Una ragione di vita.

di Greta_HopeCiuffiner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le felpe. ***
Capitolo 2: *** "the cat." ***



Capitolo 1
*** Le felpe. ***


Una ragione di vita.
“al giorno d'oggi le principesse non sono più quelle con lunghi vestiti e corone,
sono le ragazze con le felpe,distrutte dal mondo corrosivo e dalla società,che hanno
ancora la forza di alzarsi in piedi.”

Introduzione.
Salve,io sono Brijitte,ho 17 anni e sono di origine francese,anche se vivo Italia e sono italiana: 
Mio padre è italiano,mentre mia madre era francese...lei morì due anni dopo la mia nascita,non ricordo nulla di lei,non ho nemmeno una fotografia o un suo ricordo. Mio padre abbandonò mia madre quando nacqui,ma poi,quando lei morì,dato che io non avevo parenti,diventò il mio tutore,anche se vivo in casa da sola e faccio tutto da sola,lui mi invia i soldi per posta,anche se abita nella mia stessa città,non abbiamo alcun legame..e questa è una delle tante cose che mi distrugge.
La mia vita è uno schifo,non sono vittimista ma è così:non ho amici,sono un'anoressica autolesionista,senza famiglia,non ho niente e nessuno...
Una ragione di vita è la mia storia e ve la racconto:
Capitolo 1°
“Le felpe.”
Sentii la sveglia suonare,e con gli occhi che non volevano aprirsi e le gambe che non riuscivano a reggersi 
spostai le coperte,legai i capelli e mi alzai,mentre traballvo scesi le scale e preparai la colazione.
I miei occhi caddero sul Calendario e la mia calma svanì del tutto,quel giorno ricominciava la scuola e me ne ero dimenticata. 
Bhè,io non avevp il compagno di banco-amico che mi ricordava il giorno prima che inizi la scuola,
io non avevo un banco accanto al mio,io non avevo proprio un amico.
Allora andai a sciacquarmi la faccia in fretta e mi lavai le mani,accorgendomi dei tagli,era settembre,nella mia città non faceva caldo,ma anche se ci fossero stati 40°gradi avrei messo comunque la felpa.
Io amo le felpe,coprono tagli e sostituiscono gli abbracci,che non ho mai avuto,e poi sono calde e soffici,le adoro. Salii in camera mia,presi dei leggins,una felpa e un paio di vans,preparai lo zaino ed escii.
Arrivai a scuola in anticipo,fortunatamente,non volevo essere notata da nessuno,altrimenti mi avrebbero guardata male,per via del mio fisico.
Salii le scale e arrivai in classe classe,mi sedetti all'ultimo banco,come ogni anno,e aspettai che suonasse la campanella.
Quando suonò,sentii subito un trambusto di baci e abbracci caldi,che mi fecero sentire sola e angosciata.
Poi tutti entrarono,nessuno mi guardvaa,meglio per me,odiavo le critiche,mi fanno stare male.
La prof entrò e tutti salutarono,poi annunciò “Abbiamo un nuovo compagno,entra Lucas”
Ma nessuno entrava,la prof reipetè “Lucas!”
Poi di scatto tutti si girarono,pensai che stessero guardando me,ma poi mi accorsi che dal lato opposto 
a dove ero seduta io,sempre dietro,stava seduto un ragazzo,la prof disse lentamente “ah Lucas, ti sei già accomodato,bene,presentati.” lui si alzò e quasi balbettando disse “Mi chiamo Luke,ho 17 anni e mi sono trasferito da poco da Sidney,per questo motivo ho cambiato scuola..”
Sentii mormorare cose tipo “Oddio,che figo sto biondo” o “Speriamo sia single”
e penso le sentì anche lui,cosi' si sedette senza fare il minimo rumore e la lezione cominciò.
La prof fece una domanda,che adesso non ricordo nemmeno,e io,dato che sapevo la risposta,alzai la mano.
Tutto andava bene,quando mi accorsi che la prof e i compagni mi guardavano male,mi chiesi cos'ho di strano? Poi la prof sbuffò “Giratevi!” e tutti tornarono come prima,capì cosa fosse successo quando sentì i miei polsi vuoti,senza la felpa che li copriva.
Le prof. Mi chiese “Cosa sono quei graffi?” cercai di non farmi prendere dal panico e cercai una scusa, poi lentamente dissi “è stato un gatto ieri,volevo accarezzarlo e probabilmente non gli andava,così mi ha graffiata.”
tutti risero borbottando “perfino ai gatti non piace.” o “le anoressiche non vanno d'accordo con nessuno,nemmeno coi gatti”
la professoressa urlò “SILENZIO! Continuiamo la lezione. Va bene signorina,ma la prossima volta non tocchi
animali randagi,portano malattie.”
Tutti fecero un ghigno e la lezione continuò.
Nella ricreazione uscì,mi sedetti su un muretto e pensavo alla figuraccia fatta cominciamo bene pensai.
 Poi mentre sentivo le mie mani gelide e soffiai per cercare di riscaldarmi sentii qualcuno dire 
“Hey.” Feci finta di non sentire,forse mi avevano scambiata per qualcun'altro.
Ma poi,di nuovo “hey!”    A quel punto mi girai e vidi Luke,chissà cosa voleva.
Gli chiesi freddamente “Che c'è?”
“Hai un euro?Dovrei comprarmi una bottiglietta d'acqua,domani ti ritorno i soldi eh.” 
“vedo se ce li ho.” Sbuffai.
Misi le mani in tasca e uscì fuori proprio una moneta da un euro.
Dissi “tieni.”   Andandomene già via.
Non ci pensai e tornai in classe,suonò la campanella e dopo altre ore infernali uscii.
Andai a casa,mangiai,feci una doccia e ripensai alla mia giornata scolastica.

Buonsalve!♥
si,so che ho messo circa 3 storie nell'arco di pochi mesi,
ma questa storia ci tenevo davvero a pubblicarla,
l'ho scritta un anno fa circa,infatti ho un altro capitolo pronto,
ma adesso stavo “rispolverando” le mie cartelle e per caso l'ho trovata,ho corretto alcune cose et voilà.
Spero vi piaccia come primo capitolo. xx

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Capitolo 2
*** "the cat." ***


Una ragione di vita.

“al giorno d'oggi le principesse non sono più quelle con lunghi vestiti e corone,
sono le ragazze con le felpe,distrutte dal mondo corrosivo e dalla società,che hanno
ancora la forza di alzarsi in piedi.

Capitolo 2.
the cat.”
Non ci pensai e tornai in classe,suonò la campanella e dopo altre ore infernali si usciva.
Andai a casa,mangiai,feci una doccia e ripensai a tutto ciò che fosse successo...
Pensai alla figuraccia dei tagli,chissà se l'hanno bevuta la storia del gatto,
chissà se anche quest'anno i cartelloni che mi prendono in giro ci saranno..pensai a tutto questo,
era impossibile non pensarci. Io ho sempre odiato la scuola,non per i compiti,ma per chi la frequenta...
sono sempre stata presa in giro,fin dalle elementari,ero quella “senza mamma.” e fino alle medie ero la “grassona”,che poi,grassa non ero,avevo solo un paio di chili in più,ma soffrivo,soffrivo...e adesso so di essere sottopeso,ma non m'importa,io ho paura,paura di diventare di nuovo “grassa”.
Io ho paura,paura,paura di tutti,tutto,paura di vivere.
Andai in bagno,con le lacrime che scendevano e le mani che tremavano presi la lametta e tagliai,
dicendo lentamente “non ho nessuna ragione di vita”.
Poi ero stanca perfino della mia voce e mi fermai.
Poi andai a letto.
Dormii pochissimo,si sa che,la notte non è fatta per dormire,ma per pensare.
Mi svegliai per via di un brivido di freddo che mi attraversò i piedi,la coperta si era spostata,lasciando i miei piedi nudi e indifesi,aprii gli occhi lentamente,mi legai i capelli,mi infilai le calze e scesi le scale,con poca voglia di affrontare un altro giorno di scuola.
Preparai del latte e riscaldai i cornetti che erano avanzati il giorno prima,mangiai e mi vestii.
Felpa,jeans,scarpe 'ballerine'. Preparai lo zaino e uscì,mi avviai verso scuola.
Arrivai proprio nel momento in cui la campanella suonò,subito un trambusto di passi e voci che si mescolavano fino a creare il caos più totale,gente che mi spingeva e che mi calpestava i piedi,
cercai di farmi strada e alla fine arrivai in classe “La prossima volta esco prima,che caos” pensai,mentre in silenzio mi sedevo.
La prof non era ancora entrata,così,tutta la confusione si concentrò intorno a Luke,il ragazzo nuovo.

Stavano tutte a chiedergli numero di telefono,indirizzo,se era single e cose così,cose da oche.
Per poco non gli chiedevano l'esame del DNA.

Io me ne fregai e aspettai in silenzio che la prof entrasse,ma niente.
Alla fine,dissero che la prof non c'era,avevamo due ore buche.
Tutti si lamentarono “poteva dirlo prima,almeno entravamo a 3° ora.” E poi si formò nuovamente il caos,
così io andai fuori e mi sedetti sul muretto in cui mi ero seduta il giorno prima.
Mi dondolavo con le gambe avanti e dietro,finché non mi cadde la scarpa e mi chinai per prenderla.Mi sentì toccare ad una spalla,mi girai e vidi Luke,stavo per aprire bocca quando mi interruppe dicendo
Senti,la storia della bottiglietta d'acqua era una scusa,volevo parlarti.” Io rimasi un po' confusa,ma poi dissi “Dimmi.” Mi aspettavo che parlasse,invece,fece un gesto inaspettato...
Mi afferrò i polsi,alzò le maniche della felpa e disse “il gatto eh... Anch'io una volta ero,insomma,mi tagliavo,adesso non più,io posso aiutarti a smettere. Ah ,eh,tieni l'euro di ieri” Presa dall'impulso della rabbia urlai mentre correvo già via “il gatto! E' stato il gatto! Hai sbagliato! Tu non capisci nulla,non mettermi mai più le mani addosso,idiota! E tienilo pure il tuo euro del cazzo!”
Corsi via per un po' di tempo,non sapevo che fare,
così mi ricordai che c'era un bagno vecchio,in cui ormai nessuno andava..entrai e mi misi a piangere.
Perché sono così acida?” “Perché non riesco a farmi degli amici?” “Perché ho risposto in quel modo a quel ragazzo?”
Tra le lacrime uscì fuori la lametta che tenevo nella tasca dei jeans e cominciai a tagliare,proprio in quel momento suonò la campanella,ma mi importava ben poco,in quel momento volevo solo morire,feci un taglio un po' più profondo e,mentre stavo per svenire vidi arrivare Luke che urlava “Cos'hai fatto?!”

Poi persi conoscenza.
Mi risvegliai,cazzo,in un lettino bianco,dentro una stanza bianca,che odorava di nulla,di bianco,di pulito,forse.
Vidi accanto a me una persona,non capii chi potesse essere,riuscivo a malapena a tenere socchiusi gli occhi,ero senza forze,ma con uno sforzo aprii gli occhi e vidi Luke,cosa voleva ancora?.
Vide che avevo aperto gli occhi e disse
“Ci pensi?Ci pensi che se io,non fossi entrato per caso in quel bagno tu saresti morta?Cosa cazzo ti è passato in mente?”

io dissi con poca voce “Sarebbe stato meglio. Lo sai no?Se vivi sei una merda,se muori eri la persona migliore che esistesse.”
Mattew disse “non ho mai sentito una cosa più stupida.”
Io sono stupida.” Sussurrai,lui scosse la testa in disapprovazione.
Mi toccai le labbra screpolate con le mani gelide,poi sbuffai “e allora dimmi,tu che sai tutto,cosa dovrei fare?”

ALOHAAAA.
Mentre scrivevo il capitolo un fulmine ha colpito l'antenna di casa mia e il pc si è spento,lmao.
Bene,siamo al 2° capitolo,

so che è corto,ma volevo chiuderlo qui perché nel prossimo ci
sarà una frase,per la storia,molto importante.
Recensite se vi va!
Ringazio tutti quelli che hanno aggiunto la storia
tra le seguite,ricordate e preferite,
vi amo aw. xx
ps. scusatemi per eventuali errori.

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