Friends with benefits.

di horanscake
(/viewuser.php?uid=166208)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 3: *** 1. Niall Horan ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


 
“Perché non fanno mai un film su quello
che succede dopo il grande bacio?”
“Lo fanno: si chiama porno.”
- Amici di letto
 
 
Questa è stata l’ultima volta. 
Era la tipica frase che Emma e Liam dicevano all’ unisono dopo aver fatto sesso.
Ma non passava nemmeno una settimana che uno cercava l'altro, che con una banalissima scusa chiedeva di vedersi e l'incontro, in un modo o nel l'altro, portava soltanto a quello. Inizialmente era una cosa puramente... fisica. Entrambi avevano bisogno di distrarsi dalla rottura dai rispettivi ex e quale migliore distrazione c'è oltre a fare sesso senza impegni  col proprio migliore amico e con la propria migliore amica? Le prime settimane gli incontri non erano molto frequenti, in genere posticipavano l'incontro a quando uno dei due fosse stressato, così da rilassarsi nel migliore dei modi. Ma nelle ultime settimane le cose erano più che degenerate. Erano come calamite, due poli opposti che si attraevano incondizionatamente, in qualsiasi parte della città essi si trovavano. Appena i loro sguardi si incrociavano, non perdevano tempo a parlare, si baciavano direttamente e ardentemente. Erano un susseguirsi di gemiti, sussurri e risate, loro due. Quale persona normale canterebbe durante il sesso? nessuna, solo Liam e Emma e loro due non erano una coppia normale. Anzi, non erano nemmeno una coppia: il patto parlava chiaro.
Regola n1°: solo sesso, nessuna emozione e nessun sentimento. E a loro due andava bene così.
(Fino a quel momento...) 

Il sole penetrava caldo dalla finestra rimasta aperta, colpendo il viso di Liam che si svegliò, grugnendo infastidito.
La notte scorsa, lui ed Emma avevano fatto le ore piccole e, travolti dalla passione, non avevano nemmeno chiuso la finestra. Sbadigliò rumorosamente e si stropicciò gli occhi, mugugnando qualcosa di incomprensibile; questi erano i suoi metodi per riprendere conoscenza di prima mattina. Una volta che riuscì ad aprire decentemente gli occhi, guardò il letto disfatto accanto a sé e constatò che se n’era andata, come ogni volta.
Liam non voleva ammetterlo a se stesso -per puro ego maschile-  ma, ogni volta che Emma andava via senza salutarlo dopo aver fatto sesso, ci restava male ed restava incazzato per tutta la giornata. Molto spesso si era chiesto se si stava affezionando troppo a lei, così da mandare a rotoli il loro patto, ma ogni volta si convinceva che tutto ciò che provava era qualcosa che andava oltre all'amicizia ma non arrivava all'amore.
Al solo pensiero di lui ed Emma insieme, il ragazzo non faceva altro che ridere e scuotere la testa; lui ed Emma erano troppo diversi per stare insieme. Insomma, lei era una di quelle che credevano ancora nel cliché Hollywoodiano del grande amore! Lui, invece, si era ripromesso di non ricadere nel tranello dell’amore; in precedenza aveva sofferto già abbastanza, dopo che aveva scoperto che la sua, ormai ex, ragazza si era ripassata tutti i letti dei ragazzi della loro comitiva.
Ma diciamo che quello che prima era “tutto sesso e niente emozioni” adesso si stava trasformando in un “tutto sesso e tante emozioni”, che cosa stava succedendo?
 
Emma chiuse il portone dell'appartamento di Liam alle sue spalle, in tutta fretta.
Non voleva che si svegliasse e che la vedesse attraversare la strada che si poteva ben vedere dal suo appartamento, quindi doveva sbrigarsi. L'aveva lasciato solo, ancora una volta. Quella notte, dopo quello che era successo con Liam, non aveva dormito. Forse era la ventesima volta che convinceva se stessa di abbandonare quel patto, perché ormai lei l'aveva infranto. Si era innamorata di Liam, senza alcuna esitazione o ripensamento; ma non gliel'avrebbe mai detto.
Emma sapeva bene che Liam, dopo tutto quello successo con lei, non voleva innamorarsi. La ragazza si accorse di star piangendo solo quando la vista diventò appannata e tutto ciò che la circondava iniziò a volteggiare. Liam la stava portando all'autodistruzione, ma lui era il veleno e l'antidoto insieme; ed Emma l'avrebbe scelto in ogni caso.
Ma proprio quando Emma si convinse di lottare per l'amore di Liam, uno sconosciuto le accarezzò una spalla e le domandò: «Signorina, si sente bene? È pallida.»
Emma si girò a guardare la fonte della voce e dovette ammettere che non era niente male: capelli biondi, occhi azzurri e sorriso da mozzare il fiato.
Il tipico ritratto del principe azzurro Hollywoodiano.
 

La nostra Emma, aw

ed ecco anche Liam <3

 
ALOHA!
allora, sì.. ho tipo quarantasettemilanovecentosettantanove fanfictions incomplete e che dovrei finire nel millenovecentonovamai e ne inizio altre. lol
sono troppo coerente AHAAHAHAHAH
Premetto che la fanfic è ispirata al film "Amici di Letto", quel film è bellissimo e io lo amo aw, ma la trama sarà moolto diversa. Ma userò frasi o situazioni presenti nel film perchè è djfghdsfg gnaw.
anyway, spero che il prologo vi piaccia :)
fatemi sapere nelle recensioni se devo continuarla <3
per chi non l'avesse capito la prestavolto di Emma è Lucy Hale (si, ormai sono fissata cc è la mia girl crush assieme alla benson, la amo oddio) **
E adesso, vi lascio a recensire e a rispondere alla mia domanda:
PER VOI CHI E' IL RAGAZZO SCONOSCIUTO CHE HA INCONTRATO EMMA? ouo
Rispondete in tante! 
Alla prossima, Liz xX

P.S. Vi piace il banner? l'ho fatto io,aaw

 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 1. Niall Horan ***


 
(1)
«Sesso senza sentimenti? Non ha mai funzionato»
«Tu non capisci, lei è diversa»

«Ha il pisello dove tutte altre hanno la vagina?»
«Niente pisello»
«Allora non è diversa»
- Amici di letto

 
Liam si vestì in tutta fretta e scese le scale del suo antico condominio a due alla volta, rischiando di inciampare una dozzina di volte. Aveva 6 minuti e 37 secondi per arrivare a lavoro e doveva sbrigarsi; una morale dal suo capo, quel giorno, era l'ultima cosa che voleva. Non aspettò nemmeno che il semaforo diventasse verde, che si buttò a capofitto nelle strade trafficate di Londra. Rumori di clacson ed imprecazioni, era tutto ciò che Liam riuscisse a sentire, mentre faceva slalom tra le varie auto.
Una volta arrivato sul marciapiede, iniziò a correre ed a scansare ogni passante che gli intralciasse la strada.  
Era quasi arrivato, mancavano 10 metri e gli restavano 3 minuti pieni. Liam sorrise e si sentì fiero di se stesso: il capo quel giorno non l'avrebbe rimproverato. Ma fu un istante, l'istante in cui Liam stava per riprendere fiato dopo la corsa e a camminare normalmente, che la sentì. La sentì, tra le mille voci della capitale inglese, sentì la sua risata e Liam sapeva di non essersi sbagliato. Sul suo viso si allargò un sorriso spontaneo, mentre la cercava con lo sguardo: voleva tenerla ancora un po' stretta a sé e voleva chiederle perché l'aveva lasciato da solo quella mattina. Voleva baciarla prima di andare a lavoro e prendere già appuntamento per la sera stessa. Ma tutti i suoi piani, insieme al suo sorriso, svanirono non appena i suoi occhi la trovarono. Era insieme ad un ragazzo, uno di quelli che piacevano a lei, ed insieme se la ridevano davanti ad un aperitivo estivo.
Liam quel ragazzo non l'aveva mai visto, conosceva ogni persona con cui Emma parlava... ma di quell’essere non aveva nessun tipo di informazione. Forse era lui il motivo per il quale ultimamente Emma sembrava perennemente distratta; forse si vedevano già da qualche settimana e lui ne era rimasto all'oscuro. Liam rimase a fissarli per molto, troppo tempo.... solo che a lui le ore, i minuti e i secondi che passavano veloci, sembravano essersi fermati. Ritornò alla realtà quando il suo iPhone vibrò nella sua tasca e sullo blocca schermo lampeggiava la scritta 'chiamata in entrata: Louis Tomlinson'. Lou era un suo collega, più che altro era un apprendista, che lo chiamava ogni volta che voleva compagnia per una birra o perché Liam era in ritardo a lavoro.
Liam pensò che forse era troppo presto per una birra, quindi controllò l'ora sul suo orologio da polso: quest'ultimo segnava le 9.02. Liam, che doveva essere in ufficio già dalle 8.15, si arrese al pensiero del rimprovero, ma non a quello di Emma con quel biondo.
 
Emma prese il bordo del bicchiere che conteneva il suo analcolico alla papaya tra le labbra  e ne bevve qualche sorso, per poi ridere alla battuta del biondo che era seduto di fronte a sé.
«E quindi lei mi ha detto “sono astemia”, e io le ho risposto “io Niall, piacere”. Mi ha guardata malissimo!» raccontò il biondo, tra gli spasmi delle risa.
«Sei un terribile rimorchiatore!» asserì Emma, ridendo assieme a lui.
«Forse è questo il motivo per cui sono ancora single!» concordò Niall, facendole l’occhiolino.
Niall Horan. Era così che si chiamava quel ragazzo che l’aveva confortata, dopo che le emozioni post risveglio con Liam l’avevano travolta. Era davvero un ragazzo bellissimo, Emma non aveva mai visto occhi come i suoi da nessun’altra parte; quando ridevano erano azzurro cielo, mentre quando era serio assomigliavano al colore del mare in tempesta.
Da quel poco che avevano conversato, Emma aveva scoperto che era di origini irlandesi ed era lì a Londra per uno stage nel campo fotografico; lo stesso campo per cui lavorava Emma. Ma la cosa più buffa è che alla domanda:
«Quale azienda ti ha offerto lo stage? Io lavoro nel settore, potrei conoscerla. Io lavoro per la Brooklyn» Niall aveva risposto «Dici sul serio?! Anch’io, inizio domani!»
E si erano ritrovati a parlare del futuro lavoro del biondo, delle esperienze lavorative di entrambi.. fino ad arrivare alla sfera sentimentale.
«E tu? Come siamo messi con i ragazzi?»
«Per quanto riguarda le relazioni disastrose, con me sfondi una porta aperta! Tutti ragazzi con cui sono stata mi hanno definita “psicologicamente frustrata”» mormorò Emma, mentre rigirava la cannuccia nella propria bibita.
«Forse non hai mai trovato il ragazzo giusto, non credi?» la incitò Niall, mentre stringeva la mano della ragazza da sopra al tavolino. Emma arrossì e sorrise: quel ragazzo con lei aveva sicuramente una chance.. e poi Emma doveva dimenticare Liam in un modo o nell’altro, no?
 
Alle 4 P.M. a casa mia <3
Emma xX
Liam continuava a rileggere quel messaggio, incredulo e stupefatto. Insomma, la mittente era la stessa ragazza che aveva visto quella mattina intenta a flirtare con un ragazzo biondo?
Che poi, diciamocelo, quel colore di capelli faceva pure schifo; sembrava una di quelle tinture che si compravano nei supermercati a basso costo. Era mille volte meglio lui, con quel ciuffo castano figo e la barba alla Beckham.
Per non parlare di quel beanie azzurro puffo che portava in testa quella mattina; lo vestiva ancora sua madre? I beanie che possedeva Liam erano molto più belli, inutile dirlo.
Non era geloso, era soltanto irritato: insomma, lui era molto meglio!
Forse era per quello che Emma voleva vederlo: aveva finalmente capito che quel finto biondo –la ricrescita si vedeva da un miglio di distanza- non contava nulla nella sua vita e voleva soltanto Liam.
Al solo pensiero, quest’ultimo sorrise e arrossì istintivamente; in quel momento voleva ardentemente che arrivassero le quattro.
 
Appena Liam bussò alla porta dell’appartamento di Emma, e quest’ultima l’aprì, il castano di buttò a capofitto sulle labbra di lei. Sembrava quasi che ne fosse dipendente, da quelle labbra.. non erano passate nemmeno 24 ore dall’ultima volta che le aveva assaggiate, che già moriva dalla voglia di farlo e rifarlo all’infinito; fino a non avere più fiato nei polmoni.
Emma lo assecondò, chiudendo la porta dietro di Liam e subito dopo, quest’ultimo la prese per i fianchi e lei strinse le sue gambe dietro la schiena di lui.
Liam si diresse velocemente verso la camera da letto, eccitato dalla testa ai piedi, e ribaltò le posizioni: Emma era su di lui e, in quel momento,per Liam non c’era cosa più bella di avere quella ragazza tutta per sé.
Il ragazzo stava per rifiondarsi sulle labbra della bruna, quando Emma, con tutto l’autocontrollo possibile, lo bloccò.
La ragazza aveva cercato di non lasciarsi trascinare dalle emozioni.. ma non appena le labbra di Liam toccavano le sue, lei perdeva la testa.
«Hey, che succede? Sei nel tuo periodo?» le domandò Liam, ridendo. Prese il suo cellulare dalla tasca dei jeans, che ormai gli andavano piuttosto stretti – dato il rigonfiamento presente appena sotto l’ombelico -, e ribadì convintissimo: «Ho qui un’applicazione che rivela se hai il ciclo o no»
Emma non fece altro che ridere della stupidità del ragazzo, mentre quest’ultimo scannerizzava il corpo della bruna con il proprio telefono.
«Ecco fatto, non hai le mestruazioni! Possiamo darci dentro come conigli, piccola» le sussurrò Liam, mentre riprendeva già a baciarle il collo.
«Quanto sei volgare!» rise la ragazza, mentre cercava con tutta la sua volontà di far staccare le labbra del ragazzo dalla propria pelle già martoriata dai vari succhiotti.
«Il mio biscotto può felicemente inzupparsi nella tua tazza, che ne dici adesso? Sono stato più romantico?» rise Liam, trascinando anche Emma nella risata sguaiata che aveva travolto entrambi.
Emma approfittò nell’unico momento di lucidità per alzarsi dal corpo di Liam e mettersi seduta sulla sua pancia.
«Liam credo che dovremmo smetterla qui» mormorò lei, mentre le lacrime iniziavano già a bagnarle gli occhi.
Liam non rispose, ma incurvò la testa, in segno di spiegazioni.
«Sai, vorrei essere libera di frequentare qualche ragazzo e non essere vincolata dal nostro patto» chiarì infine, mentre il suo sguardo era fisso sulla parete di fronte a sé: non aveva la forza di guardare Liam negli occhi.
Quest’ultimo era un uragano di emozioni: rabbia, tristezza, odio, rancore; tutte per quel biondo dai capelli orribili.
Perché sapeva, anche se Emma non aveva nominato il suo nome, che in tutto quel casino c’entrava lui.
Bastava guardare attentamente gli occhi di Emma per capirlo, brillavano di una luce nuova; forse quel ragazzo poteva dare ad Emma tutto ciò che il Liam non era riuscito a darle.
Quello che il castano non sapeva, invece, era che quella luce presente negli occhi di Emma, non erano altro che lacrime represse che la ragazza stava imprigionando dentro di sé, per non mostrarsi fragile.
 

Emma 


Payno


Niall
(oh ma fanculo, questo rimarrà per sempre il mio Niall preferito çwç im crying.)

 
ALOHA! 
CINQUE RECENSIONI SOLTANTO AL PROLOGO?! cinque? MA IO VI AMO, giuro.
sono strafelice che la trama vi sia piaciuta così tanto, siete incredibili!
Anyway, @niallsv0ice ha indovinato chi era il biondo misterioso: mister Niall Horan sarà sempre presente nelle mie ff, dovevate aspettarvelo lol
Okay, vi lascio a recensire questo nuovo capitolo! Vi anticipo già che sto lavorando al trailer!
Love you all, horanscake xX

 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2636522