Glicine ma Tiglio

di ireat
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Glicine ma Tiglio ***
Capitolo 2: *** Domani il mare ***
Capitolo 3: *** Domani piove ***
Capitolo 4: *** E' notte ***
Capitolo 5: *** Tempesta ***
Capitolo 6: *** Addio all'estate ***



Capitolo 1
*** Glicine ma Tiglio ***


Glicine ma Tiglio

Glicine ma Tiglio

 

E' un suono

che gioca nell'aria

una danza precaria

scivola

cade

si rialza

sobbalza.

E' un suono

che mi gira in testa

e come tempesta

scuote

percuote

e attenzione riscuote.

E' un suono

che mozza il respiro

un sospiro

ed il gioco è così.

E' un suono

sussurro

mormorio

bisbiglio

soave

ch'è glicine ma tiglio

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Ecco la prima di una raccolta di poesie. Come si può facilmente notare le rime non seguono uno schema preciso, perché non era questa mia intenzione.

Sembra incredibile, ma la poesia ha un senso ben preciso, determinato dall'ultimo verso (che è anche il titolo). E' molto importante per capirne il senso contorto notare la frase più volte ripetuta...se qualcuno riesce a capire cosa intendo e quindi ad interpretare l'ultima frase...è veramente un genio, perché finora non ci è riuscito nessuno e ho sempre dovuto spiegare il significato...

Ireat^^ 

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Capitolo 2
*** Domani il mare ***


Domani il mare

Domani il mare

 

Sola

in questa spiaggia

deserta, affollata,

quieta, assolata.

Sola,

sotto il sole

che scalda la mia pelle

biancastra,

l'aria salmastra

profumo di mare.

Ancora

percorro la strada

giallastra,

l'aria dolciastra

e vedo nel cielo quel sole

cocente

quell'anima ardente.

Sorrido

odo i gabbiani

profani

volteggiano in aria.

Odo il grido leggero

un pensiero

"Eccolo arrivare"

in lontananza

Domani il MARE

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Eccomi nuovamente qui con un'altra poesia!

Rispondo ai commenti:

BLU REI: tranquilla, spiegherò subito il significato di questa poesia.

MeMediesima: effettivamente il significato è un po' contorto, lo ammetto, ma in fondo anche la mia mente è contorta quindi...

Celestellina: COMPLIMENTI!!!! sei la prima che lo capisca! Già, mi riferivo proprio alla differenza fra la pronuncia di "gli" in glicine e in tiglio. Mi è venuto in mente pensando a quanto sia strana e complicata (ma indubbiamente bellissima) la lingua italiana.

Il significato era, come dicevo contorto, e forse qualcuno di aspettava qualcosa di diverso e ne è rimasto deluso (sorry). Mi è venuta in mente che ero sotto il sole, appena uscita dall'ospedale perché mi ero fatta bruciare la verruca (ahia!) e c'era un sole talmente forte che dovevo tenere gli occhi chiusi. Così, ascoltando il silenzio della mia città e ripensando al glicine che c'era nel giardino delle elementari, mi è venuto in mente. All'inizio non era "tiglio" ma "giglio". Poi ho pensato che, essendo il tiglio e il glicine due alberi, avrebbe reso meglio.

In questa poesia invece (che tra l'altro è stata scritta ben prima) non ci sono significati nascosti, ma se qualcuno dovesse coglierne uno...ben venga! E' sempre bello ascoltare diverse interpretazioni della stessa poesia/racconto/opera ecc perché ci dimostra quanto tutto sia relativo se si ha a che fare con la mente umana.

Chiusa parentesi filosofica. A presto!

Ireat^^

PS: a chi fregasse, la poesia l'ho scritta a miramare (veneto) perché lì ho trovato l'ispirazione il 1 giugno 2008. Ma ovviamente a nessuno fregherà dove l'ho scritta.

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Capitolo 3
*** Domani piove ***


Domani piove

Domani piove

 

Quiete

ogni dove non odo

rumori

pensieri

gli uccelli ciarlieri

non cantano più.

Soffia il vento

l'erba sussurra

azzurra

il sole non brilla.

Silenzio

profondo ed inquieto

ma lieto

le anime immonde

gioconde

l'attendono già.

E l'aria mormora

mormora il cielo

gli uccelli bassi

le nuvole folte

la sento ogni dove

lo so

Domani PIOVE

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Questa è stata scritta lo stesso giorno di "Domani il mare" e quindi nello stesso luogo. Infatti nell'aria c'era uno strano odore, come se stesse per piovere. Già, era proprio un odore di pioggia. Ma stranamente non ero triste, non temevo di rovinarmi la giornata al mare, anzi. Adoravo quell'odore e speravo quasi scendesse una leggera pioggerellina o uno di quei temporali in cui senti la forza della natura alla ribalta.

Fine psicanalisi della mia mente bacata.

Non mi pare di aver nascosto fra i versi significati nascosti se non quello che sentivo da dentro il cuore (o lo stomaco, di anatomia non me ne intendo molto, ma conoscendomi do più importanza al mangiare che ai sentimenti, spesso. Insomma, a stomaco vuoto si tende a fare cazzate...) Come al solito diverse interpretazioni sono gradite e se doveste trovare eventuali errori non abbiate pietà e segnalateli pure *me lapidata dagli errori*.

Ora vado a rivoltare i cassetti della mia camera alla ricerca di un'altra poesia sul genere...

Addioooooooooo

Ireat^^

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Capitolo 4
*** E' notte ***


E

E' notte

 

Cresce

la luna

scivola

quieta nel cielo.

Il mio sguardo

sottile,

servile

è il buio 'sta sera.

Corrode

il mio cuore

il silenzio,

l'assenso

di un mondo assopito.

Si accendono

pian piano le stelle

'si belle

lontane lassù.

Si contendono

l'orsa e la lince

il dominio

in infinite lotte

e nell'immensità

E' notte.

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eccomi di nuovo nel mio angolino.

Premesso che l'orsa sarebbe l'orsa maggiore e la lince è una costellazione che (se ricordo bene) è situata relativamente vicina all'orsa maggiore.

Questa poesia l'ho scritta la notte prima di partire per le vacanze, con la finestra spalancata all'oscurità e la notte che mi entrava nelle ossa. E l'immancabile caldo che mi uccideva e il sudore che mi leccava.

Ma in fondo è anche questa l'estate no?

Ireat^^

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Capitolo 5
*** Tempesta ***


Tempesta

Tempesta

 

Gocciola il cielo

sempre più forte

contorte le fiabe sta notte.

Sogno

ma ho ancora gli occhi aperti

scoperti alla triste realtà.

Il rumore assordante

crepitante di pioggia.

E' un lampo

è un tuono

è un semplice suono,

un grido d'inotrno

è procella,

una stella

ancora si vede

ed ora sparisce.

Il vento ulula

frusciano gli alberi

sbatte la porta.

Tutto è vivo

quel cielo crepato

son lampi, son tuoni

son luci, son suoni

Rumori di festa

in questa notte d'estate

TEMPESTA

15/08/08

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Questa non mi è piaciuta particolarmente se non per il finale e per l'uso di "procella". In realtà è una parola latina che significa tempesta e non so se si possa ancora usare in italiano o sia stata definitivamente rimossa. Però mi piaceva, e almeno non facevo fare a stella rima con bella.

Che dire, mi sono criticata da sola! Di quelle che ho scritto questa è quella che mi è piaciuta di meno, ma era essenziale postarla per poi capire la prossima poesia (scritta quindici giorni dopo, quindi il 1 settembre, ma che non ho ancora postato) che riassumo le poesie da "domani il mare" a "tempesta".

Bene, chiunque volesse constatare la mia sincerità può controllare il meteo e constaterà che a Padova (così ho anche detto dove abito) il 15 agosto (notte) c'è stato un bell'acquazzone con tanto di tuoni e lampi (non so se anche grandine, quindi forse non era tempesta ma solo temporale però...trovatemela voi una parola che faccia rima con "temporale" e che ci stia nella poesia)(involontariamente ho fatto una rima "ci stia" con "poesia". Sta diventando una "mania"!!!!XD)

Alla prossima poesia! Che si intitolerà..."Addio all'estate" e verrà postata (se tutto va bene) il 14 settembre (ossia il giorno prima dell'inizio della scuola)

Ireat^^

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Capitolo 6
*** Addio all'estate ***


Finisce l

Addio all'estate

Giunge presto

oggi la sera

una mera speranza

di un sogno al mattino.

Cadon le foglie

sulle strade spoglie

sul dolce sapore

rosso e arancione

d'anguria e melone

succosi

gustosi

corrosi

dal tempo che passa.

Lo sento

è ora di andare

di' addio al mare

alla pioggia

alla notte

alla tempesta

ed è come una festa

se ne vanno gli spiriti

dolci,

succosi,

allegri,

giocosi,

li porta via la brezza

e in un'ultima carezza

si allontanano

se ne vanno

"torneremo fra un anno".

Allungo la mano

li chiamo

vi prego,

oh spiriti,

vi prego restate

comincia settembre

finisce l'estate.

31/08/08 - Imola

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Salute!

Confesso che la parte dell'anguria e del melone mi piaceva di più quando l'ho inventata che quando l'ho riletta, ma la mia pigrizia mi ha impedito di toglierla. Emh...ho detto pigrizia? No! Volevo dire che il mio amore incontenibile per l'anguria (non è uno dei frutti più buoni?) e i bei ricordi che questa richiama mi hanno spinta a lasciarla (vedete voi a quale delle due versioni credere...)

Che dire, la parte degli spiriti l'ho messa perché avevo appena finito di leggere "La casa degli spiriti" di Isabel Allende. Il resto erano le immagini che mi richiamavano i paesaggi che correvano fuori dal finestrino del camper, di ritorno dalla Puglia (ormai ho deciso: amo la puglia, checché ne dica Caparezza).

Faccio gli auguri a MeMedesima e quindi dedico anche a lei questa poesia perché oggi è il suo compleanno! Complimenti shore e buoni 207 anni!!! altri cento così (uno più pazzo dell'altro, dove andremo a finire???).

 Devo purtroppo (?) annunciare che questa era l'ultima poesia della raccolta. Ciò non significa che smetterò di scrivere poesie sul genere o poesie in generale (vedi "Caos"), semplicemente che le posterò in altre raccolte di modo da mettere un muro fra questa estate meravigliosa eppure malinconica che ho passato e il prossimo anno scolastico che mi aspetta con tutti i relativi impegni ed i miei amici ad aspettarmi fra i temuti banchi.

Ringrazio le tre che hanno sempre o quasi sempre recensito: Celestellina, BLU REI e MeMedesima (grande shore!) e anche _Bad_Tom_ che con le loro recensioni mi hanno tirato su il morale e mi hanno dato i loro pareri senza paura di esprimersi. E faccio ancora i complimenti a Celelstellina per aver capito "Glicine ma Tiglio" e per i suoi racconti originali che ho letto praticamente tutti.

Ciao a tutti, alla prossima raccolta!!!!!

Ireat^^

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