The fault in our stars.⭐️

di horanssandwich
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo.

"Joy svegliati dai."
"Joselyneeee."
"Amore di mamma su è ora di alzarti."
"Joselyne!"
"JOSELYNE VALERIE PARKER HAI INTENZIONE DI ALZARTI OPPURE VUOI CHE TI STRAPPO I BIGLIETTI PER L'AUSTRALIA?" 

"Donna, silenzio, lasciami dormire. Tanto non sai dove sono i biglietti."
Feci una finta risata malefica, continuando a tenere gli occhi chiusi e girandomi dall'altra parte.

"Tu dici? Allora questi biglietti che ho in mano posso anche buttarli.." Detto questo si alzò da letto. Non potevo vederla, ma avrei scommesso 62773838€ che stava sorridendo.

Spalancai gli occhi catapultandomi giù dal letto.
"Nono mammina mia adorata, sono sveglia non c'è bis.." mi bloccai vedendo le sue mani. "Infaaaameeee! Non hai nessun biglietto in manooooo! Aaaahhhhh mi hai fatto prendere un colpoooooo!" 

Vidi sul suo viso un ghigno divertito, poi mi voltò le spalle uscendo dalla mia stanza.
"Dai, muoviti che poi oggi hai anche la festa." disse per poi sparire nel corridoio.

Oh, già, la festa. Io, la mia migliore amica Caitlyn e mio fratello David avremmo dovuto trasferirci in Australia per studiare. Avremmo dovuto salutare tutti, ma non eravamo mentalmente pronte. Ma, andiamo,Melbourne ci aspettava! 

Mi svegliai dai miei pensieri e presi il vestito che avevo preparato la sera prima e poggiato poi sulla sedia. Aveva il "corpetto", che arrivava solo fino a sotto il seno, blu e poi sotto era a tubo(?) nero. Volevo mi vedessero per l'ultima volta in ottime condizioni e non a mo' di 'barbona'.
Andai in bagno a farmi una doccia calda pensando a tutto quello che è successo nella mia vita e mi sembravo troppo strano dovermi trasferire ma mi serviva per migliorare i miei studi. 
Finita la doccia mi andai a vestire, poi un filo di eye-liner, mascara, rossetto e voilà, pronta! 

A pranzo parlammo del più e del meno, mamma e papà ci elencarono un botto di roba da fare/non fare là, di stare attenti e altre cose noiose da genitori. 
Durante la festa ci divertimmo molto, ma c'era un filo di tristezza da parte di tutti. Arrivò il momento dei saluti, e, dopo aver versato molte lacrime, arrivò l'ora di prendere l'aereo. 
Il viaggio passò tranquillamente: Cait dormiva, mentre io e David ascoltavamo la musica. 

Arrivammo in due orette e prendemmo il primo taxi per andare al nostro appartamento; non disfammo neanche le nostre valige. Ci dirigemmo ognuno nella propria stanza. 

Non riuscivo per niente a dormire, maledetto fuso-orario! 
Qualcuno bussò alla mia porta. Non ero l'unica, allora. 

"Chi è?"

"Joy sono David.." 

"Vieni!" 

"Scusa, ma.." Lo interruppi, sapevo già cosa volesse dire.

"Vieni qua." 
Si sdraiò affianco a me e appoggiò la testa sul mio petto, mentre io lo strinsi forte a me.

"Che ti succede?" gli chiesi dopo un po'.

"Ho paura, Joy. Tanta paura. Mi mancano già tutti, riusciremo a fare amicizia? Riusciremo ad avere dei rapporti come quelli di prima? E se nessuno vorrà stare con noi?" 
La sua voce piccola piccola, queste parole, mi facevano male.

"Non lo so, Dave. Non lo so davvero. Ma, hei, tu hai me e Cait. Io ho voi e lei ha noi. Possiamo farcela. Te lo prometto. Ora dormi che è stato un lungo viaggio e domani dobbiamo andare a scuola a vedere visto che lunedi iniziamo." 

"Buonanotte sorellina."

" 'Notte fratellino." 

Chiusi gli occhi e mi addormentai pensando a cosa sarebbe successo.









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#spaziome! 
Allora, non è la mia prima storia che scrivo, ma le altre non le ho mai finite. Questa ho intenzione di farla arrivare fino alla fine se qualcuno se la caga. So che questo 'prologo' è una noia, ma prometto che gli altri saranno meglio(spero). So che è corto come inizio, ma nei temi di solito ho 6. Voglio dare il meglio per questa ff! Sarà un ff sui 5sos. Mi scuso in anticipo per gli errori grammaticali. 
Un bacio,
Sandra❤️
Ps: fatemi sapere se vi piace.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


                                                CAPTHER ONE.

Eccoci al nostro primo giorno di scuola. Il giorno prima eravamo andati a vedere i nostri corsi, ne avevamo pochissime tutti e tre insieme.

Alla prima ora avevo storia insieme a mio fratello, come iniziare male la giornata proprio. 
Io e David salutammo Cait che aveva matematica, e ci dirigemmo verso la nostra aula.
Tutti gli occhi erano su di noi, soprattuto su mio fratello. Non potevo biasimarle, mio fratello era proprio un figo! Mi sarei innamorata pure io di lui se non avessimo lo stesso DNA.
Non si accorse di tutti gli sguardi da parte delle ragazze, di tutti i gesti che facevano tipo spostare gli zaini per farlo mettere vicino a loro.. E la faccia che fecero non appena si mise vicino a me, mi fece ridacchiare. 

“Perché ridi?” mi chiese David.

“No, sai, guarda le loro facce..” 
Lo feci girare verso le ragazze che ancora avevano la bocca spalancata perché mio fratello le aveva evitate. 

“E questo perché...?” Possibile che fosse così idiota?

“Scemo, sei vicino a me e non a loro!” 

“Buongiorno ragazzi!” La voce del professore ci riportò alla realtà, salutò la classe e poi si rivolse verso me e David.
“Voi dovete essere Joselyne Valerie e David William Parker!”

“Esatto, ma professore, la prego, non dica più il nostro secondo nome! Lo detestiamo, lo usa solo nostra madre quando si arrabbia!” 
Delle risatine riecheggiarono nella stanza e il professore ci sorrise.

“Io sono il sig. Britten.” Detto questo, cominciò a spiegare qualcosa che sinceramente non capirò mai. 

Le due ore di matematica passarono in fretta e mi ritrovai alla terza ora con Cait: filosofia. 
Perché diavolo avevo preso questo corso?!

La lezione passò con il professore che parlava per non so chi, forse per Miriam Digger, che era l'unica che seguiva la lezione visto che tutti stavano dormendo. Comprese me e Cait.

Aspettavamo David prima di entrare in mensa, ma siccome non arrivava decidemmo di entrare anche senza di lui. 
C'era tantissima gente, era difficile trovare un tavolo vuoto. Quindi io e la mia migliore amica ci affrettammo a prenderci il pranzo e cercare subito un tavolo prima che qualcuno lo adocchiasse. 

Dopo che vari minuti che avevamo cominciato a mangiare, si avvicinò colui che ci aveva dato buca davanti alla mensa. 

“Oh, guarda chi si rivede! Dai, siediti!” Gli sorrisi picchiettando la sedia di fianco a me.

“Scusate, ma la professoressa di ginnastica mi ha tenuto più del dovuto!” 
David ci cominciò a raccontare della sua 'emozionantissima' lezione di ginnastica quando una testa colorata sbucò da dietro di lui. 
“Scusate, sono nuovo, non conosco nessuno.. So che lo siete anche voi perché eravamo insieme a matematica e volevo chiedermi se potevo sedermi con voi..” Dissè tutto d'un fiato e lo vidi appena arrossire e guardarsi le punte delle scarpe. Aveva un sorriso bellissimo che rimasi a fissarlo. 

Cait mi risveglio dal mio 'trans' tirandomi una dolcissima gomitata che credo di aver ancora il livido e rispose lei per me.
“Ma certo! Io sono Caitlyn, ma puoi chiamarmi Cait.” si presentò lei tutta sorridente. 
Come faceva a essere così... cosi?! Io ero tremendamente timida, non riuscivo a tenere una conversazione con un ragazzo se non lo conoscevo.

Mi feci coraggio. “E-Ehm, io sono.. Sono Joselyne, Joy se preferisci.” 
“E io David.” Mio fratello mi tirò fuori dal mio imbarazzo.

“Io sono Michael, Michael Clifford.” sorride timidamente, era così tenero che non riuscii a tenere un sorriso e credo che lui se ne accorse perché abbassò la testa.

Durante il pranzo Michael ci raccontò un po' di lui, non avevamo niente in comune proprio! Ed era questo il bello. Mentre parlava, il suo imbarazzo se ne andò.. Tranne il mio, che mi rimase li appiccicato e non mi fece dire neanche una parola. Maledetta timidezza. 

Finito il pranzo avevamo l'ultima ora: geografia. Bene. 
Mi sedetti all'ultimo banco, come al solito. Non avevo né Cait, né David perché avevano entrambi scienze. Cosa poteva esserci di peggio? Ma ecco una testolina molto familiare che sbucava dalla porta. 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


                                         CAPTHER TWO.

“Joy!” Ecco un Clifford tutto sorridente e urlante che veniva a sedersi vicino a me.

“Ehm.. Ciao M-Michael..” Sospirai tirando fuori il libro di geografia dallo zaino. Maledetta timidezza che mi fa balbettare. 

“Qualcosa non va?” Mi chiese vedendomi un po' in imbarazzo. Ora che gli dico? Verità? No... Si... No.. Si.. No. Si. Assolutamente si. 

“No, t-tranquillo. È solo ch-che sono abbastanza timida e..uhm.. E.. Balbetto finché non riesco a p-prendere conf-confidenza.” Mi sentii le guance avvampare rendendomi conto di quante volte avevo  balbettato e abbassai la testa. 

“Ma Joy! Non essere timida con me! Anche se ci conosciamo da neanche un'ora puoi stare tranquilla.” Detto questo mi mise un braccio intorno alle spalle e mi strinse a se, provocandomi ancora più imbarazzo di prima.

“O-Okay..” Fu l'unica cosa che riuscii a dire.

DAVID'S POV. 

Io e Cait entrammo in classe e ci sedemmo nel primo banco libero. 
Il professore arrivò subito e quindi incominciammo la lezione immediatamente. 
Mentre il prof. era intento a spiegare il.. boh, qualcosa, bussarono alla porta. 

“Avanti.” Un ragazzo col fiatone si presentò in classe, sembrava avesse partecipato ad una maratona. Capelli corti e chiari, occhi azzurri, alto diciamo giusto. Era il tipico ragazzo a cui le ragazze muoiono dietro.

“S-Scusi professore, ho av-avuto difficoltà a cercare.. ehm.. la classe..” Balbettò.
Tutti gli occhi erano puntati su di le e appena se ne accorse abbassò la testa dove tanto immediatamente fucsia. Mi ricordava tanto Joy versione chiara e maschile. Sorrisi pensando a cosa stesse facendo quella scema di mia sorella.

Il ragazzo si sedette all'ultimo banco dietro di noi, da solo.

JOY'S POV.

Michael non era poi così male in fondo, stavo cominciando a prendere confidenza e quindi cominciavo a smettere di balbettare. Lentamente, però. 

“Visto? Stai balbettando di meno e cominci a diventare meno rossa quando parli.” Mi legge nella mente? Mannaggia Clifford, dovevi stare zitto. 

“S-Si..” Rossa peperone, again.

“Nooooo, oddio, scusa! Non lo dirò mai più! Mannaggia a me.” Si diede una botta in fronte e io non potei che scoppiare a ridere e lui con me.

“Parker! Clifford! Si può sapere perché ridete?” Il professore abbassò gli occhiali sul naso, guardandoci.

“Scusi prof., è colpa sua!” Io e Michael ci guardammo e scoppiammo a ridere di nuovo, l'avevamo detto all'unisono provocando risate da tutte la classe. 

Finalmente la campanella suonò e Michael mi accompagnò da Cait e David per salutarli.

“Ciao scema.”

“Ciao M-Mikeeey!” Mi abbracciò dandomi un bacio sulla guancia. In un secondo le guance diventarono più scure e lui se ne andò ridacchiando. 

“Allora? Andiamo?” Presi a braccetto mio fratello e Cait che mi annuirono sorridendo. 

“Oggi in classe è venuto ragazzo che sembrava la tua versione maschile e chiara. Guarda, è quello si.” Mi indicò un ragazzo vicino agli armadietti. “Si chiama Lucas, ma si fa chiamare Luke. Luke Hemmings.” 

"Senti, fattelo amico e poi me lo presenti!” 

“Si, così poi se caso mai dovreste piacervi non v mettere mai insieme perché siete troppo timidi!” 
Diedi una spinta alla mia migliore amica ridendo e lei mi abbracciò.

“Ma l'hai visto? Non potrei mai piacergli! Quindi non succederà nulla di tutto questo, potete stare tranquilli!”  


Nel pomeriggio ci mettemmo a guardare un semplice film. Faceva schifo, ma a mio fratello piaceva quindi decisi di lasciarlo. Mentre ero in cucina a preparo un panino squillò il telefono di David. 

“Daaaviiiidddd! Ti sta chiamando uno sconosciuto!”

“Rispondi!” Ero tranquilla, al telefono non ero timida perché tanto nessuno poteva vedermi. 

`Pronto?`
`Ehm.. C'è David? David Parker?`
`Guarda, sono la sorella. Quello scemo sta guardando il film e non ha voglia di alzarsi.` senti una risata dall'altra parte del telefono, davvero bella.
`Sono Ashton Irwin. Non mi conosce, ma ho trovato il suo quaderno di scienze e c'era scritto il suo numero. So che avrei potuto darglielo domani, ma siccome non so chi sia e viceversa ho pensato di chiamarlo.` nome familiare.
`Ohw, grazie mille. Glielo dirò.. Se vuoi puoi portarlo ora, così vi conoscete. A meno che tu non sia un maniaco eh.` e di nuovo quella bellissima risata. 
`Certo, dove abitate?`
`Palazzo di fianco alla scuola, non puoi confonderti, è l'unico. 3 piano.`
`Dici davvero? Io abito al 7! Ora arrivo. A dopo.`

Neanche il tempo di rispondere che chiuse la chiamata, wow. 

Due minuti dopo suonò il campanello.
“Vado io, non scomodatevi eh!” Lo urlai a quei due idioti dei miei coinquilini che erano incantat a guardare la tv.

Aprii la porta e.. Non potevo crederci.





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Ehilà! Chissà chi sarà! Dite che Joy lo conosce? E Luke timido l'avete mai visto?Michael allegro come sempre. Ahahah, Fatemi sapere se vi piace, un bacione! 
Ps: questo è un po' più lungo, ma avevo l'ispirazione a 1000000! 
Sandra❤️

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