Come Diavolo e Acqua Santa

di keli
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1°Incontro...Scontro! ***
Capitolo 2: *** 2°Entrata al Covo ***
Capitolo 3: *** 3°La mattina dopo ***
Capitolo 4: *** 4°Un nuovo membro nell'Hebi ***
Capitolo 5: *** 5°Compagni di Squadra ***
Capitolo 6: *** 6°Come Allieva e Maestro ***
Capitolo 7: *** 7*Sotto un Cielo Stellato ***
Capitolo 8: *** 8°Giornata libera,Battibecchi e Scontri! ***
Capitolo 9: *** 9°Festa a Taki ***
Capitolo 10: *** 10°La Ishamadea ***
Capitolo 11: *** 11*Eredità della Nebbia ***
Capitolo 12: *** 12*Faccia a Faccia col Nemico ***
Capitolo 13: *** 13*Paura...? ***
Capitolo 14: *** 14.Ricordi Dolorosi ***



Capitolo 1
*** 1°Incontro...Scontro! ***


Era sera,questo lo vedeva da se.Il sole stava pigramente tramontando dietro le alte montagne del Paese delle Cascate,mandando scintillì dorati e a tratti,ramati,con qualche punta rosata.Sarebbe stato uno spettacolo magnifico se lei avesse avuto anche soltanto la forza per alzare gli occhi.Camminava,o meglio,barcollava,da circa mezzora,trascinandosi a fatica,senza più un briciolo di forze.Ad ogni passo sentiva le gambe farsi più pesanti,e la vista offuscarsi.
”Merda..”
Non andava bene,no per niente.Contava anche il fatto che si fosse decisamente persa.Dopo l’attacco di quei ninja traditori della cascata,si era distaccata dal gruppo e ora non sapeva dove andare.Strano,perché di solito aveva un ottimo senso dell’orientamento.
”Che è andato a puttane..”
Quando poi,ripassò per l’ennesima volta davanti al piccolo ruscello che l’aveva vista passare di li almeno cinque volte,si lasciò cadere sfinita fra l’erba,maledicendo i kami,le cascate e Tsunade-sama che l’aveva mandata in quel posto assurdo senza la sua squadra.Oh non che non andasse d’accordo col team otto,ma trovava i suoi componenti decisamente stressanti e poco famigliari,eccezion fatta per l’unica ragazza della squadra,che però era fin troppo delicata e riservata,per i suoi gusti.Forse anche questo aveva influito nella disfatta contro quei ninja nemici.Non sapevano collaborare ne andare d’accordo.E di nuovo mannaggia all’Hokage e alle sue idee geniali.Quando poi anche l’ultima goccia d’energia l’abbandonò,chiuse definitivamente gli occhi,col viso premuto contro i fili d’erba bagnati di qualcosa che poteva essere acqua,ma anche benissimo sangue,il suo.


**E Suigetsu fai quello,e Suigetsu stai zitto,e Suigetsu perché non ti dai fuoco e poi ti spazzi via..grrr!Giuro che la prossima volta,quella vipera di Karin la do in pasto a Juugo e chi se ne frega di quello schizzoide dell’Uchiha!**
Di norma lui era un tipo calmo.Certo non come Juugo,ma non dava noie.Ne si metteva a parlare da solo.Ma quando ci vuole ci vuole,per diamine!Dopo quella dannata missione,appena rientrato nel covo,invece di essere accolto da Karin e magari,magari,curato,era stato spedito dalla medesima fuori dalla SUA stanza,perché,per citare le sue dolci parole “Sasukino-kun ha bisogno delle mie cure,quindi fuori dalle palle!”.Così il ragazzo albino,era stato costretto a uscire,e ora si ritrovava a passeggiare per le strade dello stupido bosco,di quello stupido villaggio,dello stupido paese che quello stupido del suo capo aveva scelto come base.Sospirò brevemente digrignando i denti da squalo che lo avevano fatto soprannominare dalla vipera in gonnella,alias Karin,”Squaletto”.Che poteva anche starci quando non era accompagnato da un “di merda”.Ennesimo sospiro,mani alle tasche,sguardo basso,come le spalle,sotto il peso dello spadone una volta appartenuto a Kisame Hoshigate,non si accorse che il sassolino con cui aveva deciso di sfogarsi,era andato a finire a dosso a qualcosa,o meglio,qualcuno.
**Uh..**
La “cosa” nell’erba si mosse,rivelando corti capelli di un delicato rosa pastello,incrostati di sangue,pelle pallida ferita in più punti e vesti stracciate.
”Porco mondo!Ma è una ragazza!”
Beh per lo meno se ne era accorto prima di tempestarla di sassi a suon di calci.Ridacchiando di questo suo spiritossissimo pensiero,le si avvicinò chinandosi sopra per vedere se era morta.Alzò una mano candida cercando di posarla sul collo della giovane per sentire il battito e..
**Brutto maniaco,sparisci dalla mia vistaaaaa!!!**
/SDENG!!!/
**Cazzo!!!!Ma dico sei pazza razza di ragazza-chewingum?!**
Ululò lo squaletto portandosi le mani al naso ora decisamente rotto.La graziosa fanciulla seduta ai suoi piedi mostrò i pugni ringhiando piano.Poteva essere un nemico,e non le piaceva per nulla.Il giovane le scoccò un’occhiata fra l’incavolato e il divertito,allontanandosi di lei di qualche passo,perché giustamente pericolosa,o almeno a parer suo.Parer suo per modo di dire visto che gli aveva appena dato un pugno dritto dritto sul muso.
**No qui il pazzo sei tu!Cosa volevi fare,eh?**
Domandò,anzi,gli urlà dietro quella,infervorata.L’azzurro inclinò il capo massaggiandosi il naso sanguinante e puntandole il dito contro in modo teatrale.
**Vedere se potevo seppellirti o meno,razza di confetto ambulante!**
**Oh..**
Il ragazzo la guardò arrossire e abbassare gli occhi color prato,domandandosi come fosse possibile un così rapido cambio d’umore.Poi gli venne in mente Karin e scoprì di non esserne affatto sorpreso.
**..ma questo non giustifica il tuo mettermi le mani a dosso,pervertito!**
Esplose di nuovo quella alzandosi in piedi,col solo risultato di rovinare precipitosamente a terra,per poi esser presa in braccio dal “pervertito”,che la guardò negli occhi ghignando selvaggiamente,il viso pericolosamente vicino al suo.Bello era bello,con quell’aria scazzata,gli occhi chiari come i capelli lisci,ma quella dentatura gli faceva venire i brividi,le ricordava quella di uno squalo
”Dove l’ho già vista?”
**Allora bambolina,ti sei calmata?Sappi che il pervertito ha un nome ed è Suigetsu!**
**Senti un po’ Squaletto,io non sono una bambolina,capito?E comunque come mi chiamo non ti interess..**
Ma non finì di parlare che svenne fra le sue braccia.L’azzurro sospirò sorridendo,e sistemandosela meglio a dosso,accarezzandole con vago divertimento i corti capelli rosei,alzando il viso al cielo,ormai completamente oscurato e decidendo che ora poteva benissimo tornare.Certo avrebbe dovuto fare i conti con Sasuke per aver portato al covo un’estranea,per di più in fin di vita,ma ormai c’èra abituato e sinceramente non gli fregava un emerito cazzo di quel sottuttoio del suo capo.Così sorrise,facendo dietro front e sparendo nella notte alla volta del covo
”Uh uh..con te ci sarà da divertirsi bambolina..me lo sento..”


Ed ecco il primo capitolo della mia nuova ficcy!Si sono pazza e adoro i crack-paring lo so,ormai l’avrete capito.Ma ho visto per l’ennesima volta Suigetsu(ossia quando Sasuke l’ha liberato dalla prigione di Orochimaru,chi ha letto il manga mi capisce,sbaaaav *ç*)e mi è venuta voglia di scrivere una storia con..non ve lo dico,ma avrete capito chi è la misteriosa bambolina,no?Per il rating,per ora metto quello verde,ma più in la prevedo scene un po’..beh..calde(XD)Un bacio!Alla prossima!

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Capitolo 2
*** 2°Entrata al Covo ***


Il Covo del Team Hebi.Niente di maestoso e teatrale come quello ormai andato perso di Orochimaru,o quello mai scovato di Alba.Semplicemente un vecchio casolare diroccato,appartenuto a dei ninja o meno,facoltosi,un tempo,ossia circa un milione di anni fa.O almeno era così che vedeva la villetta dalle pareti annerite dal fumo di un incendio,i vetri rotti palesemente aggiustati alla ben’e meglio con pezzi di legno,e il tetto cadente che era il loro rifugio.O certo grazie alle idee geniali del piccolo Uchiha il covo era stato reso introvabile.Chiunque passasse di li avrebbe visto solo una vecchia casa e gli sarebbe stato impossibile pensare che ci fosse qualcuno,perché il chakra dei suoi abitanti,all’infuori di essi,era inesistente e non poteva essere scovato.Geniale,senz’altro,almeno questo gli e lo doveva.E tanto di cappello al moccioso con manie fraticida.L’albino ridacchiò tra se e se,fermandosi a due metri dalla casa,poi sospirò digrignando i denti.Ma siccome Karin non poteva far a meno di avere anche lei delle idee geniali,per entrarci chiunque avesse scoperto la casa,ossia i membri del team,dovevano far ricorso al chakra.Infatti la porta era stata congeniata per ricordare le impronte dei vari chakra dei componenti dell’Hebi,e solo riconoscendoli si apriva senza far scattare le trappole anti-intruso.
”Merda..”
Gli occhi azzurri del ninja andarono alla ragazza ancora svenuta,o addormentata chi sa,fra le sue braccia.Ok lui avrebbe potuto anche passare senza che niente scattasse ma si capiva benissimo che la rosa non sarebbe potuta passare.
”Ok Sui,ricorda gli insegnamenti dell’accademia..cosa si può fare per nascondere un chakra?”
Un’altra occhiata alla giovane fra le sue braccia,e il ninja si demoralizzò completamente.All’accademia lui dormiva soltanto,o si limitava a provarci con le compagne e le sensei.Però in qualche angolo remoto del suo cervello sondato da quella maniaca di Karin ai tempi di Orochimaru,sapeva che a quella lezione stranamente aveva fatto parte.
”Umm…ci sono!Certo ma sono un genio!Coprire il chakra con un chakra più forte!”
Così,dopo aver quasi fatto cadere la rosa,e fatto scattare l’allarme,perché col prendere la giovane che gli era scivolata aveva messo un piede in avanti,riuscì a comporre i simboli per evocare il chakra,richiamandolo in grandi quantità,e passando senza che niente scattasse,sbrigandosi ad entrare dalla porta prima di essere troppo stanco e deconcentrato per far altro.Quando fu dentro chiuse la porta alle sue spalle sospirando di sollievo e ringraziando tutti i kami esistenti per questo suo colpo di cu..emm..fortuna.
**Emme mm..è quella mocciosetta chi sarebbe?!**
Peccato che non si era accorto che una vipera dai capelli neri acconciati in modo strambo,occhiali rotondi,occhi neri,lo stava spiando dalla porta della cucina,guardandolo in cagnesco.Lo squaletto fu tentato di attaccarla e eliminarla una volta per sempre,ma un po’ perché aveva le braccia occupate,e un po’ perché se no con Sasuke avrebbe avuto cazzi amari,se ne stette buono buono sfoderando un sorriso a trentadue denti
**Di cosa parli,Vip..emm..Karin?**
La mora lo guardò in cagnesco sistemandosi gli occhialetti con due dita e fulminandolo con lo sguardo.Non gli piaceva essere presa per il culo,ne tantomeno che un tipo come lui la facesse franca.
**Non fare il finto tonto,e dimmi chi cazzo è,SUIGETSU!!!**
Per tutta risposta l’albino si mise nella tipica posizione che assumeva l’Uchiha quando non voleva dare spiegazioni,ossia naso all’aria ed espressione da sottuttoioetunonseinemmenodegnodiguardarmilescarpe,che fece perdere del tutto la pazienza alla ninja,che fu li li per saltargli a dosso se non fosse stato per il provvidenziale arrivo,o meglio,la provvidenziale katana di un certo qualcuno,che gli passò davanti al muso andandosi a conficcare nel legno marcio della parete
**Sai che detesto quando fate i bambini,vero Karin?E tu Suigetsu..che hai li?**
L’uomo squalo ridacchiò nervosamente guardando chi aveva davanti.Un ragazzo sui sedici anni,dall’aria nobile,gli occhi neri come i capelli,e uno yukata bianco e viola a dosso,le braccia incrociate sul petto muscoloso.Deglutì guardando incosciamente verso la ragazza che dormiva placida contro di lui,macchiandogli così la canotta di sangue.Gli occhi dell’Uchiha seguirono i suoi movimenti fermandosi sulla cosa,o meglio la persona che teneva fra le braccia.Improvvisamente i suoi occhi si tinsero di rosso,e con uno scatto fulmineo che il ninja non fu in grado di seguire,lo bloccò al muro con una mano stretta sulla sua gola.
**Dove-l’hai-trovata?E cosa le hai fatto?**
Quello deglutì un’ennesima volta mantenendo il sorriso sfacciato,mentre l’altro stringeva di più la presa sul suo collo,gli occhi di demone fissi sui suoi.Capì che era meglio dire la verità se no ci avrebbe lasciato le penne,e questo per un’assurda ragazzina che aveva anche tentato di farlo fuori,non poteva permetterselo.
**Era vicino al fiume..sembrava in fin di vita..così ho pensato di portarla qui..O..ora mi lasci?Sai sto leggermente soffocando..**
**Unm..**
E con lo stesso movimento di poco prima lo lasciò andare,ritirando anche lo Sharingan e voltandosi.Il ninja albino si massaggiò il collo segnato di rosso ghignando.Beh certo aveva detto la verità,non tutta,è chiaro ma non aveva nemmeno mentito.C’èra una cosa che però non aveva capito.Gli pareva strano che il suo capo di solito apatico e freddo si scaldasse tanto per una mocciosetta che nemmeno conosceva..o forse..
**Di la verità,tu la conosci,vero Sasuke?**
Il moro non si voltò,ma Suigetsu notò lo stesso il tremore dissimulato delle sue spalle.
**No..non ho la più pallida idea di chi possa essere..**
E senza che l’altro potesse aggiungere altro,il ninja scomparve nella sua camera seguito dalla mora che era rimasta a guardare la scena senza parlare.Ma per quanto potesse sembrarlo Suigetsu non era affatto stupido,e dalla sua voce,affrettata roca quasi,aveva capito che c’èra ben altro.Ma per ora non era il caso di indagare,Sasuke incazzato non era certo una bella prospettiva,così con una scrollata di spalle se ne andò nella sua camera,seguito dallo sguardo calmo,di un uomo appostato sotto la finestra a braccia incrociate a cui nessuno aveva fatto caso.
Nella sua stanza depose senza troppi complimenti la Samehada lungo la parete,sgranchendosi il busto che ora era tornato ben ritto senza la pesante presenza dell’ex spada di Kisame,e nello stesso tempo coricò la giovane donna sul suo fuusuma,osservandola dormire placida con un sorriso,sedendosi a spalle a muro,gambe incrociate,il volto nascosto da una mano che lo teneva fermo.
”Già..ne vedremo delle belle..”


Ed ecco il secondo cappy!Grazie a chi mi ha letto e a Esha che ha recensito!Grazie per i complimenti,troppo buona!SasuSaku?Beh,credo ci sarà qualche accenno,alla fine Sakura ha amato Sasuke no?Ma la coppia principale è quella SuiSaku.Eh eh,già già sarà divertente continuare!Bene alla prossima!Vi avviso che il prossimo aggiornamento non so quando potrò farlo perché ora dovrei partire per una settimana.Speriamo c’è la faccia almeno per il terzo capitolo!Un bacio

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Capitolo 3
*** 3°La mattina dopo ***


Quando i raggi del sole filtrarono dalle finestre, facendone scorgere la polvere che vi aleggiava, Suigetsu seppe che era ora di alzarsi.Beh alzarsi per modo di dire, visto che aveva dormito, per quel poco che lo aveva fatto, accovacciato contro la parete, con lo sguardo fisso sul suo letto. Stranamente si era preso la briga di vegliare sulla ragazza dai capelli rosa che ora dormiva placida, il respiro regolare, davanti a lui.Oh non che avesse paura di vederla morire nel sonno, ma più che altro per preservarla dalle manie omicida di Karin, che dal primo momento che l’aveva vista, le aveva giurato guerra.Lo squaletto ghignò socchiudendo gli occhi.La vipera si sentiva minacciata da quella ragazzina, forse aveva paura che questa le portasse via Sasuke, come se fosse stato possibile visto che l’Uchiha non la guardava nemmeno per sbaglio, e perciò gelosa.Sorrise di più a questi pensieri pregustando il momento in cui le due si sarebbero scontrate, certo non conosceva la forza della ragazza dai capelli rosa, ma qualcosa gli diceva che avrebbe potuto benissimo avere la meglio su Karin.Quasi inconsciamente rivolse il suo sguardo alla diretta interessata che ora lo guardava confusa, seduta a gambe incrociate sul materasso con la coperta sulle ginocchia, gli occhi verdi sospettosi.

**Oh ben svegliata bambolina..**

Fece il ninja guardandola divertito.La giovane lo fissò con astio, scattando in piedi con l’intenzione di attaccarlo, ma una ferita ancora aperta sulla spalla destra la fece desistere, costringendola a ricadere fra le coperte, una mano stretta sulla stoffa, forse a bloccare l’emorragia.L’albino la guardò di sottecchi, interessato o forse preoccupato, per la ferita che le impediva i movimenti.

**Dove sono?E che ci faccio io qui?**
**Direi che come prima cosa dovresti calmarti, Sakura.Fammi vedere..**

Esclamò quello pacato, ignorando le sue parole e gattonando verso di lei.Quando alzò la mano per toccargli la ferita, la ragazza la cacciò via con uno schiaffo, costringendolo ad arretrare, con uno sguardo di sconcerto dipinto sul viso candido.Lo spadaccino ricambiò il suo sguardo, confuso, mantenendo però le distanze

”Cosa kami l’è preso?!”
**Lascia perdere..tu non sapresti medicare neanche un ginocchio sbucciato!**

Gli intimò poi quella assottigliando le iridi color prato.In un primo momento Suigetsu fu tentato di colpirla come aveva fatto lei prima, con lui, ma poi la sua parte di raziocinio ancora esistente lo portò a rimaner calmo davanti alla ragazza, scoppiando solo in una risata ironica e pesante

**Ma bene..come fai a dirlo?Nemmeno mi conosci..**
**Non ci vuole molto a capirlo, Squaletto.Tu sai solo maneggiare la tua spada e nulla di più. Come faccio?Beh sono un medico, queste cose le capisco a naso..ed ora..**

Lo liquidò quella abbassando lo sguardo sullo squarcio che esaminò con interesse, senza vedere l’espressione basita che aveva assunto l’altro.Quando capì di cosa si trattava, vi poggiò sopra una mano, che si illuminò di chakra verde, che sotto gli occhi sorpresi dell’azzurro risanò completamente la ferita lasciando solo delle tracce di sangue.Quando quella alzò vittoriosa lo sguardo su di lui, il ragazzo si affrettò a distogliere il suo, alzandosi in piedi puntellandosi sui talloni, e prendendo senza troppi complimenti il pesante spadone dal muro, legandoselo dietro la schiena, ridacchiando alla smorfia di disapprovazione della rosa.

**Beh?Che c’è ora?**
**C’è che quella cosa enorme ti farà venire la lordosi o alla meno peggio ti renderà gobbo a vita..**

Sbottò offesa che quello si prendesse gioco delle sue capacità come medico.Daltro canto, il giovane non potè fare a meno di ridere per la seconda volta in pochi minuti, porgendole la mano con aria cavalleresca per aiutarla ad alzarsi.La ninja della foglia però ignorò questo suo gesto di riappacificazione, alzandosi con le sue sole forze e incrociando le braccia al petto, sopra la stoffa strappata dei suoi abiti.Lo spadaccino scrollò le spalle come se questo suo gesto l’avesse lasciato infastidito, poi si grattò il mento con aria pensosa, squadrandola e facendola arrossire di botto.

**Mmm mmm..non puoi andartene in giro così, bambolina.Non che mi dispiaccia..Per ora penso che Karin non si offenda più di tanto se gli rubo uno dei suoi straccetti da puttanella.Poi con la benedizione del grande Capo potremo andare al villaggio qui vicino a fare compere, che ne dici?**

La ragazza aveva seguito il suo discorso con velato interesse, l’aria persa e meditabonda.Si stava di certo domandando chi fosse questo Capo, ma quello che la sua mente sviluppata le aveva offerto come risposta non le piaceva.Sapeva benissimo che lui, o almeno lo aveva sentito dire da Naruto, avesse creato un nuovo Team ma non l’aveva mai visto.Quindi questa poteva risultare una grandiosa scoperta quanto una cosa terribile.Accorgendosi che il ragazzo dai capelli azzurri si stava spazientendo per non aver avuto una risposta si affrettò a sorridere accondiscendente e annuire con il capo rosato

**Ok..penso possa andare bene..**
**Perfetto,ora andiamo in cucina o il Capo si arrabbierà sul serio..**


La cucina del covo non era altro che uno stanzone con un tavolo mangiato dalle tarme al centro, una vecchia cucina che aveva tutta l’aria di aver bisogno di un’anti-tetanica, un frigorifero che una volta doveva essere stato bianco ma ora era di un colore non identificato ammaccato in vari punti, e una credenza che era li li per perdere una delle ante marce.La polvere la faceva da padrona, visto che Karin si era categoricamente rifiutata di pulire come una servetta.Certo non che l’idea di mangiare li fosse idilliaca, ma era l’unico punto della casa abbastanza grande da contenere tutto il team, e per di più veniva usato anche come sala per le riunioni.Sasuke, seduto a capo tavola, sopra un cuscino verde marcio, stava in silenzio squadrando da sopra le mani incrociate davanti al viso, due dei suoi compagni. La ragazza, Karin, si lamentava monotonamente del ritardo di Suigetsu, e come se non bastasse, inveiva contro la nuova arrivata con fare irritante.Juugo, un ragazzo alto tre volte l’Uchiha, dai capelli di un arancio simile al marrone, gli occhi neri, sedeva calmo nel suo angolino sorseggiando del tè da una vecchia tazzina sbroccata.Quando la porta scorrevole della cucina si aprì, la prima cosa che vide fu due occhi verdi dolorosamente familiari, che dapprima sembravano sorpresi, poi vennero colti da una furia inarrestabile.Quando l’Uchiha si accorse della gravità della situazione e fece per spostarsi era ormai troppo tardi.La ragazza dai capelli rosa, gli saltò a dosso scappando dalle mani di Suigetsu, tempestandolo di pugni.Troppo rapido anche per lui, che non trovò il modo di liberarsi da quella furia, che per fortuna venne placata dallo squaletto, che facendosi coraggio la bloccò per le spalle, trascinandola lontano da lui, ansimante e furiosa.

**Tu..Sasuke!!!!!**



Ed ecco il terzo cappy!Un po’ in ritardo ma ho avuto da fare.Beh,che dire?L’incontro tra Sakura e Sas’ke non è stato, e non sarà, dei migliori.Eh eh..chi sa cosa succederà?Ok io lo so ma non ve lo dico!Un grazie speciale a tutti quelli che mi seguono e a chi recensisce!Un bacio..
Anticipazioni:

Capitolo 4° Un nuovo Membro nell’Hebi
/Se quello che aveva sentito e visto era vero, allora non ci sarebbero stati problemi.Socchiuse gli occhi ignorando l’uggiolio di protesta di Karin.**Un medico,bene..benvenuta nell’Hebi,Haruno..**/

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Capitolo 4
*** 4°Un nuovo membro nell'Hebi ***


**Tu..Sasuke!!!!!**

Il ninja traditore assottigliò lo sguardo d’ametista mentre con la mancina si asciugava il rivolo di sangue che gli colava dale labbra livide.Era stato preso alla sprovvista e questo non poteva permetterselo.NON DOVEVA, permetterselo.E poi?Era la cosa peggiore che fosse stata una mocciosa piagnucolona a riuscire a offenderlo in quel modo.Ma poi era davvero così Sakura?Era rimasta la mocciosa appiccicosa noiosa e piagnucolante di un tempo?Certo era cambiata nell’aspetto, ora aveva le forme di una donna, ora era una donna.I suoi capelli rosa però erano ancora corti, chi sa perché...Scosse il capo scarmigliato assottigliando le iridi color notte cercando di ignorare il lamento e l’inveire della kuinoki dai capelli neri dietro di lui.Doveva riflettere, e dannazione, gli serviva silenzio!Un solo sguardo bastò a far zittire una volta per tutte la mora dietro Juugo.Squadrò la ragazza dai capelli rosa con occhi vitrei, sembrava non vederla, e questo la irritò ancora di più.Cosa fare?Una parte di lui, quella governata dall’animo, se poi mai l’avesse davvero avuto, del mostro che si teneva dentro, di Orochimaru, gli suggeriva di picchiarla fin quando non avesse chiesto perdono in ginocchio, l’altra parte, quella ancora umana, apprezzava il suo miglioramento e la lodava.Ma non poteva permettersi di essere offeso così davanti ai suoi uomini, non da lei.Quando rialzò il capo, i suoi occhi erano posseduti dalla luce folle che gli conferiva lo sharingan, e il suo petto era gonfio d’aria.Sakura sgranò gli occhi.Non l’aveva visto comporre i sigilli.

**Sei noiosa.. Goukakyuu no Jutsu!Tecnica della palla di fuoco suprema!**

E dalle sue labbra prese vita quello che sembrava un piccolo sole ardente che si scontrò contro la ragazza.Questa non ebbe esitazioni.Sapeva come evitare quell’attacco.L’aveva studiato per anni con Tsunade, si era allenata per quel momento, aveva sofferto e sputato sangue per poterlo battere o perlomeno contrastare.Le sue mani si mossero ad una velocità elevata mentre il sole, troppo lento, faticava a raggiungerla.Aveva ancora tempo.

”Topo,serpente,acquila,cinghiale”
** Suijinheki no Jutsu!Muro acquatico!**

E sotto lo sguardo esterrefatto dell’intero team Hebi e del suo capo, un muro d’acqua s’erse a protezione della ninja, facendo scontrare il sole con la superficie liscia dell’acqua.Quando questo accadde l’acqua si increspò evaporando e il sole scomparve in un solo istante, alcune gocce macchiarono il pavimento a testimonianza di quanto era accaduto.Sasuke alzò lo sguardo verso Sakura guardandola dapprima sorpreso, poi talmente pieno d’odio che nella stanza l’aria diventò irrespirabile.La kuinoki ricambiò lo sguardo con la stessa intensità, senza parlare, sorridendo soltanto di sfida.Suigetsu e Karin si guardarono perplessi

**Perché nessuno dei due attacca?**
**Si stanno studiando..Sakura è uno sfidante più duro del previsto.Sasuke governa l’elemento Katon,ossia il fuoco,la ragazza invece il Suiton,ossia l’acqua.Sasuke non può attaccare l’elemento che annienta il suo potere senza una strategia..**

Fu la pacata risposta del ragazzone seduto tranquillamente vicino a loro.I due annuirono facendo cenno di aver capito e tornando a guardare lo scontro.I due si squadravano ancora, sembravano parlare con lo sguardo, una conversazione a cui loro, capì subito il ninja spadaccino, non erano possibilitati a partecipare.L’Uchiha digrignò piano i denti.Era inevitabile.Non poteva arrischiarsi ad usare un’altra volta il fuoco, ma se avesse usato il Raiton contro di lei era molto provabile, anzi quasi sicuro che l’avrebbe uccisa.Per quanto forte e migliorata Sakura, non era ancora ai suoi livelli.Sorrise prendendo velocemente a comporre dei sigilli.Doveva riprovare con il Katon.

”O la va,o la spacca”
** Housenka no Jutsu!Tecnica della Pioggia di Fuoco!**

Stavolta la kuinoki della foglia non riuscì a prevedere l’attacco.Piccole sfere di fuoco con al centro punte metalliche la raggiunsero colpendola in più punti e costringendola ad accasciarsi al suolo.L’Uchiha si mise dritto guardando la sua opera.Forse aveva esagerato utilizzando degli shuriken nascosti, ma si era premurato di farlo nel caso sciogliesse la tecnica di fuoco.Da basso Sakura ansimò sconfitta.Gli occhi di giada le pungevano terribilmente e non per le ferite, quanto per il dolore della sconifitta.Si costrinse però a ricacciare le lacrime perché non poteva, non voleva, farsi vedere debole da lui.Estrasse con cura gli shuriken che l’avevano colpita per poi passare i palmi delle mani su ciascuna ferita o bruciatura, facendole brillare del chakra verde guaritore e risanandole sotto lo sguardo sorpreso del ninja traditore. Se quello che aveva sentito e visto era vero, allora non ci sarebbero stati problemi.Socchiuse gli occhi ignorando l’uggiolio di protesta di Karin.Che doveva aver capito le sue intenzioni.

**Un medico,bene..benvenuta nell’Hebi,Haruno..**
**Cosa..?!**

La rosa rialzandosi scambiò un’occhiata di spiegazione a Suigetsu, ma quello scrollò le spalle guardando il suo capo.Aveva detto di non conoscerla, e adesso l’aveva fatta entrare nel suo Team.A che gioco stava giocando l’Uchiha?Che quella lotta fosse stata soltanto una pantomima per misurare la forza della ragazza?Che l’Uchiha avesse già in mente di prenderla con se?Il moro ghignò, gli occhi tornati neri, voltandosi e dando le spalle alla ragazza senza preoccuparsi minimamente che questa potesse attaccarlo.Se conosceva Sakura, ma ora si chiedeva se lo avesse mai fatto, se la conosceva almeno in minima parte non avrebbe attaccato a tradimento nemmeno il suo amico più spietato.Infatti quella si limitò a richiamarlo mormorando un appena accennato “Sasuke..”

”Hai capito bene.Mi secca ripetere due volte le cose..e tu non sei una mendokuse vero,Haruno?

Ma non si diede pena nemmeno di ascoltare una sua possibile risposta, perché con passo sicuro si chiuse alle spalle la porta della cucina, comandando soltanto a Karin di mettere in ordine tutto quel disastro e ridacchiando non visto delle sue urla di protesta.


Ed ecco il quarto cappy!!!Grazie ancora a chi mi segue e a Eisha che recensisce sempre!Mi fa piacere!

Anticipazioni:

Capitolo 5°Compagni di Squadra
/**Tu e Suigestu starete in squadra in sieme****Cosa?**urlarono i due all’unisoro provocando soltanto un forte senzo di fastidio nel moro che innarcate le sopracciglia si limitò a fare un brusco cenno con la testa e riprendere a mangiare il suo ramen stantio/

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Capitolo 5
*** 5°Compagni di Squadra ***


Seduta con le gambe strette al petto contro il muro della stanza di Suigetsu, Sakura ripensava allo scontro appena avvenuto.Aveva perso, eppure Sasuke la voleva con se.Cosa poteva fare?Non poteva abbandonare Konoha, Naruto, Tsunade e tutti gli altri così con uno schiocco di dita.Era ingiusto sia per lei, che per loro.Non voleva farlo più semplicemente.Ma dubitava fortemente che Sasuke una volta dato il suo verdetto si sarebbe rimangiato le sue parole lasciandola andare, non ora che conosceva il covo e i suoi abitanti.Escogitare una fuga adesso?Un suicidio, se pur non lo dava a vedere, con i suoi sorrisi e la sua smodata quanto snervante allegria che lo faceva assomigliare i kami solo sanno quanto a Naruto, lo spadaccino la controllava per ordine di Sasuke stesso, seguendone ogni minimo movimento.Era dunque impossibile farlo.Chiuse gli occhi verdi stringendo la mancina in un pugno fino a farne sbiancare le nocche.Quanto detestava l’Uchiha in questo momento!Ancora una volta si era impadronito della sua vita senza che le chiedesse il permesso, e questo non poteva accettarlo.L’aveva fatto allora, quando era solo una stupida bambinetta accecata dall’amore, ma non ci sarebbe ricascata una seconda volta.Ormai Sasuke Uchiha non era più il principe azzurro dei suoi sogni da bambina, ma il compagno di squadra da riportare a tutti i costi a casa, il nemico da sconfiggere.Rise amara.E ora si trovava nella tana del leone, davvero intelligente piccola Sakura.Poi come un fulmine a ciel sereno capì.Infondo non sarebbe stato così inutile che si fosse lasciata diciamo, catturare, dall’Hebi.Da dentro avrebbe potuto conoscere i piani dell’Uchiha, e una volta avuta la sua completa fiducia, avrebbe potuto scappare e dare le informazioni alla Foglia.Quasi nello stesso istante si demoralizzò, nascondendo il viso fra le braccia, e guardando da sopra esse Suigetsu che seduto sul fuusuma, avvolgeva in bende nuove la Samehada, e che, sentendosi guardare, alzò il capo verso di lei, sorridendole e mostrandole i canini sviluppati, per poi tornare al suo lavoro.Si sarebbe stato più facile a dirlo che a farlo.Magari c’èra una remota possibilità che Sasuke si fidasse di lei tanto da lasciarla vagare sola, ma non sarebbe stata la stessa cosa per i suoi compagni.

**A cosa pensi, bambolina?**

Immersa nei suoi pensieri, non si era accorta che il ragazzo le si era avvicinato, mettendosi seduto davanti a lei, guardandola con i profondi occhi blu.Quando sentì la sua voce così vicina, sussultò alzando gli occhi su di lui incrociandoli con i suoi.Per un attimo si potè permettere di fissarlo liberamente, semi nascosta dalle sue stesse braccia.Aveva un viso affilato e candido, ma dai lineamenti dolci, occhi blu, come un oceano in tempesta su cui ricadevano distrattamente fili azzurro-bianco dei suoi capelli,dalle labbra sottili si intravedeva benissimo la strana dentatura da squalo che però stranamente, non le incuteva più terrore o ribrezzo.Una cosa però l’affascinava di lui.Quei suoi occhi, che a un certo punto sembravano calmi e un altro irrequieti.Cosa pensava veramente di lei, Suigetsu?Non riusciva a capirlo.Non era come con Naruto, che si rivelava un libro aperto, quel ragazzo assomigliava a Sasuke, ma stranamente non aveva il suo stesso carattere.Di questo si trovò appena appena rincuorata.

**Che odio Sasuke Uchiha..come si permette?Sei nel team Hebi,Haruno..e se io non volessi restare?**

Per un attimo un lampo di malinconia passò negli occhi blu dell’albino, ma passò subito, nascosto da un sorriso irriverente.Si passò un dito sotto al naso, strofindandolo imbarazzato, o forse divertito e irriverente.Sakura si ritrovò per l’ennesima volta a chiedersi a chi assomigliasse di più l’albino.

**Oh oh allora sarebbe un guaio, Haruno, Sasuke non accetta un no.Ed è già tanto che ti ha tenuta in vita fino adesso..di solito elimina chi incontra..ma tu..chi sa perché ti ha risparmiata?**

Ora la guardava con curiosità, avvicinando il viso al suo, fissandola serio.La kuinoki si sentì mancare, sentendo il suo alito caldo sulla pelle.Ma il briciolo di razionalità che ancora albergava in lei, la costrinse a farsi da parte, rigirando il ragazzo e alzandosi in piedi ridacchiando nervosamente.A quanto aveva capito, Sasuke non voleva che i suoi uomini sapessero che si conoscevano già.E questa era una buona scusa anche per lei, a pensarci bene.

**No..non lo so proprio, Suigetsu..chi lo capisce?**

L’altro annuì scrollando le spalle e alzandosi, come al suo solito, aiutato dalla Samehada, puntellandosi sui talloni.Ormai lei ha capito che è un suo vizio, o forse lo fa perché gli duole la schiena, chi sa?Ma non fiatò, seguendolo fuori dalla stanza, nella cucina dove ieri lei e l’Uchiha avevano avuto lo “scontro”.Era tornata pressappoco come prima, segno che Karin sotto minaccia di Sasuke qualche cosa l’aveva fatta.Infatti eccola li, che porgeva all’Uchiha una ciotola che puzzava terribilmente,borbottando ancora dei lavori che la costringevano a fare.Sasuke innarcò un sopracciglio alzando con le bacchette uno spaghetto pallido e moscio, poi si accorse dei due appena entrati nella stanza, e riabbassando le bacchette prendendola come una buona scusa per non toccar cibo, almeno per ora.

Tu e Suigestu starete in squadra in sieme**
**Cosa?**

Urlarono i due all’unisoro provocando soltanto un forte senso di fastidio nel moro che inarcate le sopracciglia si limitò a fare un brusco cenno con la testa e riprendere a mangiare il suo ramen stantio.Sakura e Suigetsu si guardarono per qualche istante poi sospirarono.E così aveva già deciso tutto.Dovevano immaginarselo.Si sedettero rifiutando bellamente di mangiare quella cosa che galleggiava nella tazza, che divenne un nuovo pretesto per Sasuke di fare altrettanto.Quando finì di minacciare Karin per la sua cucina, con la man forte di Suigetsu, si rivolse di nuovo a Sakura, guardandola apatico, come se quello che era successo non fosse mai esistito.

**Le camere del covo sono poche.Dovrai dormire con Suigetsu..o in alternativa con Karin..ma te lo sconsiglio..**

Proseguì evitando lo sguardo orripilato e offeso della rosa.Non che avesse qualcosa contro lo squaletto,o meglio, si che lo aveva, litigavano in continuazione e parevano sopportarsi per miracolo, ma dormire addirittura con lui..l’azzurro non replicò limitandosi a ghignare, e Sasuke non sentendo una risposta rialzò il capo guardandola con un sorrisetto divertito.

**Guarda che Suigetsu non morde..ma se vuoi puoi dormire con me**

Il “MAI!”che uscì dalle sue labbra fu li li per far perdere la calma a Juugo, che seduto sotto la finestra, mangiava calmo le sue palline di riso, dandone dei chicchi ai suoi amati uccellini.Quando la mano dello spadaccino le tappò la bocca,l’Haruno decise che quella sarebbe stata una lunga convivenza.


Ed ecco il quinto capitolooooo!!!Grazie come sempre a Eisha!Come vedi qui Sakura pensa a come fare per tornare a Konoha..non l’ha mica dimenticata così,eheh!Alla prossima!

Anticipazioni:

Capitolo 6°Come Allieva e Maestro
/che si detestassero era chiaro,ma comunque doveva far qualcosa per quella che doveva essere la sua “compagna di squadra”,e dannazione all’Uchiha con manie fraticide!Tirò su col naso squadrandola per qualche istante**Ok fammi vedere di cosa sei capace**/

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Capitolo 6
*** 6°Come Allieva e Maestro ***


Sakura Haruno si era da sempre domandata, o almeno, da quando l’Uchiha aveva abbandonato Konoha, come questo vivesse, e che tipi fossero i suoi nuovi compagni.Ora che ne era dentro fino al collo, si malediceva prendendo l’appunto mentale di stare attenta ai suoi desideri.Sbuffò irritata, picchiettando nervosamente contro la superficie fredda e vischiosa del lavabo, digrignando i denti e imponendosi di stare calma, mentre riprendeva a lavare i piatti, cercando, per quanto fosse possibile, di ignorare gli sguardi d’odio e le parole velenose che le rivolgeva la ragazza dai capelli neri (o rossi?ancora non l’aveva capito, da quant’è che non li lavava?)guardandola al disotto dei suoi occhiali, con aria d’importanza.La rosa prese un bel respiro e sforzandosi di continuare a lavorare senza sentirla.Cosa le aveva detto Suigetsu la mattina?Ah si,”Ignorala,ignorala e basta..”.Come se fosse facile!E parlava lui poi!Che ogni cinque secondi le rispondeva e arrivavano perfino alle mani, tanto che ora, per esempio, lo squaletto era dovuto andare a calmare i suoi bollenti spiriti fuori dal covo.Sorrise divertita lasciando scivolare inavvertitamente una scodella malandata, che battendo contro il ferro del lavabo, ridestò l’attenzione del ragazzo dai capelli neri, che seduto contro la finestra dove fino a poco prima c’èra Juugo, alzò lo sguardo su di lei, guardandola seccamente.La vipera, o meglio Karin, si affrettò a prendere la palla al balzo

**Mocciosetta sta più attenta!Cosa ti ridi poi?!Sasuke-kun, perché deve rimanere qui?!**
”Già bella domanda Karin, perché?”

Pensò la kuinoki appiattendo le labbra pallide, e tendendo l’orecchio nella speranza di sentire una ripicca da parte del moro.Ma come sospettava quello non disse niente se non un “Taci Karin”, per poi tornare a fare quello che stava facendo prima, ossia niente.Oh bhè, lui diceva che stava meditando, ma Sakura era quasi sicura che utilizzasse quei momenti di rara e refrattaria calma e pace per riposarsi di una nottata passata a urlare contro i suoi compagni di squadra.Neanche lei aveva dormito bene, le faceva male la testa che aveva tenuto nascosta tutta la notte sotto il cuscino per non sentire i battibecchi di Suigetsu e Karin, a un certo punto doveva essersi arrabbiato pure Juugo, perché aveva sentito distintamente lo sbattere di porte e oggetti, e quella mattina, sia Karin che Suigetsu esibivano diverse fasciature.Scrollò le spalle.Non le interessava più di tanto, comunque.

**Karin, finisci tu di lavare i piatti..**
**Ma che..?Neanche morta, Sasuke-kun!**

La rosa si voltò sorpresa lasciando perdere quello che stava facendo scontrandosi con gli occhi neri dell’Uchiha che la stava osservando, e che distolse prontamente lo sguardo, puntandolo su Karin minaccioso, che piagnucolava nel suo angolino, per poi dirigersi verso di lei e scostarla con un gesto brusco dal lavandino, prendendo a fare quello che fino a poco prima faceva l’Haruno, con molto meno garbo e chiaro.La giovane donna, liberatasi dal sapone sulle mani, si avvicinò alla porta della cucina fissando per qualche istante l’Uchiha in cerca di spiegazioni.Questo non la degnò nemmeno di uno sguardo, gli occhi chiusi, si limitò a mormorare seccamente.

**Suigetsu deve parlarti..**
**Ah..**


Il luogo dove si allenava di solito, era una radura più tosto lontana dal covo, scelta a posta per non dover dividerla con i suoi seccanti “compagni di squadra”, se di questo si può parlare,era una distesa erbosa nascosta dall’entrata di una cascata.Ma cosa stavamo dicendo?Ah si i suoi compagni di squadra.Sin da quando Sasuke l’aveva liberato aveva provato un certo astio nei suoi confronti.Sarà stato la freddezza, la cinicità, la refrattarietà alle sue battute..Certo doveva molto all’Uchiha, se non fosse stato per lui sarebbe ancora rinchiuso in quella sala delle segrete del covo di Orochimaru, ma più di questo no.Non provava stima nei suoi confronti, forse lo temeva appena per le sue capacità, ma di certo non lo considerava un amico.Per non parlare di Karin.Era colpa sua se ora era quello che era, colpa dei suoi dannati esperimenti col suo corpo, e poi non la sopportava, odiosa, altezzosa, irritante, chi l’avrebbe sopportata?Poi c’èra Juugo, ma sinceramente con lui non aveva molte più confidenze che con una formica.Non parlava praticamente mai, e se lo faceva era solo quando esprimeva la sua voglia di uccidere.Si bloccò, ansimando, e asciugandosi il sudore della fronte con un polsino, la Samehada piantata a terra, su cui era appoggiato.Chiuse gli occhi.Infine, beh infine ora c’èra anche lei.Sakura.Simile a Karin per carattere.Ma a differenza dell’arpia sapeva, a quanto aveva visto, essere dolce e premurosa, una buona amica forse.Scrollò le spalle riprendendo a maneggiare lo spadone, sollevando un mucchio di polvere.Non lo sapeva, non la conosceva ancora e forse non ne aveva tutta questa voglia.Ghignò ripensando a se stesso come a Sasuke.Davvero erano uguali?

**Per l’amor dei kami, speriamo di no!**

Si lasciò sfuggire serrando le iridi blu e perdendo inavvertitamente la presa sull’elsa della spada, che con lo sbalzo, andò a piantarsi a qualche centimetro di una ragazza dai capelli rosa un po’ scossa, che ferma sul suo posto, semi nascosta dalla polvere che aveva provocato l’urto dell’arma contro il suolo, balbettava parole incoerenti contro di lui.Lo spadaccino si battè una mano sulla fronte, correndo verso la ragazza.Si era completamente dimenticato che aveva chiesto di vederla!Appena davanti a lei le mostrò un sorrisone a trentadue denti, riprendendosi la Samehada e rimettendosela appoggiata sulla spalla destra, per poi farla scivolare nel suo fodero

**Scusami, un attimo di distrazione, mani sudate, sai com’è..**

Quella annuì ancora mezza spaventata per essere stata a un passo da morte certa, perché sia chiaro, per quanto forte poteva essere lei, il peso di uno spadone del genere per altro succhia chakra non l’avrebbe retto nemmeno se ci fosse stata Tsunade, con lei.Rabbrividì prendendo coraggio e tornando, in parte calma, tenendo d’occhio lo spadone mentre sorrideva falsamente allo spadaccino

**Eh eh, si..prova con le bende..sai diminuiscono l’afflusso di..si,comunque.Come mai mi cercavi?**
**Oh beh, niente di che..allenarti..**
**Allenarmi?!**

Suigetsu inarcò un sopracciglio chiaro guardandola sorpreso e divertito, le braccia incrociate al petto muscoloso

**Beh si allenarti, sai quella cosa che si fa con i sens..**
**Oh lo so cosa vuol dire allenarsi!No volevo sapere, perché?**

Sbottò offesa quella guardandolo con le iridi verde menta, corrucciata.L’albino si passò una mano fra i capelli scompigliandoseli nell’atto di pensare, forse.

**Beh, a quanto so sei stata allieva di Tsunade, giusto?Ma se devi stare in squadra con me devi seguire il mio passo..e collaborare..Deishi***

La rosa si lasciò sfuggire una risatina divertita e irriverente.Sta volta toccò all’altroo corrucciarsi, guardandola di sbieco, offeso.

**E tu di grazia..saresti il mio Sensei*?**

Suigetsu annui sorridendo sornione e ignorando la sua velata falsità. Che si detestassero era chiaro,ma comunque doveva far qualcosa per quella che doveva essere la sua “compagna di squadra”,e dannazione all’Uchiha con manie fraticide!Tirò su col naso squadrandola per qualche istante

**Ok fammi vedere di cosa sei capace**

Non le diede nemmeno il tempo di chiedere stupita “ma allora fai sul serio?”che sfoderata la Samehada, la fece volare a sei metri di distanza con il solo spostamento d’aria.Quando si rialzò, scossa e presa alla sprovvista, Sakura sorrise, decidendo che valeva la pena provarci.Si concentrò, caricando chakra nel suo pugno destro e fiondandosi su di lui

**Perché no..Danna*?*


{Continua}


*Deishi:Allieva
*Sensei/Danna:Maestro

Ed eccomi col sesto capitolooooooooo!!!Ancora grazie mille a Eisha e alle quattro che mi hanno messo fra i preferiti!Solo ragazze, un commentino non farebbe male..comunque grazie,grazie,grazie!Il combattimento fra Sakura e Suigetsu non è finito qui, no no!Sakura però credo abbia preso sul serio lo squaletto mio adorato *ç*.Ok..al prossimo chappy!Un bacio!

Anticipazioni:

Capitolo 7°Sotto un Cielo Stellato
/**Belle le stelle..**un momento di silenzio, stanchi riversi a terra, forse è troppo parlare.Forse è anche troppo star li.Forse ognuno di loro preferirebbe star solo.L’albino chiuse gli occhi, respirando piano, mentre l’altra si preparava a medicargli le ferite, per poi riaprirli e vedersi riflesso nei suoi occhi preoccupati**Già..**/

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Capitolo 7
*** 7*Sotto un Cielo Stellato ***


**Perché no..Danna?**

Se pur quelle parole l’avevano sorpreso, il pugno che gli arrivò sotto il mento, facendolo volare a sei metri di distanza non fu da meno.Quando si rialzò, barcollante, facendosi forza sullo spadone sputò sangue a terra, qualcosa di indecifrabile infondo agli occhi blu notte.Dall’altro lato del campo, se così si poteva definire, stava la rosa, in posizione di difesa, il petto che si abbassava e si alzava ritmicamente.Facendo due calcoli veloci, almeno questo fu in grado di capirlo, Suigetsu, per usare quegli attacchi così potenti doveva usare una buona quantità di chakra.Se quello che aveva dedotto era vero, allora sarebbe crollata prima del previsto.Gran bella gatta da pelare.Tirò su col naso, asciugandosi il rivolo rosso che gli colava dalle labbra, guardando verso Sakura senza però vederla.Aveva un’ottimo controllo del chakra, questo era vero, e a quanto aveva visto il suo elemento principale era il Suiton, quindi qualcosa in comune l’avevano*.Forse avrebbe potuto persino insegnarle qualche tecnica, a quanto aveva potuto vedere, Sakura si dimostrava essere una brava allieva.Con la coda nell’occhio vide che la ragazza era proprio dietro alla sorgente d’acqua.Un sorriso animalesco sfigurò il suo bel volto.Le sue mani erano veloci e precise, quasi quanto quelle dell’Uchiha.

** Suiryuudan no Jutsu!Tecnica del Drago Acquatico!**

Senza che la kuinoki se ne accorgesse, un immenso dragone d’acqua si innalzò dietro di lei, muovendosi lentamente, per poi fiondarsi su di lei, le fauci spalancate, inghiottendola completamente e infrangendosi al suolo.La rosa si ritrovò spaesata a non poter far nulla.Quando l’acqua la investì, si ritrovò a non poter respirare, e la forza con cui le si era riversata a dosso, le ridusse gli abiti a brandelli come se fosse stata travolta da lame.Le girò la testa e le mancò il respiro.In una frazione di secondo cadde al suolo, senza muoversi ne respirare.Suigetsu dal suo angolo sgranò gli occhi e spaventato corse in contro al corpo della giovane, lasciando perdere la Samehada sul terreno.

**Cazzo cazzo cazzo,Sakura rispondi!!!**

Ma con sua sopresa, quando prese la rosa in braccio, questa si disciolse in una cascata d’acqua bagnandogli i vestiti.Una risata acuta e cristallina lo costrinse a voltarsi nella direzione dove poco prima si trovava anche lui.Una Sakura divertita lo salutava, tenendosi miracolosamente, sullo spadone, il viso sopra l’elsa, un’espressione innocente.Rimase qualche istante così prima di connettere e capire che la mocciosetta aveva utilizzato la sostituzione acquatica.Sorrise poi, quasi fiero, negli occhi la sorpresa.Poi quando la rosa, sollevò la Samehada trattenne il respiro.Come diavolo aveva fatto?.Poi ricordò.Sakura Haruno era Allieva di Tsunade e aveva la sua identica e smisurata forza, ma come sapeva bene lui, gestire la Samehada non era solo questione di forza.Infatti dopo un colpo sferrato e andato a vuoto, la Samehada si infranse al suolo trascinandosi dietro un esausta Sakura ormai priva di forze.Lo squaletto sospirò, alzando gli occhi al cielo.Era già sera, ma come poteva essere?Poi, corse in contro all’allieva, prendendola fra le braccia senza che sta volta si trattasse di una sostituzione.Era stanca e priva di forze.Prendere la Pelle di Squalo le era costato più del dovuto.Sospirò per l’ennesima volta, sedendosi e lasciandola fra le braccia dormire.Quando la giovane si svegliò era ormai notte fonda.Sbattè le palpebre al constatare che l’albino, ora addormentato, l’aveva vegliata per tutto quel tempo.Sorrise ricambiando il suo sguardo assonnato.Poi si liberò della sua stretta, rossa in viso.

**Emm..grazie Suigetsu..ma non avresti dovuto..**
**No?Beh ricordarlo la prossima volta che vorrai fare l’eroina ammazzandoti..**

La prese in giro quello, accennando allo spadone al suo fianco.La rosa arrossì per l’ennesima volta, abbassando lo sguardo mortificata.Sta volta aveva esagerato davvero.Sentì che il silenzio che si era creato fra loro era quasi estenuante.Doveva dire qualcosa, qualsiasi cosa.Lo sguardo le cadde al cielo puntellato di oro e sorrise quasi con tristezza

**Belle le stelle..**
un momento di silenzio, stanchi riversi a terra, forse era troppo parlare.Forse era anche troppo star li.Forse ognuno di loro preferirebbe star solo.L’albino chiuse gli occhi, respirando piano, mentre l’altra si preparava a medicargli le ferite, per poi riaprirli e vedersi riflesso nei suoi occhi preoccupati

**Già..**

Suigetsu non si era mai fermato a guardar troppo qualcosa, in vita sua.Non era tipo da star fermo a fissare qualcosa di banale come le stelle.Banali già, quasi quanto quella sciocca ragazzina al suo fianco.Si grattò il naso, con aria persa, fissando immobile il riflettersi delle stelle in quelli della compagna che amorevolmente quasi, se pur priva di chakra, si proferiva nel volerlo aiutare.Perchè poi?Mai nessuno oltre Sasuke si era preoccupato in qualche modo per lui, perché invece la ragazzina di Konoha si preoccupava così tanto?Non erano amici no?O forse si.Scrollò le spalle tornando a guardarla.

**Siamo amici?**

Quella si bloccò, guardandolo stupita da una così strana domanda.Beh strana perché detta da uno come lui.Si soffermò a fissare le stelle per qualche istante prima di rispondergli

**Beh penso di si..Si siamo amici..**
**Davvero?**

Quella sorrise dolcemente stringendosi nelle spalle, e socchiudendo gli occhi color prato, non vedendolo così, arrossire.

**Davvero..**



*Non so che elemento sia Suigetsu,penso quindi Suiton come Kisame
Ecco il settimo cappy!!!Non ho molto tempo quindi ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito!!!Grazie grazie grazie!Alla prossima!!!

Anticipazioni:

Capitolo 8°Giornata Libera,Battibecchi e Scontri!

/La fissò imbronciato, bevendo da una delle sue bottigliette ignorandone lo sguardo allarmato e sorpreso.**Perché lo fai?**ghignò prendendone un’altra sorsata dalla cannuccia facendo un rumore assordante ed evitando uno dei suoi pugni**Mi disidrato bambolina..vuoi?**/

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Capitolo 8
*** 8°Giornata libera,Battibecchi e Scontri! ***


Seduto come al solito nella sua postazione al tavolino, aspettando l’arrivo degli altri componenti del Team, Sasuke si domandava cosa l’avesse portato a fare quello che aveva fatto.La vendetta.Sospirò.Certo, quello era più che plausibile, ma perché mai, dopo essere scappato da una squadra, ne aveva creata un’altra dove si trovava peggio che con quella vecchia?Del Team Hebi ne aveva sinceramente abbastanza, se non fosse stato per i poteri dei suoi componenti l’avrebbe sciolto in quattro e quattr’otto, non v’erano dubbi.Ma ora era diverso.Ora c’era lei e per la prima volta in vita sua non sapeva proprio che fare.Sorrise amaramente, nella penombra della stanza, appena baciato da un filo di luce.Si scoprì a pensare che lui la luce forse non l’avrebbe mai realmente vista.Gli occhi neri si socchiusero quando per un istante le immagini della stanza gli apparvero sfocate.Scosse il capo, massaggiandosi le palpebre.Che diamine gli stava succedendo, adesso?Riaprì gli occhi e quasi non sobbalzò a trovarsi davanti due iridi verde prato.Deglutì silenziosamente scrutando i movimenti della giovane kuinoki appena entrata.Lo fissava vuota, come se ormai non provasse nemmeno odio per lui.I capelli rosei, spettinati, le incorniciavano il viso pallido, stanco per gli allenamenti di quella settimana.Il moro si ritrovò a pensare che forse Suigetsu andava troppo forte con lei, infondo della ex squadra Kakashi, era sempre stata lei l’elemento più debole.

”Ma fino a che punto?”
**…**

Quando la rosa si voltò verso di lui, il moro come ormai da una settimana a questa parte, distolse lo sguardo, trovando particolarmente interessante la vecchia cucina.Le mani davanti al viso, constatò che da quando era arrivata lei, quel posto era decisamente più vivibile.La cucina ad esempio, non era più un ricettacolo di polvere e animaletti morti.Era un bene.Decisamente Karin come donna di casa non valeva un granchè, ma non si sarebbe mai aspettato una Sakura..casalinga?.Scrollò le spalle, rimanendo in silenzio a guardarla di sottecchi.
La ragazza, china sul vecchio frigorifero dalla luce fioca si sentì infastidita.Sentiva lo sguardo fisso dell’Uchiha alle sue spalle, e questo non le piaceva per niente.Un tempo forse ne sarebbe stata lusingata, forse addirittura euforica, ma adesso lo trovava fastidioso.Si costrinse a non voltarsi e dirgliene quattro, usando la stessa regola che Suigetsu le aveva imposto di usare con Karin, perciò lo ignorò.Prese una scatola di latte, accurandosi prima di vedere se fosse scaduta o meno, visto che giusto due giorni fa, Juugo si era sentito male bevendone uno scatolo andato a male.Ovviamente era toccato a lei preparargli un infuso, dopo aver scoperto con allarmante ritardo, che di medicina in quella squadra non ne sapevano nemmeno i rudimenti, ossia mettere un cerotto o una benda.Suigetsu e Karin avevano battibeccato tutto il giorno e alla fine Sasuke si era incavolato e li aveva sbattuti fuori.Juugo che stranamente sembrava un tipo spaventoso all’apparenza, le aveva sorriso e detto grazie, mostrandole poi i suoi adorati uccellini.Già quel team era proprio strano.
Quando tutta la squadra fu riunita a torno al tavolo, Sasuke si decise a parlare, ignorando i commentini di Karin che gli stava di fianco, e i finti sbadigli annoiati di Suigetsu.

**E’ stata una settimana più tosto sfiancante per quanto riguarda gli allenamenti.Quindi oggi siete liberi di fare quello che volete..basta che non combiniate casini-e il suo sguardo andò allo squaletto che si finse indignato- e torniate ad un orario dignitoso-qui invece fulminò la mora con lo sguardo che sorrise a stento-Ok..ora andate!Non voglio avervi tra i piedi almeno fino a stasera..**

Finì l’Uchiha chiudendo gli occhi e ignorando le esaltazioni dei presenti.Juugo com’era prevedibile decise di rimanere al covo, ma siccome non dava mai fastidio, Sasuke non sollevò obiezioni.Karin sparì con la velocità di un fulmine, dopo aver pregato per dieci minuti buoni il moro di accompagnarla al villaggio a far compere.Sakura e Suigetsu invece, si diedero il cinque ghignando e facendo altrettanto.

Nella strada che portava al villaggio i due compagni stettero in silenzio, camminando l’uno di fianco all’altro, le mani nelle tasche.L’albino invece teneva costantemente fra le labbra la cannuccia di un bicchiere, lo sguardo rivolto al cielo.Il rumore che ne ricavava finì per logorare i nervi alla rosa, che gli strappò la bottiglietta di mano, gettandola lontano dei metri sotto il suo sguardo esterrefatto. La fissò imbronciato, bevendo da un’altra delle sue bottigliette ignorandone lo sguardo allarmato e sorpreso.

**Perché lo fai?**

ghignò prendendone un’altra sorsata dalla cannuccia facendo un rumore assordante ed evitando uno dei suoi pugn

**Mi disidrato bambolina..vuoi?**

La prese in giro quello porgendogli il bicchiere che la rosa teatralmente rifiutò, palesemente offesa.Non parlò più per il resto del viaggio, se non per borbottare contro l’aria, anche se l’albino aveva la vaga sensazione che si riferisse proprio a lui.Suigetsu la guardò di sottecchi camminare, ancora infervorata, continuando a bere dalla sua bottiglietta senza più far rumore però.Non ci teneva a ricevere uno dei suoi pugni, e poi non capiva perché si fosse offesa tanto!Cosa le aveva detto?

”Ah le donne!Chi le capisce è bravo!”

Da parte sua la rosa non si sforzava minimamente di andargli in contro, l’aveva fatto per troppo tempo con Sasuke, e guarda dov’era arrivata!No sta volta non avrebbe fatto lo stesso errore, e poi quel ragazzo nemmeno le piaceva!Era da poco più di una settimana che si conoscevano.Certo condividevano la stessa stanza(non si può dire la stessa cosa del letto, visto che lo squaletto era costretto a dormire rincantucciato nell’armadio), entrambi si allenavano nello stesso posto e insieme, erano, per forza di cose, nella stessa squadra.Con la mente inconsciamente riandò a quella sera in cui le aveva chiesto se erano amici.Sospirò.Le era sembrato così tenero, e impacciato..non doveva aver avuto molti amici nella sua vita per farle una domanda del genere, chi sa com’èra da bambino..

**Mmm..siamo arrivati..**

La voce stranamente allegra, nonostante il battibecco di poco prima, del Ninja, la riportò alla realtà.Suigetsu si trovava davanti a lei, le mani ai fianchi, lo sguardo divertito e estasiato nello stesso tempo.Il villaggio della Cascata era addobbato a festa, ovunque c’èrano bancherelle e festoni, i bambini correvano ridendo, e le persone chiacchieravano avvolte nei loro kimono colorati, senza distinzioni, che fossero essi ninja, o normali cittadini.La figura avvolta dalle luci dell’albino aveva pateticamente catturato per l’ennesima volta l’attenzione della ragazza, che non si accorse dell’abbraccio in cui la strinse lo shinobi, mostrandole il paesaggio e invitandola a festeggiare

**Oh confettino!Sta sera ci divertiremo un mondo!Ma prima..non dovremmo prendere qualcosa di più appropriato per una festa?**


Ed ecco l’ottavo capitolo!Come sono pucchi questi due in siemeeeeeeee!!!E’ ufficiale sono una delle mie coppie preferite in assoluto!Ora rispondo brava bravina ai commenti, anche perché ho il Danna alle calcagna che mi minaccia con una delle sue marionette..(ma chi ti vuole..nbsaso)sei crudeleeeee!!!(no sono realista ù.ùnbsaso)T_T..ok per punizione risponderai tu alle recensioniiii!!Muhahahahaha(kami..nbsaso)

XAnima:Se se..Sakura è la migliore..solo perché mi ha fatto fuori quella racchietta dai capelli rosa..(ehm ehm..stai deviando il discorso ù.ùnbautrice)Ok ok..Suiton?L’avevo detto io!E lei che pensava di sbagliare..(SASORIIIII!!!!nbautrice)Scusa ma l’hai voluto tu che rispondessi io!Alcolizzato?Ma certo che lo è!Suigetsu per sopportare il trio Karin-Oro-Sasukkia dovrebbe essere un santo!(ok bastaaaaanbautrice)

XSasori_Danna:Toh una con il nick col mio nome..abbiamo una fan..(…nbautrice)sei tu che mi fai cosìù_ù.Comunque, l’autrice suprema ti ringrazia, anche se tanto commovente io non la trov..(ti censuro se non la finisci A_Anbautrice)Continua a seguirci!

Xcrhystal:Si la spada che prende lo squaletto,che tra parentesi sono più figo io di lui..(akasuna…nbautrice)..comunque, credo sia spoiler, non lo so e non mi interessa, ma comunque poi Suigetsu frega la spada a Kisame quando lo fa fuori..se non sbaglio..(molto probabile che tu lo facciaù-ùnbautrice)molto probabile che ti faccia fuori..comunque per la treccentoventinovesima volta, continua a seguirci!


Anticipazioni:

Capitolo 9*Festa a Taki

/L’albino sorrise sotto i baffi, guardandola divertito e con una sorta di strana dolcezza infondo agli occhi color mare, cercare senza molti risultati di prendere il pesce, e rompere per l’ennesima volta la palettina di carta, imbronciandosi**Da qua confettino..ti faccio vedere io..**/

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Capitolo 9
*** 9°Festa a Taki ***


**Oh confettino!Sta sera ci divertiremo un mondo!Ma prima..non dovremmo prendere qualcosa di più appropriato per una festa?**

La rosa arrossì di botto al contatto.Sentiva l’odore pungente ma buono di Suigetsu.Si tese verso di lui annusando piano l’aria.Sapeva di Mare.Quell’odore salmastro che inibisce i sensi..si sentiva bene con lui, questo purtroppo, doveva ammetterlo anche a se stessa.Annui poi, mettendo da parte l’ascia di guerra e liberandosi dalla sua stretta, camminandogli davanti, il viso appena arrossato gli occhi verdi lucenti.L’albino inclinò il capo sorridendo divertito a questo suo gesto, che stranamente, gli piaceva

**Certo!Dobbiamo prendere dei kimoni!Ti aiuto io a scegliere..o buoni gusti, sai?**
**Non stento a crederci, ma stai attenta!Potresti finire a dosso a qualcuno così!**

Rise lo spadaccino di rimando, vedendola voltarsi giusto in tempo per non andare a dosso ad un’ altera signora vestita nobilmente, che agitò un ventaglio elaborato sotto il naso della rosa, senza però parlare, limitandosi a guardarla male.La ragazza aspettò che la signora fosse appena più lontana, poi prese a fargli smorfie e linguacce di ogni genere, con le risate soffocate dello shinobi nelle orecchie.Quando la donna fu scomparsa completamente si voltò verso il compagno facendogli l’occhiolino e uscendogli la lingua divertita, riprendendo a camminare al suo fianco, ancora con le lacrime agli occhi per le risate.Sakura Haruno era da sempre stata definita la mente più brillante di Konoha.La sua capacità analitica e deduttiva era pari o quasi, al ex genio di Konoha, Itachi Uchiha.Ne era stata davvero orripilata, quando l’aveva sentito dire dalla sua sensei, e le aveva urlato a dosso che lei non era come Itachi, non era un’assassino.Tsunade avveva sorriso, silenziosamente spiegandole che aveva soltanto le qualità dell’Uchiha, non certo la mente contorta.Comunque da quel giorno, non si era mai più sentita paragonare a lui.Ma per quanto potesse essere un genio, non riusciva a leggere niente di concreto, in quel ragazzo dai capelli azzurri e la risata facile.Vi era riuscita perfino con Sasuke, scrutando nei suoi occhi poteva scorgervi sentimenti che celava al mondo, forse persino a se stesso, ma con Suigetsu era diverso.A tratti sembrava serio, scontroso, e freddo come l’Uchiha, poco dopo ribelle, divertente, e simpatico, come Naruto.A tratti invece non sembrava essere nessuno, apatico, freddo, vuoto.Questo la spaventava ancor più degli occhi rossi degli Uchiha, o di essere paragonata ad un’assassino.Suigetsu al suo fianco, si guardava in torno alla ricerca di qualcosa, saettando le iridi blu mare da negozi in negozi, senza notare la cupezza che aveva preso possesso del viso dell’amica.Quando finalemente trovò cosa cercava, la prese per una manica strattonandola e fermandola sul posto.Indicando la scritta sopra il negozio “Da Kinoko-Sama”

**Ecco dove faremo i nostri acquisti bambolina!Dai entra!**

La rosa lo fissò perplessa costringerla, spingendola per le spalle ad entrare.Kinoko-sama era una donna di mezz’età, dai capelli neri, lunghi e ben curati, gli occhi verdi appena appena spenti, e un sorriso gentile sul volto.Da quello che le sussurrò l’albino, l’Haruno capì che nei suoi anni doro, quella donna fosse stata una delle migliori Kuinoki di Taki, ma dopo la morte del suo unico figlio, in guerra, si era ritirata a questo lavoro.Lui andava spesso a trovarla anche solo per intrattenerla, senza comprar nulla.La donna si dimostrò davvero gentile, facendole provare vari abiti.Suigetsu davanti al camerino sbadigliava sorridendo, ogni tanto, e squotendo il capo quando non gli piaceva un’abito.Ormai era quasi addormentato quando la voce della rosa lo riscosse dai suoi pensieri.

**E questo?**

Indossava un kimono parecchio strano ma ugualmente bellissimo.Il corpetto rosso con intarsi neri, le lasciava le spalle scoperte, per poi riprendere le maniche nere a metà braccio, coprendole le mani.Sotto una gonna rossa pure con gli stessi intarsi, ma la gamba sinistra continuava in un pantalone nero, mentre la destra era nuda, coperta in parte da una calza a rete.Al collo un nastro rosso.I capelli rosa erano acconciati in modo da avere una treccina che li tenesse, passando dalla fronte ampia.L’albino rimase senza fiato, gli occhi leggermente sgranati, vedendola sorridere e farsi leggermente rossa sulle gote.La vecchia Kinoko prese parola dando una gomitata confidenziale nelle costole al povero squaletto e facendolo riprendere dal sogno ad occhi aperti

**E può anche usarlo come uniforme ninja!Allora ragazzo mio..che ne dici?**
**E’..sei stupenda Sakura..davvero uno schianto!**

Fu l’unica cosa che riuscì a dire.L’Haruno sorrise alzando gli occhi al cielo, prendendolo per un braccio e scagliandolo con molta poca grazia dentro al camerino, gettandogli degli abiti ignorando le sue lamentele.Quando uscì(all’incirca venti minuti dopo, e dieci abiti dopo),aveva un kimono maschile blu scuro, con inserti più chiari, che gli lasciava scoperto il petto muscolo in parte, le mani fasciate da guanti neri, i capelli lisci e pettinati.Era tutta un’altra persona, si ritrovò a pensare la kuinoki mentre, dopo aver pagato la donna, lo trascinava per le strade di Taki, arrossendo ai commenti dei vecchi che sorridevano a quella “giovane ma bellissima coppia”.Suigetsu se la rideva, appena rosso sulle gote avorio, il viso voltato dalla parte opposta della ragazza.Il silenziò duro fin quando non venne rotto da un gridolino eccitato della rosa, che lasciò il suo braccio, fiondandosi in una bancherella dove per uno yen, si poteva cercare di pescare un pesce rosso.La giovane si chinò sulla vasca pagando l’uomo e prendendo, lentamente, a cercar di prendere un pesciolino dai colori rosati con riflessi azzurri. L’albino sorrise sotto i baffi, guardandola divertito e con una sorta di strana dolcezza infondo agli occhi color mare, cercare senza molti risultati di prendere il pesce, e rompere per l’ennesima volta la palettina di carta, imbronciandosi

**Da qua confettino..ti faccio vedere io..**

Mettendosi dietro di lei, e prendendole con delicatezza il polso, il viso nell’incavo del suo collo.La rosa perse un battito, arrossendo incredibilmente come mai aveva fatto in vita sua, guidata dalla mano esperta dell’albino riuscì a pescare il pesce.Nella strada di ritorno, guardando il pesciolino che si muoveva fluido nella sua vaschetta di plastica, Sakura non potè fare a meno di sorridere, e pensare quanto in fondo, le piacesse quello strano ragazzo che le camminava davanti, bevendo nella bottiglietta che detestava.

**Sui?**
**Uh?**
**Grazie..**


Ed ecco il nono capitoloooo!!Siccome è tardi, e sono in catalessi dopo una giornata a studiare, per sta volta non avrete il vostro anticipo.Ma siccome non sono neanche crudele, vi darò il titolo del Decimo capitolo:La Ishimadea.Un bacio a tutti!!!

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Capitolo 10
*** 10°La Ishamadea ***


Di norma Sakura Haruno era una ragazza che perdeva con molta facilità la calma.Lo sapevano bene tutti i suoi amici che si astenevano dal farla arrabbiare per paura dei suoi micidiali pugni.Eppure dopo quasi tre mesi passati al covo dell’Hebi, si era arrabbiata rarissime volte,e guarda caso sempre per colpa sua..La ragazza dai capelli rosa guardò al disopra della sua spalla i movimenti fluidi con cui il ragazzo Uchiha manovrava la sua katana.Certo era vagamente bravo, ma non quanto uno spadaccino esperto come Suigetsu.Seduta su una catasta di legna, il viso nascosto dalle braccia appoggiate sulla gamba sinistra ritirata contro il petto, osservava con minuziosa cura l’allenarsi del ragazzo.Non spiava più gli allenamenti dell’ ex compagno di squadra, da quando aveva dodici anni.E poi, spiare!Si stava solo rilassando e guarda caso, lui si stava allenando proprio la.Che non si fosse accorto di lei era praticamente impossibile.Seppur aveva diminuito la potenza del suo chakra come le aveva insegnato, tra gli sbuffi e i lamenti, Karin, per non farsi scovare all’infuori del covo, era pressoché impossibile che un ninja d’èlite come Sasuke Uchiha non potesse notare la sua presenza.Eppure era li da circa un quarto d’ora, eppure lui l’aveva ignorata, o non l’aveva vista?.Le iridi verdi della kuinoki seguirono i movimenti del ragazzo farsi meno costanti, più impacciati.La katana brillava alla luce del sole muovendosi a casaccio e non più con la fluidità simile ad una danza che aveva mantenuto poco prima.Poi di colpo, il moro parve perdere la presa, e la spada cadde fra l’erba in un rumore metallico.Sakura non si mosse, aspettando un qualche suo gesto che le facesse capire che andava tutto bene, ma non arrivò.L’Uchiha non si voltò nemmeno verso di lei, rimase immobile, le mani davanti al viso.E Sakura capì.Uchiha Sasuke non l’aveva vista.Con uno scatto felino si alzò dal suo posto, raggiungendolo in breve.Si mise davanti a lui, che percependo il suo chakra parve spaesato, e si ritirò, cercando di evitarla

**Sakura, va via..**
**No..cosa credi?Sono un ninja medico io!Non posso lasciarti in questo stato..**

Si impose quella, recuperando tutta la sua autorità, avvicinandosi al moro, e spostandogli con delicatezza le mani dal viso.Di Sasuke, Sakura, quando ancora era una bambina sciocca, aveva amato tutto.Dai capelli, sottili e setosi, tessuti dalle trame della notte più buia, ai lineamenti regolari e nobili, la pelle lattea, candida, la durezza dello sguardo, la fierezza, ma soprattutto i suoi occhi.Ne rimaneva affascinata, erano due pozze nere in cui riusciva a perdersi, affogandoci dentro, senza voler riemergere.Sapeva leggere solo lei, in quegli occhi neri, come l’inchiostro utilizzato da Sai.Ma ora non vi leggeva che il vuoto.La pupilla era scomparsa, e il nero era velato.Trattenne un singhiozzo fra le labbra.Le mani le cedettero, accarezzandogli il viso.Lo aveva amato e odiato, e ora era solo un’amico, un caro amico..ma vederlo in quelle condizioni le spezzava il cuore, più di quanto il suo tradimento avesse fatto fino ad ora.
Sasuke Uchiha, per quanto razionale e cinico potesse ormai essere, rimaneva pur sempre un uomo.E aveva il suo dannato orgoglio da Uchiha da difendere.Un orgoglio che valeva più delle persone che aveva attorno, che gli era stato tramandato nel sangue dai suoi avi.E sentirsi infimo, davanti ai suoi occhi, quasi da compiangere era davvero troppo per lui.Non aveva bisogno della sua pietà, non aveva bisogno della pietà di nessuno, se la sarebbe cavata, come sempre, da solo.Quando il momento di buio passò, e i suoi occhi tornarono a vedere, se pur in modo sfocato, la luce, scorse il viso inumidito da lacrime che aveva cercato di trattenere, della ragazza.E la scostò bruscamente da se, gettandola a terra, ai suoi piedi, guardandola con odio, rammarico, e spietatezza.La vedeva tremare e quasi se ne compiaceva.Lui non aveva bisogno di nessuno, tantomeno di quella sciocca ragazzina piagnona.Ripresa la katana fra le mani, la puntò senza minimo riservo verso la giovane kuinoki, fissandola freddo, le sottili labbra increspate in un qualcosa di indefinibile, da dove presero a uscire parole velenose.

**Non voglio la tua pietà..ne il tuo aiuto, Haruno!E non ti azzardare a farne parola con Suigetsu o gli altri..o ti giuro..che quello che non ho fatto tre mesi fa, lo farò adesso..e chi se ne frega dell’amicizia, o dei tuoi stupidi sentimenti..capito?!**
**S..si..ma..Sa..sas’ke..**

Tentò quella, alzando la mano verso di lui, che la schiaffeggiò via senza il mino riserbo.I suoi occhi volevano dire solo una cosa “Prova a parlare, e ti ucciderò”.Così annui piano, reprimendo le lacrime e i singhiozzi che si era ripromessa di non aver più sul viso, guardandolo andarsene, rimettendo la spada nel fodero, con un’aura gelida che l’avvolgeva.Quando fu scomparso dalla sua vista, con un pugno carico d’ira e risentimento, fece sprofondare la terra dove prima c’èra stato l’Uchiha.Poi quasi avesse trovato una valvola di sfogo in questo, prese a prendere a pugni il terreno, all’apparenza soffice d’erba, ma in realtà duro come la pietra.Che stupida era stata!Credere che uno come lui, che lui, avesse potuto accettarla con se, fidarsi di lei, per una volta.Il viso regolare della giovane era umido di lacrime, ciocche di capelli color petalo di ciliegia le coprivano la visuale.Quando finalmente si fu calmata, si rialzò in piedi, spolverandosi con un gesto secco la terra dall’uniforme, asciugandosi le lacrime, e scomparendo in una nuvoletta di chakra.Era in ritardo per l’appuntamento.

**Era ora, Confettino!Credevo avrei messo le radici..**

Ridacchiò lo Spadaccino dai capelli azzurri, appoggiato pigramente sulla Samehada piantata sul terreno, con la sua bellezza quasi svogliata.Era questo che pensava Sakura di lui.Suigetsu era il tipico ragazzo dalla bellezza trascurata, di cui non importava molto il suo aspetto fisico, quanto la sua forza e la sua bravura.Lo stereotipo di ninja che ogni Accademia voleva sfornare.Accennò a un sorriso divertito, dandogli un pugno su un braccio, facendogli perdere per qualche istante l’equilibrio.Si era creata una sorta di linea fra di loro, del feeling che li univa.Non era amicizia ne amore.Oppure ognuna delle cose mescolate in sieme.Non lo sapeva e ne tantomeno lo voleva scoprire.Stava bene così, punto e basta.Rinviò una ciocca chiara, portandola dietro l’orecchio, una mano al fianco, l’aria scocciata.

**Allora Sui?Non dirmi che mi hai chiamata solo per vederti fare la tua pennichella, spero..**

L’Albino ricambiò il sorriso, ma nel suo c’èra qualcosa di nascosto.Aveva l’aria di un bambino che sapeva un grande segreto, ma che non voleva rivelarlo, per tenere l’amico sulle spine.La rosa fremette, osservando i suoi gesti lenti e annoiati quasi, decidendo che non voleva per nulla aspettare di saperlo da lui.Quando lo shinobi si accorse di aver catturato la sua attenzione, si decise a rivelarle questo grande segreto, invitandola a sedersi davanti a lui sull’erba.Quando entrambi furono a terra, si nascose le labbra con la mancina dalle unghie curate, malgrado la sua professione.

**Certo che no..per quello c’è tempo..no..voglio parlarti di qualcosa che ti piacerà, ne sono sicuro..voglio parlarti della Leggendaria Ishamadea..**

[continua..]


Muahhahaha quanto sono cattiva!Lo so che volevate saperne di più sulla “Leggendaria Ishamadea” ma dovrete aspettare il prossimo capitolo per questo!Sasuke rimane il solito Sasuke e finalmente Sakura forse ha capito che non c’è nulla da fare.Intanto pare provare qualcosa per il nostro Squaletto..mmm…ma chi sa?Tutto al prossimo cappy:”Eredità della Nebbia”..e siccome c’ho preso gusto vi dico solo il titolo..muahahahahaha..ok basta.Un bacio a tuttiiii!!!

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Capitolo 11
*** 11*Eredità della Nebbia ***


**Certo che no..per quello c’è tempo..no..voglio parlarti di qualcosa che ti piacerà, ne sono sicuro..voglio parlarti della Leggendaria Ishamadea..**

La ragazza battè le palpebre confusa.Non sapeva bene cosa dovesse fare.Esultare o ridergli in faccia?E comunque che cos’èra di così tanto speciale questa Ishamdea?Non fece in tempo ad aprir bocca che quello alzati gli occhi al cielo tornò a parlare..

**La Ishamadea* è una delle Spade degli Spadaccini Leggendari.Appartiene a un Ninja della Nebbia chiamato Setsuke Noiroki**.Non so se l’hai mai sentito nominare..è conosciuto per essere un maestro nella manipolazione del chakra dell’arte dell’acqua.Ma anche del chakra in generale..La Ishamadea, o Marea D’Acciaio, è una spada alquanto strana.Per riuscire a manipolarla non basta eliminare il suo possessore..**

Spiegò lo squaletto abbassando gli occhi per cogliere la reazione della ragazza di fronte a lui.Sakura aveva aggrottato le sopracciglie evanescenti e lo guardava interessata.Il fatto che Setsuke fosse abile nel manipolare il chakra lo rendeva più simile a lei di quanto non avesse creduto.L’Haruno fissò un punto imprecisato oltre la spalla del compagno.La sua maestra gli e ne aveva parlato.O almeno così credeva..

**Non basta?**
**No..sarebbe troppo semplice, non credi?La Ishamadea è una delle spade più complicate e inafferrabili degli Spadaccini, per questo ho rinunciato a impossessarmene.Vedi..chi la maneggia deve avere un controllo del chakra eccezionale!Oppure quella rimarrà a essere una semplice sbarra di ferro inanimata..**

Fece quello, come se si trattasse di una cosa normalissima.La ragazza annuì, senza molta convinzione.Ok le aveva parlato di questa leggendaria spada, praticamente impossibile da reperire e maneggiare, era stato interessante, ma nulla di più.Cosa le importava di un’arma irraggiungibile come quella?Si morse le labbra confusa, specchiandosi negli occhi chiari del compagno cercandovi una spiegazione.L’albino le sorrise, mostrando la dentatura squalesca, quasi fosse divertito dalla palese ignoranza che dimostrava la sua allieva nel non capire.

**E io cosa c’èntro?**
**Suvvia Sakura!Non farmi ricredere sulle tue capacità intellettive!Non capisci?Tu padroneggi in maniera eccellente il Suiton, mi fai quasi paura…non è’ che vuoi spodestarmi?, comunque..sei l’unica in grado di poter utilizzare quella spada, ecco tutto!**

Esclamò il ragazzo dai capelli azzurri, con un sorriso che gli arrivava fino alle orecchie, come un bambino che ha appena scoperto che i genitori gli hanno concesso il suo giocattolo preferito.L’unica a non essere sicura, invece, era la diretta interessata.Apriva e chiudeva i pugni, flettendo le sottili dita, interessata a quei movimenti.Le prudevano le mani, e non capiva se per la voglia di prenderlo a pugni o perché bramasse quella spada.Si morse per l’ennesima volta il labbro.Riuscire a utilizzare quell’arma, e non era affatto detto che riuscisse a reperirla, sarebbe equivalso ad avere un potere pari a quello dell’Uchiha e forse, sperare di poterlo battere.Saettò le iridi di giada dalle mani al ragazzo che la guardava con un sorrisetto soddisfatto sul suo viso da pugni.Sospirò impercettibilmente decidendosi a chiudere i pugni sull’erba, alzando gli occhi verdi su di lui, che sorrise con malizia trattenendo uno “Yatta!”fra le sottili labbra

”Perché mi faccio sempre condizionare da lui?”


Camminavano, o meglio, saltavano di ramo in ramo da un pezzo ormai.Non parlavano, chi sa perché poi non lo facessero, visto che di solito si urlavano a dosso tutto il tempo.L’espressione sul viso della giovane Haruno era indecifrabile.A tratti appariva preoccupata a tratti elettrizzata.Sasuke stranamente non aveva protestato a questa idea, anzi aveva sorriso, con la sua espressione più odiosa, ignorando il fatto che la mattina prima l’avesse quasi fatta fuori, e l’aveva velatamente presa in giro sussurrandole che così, forse, avrebbe avuto un punto in più nella sua squadra.Chi sa poi cosa volesse dire?La rosa scosse il capo con forza, per cacciare via quei pensieri.Non lo capiva, oh no anzi, non lo voleva capire.Aveva rinunciato a farlo da un sacco di tempo, eppure continuava a dargli fastidio.Si ritrovò a pensare che l’Uchiha si comportasse come Naruto, infantilmente.Perchè non l’aveva mai capito prima?Scoccò un occhiata obliqua allo Spadaccino davanti a lei.Si era legato la Samehada alle spalle, come sempre, ma in più aveva portato un sacco di rotoli.Che intendeva fare?A lei aveva detto di risparmiare tutto il chakra possibile, quindi, quella mattina gli allenamenti erano saltati.Quando rialzò il capo, non vide più niente.Il suo compagno le appariva lontano e sfocato, dietro di lui, si vedevano appena i contorni di un villaggio.

**Benvenuta a Kiri, il villaggio della Nebbia!**

L’accolse sarcasticamente l’altro, accorgendosi del suo sguardo.Stranamente, non passarono per il villaggio, l’albino li fece deviare per una stradina isolata dove vederci era praticamente impossibile.Per un’attimo, ossia dopo aver quasi preso un ramo in faccia e ucciso Suigetsu, la rosa desiderò ardentemente possedere gli occhi degli Hyuga.Seguire Suigetsu, che aveva aumentato la velocità, e con i suoi colori pallidi si distingueva a malappena dal paesaggio era una sfida.Si stropicciò gli occhi, aumentando la velocità, riuscendo ad affiancarsi al compagno, che malgrado l’elevata velocità, non riusciva a vederci bene nemmeno lui.Ormai era praticamente convinta del fatto che si fossero persi, quando l’albino le mise un braccio davanti, bloccandola.

**Eccoci arrivati al Tempio di Ishamah..**

Davanti a loro, si stagliava alta e imponente una costruzione che poteva apparire millenaria.Era grigia e piena di crepe, dalle finestre dell’edera faceva capolino, e con la nebbia tutto questo la faceva apparire più tetra del previsto.Per un istante la rosa fu convinta di aver visto muoversi qualcuno all’interno, ma a una seconda occhiata, si accorse che era solo il baluginare del fuoco di alcune candele appese al muro, che si rispecchiavano dalla finestra.Annusò l’aria, che sapeva di pioggia e bosco, e polvere, per poi voltarsi verso Suigetsu che guardava la struttura con l’eccitazione di un bambino

**Cosa dovremmo fare adesso..**
**Ma entrare..no?**


*Ishamadea=Inventata, non conosco il nome delle altre spade degli Spadaccini
**Setsuke=Anche lui inventato, Kishimoto-san non ci ha detto proprio nulla degli altri, uffa!
Ed ecco il..ok ormai ho perso il conto..Scusate per il ritardo ma ero in vacanza a Garda e non ho avuto nemmeno il tempo di avvicinarmi a un computer, figurarsi usarlo!Quindi..beh..grazie per chi continua a seguirmi!Ci sentiamo al prossimo cappy!”Faccia a Faccia col Nemico”.

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Capitolo 12
*** 12*Faccia a Faccia col Nemico ***


**Ma entrare..no?**

La rosa guardò per qualche istante il ninja fremere di gioia e un’emozione che non era riuscita a identificare.Mosse le labbra, cercando di articolare qualche parola sensata, che non suonasse come un insulto.Alquanto difficile.Ma prima che vi riuscisse, sentì che l’altro la prendeva per un polso, e senza molti complimenti la trascinò dentro.
Era un tempio.
Su questo non c’erano dubbi.
Edera e rampicati si attorcigliavano facendo capolino dalle colonne portanti e dai muri.La luce fioca delle lanterne, baluginava sulle pietre segnate dal tempo, creando ombre dalle forme strane.
La giovane medic-ninja rabbrividì, avvicinandosi al compagno, e guardandosi in torno.Quel posto non le piaceva.Per niente.

**Ripetimi ancora cosa dobbiamo fare qui..**

Chiese rauca, voltando il capo a destra e a sinistra, sempre più convinta che in quel posto NON erano soli.
L’albino si limitò a sorridere senza darsi la pena di risponderle.Sembrava rilassato e del tutto a suo agio in quel posto.Questa non era una cosa buona.Per nulla.

**SUIGETSU?!**

Ripetè più forte quella, strattonandolo.Il ragazzo sbuffò, continuando a camminare per qualche altro istante prima di fermarsi, e far quasi cadere a terra, fra la polvere e l’erba, la povera ragazza che l’aveva strattonato per fermarlo.Incrociò le braccia al petto, compunto, guardando verso il centro della stanza-ma non era veramente convinta che lo fosse, forse più uno spiazzo.O cosa?Cosa?-
C’era un altare.Questo poteva vederlo da se, non era così sciocca-no davvero-.Ma era strano-diverso da quello che la sua mente aveva potuto anche solo pensare di immaginare, quel momento, o forse no?-Era pietra, antica e rovinata dal tempo, con delle incisioni che neppure la sua mente acuta e analitica avrebbe saputo decifrare.Quella cosa che prima aveva pensato-ma lo aveva fatto realmente?-fosse una statua, si mosse, facendola sussultare, e inevitabilmente, stringersi a quel ragazzo che fino a poco prima-o anche adesso-aveva considerato un nemico, o solo un compagno, uno dei tanti.
Suigetsu sembrò non sentire quella leggera morsa che gli stringeva il braccio, o forse non volle sentirlo.Era convinto che non l’avrebbe mai vista piangere, ne avere paura-ma d’altronde cosa ne poteva sapere lui?-e quindi rifiutò di vedere-di sentire-quel tocco che esprimeva timore, o forse soltanto una muta richiesta di risposta.Vide distintamente la figura, ghignare nel buio, e due occhi, accecanti come fari, di un dorato quasi bianco, davvero troppo opprimente, riflettersi nei suoi in una muta domanda.

** Setsuke Noiroki..da quanto TEMPO..**

Sakura trattenette il respiro.La prima impressione che ebbe, fu quella di vedere un fantasma.O forse era soltanto l’opprimente sensazione che gli dava stare rinchiusa al buio in quel luogo angusto, che non sembrava dare la minima speranza di una via di fuga.La persona, o per meglio dire, l’essere, scivolò con fluidità giù dall’altare, rivelandosi alla luce delle lanterne.
Che assomigliasse a un fantasma, non era certo così sbagliato da dire.
L’incarnato, fin troppo pallido per un essere umano-anche per qualcuno come Sai, così candido da par troppo puro-così evanescente, da dare l’impressione di poter vedere attraverso il viso affilato.Capelli verdi, o forse un tempo erano stati di quel colore, ma ora erano solo una traccia del passato, un verde annaquato, spento nel bianco, gli cadevano disordinati lungo il viso e sulle spalle, coprendogli quegli occhi che avevano fatto suggestione a uno shinobi del livello dello Spadaccino Albino.Bianchi, o dorati.Davvero non riusciva a capire di che colore fossero.Fatto sta che se pur morti, davano l’idea di guardarti bene-scavarti nel profondo-
Era avvolto in abiti ninja scoloriti, macchiati dal tempo e quello che sembrava essere sangue essiccato.
Non poteva incuterle timore, quella figura che sembrava di un bambino che ammalappena sembrava reggersi in piedi, barcollante su se stesso.
Ma la sua figura in se, più tosto, le rivelava che quello che gli occhi le davano a vedere, la tradivano in una realtà molto più inconscia.
Non c’èra da fidarsi.Era questo il problema.

**Uh uh..ma chi si vede!Il piccolo Suigetsu Huzuki!**

Era una velata presa in giro, quella voce irriverente e gentile, ma così profondamente sprezzante da far male.La kuinoki alzò brevemente gli occhi sul compagno, per seguire una qualsiasi reazione da parte sua.
Ma quello non sembrò far altro che tremare impercettibilmente, così piano che la rosa si chiese se quel movimento l’avesse realmente fatto.Poi riportò il suo sguardo sulla figura evanescente.
Sembrava poco più di un bambino, eppure aveva appellato Suigetsu come Piccolo.
L’albino mosse un pugno, sentendo uno strano formicolio lungo il palmo.Si sforzò di sfoggiare uno dei suoi soliti sorrisi strafottenti, e vi riuscì.

**Beh sono passati quasi dodici anni, Setsuke-sama..**

Ma quello che la rosa percepì fu la forza che aveva messo in quell’ultima parolina di rispetto.Un rispetto che in tutto il suo essere non sembrava provare.Vedeva chiaramente che lo Spadaccino provasse una sorta di ribrezzo anche nel solo guardarlo, come del resto sentiva anche lei.
Un brivido gelido le attraversò la schiena.
Il ragazzo-fantasma la stava osservando con i suoi occhi così strani, con curiosità mista a una crudele irriverenza.

**E questa bella fanciullina chi sarebbe?La tua ragazza?**

Fu allora che Sakura seppe di odiarlo.
Era una cosa che le partiva dal profondo, stringendogli lo stomaco in una morsa dolorosa.
Non aveva mai odiato nessuno così visceralmente, nemmeno Sasuke.
Non diede nemmeno il tempo a Suigetsu di rispondere per lei, perché gli si mise davanti, rivelandosi allo sguardo sempre più divertito dell’altro.

**SO BENISSIMO PARLARE DA SOLA!IL MIO NOME E’ SAKURA HARUNO, QUELLA STESSA FANCIULLINA CHE TI SCONFIGGERA’!**
**Uh..ma davvero?**

E in quel momento, la kuinoki fu davvero consapevole di aver suscitato il suo interesse.
E le venne il voltastomaco.


Lo so lo so!Chiedo venia pietà e non so quante altre cose ancora.Vi do il solenne permesso di linciarmi!Ma davvero questo ritardo è colpa mia, lo so.Ma è dovuto al fatto che non sapevo, non avevo la più pallida idea di come continuare!Mi sono scervellata in tutti i modi ed è venuta fuori questa schifezzina.Però ammetto che il personaggio di Setsuke mi piace.Mi affascina.Si si!Ringrazio tutti quelli che hanno avuto cuore di sopportarmi e aspettare tutto questo tempo!Ancora perdono!E un Bacione!Alla prossimaaaaaa!

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Capitolo 13
*** 13*Paura...? ***


Suigetsu assottigliò gli occhi dalle sfumature lilla fino a ridurli in due fessure, accentuando i suoi lineamenti animaleschi, stringendo un pugno lungo il fianco.Sentiva montare dentro una rabbia sempre più crescente, una rabbia antica, animale, che non aveva mai pensato di poter più provare.Vedeva come il Ninja-Fantasma guardava la sua compagna.
E NON gli piaceva.
Poteva leggere qualcosa di abominevole, nel profondo di quelle iridi morte.Conosceva la sensazione che dava essere guardato in quel..in quel modo-e la rabbia montava-.
Vedeva, SENTIVA, in maniera palpabile l’interessamento che riservava alla ragazza dai capelli rosa.La voleva.Voleva sentire la sua forza, sentirla e farla diventare sua.Ma non gli e lo avrebbe permesso.Lo disgustava il desiderio che si leggeva vivo in quel ragazzino di più di cento anni.Perchè quel guscio, quell’essere che diceva di essere un uomo.Non era che un fantasma che si manteneva in vita per puro dispetto, servendosi della forza dei suoi avversari per continuare a stare in quella terra.Non era immortale nel vero senzo del termine.Ne morto.Sentiva anche lui desiderio, e fame.Ma una fame che non poteva essere saziata con pane e acqua.Soltanto affondando nel corpo morbido di qualche ingenua creatura.Entrando dentro, violando qualcosa di inviolabile.Come aveva fatto con lui.Anni addietro.Quando ancora Zabuza-sama diceva di potersi fidare di quello che considerava un amico, e l’aveva affidato, ancora bambino, a lui.
Oh si l’aveva allenato, l’aveva reso forte..ma a che prezzo?-troppo alto, persino per lui-
E Sakura non avrebbe fatto la sua stessa fine-non per un suo capriccio-
L’aveva capito troppo tardi, forse.Quello era un capriccio, soltanto un capriccio.Sapeva che era impossibile batterlo e impossessarsi della sua spada-effimera leggenda-.E quella strana ragazzina che odiava-amava-non avrebbe pagato per lui.Non sta volta.

**Sakura..NO!**

La ragazza dai capelli di pesca si voltò verso di lui sorpresa.Gli occhi Verdi così grandi, così ingenui, sgranati.Inclinò il capo, appiattendo le labbra, sillabando un “Perché”, poco convinto.
Setsuke dalla sua postazione rise, di una risata amara, selvaggia, oscura.Non era reale felicità la sua, nemmeno una traccia di allegria.Solo male, incommensurabile, inarrestabile, che pareva sgorgare da ogni suo singolo gesto, da tutto il suo essere.
Si rinviò con un gesto secco una ciocca dal viso, con gesti lenti e misurati, che sembravano fare a pugni con la sua immagine da bambino.Non c’era purezza in quei tratti da eterno fanciullo.E questo a Sakura fece ripensare ad un suo vecchio avversario.Ma in Sasori non c’era tutto quel male.Si era mantenuto intatto, malgrado quel che aveva fatto.Non odiava realmente, lui.L’aveva capito.Avrebbe solo voluto un po’ di felicità.
Ma quell’essere..quell’essere no..

**Cos’è..hai paura per lei, Sui-chan?**

Fece melenso, modificando il tono, utilizzando una vocina infantile che fece tremare i due ninja.
Follia negli occhi cobalto.Pura e semplice follia.
In un gesto involontario, il Ninja Spadaccino si protese verso la Kuinoki avvolgendola in un abbraccio, come a proteggerla da quell’essere, sfoderando la Pelle di Squalo e parandola davanti a se stesso e la giovane, in un gesto di chiara sfida.

**Non provare a toccarla Setsuke..o te ne pentirai amaramente..**


Cosa avrà fatto Setsuke a Suigetsu?Beh..penso potete immaginarvelo da voi..nel prossimo cappy ci sarà un fleshback che spiega la sua avversione per il Ninja-fantasma e come fa a conoscerlo!Scusate per il capitolino-ino-etto..ma nel prossimo cappy mi farò perdonareeeeeeeeeeee!Ringrazio Sasori per aver commentato!E un bacione a tutti gli altriii!

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Capitolo 14
*** 14.Ricordi Dolorosi ***


**Non provare a toccarla Setsuke..o te ne pentirai amaramente..**

Lo Spadaccino vide chiaramente il sorriso che l’altro gli rivolgeva.E gli faceva male, più di qualsiasi pugno o ferita che gli avessero mai inferto.Setsuke si mosse agitando le mani dalle dita affusolate, di un pallore estremo.Poi si appoggiò all’altare, come se niente fosse, alzando lo sguardo al cielo, saettando gli occhi dai colori strani sulla volta della sala del tempio.Mosse le labbra marmoree in quello che sembrava un ghigno, senza degnarli di uno sguardo.

**Suigetsu Suigetsu Suigetsu..sei sempre stato troppo sentimentale ragazzo..PATETICO..si..hai paura di me?O hai paura per lei?Di la verità..sai che a me non puoi mentire..**

Sussurrò poi viscido, come il più vile dei serpenti, e la sua voce aleggiò nella sala come il tocco di un fantasma.Sakura stretta ancora fra le braccia del ragazzo lo sentì tremare contro di se.E in quel momento ebbe davvero paura.
Se anche Suigetsu Huzuki tremava davanti a quel ninja, allora lei non avrebbe avuto nessuna possibilità di vittoria.
L’albino digrignò furiosamente i denti, facendo sobbalzare la kuinoki stretta al suo petto, fremendo, e facendo così affondare ancora di più la Samehada nel terreno, provocando così una scossa leggera, come di terremoto.
E i ricordi lo travolsero, impietosi, nel modo più vile, senza che potesse far niente.

Flashback

Un uomo camminava a passi lenti, misurati, forse affaticati per Il peso della spada dalla pesante lama che portava sulle spalle.Il suo viso era nascosto da delle bende bianche, sfiorate dal laccio del coprifronte del villaggio della nebbia che teneva legato alla fronte, sui capelli ispidi neri, così come gli occhi da demone.Non parlava nemmeno con il ragazzino che gli trotterellava al fianco.Poteva avere si e no tredici anni, poco più che un bambino, dal sorriso sincero, gli occhi violacei e lunghi capelli azzurrini.Il ninja si fermò soltanto quando fu davanti a una struttura di pietra antica rovinata dal tempo.Il bambino dietro di lui fece capolino dalle sue spalle, per vedere, sorpreso, il motivo di quella brusca frenata.

**Sensei..come mai ci siamo fermati?**

L’uomo scrollò le spalle larghe, senza rispondergli, accennando solo a un vago sorriso sotto la benda, facendo cenno al bambino di guardare davanti a se.Rispose al loro sguardo un ragazzino che sembrava poco più grande dell’albino, appena apparso, che sorrideva in un modo inquietante.Rivolse al bambino uno sguardo profondo prima di dare tutta la sua attenzione all’adulto.

**Zabuza.. finalmente..pensavo non sareste più arrivati..**
**Setsuke..scusa il ritardo ma abbiamo avuto degli intoppi durante il viaggio.**

Parlò finalmente quello, con tono appena cordiale, così diverso da quello infantile dell’altro.Poi come ricordatosi del piccolo gli mise una mano sulla spalla, portandolo davanti a se, sotto lo sguardo ambiguo di quello che pareva essere un suo amico.

**Oh si lui è Suigetsu Huzuki..il mio allievo..ti avevo parlato di lui..**

Il ragazzino azzardò un sorriso verso il ninja dai capelli verdi.Quello lo scrutò con interesse tale da fargli accapponare la pelle.Poi dopo istanti di interminabile silenzio piegò le labbra in quello che doveva essere un sorriso, aprendo le braccia in un gesto cordiale che però aveva qualcosa di strano

**Ma certo che mi ricordo di lui!E’ la piccola promessa di Kiri!Bene Zabuza..come stabilito puoi affidarlo a me..**

A quelle parole l’albino alzò gli occhi sul suo sensei, sorpreso e scioccato.Dopo qualche istante di confusione lo prese per una manica, tirandolo forte, con una smorfia sul visetto candido

**Zabuza-sama lei non mi aveva parlato di questo!No no no!Non voglio rimanere qui!La prego mi porti con lei!**

L’uomo della nebbia ruotò il capo, fissando il ragazzino con i penetranti occhi neri.Poi con una sorta di sorriso si chinò sul piccolo, posandogli una mano sul capo scompigliandogli i capelli con fare affettuoso

**Suigetsu non fare il bambino..non preoccuparti sarà per poco!E poi Setsuke è un ottimo Spadaccino..vedrai ti piacerà allenarti con lui..tornerò prestissimo va bene?Devo solo occuparmi di una missione dove tu non puoi venire..ok?**

Il piccolo tirò su con il naso accennando a un sorriso, e voltandosi verso l’altro ninja che lo aspettava all’entrata del tempio.Si fidava del suo sensei Suigetsu.Quei giorni d’allenamento gli sarebbero serviti per migliorare.E poi quel Setsuke non sembrava tanto male..quanto si sbagliava!

Era solo il terzo giorno che stava li.Setsuke si era rivelato essere un maestro eccezionale nell’arte del chackra e come spadaccino.Anche meglio di Zabuza-sama.Gli aveva insegnato tutto quello che c’èra da sapere, e gli aveva persino mostrato la leggendaria Ishamadea una spada che a quanto diceva il ragazzo, poteva essere usata solo da lui, o da chiunque altro avrebbe saputo batterlo.Quel giorno aveva tentato di farlo per l’ennesima volta, e per l’ennesima volta era stato battuto.

**Povero piccolo..suvvia non ti scoraggiare..**

Rise cattivo il ninja-fantasma, riponendo la sua arma nel fodero della sua tenuta ninja, modificando la voce in tono infantile, guardando il ragazzino a terra, pieno di lividi e ferite, tentare di rialzarsi, il viso contratto in una smorfia che cercava di reprimere lacrime di rabbia.Setsuke agrottò la fronte, osservandolo interessato, scrutando il suo viso, se pur ammaccato così puro, e il suo corpo, perfetto per essere solo un ragazzino.Sogghignò, avvicinandosi a lui con passi misurati, chinandosi al suo fianco e mettendogli una mano sotto il mento, alzandogli il viso e guardandolo negli occhi.La sua voce era lenta e strascicata, smielata e faceva venire i brividi al piccolo

**Tu vuoi diventare forte vero Suigetsu?Vuoi che nessuno ti batta..che nessuno ti renda debole..giusto?**

L’albino deglutì a fatica, annuendo debolmente, perdendosi in quegli occhi privi di colore che sembravano metterlo a nudo con un solo sguardo.Tremò quando sentì la mano dell’altro accarezzargli il viso, e scendere lungo l’esile collo, con lentezza esasperante, costringendolo poi a stirarsi sotto di lui.Setsuke si leccò le labbra, avvicinando il viso alla spalla nuda del giovane sotto di lui, che tremava senza pietà, sfiorandola con le labbra

**Io posso renderti forte sopra ogni cosa..ma tu..piccolo mio..dovrai concedermi il tuo essere..**

Aveva morso la sua pelle, con voracità, baciandolo in ogni punto, scendendo sul collo per poi risalire fino alle labbra.Le mani si muovevano lungo il suo corpo, spogliandolo delle sue vesti, accarezzandogli il petto, per poi scendere di nuovo verso il basso, sfiorando con sadismo l’elastico dei boxer, passando lasciva la mano sopra questo, accarezzandolo li dove nessuno lo aveva mai toccato.Intanto mordeva e premeva per entrare nella sua bocca.L’albino tentò in tutti i modi di placarlo, ma si arrese alla forza dell’altro.I suoi occhi si velarono di lacrime che premevano violente per uscire, mentre quello lo spogliava dell’ultimo indumento, beandosi del suo corpo infantile nudo, ancora inviolato.Ridiscese lungo il petto, mordendo e baciandogli la pelle, soffermandosi sul suo organo, baciandogli la punta e leccandolo intero, per risvegliarlo.Il ragazzino si mosse cercando di divincolarsi da quella presa ferrea, ma senza risultati, gemendo di disgusto quando sentì l’altro prenderlo in bocca.Si costrinse a non urlare poi, quando finito quel lavoro, lo girò, sfiorandogli la schiena, e entrandogli dentro in un colpo solo, affondando nella sua tenera carne.Non aveva mai sofferto così in vita sua, mai era stato più umiliato di adesso.Quando quella tortura finì e il suo aguzinno ne fu sazio, solo allora si permise di piangere, svenendo e perdendo finalmente i sensi, lontano da quel dolore.

Fine Flashback


Ringhiò più forte Suigetsu, a quei ricordi, senza lasciare che le sue lacrime si facessero strada sul suo volto.Non voleva farsi vedere così.Non da lui-non da lei-
Vide quello che era stato il suo carnefice ridere, intuendo i suoi pensieri, e strinse più forte la ragazza al suo petto, fino a toglierle il respiro.Poi si chinò su di lei, guardandola negli occhi, con una serietà che quella non aveva mai visto in lui

**Stai ferma.Non muoverti da qui..ok?**
**Ma..Suigetsu..**
**QUESTO E’ UN ORDINE..Sakura..!**

La lasciò andare, facendola cadere in ginocchio, muovendosi con velocità impressionante, alzando la possente Samehada sulla spalla destra, caricando verso il ninja-fantasma che lo guardò, così come l’aveva guardato anni a dietro

**Vediamo se sei cresciuto..Sui-chan..**
**Verme!LA PAGHERAI!!!**


Eh si..povero Suigetsu mio ç_ç Setsuke è proprio un bastardo!Assomiglia in maniera impressionante ad Orochimaru!Brr..Allora in questo cappy ho alzato il rating arancione, per precauzione..Nel prossimo cappy ci sarà lo scontro fra Setsuke e Suigetsu.Chi vincerà?E Sakura?Ringrazio Sasori che continua a seguirmi!E tutti gli altri che leggono solamente!Un baciottoooolo!

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