Avvertii intenso il profumo della carta, dei libri nuovi e antichi, dei quaderni su cui sfogare i propri pensieri; percepii il profumo dell'erba quando, dopo poco la pioggia primaverile, è bello volare sopra il campo da Quidditch deserto... Riconobbi l'odore zuccherino del mio dolce preferito: Piume di Zucchero... formato? Deluxe!

Avvertii il profumo dei pranzi in famiglia, sotto le feste, quando perdi il conto del numero dei parenti e di quello delle portate; percepii l'odore intenso dell'aula di Pozioni nei giorni di verifica e poi... Piume di Zucchero, da succhiare fino all'infinito... Quando manca la concentrazione, gli zuccheri aiutano sempre!

Non vedevo l'ora che arrivasse questo fine settimana. Finalmente qui seduto ai "Tre manici di scopa" gusterò un'ottima Burrobirra. Se solo quel ritardatario del mio migliore amico si sbrigasse a raggiungermi! Sono solo al tavolo da un po' e non mi piace attendere troppo... Non quanto fare attendere, ecco!
E poi la sento, una risata coinvolgente spandersi nell'aria, e mi volto.
E la vedo: ride tra i suoi amici, come fa solo con loro.
E non posso non notare lo sbaffo di Burrobirra sulle labbra, sulla punta del naso.
E so che la mia Burrobirra non sarà mai tanto dolce.

Mi sento disorientata. Non riesco a capire dove mi trovo, dove sto andando, cosa stessi facendo fino a un attimo fa. Non capisco.
Fino alla scorsa settimana abbiamo fatto pratica con l'incantesimo Confundus. Ora ne avverto i sintomi, ma non credo di esserne vittima. Me ne sarei accorta. Non ho avvertito nessuno sventolio di bacchetta.
Solo... uno sfarfallio, nello stomaco.
Sono bloccata in corridoio da qualche istante (ora? minuto?).
Mi ha Confuso con un incantesimo non verbale? Non credo, non ne sono certa.
So solo che la sua camminata, il suo sguardo, il suo sorriso...
Sbem! Mi hanno proprio Confusa!

Tagliare via ciò che fa male per non dover sopportare il dolore.
Tagliare via con precisione, in modo netto, chirurgico.
Solo così puoi salvare te stesso e sopravvivere alle ferite infette e imperfette che t'infligge la vita. Afferra la bacchetta, scandisci la formula, estirpa convinto ciò che divora da dentro.

Dritto al cuore, profondo. "Diffindo" e mi spezzo.
Mi basta vederli, tanto vicini e complici, e crollare.
Un mucchio di vertebre scomposte, divise, irrecuperabili. Non c'è più soluzione.
«Siamo amici noi due, vero? Senza di te non saprei come fare!»
Chissà se lo pensi davvero, anche mentre il dolore m'assale...

"Questa sarà la dimostrazione che sei più forte di quanto tu creda, che puoi andare oltre quel che ti aspetti. Non pretendere troppo da te stesso, ma nemmeno troppo poco! Non sei debole: puoi trarre coraggio da quanto hai vissuto e affrontato. E allora? Pensieri felici! Raccogline, vivine e fattene scudo contro le brutture del mondo. Saranno la tua difesa!"
Mi è stato ripetuto innumerevoli volte, ma stavolta ci credo!
«Expecto Patronum!»
La nebbiolina argentea prende forma: un'aquila elegante mi vola intorno e sorrido. Sono io. È la mia voglia di volare in libertà, senza paura, nei cieli di domani.

È inutile che fai mille acrobazie sulla tua Firebolt. Non mi stupisci affatto.
So che hai talento. Non lo nego. Ma davvero non serve che ti impegni tanto.
La tua squadra vince la Coppa di Quidditch da ormai tre anni, grazie a te: lo sanno tutti.
In fondo non fai che vantartene e sbandierarlo nei corridoi. «È tutto merito mio!».
Quanto vorrei tapparti la bocca. "Presunzione" è il tuo secondo nome.
Continui a volare agile sul campo e lo so che non dovrei stare qui, sugli spalti, a guardarti.
Perché non ti sopporto, lo sai questo? Non ti sopporto affatto.


Note dell'autrice:

1_Ecco la nuova PureDrabble (100 parole, ormai ci sarete abituati! XD) sulla carissima Firebolt.
2_Chi sarà Miss/Mr Presunzione? Ci tengo a sottolineare che potrebbe essere anche una ragazzetta di Tassorosso, o uno spocchioso Grifondoro... chi ci vedete voi?
3_Questa drabble la dedico a FedePluck93... Così... perché l'ho sempre immaginata andare d'accordissimo con il Quidditch! ;)

Sperando di leggere i vostri pareri,
vi abbraccio,
Flame <3

Quanto vorrei tornare indietro, quanto vorrei cancellare tutti gli sbagli che ho fatto. Forse potrei recuperare il tempo perduto!
Se solo avessi una giratempo tornerei a quel momento, a quell'attimo in cui mi resi conto che avresti potuto scegliere me.
In quell'istante, lo giuro, non fuggirei più, non scapperei via...
Correrei solo per venirti incontro, per aspettarti, per dirti: «Eccomi, sono qui, se vuoi...».
Se solo avessi una giratempo... Se solo l'animo mio, codardo, mi lasciasse andare...
Forse, dopotutto, non servirebbe una giratempo.
No, non mi serve.
Aspettami, se puoi. Se no, stavolta vengo a prenderti!
Non mi scappi più!

«Papà, ma davvero la mamma conosce Gwenog Jones?» chiese tutto eccitato il piccolo James.
«Sì, James, la conosce molto bene. È stata pure una sua compagna di squadra, sai?»
«A Quidditch? La mamma giocava a Quidditch?»
«Certamente! Ed era una Cacciatrice bravissima a scuola. E quando non ho potuto giocare io, si è dimostrata anche un'abile Cercatrice.»
«Ma allora giocavi anche tu con Gwenog Jones?»
«No, James, sai che le Holyhead Harpies sono una squadra tutta al femminile.»
«Oh, è vero! Sono la squadra più bella del mondo, papà! Ma quando giocava la mamma di sicuro erano ancora più belle!»

Animale fiero ed orgoglioso, maestoso ed elegante, suscettibile e vanitoso, l'ippogrifo.
Lo vedi e non riesci a capirlo. È una grossa aquila? Uno strano cavallo?
È bizzarro e ti incuriosisce, può farti male se non lo tratti con il dovuto rispetto, ma può anche farti provare emozioni uniche se con pazienza aspetti i suoi tempi.
Non mi stupisce, considerando ciò, che il tuo Patronus sia un ippogrifo. Non avrei pensato a nulla di meno complesso. Ti rispecchia e mette in me inquietudine e trepidazione.
Ho ancora più desiderio di avvicinarmi a te, ma temo che ogni passo possa rivelarsi falso.

"James Potter!" e fu il suo turno per essere smistato a Grifondoro, accanto a una timida ragazzetta dai capelli rossi e gli occhioni verdi, insieme a quelli che sarebbero poi diventati i Malandrini.
"James Potter!" e fu chiamato dalla McGranitt ad essere il nuovo Cacciatore di Grifondoro.
"James Potter!" e fu messo in punizione per l'ennesima volta, sotto lo sguardo compiaciuto di Gazza e Mocciosus.
"James Potter!" e fu respinto ancora una volta durante una ronda dalla collega Prefetto Perfetto Lily Evans.
"James Potter!" e fu pieno di gioia tenendo in braccio il piccolo Harry piangente che l'infermiera gli porse.

La sua famiglia era orgogliosa di lui. Non aveva ancora finito l'istruzione a Durmstrang ma era già nella nazionale bulgara di Quidditch.
Gli stadi si riempivano di gente che urlava il suo nome e riusciva sempre, anche nella sconfitta, a tenere alto l'onore.
Nessuno poteva dimenticare la finale della Coppa del Mondo di Quidditch: l'Irlanda aveva vinto, ma Krum aveva preso il Boccino!
Ora era uno dei Campioni Tremaghi e gli correvano tutte dietro. Tutte, tranne la dolce ragazzina che lo aveva stregato.
Così pazientemente attendeva che si accorgesse di lui e accettasse il suo invito al Ballo del Ceppo.

Doveva inventarsi qualcosa: un incantesimo non verbale avrebbe fatto al caso suo.
Così si sarebbe sbarazzato per una volta di quegli stupidi Grifondoro buoni a nulla.
"Levicorpus", bastava pensarlo ed agitare la bacchetta per sollevare a testa in giù il malcapitato.
E così l'aveva ideato e provato su James Potter.

La vendetta è un piatto che a Hogwarts si serve spesso, a discapito del volere del vecchio preside.
Non passò molto prima che i Malandrini capissero il funzionamento dell'incantesimo.
Bastò sottrarre a Mocciosus il suo amato "Pozioni avanzate" e il Principe si ritrovò sottosopra, in mezzo al parco, in mutande.

Era così arrogante, indisponente. Non faceva altro che infastidirmi. Mi voleva morta.
Questo mi ripetevo e pensavo davvero. O almeno così credevo.

Per questo fu uno shock quando in classe, davanti a tutti, mi ritrovai ad affrontare il mio Molliccio.
Avevo immaginato insetti e vermi ripugnanti... ma la mia paura più profonda era un'altra.

Lui che non m'insultava, né mi parlava più.
Lui che mi voltava le spalle, lui che tentavo di abbracciare senza riuscirci.

Proprio lui, quello vero, in carne ed ossa, che urlò "Riddikulus!" al posto mio, facendo voltare il Molliccio con un mazzo di fiori in mano.

Zia Luna lo ripeteva sempre.
"Attenti al vischio: è pieno di Nargilli! Non aspettano altro che entrarti nelle orecchie per ronzarti in testa e confonderti i pensieri".
Zia Luna non è davvero mia zia, è solo un'amica di famiglia.
E i Nargilli non sono descritti in "Animali Fantastici: dove trovarli".
Nessuno crede che esistano, forse solo zia Luna.
Eppure, anche se non ci credo, li ho sentiti davvero.
Mi ronzavano in testa quand'ero sotto il vischio. Dovevano essere loro a confondermi.
Saranno stati loro a farmi avvicinare alle sue labbra, a farmi perdere in quegli occhi che credevo tanto anonimi.

"Oblivion" e in una parola spazzi via spietatamente stralci di vita.
Lasci un'anima frammentata che non capisce chi sia perchè non sa cosa è stata.
Cancelli momenti, giorni, anni.
Perché poi? Per appropriartene e fingerli tuoi, come lo stolto Corvonero Gilderoy Allock? In fondo sapeva di essere solo carta, inchiostro e Oblivion.
Per far dimenticare a qualcuno il male (il bene?) che gli hai fatto?
A che pro? Tu continuerai a saperlo, a tormentare la tua coscienza con rimorso e rimpianto.
Sta qui la fregatura, per quanto bravo, nessuno riesce ad obliviare se stesso.
Forse solo quello stolto di Allock.

Chissà se Pix è sempre stato così... così chiassoso, così scatenato, così pazzo!
Chissà se Pix è mai stato bambino, se diventerà mai adulto!
Se c'è fracasso in corridoio puoi star certo sia lui!
Se in un'aula deserta di colpo ti piombano gessetti sulla testa, chi può essere se non Pix?
Una volta una mia amica Nata Babbana mi disse che Pix è come Peter Pan, continuamente giocoso e talvolta fastidioso, ma non vuole crescere mai.
Solo il suo Capitan Uncino personale, il Barone Sanguinario, riesce a rimetterlo in riga.
Solo per un po'... poi ricomincia più forte di prima!
 

"Non hai mai sentito nominare il Quidditch? Ma da dove vieni? E che maghi sono i tuoi se non te ne hanno mai parlato?"
"I miei non sono maghi, sono io la prima strega della famiglia!" rispose orgogliosa.
"Oh, questo spiega tutto!" esclamò il ragazzo sorridendo. "Il Quidditch è una cosa meravigliosa! Si gioca sulle scope, in due squadre da sette! Ci sono tre Cacciatori che con la Pluffa devono segnare negli anelli, poi due Battitori che colpiscono i Bolidi e un Portiere! La partita finisce quando il Cercatore prende il Boccino. Facile, no?"
"Veramente, mi sono persa a... scope"

Sono sempre stata una persona distratta: mi perdo le cose, mi dimentico gli impegni, arrivo fin troppo spesso in ritardo.
Insomma, sembra che per precisione non si possa fare affidamento su di me.
Ma i miei amici lo sanno che non è colpa mia... diciamo che sono sfortunata, ecco!
Per questo mi hanno regalato una Ricordella, credono mi possa aiutare a combinare meno disastri.
C'è solo un piccolo problemino: la Ricordella non mi dice cosa ho dimenticato, ma diventa rossa se qualcosa mi è sfuggito.
La mia è sempre in rosso fisso... ma non riesco mai a capirne il perché!

Stavo uscendo dall'aula di Divinazione e mi fermai a salutare Sir Cadogan, il buffo cavaliere del dipinto in fondo alle scale.
"Come state oggi, Sir?"
"Magnificamente, giovin donzella! E voi?"
"Come sempre, Sir, di corsa tra una lezione e l'altra"
"Eppure oggi siete uscita per ultima: un giovanotto più volte si attardò ad aspettarvi, prima di desistere"
"Ma che dite? Smettetela di scherzare sempre!" dissi andandomene di fretta.

"Salve, Sir Cadogan!"
"Salve a voi, giovanotto! Non arrendetevi mai, i veri cavalieri combattono per il cuore delle loro dolci dame. Vedrete, un giorno la conquisterete!"
"Spero abbiate davvero ragione, Sir Cadogan!"