Everything has changed

di TaigaTakasu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One Day.. ***
Capitolo 2: *** YOU!? ***
Capitolo 3: *** New day, new friend ***
Capitolo 4: *** Together Again ***
Capitolo 5: *** AVVISO!!!!!! ***



Capitolo 1
*** One Day.. ***


Fin da bambina, ho sempre immaginato quale sarebbe stata la mia vita futura. Ho sempre voluto fare la cantante giramondo, conoscere posti nuovi, nuove persone…e trovare l’amore, quello VERO. Era un sogno comune di qualsiasi bambina della mia età. Ma poi si cresce e si comincia a vedere il mondo con occhi diversi. Riceviamo delusioni che ci segnano a vita, non crediamo più nell’amore. Ma se un giorno cambiasse tutto?
 
Quel giorno mi svegliai molto presto, forse più del solito, precisamente alle 6:30. Mi lavai il viso e mi tornai in camera per scegliere i vestiti che avrei indossato, ovvero felpa blu, skinny jeans e converse azzurre. Si sono una maniaca del colore azzurro… comunque… Uscii di casa, mi infilai le cuffie e misi l’opzione “brani casuali”. Partì “Yellow” dei Coldplay e camminai verso il parco. Raggiunsi una panchina,mi sedetti e guardai davanti a me il sole che nasceva: i suoi timidi raggi illuminavano i fiori del prato, coperto di rugiada. Chiusi gli occhi e mi rilassai. Mi piaceva avere quei momenti per me stessa, da sola. Aprii gli occhi e guardai il cielo azzurro: quella mattina era diverso. Era più vivido, più limpido. Vorrei tanto che fosse ogni giorno così. Ma alla fine mi va sempre tutto male…                                                                        
A proposito, non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Michelle e ho 15 anni. Sono snella, alta 1.74, ho i capelli neri e ricci e gli occhi marrone-nerastri. Amo l’azzurro, i gatti, le fragole e cantare. La Musica è tutta la mia vita e non ci rinuncerei per nessuna ragione al mondo. Sono stata adottata e mi sono trasferita a Sydney con il mio padre adottivo e mio fratello Calum da quando avevo 7 anni. Ho anche un altro fratello, più grande di me e Calum, che vive con nostra madre a Londra, perché i nostri genitori sono separati: Ashton.                            
Mi alzai dalla panchina, ma mentre mi voltavo, sobbalzai dallo spavento: un ragazzo dai capelli azzurri si era seduto accanto a me e io non me ne ero minimamente accorta. Alzò lo sguardo distratto verso di me e sorrise. Rimasi incantata dai suoi occhi come il ghiaccio e me ne restai lì impalata a fissarlo per due minuti che mi sembrarono un’eternità.                                                                                  
- E così sei una fan dei Green Day? - chiese lui                                                                      
- Eh? - dissi risvegliandomi da quella trance.                                                            
Guardai il mio cellulare e guardai il brano in riproduzione: American Idiot.                  
- Ah…ehehehe si, in effetti si…sono una loro grande fan -        
- Anche io, sai -                                                                                                                            
- Wow…beh…fantastico -                                                                                                         
 - (si alza e mi porge la mano) piacere, io sono Michael - gli stringo la mano                   
- io sono M-Michelle”>> dissi balbettando per l’imbarazzo.                                               
- Che bel nome - disse lui sorridendo. In quel momento sentii le guance andarmi in fiamme. Nessuno mi aveva mai fatto un complimento così. Io non mi sono mai piaciuta né fisicamente né caratterialmente.
- G-Grazie… -                                                                                                                                
- Beh, ci si vede - mi salutò con un gesto della mano e uscì dal parco.                     
“Che strano ragazzo. Carino però- NO!NO!NO! Non posso innamorarmi, non di nuovo…” pensai.                  
Guardai l’ora: 7.20. Mi incamminai verso l’uscita e tornai a casa. Presi lo zaino e lasciai un promemoria a papà e a Calum: SONO USCITA UN PO’ PRIMA, TI HO LASCIATO IL PRANZO IN FRIGO. TORNO VERSO LE 6. VI VOGLIO BENE.
Chiusi la porta e camminai verso l’edificio dove regna la noia più totale, ovvero la mia scuola, la Norwest Christian College. Mi sedetti su un muretto vicino ai cancelli e guardai le notifiche su Facebook. Come sempre la campanella suonò alle 8 e tutti gli studenti entrarono nelle loro classi. Entrai in nella mia aula e mi sedetti al mio banco. Entrò il nostro professore di letteratura, Mr. Shift, e si sedette alla cattedra.  
- Buongiorno ragazzi. Oggi avremo il piacere di avere un nuovo alunno in classe. Entra pure, ragazzo -.
Ci voltammo tutti verso la porta che si apriva. Sgranai gli occhi incredula. Era il ragazzo di stamattina, Michael.                                                                                               
- Ciao a tutti. Io sono Michael Clifford - disse sorridendo il ragazzo dai capelli azzurri.
- Bene, signor Clifford. Si può sedere vicino a… -                                                                              
“Ti prego non io, ti prego non io!” pensai incrociando le dita                                            
- …alla signorina Thompson! - decretò l’uomo dai capelli bianchi come la neve. “NOOOOOOOOO!!!!” gridai mentalmente.                                                                          
Il nuovo compagno mi raggiunse e si sedette accanto a me, sorridendomi sornione. 
- Ciao! Che coincidenza rincontrarci qui -                                                                               
- Ehm…già… -  abbassai lo sguardo, imbarazzata.                                          
Sorrisi timidamente e seguii la lezione.                                                                                                                                       

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Ecco qui la nostra protagonista :)




Alessia e Luke :)
    

Infine, Micheal :)

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Capitolo 2
*** YOU!? ***


All’uscita di scuola mi sedetti sul muretto dei cancelli dell’istituto e guardai i ragazzi uscire in grande massa, chi con lo skateboard, chi con la bici. 
- MEE MEEEEEE!!!! – una voce fin troppo familiare mi chiamò
- LUKEEEYYY!!! – mi girai gridando con voce altrettanto infantile
- Eccola qui la mia nana preferita… - mi abbracciò il mio biondo preferito.
Luke è l’unico ragazzo con cui abbia davvero legato. Si, perché è l’unico ragazzo che mi abbia ispirato fiducia. Ha i capelli biondi uniti in una frangia e due occhi azzurri bellissimi, un sorriso perfetto, non c’è che dire…sicuramente vi starete chiedendo se ne sono innamorata… (ahahahahahah leggo nel pensiero) no, siamo semplicemente buoni amici: ci conosciamo da quando mi sono trasferita a Sydney otto anni fa e mi è sembrato subito simpatico. 
- Lucas Robert Hemmings…quante volte te lo devo dire di non chiamarmi NANA? Non ha senso visto che sono alta quasi quanto te – lo guardai truce, incrociando le braccia al petto
- Appunto…QUASI…Mica è colpa mia se sono più alto di te.. – rispose con tono di sfida, scompigliandomi i capelli
- Mmm…sarà – dissi stando al gioco
Chiacchierammo per dieci minuti, quando vedemmo venire verso di noi la nostra castana preferita, Alessia. Lei è la ragazza più divertente, carina, pazza e ribelle che io conosca, per questo è la mia migliore amica. Ha i capelli castani con le mèches rosse, due vispi occhi color nocciola ed è meno alta di me, anche se di poco; porta sempre ai piedi le sue fidate converse, segno che abbiamo molto in comune. Ha molto stile.
- Ciao ragazzi! – disse lei sorridente – Andiamo?
- ANDIAMOOO!!! – urlammo io e Luke in coro, alzando in aria i nostri pugni e ridendo
Pranzammo in una pizzeria e passammo molto tempo alla spiaggia, che era a due passi da scuola.
Scherzammo molto e ci raccontammo la nostra giornata a scuola durante il tragitto verso casa.
- Oddio ragazze devo dire che oggi mi sono fatto un bel po’ di risate con la Gray. Quando è entrata in classe, ha preso il registro e si è seduta alla cattedra…e indovinate un po’? Appena si è alzata per andare alla lavagna, abbiamo sentito un sonoro STRAAAAAAPPPP provenire dalla sedia della zitellona ahahahahahaah!!!! – raccontò il biondino tenendosi la pancia per il troppo ridere
- Nooo sul serio!? Ahahahahaha burloni! Noi, col prof di letteratura, una settimana fa abbiamo messo in atto lo scherzo del secchio d’acqua…ooops – se la rise anche Alessia
- Voi siete matti ahahahahah, ma lo scherzo della colla sulla sedia è impareggiabile ahahahaahha…ti do un 10 e lode Hemmings! – scherzai, scatenando altre risate da parte dei miei amici
- A proposito…ho saputo che hai un nuovo compagno di classe… - disse la castana con sguardo furbetto
- Ah no, non iniziare ti prego… - mandai gli occhi al cielo, accelerando il passo cercando di superarla
- Com’è? Carino? Divino? Obbrobrioso? Secchione? – mi chiese saltellandomi intorno
- Io lo definirei strambo e incredibilmente antipatico…insomma è appena arrivato e già tutte le ragazze della scuola gli vanno dietro – sbuffò Luke. Dio benedica quel ragazzo!!! 
- Mmm qualcuno è invidioso eh, Lu… - si bloccò improvvisamente Alessia fermandosi e indicando davanti a sé. Guardai anch’io nella sua stessa direzione e sgranai gli occhi allucinata. 
“Ho le allucinazioni o cosa!?” pensai. L’ultima cosa che mi aspettavo era ritrovare Michael, con una signora a chiacchierare dall’altro lato della strada con mio padre. 
- Scusate ragazzi, devo andare. Ci sentiamo dopo, vi chiamo, ok? – mi scusai con i miei amici che mi guardarono confusi e attraversai la strada.
Raggiunsi papà e lo salutai con un bacio sulla guancia, poi guardai il ragazzo coi capelli azzurri come per chiedergli “che cavolo ci fai qui!?”. 
- Ah scusami tesoro, mi sono dimenticato di presentarti i nostri nuovi vicini: la signora Clifford e suo figlio, Michael. Si sono trasferiti qui una settimana fa, dopo vari traslochi – disse mio padre
- Papà, io e il qui presente “nuovo vicino” ci conosciamo già…siamo in classe insieme – spiegai con un entusiasmo del tutto inesistente
- Vero. Lo sa, signor Thompson, sua figlia mi è molto simpatica – aggiunse il tinto sfoggiando un sorriso che andava da un orecchio all’altro
“Ma per favore…neanche ti conosco! Solo perché ci siamo incontrati al parco e ci siamo presentati non significa che siamo amici” pensai tra me e me
“Si, ma a te intanto piace” ridacchiò una vocina nella mia testa
“E tu chi sei, scusa?” chiesi alla vocina
“La tua coscienza, chi sennò!?” disse con sarcasmo quella
“Senti, sta zitta e lasciami in pace, ok?”
“Ok, ok…quanto sei acida..” finì la voce
- Ma vattene a quel paese! – me ne uscii dicendolo ad alta voce, pentendomene subito
- Michelle! Ma cos’è questo linguaggio!? – mi rimproverò papà 
- Scusa…mi è scappato involontariamente…pensavo ad alta voce… - mi giustificai mortificata
- Vabbè non importa… tornando a noi – continuò lui rivolgendosi di nuovo a Michael e sua madre – se avete bisogno di qualcosa, non esitate a chiedere a noi, va bene? –
- Lo faremo, grazie della gentilezza – sorrise la signora Clifford – ora sarà meglio per noi tornare a casa, arrivederci – salutò la donna
Papà tornò in casa e io e Michael restammo da soli sul marciapiede, dove regnava un silenzio imbarazzante interrotto dalla voce di mio fratello Calum, rientrato dalla palestra.
- Ciao sorellina! Ah, vedo che sei in buona compagnia… - scherzò quello scemo, scappando dentro casa per sfuggire al mio sguardo di fuoco che puntualmente gli lanciai
- Lo odio… - sbuffai ad alta voce, dimenticandomi di dove ero e con chi ero
- Beh…allora…a domani.. – se ne uscì Clifford, girandomi le spalle e rientrando in casa sua.
Attraversai la strada ed entrai in casa mia. Andai in cucina e presi una mela rossa, addentandola e raggiunsi le scale. Salii in camera, lanciai lo zaino sulla sedia della scrivania e mi buttai di peso sul letto, per finire a guardare il soffitto blu cobalto. Poi posai lo sguardo sulle pareti bianche con disegni a fantasia azzurra, le tende della finestra celesti coi pois bianchi, il letto con le lenzuola bianche in pizzo; i muri sono tappezzati di foto mie di quando ero piccola insieme alla mia famiglia al tempo in cui vivevamo ancora tutti insieme, dei miei amici e dei momenti più significativi della mia vita. Le guardai una per una poi rivolsi lo sguardo alla mia chitarra, abbandonata accanto alla scrivania. 
“Non ricordo neanche più quand’è stata l’ultima volta che l’ho suonata…” pensai e mi addormentai.


HELLO PEOPLE!!!
Devo ammetterlo, scrivere all’una di notte non è il massimo, ma vabbè…
Avete conosciuto i migliori amici della nostra protagonista e beh…come vedete Michelle si tiene distante dal nuovo arrivato Michael…Mmm…secondo voi cosa succederà? Diventeranno amici o saranno come cane e gatto? Eeeehhh non posso anticipare nulla, cicci, muahahahahahahahaha 
Recensite per please ed esponetemi i vostri giudizi sul capitolo di oggi, ok?

Bacini bacetti
-Taiga ♥

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Capitolo 3
*** New day, new friend ***


Aprii gli occhi, guardai l’ora e sgranai gli occhi: le 7.35.
- Cavolo! La scuola inizia alle 8 in punto e io sono ancora nel mio amato letto!!!
Caddi letteralmente dal lettone…accidenti, ma proprio Orlando Bloom mi dovevo sognare stanotte!?
Mi precipitai in bagno, feci la doccia con una velocità mai vista, indossai una maglia bianca con il segno dell’infinito a maniche corte, dei pantaloni neri e le Converse bianche.
Misi un filo di matita in fretta, presi lo zaino e uscii di casa. Vidi il bus diretto alla mia scuola alla fermata e presi a correre per cercare di raggiungerlo…troppo tardi, l’avevo perso.
-  AAAARRGGHHHH!!! MALEDIZIONE!!! – imprecai, piegandomi sulle ginocchia per riprendere fiato.
Guardai l’ora sul mio telefono: 7.50.
- Fantastico, davvero fantastico!- dissi, cercando di pensare a quale scusa inventarmi appena arrivata in classe mi sarei ritrovata la faccia arrabbiata della prof di geografia, Mrs. Collins.
- Ehi, anche tu in ritardo? – disse una voce dietro di me, affannata
Mi girai e mi ritrovai una testa mora con ciuffi rossi avanzare verso di me. Clifford.
- Si e ora se non ti dispiace dovrei dirigermi verso un edificio chiamato “scuola”, quindi…addio – dissi liquidandolo sul posto e prendendo a camminare velocemente
- Aspetta!- disse lui raggiungendomi a passo svelto
- Cosa vuoi ancora? Non ti basta semplicemente camminare in silenzio? Anzi, facciamo così…NON RESPIRARE NEANCHE! – lo rimproverai e ripresi la mia “marcia”
- Hahahaha okay – rise Clifford affiancandomi e sorridendo…che diavolo ci trova di divertente nel vedermi perdere la pazienza questo qui!?
Sbuffai e continuammo per il tragitto scolastico. Vedemmo il bidello avvicinarsi al cancello per chiuderlo e prendemmo a correre più veloce che potessimo.
-  ASPETTIIII!!! – gridammo all’unisono io e Micheal, raggiungendo l’entrata col fiatone.
- Ragazzi, sono le 8.05, conoscete le regole: i cancelli vanno chius-
- La prego, faccia un eccezione.. solo per stavolta..non succederà una seconda volta – lo implorai
- Si, lo promettiamo – disse il moro accanto a me, mettendosi una mano sul cuore
Il vecchio uomo sospirò, arrendendosi, e ci fece passare. Corremmo su per le scale e raggiungemmo la porta della nostra classe ed entrammo col fiatone.
- BUONGIORNO! SCUSATECI PER IL RITARDO, PROF!!! – dicemmo di nuovo all’unisono
- Thompson, Clifford… per evitare una crisi di nervi, mi limiterò a dirvi di sedervi, quindi…prendete posto e seguite la lezione – disse la Collins
- GRAZIE, MRS. COLLINS! – dicemmo io e Clifford, sedendoci al nostro banco
La professoressa riprese la spiegazione, ma il mio livello di concentrazione scese non appena sentii  le risate soffocate di Micheal.
 Lo guardai male e riportai lo sguardo sulla prof, ma nonostante tutto non riuscii a ignorare il tipo accanto a me ridacchiare e guardarmi divertito. Presi un pezzo di carta e scrissi qualcosa
“Mi spieghi cosa c’è da ridere, scemo!? Sto cercando di concentrarmi!” glielo passai e subito ricevetti una risposta
“Hai tutti capelli spettinati e un solo occhio truccato…ma sei bella comunque ahaha”
Di nascosto presi il mo specchietto dallo zaino e mi guardai dentro. Magnifico. Mi sistemai i capelli e fulminai Clifford con lo sguardo, ma lui continuò a ridere sotto i baffi…
”Dio, quanto mi irrita..”
“Eddai, però è carino…quando lo ammetterai?”
 “Quando gli UFO atterreranno sulla Terra, dal cielo pioveranno soldi e io mi raserò la testa…e ora sparisci, grazie” cacciai la vocina nella mia testa e seguii il resto della lezione di geografia.
All’ora di pranzo, mi diressi alla mensa con gli altri studenti e  riempii il mio vassoio con un piatto di hamburger e patatine fritte e una coca-cola (tanto prima o poi moriremo tutti, diabetici o no) e mi sedetti.
- Ciao chica! – la voce inconfondibile di Alessia giunse fino al mio orecchio e la vidi avvicinarsi al nostro tavolo per poi sedersi accanto a me
- Cosa ti è successo stamattina? – disse guardandomi  in attesa di una risposta
- Sono uscita di casa e uno stalker mi ha rapita…cosa vuoi che mi sia successo, Ale? Mi sarò svegliata tardi e avrò perso il bus, no? – dissi prendendola in giro…..aaaah, un po’ di sarcasmo giova sempre ogni tanto
- Okay scusa hahahah siamo di malumore stamattina, eh? – disse lei dandomi una gomitata giocosa
- No comment – sbuffai, addentando il mio hamburger
Vedemmo da lontano Luke che col suo vassoio veniva a sedersi con noi e lo salutammo calorosamente
- Ciao biondo! Che si dice? – chiesi io, sorseggiando un po’ di coca-cola
- Si dice che Lukey si è preso una cotta per la nuova studentessa americana giunta qualche settimana fa qui a Sydney – sorrise compiaciuta Alessia, guardando il diretto interessato, che sembrava avere la testa fra le nuvole
- Chi? – chiesi io
- Elena Bower….aaaah… - sospirò guardando un punto fisso che non riuscivo a intercettare e gli passai una mano davanti agli occhi
- Okay, è grave…dovete presentarmela – decretai io in un tono che non ammetteva discussioni
- Oh, guarda, visto che è appena passata da questa parte perché non la inviti a stare con noi? – chiese Alessia con uno sguardo furbetto indicando una ragazza di media statura, con gli occhi marroni, la pelle chiarissima, i capelli neri e in parte tinti di viola, con indosso una felpa verde della Hollister, pantaloni neri e le Vans rosse.
- Ok – dissi alzandomi e andando verso di lei.
Le toccai il braccio e la mora si girò gurdandomi con un espressione interrogativa.
- Ciao, hai già un tavolo dove sederti?
- No, perché? – chiese la ragazza
- Vieni a sederti con me e i miei amici, ci farebbe piacere – sfoggiai il mio sorriso migliore che lei ricambiò, per poi annuire e seguirmi fino al tavolo
- Eccoci qui – dissi sedendomi e invitandola a fare altrettanto – io sono Michelle, ma puoi chiamarmi come vuoi – le porsi la mano e lei la strinse puntualmente
- Io mi chiamo Elena, sono nuova qui e non conosco nessuno, grazie per avermi invitata – sorrise la mora
- Io sono Alessia, Ale per gli amici – si presentò la castana – e lui è-
- Lucas, giusto? Ho sentito il tuo nome durante l’appello in classe, piacere di conoscerti – porse la mano al biondo, che sembrava essere stato colto da una paralisi improvvisa, ma riuscì a ricambiare il saluto, risvegliandosi dalla sua trance.
- Stai uscendo con qualcuno al momento, Elena? – chiesi io alla nuova arrivata, ignorando lo sguardo terrorizzato di Hemmings
- No, perché? – rispose lei
- Ti andrebbe di uscire con noi qualche volta? Per conoscerci meglio ovviamente – continuai
- Beh, okay haha – accettò Elena e iniziammo a parlare del più e del meno e ci scambiammo i numeri alla fine dell’ora di pranzo
- Ragazzi, io esco un attimo per una telefonata, ci vediamo più tardi – salutò la mora e uscì dalla mensa
- In questo momento, vorrei ringraziarti per il favore che mi hai fatto, ma anche ucciderti perché sei  completamente pazza…per colpa tua non mi laverò più questa mano – mi diede un pizzicotto Luke, sorridendo divertito dalla mia sfrontataggine
- Ops, scusami, ma non ho resistito hahahahah: Cupido colpisce ancora…ah e mi devi 10 dollari: l’amore non è gratis – scherzai
- Dio, pure pagare devo hahaha – rise a sua volta Lucas
- Però non è detto che Cupido non possa essere colpito a sua volta – rise maligna Ale
- So a cosa alludi, tesoro, e ti ricordo che i ragazzi che si avvicinano troppo al fuoco, si bruciano – risposi a tono
- Mmmm un modo muy caliente per descrivere il tuo odio verso i ragazzi hahahah – scherzò Luke
- Oh, ti prego hahaha andatevene in classe vostra – li spinsi letteralmente verso la loro aula e mi diressi verso la mia.
 
 
 
 


Ecco a voi Elena :3


HOLA AMIGOS!!!
Porgo le mie più sentite scuse, dovevo studiare per gli esami di riparazione che ho fatto pochi giorni fa e rieccomi qui….pronta a ripartire! Hahahhahah comunque… dove eravamo rimasti? Oh si! Direi che per la nostra Michelle il buongiorno si vede dal mattino hahahahahaha! (Okay ora basta ridere) Nuovo giorno, nuove esperienze  e anche nuove conscenze… cosa succederà nel nuovo capitolo? Michelle avrà sempre una brutta giornata? E io avrò abbastanza ispirazione per scrivere un altro capitolo? E perchè state leggendo come presentatori televisivi? Hihihihihihi recensite e avrete tutte le risposte
Kisses & Hugs
Taiga ♥
 

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Capitolo 4
*** Together Again ***


Alle due precise, la campanella annunciò la fine delle lezioni e tutti gli studenti si riversarono nel cortile della scuola.
Mentre camminavo nel corridoio della scuola, presi il cellulare e lessi un messaggio di Alessia: “Ciao bella, mi sono dimenticata di dirti che ZAYN MALIK (si, proprio QUEL Zayn Malik se te lo stai chiedendo) mi ha invitata ad uscire!!!! Ti dispiace se ti lascio sola soltanto per oggi? Domani ti racconto i dettagli. BYEEE “
Sorrisi pensando a che amica pazza e fuori di testa avessi , scossi la testa rassegnata e uscii fuori nel cortile.
Senza accorgermene andai a sbattere contro qualcuno e alzai lo sguardo. Oh cavolo, non lui!
- Ma guarda un po’ chi si vede, che bella sorpresa! – disse Jonathan Mayer, il ragazzo più popolare della Norwest Christian College, alias l’essere più odioso sulla Terra, castano, occhi verdi, tutto muscoli e niente cervello. Caratteristiche particolari? Si crede irresistibile e vuole tutte le ragazze ai suoi piedi…patetico…
- Non ora, MissSonoUnFigoAssolutoELoSo – dissi liquidandolo, ma non feci in tempo che mi afferrò per un braccio e mi attirò a sé
- Eddai, non scappare, voglio solo scambiare due chiacchiere – rise divertito – oggi pomeriggio c’è la partita di football, perché non vieni? E magari…un giorno di questi ti porto ad un ristorante…assaggiamo qualcosa – continuò, avvicinandosi sempre di più al mio viso
- Mayer…se non mi lasci subito, ti faccio assaggiare un pugno talmente forte che ti ricorderai per tutta la tua vita – lo ammonii, incenerendolo con lo sguardo
- Uhh ma che temperamento focoso abbiamo qui hahahah…dai, non fare la difficile – mi schernì stringendo la presa sul braccio
- Ho detto lasciami, idiota, non andrò da nessuna parte con te – ringhiai cercando di liberarmi da quella stretta
- Amico, le stai facendo male – intervenne qualcuno che mi staccò da Jonathan: Michael.
- E tu chi sei? Evapora! Non sono affari tuoi – chiese infastidito Mayer
- Sono un suo amico e non mi piace per niente come tratti le ragazze – disse il tinto, parandosi davanti a me. No, aspetta…da quando io e questo qui siamo diventati amici!?
- Levati dai piedi, ficcanaso, o il tuo bel visino riceverà un treno di pugni in questo stesso istante –
- Jonathan! Smettila! – la voce di Luke mi fece tirare un sospiro di sollievo
- Non intrometterti, Hemmings, se non vuoi fare una brutta fine – lo minacciò Mayer, puntando i suoi occhi verdi sul biondo, che affiancò il tinto, in mia difesa
- Potrai fare lo sbruffone sul campo di football oggi pomeriggio contro i tuoi avversari – disse con tono duro Luke
Inaspettatamente, Jonathan girò i tacchi e se ne andò sbuffando.
Luke si girò preoccupato verso di me e mi abbracciò, tanto da farmi quasi soffocare
- L-Luke! NON RESPIRO! – dissi cercando di liberarmi da quella stretta mortale
- Se quel bastardo prova di nuovo ad avvicinarsi a te, lo distruggo! – mi disse con tono rabbioso
- Sto bene, Lukey, davvero, e poi potevo difendermi anche da sola – mi giustificai io sciogliendo l’abbraccio
- A me non sembrava…se non fossi arrivato io ti avrebbe sicuramente fatto qualcosa - commentò Clifford
- Domanda: perché diavolo devi apparire nei momenti meno opportuni!? Nessuno ti ha chiamato! – lo rimproverai
- Dai MeeMee , non trattarlo così male…in fondo ti ha difeso, nonostante sapesse che Mayer è un tipo con cui non conviene mettersi contro – lo difese il biondo
- Uff…guarda è meglio che vada se voglio che la mia giornata finisca meglio di come è cominciata…ciao Luke – baciai la guancia del biondo, superai la figura del tinto imbronciato e uscii da scuola.
Arrivai davanti a casa mia e trovai la macchina di Calum parcheggiata in garage, segno che era arrivato prima di me. Presi le chiavi, entrai e mi buttai a peso morto sul divano, sospirando pesantemente.
- Ciao sorellina, com’è andata la tua giornata? – chiese mio fratello, apparendo in salotto con delle buste del Mc Donald’s
- Al solito, niente di nuovo – dissi io con tono annoiato, prendendo la mia parte di cibo da una busta
- Hahahahah vedo vedo – se la rise lui, sorseggiando la sua coca-cola
- Piuttosto tu? Niente di nuovo ed entusiasmante? – chiesi cominciando a fare zapping col telecomando della tv
- Domani esco con Monica per festeggiare il nostro 3°anniversario – disse per poi addentare il suo panino
- Non posso credere che non ti abbia ancora lasciato…insomma, ti sei visto? – lo schernii
- Ha ha ha, spiritosa…non hai visto questi capelli perfetti, questi occhi da cerbiatto e il mio fisico da sex symbol, sorellina? – disse mentre faceva facce strane che secondo lui sono “irresistibili”…vaaabbè
- Oh si, infatti gli occhi mi fanno un male atroce, giuro hahaha – lo presi nuovamente in giro, facendogli mettere un finto broncio
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Passammo le tre ore successive a guardare Titanic e alle 5 e mezza del pomeriggio, mio fratello uscì per andare in palestra.
Salii in camera mia, mi sedetti sul letto e aprii il mio computer portatile. Ricevetti un messaggio da qualcuno sul cellulare: mio fratello Ashton. Anche se vivevamo lontani, c’erano molti modi per sentirci anche solo una volta al mese.
Da: Ash
Ciao sorellina! Ti va di video chattare?:D
A: Ash
Certo, fratellone! Dammi un minutino e mi collego su Skype :)
Aprii Skype, cercai Ashton e cliccai su “Videochiamata”, aspettando che si aprisse la sua schermata
- CIAOOO SORELLINAAAAA!!! – gridò lui come un bambino
- CIAOOO FRATELLONEEEE!!! – lo salutai di rimando, ridendo di gusto
- Come stai? – rise, ricomponendosi
- Sto bene, grazie fratellone… E’ da tanto tempo che non ci sentiamo
- Vero haha dai raccontami qualcosa di nuovo
Gli raccontai di quanto fosse noiosa la vita scolastica e di quanto io invidi lui e Calum, perché hanno già 21 e 19 anni e hanno finito il liceo ormai da tempo.
Gli parlai anche del nuovo arrivato in città, che casualmente è anche il mio nuovo vicino, dei suoi strani capelli e del fatto che abbia un sorriso strafottente ogni volta che mi vede perdere le staffe con lui.
- Mmm sei sicura di non esserti preso una piccola cotta per questo ragazzo, eh? Eh? – mi canzonò guardandomi  con uno sguardo alla “tanto lo sai che ho ragione”
- Se fossi qui, ti prenderei a mazzate, Ashton hahhahah non sei la prima persona che me lo dice – lo minacciai giocosamente
- Hahahahah quindi se venissi lì, mi picchieresti ugualmente?
- Che vuoi dire? C’è qualcosa che devi dirmi? – chiesi tornando improvvisamente seria
- Si hahah: io e mamma verremo presto a trovarvi in Australia tra un mese!!! Contenta? – annunciò entusiasta
- E me lo chiedi anche? Sono S.I.M.F!!!! – gridai felice come se avessi ricevuto il regalo più bello di sempre
- Sei cosa..? Hahahaha – mi guardò facendo una smorfia e alzando un sopracciglio
- Sono S.I.M.F, Ashton, Super Iper Mega Felicissima hahahaha – spiegai, fingendo di sistemarmi un paio di occhiali
- Tu sei matta, sorella hahahahah – scoppiò in una fragorosa risata
- Come va a con il tuo nuovo lavoro part-time in pasticceria? In cosa sei esperto? Ciambelle e pasticcini? Farcitura di cornetti? O addirittura torte alla frutta? – chiesi curiosa e affamata (penso sempre al cibo io ahahahahaha)
- Whoa whoa , calma hahahah una cosa alla volta…il mio nuovo lavoro mi fa guadagnare abbastanza e poi il capo mi ha preso sotto la sua ala fin dal primo giorno…mi occupo di decorare i dolci, ma sai, all’inizio facevo molti errori: per esempio, una volta ho spruzzato la crema per la farcitura dei cannoli per terra e in faccia ad una collega di lavoro e per poco quella non scivolava rompendosi l’osso del collo hahahahah – disse asciugandosi una lacrima per le troppe risate
- O mio dio ahahaha, non ci credo – commentai
- Quando verrò a Sydney, ti porterò un po’ di dolci fatti da me cosicchè tu possa testare la mia bravura – disse sorridendo e facendomi l’occhiolino
- Awwww grazie, sei il migliore, decisamente – dissi io mandandogli un bacio volante
- Cal e papà come stanno?
- Stanno bene: Calum continua a fare il personal trainer in palestra e papà in questo periodo è occupato col lavoro, perciò non passa molto tempo a casa – risposi
- Bene, mi fa piacere…non vedo l’ora di riabbracciarvi tutti e tre…mi manchi soprattutto tu, piccola birbante – sorrise dolcemente
- Hahahaha anche tu ci manchi, Ash…non vedo l’ora che arrivi il mese prossimo!!! – dissi battendo le mani elettrizzata all’idea di riavere la famiglia al completo, anche se per poco tempo
- Scusami ma ora devo andare, sorellina, tra poco devo andare a fare una commissione – si rattristò mio fratello. Guardai l’ora: le 7.45
- Non preoccuparti, tanto tra poco dovevo andarmi a fare la doccia – lo rassicurai
- Allora ci sentiamo presto, ti farò sapere la data del nostra partenza, va bene?
- Okay, Ash….ti mando tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti baci, ti voglio un mondo di bene
- Ahahah anche io te ne voglio, tanto quanto è grande l’universo…a presto! – e con questo chiuse la videochiamata.
Chiusi il computer e mi stesi sul letto, ripensando alla notizia riferitami da Ashton: di nuovo insieme.
 
 
NI HAO!!!
Ecco a voi il quarto capitolooo!!! Yuuuu-huuuuu!!! Yeah, yeah, yeah!!! Andale, andale!!! (Non fateci caso, sono un po’ su di giri dopo esser stata 6 ore al pc hahah)
Allooora…oggi abbiamo un inaspettato dialogo tra Michelle e il fratello maggiore Ashton, che vive in Inghilterra….mmm interessante…chi vuole un dolcetto? Hahahahhahah
Domande: che succederà nel proooossimo capitolo? Ne vedremo delle belle, delle brutte o una via di mezzo tra le due? Booooooooh, io non so nulla (hihihi birichiiiiina che sono) perciòòòòòò….RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE miei piccoli tessssori muahahaha
MIL BESOS
Taiga♥
 


Questa è la stanza della nostra Michelle :3
   

Ed ecco il nostro Ashton :)


L'altro fratello (ma più sexy hahah): Calum :)

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Capitolo 5
*** AVVISO!!!!!! ***


BUONASE- no aspetta un attimo...*apre l'ombrello e se lo pone davanti, per coprirsi dai pomodori* ecco adesso posso parlare hehehehe...alloooooora...è passato un bel pò di tempo...MA c'è un motivo valido, c'è un motivo valido u.u : purtroppo la scuola mi prende tanto tempo e sono stata male per parecchie settimane :( ultimamente ho pensato di cancellare la fanfic, ma mi sono pentita (ehi, sei ore di travaglio per creare un capitolo decente non sono pochi e indolori, mphf u.u) e poi ci sono molto affezionata. Spero che apprezziate ugualmente gli sforzi che faccio. Parlando della storia, è MOLTO probabile che il prossimo capitolo esca questo weekend... mi raccomando lasciate commentiiiiii 

XOXO dalla vostra simpatica Taiga

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