high hopes.

di _wishjng_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Violet Evans, è così che mi chiamo, sono nata il 15 settembre 1996, ho 18 anni e da orami cinque mesi mi ero fatta forza e vivevo da sola nella villetta, dove abitavo con i miei genitori, nel centro di Londra. Avevo deciso di lasciare casa della nonna per vivere autonomamente, non volevo pesarle, ormai ero grande. Ora vi starete chiedendo dove vivono i miei genitori, ebbene loro morirono in un incidente stradale esattamente 18 anni fà, poco dopo la mia nascita, subito fui accolta dai miei nonni materni, visto che quelli paterni erano morti. Devo dire che a mia nonna devo tutto, mi ha cresciuto come se fossi sua figlia e ha sempre cercato di darmi, insieme a suo marito, quell'affetto che solo un genitore ti sa dare. In parte c'erano riusciti, ma sentivo sempre quel vuoto che mi aveva angosciato quando, circa a 14 anni, decisero di dirmi ciò che era successo ritenendomi abbastanza grande. Ora mi ero abituata, ma infondo ho e avrò sempre quel vuoto, quella tristezza e rabbia di non poterli avere qui con me. Forse avevo bisogno di qualcuno che mi capisse, che mi amasse, che mi facesse sentire bene, o che insomma mi facesse sentire a casa. In quegli anni mi ero limitata ad andare a scuola, ogni giorni era sempre uguale, ma fortunatamente avevo finito questo giugno. Ah già, ho deciso di comprarmi un cane, un Cavalier King, di nome Ash.

-

Era un fredda mattina di settembre, esattamente il 20 ovvero cinque giorni dopo il mio compleanno. Lo avevo passato in casa a piangere davanti a una piccola torta, con a fianco una foto dei miei genitori. Passavo spesso giornate così, mi prendevano dei momenti di sconforto e scoppiavo, mi arrabbiavo con me stessa, e mi domandavo perché non mi avessero portato con loro a fare quella fottuta passeggiata, almeno ora sarei con loro e non qui a compatirmi. La nonna si era offerta di passare con me quella giornata visto che avrei compiuto 18 anni, ma volli passarla in quel modo. Comunque, erano circa le 11:00 e io ero ancora sotto le coperte, contemplai ancora il soffitto per circa 10 minuti, poi decisi di alzarmi. Così mi tirai su mettendomi seduta con le gambe ancora coperte. Vidi Ash sbucare dal corridoio, probabilmente si era svegliato prima di me è stava controllando se stessi ancora dormendo, vedendomi in piedi saltò sul letto e mi diede il 'buongiorno' facendomi un po' di feste. Mi alzai, aprii l'armadio e tirai fuori un maglione bordeaux largo che mi arrivava fino a metà coscia, poi una calzamaglia di lana e un paio di calzini lunghi fin sopra il ginocchio. Scesi le scale e feci colazione. Poi avrei dovuto portare a spasso Ash come ogni mattina, così dopo aver finito di mangiare andai in bagno e mi misi giusto quel filo di mascara che ero solita mettere. Raccolsi i capelli in uno chignon lento, poi infilai le mie Janoski nere, la giacca di jeans e fui pronta, ora dovevo solo infilare la pettorina ad Ash, e saremmo potuti uscire. Presi il guinzaglio e lo agganciai alla pettorina poi uscimmo di casa. Come al solito andammo all' Hyde park dietro casa, era enorme. I parchi qui a Londra erano tutti grandissimi, ma quello era veramente grande, e diciamo che in quella immensa distesa verde avevo trovato un posto un po' isolato tra gli alberi dove rifugiarmi. Li ascoltavo la musica, giocavo con Ash, e qualche volta portavo il mio diario dove scrivevo tutto ciò che mi passava per la testa. Arrivammo all'entrata del parco circa dopo cinque minuti di camminata a passo svelto. Camminai per altri due minuti e nel tragitto mi fermai a parlare con una graziosa nonnina (?) e il suo cagnolino, che ormai aveva fatto amicizia con Ash. Si chiamava Sett, era un meticcio. Rimasi dieci minuti li. Poi ripresi a camminare e arrivai 'al mio posto', mi sedetti sul prato con la schiena appoggiata ad un tronco, accesi la mia sigaretta mattutina e misi le cuffie nelle orecchie. Intanto mi divertivo a guardare Ash che giocava con un osso di gomma che gli avevo appena lanciato. Restammo lì circa un ora, poi tornammo a casa. Erano ormai le 13:30 quando guardai l'orologio sopra la tv, ero collassato sul divano da più di venti minuti, ma la fame ebbe il sopravvento, così mi alzai e mi diressi in cucina e comincia a prepararmi un panino data la scarsa voglia di cucinare. Diedi le crocchette anche a Ash, che esausto dalla mattinata, divorò.

Dopo aver pranzato rimasi a casa, decisi di stare sui miei social network preferiti, che per me non erano semplici siti, ma dei rifugi. Prima di cena decisi di farmi un bagno, così salii al piano superiore, andai nel bagno e aprii l'acqua in modo da riempire la vasca. Quando fui abbastanza soddisfatta del livello che aveva raggiunto, chiusi il rubinetto, mi spogliai e mi immersi. Cercai di non fare caso a quelle piccole linee sul mio polso. Iniziai a lavarmi dopo dieci minuti di puro relax, in poco tempo finii, così mi avvolsi all'asciugamano attorno al corpo e uscii fuori. Avevo i capelli marroni, lunghi e lisci, per questo ci mettevo circa venti minuti per asciugarli, ma non importava. Da quello che mi diceva la nonna assomigliavo un po' di più a mio padre, infatti lui aveva i capelli marroni, ma anche i miei lineamenti erano i suoi. Solo gli occhi erano diversi, lui li aveva marroni, mentre i miei e quelli di mia madre erano verdi. Sono forse l'unica cosa che mi piace veramente di me, per il resto mi consideravo uno schifo. Mi sarebbe piaciuto assomigliare alla mamma, lei era davvero bella: capelli biondi e occhi verdi, magra e alta. Invece io ero, si magra ma non tanto alta. Scesi e mi preparai la cena, decisi di andare a dormire abbastanza presto considerando che alle 21:30 ero già nel letto. Avrei voluto fumare, ma ero a corto di sigarette, quella di questa mattina era l'ultima, e non avevo voglia di uscire a comprarle. Le avrei prese domani. Misi la sveglia alle 9 a.m e mi addormentai.

*drin*

Spensi la sveglia, oggi era martedì e sarei andata a correre. Mi tirai su, feci qualche coccola ad Ash e mi diressi davanti all'armadio. Infilai dei leggins neri e una maglia grigia lunga e scesi. Erano le 9:15 quando mi sedetti sullo sgabello della penisola, non mangiai molto infatti alle 9:30 mi trovavo già sulla porta con ai piedi le mie nuove Nike nere e Ash al mio fianco. Avevo incominciato a correre da circa 5 minuti, e già mi trovavo poco più avanti dell'entrata del parco, continuai a correre per circa una mezz'ora, percorrendo due volte il perimetro del parco. Dopo di che decisi i andare a riposarmi al 'solito posto' così rincominciai a correre verso esso.

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***



 'You looks so perfect standing there in my American Apparel underwear and I know now, that I'm so down, your lipstick stain it's a work of art, I got your name tattooed in a arrow heart ..'

Presi in mano il telefono e guardai l'ora, 10:05. Stavo scegliendo un'altra canzone quando sentii urtarmi la spalla sinistra. Mi sbilanciai verso destra, ma non caddi. Ash iniziò ad abbaiare ma lo feci smettere subito poi mi tolsi una cuffia e mi girai. Mi trovai davanti a un ragazzo non tanto più alto di me, e al suo cane.

"Scusami tanto, ero distratta." - dissi.
"Non preoccuparti, lo ero anche io." - mi sorrise.

Lo osservai per qualche secondo poi continuai.

"Piacere Violet." - dissi porgendogli la mano destra.
"Piacere mio Violet io sono Bradley, ma puoi chiamarmi Brad." - disse stringendomi la mano.
"Tu puoi chiamarmi Vi."

Nel frattempo Ash e il suo cane si stavano annusando.

"Come si chiama?" - chiese.
"Ash, e lei?" - domandai abbastanza sicura dopo aver appurato che fosse una femmina.
"Jesse." - sorrise nuovamente.
"Oh, bhe è stato un piacere conoscervi, ma dobbiamo andare." - dissi.
"Anche per noi."
"Ciao, e scusami ancora!"
"Scusami tu, ciao."

Mi voltai e ripresi a correre. In due minuti arrivai. Mi sedetti con la schiena appoggiata ad un tronco di un albero. Lanciai un osso di gomma che mi ero portata da casa ad Ash che fu ben contento di accoglierlo tra i suoi denti. Rimanemmo lì per un'oretta, poi tornammo a casa. L'incontro con quel Bradley mi aveva un po' scombussolato, ma non mi interessava più di tanto, o meglio ero convinta del fatto che forse fossi attratta da lui solo fisicamente. Arrivai a casa circa per le 13:00 e mangiai. Verso le 15:00 decisi di andare un po' nel centro e sarei passata anche danza per sapere gli orari di giovedì visto che avrei ripreso ad allenarmi. Facevo danza da quando ero molto piccola, anche mia mamma ballava e aveva una certa fama. A dire la verità anche io ero abbastanza brava e visto che l'anno scorso avevo finito il mio corso per diventare coreografa, quest'anno avrei potuto insegnare oltre che allenarmi. Uscii di casa e salii in macchina, misi in moto e partii. Arrivai davanti alla scuola dopo 10 minuti, parcheggiai e scesi. Una volta dentro vidi Danielle all'interno della sala, dalla grande vetrata, così aprii la porta.

"Ehi Dan!"
"Vi." - sorrise.

Ci abbracciammo.

"Tutto bene?" - chiesi.
"Sisi, tu?"
"Si."
"Dimmi, a cosa devo la tua visita?" - scherzò.
"Aah, con questo vuoi dire che non mi faccio vedere eh!"
"Bhe, in effetti è da un pò che non ci sentiamo."
"Sabato scorso Dan ahahahahah."

Rise.

"Comunque volevo sapere quando ho i corsi e quando devo insegnare."
"Allora aspetta." - disse tirando fuori un foglio. - " il nostro gruppo è tutti i giorni esclusi il sabato e la domenica dalle 3 alle 6, prime due ore contemporaneo e le ultime due hip hop, mentre per insegnare sei con me, il lunedì hip hop, mercoledì e venerdì moderno, dalle 7:00 alle 8:30" - disse - "Ah e i corsi incominciamo la prossima settimana, abbiamo 5 giorni per rilassarci." - aggiunse.

Conoscevo Dan dalle elementari, ovvero da quando avevo incominciato a ballare frequentavamo e frequentiamo gli stessi corsi, moderno e hip hop. Lei è fidanzata con Liam Payne, un membro degli One Direction che, avevo avuto il piacere di conoscere in svariate occasioni. Erano tutti monto simpatici e carini con me e io cercavo di fare li stesso con loro. Comunque Dan era una brava ragazza, solare, simpatica, dolce ma soprattutto era semplice. È la mia migliore amica, ma la nostra non era un amicizia forzata, non dovevamo uscire tutti i giorni o chiamarci ogni minuto, sapevamo che potevamo contare l'una sull'altra sempre.

Restai lì con Danielle a fare due chiacchiere per circa due ore ahahah, così alle 5:30 feci la spesa e tornai a casa per le 6:15. Ero rimasta d'accordo con Dan che stasera saremmo state insieme, lei sarebbe venuta da me per cena, quindi dovevo inventarmi qualcosa da mangiare.

7:45.

Visto che in quelle ore non conclusi niente, ordinai cinese che sarebbe arrivato all'incirca per le 8:00 come Danielle. Infatti poco dopo arrivo il fattorino, lo pagai e lo ringraziai e lui dopo avermi dato la busta mi augurò buona cena.

"Chi è?" - chiesi al citofono.
"A meno che tu non mi nasconda niente, non dovresti aspettare nessuno oltre me." - disse ridendo.
"Più cresci e più diventi simpatica, sai?!"
"Aprimi ahahah."
"Ecco vedi." - dissi - "sei contenta ora?" - dissi dopo averle aperto il cancello.

Non rispose, chiusi il citofono e mi recai alla porta.

"Cosa si mangia?" - mi chiese chiudendo la porta alle sue spalle.
"Le scarpe! Comunque cinese, è arrivato 5 minuti fà."
"Uffa, adesso le tolgo." "Brava." - dissi ridendo.
"Comunque ottima scelta."

Nel frattempo Ash era saltato giù dal divano, e si era precipitato da Danielle che continuava a parlargli con quella stupida voce da bimba che tutti usano quando parlano ai cani e che io odio.

"Dan ti prego, non è stupido ahahah parlagli normalmente."
"Non ti va bene niente!"
"Sorry. Dai vieni."
"Arrivo."

Ci sedemmo a tavola e dopo circa 20 minuti finimmo e ci mettemmo sul divano.
"Allora cosa facciamo? Usciamo?" - mi chiese.
"Come vuoi." "Dai alle 9:00 andiamo in centro."
"Sai che ti rompono i coglioni, del resto è normale, stai con Liam, a proposito come sta?"
"Eh lo so, comunque bene, stanno registrando il 3º album."
"Uhm figo ahahah."
"Già." - sorrise.
"Quindi dove andiamo?"
"Ci imboscheremo da qualche parte dai."
"Mh va bene. Quanto tempo abbiamo prima di andare?"
"15 minuti perché?"
"Oggi ho fatto uno strano incontro ahahah, al parco mentre correvo mi sono scontrata con un ragazzo e .." - mi interruppe.
"Aiaaa, chi è?" - chiese.
"Calma, se mi fai parlare ahahah. Allora si chiama Bradley e ha un cane femmina che si chiama Jesse, fine."
"Uhuh, com'è?"
"Eh, sembra dolce e simpatico, ha la faccia da cucciolino ahahah ti giuro, è alto tipo me ahah però tranquilla, non lo rivedrò più quindi niente, ma poi 1 non lo conosco 2 sono convinta che mi attragga solo il suo aspetto."
"Sese, vedremo."
"Dai andiamo."
"Ok."

Andai a cambiarmi, misi dei leggins neri a vita alta e una maglia grigia corta, poi mi legai una camicia a scacchi neri e rossi nella vita e mi infilai le mie vans bianche. Questa sera per essere la fine di settembre era particolarmente caldo. Scesi, presi la borsa, ci buttati dentro le chiavi, il telefono e il portafoglio presi le chiavi della macchina che avevo da due giorni e uscimmo. Salimmo in macchina.

"In che locale andiamo?"
"Credo che al Funky Buddha ci sia una festa per soli 'vip' chiedo a Liam se ci fanno entrare con loro?"
"Come vuoi."

Chiamò Liam, ci saremmo incontrati davanti al locale. In 10 minuti eravamo già arrivate e anche i ragazzi erano già li.

"Ciao amore." - disse Liam prima di baciarla. - "Ciao Vi."
 "Ciao a tutti."

Anche gli altri ricambiarono il saluto poi entrammo. C'era abbastanza gente, subito ci sedemmo al angolo bar.

"Dan dormi da me sta sera?"
"Ok, ho già capito bevi, tranquilla."
"In realtà non era per quello ahahah."
"Ah ahahahah, vabbe se vuoi."
"Nono tranquilla poi ci sono gli altri farei una gran figura di merda. Al massimo uno o due."
"Ok."

Ordinai un drink.

BRADLEY'S POV.

Erano le 9 e avevamo appena finito mangiare dopo una lunga giornata in studio. Avevo raccontano agli alti di Violet, mi aveva colpito molto, a dire il vero ne ero abbastanza attratto, ma non conoscendola non posso giudicarla. Comunque avevamo deciso di andare alla festa al Funky Buddha. Ora ci trovavamo davanti al locale, entrammo. Decisi di non andare subito al bancone dei drink al contrario di Tris e Conn. Io e James andammo a fare un giro all'interno del locale.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


 VIOLET'S POV.

Stavo girando per il locale con Dan e il mio 2º e ultimo drink in mano, quando un ragazzo mi venne a sbattere e mi fece rovesciare il liquido contenuto all'interno del bicchiere sul pavimento.

"Porca putt .." - non finii la frase quando alzai la testa e vidi che il ragazzo con cui mi ero scontrata era nuovamente Brad.
"Vi?" - mi chiese stupido.
"Eh già ahahahah, non è possibile che ci scontriamo solo!" - dissi ridendo.
"Si infatti, scusami tanto mi dispiace."
"Non ti preoccupare, ma come mai sei qui? Non sapevo fossi famoso."
"Potrei farti la stessa domanda, comunque io canto un una band insieme a lui " - disse indicando il ragazzo al suo fianco - " e altri due ragazzi, e tu?"
"Io ballo con lei, e siccome sta con Liam Payne abbiamo approfittato ahahah. Comunque lei si chiama Danielle."
"Io James." - disse sorridendo il ragazzo al suo fianco.
"Io andrei a prendere un altro drink visto che questo è finito per terra." - dissi.
"Se vuoi ti accompagno." - disse Brad.
"Ok, Dan io vado con lui, tu torni da Liam che poi ti raggiungo."
"Sisi certo vai pure." - mi sorrise maliziosamente e io gli diedi una piccola gomitata senza farmi vedere.
"Brad io vado da Conn e Tris."
"Sisi io vi raggiungo dopo."
"Su andiamo." - dissi. Ci sedemmo sugli sgabelli e io ordinai.
"Quanti ne hai bevuti fin'ora?" - mi chiese divertito.
"Questo è il 2º senza considerare l'altro" - dissi alzando il bicchiere che tenevo in mano.
"Hai intenzione di bere ancora?"
"Non credo, tu? Cioè vuoi bere?"
"Nono, sta sera no." -mi sorrise.

Continuammo a parlare del più e del meno, poi lui mi chiese di danza e io del suo gruppo. Si chiamano The Vamps, sono quattro. Brad, James, Connor e Tristan. Brad canta e suona la chitarra, James chitarrista, Connor bassista e Tristan batterista.

"Che ore sono?" - chiese.
"L' 1:00."
"È presto ahahah."
"Si, vieni un attimo che scrocco una sigaretta a Zayn, che le ho finite ieri e oggi non mi sono ricordata di comprarle."
"Nono, tranquilla ti aspetto qui."
"Perché?"
"Non voglio disturbare."
"Ma sei matto, vieni!"

Lo tirai su per un braccio, poi andammo dagli altri.

"Zayn mi dai una sigaretta?"
"Solo perché sono buono."
"Grazie."
"Chi è lui?" - disse a bassa voce riferendosi a Brad.
"Un mio amico, ciauu."

Uscimmo fuori.

"Non sapevo fumassi, come mai?"
"Non sai molte cose di me.. Comunque, mi rilassa."
"Ah.."

Ci fù un minuto di silenzio, intanto io avevo incominciato a fumare e mi sentivo abbastanza osservata.

BRADLEY'S POV.

Cosa intendeva con 'non sai molte cose di me'? Certo che è strana, ma è talmente bella che tutti i suoi difetti svaniscono. Aveva quasi finito la sigaretta, avevo osservato tutti i suoi movimenti e credo che se ne fosse accorta, infatti, subito le sue guance si colorarono quasi subito di rosa.

Ruppi il silenzio.

"Vi, domani vai al parco?"
"Si, ma non corro, porto solo fuori Ash, come mai?"
"Potremmo andarci insieme."
"Ehm, va bene."
"A che ora vai?"
"Solitamente tra le 10 e le 11, ma domani non ne ho idea dipende da che ora facciamo sta notte."
"Oh .." "Facciamo così, dammi il tuo numero di telefono che ti scrivo appena mi sveglio."
"Perfetto."

Diciamo che con le ragazze mi era sempre andata bene, ma la mia corporatura non mi aiutava per niente, sono abbastanza basso, mentre i ragazzi sono più alti di me e infatti 'avevo paura" a presentarglieli. Essere rifiutato era la cosa che mi turbava, ma mi fidavo dei ragazzi, anche perché ormai eravamo diventati fratelli.

VIOLET'S POV.

"Brad?!" - dissi passandogli una mano davanti alla faccia.
"Mh."
"Brad mi ascolti?"
"Uhm, oh, cioè si scusa, stavo pensando."
"A cosa?"
"A domani."
"E a cosa di preciso?"
"Che magari potresti mangiare da noi, almeno conosci i ragazzi."
"No, cioè disturberei troppo."
"Niente no!"
"Eh allora se la metti così non posso che accettare." - Mi sorrise.
"Che ne dici di tornare dentro?" - chiesi.
"Si certo, credo che Danielle ti darà per dispersa, sarà meglio che torni da lei."
"Potrei dire lo stessi dei tuoi amici, ma non ti preoccupare, lei ha Liam."

BRADLEY'S POV.

'E tu hai me.' - pensai.

Avrei voluto tanto poterglielo dire, ma non avrei mai avuto il coraggio. Forse è anche troppo prematuro, anzi senza forse ..

VIOLET'S POV.

Lo vidi nuovamente distratto. Chissà a cosa pensava. Comunque dopo quella breve conversazione ci salutammo e andammo rispettivamente dai propri gruppi.

"Dan sono le 3:00 che ne dici di andare?" - chiesi.
"Io sono stanchissima, quindi si."

Salutammo gli altri, poi uscimmo e andammo verso la macchina.

"Allora questo Bradley!"
"Dai Dan non fare la stupida ahahah." - dissi mettendo in moto la macchina.
"Ahahahah che ho detto?! Dai racconta!"
"Niente ahahah abbiamo parlato e domani andiamo al parco insieme."
"Eiss, dai che è la volta buona."
"Dan lo spero tanto, ma so già che sarà una delusione."
"Se incominci già così allora ciao."
"Dan è così e basta. Non mi va bene niente da quando sono piccola, anzi l'unica cosa è la danza."

Dan restò zitta, sapeva che avevo ragione e le dispiaceva.

-

Sentii suonare la sveglia che avevamo messo il giorno prima per far si che mi svegliassi ad un'ora decente come le 10:00 per andare al parco con Brad. Allungai un braccio e spensi la sveglia, poi aprii gli occhi e vidi la luce entrare dalle finestre.
"Giorno Dan."
"Giorno Vi."

Presi il telefono che si trovava vicino alla sveglia. Andai su contatti, 'B'.

'Ehi Brad sono Violet, io sono sveglia tu? Violet.'

Dopo pochi secondi mi arrivò un suo messaggio in risposta.

"Per me ha dormito con il telefono in mano!" - disse Dan ridendo.
"Stupida." - dissi anche io ridendo.

'Il sono sveglio da circa 20 minuti, allora dove ci vediamo? Brad.'
'Davanti all'entrata principale di Hyde park può andare? Vi.'
'Perfetto, tra quanto? Brad.'
'15 minuti. Vi.'
'Oki, a dopo. Brad.'

Ora erano le 10:10, mi alzai e mi diressi verso l'armadio. Misi dei leggins neri a vita alta, una maglia bianca corta e i sandali di gomma bianchi. Anche Dan si vesti con il cambio che aveva portato da casa sua, poi insieme andammo al piano di sotto e ci preparammo la colazione. 10:20 ok, avevo 10 minuti per 'preparare' Ash e uscire. Così feci e dopo aver salutato Danielle, mi diressi verso il parco e dopo circa 5 minuti ero all'entrata. Da lontano vedevo una sagoma non troppo alta che indossava dei jeans skinny neri e una maglia sempre nera a ricche bianche. Mi Avvicinavo sempre di più e cominciamo a distinguere i morbidi lineamenti da quella precedente macchia rosea. Arrivai a destinazione. Fui accolta con un gran sorriso.

"Giorno Vi."
"Giorno anche a te Brad."
"Possiamo andare!" Annuii sorridendo, stare con lui mi metteva gioia.

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


"Facciamo un giro poi ci fermiamo da qualche parte?" - mi chiese.
"Si, ti porto io in una parte del parco un po' più isolata."
"Ok."
"Oggi è mercoledì, vero?"
"Si, perché?"
"Ahahah, ho 4 giorni di libertà, poi non posso più andare a feste in mezzo alla settimana."
"Ahahah come mai, i tuoi non vogliono?"

Quelle parole rimbombavano nella mia testa, ma infondo non potevo prendermela con lui, non lo sapeva.

"Vi?!"

Non risposi.

"Violet!"
"Si, scusa."
"Ho detto qualcosa che non va?" - mi chiese preoccupato.
"No tramquillo."

Mentii, ma sapevo che di Brad avrei potuto fidarmi nonostante lo conoscessi da poco, da come di comportava mi faceva credere che veramente gli importasse di me. Avevo capito che non si era bevuto la mia risposta, ma quell'espressione mista a rabbia e tristezza aveva lasciato il suo volto.

"Veramente Brad stavo solo pensando." - cercai di rafforzare la precedente cazzata, sperando in un successo, ma sapevo che qualunque risposta mi avesse dato, anche positiva, non era del tutto convinto.
"Okok, ti credo."
"Comunque perché dovrò tornare ad allenarmi e ad insegnare."

Sospirai, almeno non aveva insistito, ma prima o poi avrei dovuto dirgli tutto.

"La c'è la fontana, facciamo bere Jesse e Ash?" - mi chiese.
"Ma non si può."
"Noi si."
"Se succede qualcosa è colpa tua, ti avverto."
"Sisi ahahah."

Andammo verso la fontana e misi Ash sul bordo e incominciò a bere. Masse invece era abbastanza alta per riuscire a bere da sola.

"Vi." - mi chiamò Brad.
"Dimmi." - dissi girandomi.
"Scusa!" - disse per poi bagnarmi con le mani.

Avevo tutta la faccia bagnata, e anche la maglia. Misi giù Ash.

"Scusa il cazzo ahaha, vieni qui stronzo!"
"Ahahahahahahahah prima prendimi!"

Incominciai a rincorrerlo, attorno alla fontana e riuscì a bagnarlo. Ora lui inseguiva me, stavo correndo e sentii le sue braccia chiudersi attorno alla mia vita.

"Presa!"
"Non vale." - replicai.

Mi girai verso di lui. Mi teneva ancora stretta a se, io avevo le mani sul suo petto, i nostri sguardi si incrociarono, ma quando sentii che aveva allentato la presa, mi liberai e scappai.

"Cazzo!" - disse lui.

Andai dall'altra parte della fontana.

"Non te l'aspettavi, eh?!" - urlai.
"No ahahah."

Continuammo a rincorrerci per un po' e anche Ash e Jesse lo facevano. Ora eravamo faccia a faccia e tenevamo le braccia tese e i palmi delle mani appoggiati si quelli dell'altro come per tenere la distanza. Lo stavo spingendo indietro.

"Ti prego basta, non c'è la faccio più. Non ho più. L'età!" - dissi continuando a spingerlo.
"Potrei pensar .." - inciampò in un ramo e cadde all'indietro portandomi giù con lui.
"Porca puttana!" - urlai ahahah. - "Ti ho fatto male?" - dissi.
"Eh, diciamo che potrei stare meglio."

Io ero stesa su di lui.

"E sentiamo cosa potrei fare per rimediare?"

Si limitò a sorridere.

Non potevo tirami indietro anche questa volta, così, annullai tutte le distanze che ci separavano e ci unimmo con un semplice bacio. Mi staccai.

"Un altro." - mi disse sorridendo.

Gliene diedi un altro.

"Un altro." - mi chiese con la voce da bimbo.
"Ne vuoi troppi." - dissi dandoglielo.

Non riuscii a staccarmi perché nel frattempo le sue braccia si avvolserò sulla mia schiena. Continuammo quel bacio, la sua lingua bussò sulle mi labbra che si schiusero al suo tocco. Da lì inizio il mio vero primo bacio, che credo, non dimenticherò facilmente. Poco dopo ci staccammo, lui mi lasció alzare, o meglio sedermi sulla sua pancia. Mi guardai attorno e vidi Ash e Jesse stesi sotto il sole, poi guardai l'orologio.

"Brad, sono le 12:30 cosa facciamo?"
"Hai freddo? Sei tutta bagnata!"
"Nono tranquillo." - mentii.
"Ok, dai allora tra mezz'ora andiamo."

Mi alzai e poi lo aiutai e alzarsi, andammo da Ash e Jesse. Io accarezzai Ash, e per il freddo mi tremó la mano. Brad mi abbracciò, poi sfiló una felpa dallo zaino e me la mise sopra.

"Su andiamo ora." - disse.

Io restai zitta.

Ci avviammo verso la macchina di Brad. Salimmo in macchina. Poi lui mise in moto e partimmo. Mi sentivo in colpa, lo stavo trattando come un stupido.

"Scusa." - quasi sussurrai.
"Mh?"
"Scusa." - alzai la voce.
"E di cosa?" 
"Lo sai, ti ho trattato da stupido .."
"Non importa."
"Il fatto è che oltre a Danielle non sono abituata alla compagnia di qualcuno .." - sospirai.
"Ho l'impressione che tu debba dirmi troppe cose."
"Tutto a suo tempo."

Ci fù un momento di silenzio poi vidi un tabacchi e mi ricordai di dover comprare il mio pacchetto.

"Brad c'è un tabacchi la, possiamo andarci?"
"Devi comprare le sigarette, vero?"
"Si."
"Mh, ok."

Accostò.

"Faccio subito."
"Ok."

Scesi e richiusi la portiera nera dietro di me. Entrai nel negozio.

"Buongiorno, mi dica."
"Un pacchetto di chesterfild blu da 10."
"Tenga." - disse il commesso porgendomi il pacchetto subito dopo averlo estratto la ripiano.
"A lei." - dissi porgendogli i soldi che gli dovevo. - "grazie è arrivederci."
"Buona giornata."
"Anche a lei." - dissi uscendo fuori.

Mi diressi verso la macchina nera e abbastanza imponete. Aprii la portiera e salii e poi dopo essermi sistemata la richiusi. Ripartimmo.

"Dove volevi portarmi prima al parco?"
"Non te lo dico, ti ci porto un altro giorno."
"Uffa."

Gli diedi un bacio nella guancia. Lui sorrise ma non si mosse più di tanto perchè guidava.



MY CORNER:

Hiiii, sono contenta che sate seguendo la mia ff,non lascerò sempre un commento, questo è il primo. Fatemi sapere se vi piace il capitolo!
Ok, so che si capisce che non so cosa dire ahahah anyway grazie mille e al prossimo capitolo ♥️

Wishjng.

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


In poco tempo arrivammo davanti ad un grande cancello, Brad tirò fuori il telecomando di esso, e appena spinse l'unico bottone che compariva su quel pezzo di plastica, il cancello cominciò ad aprirsi. Quando fù completamente aperto entrammo con la macchina, fino ad arrivare ad un piazzale dove altre due macchine vi erano all'interno. Scesi, e mi ritrovai davanti a una villa bianca, precisamente davanti all'ingresso principale, il quale era preceduto da tre scalini, e una loggia, lunga tutto il lato.

 
"Ti piace?" 
"È bellissima, poi io amo le case bianche."
"Su ora entriamo?"
"Arrivo."

Mi prese per mano e mi condusse fino alla porta d'ingresso, lascio la mia mano e prese le chiavi dalla tasca poi aprì.

"Siamo arrivati!",- urlò Brad per farsi sentire degli altri tre. - "prego entra."

Annui, ero rimasta affascinata da quella casa, era assurda. C'erano un sacco di vetrate, molto luminosa e accogliente. A destra c'era la cucina con la penisola, a sinistra si apriva un grande salotto diviso in due parti dalla scala che portava al piano superiore.

"Vieni ti faccio appoggiare le cose in camera mia."
"Ok, ti seguo."

Salimmo su per le scale, li c'erano due divani che davano sul salotto principale, poi sia a destra che a sinistra c'erano due porte. Brad mi disse che a destra dormivano James e Connor, mentre, a sinistra lui e Tristan. Ogni uno aveva il proprio bagno in camera. Entrammo in camera di Brad, c'era un letto matrimoniale, un armadio enorme, due comodini, la porta del bagno e una grande vetrata che dava su una terrazza.

"Vieni che ti presento gli altri, probabilmente non mi hanno sentito."
"Ahahah ok."

Bussò nella porta a fianco, poi entrò.

"Ehi Tris sono tornato, c'è anche Violet con me."
"Ciao." - dissi sorridendo.

Tristan nel frattempo aveva bloccato il telefono ed era venuto verso di noi.

"Piacere Tristan."
"Piacere mio, Violet."

Avevo l'impressione di averlo già visto ma non avevo idea di dove. Ma quel pensiero lasciò la mia mente quando Brad parlò.

"Tris puoi darle una mia maglia e il phone mentre io chiamo gli altri?"
"Sono usciti, dovrebbero tornare a momenti."
"Ok, allora vedo cosa c'è da mangiare."
"Si tranquillo ci penso io. Vieni Violet."
"Si arrivo."

Seguii Tristan che aprì la porta della camera in cui ero precedentemente stata e avevo appoggiato le mie cose. Poi lui aprì l'armadio.

"Prego prendi quella che vuoi."
"Ah grazie."

Presi una semplice maglia bianca a maniche lunghe.

"Potevi prendere qualcosa di più 'bello' ahahahah."
"Questa va benissimo, grazie mille."
"Eh di che, invece, di phone puoi usare quello di Brad che si trova nel suo bagno dentro al mobile dietro la porta."
"Ahahaha grazie mille veramente."
"Vai." - disse scherzando.

Entrai in bagno presi il phone e cominciai ad asciugarmi i capelli. Stavo cercando di asciugare le punte, ero abbastanza concentrata, infatti non sentii entrare Brad che mi sorprese con un abbraccio da dietro. Sobbalzai e subito sentii Brad ridere.

"Sei pazzo? Sono morta!"
"Ahahahah scusa, non volevo."
"Dimmi."
"Per caso mangi il cinese?"
"Si, perché?"
"Ti va' se lo ordino e mangiamo quello?"
"Certo."
"Cosa vuoi?"
"Spaghetti con gamberi."
"Scendo a chiamarlo, quando hai fatto vieni pure."
"Oki."

Lasció la stanza. Nonostante avessi mangiato cinese anche la sera prima decisi di non dire niente, poi mi piaceva quindi non c'era problema. Finii di asciugarmi i capelli, rimisi al suo posto il phone poi uscii dal bagno presi il cellulare, lo infilai in tasca e uscii dalla camera. Prima di sec scendere mi affacciai e trovai tutti e quattro i ragazzi sui divani insieme a Ash e Jesse. Probabilmente avrei dovuto scendere le scale con i loro sguardi puntati addosso, infatti così fu. Mi sentivo abbastanza in imbarazzo e forse anche fuori luogo ma cercai di non farlo notare.

"Lei è Violet." - disse Brad.

Ormai avevo raggiunto i divani e mi misi a sedere di fianco a Brad che mi aveva fatto posto.

"Io sono Connor." - disse l'unico ragazzo che mi mancava da conoscere.
"Piacere mio." - dissi.
"Hai un cane stupendo!" - mi disse Tristan.
"Grazie."
"Come si chiama?" - chiese.
"Ash." - sorrisi.
"Il cinese arriva tra 5/10 minuti." - disse James con il telefono in mano. Evidentemente aveva chiamato lui.

Nel frattempo ci presentammo meglio, Connor era il più piccolo del gruppo, ha la mia età, Brad ha un anno in più, mentre Tristan e James hanno due anni in più.
Suonarono alla porta, Conn andò ad aprire, era il fattorino che consegnò il pranzo a Connor e dopo averlo pagato, lo ringraziò e ricambiò il saluto del signore.

"Ragazzi si mangiaa." - urlò.

Appoggiò la busta sul tavolo. Poi ci alzammo dal divano e andammo in cucina. Io mi ero seduta tra Brad e Tristan. 

Un'oretta dopo ci alzammo da tavola.

"Cosa vogliamo fare?" - chiese Connor.
"Posso sentirvi cantare? Fate una live nel giardino ahahah." - dissi.
"Credo si possa fare." - disse James.

Nel giardino avevano una piccola pedana di legno. Aiutai Tris a portare i pezzi della batteria, in circa 10 minuti era tutto pronto. Io mi sedetti sull'erba davanti a loro con Ash e Jesse al mio fianco.

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


CAPITOLO 6

"Però per ora di nostro potrai sentire solo 4 singoli, il resto dell'album lo stiamo scrivendo e uscirà il 14 aprile.” - disse Brad.
"Tranquilli."
"Questa si chiama Can We Dance." - disse Conn.

'I talk a lot of shit when I'm drinking baby ..'

Cominciarono a cantare, la voce di Brad mi colpì subito, erano davvero bravissimi.

'I've been a bad, bad boy, wispering rood things in her hear.' - disse quelle parole guardandomi e sorridendo.

Le mie guance si colorarono di rosso e tutti i presento lo notarono infatti si misero quasi a ridere. Poi continuarono con Cecilia e She Was The One. Per ultima cantarono Wild Heart.

"Bravii." - urlai mentre applaudivo.

Fecero un inchino scherzando, poi appoggiarono gli strumenti e si sedettero vicini a me.

"Ora peró vogliamo che balli!" - disse Brad.
"Nono, avrete occasione di vedermi."
"Daiiii." - disse James.
"Noi abbiamo cantato e suonato, ora tocca a te!" - disse Tris.
"Eh ma voi siete in 4 io sono da sola, vi ripeto avrete occasione di vedermi. Mi vergogno troppo!"

So guardarono.

"Eh va bene." - disse Conn.

Sorrisi. 

"Sono le 16:30, cosa vogliamo fare?" - chiese Brad.
"Non ho idee, proponete voi?" - dissi.
"C'è il luna park in questi giorni, potremmo andarci." - disse James.
"Secondo me li, potremmo andarci stasera, è più bello." - dissi.
"Si concordo." - disse Tris.
"Potremmo fare un giretto per Londra anche se la vedo dura." - disse Conn.
"Proviamo, al massimo scappiamo." - disse Brad.
"Dai sui, andiamo." - dissi.

Entrammo dentro dalla porta finestra del salotto.

"Ah Brad vado a cambiarmi la maglia."
"Puoi tenerla."
"Ah, come vuoi. Comunque vado a prendere le mie cose."
"Ti accompagno perché mi cambio."

Salimmo le scale, poi entrammo nella stanza.

"Brad, ti devo chiedere un favore."
"Dimmi tutto."
"Non è che mi presteresti una giacca?Si è alzato il vento e ho un po' freddo."
"Ma melo chiedi anche, certo, predi quella che vuoi."
"Prima vestiti tu!"
"Si tranquilla tanto cambio solo la maglia." - disse togliendosela e rimanendo a torso nudo.

Non aveva gli addominali scolpiti, ma non mi importava, era perfetto anche così. È il mio orsetto (?). Poi lui prese un maglione blu che si intonava con gli skinny neri e i dr. Martens neri.

"Che giacca metti?" - chiesi.
"Questa." - disse indicandone una verde con l'interno a scacchi.
"Ok allora io prendo quella di jeans." - dissi prendendola.

Scendemmo e uscimmo. Eravamo nel giardino.

"Direi di arrivare in macchina fino al centro, poi parcheggiamo e poi passeggiamo." - disse Tris.
"Sisi." - disse Conn.
"Una cosa, possiamo passare a casa mia che lascio Ash lì?"
"Dopo non torni da noi?" - chiese James.
"Nono ragazzi disturbo troppo, magari un altra volta, prima venite voi da me."
"Ma che disturbi!" - disse Brad.
"Ho capito sta sera mangiate da me."
"Sei sicura?" - disse James.
"Devi chiedere si tuoi?" - aggiunse Brad.

"No." - risposo fredda, poi aggiunsi - " sono fuori." - sorrisi.

Notai un po' di perplessità nei lo risguardi.

"Oh, ok." - disse Tris.

Salimmo in macchina, Brad alla guida, gli altri mi cedettero il posto davanti così prima di salire chiamai Ash che mi corse incontro poi lo presi in braccio. E mi accomodai sul sedile. Circa in 15 minuti arrivammo davanti a casa mia dopo le mie spiegazioni.

"Arrivo subito."

Aprii la portiera sempre con Ash in braccio, poi aprii il cancello, percorsi il piccolo violetto che separava mi separava dalla porta preceduta da tre scalini. Tirai fuori le chiavi dalla borsa e feci entrare la chiave nella serratura e girai. Lasciai Ash a terra e lo salutai poi richiusi la porta e ripercorsi il via letto che si gettava nella strada. Mi chiusi il cancello alle spalle poi aprii la portiera.

"Brad ma se lasci la macchina qui, anche perché siamo già in centro."
"Va bene."
"Puoi lasciarla qui davanti, non da fastidio! Te la farei mettere in garage ma c'è già la mia ahahah."
"Tranquilla qui va benissimo."

Spense la macchina e scesero tutti. Incominciammo a camminare e a scherzare. Sono tutte e quattro molto simpatici e gentili con me, sono a mio agio con loro.

"Fortuna che Jeson non sa che siamo usciti." - disse Tris.
"Chi è Jason?" - chiesi.
"È uno dei nostri bodyguard." - disse Brad.
"Non vuole che usciamo tutti insieme così senza protezioni." - disse Conn.
"Non è un po' esagerato?" - chiesi.
"Non hai ancora visto niente ahahah." - disse Tris.

Era ormai passata un ora e stavamo girando per i negozi, mi facevano abbastanza ridere le commesse che chiedevano le foto con loro ahahah. Anche qualche ragazza  gli chiedeva autografi o foto e loro da bravi idoli si fermavano.  Notai un po' di movimento tra la folla. Molte ragazze ci seguivano.

"Direi di entrare da American Apparel." - disse Brad.
"C'è troppo movimento!"  - disse Tris.

Entrammo dentro e a mano a mano passavano i minuti aumentavano le ragazze che cantavano e urlavano fuori dal negozio. Subito bloccarono le porte per impedire alle ragazze di entrare.

"Capita sempre così?." - chiesi.
"Più o meno ahahah." - disse Conn.
"Ora come si fa?" 
"Bella domanda, di solito abbiamo Jeson e gli altri ahahah." - disse Brad.
"Mi scusi." - dissi attirando l'attenzione di una commessa. 
"Si." 
"C'è un'uscita secondaria?"
"Si."
"Uhm, perfetto, possiamo uscire da li?"
"Certo, venite."

La commessa ci porto fuori gentilmente.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


"Direi di correre a casa tua." - disse James.
"Ok." 

Incominciammo a correre, ma io mi fermai dopo poco.

"Ragazzi sono troppo vecchia ahahah non ho più l'età."
"Ti devo portare sulle spalle?" - chiese Tris.
"Se proprio insisti ahahahah."

Salii su Tristan ahahah. Mi sembrava di essere tornata bambina, quando il nonno mi portava al parco sulle spalle. Cacciai via quel pensiero.

"Siamo arrivati." - disse Tris.

La sua voce mi riportó tra di loro.

"Grazie mille ahah."
"Fuma di meno."
"Come sai che fumo?"
"Ho visto il pacchetto nella tasca ahaha."
"Sgamataa ahahahah."
"Direi di tornare a casa." - disse Conn.
"Potete aspettare 5 minuti che parlo un secondo con Brad." - Brad mi guardò confuso.
"Certo." - disse James.
"Entrate tutti."

Li feci accomodare in salotto, mentre io e Brad andammo al piano superiore in camera mia, o meglio de miei.

"Mi piace molto casa tua." - disse Brad.
"Sono contenta."
"Cosa devi dirmi?"
"So che probabilmente non vorrai più sentir parlare di me, ma il fatto è che ho sbagliato a baciarti oggi .."

Lui abbasso lo sguardo.

"Perché?"

"Brad tu non mi conosci e .."
"E?"
"E non posso."
"Cosa, cosa non puoi, spiegati." -alzó il tono della voce.

Sentivo che non avrei retto per molto, avrei potuto incominciare a piangere da un momento all'altro ma non volevo.

"Ti farei soffrire troppo."
"O forse sei tu quella che ha paura di soffrire."
"Non ho paura, sono solo stanca."
"Dai ho capito vado."

Si alzò e una lacrima lasciò le altre per raggiungere la mia pelle fredda. Lo vidi uscirei alla stanza lo sentii parlare con i ragazzi e dopo un piccolo silenzio sentii chiudere la porta di casa. Mi avvicinai al comodini e lo aprii, tirai fuori una scatolina e ne presi il contenuto. Scostai leggermente i braccialetti dal polso sinistro cominciai a tracciare delle piccole linee che presto si colorarono di rosso. Dopo averne tracciate una dozzina lasciai cadere il ferro sul pavimento che provocò un rumore che mi fece venire i brividi. Presi il telefono, iTunes, brani, andai sulla 'w' 'words'. Mi stesi.

"So many questions but I'm talking to my self, I know that you can't hear me anymore, not anymore. So much to tell you and most of all goodbye, but I know that you can't hear me anymore. It's so loud inside my head with words that I should said."

Quelle parole rimbombavano nella mia mente. Non sapevo veramente cosa volevo, mi piace Brad e non voglio perderlo, ma so se posso fidarmi, andiamo sta scrivendo un album, diventerà famoso, come posso pensare di trovarlo al mio fianco tra 20 anni?

-

Mi svegliai erano le 12. Amavo dormire, ma più di tutto mi distraeva dal pensare. Ash saltò sul letto e mi veni a dare il 'buon giorno' mi sarebbe piaciuto sbloccare il telefono e trovare un messaggio di Brad, ma non fù così. Scesi, oggi sarei restata a casa, mi piazzai sul divano con il telefono in mano. Accesi la tv e feci un giro di canali. 

Era ormai passata mezz'ora e avevo incominciato a vedere un film 'lol - pazza del mio migliore amico' amavo quel film e nonostante lo sapessi a memoria lo guardavo ogni volta che c'era. Sentii vibrare il telefono, lo presi. Un messaggio di James.

'Ehi Vi, ti va fare un giretto? James xx'
'James oggi non ho voglia di uscire, ma se vuoi puoi venire tu da me. Vi xx.'
'Prefetto sono da te tra 10 minuti, hai già mangiato? James xx.'
'Nu. Vi xx.'
'Porto qualcosa, a dopo. James xx.'

Misi giù il telefono e andai su a rendermi presentabile. Mi misi una maglia bianca con le maniche nere a tre quarti e degli skinny neri. Poi legai i capelli in una coda laterale e tornai A vedere il film. Dopo 10 minuti suonarono al campanello.

"Chi è?" - chiesi al citofono.
"James." 
"Ti apro." - dissi spingendo il pulsante nero.

Poi andai verso la porta e aprii anche quella.

"Ciao James." - non sapevo come comportarmi se abbracciarlo o sorridergli semplicemente.
"Ciao Vi." - disse allargando le braccia.

Allora capii, e mi buttai tra le sue braccia, lui mi strinse forte  a se.

"Dai vieni ne che parliamo un po'." - mi disse.

Così mi staccai, presi la busta che aveva con se e la posai sulla penisola, poi ci sedemmo sul divano.

"Ehi, allora cos'è successo, Brad sta malissimo e penso anche tu."
"James io, io non lo so. Ho fatto quello che mi sentivo di fare." 
"Ma perché, sembravi tanto felice, io non ci credo che fingevi.."
"Infatti è tutto vero, ma il problema non è Brad, sono io. Non nascondo il fatto che secondo me abbiamo affrettato un po' le cose, ma .."
"Ma?"
"È un mio problema, diglielo perfavore! Lui non c'entra niente, sono io quella complessata."
"Cosa c'è che non va in te? Sei tanto bella."
"Non è quello."
"Allora cosa, Violet parlami, non so come aiutarti se non mi parli!"
"Non voglio nessun tipo di aiuto ha solo bisogno di comprensione."

Non parlò.

"James io non voglio perdere ne te ne gli altri, ne sprango meno Brad. Ma il fatto è che come ho detto a Brad che sono stanca di soffrire."
"Spiegati."
"È da quando avevo 14 che ho iniziato." - mi scese una lacrima. James up subito mi guardò. - "quando i miei nonni mi dissero che non erano i miei genitori ma che loro .." - scoppiai a piangere, James mi abbracciò più fortemente che poté, incominciò a sussurrarmi così dolci nell'orecchio per cercare di tranquillizzarmi.

"Grazie James. Ti chiedo solo una cosa, non parlarne ai ragazzi."
"Di niente Vi, se è quello che vuoi non lo farò."
"Grazie."
"Mi prometti che continueremo a sentirci!?" 
"Certo, io ne sono felicissima."

Mi sorrise.

Ci mettemmo a mangiare e verso le 2:30 James tornò a casa.

-

Lunedì 27.

Avevo passato il fine settimana in casa, avevo sentito i ragazzi ma non ci eravamo visti.  Oggi avrei avuto hip hop e moderno dalle 3 alle 6, poi le bimbe dalle 7 alle 8:30. Mi alzai dal letto, erano le 12, mi vestii con una felpa bordeaux abbastanza larga e dei jeans blu lunghi. Poi andai in bagno e mi sistemai un po.

'Bel lavoro Violet sono proprio fiera di te, grazie hai tuoi comportamenti ora sei sola come prima.' - pensai guardandomi allo specchio.

Uscì dalla stanza e tornai in camera.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***




Tirai fuori il borsone di danza dall'armadio. Ci misi dentro una tuta larga nera e una canotta smanicata bianca, mentre per moderno scelsi il body blu, le calze nere e le scarpette. Aggiunsi anche un asciugamano e un bottiglione d'acqua. 
Mangiai e andai in palestra verso le 2. Dovetti aprire la palestra visto che fui la prima ad arrivare, così colsi l'occasione e mi scaldai un po'. Misi la tuta, la canotta e le mie vans bianche. Poi misi su un po' di musica e cominciai a ballare. Dopo circa una mezz'oretta sentii stoppare la musica, non mi ero accorta che era arrivata Dan.

"Ehi Vi, come mai sei già qui?"
"Avevo voglia di provare un po'."
"Posso aggiungermi?"
"Certo."

Si andò a cambiare poi entrò nella stanza.

"Ah già, no parlato con Chris e mi ha detto che il 5 ottobre ci sarà una dimostrazione."

Chris era il direttore, ma per me era il padre che non avevo mai avuto, ero crescita li dentro e lui mi aveva visto crescere, e mi aveva aiutato molte volte.

"Che senso ha?"
"Nessuno ma così ha detto di dirmi e balliamo solo noi grandi."
"Fortuna."
"Riprendiamo le coreografie vecchie."
"Allora direi di iniziare già da oggi anche perché oggi è già il 27 e il 5 arriva presto."
"Sisi."

Arrivarono le altre e incominciammo a ballare, visto che io è Dan eravamo già vestite da hip hop, avremmo fatto moderna nelle ore successive.

BRADLEY'S POV.

"Le dó ragione sul fatto che forse potevamo andare più con calma, ma non capisco questa improvvisa decisione.." - dissi.
"Brad non so che dirti, devi avere pazienza, lei non vuole perderti .." - disse James.
"Finisci la frase, non vuole perdermi ma?"
"Niente finisce lì la frase." 
"James."
"Eh."
"Dimmi osa sai che io non so!"
"Brad non posso."
"James cazzo."
"Brad me lo ha chiesto lei, tu devi solo stale vicino, fidati, devi dimostrargli che lei si possa fidare ciecamente di te."

VIOLET'S POV.

Era finita la lezione di hip hop, così andai negli spogliatoi a cambiarmi, misi il body blu aperto dietro e le calze nere sopra. Poi prima di mettere le scarpette controlloai il telefono. Avevo ricevuto un messaggio da Brad. 

'Vi, scusami ho esagerato e vorrei parlarti, possiamo vederci? Brad.'

'Brad ho danza fino alle 6, ho un ora di buco e poi ho le piccole. Vi.'

'Se non devi fare niente in quell'ora, magari ci prendiamo un gelato. Brad.'

'Ok, vieni fuori dalla scuola di danza. Vi.'

'A dopo. Brad.'

Misi io telefono nella borsa, infilai le scarpette e corsi in sala.


Anche qui provammo le coreografie vecchie. Ci venivano abbastanza bene, ma per la dimostrazione dovevamo essere perfette. 

Uscii dalla sala e andai a cambiarmi. Mi rivestii e uscii. Fuori trovai Brad app oggi sto alla macchina che guardava verso di me. Mi sorrise.

"Ciao Vi." - disse.
"Ciao Brad."
"Prendiamo un gelato?"
"Io prendo un frullato."

Il tragitto fu silenzioso, si vedeva che c'era imbarazzo tra di noi, sembrava che non ci conoscessimo nemmeno quel poco che in quei giorni avevo conosciuto di lui.

"Come va?" - ruppe il silenzio.
"Mh, potrebbe andare meglio, tu?"

Mi guardò.

"Bene credo. Come mai potresti stare meglio?"
"Sono stanca."
"Ah capito."

Sapevo che probabilmente voleva che gli rispondessi con un 'perché non ci sei tu', o cose del genere, ma non glielo dissi nonostante fosse vero

Arrivammo al bar, ordinammo due frullati e ci sedemmo in un tavolo. Sistemai il borsone al mio fianco, poi presi il telefono e lo appoggiai sul tavolo. Guardai what's app e nel frattempo la cameriera ci porto i rispettivi frullati. 

"Vi."
"Mh?" - dissi alzando la testa dal telefono.
"Senti, volevo scusarmi per la reazione dell'altro giorno e .."
"Hai parlato con James?"
"Si, ma non mi ha detto niente. Comunque io non so cosa devo fare per farti capire che puoi fidarti di me, probabilmente è vero abbiamo affrettato un po' tutto e come mia hai detto non conosco molte cose di te, ma se non ti lasci andare io non ti conoscerò mai, se non ti fidi e non ti confidi, sfoghi o apri, io non potrò fare nulla. Se non sei disposta, dimmelo subito, preferisco, me ne farò una ragione ma se non è così mi rendi davvero felice."

Non sapevo cosa dire mi ha spiazzato.

"Perfavore, non rimanere zitta .."

"Brad mi hai spiazzato, non pensavo ti importasse così tanto di me. La fiducia verrà con il tempo, mi lascerò 'scoprire' anche se non sarà bello, ma non importa."

Mi strinse la mano sul tavolo e i suoi occhi erano felici anche se non lo avevo convinto del tutto. 

Guardai l'orologio, erano le 18:45.

"Brad io devo andare, ho la lezione delle piccole."
"Ti accompagno."

Pagammo e uscimmo. Arrivammo davanti alla palestra 5 minuti prima.

"Allora ci sentiamo dopo." - dissi.
"Si."
"Se mangiassi da me?"
"Perfetto, a che ora?"
"Se vuoi puoi rimanere qui poi andiamo a casa."
"Ti vedrò ballare."
"No ahahaha cioè si ma non seriamente, nel senso ci sono le piccole vanno dai 10 ai 12, non faremo niente di che."
"Dai  che è tardi, non voglio farti perdere tempo."

Entrammo e mi andai a cambiare poi feci sedere per terra Brad all'interno della salaci o alla porta. Dan era già dentro.

"Dan c'è Brad che guarda."
"Oh, ciao Brad!" 
"Ciao Danielle."
"Spero per te che le piccole non ti conoscano ahahahah."
"Oddio è vero ahahahah."
"Stavo pensando perché le chiamiamo 'piccole' ahahah hanno 10/12 anni." - dissi.
"Ahahah dettagli." - disse Danielle. - "Eccole."

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Entrò Sun  per prima poi le altre a seguire, erano in tutto 6, Sun mi venne ad abbracciare felice di rivedermi dopo l'estate, diciamo che per lei ero una specie di idolo, eravamo molto legate nonostante l'età. È un pò la mia preferita, anche se non dovrei dirlo ahahahah. Poi anche le altre ci salutarono.
Vidi Sun in po' strana così gli chiesi spiegazioni.

"Sun tutto bene?"

Mi fece cenno di abbassarmi verso di lei.

"Brad!" - mi sussurrò nell'orecchio.

Ok, probabilmente era una sua fan ahahah.

"Lo conosci?" 
"Cavolo fa' parte dei the vamps!"
"Ahahahah immagino che voglia parlarci?"
"Si, ma come mai è qui?"
"Ehm ahahah."
"Oh cristooo."

Mi alzai e feci cenno a Brad di alzarsi, aveva già capito che Sun lo aveva riconosciuto, così si avvicinò verso di noi.

"Ragazze lui è Bradley."
"Ciao." - disse sorridendo.

Sun si mise a fargli mille domande, le altre non lo conoscevano ma erano abbastanza curiose comunque.

"Sun vieni qui." - dissi.
"Uffa, cosa c'è?" 
"Se mi prometti che farai la brava durante la lezione, ti invito a casa mia con Brad."
"Quando si comincia?"
"Ahahaha sei sempre la solita."

Incominciammo la lezione, Brad mi sorrideva ogni volta che lo guardavo, non nascondo che ero un po' emozionata, ma credo non lo abbia notato.
Finì la lezione e io parlai con la mamma di Sun che le diede il permesso di venire, sarebbe venuta a riprenderla circa alle 10 visto che erano già le 8:30. Tornammo a casa e lasciai Brad e Sun nel divano mentre andai a cucinare. 

"È pronto, Sun tu va a lavarti le mani!" - dissi.

Devo dire che mi fece strano dirlo, cioè mi sapeva molto da famigliola felicie.

Stavo mettendo i piatti in tavola  e mentre Sun era andata in bagno Brad mi raggiunse.

"Scusa se te l'ho lasciato li." 
"Scherzi? È una delle ragazzine più dolci che io conosca, mi ha fatto piacere parlare con lei."
"Grazie, sei un tesoro."

Mi sorrise.

"Se ti chiedessi di restare sta notte?"
"Direi che per me va bene."

Arrivò Sun e ci sedemmo a mangiare.

-

Dopo mangiato Sun si era messa a giocare con Ash, mentre io è Brad la guardavamo, poi era arrivata la mamma di Sun che mi ringraziò dell'invito e si fermò a parlare circa cinque minuti, poi andarono via. Ora Ash si  era addormentato, io stavo lavando i piatti e Brad era seduto su una delle quattro sedie.

"Perfetto ho finito." - dissi asciugandomi le mani nello strofinaccio.

Brad non rispose.

Non feci in tempo a girarmi che mi sentii le mani di Brad sui fianchi. Mi girai, poi lui mi prese in braccio e si sposto leggermente a destra in modo da farmi sedere sulla piana di marmo. Io gli misi le braccia attorno al collo, lui teneva le sue nella mia schiena. 

"Non riesco a non correre con te." - disse mordendosi il labbro e incominciando ad accarezzarmi la gamba.

Dio, era fottutamente bello, mi guardava con quegli occhi luccicanti e pieni di speranza che solo un pazzo avrebbe rifiutato. Il suo tocco mi rassicurava, mi calmava, mi faceva sentire protetta o forse mi faceva sentire semplicemente amata da qualcuno che speravo non mi abbandonasse mai.  Era di quello che avevo paura rimanere nuovamente sola.

"Neanche io." - risposi.

Mi diede un innocente bacio a stampo, poi mi alzò e spostò le sue braccia posizionandole sotto il mio sedere per tenermi meglio, io attorcigliai le gambe dietro la sua schiena. Iniziò a camminare e mi portò sul divano, si sedette e si stese e di conseguenza mi fece stendere su di lui. Appoggiai la testa sul suo petto, sentii il suo battito che si faceva irregolare e li mi venne da sorridere.

"Sai prima, mentre c'era Sun, ho pensato che saresti una brava mamma."

Lo guardai e gli sorrisi.

"Forse, ma non adesso."

Mi sorrise.

"Eh comunque l'ho pensato anche io, cioè non della brava mamma, ma alla situazione in generale, cioè dai hai capito ahahah." - aggiunsi.

Si mise a ridere.

Ci scambiammo qualche altro bacio, poi decidemmo di andare a dormire.



Mi svegliai, Brad non era lì con me, pensai che fosse andato perché doveva fare qualcosa per l'album, ma credo mi avrebbe lasciato un messaggio. Così guardai il telefono, niente. Mi vestii con una semplice tuta grigia e una felpa blu chiaro. Scesi le scale e andai in cucina.

"Buongiorno tesoro." - mi disse sorridendo.
"Oddio Brad che colpo pensavo fossi andato via."
"Come potrei."

Lo trovai seduto su una sedia con a fianco la colazione pronta. Stava scrivendo qualcosa su un foglio.

Gli diedi un bacio a stampo.

"Ho già preparato la colazione."

Gli diedi un altro bacio.

"Siamo affettuose oggi." - disse scherzano.
"Gni gni gni."
"Mangiamo vala'."
"Cos'hai scritto nel foglio?"
"Niente."
"Dai fammi vedere." 
"No, sono degli schizzi per una canzone dell'album."
"Perfavore." - feci la voce da bimba.

Sospirò, poi mi mostrò il foglio.
 
'Cause I got high hopes
High hopes, high hopes
For me and you
And when we grow old
I'll say I told you so
Cause I got high hopes

I can move in with you
And we could get married too
Go on our honeymoon
Maybe we should finish this coffee first
It might sound a little weird
It's like I've known you for years
So every word you hear
Might just sound a little over-rehearsed

The world keeps spinning
It wont stop
It's just beginning'

Sorrisi d'istinto poi alzai lo sguardo verso di lui, le sue guance si erano colorate leggermente di rosa.

"È molto bella, dovresti lasciarla così."
"Grazie, ci penserò. Su mangiamo."

-

'I should have kissed you, i should have told you, told you just how I feel, next time i won't stop ..'

Stavamo provando 'I should have kissed you' di Chris Brown. Insieme a 'Upgrade you' di Beyoncé erano le due coreografie di hip hop che ci venivano meglio e che avremmo portato alla dimostrazione. Mentre di moderno avremmo portato 'Give me love' di Ed Sheeran e 'A drop in the ocean' di Ron Pope. Oggi era il 28 e mancava esattamente una settimana, provavamo ogni giorno senza sosta, ci correggevamo a vicenda, volevamo essere perfette. Finì anche l'ultima ora di hip hop, così andai nello spogliatoio e mi rivesti visto che oggi non avrei dovuto tenere il corso delle bimbe.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Stavo tornando a casa in macchina quando sentii suonare il telefono, accostai e presi il telefono.

"Brad."
"Vi, sta sera hai da fare?"
"No, perché?"
"Ti va di venire da noi?"
"Oh, oki a che ora?"
"Anche adesso."
"Dammi il tempo di arrivare a casa cambiarmi e venire."
"Sisi fai con calma, ah mi ha detto Tris che vuole venirti a prendere."
"Ah ok, grazie."
"Niente."
"Ciao."
"A dopo."

Chiusi. 

Ripartii e in 5 minuti fui a casa. Entrai, tolsi le scarpe, salii le scale e lasciai il borsone il camera, poi aprii l'armadio e tirai fuori un top nero, una canotta bianca smanicata e degli skinny neri. Mi vestii poi misi le all star completamente nere infilai la giacca di jeans larga. Lasciai i capelli sciolti, ma una banda a nera che mi copriva la fronte e si legava dietro la testa, li teneva fermi.

Sentii suonare.

"Scendo." - dissi al citofono.

Presi il telefono e le chiavi poi uscii di casa. Salii in macchina.

"Ciao Vi." 
"Grazie mille Tris, non dovevi."
"Eh vala' tranquilla. Comunque mentre suonavo ho letto la targhetta, no sapevo ti chiamassi Evans anche tu."
"Chi si chiama così?"
"Io." - mi sorride.
"Ah ahahahah, puro caso."
"Già."

 Arrivammo dopo circa 15 minuti ovvero alle 6:45. Parcheggiamo e scendemmo , vidi Brad sbucare dalla porta. Lo raggiungemmo ed entrammo dentro. Erano tutti in salotto così ci sedemmo anche noi.

"Vi, stasera si beve!" - mi disse James
"Devo partecipare? Ahahah"
"Ovviamente." - disse Conn.

Mi mostrarono gli alcolici, non erano pochi. Verso le 21, dopo aver mangiato misero sul tavolo le 10 bottiglie e incominciarono a preparare i bicchieri.

"Chi resta sobrio?" - chiesi.

Si misero a ridere.

"Che problemi avete ahahah."
"Beviamo tutti, tanto siamo a casa." - disse James.
"Pazzi, poi se qualcuno sta male?"
"Tranquilla." - disse Brad. - "se vuoi non bevo io."
"Nono a questo punto non bevo io."
"No, io non ho voglia, veramente." - mi disse.
"Si, anche io." - disse James.
"Come volete."

Presi il primo bicchiere e lo buttai giù tutto d'un sorso insieme a Conn e Tris.
Poi andammo con io secondo, il terzo, il quarto. Continuammo così fino a dieci e Conn si fermò e incominciò a ridere, ne frattempo James aveva messo la musica da discoteca, e lui e Conn si erano messi a ballare. Io è Tris invece continuammo fino a quindici, poi Brad ci tolse a forza i bicchieri. Io mi sedetti sul divano visto il mio scarso equilibrio, mentre Tris si aggiunse agli altri due. Facevano ridere, vidi Brad venire verso di me e sedersi al mio fianco.

"Come stai?"
"Mi gira la testa ahahahahahah, adesso ballo."
"Balli con me?"
"Va bene, però mi vergogno."
"Sei bravissima."
"Non dire cosiii, non lo sai."
"Ok, però balliamo."

BRADLEY'S POV.

Ogni tanto si reggeva a me. Era perfetta anche da ubriaca.

"Mi abbracci?" - mi chiese.

Rimasi colpito, non me lo sarei aspetto. La guardai, era perfetta anche da ubriaca.

"Si."

Mi avvicinai e ci abbracciammo, poi la sollevai da terra e lei attorcigliò le gambe attorno alla mia vita.

"Porcelli cosa fateeee!?" - urlò Conn.

Sentii Vi ridere. Poi scese.

"Brad io voglio fare il bagno in piscina."
"È troppo freddo."
"Nono, è uguale. Io vado."
"No Vi che cazzo fai!" 

Iniziò a correre verso la vetrata.

"James! Vuole fare il bagno."
"Fermala, è troppo freddo."
"Siii andiamo anche noi Conn." - disse Tris.
"No, voi state qui." - disse James fermandoli.
"Vado."
"Si tranquillo a loro penso io."

Uscii dalla vetrata e trovai i vestiti di Vi a terra e lei in intimo sul bordo.

"Vi rivestiti è freddo." - dissi prendendola per un braccio.
"Noo io voglio fare il bagno."

Aveva i brividi, la sua pelle era morbida e bianca.

"Non mi guardare mi vergogno."
"Se ti vesti non ti guardo."
"Un attimo." - disse slacciandosi l'orologio e sfilandosi qualche braccialetto.
"Tieni."
"No rimettiteli." - dissi prendendo le la mano.

Vidi dei segni rossi sotto i braccialetti rimanenti.

"Violet cosa sono."
"Ahahahahahah, mi sono tagliata, però tu non lo dire ahahahah."
"Perché lo hai fatto!"
"Eeeeeh, non te lo posso dire è un segreto." - disse liberandosi della presa. E buttandosi in acqua.
"Porca puttana, Violet."

Lasciai i braccialetti e l'orologio a terra e mi buttai poi la presi di peso e la portai fuori. Mi affacciai alla vetrata con lei a mo di sacco di patate.

"James un asciugamano, urgente." - urlai.

Poco dopo me lo porto.


-


Erano ormai passate due ore, Conn e Tris avevano smesso di fare gli stupidi. Ora mi trovavo in camera mia con Vi, gli stavo asciugando i capelli. Dopo che l'avevo tirata su, la asciugai e la portai qui. Dopo circa mezz'ora si era già addormentata. 

La cosa dei tagli mi aveva un po' spiazzato ma non tanto per il gesto, volevo solo sapere il motivo, perché? È così bella, perché deve farsi del male? Ora capisco tutto.

Era mezzanotte e andai a dormire con lei.

VIOLET'S POV.

Aprii lentamente gli occhi, vidi i raggi del pallido sole entrare dalla finestra. Avevo un mal di testa assurdo, caldo freddo allo stesso tempo. Mi girai verso Brad, che era sveglio, avevo l'impressione che fosse impaziente di qualcosa. Pensai  alla scorsa serata ma mi ricordai ben poco.

"Buongiorno Brad" - dissi.
"Buongiorno."
"Mi gira la testa e mi sento debolissima."
"Fammi sentire la fronte. Scotti."
"Come ho fatto a prendere la febbre?!"
"Tieni misura." -  disse porgendomi il termometro precedentemente preso dal cassetto. - "e comunque ti sei tuffata in piscina."
"Veramente ahahahah, odio. Scusami."
"Niente .."

Era freddo e non riuscivo a capirne il motivo.

"Cazzo ho 38.00 di febbre!" 
"Resti qui, non ti lascio a casa da sola con la febbre."
"No, disturberei troppo."
"Ancora con sta storia?"
"Scusa scusa scusa!"


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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Avevamo appena finito di pranzare, io chiamai Danielle per avvertirla che oggi non sarei  andata anche se mancavano sei giorni alla manifestazione. 

Giravo per la casa con una coperta addosso, poi ci sedemmo tutti sul divano.

"Ragazzi, il 5 faccio uno spettacolo con la danza a teatro, se avete voglia di venire fatemi sapere." - dissi.
"Credo di venire." - disse James.
"Si anche io." - disse Tris.
"Idem." - disse Conn.

Brad si limito a un cenno con il capo.

Poi si alzò e andò su.

"Scusate devo capire cosa gli é preso, é da stamattina che è così." - dissi.

Non ascoltai re risposte, e con calma dato il mal di testa salii le scale e bussai alla porta.

"Avanti."

Aprii la porta e trovai Brad affacciato alla finestra dandomi le spalle.

"Brad, cos'hai?" - chiesi dopo essermi seduta a gambe incrociate sul letto.
"Cos'ho?! Ho che non pensavo."
"Cosa, spiegati."
"Non pensavo che una ragazza così bella, simpatica e solare arrivasse a tanto."

Rimasi in silenzio e pregai che non avesse visto i tagli.

"Non capisco."
"Sai di cosa sto parlando, mentre eravamo sul bordo della piscina ti sei tolta l'orologio e qualche braccialetto."

Mi scese una lacrima.

"Perché lo fai?"
"Ti avevo avvertito, ti avevo detto che avresti dovuto conoscermi. Chiudiamola qui, non ho voglia di sentire le solite stronzate."
"Vi, posso dirti che non mi conosci, come potrei chiudere con te, tanto meno ora."
"Dimmi la verità ti faccio pena."
"No, capita. Voglio solo sapere il motivo."

Mi asciugai le lacrime, sospirai. Vidi Brad girarsi. Ora ci stavamo guardando.

"Vedi, non è bello vivere con convinzioni che poi ti vengono smentite." -dissi.
"Ora sei tu quella che deve spiegarmi."
"Era estate, esattamente luglio, il 2. I miei mi avevano portato dalla nonna perché sarebbero dovuti uscire con amici. Poi dopo circa in ora qualcuno bussò alla porta, erano dei poliziotti .. " - mi asciugai una lacrima. - "Dissero alla nonna che i miei erano morto in un incidente. Una macchina si è schiantata contro di loro. Io ero piccola quando successe, non avevo nemmeno un anno. Tutto ciò è quello che mi ha raccontato la nonna quando avevo 14 anni .."

Brad mi venne ad abbracciare.

"Scusami." - mi sussurrò, nell'orecchio stringendomi a se.

Io mi lasciai andare, mi sfogai con lui, gli raccontai ne dettagli tutto.


-


"Ora sai tutto."

Lui continuo ad abbracciarmi.

"Non ti lascerò mai, te lo prometto." - disse baciandomi.

Ci stendemmo nel letto rimanendo abbracciati, ogni tanto ci scambiavamo qualche qualche bacio.

BRADLEY'S POV.

Non mi sarei immaginato niente di tutto ciò, e non pensavo avesse sofferto in quel modo. Non l'ho mai vista triste se non in quei momenti in cui si fermava a pensare. Ora capisco tutto, capisco perché l'altro giorno al parco si è fermata a pensare o quando mi diceva che l'avrei dovuta conoscere.


Ruppe il silenzio che si era creato.

"Credo che sarebbe meglio dirlo anche a Conn e a Tris." 
"Conn va bene, Tris invece aspetterei un attimo. Anche lui ha una storia simile."
"Oh, ok. Mi fai il favore di dirlo tu a Connor."
"Certo."
"Grazie."


-


Martedì 5.

Erano passato sei giorni, e il nostro rapporto si stava rafforzando sempre di più, sia tra me è Brad che tra me gli altri tre. Ora sono le 8.00 io sono all'entrata del teatro con i ragazzi.

"Brad vi conviene andare che senò non trovate i posti." - dissi.
"Ok tesoro."

Mi augurarono tutti buona fortuna poi Brad mi diede un paio di baci e ci salutammo.
Dopo circa 10 minuti arrivarono i nonni. 

"Ciao nonna, ciao nonno." 
"Ciao piccolina, tutto bene?" - disse mio nonno.
"Sisi, voi?"
"Va tutto bene, non vediamo l'ora  di vederti ballare." - disse la nonna.
"Dai allora entrate. Ah, all'uscita non andate via subito che vi presento dei miei amici."
"Oh, ma certo." - disse il nonno. - "A dopo."

Andai nei camerini e insieme alle altre ci preparammo, dovevamo aprire con 'Upgrade ya' così ci vestimmo con una tuta nera e una canotta bianca larga.

Entrammo sul palco e ballammo, durante sentii Conn urlare 'vai Vi!' Mi venne da ridere, ma continuai senza problemi. Finimmo e uscimmo, ora avrebbero ballato delle altre ragazze un po' più piccole di noi, poi le bimbe e di nuovo noi. Così dopo cinque minuti risalimmo sul palco con 'I should have kissed you'. Anche questa era andata bene, ora saremmo passate a moderno. Poi ballamo 'A drop in the ocean' ora mancava solo 'Give me love.' Ogni volta che ballavo questa canzone mi emozionavo sia per il testo che per il balletto, ma in questo periodo specialmente per il testo. Entrammo in scena e per la prima volta li cercai tra il pubblico, o meglio cercai Brad. All'inizio non lo trovai, poi vidi un ragazzi riccio che mi sorrideva, capii subito che era Brad. Erano in seconda fila, poi vidi i nonni in quarta.

'Give me love like never and before ..'

Mi vennero gli occhi lucidi ma continuai a ballare senza dagli peso, quella canzone è veramente bella, mi faceva pensare molto e mi rispecchiavo in certe frasi.

Applaudirono alla fine, questa voltai sentii Brad urlare 'brava Vi.' Gli sorrisi, ero felice.

Ci raggiunsero anche gli altri gruppi e Chris fece il ringraziamento.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Mi cambiai e uscii fuori, cercai nella folla sia i ragazzi che i miei nonni. Trovai prima i nonni.

"Bravissima tesoro." - mi disse la nonna abbracciandomi.
"Si, mi sei piaciuta molto." - aggiunse il nonno.
"Grazie mille, venite." - gli dissi. - "Brad!"- urlai.

Si girò e mi vide con loro. Così ci avvicinammo.

"Ragazzi questi sono i miei nonni."
"Piacere." - dissero i nonni.
"È un piacere conoscervi, Violet ci ha parlato molto di voi." - disse Brad.
"Come vi chiamate giovanotti?" - chiese mia nonna.
"Io Connor."
"Io Bradley."
"Io James."
"E io Tristan."

Vidii i nonni turbati, ma non riuscivo a capire.

"Vi rubiamo un attimo Violet." 
"Sisi certo, fate pure." - disse Brad.

Ci allontanammo un po' dai ragazzi.

"Nonni cosa succede?"
"Come si chiama Tristan di cognome?" - disse il nonno.
"Evans, perché?"

Si guardarono. 

"Continuo a non capire."
"No, niente ci sembrava di conoscerlo."
"Sicuri?"
"Sisi."
"Bene nonni io vi saluto ci sentiamo domani come tutti i giorni, e vi prometto che vi vengo a trovare ahahah."
"Certamente a domani tesoro." - disse la nonna.
"Notte Vi." - disse il nonno.
"Buona notte."

Mi girai e tornai dai ragazzi.

"Sono molto simpatici." - disse James.
"Ahahaha grazie." 
"Vi, resti da noi?" - mi chiese Brad.
"Se mi volete ahahah."

Salimmo in macchina e dopo 15 minuti arrivammo a casa. Ci salutammo poi ogni uno andò nella propria stanza.

"Brad posso prendere una tua maglia per dormire?"
"Si certo."
"Grazie."

Presi una maglia a righe bianca e nera. Poi mi infilai sotto. Le coperte raggiuntad a Brad. Mi fece qualche coccola poi ci addormentammo. Mi risvegliai verso le 2:00, avevo sete, così mi alzai e andai al piano di sotto. Arrivai in cucina e presi un bicchiere, poi ci versai l'acqua. Sentii dei passi, mi girai e vidi Tris.

"Tris, mi sono spaventata ahahah."
"Scusami non volevo."
"Non ti preoccupare."
"Cosa ci fai qui?"
"Ho sete, e non riesco a dormire. Tu?"
"Non riesco a dormire."
"Ah, scusami se non ti ho detto dei miei, ma me lo hanno consigliato i ragazzi."
"Tranquilla."

Bevvi.

"Dai siediti." - dissi.

Mi sorrise poi si sedette si una delle sedie. Io mi sedetti sulla penisola.

"I mie sono morti quando avevo nemmeno un anno, in un incidente. Mi avevano lasciato dai nonni .." - i miei occhi divennero l'ucidi. - "Poi dei poliziotti bussarono alla nostra porta per dirci dell'accaduto .."

Vidi Tris strano.

"Tutto bene?"
"Vi è successa la stessa cosa a me solo che io sono stato adottato, cioè dopo che sono morti i miei mi hanno adottato."

Rimasi spiazzata.

"Che giorno?" - chiesi con un filo di voce.
"2 luglio."

Una calda lacrima si fece spazio sulla mia guancia per poi finire sulla maglia.

"Ora capisco, lo stesso cognome, la somiglianza con la casa e i tuoi nonni mi sembrava di conoscerli." - disse con la voce che gli tremava e gli occhi lucidi.

Mi misi a piangere. Tris si alzò e venne da me. Ci abbracciammo. Non sapevo cosa dire, non avrei mai immaginato niente di simile. 

Un fratello. 

Ci staccammo.

Tris mi asciugo le lacrime.

"Ehi non piangere."
"È felicità, tranquillo."

Mi abbracciò di nuovo.

"Domai andiamo a trovare i nonni." - dissi.
"Ci sto sorellina."
"Mi ci devo abituare fratellone ahahah."
"Si, decisamente anche io."
"Ora capisco perché oggi quando ci siamo allontanati, i nonni mi hanno chiesto come ti chiamavi di cognome e dopo che gli ho chiesto spiegazioni, mi hanno risposto con 'ci sembrava di conoscerlo'."
"Ah."

Sbadigliai.

"Mi è venuto sonno, vado e vedo cosa riesco a dormire." - dissi.
"Si anche io."

Ci abbracciamo di nuovo, poi ognuno andò nella propria stanza. Mi infilai sotto le coperte, Brad si girò verso di me.

"Ehi, dov'eri?"
"Ho bevuto e ho parlato con Tris, domani dobbiamo dirvi una cosa."
"Mh, ok notte."
"Notte."
 
 Ahahahah povero aveva sonno.

Ma nonostante mi riaddormentai per circa un ora, mi risvegliai. Ero troppo agitata, sconvolta ma infondo felice, decisi così di prendere una sigaretta e fumare. Mi recai verso la mia borsa, ora che ci penso era da un po' che non fumavo. Tirai fuori il pacchetto poi ne presi una e insieme a lei anche l'accendino. La accesi e feci un tiro. Dopo qualche tiro notai che la calma aveva preso il sopravvento ma continuavo comunque a pensare. Per quanto in quel momento mi sentivo felice, avevo paura, sapevo che questa notizia mi avrebbe scombussolato un po' tutto e non è ciò che mi serviva in questo momento.

-

"Non ci credo!" - disse Conn incredulo davanti al nostro racconto.
"Già, è un po' strano." - disse Brad.
"Ah non ditelo a noi." - dissi. - "Ascoltate noi andiamo dai nonni torniamo dopo."
"Oki." - disse James.

Ci dirigemmo verso la porta, mi sentii tirare per un braccio.

Mi girai.

"Brad?" 
"Non mi saluti neanche?"
"Scusami." - dissi dandogli un bacio.
"A dopo."
"Ciao."

Salimmo in macchina e in poco tempo arrivammo sotto casa dei nonni. Suonai.

"Chi è?" 
"Nonna sono io."
"Ti apro."

"Tris tu stammi dietro."
"Ok."

Entrammo.

"Vi ho portato una persona."




MY CORNER:
Allora ragazze sono contenta che fino ad ora la storia vi sia piaciuta ma vi devo dare un brutta notizia .. Ho deciso farla finire tra uno o due capitoli, anyway Tris e Vi sono fratelli, bhe non ve lo aspettavate eeeeh? Fatemi valere se vi piace. Kiss kiss 

_wishjng_

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Mi girai verso di lui e lo feci andare avanti. Si limitò a sorridere. Poi la nonna si avvicinò e lo abbracciò.

"Sedetevi abbiamo molto da raccontarci."

Ci sedemmo tutti e quattro sul divano. Incominciammo a fare molte domande.

"Posso sapere una cosa?" - chiesi.
"Certo." - mi disse la nonna.
"Perché lui non è cresciuto con me?"
"Dopo che sono morti i vostri genitori il lavoro del nonno non andava bene, così non eravamo in grado di mantenevi e siamo stati costretti a farti adottare .."
"E perché non mi ricordo della casa dove ora vive Violet?"
"Avevate cambiato casa pochi giorni prima dell'incidente."
"L'unica cosa che non capisco è perché ieri quando l'avete visto non avete detto niente ma avete evitato il discorso." - dissi.
"Non volevamo farti soffrire."

Continuammo a parlare, Tris ci raccontò quello che aveva vissuto. Poi verso l'ora di pranzo tornammo a casa, spiegammo i dettagli ai ragazzi e mangiammo.

Oggi era mercoledì così passai a casa per poi andare a danza.

-

Erano già le 8:45 e io ero appena tornata a casa dalla lezione delle piccole. Sentii vibrare il telefono nella tasca destra così lo tirai fuori.

'Tris'

Risposi.

'Pronto.'
'Ehi Vi.'
'Tris dimmi.'
'Hai già mangiato?'
'No.'
'Allora non ti muovere arrivo con una pizza.'
'Awww ti aspetto.'
'A dopo.'

Chiusi.

Passarono circa 10 minuti e sentii suonare. 

"Entra." - dissi. - "Grazie mille per la pizza."
"Di niente."

Ci piazzammo sul divano con un bel film davanti.

Finimmo per addormentarci li.

-

Più passavano i giorni e più io è Tris stavamo insieme. Praticamente si era mezzo trasferito da me, volevamo recuperare tutto il tempo che ci era stato 'negato', ma forse lo stavamo facendo in modo sbagliato.

BRADLEY'S POV.

Finalmente ero riuscito ad uscire con Vi, questo ultimo mese lei lo aveva passato praticamente insieme Tris trascurando un po' tutti, non che non fossi contento per loro ma avrei voluto 'coltivare' il nostro rapporto per farne una storia a vera. Stavamo passeggiando all'interno dell'Hyde park, aveva deciso di parlarle da un po'.

"Vi, sediamoci lì ti devo parlare." - dissi.
"Ohu, ok."

Ci sedemmo su una panchina.

"Senti, non voglio che tu pensi male con quello che ti dirò perché ovviamente capisco la situazione e riconosco quanto sia stato faticoso ma anche bello scoprire di avere un fratello .."
"Ma, continua."
"Ma noi?"
"Sapevo che prima o poi me lo avresti chiesto."
"Ah quindi ci hai pensato anche tu?!"
"Simpatico."
"Io sono serio Vi, sembra che tu ti sia dimenticata di me."
"Brad mi rendo conto di non poterti chiedere di aspettarmi ancora, ma ora ho altre cose per la testa e forse è meglio se la chiudiamo qui altrimenti continueremo a farci del male a vicenda.."

Non ci potevo credere, non un altra volta.

"Non ci credo che ti stai tirando indietro di nuovo."

Lei si alzò in lacrime, ma la bloccai prendendola per un braccio.

"Perfavore non correre a casa a.. non lo sopporterei."

Si limitò ad annuire, poi si liberò dalla presa e andò via.

Ero distrutto.


ILARIA'S POV.

Da quel giorno non ero più andata dai ragazzi, tris veniva quasi ogni giorno da me.

Ero a danza.

"Vi devo dirti una cosa!" - disse Dan.
"Dimmi."

Danielle sapeva tutto, e sapeva anche che avevo terribilmente bisogno di Brad.

"Allora i ragazzi parteciperanno a un evento co e canteranno e hanno chiesto alla nostra scuola di mandare una ballerina."
"Non pensare che vada io anche perché dovrei provare con loro."
"Nono tu farai solo lo spettacolo!"
"Cioè?"
"Dico che ballo io con loro, poi ti insegno la coreografia e allo spettacolo ballerai tu!"
"Non se ne parla."
"Vedremo."



Danielle aveva incominciato ad insegnarmi passo per passo la coreografia che avrei dovuto fare con i ragazzi durante 'She Was The One'.

I giorno passavano e più provavo più pensavo che nona dei mai dovuto farlo, che sarebbe venuto uno schifo e che in qualche modo Brad non mi volesse.

MY CORNER:

Ok, questo è il penultimo capitolo, spero vi piaccia. Comunque grazie mille di aver seguito la storia.
Un kiss.

_wishjng_

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Ero entrata con Danielle all'interno della struttura, ero letteralmente in ansia, nessuno dei ragazzi sapeva che avrei ballato con loro, non lo avevo detto nemmeno a Tris. Volevo chiedere scusa Brad, se lo meritava qualunque fosse stata la sua risposta. Volevo rimediare a tutto ciò che gli avevo causato, e in caso se avesse voluto sarei stata disposta a rincominciare per l'ultima volta senza porre niente fra di noi.

Ora ero in camerino che provavo con Danielle. Avrei dovuto ballare circa tra un'ora. Ero nervosa, non per il fatto che avrei dovuto ballare davanti a un intero forum, l'unica cosa che mi importava era Brad. Avevo capito quanto fosse veramente importante per me.

BRADLEY'S POV.

'She Was The One' era l'unica canzone che non volevo cantare in quel periodo, mi ricordava troppo Vi. Mi mancava terribilmente ma aveva fatto la sua scelta.

Tra un'ora con noi  salirà sul palco anche Danielle che ballerà mentre noi canteremo.

Eravamo tutti un po' tesi perché avremmo dovuto cantare e suonare davanti a molte persone e la paura di sbagliare e sempre molta.

Ci stavamo preparando, poi passò un tizio che ci disse che saremmo dovuti andare in scena tra 10 minuti così uscimmo dal camerino e ci dirigemmo dietro le quinte.

VIOLET'S POV.

Danielle mi stava truccando, nel mentre passò un ragazzo che ci disse che sarei dovuta andare in scena tra cinque minuti e che i ragazzi stavano per essere annunciati. L'ansia si stava facendo sentire sempre di più.

"Vi guardami."

La guardai.

"Come va va, tu ci ha provato."

Annuii. 

Lei mi abbracciò.

"Ora vai e dai il meglio di te!"
"Grazie Dan."
"Corri."

Le sorrisi.

"Io sarò dietro le quinte."

Uscimmo dalla stanza.

Intanto sentii il presentatore che aveva appena presentato i ragazzi. Mi misi dietro le quinte, i ragazzi scambiarono due parole con il presentatore, dissero la canzone che avrebbero cantato poi il presentatore lascio il palco e Tris attaccò.

Avevo il cuore in gola, avete presente quando siete sulle montagne russe e state percorrendo una discesa e avete quel maledetto vuoto nello stomaco? Ecco questo era ciò che sentivo, avevo il battito accelerato e l'ansia che saliva. Appena sentii le prime note incominciai ad avanzare verso il centro del palco.

BRADLEY'S POV.

"Ed ora ecco a voi i The Vamps!"

Uscimmo da dietro le quinte e andammo a posizionarci al fianco del presentatore, nel frattempo il pubblico applaudiva.

"Allora Bradley cosa canterete questa sera?"
"She Was The One."
"Immagino parli di amore o cose simili."
"Si, proprio così."
"Perfetto allora non vi rubo altro tempo, signore e signori godetevi i The Vamps!"

Lasciò il palco e ognuno di noi si sistemo nella propria postazione, io James prendemmo la chitarra, Conn il basso e Tris si sedette sul suo sgabello. Poi alzò le bacchette.

"Five, six, seven, eight .."

Incominciammo a suonare e qui sarebbe dovuta entrare Danielle, così mi girai a sinistra.

Vi.

VIOLET'S POV.


Vidi Brad fissarmi per poi concentrarsi sulla canzone.

Ogni tanto il mio sguardo andava nella direzione di Dan che mi sorrideva, non riuscivo a guardare il ragazzi, ma specialmente Brad. Cercavo di concentrarmi sulla coreografia ma la voce di Brad era più forte e non riuscivo a dare peso al testo. Mi emozionai ma cercai di non darlo a vedere.

' '

A quelle parole mi girai istintivamente incrociando lo sguardo di Brad. Mi manco il respiro, continuavo a ballare con i suoi occhi su di me.

' '
Tutti applaudirono e i ragazzi ringraziarono, io mi tirai su velocemente e mi diressi verso le quinte, ma un mano mi prese il polso.

"Prenditi i tuoi applausi!" - disse Brad.

Lo abbracciai istintivamente. 

Anche gli altri ci raggiunsero, come anche il presentatore.

"Bravissimi ragazzi!"
"Grazie mille, ma vorremmo ringraziare anche la nostra ballerina." - disse Brad.
"Oh, certo credo che il pubblico sarà felice di farlo."

Brad mi spinse in avanti, e incominciarono ad applaudire. Feci una sorta di inchino e mi rimisi tra i ragazzi, poi uscimmo dal palco.

 Brad mi prese da parte.

"Non me lo sarei mai aspettato sai?!"
"Invece eccomi qui."

Abbassai lo sguardo.

"Vi, Vi guardami."
"Brad io non prendendo che tu mi perdoni ma un ultima pos .."
"Vi tu hai fatto tutto da sola! Mi metto nei tuoi panni, non è semplice quello che ha passato, lo so!"
"Ma?"
"Ma niente io di possibilità te ne do anche mille."

A quelle parole mi buttai tra le sue braccia.

"Solo una cosa, fammi vedere i tuoi polsi, voglio vedere quante volte ti sono mancato."
"Per tua sfortuna non troverai niente perché ogni volta ci provavo dentro la mia testa passava questa frase 'perfavore non correre a casa a.. Non lo sopporterei'."

Mi strinse forte a se e poi mi baciò.

"Non mi lasciare un altra volta, non sarei abbastanza forte."
"Te lo prometto, non me ne andrò, non un'altra volta."



2 mesi dopo i ragazzi partirono per il loro tour e io è Dan con loro come ballerine 'ufficiali'.




My corner:
Bene, così si conclude l'ff, spero veramente vi sia piaciuta. Grazie mille di averla seguita e del vostro supporto. Devo dire che mi mancherà un po'.
Comunque vi volevo dire che a breve incomincerò a pubblicare un altra FanFiction sui 5 Second Of Summer ♥️


_wishjng_ xx

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