Save The Magic World!

di Grey Wind
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Farewell ***
Capitolo 2: *** New Power ***
Capitolo 3: *** Living With You ***
Capitolo 4: *** Training Session ***
Capitolo 5: *** First Battle ***
Capitolo 6: *** What The Hell...? ***
Capitolo 7: *** I Don't Like You ***
Capitolo 8: *** Story Of A Precious Baby ***
Capitolo 9: *** In The Shadow ***
Capitolo 10: *** Your Decision ***
Capitolo 11: *** Leaving You, Loving You ***
Capitolo 12: *** I Wanna See Ya ***
Capitolo 13: *** Hidden Secrets ***
Capitolo 14: *** Hands On Hands ***



Capitolo 1
*** Farewell ***



Ho avuto problemi con l'ccuont di Sayuchan, perciò la fanfic la ri-posto con questo nick! ^^

Capitolo I

Farewell

Il sole stava tramontanto e una leggera brezza rinfrescava l'aria... erano i primi giorni di luglio...

Una ragazzina dai capelli rossi scrutava l'orizzonte con aria un po' sconsolata...

-Doremi-chan!- all'improvviso un ragazzo la chiamò. Doremi sussultò, poi si girò verso la fonte del richiamo e lo vide...

-Akatsuki-kun!!!- urlò gioiosa lei, buttandosi tra le braccia del mago.

-Che bello rivederti!!!- sussurrò lui, stringendo l'abbraccio.

-Hem-hem...- tossicchiò poi Fujio, un altro mago.

-Scusate... ^///^- la ragazza si grattò la testa imbarazzatissima e si staccò dal principe dei maghi.

-Come mai siete qui? o.O"- chiese poi, con un'aria curiosa dipinta sul volto.

Akatsuki assunse un'espressione seria e disse: -Raduna le altre, poi ne parleremo tutti insieme!-

-Non posso... =_="- rispose Doremì, assumendo un'espressione triste.

-Come mai?- chiese Tooru.

-Potrei fare un tentativo con Hazuki-chan e con Onpu-chan, ma Ai-chan è a Osaka!- replicò la rossina, sempre con lo sguardo triste.

-Ci penso io! La vado a prendere!!!- esclamò Leon, con un sorrisino da furbetto.

Gli occhi rossi di Doremi si illuminarono... prese il callulare e chiamò Hazuki-chan, tutta entusiasta.

Hazuki le disse che accettava volentieri. Non era sicura che Onpu fosse in città, comunque tentò.

--I FLAT? Che ci fanno qui?-- chiese la star, dall'altro capo del telefono.

-Non lo so proprio...- rispose la rossina...

--Comunque fortunatamente sono a casa, quindi posso venire, a dopo!--

-Ok, ciao...- e riagganciò.

-Onpu è in città!!!- disse trionfante la ragazza dai buffi codini.

-Bene, manca solo Aiko...- constatò Tooru, guardando Leon.

-Capito, vado...- sorrise il biondino.

-Aspetta! Prima la avverto, se non fosse in casa o cose simili....-

--Ciao Doremi-chan!!! ^_^-- trillò allega la moretta, non appena rispose al cellulare.

-Ai-chan devi tornare a Misora!!!- esordì l'amica.

--Che è successo?-- chiese preoccupata Aiko.

-Ci sono i FLAT4, e ci devono parlare di qualcosa di importante... Leon verrà a prenderti tra poco!!! Ti pregooo...-

--Oddio no... quei tipi non li sopporto! Soprattutto Leon!!! Comunque, se è per una notte sola sì, sennò non so come fare... u.u-- rispose la ragazza di Osaka.

-Non so... =_=-

--Dì a Leon di venire a prendermi alle 23... i miei dormiranno di sicuro!!!-- disse con tono scocciato la mora, non lo sopportava proprio quel ragazzino...

-Ok!!!- e si salutarono.

Doremi riferì a Leon a che ora doveva essere da Aiko... poi decisero di ritrovarsi al Maho-Dou per le 23, e accompagnarono la ragazza davanti casa.

Inanto ad Osaka...

Aiko era nervosa... non voleva mentire ai suoi, ne tantomeno rivedere quei palloni gonfiati, ma temeva che fosse successo qualcosa alla dimensione magica e soprattutto ad Hanah. Continuava a torturarsi una ciocca dei lucenti capelli corvini e a gurdare nervosamente sua madre, che stava cucinando la cena per la famiglia...

-Ai-chan!!!- le urla del piccolo Yuhi la risvegliarono.

(Yuhi era il fratellino di Aiko che aveva quattro anni!)

-Oh, Yuhi-kun... che c'è?- chiese premurosa, accarezzando i capelli scuri del bimbo.

-Giochi con me?-

-Ora non ho voglia, magari dopo...- rispose un po' sovrappensiero...

-Daiii...- la supplicò quasi.

-Uff...- sbuffò la sorellona -... ok...-

Alle 23 tutti si ritrovarono fuori dal Maho-Dou, Leon mosse i due ciuffi ribelli e scomparve subito.

Il biondo riapparve nella camera di Aiko... si guardò intorno, ma di lei non c'era traccia.

Ad un tratto la porta della camera si aprì e fece capolino Aiko... stupita dell'ospite si limitò a fissarlo sorpresa.

-Aiko...- sussurrò il mago... la camera era illuminata solo dalla luce di un lampione appena fuori dalla camera della ragazza.

-Leon, scusa... non mi sono accorta dell'ora! Stavo mettendo apposto la stanza dei giochi di mio fratello... ^_^'- disse imbarazzata la ragazza. Chiuse la porta alle sue spalle e Leon la prese per mano! La ragazza sussultò per il gesto, ma sapeva che lo faceva per portarla a Misora...

-Forse sarebbe meglio che tu... sì... mi abbracciassi... n///n"- la buttò lì il biondo, superimbarazzato.

-Ma non ci penso proprio...- rispose secca Aiko.

-Non è certo per poterti stare appiccicato che te lo dico!- sottolineò arrabbiato -Così non c'è il rischio che ti possa perdere nel viaggio!!!- concluse stizzito.

-... ok...- annuì leggermente e imbarazzata circondò con le braccia la schiena muscolosa del biondino, per poi stringerlo...

Lui fece lo stesso a lei, e agitò i due ciuffi...

A Misora

-Ma quanto ci mettono?- chiese Doremi preoccupata.

-Conoscendoli staranno litigando!- ridacchiò Onpu, appoggiandosi ad un muro del negozio

Nei quattro anni in cui Majo-Rika aveva lasciato il negozio questo era rimasto chiuso; dentro però sembrava in ottime condizioni, visto che la strega tornava spesso per immergersi nei ricordi...

-Ma non sono bambini...- suggerì Hazuki.

-No, ma sono Leon e Aiko!!!- replicò scocciato Akatsuki... l'amico poteva averle proposto altre sfide o averla infastidita. Si leggeva chiaramente negli occhi della ragazza un certo disappunto per il comportamento del biondo.

**PUFF**

Spaventando tutti i presenti, finalmente arrivarono i due sportivi del gruppo.

-... Ai-chan...- sussurrò quasi in lacrime Doremi; l'amica sciolse subito l'abbraccio del mago per fiondarsi dalle amiche. Erano quattro anni che non si vedevano e finalmente potevano riabbracciarsi!!!

-Ai-chan... sei bellissima!- le sussurrò Hazuki mentre le si stringeva al collo.

-Mai quanto te...- rispose la mora.

Dopo i vari abbracci e i saluti, l ragazze guardarono i FLAT4...

-Allora?- chiese Onpu.

-Ci serve il vostro aiuto... il mondo magico ha bisogno di voi!!!- esordì Akatski, con un'espressione serissima.

-Come mai?- sussurrò timorosa Hadzuki.

-I quattro signori dell'oscurità si sono risvegliati e stanno tentando di impossessarsi della dimensione magica...- rispose Fujio.

-E la profezia parla di voi, come salvatrici!- continuò Leon, guardando le ex-apprendiste...

-Noi?-

-Già... la profezia dice che le quattro ragazze che hanno salvato il mondo una volta, dovranno liberarci ancora dal male con i poteri elementali.- Tooru fissò attentamente Onpu, mentre parlava.

-Non ci sto capendo niente...- ammise Doremi, scrollando la testa.

-I poteri elementali sono quattro: Fuoco, Terra, Acqua e Aria... esistono delle pietre che racchiudono questo potere e che possono essere usate solo da chi viene indicato dalla profezia. Questa parla di quattro ragazze salvatrici della nostra dimensione... non c'è dubbio che si riferisca a voi.- spiegò pazientemente Akatsuki.

-E i poteri elementali serviranno per battere i cattivi...- terminò così Tooru.

-Ma sono così forti che nemmeno voi ce la fate a batterli?- domandò Aiko, indugiando il suo sguardo su Leon.

-Esatto... e non possiamo nemmeno usare quei poteri... altrimenti non vi avremmo chiamate! E' pericoloso. Non solo per la dimensione magica, ma per tutte le dimensioni, compresa questa.- Leon aveva risposto chiaramente...

Doremi sorrise... -Ok!!!- rispose entusiasta! Poteva finalmente vivere nuove avventure insieme alle sue più care amiche...

-Aspetta...- la fermò Fujio -Se accetterete questa missione non potrete più vedere i vostri cari, e verrà cancellata ogni traccia di voi in qusto mondo...-

Il sorriso della rossa morì... Hazuki sospirò e Onpu strinse i pugni... Aiko spalancò gli occhi, era stupita e confusa...

-Come possiamo...?- domandò Hazuki sull'orlo dell lacrime.

-E' difficile decidere, ma sappiate che se non accettate, firmerete la condanna a morte per tutte le dimensioni...- Leon con il suo solito tatto sottolineò il problema... Aiko lo guardò sprezzante...

-Quanto tempo abbiamo per pensarci?-

-Qualche ora... i passaggi sono più difficili da aprire, e dovremmo aspettare almeno un mese...-

Dopo circa venti minuti di silenzio: -Non abbiamo scelta...- sussurrò Aiko rassegnata.

-Accetti?- lo sguardo di Akatsuki si incrociò con quello della moretta... lei annuì leggermente e si voltò verso Leon.

-Portami a casa...- gli ordinò quasi.

-Ma io...-

-Voglio dare loro il mio addio...- sospirò e fissò gli occhi chiari del biondo. Era piena di determinazione e non credo avrebbe cambiato idea.

La prese per i fianchi e con il solito **PUFF** sparirono... rieccoli nella solita stanza appena illuminata.

Aiko fece cenno a Leon di sedersi sul letto. Lei sparì dietro la porta bianca della camera.

Il ragazzo attese pochi minuti, perchè la sportiva tornò con gli occhi gonfi di lacrime e sembrava veramente abbattuta...

Inconsciamente si buttò tra le braccia del ragazzo e cominciò a piangere tantissimo...

Leon dopo un attimo di smarrimento ricambiò l'abbraccio, accarezzandole i lunghi capelli neri e cullandola leggermente.

Era un po' imbarazzato; Ai-chan era bellissima! Era molto più femminile dall'ultima volta che si erano visti, e doveva ammettere che non gli dispiaceva consolarla...

-Leon-kun... scusa...- disse con un filo di voce la mora.

-Ma di cosa? E' stato tutto così improvviso... poi non deve essere facile rinunciare alle persone più importanti della propria vita... però così potrai salvarli... poi io ti starò sempre

vicina... lo prometto!- tentò di consolarla.

Aiko rise dolcemente... -Mi suona più come minaccia che come promessa...- si asciugò gli occhi con il dorso della mano e appoggiò la testa al petto del ragazzo. Sospirò. Poi si staccò leggermente quel tanto che bastava per vedere le tenue figura del mago... sorrise. Era un sorriso dolce e triste...

Leon sentì le gote diventare rosse e accarezzò una guancia di Aiko... la pelle della morettina era così morbida. Poi osservò il leggero profilo delle labbra rosee. Si chinò un po' e...

Fine Primo Capitolo

Saluti e baci da Samy-cchi! ^^

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Capitolo 2
*** New Power ***



Capitolo II

 New Power

*PROLOGO*

Leon sentì le gote diventare rosse e accarezzò una guancia di Aiko... la pelle della morettina era così morbida. Poi osservò il leggero profilo delle labbra rosee. Si chinò un po' e...

*CAPITOLO*

... scoccò un tenue bacio sulla fronte della ex-maghetta, facendola sorridere ancora. Non se la sentiva di approfittare della debolezza della ragazza, così si limiò a quel gesto amichevole.

Tornarono al Maho-Dou e vi trovarono Doremi e Akatsuki...

-Abbiamo accettato tutte...- sussurrò la rossina, sorridendo suo malgrado.

Aiko corse ad abbracciare la compagna di mille avventure. Quest'ultima cominciò a piangere sulla spalla amica...

Dopo poco tornarono anche Onpu e Tooru. La Star vide le due ragazze abbracciate e decise di unirsi a loro. Un abbraccio in più non avrebbe danneggiato.

Dopo nemmeno cinque minuti comparvero anche Hazuki e il mago dai capelli arancioni.

Le quattro si abbracciarono un'ultima volta e decisero di partire...

Al Palazzo

Doremi e le sue amiche non trovavano la dimensione magica particolarmente provata dagli imminenti nemici, anzi...

Arrivati al palazzo della regina furono subito accolti da Hana...

-Mamme!!!- continuava a saltellare da tutte le parti, sembrava un cagnolino! Queste manifestazioni di gioia ridiede vigore al gruppo femminile.

La Regina li ricevette in una sala molto grande e bella del palazzo reale; al centro si trovava un tavolo di forma circolare con tantissime sedie: in una di queste sedeva la Regina.

-Ragazze, FLAT4... accomodatevi...- disse in tono solenne

I ragazzi ubbidirono e si sedettero intorno a quel bel tavolo circolare

-I FLAT4 vi avranno già spiegato la situazione, immagino. Grazie di essere qui!- un'accompagnatrice della Regina entrò nella stanza con un cofanetto in mano e lo posò davanti alla monarca.

-In questo cofanetto è contenuto il potere elementale.- detto ciò, la scatolina venne aperta: quattro pietre levitarono in aria emanando un leggera luce dorata...

Le ragazze sentirono un richiamo fortissimo, fissarono quelle pietre come se ne fossero stregate...

Dopo pochi secondi, una pietra divenne del colore del sangue, fu avvolta da una fiamma intensa e ricadde sul tavolo. Doremi allungò la mano sul gioiello che ardeva e senza la minima paura lo prese. Questo entrò nella mano, sotto gli occhi increduli dei presenti. Doremì sentì avvampare dentro sè un calore ed un'energia inaudita.

La seconda pietra smise di emanare la luce dorata e divenne arancione; tante piccole spine uscirono dal minerale e anche questo cadde sul tavolo. Hazuki fece gli stessi movimenti di Doremi. Non appena la pietra entrò nella sua mano un leggero senso di pace e vitalità crebbero in lei.

Un'altra pietra cambiò il suo colore, tingendosi di un blu intenso e brillante... tutto intorno al gioiello si formarono anelli d'acqua e anche questo cadde sul legno lucente del tavolo.

Aiko lo prese come avevano fatto le amiche e non appena il minerale scomparve, la ragazza sentì che nella vene stava scorrendo il ghiaccio, e la forza dirompente dell'acqua.

L'ultima pietra si tinse di viola, fu circondata da tante nuvoline e questa volò direttamente da Onpu, che la accolse con la mano sinistra aperta. La pierta viola entrò velocemente, e subito l'energia frenetica ed esuberante del vento la invase.

Le ragazze si guardarono spaesate.

-Adesso siete ufficialmente guerriere elementali!- Annunciò la sovrana guarando le ex-maghette

Nei palmi delle mani delle ragazze comparvero dei tatuaggi strani: raffiguravano due anelli (rossi/arancioni/blu/viola) che formavano una X... ma il particolare più inquietante era che giravano in senso orario e i colori cambiavano tonalità.

-Cos'è?- domandò Onpu, osservando il segno.

-Il vostro marchio... da lì nasce il vostro potere!- rispose la Ragina, sorridendo.

-Ora sarà meglio andare a riposarsi!- aggiunse poi.

Alle ragazze e ai FLAT4 furono assegnate delle stanze nel palazzo e subito tutti vi si recarono...

Fine Secondo Capitolo

Baci da Samy-chan! ^^

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Capitolo 3
*** Living With You ***


Capitolo  III

Living With You


Era notte... Hazuki era sdraiata sul letto e aveva lo sguardo fisso verso il soffitto... stava pensando a sua madre, a suo padre e alla sua energica tata. Non riusciva a credere che non li avrebbe più riabbracciati, non avrebbe più fatto sentire loro i suoi progressi col violino... iniziò a vagare nei cassetti della memoria, a quando da piccola correva a casa per poter riabbracciare il padre, a quando la madre le faceva indossare dei buffi vestiti, a quando suonava il violino con Masaru-kun che l'accompagnava con la tromba. Il suo amico fin dall'infanzia... colui che l'ha sempre protetta, e che aveva stregato il suo cuore. Non sapeva se si trattasse di amore o di un affetto fraterno, ma appena si immaginò il suo bel viso imbronciato una fitta al cuore la colpì.


-...Masaru...- sospirò con un filo di voce.

Chiuse i grandi occhi color nocciola e si addormentò... sperava di sognarlo...


Intanto Onpu osservava il cielo stellato... la luna era incredibilmente luminosa quella notte e il viso della giovane star era accarezzato da una brezza freschissima e leggera...

Anche lei pensava ai suoi cari, e un senso di solitudine la pervase, facendola piangere...


"Basta frignare..." si disse, dopo che le lacrime calde le avevano più volte rigato il bel faccino.


Aprì la porta della sua camera (che divideva con Aiko) e cominciò a scendere i gradini della scala... non aveva bisogno di torce, il satellite terrestre illuminava a sufficienza...

Arrivò alla fine dell'incredibile scalinata e osservò il salone in cui era capitata: era enorme e pieno di quadri e finestre, il pavimento era lucido e un grande lampadario al centro del soffitto oscillava quasi impercettibilmente...

-Onpu-chan!!- una voce maschile la chiamò

Lei si volto verso chi l'aveva chiamata e guardò stupita Tooru...

-Che ci fai qui?- chiese.

-Potrei farti la stessa domanda!!!- sussurrò lui, sorridendo.

-Volevo fare un giro...- rispose vaga.

Dopo qualche secondo di silenzio, il ragazzo dai capelli blu parlò: -Come stai?-

Si avvicinò di qualche passo all'amica e attese la risposta... altri lunghissimi secondi passarono; Onpu si guardava i piedi, e sospirava...

-...sola...- sussurrò.

-Ma non lo sei...- ribattè velocemente Tooru, prendendola per le spalle...

-Lo so, ma come farò senza di loro?- chiese, con gli occhi lucidi.

-Se non avessi accettato, probabilmente li avresti persi comunque...- Onpu lo guardò, e sorrise... un sorriso dolce e amaro allo stesso tempo. Il mago non sbagliava, ma purtroppo non riusciva a stare meglio...

-Almeno non avrai quei tuoi fans scocciatori che ti rompono tutto il giorno!- esclamò Tooru, tutto arrabbiato.

Assunse un'espressione stupidissima, che fece scoppiare a ridere la pop-star...

Lui si meravigliò della risata e si grattò la testa... poi impulsivamente l'abbracciò, e le accarezzò i capelli...

Onpu dopo un attimo di smarrimento circondò il torace del mago con le proprie braccia e lo strinse, tuffando il viso nel petto... le calde lacrime tornarono a rigarle il viso, ma in quella stretta non le interessava di mostrarsi debole, le piaceva quel calore e quella protezione che emanava Tooru...


La mattina seguente, Aiko si alzò abbastanza presto... vide la sua amica Onpu che dormiva serena, con un bel sorriso dolce stampato in faccia...

"Farà un bel sogno!" pensò la mora, sorridendo a sua volta.

Si cambiò e scese per fare colazione, aveva una fame incredibile!

Mentre scendeva le scale, buttò lo sguardo verso la finestra e rimase incantata: il sole appena sorto colorava di un tenue rosa il cielo e il lago faceva come da specchio, riflettendo quella meraviglia...


Dopo qualche minuto finì la rampa di scale e si ritrovò nello stesso salone in cui Onpu e Toru la sera prima si erano abbracciati...

-Scusi, vorrei fare colazione...- chiese ad una domestica del palazzo.

La donna sorrise e fece apparire un tavolo enorme imbandito di cibarie...

-Oh mio Dio!!!- Aiko aveva la bava alla bocca...

Si sedette e cominciò a divorare tutto...


-Che finezza...- ghignò Leon, non appena la vide.

-Fe fafolo fuoi? >Che cavolo vuoi?<- domandò la mora, con il boccone in bocca.

-Non si parla a bocca piena!!!- la rimproverò il biondo, sorridendo.

Inghiottì il tutto e gli disse: -Non sei mia madre!!!-

-Scusami tanto se ti ho offesa!- la schernì lievemente.

-Tsè...-

Anche il mago cominciò a fare colazione, mentre Aiko non si strafogava più...

-Piena...- sussurrò la ragazza, battendo la mano sulla pancia.

-E ci credo...-

-Uff... vado un po' fuori!-

Si allontanò subito dal tavolo, e se ne andò nel giardino del palazzo, in riva al lago che poco tempo prima l'aveva incantata...

Si sdraiò sull'erba e si lasciò invadere la mente da pensieri malinconici... chiuse gli occhi e se lo immaginò mentre giocava...

-Ti va una sfida?- la ragazza aprì di colpo gli occhi e si ritrovò a mezzo centimetro dal volto incuriosito di Leon...

-Ma sei scemo?- domandò lei, impaurita e imbarazzata.

-Eh eh...-

Erano ancora molto vicini, tanto da potersi vedere riflessi negli occhi dell'altro...

Si fissarono intensamente... secondi infiniti stavano scoccando mentre i due si contemplavano...

Leon non riuscì a resistere e si avvicinò ancora di più al suo viso... lei chiuse gli occhi e lui unì le sue labbra a quelle morbide di Aiko... un dolce bacio che lui desiderava da tanto di poter dare/ricevere, e che lei invece non aveva nemmeno immaginato... poi si fecero più audaci,con passione travolgente... Poi Aiko tornò in sè e lo allontanò, si alzò velocemente e scappò via in lacrime, lasciando il mago imbambolato...


"Cosa cavolo ho fatto?!?!?" si chiedeva mentre correva nella sua camera...

"Perchè? Lui non mi piace... no, impossibile... deve essere stato un momento di debolezza!! Sì, senz'altro!" continuava a pensare, mentre saliva le scale a chiocciola


"A-Accidenti..." Leon si sedette sul prato e pensò a quanto era stato meraviglioso e inaspettato quel bacio...


Doremi stava parlando tranquillamente con Hazuki e Fujio, mentre facevano colazione! La regina doveva fare un importante annuncio ai ragazzi, e quindi erano stati svegliati presto...

-Uff... mi manca mia sorella...- brontolò la rossa, mentre spalmava della marmellata di more su una fetta biscottata.

-A me la tata...- sussurrò Hazuki.

-Ragazze, dai...- disse dolcemente Fujio, guardando la violinista.


Finita la colazione furono tutti convocati al cospetto della Regina...

Aiko squadrò Leon nello stesso istante in cui lui si voltò verso di lei, provocando un imbarazzo enorme tra i due!

"Stupida me..." si ripetè per la milionesima volta la mora...

-Vi ho fatti chiamare perchè volevo farvi conoscere i vostri insegnanti...- disse Sua Maestà, con il solito tono solenne...


**PUFF**


Comparvero quattro ragazzi bellissimi, che sorrisero entusiasmati alle guardiane...

-Che carini! *__*- urlò Doremì, sull'orlo di un infarto!

-Loro vi seguiranno nell'apprendimento le arti magiche del poter elementale...-


Fine Terzo Capitolo

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Capitolo 4
*** Training Session ***


Capitolo IV

Training Session


Nel palazzo riecheggiò l'urlo di Doremi, e i quattro ragazzi non poterono far altro che sorridere.

-Oddio... che figura! >////////////////////<- sussurrò poi la rossina, diventando scarlatta per la magra figura appena fatta.

-Salve! Io sono Kiyota Masato e provengo dalla Tribù del Fuoco!!!- il primo a presentarsi fu il ragazzo dai capelli castani abbastnza corti, gli occhi rossi e un bel fisico muscoloso...

-Io sono Kenji Kudowa, e sono della Tribù della Terra... onorato di conoscervi!- il secondo a parlare fu un biondino con gli occhi verdi e la pelle molto chiara...

-Io invece sono Rei Tazumi, e vivo nella Tribù dell'Acqua... che piacere poter incontrare le guardiane!!! *_*- disse entusiasta il ragazzo dai capelli nerissini e gli occhi celesti.

-E io Tetsuo Kurama della Tribù del Vento...- il ragazzo dai capelli argentati e gli occhi viola fu l'ultimo a presentarsi.

-Come mai siete qui?- chiese brusco Akatsuki.

-Per insegnare le arti magiche alle guardiane!- rispose sorridendo Rei.

-Sì, ma perchè voi?- domandò Aiko, sorpresa...

-Deve sapere, mia guardiana, che noi fin da piccoli siamo stati educati al fine di impartire a voi le arti magiche dei nostri piccoli villaggi...- disse il moretto.

-Credo sia opportuno sapere i vostri nomi!- esclamò Kiyota.

-Io sono Doremi, la guardiana del fuoco!!!-

-Io mi chiamo Hazuki e sono la guardiana della terra...-

-Salve, sono Aiko e sono la guardiana dell'acqua!!!-

-E io sono Onpu, la guardiana del vento, piacere...-

Appena le ragazze finirono di presentarsi, i FLAT4 dissero chi erano senza troppo entusiasmo e cominciarono a guardare gli insegnanti in modo torvo...

-La prima lezione parte... ora!- informò Kenji, mentre osservava le ragazze stupite...

-Ora?- ripeterono in coro le guardiane.

-Sì... n______n- affermò Tetsuo, sorridendo dell'espressione dei presenti.

Kenji prese per mano Hazuki, la quale si imbarazzò per il gesto...

-Andiamo fuori, faremo la lezione sotto gli alberi...- Fujio avrebbe voluto strozzare volentieri il biondino, ma si limitò a guardarlo cattivissimo.


Le ragazze erano state divise e si trovavano da sole con gli insegnanti...

-Ma non è giusto...- ringhiò Tooru, mentre guardava fuori dalla finestra... Onpu era in cima al palazzo reale, con Tetsuo.

-L'ha presa per mano...- sussurrò Fujio, perdendo la solita calma e pacatezza che lo contraddistinguevano.

-Tsè... sembrano solo dei dongiovanni...- disse Leon, mentre si immaginava la sua Aiko che giocava con quel tipo sulla riva del lago.

-E Doremi-chan con quella scappata? Pensavo di piacerle, ma evidentemente...- il principe dei maghi sospirò sonoramente.


Dopo un paio d'ore le ragazze tornarono dalla lezione con un'aria stravolta... si chiusero nelle loro stanze, e le due coppie cominciarono a parlare...

-Che mal di testa...- sbuffò Hazuki, sedendosi sul suo letto.

-A chi lo dici...- sussurrò la rossina, massaggiandosi le tempie.

-E nel pomeriggio dovremo continuare...-

-Non ci voglio nemmeno pensare...-

-Ma tu cosa hai fatto di preciso?- sussurrò con un filo di voce, la ragazza con gli occhiali.

-Mi ha fatto mettere seduta a terra e ha cominciato a parlare una strana lingua... ad un certo punto tutto intorno a me è sparito e sono comparse delle fiamme... poi non ricordo più. Quando mi sono ripresa Kudowa mi stava fissando sorridente...-

-Lo stesso è successo a me, tranne per il fuoco... la terra si stava spaccando sotto i piedi...- disse confusa Hazuki, con un filo di voce.

-Se sarà sempre così credo che non arriveremo mai in forma per la battiglia contro i cattivi...- sospirò Doremì, buttandosi a sacco sul letto morbido.

L'amica non accennava a parlare, così si girò verso di lei e la fissò per qualche secondo: dormiva beatamene... la rossina sorrise e la seguì dopo poco nel mondo dei sogni.


Aiko e Onpu invece parlavano animatamente dei propri insegnanti...

-Tetsuo-sama è così carino!! ^^.- disse allegra la star.

-Rei-sama è un vero portento! Mi ha spiegato un sacco di magie che presto imparerò!-

-Se le lezioni sono così distruttive però... -______-"-

-Già... appena risvegliata da quello stato di trance mi sono sentita uno straccio...- esclamò Aiko, sedendosi sul letto di Onpu.

-Uff... e dopo bis...- Onpu scrollò leggermente la testa e subito dopo addentò una mela rossa.

-Io vado a farmi un giro, sperando che passi il dolore alla testa...- Aiko si alzò lentamente e uscì lasciando la cantante da sola.


Il pomeriggio


Le guardiane si ritrovarono nella loro sala (quella dove avevano fatto colazione!) e attesero gli insegnanti...

-Mi sento malissimo...-disse Hazuki, che dopo il riposino non era riuscita a migliorare il suo stato.

-Anche io!- rincarò Doremi.

-Allora ragazze... come state?- chiese Rei, entrando nella stanza.

-Male!- risposero in coro.

-E' normale... ora andrà meglio!!!- esclamò Kenji, sorridendo alla guardiana della terra.

-Dividiamoci come stamani!- ordinò Kiyota, ma con un bel sorrisetto birichino stampato in faccia.

Così fecero e per altre due ore eseguirono quella strana meditazione.

Alla fine però il mal di testa era passato, e si sentivano stranamente cariche.


A cena le ragazze ridevano e scherzavano allegre, mentre l'umore dei FLAT4 era sotto i piedi.

Aiko buttò uno sguardo verso un Leon superimbronciato, intento a far diventare purè una patatina arrosto nel suo piatto. La mora sorrise dolcemente, sembrava un bimbo! Il mago si sentì ossevato, così alzò la testa e si trovò gli occhi blu di Aiko fissi su di lui. Subito la ragazza si voltò rossissima almeno quanto i capelli di Doremi... anche Leon si imbarazzò, ma tutto il cattivo umore era sparito.

Fujio era nervoso, cosa che Hazuki aveva notato bene... la castana lo chiamò dolcemente, invitandolo a confidarsi con lei...

-Nulla!- spiegò brevemente, con tono gelido.

-Ok...- la dolce ragazza aveva un'espressione triste.

-Scusa... sono giornate pesanti, e sono nervoso...- si affrettò a dire il mago, sorridendo.

-Dovresti dormire di più!- gli consigliò la violinista.

-Ok, grazie...-

Akatsuki ignorava Doremi! Era ferito e umiliato,e non aveva assolutamente voglia di parlare con quella ragazzina troppo presa da qualcuno che non fosse lui...

-Aka, sei arrabbiato?- gli chiese preoccupata la rossina.

-No!!!- rispose subito, fissando il proprio piatto.

-Non mentirmi...- sussurrò Doremi.

-Vieni con me!- le ordinò Akatsuki.

Si alzò dal tavolo e seguito dalla rossa si recò nel balcone.

-Allora dimmi...- lo incitò la guardiana.

-Ti piaccio?- chiese il principe dei maghi.

-COSA??? Ma-a-a c-che razza di domande f-fai...?- borbottò imbarazzata lei...

-Rispondi!!!-

-... sì...- sussurrò dolcemente Doremi.

-Allora non devi mai più dire che quei tizi sono carini!!!- le intimò minaccioso Akatsuki, poi sorrise e la strinse in un tenero abbraccio.

-Meglio entrare...- le disse poi.

La rossina guardava il principe dei maghi allontanarsi da lei, senza capire cosa fosse successo...

Anche la ragazza rientò, rossissima in viso e con mille dubbi per la mente.


I giorni passarono veloci, l'addestramento aveva dato ottimi frutti: le ragazze infatti riuscivano a controllare benissimo i loro elementi! E per ora non si scorgeva all'orizzonte nessun nemico...

Aiko e Leon dal fatale giorno del bacio non osavano nemmeno più parlarsi... non che non c'avessero provato, ma l'imbarazzo era talmente forte!

-Ai-chan!!! >/////////////<- Leon prese il coraggio a due mani. Erano soli in quel momento... -Dimmi... >/////<-

-Il bacio dell'altra volta... beh...-

-Sì? o////o-

-E' piaciuto da morire!!!- Aiko non ebbe nemmeno il tempo di pensare, che il biondo era sparito.

"Ma cosa dice quello scemo!!! -/////////////////////////////-" pensò la mora.


Fine Quarto Capitolo

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Capitolo 5
*** First Battle ***


Capitolo V

First Battle


Doremi, Onpu, Hazuki , Fujio, Tooru e Akatsuki stavano facendo il primo giro di ricognizione! Gli insegnanti infatti, dopo un durissimo addestramento lungo un mese, avevano lasciato le ragazze da sole... in quel periodo iniziarono dei fatti strani, che facevano pensare alla presenza dei malvagi...


Aiko e Leon non si parlavano praticamente più... lui era gelosissimo di Rei, e lei era perplessa... non capiva cosa provasse per il mago dai capelli dorati... questa distanza poi rendeva tutto più difficile.


Doremi capeggiava la spedizione con stampato in faccia un sorrisone scemo... Akatsuki le era vicino e scrutava la zona circostante abbastanza preoccupato. Onpu aveva uno sguardo fermo e deciso, guardava in avanti, ma le orecchie erano tese, pronte a captare il minimo rumore... Hazuki si guardava intorno spaventata, stava massacrando un braccio di Fujio (che non provava affatto dolore, anzi...)... a chiudere il gruppetto c'era Tooru, che tre una distrazione e l'altra (il fondoschiena della popstar!), copriva le spalle a tutti!


Camminavano da circa un'ora, in un bosco non troppo grande, vicino al palazzo... era la zona non ancora colpita dagli strani eventi, e la probabile località di un attacco o di un complotto contro le guardiane...


-Sono stanca...- si lagnò la rossina...

-A chi lo dici!- sussurrò Tooru.

-Fermiamoci lì!- Akatsuki indicò un tronco a terra, abbastanza grande per tutti e sei.

Si sedettero lentamente e presero dei panini che Aiko aveva prontamente preparato per loro... mangiarono in silenzio... Onpu era strana, così vigile e attenta! Doremi notò questo comportamento e non potè fare a meno di ammirarla...


Al palazzo intanto Aiko stava scrutando il cielo dalla propria camera... era terso e luminoso... pensava ai suoi genitori, a suo fratello e a tutti i suoi amici... le mancavano da morire.

Ad un tratto un *TOC TOC* disturbò i suoi pensieri, e distrattamente diede il permesso di entrare...

-Ciao...- Leon entrò sorridendo nella stanza, un po' imbarazzato.

-Oh... ciao!- Aiko arrossì violentemente...

-Hem... dovremmo fare la ronda fuori...- disse il biondo, scrutandosi le scarpe.

-Ah... ok!- Aiko si avvicinò al mago e sorridendo uscì dalla camera.

Scesero le scale silenziosamente, Leon seguiva la guardiana sorridendo leggermente, mentre lei era sempre più turbata.


Uscirono dall'edificio, sempre silenziosamente... quel silenzio imbarazzava troppo la ragazza...

-Basta!- urlò la mora, fermandosi di colpo.

Leon la imitò, inarcando il sopracciglio.

-Cosa?- domandò...

La guardiana si girò e scrutò gli occhi celesti del mago.

-Voglio parlarti!- esclamò, arrabbiata.

-Lo stai facendo! O____o-

- -________-'' Intendo dire che vorrei parlarti SEMPRE!-

-Ah...- Leon la fissò serissimo, aveva capito cosa intendeva la SUA Aiko...

-Non mi va di evitarti! Quindi, non dire più cose imbarazzanti!- gli ordinò autoritaria.

-Si proverò! XD- il biondo sorrise dell'espressione seria della ragazza.

Aiko scoppio in una bella risata, seguita dall'amico.

L'ilarità del momento fu interrotta da un boato provenente dal bosco vicino...

-Cosa...?- chiese Aiko, preoccupata.

Leon la prese per la vita e si librò in volo, riuscendo a vedere cosa stesse accadendo.

Aiko strizzò gli occhi, una figura piccola piccola volava vicino ad una nube di fumo... poi la riconobbe: era Onpu!

-E' Onpu-chan!!! Deve essere successo qualcosa! Dobbiamo andare!!!- la mora era molto apprensiva.

-No, dobbiamo rimanere qua!- Leon strinse la ragazza ancora più forte, tanta era la paura che potesse andare là...

-Ma dobbiamo aiutarli!- replicò la mora, scaldandosi.

-La regina ci ha ordinato di rimanere qui!- Leon tagliò corto, e levitando portò la giovane guardiana sul tetto del palazzo reale -Da qui seguiremo la scena!-


*POFF*


Dal nulla comparvero due cannochiali, perfetti per seguire l'azione!


Tornando a qualche minuto prima


Hazuki camminava vicino a Fujio, terrorizzata... stavolta non massacrava il braccio del ragazzo, ma aveva una paura bestiale!!

-Qui non c'è nulla... torniamo a casa?- chiese tremante.

-Facciamo un altro giro là e poi andiamo..- Akatsuki indicò una strada a destra, non ancora percorsa.

Onpu ascoltava il vento, calmo e silenzioso... troppo per i suoi gusti...!

Tooru era sempre in fondo al gruppo, e con occhio vigile vegliava le spalle di tutti... però sentiva che la cantante era irrequieta.. Il percorso preso era abbastanza scosceso, e Doremi spesso si dovette appoggiare al mago di capelli rossi...

-Akatsuki-kun!!!! Fai piano, per carità!!- gridava la rossina, appoggiandosi all'amico.

-Tranquilla..- il mago era divertito dal comportamento della guardiana e le faceva un sacco di dispetti.

-Aktsukiiii-kun!!!!!- piagnucolò l'ex-maghetta.

Onpu sorrideva della scena.. lei usava i suoi poteri per volare, e poteva stare tranquilla.

Hazuki non era meno impacciata, ma almeno non faceva dei gridolini isterici... si lasciava trascinare dal mago dai capelli arancioni, mentre le tremolavano le gambe!!

Poi lo sguardo della pop-star si soffermò su Tooru, era così carino...

Scendeva lentamente la stradina, agile come un felino.. era vigile su Hazuki, e pronto a prenderla in caso scivolasse all'indietro...

Osservò il viso del mago: così delicato e bello! Si sentì avvampare le guance, ma non riusciva a non guardarlo..

Un boato alle sue spalle azzerò i suoi pensieri...

-Cosa è stato?- domandò Doremi, preoccupatissima.

Onpu si librò in volo più in alto e vide che una strana pietra, enorme stava prendendo fuoco!

Hazuki si aggrappò per l'ennesima volta a Fujio, aveva paura di perdere l'equilibrio...

Doremi sentì il calore della pietra, e cercò di capire di cosa si trattasse...

-Accidenti!- esclamò Onpu.

Quello strano masso non stava bruciando gli alberi circostanti, inspiegabilmente.

I maghi levitarono vicino alla guardiana, portando in braccio le altre due...

-Cosa sarà?- chiese Tooru.

Doremi voleva provare a spegnere quello strano fuoco, ma non appena si trovò sopra la pietra, questa si illuminò e cominciò a sgretolarsi, facendone uscire uno strana figura incappucciata.

-Salve... guardiane!- sussurrò l'essere misterioso.

-Tu chi sei?- domandò la ragazza dai capelli rossi.

-Salve, sono Daark I... e sono qui per farvi fuori!- rispose con la sua voce grottesca.

-Non sarà così semplice!- urlò Onpu.

Il misterioso Daark I stava per lanciare una strana palla nera, quando un flusso magico interruppe l'attacco! Erano gli insegnanti!!!

-Sensei!!- urlò Doremi gioiosa.


-Hum... siete in troppi per me! Dovrei uccidervi, cosa che non voglio affatto! Tornerò!- il losco individuo scomparve in un attimo, lasciando di stucco tutti.

-Non pensavamo che ci fosse davvero un pericolo così imminente!- esclamò Tetsuo, mortificato quasi.


Aiko e Leon avavano osservato l'accaduto, in evidente apprensione... ma vedendo che tutto era filato liscio, si tranquillizzarono all'istante...


Fine Quinto Capitolo

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Capitolo 6
*** What The Hell...? ***


Capitolo VI

What The Hell...?


Aiko e Leon si guardarono sollevati... i sensei erano arrivati in tempo! Un sorrisino allegro spuntò nel viso della mora, felice che tutto fosse finito bene... Leon era invece preoccupato... quell'attacco era troppo calcolato, dovevano stare attenti!


Non appena tornarono alla reggia Aiko accolse le sue amiche con un abbraccio e con le lacrime agli occhi...

-Sono stata così in pena.. abbiamo assistito a tutta la scena!!- disse tristemente.

-E perché non siete intervenuti?- controbatté un Akatsuki nervoso e spossato.

Aiko lo guardò con uno sguardo torvo, e sbuffò arrabbiata.

-Come avremmo potuto?- chiese serafico il mago biondo.

-Tu hai dei poteri!!- affermò il principe dei maghi.

Doremi osservò il rossino, era molto preoccupata!

-Adesso andate a riposarvi!- ordinò imperiale Tetsuo.


Aiko non badò all'ordine e si diresse fuori dal castello. Aveva uno sguardo truce, e le labbra serrate... si sdraiò sull'erba umida... solo il rumore impercettibile dell'acqua le poteva far dimenticare le parole del mago... in effetti il suono del vento che increspava il liquido cristallino, la carezza di una foglia che cadde sulla superficie bluastra del lago, davano alla guardiana un senso di equilibrio... si sentiva ipnotizzata da ciò che la circondava...


Ma quella magia fu spezzata da dei passi... leggeri sì, ma chiaramente distinguibili.

La ragazza aprì gli occhi, si mise a sedere e sorrise involontariamente... era Leon... ormai aveva capito che c'era qualcosa che andava oltre alla semplice amicizia...

-Lascia perdere Akatsuki-kun...- borbottò imbarazzato.

-Ci proverò...- rispose in un soffio. Poi fece cenno al biondo di sedersi sull'erba.

-Era nervoso... ha avuto paura, per Doremi-chan, soprattutto...- il mago si sedette, accorgendosi solo allora dell'umidità del manto erboso.

-E' umido!!- esclamò contrariato.

-Non te ne eri accorto?- la moretta stava per scoppiare a ridere, era troppo buffo.

-No... e non ridere!- Leon le mise le mani sulle spalle esili e dopo averla inchiodata con uno sguardo ammaliatore la scrollò non troppo violentemente, ma con un sorrisone divertito.

-Se ridi continuo a shakerarti il cervello!!!!!!!!!!- poi la lasciò...

-Sei impazzito?- chiese lei sconvolta, cercando di trattenere la risata.

-Stai per ridere!!- continuò lui, prendendola ancora per le spalle... ma stavolta la attrasse a sé e la abbracciò...

-Cerca di non dare peso a quello che ha detto Akatsuki-kun...- le ripeté dolcemente.

La mora appoggiò la fronte al petto di Leon, sospirò e chiuse gli occhi.

-Ok...-

Il mago era rossissimo in volto, e cercò di lasciare la presa.

-Se non ti do fastidio vorrei rimanere tra le tue braccia un altro po'...-

-Se vuoi...-


Il Giorno Dopo


Hazuki parlava allegramente con Fujio, sorridendo a più non posso! Tra quei due si stava instaurando un legame sempre più forte, che non sfuggiva certo agli occhi delle ragazze... Doremi bombardava la violinista con domande assurde ogni giorno, aspettandosi una qualche rivelazione di amore segreto o cose simili, mentre le altre due ragazze si limitavano ad ammiccare ogni volta che vedevano il mago dai capelli arancioni.

Onpu invece stava sfogliando il giornale, alla ricerca di qualche notizia importante, che potesse aiutare la squadra nella ricerca delle entità maligne... Doremi quella mattina era pensierosa... mangiava distrattamente la brioche e guardava il vuoto... pensava a ciò che aveva detto Akatsuki a Leon e ad Aiko. Era un comportamento così strano... come strano era che Aiko non fosse ancora scesa a fare colazione!


Leon entrò nella stanza con un sorriso gongolante stampato in faccia. I fatti del pomeriggio precedente lo avevano lasciato allietato.

La rossina interpretò lo sguardo allegro del biondo come se fosse tutto a posto.

Akatsuki guardò l'amico, gli fece un cenno con la mano, ma fu del tutto ignorato..

Le ore di quella oziosa mattina passarono molto lentamente, provocando un abbiocco generale...

Soltanto quando il sole fu al centro del cielo Aiko scese da camera sua... era mezza addormentata, e la sua cera non era delle migliori.

-Ai-chan, mi sembri stanca!- esclamò Onpu non appena la vide.

-No, no...- si limitò a rispondere vaga, senza guardare nemmeno l'amica.

Uscì dal portone principale, la sua quotidiana passeggiata in riva al lago era stata da troppo rinviata... il sole riscaldava il suo corpo, ma la sua anima si sentiva così fredda... si sentiva ancora in colpa per il giorno prima, e non riusciva a farsene una ragione... per quanto Leon le possa essere stato di aiuto, si sentiva ancora così inutile...


-Accidenti... deve aver dormito male!- sussurrò Hazuki, preoccupata.

-Io non l'ho sentita muoversi....- disse Onpu, corrucciata.

-Avrà solo la luna storta!- la voce beffarda di Akatski riempì l'aria calda della sala.

Leon lo guardò, non capiva che gli stesse prendendo!

-Vado a parlarle!- Doremi si alzò dalla sedia e corse all'uscita, molto apprensiva


-Ai-chan...- la chiamò.

-... Doremi!- esclamò la mora, alzando lo sguardo verso l'amica.

-Che hai?- la rossa si sedette al fianco dell'amica e riprese fiato...

-Nulla...- sussurrò...

-Dai, non mentirmi!-

-Non preoccuparti!!-

Doremi la abbracciò e le disse:

-Non preoccuparti per quello che ha detto Akatsuki-kun... cosa potevi fare?-

Aiko non rispose, ma lasciò vagare i suoi occhi sulla riva opposta del lago, notando uno strano movimento!

-Doremi... guarda là!- le indicò una strana sagoma nera che si muoveva circospetta.

-Cos'è?- chiese preoccupata la ragazza dai buffi codini rossi.

La mora richiamò il potere dell'acqua nella sua mente, e chiese all'elemento chi c'era al di là del lago...

Le acque le dissero che era una ragazza ferita alla gamba destra e che stava cercando di muoversi... -Andiamo!- disse la moretta, prendendo per mano l'amica.

Attraversarono la sponda del lago e iniziarono a riconoscere la sagoma femminile...

-Heyyy!- urlò Doremi, in direzione della ferita.

La ragazza dai capelli dorati alzò la testa verso la fonte del rumore e osservò le due guardiane che correvano verso di lei.

-A...iuto...- sussurrò, prima di svenire.

Aveva tutti i vestiti sporchi di terra, e la gamba era molto insanguinata... Aiko, più veloce dell'amica, la raggiunse con uno scatto quasi felino e cercò di rianimarla... dopo vani tentativi allora si occupò della ferita... fece uscire zampilli d'acqua dalle dita, così da pulire la zona vicina alla ferita e poi accarezzò il taglio, per pulire ancora più in profondità... a questi gesti la ragazza riprese i sensi, forse per il dolore...

-Ciao...- le disse Doremi, non appena la bionda riaprì gli occhi, molto lentamente.

-La...gamba...- si lamentò...

-Scusami, ma devo pulire la ferita...- le rispose Aiko, sempre concentrata.

-Come ti chiami?- le domandò Doremi, per farla rimanere cosciente.

-Kumiko...- rispose debolmente.

-Che ti è successo?-

-Attacco...al..AHI!!!!!-

-Scusa...- Aiko si grattò la testa, dispiaciuta -Fatto!- disse poi.

-Dove abiti?-

Ma Doremi non ebbe risposta... la ragazza era svenuta di nuovo...

-Portiamola al castello!!- esclamò Doremi.

-Non sappiamo nemmeno chi sia... potrebbe essere un nemico!-

-Ha bisogno di noi!-

-... uff... ok!- Aiko la prese in braccio e molto magistralmente se la caricò sulle spalle...

-Pesa?-

-Insomma!-


-MA SIETE IMPAZZITE????????????- urlò Akatsuki, vedendo Kumiko.

-E' ferita!- si difese Doremi.

-E allora? Chi è? Che ne sai di lei?-

-Si chiama Kumiko...- sussurrò la rossina, sempre più impaurita.

-Sì, ma non risolve nulla!-

Mentre Akatsuki e Doremi continuavano a litigare come matti, Aiko portò la ferita su un divanetto e la fece sdraiare... proprio in quel momento riprese i sensi...

-Finalmente...- la mora sorrise.

-Dove sono...? Mi scoppia la testa!-

-Che succede?- fu Leon a parlare.

-Leon-kun!- urlò Kumiko, stupita.

-Kumiko-chan?- il biondo osservò Aiko che stava fasciando una gamba, poi risalì fino al viso sporco e stropicciato della ragazza distesa.

-Amore mio... ti stavo cercando ovunque... mi avevano detto che ti trovavi qui... sono felice di averti trovato!-

-Amore mio?- sussurrò Aiko, tutto ad un tratto preoccupata.

-Non chiamarmi in quel modo...- Leon era imbarazzatissimo.

-Ma sei il mio fidanzato... come dovrei chiamarti?-


Fine Sesto Capitolo

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Capitolo 7
*** I Don't Like You ***


Capitolo VII

I Don't Like You


Aiko boccheggiò all'esclamazione divertita di Kumiko. Leon divenne così rosso che sembrava sul punto di esplodere...

-Sciocco!- sussurrò lei, dandogli un buffetto sulla guancia

-Kumiko-chan, perchè sei ferita?- il mago dai capelli dorati osservò turbato il profilo di Aiko, che era teso e preoccupato.

-Oh, sono stata assalita da dei bruti...- sussurrò con gli occhi lucidi e guardando Aiko con gentilezza...

-E Ai-chsn, dove l'hai trovata????- domandò Leon sempre più apprensivo.

-Sulla riva del lago...- rispose così freddamente che pareva fosse calata bruscamente la temperatura.


-Forse dovresti riposarti!!!- si intromise Hazuki, osservando l'aria stanca della ragazza ferita.

-Giusto...- sussurrò Aiko alzando lo sguardo -Vieni nella mia stanza. Avvertiremo la regina, ma ora vai a riposarti... Leon accompagna la tua fidanzata in camera mia!-

Il mago ubbidì e la prese in braccio, un po' spaventato... e deluso... sperava quasi in un'attacco di gelosia da parte di Aiko... era una ragazza così calorosa!


La sera giunse in fretta. Akatsuki fermò la sua guerra contro l'exstrega dai capelli corvini, vedendo la sua espressione spaventosa tutte le volte che Kumiko chiamava con un oggetto magico Leon per curarla...


-Aiko-sama!- la voce dolce di Rei svegliò Aiko dai suoi pensieri facendola sobbalzare...

Era in camera sua che osservava il profilo perfetto di Kumiko, provando una forte emozione, di rabbia e tristezza...

-Oh, Rei...- sussurrò lei, girandosi.

-Non volevo disturbare, ma ho bisogno del tuo aiuto!-

-E come?- chiese lei, accigliandosi...

-Te lo spiego, vieni...- si avvicinò alla guardiana e le prese un braccio stringendo delicatamente.

Scesero le scale e si trovarono nella sala principale, deserta.

-Dove sono tutti?- girò il viso alla ricerca del suo gruppo, ma era deserto!

-Stanno facendo una passeggiata!- Rei si affacciò alla finestra e scorse le figure allegre dei ragazzi e delle ragazze.


La mora si limitò a scrollare le spalle, un po' delusa di non essere stata chiamata...

La presa di Rei si fece più stretta e Aiko non ebbe tempo di pensare ad altro...

-Di qua!!- le sussurrò soltanto, correndo verso un'altra scalinata e trascinando la sua guardiana...

-Dove andiamo?- la voce di Aiko era curiosa e un po' perplessa.

-Ti porto al villaggio!- rispose il moro, sorridendo allegro.

Finita la rampa di scala, si trovarono vicino alle segrete del castello, vecchie e polverose...

C'era una porta alla fine del corridoio che si era stagliato davanti a loro. Sembrava molto vecchia e consunta, con la polvere candida posata sulla raffigurazione centrale... Aiko non capì da lontano cosa fosse, anche se era familiare.


Man mano che si avvicinavano però la mora lo riconobbe come il fiore che aveva fatto nascere Hana...

Rei toccò un pistillo del fiore, e questo si illuminò. Una luce accecante e dorata, che lasciò la sportiva perplessa e sempre più stupita...


-Vieni!- si sentì strattonare verso la luce, e non appena ne fu sommersa fu solo buio...


Nel giardino reale


I tre maestri sentirono fremere l'aria in un modo molto particolare, ma senza dire nulla...

Doremi stava sdraiata sul manto erboso a contemplare una nuvola bianchissima, che le ricordava tanto lo zucchero filato.

Onpu invece aveva acceso una discussione con Tooru: questo continuava a ripetere che se avesse voluto, sarebbe potuto diventare un grande cantante e ballerino; la popstar sosteneva che non era possibile prendendolo anche un po' in giro...


Hazuki e Fujio stavano invece parlando dell'attacco di Daark che l'aveva turbata particolarmente... il mago sosteneva che doveva stare tranquilla, ma non ne era proprio sicuro, dato che non si aspettava di certo di incontrare il primo nemico così all'improvviso.


Akatsuki e Leon discutevano di ciò che era successo a Kumiko: Leon era un po' arrabbiato con l'amico, ma si limitò a guardarlo male, sperando però di non farlo arrabbiare troppo...


-Bakaaa!- urlò infuriato Kenji, con uno sguardo livido di rabbia.

Doremi puntò gli occhi verso il ragazzo e lo guardò curiosa.

-Dobbiamo andare a riprenderlo... se ci fosse un Daark vicino lei sarebbe nei guai...- tuonò Kiyota, accigliato...

I due si mossero verso il castello, con uno sguardo che lasciava trasparire angoscia.

-Che succede?- bofonchiò Leon, intuendo che Aiko poteva essere la 'lei' in pericolo

-Rei ha usato il portale!- rispose Tetsuo, guardando l'orizzonte terso.

-Cosa?- domandò Doremi, alzandosi in piedi...

-Una porta che ci collega alle nostre tribù! Abbiamo chiaramente sentito il rumore dell'attivazione... e non era solo; forse c'era Aiko...- continuò a spiegare il maestro, fissando il vuoto.

Leon avvampò di rabbia! La sua Aiko era andata con quel coso DA SOLA in una terra sconosciuta? Il solo pensiero lo fece stare malissimo!


-Cosa gli salterà in mente!?- chiese più a sè che agli altri il maestro Tetsuo...

-Se fanno un giretto non faranno nulla di male!- sussurrò incerta Onpu, squadrando lo sguardo teso del ragazzo...

-Sì! Daark II si aggira per quelle zone!- Doremì impallidì e cercò subito lo sguardo di Akatsuki...

-Dobbiamo andare!!- Leon si era ripreso dallo shock

-Non possiamo lasciare il castello incustodito! Aspettiamo qui il ritorno, tanto Kenji-kun e Kiyota-kun sanno ciò che fanno..- rispose Tetsuo, avvicinandosi verso l'acqua cristallina...


 Aiko e Rei


Aiko stava osservando delle piccole capanne in paglia che si ergevano su delle palafitte... era uno spettacolo molto bello e armonioso che sembrò ringalluzzirle il cuore.

-Questo è il tuo villaggio?- domandò voltando lo sguardo verso il moro.

-Sì!- quel monosillabo era un concentrato di orgoglio e gioia che fece sorridere involontariamente l'exsteghetta...

-Vieni...- la mano di Rei era sempre stretta intorno al braccio esile e abbronzato di Aiko, e non sembrava intenzionato a mollarlo.


Cammirano per un po' in mezzo ad una stradina ciottolosa e un po' fangosa... poi arrivarono davanti ad un ponte di corda che congiungeva la riva della foce del mare con una palafitta piuttosto alta e maestosa.

Rei lasciò la presa e invitò Aiko a precederlo; la ragazza si accigliò leggermente ma obbedì, cominciando a camminare sulla corda.

-Sei brava!- si complimentò Rei, vedendo il modo sinuoso e sicuro con cui la mora attraversava il ponte.

-Grazie!- sussurrò la Senoo, girandosi verso l'amico-maestro.

Attraversarono quella corda senza difficoltà, e dopo aver avuto accesso al villaggio, grazie ad un cenno di Rei alle guardie, si avventurarono dentro quel piccolo centro così bello per la mora.

-Come mai qui?- chiese la sportiva, osservando una casetta piccola e incredibilmente colorata...

-Dovevo prendere una cosa... ma soprattutto farti vedere quella capanna...- il dito affusolato del ragazzo indicò una capanna più grande, molto più grande rispetto alle altre.

-Perchè?- continuò a domandare, stupita.

-Lo vedrai!!- la voce dolce di Rei rispose in un sussurro...


Dagli altri


-Ma ora mi sentirtà!- gridò isterico Tetsuo, mentre misurava a grandi passi la sala del palazzo.

-E se fosse successo qualcosa?- la voce rotta di Hazuki fece istintivamente scattare una mano di Fujio intorno alle spalle della violinista.

-In effetti Kenji-sama e Kiyota-sama sono via da un sacco...- Onpu scrutò le scale che portavando alle segrete, sperando di vederli ricomparire da un momento all'altro...

Kumiko intanto si era svegliata e stava appiccicata al suo Leon, contenta che non la respingesse.

Lui d'altro canto era così spaventato da non sapere cosa fare e avere Kumiko accanto gli era del tutto indifferente.


Passarono alcuni minuti, quando un fragoroso "Fatevi i fatti vostri!" sferzò l'aria, e facendo voltare all'istante i presenti, verso il punto che Onpu aveva da poco smesso di fissare.

Aiko risalì per prima le scale, con un sorriso dolce dipinto in volto e un foglio tre le mani.

Rei era subito dopo di lei, che osservava incavolato dietro di sè gli amici maestri.


Gli ultimi due avevano uno sguardo torvo e livido di rabbia!


La mora attraversò il salone degnando un breve e sprezzante sguardo a Leon, che aveva avvinghiato al braccio la bionda!

-Ero preoccupato, stupida!!- tuonò inacidito dalla quasi mortale attesa...

-Davvero? Non ne sarei così sicura!!- rispose lei senza nemmeno voltarsi.


-COSA PENSAVI DI FARE????- urlò forte Tetsuo a Rei.

-Nulla!! Volevo farle vedere il villaggio!!!- rispose semplicemente scrollando le spalle muscolose...

-E Daark II?- Kenji tremava dalla rabbia, perdere una guardiana era l'ultimo desiderio.

-Il villaggio è protetto!- ricordò saccente il moro, alzando l'indice destro.

Uno zampillo di fuoco uscì dalle dita rigide di Kiyota, che scrutava minaccioso l'amico.

-Vado a riposare...- sussurrò con voce suadente Rei, squadrando indifferente le scintille.


Leon si liberò della presa di Kumiko con una scusa e andò da Aiko. In sala le urla continuavano a stordire i presenti, così potè sgattaiolare dalla mora.


Bussò alla porta, ricevendo un secco "Via"...

-Ai-chan... fammi entrare un attimo... per favoreeee...- disse guardando la porta di legno, intagliata e arricchita con pietre strane.

La porta si aprì, rivelando un'Aiko fredda.

Il biondo entrò e chiuse la porta; con un gesto rapido prese la ragazza e le rapì le labbra morbide.

Docilmente la ragazza si lasciò trasportare... stava soffrendo per quella bionda stupida...

Aprì gli occhi blu e vide il ciuffo di capelli di Leon che la fecero imbestialire! Biondo come quella...

Lo spinse indietro e lo cacciò fuori con uno sguardo tristissimo e arrabbiato, che il povero ragazzo confuso non riuscì a decifrare.


"Non mi piaci! Vattene da quella!" pensò Aiko, con le lacrime che le brillavano negli occhi.


La mattina seguente una voce rotta dalla preoccupazione e dallo spavanto urlò alla sala dei ragazzi:

-E Ai-chan dov'è?-


Tre mesi dopo


Aiko era andata via da tre mesi, facendo soffrire tantissimo le amiche e soprattutto Leon, sentendosi in colpa per la decisione presa dalla ragazza.


Nessuna magia sembrava funzionare per appellarla o per riportarla al castello, cosa inspiegabile ai sensei e alla regina...

-Deve essere in un posto pieno di magia oscura!- riflettè ad alta voce Rei, segnando con un pennarello tre cerchi su una mappa piuttosto estesa ritraente il regno magico completo.

-Probabilmente...- Kiyota si grattò il mento... era pensieroso, maledettamente pensieroso.


-Amoreeee!!- la voce acuta di Kumiko, che viveva in pianta stabile nel castello, fece rabbrividire il mago, che non voleva proprio vederla!

-Leon-kun, cucciolo!! Vieni da me??- quella domanda così odiosa trovò risposta nello sguardo scostante del biondo...


Stava soffrendo come un matto per la sua Aiko, e si era immaginato più volte scenari oscuri e orribili per la ragazza.


-ODDIOOOOO!!!!!!!- un urlo sorpreso di Doremi fece voltare tutti, che la guardarono accigliata -AIKOOOOOOOOOOOO!!!!!!- indicò con un dito la mora che aveva i capelli legati in una coda di cavallo alta e reggeva in braccio un bimbo dai capelli turchesi...


La sportiva alzò lo sguardo verso l'amica e sorrise vittoriosa. Tutti i ragazzi si erano affacciati a seguire i movimenti della guardiana dell'acqua... erano felici e arrabbiati per il suo ritorno, preoccupati come erano stati!

Dopo poco sparì dal cortile e entrò nella sala, alzando gloriosa il bimbo piccolo e colorato: -Ecco per voi Daark II!-


Fine Settimo Capitolo

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Capitolo 8
*** Story Of A Precious Baby ***


Capitolo VIII

Story Of A Precious Baby


-Ma cosa...?- la voce sorpresa di Doremi spezzò il silenzio che si era creato con il ritorno della mora

Aiko aprì la bocca per rispondere, ma come un lampo Onpu la abbracciò, attenta a non fare male al bimbo...

-Sei una stupida!!!- le sibilò con le lacrime agli occhi.

Anche Hazuki e Doremì si gettarono al collo dell'amica, piangendo... -Scusate...- riuscì solo a dire la mora, anche lei in lacrime.

Rei ridacchiò allegro e esclamò: -Allora sei riuscita a compiere il piano!-

La Senoo non rispose subito, essendo ancora sopraffatta dall'affetto.

-Piano?- ripeté Leon, guardando seriamente il maestro.

Il ragazzo aveva al collo quella stupida di Kumiko e cercava a tutti i costi di incrociare lo sguardo della ragazza che amava, per capire cosa volesse dire!


Dopo le dimostrazioni di affetto la voce indagatrice di Akatsuki domandò che cosa fosse successo!

-Vedo che le cose non sono cambiate!- commentò Aiko, passando il suo sguardo dalla coppia bionda al tipo rossino.

-Aiko, sei un'incosciente!- la rimproverò Hazuki, contenta di rivedere la ragazza.

-Lo so!- poi prese fiato e disse: -Vi spiego tutto:

Io e Rei-sama abbiamo elaborato un piano, non facile certo, ma che sarebbe servito per poter sconfiggere i Daark, ed infatti con il II ha avuto successo...-

la mora buttò uno sguardo verso il bimbo dai capelli turchesi e sorrise...

-Nel villaggio abbiamo parlato della mia strana tristezza, e Rei-sama mi ha detto che avrei dovuto stare attenta perché i sentimenti così forti avrebbero rischiato di attirare i malvagi, rendendoci la vita difficile... a quel punto mi è venuto in mente che avremmo potuto giocare questo fattore proprio per tendere loro una trappola!

Mi ha dato un foglio magico, in cui solo a me e a lui sarebbe apparso il contenuto e sarebbe sembrato vuoto a occhi estranei, con cui ci siamo tenuti in contatto... grazie a degli eventi che non ho voglia di raccontare, la notte stessa Daark II è penetrato in un certo modo al castello, sentendo il mio dolore...-

Qui Onpu la interruppe: -Ma io non ho sentito nulla!-

-Perché mi ha parlato nella mente e mi ha stregata in modo da farmi fare ciò che voleva!! Per un po' sono stata posseduta infatti... mi ha condotto nel suo castello e mi ha tenuta in suo potere per un paio di giorni. Poi magicamente il suo incanto su di me è svanito e mi sono resa conta di dove ero... per circa un mese mi ha tenuta in una stanza isolata dal resto delle persone, senza però farmi mancare né cibo né acqua!

Poi mi ha fatto partecipare ai suoi banchetti e si è in qualche modo “affezionato” a me... certo, mi rispondeva male e qualche volta aveva degli scatti d'ira esagerati, però non mi ha mai fatto male o toccata in nessun modo... ho scoperto un sacco di cose: dove sono i castelli degli altri Daark, alcuni frammenti dei loro piani e dove hanno intenzione di colpire prossimamente...-

Aiko di fermò, vedendo il fiume di notizie che invadeva le menti degli altri, attoniti...

-Quindi possiamo prevedere i loro attacchi?- suggerì speranzoso Toru, felice della notizia

-Non credo...- lo contraddì Fujio...-Se sanno che Daark II è al castello della regina...- sussurrò osservando il bimbo.

-Credo che attaccheranno comunque...- sbottò poco allegra la mora -In quei posti ci sono dei villaggetti che strabordano di magia e non hanno intenzione di rinunciare!-

-Li ho indicati sulla mappa!!- esclamò allegro Rei, indicando i cerchietti rossi.

-Continua il tuo racconto!- cinguettò Doremi, come una nipote che aspetta che la nonna prosegua con la favola della buonanotte!

-Sì... e una sera mentre passeggiavo per il castello insieme a lui, mi raccontava che le guardiane erano nate per difendere i Daark... una roba allucinante! Ho dubitato della bontà dei miei poteri... però mi ha anche spiegato che i Daark non erano cattivi e che questa cattiveria nei confronti degli altri era dettato dalla vendetta contro i maghi e le streghe... purtroppo non conosco i motivi per cui si dovrebbero vendicare, però vedevo tanto risentimento nei suoi occhi...-

sospiro e fugace sguardo a Daark II bambino...

-Tutto questo accadeva circa un mese fa, e quella sera lui si è trasformato in un bambino...-

si interruppe e osservò Leon, che ricambiò il suo sguardo con uno torvo...

-Mi aveva chiesto come mai questa tristezza mi dilaniasse il cuore, e gli ho spiegato i motivi, piangendo e sfogandomi con lui! Mi ha abbracciata... ho sentito un calore immenso, che non credevo possibile in un essere tanto freddo e poi ho agito! Usando un amuleto che mi aveva dato Rei-sama ho bloccato il suo potere... mi sentivo un'infame però è servito per dare pace al suo cuore tormentato! Certo, non funziona mica in tutte le circostanze, bisogna attaccarli nel momento più delicato, però non sarà doloroso per loro e li renderà dei bambini inermi...-

-E lo hai sconfitto così?- Onpu era allibita, come tutti del resto.

-Sì, anche se credo che con gli altri non sarà possibile ripetere questa operazione!-

-E come avete fatto a tornare?- ancora una volta fu Doremì la curiosa a parlare.

-Non è stato facile! Ho nuotato tanto e ho avuto un dispendio di energie incredibile per evitare a Daark II di annegare! Però alla fine, attraverso molte correnti, siamo arrivati nel lago del castello... credo di aver nuotato per un mese intero!- infatti si vedeva la stanchezza e la spossatezza della mora, che esibiva un fisico più magro...

-Allora dovresti andare a riposarti!- le disse Onpu, preoccupata...

-E il bambino?- Kumiko si intromise con il suo solito modo di fare irruento.

-Rei lo porterà al villaggio dell'acqua, dove dovrebbe stare!- rispose Aiko, con tono sgarbato e saccente...

Leon la fissò intensamente; appena l'ha vista sarebbe voluto andare ad abbracciarla, ma ora sapendo che si era tenuta in contatto con quel coso e che si era fatta abbracciare dal nemico si sentiva solo arrabbiato, lui era rimasto in pena per lei tutti e tre i mesi, aspettando anche solo una sua notizia, un segno che c'era... era una stupida!


-Tieni!- Aiko si alzò dal divanetto in cui era seduta e porse il fagottino fatto di bambino e copertina in cui era avvolto Daark II, a Rei che corse al suo villaggio, per portarlo in salvo...

La mora si alzò a fatica e con l'aiuto di Onpu e Hazuki salì le scale... era sfinita...


-Che presuntuosa!- commentò Kumiko viperina.

Leon le tirò un'occhiataccia e la spinse via da sé...


Dopo il ritorno di Aiko, Onpu le raccontò tutto quello che era successo al palazzo:

-Hazuki-chan e Fujio-kun stanno insieme! Sono così teneri... n//////n- cinguettò allegra.

-E con Tooru-kun come va?- domandò sorniona la mora, stesa a pancia all'ingiù nel letto della cantante.

-Come dovrebbe andare? O/////O- chiese rossissima in volto.

-Non me la racconti giusta...- spifferò saccente Aiko, sorridendo.

-Lasciamo stare!! E Akatsuki si sta comportando davvero stranamente... prima trattava male solo te, ora lo fa anche con gli altri!-

-Ci deve essere sotto qualcosa!- sussurrò la guardiana dell'acqua, grattandosi una guancia

-Sì, infatti Doremi ne sta soffrendo tanto...- sibilò preoccupata la ragazza dai capelli viola

-Che ci fa quella stupida di Kumiko ancora qua?- domandò brusca la sportiva, imbronciandosi.

-Ah, non lo so... è sempre in mezzo ai piedi e non la smette di fare l'oca con Leon..- constatò poco allegra la popstar.

-Vabbè...- sospirò a disagio Aiko...

-Dovresti parlare con Leon!!- le suggerì Onpu, guardando il profilo triste e preoccupato della sua amica.

-Perché? Era una domanda di circostanza, per me può rimanere quanto vuole...- mentì pateticamente la Senoo, beccandosi un'occhiataccia da Onpu.

-Piuttosto, che ne dici se andassimo a fare un pic-nic uno di questi pomeriggi?- chiese nuovamente allegra Aiko.


La rossina si aggirava nel parco sconsolata... Akatsuki era sempre più strano, e non ne capiva il motivo... voleva parlargli ma aveva paura di una sua risposta brutta!

Ma appena lo vide in riva al lago che gettava sassolini nell'acqua sentì che era il momento...

-Akatsuki-kun...- lo chiamò da lontano.

Lui alzò lo sguardo e la osservò avvicinarsi correndo.

-Che ci fai qui??- domandò curiosa la ragazza.

-Nulla...- da qualche giorno era taciturno, più del solito.

La rossa si sedette vicino a lui e gli sorrise...

-Dimmi la verità...- sussurrò appoggiando una mano morbida sulla sua, sporca di terra.

-Non ho nulla da dire!- ringhiò, alzandosi di scatto e facendo ritrarre velocemente la mano della ragazza... si voltò e stava per andarsene, quando un singhiozzo di Doremi lo fece desistere...

-Perchè?- singhiozzava sempre più forte, con le lacrime che inesorabili scendevano sulle sue gote arrossate... il principe non poté resistere e la abbracciò, scusandosi mille e mille volte e maledicendosi...


-Devo essere incoronato tra due settimane...- disse poi, non appena il pianto di Doremì si placò.

-Ma è una notizia bellissima!!- esclamò la rossa, sempre avvinghiata al mago.

-No, perché non potrò più vivere qua!- rispose di nuovo di malumore.

-Oddio...-

-Già, essendo re dovrei assolvere i miei compiti dal palazzo e non avrei tempo per voi... per te...- sussurrò triste.

-Allora dobbiamo battere i Daark in tempo!- esclamò convinta Doremi, sorridendo.

-Sarà impossibile...- rispose lui, asciutto.

-Credi in me!- disse decisa lei alzando la testa verso il mago.

Lui non riuscì a non sorridere e la strinse di più a sera... lentamente si abbassò e le scoccò un dolce bacio sulle labbra arrossate...


-Tooru-kun, che ne dici di un pic-nic domani?- domandò la cantante allegra.

Era nella loro sala ed erano soli, con lo scoppiettio allegro del camino a tenere loro compagnia...

-Magari!!!! Ma solo noi due, vero??- chiese di rimando lui, sornione.

-Ma che dici, sciocco!- rispose lei, arrossendo.

-Peccato!!- commentò in un soffio lui, deluso...

-Ci divertiremo!! Un po' di svago ci vuole!- aggiunse sempre più imbarazzata lei.


Silenzio...


I pensieri di Onpu vorticavano veloci nella testa, non si era mai sentita così imbarazzata in vita sua; non era da lei!

“Basta essere imbarazzata! Mica mi mangia!” pensò decisa la ragazza, scrollando la testa involontariamente.

-Che hai?- domandò il ragazzo-popstar wannabe.

-Nulla, perché?- domandò tranquilla lei, sorridendo...

-E perchè hai scrollatola testa??-

-Mi andava!! Sarà meglio andare a letto, che ne pensi?-

-Di già?- chiese poco allegro lui.

-E' tardi!! E poi avremo altro tempo da passare insieme!- sussurrò lei, avvicinandosi a Tooru e scoccandogli un bacetto sulla guancia.

-'Notte!- disse poi, lasciando il ragazzo di stucco...


-Fujio-kun, sono preoccupata per questa storia dei Daark... se non riuscissimo a batterli?- domandò Hazuki, stringendo la mano del suo ragazzo mentre salivano le scale di una torre del castello.

-Tranquilla, siete tutte bravissime e ce la faremo...- rispose tranquillo lui, sorridendole.

-Non ne sono sicura...- sospirò chinando la testa.

-E fai male!-

Arrivarono in cima alla torre e osservarono il cielo stellato, scuro ma sgombro di nubi...


-Vorrei ci fosse una stella cadente...- sussurrò Hazuki pensierosa...

-Perché?-

-Vorrei poter esprimere un desiderio... tu non vorresti?- domandò dolce lei.

-Io no, non ne ho bisogno... tu sei colei che realizza i miei desideri anche solo sorridendomi!- rispose Fujio, baciandole la fronte calda -Grazie...- sussurrò lei, abbracciandolo forte.


-Amore, perché non ti comporti come un vero fidanzato??- domandò lagnosa Kumiko, da poco piombata in camera di Leon.

-Perché non mi interessi!!- rispose nervoso lui, guardandola male.

-Ma come puoi resistermi??- la sua voce mielosa fece saltare i nervi del biondo.

-Posso perchè non mi piaci!!- sibilò incattivito.


Più passavano i giorni e meno la sopportava... quella oca stupida non faceva altro che stargli appiccicata, disturbandolo... lui voleva solo dello spazio per riflettere in pace, ma avere questa tra i piedi gli risultava difficile se non impossibile...


-Ma siamo fidanzati!!!!- ululò lei, con uno sguardo arrabbiato.

-Per volere dei nostri genitori!- sottolineò lui.

-Però rimani il mio fidanzato... perciò...-

-Stai zitta! Non voglio sentirti dire stupidaggini...-


**TOC TOC**


-Avanti...- disse lui distrattamente, sentendo la porta bussare.

-Leon, se non disturbo vorrei parlar... ah, nulla, credo di disturbare, quindi lascia stare...- Aiko era entrata con un sorriso allegro che dopo poco era scomparso, alla vista della bionda in camera del mago...

-No, aspetta Aiko...- la fermò, triste.

-Sarà meglio che vada!! Ripeto, non volevo interrompervi, piccioncini...- la sua voce era cattiva e sprezzante, cosa che Kumiko percepì e Leon no.

-No, aspetta... cosa volevi!- anche il tono preoccupato del suo fidanzato non le era sfuggito, irritandola.

-Nulla... non importa!!- la mora chiuse di colpo la porta e corse via.

-Vattene!! Vattene dal castello!!- ordinò Leon, guardando minaccioso la sua fidanzata

-Non puoi!!- rispose lei sicura.

-Sì che posso!! Domani fai i bagagli e torni a casa!!!!- disse sempre più arrabbiato.

-Ma... quella è una terrestre...- sbottò lei, triste.

-Che c'entra lei??- domandò lui, brusco.

-Le piaci! Ti piace!! Ma tuo padre approverebbe????- era quasi sull'orlo del pianto.

-A me non frega nulla di mio padre!!- tuonò lui, indicandole la porta.


Lei abbassò lo sguardo e uscì, triste come non mai...

“Devo far sì che lei si interessi al suo maestro, così Leon sarà mio!!!!” pensò con le lacrime agli occhi Kumiko, mentre si dirigeva in camera sua.


Aiko intanto era scappata in camera sua a piangere... beccare Leon con quella in camera era stato il colmo... stava impazzendo per quello stupido doppiogiochista e per poi sapere di non avere speranze... aveva una fidanzata dolce e molto femminile, il suo contrario, che lo riempiva di attenzioni... magari nella sua assenza si erano baciati miliardi di volte, e anche ora che lei tremava di gelosia si stavano baciando.


Per i tre mesi che era stata lontana aveva sempre pensato a lui, a quel bacio e a Kumiko, sperando di tornare a casa e poter avere Leon per sé.. ma purtroppo non è stato così... era delusa...


Fine Ottavo Capitolo

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Capitolo 9
*** In The Shadow ***


Capitolo IX

In The Shadow


-Buongiorno a tutti! Devo parlarvi.- la voce seria e autoritaria di Doremi spezzò il chiacchiericcio mattutino.

-Riguardo?!- chiese Hazuki, tenendo stretta la mano del suo ragazzo.

-Dobbiamo distruggere quei tre tizi in meno di due settimane!!- esclamò convinta...

Fujio, Leon e Tooru guardarono istintivamente Akatsuki, che si limitò a fare spallucce.

-Ma sarà impossibile!- replicò velocemente Onpu, stupita.

-Ce la dobbiamo fare!- sussurrò la rossa, chiudendo i pugni e abbassando lo sguardo.

-Sì, ma in due settimane... Ai-chan ha impiegato molto più tempo!!- Hazuki si alzò dalla sedia e osservò l'amica incupirsi.

-Invece ce la possiamo fare... uno scontro diretto magari...- azzardò Aiko, appoggiando le intenzioni della rossa.

-Ai-chan! *_________*-

-In uno scontro diretto sarebbe impossibile...- si intromise Kiyota.

-Già... non siete al loro stesso livello...- diede man forte Kenji.

-Insegnateci allora!- urlò determinata Doremi, guardando il maestro negli occhi.

-Nemmeno con i migliori addestramenti potreste sconfiggerli... noi non siamo poi così forti...- rispose Tetsuo.

-Allora dobbiamo trovare una nuova soluzione, in fretta...- la rossa si accasciò sulla sedia alla sua destra e chinò la testa in basso, demoralizzata.

-Doremi-chan non perderti d'animo, troveremo una soluzione...- cercò di rassicurarla Aiko.

-Buongiornoooo!!!- ad interrompere la ragazza fu la voce acuta di Kumiko, che dopo essersi stiracchiata si sedette proprio accanto a Leon.


-Sei ancora qui?- le sussurrò sprezzante il mago.

-Sì... ieri eri arrabbiato, sono certa che non parlavi seriamente...- rispose lei, avvinghiandosi al collo del ragazzo.

-Lasciami andare subito!!- le ordinò vanamente.


Aiko intanto stava diventando sempre più livida di rabbia e non riusciva a trattenere il suo disappunto.

-Bene... io vado ad allenarmi. Rei-sama, andiamo?!- disse la mora, richiamando il suo insegnante.

-Vorrei finire la colaz... ok! ^^”- lo sguardo truce della ragazza lo fece desistere da ogni resistenza...


-Tsè...- sbuffò Leon non appena i due gli passarono vicini.


“Baka!” pensò la mora, uscendo dalla sala.


-Giusto! Kiyota-sama, non dormire! Andiamo anche noi!!!- Doremi aveva ritrovato la grinta.

-Ma...-

-Niente ma!!- lo prese letteralmente di peso e lo trascinò via, sotto lo sguardo divertito di Onpu e Hazuki.

-Hadzuki-chan, credo proprio tu debba andare!- sussurrò Fujio, sorridendo.

-Già...- rispose dispiaciuta; le sembrava di non avere mai tempo per il suo ragazzo...

-Giusto, Tetsuo-sama! Andiamo!- anche la cantante sembrava motivata...

-Non credo che acconsentiremmo comunque ad uno scontro diretto!- la informò il maestro, incrociando le braccia al petto.

-Vedremo!- sussurrò lei, correndo verso la scalinata...

-Leon-kun, vado a cambiarmi... aspettamiii...- disse lasciva Kumiko, allontanandosi dai FLAT con il passo strascicato e il sorriso stampato sulla faccia.


-Perché hai parlato a Doremi-chan dell'incoronazione?!- domandò un po' alterato Tooru, guardando male l'amico, non appena furono soli.

-Perché... perché avevo paura di perderla!- sussurrò abbassando lo sguardo.

-Sì, ma così metterà pressione alle altre e potrebbero finire in seri guai!!- tuonò Tooru, arrabbiato per il comportamento egoistico dell'amico.

-Ma come avrei potuto tenerle nascosto tutto? Tra quattordici giorni diventerò il nuovo re e non potevo dirglielo la mattina della cerimonia!-

-Sì, però credo tu l'abbia messa sotto pressione...- sussurrò incerto Fujio.

-Non l'ho fatto di proposito...- si difese il principe.

-Però lo hai fatto!- replicò furente Tooru.

-Adesso basta, dai... infondo le ragazze si dovevano dare una svegliata, no?! Vedrete che andrà tutto bene...- Leon intervenne in modo provvidenziale, visto che l'amico dai capelli blu sembrava molto nervoso.

-Sarà...- sospirò il ballerino, sedendosi.

-Lo so che sei preoccupato per Onpu-chan, però devi stare tranquillo e avere fiducia in lei!- cercò di tranquillizzarlo il biondo...

-Ok... per la prima volta nella tua vita hai ragione...-

-Esat... ma come per la prima volta?!- urlò scandalizzato lo sportivo.

Tooru si alzò nuovamente e si dileguò con una pernacchia stampata in faccia.


Erano passate ormai sei ore dall'inizio degli allenamenti e delle ragazze nemmeno l'ombra... Kumiko non faceva altro che annoiare Leon, mentre Akatsuki e Fujio stavano cercando qualche nuova possibile strategia d'azione...


Il ragazzo dai capelli blu invece se ne stava sul davanzale della finestra a sospirare... voleva che Onpu non corresse dei pericoli, che non si stancasse con gli allenamenti.

Sapeva che erano noiosi e stressanti...

“Una volta finita questa storia la porterò a vivere da me...” e così cominciò a fantasticare su una loro possibile vita insieme...


INIZIO FANTASTICHERIA


-Ciao amore... sono tornato!!-

-Oh, Tooru caro... sei stanco, no?! Vai a farti un bel bagno, che tra poco sarà pronto...-

-Il bagno lo faccio dopo, ora ho voglia di star con te... abbracciami amore...-

-Sì tesoro!-

E i due stettero accoccolati per sempre...


FINE FANTASTICHERIA


Mentre il ragazzo gongolava e sbavava un po' ovunque, i tre amici si chiesero se stesse bene o se qualcosa lo avesse colpito in testa.


-Questa è una cosa da te Leon-kun, non da Tooru-kun!- sghignazzò Akatsuki.

-MA COSA DICI?!- urlò allibito il biondo, offeso...

-Sempre confusionario, eh?!- domandò ironica Aiko, appena entrata in sala.

-Ma come... *____*- il ragazzo si voltò verso la mora e rimase incantato nel vederla con i pantaloncini corti e la maglietta aderente...

“Così semplice eppure così bella!” pensò a bocca aperta.


-Hn?- sussurrò lei, allibita da quel modo di fare incomprensibile.

-Poi osa dire che non è vero... --”- si limitò a dire Akatsuki, scrollando la testa. -Ai-chan, senti... vorrei... hem... chiederti scusa per il mio comportamento!- biascicò poi il principe, inchinandosi profondamente difronte alla ragazza.

-Hem...- Aiko si guardò le scarpe imbarazzata dal gesto e rispose impacciata -Accetto le tue scuse... non preoccuparti...-

-Ti offro il pranzo?!- domandò allora, rialzandosi e facendo l'occhiolino alla guardiana.

-Mi piacerebbe, però ero passata qui solo per prendere un libro che serve a Rei-sama...- e così dicendo si diresse verso la libreria, cercando tra i grandi volumi quello giusto.

“Maledizione, è in alto!” pensò, dopo aver visto la costola marrone del libro.

Non si perse d'animo e si arrampicò sulla libreria, lasciando allibiti i presenti...

“Così energica e forte... *ç*” indovinate di chi è il pensiero...

-Preso!- disse accarezzando la costola e cercando il modo di liberarlo... per lo sforzo si sbilanciò, cadendo all'indietro...

Leon senza pensare corse da lei, ma Aiko con immensa eleganza era atterrata in piedi col libro sotto braccio.

-Che ci fai in quella posa ridicola?!- chiese beffarda, vedendo il biondo con le braccia allungate in avanti e la bocca aperta.

-N-niente...- rispose subito, ricomponendosi all'istante.

-Certo che voi maghi siete strani...- e scoppiò a ridere mentre uscì dalla stanza.

--////////////////-||| - il ragazzo incassò il colpo in silenzio, buttandosi a terra.

-L-leon-kun...- lo chiamò Kumiko, inutilmente.


La sera arrivò presto e con dieci ore di allenamento consecutivo le ragazze sembravano delle zombie.

-Allora Hadzuki-chan, come è andata?- le chiese Fujio, sfoderando il sorriso più dolce che esisteva.

-Bene... @__________@- si limitò a rispondere, con lo sguardo stravolto.

-Non si direbbe! ^^”- sospirò lui, accarezzandole una guancia...

-Non preoccuparti... ^///^-


Mentre mangiavano la Regina chiese il permesso di interrompere il pasto.

-Domani vorrei vi allenaste meno, dato che avremo ospiti importanti...-

-Ah sì?!- Akatsuki inarcò il sopracciglio, poi addentò il boccone che aveva lasciato sospeso nell'aria.

-Sì... e vi faremo avere dei vestiti adatti per l'occasione!-


Le ragazze ripresero a mangiare in silenzio... anche parlare era difficile... avevano solo voglia di andare a letto.

-Oggi Leon-kun sono stata benissimo in tua compagnia... siamo due anime gemelle...- disse Kumiko, l'unica che sembrava in vena di conversare.

-Ma la pianti?!- esclamò il biondo, seccato.

-Non fare il vergognoso!!- lo rimbeccò la biondina, sorridendo a gatta morta.


**STUM**


Aiko batté violentemente la mano sul tavolo e con un secco “Non ho fame!” si dileguò, sempre più arrabbiata.

“Ai-chan...” pensò triste Doremi, vedendo il passo pesante dell'amica.


-Come mai sei ancora qui?!- domandò tranquilla Onpu, guardando intensamente la fidanzata di Leon.

-Beh... voglio stare col mio fidanzato, logico no?!-

-Logico no?!- le fece il verso piano Doremi, facendo ridacchiare Hazuki e Akatsuki.

-Ma non mi sembra che Leon-kun ti voglia, e comunque il palazzo non è un albergo.- le fece notare la violetta, diventando il nuovo idolo di Leon.

-Sì, però nessuno si è mai lamentato!- di difese Kumiko.


-Io lo sto facendo. Disturbi la concentrazione! Poi visto che NESSUNO ti vuole potresti anche sloggiare!- graffiante come non mai, Onpu fece diventare scarlatta la ragazza che balbettò qualcosa di incomprensibile prima di urlare: -Se il signor Sokuryoku vorrà, io rimarrò qua!- e corse via, arrabbiata e imbarazzata.


-Onpu-chan, sei grande! *_____________*- sussurrarono tutti i presenti.

-^////^- la ragazza si limitò ad arrossire e addentò un pezzo di pane.


Onpu divenne il nuovo mito anche di Aiko, alla quale la mattina dopo era stato raccontato tutto.

-Perché cavolo me ne sarò andata?! ç_ç- si domandò la mora, mentre rientrava in camera sua, con al seguito la pop-star.

-Perché sei gelosa marcia di Leon-kun?!- le chiese con naturalezza.

-Ma non è assolutamente vero!- si affrettò a rispondere, con le gote arrossate.

-Ok... ^^-

-Oh, guarda...- la mora indicò due vestiti lunghi ed eleganti stesi sul letto.

-Devono essere i vestiti per stasera...- sussurrò Onpu, scrutando attentamente quello sul suo letto.

-Già... se non ti dispiace vado prima io a fare la doccia...-

-No, no... vai pure! ^^- e Aiko si chiuse in bagno, per rinfrescarsi un po'.


**TOC TOC**


-Avanti!- esclamò la violetta, sistemando il suo abito su una sedia.

-Ciao Onpu-chan... scusa il disturbo, ma mi hanno chiesto di dirti che tra un paio d'ore tu a Ai-chan dovrete andare dal truccatore...-

-Grazie Tooru-kun...- rispose lei, sorridendo al ragazzo.

-Chissà chi verrà stasera a cena?!- domandò grattandosi il mento.

-Ah, non lo so proprio...- rispose lei, avvicinandosi al ragazzo.

-Deve essere qualcuno di impor...- ma non riuscire a finire la frase perché si era ritrovato il bel volto della ragazza a pochi centimetri dal suo...

-Posso baciarti?!- chiese lei, sorridendo.

Tooru deglutì a fatica e fece un robotico sì con la testa, facendo ridere la ragazza che si avvicinò sempre di più fino ad unire le labbra in un dolce bacino.

-@///////////////@-

-Ci vediamo dopo! ^^- la cantante lo spinse fuori dalla stanza e se la richiuse alle spalle, con un sorriso tenero stampato nel volto.

-Ti ho vista!- la rimbeccò subito Aiko, uscita dalla doccia.

-O////O Ma non dovevi farti la doccia?!- le domandò la ragazza, imbarazzata.

-Non trovavo lo shampoo... e brava la mia Onpu-chan!- la mora abbracciò l'amica e le sorrise...

-Ai-chan, daiiii...- si lagnò la pop-star, sempre più imbarazzata.


Dopo varie battutine le ragazze si andarono a preparare...

“Ma perché Ai-chan ha dovuto vedere quella scena?! T////T” continuava a pensare la violetta, ogni volta che incontrava lo sguardo ammiccante della mora.

-Andiamo dal truccatore adesso!- sussurrò Onpu, alzandosi dal letto.

-Ok...- e la mora la seguì, un po' impacciata nel vestito lungo.


-Fortuna che le truccatrici sono streghe, perciò ci mettono pochissimo ad addobbare le ragazze, altrimenti rischieremmo di non mangiare...- esclamò Leon, seduto sul divanetto.

-Le ragazze non si addobbano!- gli fece notare Fujio, guardandolo perplesso.

-Quello che è...- rispose il biondo, leggermente imbronciato.

-Ok, ok... --”-


-Ragazzi, ecco gli ospiti...- la Regina entrò nel salone seguita da quattro uomini.

I FLAT4 rimasero a bocca aperta...


Le ragazze intanto erano dalla truccatrice, che con uno schiocco di dita le aveva 'addobbate' proprio bene.

-Oddio, che bellezze che siamo! *__________*- esclamò Onpu, girando su se stessa davanti allo specchio.

-Già... ^///^- si affrettò a dire Hazuki.

-Sarà... io lo trovo scomodo il vestito!- si lamentò Aiko, poco convinta.

-Secondo voi mangeremo delle bistecche?! *Q*- domandò la rossa, mentre sbavava sul vestito.

-Non lo so... --”- risposero in coro le amiche.

-Dai, andiamo!- la sportiva prese sottobraccio Doremi e la trascinò fuori dalla stanza...

Il rumore dei tacchi accompagnava le quattro ragazze mentre percorrevano il lungo corridoio di marmo.

Al rumore dei passi si aggiunse quello di alcune voci maschili...

-Devono essere arrivati gli ospiti!- azzardò Doremi, avvicinandosi alla porta.

-Già... e mi sembra di sentire che è in atto una discussione!- sussurrò Onpu, preoccupata.

Arrivata alla maniglia, la rossina indugiò un attimo prima di abbassarla.

**TLACK**


E si trovarono difronte il re dei maghi e altri tre uomini che sorridevano allegri tra di loro mentre i FLAT4 erano in piedi con un'aria arrabbiata.

-Ma cosa succede?!- domandò Aiko, notando l'espressione di Leon.

-Oh... Ai-chan... *_________*- il biondo non appena la vide si bloccò a sbavare.. era troppo bella!


-*__________*- gli altri tre non furono da meno...

-Che carine queste ragazze... chi sono?!- domandò uno dei tre uomini sconosciuti.

-Papà, loro sono le guardiane!- rispose Tooru, guardandolo male.

-Papà?!- sussurrò Onpu, aguzzando la vista verso il signore dai capelli castani scuri e corti.

-Come sei antipatico Tooru-kun...- si lagnò l'uomo.

-Allora Leon-kun... cosa volevi dirmi?- domandò un uomo dai capelli neri.

-Io...io...- ma il ragazzo era ancora in brodo di giuggiole...

-Come? O_O-

-Lo lasci perdere, piuttosto cosa ci fate qui?!- chiese Fujio, rivolgendosi ad un signore con gli occhiali e i capelli rossi.

-Siamo venuti a trovarvi... non sei contento di vedere tuo padre, Fujio-kun?-

-P-p-p-p-p-padre?!- balbettò Hazuki, rossissima.

-Mah... --”- sospirò il mago, guardando la sua ragazza.

-Beh, poi dovremmo raccontarvi molte cose... ^^- sussurrò l'uomo dai capelli neri, che dovrebbe essere stato il padre di Leon.


Fine Decimo Capitolo

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Capitolo 10
*** Your Decision ***


Capitolo X

Your Decision

-Papà avanti, sputa il rospo!- urlò energico Leon, avvicinandosi al genitore con fare minaccioso.

-Ma che fretta c'è?! ^^” Avanti, non essere così serio...- il signor Sokuryoku diede una sonora pacca sulla schiena del figlio, facendolo sbilanciare in avanti e quasi cadere.

-Sokuryoku-sama... buonaseraaaa!- Kumiko era entrata nella stanza con il solito fare a gatta morta e stava sorridendo al padre del suo fidanzato.

-Oh, Kumiko-chan... che carina che sei!-

-La ringrazio... sa, è stata veramente geniale l'idea di farmi venire qua al palazzo da Leon-kun... mi sento quasi sposata con lui... abbiamo un tale feeling!-

-Davvero?! Che bello...- il padre del biondo sorrise allegro alla ragazza e fece l'occhiolino al figlio, che lo guardò torvo e si diresse verso Aiko.

-Ai-chan, vorrei presentarti mio padre!- le sussurrò in un orecchio.

-E perché dovresti, scusa?- le domandò nervosa e arrabbiata.

-Perché... cioè... lui... io...- balbettò per cinque minuti buoni, venendo ignorato dalla mora alla seconda parola.

-Papà, insomma! Cosa ci fate qui?- stavolta fu Tooru a parlare, ma invano.

-Tu... tu... sei Onpu-chan! Oddio che bello conoscerti!- il signor Kounna corse verso la violetta, prendendole le mani e gongolando felice.

-Esatto... ^^”-

-PAPA'!!!- urlò il figlio, vedendolo in un atteggiamento così imbarazzante.

-Sono un tuo grande fan, potresti farmi un autografo?!- dal nulla spuntarono un cartoncino ed un pennarello.

-C-certo... ^^” cosa ci devo scrivere?- domandò la pop-star, sempre più perplessa.

-“A Koichi Kounna con affetto, Onpu-chan Segawa”- le dettò con il sorriso a trentadue denti sulle labbra.

La ragazza fece il suo autografo lentamente... era ormai un bel po' che non ne faceva uno e sentì una fitta di nostalgia che passò inosservata a tutti tranne che a Tooru che si rabbuiò di riflesso.

-Che ne direste se andassimo a tavola?- la Regina si rivolse a tutti, che acconsentirono immediatamente.

Il banchetto era servito su una tavola imbandita, adornata di fiori colorati e candele accese e fluttuanti nell'aria. Il cibo era molto raffinato, sembrava quasi luccicante e le coppe dorate brillavano intensamente...

-Wooow!- sussurrarono le guardiane, meravigliate di tanto splendore.

-Coraggio, sedetevi...- Rei, apparso dal nulla, spinse lievemente Aiko per invitarla a sedersi. Lei sorrise e avanzò verso quella tavola meravigliosa.

“Tsé... figurati se quello non faceva il cascamorto!” pensò Leon, camminando frettolosamente verso un posto a casaccio.

-Leon-kun, non correre... dobbiamo stare vicini noi...- indovinate chi era?! Kumiko come al solito rincarava la dose di incazzatura del biondo, con la sua voce alta e irritante.

-Giusto... siete una coppia così carina e perfet... **TUM**- un rumore interruppe il padre di Leon. Ad Aiko era caduta la sedia...

-S-scusatemi...- sussurrò grattandosi la nuca, imbarazzata.

-*_____________________* Come ti chiami?- il padre di Leon come un fulmine arrivò dalla Senoo, spaventandola quasi.

-Aiko... Senoo...- rispose perplessa.

-Io sono Takeshi Sokuryoku, piacere di conoscerti!- e le tese la mano, che venne stretta dopo un po' di incertezza.

-Sei un'amica di mio figlio?-

-Beh...- stava per rispondere quando si intromise Kumiko invidiosa delle attenzioni e del fascino che la guardiana dell'acqua esercitava sui Sokuryoku.

-Signore, perché non si siede accanto a me?- Per la prima volta la bionda aveva fatto qualcosa di buono. Non sapeva se si potesse definire amica di Leon, visto tutto quello che era successo...

-Oh, certo! Ai-chan, perché non vieni a sederti davanti a me?!- domandò gioioso il padre di Leon. -V-va bene...- sussurrò lei incerta e preoccupata.

Intanto Fujio aveva preso coraggio e aveva presentato Hazuki al padre. -Papà, lei è la mia... ragazza... Hazuki Fujiwara...- aveva detto, facendo arrossire la castana. -E così lei è la famosa Hadzuki-chan di cui mi parli sempre... piacere, io sono Sekio Kashikoi...- l'uomo allungò la mano destra verso la figlia del regista e sorrise...

-Sono onoratissima di conoscerla...- Hazuki strinse energicamente la mano del signor Kashikoi, tanto era emozionata e imbarazzata.

-Ho saputo che ti piace suonare il violino! Veramente un bellissimo hobby... che ne diresti dopo di allietarmi con qualcosa?!- propose.

-C-c-certo... se le f-fa piacere...- balbettò, sempre più agitata Hazuki, tremando leggermente...

Il tocco delicato sulla spalla da parte del suo ragazzo la calmò all'istante... conoscere il genitore di Fujio non doveva essere causa di stress, ma anzi di piacere.

-Sediamoci qua...- il signor Kashikoi indicò alla coppia due posti liberi e i due non si fecero attendere molto; il castano aiutò la violinista a sedersi e aspettò che il padre si fosse accomodato.

-Ottima scelta...- bisbigliò il mago al figlio, un po' sornione.

-Grazie, papà!- e si scambiarono un dolce sorriso che fece emozionare la dolce Hazuki.

-Papà, ti ricordi di Doremi-chan?- Akatsuki si avvicinò al padre portandosi dietro la rossa, contenta di poter rivedere il re.

-Oh, certo! Cara, come stai?- il sovrano aveva un'espressione serena e distesa, proprio come si ricordava la ragazza.

-Benissimo sire... lei come sta?- domandò cortese.

-Con questi Daark in giro c'è scompiglio nel regno, ma tutto sommato non mi posso lamentare...- rispose il padre di Akatsuki, mettendo una mano sulla spalla di quest'ultimo e dirigendosi verso il bacchetto in cui gli era stato riservato il posto di capo tavola.

Dopo aver preso posto, alzò il calice verso il cielo e urlò: -Alle guardiane!-

Tutti nella sala brindarono con lui e bevvero nei loro bicchieri...

La cena ebbe inizio e tra le chiacchiere dei convitati quasi ci si dimenticò della visita dei quattro maghi...

-Onpu-chan, mangia questi manicaretti! Sono buonissimi!- il signor Kounna aveva riempito il piatto della pop-star con qualunque cibo si trovasse sulla tavola.

-Ma io...-

-Sei giovane, devi crescere!- la riprese subito, sorridendo.

-Papà, non la sforzare!- gridò Tooru, guardando male il genitore.

Qualche posto più in là Hazuki stava amabilmente parlando con i due Kashikoi... erano i meno confusionari della tavolata, però si stavano comunque divertendo.

-Lei è un consigliere reale? Non l'avevo mai visto a palazzo, o con il re...-

-E' normale, io agisco nell'ombra!- e scoppiò a ridere.

-Così potresti sembrare un agente segreto!- si intromise Fujio, sorridendo.

-Beh, è molto importante il lavoro che fa... Fujio-kun non mene avevi mai parlato...-

-Non ce n'è stata mai l'occasione!- si difese subito il mago, impaurito dal fatto che la sua ragazza potesse essersela presa.

-E dimmi Hazuki-chan, cosa vorresti fare da grande?-

-La violinista... è una mia grande passione a cui non voglio rinunciare...- lo disse con determinazione e coraggio, facendo emozionare il suo ragazzo che la guardò dolcemente... il signor Kashikoi pensò: “E' perfetta per lui...”

-Sokuryoku-sama, le piace il pollo al curry?! Ne vuole un po'?- Kumiko intratteneva il più possibile suo “suocero”, facendo scoppiare un'emicrania fastidiosissima ad Aiko che escogitava un piano efficace per sparire.

-Kumiko-chan, vuoi stare zitta cinque minuti?- le chiese un'altra persona esasperata: Leon.

**STONK** un pugno arrivò dritto sulla testa bionda del mago.

-Ti sembra questo il modo di rivolgersi alla tua fidanzata?!- lo rimproverò il padre.

-Ma chi la vuole?!- rispose a tono lui, sempre più arrabbiato.

-Tu non hai obiettato!-

-Ma non è vero!- i due cominciarono a guardarsi in cagnesco e a ringhiare... sembravano due cani che si litigavano un osso.

La mora che li aveva davanti non poté fare a meno di ridere, infatti dopo aver cercato vanamente di trattenersi, scoppiò in una risata armoniosa e solare.

“Che carina!” Leon si imbambolò e divenne rosso, cosa che non sfuggì al genitore... forse Kumiko non era adatta al figlio, forse quell'umana l'aveva conquistato e imporgli la bionda sarebbe stato controproducente... infondo anche lei era una “strega”, perciò il problema non persisteva...

**TIN TIN TIN**

Il re si era alzato in piedi, e battendo una posata sul bicchiere aveva richiamato l'attenzione su di sé e facendo tacere la confusione generale che si era creata.

-Bene, scusate l'interruzione... ma visto che presto Akatsuki-kun verrà incoronato re avremmo bisogno di lui nel palazzo a partire da domani!-

-COSA?- urlarono i FLAT4 e le Ojamajo...

-Beh, sì... e avremmo bisogno di Fujio-kun, Leon-kun e Tooru-kun... quindi domani tornerete con lui!-

-Papà ma cosa dici? Come possiamo tornare ora a casa?!-

-Scusami Akatsuki-kun, però non possiamo fare altrimenti!I Daark stanno creando confusione e stare a contatto con le guardiane accrescerebbe il rischio di farvi male, e non possiamo correre questo pericolo.- rispose il signor Kashikoi guardando il principe negli occhi.

-Vecchio, sta scherzando?- urlò Leon al padre, prendendolo per il bavero e ringhiandogli a pochi centimetri dal volto.

-Calmo... purtroppo è tutto vero!- Leon strinse i pugni e come rassegnato lo lasciò andare, senza però smettere di fissarlo negli occhi.

-Ma come potete venire qui tutti tranquilli e dire ciò? Siete dei pazzi!- stavolta ad agitarsi fu Tooru, in preda ad una rabbia che a fatica controllava.

-Tooru-kun, non vorremmo ma non possiamo fare altro!-

-Sì invece, potreste non obbligarci a tornare a casa!- anche Fujio parlò, senza troppo auto-controllo, stupendo la sua ragazza che lo guardò dolcemente.

Akatsuki si bloccò di scatto e cominciò a pensare... non poteva abbandonare Doremi e gli altri non potevano lasciare le Ojamajo... era troppo per tutti loro abbandonare quelle quattro ragazze che li avevano segnati profondamente.

-Io... io... non diventerò principe... RINUNCIO AL TRONO!- urlò il rosso, prima di scappare via. Il re si stupì molto della decisione del figlio e stava per inseguirlo se non fosse che Doremi si era precipitata dietro il principe.

-Akatsuki-kun!!- lo chiamò la ragazza, vedendolo sempre più lontano. Non ebbe risposta e la sua sagoma continuava a farsi sempre più piccola, inghiottita dalle tenebre della notte.

-AKATSUKI-KUN!!!- urlò con tutto il fiato in gola che aveva e con le lacrime agli occhi... stava correndo a rotta di collo per il prato del castello, non riusciva a vedere quasi nulla, se non la bella sagoma del suo principe ferma, immobile...

-A-akats...- ma non finì la frase poiché cadde a terra, inciampando in un sasso. Il ragazzo corse verso Doremi e la trovò a terra che si asciugava le lacrime.

-Oh... Doremi-chan, stai bene?- le chiese, allungando una mano per aiutarla a rialzarsi.

-Sì, sì... piuttosto, cosa ti è saltato in mente?- lo rimproverò, stringendo la mano e rialzandosi lentamente.

-Non voglio andarmene!-

-Ma non puoi lasciare il tuo regno!-

-Troveranno qualcuno più adatto di me!-

-Tu sei il più adatto!!!- e lo abbracciò, ricominciando a piangere.

Intanto nel castello...

-Io non ci torno a casa!- continuava a ripetere Tooru, passeggiando nervoso per la stanza.

-Ma Tooru-kun, ormai è deciso!- il padre continuava a rispondergli così, innervosendo di più il figlio.

-Giusto, ormai siamo abituati a stare qui! Poi dobbiamo aiutare le guardiane...- esclamò Leon, osservando il padre, che non pareva troppo convinto.

Fujio intanto parlottava con Hazuki, sembravano molto seri e tristi...

-Non voglio lasciarti...- le ripeteva dolcemente.

-Lo so, però se non puoi fare altro...- gli occhi di Hadzuki-chan si riempirono di lacrime amare e tristi... non poteva pensare all'idea di abbandonare il suo Fujio, l'unico che fosse riuscita a fargli dimenticare Yada...

-Io mi opporrò, con la forza se necessario...-

Onpu se ne stava seduta su una sedia, un po' shockata e triste, ma soprattutto arrabbiata! Non potevano portarle via Tooru-kun, non ne avevano il diritto!

Serrò i pugni e chiuse gli occhi... doveva controllarsi... non aveva pensato al fatto che fosse pericoloso per i FLAT4 stare con loro, potevano farsi male... si sentiva egoista e sciocca. Rilassò le mani e sospirò... forse dovevano andarsene.

Aiko scrutava intensamente il cielo stellato... Leon se ne sarebbe andato, forse per sempre... doveva parlargli assolutamente, prima che fosse troppo tardi.

-Leon-kun!- si avvicinò al biondo e lo chiamò dolcemente; per un attimo il ragazzo si sentì al settimo cielo...

-Sì?- sussurrò guardandola negli occhi.

-Mi dispiace per ciò che è successo...- si inchinò -Torniamo amici come prima!- propose sorridendo.

-Ok...- si sorrisero a vicenda e si strinsero la mano per suggellare la pace fatta.

-Senti io...- ma il biondo non finì la frase poiché Akatsuki rientrò con a seguito Doremi.

-Torniamo a casa!- esclamò convinto, guardando suo padre dritto negli occhi.

-Ma...- provò a dire Fujio.

-E' un ordine!- urlò, prima di schioccare le dita e far sparire se stesso e i suoi tre amici.

I padri si guardarono confusi, poi salutarono le fanciulle e sparirono...

Le ragazze si guardarono e sospirarono; quella notte non sarebbero riuscite a chiudere occhio.

Fine Decimo Capitolo


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Capitolo 11
*** Leaving You, Loving You ***


Capitolo XI

Leaving You, Loving You


Quella notte era stata insonne per le ojamajo, dopo quella serata strana e spiacevole le ragazze si erano rintanate nelle proprie stanze in silenzio... non sapevano cosa dire, sapevano solo che dal giorno dopo in poi la vita in palazzo non sarebbe stata più la stessa... Doremi aveva sentito chiaramente dei singhiozzi strozzati da parte di Hazuki che era quella che più di tutte l'aveva presa male.

D'altro canto non è che lei si sentisse meglio, provava un forte senso di vuoto interiore e aveva voglia di affogare il viso nel cuscino e piangere un mare di lacrime, ma sapeva bene che infondo era stata lei a convincere Akatsuki ad accettare e non poteva lasciarsi andare a queste debolezze; si raggomitolò tra le coperte e cercò di addormentarsi, inutilmente.


Onpu osservava la luna riflessa nello specchio della camera che condivideva con Aiko... era una luna piuttosto bella quella notte, tonda e luminosa. Sentiva la sua campagna di stanza sospirare e rigirarsi nel letto come tormentata da cosa o da qualcuno... ma non spostò mai gli occhi violacei sull'amica, rimase immobile a fissare quel riflesso così affascinante che illuminava la stanza. Aveva voglia di cantare una sua canzone, di sfogare tutta la sua tristezza e rabbia ballando, ma una strana forza la inchiodava a letto, con il corpo ben coperto dalle lenzuola morbide e profumate; invocò il sonno più volte ma nulla, gli occhi continuavano a rimanere sbarrati e i muscoli erano troppo tesi.


La mattina sembrò non arrivare mai, ma finalmente qualche raggio di luce riuscì a penetrare dalle alte finestre e ad illuminare i volti stravolti delle quattro ragazze; la prima ad alzarsi fu Aiko che decise di andare a fare colazione, non aveva certo fame ma non poteva rimanere a digiuno per Leon, si disse... ma anche cercando di auto-convincersi così il nodo alla bocca dello stomaco non si scioglieva.

Bevve a fatica una tazza di thé e non appena venne il turno dei biscotti sentì la nausea salirle e abbandonò l'idea di riempirsi la pancia.

La seconda a comparire fu Hazuki, aveva gli occhi rossi e le guance rigate da lacrime dolorose. Aiko non poté far altro che abbracciarla dolcemente e farla sfogare sulla sua spalla amica, nonostante sapesse che un dolore così forte non sarebbe passato solo così.

-Vedrai, li rivedremo presto...- sussurrò la mora mettendo del caffè nella tazza dell'amica e porgendogliela delicatamente. La violinista annuì e prese tra le mani la bevanda sorseggiandola con delicatezza e sorridendo lievemente alla sportiva che la ricambiò con un sorriso solare e pieno d'affetto... in tutti quei mesi ormai loro quattro erano come sorelle, non avevano più un passato e il loro futuro sarebbe stato tutte insieme...


-'giorno...- infine arrivarono Onpu e Doremi, anche la loro cera era piuttosto brutta.

-Buongiorno...- risposero le due amiche già presenti nella sala.

La violetta e la rossina si avvicinarono al tavolo e di malavoglia fecero una colazione leggera, nemmeno loro avevano fame.


-Buongiornoooo!- urlarono i maestri non tanto turbati da ciò che era successo poche ore prima, ma impressionati dalle quattro zombie che si trovarono davanti.

-Non credo siate in grado di allenarvi... oggi riposatevi e domani magari possiamo fare qualche esercizio in più...-

-Ok...- fu la risposta cadaverica delle quattro che non avevano voglia nemmeno di guardare i propri sensei.


Finalmente il sonno accolse Hazuki; era pomeriggio inoltrato, il sole riscaldava tutto il palazzo e la ragazza seduta sulla poltrona preferita di Fujio stava fissando il vuoto e cercava di catturare il calore che quel posto emanava... per un attimo inebriata dall'odore del suo ragazzo che vagava ancora nell'aria, o che probabilmente immaginava, si sentì tra le sue braccia e riuscì ad addormentarsi.

Anche le altre riuscirono a dormire, non era stato per nessuna un sonno tranquillo ma un po' di energie le avevano recuperate e il giorno sarebbero state pronte per l'allenamento.


Ma proprio quando il palazzo era nel silenzio più assoluto, un rombo assordante spezzò il sonno delle quattro e un'esplosione fortissima fece crollare parte dell'edificio ferendo molte streghe.

Hazuki aprì gli occhi e si trovò davanti una cortina di fumo e polvere... quell'esplosione l'aveva svegliata di soprassalto e tremando come una foglia si nascose dietro la libreria e attese che il polverone si diradasse.

-Sento la paura e la tristezza...- una voce metallica parlò spaventando sempre di più Hazuki che ormai non riusciva nemmeno a muoversi.

-Soprattutto la paura... chissà se la guardiana nascosta dietro la libreria ci sfamerà...- una voce leggermente più bassa della precedente parlò con fare divertito.

Hazuki urlò dentro di sé il nome di Fujio, aveva tanta paura e si sentiva un topo in gabbia... intanto i passi pesanti dei due esseri misteriosi indicavano che stavano avanzando verso la ragazza; questa si accucciò a terra, si chiuse in sé tenendosi le ginocchia al petto e tremante cominciò a piangere... la paura, la tristezza, la sua debolezza fisica le impedirono qualunque movimento.

Gli esseri erano sempre più vicini, sentiva il gelo attanagliarle il cuore e con coraggio buttò uno sguardo verso di loro, rimanendo impietrita... una mano bianca e cadaverica le stava a pochi centimetri dalla faccia...


Intanto, qualche ora prima...


Fujio, Leon e Tooru non erano riusciti a parlare con l'amico che non appena arrivato, si era chiuso nelle sue stanze e si era rifiutato di uscire.

Nessuno quella notte era riuscito a chiudere occhio e la mattina erano tutti di pessimo umore; perfino Fujio aveva lo sguardo più duro e non osava guardare in faccia nessuno... Leon non era da meno però: scrutava il cielo azzurro e pulito immaginandosi Aiko che lo rimproverava o che rideva... sospirò sonoramente prima che nella stanza entrasse Kumiko a rompere le scatole...

-Cos'è quel sospiro innamorato?! Pensavi a me?- domandò sorniona, buttandosi al collo del ragazzo e ricevendo un secco “no” e una leggera spinta.

Tooru si buttò sulla sua sedia e cominciò a mangiare tutto ciò che aveva sotto tiro, in modo frettoloso e nervoso... la fame nervosa di una star, pensarono gli altri tre presenti sorridendo.

-Che avete da guardarmi così?- domandò il ragazzo, mordendo un pezzo di pane particolarmente stopposo.

Leon sorrise sempre di più, Kumiko andò in fibrillazione per questo e Fujio tornò ai suoi pensieri... anzi, al suo unico pensiero... Hadzuki-chan...


“Ho voglia di rivederla...” pensò mentre sfogliava un libro a casaccio. Lei era una ragazza così dolce e sensibile, se la immaginava che piangeva o che magari non mangiava... e questo gli faceva malissimo, non sopportava nemmeno che certi pensieri gli balenassero in testa...

-Devo andare da lei!- si alzò in piedi e fece per uscire quando Leon lo prese per un braccio e lo fermò.

-Non puoi... se tuo padre lo scoprisse... o peggio se Akatsuki-kun lo scoprisse...-

-Non importa... ho bisogno di stare con lei...- si strattonò dalla presa di Leon, ma venne bloccato dallo sguardo preoccupato di Majo Naka (per sapere chi è, vi rimando all'altra mia fan fic!^^ ndS).

-Fujio-kun, ti prego rimani qui!- gli sussurrò con gli occhi rivolti verso il basso.

Il ragazzo si sedette di nuovo sulla poltrona e con uno sguardo sempre più torvo cominciò a sfogliare le pagine di un libro che prima era a terra.


-Leon-kun ora che non abbiamo più quell'impiastro di Aiko tra le scatole che ne dici di cominciare a fare il fidanzato?-

-Come l'hai chiamata? Non vali nemmeno un capello della mia Aiko!- urlò il biondo in risposta, sempre più nervoso.

-Guarda che l'unica donna che è tua sono io! Lei nemmeno ti vuole!- e detto ciò Kumiko scappò nelle stanze che le erano state date.

-Stupida...- sussurrò il fidanzato, cominciando ad arrovellarsi sulle sue parole.


Fujio era quasi sul punto di addormentarsi, quando vide l'immagine di Hazuki in lacrime che lo invocava a gran voce... percepiva il suo dolore e la sua forte paura.

-E' IN PERICOLO!!!!- urlò alzandosi e correndo verso il portone; venne però bloccato da Leon e da Tooru che lo presero per le braccia e lo buttarono a terra.

-Calmo... magari stavi solo sognando...- gli disse Toru, trattenendolo al suolo anche se si dimenava vigorosamente e con un'insolita forza.

-Non era un sogno... l'ho vista... piangeva e mi chiamava!- con un colpo di gomito riuscì a togliersi la star di dosso, ma Leon era un osso più duro.

-Ascolta, starà benissimo... ti sei fatto condizionare troppo da questa storia...- ma le parole del biondo non fecero altro che far aumentare il movimento pazzo del castano che riuscì a liberarsi dalla presa.

-Fujio-kun... no!- lo richiamò il padre.

-Papà... ma lei è in pericolo! Lo so!- cercò di spiegarsi, ricevendo solo uno sguardo duro e fermo.

-Mi dispiace, ma non posso lasciarti andare... ordini del re.-


-NON TOCCARMIII!- urlò Hazuki, ritraendosi sempre di più nel suo angolo.

-Allevierò tutte le tue pene...- ma prima che la mano riuscì ad arrivare alla ragazza una fiamma fece incendiare la manica della veste e subito Daark ritrasse il braccio.

-Lasciala stare!!- urlarono tre ragazze agguerrite con lo sguardo determinato.

-Le altre tre guardiane! Interessante...- il più lontano da Hazuki si incamminò verso le ragazze che indietreggiarono leggermente, ma senza far trapelare paura o altro.

-Tu sei la guardiana della terra, no? Mi sembri molto triste, se vuoi posso allietare le tue pene... scommetto che stai soffrendo per il tuo ragazzo, sicuramente è lontano da te e hai paura di perderlo...-

A quelle parole Hazuki si sentì pervadere da una sensazione di benessere... era vero che Fujio era lontano fisicamente, ma i loro cuori erano sempre accanto e nulla potrebbe averli allontanati. Si alzò in piedi, si asciugò le lacrime e con determinazione chiamò a sé tutta la forza del suo elemento; il pavimento tremò e si aprì una crepa che fece apparire delle liane verdi e robuste... queste si attorcigliarono alle gambe del nemico fino a imprigionare tutto il corpo.

L'altro Daark tentò di intervenire, ma l'attacco di Aiko e Onpu lo bloccarono.

-Dove credi di andare?!- anche Doremi si gettò all'attacco del nemico e anche se non riuscì a scalfirlo, gli fece almeno perdere tempo.


Intanto le liane di Hazuki si stringevano al corpo di Daark sempre con più forza, dimenarsi non serviva a niente, anzi la morsa aumentava...

-Ma...come...?- domandò il nemico sempre più stretto; la sua magia doveva essere molto più forte.

-Questa è la forza dell'amore...- gli rispose tranquilla lei, sorridendo. E proprio quel sorriso fece sì che tutto il corpo di Daark IV si illuminasse e che dopo qualche istante ne rimanesse solo un bimbo in fasce che rideva.


-Maledizione!- sussurrò Daark III, guardando impotente la scena.

Onpu tentò di colpirlo, e in effetti rimase ferito ad un braccio anche se questo non impedì di scappare e dimettersi in salvo dalle guardiane.


-Hadzuki-chan, tutto ok?- Doremi corse dalla sua amica e l'abbracciò preoccupata.

-Sì, sto benissimo...- rispose sorridendo lei e ricambiando l'abbraccio.

-Questo lo dovremmo portare al sensei...- Aiko prese in braccio il bimbo e lo mostrò a Hazuki che subito lo coccolò dolcemente.

-Certo che quest'attacco era davvero improvviso!- esclamò Onpu, osservando le crepe, le pareti distrutte e le macerie.

-Hanno sentito i nostri stati d'animo e non si sono potuti trattenere... secondo me attaccheranno di nuovo! Ma anche stavolta troveranno pane per i loro denti!- esclamò Aiko, contenta.

-Certo! Hadzuki-chan, sei stata incredibile...- Onpu la guardò ridente e le diede una leggera pacca sulla spalla.

-Non ho fatto nulla di che!- rispose lei, imbarazzata.

-Ragazze state bene?- i sensei arrivarono volando e si avvicinarono preoccupati alle ragazze.

-Tutto ok... ma voi cosa stavate facendo?!- domandò scocciata Aiko.

-Eravamo rimasti bloccati nelle macerie, e prima che potessimo fare altro abbiamo dovuto aiutare delle streghe gravemente ferite.- si giustificò Rei, impaurito dallo sguardo minaccioso di Aiko.

-Guardate!- Doremi mostrò loro il bimbo che era in braccio ad Hadzuki-chan e sorrise non appena vide le facce felici dei maestri.

-Ottimo lavoro!- esclamarono in coro.


-Ragazzi, ragazzi!- il padre di Leon entrò di corsa nella sala dove c'erano il figlio, Kumiko, Tooru e Fujio.

-Sì papà?- domandò incerto il biondo.

-Le guardiane sono state attaccate da due Daark! Ma...- prima che potesse finire Fujio urlò un disperato “Ve l'avevo detto”, disperato dal fatto che la sua ragazza potesse essersi fatta male.

-Ma...- riprese il signor Sokuryoku -... è andato tutto bene! Le ragazze sono riuscite a ferire un Daark e a imprigionarne un altro!!!-

-COSA?-

-E Aiko non si è fatta male?- chiese cattiva Kumiko, venendo zittita da uno sguardo del mago biondo.

-Stanno tutte bene! E' stata Hadzuki-chan a farcela! Dicono sia stata grandiosa!-

“E brava la mia Hadzuki-chan...” Fujio sorrise dolcemente pensando alla sua piccola che aveva combattuto e che si era fatta onore... era proprio in gamba.


-Papà, non è che possiamo invitarle a cena, per congratularci?- propose Leon, sorridendo.

-Figliolo, non essere scemo (fosse facile, vero Leon?! NdS)... ok, lo so che è impossibile che tu non lo sia, però il pericolo non è passato!-

-Lo so... però...-

-Niente però...-

-Ok...-

-Che credi, anche a me farebbe piacere rivedere Ai-chan, però devo resistere!-

-Non è la stessa cosa!!!-


Tooru osservò il teatrino Sokuryoku e non riusciva a non pensare a quanto fossero scemi quei due, Fujio invece stava pensando alla sua bella ragazza che da sola era riuscita a sconfiggere uno di quei cosi... era così fiero di lei...


-Ragazzi, ho sentito la notizia!- dal nulla spuntò Akatsuki sorridendo.

-Principe, finalmente ti fai vedere!- esclamò Leon.

-Scusate ma dovevo riflettere...-

-Non riesco a metterti il broncio...- il biondo si fiondò sull'amico e lo abbracciò goliardicamente.

“Ma sì!” pensò Tooru, unendosi all'abbraccio dei due.

-Fujio-cchi?!- chiesero il biondo e il blu.

-Preferisco abbracciare le ragazze io e non chiamatemi in quel modo odioso!-

I tre rimasero shockati per l'uscita dell'amico e scoppiarono a ridere allegri... la depressione per la sera prima sembrava passata... almeno, sembrava...


Al palazzo reale delle streghe con pochi colpi di bacchetta tutto era stato risistemato, le ragazze erano un po' più allegre e anche Hadzuki-chan sembrava rilassata: sapeva di essere nei pensieri della persona che amava, per un attimo l'aveva sentito e questo le bastava... almeno per il momento.

-Doremi-chan, ma con Akatsuki-kun cosa è successo?- domandò Aiko, mentre mangiavano a cena.

-Beh... l'ho semplicemente convinto a fare la cosa giusta!- rispose generica.

-L'hai convinto con l'aiuto delle labbra calienti?!- domandò Onpu, ridacchiandosela.

Il volto della ragazza si dipinse di tremila tonalità diverse di rosso e urlò: -NO, NON PENSATE SEMPRE MALE!!!!-

Le tre amiche scoppiarono a ridere e le sussurrarono che era una sciocca.

-Uffa...- sbuffò la rossina, ricominciando a mangiare.


Fine Undicesimo Capitolo

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Capitolo 12
*** I Wanna See Ya ***


Capitolo XII

I Wanna See Ya


-Leon-kun, per favore guardami!-

-...- il biondo ruotò gli occhi verso la ragazza che gli aveva parlato... non la trovava minimamente interessante, voleva che sparisse e che al suo posto comparisse una bella moretta di sua conoscenza, ma sapeva che non poteva, perciò annoiato le chiese cosa volesse.

-Certo che potresti provare ad essere più gentile... comunque mi chiedevo se non avessi voglia di fare una passeggiata...- Kumiko lo guardò dritto negli occhi e attese che il biondo dicesse qualcosa, ma questo non faceva altro che sospirare e stare in silenzio... "Devo agire!" pensò, alzandosi dal divano in cui era seduta e uscendo frettolosamente.

-Leon-kun, ma che ha Kumiko?- domandò perplesso Tooru, vedendo la ragazza uscire in quel modo.

-E che ne so... chi la capisce è bravo! Comunque se se ne va è meglio, no?-

-Sì, sì...- rispose l'amico, mettendosi accanto a Leon nel posto in cui prima c'era la bionda.

-Ti vedo strano...- commentò Leon, osservando il profilo del ballerino.

-Potrei dire lo stesso di te!- rispose Tooru sorridendo.

-Comunque quello che sta peggio sembra Fujio... spero che possa capire i motivi di Akatsuki...-

-Ma perché, tu li hai capiti?- chiese stupito il blu, grattandosi il mento.

-No, ma visto che Fujio è più acuto di me credo che ci arriverà prima! ^___^-

-Non cambierai mai!- il giovane Kounna scoppiò in una bella risata cristallina, seguito a ruota dall'amico d'infanzia... era tanto che non ridevano di gusto...


-Di cosa ridete voi due?- Akatsuki entrò nella stanza e vide i due ridacchiare allegri.

-Ricordavamo i vecchi tempi.. ti ricordi quando Leon-kun si mise le bacchette nel naso e faceva tutti i versi strani? Che scemo!- inventò Tooru, cominciando a ridere.

-Hey!- lo riprese Leon, offeso per lo 'scemo'  appena ricevuto °ahahah, che cretino! X''D ndS°

-Sì, mi ricordo perfettamente... quando è successo? L'anno scorso mi pare...- e anche Akatsuki cominciò a ridere, mentre il povero biondino non faceva altro che diventare più scarlatto in volto.

-No, macché... parliamo di 6/7 mesi fa...- e giù altre risate da parte dei due...

-Ma perché siete così cattivi? ç___ç- piagnucolò lo sportivo.

-Non siamo cattivi, è tutta colpa tua!- lo rimbeccò Akatsuki, con le lacrime agli occhi tanto aveva riso.

-E va bene, continuate pure a prendermi in giro, tanto alla fine me la pagherete! La metto in conto questa...- dal nulla spuntarono un bloc notes ed un lapis giallo... il biondo li riprese e cominciò a scrivere qualcosa con la sua calligrafia storta e disordinata.

-Ma ci capirà?- si domandò Tooru, provando a leggere quei segni distorti.

-Certo!- rispose, chiudendo il blocchetto e mettendoselo in tasca.

Poi si alzò dal divanetto e con cipiglio superiore se ne andò dal salotto, lasciando interdetti i suoi amici.


"Quei due non cambieranno mai... almeno Akatsuki-kun è più tranquillo anche se manca poco meno di una settimana all'incoronazione... ma poi, sarà giusto incoronarlo così prematuramente? Che bisogno c'è visto che il re è in salute?" si chiese il biondo, camminando lentamente su per le scale del castello e guardando fuori dalle finestre grandi e luminose.

"Che bel cielo intenso..." pensò fermandosi e sorridendo.


"Che bel cielo intenso..." anche Aiko stava osservando il manto stellato di quella notte. Erano ormai cinque giorni che i FLAT4 erano andati e sapere che Kumiko era lì con Leon le faceva salire la pressione a tremila e una strana rabbia mista ad ansia le stava attanagliando il cuore e la mente, spesso credeva di impazzire.

-Ai-chan, non vieni a dormire?- ad interrompere il turbinio di emozioni della moretta fu Onpu, vedendo che l'amica non si muoveva di una virgola già da dieci minuti.

-Oh, sì... hai ragione!- si voltò verso la violetta, le sorrise e si sedette sul letto, cercando il pigiama sotto al cuscino morbido e scoprì non esserci.


-Ma dove cavolo è?!- si chiese, controllando meglio.

-L'hai portato a lavare stamani e dovresti andarlo a riprendere, non credi?- le fece notare la pop-star, ridendosela sotto i baffi.

Aiko la guardò male e senza proferir parola uscì dalla stanza per recarsi nella lavanderia.

"Accidenti a me! Devo riprendermi, altrimenti come faremo altrimenti con Daark?!" si disse, camminando lentamente e assaporando l'aria fresca e piacevole.

-... e quindi vorrei tornare qui!- sentì dire, entrando nella sala. Si trovò la regina e Kumiko cheparlavano e la bonda con fare da vittima stava provando a convincere la sovrana ad accettarla a Palazzo.

-Beh, non vedo nulla in contrario, anzi...- le rispose, sorridendole.

-Grazie...-

"Cosa ci fa qui?" si domandò la mora, nascondendosi dietro alla colonna della porta.

-Ma come mai questa decisione?-

-Sa regina, tra me e Leon-kun non sta andando tanto bene e credo che sia giusto prendere una pausa...- sussurrò a malincuore e appoggiando una mano sul petto con aria sofferente.

-Oh, mi dispiace... vai pure nella camera che usavi prima!-

-Grazie mille...-

Aiko si sentì improvvisamente leggera e come se camminasse tre metri da terra tornò in camera per non farsi vedere e senza nemmeno cambiarsi si butò nel letto ancora vestita e con un bel sorriso sulle labbra rosee.

-Ma il pigiama?- le domandò Onpu, guardando l'amica.

-Non mi serve!- rispose, chidendo gli occhi e stringendo il cusicno tra le braccia.

-O-ok... 'notte!-

-Anche a te...-


-Onpu-chan, Ai-chan! Alzatevi, è tardi!- Doremi entrò nella stanza e trovò le due profondamente addormentate; Aiko aveva un bel sorriso stampato in faccia, mentre Onpu era tutta rannicchiata nelle coperte, solo con un ciuffo violetto di capelli che usciva da quel groviglio di seta e piumone.

-Altri... cinque minuti...- biascicò quest'ultima, scoprendo la testa.

Aiko invece aprì gli occhi blu e con un bel sorriso diede il buongiorno all'amica dai capelli magenta.

-Buongionro a te... sei di buon umore stamani?-

-Non particolarmente... ho una fame!- disse alzandosi e massaggiandosi la pancia.

Doremi la guardò un po' preplessa , chiamò una seconda volta Onpu e se ne andò, lasciando la mora a cambiarsi.


-Konnichiwaaa!- urlò Aiko entrando nella sala da pranzo e vedendo tutti i sensei a tavola, più Doremi-chan e Hadzuki-chan.

-Konnichiwa!- risposero tutti, guardandola. Rispetto agli altri giorni era allegra e sorridente, per giunta aveva salutato così cordialmente, fatto più unico che raro.

-Oggi di buon umore?- domandò Rei, guardando la ragazza.

-Non particolarmente...- rispose solo, prendendo posto e guardando famelicamente la sua ciotola di riso.

-Buongiorno!- dalle scale scese anche una bionda che, per quanto ne sapessero gli altri, si doveva trovare nel castello del Re.

-Co-co-cosa ci fai qui?- domandò preoccupata Doremi, guardando subito Aiko che tranquillamente sorseggiava il suo brodo di pesce.

-Sapete, con Leon le cose non stavano andando bene perciò ho deciso di lasciarlo in pace per un po'...- con gli occhi lucidi e la bocca lievemente tremante raccontò la sua storia... tutti parvero crederle, tranne due persone che la guardarono con occhi sospettosi e poco tranquilli.

-Ai-chan, perdonami se sono stata cattiva con te, ma ero solo gelosa del rapporto di amicizia che ti lega a Leon-kun...- le disse, prendendole una mano tra le sua e chinando la testa in segno di scusa.

Per tutta risposta la mora si limitò a sorridere, un po' perché non riusciva a credere che Leon fosse finalmente libero e un po' perché Kumiko era stata così carina nei suoi confronti...

-Bene, perché dopo colazione non andiamo a fare una bella passeggiata? Dalle voci che sono arrivate al castello vi state dando tanto da fare, perciò se vi rilassate un pochino male non vi può fare!- propose la bionda, mettendosi seduta.

Dopo un brusio generale, tutti parvero accettare di buon grado tranne Onpu e Rei, contrariati.

-Ma perché no, scusa?- domandò Hadzuki-chan all'amica.

-Perché anche se abbiamo sconfitto due Daark, non possiamo certo dormire sugli allori! Vi siete dimenticati che mentre noi stiamo qui, ci sono maghi e streghe che vengono  catturati, usati e talvolta uccisi da quei due folli?!-

Tutti tacquero, la ragazza aveva ragione! Non potevano far nulla se non allenarsi e attendere...

-Dai, Onpu-chan non possiamo almeno divertirci per qualche ora?!- chiese Kumiko con il suo sguardo a gatta morta.

-Ha ragione Onpu-sama, non possiamo certo pensare a noi stessi!- continuò Rei, alzandosi e uscendo dalla stanza -Aiko-sama, tra dieci minuti al lago e non ammetto no!- ordinò, prima di scomparire nel nulla.

La mora fissò accigliata la porta da cui era uscito il sensei e sospirò... anche oggi niente riposo.


-Potevi essere più gentile!- Aiko e Rei se ne stavano in riva al lago, seduti con i piedi a mollo e le mani ad accarezzare il pelo del'acqua...

-Quella ragazza non mi piace per niente!-

-Non mi sembra poi tanto male...- sussurrò in risposta lei, giocherellando con delle gocce d'acqua.

-Sei un'ipocrita...- esclamò lui, fissandola. Si voltò di scatto e lo guardò con occhi fiammeggianti.

-Ipocrita... io?!- scandì quell' "io" in modo molto pesante, come a voler sottolineare il fatto che fosse impossibile.

-Esatto! Finché era la ragazza di Leon la odiavi, e ora invece sembra sia la tua nuova migliore amica!- quelle parole fecero breccia nel cuore di Aiko... si stava comportando come una sciocca solo per un ragazzo... un doppiogiochista per giunta! Le aveva mentito più di una volta, sia in passato che adesso... non si può instaurare un vero rapporto con lui...

"Rapporto..." si ripeté nella mente, diventando scarlatta e abbassando la testa...

-Ora non offenderti e cominciamo gli allenamenti sul serio...- il sensei le accarezzò la testa, un po' troppo dura, e le sorrise...

Dopo un attimo di indecisione, Aiko si lasciò coccolare appoggiando la testa sulla spalla amica.

Un leggero flash, invisibile di giorno, immortalò quel momento... un ghigno quasi satanico si illuminò tra i cespugli... il piano stava per cominciare...


-Voglio tornare dalle Ojamajo!- si lamentò Leon, battendo i piedi di fronte al padre.

-Ma smettila di fare il bambino e calmati! Sai che è impossibile... piuttosto, hai visto Kumiko?-

-No, è da ieri sera che è scomparsa... oh, meglio così!-

-Non essere cattivo... stavo pensando di farvi sciogliere il fidanzamento, tu mi sembri troppo sacrificato con lei...- rivelò il padre, sorridendo dell'espressione gioiosa del figlio: aveva gli occhi azzurri e limpidi illuminati di una luce intensa e bellissima... era la speranza!

-Dici sul serio?- si avvicinò alla faccia del padre e lo abbracciò.

-Stai calmo... devo discuterne con la madre...- rispose l'uomo, soffocato quasi da quella dimostrazione calorosa di affetto e gratitudine.

-Voglio vedere Ai-chan!- disse poi, sciogliendo la presa e sorridendo.

-Non puoi chiedermi l'impossibile, lo sai...- ripeté, uscendo dalla stanza.

"Voglio rivederti... magari in questi cinque giorni sarai combiata come non mai!" pensò, buttandosi di peso sul divano e lasciandosi sfuggire un sorriso innamorato.


-Sono distrutta! ç____ç- si lamentò Doremi, sedendosi sul divanetto.

-A chi lo dici!- sussurrò Hazuki, stiracchiandosi.

-Io mi sono divertita!- esclamò Onpu; Aiko ancora non era tornata, avevano visto Rei ciondolare per il castello, ma dell'amica nemmeno l'ombra...

-Ragazze, avete mica visto Ai-chan?- domandò Kumiko, spuntando dalle camere.

-No, non è ancora rientrata, credo! Perché?-

-Oh, nulla... avevo voglia di parlare con lei!- e senza aggiungere altro si dileguò verso il giardino.


-Rei-sama! Rei-sama!- la bionda chiamò a gran voce il sensei, facendolo voltare finalmente al secondo richiamo.

-Oh, sei tu!- si voltò deluso verso Kumiko e attese che arrivasse di fianco a lei.

-Senti, ho notato gli sguardi che lanci ad Aiko, non è che sei innamorato di lei?- chiese schiettamente, facendo impallidire il ragazzo.

-Ma cosa dici?! E se anche fosse non lo direi a te!- rispose, voltandosi nuovamente e lasciando la ragazza indietro.

-No, aspetta! E' chiaro come il sole che sei cotto, come lo è che Leon-kun e Ai-chan lo siano l'uno dell'altra! Perciò, cosa ne pensi di far dividere quei due una volta per tutte?!-

-Ma tu sei matta!- rispose lui indignato.

-Pensaci un po' su! Se accetterai vedrai che piano ti proporrò!- sussurrò scappando via.

"Ho fatto bene a non fidarmi!"

-Rei sensei!- la voce di Aiko si propagò per tutto il corridoio, la mora stava arrivando a gran passo.

-Aiko-sama?!- domandò non capendo da che direzione stesse arrivando. Sentì solo un paio di braccia morbide e sicure abbracciarlo da dietro.

Il cuore del povero maestro cominciò a battere furiosamente...

-Sensei, mi sto rendendo conto di una cosa: sto impazzendo dalla voglia di rivedere Leon, come posso fare?!- a quella domanda il ragazzo impallidì e sussurrò solo: -Non preoccuparti...- poi si liberò dalla presa delicatamente e fuggì via, lasciando la ragazza un po' sorpresa ma contenta dell'appoggio morale del suo amico/maestro.


-Fai pace con lui!- ripeté per la milionesima volta Tooru, seduto sul letto di Fujio.

Il castano socchiuse gli occhi e sospirò... -Non lo so... ha deciso tutto da solo!-

-Sì, ma può farlo! Ha potere...-

-Sì, ma noi siamo sempre stati alla pari! Doveva decidere solo dopo averci sentiti...-

-Lo sai perfettamente che conosce i nostri sentimenti e i nostri pensieri, ma probabilmente non poteva fare altro...- era forse la prima volta che cercava di far ragionare l'amico più acuto.

-Tooru-kun, grazie per il pensiero, ma per ora non me la sento di perdonarlo! Non doveva fare così... ha sbagliato!-

-E credi che ad Hazuki-chan avrebbe fatto piacere se tu ti fossi ferito in una battaglia in cui noi non abbiamo nessun diritto di entrare?- quella frase arrivò come uno schiaffo in pieno volto, forte, inaspettato e soprattutto che lascia il segno.

Il blu si alzò e lasciò l'amico a rimuginare... dire altro non sarebbe servito a molto, era superfluo persino rimanere lì...


-Akatsuki-kun, prova a parlargli!- Leon era diventato davvero isopportabile, pensò il principe... era già da un'ora che lo seguiva come fosse un cagnolino e continuava a ripetere la stessa frase.

I vari "Non rompere" o "Lo farò" non erano valsi a nulla... e nemmeno provare a scappare... continuava a stargli attaccato come la colla e non sentiva ragioni di alcun tipo.

-Ok, ok... devo andare ora?- domandò stanco di quella situazione.

-Sì!- esclamò lui, sorridendo.

-Certo che non demordi tu!- sussurrò il principe, togliendosi una ciocca rossa da davanti agli occhi.

-Forza, muoviti!- lo prese per un polso e con la solita delicatezza che lo contraddistingue lo trascinò verso la camera di Fujio.

-Ora bussa e fai pace con lui!- bisbigliò, correndo via e dando una sonora pacca sulla spalla del principe. Il dolore fu acuto, quel ragazzo non aveva il minimo tatto.


**TOC TOC**


Silenzio.


-Avanti!-


Silenzio.

Poi finalmente la mano forte e curata di Akatsuki fece scivolare in basso la maniglia d'ottone e con una leggera spinta aprì la porta...

-Ciao...- sussurrò il castano, vedendo il principe a metà tra la sua stanza e il corridoio...

-Ciao...- rispose il principe, fermo e impalato.

-Entra...- Fujio si alzò dalla sedia della scrivania e allungò una mano versò l'amico... il principe entrò nella stanza e strinse la mano cordialmente. Nessuna parola avrebbe pouto esprimere meglio quel gesto, così in silenzio si sorrisero e si abbracciarono con fare fraterno...

-Finalmente!- esclamarono i due FLAT4-paceri, ridacchiando.

-Abbraccio di gruppo! *-*- urlò Leon.

-NO!- risposero i tre, facendolo diventare piccolo piccolo.

In poco il castello si riempì di quelle risate dolci e belle che da tanto erano nascoste in quattro bauli nei cuori dei futuri capi del mondo dei maghi.


Intanto scese la sera e le Ojamajo si rilassavano con un bel bagno caldo e tonificante.

-Non mi fido della biondina!- sussurrò Onpu, bagnandosi la testa con l'acqua fredda.

-Onpu-chan, capisco che possa essere stata un po' troppo arrogante in passato, ma ora sembra più calma... anche con Ai-chan si è comportata benissimo!- le fece notare Doremi-chan, immergendosi nella vasca dove era a mollo già Aiko.

-Infatti...- diede manforte Hazuki, insaponandosi il corpo...

La mora le guardò, appoggiò la testa sulla vasca e chiuse gli occhi.


**TOC TOC**


-Avanti!- la porta si aprì di scatto, velocemente, lasciando Kumiko un po' interdetta... ma non appena vide chi era al varco sorrise malignamente e indicò una sedia. Attese che l'ospite si sedette e con un colpo di magia chiuse la porta. Sarebbe stato quasi del tutto buio, se non fosse stato per un candelabro in ottone con tre candele accese e già mezze consumate.

-Accetti?- domandò senza mezze misure la bionda, buttando uno sguardo verso il maestro.

-Sì... e ora dimmi il tuo piano!- disse un po' timoroso.

-Il mio piano è semplice ma efficace... giocheremo sulla gelosia...-

-Gelosia?- ripeté poco sicuro il ragazzo.

-Sì, Aiko è molto gelosa, lo fa notare molto! Mentre Leon accumula e si innervosisce e basta... non appena i FLAT4 saranno qua, e vedrai che accadrà presto, attueremo il nostro piano!-

-Da dove nasce questa sicurezza?!- chiese poco convinto.

-Dal fatto che sono così tanto innamorati che nulla li fermerà!-

-...- silenzio di Rei.

-Come dicevo il piano è semplice... non appena Leon sarà qui, tu cerca di stare vicino ad Aiko, ad accarezzarle le spalle, ad avere atteggiamenti dolci e teneri nei suoi confronti... il mio biondino ne risentirà e non appena se ne andrà per stare solo a riflettere io lo seguirò. Tu dovrai incitare Aiko a raggiungerlo e una volta giunta da me e lui vedrà che io lo sto baciando o che comunque lo sto riempiendo di attenzioni!-

-E poi?!- domandò curioso il sensei, sporgendosi verso la ragazza.

-Tu andrai a consolare Aiko e da lì vedrai che da cosa nasce cosa...-

-Ma ne sei sicura al 100% della riuscita?- domandò Rei.

-Certo! Quei due sono troppo sciocchi per pensare ad una macchinazione dietro! E non appena Leon vedrà che Aiko non lo degna di uno sguardo, si butterà tra le mie braccia!-

-Perché non invertiamo i ruoli? Cioè: tu userai atteggiamenti un po' troppo lascivi sul biondo, Aiko vi vedrà e io la consolerò... tu farai sì che Leon ci veda e così sarà tutto tuo...- propose il sensei, con un ghigno satanico dipinto sulla faccia.

-Bello! *-*-

-Bene!- allungò una mano per suggellare l'accordo, che fu stretta prontamente, e dopo si ritirò nella sua stanza tutto soddisfatto... nella mente aveva mille pensieri, ma uno solo era il più forte di tutti...


-Ragazzi! Dobbiamo riuscire a tornare da loro!- sussurrò Tooru, guardando il cielo scuro e venendo accarezzato dal vento.

-Già! Ma come?!- domandò Leon, guardando scettico l'amico.

-Hem...-

-Io un piano ce l'avrei!- si intromise Fujio, sorridendo.

Akatsuki lo guardò sorpreso e si sporse in avanti, per sentire meglio...

-Possiamo creare dei cloni che per almeno un giorno ci sostiuiscano!- esclamò, guardando il principe.

-Ma se ne accorgeranno subito!-

-Non è detto! Esiste una pozione magica che invece ci potrebbe aiutare, la sto già preparando... ^^- rispose contento, tirando fuori una scatoletta da sotto il letto.

-Ma guarda te il ragazzo!- esclamò Leon, spiando il contenuto della scatola di legno.

-Volevi scappare dalla tua bella?- domandò Tooru.

-Esatto!- rispose il castano, tirando fuori quattro boccette di colore diverso...

-L'avevo preparato anche per voi...- e ne diede una ciascuno.

-Sei incredibile!- Tooru osservò la sua boccetta, di colore blu elettrico... era stupefatto.

Akatsuki guardò la sua e sorrise dolcemente, pensando alla sua Doremi e al fatto che potesse finalmente rivederla.

-Dovete aspettare almeno altri due giorni, deve riposare...-

I tre lo guardarono dolcemente e Leon lo abbracciò, con le lacrime agli occhi.

-S-smettilaaaa!- gli urlò, inutilmente.

Altre risate generali e finalmente la quiete.


-Non hai voglia di agire?- domandò Onpu a Doremi, mentre si stava sistemando sul letto della rossina.

-In battaglia?- domandò, guardando negli occhi violacei l'idol.

-Sì! Ai-chan e Hadzuki-chan hanno già fatto del loro meglio, mentre a noi sono toccate le briciole...-

-Vedrai, prima o poi toccherà anche a noi!- esclamò ridacchiando Doremi.

-Speriamo...-

-Cosa?- domandò Aiko, entrando nella stanza, seguita da Hadzuki.

-Di vedere presto i FLAT4!- rispose per lei Doremi.

-Hm?!- sussurrò la castana, guardando l'amica dai capelli color magenta.

-Sì... cioè.. ^///^-

- -.-"- Aiko la guardò un òpo' male e si buttò a pesce sul letto di Hadzuki-chan.

Quella sera avrebbero dormito tutte e quattro nella stessa stanza; non avevano avuto più molto tempo per rilassarsi tutte insieme, perciò avevano chiesto un giorno di pausa e quella notte si sarebbero divertite con un piccolo pigiama party.


-Allora, allora! Facciamo un bel giochetto...- con un ghigno spaventoso Doremi tirò fuori un mazzo di carte e cominciò a scozzarle.

-Quale?- domandò curiosa Onpu, osservando il movimento ritmico delle mani e delle carte.

-Eheheh... chi pesca la carta rossa deve rispondere sinceramente ad una domanda anche molto personale... chi pesca la carta nera deve fare una penitenza!-

Le tre la guardarono... era un tipico giochino alla Doremi! Almeno si sarebbero divertite un bel po'...


-Certo che è strano! Ai-chan ha fatto una marea di penitenze ma non ha mai pescato la carta rossa!- notò Hazuki perplessa.

-Già!- risposero in coro le altre due...

Aiko guardò il mazzo... appoggiò la mano sulla carta e lentamente la fece scivolare verso sé, provocando un leggero fruscio.

Le ragazze si allungarono verso l'amica, osservando la carta come fosse ipnotica.

"Nonrossanonrossanonrossanonrossa!" pensò la moretta, girando la carta.

-ROSSA!- urlò Doremi, guardando il simbolo della carta.

-Bene, bene, bene...- sogghignarono le tre, guardando diabolicamente la sportiva che divenne piccol piccola, sotto quegli sguardi.

-A chi...- Doremi.

-Hai dato...- Hazuki.

-Il primo...- Onpu.

-Bacio?- in coro.

Aiko rimase sorpresa da quel modo assurdo di porre la domanda più scontata che esista... scoppiò a ridere, seguita dalle altre...

-Rispondi!- le ordinò Onpu, tornando seria.

-...-

-Senoo Ai-chan!-

-... io... sì... ecco...- balbettò.

-A-I-K-O!!!-

-... L-leon!- sussurrò piano piano, ma le ragazze capirono lo stesso e scoppiarono in una risata intensa e civettuola.

-Lo sapevo! Lo sapevo! Datemi i soldi della scommessa!!- urlò Onpu, puntando la mano verso il naso di Doremi.

-Avete scommesso?- chiese Aiko, sorpresa.

-Certo! Tu queste cose non ce le racconti...- rispose desolata Hadzuki-chan...

-E scommettete su queste cose?! -.-"- continuò a domandare.

-^^"-

-Non cambierete maiiii!- gridò buttandosi sulle tre e ridendo gioiosamente.


Fine Dodicesimo Capitolo

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Capitolo 13
*** Hidden Secrets ***


Capitolo XIII

Hidden Secrets

Quei due giorni parvero non passare più, aspettare che la pozione fosse pronta sembrava lo sforzo più enorme che avessero fatto.
D'altra parte in questo modo si sarebbero schiariti le idee e avrebbero potuto escogitare un piano per fuggire... Akatsuki era ormai deciso, anche solo per una notte, anche solo per vederla pochi minuti... lontana...
-Bene, allora non appena le copie si formeranno noi dobbiamo bere questa pozione...- Fujio estrasse quattro boccette più piccole e le distribuì, sorridendo dell'espressione che Leon assunse nel vedere il liquido verdognolo nel contenitore.
-E a cosa servirebbe...?- domandò quest ultimo, agitando il miscuglio.
-A trasformarci in insetti volanti così da avere la possibilità di scappare. L'effetto dura poco più di dieci minuti, ce la dovremmo fare!-
Il biondo non sembrava convinto, continuava a guardare la sostanza e il suo amico... sperava scherzasse.
-Non guardarmi così... o quella o niente!- si limitò a dire, segnando sull'agenda tascabile qualche dato rilevante al piano accordato.
-Meglio niente...-
-... e quindi nemmeno Ai-chan!- esclamò convinto Tooru, facendo sgranare gli occhi del biondo.
-Uffa...- sbuffò, mettendosi le mani in tasca.
-Bene, allora abbiamo deciso come partire... dopo dieci minuti dobbiamo trovarci perlomeno vicino a terra, il più riparato possibile e quando l'effetto finirà non dovremo fiatare perché se ci sentono sarà un problema...- si fermò, guardando i suoi tre amici: Akatsuki stava guardando fuori dalla finestra, Leon si rigirava tra le mani quella boccetta e Tooru gli sorrideva, allegro come al solito.
-Poi?- domandò il rosso, puntando gli occhi sull'amico.
-Poi... poi... cominciamo a correre... evitiamo di usare la magia, almeno nei territori presso il castello e una volta giunti a buon punto possiamo ricreare gli skate board magici e da lì sarà una volata. Dobbiamo partire poco dopo il tramonto, mi raccomando voglio puntualità.- gli occhi arancioni si puntarono sul biondo che lo riguardò come se non conoscesse la parola "ritardo"...
-Domande?- chiese, segnando i nuovi sviluppi.
-Io, io!- Tooru alzò la mano come alle elementari e attese un cenno dell'amico per poter parlare.
-Come facciamo a tornare dentro al castello?-
-Ve lo avrei spiegato dopo, comunque ho preparato un'altra pozione...- sorrise intrigante e tirò fuori una bottiglia con del liquido rosa.
-Cos'è?- domandò Akatsuki, un po' preoccupato.
-Pozione che rende invisibili... purtroppo non avevo abbastanza ingredienti per rifare la pozione che trasforma in insetti, perciò dobbiamo arrangiarci...-
-Questa mi ispira di più, perché non la usiamo anche per l'andata?- Leon si alzò e contemplò da vicino quella boccetta completamente piena. Sembrava buona.
-No! Questa basta a malapena per tornare, perciò non pensarci nemmeno... poi non si beve, si cosparge...-
-Oh... e bravo il nostro piccolo chimico!- Leon lo prese sottobraccio e lo strinse più forte che poteva, strozzandolo quasi.
-Baka, il piccolo chimico ci serve ancora!- Tooru si gettò a pesce sui due e li fece cadere a terra...
Non si sa come ma nessuna boccetta si ruppe e Akatsuki li sgridò caldamente.
-Guarda che il primo che se ne è voluto andare sei tu!- gli fece notare il biondo, rimettendosi in ordine.
Si guardarono in cagnesco e dopo scoppiarono a ridere... la loro amicizia era tornata quella di una volta, quelle risate erano vere.


-... sonno...-
-YAAAAAWN! °Sarebbe uno sbadiglio! ndS°-
-Doremi-chan, la mano davanti alla bocca...- la riprese subito Aiko che era riuscita a vedere una panoramica della cavità orale dell'amica.
-...scusa...- sussurrò, appoggiando la testa sul tavolo.
-Come si dice? Ah, sì: la sera leoni e la mattina... meglio non continuare!- Tetsuo entrò nella stanza e vide i visi sconvolti dal sonno delle ragazze, facendolo sorridere.
-Io sto benissimo!- esclamò Hazuki, pulendosi gli occhiali con un fazzoletto.
-Per forza: ti sei addormentata subito!- urlarono le amiche, irritate.
-Eheh... ^^-
-Vi ho sentite sghignazzare tutta la notte!- Rei si stiracchiò, guardando di sottecchi Aiko.
-Mi dispiace se abbiamo infastidito...- si sbrigò a dire la mora, sinceramente dispiaciuta.
-Oh, non dormivo per altri motivi. Tranquilla...-
Si sorrisero e Kumiko, appena entrata, sogghignò diabolica.
"Certo che questo ragazzo ci sa fare!" pensò, sedendosi di fianco alla guardiana dell'acqua che la salutò dolcemente.
-Bene, che ne direste di un giro?!- domandò Kiyota, mettendo le mani dietro alla nuca e inclinandosi indietro con la schiena.
-Perché?- chiese subito Doremi, prima di azzannare un toast imburrato.
-Non volete trovare quei due Daark rimanenti?- chiese con un bel sorriso dipinto sul volto.
Le quattro si illuminarono in volto e per poco non saltarono in collo al sensei... avevano capito l'importanza delle loro decisioni allora!
-Grande!- urlò Aiko, battendo il cinque col suo sensei. Si scambiarono uno sguardo: allegro e leggero da parte di lei e misterioso da parte di lui. Una risatina sommessa fu nascosta agli occhi di tutti.
Un fremito nell'aria fece impensierire la pop-star...

-Ti fidi troppo di lei, a mio avviso...- Onpu aveva preso a braccetto l'amica e in disparte aveva cominciato a parlarle. La cosa era troppo seria.
-E tu ti fidi troppo poco...- le sussurrò, irritata.
-Non ti riconosco!- sibilò, lasciandole il braccio arrabbiata e abbandonandola indietro, con un diavolo per capello.
-Onpu-chan!- la chiamò inutilmente. -Onpu-chan!- ripeté piano, abbassando lo sguardo.
Era da un po' che camminavano, Kumiko non aveva fatto altro che stare appiccicata alla mora, facendo preoccupare sempre di più la pop-star.
-Io non capisco perché!- si stava dicendo, quest ultima.
-Cosa?- chiese Hazuki, vedendo le due amiche con uno sguardo piuttosto scuro.
-Perché Ai-chan si fa fregare da quella... quella biondina?!- sussurrò con collera crescente.
-Stai tranquilla, si sistemerà tutto! Anche io comincio a credere che abbia qualcosa in mente... certe volte ha lo sguardo sadico... fa paura!- gli occhiali della ragazza si appannarono e la voce le si alzò di almeno un'ottava. Chi faceva paura era lei...
-Finalmente qualcuna che mi crede! Credo stia architettando qualcosa...-
-Non credo sia il caso di intromettersi. Rei-sama se ne sta occupando...-
-Sicura?-
-Sì...-
Si scambiarono uno sguardo limpido e pieno di affetto... non volevano che Aiko soffrisse, però anche la viola sapeva che c'era la possibilità di aggravare il tutto.
-Ma dove stiamo andando?- domandò Doremi, guardando il suo sensei.
-Là!- le indicò una montagna... era alta, enorme e... lontanissima!
-Ma... ma...- boccheggiò la rossa, rimanendo a bocca aperta.
-Camminare fa bene!- si affrettò a dire Kiyota, guardando la mascella della ragazza in caduta libera.
-Avanti Doremi-chan non esagerare!- Aiko le diede una pacca sulla spalla, facendola quasi cadere e facendola riprendere. Gli occhi dell'amica erano pieni di lacrime, mentre la mora non poté fare a meno di sorridere dell'espressione buffa che aveva davanti agli occhi. E l'ilarità scoppiò in maniera generale, allargandosi come una macchia d'olio. A smorzare l'atmosfera c'era sempre lei, Doremi-chan.
-Bene, ora basta indugiare. Vedrete che non ci vorrà tantissimo... ^^- esclamò Rei, sorridendo timidamente alla rossa.


-Domani sera... domani sera!- impazienza, il peggior difetto per un ragazzo. Anche per un mago, sì! A camminare avanti e indietro nella sala era Akatsuki, le mani dietro la schiena con le dita intrecciate e lo sguardo basso... ripeteva le solite due parole, come fossero le uniche che conoscesse.
-Poi sono io quello esagerato...- esclamò indignato Leon.
-No, già... tu non sei esagerato... certo che no! Come mai lo abbiamo pensato!?- la voce di Tooru uscì così ironica che il biondo non riuscì a dire nulla, limitandosi a sbuffare e a guardarlo come fosse la cosa più cattiva e spregevole che avesse mai visto °"Poi sono io quello esagerato", eh Leon-kun?!  ndS -Lasciami in pace strega sadica! ndL -Bene, Aiko ti innamorerai di Rei-sama! ndS -Ok, basta che paghi il compenso che mi devi! ndA -AI-CHAAAAAAN! NOOOOOOOOOOOOOO! ndL -E dai, che scherzo! ndA+S -ç____ç ndL°...
-Ma ti senti?- gli chiese sinceramente preoccupato, Fujio.
-Certo!- esclamò convinto e contento.
-Sarà...- sussurrarono gli altri due, scettici.
-Akatsuki-kun, vuoi calmarti?- domandò poi il castano, avvicinandosi all'amico e appoggiandogli una mano sulla spalla per rincuorarlo.
-Non ci riesco... anche se lei mi ha convinto ho paura che non voglia vedermi!-
"Ecco perché eri preoccupato, amico mio!" -Stai tranquillo... certe domande non te le devi nemmeno porre, non ha senso.-
-Infatti... l'unico che dovrebbe essere preoccupato è Leon-kun... avranno fatto pure pace, però sono talmente strani quei due... soprattutto questo qua!- inervenne Tooru, facendo ridere i due amici.
-Hey! Che credete, la conquisterò prima o poi...- urlò arrabbiato, imbronciandosi.
-Leon-kun... ripeti cosa hai detto!- sussurrò civettuolo Tooru, guardandolo negli occhi.
-Cosa ho detto...? Che... beh... non ricordo molto bene...-
-Finalmente il nostro bambino è cresciuto e si è innamorato! ç____ç- il blu prese tra le sue mani una di Akatsuki e una di Fujio.
-Sììì!- esclamarono i due, cominciando a piangere come l'amico.
-MA LA VOLETE PIANTARE????- urlò scandalizzato e rosso in viso.
-Il nostro piccolo Leon...-
-Non ho cinque anni!-
-Mentalmente non ne sarei tanto sicuro!-
-Akatsuki-kun, ti ci metti anche tu ora?! ç____ç- piagnucolò, mettendosi le mani sulla faccia.
-Sei il solito esagerato!-
-Non sono esagerato! Capito? CAPITOOO?- gridò così forte che anche la guardia fuori dal castello lo sentì, preoccupato.
-Calma, calma... va bene, non sei esagerato... però ora cominciamo a prepararci mentalmente!- disse Akatsuki, passandosi una mano tra i capelli e tornando serio come al solito... solo a poche persone si era mostrato come era realmente e lo avevano accettato... perciò si sentì pienamente appagato dalla sua vita nonostante gli alti e bassi.
Si guardarono tra loro e tornarono seri, pensando alla notte dopo... alla fuga, alla possibile punizione se fossero stati scoperti e alle Ojamajo... soprattutto il loro pensiero volò a loro. Chissà se stavano bene! Chissà se pensavano a loro, ogni tanto...


-"Vedrete che non ci vorrà tantissimo!" Non è vero?- domandò ironica Doremi, sforzandosi di non cadere a terra per la stanchezza. Il suo sguardo carico di odio era rivolto a quel pazzo di Rei, capo della spedizione... questo infatti sentiva un certo brivido sulla nuca, e il sudore freddo cominciò a grondargli dalla fronte.
-Quanto ti lamenti Doremi-chan!- la punzecchiò Aiko, prendendola per un braccio e costringendola a correre... se la rossa era a secco di forze, non si poteva dire lo stesso della sportiva, pimpante come non mai.
-Ai-chan, vuoi farmi morire?- chiese in un soffio... le facevano male le gambe, i piedi, le spalle, la testa e lo stomaco... -Sono da buttare via! Come farò a combattere?!-
-Doremi-chan, vedrai che riuscirai a cavartela, sei in gamba...- la rincuorò l'amica di Osaka.
-Allora lasciami...-
-No, aspetta! Devo farti vedere una cosa...- Doremi si lasciò trascinare da Aiko che non pareva molto curante di questo dettaglio. -Guarda!- arrivarono in cima ad un colle e le indicò il panorama... l'amica alzò gli occhi e rimase incantata! Da lì si vedeva tutto: il mare, il castello della regina, i villaggetti, i laghi e perfino il castello del re... si fermò ad osservare quel palazzo, così imponente e lontano...
Sospirò profondamente e si lasciò sfuggire una lacrima... era lenta e calda, dolorosa al suo passaggio, ma quasi liberatoria... si strofinò la guancia bagnata e sorrise alle amiche che intanto le si erano strette intorno. Potevano andare...
-Non mi ero accorta che si potesse vedere.- sussurrò Aiko ad Hazuki, abbassando il capo tristemente.
-Credo che alla fine sia stato un bene... si sarà liberata...-

Onpu intanto camminava dietro a tutti e non poteva fare a meno di guardare Kumiko e provare tanta rabbia... eppure non era da lei perdere così la calma e la pacatezza! Quella ragazza però riusciva a spezzare ogni suo tentativo di controllo. Voleva strozzarla °come credo tutte coloro che leggono la fanfic! ^^ ndS°, anche se solitamente le sue rivali le gestiva bene.
"Ma non è una mia rivale... lo è di Ai-chan..." si disse, sorridendo. Ormai aveva instaurato un rapporto magico con le sue amiche, e con la sua compagna di stanza sentiva un legame quasi inscindibile. Sapeva che avrebbe sofferto la sua amica, a forza di stare con quella serpe. La sua preoccupazione aumentò quando la bionda si avvinghiò al braccio della Senoo! Era una brava attrice, ma non ce l'avrebbe fatta a ingannare lei che calcava le scene fin dalla più tenera età e sapeva riconoscere una farsa dal vero sentimento.
Come uno schiaffo le tornarono in mente le parole di Hazuki e si calmò all'istante, riponendo piena fiducia nel sensei di Aiko... era un bravo ragazzo...

"Fujio... chissà che starà combinando! Spero non si tormenti e che non si sia arrabbiato troppo con Akatsuki-kun... la loro amicizia è troppo forte per incrinarsi così!" pensò la ragazza con gli occhiali, fissandosi le scarpe da ginnastica, ottime per lunghe camminate. "Come vorrei sentirlo... però sono sicura che non mi deluderà mai perché è un bravo ragazzo con la testa sulle spalle e poi ci amiamo... il nostro è un sentimento unico, speciale e profondo. Lui è riuscito a sostituire Masaru-kun ed è colui che mi ha sempre regalato un sorriso sincero, onesto e innamorato. In lui ho sempre sentito un calore diverso... il suo odore è diverso dagli altri, la sua voce è unica, profonda e matura. Poi non spreca parole per gli altri, non parla mai a vanvera e cerca sempre di far stare in prima linea Akatsuki-kun, Leon-kun e Tooru-kun... adora i suoi amici e mi piace anche questo di lui... certo, ha anche le sue stranezze, ma con me è immensamente più dolce, più loquace, sempre attento ai miei bisogni e ogni giorno si mette in gara con se stesso per provarmi il suo sentimento. Avrei voglia di piangere, qui... davanti a tutti... ma sono sicura che provocherei solo disagio e dolore alle altre, perciò devo essere forte... per me, per lui e per chi mi sta vicino..." i pensieri della ragazza vorticavano veloci, profondamente, nella testa facendola commuovere e sorridere.
Aiko aveva notato il silenzio dell'amica e l'unica cosa che poté fare era quella di starle vicina e farle sentire il suo calore e la sua immensa amicizia... la adorava, come adorava tutte le sue amiche, perciò avrebbe fatto di tutto per loro...
-Ai-chan...- la dolce voce della castana chiamò l'attenzione della ragazza interpellata, facendola voltare.
-Dimmi Hadzuki-chan...- sussurrò, quasi in imbarazzo.
-Arigatou...-
-Douitashimashite...-
Si sorrisero dolcemente e continuarono a camminare come se nulla fosse accaduto: Hazuki con le mani giunte e dietro alla schiena, mentre Aiko le aveva giunte e dietro alla nuca. Si sentirono bambine, almeno per un attimo.
-Ai-chan, vieni qua che devo parlarti!- Kumiko spezzò quel momento che odorava di ricordo, di spensieratezza e di amicizia profonda.
-Sì?- chiese, rivolgendole un bel sorriso... voleva stare attenta, essere diffidente e magari allontanarla, ma non ci riusciva.
Cominciarono a parlare, seguite dall'occhio vigile e dall'orecchio teso di Rei e di Onpu... ma non riuscirono a capirci nulla! La voce acuta della strega bionda era come un soffio... un soffio che la idol non poteva controllare.


"Onpu-chan... se tutto andrà bene domani a quest ora sarò da te, anche solo per guardarti un'ultima volta, o magari per dirti che ti amo... e non come fan, il mio amore è ben più profondo. Ho avuto il piacere di parlare e di passare del tempo in tua compagnia, mi hai addirittura dato un bacio! Non puoi capire la felicità che il mio cuore ha accolto e conservato... se ancora ripenso a quel momento e alle tue labbra morbide, le guance mi diventano rosse e i miei occhi cominciano a cercarti, attraverso foto e poster rubati agli esseri umani..." Il letto caldo stava avvolgendo il giovane Kounna, perso nei suoi pensieri. Poteva sembrare un ragazzo solare, sempre allegro e un po' troppo superficiale, ma non era così! Onpu lo sapeva, e lui sapeva che lei aveva visto il suo vero io, aveva spezzato una corazza da divo che si era costruito con fatica e tanta stupidità. Ma lo avrebbero accettato più serio? Maturo? Non ne era convinto... poi non era una maschera nata dal nulla, lui era se stesso con i suoi amici, solo che evitava quei comportamenti pessimisti che avrebbe voluto esprimere tante volte.
-Non ti crucciare... noi ti vogliamo bene anche se non sei sempre allegro e sorridente... e non credere di essere un pessimista, sei solo più grande... tutti noi lo siamo e magari ognuno di noi ha paura di mostrarsi per ciò che è, ha paura di non piacere... ma non preoccuparti, noi siamo i FLAT4, no?-
Quelle parole lasciarono di stucco il blu. Le aveva davvero dette Leon? Eppure nella stanza c'erano solo loro due, e la voce era effettivamente quella dell'amico.
-Hai ragione... ma come hai fatto a capirlo?- chiese, mettendosi a sedere sul letto.
Lo fissò. Era nel futon, aveva un braccio scoperto ed era disteso supino; gli occhi erano chiusi ma era chiaro che non dormisse.
-Siamo amici, no?- esclamò con ovvietà.
-Come hai fatto ad allagare la tua stanza?-
-Mi sono dimenticato di aver aperto i rubinetti dell'acqua per farmi il bagno...- sussurrò imbarazzato. Tooru rise in maniera cristallina e si arrotolò nella coperta.
-Oyamasumi nasai... baka...- esclamò, chiudendo gli occhi verdi brillanti.
-Grazie... anche a te...-
-Oh, comunque credo che Ai-chan sia innamorata di te... stai tranquillo e cerca di dichiararti domani... sareste carini insieme!-
Il biondo non rispose, ma sentì un certo calore nelle guance e nel cuore... sperava che l'amico avesse ragione, ma la vedeva come una possibilità remota... troppo!


-Fatica inutile! E per giunta siamo tornati a notte fonda... di quei due cosi nemmeno l'ombra... una traccia, un segno... niente! Che rabbia!- lampi e tuoni brillavano negli occhi di Doremi, non avevano trovato nulla che li potesse aiutare riguardo quei mostri. Era arrabbiata, stanca e frustrata... voleva andare a letto, ma magari un bagno sarebbe stato più adeguato.
-Scusaci Doremi-sama!- esclamarono i quattro, inchinandosi più volte davanti alla figura della guardiana del fuoco.
Uno sguardo di ghiaccio rispose al posto delle parole, pietrificando i ragazzi che rimasero inchinati e con gli occhi sbarrati.
-Doremi-chan, calmati!- le disse perplessa Hazuki, cercando di farla ragionare.
-Uff...- sbuffò, mettendosi le mani sui fianchi ed entrando nel palazzo, ancora arrabbiata.
-Pensavamo fossero là...- sussurrò abbattuto Rei, calciando un sassolino.
-Non abbatterti! Domani è un altro giorno, no?- lo rincuorò la mora, sorridendogli. Si passò una mano tra i capelli e esclamò: -Ho proprio bisogno di un bel bagno! Buonanotte a tutti!- e come se fosse stata tutto il giorno ferma cominciò a correre per le scale...
-Andiamo anche noi... buonanotte!- anche Onpu e Hazuki si congedarono, lasciando Kumiko che gongolava felice.
-Tu non vai?- le domandò scocciato Kenji, guardandola male.
-Oh, hai ragione! Buon riposo...- sussurrò civettuola, entrando nel castello.
-Chi la capisce...- sentì dire da Kiyota.

-Doremi-chan non devi prendertela con loro... si sono basati su delle probabilità, era un posto perfetto per nascondersi...- Hadzuki aveva visto l'espressione dell'amica di infanzia e le era dispiaciuto che ci fosse rimasta così male... sapeva che voleva rivedere presto Akatsuki e salvare questo mondo... e la capiva perfettamente, però non poteva scaricare i suoi problemi agli altri, altrimenti non li avrebbe mai superati veramente.
-Lo so... però abbiamo faticato tantissimo per poi ritrovarci con un pugno di mosche in mano!-
-Ho la sensazione che domani sarà una bella giornata, perciò ora riposiamo e cerca di non pensare troppo, in questo caso non serve a niente... 'notte...-
-Tu hai sempre ragione, speriamo sia davvero una bella giornata! 'notte...- entrambe chiusero gli occhi e attesero Morfeo, il dio del sonno.


La notte passò velocemente e l'alba, solente, si presentò inondando il cielo scuro di luce prima rosea poi sempre più intensa... il carro di Apollo viaggiava veloce quella mattina. Lo sapeva bene Akatsuki, affacciato alla finestra di camera sua a contemplare quello spettacolo quotidiano eppure mai uguale.
Fissare il sole, rosso a quell'ora, era possibile e non infastidiva gli occhi... sapeva che tra poco avrebbe dovuto scostare lo sguardo, ma era incantato; non riusciva a fare altro che stare appoggiato al balcone con aria sognante e aspettare che il sole cominciasse il suo ciclo.
-Cosa fai alzato a quest ora?- una voce burbera ma allo stesso tempo dolce interruppe lo stato di contemplazione in cui era entrato il rosso.
-Padre... cosa ci fai qua?- chiese, voltandosi leggermente, quel tanto che bastava per vederlo di sfuggita.
-Avevo visto la porta semi-aperta e ho pensato che fossi uscito...- gli rispose semplicemente.
-Ero andato a fare un giro... notte insonne...-
-Capisco... tu vuoi diventare re?- domandò l'uomo, sedendosi sul letto del figlio.
-Certo... però non è presto?-
-Sì, lo è... ma i cittadini stanno criticando il mio operato per via dei nemici e credono che uno come te potrebbe fare meglio.-
-E tu lo credi possibile?-
-Assolutamente sì!-
-Io non credo proprio, sei un sovrano in gamba... questa storia non è colpa di nessuno, né tua né di nessun altro... vorrei che tu non abdicassi in mio favore.- non lo guardava negli occhi. Si limitava a parlare mentre veniva cullato da una leggera brezza fredda. Il sole si stava stagliando nel cielo, ormai era diventato un disco dorato, accecante per chiunque lo guardasse...
-Purtroppo è ciò che vogliono...- la frase era carica di tristezza, rabbia e frustrazione... non poté sfuggire al figlio, che si voltò del tutto e diede le spalle alla finestra; si guardarono negli occhi e in entrambi lessero della desolazione. Dire qualcosa, qualunque cosa, era inutile.
-Vai a letto...- gli sussurrò dopo qualche minuto di silenzio in cui entrambi erano immersi nei propri pensieri.
-Sì, hai ragione...- si fissarono un'altra volta, poi il re lasciò la stanza, richiudendosi la porta alle spalle.
Il principe si stese sul letto e chiuse gli occhi, sperando di svegliarsi di pomeriggio inoltrato.

Ma così non fu...

-Akatsuki-kun! Akatsuki-kun!!- si sentì dire, da una voce preoccupata e incredibilmente forte.
-... mmm... zitto Leon-kun...- si lamentò, rigirandosi nelle coperte e premendosi il cuscino sulle orecchie.
-No, svegliati!- replicò, scuotendolo energicamente per una spalla.
-CHE C'E'?- urlò irritato e alzandosi, vicino a sbattere la propria fronte con il mento dell'amico.
-Sono libero! ç____ç-
-Come?-
-Non sarà Kumiko-chan la mia compagna di vita! ç____ç- saltellava in mezzo alla stanza, piangendo dalla gioia.
-Wow!- sussurrò il rosso, grattandosi la testa.
-Puoi dirlo forte! Ma ti ho disturbato?- chiese preoccupato.
-Un po'...- rispose rimettendosi sdraiato e tirandosi le coperte sopra al naso. Voleva dormire un altro po'...
-Vabbè, recupererai! Non vedo l'ora di dirlo ad Ai-chan! *___*-
-Umph... lasciami dormire, non voglio sentire le tue cavolate da innamoratino...- chiuse gli occhi e attese di sentire la porta richiudersi. Sorrise felice per l'amico e dopo poco tornò nel mondo dei sogni, dove una ragazza dai capelli color magenta lo stava aspettando...

-Non la sposerò... non la sposerò... non la sposerò!- canticchiava allegrotto il biondo, mentre se ne tornava in camera di Tooru. Suo padre la mattina si era presentato con un contratto che sanciva la fine della sua unione con la strega. Lo rilesse più e più volte, cercando di capire se fosse una finta, una presa in giro... stava addirittura cercando la filigrana, venendo deriso dai suoi amici che gli fecero notare che in un documento non c'era la filigrana.

Entrò nella stanza e Tooru esordì con: -E io che vi avevo già visti con tanti pargoli... tutti biondi e appiccicosi...- sentendo l'amico cantare.
-Il suo biondo è più scialbo del mio!- esclamò, toccandosi il codino dorato.
-Non credo sia questo il punto!-
-E comunque non l'avei sposata comunque...-
-Lo so, lo so... come minimo Ai-chan ti avrebbe ucciso prima!-
-Perché?-
-Lasciamo stare, và... -.-" -
-L'ho baciata!- esclamò il biondo, sedendosi sul letto dell'amico.
-Kumiko-chan?- domandò preoccupatissimo il blu, girandosi verso di lui.
-No, baka! Ai-chan... e più di una volta!- sussurrò, diventando un peperone... perché lo aveva detto? Adesso Tooru l'avrebbe preso in giro fino alla morte.
-E Onpu-chan ha baciato me...- rispose tranquillo.
-Ma è la verità!-
-Anche la mia...-
Leon lo fissò e scoppiò a ridere... era più forte di lui, sentiva una strana voglia di ridere.
-Uhm?-
-Che due fusti che siamo!- esclamò.
Dapprima Tooru sbarrò gli occhi, poi seguendo l'esempio dell'amico scoppiò a ridere...


Al castello del re la giornata sembrò non passare mai, ma quando finalmente il disco solare ebbe finito il suo giro, i quattro maghi si ritrovarono nella stanza di Akatsuki e estrassero le boccette. La prima da utilizzare era quelle per le copie, così scossero velocemente il liquido e lo buttarono a terra, facendo apparire un fumo azzurrino. Dissipato questo, quattro perfette copie erano in piedi davanti ai loro "veri" che li guardavano stupefatti!
-Wow! Sei uguale!- esclamò eccitato Leon, girando intorno al suo doppio.
-Come sono bello!- si esaltò Tooru, con gli occhi lucidi.
-Ottimo lavoro... dai, ora via con la seconda pozione...- i quattro si scambiarono un'occhiata complice e aprirono contemporaneamente le fiale, sorseggiando poi la pozione verdognola.
-Bleah!- sussurrò Leon, schifato come non mai... i loro corpi mutarono velocemente, da graziosi ragazzi si trasformarono in vespe. Il tempo stringeva e non c'era tempo per contemplarsi... volarono fuori dalla finestra, sbattendo velocemente le ali e osservando il panorama dalla prospetiva di un esserino così piccolo... era tutto più grande e spaventoso...

Appena si avvicinarono alla terra sentirono il loro corpo cambiare aspetto, perciò con un ultimo sforzo si nascosero dietro ai cespugli, appena in tempo perché tornarono normali.
-State bene?- chiese Tooru sdraiato a terra, dopo essere stato spinto al suolo dalla mancanza di ali e dalla forza di gravità.
-Sì...- rispose Akatsuki, togliendosi delle foglie che si erano intrecciati ai suoi capelli rossi.
-Tutto ok... ma Leon-kun?- domandò Fujio, dopo essersi spolverato i pantaloni.
-Sono sotto Tooru-kun... sai che pesi?- esclamò, dimenandosi come un'anguilla.
-Scusa...- il blu si scanzò e aiutò il biondo ad alzarsi.
-Fate piano... e non c'è tempo per queste stupidaggini...- li rimproverò in un soffio Fujio, guardando intorno a loro se c'erano rischi di essere visti.
-Hai...- sussurrarono lo sportivo e il ballerino. Si appiattirono a terra e attesero istruzioni.
-Bene, cominciate a strisciare, qui la via è libera, però dovete fare attenzione!- il castano si nascose in mezzo ad un cespuglio e si accodò agli amici che strisciavano come serpenti sulla terra ricoperta di erba, sassi e foglie...
-Tutto questo per delle donne!- sussurrò Leon, facendo leva sui gomiti per vedere se fossero presenti guardie. Tutto era libero...
-Come siamo ridotti!- rispose Tooru, ridendo.
-Siamo al limitare del bosco... non dovrebbero esserci problemi se usiamo la magia...- azzardò incerto il biondo, guardando prima Akatsuki poi Fujio.
-Sì, siamo abbastanza lontani...- si alzò per primo Fujio, spolverandosi per l'ennesima volta i vestiti e guardandosi attorno. Era possibile evocare gli skate board perciò con un veloce movimento della mano e dei due ciuffi fece apparire il mezzo di trasporto.
Gli altri lo imitarono, partendo poi per una meta ben precisa... sarebbe stata davvero una volata, adesso.


-Stanno arrivando... lo sento!- Kumiko era piombata nella stanza del sensei di Aiko, facendolo impaurire.
-Chi?- domandò, mettendosi una mano sul petto.
-I FLAT4!- rispose illuminandosi.
Il ragazzo si fissò prima le scarpe poi tornò a guardare gli occhi castani della strega, brillanti di una luce particolare.
-Sei sicuro di voler attuare il piano?- domandò quest ultima, ricambiando l'occhiata.
-Certo!-

Doremi guardava Aiko negli occhi... sembrava volesse leggerle qualcosa di importante nella mente, voleva trapassare gli occhi blu notte della ragazza con i suoi rossi. Stava nascondendo un segreto e voleva riuscire a coglierlo.
Onpu e Hazuki roteavano gli occhi contemporaneamente da Doremi ad Aiko e vice versa, per paura do perdere anche solo un attimo di quella battaglia fatta di sguardi.
-Ok... ci sono!- urlò poi sicura, la rossa.
-E allora pesca!- la incitò la sportiva, mettendole le ultime due carte che aveva in mano, sotto al naso.
Con mano tremante strinse quella alla sua destra e quando sentì il freddo delle carte pungerle le dita capì: aveva fatto centro.
Platealmente la prese e la girò convinta dicendo: -Evviva, finalmente ho...- ma si interruppe nel vedere il Jolly disegnato ridere sadico.
-... perso!- finì la frase Aiko, prima di cominciare a rotolare a terra dalle risate °Omaggio a Dia-cchi e alle sue abitudini che mi ha attaccato! XD ndS°...
Anche Onpu cominciò a ridere, seguita da Hadzuki... Doremi intanto era diventata una statua di sale e si stava dissolvendo °omaggio a Tama-chan! X'D ndS° lentamente.

**TLICK**

La mora si fermò e perplessa cercò di capire cosa fosse stato quel rumore. Era stato leggero, però l'aveva sentito chiaramente. Anche le altre si fermarono, vista la serietà che aveva assunto l'amica.
-Che succede...?- domandò Hazuki sistemandosi meglio gli occhiali.
-C'è qualcuno...- sussurrò, gattonando alla finestra.
-Chi?- Doremi si avvicinò ad Onpu.
Aiko si alzò piano piano e si appiattì al muro, per spiare cosa stesse succedendo fuori... scostò la tenda bianca e riuscì a vedere delle ombre muoversi,  non sapeva in quanti fossero, ma si muovevano parecchio.
-Sono quattro/cinque persone...- sussurrò alle amiche.
Le osservò ancora e vide che erano immobili... poi qualcosa brillò e andò a colpire il vetro della camera, rompendolo... subito il vento birichino entrò nella stanza, facendo rabbrividire Aiko.
-Un sasso?- Hazuki notò una pietra a terra con i vetri accanto, e dopo qualche secondo captò una voce... il cuore le si allargò e dagli occhi cominciarono a sgorgare lacrime.
-Ma non è possibile...- sussurrò Onpu, mettendosi una mano davanti alla bocca.
-Ma non potreste stare più attenti?!- Aiko aveva spalancato la finestra e si era messa ad urlare.
-Se voi non foste sorde!- tuonò Leon, autore del lancio.
Si fissarono e si sorrisero dolcemente, ad entrambi erano mancate quelle battute che si lanciavano sempre, spesso troppo pungenti.
-Non credo che sarebbe saggio salire... perché non scendete voi?- domandò Akatsuki...
-Certo... ora riferisco... ragazze...?- la mora si voltò e non trovò nessuno nella stanza, la porta era aperta... sorrise e comunicò che stavano arrivando anche lei.
Non riusciva a non sorridere mentre scendeva le scale, le si leggeva tanto in faccia che era cotta di quel biondino poco cresciuto mentalmente °X'D ndS - -.-" ndL°...
Stava per uscire, li aveva a pochi metri e sarebbe stato tutto perfetto se non fosse per quella voce stridula che era abituata a sopportare... Kumiko era davanti a Leon e lo stava contemplando con ammirazione e amore... sentì un macigno piombarle addosso e si sarebbe voltata per fuggire se una scena così dolorosa quanto imprevista non le si fosse parata davanti: la biondina aveva praticamente rapito le labbra del mago con le sue, lo stava infatti baciando intensamente e lui pareva starci... era infatti immobile.
Rimase impalata alla porta con gli occhi spalancati e la bocca aperta... il suo cervello non riusciva a pensare, sentiva solo una parola rimbombarle nella mente: baka!
-... b... BAKAAAA!- urlò poi, voltandosi e fuggendo finalmente via. Non voleva piangere, non voleva farlo per quel traditore...
-Aiko-sama?- la chiamò il suo sensei, senza ricevere una risposta e vedendola correre con le mani sul viso.
-Ferma!- la rincorse, riuscendo a fermarla per una spalla. -Che succede?-
-Lei... lui... si sono baciati!!- gridò, asciugandosi la guancia bagnata.
-Come?- domandò confuso... fintamente confuso.
-Ah, sei un idiota... proprio come tutti gli uomini!- esclamò stizzita, incrociando le braccia al petto. Il cuore le batteva fortissimo.
-Hey! Non c'è bisogno di offendere...-
-Sì, scusa...- abbassò lo sguardo e ricominciò a piangere.

-Vedi, ora scommetto che la troverai da Rei-sama a farsi consolare...- la voce di Kumiko riempiva le orecchie del biondo, più irritato che mai. L'aveva scostata malamente, eppure gli trotterellava ancora intorno alle gambe. L'avrebbe volentieri schiacciata.
-... calmati ora...- sentì dire dal sensei; girato l'angolo infatti trovò i due vicini e Rei stava accarezzando la testa mora di Aiko e sorrideva dolcemente.
-Vedi, lui è innamorato...- eclamò in un soffio la bionda.
-Non doveva baciarla...- sussurrò Aiko, singhiozzando.
-E a te non dispiace molto, eh?!- disse arrabbiato il biondo.
Entrambi si voltarono e puntarono gli occhi su di lui, anzi loro.
-Baka!- Aiko era pur sempre Aiko.
-Cosa? Ma cosa dici?- era allibito.
-Baka!- ripeté convinta.
-Ma come ti permetti? Tu ti stai comportando...-
-Basta! Siete una coppia di stupidi!- urlò irritato Rei.
I tre lo guardarono a bocca aperta. Kumiko non riusciva proprio a capire che stesse combinando.
-Aiko-sama, lei ti voleva fregare e tu ti sei fatta infinocchiare come una stupida. Tu...- puntò il dito su Leon... -Tu non capirai mai il cuore di una ragazza...-
-Ma cosa dici?- domandò la bionda, arrabbiata.
-Figurati se voglio far soffrire la mia guardiana... il mio amore verso di lei è qualcosa di più simile ad amore fraterno... adoro prendere in giro le persone come te!- sorrise allegro e prima che la strega potesse dire qualcosa la prese per un braccio e la trascinò via... quei due rimasero a fissarsi per un po', imbarazzati come non mai...
-Vedi... io...- provò a dire la ragazza, grattandosi la nuca.
-Hem...- sussurrò lui, distogliendo lo sguardo da quella testolina.
-Io...-

Fine tredicesimo capitolo


E anche questo capitolo è finito! Sono un po' stronza, eh? Non odiatemi, ma sono fatta così! ^^" chissà cosa si diranno! XD
Allora, ora vi racconto un po' di affari miei... XD sono dubbiosa riguardo la fanfic... sono arrivata a questo punto e devo dire che mi sento soddisfatta! Tredici capitoli sono tanti per una come me, comunque credo che non supererà i quindici capitoli, compreso un extra che volevo mettere. Volevo farla un po' più lunga però quando comincio a scrivere le idee mi si allineano troppo bene e aggiungere altri particolari mi sembra superfluo... perciò traendo le somme questo è il penultimo capitolo! ç____ç nooooooooooooooooooo! T_______T che poi con la Dia-cchi avevo pure detto che la facevo più lunga, però visto come sono andate le cose credo che il prossimo debba essere quello finale... però ecco, sono perplessa. Ho già tutto in mente, però ho paura che mi verrà fuori un capitolo kilometrico (per i miei standard) e non mi piace l'idea di spezzarlo. Boh, qualcosa mi inventerò (spero)!

Altra cosa: visto che faccio apparire Leon come un mentecatto per il 90% delle volte che parla, agisce o semplicemente respira, per una volta l'ho fatto sembrare un ragazzo intelligente! ^^
-Sembrare? ndLeon
-Sì, la storia del rubinetto ti ha fatto subito tornare il baka di turno! ^____^ ndSamy
-Ma tu sei crudele! ç___ç ndL
-Sì! ^^ ndS

Poi... poi, poi... ci siamo! Lunedì ricomincia la scuola, l'inferno si abbatterà su di me, povera bimba costretta ad andare in codesto loco di terrore e distruzione... ç___ç BWAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! Per giunta sono in quinta, perciò credo che diventerò matta! Volevo pure cominciare una nuova fanfic sulle Ojamajo, una AU un po' particolare (veramente ne ho in mente due) e poi devo finire dei lavori già iniziati. Che barba! UFFA!

Ora passo ai ringraziamenti:
-Grazie alle mie supporters Alice e Diana che mi stanno sempre vicine e mi fanno tanti complimenti! Se non ci foste voi bisognerebbe inventarvi... ç____ç
-Grazie ad Alissyachan, Ale03 e TITTIVALECHAN91 per le recensioni, siete veramente gentilissime e dolcissime... mi fa davvero piacere leggere le vostre opinioni e sono contenta che vi piaccia la storia, ormai al termine... ç___ç Alissyachan, puoi aspettare il prossimo capitolo per strozzarla? Mi servirebbe giusto un altro paio di volte! ^^" Poi sarai libera di torturarla in tutti i modi! ^^
-Grazie a GinevraMalfoy90 (mia coetanea! ^o^) per aver messo la mia storia tra i preferiti e nuovamente TITTIVALECHAN91 per lo stesso motivo! ^^
-Grazie a tutti coloro che leggono la storia nell'ombra e devo dire che sono tanti (calcolate 466 visite, senza contare quelle del mio vecchio account che dovrebbe superare le 500). Sono davvero commossa...
Al prossimo capitolo, baci...
Bye, bye!

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Capitolo 14
*** Hands On Hands ***


Capitolo XIV:

Hands On Hands


Gli occhi blu di Aiko roteavano furiosamente da destra verso sinistra e in basso, senza mai superare una certa altezza... un'altezza dettata da due pietre turchesi incastonate in un viso angelico color avorio.

-Tu...?- la voce profonda di Leon imbarazzò ulteriormente la poverina che si trovò a pensare ad un buon modo per uscire da quella situazione. Ogni scusa le suonava patetica.

“Avanti Aiko!” si disse serrando i pugni e sollevando la testa in modo da poter guardare in faccia il suo interlocutore.

-Tu mi piaci. Forse...- disse semplicemente, alzando le spalle.

-Come?!- domandò con occhi sgranati lui.

-Sei sordo o stupido? Mi piaci... forse.- non sapeva perché, ma quel “forse” le dava una certa sicurezza, inutile al dire il vero; però ammettere di essere interessata a Leon era troppo per lei.

-Ma che modi sono...?- rimbeccò lui, aggrottando le sopracciglia dorate.

-Meglio di niente, no?-

-Potevi essere più carina...-

-Ma cosa pretendi?! Non posso cambiare i miei modi di fare per dichiararmi! Poi sei liberissimo di rifiutarmi, ma non ti permetto di prendermi in giro!-

-Io non ti stavo prendendo in giro... sei solo troppo brusca...- l'espressione di Leon si addolcì leggermente, le labbra si piegarono in un bel sorrisino e le braccia, che prima erano incrociate al petto, ora erano allungate verso Aiko, le mani strette sulle spalle esili e morbide.



Intanto Hazuki e Fujio stavano abbracciati, ben stretti l'uno all'altra con gli occhi fissi davanti a loro, ma con mille pensieri vorticanti nella testa, tutti rivolti alla persona che avevano di fianco.

Il silenzio regnava sovrano, perfino gli animali notturni sembravano non voler dar noia a quella coppia che emanava una strana energia calda e avvolgente.

-Hadzuki...- sussurrò il castano, puntando gli occhi sulla ragazza, infelice di aver spezzato quella naturale magia che erano stati capaci di produrre insieme.

-Sì?- lei alzò lo sguardo sorridendo timidamente e colpita dalla sensazione di benessere che l'incontro dei loro occhi aveva creato la fece tremare.

-Sai che probabilmente non avremo più la possibilità di vederci, se verremo scoperti?!-

-Sì, lo so... per questo dovremmo goderci questo momento.- esclamò lei, appoggiando la testa nell'incavo tra la spalla e il collo, stringendo un pugno sul petto del suo ragazzo... era triste e arrabbiata, ma non voleva ammetterlo e non voleva che lui sentisse questo sentimento che sgorgava inesorabile dal cuore.

-Hai ragione...- sentiva il cuore di lei battere velocemente e il pugno serrato sul suo petto, ma non disse nulla al riguardo, capendo che non ne voleva parlare.

-Come è andata in questi giorni?- domandò lei.

-Mah... una noia! Comunque grazie ai ragazzi ho fatto pace con Akatsuki-kun...- poi le raccontò le varie vicende che erano successe, Leon che ha fatto allagare la sua stanza, il piano per raggiungerle.

-Allora non è stata poi così noioso il soggiorno al castello...- commentò lei, ridendo dolcemente.

-Ma lo è in confronto a ciò che mi hanno riferito... mi hanno detto che sei stata bravissima!- esclamò lui fermandosi e stringendo di più a sé la sua ragazza.

-Oh, ma figurati...- sussurrò lei, leggermente imbarazzata.

-No, davvero... avevo paura per te, però devo dire che non ce n'era motivo!-

-Non è stato semplicissimo devo dire... però è stato proprio pensando a te che la situazione si è risolta...- si alzò sulle punte e avvolse il collo di Fujio con estrema fermezza e delicatezza... poi entrambi avvicinarono i propri visi fino a che le labbra non divennero un tutt'uno...

E fu di nuovo silenzio.


Onpu passeggiava nel bosco insieme a Tooru. Insieme forse era una parola grossa, visti i tre metri che li divideva, ma sembrava proprio che la ragazza fosse riluttante alla compagnia del blu.

-Onpu-chan... Onpu-chan... aspettami!- gli urlò notando che la ragazza stava accelerando il passo fino a scomparire, quasi, dalla vista del mago.

Ma la ragazza non si fermò. Aveva le lacrime agli occhi per la felicità però aveva anche tanta paura, paura per la vita di Tooru... paura dei suoi sentimenti, nonostante tutti i propositi che si era messa in testa, la chiarezza che aveva fatto in sé, non riusciva a stargli vicino.

-Maledizione!- imprecò lui, graffiandosi un braccio per via di un ramo basso; voleva rincorrere la idol, ma non aveva fatto i conti con le piante... e col fango a quanto pareva.

-Che schifo...- sussurrò sentendo le scarpe pesanti e sguiscianti visto che si era infilato in una pozza di melma.

Non appena fu fuori dal fango non si accorse della radice sporgente che lo fece sbilanciare in avanti e... finire in un altra pozza!

-BLEAH!!!- urlò, togliendosi dalla faccia lo sporco.

Onpu sentendo il chiasso fatto dal blu non poté fare a meno di tornare indietro, e attraverso i raggi lunari poté vedere una scena buffissima e pressoché irripetibile: Tooru aveva il viso pasticciato col fango e qualche foglia secca, i capelli flosci, le braccia graffiate e i vestiti sporchi di terra, per di più era inginocchiato a terra con il pugno che batteva dentro la pozza, come a volerla picchiare.

-Ma cosa hai combinato?!- domandò trattenendosi a stento dal ridere.

-O-O-O-Onpu-chan!!!- tutto rosso si alzò in piedi e cercò di nascondersi dietro un albero, bloccato dalla voce della ragazza.

-Fermo, tanto ormai...- e fece un passo verso di lui, ancora voltato, ma conscio di averla a pochi passi. Poi ne fece un altro, e un altro ancora...

Fino a quando...

Non scivolò anche lei nella pozzetta di fango, sporcandosi tutti i vestiti.

Lo splash che produsse la caduta fece voltare il mago che non tentò nemmeno di non scoppiare a ridere, poiché si piegò in due dalle risate.

-Ma cosa ridi?!- chiese lei, senza capire come avesse fatto a cadere lì dentro.

-Sei...troppo...buffa...- disse lui, tendendole una mano. Lei la afferrò e invece di far leva per alzarsi, fece forza per farlo rovinosamente cadere di nuovo nella melma.

-Hey!- gridò sporco più di prima.

-Così impari a ridere!- fece lei, con un bel sorriso solare dipinto sul volto perlaceo a causa della luce lunare.

-Ah, sì?!- il bel Kounna immerse le mani nel fango e con forza lo lanciò addosso all'amica che non potendosi scansare ne venne investita in pieno, con i capelli completamente zuppi e appiccicati...

La idol si alzò in piedi e calciò la melma sporcando il mago che per poco non ne bevve un po', poi si allontanò dalla pozza e si tirò indietro i capelli sporchi e strizzandoli poiché troppo pesanti.

Anche il ragazzo si alzò e si avvicinò all'amica, del tutto ricoperto da fango e con i vestiti aderenti.

“Wow!” pensò notandolo la ragazza, con gli occhi fissi sul petto di Tooru. Poi si riscosse e lo guardò fintamente male, incrociando le braccia al petto e mordicchiandosi il labbro inferiore.

-Che ne dici di una ripulita?- chiese cortesemente lui, giocherellando con i ciuffi di capelli.

-Non male come idea...- sussurrò lei, sempre con aria imbronciata e con gli occhi fissi su quelle pozze verdi acqua che, nonostante il buio, brillavano intensamente.



Doremi e Akatsuki stavano entrando di soppiatto nella camera della ragazza e di Hazuki, in punta di piedi ed in maniera quasi furtiva; Doremi si chiese come mai nessuno si fosse fatto vivo nonostante la confusione che avevano creato, ma se non venivano smascherati tanto meglio...

avrebbero avuto più tempo per parlare!

-Doremi-chan...- sussurrò il rosso, prendendole la mano destra tra le sue e stringendola delicatamente, quasi tenesse in mano una rosa preziosa e fragile.

Ella si fermò di colpo, in mezzo al corridoio. Aveva gli occhi sbarrati, le guance rosse e la bocca schiusa, dava le spalle al principe però con quel tocco si era voltata lentamente.

-S-sì?- sibilò lei, guardando gli occhi del ragazzo.

-Mi piace chiamarti...- rispose solo, stringendo leggermente l'arto della ragazza e superandola per sbrigarsi. La strattonò con dolcezza e dopo un passetto incerto lo seguì verso la camera; camminavano velocemente, lui con le spalle larghe composte e lo sguardo fiero, le labbra increspate in un tiepido sorrisino; lei invece era leggermente ingobbita, con il pigiama frusciante a terra, gli occhi fissi sulle loro dita intrecciate magnificamente – non aveva mai visto la sua mano intrecciata così bene con un'altra -, le guance rossissime e la bocca aperta un po' per l'affanno e un po' per lo stupore che le parole del ragazzo le avevano provocato.

Finalmente arrivarono nella stanza e si chiusero bene dentro, facendo scattare la serratura un paio di volte e sospirando una volta che si sentirono al sicuro, per poi sorridersi sollevati.

-Devi raccontarmi come mai sei qui... e come hai fatto!- esclamò Doremi, sedendosi sul letto di Hazuki e facendo un gesto con la mano per indicare al principe di sedersi sul letto difronte, il suo.

-Grazie...- sussurrò accomodandosi e sprofondando leggermente in quel materasso soffice. -E' stato tutto per merito di Fujio-kun...- e cominciò a raccontarle la storia, soffermandosi sulle scene più comiche e spiegando minuziosamente ogni movimento e ogni singolo passaggio del piano, gesticolando allegramente e guardando sempre gli occhi della ragazza, quasi fossero due magneti.

Risa e stupore si mescolavano nella bocca di Doremi, impressionata dalla caparbietà e dalla tenacia dei quattro e lusingata da quel trattamento speciale.

-Presto sarai incoronato...- sussurrò poi, dopo una breve pausa. Gli occhi di entrambi si incontrarono e quelli rossi di Akatsuki esprimevano un disagio troppo forte, troppo evidente per rimanere indifferente alla ragazza.

-Sì...- rispose abbattuto.

-Ti ho già detto che sarai un ottimo re!- gli si avvicinò e sorrise dolcemente, in un modo unico che fece mozzare il fiato al ragazzo.

Con un movimento veloce la prese tra le braccia, stringendola forte e affondando il viso nella spalla morbida e esile di Doremi; ella era immobile, gli occhi spalancati e le braccia distese, leggermente tremanti, il suo cervello stava andando in tilt e il calore che il contatto aveva creato le stava bruciando la pelle.

Poi con estrema lentezza gli poggiò le mani sulla schiena e strinse dei lembi della maglietta in maniera quasi compulsiva; Akatsuki sentì il calore delle mani e la stretta salda, così aprì la bocca e di getto, forse per la prima volta in vita sua, e disse: -Doremi-chan, senza te non posso farcela... diventa la mia ragazza... la Regina dei maghi.-

Doremi si staccò da lui e lo guardò negli occhi, meravigliata e incredula allo stesso tempo, ricevere una dichiarazione così forte non era nei suoi pensieri.

-Io...- sussurrò senza sapere veramente cosa dire; abbassò lo sguardo per guardare un punto imprecisato, con pensieri su pensieri che vorticavano così velocemente da essere impossibili alla lettura.

Sospirò pesantemente.

-Akatsuki-kun... finché non sconfiggeremo i Daark rimasti credo che non sarebbe saggio... però tu mi piace, e anche molto...- divenne rossa -Però saresti in pericolo, più del dovuto.- terminò, alzando gli occhi verso quelli del principe.

Lui la guardò furiosamente per un attimo, poi si abbatté maggiormente, scrollando la testa e lasciando libera la ragazza.

-Non pensare che io non ti voglia come ragazzo, non sai quanto mi piacerebbe poter stare con te, ma ho paura che ti possa accadere qualcosa!- esclamò sincera e addolorata.



Tornando ad Aiko e Leon...

Il biondo, dopo aver stretto le spalle di lei, piano piano si avvicinò per baciarla.

Quando furono a pochi centimetri, la voce di lei spezzò il momento, chiedendo: -Cosa vuoi fare?- era piuttosto arrabbiata e di certo non aveva voglia di baciarlo... o almeno, non lì. Poteva passare chiunque e vederli, perciò sarebbe stato solo fonte di imbarazzo e problemi.

-Secondo te?- domandò irritato, piegato verso di lei.

-Non qui. E non voglio.-

-Ma se ti piaccio...?- domandò preoccupato, senza capire.

-Forse...- sussurrò spingendolo un po' più lontano, quella vicinanza era troppo pressante per il suo cuore.

-Sì, d'accordo... tu però mi piaci sicuramente!- esclamò sempre più irritato.

-Beh... non ci possiamo baciare qui, se passasse qualcuno?- domandò indicando il corridoio davanti a sé.

-Chi se ne importa!-

-Tu sei qui clandestinamente!- gli sussurrò sgarbatamente.

-Oh...- si ricordò allora, come se fosse stato un fatto trascurabile sin ora la loro fuga.

-Dove ci possiamo nascondere?- chiese poi, prendendo la mano della ragazza e stringendola forte; Aiko divenne rossa, il contatto era piacevole e quel calore le sembrava innaturale.

-Non capisco perché io mi debba nascondere!-

-Ma come perché? Non vuoi un po' della mia compagnia?- chiese come se la risposta non potesse essere altro che ovvia.

-Non fare lo sbruffone... poi non tenermi per mano, non sono la tua ragazza!- strattonò via la mano e se la cacciò in tasca, ancora in imbarazzo.

-Certo che sei la mia ragazza! Io ti piaccio, tu piaci a me... perché non dovresti esserlo?!- domandò stupito.

Il rossore sulle guance di Aiko, se possibile, aumentò e il cuore accelerò le sue pulsazioni all'infinito, così come il fiato che era più corto.

-Baka...- esclamò con gli occhi bassi.

-Again?-

-Andiamo... sento dei passi...- disse poi, tornando ad un colorito passabile e con tutti i sensi all'erta; se fossero stati scoperti mentre “amoreggiavano” sarebbe stata la fine di entrambi.

-Dove?- chiese preoccupato.

-Di qua!- estrasse la mano al ragazzo e gliela porse, con le guance rosse e lo sguardo lontano dal volto di Leon; lui velocemente la prese, stringendola saldamente e sentendo quel calore che lo aveva tanto beato prima e che gli era stato tolto prematuramente.

Non ci fu il tempo di contemplarsi poiché i passi si fecero più vicini, così cominciarono a correre nei cunicoli del castello, labirinti ormai conosciuti dalla blu.


-Sei sicura che non ci stiamo perdendo?- domandò il ragazzo, guardando le mani di entrambi ancora giunte.

-No, no...- sussurrò lei, accarezzando una parete rocciosa con la mano libera, bussando su qualche mattone ogni tanto.

Prima che potesse proseguire, uno scossone la fece cadere all'indietro, direttamente tra le braccia del suo Leon.

-Che succede?- chiese lei, osservando il soffitto come se fosse invisibile. -Un terremoto?- domandò preoccupata, ma stretta tra le braccia sicure del biondo. Era preoccupata per le sue amiche, avrebbe tanto voluto sapere cosa stesse succedendo.



Onpu e Tooru erano più lindi di prima, nemmeno un millimetro di fango era più sul loro corpo; e sembrava quasi che la idol avesse rimosso quel muro che fino a poco prima si era frapposto tra lei e il bel mago, aveva cioè abbassato la guardia che si era imposta per il suo e per il bene di Tooru, per quello delle sue amiche. Ma la spensieratezza, la gentilezza, quello sguardo intrigante, quel fisico mozzafiato, quel suo carattere appiccicoso ma anche maturo, tutto insomma, aveva reso vane le sue forze per respingerlo.

E ora se ne stavano lì, a ridere senza un motivo apparente, facendo incontrare i loro occhi più volte senza imbarazzo né pudore, sfiorandosi le mani ad ogni passo, solleticandosi le orecchie con le voci, quella di lei alta e limpida, timbrata da anni di concerti e studi canori; quella di lui roca, dolce, una via di mezzo tra l'adolescente e l'adulto, che rivelava quindi parte del suo carattere. Un iddilio per entrambi, che camminavano nella foresta senza una meta vera e propria.

Dopo l'ennesimo passo i loro indici si toccarono, generando brividi su brividi e facendo scoppiare il cuore di entrambi, come se una scarica elettrica li avesse attraversati.

E si giunsero. Soltanto quelle due dita, si legarono con forza e dolcezza, con passione intensa e con romanticismo da film, proprio come quelli che aveva sempre interpretato Onpu; si fissarono ancora, camminando lentamente ed evitando le fronde degli alberi anche se non le avevano viste... arrivarono in una radura illuminata dalla luna, era un bel pezzo di terra coperto da erba verde e frusciante per il venticello che tirava, con al centro una pietra grande e alta di un grigio metallico e brillante.

-Wow!- esclamò Tooru, osservando il fascio lunare colpire proprio la roccia.

-Sì...- poi si mosse verso quella scultura grezza e naturale, trascinandosi anche l'amico e alzandosi sulle punte per osservare meglio la superficie piatta e liscia che costituiva la parte superiore del blocco, ed era stranamente precisa e liscia, quasi fosse stata tagliata di netto.

-E' strana...- sussurrò il blu, prendendo per mano la ragazza.

Lei si fermò un attimo sentendo il contatto, si voltò e sorrise beata, per poi continuare la sua camminata verso la roccia.


In un batter d'occhio arrivarono lì, con gli occhi fissi su quella magnificenza della natura, contemplandola e studiandone i minimi particolari.

Poi Onpu allungò la mano e stava per toccare la pietra, quando il vento venne a cessare e l'aria fu sferzata da due scie più nere del cielo, una delle quali si bloccò non appena li vide, mentre l'altra proseguì il suo volo indisturbata.

-Ma cosa...?- prima che Tooru avesse la possibilità di dire qualcosa, Onpu gli lasciò la mano e con un colpo di vento lo fece ruzzolare di qualche metro più indietro, nascondendolo tra l'erba più alta. Sapeva di non avere speranze che quell'essere non lo vedesse, ma almeno le attenzioni sarebbero state rivolte a lei.

-Bene, bene... una guardiana sola soletta che si aggira per il bosco con il suo fidanzatino.- la voce profonda del nemico penetrò nelle ossa della ragazza, raggelandola.

-Cosa speri di ottenere?- domandò cercando di non farsi spaventare... non avrebbe ceduto davanti a quel mostro... non per Tooru... non per le sue amiche... non per la sua famiglia che non la ricordava più.

-La tua disfatta mia cara...- rispose con una nota fintamente dolce e materna nella voce.

Ma non era impreparata, anzi! Si era allenata giorno e notte, tutti i giorni per questa battaglia, la sua battaglia.

Con un colpo invisibile fendé l'aria, come una spada, mancando però il suo avversario, veloce come non mai.

Non si diede per vinta però e seguendo con lo sguardo lanciò un altro attacco, e un altro ancora... fino a quando non sentì il fiato farsi corto e le energie sparire miseramente.

-Tutto qui?- domandò il nemico, sospeso a mezz'aria, a pochi metri dalla ragazza. Poi sussurrò qualcosa e un fascio d'ombra colpì la ragazza, facendola cadere in avanti.

Subito mille ricordi le tornarono alla mente... le litigate con la madre, i lunghi viaggi del padre, la paura di deludere le aspettative create su di lei, la paura di fallire uno spettacolo... la paura di essere abbandonata.

-Onpu-chan!- si sentì chiamare, ma era una vocina lontana. L'aveva appena sentita, mentre brutte immagini le si paravano davanti.

-Onpu-chan...- sentì nuovamente e stavolta un volto le si parò davanti, un volto maschile e bellissimo, quasi irreale. La pelle abbronzata, gli occhi brillanti, i capelli disordinati.

“Tooru-kun...” pensò dolcemente.

-Onpu-chan... riprenditi... apri gli occhi...-

La ragazza cercò di ubbidire, ma le palpebre le sembravano incollate. Vaghi ricordi tristi le si affacciavano in un angolo della mente, ma il pensiero di quel mago le si era ormai stampato nella mente, perciò tentò in tutti i modi di aprire gli occhi. Vanamente.

-Mostro... che le hai fatto?- sentì uno strano calore avvolgerla e qualcosa di umido accarezzarle una guancia. Sentì il suo corpo pesante alzato leggermente dalla posizione in cui era... il freddo che prima le attanagliava la schiena era stato sostituito da una morbidezza e da un calore indescrivibile.

Daark voltò appena appena lo sguardo da Onpu e fissò quegli occhi intensi, pieni di rabbia e frustrazione. Ciò lo fece ridere e irritare allo stesso tempo, non poteva sopportare tutto quell'amore per le guardiane, non dopo tutto quello che avevano passato per colpa loro.

-Spostati da lei se non vuoi che ti faccia del male!- esclamò agitando una mano con impazienza.

Tooru non ascoltò le parole di quell'essere, si alzò con Onpu in braccio per portarla via; vano fu il tentativo di creare una barriera magica perché con uno schiocco di dita del nemico la dissolse... un altro getto di ombra turbinò nell'aria, mancando di poco i due, grazie alla prontezza di spirito del blu; il corpo di Onpu era ancora immobile, inerme e addormentato, stretto tra le braccia dell'amico che cercava di farla riavere.

-Onpu...- sussurrò per l'ennesima volta, stringendola al petto e avvicinandosi nuovamente alla pietra grigia.

“Devo svegliarmi...” si disse, conscia del pericolo che stava correndo il mago, inammissibile per lei.

Intanto quelle immagini si stavano affievolendo leggermente, si rimpicciolivano in quel cantuccino nella mente della idol, mentre la voce e l'immagine di Tooru si fissavano saldamente nei suoi pensieri. Sentiva il respiro e il battito del cuore, entrambi irregolari, scoppiargli nel petto e che il suo corpo era sospeso e sorretto a mezz'aria da quelle braccia forti.

“Devo... farcela...” pensò intensamente provando ad aprire le palpebre, pesantissime.

Mentre si ripeteva e si sforzava di farcela, si accorse che la presa salda di Tooru si era d'un tratto indebolita e sentì l'aria fredda sferzarle il corpo e scompigliarle i capelli... l'impatto col suolo fu improvviso, l'erba le pizzicava la faccia, le gambe e le braccia, qualche sassolino appuntito la graffiava e percepiva il suo corpo rotolare incessantemente.

-Onpu-chan!- si sentì chiamare dalla voce disperata del mago, sempre più distante.

“Tooru-kun!” urlò dentro di sé, senza ancora nessun risultato. Mentre il corpo rallentava i suoi volteggi tra l'erba e la terra secca.

-Bene, visto che vuoi intralciare i miei piani, comincerò da te...- il sangue nelle vene della idol si gelò, nonostante sentisse tutto ovattato per colpa del fruscio che provocava la sua caduta e per la strana sensazione di sonnolenza fisica che l'aveva da troppo tempo attanagliato il suo corpo.

Dopo quelle parole ci furono attimi di silenzio.

La idol si era fermata, aveva sentito la pietra liscia accarezzarle il fianco e il braccio. Non era fredda come se la immaginava, era invece calda come lo era stare tra le braccia del ragazzo...

Il vento aveva cessato la sua danza, come se l'infermità della sua guardiana lo avesse messo a tacere, nonostante nelal battagli avesse ricominciato a soffiare per essere d'aiuto; anche gli animali erano muti.

Ma quell'estasi si interruppe con un urlo agghiacciante, forte e profondo, che diede vita alle creature della foresta che cominciarono a svolazzare, schiamazzare e a spostarsi da una parte all'altra. A produrre l'urlo era stato Tooru e questo Onpu lo sapeva benissimo... dolci lacrime cominciarono a solcarle le guance tenere e graffiate, nuovamente sporche... dentro si sé lo stava chiamando e stava impazzendo perché la voglia di aiutarlo era troppo forte e se gli fosse successo qualcosa per la sua debolezza non se lo sarebbe mai e poi mai perdonato.

Il tepore della pietra piano piano divenne sempre più forte, riscaldando e poi bruciando il fianco della giovane idol, che però non sentiva dolore, ma solo un grande desiderio arderle dentro; la sua mente fu invasa da mille scene di lei e Tooru, sia di quando lavorava al Moho-Dou, sia di quando avevano vissuto insieme al palazzo, sino ad arrivare ai momenti di solitudine e di riflessione senza si lui.

E fu così che riuscì ad aprire gli occhi, spalancò le palpebre e le iridi violacee brillarono alla luce della luna, la pupilla si fece piccola piccola perché Onpu stava fissando intensamente il satellite ridente, che le infondeva coraggio. Voltò lentamente il viso, gli occhi stranamente non sembravano stanchi o affannati da quegli sforzi, né dal fatto che fossero stati così tanto chiusi, e vide Toou, il suo Tooru-kun sospeso a mezz'aria, tenuto per la gola, che cercava vanamente di librarsi da quelle dita avvizzite che gli premevano sul collo.



Hazuki e Fujio, che camminavano sui margini della foresta, videro una strana nube nera volare sopra di loro per poi sparire davanti ad una finestra illuminata del Palazzo.

Si guardarono negli occhi e dopo un attimo di smarrimento, la bocca della castana si spalancò e la sua faccia divenne una maschera d'orrore, paura e preoccupazione.

-Quella... quella è la stanza mia e di Doremi-chan...- sussurrò con un filo di voce, tanta era la paura di dover rivelare questo particolare.

-Allora vuol dire che quella strana nube è riuscita ed entrare e con molta probabilità lì ci saranno Doremi-chan e Akatsuki-kun!- disse il ragazzo scrutando la luce ancora accesa e l'aria tranquilla che aleggiava nel palazzo.

-Dobbiamo andare!- esclamò lei, cominciando a correre con la mano del suo vero amore °alla facciaccia tua bYada! NdS° stretta. Avrebbe anche continuato a correre se non fosse stato per l'urlo lontano ma chiarissimo che sentirono dal centro della vegetazione.

-Cosa...?- domandò lei, bloccandosi all'istante.

-Tooru-kun...- sillabò Fujio, stringendo involontariamente la mano della ragazza.

-Oddio...- gli occhi della violinista si riempirono di lacrime, aveva paura per il mago e per Onpu, sicura del fatto che fossero insieme.

-Cosa facciamo?- domandò al ragazzo.

-Tu rimani qua... io vado da Tooru-kun... però Akatsuki-kun...- era combattuto.

-No, io non rimango a guardare. Dentro il castello ci sono ancora Ai-chan e Leon-kun, sono sicura che appena avvertiranno il pericolo si precipiteranno da Doremi-chan e da Akatsuki-kun! Andiamo là...- e indicò la foresta, scura ma non spaventosa, non per lei che era guardiana dell'elemento predominante in quel labirinto.

-Sì, hai ragione... scusami...- le diede un bacio a fior di labbra e cominciarono a correre, Fujio guidato da Hadzuki, che a sua volta era guidata dallo spirito della foresta.

Questo pareva aver creato una stradina alla coppia che correva, i rami non li graffiavano, le radici non sporgevano e il fango non li faceva scivolare; stavano solo correndo con tutta la loro velocità, la mano stratta saldamente, impauriti sì da cosa avrebbero potuto trovare, ma anche di perdere la persona amata.

-Ci siamo quasi...- disse Hazuki, fermandosi per ascoltare un albero. Accarezzando il tronco poté vedere cosa le sue fronde più alte osservavano e rimase colpita dalla visione di Tooru a mezz'aria con la gola stretta da una mano scheletrica e orribile.

-Tooru-kun è in pericolo... grazie signor albero!- disse accarezzando per un'ultima volta la corteccia vecchia e muschiata, e riprendendo a correre, mentre col fiato corto spiegava cosa stesse accadendo al suo ragazzo.

-Dobbiamo... salvarlo...- sussurrò Fujio, sempre più angosciato.

-Onpu-chan... non l'ho... vista...- disse in apprensione sempre maggiore la castana.

Dopo qualche altro metro videro il bosco finire e la pietra al centro illuminata...



-Lo so... infondo non siamo così diversi...- Akatsuki lasciò libera la ragazza e si mise a fissare il pavimento in mattone grigio.

-Io...- tentò di dire, guardando la faccia triste del principe.

-Doremi-chan, non preoccuparti... ti capisco...- la capiva sul serio, ma si sentiva rifiutato dalla ragazza che riteneva la sua anima gemella, una parte del suo stesso animo.

Il silenzio si propagò per la stanza, ed era pesante, teso e carico di amarezza. La finestra, ancora aperta, faceva svolazzare leggermente la tenda e l'aria accarezzava la nuca di Doremi e il viso di Akatsuki, facendo sussultare la prima e beando il secondo, immerso in un mare di amarezza e inquietudine. Inquietudine che non fece che crescere quando un boato rombò davanti alla finestra e l'aria smise di arrivare.

-Ma cosa...?- Doremi si voltò appena, quando sentì una forza trascinarla a terra, tra i letti.

-Daark...- sentì sussurrare da Akatsuki, che la premeva a terra col suo corpo muscoloso e teso; per un attimo il profumo del rosso la fecero sbandare, facendole dimenticare che c'era un nemico nei paraggi.

Poi la mano di lui, che accarezzava il dorso della sua la fece riprendere, e subito domandò:

-Cosa succede?-

-E' qui... credo stia per entrare nella stanza.- parlava a voce bassissima, accarezzando col respiro la bocca e la guancia destra della ragazza.

Un altro attimo di smarrimento intorpidì i sensi della rossa, che fissava le labbra sottili e perfette del principe; senza volerlo, forse per colpa dell'adolescenza che dà spesso alla testa, accarezzò le labbra del ragazzo, incantata, con le dita lunghe e morbide. Lui al tocco tornò a guardare la ragazza e lesse negli occhi una tenerezza e una passione incredibile che lo fecero agire di istinto, facendogli baciare le punta delle dita.

-Scusate se mi intrometto...- una voce fredda, atona e inquietante li fece fermare. Doremi inclinò la testa e vide una figura nera sopra di loro. Anche Akatsuki si voltò, terrorizzato... erano in trappola!

Un lungo fendente brillò sopra le loro teste, per un attimo immobile, poi con velocità scese giù per colpire entrambi.

Ma con astuzia e fortuna, per non parlare della prontezza di spirito, i due rotolarono sotto al letto, uno sotto a quello di Doremi e l'altra sotto quello di Hazuki.

Un ringhio forte squarciò l'aria, facendo tremare Doremi, che osservò la spada scintillante incastrata nella pietra... era un colpo potente e se fosse andato a segno sarebbe stata la fine.

La prima persona a uscire da sotto al letto fu Akatsuki, che chiamò a gran voce il nemico... era incredibilmente spaventoso, la sua essenza era celata da una tunica nera e lunga e da una maschera dorata completamente chiusa, senza fori né per il naso, né per la bocca e nemmeno per gli occhi.

“Che strano...” si disse il mago, inginocchiato a terra.

-Il principe dei maghi e la guardiana del fuoco... due piccioni con una fava... questo attacco improvviso non sarà così infruttuoso.- la voce stavolta non era atona, ma estremamente beffarda, carica di compiacenza e “felicità”.

-Credi sia tanto facile sconfiggermi?- domandò alzandosi e facendo comparire dal nulla, con la magia, una spada lucente e uno scudo spesso.

-No, Akatsuki-kun!- esclamò Doremi, anche lei fuori dal nascondiglio.

-Doremi-chan, nasconditi! E' pericoloso...- esclamò il mago, guardando gli occhi intensi della ragazza.

-No!- ma prima che potesse dire altro, il nemico sferrò un attacco in direzione del mago, che fortunatamente riuscì a ripararsi dietro allo scudo.

-Non ti avvicinare a lui, sono io il tuo obiettivo!- gli disse Doremi, correndo davanti ad Akatsuki, intontito leggermente per il contraccolpo.

-Però potrebbe essere interessante anche far fuori l'erede e nuovo re... una speranza in meno per questo mondo.- esclamò raggiante, alzando nuovamente la spada verso i due.

“Non glielo permetterò!” pensò lei, fissando intensamente la spada dell'avversario; pian piano divenne sempre più incandescente, dal color argenteo e brillante cominciò ad acquisire un colorito sempre più rosso, fino a che anche tenerla in mano non divenne un problema.

Il nemico la fece cadere a terra pesantemente, sentendo le mani bruciate e notando che il metallo si stava fondendo... la guardiana stava forse perdendo il controllo?!

Sorrise.

Impossibile da vedere per la rossa, e approfittò del punto debole della ragazza per indebolirla: puntò il dito contro un piede di Akatsuki e subito il ragazzo sentì un dolore lancinante che lo fece gemere e quasi svenire.

-A-Akatsuki-kun!- esclamò orripilata la rossa, accovacciandosi al fianco del principe e notando come la caviglia fosse innaturalmente storta. -Dobbiamo andare fuori di qui...- gli sussurrò, facendo passare il braccio del ragazzo sulle sue spalle e issandolo in piedi, con molta forza.

“Scusami Hadzuki-chan...” pensò poi, prima di dare fuoco all'armadio dell'amica per poi lanciare i pezzi infuocati addosso al nemico; diversivo debole, ma almeno sarebbe potuta uscire con il ragazzo e magari trovare una delle sue amiche o uno dei FLAT...

Aprì la porta con mano tremante, concentrata sempre sul vortice di legno incandescente che girava attorno a Daark; dopo il secondo giro di chiave la porta si aprì e passarono entrambi, per poi camminare verso le scale.

-Lasciami qui...- sussurrò appoggiandosi al corrimano delle scale.

-Non pensarci nemmeno! Dobbiamo trovare un luogo sicuro...- esclamò scendendo un primo gradino e portandosi dietro il ragazzo, quasi di peso.

-Ma...-

-Niente ma!- e continuò a scendere la rampa, finché uno scossone di terremoto, o quello che sembrava tale, non li bloccò. La porta della camera si ruppe e il nemico uscì velocemente dalla stanza, con una tale energia da far tremare l'intero palazzo.

-Maledizione!- esclamarono entrambi. Zoppicando Akatsuki riuscì a finire la rampa e Doremi, che lo sorreggeva a fatica, lo spinse in un angolino tra le scale e il muro.

-Scappa... io lo trattengo...- sibilò, notando che una lingua di fiamma stava uscendo dalla sua stanza; con rapidità la fece sparire e tornò a guardare il principe.

-No! Non ti lascio sola...- era serio e determinato, proprio come piaceva a Doremi, ma non avrebbe permesso al principe dei maghi di farsi male in altri modi.

-Vai, ti prego... questa è la mia battaglia! Tu rischieresti la vita invano.. cerca gli altri e manda qui le ragazze... è il nostro compito...- la sua determinazione brillava negli occhi, così il ragazzo non poté che annuire e zoppicare verso l'uscita, aggrappato saldamente al muro in pietra.

Doremi si voltò verso l'avversario e salì le scale con velocità, arrivando a pochi gradini da quell'essere... fissò la maschera dorata che brillava e tremò leggermente.

-Credi che non possa fermare te e quel principino dei miei stivali?- domandò seriamente curioso.

-Non credo tu possa arrivare a lui!- detto ciò si posizionò pronta per l'attacco e fece confluire il suo potere in due sfere simili a due soli e li scagliò contro Daark, uno venne scansato, ma l'altro lo colpì in pieno addome, facendolo cadere all'indietro.

-Evvai!- esclamò fin troppo vittoriosa.

-Non cantar vittoria!- sentì dire, poi una folata di vento la fece barcollare e cadere all'indietro facendole fare le scale a forza di capriole.

Arrivata alla fine della rampa si massaggiò il sedere indolenzito, lamentandosi della botta e della confusione, senza prestare minimamente ascolto alla risata arcigna del nemico.

-Metto in conto anche questa!- esclamò rialzandosi a fatica. Si spolverò i pantaloni del pigiama e fissò il nemico che fluttuava verso di lei, la maschera ancora più scintillante e un buco nella tunica nera; non appariva né pelle, né un corpo... solo nero.



Aiko e Leon avevano trovato il passaggio per uscire direttamente in giardino, vicino al lago... il richiamo dell'acqua era troppo forte.

-Finalmente... stavo diventando claustrofobico!- esclamò il biondo, inspirando a fondo l'aria fresca; Aiko non era così felice, sentiva che c'era qualcosa di strano all'interno del castello...

-Ho una strana sensazione!- sussurrò guardando una torre.

-Sarà colpa mia... in effetti posso capirti!- rispose sorridendo a piacione.

-Ma smettila!- gli diede uno schiaffo sulla nuca, rintronandolo un pochetto.

-Dobbiamo discutere su queste tue strane manifestazioni d'affetto... non è che mi piacciano tanto!- bofonchiò massaggiandosi la parte lesa e guardando torvo la sua “ragazza”.

-Guarda là!- indicò un punto più scuro nel prato che faceva un movimento lento e poco fluido, quasi stesse saltellando o... zoppicando.

-Cosa sarà?- d'istinto il ragazzo si mise davanti ad Aiko a volerla proteggere... ma questa non era proprio il tipo da rimanere in seconda fila, così lo spintonò di lato e aguzzò lo sguardo. Si stava avvicinando e ancora non riusciva a capire chi o cosa fosse.

-Avviciniamoci...- prese per un braccio il biondo e lo trascinò verso quel punto, quasi fermo ormai. Dopo pochi passi la blu capì che era una sagoma ed era di un ragazzo... le sembrava così familiare...

-Mi sembra Akatsuki-kun...- esclamò incerta, con gli occhi strizzati.

Subito il mago si drizzò per bene e si mise a guardare indagatorio, osservando ogni lineamento della sagoma scura.

-E' lui... hai ragione!- cominciò a correre e presto entrambi arrivarono dall'amico, notando subito che c'era qualcosa di strano.

-Che hai combinato?- chiese Leon, prendendo l'amico per le spalle e sorreggendolo. Aveva l'aria stanchissima e per giunta zoppicava in maniera troppo evidente.

-Daark...- sospirò, lasciandosi stendere a terra dall'amico; subito delle mani delicate gli tolsero la scarpa e una fitta di dolore lo accecò.

-E Doremi-chan è rimasta là? Accidenti che frattura... Leon portalo al vostro castello, non credo sia saggio rimanere qui...- Aiko osservò la caviglia gonfia e sentì una fitta di preoccupazione morderle lo stomaco, sapeva che Doremi-chan era in pericolo, però sapeva che aveva delle grandi abilità e si doveva fidare di lei.

-E tu cosa pensi di fare? Vieni con noi...- le ordinò perentorio il biondo, intuendo che non sarebbe di certo rimasta lì ad aspettare il suo ritorno o quello dei suoi amici.

-Leon... devo aiutare Doremi-chan...- sussurrò tristemente, posando gli occhi sulla caviglia gonfia di Akatsuki.

-Non posso lasciarti fare di testa tua! Non stavolta!- la prese per le spalle e la costrinse a guardarlo negli occhi.

-Ma devi pensare ad Akatsuki-kun! Io sto bene e starò bene anche dopo che la battaglia sarà finita. Ascoltami ti prego, è rotta in maniera seria. Hai visto che bozzo enorme? Rischia di infettarsi e allora potrebbero esserci conseguenze irreversibili, più di quanto immagini! Ti prometto che al tuo ritorno mi troverai viva e vegeta!- esclamò allegra e mostrando il gesto della vittoria con le dita, il sorriso stampato sulla bocca e gli occhi brillanti.

-Ok... va bene... ma prima di andare...- non terminò la frase, infatti di getto prese la ragazza tra le braccia e si avvicinò per baciarla... entrambi chiusero gli occhi, stavolta nemmeno lei fece storie...

-Scusate...- la voce flebile del principe dei maghi li frenò a pochi centimetri, facendo scoppiare il fuoco sulle guance della ragazza e fece deprimere l'amico.

-Oddio... andate!- esclamò lei, alzandosi e voltandosi verso il castello.

Leon prese l'amico sulle spalle e fece apparire lo skate-board, poi scivolò verso la riva del lago e cominciò ad accelerare man mano che si avvicinava al castello per poi scomparire dietro uno dei lati del grande maniero.

Quando i due scomparvero Aiko si voltò verso il lato opposto e cominciò a correre come mai aveva fatto, più veloce che poté e presto anche lei sparì dal lato del castello che si affacciava sul lago.



Onpu si era ripresa. Era in piedi, appoggiata saldamente alla pietra che aveva preso a brillare e stava preparando un attacco contro quel mostro che stava soffocando Tooru.

-L...L...asciami...- sussurrò il blu, ormai allo stremo delle forze.

-Non credo prop...- ma prima che potesse finire una forza sconosciuta lo scaraventò lontano, lasciando Tooru cadere nel nulla.

Ma non cadde a peso morto, il suo volo era stato accompagnato dalla forza di Onpu e fu adagiato a terra con dolcezza.

-Tooru-kun... Tooru-kun!- lo chiamò più volte, scrollandogli le spalle con veemenza.

-O...Onpu...chan...- sussurrò senza fiato.

-Respira, non affaticarti a parlare.- lo rimproverò bonariamente, accarezzandogli il collo solcato da lividi che la stretta gli aveva provocato.

-Onpu-chan! Onpu-chan!- si sentì chiamare la idol e alzando la testa vide Hazuki e Fujio venirle incontro.

-Ragazzi...- sussurrò sorridendo grata. Non appena si avvicinarono esclamò: -Prendetevi cura di Tooru-kun, io vado a sistemare quell'essere...- si alzò e si librò in aria, andando verso il suo nemico, sospeso esanime in aria.

Con un colpo di reni si rimise in verticale e volò di fianco alla ragazza, superandola per posizionarsi a metà radura. La maschera che indossava era spaccata a metà e brillava argentea baciata dai raggi della luna piena, intensa e benigna.

-Vediamo quel che sai fare...- esclamò muovendo le braccia per colpirla. E effettivamente andò a segno, ma senza ferire la idol e facendola sorridere beatamente.

-Tutto qua?- chiese ironica, appoggiando i piedi sulla pietra liscia e grigia.

-Figurati!-

Un altro colpo a segno, ma senza effetto. Onpu intanto caricò un colpo, chiedendo appello a tutta se stessa.

-Cosa...?- domandò preoccupato Daark, arretrando leggermente.

-Hai osato far male a Tooru-kun solo per arrivare a me... ti pare giusto?- detto ciò lanciò una sfera di energia così potente che il nemico non poté far altro che subirne la potenza e cadere pesantemente a terra. Con un sonoro **CRACK** il corpo dell'essere mutò, rimpicciolendosi e trasformandosi in quello di un bambino piccolo con un ciuffetto di capelli neri e un paio di occhi castani. Hazuki si avvicinò e lo prese tra le braccia, mentre l'amica idol stava scendendo lentamente dalla pietra, affaticata.

-Onpu-chan, sei stata fantastica!- la castana prese tra le braccia il bebè e lo cullò per farlo calmare, poiché era scosso dal pianto.

-Grazie... Tooru-kun come sta?- domandò apprensiva, vedendo il blu ancora disteso.

-Sta bene, ora si è addormentato... credo abbia subito uno shock, ma si riprenderà presto.- la rassicurò candidamente Fujio, sorridendole.

-Portalo al castello dei maghi...- sussurrò prendendo una mano del ragazzo e stringendola tra le sue, leggermente tremanti. -Per favore...- aggiunse guardandolo negli occhi.

-Sì, ha ragione lei...- aggiunse con dolore Hazuki, inginocchiandosi accanto al ragazzo.

-Ok...- sussurrò lui, poco contento. Circondò le spalle della sua violinista e le scoccò un lieve bacio sulla fronte.


Onpu si avvicinò al viso di Tooru e sovrappose le sue labbra con quelle del ragazzo dai capelli blu, accarezzandogli anche la guancia.

Al contatto Tooru si destò leggermente, ma gli sembrava un sogno incredibile e non fece altro che sorridere e riassopirsi pesantemente.

-B-bene... Onpu-chan, dovremmo andare...- la interruppe Hazuki, imbarazzata dalla scena.

-Oh, certo... l'ombra... sarà andata da Doremi-chan... Fujio-kun, mi raccomando!- si alzò e diede una pacca sulla schiena al castano e prese la violinista per mano. -Volando faremmo prima...-

Diede loro il tempo di salutarsi e poi prese l'amica per i fianchi, librandosi verso il castello e salutando il mago che si stava adoperando per svegliare delicatamente l'amico.

-Dobbiamo muoverci...- esclamò Onpu, accelerando.

-Ma non sei stanca?- chiese preoccupata l'amica.

-Hadzuki-chan, Hadzuki-chan... non preoccuparti! Piuttosto, quale Daark credi sia?-

-Credo il quarto... mi è parso di vedere un quattro sulla sua maschera...- disse la castana, stringendo il bimbo tra le braccia ancora più forte.

-Allora Doremi-chan ha a che fare col primo! Speriamo che Ai-chan sia intervenuta...-



I capelli di Doremi erano sciolti, i lacci erano stati lacerati e le ciocche vermiglie erano tutte sparse intorno alle spalle; il fiato era corto, la fronte sudata e i vestiti lacerati... per non parlare delle braccia graffiate e delle mani sporche di sangue e polvere. In pochi secondi quell'essere l'aveva colpita più e più volte, provocandole ferite lievi ma che bruciavano intensamente. Sperava che almeno Akatsuki-kun fosse salvo e che l'avessero trovato i suoi amici... forse non riusciva a contrattaccare perché troppo impegnata a pensare a lui e alla sua frattura grave, non riusciva a focalizzare il nemico anche se una parte di lei avrebbe voluto.

-Alla fine non sei per niente all'altezza! Le tue amiche sono molto più brave di te!- la prese in giro, avvicinandosi con cattiveria e facendo volare verso la ragazza una forza oscura che piano piano le stava succhiando le energie...

Il suo corpo stava piano piano perdendo linfa vitale, sentiva qualcosa di oscuro crescere in lei e non aveva la forza di fermarlo.

Poi una voce le rimbombò nelle orecchie, forte, energica e grintosa: -Doremi-chan! Non arrenderti... Akatsuki-kun è con Leon, stanno tornando a casa! CORAGGIO!-

La rossa era in ginocchio, con la schiena in avanti e il capo chino, però non appena le parole le arrivarono in testa, subito questa nube nera che stava crescendo in lei si dissolse.

Si alzò a fatica e guardò quella maschera con occhi fiammeggianti, unendo le mani a coppa e facendone brillare dentro uno strano liquido rosso, molto più chiaro del sangue.


Aiko intanto stava fissando la sua amica così concentrata e ne ammirò la determinazione, lo sguardo nuovamente rinvigorito. Socchiuse gli occhi e le donò la sua energia, sperando che la potesse aiutare, rinvigorire.

Dopo poco anche Hazuki e Onpu si unirono all'amica dai capelli blu e capirono che Doremi aveva bisogno di loro: subito si prodigarono per passare l'energia necessaria per poter battere l'ultimo loro ostacolo.


Doremi si voltò e vide le sue tre amiche vicine a lei, con gli occhi chiusi, pronte a donarle ogni possibile briciola di forza, così tornò a concentrarsi e il liquido ben presto divenne bianco e lucente, pieno d'amore e di speranza.

Daark intanto aveva attaccato più volte, senza però averla mai colpita veramente, come se gli fosse impossibile o come se i suoi colpi fossero fatti di niente; cercò di aumentare la potenza, ma il risultato fu lo stesso, inutile spreco di energie.

La ragazza sorrise di quei tentativi e di quella voglia di farcela, poi gettò in alto il liquido che si divise in mille bolle e si bloccò in aria rilucendo brillantemente; dopo pochi secondi di sospensione, volarono dritte sulla maschera di Daark e la spezzarono con forza, facendo cadere polvere dorata a terra.

Subito l'essere cadde a terra e cominciò a urlare, per poi trasformarsi proprio come aveva fatto poco prima Daark IV.

-Doremi-chan!- urlarono le amiche, agitando le mani e correndole incontro.

-Minna!- sussurrò prima di svenire per lo sforzo; fortunatamente Aiko la prese in tempo e la appoggiò a terra con delicatezza, appoggiandole la testa sul suo grembo, mentre Onpu correva a raccogliere il bimbo che piangeva e si agitava rumorosamente.

-Chissà dove sono finiti tutti...- sussurrò preoccupata Hazuki, sedendosi con ancora in braccio il bambino, guardandosi intorno.

Dopo la frase una forte esplosione fece saltare in aria diverse porte, da cui uscirono streghe preoccupate e i sensei molto apprensivi.

-Ragazze! Ragazze! State bene?- domandò Kiyota prima di vedere Doremi a terra. Spalancò gli occhi e impallidì come mai gli avevano visto fare.

-Sta bene... sta bene!- cercò di tranquillizzarlo Aiko, sorridendo.

-E' MORTA!!!- urlò questo in risposta.

-NON E' MORTA! STA DORMENDO, BAKAAAA!- esclamò con un tono un po' più potente del solito.

-Ah sì?- chiese con le lacrime agli occhi e la bocca aperta.

-Sì, non vedi che respira?- gli fece notare Hazuki, indicandole il petto che si alzava e si abbassava regolarmente e lentamente.

-Pfiuuu...- sospirò sollevato, sedendosi a terra e sorridendo allegro.

-Scusate, ma questi bimbi?- chiese ironica Onpu, mettendo sopra il naso del sensei di Doremi il piccolo Daark, ora tranquillo.

-Cosa...? MA SIETE MAGNIFICHE!!!- prese il bimbo tra le braccia e saltò in piedi guardando con adorazione la Harukaze.

-Prendete...- anche Hazuki diede il bimbo al sensei e si inginocchiò vicino all'amica, che sbuffò sonoramente alla confusione che si era creata.

-Chissà come starà Tooru-kun...- si chiese preoccupata Onpu, guardando il cielo che cominciava a schiarirsi lentamente.

-Cosa è successo?- chiese Aiko, spostando una ciocca vermiglia dalla fronte dell'amica; Onpu si avventurò in una descrizione dettagliata degli avvenimenti, non tralasciando nulla... se non il dolce bacio finale, che puntualmente si ricordò di raccontare Hazuki.

-Onpu-chan sei proprio audace... e ne approfitti anche quando è svenuto!- la riprese ridacchiando la blu.

-Ai-chan!- Onpu si voltò nuovamente, imbarazzata per le insinuazioni non così inesatte dell'amica.

-Scherzo, scherzo...- rispose subito, ridendosela sotto ai baffi.

-Non mi sembra proprio... piuttosto con Leon-kun?-

-Già, con Leon-kun?- rinfrancò la violinista, sorridendo poco rassicurante e con la luce maligna negli occhi.

-Che-che-che cosa vorreste i-i-i-insinuare?- balbettò, diventando rossa.

-Avete fatto pace?-

-Magari con l'ennesimo bacio!- sussurrò Onpu, vendicativa per le parole di prima.

-NON CI SIAMO BACIATI!-

-Purtroppo...- una voce alle sue spalle concluse la frase con una certa amarezza nel tono, con un mezzo sorriso però stampato sul volto.

-L-L-L-Leon!-

-Adesso lo chiama “Leon”... tra pochino sarà “amore” o “tesoro”...- sussurrò malignamente la viola all'orecchio della castana che annuì convinta.

-Come sta Akatsuki-kun? Pensavo ti trattenessero!- esclamò la Senoo, ignorando le due amiche che tornarono serie.

-Sta bene, credo... l'ho messo a letto e prima di andare mi sono assicurato che lo trovassero... ho tardato perché ho incontrato Fujio-kun e Tooru-kun, ho aiutato a mettere quel testone a letto e sono riuscito a scappare, mentre Fujio-kun è stato beccato...- fissò dispiaciuto la castana, poi tornò a fissare gli occhi brillanti ma stanchi della blu.

-Dovresti riposare...- le disse apprensivo.

-Non sono stanca...- obiettò lei velocemente.

-Sicura? Hai una faccia bruttissima!-

-Grazie...- rispose lei, poco contenta dell'aggettivo usato per descriverla.

-Perché non andate a fare una passeggiata?- propose Onpu, prendendo Doremi per le braccia e alzandola. Sembrava stare in piedi, così le passò una mano sulle spalle e la condusse lentamente nella camera sua e di Aiko, visto che quella sua e di Hazuki era distrutta.

-Ma io...- sussurrò la blu, alzandosi lentamente.

-Ai-chan! +____+-

-Vado! Leon...-kun... andiamo?- senza aspettare una vera e propria risposta uscì dalla stanza, diretta alla riva del lago.

-Aspettami!- le disse, raggiungendola a fatica.

-Poi sono io la stanca...- borbottò scendendo gli scalini velocemente.

-Sei pazza, il che è diverso.-

-Brutta e pazza... che ci troverai in me!- commentò sarcasticamente, dopo essere uscita dal grande portone.

-Non intendevo che sei brutta... però permalosa lo sei!- le fece notare, affiancandola e passandole un braccio sulla spalla.

-Lasciami...- esclamò con poca convinzione.

-No!- sussurrò convinto, annuendo energicamente con la testa.

Lei non aggiunse nulla, si limitò a camminare a testa alta in realtà felice di quel contatto. Si mise a pensare al suo futuro: cosa avrebbe fatto ora che avevano sconfitto quegli esseri? Aveva qualche dubbio, voleva conoscere la loro storia, ma il passato non poteva certo darle il futuro e aveva paura di essere abbandonata anche da questo mondo.

-Che hai?- domandò il biondo, osservando la faccia della ragazza.

-Pensavo...-

-A cosa, di grazia?- domandò irritato dalla poca loquacità della mora.

-Al mio futuro!- disse fermandosi di botto e osservando i raggi del sole brillare sul lago, che producevano un effetto da paura.

-Cioè?-

-Cosa farò ora? Dopo aver sconfitto quei tizi non so come potrò rendermi utile...- si sfogò appoggiando la testa sulla spalla del biondo; dopo un attimo di immobilità assoluta, Leon la strinse tra le sue braccia e le accarezzò i capelli lucenti.

-Vieni a stare con me! Casa mia è grande, spaziosa... poi non devo più sposarmi con Kumiko-chan, perciò potremmo... beh... sì...- non terminò la frase poiché si accorse che il respiro della Senoo si era fatto regolare ed era immobile; la guardò e notò che gli occhi erano chiusi, mentre la bocca era leggermente aperta e il corpo si era fatto più pesante: dormiva.

“Che tipa!” si disse prendendola in collo, per poi sdraiarla a qualche metro di distanza... le si mise di fianco e si assopì anche lui, stanco come non mai.



Erano passati diversi giorni da quando era tutto finito, la pace regnava sovrana e molte cose stavano cambiando; Akatsuki aveva riportato una frattura scomposta che lo avrebbe tenuto a letto per un mese, perciò niente cerimonia di incoronazione. Tooru si era ripreso completamente, ballava e aveva ricominciato a fare il divo. Kumiko aveva lasciato il palazzo della regina ed era tornata a casa, scusandosi più volte del suo comportamento oltraggioso. I sensei erano tornati nei loro villaggi, salutando calorosamente le guardiane con la promessa di scrivere loro tante e tante lettere.

Naturalmente i piani segreti e la visita dei FLAT4 al castello non rimase impunita, e i quattro furono segregati per tutta la convalescenza di Akatsuki nel castello, senza poter ricevere visite, anche se avevano la possibilità di scrivere lettere!


“Cara Aiko,

Come stai? Qui mi annoio... Akatsuki-kun non intende guarire in fretta, nonostante tutti i miei riti di magia e le mie preghiere! Papà mi sta col fiato sul collo (ti saluta!) e almeno mi lascia in pace per scriverti un paio di righe.

Che noia le lettere... voglio vederti assolutamente! Preferisco i tuoi occhi a questo scialbo pezzo di carta. Poi sai, abbiamo un paio di conti in sospeso...

Vado, sento i passi di quell'uomo oltre la porta e sono certo che sta per entrare nella stanza.

Daisuki.

Tuo Leon”


Aiko lesse un po' preoccupata quella missiva, perplessa per i “conti in sospeso” che non si ricordava di avere con quel biondo. Non aveva voglia di scervellarsi, così prese penna e foglio e rispose velocemente:


“Leon,

Sei un mago, dovresti sapere che queste cose non funzionano! Bah... tuo padre fa bene a tenerti sott'occhio, e sinceramente gli sono grata, così non ti cacci nei guai (ricambia il saluto!).

Ma di quali conti in sospeso stai parlando? Io non ho debiti nei tuoi confronti.

Ciao da Aiko”


La lettera non tardò ad arrivare e il biondo si irritò per la freddezza della ragazza nei suoi confronti.


“Stupida!

Come ti permetti di essere così fredda? Io ti dico che ti voglio bene e tu nemmeno lo noti?! Bah... comunque i conti in sospeso sono: un bacio e una sfida a pallacanestro!”


E andavano avanti così, botta e risposta, senza stancarsi mai né di stuzzicarsi né di scriversi... d'altro canto c'era da dire che un mese era un sacco di tempo e che non potevano non sentirsi!




“Mancano due settimane!” Doremi cerchiò di rosso il numero che indicava la data del giorno, sospirando con forza e rileggendo le varie missive sentì il cuore mancarle di qualche battito... rileggeva lentamente ogni bella frase, riguardando le lettere scritte con un carattere fine e elegante, ammirava il modo in cui scriveva giapponese e della bellezza e assonanza che metteva in ogni frase.

Ogni giorno non faceva che ripensare alla notte dell'attacco, alla morbidezza delle sue labbra e ai teneri baci che le aveva dato sulle dita; anche alle parole leggere che gli aveva detto, aveva sbagliato tono, aveva sbagliato a dire quelle parole poco calibrate e inesatte.

Voleva chiarire a tutti i costi, voleva dirgli quanto il suo cuore ardesse per lui.

-Doremi-chan! Posta!- si affacciò nella camera Hazuki e le consegnò una busta di carta gialla con scritto il suo nome.

-Grazie!- aprì un lato del quadrato giallo e vide che c'erano delle foto, erano una decina e ritraevano i FLAT4 in diverse pose buffe, tutte reali.

Prese la prima e vide Akatsuki a letto con il gesso bianco con qualche disegnino sopra, che spuntava da sotto le lenzuola candide; aveva in mano un giornale che ritraeva in prima pagina le foto delle Ojamajo e lui che leggeva un articolo con aria corrucciata e stranamente triste.

La seconda era di Tooru e di Leon che cantavano al karaoke allestito in una stanza del castello, portavano dei kimono maschili di colore grigio-blu e avevano una parrucca stile anni '70 con un fiocchetto in cima, i microfoni a distanza esagerata dalla bocca e i fili tesi da quanto erano distanti dalla televisione. In un angolino vi erano Akatsuki e Fujio con delle espressioni abbattute e rassegnate, con la testa tra le mani e i gomiti appoggiati sulle ginocchia.

Un'altra vedeva Leon con un rosario buddista tra le mani, un sutra sulle spalle e i capelli sciolti, la bocca e gli occhi chiusi; notando attentamente si poteva vedere il chakra scarlatto disegnato sulla fronte e un pezzo di gesso e di piede di Akatsuki.

“Questa la deve vedere Ai-chan!” si disse con le lacrime agli occhi.

Poi osservò le altre, ridacchiando ad ogni espressione strana o ad ogni situazione assurda. Poi un biglietto uscì fuori dalla busta e recava poche semplici parole.

“Spero ti possano divertire! Daisuki

Akatsuki”


Si strinse il biglietto all'altezza del cuore e urlò:

-AI-CHAAAAAN! DEVO FARTI VEDERE UNA COSA!-



“Una settimana! Che situazione assurda... io che aspetto per poter vedere un ragazzo! Che storia incredibile! Eppure...” Onpu era nel letto a due piazze che aveva richiesto, e si rigirava tra le lenzuola morbide e profumate, pensando a quanto si sentisse stupida ad attendere un giorno con tanta trepidazione.

“Me ne sto qua ad annoiarmi mentre potrei fare qualcosa di più utile... tipo... tipo...” pensò scervellandosi e non concludendo molto.

Guardò l'orologio sul comodino e si accorse che era ancora mattina presto, troppo presto per alzarsi e per fare qualunque cosa; sospirò e accese la luce del comodino, osservando uno spartito che era scribacchiato su un fogliaccio, con alcune parole annotate sotto e di lato. Lo prese e lo continuò, come ispirata da quel momento di ozio totale; si sedette appoggiando la schiena sulla testiera del letto e chinando il capo sul grembo, mentre intonava le note già scritte.

In meno di un'ora aveva scritto una strofa, e ne era fiera... certo, una canzone non è composta da una strofa, però quei momenti di ispirazione erano fantastici e allietavano un'attesa altrimenti stressante.


-Onpu-chan!- un ticchettio alla porta accompagnò il richiamo di Aiko, che doveva svegliare l'amica per la colazione.

-Avanti!- fece scattare la maniglia e entrò piano piano, trovando la viola sulla scrivania che, china, stava scrivendo.

-Lettera a Tooru-kun?- domandò sorniona la blu, rimanendo sullo stipite.

-No, no... una canzone!-

-Wow! Tornerai a cantare?-

-Lo spero tanto...- sussurrò perdendosi nel suo mondo.

-Quando vuoi, la colazione è in tavola.- disse apprensiva Aiko, voltandosi lentamente.

-Grazie, scendo tra poco...-

Finì di scrivere un bigliettino e lo inserì in una busta, chiudendola poi; la mise in tasca e scese a fare colazione, scrivere le aveva messo un certo appetito.



-Domani...- sussurrò Hazuki al suo gattino che se ne stava acciambellato sulla sua pancia e faceva le fusa.

-Kucchan, domani lo conoscerai! Ti piacerà un sacco!- gli grattò un orecchio con dolcezza e pensò a quanto facesse piacere a lei rivederlo.

Poi fece vagare la mano sulla coperta di lino e sorrise della morbidezza del tessuto, pensando a quanto si sentisse sola; una leggera lacrima le solcò la guancia arrossata, mentre se ne stava inerme e dritta sul suo letto, nella stanza che le era stata data dopo l'ultima battaglia... anche quel micio era arrivato dopo le sue avventure e i suoi vestiti erano nuovi... si sentiva così fuori luogo! Le tende intanto svolazzavano allegre, inondate da un raggio di sole birichino che solleticava anche il bordo del letto.

In quel momento di pigrizia, come ormai aveva ritagliato tutti i giorni poiché non aveva molto da fare, non si accorse nemmeno che Kucchan aveva aperto gli occhi verdi e la stava guardando curiosamente.

Era sì immobile, ma quegli occhi scrutavano con aria famelica ogni movimento dei capelli castani, ogni piccolo riflesso che brillava negli occhiali tondi.

Lei però non osservava quelle pozze smeraldine, troppo concentrata a guardare il raggio di sole che colpiva il bordo del letto... con un movimento velocissimo Kucchan si mise in piedi e balzò addosso alla padrona, graffiandole con una zampa il vetro degli occhiali e con l'altra la guancia destra, prima di prendere a mordicchiare una ciocca castana che era libera sulla spalla della ragazza.

-Kucchan!- esclamò lei, spaventata da quello strano comportamento, accarezzandosi la ferita sulla pelle candica.

Il gatto in risposta miagolò e soffiò poco felice; scattò indietro e scese dal letto, muovendo nervosamente la codina.

“Che gli sarà preso?” si disse alzandosi per andare a disinfettarsi il graffio. Gli occhiali erano integri, gli artigli di quel cucciolo non potevano graffiare il vetro, ma la sua guancia era rossa e rigata da tre graffi poco profondi ma dolorosi.

Si ripulì la ferita e vi applicò sopra un cerotto molto grande color carne, storcendo la bocca per il fastidio che le aveva creato.

Un altro miagolio di Kucchan e sobbalzò dalla paura... il gattino si stava strusciando allo stipite mentre osservava la padrona dagli occhi sgranati...

-Kucchan sei un gattino cattivo!- lo rimproverò agitando il dito indice con veemenza, guardando gli occhi verdi brillare profondamente.

Si abbassò e tese una mano per accarezzarlo, aspettando che l'animale si avvicinasse di sua iniziativa... e parve funzionare, infatti Kucchan si stava strusciando alla mano gentile, annusandola spesso e abbassando le orecchie mentre faceva le fusa. Poi un altro scatto lo fece saltellare verso il cesto dei panni sporchi per prendere un calzino color panna tra i denti e trascinarlo via.

-Kucchan! Ridammi il calzino!- ordinò inseguendo il cucciolo.

Questo in risposta si infilò sotto al letto e miagolò felicemente, quasi si facesse beffe della dolce Hazuki.

-Avanti... esci fuori... Kucchan!- si abbassò e lo vide mentre si faceva le unghie sull'indumento, tutto orgoglioso.

Senza pensarci due volte Hazuki lo prese per una zampina e lo trascinò fuori... aveva in pugno il calzino quando un altro graffio le ferì il dorso della mano e la fece ritrarre subito da quella bestiola.

-Ahiooo...- pigolò la ragazza soffiando sulla ferita.


Andarono avanti così per almeno due ore, ormai Hazuki non faceva nemmeno caso ai graffi, anche se acchiappare quel piccolo demonietto si dimostrò più difficile del solito.

Dopo l'ennesimo tentativo era riuscita a fregarlo, sfilandogli il calzino dalla bocca... vittoriosa saltellò per la stanza, poi si accorse che non poteva festeggiare visto che ormai quell'indumento era sfilacciato e rovinato fino all'inverosimile.

Lo gettò a terra e poco dopo si buttò sul letto, stanca morta. Il micio le si appallottolò di fianco alla spalla, socchiudendo gli occhi con lentezza; la ragazza gli passò una mano sul pelo corto e lucido, poi sorrise contenta e sussurrò un tiepido: -Arigatou...- prima di addormentarsi distrutta.



-Minna! Siete pronte?- domandò giuliva Doremi, mettendosi lo zaino in spalla e sorridendo allegra.

-Uff...- sussurrò Aiko, mascherando la felicità con una smorfia poco contenta e contrariata.

-Ai-chan è inutile che cerchi di fare la dura... sei stata quella che ha ricevuto più lettere! Chissà che frasi dolci vi sarete scambiati tu e Leon-kun!- la prese in giro Onpu, dandole lievi botte all'avambraccio con il gomito.

-Ma cosa farnetichi? Figuriamoci se mi metto a scrivere lettere d'amore...- rispose orripilata.

Le tre ridacchiarono e entrarono nella carrozza.

Irritata da quelle prese in giro la blu si limitò a sbuffare e le seguì con le braccia incrociate al petto e lo sguardo rivolto altrove.

Stavolta si sarebbero mobilitate loro perché nonostante Akatsuki non avesse più bisogno del gesso, aveva la gamba debole e lo era lui stesso per via del riposo obbligatorio somministratogli dal dottore.


-Che bello!- esclamò Doremi con gli occhi brillanti mentre solcavano i cieli a velocità sostenuta; avevano appena sorvolato il villaggio di tutte le loro amiche streghe, gremito di gente come al solito e allegro, illuminato dalla luce del sole.

-Già!- sussurrò Onpu, guardando lo stesso punto.

-Il viaggio non sarò lungo, tenetevi forte!- disse la cocchiera, istigando i cavalli volanti ad accelerare la loro corsa.

Onpu e Doremi rimisero la testa dentro alla carrozza e risero senza un vero motivo... solo per la voglia di farlo.

-Voi siete matte!- commentò Aiko, ancora in po' imbronciata.

Hazuki sorrise all'amica dai capelli blu e le posò una mano sulla spalla, in maniera comprensiva.

-Hum?- biascicò al contatto, sorpresa.

-Ai-chan sei troppo timida... non devi preoccuparti del nostro giudizio, Leon-kun è un ragazzo perfetto per te...- le spiegò subito la castana, sempre sorridente.

-Grazie!- rispose sarcastica. -Vuol dire che mi vedete benissimo con uno stupido esaltato!- il suo malumore peggiorò, non pensava che il biondo fosse solo uno “stupido esaltato”, però quando era arrabbiata rispondeva solo così, in maniera del tutto negativa.

-No, noi pensiamo che ti si addica perfettamente per il suo carattere aperto e solare...- intervenne Doremi.

-Già, poi è spontaneo e carino... non credo sia poi così stupido!- disse Hazuki.

-Sulla stupidità ho i miei dubbi!- si intromise Onpu, beffarda.

-Come?- chiesero le tre, Aiko aveva alzato la sua voce di almeno un'ottava.

-Sì, scegliere Ai-chan come ragazza... non mi sembra molto furbo!- disse ridendo, portandosi dietro anche le risate delle altre tre.

-In effetti!- ammise Aiko, con le lacrime agli occhi.

-Non fare la sciocca... siete perfetti! Ma ve li immaginate i loro bimbi?! I capelli di Leon-kun e gli occhi di Ai-chan... o il contrario! °Sììììì! *ç* ndS°- esclamò sdolcinata Doremi, sognante.

-B-B-B-BAMBINI?- urlò shockata Aiko, in preda ad un rossore fortissimo a alla voglia di sprofondare sotto terra.

Continuarono a ridere, spostando presto le loro prese in giro a Doremi, per un viaggio corto, ma intenso.


Di questi viaggi se ne sarebbero susseguiti molti altri, sia dall'uno che dall'altro fronte... ormai quelle quattro coppie erano inseparabili.


Fine


BUUUUUUUUUUUUUUH!!! CHE FINALE DEL CAVOLO!!! BUUUUUUUUUUUUUUH!!! ndTuttiILettori-che aspettano questo capitolo da secoli ormai-

Scusate! ç____ç ndSamy

NO! ALLA GOGNA! NdTutti

ç_____ç ndSamy

FORCA! FORCA! FORCA! NdTutti


Minnaaaaa! Perdonatemi per questo finale orribile, ma non volevo che l'ispirazione scemasse alla fine, così lo concludo qui! E chiedo perdono per questo ritardo incredibile, ma davvero non riuscivo a concludere °non che ora sia bello il finale! NdTutti Lo so... ç___ç ndS°... naturalmente scriverò un altro capitolo °Fai harakiri, mostro che non sei altro! NdKYA Dopo di voi, sgorbi! NdSamy°, e giuro che arriverà presto perché le vacanze di Natale sono alle porte! *____*

Poi volevo scusarmi con i/le fans di Poppu e Momo-chan, che non hanno avuto il piacere di leggere °o fortuna, dato il pasticcio che è questa fic° le loro eroine... nella prossima fanfic ci saranno! +____+

Poi chiedo perdono anche alle fans di Kotake, Yada e Anrima, se le ho insultate in qualche modo, offendendo i loro idoli °Ci stai chiedendo scusa? *___* ndKYA No! Sia mai! Io chiedo scusa ai lettori... di voi non me ne frega un accidente! NdSamy°.

Passiamo ora alla parte più bella: i ringraziamenti!

  1. Alle mie due nee-chan del cuore, a cui voglio un sacco di bene. E' grazie a loro se la mia mente deviata ha partorito l'ennesimo capitolo.

  2. Ai lettori (cioè lettrici), che hanno sempre lasciato un commento con i loro complimenti e pensieri. Grazie di cuore a: Alissyachan, TITTIVALECHAN e a Ale03.

  3. A Kana_chan e a GinevraMalfoy90 per avermi messa tra i preferiti (c'è anche Vale-chan, ma tanto l'ho ringraziata prima)

  4. A tutti coloro che leggono e che mi hanno seguita con costanza e nell'ombra.


Arigatou...

Baci, Sayuchan/Samy

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