Questo amore non è amore, ma un peccato piacevole da percorrere.

di __checcapocchia__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ciao io sono Fine e da qui inizia la mia storia. ***
Capitolo 2: *** Violenze, discorsi e odio. ***
Capitolo 3: *** Visto? Mi sono fatta odiare per te. ***
Capitolo 4: *** non ti meriti di essere schiaffeggiata, ma non ti meriti nemmeno delle carezze ***
Capitolo 5: *** L'amore non è sempre amore? Perché Rein? L'avevi promesso! ***
Capitolo 6: *** Il mio riflesso. ***
Capitolo 7: *** Ospedale (Parte I) ***
Capitolo 8: *** Giorno all'ospedale ***



Capitolo 1
*** Ciao io sono Fine e da qui inizia la mia storia. ***


Capitolo 1

Ciao a tutti io sono Fine e da qui inizia la mia storia.



 
Non c'è riposo senza amore,
non c'è sonno senza sogni d'amore;
il desiderio estremo  è amore.
                               Allen Ginsberg.




 

Driiin Driiinnn, un terribile suono arriva alle mie orecchie, ma ciò nonostante non riesco a svegliarmi. Driiinnnn, apro gli occhi, per poi socchiuderli. 
-Svegliati!- Mi grida mia madre dalla soglia della porta
-Farai tardi!- Continua a gridare 
Come se fosse la prima volta
. Penso scendendo dal letto e vestendomi.
Ciao, mi chiamo Fine Sun ed' ho 15 anni, frequento una scuola prestigiosa insieme a quella papera della mia sorella gemella, nonostante le voglia bene è una papera.
Ritornando a me, sono di altezza media, magra, gli occhi e i capelli cremisi spesso lasciati sciolti. Mi piacciono i dolci, credo siano la cosa che più amo al mondo, beh adesso vi racconto la mia vita.
Finito di mangiare apro la porta di corsa con un chicco di riso sulla guancia e la cartella mezza aperta seguita a ruota da mia sorella messa come me a parte la cartella, quella è chiusa e i capelli turchesi racchiusi in una coda alta che si muovono e danzano con il vento mattutino che si libera nell'aria.
-Corri Rein! Sei la solita lentona!- Grido a mia sorella che inizia ad avere il fiatone, io sono brava nello spot, lei in vece preferisce evitarlo, ma infondo questa corsa della mattina fa bene ad entrambe.
Arriviamo a scuola un secondo prima del professore -Per un pelo gemelle Sun- ci dice il professore sorridendo
-Buo...n...gio...rno...- Rispondiamo noi con il fiatone mentre ci teniamo con le mani le ginocchia e respiriamo affannosamente per riprendere aria
-Forza a sedere- Ci dice il professore quasi fosse un ordine mentre anche lui si siede dietro la cattedra, io e mia sorella ci guardiamo in torno e nemmeno il tempo di fare un passo che lei come un fulmine si siede vicino a Mirlo la sua migliore amica, continuo a salire i gradini della classe che mi portano vicino ad un bel ragazzo, alto, muscoloso, con gli occhi  cremisi e i capelli color del grano, Bright Jewel...ah già è il fratello della mia migliore amica Altezza
-Sempre in ritardo è Sun?- Mi chiede con sguardo annoiato è evidente che non li interessa niente, perciò annuisco scocciata e apro la cartella...
-Cazzo- Sussurro a bassa voce in modo che non mi senta nessuno
-Che hai?- Mi chiede Shade il fratello di Milky una bambina pari ad un tesoro, e mio cugino, si lui è proprio mio cugino Shade Moon, girandosi e guardandomi -Nulla...- Sussurro ormai rassegnata, volto il capo e lo vedo la, il libro di Giapponese -Emh, senti...- Nemmeno il tempo di formulare la frase che Jewel mette il libro in mezzo al banco per far vedere anche a me
-portalo la prossima volta- Mi risponde annoiato e io nemmeno lo ascolto, apro il mio quaderno degli appunti e inizio a scrivere qualcosa, iniziando però a trovare la lezione noiosa fin troppo noiosa, appoggio le braccia incrociate sul banco e sospirando appoggio la testa sulle braccia e socchiudo gli occhi per riposare quando una gomitata mi desta dai miei sogni
-Ah scusa non volevo svegliarti- Mi dice Bright mentre si alza dalla sedia e mette a posto i suoi libri di giapponese
-E' già finita l'ora?- Lui annuisce e continua -Hai dormito tutta l'ora- risponde secco
-Oh...-
-C'è chimica adesso, andiamo in laboratorio!- Mi dice quasi urlando mentre esce dalla porta dell'aula, preparo i libri scendo gli scalini e inciampando cado a terra, ma con una mano mi soreggo e mi rimetto in piedi...
-La caviglia...- Una fitta mi colpisce la caviglia destra costringedomi in ginocchio e facendomi cadere i libri che avevo in mano -Che male accidenti!- Chiudo un occhio e stringo i denti in una smorfia di dolore
-Che hai?- Una voce conosciuta mi si avvicina, è ancora lui. 
Mi prende in braccio e mi fa sedere sopra un banco
-Che ci fai qui?- Chiedo ancora tenendmi la caviglia
-Ho dimenticato un libro- Mi risponde guardandomi la caviglia gonfia -Ci vuole del ghiaccio, ti accompagno in infermeria- Continua poi Braight prendendomi in braccio, forse per la sorpresa, ma arrossisco lievemente quando la mia guancia va a contatto col suo torace e una strana sensazione di calore mi pervade...come se non volessi mai scendere.
Il cuore mi batte forte e non è la prima volta in sua presenza, delle scosse si impossessano da giorni del mio stomaco...secondo mia sorella ho i sintomi dell'amore...ma anche se fosse sarei proprio scema...con tutte le volte che ho visto Bright guardarla, una lacrima mi solca il volto dal dispiacere e dall'amarezza di sapere che amo qualcuno che non posso amare, e un'altra lacrima e un'altra ancora fino a che non scoppio e piango, piango tutta la tristezza che in questi giorni provavo e l'odio che sono riuscita a covare per mia sorella
-Ti fa male?- Mi chiede un po' insicuro fermandosi e per eviatre domande annuisco, so piangere in silensio, non è complicato infondo.
Entrati infermeria Bright mi mette il ghiaccio e una benda -Io vado-.
-No aspetta!- Gli urlo per fermarlo.
-Che c'è?- Mi chiede sulla soglia della porta
-Ti piace Rein?-


****
Ciao a tutte! Qualcuna di voi mi conoscerà bene e forse si sorprenderanno a vedermi qua con una storia a più capitoli..però...beh, spero che vi piaccia e che in tante seguiate questa mia ff.
Recensite numerosi, fossero anche negative, dei consigli non hanno mai ucciso nessuno =D.
 
 

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Capitolo 2
*** Violenze, discorsi e odio. ***


Capitolo 2

Violenze, discorsi e odio.


 
Non mangia che colombe l'amore,
e ciò genera sangue caldo,
e il sangue caldo genera caldi pensieri,
e i caldi pensieri,
sono l'amore.
William Shakespeare.


 


 -Ti piace Rein?- Una domanda schietta e senza giri di parole e un rossore che viene da prendere per un si, perché arrossisce e guarda il pavimento.
-Ok, ho capito- Rispondo acida
-Non dirle nulla!- Annuisco, non l'avrei mai fatto, sarebbe capace di fregarsene di me e mettersi con te a schiocco di dita e mi farebbe solo del male. 
Sorrido e con una mano gli faccio segno di andarsene -Non le dirai nulla vero?- lo guardo dritta negli occhi e poi rispondo con sincerità
-No Bright, non le dirò nulla- Lui esce sorridendo come un bambino, però prima mi si avvicina e mi abbraccia e il cuore inizia a battere fortissimo come se stesse per esplodere, le mie guancie sono rosse da l'imbarazzo. 
Mi dona un bacio sulla guancia e tranquillo se ne va, mentre io continuo ad avere lo sguardo fisso sul punto in cui si trovava poco prima, con la mano che mi tocco ancora la guancia, le sue labbra erano così morbide...tanto morbide.
La testa mi scoppia e la faccia mi scotta, sono ancora seduta sul lettino dell'infermeria e ripenso al bacio, sono talemente emozionata che mi do uno slancio all'indietro per ritrovarmi ormai sdraiata su quel materasso morbido, chiudo gli occhi e dormo.
C'è qualcosa ch mi fa il solletico, apro un occhio e vedo una foglia gialla solleticarmi il naso e quando metto a fuoco bene colui che ho davanti, quasi mi prendesse un colpo
-Shade!- Grido quasi spaventata
-Si...- Risponde lui con aria scocciata, annoiata e strafottente,
 Quanto lo odio. Penso mentre lo guardo fisso nei suoi occhi color cobalto e il vento passante dalla finestra dell'infermeria gli scuote i capelli anch'essi cabalto
-Domani è il compleanno della zia Elsa, potresti aggiungere anche il mio nome al regalo? Io ancora non gli ho fatto nulla- Sbarro gli occhi e spalanco la bocca -Il regalo!- Con sguardo rassegnato mi guarda -Sei una sciocca come hai fatto a dimenticarlo! Sei sua figlia!- mi urla quasi contro
-Rein sicuramente le avrà fatto qualcosa- Mi alzo dal letto e una fitta colpisce la mia povera caviglia constrignedomi a sedermi
-Vieni ti porto sulla schiena- Mi suggerisce mio cugino, annuisco e gli salgo sulla schiena.
Fin da piccola ho trovato la sua schiena protettiva in qualche modo, lui era sempre disposto ad aiutarmi con quel suo fare freddo e distaccato ed io ho sempre accettato il suo aiuto, appoggio la testa sulla sua schiena.
-Eccola- Dice Shade avvicinandosi alla turchese -Shade ciao...Fine che hai fatto?- alzo le spalle e lei scuote la testa -Sei sempre la solita accidenti!- Mi rimprovera la mia gemella. 
-Hai comprato il regalo alla zia?- chiede Shade con il suo solito tono strafottente -Si le ho fatto una collana di perle e tranquilli ho aggiunto anche i vostri nomi e non dimenticatevi che mi dovete 100 yen a testa- sorride beffarda Rein chiudendo gli occhi e strofinandosi il naso Strozzina.  
-Sei la migliore Rein!- urla Shade abbracciandola di slancio e facendomi cadere a terra di sedere -Fine!- urlano entrambi un po' preoccupati
-Ti sei fatta male?- Mi chiede una voce dolce e soave
-Bright- Saluta Shade scortesemente, mentre questo mi aiuta ad alzarmi da terra
-Shade- Risponde Bright
-Stai male?- Mi chiede poi il biondo notando il rossore delle mie guancie -N-o sto bene- gli rispondo balbettando -Sicura?- Annuisco alla domanda ma qualcuno non fa altrettanto
-Ha detto che sta bene sei sordo per caso?- Quasi urla Shade, prendendo il mio polso e con forza e rabbia spontandomi dalla stretta di Bright e guardandolo con astio e sfida
-E poi cosa ci fai tu qui? Non dovresti essere hai consigli studenteschi?- E' così Bright è il rappresenttate della nostra classe e forse il prossimo mese sarà anche il presidente del consiglio studentesco e io glielo auguro vivemente -Si, infatti stavo giusto andando- Sorride garbatamente Bright a me e...a Rein, Shade se ne accorge e diventa aggressivo con lui...che anche a lu piacesse Rein? Mi avvicino a Shade, lo fermo per le braccia e sento sotto il mio tocco i suoi muscoli rilassarsi -Calmati- Sussurro carinamente e lui ubbidisce come fosse un  cagnolino
-E tu togliti quel tuo orrendo sorriso dalle labbra!- Continua con rabbia ma con un po' di calma Shade, lo prendo per mano e lo trascino via, anche se zoppicando dolorante, fino al nostro albero segreto
-Allora cosa ti è preso?- Gli chiedo acida -Nulla, lo sai che non lo sopporto- mi risponde con  tranquillità e agitazione al tempo stesso nella voce
-Prima quando a sorriso a Rein, tu..ti sei agitato...- Affermo in un sussurro, che anche lui piacesse Rein? Che anche al mio cuginetto freddo piacesse Rein? Lo guardo negli occhi e sorride -No, è la mia cuginetta coraggiosa che mi usa come porta pacchi, non potrebbe mai piacermi- mi dice tranquillo -Perché ti sei agitato?- gli porgo la domanda come fosse un ordine, con autorià, fredezza e fermezza, -Lo odio, vi sorride come fosse uno stupido ingannadovi entrambe, Rein è innamorata di lui e tu pure e quel biondino da quattro soldi non ha mai fato nulla per smentire il tutto- mi rivela mio cugino, annuisco, è vero, all'inizio lo odiavo per questo...adesso invece mi piace e tanto...eppure sento lo strano bisogno di lasciarlo a Rein di farla ancora vincere, già vincerebbe ancora e non posso permettetrlo. Mi alzo in piedi di scatto stringo i pugni e mi stiro per poi sorridere con sguardo fiero -Lui sarà mio, costi quel che costi!- grido guardando Shade negli occhi cobalto, da cui non sono sicura, ma ho visto una scintilla di pura tristezza e amareza navigare in quelle iridi blu come il mare illuminato in una notte di Luna piena...che mi stia sbagliando? Probabilmente.
Si allontana con passo lento e strascicato eppure troppo veloce per i miei occhi che non riescono a seguirlo. 
-Perché? Perché sei così freddo con me?- Mi chiedo mentre lui ormai è già lontano -Fine! Fine!- urla stridule e alte mi arrivano all'orecchio...apparttengono a mia sorella che è super felice e io credo di saperne il motivo -Mi hanno chiesto di uscire!- Appunto
-Braight!- Strabuzzo gli occhi e la guardo
-C-come scusa?- Le chiedo sperando di aver sentito male
-Mattew mi ha invitata ad uscire questa sera, il ragazzo della 3A!- Faccio un sospiro di sollievo e le sorrido -Sono contenta per te- devo smetterla di pensare troppo a Bright, finirò per impazzire!
-Come mai Shade era così arrabbiato? Prima l'ho salutato e mi ha quasi mandata affanculo...ma che gli sarà preso?- Si chiede infine con sguardo curioso
-Non lo so, non ha voluto dirmi nulla- Smentisco la discussione avvenuta prima tra noi due e girandomi su me stessa felice come una pasqua la guardo dritta negli occhi e sorrido contenta per lei -Non farlo...non essere contenta per me- mi dice tristamente -Perché?- Domando curiosa
-Io esco, io ho un monte di ragazzi e tu invece...hai detto che ti piace qualcuno, ma con costui non ti ho mai vista, significa che tu non piaci a lui...io...vorrei che anche tu uscissi con un ragazzo ogni tanto!- Non riesco a trattenere le risate e infatti non lo faccio, Rein è forse la ragazza più frivola che si possa conoscere al mondo, mi guarda con severità e li capisco che è seria
-Non dirmi che sei seria per favore!- Continuo a ridere a crepapelle, lei annuisce con acidità  e continua a guardarmi, dalle troppe risate cado a terra in ginocchio reggendomi la pancia con la mano sinistra e con la destra mi asciugo le lacrime
-No Rein ti sbagli...tranquilla davvero- Lei mi guarda un po' sospettosa, ma convinta mi sorride e mi tende una mano per aiutarmi ad alzarmi, mi aggrappo alla sua mano ci guardiamo e in un attimo mi sento avvolta da delle braccia esili e piene d'amore, ricambio l'abbraccio di Rein con altrettanto entusiasmo -Forza andiamo a casa che devo farmi bella!- Mi urla dopo essersi staccata dall'abbraccio e correndo verso l'uscita della scuola, togliendosi così da sotto quel meraviglioso albero che fin dall'inizio della scuola era stato partecipe di tutti i momenti belli e brutti miei, di Rein, di Altezza e di Shade.
Parlanado di biondine...
-Fine!- La voce dolce di Altezza mi arriva all'orechio con tono preoccupato -Ciao Rein- Saluta cordiale mentre questa va via
-Fine cosa è successo?- Mi chiede la riccia avvicinandosi a me, con pesantezza mi appoggio all'albero per poi cadere a terra a sedere sopra il prato bagnto - Allora vuoi dirmi che ti succede?- Mi chiede nuovamente Altezza appoggiandosi di schiena all'albero e guardando il cielo fra li spazzi dei rami dell'albero, faccio un respiro profondo appoggio la testa sulle mie ginocchia e lo sputo
-Mi piace tuo fratello- Altezza strabuzza gli occhi, più e più volte mi aveva ripetuto che chi si sarebbe innamorata di Bright sarebbe stata sfortunata e tutto perchè lui amava Rein...da sempre
-Fine, ecco...vedi- Non le do il tempo di finire la frase che con uno scatto fulminio della testa la guardo con rabbia
-Cosa credi Altezza! Lo so, lo so che a Bright piace Rein da sempre, lo so, non pensare che non lo sappia!- Mi guarda con dolcezza, mi si avvicina e mi abbraccia
-Sfogati, lo so che non vuoi fare altro- Inizio a piangere, due volte in una giornata...anzi tre se si contano quelle con Rein... che colpo!
-Senti...io stasera ho la cena di famiglia, però se vuoi non ci vado e resto con te!- Nego con la testa e mi asciugo le lacrime -Tranquilla, Rein oggi ha un appuntamento con Mettew della 3A, mi terrà occupata a sentirle dire quanto è bello e quantè forte- Rido dal nervoso - Annuisce e mi bacia la guancia -Allora ci vediamo domani a scuola e ti prego non venire con quella faccia- Sospira e poi continua -Se devi venire così...allora non venire che è meglio- Annuisco e la vedo allontanarsi velocemente, prendo il cellulare e chiamo a casa -Pronto mamma- Una voce dalla cornetta del telofono mi risponde preoccupata -Fine? Dove sei? E' successo qualcosa?-
-No mamma tranquilla, volevo solo avvertirti che stasera resto a casa di Lione, è un po' giù di morale e quindi..- Sento un si provenire dall'altra parte del telefono, attacco mi alzo e inizio a camminare senza avere una meta precisa.
Cammino per ore fino al calar del sole in strade, in vie che nemmeno conosco, non piango però sono triste -Ehi bambola- Una voce roca e dura mi trapassa le orecchie, mi giro di scatto arrabbiata e pronta a rispondere a quell'aggettivo tanto insulso.
Un uomo di mezza età, obeso, pelato e puzzolente di alcool mi si avvicina e mi prende per il braccio, provo a liberarmi ma le sue labbra si impossessano del mio collo e un grido di dolore soffocato dalla sua mano grossa e sudata si staglia nell'aria -Fidati di me, tra poco urlerai solo di piacere- Inizio a piangere e continuo a gridare mentre le sue mani percorrono il mio corpo e mi sbottonano la camicetta della divisa della scuola -Fermati bastardo- Stavolta non sono io a gridare, ma una voce roca e dura e, allo stesso tempo dolce e...si, protettiva. 
Shade.
-E tu chi saresti?- Gli chiede l'uomo lasciandomi e sbattendomi contro il muro, tanto forte da provocarmi un dolore lancinante alla schiena -Nessuno, sono solo quello che adesso ti spaccherà la faccia-
Socchiudo gli occhi dal dolore e vedo ben poco, una sagoma nera e grande cade a terra coperta di sangue e delle mani a me conosciute mi si avvicinano, ma con uno scatto fulmineo le allontano -Fine, che ti prende sono io?- Mi domanda con fare dolce e rassicurante -Lo so...ma non toccarmi, non voglio essere più toccata da nessuno, da nessuno!- Urlo con quanta più voce ho in corpo e il mio grido risuona in tutta la città, piango ancora più forte, ho apura adesso, non voglio che altre mani maschili mi possano toccare -Tranquilla, ci sono io adesso e nessuno a parte me ti toccherà- Annuisco e lentamente mi avvicino a lui, poso le mie mani sopra le sue, ma le allontana e mi abbraccia, un abbraccio pieno di calore e amore, un amore capace di darmi solo lui -Shade non sai quanta paura ho avuto!- continuo a piangere, mentre le sue dita mi accarezzano i capelli e pian piano scivolano fino alla mia camicia, sento i bottoni agganciarsi e i miei muscoli irrigidirsi un sussurro arriva al mio orecchio e non posso fare a meno di smettere di piangere. 
Cosa avrei fatto se non fosse arrivato lui?
-Ti voglio bene Shade- Tre parole tanto semplici a volte possono ditruggere anche delle barriere o dei muri di pietra, così come quello di Shade che in questo momento cade, perché i suoi muscoli si irrigidoscono e le sue labbra sorridono nervose -S-si- mi risponde traqnuillamente, mi prende in braccio e mi porta via, nel suo appartamento
-Come mai non sei voluta andare a casa?- non rispondo -Fine, cosa cazzo hai combinnato?!- Mi urla quasi avvicinandosi al mio volto e io di istinto arretro con esso chiudendo, anzi, stringendo gli occhi con forza, come se questo gesto potesse evitare di farmi sentire maggiormente quel grido, il rumore di quel grido -Io ho detto a mamma che sarei andata da Lione perché si sentiva un po' giù- rispondo con voce tremante e flebile
-Capisco, quindi quella che si sente un po' giù saresti tu giusto?- annuisco con decisione -Per Bright giusto?- Annuisco di nuovo, ma tremante -Lo sapevo- disse alzandosi e sbattendo le mani con forza sopra il tavolo del salotto -Calmo- gli chiedo come fosse un mio piacere
-No, tu e tua sorella vi struggete per lui, sono preoccupato Fine perché non lo vuoi capire!- Urla guardando fisso il tavolino con rabbia
-Rein sta fuori tutto il giorno a divertirsi, esce con tantissimi ragazzi e tu nemmeno sai cosa fa con quei ragazzi!- Gli urlo io alzandomi da terra e guardandolo con quanta più rabbia e malinconia potevo custodire in corpo -Ed invece lo so! Tu non sai quante volte è venuta a piangere qui da me perché troppo inguenua e spaventata da un amore che non poteva avere e lo sai il perché? Per te Fine, per te! Ma perché la odi tanto?!- Adesso è lui quello che urla. Rein, Rein, sempre e solo Rein, è l'unico nome che esce dalla bocca dei ragazzi, sono stufa
-Rein, Rein, sempre e solo lei, che se lo prendesse quello stronzo di Bright, almeno eviterei tante sofferenze, che si prendesse anche te a questo punto che fin da piccolo le vai dietro, che ti portasse lontano da me! Tanto a me non fregherbbe niente!- Con disperazione tiro fuori quelle parole e con odio le sputo fuori senza smettere di guardarlo negli occhi
-Cosa? Credi davvero che mi piaccia Rein, beh è vero all'asilo le andavo dietro...ma solo perché tu mi menavi dalla mattina alla sera!- Tento di ribattere ma melo impedisce
-No, ora tu ascolti! io vi voglio bene e se non era per voi adesso io non sarei qui a frequentare la scuola dei miei sogni, ho fatto sacrifici per venire qui e voi due mi siete state d'aiuto. Siete sorelle e non potete provare rancore l'una per l'altra, parlatevi e se parlo sempre di Rein è perché lei soffre e non solo di amore, lo sa che ami Bright anche se non vuole dirtelo. Vuole tornare ad avere il rapporto che avevate prima e lo voglio anche io-
-Non mi importa lei ha sempre avuto tutto ed io mi sono accontata sempre dei suoi scarti. Per me va bene-
-No invece! Non ti va bene- Guardo a terra, Shade mi conosce, sa quanto odio questa situazione
-Non ti va bene ed io lo so...e tu anche, solo che devi ammetterlo- Mi aggiusto la gonna nera della divisa scolastica, ormai stropicciat dall'accaduto di prima, lo guardo e poi mi dirigo verso la sua camera, mi tolgo le panfole e mi metto sotto le coperte.
Me ne sono andata come se ciò che avesse detto non mi toccasse nemmeno di striscio, mi alzo e mi rimetto nuovamente le pantofole rosse, piano apro la porta scorrevole e sbircio con un occhio per vedere che combina.
Seduto a terra, appoggiato al muro che continua lentamente a sbattere la testa su di esso, come stesse rimuginando su qualcosa, la gamba destra è piegata con il ginocchio che li tocca la guancia mentre l'altra è stesa e rigida.
Apro con lentezza la porta, ma non mi ci vuole molto tempo per ripensarci, la chiudo nuovamente e mi metto definitivamente a dormire.

Che se lo prendesse, tanto non sarebbe la prima volta. Ormai ci sono abbituata.

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Capitolo 3
*** Visto? Mi sono fatta odiare per te. ***


Capitolo 3
Visto? Mi sono fatta odiare per te.



La paura di innamorarsi non è forse già un po' d'amore?
                                                   Pavese





La mattina mi sveglio, sento il rumore dell'olio che frigge sopra la padella provenire dalla cucina, mi alzo dal letto svogliatamente, mi metto la divisa della scuola e vado in cucina, cercando di trovare, siccome è Domenica, un momento adatto per parlare con lui...anche se sono molto arrabbiata
-Buon giorno- Biascico irritata dalla sera precedente, nessuna risposta mi arriva di rimando, mio cugino spegne i fornelli, prende il riso e le mette dentro due tazze, prendo le bacchette e mi viene da sorridere, ho sempre amato la cucina di Shade, mi porto le bacchette alla bocca ma la sua voce mi ferma
-Mangia e poi vattene- Sbarro gli occhi, le bacchette cadano sul tavolo rumorose, nemmeno mi guarda, e la sua voce mi è parsa così cattiva e fredda che non posso pensare di star veramente parlando con lui.
Mi alzo dal tavolo mi avvicino alla porta e mi metto  le scarpe
-Se la mia presenza ti fa tanto schifo allora me ne vado!- Urlo dalla porta e ancora nessuna risposta, prendo la cartella per la scuola ed esco, sbattendo la porta con quanta più forza avevo in corpo.
Inizio a correre verso casa con le lacrime a gli occhi, in tutte le nostre litigate non ho mai visto Shade così arrabbiato, ieri era triste per Rein e incazzato per me che la facevo stare male...anche se lui mente lo so che gli piace Rein, sennò che motivo avrebbe di accompagnarla in macchina quando vuole lei oppure di accoglierla sempre a braccia aperte...nessuno.
Rein ama Bright e anche io lo amo, però Rein se solo volesse potrebbe portarsi via Shade con un schioccare di dita, portarlo via da me, ma infondo l'ho detto no? A me cosa importa se lui se ne va? Se non lo vedo più? Nulla, perché è uno stronzo.
Arrivo finalmente a casa apro la porta e mia mamma mi saluta sorridente, falsamente ricambio quel sorriso, salgo le scale e arrivo al piano di sopra, mi butto sul letto a peso morto e ripenso alla sera precedente.
Apro la porta della mia camera, la chiudo e busso in quella davanti, la stanza di Rein -Rein, posso entrare?- Sento un si provenire dalla stazna ed entro -Brava-
-Come?- Mi chiede girandosi dalla scrivania
-Fine, se ti è successo qualcosa adesso non rifartela con me capito?! Sto studiando se non vedi!- Dice indicando il libro di anatomia che aveva sul banco.
No, non vedo, il libro è al contrario, vedo una boccetta di disinfettante e un po' di cotone, ma non ci faccio caso e riposo subito il mio sguardo su di lei
-Che vuoi?- Mi richiede, è agitata si sente dalla sua voce, trema -Parlare di quanto tu sia stata brava!- mi guarda interrogativa -Di che stai parlando?- Sbuffo annoiata e scocciata -Adesso hai tutto! Prenditi chi vuoi Rein a me non importa! Prenditi Bright se lo vuoi o Shade, chi ti pare, ma ti prego lasciami in pace!-
Rein strabuzza gli occhi è sorpresa, beh non si aspettava di certo una sfuriata simile, un sorriso sadico, però, si disegna sulle sue labbra
-Se non lo vuoi prendo Bright volentieri e anche Shade-Fa un po' di pausa e mi sento morire
-Infondo, Shade è bello, forte e sempre pronto ad abbracciarmi e baciarmi il collo quando sto male, è sempre pronto a dormire con me- Lo sempre detto che era una stornza e adesso me ne da anche la prova
-E poi ha letto nostro cugino è così bravo, devo ancora provare una cosa a tre, io, lui e Bright- Le mollo un ceffone sulla guancia destra, sbarra gli occhi e con sorpresa se la tocca, mi guarda e piange lacrime amare, ma silenzione -Sei una stronza Rein- Urlo tra le lacrime
-Non ti basta avermi portato via l'unica persona che mi piacesse?! Adesso cosa c'è? Vuoi portarti via anche Shade?! Il MIO Shade?!- Calco bene la parola mio e piango anch'io, mentre la guardo sorridere, sorridere con sincerità -Cosa cazzo hai da sorridere adesso!- Mi si avvicina e io arretro, ma non si da pervinta, mi tocca una guancia e sorride
-Visto?- Mi domanda con tranquillità
-Cosa?- Domando con disgusto
-Per farti capire cosa veramente provi mi sono dovuta fare odiare, e dimmi ora sei contenta?- Mi domanda ancora sorridente, la guancia è rossa e lo si nota bene che le brucia perché ogni tanto la tocca dal dolore
-Che stai dicendo?-
-Non è vero, non ho mai fatto nulla con Shade è mio cugino, gli voglio bene, lo adoro e se fossi solo una compagna di classe non me lo lascerei sfuggire Fine!-
Mi dice come se volesse avvertirmi, ma di cosa? Avvertirmi di cosa? -Che cosa dici?- 
Si avvicina alla finestra e appoggia una mano su di essa -Amo Bright e ormai lo sai, e adesso che hai capito ciò che provi, non me lo lascierò sfuggire, domani mattina quando inizierà la scuola, andrò da lui e mi dichiarerò e se è vero, che lui mi ama, allora mi dispiace per te sorellina, ma non avrai speranze- Me lo dice con una voce tranquilla e soave, come quella che usava quando eravamo bambine e mi costringeva a suguirla nelle sue avventure strane e morivo di paura. 
Mi passa accanto e mi sorride, chiude la porta ed io cado a terra in ginocchio, mi tengo la testa e rifletto.
Di che parlava? Cosa intendeva con ho capito i miei sentimenti e perché se davvero li ho capiti...vuole Bright comunque? Ho sempre saputo che mi piacesse Jewel.
Non capisco...che Rein lo avesse fatto per farmi soffrire di più? E allora perché sporrideva in quella maniera? Perché era sincera?
Mi alzo e mi avvicino alla finestra della stanza di Rein che da su un parco, un parco bellissimo, pieno di fiori e di innamorati che non fanno altro che baciarsi e farti sentire esclusa da questo sentimento chiamato amore.
Vedo una coppia di innamorati baciarsi con passione, bramosia, come se volessero mangiarsi.
 Volto lo sguardo e noto un'arancia sopra la scrivania di Rein, la prendo apro la finestra e con molta attenzione, prendo la mira e...la lancio.
-Ma che cazzo?- sento gridare dal ragazzo che ho colpito in piena testa.
Chiudo la finestra velocemente. Dovrei sentirmi meglio per questo, eppure mi sento peggio di prima, esco dalla stanza e torno nella mia.
Mi sdraio sul letto di lato con la faccia verso il comodino.
Una foto, mi metto a sedere sul letto rosso a baldaccchino con la schiena contro il muro, la prendo in mano e la guardo, la foto ritraeva me e Rein abbracciate a Shade, con Altezza e Bright seduti davanti a gambe incrociate sorridenti. Una lacrima esce dai miei occhi e bagna il vetro della cornice.
Chiudo gli occhi e mi ricordo di quei momenti di spenzieratezza di quando eravamo bambini, di quanto bene ci volevamo tutti e cinque.
Mi ricordo gli scherzi che Bright e Shade facevano a me e le ragazze, di quanta rabbia ci facevano, a quel tempo erano amici.
E quella volta della foto era uno di quei momenti.

Stavamo giocando con la sabbia in riva al mare, Bright e Shade però non c'erano -Dov'è mio fratello?- chiese Altezza quasi piangendo, quando era bambina aveva una fifa matta a rimanere da sola, amava il fratello e odiava stare senza di lui, gli voleva un bene dell'anima e ogni volta che non cera aveva quasi paura che lui l'avesse abbandonata -Non lo so- risposi io guardandomi introno -Tranquilla Altezza tra poco torna- disse Rein per finire la frase mentre aggiungeva una conchiglia bianca al suo castello di sabbia -Rein ha ragione...tra poco torneranno e ci faranno qualche...- non riuscii mai a finire quella frase perché Shade prese di peso Rein e la buttò in mare, mentre Bright prese di peso Altezza e fece lo stesso, mentre io ero li sorridente, ignara di quello che tra qualche anno sarebbe successo, ignara del fatto che loro tre si erano dimenticati di me e che se non fosse stato per Altezza, loro si sarebbero continuati a schizzare per tutta la sera senza mai fermarsi e fregandosene del fatto che mi sentivo sola, mentre continuavo a fare il mio castello anche inconscia di quello che sarebbe accaduto -Fine! Vieni!- disse Altezza fermandosi di colpo, entrai in acqua e incomincciammo a giocare tutti insieme,però io ero ancora da sola...no...ero in compagnia di Altezza.

I miei occhi se prima gioivano dalla felicità di quell'infanzia, adesso no, adesso provano solo odio per tutti e tre, per Rein compresa che si è divertita a prendermi in giro dicendo balle, cazzate proprio su ciò che aveva fatto con Shade...che io avevo chiamato mio...Già, il mio Shade. Sbarro gli occhi
-Ora capisco tutto, ecco cosa voleva dire Rein ed io...ed io che...-
Stringo gli occhi dal dolore e ricordo le frasi di Rein di poco fa 

-Non è vero, non ho mai fatto nulla con Shade è mio cugino, gli voglio bene, lo adoro e se fossi solo una compagna di classe non me lo lascerei sfuggire Fine!-

Ha ragione non dovevo lasciarmelo sfuggire

 -Per farti capire cosa vermaente provi mi sono dovuta fare odiare, e dimmi ora sei contenta?- 

No...non sono contenta di ciò che ho fatto! Non voglio che lei si faccia odiare, no, non voglio!

 -Amo Bright e ormai lo sai, e adesso che hai capito ciò che provi, non me lo lascierò sfuggire. Domani mattina quando inizierà la scuola, andrò da lui e mi dichiarerò e se è vero, che lui mi ama, allora mi dispiace per te sorellina, ma non avrai speranze- 

Ed io la sosterrò.

Scendo di corsa le scale di casa e vado in cucina -Mamma hai visto Rein?- Mia madre ci pensa un po' su ed annuisce
-Si, è in giardino- mi risponde infine
-Grazie mamma- le dono un grosso bacio sulla guancia e corro verso il giardino -Rein- Sussurro, mentre la guardo dondolarsi sopra l'altalena con talmente tanta l'entezza da far tristezza
-Cosa vuoi? Schiaffeggiarmi ancora?- Mi chiede acida, la cpisco
-Oppure dirmi quanto faccio schifo?- continua tirando su col naso
-Niente di tutto ciò- le rispondo avvicinandomi, se prima guardava in alto e guardava il cielo illuminato dalla luce del sole che piano piano stava svanendo, per dar spazio al tramonto, da questa mattina e dalla discussione avvenuta oggi, non me ne ero accorta, ma erano passate un bel po' di ore, e avevo addirittura saltato il pranzo e la colazione
-E allora cosa?- Domanda col sguardo rivolto verso il terreno, le prendo il mento e la costringo a guardarmi
-Ti voglio bene, non potrei mai odiarti- i suoi occhi se prima erano spenti, ora si illuminano di una luce bellissima e il suo sorriso è luminoso, talmente tanto da fare invidia alla luna piena
-D-davvero?- Annuisco e lei mi abbraccia di slancio -Oh Fine, quanto mi sei mancata- Mi dice piangendo -Non ho scusanti per come mi sono comportata, ho detto delle cose orribili. Ti prego scusami!- L'abbraccio con tutta la mia forza, la stringo a me, come fosse una cosa di cristallo, che se cade si rompe
-No, scusami te per ciò che ho fatto, ti ho schiaffeggiata e insultata, non ho scusanti, quindi se non vuoi più parlarmi, a me va bene...ha un ultima cosa, se domani davvero andrai da Bright, sappi...che io ti sosterrò- Le sussurro baciandole una guancia e abbracciandola.
-Grazie, anch'io ti voglio bene- Si stacca dall'abbraccio e mi prende le mani, e così iniziamo a girare e saltellare, mentre il vento fa danzare con noi anche la mia gonna rossa a ruota e il suo vestito bianco pallido. 

*******

Angolo autrice:

Ciao!  Questo credo sia una dei capitoli più corti che scriverò da oggi.... però ci tengo molto perché è da questa mattina che lo scriv, e lo riscrivo, e tutto perché non ero mai contenta, non sapete quanto difficile sia stato scrivere i sentimenti che Fine vedeva in Rein, non ero mai contenta xD. Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

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Capitolo 4
*** non ti meriti di essere schiaffeggiata, ma non ti meriti nemmeno delle carezze ***


Capitolo 4
Non ti meriti di essere schiaffeggiata, ma mon ti meriti nemmeno delle carezze.

 


Ti amo non per chi sei, ma per cosa 
sono ioquando sono con te.
Gabreil Garcia Marquez

 

Dopo cena e dopo aver dato il regalo a mamma per il suo copmpleanno, ci chiudiamo in camera mia, mi metto il pigiama rosa con le fragole e la guardo...
-Avrei bisogno di parlare con te...posso?- Annuisce raggiante e si siede accanto a me sul letto
-Di Shade?- Mi chiede con rassicurazione, annuisco e inizio a parlare, parlo, parlo senza smettere, miriadi di emozioni escano dalla mia bocca, sorrisi su sorrisi si formano sulle mie labbra, sguardi tristi e lacrime di gioia si fanno largo sul mio volto 

-Fin da piccola pensavo che lui mi avrebbe sempre protetta, sono quasi morta quando ieri mattina, a casa sua mi ha detto di mangiare e poi di andarmene era freddo, cattivo, pensavo di non stare nemmeno parlando con il mio cugino, mai mi sono sentita tanto male- Mi guarda con tranquillità e un sorriso che parla per lei, gli occhi emozionati per la storia che sto raccontando, come fosse una bambina che ascolta per la prima volta la favola con il vissero tutti felici e contenti alla fine.
Continuo a parlare del dolore che ho provato quando quella volta se ne era andato via da scuola con rabbia e tristezza, e mia sorella continua a guardarmi con tranquillità ed emozione, mentre io parlavo quasi a vanvera, non sapevo nemmeno io che cosa stessi dicendo, perché i miei sentimenti e le mie emozioni parlavano per me.
-Oh Fine...come hai fatto finora a non renderti conto di ciò che provavi?- Mi chiede con le lacrime a gli occhi, mi abbraccia in una morsa soffocante, da cui però non tento di staccarmi.
-Ti va di dormire insieme stasera?- Le chiedo io tranquilla, lei annuisce, entra in camera sua e si cambia.
-Allora vediamo...mi servirebbe un cuscino in più...vado da Rein a dirglielo-
Apro la porta di camera sua senza bussare e la vedo la davanti lo specchio con la canottiera bianca che si sta infilando, la maglia blu con sopra delle stelle che fanno la linguaccia, si gira col capo e mi sorride, io ricambio solo con un sorriso tirato
-Ti prendo il cuscino- Annuisce e si lega i capelli, usciamo dalla stanza e vado in bagno, mentre lei entra nella camera, mi guardo allo specchio, ho paura sono terrorizzata, che servisse a quello il disinfettante sopra la sua scrivania? Che fosse per quello che c'era il cotone? Mi sciacquo con forza la faccia, con l'acqua fredda, ghiacciata.

Torno nella stanza e mi metto sotto le coperte accanto a Rein. 
-Senti Rein- Lei sentendosi chiamare si gira verso di me mi guarda interrogativa
-Che c'è?-

-Vuoi ancora andare di Bright e dichiararti?-
-No- 
-Perché?- Sento una pausa, seguita dopo da un sospiro
-Troppi problemi- Mi risponde semplicemente, stringo le labbra, le stritolo, fino a farle diventare bianche, mi metto a sedere sul letto, basta segreti, tra di noi non ce ne devono più essere, accendo la luce che si trova sul muro e la guardo
-Alzati la manica- sbarra gli occhi e trattiene il fiato, lentamente alza la manica...
-Tu sei tutta scema!- Le urlo guardandola, delle cicatrici si fanno spazio sul suo braccio, coperte dal segno di tanti braccialetti
-Ora capisco il perché di quei braccialetti, spiegami il motivo! Ora!- Inizia a piangere, si copre il viso con le mani e parla
-Tutto è iniziato qualche settimana fa, dalla nostra prima litigata. Amavo fin da piccola Bright e lui ha sempre saputo che tipo di ragazza ero-
Rein chiude gli occhi e inizia a parlare ricordando il passato 


Bright e Rein camminavano per i corridoi isolati della scuola.
-Rein se continui così, tu sola sai dove andrai a finire!- Urlò Bright arrabbiato
-Fottiti Bright!- Rispose Rein ormai in lacrime, la divisa stropicciata le scarpe sciolte, la gonna messa di lato, i capelli scompigliati, le labbra gonfie e rosse
-Beh, Rein, tu sei brava in questo no?- Uno schiaffo in pieno volto colpisce la ragazza
-Stronzo- La prende per i polsi e la guarda furioso
-Io? Non sono io quello che scopa per disperazione e che si taglia per altrettnta disperazione!- Rein continua a piangere disperata, corre per i corridoi ormai vuoti della scuola
-Per favore fermati- Gridava Bright dietro di lei, un mano
-Ahi!- Il braccio sanguinava, una ferita...era nuova
-Scema!- Delle braccia forti e prottetive avvolsero il corpicino della ragazza e due labbra rilassanti toccarono quelle di Rein e iniziarono a muoversi con trasporto, uno spintone e lui cadde a terra
-Tu sai come sono, e non sono degna di stare con te, sono una puttana- Sussurrò quell'ultima parola e poi corse verso l'uscita di scuola per poi rinchiudersi in camera.


-Ecco come è andata- Dice alla fine del racconto, la guardo con occhi sgranati -Ecco perché non voglio dichiararmi a Bright, anche se prova i miei sentimenti, beh, lo so, ne sono sicura, lui mi odia, sotto, sotto mi odia-
La mia mano con  delicatezza, si posa sulla sua guancia, come fosse uno schiaffo -Perché non mi hai schiaffeggiata?- Nego col capo -Non te lo meriti, ma non ti meriti nemmeno delle carezze- Esco dalla stanza ed entro in camera sua, di corsa si alza anche lei e mi viene dietro affacciandosi alla porta preoccupata, inizio a frugare ovunque, nell'armadio e nei cassetti in cui tiene le lenzuola e i piumoni, mi giro intorno e mi avvicino alla sua scrivania, apro i cassetti e le trovo, una lametta, due lamette, più lamette, un casseto con sopra un fazzoletto di stoffa che nascondeva alla bella meglio un mucchio di lamette e appuntini, alcuni dei quali erano sporchi di sangue.
-Questi- Dico togliendo il cassetto e avvicinandolo al cestino
-Li buttiamo- Continuo rovesciandolo dentro il cestino
-E a mai più!- Dico facendo ciao ciao alle lamette e ai temperamatite
-Sono d'accordo, a mai più- Mi dice avvicnandosi all'armadio e aprendo un cassetto segreto da cui prese una forbice e un coltellino e buttandoli dentro il cestino, prendo il sacco che si trovava al suo interno e lo chiudo in modo da non poter essere più aperto.

Torniamo nella mia stanza e ci mettiamo a dormire mano nella mano.
-Fine! Fine!- Le urla di mia sorella mi arrivano all'orecchio
-Che palle che fai Rein, lasciami dormire!- Rispondo con la voce assonnata
-Svegliati o faremmo tardi!- Alzo le spalle sotto le coperte
-Tanto non vuoi andare a dire niente a Bright, quinddi è inutile venire- Rispondo sempre assonnata -Questo lo dici tu, dopo la discussione avuta ieri ho deciso di dirglielo...o meglio di fare un passo alla volta- Mi risponde, salto giù dal letto e la guardo -Scherzi? E che farai?- 

-Per prima cosa gli dirò quello che abbiamo fatto ieri sera e poi il resto lo vedrai- Mi disse facendomi l'occhilino e mettendo la punta dell'indice della mano chiusa sulla mascella.
Si alza e mi da la mia camicia bianca e la giacca rossa della divisa della scuola con la gonna a ruota nera e le scarpe da tennis bianche, mentre Rein con tanta eleganza si mette la sua camicia, si leg la cravatta bianca, la giacca turchese e la minigonna stretta nera, per poi indossare ormai davanti la porta i suoi sandali neri
-La cravatta Fine?- Mi chiede mia sorella vedendomi senza cravatta, entro nel panico e inizio a cercarla per tutta casa
-Eccola- Mi risponde mia madre fermandomi per la spalla e dandomela in mano la metto e usciamo di casa.

Un venticello fresco colpisce me e Rein facendoci ondulare i capelli che si trovavano legati in due code laterali.
Arriviamo davanti al cancello in orario
-Dovremmo smetterla di fare colazione, arriveremmo sempre in orario così- mi dice mia sorella in piene forze girandomi verso di me
-F-Fine?- Mi chiede guardandomi stralunata.

Sono piegata sulle ginocchia che mi tremano, un rumore proveniente dalla mia pancia spaventa Rein -H-hai fame?- Mi chiede balbetando
-Secondo...- Non finisco la frase che un cornetto al cioccalto mi si pianta nella bocca, tento di parlare ma non ci riesco -MAngia e stai zitta- mi ordina una voce alle mie spalle, mi giro e la vedo -Altezza!- dico staccando il cornetto e mangiandone un pezzo
-Allora? Come va?- Mi chiede Altezza un po' preoccupata.

E' vero con tutto ciò che è successo non ho avuto amodo di chiarirmi con Altezza
-Nulla, mi è passata- Rispondo tranquillamente, sorride e mi abbraccia di gioia
ù-Sono contenta- Sospirò poi la mia amica continuando ad abbracciarmi.

la campanella della scuola suonò e tutti entrammo in classe
-Posso sedermi?- Chiesi avvicinandomi al banco in cui era seduto Shade
-Se tu ti siedi, io cambio posto- Mi ripose con indifferenza
-Non lo farai l'unico posto libero è quello vicino a Bight- Rispondo io sicura del fatto che rimanga qua, ma mi sbaglio, ho fatto male i miei calcoli, perchè lo vedo alzarsi e sedersi vicino a Bright, una mano mi tocca la spalla e mi bacia la guancia asciugandomi le lacrime
-Altezza- Si siede accanto a me e appoggia la sua testa sopra la mia spalla
-E Auler?- Domando
-Può fare a meno di me per qualche ora- Trattengo una risata e prendo il libro di storia
-Avete litigato?- Annuisco
-Non vuole più parlarmi e mi fa stare male, è arrabbiato perché fino a due giorni fa odiavo Rein, anzi, credevo di odiarla..- Sospiro rassegnata e poggio la testa sul banco.

Delle voci di un banco non tanto lontano mi arrivano all'orecchio -Non vuoi andare da Fine?- Domanda Mirlo a mia sorella -No, c'è Altezza- Risponde scrivendo sul suo libro -Si, ma tu sei ua sorella- risponde Mirlo non capendo
-E lei è la sua migliore amica, come lo sei tu per me, avvolte, ci sono momenti, in cui hai bisogno di un'amica, che in alcuni casi, in alcuni momenti ti sono state accanto più di una sorella- Risponde girandosi, guardandomi e sorridendomi.

La lezione finisce -pronta per educazione fisica?- Mi chiede Altezza
-Ovvio- Usciamo fuori dagli spoiatoi e iniziamo a correre per tutto il campo con dietro un altro gruppetto di ragazze.

Giro il capo e vedo Shade giocare a calcio in attacco contro Bright, anch'esso in attacco.
-Ascolta Fine, dopo all'ora di pranzo parlaci, vedrai farete pace- Annuisco e ricominciamo a correre.
Dopo l'ora di ginnastica una mano mi tocca la spalla non è una mano femminile lo sento, non è la mano di Shade sento anche questo...è Bright e mi sta toccando, una sensazione di terrore si possessa di me, non riesco a parlare, respiro affannosamente, sudo freddo, non riesco a trattenere le lacrime
-Fine che ti succede?- Chiede Altezza avvcinandosi a me
-Io..io...non posso mi dispiace, non mi sento di dirvelo!- Scappo e mi rifugio sotto il mio albero, il nostro albero.

Ripenso a ciò che è successo, devono essersi spaventati, ma io più di loro
-Che fai qua?- l'odore di una sigaretta si avvcina a me
-Shade!- Non posso evitare di sorridere
-Possibile che ogni volta che tento di evitarti, ti ritrovi ovunque!- Mi grida scendendo dal ramo su cui era seduto -Perché mi tratti così?- Sussurro disperata
-Perché sono esausto di te! SEi una stupida bambina che si fa solamente degli stupidi complessi mentali e che non sa manco come sta...- Non lo lascio finire, lo interrompo e parlo per lui
-Lo so come sta mia sorella, lo so che fino a glieri si tagliava! Ma mi ha promesso che avrebbe smesso- Shade mi guarda con cattiveria
-Lo dice tu! Sai quante volte ha promesso a me e a Bright di smetterla, sai quante? No, non lo sai, perché eri troppo impegnata a piangerti a dosso, ad odiarla, senza sapere come stava veramente, senza sapere che soffri per Bright, che continuava a riperterli quanto l'amasse, e lei voleva che nessuno lo sapesse, per non farlo passare da gigolò.

Annuisco -Lo so, ma io sono sua sorella, sono sicura che manterrà la promessa, lo so. Lo farà! E se non lo farà la prenderò a schiaffi per avermi fatta star male!- Gli urlo in pieno volto, e un sorriso si disegna sulle sue labbra e avvicinandosi piano piano, mi avvolge con le sue braccia protettive, ma non paura come prima, lui può, lui può toccarmi, perchè sono io a volerlo.
-Mi sei mancata, mi sono mancate tutte le tue stramberie, e la vera te che non serba e non port rancore per nessuno- Le nostri fronti sono a contatto e i nostri sguardi i incateenano l'uno all'altro.
-Fine- Il mio nome sussurrato dalla sua voce è una cosa bellissima, le sue labbra più le gaurdi e più sono invitanti. 
Come fosse un segreto avvicino lentamente le mie labbra alle sue, con molta calma, traquillità.
Le nostre labbra si toccano, le nostre labbra si muovono, le mie braccia avvolgano il suo collo e le sue sulla mia vita, le nostre lingue si inseguano, si cercano.
In questo momento siamo chiusi in bacio pieno d'amore.

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Capitolo 5
*** L'amore non è sempre amore? Perché Rein? L'avevi promesso! ***


Capitolo 5

L'amore non è sempre amore? Perché Rein? L'avevi promesso!
 
La vita è una merda.
Suicidarsi subito è saggio, onesto e lungimirante. 
Peccato che non abbiate i coglioni per farlo.
                                        Jacopo Fo




Il bacio che fino a pocco prima ci stavamo scambiando svanisce in un batter d'occhio, una spinta leggera e dolce mi allontana da quelle labbra calde e sensuali e una voce mi impedisce di chiedere spiegazione fin da subito 
-No!No! Non possiamo!- Le sue parole anche se non erano urlate, alle mie orecchie davano quest'impressione.
-Cosa?- Domando allibita guardandolo con gli occhi sbarrati, le braccia stese lungo i fianchi i pugni chiusi in due pugni doloranti, le nocche bianche, le lacrime si facevano strada pizzicandomi gli occhi.
-Siamo cugini Fine!-
-E questo che centra?- Gli chiedo prendendolo per il colletto della maglia e ridando un po' di colorito alle mie nocche
-Centra!- Mi urla di rimando togliendo le mie mani da li -Non possiamo stare assieme-
Lo guardo e annuisco, capisco ciò che intende, ma adesso che ho capito, non voglio allontanarmi da lui, ma si vede che per lui non sono così importante.
-Non voglio vederti soffrire-
Quelle parole mi colpisconpo lo stomaco, farmi soffrire? Pensa a questo? A farmi soffrire? Cosa dovrei fare? Sorriderli ed essergli grata di quanto amore prova per me? Ma scherziamo?!
Assottiglio lo sguardo, mi avvicino con passi lenti e veloci al contempo, arretra di qualche passo, ma io sono più veloce la mia mano destra lo blocca per la spalla con forza e l'altra, invece, si appoggia sull'altra spalla con estrema delicatezza
-Tu sei tutto scemo!- Gli urlo in pieno volto -Pensi di potermi rendere più felice così! Scherzi vero?!-
Le mie urla si fanno sempre più forti, tanto che un passerotto appoggiato al ramo di un albero vicino è costreto a volar via. 
Mi guarda domandoso, non capisce a cosa io mi stia riferendo.
-Cosa vuoi dire? Lo faccio per te, per non vederti star male!- Ancora un urlo, ancora una volta una sua frase urlata con lo stesso significato scemo, sono stata di merda a causa sua, e adesso viene qui e mi dice che non possiamo stare assieme perché siamo diversi, stiamo scherzando vero! No, non può essere, a andiamo.
L'ira si impadronisce di me, e uno schiaffo a mano aperta, spalancata si staglia sulla sua guancia sinistra, arrossando di poco la sua carnagione scurina.
-Tu non capisci che io posso essere felice solo con te!-
-No, non lo capisco, tra poco ti stancherai di me, di sentire la nostra famiglia urlarci dietro e costringerci a non vederci più- Mi risponde massaggiandosi la guancia
-Idiota!- Le lacrime che prima tentavo di non far uscire, adesso escano copiose dai miei occhi.
-Per te sono solo un capriccio- cado in ginocchio a terra davanti a lui, con lo sguardo rivolto verso il terreno, le mani che stringono i fili drba baganti dalle mia lacrime, la schiena è curva e la mia bocca riesce a produrre solo dei singhiozzi rumorosi, troppo rumorisi.
-Non è così!- Urlo tra i singhiozzi -A no...e sentiamo dimmi il perché no?-
La sua  frase non è una richiesta, è un ordine, un ordine che ha un solo significato... "Mi ami?".... E io a quell'ordine devo rispondere.
Mi alzo in piedi, come caricata da una scarica elettrica -Perché ti amo, razza di cretino!- Non è  una dichiarazione la mia, non è niente di tutto ciò ho solo espresso in una maniera tutta mia cio che provo in questo momento, ciò che provo per lui.
I suoi occhi sgranati mi guardano con stupore, le sue mani tremano e lentamente si avvicinano a me, i suoi passi sono lenti e tremanti, le sue mani tremano ancora di più quando ormai sono appoggiate sulle mie guancie rosee.
-Non dire cose che non pensi- Delle lacrime scivolano lungo le sue gote, è talmente tenero  che gli bacio entramebe le mani, per poi rispondergli
-Primo pensiero miglior pensiero-* Mi guarda allibito e allontana le mani
-Fanculo e questo che centra-** Le nostre risate albergano nell'area e mai avrei pensato che potessero essere più allegre.
Ed ecco che quello che è successo prima ricapita una seconda volta, le nostre labbra si uniscano in un bacio pieno di passione, le nostre lingue si insgeuano.
Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi, sorridiamo e appoggiamo le nostre fronti, per poi chiudere gli occhi.
-Fine, ti prometto che non ti lascierò mai sola, te lo prometto- mi bacia e sorrido -Sei meravigliosa- un sussurro sulle mie labbra e un bacio di passione che contorna il tutto.
-Fine!- La voce di Bright arrivò alle mie orecchie e a quelle di Shade -Rein ha bisogno di te, adesso si trova nel bagno delle ragazze, piange, ma non mi vuole dire perché!-
Entro nell'edeficio scolastico, vado verso il bagno e sento piangere, busso alla porta rosa dove sopra è ricoperta di parole, così come tutto il bagno, mi apre la porta e non faccio in tempo a sbarrare gli occhi che le mie mani sono sul suo braccio, prendo la cartigienica e tampono la sua ferita, anche se piccola e affatto profonda la tampono comunque -Rein me lo avevi promesso!- Urlo guardandola negli occhi, annuisce e risponde di si, continuamente tra un singhiozzo e l'altro.
Volevo tirarle uno schiaffo, ma se lo facevo, poi avrei dovuto tirarlo anche a me, perché io in parte sono colpevole.
L'abbraccio e lei continua a piangere -No ho resistito..tu, tu non hai visto quello che è successo, le persone mi guardano come fossi un'appestata e Mirlo, Mirlo adesso ha pure sparso delle voci false sul mio conto!- Continuo ad abbracciarla, a tenerla stretta a me , forte, in una maniera rassicurante.
Non voglio farle domande, non voglio che lei possa stare ancora più male, però la guardo, voglio sapere cosa hanno detto, volglio sapere a chi devo spaccar la faccia.
Alza il capo e risponde alla mia muta domanda
-Mi guardavano come fossi un'appestata, hanno parlato male di me tutta la giornata e quando ho cercato conforto in Mirlo, lei...lei, mi ha guardata con un sorriso sadico e mi ha detto che lo sapeva, lo spaeva perché lei aveva diffuso delle voci sul mio conto-
Strabuzzo gli occhi, ho sempre pensato che non fosse una brava persona, ma non credevo fino a questo punto -Che stonza...ma perché l'ha fatto?- 
Prende aria e si asciuga le lacrime -Mi ha detto che io sono solo una puttana che se ne frega degli altri, è per questo che vado con tutti, costringendo alcuni ad invitarmi-
non capisco di che parla -Sono uscita con Pastel una settimana fa, mi ha invitata, quasi costretta... puntando sul piacere. Io ho accettato, ma non sapevo che a lei piacesse...mi ha trattata male...e credo di meritarlo, ho fatto del male a tante persone, Fine io non mi merito di vivere- non urla come prima, non piange come prima, troppo stanca per farlo, troppo esausta anche solo per provarci, le sussurra.. sussurra quelle parole con quanta più tristezza si possa avere.
Ancora strette dentro al bagno, mentre lei respira affannosa, sentiamo dei passi avvcinarsi -Rein!- la voce di Shade ci arriva alle orecchie -Lo sapevo, non avresti mai rispettato la promessa- questo invece è Bright -Mi hai deluso- un sussurro strozzato arriva forte, come un urlo, come uno schiaffo dritto alle orecchie e alla guancia di mia sorella, che smette di respirare e guarda un punto fisso del pavimento di mattonelle.
-L'avevi promesso- delle lacrime cadano a terra, davanti gli occhi di mia sorella, che alza lo sguardo di scatto e vede Shade piangere, mai l'avevamo visto così, non aveva mai pianto, ma in questo momento piango anch'io, anche se sono in silensio, piango perché sono triste, piango, perché mia sorella si fa del male, piango perché se ne da tutte le colpe, ma non è così, non le ha.
Nostro cugino cade a terra in ginocchio, con le mani aperte sul pavimento freddo, davanti a noi, Rein scoppia nuovamente a pinagere, anche se con fatica e abbraccia Shade con quanta più forza gli è rimasta, continuando a chiederli scusa, continuando a chiederli di perdonarla, se avrebbe mai, mai potuto farlo, se avrebbe mai avuto il perdono di suo cugino.
-Come vorrei non farlo, vorrei non concederti mai il mio perdono, e invece non posso non dartelo- la tiene stretta a se come fosse di porcellana e quasi sono gelosa, maledicendo me stessa per pensarlo soltanto, adesso che lei è qui bisognosa di affetto di abbracci e carezze io la sto maledicendo con la mente, solo perché lei adesso è stretta a Shade. 
Alzo lo sguardo e cerco di mogliorare la situazione, troppe lacrime non hanno mai fatto bene a nessuno -E tu?- Dico alzandomi da terra e spolverandomi la gonna 
-Non dici nulla? Non pensi di entrarci come tutti noi in questa storia?- Lo vedo come stringe i  pugni, le vedo le nocche quanto sono bianche e quanto rischiano di scoppiare, vedo la rabbia che c'è nei suoi occhi dopo questa mia domanda, vedo quanto dolore gli provoca e forse ho fatto un errore a domandarglielo.
-Cosa credi Fine? Che non me ne importi nulla? Non sono Shade, non sono suo cugino, non ho il coraggio di perdonarla, io sono solo....- non  gli permetto di finire quella frase del cazzo che la mia mano si disegna rossa sul suo volto, mi stringo il polso nella mano guardandolo - Cosa? Cosa sei?- Si tiene la guancia in maniera dolorante, gli frizza -Tu sei suo amico, tu sei nostro amico, tu l'hai sempre perdonata priuma di tutti a prescindere da ciò che le facesse!-
Urlo con tutta me stessa, mi giro verso Shade e sorrido, poi ritorno seria e lo guardo nuovamente in faccia -Tu dovresti solo ringraziarla per ciò che ha fatto per te, per me, per noi!- le braccia stese lungo i fianchi, le gAmbe semi aperte, lo sguardo duro e freddo 
-Lo so- due parole che mi colpiscono e sorrido in automatico, con quelle due parole a sprigionato tutto l'amore che provasse per lei.
-Allora se lo sai, perché? Perché non la perdoni?- La mia è una domanda che esige una risposta, una risposta seria.
-Vorrei farlo, ma...ma lei tornerebbe a farlo, tornerebbe a tagliarsi, ogni volta la perdono e poi, poi lei continua, si tagalia e piange, solo ora ha capito quanto stronza potesse essere Mirlo, lei lo sapeva, trovava solo il modo per soffrire prima- non urla, parla, sussurra e piange, mentre la guarda e lei fa lo stesso, precisamente lo stesso
-Non è...- tenta di smentire il tutto, ma non ci riesce, è vero è così, ecco perché Shade mi ha trattata male per così tanto tempo 
-E' vero- risponde Shade -Bright ha ragione, io ti perdono sempre, eppure...avevi promesso a Fine di smettere! E non l'hai fatto! Avevi promesso...- e lo stesso discorso si ripete.
-Basta! Piantatela!- Urlo hai due ragazzi, mi avvicino a Rein e la guardo con rabbia -Hanno ragione, guardami Rein, guardami cazzo!- Le urlo in faccia, mi guarda -Prometti, qui, difronte a me, Shade e Bright sopratutto che non lo farai più, che non ti taglierai più, che non farai sparire più i coltelli dala cucina. 
Ho sempre saputo che eri tu...però non pensavo che fosse per questo...- annuisce e si alza, sciacqua la ferita che le brucia, si mette al centro della stanza e ci guarda uno per uno 
-Lo prometto e stavolta è per sempre, e se mai tenterò di rifarlo, se mai mi taglierò ancora, allora...allora, non perdonatemi- io e Shade annuiamo, ma Bright nega 
-No, noi ti aiuteremo, noi ti impediremo di caderci ancora- le asciuga le lacrime, accarezzandole una guancia, mi avvicino a Shade e lo aiuto ad alzarsi, abbracciandolo con forza -E' tutto risolto vero?-  
-Si Fine è tutto risolto- risponde dopo un bel po' di esitazione, osservando Bright e Rein dietro di me, mi giro e li guardo sorridendo come una bambina, una luce li circondava, un bacio li circondava, un bacio dolce e caldo che esprimeva amore.
Faccio una tosse finta, per ricordarli della presenza di altre persone nella stanza, si staccano e si allontano di mille metri imbarazzati. 
Inizio a ridere trasportata dall'emozione di quel momento, seguita poi a ruota da tutti gli altri.
***
Io e Shade stavamo camminando in mezzo a gli alberi di un bosco, un bosco a noi molto conosciuto.
-Ti ricordi qiuando ci siamo persi da piccoli?- Mi chiede, annuisco ridendo come una matta, ervamo bambini e noi cinque ci eravamo persi
-Come potrei scordarlo?- 
Camminiamo per il bosco e incrociamo un albero, un cuore sopra intagliato "Fine + Shade + Rein + Altezza + Bright" i nomi scritti in una calligrafia incomprensibile, incoriniciati da un cuore. Poggio la mano sulla corteccia e due braccia forti e protettive si inpossessano della mia vita.
Un caldo bacio si posa sul mio collo, sulla mia pelle rosea, le sue labbra salgano su, fino ad'arrivare alla mia bocca, un bacio, un altro e un altro ancora, con trasporto continuamo a baciarci, le sue mani, dai miei fianchi passano al mio seno e le mie braccia si icnrociano intorno al suo collo, cadiamo a terra sdraiati, io sotto, lui sopra.
Le sue mani passano sotto la mia camicetta...
-NO!- Urlo io alzandomi a sedere spaventata, le immagini di quell'uomo che mi tocca ovunque, riaffiorano nella mia mente 
-I...io...scusa Fine, non avrei dovuto non sono passati che pochi giorni da quella volta e io- lo zittisco con l'indice e nego col capo.
-Tu non centri, ma in questo momento non sono invena di praticare nessun rapporto sessuale...io, non me la sento, quel giorno mi hanno quasi violentata, e la cosa ti assicuro Shade, non mi è piaciuta, ma ciò non sigifica che io non voglia più sentire le tue mani su di me, mi fanno piacere, ma no...non me la sento di fare sesso adesso...- annuisce, e ritorna a sdraiarsi sopra il mucchio di foglie arancioni che si erano create a terra 
-Cosa farai a natale Fine?-
-Boh...è ancora lontano- rispondo senza pensarci molto
-No...mancano due settimane e siamo a dicembre...l'autunno è quasi finito....- risponde, anche lui senza dare importanza a quelle parole.
Le foglie arancioni e gialle cadano da gli alberi che ci circondano cadendoci addosso e coprendoci, quando inizia a piovere.
Ci alziamo e iniziamo a correre per il sentiero che porta alla grotta dove da bambini ci siamo rifugiati quando ci eravamo persi.
-Guarda Fine! Ci sono ancora i disegni di Altezza!- Mi urla Shade vicino all'inizio della grotta, mi avvicino e li guardo, quei disegni erano bellissimi, ritraevano tutti noi in miniatura, una cosa meravigliosa da ricordare, continuo a guadare e noto delle foto -Shade!- Lo chiamo e correndo quasi preoccuapato viene verso di me
-Che succede?- domanda preoccupato
-Guarda! Le nostre foto!- Guarda nella mia direzione e gli si illuminano gli occhi
-Ti ricordi? Andavi in giro con la macchina fotografica a scattare centinaia di foto, non volevi dimenticarti di questo giorno- 
Passiamo le dita sopra varie foto e le mie si soffermano su una in particolare -Rein- il suo nome pronunciato in quella maniera fa veramnete male, come un vetro piantato nello stomaco
In quella foto veniva rappresentata Rein, in tutta la sua felicità.
Sorrideva come mai aveva fatto prima, gli occhi chiusi e la bocca tirata in un sorriso che partiva da un orecchio e finva all'altro un sorriso sincero, le braccia alzate, in quella foto l'avevo ripresa mentre saltava -
-Guarda questa- mi giro e vedo due faccie piccole, piccole arrabbiate -Ti ricordi?- 
Annuisco, la foto ritrae lui e Bright sporchi di fango in tutta la faccia, che mi guardano arrabbiati, ricordo, non volevano che scattassi quella foto e mentre tentavano di togliermi la macchina, si scattarono la foto da soli, in un'altra invece c'era Altezza in punta di piedi che disegnava se stessa con un elgante vestito bianco in compagnia di Auler davanti ad una chiesa e nell'ultima c'ero io.... che mostravo la mia lingua all'obbiettivo con Altezza accanto che sorrideva come una pasqua.
Mi passo una mano tra i capelli sciolti e baganti, a quel tempo eravamo così...così allegri...mi guardo addosso, sento freddo...cerco di riscaldarmi con le braccia ma mi è impossibile 
-Hai freddo?- Annuisco e lo vedo allontanarsi infondo alla grotta per poi tornare con del legno tra le braccia -Facciamo del fuoco- prende l'accendino dalla tasca e accende il fuoco 
-Quando smetterai di fumare?- 
-Mai, dolcezza- risponde con sorriso beffardo, accendendosi una sigaretta tramite il fuoco e soffiandomi il fumo in faccia.
-Idiota- mi avvicino al fuoco e mi scaldo, prendo il cellullare e guardo l'orario -E' tardi...- sussurro -Sono le 18:30, mamma sarà in pensiero, sarei dovuta essere a casa mezzora fa-
Mi prende il cellulare di mano e manda un messaggio a mia madre "Mamma, sono a casa di un'amica, scusa se non ti ho avvertita prima, ma è stato tutto improvviso, stasera viene Shade a cena" ecco cosa ha scritto e inviato -Rimani a cena?- Fa un cenno di si col capo -Rimani a dormire?- La mia è una preghiera, un desiderio, non una semplice domanda o richiesta -Certo, se è quello che vuoi- mi bacia il sorriso, nel vero senzo della parola.
-Ti amo- mi stacco immediatamnte da lui -Non me lo avevi ancora detto -Beh, prima o poi avrei dovuto dirtelo no?- Mi prende i capelli stringedoli delicatamente e avvicinando l mie labbra alle sue, riprendendo a baciarmi.

Angolo Autrice:

Ciao!! Scusate il ritardo! Comuqnue con questo capitolo volevo ringrazziare tutte le ragazze che hanno messe la ff tra le ricordate, le preferite e le seguite, e poi chi continua a recensire e anche i lettori silensiosi.
* e ** Sono dialoghi che appartengono al film "Kill Your Darlings" di John Krokidas.
Spero che ci sia qualcuno pronto a recensire questo misero capitolo!!

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Capitolo 6
*** Il mio riflesso. ***


Capitolo 6
Il mio riflesso.


La vera felicità costa poco; 
se è cara, non è di buona qualità
.

                      François-René de Chateaubriand.



Suoniamo alla porta di casa e mia madre ci apre la porta felice Rein è già a tavola che aspetta di magiare già da un po', fulminando me e Shade con lo sguardo -Finalmente siete arrivati! Non vedevo l'ora di mangiare!-
Ruggisce mia sorella iniziando a mangiare il suo riso con la zuppa di miso
-Forza che aspettate?- Domanda mia madre mettendosi anche a lei a tavola e iniziando a mangiare, ci sediamo accanto per non dare troppo nell'occhio, se ci mettessimo a sedere l'uno davanti a l'altro, probabilmente ci guarderemmo troppo, facendo capire qualcosa -Era tanto che non mangiavi qui- rivela mia madre. 
-E' vero zia, e non puoi immaginare quanto mi dispiaccia, davvero. La tua cucina è insuperabile- risponde il mio ragazzo dopo aver ingoiato il pesce della mamma 
-Vedo che sei sempre il solito leccapiedi- scoppio a ridere insieme a mia sorella per la grande verità detta 
-Che vi ridete!- Ci riprende Shade offeso.
-Su ragazze non ridete di vostro cugino- Quella parola mi fa nascere mille pensieri nella mente, mio cugino. 
Avrei voluto gridarlo hai quattro venti che Shade er il mio ragazzo, ma non potevo sotto quell'aspetto era impossibile, noi eravamo cugini e come avevo detto a Shade a scuola, non mi impotava, non me ne fregava nulla, però nasconderlo, non ci avevo pensato sarebbe stato difficile.
Dievento triste tutta ad un tratto e mia mamma mi guarda preoccupata, interrompendo le risate avvenute tramite altri discorsi -Cosa c'è Fine? Qualcosa non va?-
Alzo la testa di scatto ridestandomi dai miei pensieri, nego con la testa -No, no...è tutto apposto, non è nulla...- Con la coda dell'occhio vedo mia sorella e Shade che mi guardando preoccupati, ma io sorrido ad entrambi falsamente provando a convincerli, il problema è che Rein è un esperta in sorrisi falsi, infatt il mio ha capito che è uno di questi.
Finita la cena ci dirigiamo tutti nelle nostre stanza, Shade va in quella degli ospiti a mettersi il pigiama che gli aveva dato mia madre mentre io e mia sorella facciamo lo steso, finito di prepararmi mi pettino i capelli, ma mia sorella entra nella mia stanza, mi prende per un braccio e mi porta in quella di Shade che si era appena cambiato 
-Che c'è?- Domanda curioso nel vederci li.
-Parlate io torno in camera mia- Rein esce di nascosto dalla camera ed io e Shade ci guardiamo
-Cosa ti è preso a tavola?- Mi domanda sdraiandosi sul letto e facendomi segno di seguirlo
-Nulla, pensavo a noi due- rispondo accontentandolo e sdraiandomi accanto a lui abbracciandolo.
-E a cosa di preciso?-
-Al fatto che tra un po' non riusciremo più a nasconderci- mi accarezza i capelli e unendo le nostre mani.
-Se quel giorno arriverà noi due staremo comunque insieme-
-Qui in Giappone, le relazioni incestuose non dovrebbero essere considerate malate, come nelle altre nazioni, però, alcune persone pensano sia sbagliato, io no, io non credo lo sia- 
Chiudo gli occhi e appoggio la mia testa sul suo petto, sentendo il suo cuore battere all'impazzata, ma non credete, anche il mio batte come il suo.
Dopo una lunga chiaccherata mi addormento abbracciata a lui.
-Fine- un sussurro dolce mi arriva all'orecchio svegliandomi -Fine, ti convine andare di la se non vuoi essere vista qua-  sbuffo annoiata e arrabbiata, primo perché dormivo benissimo e secondo perché volevo davvero tanto dormire con lui.
-Senti domani portiamo Rein dove siamo stati oggi ok?-
Annuisce e prima di lasciarmi andare mi bacia focuosamente.

 
****


-Rein alzati!!- Urlo sbattendo i pugni con forza contro la porta della camera di Rein 
-Ma chi è che fa tutto questo macello!- Urla Shade assonnato tenendosi le mani -Dormivo così bene- continua poi biascicando.
-COSA! Tu dovevi essere sveglio già da dieci minuti, ti ho chiamato dieci minuti fa!-
Shade mi guarda spaventato e corre in camera sua a cambiarsi, mentre Rein non da ancora segni di vita, vuoi vedere che quella scema si è addormentata con le cuffie?-
Predo la chiave dalla mia porta, che la sarratura poi è la stessa, facendo muovere la mia chiave dentro la serratura, faccio cadere la sua a terra in un tonfo acuto, per poi aprire la porta con furia e rimanendo sconcertata.
Quella che mi si presenta davanti a gli occhi non è una Rein sempre bella e curata...ma...
-Oddio...è un mostro- sussurra Shade accanto a me sconcertato
-Già- Rein dormiva con le cuffie alle orecchie, la testa che toccava il pavimento, la bocca spalancata, un rivolo di bava che le usciva da esso, il calzino rosa mezzo tolto e i suoi capelli che di solito sono tenuti con cura, adesso sembrano una criniera di leone.
Le tolgo le cuffie dalle orecchie e la chiamo nuovamente.
-Si che c'è?- Risponde alzandosi e mettendosi a sedere sul letto stropicciandosi gli occhi.
-Vestiti ti portiamo in un posto, ma mettiti comoda-
Annuisce e si prepara, così come me.
Entro nella stanza e mi metto dei leggins neri, le converse bianche e una maglietta larga a monospalla bianca con al centro un girasole, con un leggero trucco argenteo.
 Rein esce dalla stanza con le converse grige, un pantalone nero di stoffa, a pinocchietto, una maglietta a maniche corte color pesca e un berretto anch'esso nero, i capelli legati in una coda bassa con un trucco azzurro, quasi bianco, sugli occhi e un po' di lucidalabbra.
Shade mi guarda imbambolato gli passo accanto e gli sussurro -A dopo i complimenti, amore mio-
Usciamo di casa e dopo esserci allontanati un po' da li, inizia a farmi diecimila complimenti -Sei bellissima! Stupenda, meravigliosa-
-Ho capito! Ma chiudi la bocca ho ti entrano le mosche dentro!-
Rein scoppia a ridere, amo vederla ridere, se un tempo la odiavo, adesso la amo! Si non sono proprio coerente con ciò che faccio e dico, ma non pensavo di potere volere così bene.
E' proprio vero che capisci di tenere alle persone solo dopo che lei hai perse, ed io ero vicina, ero davvero vicina alla perdita del mio riflesso, Rein...
Dopo un po' che camminiamo arriviamo alla grotta della giornata precedente.
-Fine, ma questa!- I suoi occhi brillano dalla felicità, dall'emozione.
Entra dentro e ci trova tutto.
-I disegni di Altezza! Le tue foto!- La vedo chiudere gli occhi e sedersi  a terra -Non pensavo che ci sarei mai tornata!-
Si alza in piedi di scatto -Guarda qua Fine, questa sono io- dice indicando il disegno di Altezza, quel diesgno ritraeva lei accanto a Bright mentre entrambi si facevano la linguaccia e i loro sguardi sorridevano.
-Tante cose sono rimaste hai visto?-
Sfiora le foto e incontra la sua foto -Com'ero...-
-Felice- continuo io per lei -Già, vorrei tornare indietro nel tempo per non commettere gli stessi errori, e rimanere così innocente-
Nego col capo -Sarebbe la stessa cosa, non si può cambiare ne il presente ne il passato, ma il futuro si, lo si può decidere, e tu Rein, lo stai già cambiando- Mi abbraccia, ma non per piangere, ma così, tanto per fare...per ridere.
Ricambio l'abbraccio e ridiamo insieme sotto gli occhi ammaliati di Shade.

 
****

 
Passò una settimana da quella giornata passata nel bosco.
Questa mattina io e Rein dovevamo incontrarci con Shade, Altezza, Auler e Bright davanti alla fermata dall'autobus più lontana.
-Fine!- gridò Shade a squarciagola mentre correva con il braccio alzato per farsi notare.
Mi giro di scatto, le mani che stringono un cestino da Pick Nick, il mio vestito verde smeraldo a top che si libra nel cielo, facendo intravedere anche se una minima parte le mie mutande bianche e i capelli legati in una coda bassa e laterale che seguono il mio corpo elettrizzato come me, accogliendolo poi con una bacio pieno d'amore.
Rein a differenza mia sorride leggermente, continuando a guardare i suoi bracialetti sperando che nessun taglio si notasse e ogni tanto guardando al contempo ai lati della fermata sperando in lontananza di intravedere Bright o almeno Altezza sperando che arrivasse in sua compagnia.
-Non c'è- sussurrò piano dopo che quella fu la quarantesima volta che guardava
 -Altezza ha detto che veniva, che non si sarebbe mai persa questo Pick Nick, vedrai che se viene lei, verrà anche lui- gli rispose mettendole una mano sulla schiena e sorridendole, Shade annuì e le sorrise tirando su il pollice.
-Ehi ragazze!!- Urlava Altezza, accompagnata da Auler che teneva per ordine della bionda un cestino in mano
-Bright?- Chiese Rein appena la vide 
-Come non è qui? E' uscito di casa prima di me, pensavo fosse già qui-
Rein si preoccupò in mediatamente, stringendo il fondo del suo abito bianco pallido fino a stropicciarlo -Non credi che gli sia successo qualcosa vero?-
Altezza la guarda male, come a volerla fulminare -Adesso lo chiamo così ti faccio vedere che sta bene Rein!-
Altezza sta per prendere il cellulare quando il telefono le squilla in tasca -Sarà lui?- chiedo speranzosa -No, mia madre- dice rispondendo al telefono.
Una voce preoccupata arriva tramite il cellulare...come lo so? Altezza sta piangendo, sta piangendo lacrime talmente amare, da farla cadere a terra, sul cemento del marciapiede tutto distrutto e sgretolato dal tempo passato, i suoi ginocchi iniziano a sanguinare ricoperti da piccoli taglietti superficiali, il cellulare le scivola di mano, ma la sua posizione non cambia, così come la sua espressione, lo sguardo fisso nel vuoto, gli occhi di chi ormai a perso tutto -Non è possibile- sussurra ripetutamente, mi avvicino a lei, prima lentamente, poi con uno scatto fulmineo l'abbraccio, lei tenta di liberarsi, come quando era piccola, se piangeva l'unica cosa di cui aveva bisogno era un abbraccio, ma non voleva mai riceverlo da nessuno, troppo orgogliosa per questo.
Continua a darmi leggere spinte sulla pancia continuando a piangere, e se prima piangeva lentamente, silenziosamente, adesso piange disperata sotto i nostri occhi, i singhiozzi sono rumorosi, sono talmente alti da parere urlati.
-Calmati- le sussurro stringendola a me e accarezzandole i capelli ricci e morbidi -Calmati e dicci cosa è successo, di istinto mi abbraccia forte stringendomi il più forte possibile -Bright! Bright, Bright!!-
****
Angolo Autrice:
Ciao ragazze, scusate per gli errori che troverete nel capitolo ma purtroppo non ho potuto rileggere, e in più cosa vi aspettate al 1:48 di mattina? Comunque spero di avervi incuriosito con questo finale o almeno spero che vi abbai dato uno stimolo in più per leggerla.
Comunque volevo ringraziare tutte le persone che hanno recensito e che hanno messo la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate.
Beh che dire recensite mi raccomando, in fondo anche se critica, una recensione non ha mai fatto male a nessuno.

Un bacio e a presto.
                 LoveAnimeManga89.

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Capitolo 7
*** Ospedale (Parte I) ***


Capitolo 7
Giornata all'ospedale I


L'amore è birichino e imprescindibile 
come un bambino. 
Entra nella tua vita senza chiederti il permesso 
e ti riempie il cuore di fiori anche se non è primavera. 
E' un sentimento che non conosce nè età nè tempo, 
a volte ritorna al passato per darti un'altra opportunità. 
Non cercare di capirlo. 
L'amore non si ragiona, semplicemente si vive.

                                             -Rebelde Way-


Altezza era ancora la a piangere, il cellulare ormai rotto accanto a lei, le sue ginocchia sanguinanti e le mie braccia ad avvolgerla, mentre le lacrime percorrevano il suo volto, e lei, giustamente, non faceva nulla per fermarle.
-Bright- continua a ripetere, ora più calma. Rein con lo sguardo preoccupato continua a pensare e a guardare il vuoto, ha paura, l'abbiamo tutti.
-Una macchina....Bright è a l'ospedale...- queste furono le uniche parole di Altezza.
Le gambe di Rein cedono mentre sviene ed Auler la prende prima che possa cadere a terra.
Shade è triste, erano amici prima di litigare...a casua mia.
-Andiamo- dico con decisione nella voce e guardando tutti -Forza ragazzi andiamo a l'ospedale-
Altezza annuì, si alzò da terra, ma le ginocchia le fanno male.
Shade si abbassa davanti ad Altezza, facendole segno di mettersi sulla sua schiena, Altezza annuisce ancora con le lacrime a gli occhi.
Vedo Auler avvicinarsi ad Altezza e donarle un dolce bacio sulle labbra.
-Ok ragazzi, ma qui ci sono io, se non vi spiace, pomiciate un'altra volta- disse Shade ironico, un po' per sdrammatizzare e far tornare il sorriso alla ragazza bionda.
*
Dopo un po' che camminiamo Rein si sveglia -A-Auler?- Sbatte gli occhi sorpresa, gi giriamo tutti a guardarla, e lei posa gli occhi su Altezza, scende velocemente dalle braccia di Auler  e si scusa con Altezza -Io, scusa Altezza, sono un essere spregevole! Perdonami- Altezza le posò una mano sulla guancia e sorrise -E di che? Siamo amiche no?-
Rein sorride annuì felice.
-Ok, ma adesso vorrei andare da Auler, sapete com'è...- dice tentando di apparire felice, ma la sua voce è ancora rotta da un pianto inesistente in quell'istante.
-Come desidera- dice Shade con un sorriso amaro e passandola sulla schiena di Auler, che le bacia la guancia-
Arrivati ci fiondiamo dalla prima infermiera che troviamo -Stiamo cercando Bright!- Urla quasi Altezza, scendendo dalla schiena di Auler, continuandosi a reggersi a lui per le gambe.
-Bright?- Domandò l'infermeria confusa -Bright Jewel- ripeté Shade.
A l'infermiera si illuminano gli occhi -Siete suoi parenti?-
Altezza annuisce -Sono sua sorella, loro sono nostri amici e lei... è la sua ragazza, pretendiamo entrambe di sapere come cavolo sta mio fratello!-
L'infermiera fa una smorfia di disappunto e dispiaciuta -Mi dispiace, ma possono entrare solo i familiari, quindi, mi dispiace per voi- dice guardandoci da cima a fondo -Ma non potete entrare-
Rein sbatte gli occhi incredula sendendosi sulla prima sedia che trovò.
-Come starà?- Si continua a chiedere -Cosa gli è successo?- Domanda poi al'infermiera che abbiamo di fronte -Un incidente, una macchina l'ha buttato sotto, il problema, è che il conducente dev'essere stato ubriaco, perché ci è passato sopra, quindi c'è la possibilità che non si ricordi chi sia, comunque adesso lo stiamo tenendo sotto controllo, dobbiamo operarlo a perso molto sangue- 
ù-E se non funzionasse l'operazione?-
-Andrà in coma molto probabilmente...o peggio morirebbe-concluse infine la donna dai lunghi capelli neri, guardandoci con un sorriso amaro e poi andandosene.

-La memoria...coma...morte- sussurrarono Altezza e Rein contemporaneamente. Mi sedetti vicino a Rein che mi abbracciò con tutta la sua forza, proprio adesso però non poteva accadere, perché mai?
Cosa aveva fatto quella ragazza per meritarsi una vita tanto schifosa?
Cazzo, perché la mia sorellina doveva rimetterci per tutti, sempre e comunque?
Perché doveva rimetterci sempre lei?
La strinsi con forza mentre lei continuava a piangere e Altezza abbraccia Auler che piange silenziomente, Altezza ha lo sguardo fisso nel vuoto mentre le lacrime le rigano il volto, è..è la scena più malinconica che ho mai visto, la mia migliore amica soffre come un cane ed io non posso aiutarla.
-Cazzo- sussurra Shade che è seduto accanto a me, già c'è anche lui che nonostante il periodo in cui si sono odiati, si volevano molto bene, e adesso eccomi qua, a soffrire come un cane a non poter fare nulla ne per il mio migliore amico, ne per la mia migliore amica, ne per mia sorella e nemmeno per il ragazzo, che intanto aveva lo sguardo fisso a terra, le mani tra i capelli cobalto mentre alcune lacrime cadevano a terra silenziose.
Rein si scosta da me e si rannicchia su se stessa piange do ancora più forte, a quel punto mi giro verso Shade che mi guarda negli occhi, sono tristi spaventati, come i miei, continuo a guardarlo e in quel momento sento di poter permettermi di piangere.

Lo abbraccio bagnando la sua camicia di lacrime, le sue forti braccia mi stringono, le mie dita stringono la sua camicia la mi faccia nascosta nel suo petto -Perché? PERCHE'?- o dico ad alta voce, ma non urlo, anche se può sembrare.
Mi da un bacio sulla nuca e sento le sue lacrime bagnarmi in testa, alzo il volto e lui mi sorride amaramente, piange.
Appoggio la testa sulla sua fronte -Piangi, sfogati, amore mio- gli sussurro all'orecchio -Sarebbe stupido dirti di non farlo- finisco poi. E lui come se il mio fosse stato un ordine mi abbraccia dalla vita e appoggia la testa sull'incavo del mio collo piangendo, sfogandosi, così come e me gli altri. 
Rein ancora piange, rannicchiata su stessa piange, con lo sguardo spento, come se non stesse guardando nulla, come se fosse morto.

Alza  la testa dalle ginocchia e la inclina, continua a piangere, gli occhi non espressione ma il resto del suo corpo si.
-Signorina può entrare...e per questa volta può entare anche qualcuno con lei.
Altezza si asciugò gli occhi, ancora lo sguardo fisso negli occhi -Rein, andiamo?- Domanda avvicinandosi a Rein, che piano piano riacquista colore a gli occhi e Altezza sorride a quella vista, la prende per mano e si dirigono entrambe verso la stanza.
*
-Sono uno stronzo!- Sento urlare dal mio fidanzato. Ormai siamo fuori da l'ospedale, non sappiamo cosa fare, se stiamo li dentro non possiamo fare niente, nemmeno piangere, disturberemmo.
Auler è seduto a terra  anche lui è triste ha pianto fin'ora.
-PIANTALA!- Urlo con quanto più fiato ho in gola -Non darti dello stronzo! Anche se vi siete allontanati, non è colpa tua!- Gli urlo andando ad abbracciarlo, lui contraccambia l'abbraccio, quando sentiamo dei pianti -Altezza!-
Urlo andandole incontro -Rein?-
-E' dentro, devono operarlo tra un quarto d'ora e lei è voluta rimanere là...penso sia meglio lei di me, Bright ha bisogno di sentirla vicina adesso- Io annuisco e la cullo  tra le mie braccia -Come stava?-
-Sanguinava- una parola, ma una risposta esauriente, le bacio la nuca e continuo a cullarla -Tu non mi abbandonerai come lui e...- non la feci finire di parlare.
-No, non ti abbandonerò, ne io, né Bright, noi ti abbandoneremo e lui- dissi toccandole il cuore -E' ancora qui, nemmeno questa persona qui ti ha mai abbandonata-
Auler a quella affermazione abbassa lo sguardo, sa di chi parliamo.
Appena vediamo Rein uscire ci fiondiamo da lei, piange poverina e ci racconta di come sta Brght -Era bianco, avorio. Freddo come il marmo, sembrava morto, ma il suo core continuava a battere...adesso lo stanno operando- sospiro forte e mi stiracchiai -Andiamo, entrerete ragazze, quando la luce verde sarà accesa fino adall'ora non dovrete piangere, se non di gioia nel sapere che la luce di quella fottutissima porta sarà verde!-
Loro annuiscono e mi seguono ci mettiamo la davanti e aspettiamo, aspettiamo, ore, minuti, secondi.
Quando sorpresi, alziamo lo sguardo verso la luce è...Impossibile.

****
Angolo Autrice:

Secondo voi di che colore sarà la luce? Rossa o verde? Magari è spenta...oppure no...beh comunque spero di avervi incuriosito e mi dispiace davvero enormemente per questo ritardo micidiale!
Già che ci sono ne approfitto per ringraziare tutte le ragazze che commentano, che mettono questa mia ff tra le preferite, le ricordate e le seguite. Non so davvero come ringraziarvi ^-^.
Spero solo che questo capitolo vi sia piaciuto anche se è un po' triste...

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Capitolo 8
*** Giorno all'ospedale ***


Capitolo 8
Giorno all'ospedale II

La luce...La luce...
Vi giuro che non riesco nemmeno a pensarlo, troppo è il dolore.
La luce è...rossa.
Non so come sia la mia faccia, riesco solo a vedere quella di Rein e Altezza. 
Aveva perso anche lui, aveva perso anche Bright.
-Rein...- sussurro, ma lei non mi sente, fissa la luce, è rossa, figuratevi che io non riesco ancora a crederci.
Eppure, è li, davanti a me, quella luce...la sto guardando, ma...non può.
Bright non può essere morto.
Un urlo, in tutto quel silenzio, il mio.
Ho le gote rigate dalle lacrime, frizzano.
-Altezza...- Mi fiondo verso di lei e l'abbraccio. Perché non verso Rein?
Lei è mia sorella, lei ha perso l'amore della sua vita, Altezza ha Auler, Rein nessuno.
Vi sbagliate se davvero pensate  questo. Rein a se stessa, è mia sorella gemella, la mia vicinanza la farebbe morire dentro, e...Altezza ha sofferto, ha sofferto per la perdita di chi amava e ora anche per quella del fratello.
I suoi riccioli mi solleticano le guance, mentre un urlo, più forte, più devastato del mio esce dalle sue piccole labbra.
-NOOOO! NO! PERCHE'! PERCHE'!- Si agita tra le mie braccia.
I medici escono, Bright era lì, sotto il lenzuolo bianco.
Altezza corre verso di lui e alza il lenzuolo, un altro urlo -BRIIGHT! PERCHE'!-
La vedo cadere a terra, davanti a me, le ginocchia rosse, i capelli appiccicati al viso, le mani aggrappate al lettino, delle macchie a terra. Le sue lacrime.
Auler si alza e l'abbraccia, non sa cosa dire, non può dire nulla.
Shade si alza, e va verso Rein, mi sento sola, vederlo andare da lei, mi fa male.
Mi odio, perché in un momento simile io riesco ad essere ostile nei confronti di mia sorella, sono disgustosa e me ne rendo conto.
Ma vederlo là, a consolare Rein, ad abbracciarla, a stringerla, invece di stringere me...io la sto odiando, ora che ha perso il suo unico amore, io la sto odiando, se non faccio schifo io...
Vado verso Bright, non riesco a credere che lui sia morto, non posso, non voglio farlo.
Metto una mano su suo viso, gli accarezzo la guancia e piango, piango più di prima -Bright! Non puoi, non puoi abbandonarci, non puoi lasciarci così!-
E' così freddo.
La bocca semi aperta, gli occhi chiusi, il volto bianco come il lensuolo che poco prima lo copriva, i capelli splendenti erano spenti.
Lui era spento.
Usciamo dopo tanto dall'ospedale, i genitori di Aletzza ci accompagnano a casa, Altezza immersa nei singhiozzi, come la madre, il padre aveva il volto scuro, lo sguardo triste, non piangeva, doveva dare forza alla madre e alla figlia, non poteva permettersi di piangere.
Che stupido, credo sia stupido da parte sua, perché doveva piangere come tutti, sapete...anche Shade ha pianto, vorrei stringergli la mano, ma non posso, ora stra stringendo quella di Rein.
Anch'io sono triste, anche io sono devastata, non solo lei...perché a me non mi consola?
Perché sto pensando all'odio che provo per mia sorella, proprio ora? Ora che Bright è morto? Perché sono così egoista
Perché piango per l'odio e lo schifo che provo per me stessa e non per Bright? E non per lui ora che l'ho perso? Ora che ho perso il mio migliore amico, meriterei io di morire, tanti mi piangerebbero, lo so, ma non dovrebbero...infondo non sto pensando nemmeno più di tanto a Bright.
Non so quante di voi lettrici mi ami in realtà, io mi odio, mi provoco schifo da sola
Chiudo gli occhi e appoggio la testa al finestrino dell'auto.
Quando li riapro sono in camera mia sul letto, come una stupida devo essermi addormentata.
-Shade! Non può...non può essere, l'ho perso! Ho perso il mio unico e vero amore! Ormai l'ho perso...- 
Piango, Bright, abbiamo perso Bright, e solo ora che sento la sua voce, voglio che Shade la stringa a se, Perché solo ora mi rendo conto che potrebbe succederle qualcosa.
Entro nella sua stanza, e i capelli ballano quando spalanco la porta, singhiozzo con forza e abbraccio Rein, mentre Shade stringe entrambe.
Bright è morto. E' morto, morto.
Ora vivrò per sempre una vita senza Bright.
Oh Rein, il mio ultimo pensiero di quella giornata, credo sia questo..

**

Provate ad immaginare dove sono, beh..sono nella grotta, sono scappata in realtà.
Non riuscivo più a sopportare di sentirmi dire:
-Non piangere-
-Non essere triste-
-Lui sarà sempre con voi, nei vostri cuori-

Quando mi importa di averlo nel mio cuore, se non posso sorriderli? Se non posso abbracciarlo?
Ora come ora voglio solo il suo di abbraccio, e quello di nessun altro!
Mi alzo da terra, il pantaloncino che avevo si è stropicciato tutto e si è sporcato di terra, appoggio la testa vicino ad una foto.
Ritraeva me e Bright, era una delle poche in cui c'ero anch'io.
Sorrido, siamo così carini, mi sposto i capelli dietro l'orecchio e la stacco.  mi ero ripromessa che non avrei mai staccato una foto che era appesa qua...
Mi risiedo a terra, la testa appoggiata al muro che continua a battere e le lacrime che cadano copiose sulla fotografia e a terra
-BRIGHT!-
Urlo, fa male perdere qualcuno a cui si tiene, sapete? Fa veramente male.
Chiudo gli occhi e torno a quel giorno, al giorno della grotta.
Una piccola me correva spedita verso Bright.
-Bright! Bright!-
Urlavo a squarciagola, lui si girò, mi guardò e sorrise -Dimmi Fine, cosa c'è?-
Il suo sorriso era così bello, è sempre stato bello, caloroso, accogliente...
-Fine, possibile che urli sempre?-
Gonfiai  le guance, Shade era una vera e propria palla al piede.
Lo colpii con un calcio sulla coscia e mi scusai subito dopo quando lo vidi triste a causa mia.
-Scusaaa!- Stavo per piangere, ma Bright e Shade mi abbracciarono e così risi e sorrisi
-Tranquilla- dissero insieme.
-Bright, la fai una foto con me?- 
Bright mi prese sulle spalle e Shade ridendo ci scattò quella foto, stava ridendo talmente tanto che la foto venne un po' mossa.
Ricordo ancora il motivo per cui lui rideva. 
Avevo la faccia sporca di cioccolata, e rideva perché io non me ne ero accorta.

Una mano grande mi tocca la spalla, il suo profumo.
-Shade- sussurro continuando a guardare la foto, non riuscivo ad alzare lo sguardo, mi era impossibile.
La mia maglietta rosso sangue è bagnata dalle mie lacrime, e senza che me rendessi conto si è messo a piovere.
L'odore della terra bagnata invade le mie narici e piango ancora di più. 
Il giorno in cui scattammo quella foto pioveva! Pioveva a dirotto.
Shade mi sta stringendo e io sto singhiozzando.
-E' morto, è morto!- Urlo, strepito, singhiozzo, mi divincolo dalla sua presa e urlo ancora.
Sento la spalla bagnata, sta piangendo, Shade sta piangendo e nonostante tutto mi ha cercata per consolarmi...
La sua mano stringe la manica della mia maglia, mentre sento le calze rompersi ad ogni mio spostamento per lo strusciarsi a terra.
Lo stringo a me il più forte possibile e lo stento sussurrare -Come ho otuto odiarlo...-
-L'ho perso...e per sempre 'stavolta-
Lo stringo sempre più forte ed entrambi iniziamo a singhiozzare, perché entrambi abbiamo perso il nostro migliore amico.
Perché anche se entrambi non lo avevamo mai detto, Bright Jewell era il nostro migliore amico.
Già era...


Angolo Autrice:
Lo so, avete tutto il diritto di odiarmi, l'ultima volta che ho pubblicato è stato nel 2014...
Non merito di essere scusata, e se volete potete anche non leggerla, vi capirei, continuo a scusarmi e a sperare in qualche recensione.
Il prossimo capitolo verrà pubblicato domani e sarà un capitolo un po' speciale.

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