Colori.

di Sono un fantasma
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rosso. ***
Capitolo 2: *** Blu. ***
Capitolo 3: *** Giallo. ***
Capitolo 4: *** Rosa. ***
Capitolo 5: *** Verde. ***
Capitolo 6: *** Bianco. ***
Capitolo 7: *** Grigio. ***
Capitolo 8: *** Nero. ***
Capitolo 9: *** Viola. ***



Capitolo 1
*** Rosso. ***


Rosso.

Rosso come le guance paffute di Erica, che è stata troppo tempo davanti al fuoco, a scaldarsi.
Rosso come il sangue, ma non quello dei principi.
Ma poi perché il sangue e l’amore hanno lo stesso colore?
Rosso come quei bus di Londra, pieni di turisti sorridenti.
Rosso come gli armadietti nelle scuole americane, quelli che più di una volta abbiamo desiderato.
Rosso come le labbra, le tue labbra, che poi sono mie.
Il fuoco è rosso, e il fuoco brucia, e l’amore brucia, e l’amore è rosso.
Rosso come quelle fragole timide, nascoste sotto le foglie.
Rosso come gli occhi stanchi, quelli che alle feste cercano sempre qualcuno, che poi quel qualcuno è dentro di loro.



*Angolo autrice*
Ho scritto queste poche righe e giuro che all'inizio volevo dargli un senso, ma poi nulla.
E' solo il primo dei colori che ho scelto.
Se questo primo capitolo verrà letto continuerò, lo giuro.
E adesso? Una recensione, dai.

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Capitolo 2
*** Blu. ***


Blu

Blu come la notte, la casa dei sognatori e dei sogni dimenticati, il rifugio delle anime perse, delle grandi paure.
Blu come i tuoi occhi, che poi anche il mare è blu e il mare è salato , e le tue lacrime sono salate, forse perché negli occhi hai il mare.
Posso affogare nei tuoi occhi?
Le onde alte, quelle che vanno ad infrangersi sulle rocce bagnate sono blu.
I jeans sono blu e i jeans sono dei giovani, allora la gioventù è blu.
L’estate è blu.
Blu sono i sogni, quelli nascosti nei cassetti bui, pronti per uscirne spiegando le ali.
Blu sono le passeggiate, quelle nel bosco, seduti per terra a mangiare bacche e a sporcarsi le mani di blu.



*Angolo autrice*
Secondo capitolo :)
Il primo è stato letto da molte persone, speriamo che anche questo piaccia.
Domani continuerò a dipingere il mio arcobaleno di parole, quindi a presto :)
E adesso? Una recensione, dai.

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Capitolo 3
*** Giallo. ***


Giallo.

Giallo è il sole timido, il sole splende, come il tuo sorriso, allora anche i sorrisi sono gialli.
I girasoli, quelli che ti osservano alti tra i fiori silenziosi, sono gialli.
La sabbia è gialla, e allora anche le passeggiate estive sulla spiaggia sono gialle, quindi anche gli amici sono gialli, perché è di giallo che è tinta la felicità.
I narcisi sono gialli, allora la bellezza è gialla e se il sorriso è giallo come la bellezza, il sorriso stesso è una bellezza.
I pulcini chiacchieroni sono gialli e i pulcini rappresentano la nascita, quindi anche i bambini sono gialli.
Il coraggio è giallo.
E allora tingiti anche tu di giallo.



*Angolo autrice*
Terzo capitolo :)
C’ho messo un po’ per scriverlo e non mi è risultato semplice, forse perché non amo il giallo.
Ora sei arrivato fin qui, quindi lascia una recensione, anche piccola piccola.


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Capitolo 4
*** Rosa. ***


Rosa.

Rosa sono i fiori di ciliegio, i cui petali riempiono i sentieri, colorandoli.
I dolci sono rosa, i gelati alla fragola, i marshmallow e quindi i falò sulla spiaggia, d’estate, col mare che ci guarda.
I teneri musetti dei cuccioli sono rosa.
Gli abbracci al tramonto sono rosa, quegli abbracci forti che ti fanno sentire al sicuro, fino al sorgere del sole.
Ti va di stringermi forte? Non lasciarmi andare.
Rosa come i baci.
Le mani sono rosa, quelle che si cercano tra le coperte ruvide all’alba, rosa sono i sospiri del vento e rosa sono le dolci parole, che giungono all’orecchio sussurrate dalla tua voce.
Rosa sono le gambe che si intrecciano sotto le lenzuola.
Rosa come i ricordi, quindi le foto e le lettere bagnate dalle lacrime, miste ad inchiostro e parole illeggibili.




*Angolo autrice*
Questa volta c’ho messo un po’. Spero vi sia piaciuto.
Ora la lasci una recensione? Daaai.


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Capitolo 5
*** Verde. ***


Verde.

Verde come gli occhi, questa volta i miei occhi.
Verde è quando prendi la bici, apri la porta ed esci, con uno zainetto sulle spalle e qualche spicciolo nella tasca, alla ricerca di te stesso, stufo di quelle quattro mura tristi in cui sei intrappolato.
Verde come quando vuoi fuggire, allora non puoi fare altro che accendere l’MP3 e rifugiarti nella musica, quindi la salvezza è verde, perché la musica è verde e la musica è salvezza.
Verde è il silenzio, quando vuoi urlare, svuotando i polmoni e la testa, e allora ti siedi in un angolo, col viso tra le mani gelate, senza neanche sussurrare, con la testa che sta per esplodere e con lo stomaco in subbuglio, quindi anche le urla sono verdi, proprio come l’urlo del silenzio.
Verde è la vita, quella che non aspetta. La primavera è verde.
La natura è verde, il mare e la libertà, quindi le farfalle,che hanno ali sottili come la carta velina.
La libertà quindi è verde, quindi le gambe che corrono veloci tra i fiori alti.
Verde è la calma, la stabilità, come quando ti metti seduto sul prato, o steso sul tuo letto, con una coperta sulle gambe e una cioccolata fumante sul comodino, con un buon libro tra le mani, osservi la copertina, ne leggi più e più volte il titolo.
Il verde è il mio colore, quindi vi ho parlato di me e ne avevo bisogno.



*Angolo autrice*
Un nuovo capitolo dopo qualche giorno di silenzio. Vorrei ringraziarvi, perché state leggendo questa storia in tanti ed è bellissimo condividere con voi piccoli frammenti di me.
Questa volta ho scritto parecchio, non volevo ma parola dopo parola, ho superato le dieci righe.
Come al solito fatemi sapere cosa ne pensate, lasciando una recensione.

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Capitolo 6
*** Bianco. ***


Bianco.

Se ti va, puoi leggerlo ascoltando questa canzone di cui mi sono innamorata "Nuvole bianche"

I soffioni sono bianchi, quelli che vedono il cielo come una grande pista da ballo su cui volteggiare fino a perdere le forze.
Anche i fiocchi di neve sono degli ottimi ballerini, ma loro amano l’inverno, il vento freddo.
Allora anche l’inverno è bianco. Bianco come le nuvole morbide.
Ma le nuvole, dov’è che vanno? Non si fermano mai, sembrano navi leggere, le navi del cielo.
Quindi anche la morbidezza, la leggerezza, è dello stesso colore della neve.
I vestiti lunghi delle spose sono bianchi, quindi i matrimoni sono bianchi come il latte, c’è chi nell’amore vede la felicità, allora per molti anche la felicità è bianca.
Le stelle sono bianche, o almeno noi le vediamo bianche, come i desideri.
Ti va di alzare il naso al cielo e di guardare insieme le stelle fino al sorgere del sole?
Anche la luna è bianca, il grande occhio della notte.
E' sempre lì, anche quando non la vedi, lei ti osserva e ti fa compagnia. E' con lei che amo passare la notte, lei mi ascolta finché la luce non fa sì che sparisca . Fugge via, quando la luce del mattino inonda le strade, scappa, correndo a rifugiarsi negli angoli bui, come fanno i sogni all'alba.
La musica nasce bianca, ma poi si colora e finisce col diventare un arcobaleno di note.
I tasti del piano sono bianchi, ma appena vengono toccati da dita che scorrono veloci su di essi, iniziano a tingersi di mille colori e anche le note, così come la neve, iniziano a danzare.
Guarda verso il cielo, le vedi le note che salgono salgono e salgono ancora fino ad accarezzare le nuvole?
Bianco come i fogli che aspettano di esser riempiti. Anche questo foglio era bianco prima, ma mentre la penna traccia linee e cerchi e i miei occhi ne seguono i tratti, il foglio inizia a riempirsi di parole, parole che sanno di te.




*Angolo autrice*
Eccoci nuovamente qui, oggi vi ho parlato del bianco.
L'ho scritto di fretta, ascoltando ''Nuvole bianche" e mi è sembrato perfetto sin dalla prima lettura.
A questo punto, lascia una recensione:)

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Capitolo 7
*** Grigio. ***


Grigio.

Grigio è il colore dei ricordi, delle scatole piene di lettere e di vecchie foto, tutte coperte da un velo di polvere e malinconia, è il colore di quell'anziana signora che sta aprendo la scatola con le guance rigate dalle lacrime.
Grigio è il colore dell’insicurezza, non è bianco, non è nero, non è il bene, non è il male.
E' il colore della timidezza, delle mani che tremano, in cerca di un po' di calore, è il colore delle unghie mangiucchiate, dei volti nascosti, delle voci tremanti che balbettano parole incomprensibili.
Grigio come le nuvole che riempiono il cielo d’inverno e tu le osservi, con un libro tra le mani, guardando le gocce di pioggia che producono uno strano suono a contatto col vetro freddo della finestra, le stesse nuvole scure che hai in testa, quando hai voglia di urlare, ma decidi di rimanere in silenzio, le stesse gocce che hai nel cuore e nel mare che hai dentro ti senti affogare, ma poi rimani a galla, sempre.
Grigi sono i sospiri, quelli intrisi di tristezza e rassegnazione, che si dissolvono tra le urla del silenzio.
E quando il cielo è grigio, anche i colori del mondo svaniscono: l’azzurro del mare si trasforma in una distesa di un colore triste e così gli occhi che lo guardano.
Ma poi arrivi tu, come un arcobaleno, come il sole dopo la tempesta, e come il mare fa con la costa, mi abbracci e con le tue parole colori il mondo.



*Angolo autrice*
Questa volta mi sono fatta aspettare, cavolo, saranno passate più di due settimane.
Accettate le mie scuse e lasciate una recensione. :3

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Capitolo 8
*** Nero. ***


Nero.

Pupille che si muovono vispe, facendosi spazio tra immagini rimaste impresse come foto nella mente, le pupille sono nere.
Anche le olive lo sono e assomigliano alle pupille.
I pipistrelli sono neri, immersi in un oceano nero chiamato notte.
Infatti la notte è nera, il cielo scuro si fonde col mare, colorando anch’esso di nero e rendendolo affascinante e ancora più misterioso.
Allora anche i misteri sono tinti di nero.
I capelli di Veronica sono neri, come i pezzetti di smalto che sta sputando sul pavimento, come il trucco che le contorna gli occhi. Anche le sue calze, se viste da una precisa angolazione, sono nere, rendono le sue gambe tanto sottili quanto eleganti e terminano in un paio di stivaletti dello stesso colore.
Il buio l'abbraccia, anch’esso nero.
Nero come gli occhiali da sole, dietro le cui lenti, spesso si nascondono occhi ancora più scuri e tristi.
Anche l’inchiostro è nero, quello sputato da una penna chiacchierona su un foglio candido.
Nero come le ombre che scorrono veloci sulle pareti chiare, perennemente in bilico tra realtà e finzione, accarezzi le loro figure con la coda dell’occhio, ma fuggono via, timide.




*Angolo autrice*
Mi faccio attendere, come al solito.
Volevo concludere con questo capitolo, ma mi sono venute nuove idee e non posso mettere il punto qui.
C’è ancora il viola, chi può dimenticare il viola? Io no di certo.
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo, la lasciate una recensione? *faccino dolce*.

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Capitolo 9
*** Viola. ***


Viola.

Come i lividi e le lotte.
La forza è viola, quella racchiusa in occhi arrossati, l’incurvarsi di labbra spaccate è viola.
Talvolta anche la sconfitta è viola, come i sorrisi strappati via da visi giovani, le speranze calpestate, le ali spezzate, le ferite mai sanate.
Le parole che scivolano fuori da labbra inesperte sono viola, come il ticchettio dell’orologio, il tempo perduto, i tramonti mai visti e i sorrisi mai disegnati sui volti altrui.
La nostalgia è viola, come i “mi mancherai” sussurrati, dal suono dolce e tremante, viola come le guance solcate da lacrime coraggiose.
La verità è viola, come gli errori destinati a non essere cancellati.
Le regole mai rispettati sono viola, gli sguardi rubati e i baci vietati.
Le vene sono viola, appena coperte da una pelle chiara.
I tremolii delle gambe sono viola, accompagnati da parole poco chiare nascoste in un paio di pupille profonde, in cui nessuno mai guarderà.


*Angolo autrice*
Ultimo capitolo.
Non posso fare altro che ringraziarvi.
Ovviamente non vi libererete di me così facilmente, tornerò presto con qualcosa di diverso, ho già una marea di idee pronte ad essere vomitate dalla penna.
Lasciate una recensione, se vi fa piacere, a me non dispiace di certo leggere i vostri pensieri.
Grazie ancora e a presto.

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