My name is Nope.

di NimyriaWritesNonsense
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hi everyone, my name is Nope. ***
Capitolo 2: *** Such a lonely day. ***



Capitolo 1
*** Hi everyone, my name is Nope. ***


Ciao a tutti, il mio nome è Nope ho diciassette anni e mezzo, vivo a Londra e sono autolesionista, lunare, bipolare, depressa e vittima di bullismo. Ho un polmone, quattro reni, sette bulbi oculari, una sfilza di malattie incurabili e soffro d'asma (wow!).

Prima vivevo in Italia ma poi i miei genitori sono morti in un incidente stradale quando avevo solo tre mesi, e nonostante la mia età e l'incapacità di agire, e nonostante gli zii e nonni che avrebbero potuto tranquillamente prendermi in adozione ma fak the world!, ho deciso di andare a vivere da sola a Londra.
Perché Londra? Be', semplice; Londra è una città europea ricca di bellezze monumentali, città natale di grandi scrittori e artisti sia classici che moderni. La maestosità della cattedrale di Saint Paul, la famosissima Piccadilly Circus, Buckingham Palace e chi più ne ha più ne metta!
...Ma io non sono a Londra per questo, no, io sono qui perché a Londra ci sono i One Direction.

Comunque, ora passo alla parte descrittiva: sono una ragazza alta ma anche un po' bassa, ho i capelli castani con lo shatush biondo, ho un naso normale e i miei occhi cambiano a seconda del mio umore.
Sì, avete letto bene! Cambiano a seconda del mio umore! Al diavolo Mendel e tutti quegli stronzetti che hanno studiato la genetica e stupidate varie finché non sono crepati, perché i miei occhi cambiano colore a seconda del mio stato umorale!
Ah, e fisicamente sono “normale”.

Ma adesso basta con la parte descrittiva, passiamo alla mia vita!

Frequento una delle scuola più prestigiosissime assai di Londra, la “London Accademy School” (no, il nome non l'ho inventato eh) e ho una migliore amica di nome Cho. A scuola vado abbastanza bene, ma ci sono dei bulli che mi danno fastidio e mi rendono difficile la vita.

Un giorno decido di raccogliere tutte le mie forze e decido di fare un provino ad X-Factor...

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Capitolo 2
*** Such a lonely day. ***


È mattina, e come tutte le mattine mi alzo per andare a scuola o come la chiamo io “l'inferno”.
Mi dirigo in bagno dove mi aspetta un doccia veloce e poi passo alla zona abbigliamento.
Per la scuola decido di adottare un outfit consono all'ambito scolastico e decisamente anti-stupro, e decido di vestirmi così: Dottor Martens tema floreale stile hipster moderno, pantaloncini jeans short strappati ed attillati al linguine con più della metà delle pacche del deretano in bella mostra, canottiera 'Obey' con maniche che arrivano alla vita. Decido anche di abbellire l'outfit aggiungendo un crocifisso stile Rio de Janeiro 2014, e venti anelli per dito stile venditore ambulante da spiaggia. Ah, e visto che fuori fa un po' freschetto indosso anche un basco a tema foglie di Maria con la scritta 'Amsterdam'.
Finito con l'abbigliamento passo alla zona make up.
Essendo una ragazza abbastanza timida, faccio di tutto per passare inosservata, per questo opto per un trucco leggero che comprende correttore, un filo di matita, eyeliner, mascara, fondotinta, terra, farina, lettiera per gatti, polvere lunare e colla vinilica.
Prendo la borsa e mi dirigo verso la scuola.

Come al solito entro in classe e sento tutti gli occhi puntati su di me; tutti i giorni è la stessa storia, mi chiedo cosa abbaino da guardare -.-”
Entra il prof. d'inglese e tutti si siedono. Poi suona la campanella e tutti usciamo.
Finalmente questa terribile giornata di scuola è finita!

Sono sulla strada del ritorno per ritornare a casa quando ad un tratto mi sento tirare per un braccio. Cerco di liberarmi dalla stratta, ma i miei tentativi sono vani. Ad un tratto mi ritrovo faccia a faccia con un tipo in accappatoio con il volto coperto che mi dice: «Hey bella ragazza!»
«Che vuoi brutto stronzo?» gli rispondo acida.
«Voglio giocare con te»
«Lasciami andare, figlio di puttana!»
«Shh» risponde lui mentre fa scendere la sua mano suoi miei short.
Ma perché proprio a me!? Insomma ho davvero l'aspetto di una donna facile?
«Hey tu!» una terza voce che prima non c'era «lasciala stare o te la vedrai con me!»
Vedo avvicinarsi un ragazzo abbastanza alto, con i capelli ricci e gli occhi verdi. Ha un viso conosciuto, ma chi sarà mai?
«Lasciala ho detto!»
Magicamente l'uomo in accappatoio se ne va e il misterioso ragazzo scappa via ed io rimango lì per terra al freddo a pensare cosa fare.
Cosa sarebbe giusto fare in questi casi? Andare dalla polizia o confidarsi a qualcuno? La decisione mi sembra saggia: decido di andare a raccontare tutto alla mia migliore amica. 

 

 

«Nimyria, questo capitolo fa cagare»
Lo so, scusatemi.

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