inserviente? Sei magnifica, mamma... Venga avanti, giovane, voglio farle un paio di domande prima di assumerla...-
-Cosa? Io?- era una delle pochissime volte in cui Cedric si sentiva a disagio e denigrato.
-Sì, lei. Può darmi le sue generalità, giovanotto?-
-Ehm... sì, mi chiamo Lord Cedric, sono nato a Meridian al Ventottesimo Ciclo delle Due Lune intorno a Feriotkor (circa il 28 Agosto 1823)-
-Che cosa sa fare, giovanotto?-
-So cambiare di aspetto, inghiottire viva una persona, e, quando sono nel pieno delle forze, sono capace perfino di lanciare globi di energia dalle mani-
-Perfetto, giovanotto. Vedo che lei ha molta fantasia... è proprio la persona che sto cercando- il signor Lin infilò il grembiule da cucina al suo nuovo inserviente -Ora vada in cucina a dare una mano al signor Fen-
-Ma... veramente io...-
-Non si permetta di ribattere! Chi vuole stare qui deve lavorare, intesi?-
Yan Lin dette una gomitata scherzosa alla nipotina -Visto?-
Hay Lin sorrise.

Casa Cook...

Peter e Taranee trovarono l'ingegnosa maniera di entrare in casa arrampicandosi sulle grondaie di porcellana.
-Ok. Adesso tu nasconditi dentro all'armadio, va bene? E se viene qui il tu del passato, resta nascosto- spiegò Taranee.
-Tranquilla, Tary. Dove vendo io, ho una laure in giurisprudenza e una in economia, sono un tipo piuttosto sveglio, sai?-
-Non mi sembra, visto che l'ultima volta ti sei fatto rapire come un idiota da Frost, che ti ha utilizzato come ostaggio per farmi tradire le mie compagne...-
-Frost? Ah, già, quello lì, biondo col rinoceronte... ah, sì... me lo ricondo vagamente, nonostante mi abbia cancellato la memoria-
-Sei il solito svampito. Ora resta nell'armadio e non muoverti- ordinò la ragazza in tono categorico.
-Non è che posso dormire con te? Sai, la Taranee del mio tempo è morta e io... beh... io ho tanta nostalgia della mia sorellina, così attenta studiosa, un po' altezzosa...-
-Non se ne parla. Se poi mia madre ti scopre, o peggio ancora, se ci scopre Peter? Siamo nei guai fino al collo, sul serio-
-Ma dai, Tary. Metti la sveglia alle sei, io mi alzerò e mi nasconderò nell'armadio. Fallo per il tuo fratellone-
-Va bene, ma non fare rumore-
-Non ci conterei, piccola, si prospetta una sera di musica sfrenata e baldoria- ma, puntualmente, quando Peter toccò il soffice materasso in piuma d'oca con la testa, si addormentò all'istante.
Taranee sorrire, le piaceva un sacco quello strano pizzetto tinto di rosso, le dava l'idea di un vero uomo virile, di un bambinone con la testa sulle spalle...
-No e poi no, Taranee... Non pensarci nemmeno, ci manca solo un incesto temporale con tuo fratello-

Casa Hale...

Il signor Hale notò che le bionde in casa sua stavano cominciando ad essere davvero troppe.
Dunque, ricapitolò, sua moglie, Lilian, Cornelia e... e chi era quell'altra bionda coi capelli a caschetto seduta alla sua tavola, col viso pesantemente truccato di rossetti, maskara e ombretto?
-Lei è Lindah, una mia compagna di classe, si interessa di estetica- presentò Cornelia.
La Lilian del futuro cercò di non incrociare lo sguardo della Lilian del passato -Ehm... sì... cioé, mi trovavo da queste parti e ho pensato di venire a conoscere la famiglia della mia cara amica Cornelia e di... restare a dormire qui da voi per questa notte-
-Non se ne parla- la signora Hale tentò di non essere sgarbata con la sua ospite -Non mi pare di essere stata avvertita dai tuoi genitori (e comunque sia, non voglio in casa mia una truccata come spaventapasseri d'autunno)-
Purtroppo Cornelia non era in grado di fare il giochetto del telefono, così dovette pensare ad un piano B...
-Uhm... o-ok...- sorrise Lilian, conosceva la madre del futuro, ovvero l'attuale madre del passato -...in fondo, riflettendoci, è una così bella serata... a-andrò a farmi una bella passeggiata sotto le stelle e tornerò dai miei, non vorrei farli preoccupare troppo- deglutì alla svelta un sorso d'acqua e, dopo aver addentato una coscia di pollo arrosto, ne spompò l'osso mangiandone a piccoli morsi.
-Anche a te piace mangiarlo così?- domandò la Lilian del passato, molto incuriosita dalla ospite.
-Ehm... sì, piccola, anche a me... Guarda un po' com'è piccolo il mondo...- rispose imbarazzata la Lilian del futuro.
Cornelia previse che la sceneggiata sarebbe durata ben poco e che avrebbe portato ad un esito molto spiacevole, che spesso poteva concludersi con diversi anni in un carcere minorile o con un'esistenza intera passata in un laboratorio come cavie di esperimenti sul tempo e sul potere della Terra.
Il rischio era enorme.
-Ottimo, Lindah, ti accompagno alla porta- Cornelia prese per un braccio la sorella del futuro.
-Oh, grazie, Corny!- sorrise alla megio Lilian.
-E' venerdì sera, me lo sono ricondata solo ora- sussurrò piano Cornelia -Ogni venerdì sera Vathek viene sulla Terra dal portale di servizio e allestisce un rifugio segreto per Meridiani residenti sulla Terra e per Esuli Magici-
-Aspetta... vuoi dire che Vathek ha aperto un campo profughi sulla Terra?-
-Esatto. Lui si nasconde nel parco... digli che ti manda Cornelia, avrai vitto e alloggio gratuiti per qualche notte-
-D'accordo. Ci vediamo, sorellona- Lilian si apprestò ad uscire.
-Ciao, Lily. Cercherò di volerti più bene nel passato- la salutò Cornelia.
La luna sorse anche su casa Hale, la notte avvolse coi suoi lembi oscuri l'intera Haeterfield... tutto ritornò nelle tenebre, in attesa di qualcosa di più grande, che sarebbe avvenuto di lì a poco.

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Capitolo 3
*** Ci serve un piano! ***


"Mio malgrado, visti i danni subiti alla Fortezza e alla Torre della Nebbie, sono stato costretto ad infliggere ai miei detenuti delle pene alternative, ma non per questo meno dolorose"
Endarno

Casa di Will...

-Ben svegliati, bambini- Susan salutò i due pargoli che erano appena entrati in cucina, in quel momento tre quarti del loro cervello era ancora nel mondo dei sogni e sarebbe stato molto più facile per lei farsi scucire da loro qualche informazione in più.
-Will, parliamoci chiaro e senza sotterfugi... questo bambino non è tuo amico- Susan puntò il dito verso Egalord, quasi a sfiorarne il nasino all'insu' con le lunghe unghie ben curate.
-Ma come, mamma? Certo che siamo amici- Will avvertì che prima o poi la madre avrebbe fatto un'imbarazzante scenata isterica, avrebbe promesso di arrivare fino in fondo alla faccenda, lei le avrebbe risposto fra le righe e poi, con il solito sonoro SBAM! si sarebbe barricata fra le sicura mura della sua cameretta.
-Questo ragazzo non è normale, me lo sento. E' chiaro che è uno dei tuoi amici meridiani o una tua qualche Goccia Astrale in versione maschile...-
Egalord fece finta di non capire, quindi, col freddo sudore condensato sulla fronte, tentò di inviare un segnale telepatico alla sorella -Ci ha scoperti! Ci ha scoperti!-
La donna però, era sempre davanti a loro, con gli occhi ridotti a due fessure, carichi di una velata arroganza -Dunque?-
-Ehm... vedi... lui è...- Will si alzò dalla sedia, puntò lo sguardo fisso su quello della madre -...Egalord, tuo figlio. E' venuto da un futuro in cui siamo tutti morti per eliminare l'uovo di Matricees prima che si schiuda- 
-E perché non me l'hai detto prima?-
-Come!? Insomma... saresti rimasta di sasso, avresti chiamato la polizia, avresti...-
-...avrei voluto bene a mio figlio tredicenne come gliene voglio ora che ha pochi mesi. Non mi importa da che epoca storica provengano le persone, ha me importa solo che si comportino bene e paghino le tasse-
Ancora ragioni economiche -Ehm... ecco...- balbettò Egalord -...a dirla tutta, io e Guardiani siamo venuti qui clandestinamente sfidando ogni legge della fisica e... ecco... ci siamo esentati dal sistema tributario nazionale-
Susan Vandom strinse forte i palmi, le nocche le diventarono bianche -Ringrazia che sei mio figlio, se no ti avrei cacciato fuori di casa senza troppi complimenti. Insomma... ci pensi ai servizi pubblici? Alla sanità? Alla sicurezza delle strade? Eh? Ci hai pensato mentre ti sbaffavi il cibo, frutto del nostro duro lavoro?-
-Sinceramente no-
La donna stava per rispondergli fra le righe, ma Will si intromise, salvifica, fra i due -Mamma. Adesso io e Egalord dobbiamo pensare ad un piano con gli altri per salvare il mondo. Ci dai il permesso?-
-Va bene- la donna si lasciò andare sulla scomoda sedia della cucina -Basta che non diate retta agli sconosciuti e se trovate qualche losco figuro che vende droga...-
-Sì, lo sappiamo, mamma, "...stategli il più lontano possibile". Santo Dio, è da quando avevo tre anni che me lo ripeti-
-Veramente stavo per dire, "...compratene un po'". Vedi, ho diversi fornitori alla Simultech, che me ne chiedono ogni giorno. Oddio, sono dipendenti in una maniera allucinante. Una volta ho dovuto rifilare loro un po' di farina pur di togliermeli dai piedi-
Dopo questa confessione anticonvenzionale, i due cuccioli Vandom uscirono per le strade mattutine di Haeterfield.

Silver Dragon...

"Il buon giorno si vede dal mattino" Hay Lin imparò che non era sempre così appena aprì i teneri occhi a mandorla e vide Cedric, con tanto di grembiule da cucina, che le portava la colazione a letto.
-Riso in bianco e pollo fritto?- la ragazzina pose lo sguardo sul solito, vecchio, infingardo, traditore (e completamente estraneo alla parola "igiene intima") Cedric, che ora sfoggiava un sorriso umano.
-Li ho preparati io- disse lui -Vedi, tuo padre mi è stato dietro tutta la notte perché imparassi a prepararlo bene e quel bastardo del cuoco, beh... era semplicemente odiso, avrei tanto voluto prendergli quella mannaia che usava per affettare il sedano e ficcargliela in mezzo alla gola, ma... so che questo piacere mi sarebbe costato molto caro-
-E' avvelenato?- la sapiente Hay Lin annusò il cibo ben preparato.
-No, no, Fiorellino di Loto, io stesso ci ho sputato dentro in modo che gli enzimi acidi della mia saliva distruggessero eventuali veleni e microbatteri dannosi-
-Siceramente, mi è passato l'appetito- la ragazzina riconsegnò la ciotola al ragazzo. Mangiare in un piatto in cui Cedric ci ha sputato dentro? Ma stiamo scherzando!? E poi, con tutti quei germi medievali di Meridian, bleah... per quanto ne sapeva, quella gente conviveva abitualmente con la peste, la colera e il vaiolo.
-Ced, puoi venire un'attimo ad aiutarmi con la pomata per le morroidi?- una voce anziana proveniva dalla stanza di lato a quella di Hay Lin.
-Arrivo subito, Yan Lin- rispose prontamente Cedic.
-Ced?- la ragazzina orientale piegò il viso verso destra, in segno di incomprensione -Morroidi?-
-E' una lunga storia- sorrise il ragazzo dai capelli biondi -A proposito, mi hanno telefonato le tue amiche... Will vi ha invitato a magiare al Buger Gnam a mezzogiorno. Ha detto che dovete parlare di qualcosa riguardo a quella questione dell'insetto che vuole cancellare ogni forma di vita dalla faccia della Terra...-

Burger Gnam, verso mezzogiorno...

Il locale era un classico Fast Food americano, c'erano tavolini arrotondati, sedie arrotondate, clienti obesi e giovani burdeli in cerca di attraenti sbarbine bionde.
Will, Matt, Egalord, Cornelia, Taranee, Irma e Hay Lin si sentivano come pesci fuor d'acqua lì, anzi, come pesci sommersi dal catrame... sembrava tutto troppo grande per dei ragazzini tutto pelle e ossa, che avevano fin troppi segreti da mantenere tali.
-Dunque, Matt- disse Will in maniera concitata -Come vanno le cose a Meridian?-
-Male, Will, come l'altra volta se non peggio- raccontò il ragazzo col pizzetto -I Mormoranti hanno indetto un comitato consultivo nei riguardi della Regina, in più, per ordinanza di Kandrakar, è stata rieretta la Muraglia, in pratica hanno gentilmente condannato la Luce di Meridian agli arresti domiciliari per "azioni sconsiderate e abuso di potere" durante il periodo delle lotte contro Karitass. Ho sentito che Vathek se l'è vista brutta al Campo Profughi, ogni portale fra i due mondi è stato considerato illegale-
-Oddio!- esclamò Cornelia -Sai se mia sorella è con loro?-
-Sta tranquilla, Corny- disse Egalord -Ho già inviato Chris e Peter a recuperarla-
-Ora come ora, comunque, solo un miracolo può aiutarci- si abbatté Will.
-Che cosa ordinate?- domandò distrattamente una cameriera.
-Beh, noi. EH!?- Will e gli altri trasalirono appena riconobbero la cameriera -NERISSA!-
-VOI!?- anche la cameriera riconobbe i ragazzini che la mandarono in rovina.
-Da quando lavori in un Fast Food?- domandò Matt, molto vicino allo scoppiare di risate davanti a quella scena.
-Kandrakar ha, ecco... liberato alcuni prigionieri e ci ha condannati a prestare servizio sulla Terra, il tutto senza poteri- spiegò Nerissa con una smorfia.
-Persa, è successa la stessa identica cosa a Cedic, ora lavora con mia nonna al Silver Dragon- ridacchiò Hay Lin.
-Esilarante- sospirò la donna -Ora sono confinata qui alla mercé di quel maiale umano del cuoco e del direttore della catena di ristoranti. Anche se devo spezzare una lancia in mio favore, visto che è stato l'unico ad accettare l'inserzione che avevo fatto sul giornale "Signora Oscura, Dominatrice Suprema ed Ex-Custode del Cuore di Kandrakar cerca un lavoro poco pesante e abbastanza retribuito per far felici i senili ebeti della Venerandissima Congrega"-
-Ho un'idea- sogghignò Will -Se ti aiuto a riacquistare i poteri tu ci aiuti a trovare l'uovo del Matricees?-
Nerissa accarezzò teneramente i liscissimi capelli rossi della ragazzina dagli occhi color nocciola -Hai una mente scaltra e decisa, sei un piccolo genietto del male, lo sai? Quanto vorrei che tu fossi mia figlia-
-Lascio volentieri questo onore a Caleb-
-Bah... Caleb! Non parlarmi di quel ribelle moralista. Non ho ancora capito se quel bell'imbusto è figlio mio, dell'Antica Maga o è solo il frutto di troppo fertilizzante magico sulle pianticelle del Giardino del Principe Phobos (se così fosse, spezzerei un'altra lancia in favore di Daltarn il giardiniere, per l'ottimo lavoro compiuto)-
-Non siamo qui per discutere di un uomo o di una pianta umanoide... siamo qui per cercare l'uovo di Matricees-
-UN MATRICEES!?- solo allora il cervello di Nerissa si connetté e solo allora capì a che razza di missione stava incautamente prendendo parte -Voi siete pazzi! Anzi, voi siete morti! Ho sentito varie leggende su quei predatori? Vi siete mai chiesti perché vivino nelle oscure e recondite tenebre del Nulla? Perché devono finire il loro ciclo vitale mangiando i loro stessi corpi e deponendo un uovo. Sono vere e proprie bombe ad orologeria, se mai entrassero in contatto con l'Energia Mistica...-
-Nel futuro da cui veniamo, ha già fagocitato il Cuore di Kandrkar- spiegò Egalord con molta noncuranza.
-In questo caso il vostro futuro è morto, ma il nostro passato è in costante pericolo. Appena il Matricees, spinto dall'istinto di autoconservazione, imparerà ad eseguire viaggi nel tempo per salvarsi, inizierà a divorare ogni tempo ed ogni spazio, tornando sempre più indietro nel tempo e pappandosi ogni singolo Universo e realtà alternativa. In questo modo sarebbe invincibile ed immortale. Sarà la fine!-
-E' proprio per questo che ti chiediamo di aiutarci, Nerissa- disse Will -Hai qualche consiglio su dove iniziare le ricerche?-
Nerissa si sedette assieme ai ragazzi, ignorando completamente le proprie mansioni di cameriera
-Dunque... il Matricess ha bisogno di molto calore per sopravvivere, ma al tempo stesso, visto il metabolismo molto accelerato del feto, avrebbe bisogno di un posto refrigerato in cui mantenere l'equilibrio termico. E c'è solamente un posto in questo modo dove si possono trovare assieme questi due Elementi...-
Mentre lo sguardo eloquente dell'ex-Guardiana scrutava ad una ad una le loro facce attonite, na poesia di Kandrakar balenò in un'istante nella loro mente.
Fra ghiaccio e fuoco,
Fra terra e aria,
Fra verità e menzogne,
Fra luce e tenebre vive Nerissa,
Nelle gelide viscere infuocate del...

-...Monte Thanos!- esclamò Will, attirando l'attenzione di tutti gli altri commensali del Fast Food -E' il luogo dov'eri stata sepolta viva-
-Precisamente piccola. Lì!- lo sguardo di Nerissa era ora deciso più che mai -Ora andate, ragazzi. Sto già perdendo troppo tempo con voi-
Appena i ragazzi si accinsero ad uscire, Nerissa bisbigliò a bassa voce -Ci vediamo domani mattina all'Aereoporto di Haterfield-
Allora tutti capirono.
Era ora che iniziava il loro viaggio.  

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Capitolo 4
*** I Guerrieri di Matricees ***


"Namarie, Valimar!"
Galadriel

 
Luba tese le orecchie prima di riaprire completamente gli occhi.
Non voleva crederci, il Matricees era proprio davanti a lei, bavoso e con gli occhi iniettati di sangue.
-Coraggio, dimmi perché sono ancora viva- domandò spavaldamente la Basialideiana.
-Io usato potere di Cuore di Kandrakar e potere di Clessidra di Endarno per recuperare tre secondi prima che io mangia te- articolò a fatica l'enorme insetto.
-A quale scopo?-
-Tu sa dove lui è-
-A chi ti rifersci, testa di coleottero?-
-Cucciolo d'Uomo era a Kandrakar con voi, io percepito che potere di Stille di Drago è con... conf...-
-...confluita in lui. Sì, Matricess, hai ragione, anche se il tuo italiano lascia ancora molto a desiderare-
-Dove loro ora!? Dimmi!-
-Ti lascio indovinare-
-Io no vuole giochetti! Potere di Stille deve essere mio! Io devo mangiare esso-
-Ti consiglio di comprarti un dizionario e di uccidermi, allora, perché io non ti dirò un bel niente-
-Io posso uccidere te tutte volte che voglio. Io posso recuperare te in ogni tempo, posso portare qui qualsiasi tuo Alter Ego e ucciderlo, ma io avrà informazioni. TU DIRA' ME!-
-Addio, Matricees-
Luba sorrise, e, nuovamente, morì.

Casa di Will...

Susan Vandom stava nuovamente trangugiando una quantità disumana di psicofarmaci davanti ai suoi figli, aveva i capelli vaporosi tutti scompigliati e delle occhiaie che sembravano chili e chili di maskara gettato disordinatamente sulla faccia.
-Fatemi capire- sospirò -Volete che vi lasci andare in Groenlandia con i vostri amici per trovare un uovo di insetto gigante che fra tredici anni ci ucciderà tutti-
-Sì- sorrise la figlia.
La madre iniziò a parlottare con sé stessa, sembrava addirittura mormorare -Aspetta, Smeagol. Credi che dovremo lasciarli andare?- -Ssssì, Sssssusssan. Cossssì loro moriranno e noi ci prenderemo il tessssoro!- -Quale tesoro?- 
-La loro assssicurazione ssssulla vita-
Will si rivolse ad Egalord -Ma... come sarà ridotta fra tredici anni?-
-Oh, male, malissimo. Credimi. Dal futuro da cui provengo devo combattere con la sua paranoia giorno e notte. Quando a diciotto anni tu te ne sei andata di casa, io ti ho pregato di venire con te, ma sai... col fatto che ero un minorenne e che non volevi un marmocchio fra i piedi...-
-Oddio! Quanto diventerò crudele!-
-Fatto sta che forse ora possiamo risolvere la questione prima che la sua salute psichica degeneri in una condizione irrecuperabile-
-D'accordo- con un po' di stizza, ma con la solita arroganza da testarossa, Will interruppe in dialogo/monologo della madre con Smeagol -Mamma. Che cos'hai?-
Le nocche di Susan schioccarono sul tavolo, tutta la rabbia, la paura e l'angoscia eruttarono fuori, accompagnate dalle parole -E' da quando ci siamo trasferiti ad Haederfield che sono accadute cose strane, molto strane. Prima ho intravvisto un uomo magro e un armadio umano imbacuccati fino agli occhi che ci spiavano in quella notte di pioggia mentre, poi ho visto la palestra della tua scuola prendere fuoco, poi ti ho vista cambiare, uscire nel cuore della notte, inventarti balle per ricongiungerti con le tue amiche... nel corso di poche settimane la mia bambina era diventata una bisbetica isterica, ogni nostro confronto terminava sempre diviso dalla solida porta della tua camera, e non mi restava che piangere... col tempo il neurologo mi ha diagnosticato un esaurimento nervoso e mi ha imbottita letteralmente di antidepressivi, Xanax, Paracetamolo (che in realtà serve per le infiammazioni), e io cercavo di avvicinarmi a te sempre di più, poi sono arrivati Egalord, Karitass e i tuoi amici... io, io ero scoinvolta... così, per sfogare l'invidia nei confronti dei tuoi amici e della loro serenità, ho sempre tirato in ballo storie come l'evasione fiscale e i "pocodibuono", ma solo ora... solo ora che tu me l'hai detto, io ho capito di stare davvero male, non per me, ma per i miei figli, ai quali non starò vicino né ora né in futuro, i quali terrò sempre come brutte copie mie, di Harry Vandom e di Dean Collins. Ora guardatemi bambini, almeto fatemi il piacere di odiare una madre così-
I secondi di silenzio erano interminabili, erano atrocemente toccati... erano... sereni e liberatori in un certo senso...
-Ti voglio bene, mamma- Egalord si strinse forte al corpo della madre -E te ne vorrò anche in futuro-
-Anch'io, credo- Will fece lo stesso.
-Ah...- sospirò Susan -Ora sono finalmente libera. Ora siamo veramente tutti uniti. A proposito... vengo con voi in Groenlandia-
Davanti ai figli attoniti, Susan Vandom sfoggiò tre carte d'imbarco nuove di zecca.
Ora si poteva partire.

Aeroporto di Haederfield...

Da quella gabbia di cemento partivano e tornavano innumerevoli volatili di ferro, ma non di scuro ferro battuto o di grigio ferro fresco, ma dipinti di bianco, con lunghe linee dipinte dal muso al pennone.
Will sospirò, fin da quando era piccola le era piaciuto il film della Disney "Bianca e Bernie" e non poche volte aveva sospettato che ci fossero società segrete di salvataggio gestite dai topi o l'affidabile Compagnia Albatros di Willburn, il tutto proprio sotto il naso di tutti.
-Hai preso i tranquillanti, Taranee?- domandò la premurosa Hay Lin.
-Sì, sì- rispose la ragazzina, con un lieve accento ansioso.
-Tranquilla, è come stare in una cabina sospesa a un chilometro di altezza dal suolo- la calmò Cornelia.
-Questo non mi tranquillizza molto-
-Noi ti staremo vicina per tutto il viaggio-
-Manco fossi sul capezzale, non esagerate, ragazze-
Ad attenderli sulla piattaforma di lancio affianco all'aereo c'erano Matt, Egalord e gli altri, Nerissa e Cedric.
-Ehilà, ragazze!- salutò animatamente Nerissa, vestita di un'inusuale felpina rosa e jeans stracciati -Mi è costata non poca fatica organizzare questo viaggio, il proprietario del fast food non voleva lasciarmi andare, così gli ho tirato una bella secchiata di olio da frittura negli occhi e sono scappata. Temo di aver perso il posto, ma sono felice di averlo fatto per voi e per il nostro futuro... Oh, salve! Lei dev'essere la madre di Will...-
-In persona- sorrise Susan -Con chi ho il piacere di parlare?-
-Con la grande Nerissa, Signora Oscura, ex-Custode del Cuore di Kandrakar, una volta ho conquistato la Terra, si ricorda? E ho anche cercato di uccidere le Guardiane un numero innumerevole di volte-
-Oh, sì, adesso mi ricordo. Mi fa piacere che i miei piccoli abbiano un esempio così encomiabile da seguire-
-La ringrazio, ma il tempo di omaggiarmi, mio malgrado, è poco, l'aereo sta imbarcando ora, per fortuna Vathek conosce un tizio di Meridian che lavora all'anagrafe e ha preparato dei documenti falsi per me, Cedric, Egalord e gli altri- Nerissa consegnò i passaporti a Cedic, Egalord e agli altri.
-Muoviamoci!-

Volo America-Groenlandia...

Un'impeccabile hostess, che sembrava più una Barbie Versine Voli Law-Cost, stava mimando la solita, penosa e inespressiva scenetta dell'indicare le uscite di sicurezza, come utilizzare le cinture e i giubotti di salvataggio.
-Va a lavorere, troia!- gridò Nerissa, senza nessun imbarazzo.
La hostess avvampò di colpo e si ritirò nella cabina di pilotaggio, senza dire una parola.
-Nerissa!- la rimproverò Taranee -Era proprio necessario?-
-A costo di passare come una sociopatica? Sì. Io certe scene non le sopporto proprio e quella sbarbina lì spero che se ne sia andata là a farsi il copilota, almeno farà felice qualcuno, invece di starsene qui per mezz'ora a farci la filippica multilinguistica su uscite di emergenza e cazzate varie... Se ci schiantiamo moriamo tutti, Fine!-
Hay Lin si era seduta mooolto distante da Nerissa, nella fila con Cedric, che russava sibilando e la saggio Yan Lin, che lavorava a maglia.
-Nonna- disse piano la ragazzina.
-Sì, mia piccola Hay Lin- rispose la vecchia.
-Fin da quando ero piccola ho sempre desiderato vedere la cabina di pilotaggio e conoscere i piloti, nei film è possibile, credi che mi...-
-Certo, nipotina mia prediletta (oltre che unica), ti accompagnerò molto volentieri-
Le due orientali percorsero con passo felpato l'intero corridoio che le separava dalla tanto agoniata cabina di pilotaggio, aprirono lo sportellone ermetico... il capitano era seduto ai comandi.
-Mi scusi...- mormorò Hay Lin con un filo di voce per l'emozione -...p-posso entrare?-
-Certo, piccola- il pilota non si voltò nemmeno.
Hay Lin si avvicinò, sempre di più, era molto curiosa di vederlo in faccia, in genere i piloti venivano rappresentati come scapoli trentenni tutti tirati e impeccabili, invece, quando lo vide, capì al volo che non era nemmeno un umano, lo riconobbe all'istante...
-FROST!- urlò.
-Sì, sono io- spiegò Frost -Quell'idiota di Endarno mi ha cacciato sulla Terra e mi ha costretto a cercare lavoro, (come Nerissa, deltronde) io sapevo come seguire piste e eseguire manovre precise, data la mia lunga carriera di Cacciatore di Meridian, così quest'agenzia mi ha assunto come pilota-
-Hai ancora il tuo rinoceronte assatanato?-
-Sì, tengo Cremisis nella stiva assieme ai bagagli-
Yan Lin era troppo stupita per pronunciare verbo, così Frost prese la parola e cambiò argomento -A proposito, Nerissa mi ha detto che dovete andare sul Monte Thanos, ma non ci sono piste di atterraggio in mezzo all'Oceano di Ghiaccio e di Fuoco, quindi dovrete paracadutarvi- Froste parlò forte all'interfono -Messaggio per le Guardiane e per i loro compagni. Portarsi immediatamente al Portellone 2 e indossare le imbragature da paracadutismo. Ripeto. Portersi immediatamente al Portellone 2 e indossare le imbragature da paracadutismo-

-Non mi sembra una buona idea!- urlò Will, guardando giù nel vuoto -Potremmo morire-
-Parla per te, Pel di Fiamma- ridacchiò Nerissa -Io ho fatto un corso di paracadutismo estremo quand'ero giovane-
-Guarda te che imbrogliona!- strillò Cornelia -Non ce l'avevi detto!-
-Mi dispiace, bambine, ma per questioni di tempo non ho potuto fare altro. Per fortuna qui ci sono Hay Lin e Yan Lin, attutiranno con l'aria le nostre cadute-
Will e il fratello si guardanono per un istante, fecero un cenno di assenso, poi entrambi inforcarono i Cuori.
-GUARDIANE, UNITEVI!- disse Will.
-GUARDIANI, SORGETE!- disse Egalord.
E, con un lampo, tutti si ritrovarono trasformati.
Il lancio nel vuoto fu rapido, indolore e non fatale, fortunatamente.

Monte Tahnos...

Se le W.I.T.C.H. avevano un abbigliamento stravagante, i Guardiani del Futuro non ne erano certo da meno.
Egalord indossava una tunica viola, cinta alla vita con una fascia azzurra, delle calze a rete a strisce viola e color acqua, dalla schiena di diramavano un paio di ali trasparenti, color olio, ma il dettaglio più interessante, era la spada che portava assicurata alla fascia.
Abbigliamento simile avevano Peter e Christopher, Lilian indossava lo stesso completo di Cornelia, solo con la gonna molto più corta, e la saggia Yan Lin aveva l'onore di indossare nuovamente l'abito di Guardiana dell'Aria, col solito kimono legato alla vita.
Hay Lin si voltò, e vide che anche gli altri si erano trasformati.
Nerissa, sotto l'influsso congiunte dei due Cuori, aveva ripreso il suo aspetto di Guardiana nel fiore degli anni.
Cedric, guarito dall'influsso benefico, era tornato a quella che forse era la sua forma naturale.
Matt, contro la sua volontà, aveva ripreso le sembianze di Shagon, l'Angelo del Rancore.
-Mamma!- esclamò Will.
Susan Vandom si rimirò, anche le si era trasformata... aveva un completo tradizionale cinese del tempo che fu, in mano reggeva un ventaglio di piume di pavone.
-Spettacolare- commentò Nerissa -La differenza di potere mistico fra noi e lei era così grande che, per bilanciare, i Cuori le hanno dato il potere di Xin Jing stessa, questo a scapito dei nostri poteri, ovviamente. Il tutto amplificato da un incontro dello stesso potere delle Stille in diversi periodi-
-Non ho campito niente, ma va bene- sorrise la madre di Will -Scommetto che saprò rendermi utile ora-
La comitiva avanzò piano piano, fra nevischio e fuoco, fra ghiaccio e meteore... finché... eccolo! 
Il Monte Thanos, in tutta la sua infernale bellezza, si apriva davanti ai loro occhi...
-Ah! Che bei ricordi!- sorrise Nerissa -Qui sono stata intrappolata per tredici anni in un sarcofago di pietra, poi è arrivato un cane, io mi sono risvegliata e l'ho trasformato in Khor il Distruttore...-
-Ma Khor non era Mr.Huggles, il mio ghiro?- domandò Matt.
-Dipende da che punti di vista, Shagon. Comunque, ora non dobbiamo preoccuparcene. L'unica cosa che conta è trovare l'uovo di Matricees. Che emozione! Questo mi riporta ai vecchi tempi in cui andavamo a cacciare i Matricees nel Nulla. Ti ricordi Yan Lin?-
-Preferirei non ricordare, Nerissa- rispose secca Yan Lin -Mi sono quasi fatta ammazzare contro quelle bestie-

Sul piedistallo doveva esserci un uovo, invece... nulla... tanta strada per nulla.
-Uhm...- poco convinta, Nerissa toccò il piedistallo -...è ancora caldo. Il Matricees è stato più veloce di noi e si è preso l'uovo!-
-Non è possiblie!- disse Irma -Se non sbaglio lui non sa nemmeno in che epoca siamo, giusto?-
Una voce, come un rombo lontano, fece tremolare il soffitto della caverna, due sagome, una alta e una piccina, si fecero avanti.
-Salute a voi, Guardiane di Kandrakar!- era una voce di ragazzo evidentemente, un ragazzone rivestito di una spessa armatura medievale, con tanto di mantello, elmo e spada.
-Con chi abbiamo il piacere di parlare?- domandò cortesemente Will.
-Con i Cavalieri del Matricees- rispose impetuosamente l'altra figura, era una bambina di circa nove anni, dalla pelle scura, tutto pelle e ossa, vestita solo di un drappo e col corpo segnato da nemerosi tatuaggi rossi.
-Oh, bene... intendevo... i vostri nomi-
-Il mio nome è Fadromek, figlio di Ferdroles. Gran Cavaliere e Uccisore di Matricees del regno di Arkhanta- si presentò il ragazzo.
-E io sono Elowing, figlia di Ferdroles, sua sorellina. Scout e Conoscitrice dei Matricees del regno di Basiliade- si presentò la bambina.
-Sono felice che siate venuti così numerosi- disse Fadromek -Anche noi stiamo cercando il Matricees, ma egli è schivo, viaggia nel tempo e nello spazio... è la preda più difficile che ci sia mai capitata. Per questo avremo bisogno dell'aiuto delle Guardiane e dei Guardiani di Kandrakar-
-Sul serio? Ci darete una mano?- domandò Irma, speranzosa.
-Ceramente, fanciulle, seguitemi- Fadromek aprì un portale con lo schiocco delle dita e, immergendovicisi, Will, Egalord e gli altri, si ritrovarno in un'angusta casetta di pochi metri quadrati, un rudere di terracotta.

Casa di Ferdroless, Arkhanta...

Fadromek, davanti allo stupore generale, prese la parola -Nostro padre costruì questa casa per fornirci protezione dalle bestie di Arkhanta e dalla fredda notte. Un giorno lui partì per la guerra e di lui tornò solo la testa e l'armatura, che ora io indosso fieramente. Nostra madre, Hasdrexia, diede alla luce Elowing, ma morì dopo il parto, così rimasimo soli... fu allora che un saggio soldato, reduce della battaglia in cui morì mio padre, mi pose sul tavolo una carcassa di Matricees. "Questo ha ucciso tuo padre" mi disse. Da quel momento il desiderio di vendetta mi ha pervaso e da allora io e Elowing lottiamo perché nessun altro perisca in questo modo-
-Intenzioni non troppo cavalleresche, ma almeno date un servizio alla comunità- comentò sarcasticamente Irma.
-A parte gli scherzi, come lo sconfiggiamo?- Will prese la parola -Può viaggiare nel tempo, non lo prenderemo mai-
-Infatti! Viaggia nel tempo... è questa la sua rovina. Se ho ben capito, lui conosce l'odore dell'energia mistica e sa rintracciarlo sia nella dimensione spaziale, sia in quella temporale... Questa sarà anche la sua rovina. Ci basterà inondare di energia mistica l'uovo di Matricees, di conseguenza, in tutti i futuri che si andranno a generare, il Matricees sarà sempre saturo di energia mistica. In questo modo tutti gli alter ego del Matricees dopo aver acquisito la capacità di viaggiare nel tempo, si sposteranno indietro nel tempo e inghiottiranno vivi i loro alter ego passati carichi di appetitosa energia, fino ad arrivare a cannibalizzare il suo stesso uovo e, di conseguenza, autocancellarsi dall'esistenza sul piano spaziale e temporale-
-E' un'idea geniale!- esultò Taranee.
-Non proprio- Will chinò la testa -A tutto c'è un prezzo, Cavaliere, quali sono i rischi?-
Il Cavaliere non rispose subito -Il Matricees potrebbe intuire il nostro piano e cercare di fermarci ad ogni costo-
-Rischiare di morire?- sorrise Cornelia -Quando mai non abbiamo rischiato di morire? Per me è un piano fattibile-
-Anche per me- disse Taranee.
-Sono d'accordo, ma l'Egalord di questo tempo ha bisogno di fare una poppata. Mi riportereste ad Haederfield, per favore?- disse Susan Vandom
-Elowing, tu accompagna la donna sulla Terra- disse Fadromek.
-Va bene, fratellone- Elowing aprì un portale -Mi segua, signora-
-Fai il bravo, Egalord- la madre si rivolse al figlio grandicello, gli scompigliò i capelli e gli diede un bacio sulla guancia.
-Mamma! Mi metti in imbarazzo! Sono grande ormai, ho una squadra di Guardiani...- sbuffò Egalord, avvampando di colpo.
-Ora io vado a darti una poppata quand'eri ancora piccolo, ma se vieni su come Will, giuro che ti chiudo in camera tua a pane e acqua a vita. Perché tutti i Vandom devono per forza farmi girare i cosidetti?- stava scherzando, ovviamente, era il suo modo di dire "Addio".
Ma la battaglia non concedeva mai addii, arrivederci, o ci vediamo. 
La vita e la morte erano due forze perennemente il bilico perpetuo... 
Quale sarebbe stato il loro destino? 


 

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Capitolo 5
*** La Guardiana del Nuovo Passato ***


"Avanti! E non temete l'oscurità! Desti! Desti cavalieri di Théoden! Lance saranno scosse.. scudi saranno frantumati.. un giorno di spade! Un giorno rosso, prima che sorga il sole! Cavalcate ora! Cavalcate ora! Cavalcate per la rovina, e per la fine del mondo! Morte! Morte! Morte! Avanti, Eorlingas!"
                                                                                                                                                       Théoden


-Ti ho torturato e ucciso in ogni modo possibile...- strillò il Matricees -Perché ti ostini a resistermi?-
-Perché non ho paura di te... ti sembrerà strano ma non sono le tue fauci che temo- rispose Luba.
-Che cosa temi, allora?-
-La caduta di Kandrakar-
-Ah! Ah! Ah! Kandrakar è caduta, lurida sgualdrina. Ho riempito le nuvole di sangue, ho distrutto pezzo per pezzo la Fortezza al Centro dell'Infinito...-
-...eppure non hai ucciso Yan Lin, l'Oracolo- 
Ne seguì un grugnito ringhioso.
-Che c'è, Matricees? Hai paura?- lo schernì la donna dai tratti felini.
-ARGGHHH!- le urla del mostro erano acute e penetranti, Luba ebbe appena il tempo di sorridere che una morsa mistica le si avvinghiò al collo e la strinse -IO NON HO PAURA! Sono la creatura più pericolosa dell'Universo, non mi serve la paura-
-Bene, allora non dovrò sentirti invocare pietà quando i Guardiani verranno qui a farti fuori-
-Ho assorbito la magia di Kandrakar, lurido felino... non c'è potere in questa fortezza che io non abbia strappato via con forza... non provare a mentirmi, Luba, il Cuore di Kandrakar che ho fagocitato è la chiave della Fortezza... non c'è Guardiano che possa farmi nulla-
-Vedremo-

Kandrakar, due ore prima...

Il portale si aprì, i suoi bracci azzurri vorticarono attorno al fulcro di energia, le sagome dei viaggiatori si materializzarono davanti ai tre superstiti della Congrega.
-Che sta succedendo?- domandò Endarno.
-Sembra che... che il passato stia venendo da noi- commentò Yan Lin -Il piano ha funzionato!-
-Ma... i cinque Guardiani non sono ancora partiti... come...?- Luba non riusciva a capacitarsene -...come fanno ad essere qui... ora...?-
-Semplicemente perché loro sono già partiti in un futuro prossimo e sono tornati qui ora-
Le sagome presero forma, davanti spiccavano le potentissime W.I.T.C.H., la cui fama aveva ormai raggiunto gli angoli più reconditi dell'Universo, seguiti da Egalord e dalla sua squadra e da Fadromek ed Elowing, i due fratelli Guerrieri di Matricees, Cedric e Nerissa chiudevano la fila col loro look abituale, saturo di potenza mistica.
-Benvenuti, Guardiani- Yan Lin chinò il capo.
-E' un piacere ritrovarvi- Will fece lo stesso, com'era usanza di Kandrakar -Siamo in ritardo?-
-No, anzi, siete in anticipo- la donna orientale sfoggiò il suo solito sorriso rassicurante, poi voltò lo sguardo su Egalord e i suoi compagni -Fra poco i voi stessi del futuro saranno qui per partire per la missione, e il Matricees li seguirà, toccherà a voi affrontarlo ed ucciderlo prima che la storia si ripeta-
-Non vorrei sembrare scortese, Vostra Reverendissima Kandrakarosità- iniziò Irma -Ma se quel... ehm... coso... ci vedesse qui, non gli basterebbe fare un paio di conti per capire che c'è qualcosa che non va? Insomma... se non mi sbaglio in questa linea temporale lui ci ha già divorate vive, no?-
-Infatti, mia cara Irma, lui non saprà che voi siete qui, conteremo sul fattore sorpresa per coglierlo alla sprovvista- rispose Yan Lin.
-La me stessa della linea temporale creata dal Matricees sta lottando disperatamente per non confessare al mostro la vostra ubicazione, ma lui la tortura, la uccide e la riporta in vita di continuo, sfruttando gli ultimi secondi di vita che mi rimarranno quando mi aggredirà. Per ora sono in salvo, ma non per molto, se non lo elimineremo subito, esso mi intrappolerà in un limbo di infinita sofferenza, come chissà quanti altri- sospirò Luba, nonostante i suoi modi cinici e pacati, aveva paura, ed era molto evidente.
-Faremo come dite, Oracolo- disse Egalord.
Will lo guardò per un attimo, in lui vide un leader perfetto, un raro esempio di peldicarota testacalda che rispetta gli ordini dei suoi superiori e riesce a tenere unito il proprio gruppo.
In un certo senso lo invidiava. Quante volte le W.I.T.C.H. avevano rischiato di disgregarsi per colpa dell'impulsività, dell'intolleranza o della cocciutaggine del loro leader?
-Non dimenticate che è la speranza a dare potere al Cuore, il Matricees è da solo, il Cuore di Kandrakar che ha preso con la forza non sarà mai equiparabile al vostro, che condividete nella gioia e nel dolore- aggiunse Yan Lin.
-Ehm... nonna- disse Hay Lin.
-Sì, nipotina mia?-
-Qui ci sono due... ehm... Guerrieri di Matricees... avrebbero una proposta-
-Di cosa si tratta-
Fadromek prese la parola -Noi abbiamo in mente una soluzione definitiva, un po' rischiosa ma che ci può condurre alla vittoria senza fare troppi sforzi. Intendiamo inondare di Quintessenza l'uovo originale di Matricees, in questo modo nascerà già predisposto ad autodivorarsi, e così faranno tutte le sue probabili copie future, oppure... nel migliore dei casi, i Matricees di tutte le linee temporali inizieranno a mangiarsi fra di loro, fino a fagocitare l'uovo originale-
-Va bene- disse Yan Lin -Purché riusciate a mettere in atto questo piano prima di un'ora e tre quarti, se il Matricees dovesse scoprirci qui, potrebbe darci non poche grane-
-D'accordo- disse la piccola Elowing -Ora servono i tre Cuori, tutti uniti-
-Cuore del Matricees!- una massiccia sfera di smeraldo si librò in aria.
-Cuore di Egalord!- un piccolo pendente rossosangue si posizionò in cielo.
-Cuore di Kandrakar!- la sfera di ametista, racchiusa in un rinforzo di alluminio, prese posto in mezzo ai due Cuori... fu allora che iniziò la cerimonia mistica.
-Mastro Endarno, ci serviranno le sue conoscenze astro-temporali per individuare l'uovo- Cornelia cercò di essere il più gentile possibile con quell'uomo, ma Endarno, viste le circostanze, si mostrò molto più collaborativo del solito.

AGUR-MAHHAS'QWEERWA
IN-LAJSDWE'O-EHHASEAWR
EJJJURT-YMEDROWER!!!

Appena la cantilena finì, un bagliora mistico si dipinse negli occhi di Will, Fadromek ed Egalord.
-Vedo il tempo contare a ritroso, di dieci poi tre...- iniziò Endarno -...in un luogo lontano, fra le stelle di Okkest, i dirupi di Sadnawart e il gelido mondo di Katriont-saharn... in un luogo, in un regno roccioso... vedo... vedo... un mondo verde e blu... un mondo meraviglioso... la si vede chiaramente da quel regno così vicino, una Matricees, china su sé stessa, cova un uovo morente... il regno di roccia è chiamato...-
-...la Luna- sussurrò Will.
-Fate ciò che dovete, Guardiani. Cuori di Matricees, Egalord e Kandrakar, inondate il mostro nascituro col vostro potere infinito!-
Una scarica di energia elettrica attraversò lo spazio, il tempo, ed ogni vincolo dell'Universo, fino a rigettarsi sull'uovo di Matricees, la madre lì presente, pur avendo la tentazione di cibarsi dell'energia lì contenuta, per istinto di difesa della prole, non toccò l'uovo, ma restò a contemplarlo basita.
-EVVIVA!- esultò Irma, senza alcun freno -CE L'ABBIAMO FATTA! CE L'ABBIAMO FATTA!-
-Aspetta a cantar vittoria- Yan Lin scosse la testa -Mastro Endarno, che sta succedendo negli anni che seguono quest'evento?-
-Il Matricees si sta divorando, Oracolo, non ne resta più nessuno-
-Avete sbagliato i calcoli, luridi Kandrakar. Ce n'é ancora uno- una voce gracchiante sibilò nelle loro teste -In fondo devo ringraziarvi, sacchi di carne ripieni di energia mistica, grazie al vostro piano (che io avevo già intuito da tempo), ho riscirtto la mia storia, ho fatto morire i me stessi più deboli, divorati da quelli più forti, che a loro volta venivano divorati da altri più forti di loro... questa selezione naturale mi ha portato a diventare una creatura ancora più potente di quello che dovevo essere ora, ho affinato i miei poteri ad un livello tale che nessun'altro essere vivente è in grado di contrastarmi.

L'incubo si manifestò davanti agli occhi esterrefatti di tutti, il Matricees aveva il carrapace a scaglie rosse, più denti che gengive in bocca, un paio di ali da coleottero grosse come le pale di un elicottero, ed un'altezza compresa fra sei e dieci metri.
Ruggì, tutta Kandrakar tremò.
-Venite avanti, Guardiane... ci divertiremo molto insieme-
-Guardiani, all'attacco!- Egalord e i suoi si lanciarono in avanti -SPADA DI KANDRAKAR!-
-TORNADO COMBUSTIBILE!-
-VORTICE INARRESTABILE!-
-GEOINCANTO!-

-GAYSER MISTICO!-
I cinque elementi si unirono in un solo, devastante, attacco, che investì il Matricees in pieno.
-REPULSIONE MAGICA!- il Matricees defletté tutti gli attacchi a lui diretti contro i rispettivi Guardiani, atterrandoli tutti.
Egalord fu l'unico a rialzarsi, e, con la morte nel cuore, vide i suoi quattro compagni riversi a terra moribondi.
-Maledetto!- sbraitò.
-Io devo difendere la mia vita, così come tu devi difendere la tua. La cura dei tuoi amici ti rende debole, ti distroglie dal tuo obiettivo finale- si giustificò il Matricees.
-Essia- sospirò il ragazzino -Basta che tu non ricorra ad altri giochetti- inforcò la spada a due mani.
-Egalord, no!- Will si fece avanti, ma Fadromek la fermò.
-Ho capito cos'ha in mente di fare-
-Che cosa?-
-Tuo fratello sta cercando di attrarre tutto il potere del Matricees nella lotta, isolandolo dalle restanti linee temporali, ora gli servirà il nostro aiuto per utilizzare questa linea temporale contro il mostro-
-Non riesco a capirci niente-
-In effetti è un po' difficile da spiegare... diciamo che dobbiamo convertire più energia cronica possibile in energia mistica, basterà un solo colpo per polverizzare quel mostro!-
-Davvero? Incredibile, anche se continuo a non capirci nulla-
-Egalord non lo terrà impegnato ancora per molto, dobbiamo muoverci!-
-Ve bene-
Il Cuore del Matricees e il Cuore di Kandrakar "divorarono" letteralmente le ore, i minuti e i secondi, immagazzinandoli piano piano dentro al loro fulcro mistico, che continuava ad espandersi a velocità inverosimile.
-ORA!- tuornò Fadromek.
Un'onda di energia mistica investì il Matricees, Egalord scattò a sinistra appena in tempo per non essere ridotto a brandelli dall'esplosione di energia.
Il Matricees ora non esisteva più; lui, l'ultimo, il perfetto, era morto per sempre.

Improvvisamente ogni suono attorno a Will si annullò, Kandrakar sembrava cadere a pezzi, ora erano solo lei e suo fratello.
-Will, c'è una cosa che Fadromek non ti ha detto, non per dimenticanza, ma perché gli ho ordinato io di non fane parola con te-
-Dunque era tutto un vostro piano? Che cosa mi nascondete?-
-Dovevamo farlo per uccidere il Matricees una volta per tutte, assumendoci la responsabilità di tutte le conseguenze, naturalmente. Il costo per la distruzione del mostro era la distruzione di questa linea temporale, che abbiamo utilizzato come ultima risorsa di energia mistica-
-Questo vuol dire che...-
-...che noi siamo condannati, ma non tu, Will. Mi sono prevenuto di utilizzare le ultime energie che mi erano rimaste per aprire un portale temporale- un vortice dal bagliore violaceo vorticò a mezzaria -Almeno tu sarai libera-
-Non posso lasciarvi qui a morire! Non posso! Io vi voglio bene!-
-Will...- Egalord abbracciò la sorella, la sua stetta era calda, ferma e innocente -...non piangere...-
Non ci riusciva, le lacrime venivano giù a flotti.
-...deltronde, dove stai andando tu, io non sono morto, anzi... non sono nemmeno nato-
Il portale la inghiottì completamente, l'abbraccio dell'energia le solleticava la pelle, finché non perse i sensi.

-Will, Will...- mormorò Susan Vandom.
-M-mamma?- Will svegliò di colpo, si sentiva un po' intontita e spaesata... si trovava in macchina, di fuori diluviava e... era ringiovanita? Aveva le membra appena sviluppate dell'anno prima!
-Ti vedo un po' scossa, tesoro, ma è naturale... il divorzio, il traslocco e tutto ciò che ne consegue...-
-Aspetta... tu non sei più una pazza ossessionata dalle tasse?-
-Cosa!!!??? Ma quanto mai!!!??? (Io stessa evado le tasse qualche volta...)-
-E noi stiamo... andando a...-
-...Haeterfield, giusto tesoro-
-Penso di aver fatto uno strano sogno-
-Davvero, amore. Che tipo di sogno?-
-Un sogno... magico-

Fuori, sotto la pioggia battente, un uomo alto e magro, e un'essere grosso come un armadio a due ante, tutto intabarrato in un cappotto, stavano spiando la signora Vandom e sua figlia che toglievano i bagagli dall'auto e si sistemavano nella loro nuova casa.
-E' sicuro che sia lei, Lord Cedric?- domandò goffamente il grosso essere.
-Ne sono certo- sibilò l'uomo alto -Il Principe Phobos ne sarà soddisfatto-  

  
 
  
 

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