PRIMO BAR E PRIMI DISASTRI
“Sei sicuro che ripercorrere
tutto sia una mossa azzeccata?”
chiese Ashuros fissando il biondo alla sua destra.
“Certamente!”
rispose prontamente Hisoka sorridendo “Se
scopriamo cosa ho fatto questa notte potremo capire come stavo dormendo
su
quella quercia”.
“Veramente a me non me ne
frega nulla.” disse Ashuros
sospirando nel vedere che i suoi figli non erano dello stesso avviso.
“E dai Ash! Potrebbe essere
divertente!” commentò Hisoka
aprendo poi il portone di Fairy Tail. La loro gilda.
I cinque vennero subito accolti da un
episodio alquanto
insolito. Un ragazzo dalla chioma rosa con una sciarpa di scaglie rosa
intorno
al collo stava tirando una piccola corda azzurra dalla punta bianca
che,
stranamente usciva dalle fauci di un enorme cane, più simile
ad una iena, dal
pelo rosso accesso, arancione e giallo.
“Sputalo subito
maledizione!!!” urlò il ragazzo tirando
ancora la piccola corda e da dentro la bocca del cane arrivarono delle
urla di
dolore.
“Andiamo Smile! Lascialo
andare subito!” urlò una ragazza dai
lunghi capelli bianchi inginocchiata di fianco al cane. I capelli le
arrivavano
fino al bacino e una frangia le copriva l'occhio destro mentre quello
sinistro,
ben visibile, era rosso come il sangue. Un particolare che saltava
subito
all'occhio era la maschera nera, che le copriva il volto dal naso in
giù, su
cui erano attaccate due catenine.
“Ehm...che cos'è
successo Mira?” chiese Cana guardando la
barista della gilda intenta a pulire un boccale.
“Beh, Trisha, Adam e Smile
sono tornati poc'anzi da una dura
missione e a quanto pare non hanno potuto mangiare per tutto il viaggio
così
Smile ha ingoiato Happy senza troppe cerimonie.”
spiegò l'albina col suo solito
sorriso.
“Adam, dammi una
mano!” disse Trisha spostando lo sguardo su
un giovane più alto di lei dai corti capelli verdi e gli
occhi azzurro cielo il
quale si limitò a ridere come un pazzoide.
“Vuoi scherzare? E' meglio
che al cinema!” disse il giovane
per poi trangugiarsi una manciata di pop-corn.
Trisha sospirò e
tornò a concentrarsi su Smile. Era lui il
problema in quel momento.
“Smile, te l'ho
già detto. Mi dispiace di non averti dato da
mangiare ma ero stanca e volevo tornare a casa.” disse
l'albina e l'enorme cane
volse lo sguardo verso di lei “Facciamo così, tu
liberi Happy e in cambio ti
compro una bella bistecca, d'accordo?”
Il cane sembrò pensarci su
poi, con calma estenuante, aprì la
bocca dalla quale saettò fuori un gatto azzurro ricoperto di
bava che si
precipitò tra le braccia del rosato.
“Keh, la prossima volta me
lo mangio.” commentò Smile
sputando un po' di peli per poi concentrarsi sulla sua padrona
“La voglio bella
al sangue quella bistecca!” ed esibì un grosso
sorriso alla quale Trisha non
potè far nulla se non sorridere a sua volta.
Finalmente l'albina si accorse di
Hisoka e gli altri e si
avvicinò a loro mentre l'ennesima rissa della giornata
scoppiava a pochi metri
da loro.
“Ehi ragazzi come
va?” chiese mentre Smile si precipitava
addosso ad Axel e Hana scodinzolando.
“Si tira avanti.”
disse Hisoka “Stiamo cercando di scoprire
cosa diavolo ho fatto ieri sera”.
“Uh? Perchè, non
te lo ricordi?” chiese Trisha e il biondo
annuì “A quanto pare è tutto partito da
una scommessa che ho fatto con Cana ed
è iniziato tutto qui”.
“Purtroppo io sono rimasta
qui con Bacchus dopo che te ne sei
andato alla ricerca di altri bar... non saprei dirti dove sei
andato.” disse
Cana stappando una botte di sakè per poi berne un lungo
sorso.
“Uhm... non so se
può servirti ma stamane quando siamo
tornati ho sentito che qualcuno aveva combinato un casino al negozio di
animali
qua vicino.” disse Trisha “E se non erro,
è attaccato ad un bar”.
Hisoka e Ashuros si scambiarono
un'occhiata poi il biondo
esultò “Abbiamo una nuova meta!”
“Bene, è da un
po' che non faccio visita a quel bar!” disse
Cana uscendo dal portone con la botte di sakè tra le
braccia, seguita da
Hisoka, Ashuros e i due bambini.
Ci vollero una quindicina di
minuti per raggiungere il
posto e, a giudicare dagli strani versi che provenivano dal negozio di
animali,
la situazione non era delle più rosee.
Hisoka aprì la porta del
negozio e per poco non gli prese un
colpo. Tutti gli animali erano stati trasformati o, per meglio dire,
fusi in
qualcos'altro. C'era un pappagallo con la testa da cane, una scimmia
con le ali
da corvo, una papera coi baffi che squittiva. Che cazzo era successo?!?
“TU!!!”
urlò un anziano uomo posizionato dietro al bancone
“Cosa ci fai di nuovo qui?”
Hisoka rimase sorpreso per qualche
secondo poi, indicandosi,
gli chiese “Ma sta parlando con me?”
“E con chi altri? Sei il
pazzo che ieri sera ha trasformato
tutti i miei animali in questi abomini!!!” spiegò
l'uomo visibilmente adirato.
Hisoka rimase a bocca aperta e si
avvicinò al bancone per
farsi spiegare meglio la situazione mentre gli altri iniziarono a
guardare i
vari “esperimenti” di Hisoka. Passarono solo pochi
secondi che Axel e Hana si
precipitarono da Ashuros.
“Possiamo prendere un
cucciolo?” chiesero i due in coro con
due enormi sorrisi.
“No.” fu la secca
risposta del padre che spense in un istante
la loro euforia.
“Ma
perché?” chiese Hana.
“Perchè il vostro
ultimo animaletto, un adorabile varano di
Komodo, ha divorato il cane dei vicini, ha morso una decina di persone
e si è
intrufolato negli spogliatoi femminili del centro termale facendo
scappare le
ragazze seminude per strada.” spiegò l'albino
ricordando uno ad uno quei
momenti.
“Ma quella è
stata un'idea dello zio Hisoka.” disse Axel
voltandosi verso il biondo. Ashuros drizzò immediatamente le
orecchie e, nello
stesso istante, Hisoka percepì un incredibile istinto
omicida alle sue spalle.
“HI-SO-KA!”
sibilò l'albino creando un grosso spadone di
sangue “Potresti ragguagliarmi?”
Il biondo stava per girarsi ad
affrontare una morte orribile
e brutale ma Axel accorse, senza volerlo, in suo soccorso.
“Quindi non possiamo
prendere neanche lui?”
Ashuros si voltò verso il
figlio solo per vedere un serpente
con la testa da polipo che gli balzò in faccia aggrappandosi
con tutti i
tentacoli ed impedendogli così di respirare. In meno di un
secondo, Ashuros si
stava agitando come un ossesso nel disperato tentativo di levarsi
quella cosa
dalla faccia mentre Hana e Axel, anziché aiutarlo, se la
ridevano alla grande.
Hisoka approfittò di quel
momento per chiedere al negoziante
dove fosse andato dopo aver combinato quel disastro.
“Uhm... non ne ho la
più pallida idea. Ricordo solo che
canticchiavi una canzoncina sulle sirene... ma piuttosto come intendi
rimediare
a questo scempio?” chiese a sua volta il negoziante ma Hisoka
lo ignorò
bellamente.
“Sirene?”
ripetè tra se e se.
“Oh! Poco lontano da qui
c'è un bar che si chiama La baia
delle sirene! Forse sei andato lì.” disse Cana
bevendo un sorso di sakè.
“Perfetto! Andiamo
lì allora!” esclamò Hisoka uscendo di
corsa dal negozio notando, con la coda dell'occhio, che Ashuros era
riuscito a
liberarsi dalla piccola creaturina da lui creata. Ovviamente l'istinto
di
sopravvivenza lo spinse a correre come un forsennato lontano dal suo
carnefice.
L'albino, intanto, si
rialzò, tenendo in mano quel
serpente-polipo, vide Hisoka correre via. Involontariamente, strinse la
presa
sull'animale che iniziò a dimenarsi per il dolore e il
negoziante lo rimproverò
“Fai attenzione! Quello era un raro serpente di
fiume!”
Per tutta risposta, Ashuros gli
scagliò in faccia l'animale,
che si avvinghiò al volto del povero uomo,
dopodichè scattò fuori dal negozio
all'inseguimento di Hisoka.
Cana e i due bambini si sporsero
dall'entrata e la bruna,
sorridendo, disse “Mi sa che a questo giro, vostro padre lo
ammazzerà.”
“Lo credo anche
io.” commentò Hana ghignando.
“Aspetta! Ma se noi stiamo
qui non potremo vederlo mentre lo
uccide!” esclamò Axel allarmato per poi partire
all'inseguimento a sua volta
insieme alla sorella e Cana che, mostrando ancora lo stesso sorriso,
pensò
-Questi bambini fanno davvero paura...-
Ritrovano i due intenti a combattere,
o per meglio dire
Ashuros menava fendenti e Hisoka faceva di tutto per evitarli, proprio
davanti
al bar “La baia delle sirene”.
“Andiamo Ashuros.”
esclamò Hisoka evitando un affondo “Non
possiamo risolverla da amici?”
“Tu stai fermo e io ti
ammazzo velocemente! Non ti farò
neanche soffrire!” ribattè Ashuros.
“Non era proprio quello che
avevo in mente. Facciamo così!
Risolviamo il mistero della mia nottata mancante e poi la risolviamo
uno contro
uno, ci stai?” chiese il biondo e Ashuros, dopo essersi
fermato, accettò. In
effetti era meglio aspettare. Di sicuro non era l'unico a voler fare la
pelle a
Hisoka e non gli sembrava giusto togliere quel piacere agli altri.
“Te la sei cavata di nuovo,
eh?” chiese Cana ghignando. Ormai
era brilla e la giornata era ancora lunga.
“Già... ora
entriamo e chiediamo se qualcuno sa qualcosa.”
disse Hisoka avvicinandosi alla porta del bar ma, quando fu
lì lì per aprire la
porta, un urlò lo paralizzò sul posto.
“HISOKAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!”
“Uhm... quella voce
è familiare. Non trovi?” chiese Cana
fissando Ashuros il quale annuì lentamente
“Non è la voce
della zia Tsuki?” chiese Hana e Axel le diede
subito conferma “Sì sì, è
proprio lei!”
“Sembrava piuttosto
arrabbiata.” aggiunse Cana.
“Mi chiedo quale sia il
motivo della sua rabbia...” disse
Ashuros e, così come Cana e i due bambini, volse lo sguardo
sulla schiena di
Hisoka il quale si chiese “E adesso cosa cazzo ho
combinato?”
Angolo autori:
A: chaos a tutti! Come va?
H: la scuola è finita
perciò andrà tutto bene!!!
A: ti ricordo che noi abbiamo la
maturità...
H: ...guastafeste...
A: tornando alla fic, speriamo che
questo capitolo vi sia piaciuto!
H: non sappiamo quando potremo
aggiornare in quanto da domani
saremo braccati dai libri di scuola!
A: intanto vi salutiamo e vi auguriamo
delle felici vacanze
estive!
H: CHAOS!!!
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