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di Everywhere_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


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Always

1 capitolo.

 

 

Faceva caldo.Ma a Steph questo non importava,la sua priorità in quel momento era scrivere sul suo diario segreto,alle cinque del pomeriggio,seduta nel giardino della nonna con la schiena appoggiata all'albero di mele che tanto amava.Continuava a grattarsi la voglia che aveva dietro l'orecchio;ormai era diventata una cosa che Steph faceva abitualmente,soprattutto nell'ultimo periodo,quando la voglia dalla forma strana le stava creando forti pruriti. Alzò gli occhi al cielo,notando che il sole che fino a quel momento stava riscaldando le spalle della ragazza si era spostato un po più in basso lungo il suo corpo.Ora illuminava i piedi.

Si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio continuando a scrivere.

*Caro diario,oggi l'ho rivisto. Ho rivisto il tizio al bar.Oddio,ormai non faccio altro che trovarlo li.Alla stessa ora,tutti i giorni. Era li,seduto al solito tavolo con gli occhiali da sole sugli occhi. Che poi,che cosa se ne faceva con gli occhiali da sole se dentro non c'era il sole?

Non sono ancora riuscita a capire il suo nome.Nessuno glielo chiedeva mai.A dire il vero nessuno gli rivolgeva parola. Se ne stava li.Seduto sul divanettoa guardare fuori dalla finestra.Ogni tanto si portava il giornale e lo leggeva. Iniziai ad accorgermene tre mesi fa,una settimana dopo il mio arrivo in città. Metteva un po di paura,forse era per questo che nessuno gli rivolgeva mai parola.Bah...*

I pensieri della ragazza furono interrotti dalle urla della sorella che la chiamava a gran voce.

-Steph,ti vogliono al telefono- Urlò la sorella maggiore.

Steph scrisse le ultime cose per poi alzarsi,prendendo con se il diario e ritornando dentro casa.

-Chi è?- Domandò curiosa avvicinandosi al telefono trovatosi sopra un comodino di legno.

-Christian.Di nuovo.E' la terza volta che chiama oggi questo ragazzo-

Steph rise rivolgendosi alla sorella.

-Stà calma Ellie,come se fosse la prima volta-Sbottò seccata.

Ellie si allontanò nervosa,imprecando qualcosa a bassa voce.

-Ehi,Chrii.-

-Oddio,finalmente occhi blu.E' un pomeriggio che ti tempesto di chiamate.Il cane ti ha mangiato di nuovo il cellulare?Tua sorella finirà per odiarmi-

Steph rise.Amava il nomignolo che il suo migliore amico continuava a darle."Occhi blu". Ci azzeccava proprio.Steph aveva il occhi più blu e belli che ci potessero essere in città. Facevano un contrasto pazzesco con i suoi capelli color nocciola.

Continuava a grattarsi la voglia dalla forma strana dietro l'orecchio,sperando che Christian non sbotti di nuovo qualche frase priva di senso. Innervosito com'era!

-Sta tranquillo Christian. A un diavolo per capello da stamattina- Disse guardando la direzione in cui Ellie era uscita.

-Ehy ragazzina,ti ho sentito eh-

Steph rise,sentendo l'esclamazione della sorella che l'aveva sentita in lontananza.

-Hai da fare più tardi?-Domandò il ragazzo.

-Si,devo andare a prendere la nonna al supermercato.Da quanto ho capito le piace la libertà.Mi chiede sempre di accompagnarla in qualche comunissimo posto per poi andarla a riprendere qualche ora dopo. Mi dovrà pagare anche la benzina. Uso la macchina più per lei che per me-

Lei e Christian risero all'unisono,mentre contemporaneamente Steph continuava a grattarsi dietro l'orecchio.

-Io sto impazzendo.Questo schifo di voglia non mi da pace.Oddio quanto prude!-Sbottò la ragazza innervosita.

-Oddio ancora?Hai provato la pomata che ti ho dato?-

-Quale delle ultime dieci Chrii?-

-Ah,bho-Rispose ridendo.

Rise anche Steph,tanto per sdrammatizzare la situazione.

-Vabbè occhi blu.Ci vediamo tra due ore al pub da Linda. Stasera esci col tuo migliore amico baby-Disse con superiorità il ragazzo

-Okay Chrii,ti mando un messaggio quando me ne vado da qui-

-Ah quindi Rush non ti ha mangiato di nuovo il cellulare?-Chiese ridendo.

-Ci sentiamo...-

Steph chiuse la chiamata salendo sopra in camera sua a prepararsi. D'un tratto incontrò la sorella che stava uscendo dal bagno.

-Ellie,Ellie,guarda un pò qui-

Steph spostò i capelli da una spalla all'altra lasciando intravedere la voglia dietro l'orecchio.

-Prude in una maniera pazzesca,le ultime dieci pomate non hanno migliorato niente.-

Ellie si strofinò l'occhio destro,corrugando la fronte.

-Sarà un po di irritazione Stephanie,sta tranquilla.Non stai morendo-Disse Ellie lasciandola li in tredici scendendo le scale.

-Quante volte ti ho detto di chiamarmi Steph?-Sbottò la ragazza innervosendosi.

-Dio santo.Mi chiamo Steph.Steph,Steph e Steph-

Steph odiava quando la si chiamava col suo nome intero,pensava fosse da nonna,lo odiava proprio.

Legò i suoi lunghi capelli castani in una coda disordinata preparandosi per l'uscita di questo pomeriggio.

***

-Coraggio nonna,devo incontrare Christian tra quasi venti minuti.SBRIGATI-

Steph era andata a prendere la nonna da una sua vecchia amica. Non era rimasta dov'era come le aveva assicurato,si era spostata.Di nuovo.

-Si Steph.Mi muovo-

Salutò l'amica,promettendole che si sarebbero riviste al più presto. Salì lentamente in macchina partendo per lasciarla a casa.

-Steph,hai già iniziato i preparativi per la tua festa di compleanno?- Domandò la nonna curiosa.

Steph alzò gli occhi al cielo.

-Dai Stephanie....-

-Steph-Corresse la mora sbuffando.

-Nonna.NO. Non ci sarà una festa.NESSUNA FESTA.-

-Ma dai.Sono i tuoi diciannove anni,come non vuoi festeggiarla? I festoni in giardino ci starebbero bene sai?-

Steph odiava le feste.Le sue feste ancora di più. Non le piaceva essere al centro dell'attenzione. Ma la cosa che odiava di più e il non sapere cosa fare quando arriva quell'odiata canzone del "Buon compleanno".Ogni volta se ne stava seduta li,mentre gli altri la fissavano applaudendo. Aveva promesso che l'ultima sua festicciola sarebbe stata quella della sua maggiore età.Aveva fatto promettere a tutti di non porre nemmeno richiesta.Avrebbero già avuto una secca e netta risposta. NO.

La nonna sbuffò voltandosi verso la nipote

-I diciannove anni è l'età più bella...-

-Ho già passato il periodo "dell'età più bella" e non penso sia stata tanto bella..-

Steph si riferiva alla sua adolescenza,quando appunto,ne aveva passate di tutti i colori.

La ragazza continuò a ignorare le pretese dalla nonna,che,dopo essersi accorta di non essere per niente seguita si stese in silenzio guardando fuori dal finestrino aspettando di arrivare a casa al più presto possibile.

 

-Ecco nonna.Ci vediamo stasera,e non aspettatemi svegli come l'ultima volta-

Steph diede un sonoro bacio sulla guancia a sua nonna,che uscendo dalla macchina si precipitò dentro casa.

La ragazza liberò un lungo respiro di "libertà" facendo marcia indietro andando all'appuntamento con Christian.

Contemporaneamente il suo cellulare vibrò. Steph alzò gli occhi al cielo quando il nome di Christian spuntò sul display colorato.Facendo sempre attenzione alla strada,prese il telefono portandoselo all'orecchio.

-Chrii,dammi dieci minuti. Ho appena accompagnato la nonna.Non stressarmi anche tu-

Chistian rise.

-Calma,calma occhi blu...-

Stavolta fu Steph a sorridere.

-Volevo solo vedere se eri ancora viva o....-

-O se era successo qualcos'altro di strano al mio cellulare?-Precedette Steph con tono cantilenante.

Christian rise sonoramente.

-In realtà stavo per dire se eri ancora viva dopo il discorso sulla tua festa di compleanno da parte di tua nonna.

Steph sbranò gli occhi stupita.

-C-come fai a sapere che mi ha fatto il "discorso"?-

Christian rise.

-Ci vediamo tra venti minuti occhi blu-

Christian staccò la chiamata e Steph posò lanciò il cellulare dentro la borsa sul sedile accanto a lei.

Steph era sicura.NON AVREBBE FATTO LA SUA FESTA PER I SUOI DICIANNOVE ANNI.

***

-Come puoi non fare la festa per i tuoi diciannove anni?-

Era arrivata da circa cinque minuti e Christian la stava già stressando da ben CINQUE MINUTI.

Bevve la sua tazza di caffè mordicchiando il suo cornetto al cioccolato. Il cornetto al cioccolato di Linda.

Scosse la testa energicamente,pulendosi le labbra con il dorso della mano dopo aver addentato un pezzo di cornetto.

-Non se ne parla Christian.Dovete smettere con questa dannata festa. Perchè devo perforza festeggiare? Io avevo qualcos'altro in piano-

Christian alzò un sopracciglio incuriosendosi.

-Sentiamo-

Steph si sporse in avanti inghiottendo.

-Io volevo andare al cinema a vedere l'ultimo film dell'esorcismo.Dai...sai quanto amo quel film-

Christian rise di proposito sfottendo l'amica.

Le puntò il dito contro cercando di essere improvvisamente serio.

-Tu. Stephanie Owen. Farai la festa per i tuoi diciannove anni.-

La ragazza si incupì,strinse i pugni smettendo di mangiare.

-SE MI CHIAMI DI NUOVO STEPHANIE GIURO CHE TI CASTRO-

Si era alzata in piedi. Ma nonostante le sue urla,non le importava degli sguardi che le persone le stavano rivolgendo. Da lontano però,si sentivano le risate di Linda che si divertiva a guardare i due ragazzi che ciclicamente si punzecchiavano.

Christian si fece piccolo in quel tavolo.Piano piano stava scivolando dalla sedia per nascondersi dagli sguardi curiosi. Incurvò le labbra e con voce stridula disse:

-Scusa.-

Steph sbuffò.Si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio continuando a mangiare.

-Quindi? A che ora dobbiamo andare per il film?-

Christian sbuffò,riprendendo posizione sulla sedia.

-Quando sei così,sei incorreggibile occhi blu-

Steph rise.

 

 

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***



 

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Capitolo 2

 

Steph imprecò parecchie volte contro l'amico che cercava di farle cambiare idea verso la sua -futura- festa dei diciannove anni. Ma alla ragazza non importava nulla. Non voleva una festa.Non voleva nemmeno una torta,tanto era sicura che Ellie avrebbe scelto tutti i gusti che a lei non piacevano.Nonostante sono tre anni che le ripeteva che odia il cioccolato. Lei non voleva chissà cosa.Non voleva nè festoni ne festicciole dove avrebbero sicuramente invitato mezzo vicinato.Lei si accontentava di poco;un film,una pizza o soltanto la compagnia del suo migliore amico.Lei si accontentava di queste piccolezze per "festeggiare" i suoi anni,Lei si accontentava di poco,gli altri no!

Era immersa nel suo cellulare,che guardava le foto che qualche giorno fa lei e la nonna si erano fatte per inaugurare la sua nuova applicazione sulla fotografia. Tutto ciò catturò l'attenzione di Christian che -in qualche modo- non demordeva continuando a stressare. La sua ipotesi era che più sarebbe stato stressante,più Steph avrebbe ceduto e accettato,l'altra opzione era essere castrato,ma potrebbero andare bene tutte e due.

-Pensavo di fare un bel video per la tua....-

-Non dirlo...-Lo interruppe Steph

-Ti prego,basta.Finitela.Mi state portano all'esasperazione.Ha solo diciannove anni mi state facendo venire i capelli bianchi.Guarda...-

Steph alzò una ciocca di capelli sdrammatizzandoci su.

Christian rise.

-Questa festa è più importante per voi che per me...E io sono la fest....- Steph tacque. Tacque di botto.

La sua attenzione venne attratta da qualcos'altro. Da qualcun'altro. Continuava a guardare alle spalle di Christian.Lui era li.Lui era di nuovo li. Con uno sguardo veloce diede un occhiata all'orologio del cellulare.Rimase ancora più stupita di quanto non lo fosse negli ultimi cinque minuti. Erano le sei meno venti. Lo stesso preciso orario in cui il tizio si era presentato ieri pomeriggio.

Christian notò lo stupore di Steph.Notò che il suo sguardo era intento a guardare qualcos'altro dietro la sua direzione. Curioso si voltò e non notando niente di strano si incuriosì maggiormente

Steph era rimasta imbambolata. Con il cellulare in mano e lo sguardo perso nel vuoto. Ad un tratto riprese conoscenza. Riprese conoscenza nell'esatto momento in cui il tizio si mosse per sedersi nei due tavoli dietro di loro.

Sbattè più volte le palpebre ritornando al viso di Christian che la guardava in modo strano...Molto strano.

-Mi...dici...cosa...ti...prende?- domando confuso.

Steph scrollò la testa facendo finta di niente.

Non aveva voglia di mettere al corrente l'amico di questa cosa che più volte aveva notato. Non che non si fidasse di lui certo,solo che era una cosa abbastanza inquietante. Cioè,sapere che un tizio -di cui non conosci il nome- che hai visto nello stesso posto alla stessa ora da quasi tre mese,beh,è una cosa un po da ricovero mentale.

Deglutì bevendo un sorso d'acqua.

-Nulla.Mi ero solo imbambolata- Sviò la mora.

-Steph?-Domandò Christian

-Ah-

-Mi vuoi bene?-

-Si-

-Tanto?-

-Probabilmente-

-Vuoi la mia felicità?

-Ma che cazz'-

-TIPREGOFACCIAMOQUESTADANNATAFESTA- Christian disse tutto velocemente. Tutto troppo velocemente. Steph si immobilizò per alcuni secondi,cercando di decifrare quello che aveva detto l'amico.

-NO-

Prese la borsa,gli occhiali da sole e uscì fuori.

Christian pagò il conto a Linda,abbastanza divertita,e uscì fuori,

-Nemmeno un piccolo party,io tu,tua sorella e tua nonna?-

-Se vuoi "festeggiare" domani si va al cinema.Sennò niente.-

Schioccò un sonoro bacio sulla guancia di Christian salendo in macchina.

-Ci si sento Chrìì. Domani,sei e mezza a casa mia.-

L'amico sbuffo,alzò una mano salutando.

-Ciao occhi blu-

Steph mise i suoi occhiali da sole avviandosi verso casa.

***

"Caro diario,non riesco a capire tutta questa ossessione per i miei diciannove anni. Insomma,non hanno fatto tutte queste discussioni nemmeno per la mia maggior età. Ma conoscendoli,domani mi organizzeranno qualcosa. Sono così insistenti quando -pretendono- qualcosa. Ah.oggi ho di nuovo rivisto il tizio. Per una frazione di secondo mi ha sorriso. Già,lui ha sorriso a me. Oggi pensavo vivamente che non sarebbe venuto. Insomma,non deve essere una concidenza che ogni volta che vado da Linda c'è questo tizio. Oppure sono coincidenze e io sto per diventare pazza."

Steph era tornata a casa da mezz'ora. Aveva la voglia di scrivere sul suo diario segreto. Infatti,si trovava nella stessa posizione di stamattina.Sotto l'albero di mele.
"La voglia ha continuato a prudere di nuovo. In macchina stavo quasi per andare a sbattere contro un albero. Bel modo di finire i miei diciotto anni eh."

Un leggero venticello sfiorò le spalle di Steph facendola rabbrividire. Alzò gli occhi al cielo rendendosi conto che stava per diventare buio.
"Meglio che vada. Se entro e quasi sicuro che mi tartasseranno di nuovo.Ma effettivamente non ho altra scelta.Baci.-Steph."

Chiuse il diario,infilandoci dentro la penna nera con cui era solita a scrivere. Prese il suo cellulare avviandosi verso casa. Chiuse la porta salendo in camera sua.

La voce della nonna la riprese,catturando la sua attenzione facendola voltare

-Steph,mangi con noi?-

-No.Ho mangiato qualcosa con Christian. Vado a letto. Buonanotte-

Sorrise alla nonna continuando a salire in camera.

Si buttò sul letto fissando il tetto come era solita a fare.

-Steph-

La voglia cominciò a prudere.

-Steph-

La mora sbarrò gli occhi.Le venne la pelle d'oca,mettendosi a sedere sul letto.

-Steph-

Quella voce...le faceva paura.Era fredda,insolita,inquietante.

Si guardava ovunque. Si guardava intorno. Ma non c'era nessuno. Non c'era anima viva.

La voglia continuava a prudere.Pensò che da li a poco si sarebbe strappata la pelle. Si sentiva impazzire. Continuava a guardarsi ovunque.

La voglia smise di fare male.

Calò il silenzio. Non si sentiva niente. E a Steph sembrò si impazzire sul serio.

-Aiutaci-

E fu così che finì tutto. Steph si addormentò. Cadde sul letto col cellulare in mano. La voglia non prudeva più.Quella voce cessò di spaventarla.

Ma lei,in un modo o in un altro,si era addormentata. Il come,non riusciva a spiegarselo.

Cosa stava succedendo?

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