Alla fine andrà sempre tutto bene.

di lauracasi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Questa sono io; Violetta. ***
Capitolo 2: *** Mi caccio sempre nei pasticci. ***
Capitolo 3: *** Non sono una bambina! ***
Capitolo 4: *** Tutta colpa di Ludmilla. ***



Capitolo 1
*** Questa sono io; Violetta. ***


Capitolo 1
Io:Ah che bella giornata di sol..Oh no che sbadata ! Scusatemi non mi sono neppure presentata .. Mi chiamo Violetta Castillo, ho 16 anni e vivo a Buenos Aires con mio padre German,Angie mia zia, Roberto il braccio destro di papà  e Olga la mia governate ma ora è come se fosse di famiglia.. mia madre purtroppo non c'è più, è morta quando avevo all'incirca 2 anni,mi manca molto, non ho molti ricordi di lei, ma so che era una brava cantante, ed io voglio seguire le sue orme..ma..dai ora pensiamo alle cose belle, io studio all'OnBeat studio! Si canta e si balla ed è pieno di persone fantastiche tra cui loro i miei migliori amici.. Fran,Cami,Maxi,Marco e Brodway. Poi c'è lei ,la più fanatica dello studio, bionda,alta,magra e si dai anche bella ma.. Il troppo storpia giusto? Ecco lei è proprio questo un 'troppo' e se lo crede anche essì..non ha molti amici e i pochi che ha li tratta male tra cui Nata che a dirla tutta lei è una brava ragazza ma è attratta da lei LUDMILLA è così che si chiama .. si ! Ludmilla si monta troppo la testa a lei importa solo la popolarità e i ragazzi belli tra cui..LEON.. ops ho detto bello? Ma no non mi piace, non facciamo altro che ignorarci o litigare le poche volte che ci parliamo. Leon è il ragazzo più popolare dello studio, non vuole amici, ne tanto meno una ragazza. A lui importa solo di essere il migliore ..cosa state pensando? Si giusto! Come Ludmilla. Lei è attratta da lui. Lui la vede come una delle tante. Non si sa molto su di lui, è sempre arrabbiato e silenzioso e tratta tutti freddamente. Ora parliamo invece delle persone più buone di questo mondo. Fran, è italiana, è molto brava a cantare e a ballare. È un'amica fantastica e sincera, puoi dire tutto, lei .. bhe lei non ti tradirà mai! Cami, è la rivoluzionaria del gruppo, ha sempre il sorriso stampato sulla faccia, odia le bugie e le prese in giro, è dolcissima e ti ascolta sempre. Maxi è il mio migliore amico, ci conosciamo dall'asilo, è un ragazzo molto divertente ed è molto bravo a comporre canzoni rap! Brodway,bhe non so molto su di lui, si è aggiunto al gruppo poco fa però posso dire che la sua lingua è incomprensibile e che non lo capisco così bene però è molto divertente. Marco invece è un ragazzo molto timido e sincero, mi piacciono molto i suoi capelli e la sua voce, è intonatissimo. Ora vi ho descritto un po' i miei amici e diciamo i miei nemici... Dov'eravamo? Ah si giusto.. Io: ah che bella giornata di sole che è oggi Dovete sapere che qui nella mia città pioveva da giorni ma oggi c'è qualcosa nell'aria di magico.. Olga: Viluuuu! Ecco forse sarà pronta la colazione, inizio a vestirmi, metto un pantaloncino di jeans e una canotta un poco larga rosa e delle ballerine color panna. Mi trucco e scendo di sotto. German: Ciao piccola, dormito bene ? Non riuscivo a concentrarmi sulle sue parole, c'erano a tavola i cornetti con la nutella. Vilu: certo buongiorno a te papà. Roberto: buongiorno signorina!! Angie: buongiorno alla nipotina più bella-Sei pronta?- Dobbiamo andare allo studio. Io: certo zia andiamo. Prese la macchina, salimmo su questa e andammo allo studio. Fran/Cami: Viluuuuu Io: amiche miee Dicevo mentre le abbracciavo, ogni mattina era così, ci stringevamo in un abbraccio come se non ci vedessimo da secoli. Le adoravo! Quella mattina sembrava tutto così magico ripeto. Fin a quando però ... Leon! Eccolo. Io non lo sopporto. Come si da arie. Io: andiamo ragazze che se rimango un altro secondo qui non rispondo di me. Fran: dai vilu in fondo non è così antipatico Cami: ecco, ed è pure bello Io: *mi schiarisco la voce* ehm.. Cami ti ricordo che tu stai con Brodway.. Tutte e tre ridemmo fino a che il mio sorriso non divenne un sorriso super falso. Leon mi stava passando a fianco. Non mi degnava di uno sguardo, non è che mi interessasse ma almeno come forma di rispetto. Salutó Fran e Cami. Leon: Ehy belle ragazze *fece l'occhiolino* Fran: oh mamma mi ha ha salutato .. *accennó un sorriso* Cami: Ehy ciao Leon!!!! Non mi dava fastidio giuro. - Nell'aula di Gregorio e Jakie (i due professori di ballo) Gregorio: Bene scansafatiche iniziamo con la coreografia per lo show. *entró Leon* Con tutto il suo club dietro di ragazzine euforiche. Ludmilla era li sotto il suo braccio. Dio quanto li odio. Andò incontro a Andres e Diego i suoi 'migliori amici' .. Perché l'ho scritto tra due virgolette?? Bhe perché non so se lui sappia avere degli amici per il suo caratteraccio. Gregorio/Jakie: forza inziamo, Violetta a che pensi ? Su non stiamo a pettinare le bambole Leo: *ride* su dai la lasci stare, si era incantata per la mia bellezza. Cosa ???? Ioooo??? Io lo ammazzo?? Bellezza lui??? Ora mi sente. Io:* rido* io? Ma fammi il piacere, tu bello? Ma se sei solo un montato.. Scusi Gregorio! Leon: e allora non guardarmi più . *e mi fece l'occhiolino* Pensai: e chi ti guarda più, brutto come sei.. Dopo aver ballato per due ore consecutive ero distrutta. Maxi: Ehy vilu *dandomi un bacio sulla guancia* oggi vuoi venire da me faccio una festa. Io: E me lo chiedi pure? Posso mai mancare alla festa del mio migliore amico!? Maxi: benissimo allora aspetto te, Fran e Cami alle 8:30 da me, agli altri lo dico io. *mi da un altro bacio sulla guancia* a dopo. Io: a dopo Maxi Oddio ed ora che mi metto? Il mio tipico problema. Chiamo le ragazze. *squilla* Fran/Cami: Pronto Io: Ragazze, stasera venite alla festa che ha organizzato Maxi? Fran/Cami: certo! Io: Benissimo, che ci mettiamo ?*ridacchiando* Fran/Cami: oggi-5:30-centro commerciale. Io: *rido* d'accordo allora a oggi. Mentre esco dallo studio vedo lui, perché me lo ritrovo sempre davanti quando non voglio! Eh? Ma cosa fa? Sta salendo una moto.. non è troppo piccolo per una moto del genere? Avrà anche 20 anni ma quella moto è per uno che ne ha almeno il doppio degli anni suoi. Inizia a guardami, i suoi occhi verdi si incrociano con i miei mentre gli passo a fianco senza calcolarlo proprio. Sento una piccola risata di sottofondo e mi volto di conseguenza. Io: che hai da ridere? Leon: io? Niente sei strana *ride* Io: eh sarai bello te.. Leon: Lo so grazie grazie. Lo ignoro e continuo a camminare. Faccio due passi e mi sento una forte stretta al polso. Che automaticamente mi fa voltare verso di lui. Io: Ahi Leon: ragazzina guarda che chi parla con me deve salutarmi. Ma che dice? Lui è il primo che quando mi vede non saluta. Lo odio,lo odio,lo odio!!!! Io: lasciami,lasciami mi fai male!! Il mio petto era ad un centimetro dal suo, i suoi occhi verdi avevano invaso i miei, il suo naso sfiorava il mio e le sue labbra, le sue labbra erano quasi a contatto con le mie. Leon: salutami e ti lascio. Io: perché dovrei? Tu quando mi vedi non mi saluti mai. Lasciami ti ho detto Iniziai a dimenarmi per liberarmi ma era inutile la sua presa diventava sempre più stretta. Non ce la facevo più, o cedevo o cedevo. Leon: allora ragazzina, mi saluti o no? Io:..

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Capitolo 2
*** Mi caccio sempre nei pasticci. ***


Capitolo 2 Io: no, non voglio, e lasciami ti ripeto mi stai facendo male. Leon: non mi muovo da qui fin quando non sento uno "ciao" uscire dalla tua bocca. Io: bene, e allora rimaniamo così. Non ce la facevo più, erano almeno due minuti che stavamo all'impiedi. Erano quasi le 5:30 e ricordate? Avevo l'appuntamento con Fran e Cami. Stasera dovevo andare alla festa del mio migliore amico e non avevo nulla da mettermi. Finalmente apre bocca. Leon: per me possiamo stare così fino a stasera alle 11 Cosa?? 11??? Non ha capito che io devo andare alla festa???? Io gli metto le mani addosso. Ora mi ha scocciato. Io: basta leon ora mi hai scocciato davvero, lasciami andare immediatamente. Avevo quasi gli occhi lucidi, non volevo piangere ma mi aveva costretta. Iniziò ad uscire una lacrima. Vidi il suo volto sbiancarsi di colpo. Forse era il momento giusto per liberarmi. Leon: Ehy ma che fai piangi? *ride* Io: io non ce la faccio più, sono due ore che mi tieni stretta alla tua mano. Io devo andare ad una festa. Lasciami per cortesia. Iniziai a piangere. Leon: davvero fai? Ehy ma non volevo farti piangere. Oddio cosa è successo? Un miracolo? All'improvviso sento il mio polso libero. Posso andarmene. Io: non lo fare mai più. Mi hai fatto tanto male. Che ragazzo sei? Metti le mani addosso ad una sedicenne che d'altronde non conosci nemmeno. Sparisci dalla mia vista. Corsi più che potevo. Leon salì in moto e se andò. Arrivai al centro commerciale e comprammo dei vestiti. Per un po' mi scordai cosa era successo prima, e decisi che non lo avrei detto a nessuno. Fran si era comprata un vestitino nero attillato , Cami un vestito rosa e azzurro sopra al ginocchio. E infine io avevo comprato un vestito molto corto lilla chiaro chiaro a fascia. -8:30 Arrivammo da Maxi Maxi: eccole *ci da un bacio sulla guancia* le più belle dello studio. Io: esagerato Fran/Cami: su vilu ha fatto solo un vero complimento *ridacchiando* Maxi: fate come foste a casa vostra Io: d'accordo. Iniziammo a ballare. Mi stavo divertendo troppo. Fin quando non sento una voce. No,no,no non può essere lui .. E invece ... Leon: ciao maxi grazie dell'invito. Diego/Andres: grazie amico! Maxi: figuratevi divertitevi. Oddio era lui non posso crederci. Che ci faceva qui? Da maxi? No io adesso me ne vado. Lui si girò di colpo e mi vide. Con la mano destra accennó un saluto. Io non risposi e mi voltai Fran: c..c..cosa? Leon ti ha salutato? Siamo impazziti? Cami: vilu che ci nascondi? Io: *schiarendo la voce* ragazze venite con me. Le tirai per il braccio e le portai in cucina. Iniziai a dire: ero appena uscita dallo studio, e l'ho visto, ha iniziato a ridere e io di conseguenza mi sono voltata e me ne sono andata. Lui mi ha afferrato per il braccio violentemente. Non mi lasciava. Era strettissima la sua presa e voleva che lo salutassi. Erano almeno due ore che avevamo passato così. Ho iniziato a piangere e lui mi ha lasciato il polso immediatamente. Non so per un attimo, ero concertata su di lui, sentivo una piccola adrenalina crescere dentro me. Non me ne importava del dolore, sentivo caldo e sudavo. Fran: oh mamma ! Che sgarbato ragazzo che è ! Io ci andr.. Cosa? Tu sudavi? Eri rossa ? Avevi caldo? Cami: vilu!! Fran/Cami: ti sei innamorata!!! Io? Innamorata? Di uno come lui? Violento e manesco? Nononono Io: ma siete impazzite? Scordatevelo... Le tirai per il braccio e andammo a ballare mentre loro due si lanciavano occhiate tipo per dire "come cambiare argomento" Erano le 23:30 me ne tornai a casa .. Mentre stavo sulla strada di casa sentii delle grida. Ebbi paura ma mi avvicinai. Era leon. Leon???? Cosa ci fa li in quella pista di motocross? A terra? C'erano due ragazzi molto più grandi di lui, lo riempivano di calci e pugni. Era ormai senza forze. Nonostante lo odiassi sentivo il bisogno di andare da lui, stava malissimo. Leon!! Gridai! Leon: Tu? Che ci fai qui!! Corri, vattene ora! Vattene !! Io: no..tu..stai così, non ti lascio! Ora chiamo un medico Mentre presi il cellulare per comporre il numero sentii di nuovo quella forte stretta intorno al mio polso. Di nuovo quella adrenalina che cresceva in me. Mi voltai verso di lui. Leon: non dovresti stare qua, posa quel cellulare e vattene, se tornano picchiano anche te e non voglio. Non posso averti sulla coscienza. Io: leon tu stai male, sei tutto malridotto, fatti aiutare. Sentii delle voci, avvicinarsi sempre di più, erano loro, quei due ragazzi che avevano picchiato leon. Cosa faccio? Se mi vedono prendono anche me.. Leon: eccoli dannazione scappa! Violetta vattene ti prego! Avevo deciso! Rimasi con lui. Leon: allora? Sei sorda ? Ho detto vattene Il suo tono era freddo e rigido Avevo le lacrime agli occhi. Ma no non lo potevo lasciare, mia mamma diceva sempre che dovevo aiutare il prossimo. I due ragazzi arrivarono a noi Xxx: oh oh oh guarda qua, il nostro leoncino ha pure l'amichetta. Amichetta? Ma dai! Io lo odio ! Ma non potevo lasciarlo da solo. Uno di loro si avvicina sempre di più a me e con due dita prende il mio mento e lo alza. Xxx: come ti chiami bella fanciulla? Stavo per rispondere quando.. Leon: lasciala stare, non toccarla, lei non c'entra niente, falla andare via ! Giù le mani da lei! Oh cielo mi aveva difeso? No vilu su non lusingarti. Io: violetta, mi chiamo violetta Xxx: ah che bel nome Disse uno di loro accarezzandomi con il dorso della mano destra la mia guancia. Io ero terrorizzata, tremavo avevo paura. Leon: ti ho detto non toccarla! Leva quella mano dalla sua guancia! Mentre si alzava sui gomiti da terra. Vidi che si alzò di scatto ma era comunque senza forze. Xxx: Ehy leoncino, hai questa bella pupa nel tuo studio e ancora lasci così in giro? Leon: leon, mi chiamo leon!! Ha solo 16 anni lasciala andare. Xxx: violetta cara verresti a fare un giro con noi nel capannone? Io tremavo non volevo, perché mi ero messa in questo guaio forse aveva ragione leon! Leon: azzardati e farai una brutta fine, lasciala subito. Ad un tratto si mise avanti al mio corpo, con una mano teneva ben salda la mia vita, l'altra invece la teneva davanti come scudo. Ero tra le sue braccia, oh cielo, ha una stretta così calda e forte. Lo odio comunque. Ad un tratto sentimmo delle voci, forse stava arrivando qualcuno. I due ragazzi se ne andarono a gambe levate. Fiù..tirai un sospiro di sollievo. Leon iniziò a gridare, il suo tono era così teso, i suoi occhi erano infuriati, guardava a terra. Leon: cosa diavolo ti è saltato in mente? Sei stupida? Hai solo 16 anni! Sai cosa ti poteva capitare se io non mi alzavo da la? Ti avevo detto di andare, perché non lo hai fatto ? Perché? Perché? Forse ti ho visto così e il mio odio è un po' diminuito. Non riuscivo a parlare, ero troppo spaventata, piangevo e tremavo, anche per il freddo, bhe in effetti avevo solo un vestitino molto scollato. Presi un bel respiro per dire "mi dispiace" quando due mani calde mi avvolsero le guance. Alzai di scatto gli occhi, leon mi prese le guance e mi guardò dritto negli occhi. Leon: tutto bene? Ti hanno fatto male? Io: n..n..no Balbettavo per il freddo. Leon: e allora perché tremi? Io: ho freddo.. Leon mi sorrise, era un sorriso perfetto. Aveva i denti bianchi e dritti. Forse era l'unica cosa che mi piaceva di lui. Si sfilò la sua giacca pesante e mi fece voltare, mi infilò prima una manica e poi l'altra. Leon: va bene così? Io: si leon non ce ne era bisogno, davvero. Oh invece ce ne era bisogno eccome,era il minimo. Arrossii Io: grazie leon! Si avvicinò al mio orecchio per sussurrarmi Leon: grazie a te.! Se non c'eri tu probabilmente mi avrebbero finito. Vedevo il suo sguardo fitto a terra E allora chiesi. Io: leon? Leon: si? Io: posso farti una domanda? Chi erano quei due tipi ?Che volevano da te? Perché siamo su una pista di motocross? Leon: non ti preoccupare , non sono fatti belli che ti possano interessare. Mi incuriosiva, ma era meglio se stavo zitta. Non sapevo molto su di lui, so solo che aveva avuto un passato difficile. Infatti non era molto socievole. Lo guardai. Io: oh cielo, ma stai perdendo sangue dalla fronte Misi il dito destro sulla sua fronte, gli scostai il ciuffo per vedere meglio quel taglio. Leon: no dai non è niente, ahi! Io: oddio scusa.. Ero rossa come un barbecue! Nonostante lo odiassi, ero preoccupata .. Io: fatti medicare, farà infezione Leon: non ce ne è bisogno davvero. Io: dai non fare anche in questi momenti il presuntuoso! Fatti aiutare Leon: *sbuffa* e d'accordo!! Andammo nel capannone, li c'erano tutti gli attrezzi medici per curare una ferita. Presi l'acqua ossigenata e un pezzettino di ovatta. Leon: fai piano che brucia.. Mi avvicinai a lui, ci sedemmo su un piccolo divano, io alla sua destra voltata verso di lui! Non ero mai stata così tanto tempo con un ragazzo, mi ero perfino dimenticata che ore erano. Iniziai a picchiettare il pezzettino di ovatta sulla ferita Leon: ahi ! I suoi occhi verdi si chiusero e i suoi denti stringevano! Io: scusami Dissi mortificata. Continuai a picchiettare l'ovatta per 3 minuti, gli misi il cerotto e scesi dal divano. Guardai l'orologio. Portava le 00:24. Diamine, papà sarà super preoccupato. Mi voltai di scatto verso di lui e guardandolo dissi Io: diamine sono le 00:24 scusami devo andare, ci vediamo domani. Me ne stavo per andare quando, una stretta al polso non mi fermò, era più leggera, non forte, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, sentivo caldo e iniziavo a sudare. Mi voltai. Leon: ragazzina domani ti prego non dire niente allo studio, ne ai tuoi amici, ne alle tue amiche, tanto meno ai tuoi. Disse con un tono preoccupato ma saldo. Io: d'accordo! A domani Leon: promettimelo! Io: si leon te lo prometto! Mi lasciò il polso e me ne andai. Arrivai a casa e una voce pensante gridava il mio nome. German:...

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Capitolo 3
*** Non sono una bambina! ***




Capitolo 3
German: Violetta dove sei stata? Mi hai fatto preoccupare!!!! Non farlo mai più sali in camera tua e da oggi sei in punizione per due settimane!! No, nono per favore no!!!
Che pizza, lo sapevo che dovevo dare retta a leon e andarmene.
 Io: vabbene papà scusami. Salii in camera e sbattetti la porta.
Mi misi il mio pigiama e mi stesi sul letto, incominciai a pensare a quello che era successo, pensavo a Leon, e se ora quei ragazzi sono tornati da lui? Se lui è in pericolo? Il mio cuore batteva sempre di più, ero in ansia, non avevo manco il suo numero. Nono, non mi sto innamorando, io non lo sopporto e poi..poi..è più grande, bhe in fin dei conti ha solo 4 anni più di me, ma no che dico, Leon non mi piace, è solo un montato, lo ho aiutato perché era in difficoltà!! Sapevo che forse stavo mentendo, non sapevo cosa provavo neanche io, so solo che quando si avvicina a me provo delle emozioni fortissime. Basta vilu! Non ci pensare. Finalmente riuscii a prendere sonno.
 
 
La mattina dopo alle ore 8:30:
*drinnnnn* suona la sveglia
Olga: viluuuu sveglia
 Io: dai altri 5 minuti Olga ti prego! Sapeva benissimo che quei 5 minuti corrispondevano a una mezz'ora per me e infatti disse ..
Olga: no, piccolina sveglia che angie già è giù ad aspettarti.
Uffa che palle, mi alzai, mi andai a fare la doccia, mi vestii, mi misi un vestitino corto azzurro e delle scarpe azzurro chiaro. Mi pettinai e scesi di sotto. Ops, mi sono ricordata che papà era arrabbiato con me, però lo salutai
Io: papà buongiorno!
 German: buongiorno a te Violetta
Io: buongiorno Roberto, mi dispiace ma ora devo scappare c'è Angie in macchina
 *prendo una fetta biscottata*.
German: mi raccomando, dopo lo studio subito a casa!
‘Certo papà, vengo sicuro a casa dopo lo studio! cercai di dare la mia risposta più finta.’
 Io:okkei allora alle 7 sono a casa ..
 
Uscii e raggiunsi Angie, non vedevo l'ora di andare allo studio per vedere se veniva leon, ero preoccupata. Angie appena mi vide esclamò con un tono dolce e coscienzioso:
allora? Che hai?
 Io: niente davvero angie non ti preoccupare.. Aveva capito che avevo qualche problema, quando è dolce, si preoccupa sempre di me..le voglio davvero un bene dell'anima. È una persona brava e buona. Stemmo tutto il tempo in macchina senza fiatare ma per fortuna arrivammo allo studio e..
 Fran/Cami: Viluu ..*eccole* pensai..
 Io: ragazze
 Ci abbracciamo, come ogni Santa mattina *rido* Io: Per caso  avete visto Leon?
 Fran/Cami: cosaaaaa ? Leon? Perché chiedi di lui?  E comunque noi tutto bene grazie per l’interessamento
Io:Niente così ... *schiarendo la voce* .. Scusatemi come state?
Stavano per rispondere quando però..sentii delle grida di ragazzine, subito capii, Ludmilla in primis davanti l'entrata dello studio.
Era arrivato leon, aveva ancora il mio cerotto sulla fronte, era bellissimo, i suoi occhi verdi luccicavano, il suo ciuffo biondo scuro che veniva accarezzato dalle sue mani forti e calde. Oh no, ho detto bellissimo? No giuro che non mi piace. Ripeto ero solo in ansia, è tornato ad essere il solito montato di prima perché passandomi affianco non mi degna di uno sguardo e allora intervengo io..
Io: Ehy Leon!!!
Leon: ciao ..
Stavo per chiedergli come stava, ma poi mi sono ricordata che lui mi aveva fatto promettere di non dirlo a nessuno e dissi:
 che ti sei fatto sulla fronte?
 Domandai sapendo già la risposta. Lui mi guardò negli occhi, e con un tono freddo, come al solito, disse:
non sono cose che puoi sapere, sei troppo piccola..
Piccola? La smette o no? Basta con dire che ho 16 anni e sono una bambina. Gli ricordo che ieri gli ho salvato la vita!! Mi voltai e me ne andai senza salutarlo, ancora una volta.
Ludmilla era irritata che io ci parlassi, e iniziò con Nata a progettare dei piani contro di me..
Il fatto non mi preoccupava.
 
 
 Nell'aula di Beto (professore di canto un po' strano ma bravo)  Mi sentii chiamare *la solita voce stridula* pensaii e infatti..
Ludmilla: Ehy Vilu , allora ho visto che hai parlato con il mio Leon!!
TUO COSA? Ovviamente lo disse davanti a tutti, compreso leon!
Io: embè? È un reato scambiarci qualche parola? Dissi con tono chiaro e saldo! Con tutta la mia sicurezza!
Ludmilla: ammettilo, vorresti fidanzarti con lui così da diventare la più popolare dello studio, cara mia..potrai essere anche la più brava a cantare e a ballare ma sei troppo, troppo piccola! Non ti guarderà neppure.
 La odio! Vorrei tanto sapere cosa starà pensando leon in questo momento!!
Fran: Ludmilla cara, guarda che vilu non è piccola, e anche se fosse ha un cervello più grande del tuo !
Tutti risero tranne me, ero col capo poggiato sul banco , non ce la facevo ad essere la più piccola, così mi alzai di scatto e con gli occhi lucidi e gonfi scappai via!
Ludmilla: ecco è scappata, che povera bambina ! Fran: Ludmilla fai soffrire la mia migliore amica e ti metto le mani addosso.
 Le due litigavano e i ragazzi tentarono di fermarle tra cui anche Cami ! Leon appena mi vide correre corse anche lui. Ti prego fa che non viene da me, ti prego fa che non viene da me... Ecco come non detto. Sono scappata via, sono andata nella sala da ballo e mi sono accovacciata davanti allo specchio con la testa poggiata ad esso, avevo le braccia sulle mie ginocchia, e la testa poggiata su esse. Piangevo, ma non per Ludmilla. Non lo so. Vidi delle scarpe e alzai man mano la testa vidi leon che si sedette a fianco a me.
Leon: hai le lacrime facile al quanto vedo..
 Io: smettila lasciami sola, vattene
Leon: ricordi ieri sera, ti chiesi di andartene e tu sei rimasta ed ora faccio esattamente lo stesso.. Io: non piango per Ludmilla ci mancherebbe! Piango perché non sopporto essere la più piccola, ho 16 anni non 10!
Leon: già.. Ma in confronto a noi sei piccola .. Io: e allora penso che me ne vado in un altro studio Lo dissi ma non lo pensavo minimamente, non lo potrei mai fare, volevo vedere cosa rispondeva lui..
 Leon: già faresti la cosa migliore..
 Cosa? Io lo odio !! Che bastardo.
 Di scatto mi alzai e cercai di correre via, un altra volta una stretta al polso mi fermò.. Mi voltai verso leon era così bello, mi rispecchiavo nei suoi occhi verdi.
Io: lasciami, lasciami, ancora con questo fatto? Leon: ancora te ne vai senza salutarmi? Si avvicinò sempre di più al mio corpo, sudavo, tramavo, ad un certo punto sentii sussurrarmi all'orecchio
Leon: lo sai che quando ti arrabbi sei ancora più bella?
 
 Ancora più bella? Quindi per lui sono bella o meglio lo ero anche prima di arrabbiarmi?
 
Arrossii di botto, ‘oh no Violetta basta ora scappatene via come fai sempre’ pensai.
 
Prima di aprire bocca io dopo lunghi secondi sentii che il polso si allentava e Leon se ne stava andando.
Perché è così? Fa così perché? Prima è pace e poi è guerra?..
Mi risedetti a terra e pensai..

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Capitolo 4
*** Tutta colpa di Ludmilla. ***


Capitolo 4
Dopo aver pensato a lungo su quanto odiassi Leon, no forse non lo odio così tanto o forse si? .. Mi rialzai da terra e tornai in aula per affrontare la vipera di Ludmilla una volta per tutte. Erano li Fran che sprizzava rabbia da tutte le parti e Ludmilla appoggiata con il braccio destro sulla spalla di Leon.  LEVA QUEL BRACCIO. No oddio cosa penso. Basta Vilu. B A S T A !
Le andai incontro e dissi:  Ehy barbie rifatta, ascoltami bene;  la devi smettere di offendermi, chiamarmi ‘piccola’ e dire che ho solo 16 anni! Lasciami stare a me e le mie migliori amiche che a differenza tua  sanno cosa vuole dire la frase ‘ voler bene ad una persona’ cosa che tu non capirai mai.
Lo dissi tutta d’un fiato. TUTTI mi guardavano e Ludmilla arrabbiata disse: Mocciosa del cavolo qui l’unica che non capisce sei tu, Leon non lo devi neanche guardare, lui è mio e penso che non ti degnerà neanche più di uno sguardo dopo questa figura che hai fatto. 
Leon mi guardava come divertito. Ma cosa diamine ha da ridere ? Io non lo sopporto!
Angie (mia zia ma anche la nostra insegnante di canto ) entrò in classe molo furiosa, forse è vero ci eravamo  arrabbiati un po troppo ma è Ludmil..
: RAGAZZI SUBITO IN PRESIDENZA!
Io che non ero mai stata in presidenza  la guardai sbalordita, Leon replicò: Angie mi scusi ma litigavano con me. È colpa mia mi dispiace.
IO COSA? LITIGARE COSA? PER CHI? COSAAA?
: Non è per niente vero, Ludmilla ha incominciato a insultare me , le mie amiche e ha detto che..
Angie:  Basta, non andrete in presidenza ma O R A ognuno al vostro posto.
Io andai a sedermi vicino Cami e Maxi.
La barbie vicino Leon COME SEMPRE! ..
: da ora ciascuno di voi in coppia dovrà svolgere in COPPIA un esercizio per Martedi, non accetto niente ‘ma’ e niente ‘però’ le coppie verranno decise dopo. Ora devo andare. Il prossimo che fiata verrà sospeso.
Disse Angie.
Io subito mi recai fuori con Fran e Cami e Maxi e Broadway .
: Quella biondina deve sempre farci andare nei guai. Dissi.
Fran: Dai vilu calmati, non fa niente dimostreremo chi è davvero Ludmilla.
Maxi: giusto, ragazzi mettiamo tutto il nostro impegno in questo esercizio.
Io stavo per rispondere quando mi sentii tirare da  un braccio. Eccoci di nuovo, ci risiamo, il rompipalle di ? LEON
: Che diavolo vuoi ancora?
Leon: Per colpa tua dobbiamo fare questo esercizio.
Io: Colpa mia? Guarda che è la tua ‘fidanzata’ che ci ha fatto finire nei guai.
Leon: Non è la mia fidanzata, se ti fa piacere ;)
A me piacere? AAHAHAHAH ma a chi vuole far ridere, be però a pensarci uno bello e popolare come lui sembra strano non abbia la ragazza.. ma che dico? Oddio!
Io: Non mi interessa minimamente.
Leon: Se va male l’esercizio e mi bocciano..
Io: Che fai? Mi meni?
IO LO ODIO!
Leon: No.
Ride amaramente, mi ride in faccia, ma chi si crede di essere? Con un giro di 360° mi volto e raggiungo Fran.
Leon: ..
 
Angolo autrice: GRAZIE PER LE RECENSIONI .. <3
VI STA PIACENDO? TRA UN PO SCOPRIREMO SE TRA LEON E VIOLETTA SCOPPIERà L’AMORE O OPPURE NO.  Bacii <3

#staytuned

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