Midnight's Heart

di Lily_Hime_x
(/viewuser.php?uid=53045)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dream ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Dream ***


Il crepuscolo si affretta a scendere su un calmo paesaggio collinare,le luci della sera creano strani giochi di luci e ombre d

Il crepuscolo si affretta a scendere su un calmo paesaggio collinare,le luci rosee  della sera creano strani giochi di luci e ombre dando l’impressione che qualcosa si muova furtivo nel paesaggio statico. Una ragazza corre a perdifiato tra gli alberi fitti senza rendersi conto di dove sia realmente.L’aria è gelida e pungente ma non sente freddo.Gli alberi non lasciano passare neanche un raggio di quel sole pallido che, timido, cerca di irradiare il bosco ancora per poco.Un leggero venticello muove impercettibilmente gli alberi tra i quali ,in lontananza,  un più ad est lasciano intravedere una villetta,nascosta nella parte più profonda della pineta.La costruzione, non molto antica,è bianca con numerose finestre intervallate da ampi balconi su ognuna delle quali penzolano fiori dai colori scuri.Nessuna di queste è illuminata.

”Chissà chi ci abita” pensa la ragazza tra se ,e lentamente si avvicina all’ingresso.Il portone è antico ricoperto di polvere con i classici battenti raffiguranti teste di leone,il quale si apre lentamente con un cigolio stridulo.In quel preciso istante una zaffata di aria fredda e polvere investe la giovane.Deve essere abbandonata…l’unica spiegazione.Spinta dalla curiosità si decide ad entrare.Silenzio…inizia ad avanzare a tentoni ne buio alla ricerca di un interruttore quando una luce si accende all’improvviso e la grande massa scura prende la forma di un ampio salone.La stanza è in stile ottocentesco con grandi arazzi su ogni parete, una di queste ha una porta finestra che affaccia sul giardino.Il vento inizia a soffiare più impetuoso insinuandosi tra le tende beige per colpire le fiamme del camino,stranamente acceso in un luogo che sembra tutt’altro che abitato,e guardandole attentamente sembra lottino tra loro ad ogni folata… sulla destra un grande pianfororte a coda si erge su una specie di piedistallo sovrastato da un’imponente libreria in legno scuro  che probabilmente conterrà centinaia di libri.Tenta di prenderne uno…sono tutti impolveriti,come se non fossero consultati da anni.Proseguendo verso l’interno vede un gruppo di ragazzi che ridono e scherzano su dei gradini che portano ai due corridoi della casa, uno illuminato  e l’altro a destra, scuro senza neanche una candela.Sono cinque, due ragazze e tre ragazzi,le ragazze parlano tra loro sistemando ogni tanto qualche ciocca ribelle tra i capelli,i maschi invece sono in silenzio,parlano solo quando una delle ragazze chiede loro qualcosa per poi ritornare al loro mutismo.Sono giovani…adolescenti più che altro…di bellezze diverse tra loro,causa dei diversi caratteri fisici ma attraenti allo stesso modo. Uno di loro un ragazzo biondo,il più grande forse, la vede  e alzandosi con gioia le va incontro  iniziando a ridere,abbracciarla, parlarle, ma la ragazza non riesce a capire niente di ciò che lui  dice come se tutto ad un tratto fosse diventata sorda.Improvvisamente tutti si girano verso l’interno della sala,una figura nera lentamente avanza verso il pianoforte.La ragazza viene spinta sul gradino più basso,il ragazzo biondo le tiene la mano,trema…perché?...da dietro la sua schiena riesce a scorgere la figura nera che gesticola…sta parlando…sta dicendo qualcosa…tutti ascoltano attentamente,sui loro volti appaiono smorfie di paura, ma lei come prima non riesce a sentire alcun suono tranne quello del vento che ora si abbatte sulla villa più furioso che mai.

Rumore improvviso.

La nera figura è scomparsa.

I ragazzi iniziano a correre.

Cosa succede?Il biondo si gira ,la prende per le spalle e inizia ad urlare qualcosa…lei capisce un po leggendo il labbiale.Urla una sola parola…CORRI!

Le prende la mano e inizia a correre verso il corridoio illuminato…quadri raffiguranti uomini,donne ,nature morte sfrecciano veloci dinanzi a lei,saltano parecchie statue gettate a a terra chissà da chi ,scendono scale entrano in stanze evitando qualsiasi cosa gli si pari avantii in quella folle corsa verso chissà dove.Perchè corrono? Dove la sta portando? Perché è terrorizzato? Sono queste le domande che si pone ma che non ha il coraggio di fare…Rallentano.

E’ un corridoio.Iniziano a camminare lentamente,lui sta zitto in ascolto,come se qualcosa dovesse sbucare fuori  da un momento all’altro…è così assorto che urta un mobile e il vaso di fiori posizionato sopra oscilla pericolosamente,sta per cadere,la ragazza si affretta ad afferrarlo prima che cada ma un paio di fiori finiscono a terra schizzando un po’ d’acqua sul tappeto.Entrambi si calano per recuperarli,rialzandosi si accorge di un piccolo specchio in cui vede riflessa la sua immagine…c’è lei…e… basta…il ragazzo dov’è? se n’è andato? gira un po’ la testa a lato…respiro di sollievo,è dietro di lei,ma..nello specchio non c’era! Riguarda lo specchio ed eccoli tutti e due,lui sorride, lei ancora terrorizzata.

Quest’atmosfera l’avrà suggestionata di sicuro.D’un tratto lui si ferma,ritto,immobile la riprende e ricomincia a correre…altre scale,altre stanze dalle mura rosse,panna,altre facce che scorrono veloci,altro corridoio.Guardando bene è lo stesso,c’è la macchia d’acqua fatta cadere prima sul tappeto per prendere il vaso…

STANNO GIRANDO IN TONDO!

 Sente delle urla,la paura la invade,vorrebbe urlare anche lei ma dalla sua bocca non esce alcun suono.Si aggrappa al ragazzo che con uno strattone la allontana per aprire una botola vicino al mobile …

Perché non l’ha aperta prima?

Vi entrano entrambi,il passaggio è buio e stretto, camminano a gattoni.Lei si gira di continuo sperando che il ragazzo sia ancora dietro di lei.

C’è silenzio.L’unico suono che si sente è il rumore del loro respiro affannato.

Il cunicolo è molto lungo,fa freddo e le ginocchia iniziano a  far male.

”ahi!”la ragazza sbatte la testa contro un muro… vicolo cieco.Sono bloccati.Inizia a piagnucolare ma il biondo la zittisce e muove qualche pietra.Qualcosa sotto di lei trema e subito dopo iniziano a  scendere,lo spazio è strettissimo,lei allunga una mano per cercare quella del ragazzo ma con sua sorpresa non trova nessuno…come ha fatto?non c’era modo per scappare da quel cunicolo,in discesa perlopiù.La velocità aumenta,ha la sensazione di non avere terra sotto le sue gambe e improvvisamente in un tonfo si ritrova distesa a terra.Ha battuto il mento su una delle pietre,fa male,anche le braccia sono doloranti…maledetta botola.Si alza a tentoni,…la luce l’abbaglia dopo la perpetua oscurità a cui era costretta prima,strizzando gli occhi tenta di capire dove si trova.E’ una stanza chiusa,rettangolare e molto piccola rispetto alle altre,ma non perde tempo a coglierne i particolari perché un ragazzo appoggiato alla parete più lontana cattura la sua attenzione.Nella penombra due puntini bianchi poco distanti tra loro luccicano beffardi.La nera figura lentamente avanza verso di lei.Ora riusciva a distinguerne bene i tratti.E’ un essere disumana bellezza,vestito con jeans e maglia scuri grazie ai quali la sua pelle diafana sembra molto più pallida del normale,i capelli un po lunghi e mossi sono di un nero scurissimo come le iridi dei suoi occhi,i quali sono solcati da profonde occhiaie violacee.Resta immobilizzata…e un’amara consapevolezza le balena in testa…quegli occhi…i suoi denti…è un vampiro!era lui l’essere dal quale stava fuggendo…scappare non è servito a nulla anzi…il tentativo di fuga l’ha portata dritto dinanzi a lui.Non prova paura …anzi…in quel momento non prova alcuna emozione sente solo il desiderio di perdere i sensi…farla finita subito ma quegli occhi la incatenano con la loro intensità facendola rimanere lucida ,occhi che pian piano si avvicinano sempre di più.Il suo viso è a pochi centimetri …un tanfo di sangue impregna l’aria…all’improvviso la immobilizza contro il muro…un braccio è alzato per impedirle la fuga,con l’altra mano le accarezza uno zigomo,un fremito le percorre la schiena,finalmente paura? Non lo sa…sensazioni di terrore e piacere si susseguono in quel tocco…il vampiro si avvicina all’orecchio,inspira forte il profumo dei suoi capelli e stringendola le sussurra con voce suadente”Tra poco”

 

…Si stacca…

 

 

 

 

Buio.

 

Prima long-fic

Prima long-fic

*me emozionata*

scusate se in questo capitolo si capisce poco o niente,più che altro è una sottospecie di prologo,non so come definirlo, ma cercherò di postare presto...

fatemi sapere se vi piace  ^__^

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


“AAH

Capitolo 1

 

 

“AAH!” Mi rizzai in fretta sul letto col respiro affannato…come al solito in un bagno di sudore.

Ripresi fiato lentamente..l’ho sognato di nuovo,non ci voleva .Poggiai la testa tra le ginocchia sperando di sentirmi meglio e  cercando di soffocare quella voce che mi rimbombava nella testa….

”Tra poco..

Che diavolo significava?

Avevo ancora impressi quei due pozzi scurissimi che mi fissavano compiaciuti.

Qualcosa picchiò contro la finestra,scattai immediatamente...alzai la testa, solo un ramo,non era niente…dovevo finirla con gli horror una volta e per tutte.

Afferrai goffamente il cellulare che rischiò di cadere dal comodino e lo accesi …le 5.00 “cavolo è prestissimo e oggi c’è anche la verifica di mate!”Sconsolata mi rimisi sotto le coperte sperando che Morfeo tornasse a farmi visita ma non fu così… Restai sveglia a fissare il soffitto ,prendendo seriamente in considerazione l’idea di marinare la scuola quel giorno e scervellandomi su quale significato razionale potevo dare a quel sogno, fino a quando la musica degli Slipknot della mia “amatissima” sveglia non fece alzare mia madre.

” LIIII SPEGNI QUEL COSO” disse urlando “ e alzati che sennò perdi l’autobus”.Di malavoglia obbedii,persa ancora in fantasticherie di vampiri assetati del mio sangue e mi trascinai in bagno a lavarmi. Non avevo la minima intenzione di applicarmi  per scegliere cosa mettere,se riuscivo ad infilare la maglia nel verso giusto o allacciarmi le scarpe in quello stato era già un miracolo.

Preferii evitare di guardarmi allo specchio mentre mi vestivo, conscia delle condizioni delle mie occhiaie,perfettamente paragonabili a quelle di un drogato che quel giorno erano particolarmente evidenti… fa niente…ormai mi ero abituata all’aspetto da cadavere.Scesi in tutta fretta mettendo in borsa polsini e borchie,l’operazione correttore era durata più del solito,li avrei messi per strada.

Nell’autobus accesi l’i-pod,prendere il libro di mate per un ripasso non se ne parlava tanto sarebbe stato inutile e appoggiai la testa sul finestrino.

Where do bad folks go when they die?

They don't go to heaven where the angels fly

They go down to the lake of fire and fry

I Nirvana erano un toccasana in quel momento.

Liii..Lilyyysvegliaaa..LIII !! Ho un pezzo molto grande di cioccolato bianco in mano se non vuoi che lo mangi ti conviene svegliarti”

..petta altri 5 minuti”

“No mi dispiace ma zia Elvy se lo mangia tutto“

uff…”

Protesi le braccia verso di lei che subito mi abbracciò.

“Neanche stanotte hai dormito?”

“si vede così tanto?”

“Si…dormi in piedi cara,dopo andiamo al bar e prendiamo un grandissimo caffè così ti svegli un po’”

Elvy… la mia migliore amica...Ci conoscevamo sin da piccole,abbiamo frequentato la stessa classe alle medie e ora insieme affrontavamo il 3 anno di liceo scientifico.Era una delle persone più solari che abbia mai consociuto,pazza,testarda e sconsiderata come me, con lei potevo essere liberamente me stessa, era l’unica che appoggiava sempre le mie scelte,il mio modo di vestire,ciò che pensavo…non giudicava dalle apparenze…mi voleva bene per ciò che ero ed io a mia volta gliene volevo un sacco…si…era la migliore amica che si potesse avere.

“l’hai sognato di nuovo” affermò  preoccupata.

mmm shi..mugugnai girandomi verso il finestrino,provavo sempre un pizzico di vergogna a parlarle di quelle cose...”è una settimana che lo sogno tutte le notti..mi sono rotta! grazie a lui dormo si e no 4 ore ,mamma si preoccupa mi vede assente,ho sempre sonno,crede che sia per qualche ragazzo”

Si certo…”disse ironica ”un ragazzo…dopotutto coso è un ragazzo”

 La guardai male infastidita dal tono “Posso mica dirle ,guarda mamma si è un ragazzo ma… ecco vedi è un vampiro che da sette anni mi rompe le scatole 4 volte al mese ma sta settimana ha deciso di venire più spesso…sai com’è gli mancavo,no ti prego non guardarmi così non sono pazza è la verità”recitai perfettamente seria.

 Iniziò a ridere “vedi che subito dopo tua madre chiama un manicomio e vengono a prenderti con la camicia di forza ahah

“Smettila di ridere …non è divertente”sbuffai spazientita

“Dai tesò lo sai che scherzo…ma..ahaha” non la smetteva di ridere.”oddio…Sto immaginando come sei carina con le braccia legate che urli ‘è la veritaaaaa’

ceeeerto io però faccio anche il tuo nome così prendono anche te e sarai costretta a sopportarmi anche li” iniziai a ridere anche io.

Parlare con lei rendeva tutto più facile,era l’unica che sapeva dei miei sogni.

Mi ricordo quando glielo raccontai ,mi invitò a dormire a casa sua e per evitare che si spaventasse nel caso l’avessi svegliata urlando decisi di raccontarle tutto,anche perché avevo bisogno di parlarne con qualcuno,constatare se effettivamente c’era qualcosa nella mia testa che non andava.Le raccontai tutto d’un fiato,della villa bellissima,il ragazzo che mi portava via,il vampiro che avrebbe dovuto impaurirmi ma che invece trovavo estremamente affascinante,dell’assiduità con cui lo sognavo da quasi otto anni e di quanto mi sentissi stupida in quel momento a dirglielo.

Lei stette a guardarmi per qualche istante con la fronte corrugata quando poi dopo un aprì bocca,credevo stesse per urlare “Questa è pazza rinchiudetela” ma invece disse semplicemente

 emh…tesò? Se ti vampirizza NON venire da me “

Ancora silenzio.

“ora capisco perché sei così fissata con i vampiri” e sorrise.

 La abbracciai e da allora quello è stato il nostro piccolo segreto.

I think i'm dumb, maybe just happy...mi sfilò le cuffie dalle orecchie.

ehii rimetti a posto è un sacrilegio stoppare i Nirvana”

Umm..non me en frega,comunque almeno è cambiato qualcosa..l’altra volta aveva gli occhi rossi e di solito li ha sempre avuti neri...stanotte com’erano?”

“neri…erano scurissimi,peggio del solito..”

oh oh aveva fame..oddio…ora ti mangia”

“ Che cavolate dici! E poi se davvero volesse mangiarmi ne ha avute di occasioni per farlo..e comunque si è cambiato qualcosa..”

what?”

“ha parlato…per la prima volta ,…ha detto ‘tra poco’

Sussurrai fissando  sognante un punto del finestrino ripensando a quella voce…a quel volto assurdamente perfetto.

Elvy strabuzzò gli occhi.”Tra poco??!!! ho ragione tra poco sarai la sua cena..Nooo come farò io senza di teee” e iniziò a far finta di piangere.

“Ma dai scema è solo un sogno anche se…se lo facesse ora prima di entrare non credo che mi dispiacerebbe…” dissi pensando all’”amorevole e comprensiva” reazione di mia madre alla vista dell’ennesimo 4.

“Non dire ste cose neanche per scherzo” rispose con tono autoritario parandosi davanti “è per la verifica? Dai tranquilla ci mettiamo dietro la Bernardi e copiamo tutto” sorrise e mi trascinò al cancello.

“Sicura che una passeggiata sul lungomare alle 8 di mattina non ti va?” chiesi fiduciosa.

Nein..su cammina se non vuoi che chiami Marco e ti faccia portare di peso”

Marco era unidiota che mi stava sempre appiccicato.

“Marco no non vale…comunque non avevi detto di avere della cioccolata?”

Sbuffò ”Sempre la solita ingorda”

mi prese sottobraccio e ridendo varcammo l’atrio del nostro piccolo inferno quotidiano.

 

 

 

 

 

 

 

1 chapsi lo so i primi sono sempre pallosi xD

spero che questa storia venga bene anche perché è da molto che voglio scriverla e poi ha un significato particolare…

Grazie,grazie grazie a ,lilycullen,ka chan, 68Keira68 e Owarinai yume(ti piace inuyasha?) che hanno recensito quella sottospecie di prologo!

Al prossimo chappy..baci!

Lily

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Mi donolavo annoiata,appoggiata alla catena dell’altalena,mentre Elvy e Hily correvano qua e là per il parco

Capitolo 2

 

Mi donolavo annoiata,appoggiata alla catena dell’altalena,mentre Elvy e Mary correvano qua e là per il parco.L’indomani sarebbe stato l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie,un giorno dove non si studia ma dove tanti ipocriti cercano di condividere il falso buonismo che lo spirito natalizio infonde ,fortunatamente quest’anno me lo sarei risparmiato…partivo per la Svizzera quella sera stessa.Due settimane immersa nella neve lontana da quelle due pazze che mi correvano davanti…si è vero mi mancava la mia vecchia città ma di sicuro,arrivata li,mi sarei sentita tremendamente sola.

“…ma cavolo… che hai oggi…domani parti torni nella tua “amata terra” come la chiami tu e hai una faccia da funerale tremenda”

Mary saltellava verso di me trascinandosi la povera Elvy dietro..

“Ly ti prego dalle qualcosa non ce la faccio più” e si sedette esausta sull’altalena vicina.

Io continuavo con il mio mutismo.Il vampiro da un paio di notti non veniva,mi sentivo strana come se mi mancasse qualcosa…evidentemente dopo tutto quel tempo ero dipendente dalla sua presenza,rivedevo quegli occhi rossi che mi guardavano con una strana luce,mi mancava il freddo che sentivo mentre si avvicinava…

“Sto delirando” sbottai mentre guardavo la punta delle mie scarpe sporche di terra

”Nemmeno stanotte è venuto…è strano in questo periodo non aveva mai saltato un giorno”

“non puoi farti condizionare così da un sogno…” disse lei guardandomi preoccupata.

“si lo so..ma…vabbè lascia stare”Che senso aveva raccontarle tutti i miei drammi interiori,le mie ipotesi di abbandono…aveva ragione ,ero patetica non potevo rovinare le poche ore passate insieme per colpa di una cosa che nemmeno esisteva,però anche se cercavo di convincermene sentivo sempre quella strana sensazione…

“dai andiamo…”mi alzai in tutta fretta “devo ancora finire di preparare la valigia…volete restare a cena?”

“Io non posso” disse Mary “ ho detto a mamma che sarei tornata per cena quindi…ci salutiamo qui” e mi abbracciò

 “Elvy tu che fai?”

“Vengo e poi non voglio lasciarti così cupa”

Ci salutammo e ci avviammo verso casa mia.

 

 

“ummm..lo porto o no?” ero imbambolata per l’ennesima volta davanti allo specchio con un abitino nero in mano“Nà…troppo elegante” dissi quasi disgustata e lo gettai sul letto.

“dai portalo lo metterai la sera di natale o a capodanno… è perfetto!” Sbottò lei sommersa da felpe e pantaloni” L’ultima volta che te lo sei messo eri stupenda”

“ehm…si,ma quella fu l’unica volta e poi se ti ricordi bene mi avete costretta” la guardai male al ricordo dei mille rischi di spezzarmi una caviglia con i tacchi.

“Non ho la minima intenzioni di mettere quei trampoli di nuovo lo sai che non li so portare,ci vuole qualcuno che mi regga”

“ bell’idea così almeno hai la scusa per restare appiccicata a qualche bel ragazzo”disse maliziosa.

“ma dai..non dire stupidaggini lo sai che in questo momento l’ultima cosa a cui penso sono i ragazzi”

“Non avrai intenzione di passare all’altra sponda?”chiese fingendo di allontanarmi con le braccia.

“ Si e la prima vittima delle mie avances sarai tu”

Ridemmo e mi stesi sul letto accanto a lei.”Pensi ancora a Matteo vero?”

Preferii non rispondere e abbassai lo sguardo.Nonostante avesse una nuova ragazza,continuava a mandare messaggi, squillarmi,mi impediva di dimenticarlo.

“Dai…pensa che è un deficiente,idiota cerebroleso,con la faccia da porcellino d’india deformato,cieco oltretutto perché la sua nuova ragazza fa veramente schifo e…”

“Ma.. non ha la faccia da porcellino” risposi un po’ irritata,dopotutto era stato li mio ragazzo.

“Si lo so,ma è compito delle migliori amiche ridicolizzare gli ex”disse con aria solenne” e poi perché non mandi il tuo vampiro a fargli una visitina…sai per spaventarlo un po’”

“ossì certo la prima cosa che farò quando lo vedrò” se lo vedrò…pensai.

 Cercai di mascherare la tristezza per tutta la serata fino a quando non restai sola.

Mi buttai sul letto senza neanche spogliarmi… ero esausta e l’indomani mi sarei dovuta anche svegliare presto…accesi l’i-pod e mi addormentai sulle le note dei Placebo.

Era notte inoltrata,l’unica luce proveniva dalla luna che illuminava fiocamente la stanza,mi girai piano verso la finestra,la luna era perfettamente visibile,restai immobile a fissarla per non so quanto tempo quando qualcosa strisciò vicino alle tende…mi misi seduta continuando a guardare quel punto cercando di capire cos’era,ma non c’era niente…feci per rimettermi sotto le coperte quando lo vidi.

Il vampiro era li davanti a me che mi fissava divertito.Aprii la bocca forse per urlare ma non uscì alcun suono.Mi rannicchiai contro il muro coprendomi con il piumone…come se una stupida coperta potesse impedirgli di fare ciò che vuole…Forse capì cosa stavo pensando  e si mise a ridere,conscio anche lui della stupidità del mio gesto.

Avanzò piano,con un braccio teso verso di me,voleva che gli prendessi la mano.

Lo guardai negli occhi, erano rossi,e il pallore della sua pelle non faceva altro che accentuare quella bellissima cromatura..amavo i suoi occhi ,avevano il potere di calmarmi,il solo guardarli e perdermi in essi mi rendevano sicura…così scostai un pò le coperte e mi protesi verso di lui. Allungai la mano restando sul ciglio del letto ma non appena le mie dita si intrecciarono tra le sue, mi tirò a se tenendomi la testa schiacciata contro il suo petto.Iniziò ad annusarmi i capelli ,le mani,che subito dopo spostò per tenerle ferme lungo il mio corpo per poi spostarsi sul viso e scendere piano verso il collo, dove si fermò.

Sentivo il solito puzzo di sangue.Non mi infastidiva,anzi era un odore piacevole…

Alzò lo sguardo verso di me,non avevo paura più che altro in quel momento non sapevo cosa provare,se felicità per averlo rivisto o terrore perché dopotutto non sapevo cosa mi aspettasse.Sentivo i suoi capelli sul mio viso ,il respiro gelido sfiorarmi le guance e di nuovo sussurrò quelle due parole per me prive di significato

“ Tra poco…”

continuò a sussurrarle trattenendomi nella sua presa ferrea,fino a quando quella voce non diventò che un debole sussurro…

Mi svegliai urlando,questa volta dovevo averlo fatto peggio del solito perché mia madre arrivò correndo seguita da papà.Mi abbracciò… tremavo.Mi ripeteva di calmarmi che avevo fatto solo un brutto sogno,ma non le davo ascolto continuavo a fissare imperterrita la finestra credendo di vederlo apparire improvvisamente,cercando di capire se realmente fosse stato qui,mi staccai da lei tentando di concentrarmi…sentivo perfettamente quell’odore di sangue di poco prima…

“Vieni in cucina che mangi qualcosa,e vestiti..dato che ormai siamo tutti svegli partiamo” mi disse avviandosi verso la porta.

“ Ok “ Andai in bagno chiudendomi la porta alle spalle.Mi appoggiai al lavandino e alzai lo sguardo verso lo specchio,ero pallidissima…mi sciacquai velocemente il viso e infilai un jeans.Ero stanchissima, mi riusciva difficile persino pettinarmi,mi sedetti su un gradino vicino alla vasca e iniziai a ragionare.Era venuto da me…a casa mia…in camera mia! Ero stretta a lui,non era mai capitato,come mai è cambiato tutto all’improvviso,cioè quasi tutto alla fine la frase era sempre la stessa.Cercavo di ricordare se nella vita reale fosse cambiato qualcosa di importante per far si che questo avvenisse…ma niente,tutte cose irrilevanti,non penso che il mio nuovo taglio di capelli gli sia piaciuto così tanto da volerlo vedere di persona…Mamma mi urlava di far presto così mi alzai e andai li dove mi aspettava una tazza di cappuccino fumante…la bevvi tutta d’un fiato e iniziai a prendere qualche borsa da mettere in macchina.Passai davanti alla camera da letto dove i miei confabulavano a bassa voce riuscii a sentire solo poche cose

“Ha ricominciato con quei sogni,forse è meglio che non partiamo,ti ricordi cosa disse la psicologa? Meglio evitare cambiamenti finchè la situazione non cessa” mamma preoccupata tentava di convincere papà.

“Invece io credo che le farà bene tornare a casa,ti ricordi com’era felice quando glielo dicemmo? E poi non pensare a quello stupido strizzacervelli,se veramente aveva ragione,la smetteva di svegliarsi in piena notte in preda al panico”

“si,ma..”

“Niente ma,e ora per piacere dammi una mano a portare questa giu”

Corsi veloce verso la macchina prima che potessero accorgersi che avevo origliato e mi sedetti,infilando le cuffie a tutto volume.

Ricordo delle sedute dalla psicologa,mi portarono da lei nei primi tempi,preoccupati che la loro bambina si svegliasse di nott

Ricordo delle sedute dalla psicologa,mi portarono da lei nei primi tempi,preoccupati che la loro bambina si svegliasse di notte piangendo,ma come ha detto mio padre non servì a niente.Disse semplicemente che era normale a quell’età avere paura dei mostri ,che erano solo stupide fantasie infantili e che questi sogni sarebbero finiti non appena fossì diventata più grande…si certo,allora sono libera di ritenermi ancora una bambina…appoggiai la tesa sul finestrino e mi addormentai cullata dal ronzio del motore.

 

 

 

 

Scusate per il ritardo nel postare ma foze maggiori(studio e vampire knight)me l’hanno impedito …Sorryyy,sinceramente questo capitolo non mi convince tanto ,lo immaginavo diverso ma dai si…è abbastanza convincente.

Grazie a tutti quelli che seguono questa cacchetta,a coloro che ce l’hanno tra i preferiti e che recensiscono ^_^

Bella4: O.O ci credi se ti dico che questa storia è nata grazie ad un sogno che mi perseguita? Wow…quindi tranquilla non è strano ,non sei l’unica…cm definirlo…”pazza”? xDxD spero che la storia ti piaccia

Owarinai yume: Si era un sogno e purtroppo come hai potuto vedere non l’unico,mi dispiace per l’attesa *ç* mannòòò non si vede per niente che ti piace Inuyasha  xD

Lilycullen: trotana miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiaaaaaaaa…ti lovvo! Finalmente ho postato visto? u.u ti saluta Vandhal buahaha

68keira68: *-* mi fa piacere che la storia ti sta appassionando…*Lily saltella felice*

già le domande sono tante ma tranqui penso che gia dal prossimo capitolo chiarirò qualcosa ^^ baci!

 

Al prossimo chap

Kussen

Lily

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Neve,neve neve

Capitolo 3

 

Neve,neve neve! Ah ditemi cosa c’è di più bello di palate di neve gelata che ti arrivano alle ginocchia.Il giardino di casa ne era ricoperto  e c’era quel bellissimo odore di terra che ti impregnava le narici…amavo quella sensazione,amavo correre come i bambini tra i cespugli innevati,amavo quel posto…ero a casa…finalmente.L’atmosfera del tramonto ,con i suoi toni rosati e arancio rendevano quel luogo ancora più particolare restai a fissarlo per un po e decisi di fotografarlo…ritornata in città mi sarebbe mancato…

Corsi in casa incurante delle scarpe zuppe d’acqua e mi fiondai in camera mia ansiosa di rivedere il mio piccolo angolino personale.Era come l’avevo lasciata dall’ultima volta che l’avevo vista quattro anni fa,quando mi trasferii,ancora libri vecchi sparsi nella libreria,disegni e poster quasi staccati dalle pareti,la scrivania ricoperta di foto dei miei vecchi amici in varie gite ai laghi,scritte,adesivi…Tolsi le scarpe inzuppate per evitare raffreddori e malanni vari,buttandole da qualche parte sotto l’armadio e spalancai il balcone…subito l’inconfondibile odore di terriccio invase la stanza…la passai in rassegna per un altro po’,scoprendo oggetti che non ricordavo di possedere e mi gettai sul letto stanca per il lungo viaggio.

Finalmente dopo tanti giorni,ero felice,mi era bastato rivedere quel luogo così familiare per pensare di nuovo positivo.

Nessun vampiro avrebbe potuto intristirmi ora…

Le valige le avrei sistemate più tardi ,ora avevo solo una grandissima voglia di riposare.

Mi svegliai che il sole era già alto,era stata una notte tranquilla, senza sogni e non aveva nevicato quindi le strade erano più percorribili nel caso fossi uscita,sarei dovuta essere felice ma quel “senza sogni” mi turbava..ecco che ricominciavo a farmi condizionare da una cosa inesistente.In un minuto avevo mandato a quel paese tutti i miei buoni propositi di felicità anti vampiro della sera prima.Scossi la testa come per togliermi definitivamente quei pensieri dalla testa e soprattutto l’immagine di due occhi rossi che mi fissavano ardenti il cui ricordo mi turbava, mi avvolsi in una coperta e andaii giu.Scesi gli scalini  barcollante, dirigendomi verso la cucina in cerca di cibo quando qualcosa di grosso mi si parò davanti.

“Sorpresa”

“AH” urlai .nell’indietreggiare inciampai su un lembo della coperta e caddi a terra portandomi dietro uno sgabello.

 ”Ma chi cav..” nella confusione intravidi una chioma bionda che si agitava .

“…Albert?!” il mio migliore amico era in piedi davanti a me che rideva trattenendosi la pancia .

“Ahahah oddio sempre la solita”

“ma..ma cavolo ti sembra il modo?! mi hai fatta spaventare! E poi non c’è niente da ridere… ALZAMI” tentavo di fare la voce arrabbiata ma non mi riusciva ero troppo felice di vederlo.

“Si..ahaha non volevo spaventarti…ahah anzi si,ma guardati”

Continuava a ridere ed io continuavo a non capire come una caduta potesse essere motivo di tanta ilarità fino a quando non mi guardai.Ero mezza attorcigliata nel tappeto,con la coperta che completava l’opera e i capelli buttati qua e la che mi coprivano il viso…si,ok,ammisi che dall’esterno lo spettacolo poteva essere abbastanza divertente.Mi srotolai velocemente e iniziai a riempirlo di piccoli pugni, ero caduta sul braccio sinistro e non riuscivo a metterci molta forza per il dolore.

“Ahia cosa ho fatto?”

“Hai aggredito una povera fanciulla mezza addormentata provocandole ferite profonde agli arti superiori…potrei denunciarti sai?”gli dissi utilizzando anche i piedi nel tentativo di fargli più male.

“Dai finisicila” sorrise “Vieni qui fatti abbracciare”

Due grandi braccia mi avvolsero “Non sei cambiata affatto lo sai? Il solito maschiaccio di sempre…” si fermò “mi sei mancata”

Mi strinsi di più a lui “ Anche tu idiota…ma non osare farlo mai più intesi?”

“ehm…” alzai lo sguardo per fargli un occhiataccia “Ok…promesso”mi staccai e iniziai a ridere.

Come nostro primo incontro ,dopo secoli, era perfetto.

“Si può sapere come hai fatto ad entrare?” gli dissi aprendo il frigorifero.

“In realtà sono qui da stamattina presto,credevo di trovarti già sveglia e invece no,tua madre mi ha detto che potevo restare e così ti ho aspettata” sorrise compiaciuto versandomi del succo d’arancia.

Solo allora mi accorsi dello strano silenzio che regnava in casa. “A proposito dove sono?”

“ Sono andati a Villa Hilderich  con i miei…da amici di mio padre penso torneranno stasera”

“Villa Hilderich” sussurrai tentando di ricordare…provai una strana sensazione come se l’avessi gia sentito quel nome. ”E’ nuova?non ricordo di averla mai vista,comunque meglio così…passeremo una giornata in pace”

“Infatti ho un bel programmino per noi due oggi,quindi mangia in fretta e vestiti” si stiracchiò sulla sedia e incrociò le mani dietro la testa.La perfetta immagine del relax.

 Lo guardai meglio,non lo vedevo da quando mi venne a trovare in Italia un anno prima,era più alto,i capelli erano cresciuti e sembravano più biondi del solito,le spalle si erano ingrossate magari aveva iniziato qualche sport,gli occhi,non ricordavo fossero così grigi…l’avevo sempre visto come una sorta di fratello maggiore, forse quella mattina per la prima volta lo guardavo con occhi diversi…era diventato davvero un bel ragazzo.

“Ly…oh…a che pensi?”

“Eh?...Niente niente…ho fame” dissi distogliendo lo sguardo sperando non avesse intuito cosa pensavo…ok eravamo molto in confidenza ma meglio evitare quel genere di commenti.

“Ecco,guarda ho portato anche i cornetti” disse mostrandomi un pacchettino verde.

“ummm….cos’è tutta questa gentilezza? Dov’è il mio Albert rude e volgare?”lo guardai con aria indagativa.

“Oggi è in ferie è tornata la sua migliore amica e le voleva darle un bentornata a casa”decente”Gli sorrisi e addentai un pezzo di dolce.

Peri il resto della mattinata lo bombardai di domande su tutto ciò che mi ero persa stando via, la tristezza mattutina era sparita, e tutto grazie ad Albert.

Passammo l’intera giornata in riva ad un fiume poco lontano dal paese,gli raccontai della mia vita in Italia delle nuove amicizie,dei ragazzi che avevo avuto,di quanto fosse differente la mia vita rispetto a prima,di quanto mi mancasse tutto quel verde…

“E tu invece? Cosa mi racconti?” avevo parlato io per tutto il tempo,ora toccava a lui no?

“Bhà qui è sempre il solito mortorio non succede mai niente di interessante…anzi si” ci pensò su prima di continuare “tre mesi fa ci sono stati due omicidi”si fece serio.

“ Due omicidi?!” sgranai gli occhi “In questo buco?!e perché? Qualcuno ha rubato una mucca ad un vecchio con il fucile?” stavo per mettermi a ridere.

“non scherzare su queste cose” era irritato”Non era mai successo niente del genere”

“Scusa non volevo…dai su racconta” lo spronai.

“Non ne so molto,su queste cose preferiscono tacere comunque erano due turisti ospiti a Villa Hilderich,li trovarono dissanguati ai margini di quella pineta laggiù,la vedi?” Mi girai verso la direzione del suo dito “Tutta la zona a partire da quel cartello è proprietà di Villa Hilderich,è uno spazio enorme da come puoi vedere ed è facile che si intrufolino ladri,infatti l’ipotesi della polizia è che i due siano stati aggrediti da qualcuno che voleva derubar…ehy dove vai?”

Mi ero alzata e avevo iniziato a correre verso quegli alberi ,qualcosa dentro di me mi diceva di andare, sentivo di conoscerla già come quando Albert mi aveva parlato la prima volta di Villa Hilderich.Ero arrivata vicino al cartello,mi fermai a guardare gli alberi in tutta la loro antica imponenza,li avevo gia visti ne ero sicura.

Albert mi raggiunse. “Ci siamo già venuti qui,qualche volta?” gli chiesi con il fiatone.

“No,mai”

Ci sedemmo esausti a terra ”Non hai finito di raccontare…come sono morti?”

“Ecco questo è il mistero,come ti ho detto li hanno trovati dissanguati ma nessuna ferita profonda,trovarono solo dei piccoli taglietti sul petto e sulle braccia, l’arma non è stata trovata”

“L’assassino?”

“Nemmeno,perlustrarono tutta la zona compresa la villa per settimane e pensa che ci sono chilometri di distanza da un lato all’altro della pineta, ma non trovarono niente,quindi può essere nascosto ovunque”

“Ah” mi misi a fissare il tronco di un albero.

“Ti ho spaventata?” Mi domandò prendendomi per mano. “No,tranquillo,ci vuole ben altro…” Alzai lo sguardo verso il cielo “Andiamo? Si è fatto tardi” ci incamminammo verso casa mentre le luci della sera iniziavano a calare. Le finestre di casa erano illuminate.

“Lily, finalmente…” sbottò mia amdre un po’ irritata”ciao Albert ci sono anche i tuoi in salotto” Tolsi il giaccone in tutta fretta e mi avvicinai al camino

“oh Lily fatti vedere” la madre di Albert mi corse incontro per abbracciarmi “Guardati come sei cresciuta in questi anni, sei diventata bellissima proprio una donna,chissà quanti ragazzi avrai dietro” squittì felice continuando con le effusioni.La ringraziai per i complimenti e sprofondai sul divano affianco ad Albert visibilmente imbarazzato per l’entusiasmo materno. Papà e Fred(il padre di Albert) commentavano alcune foto divertiti e tentai di inserirmi nel loro discorso per evitare prediche sulla mia manicure poco curata da parte della restante parte femminile.

“Cosa sono?”  lui si girò ridendo “Oh Lily,dovevi venire sono le foto di Villa Hilderich le abbiamo scattate stamattina,è un posto bellissimo domani ci ritorniamo e se ti va puoi venire”  ritornò a Fred che intanto gli ricordava di portare gli sci nuovi per qualche appuntamento con il proprietario.Le presi e iniziai a sfogliarle distrattamente …papà e la mamma,Fred e sua moglie,veduta della villa…a quella foto mi bloccai…non potevo credere ai miei occhi,la conoscevo benissimo,quelle finestre ,i fiori scuri…era la villa! La villa del mio sogno! Restai immobile a fissarla per non so quanto tempo,iniziai a tremare..

“Ti senti bene?” Albert si era avvicinato preoccupato”Tremi tutta”

“I..Io..”stringevo talmente la foto che si ruppe un po’ su un lato,tentai di ricompormi “E’ bellissima” la voce tradiva il mio stato d’animo,cercai di calmarmi”Dove si trova?”

“Sulla via  del fiume dove siete stati oggi però invece di svoltare verso il fiume devi andare sulle colline” Dovevo andarci e subito.

“Ecco..ho perso il cellulare mi deve essere caduto mentre tornavamo vado a vedere” mi alzai in fretta e così nervosamente che per poco non travolgevo una lampada .”Aspetta ti accompagna Albert” urlò mio padre mentre gia aprivo la porta di casa.

“FACCIO SUBITO” Mi chiusi in fretta la porta alle spalle prima che potesse ribattere e inforcai la bici. Certo correre in bici di sera con la strada ricoperta di neve era un ottima idea per chi volesse suicidarsi ma non me ne importava.Avevo ancora la foto in mano,la villa era li,quella villa che vedevo ogni notte da anni era a pochi chilometri da casa mia e non me ne ero mai accorta.Sentivo l’adrenalina scorrermi nelle vene,ero sicura che una volta li avrei avuto delle risposte,non sapevo come ma lo sentivo.Dopo una ventina di minuti finalmente arrivai,avevo le gambe intorpidite per la fatica,abbandonai la bici vicino ai cancelli e avanzai a piedi.Tutto li era perfettamente come nel mio sogno…i toni rosati delle  ultime timide luci del giorno,il venticello che muoveva gli alberi della pineta e la villa che imponente mi si ergeva dinanzi…una delle finestre era aperta e il vento faceva muovere piano le tende all’interno.Decine di emozioni si sovrapponevano dentro di me,stupore,curiosità felicità,terrore…si terrore perché iniziai a fantasticare sul fatto avrebbe potuto essere anche un sogno premonitore,dopotutto la villa c’era,chi mi diceva che non ci potesse essere anche il resto?mandai al diavolo questi pensieri…-stupida- mi dissi –non iniziare a fare la bimba di cinque anni-…era impossibile.Più la guardavo più tentavo di convincermi che tutto questo non era vero non potevo vederla davvero,stavo sognando,tra poco sarebbe ricominciato il solito sogno e mi sarei svegliata urlando come sempre…Mi diedi dei pizzicotti per convincermene ,ma mi feci male e questo non fece altro che gettarmi nello sconforto ma ormai ero li, tanto valeva continuare. Salìì i gradini ora ero davanti al portone antico,avvicinai la mano ai battenti dalla testa di leone,non impolveriti .La alzai come per bussare ma mi fermai,mi sentivo ridicola,anche se qualcuno mi avesse aperto che avrei fatto?  Qual’era il motivo della mia visita?Cosa gli avrei detto?Mi resi conto di aver agito troppo d’impulso e la abbassai iniziando a ragionare sul dafarsi.Continuavo a tremare,dovevo calmarmi!

Devi entrare?”

Sussultai.Una voce.Quella voce.

Mi girai di scatto,a quella vista persi un battito.Era li,davanti a me in tutta la sua impossibile bellezza che mi sorrideva gentile.Sgranai gli occhi,il mio cuore iniziò a battere all’impazzata.

Boccheggiai qualcosa.

Svenni.

 

 

 

 

 

 

Eccolo qui…xD è apparso…

Grazie a chi continua a seguirla recensendo e a chi la legge soltanto…

Al prossimo chap

Baci..Lily

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=265615