Firefly

di ashlenasheart
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***
Capitolo 5: *** Chapter 5. ***
Capitolo 6: *** Chapter 6 ***
Capitolo 7: *** Chapter 7 ***
Capitolo 8: *** Chapter 8 ***
Capitolo 9: *** Chapter 9 ***
Capitolo 10: *** Chapter 10 ***
Capitolo 11: *** Chapter 11 ***
Capitolo 12: *** Chapter 12 ***
Capitolo 13: *** Chapter 13 ***
Capitolo 14: *** Chapter 14 ***
Capitolo 15: *** Chapter 15 ***
Capitolo 16: *** Chapter 16 ***
Capitolo 17: *** Chapter 17 ***
Capitolo 18: *** Chapter 18 ***
Capitolo 19: *** Chapter 19 ***
Capitolo 20: *** Chapter 20 ***
Capitolo 21: *** Chapter 21 ***
Capitolo 22: *** Chapter 22 ***
Capitolo 23: *** Chapter 23 ***
Capitolo 24: *** Chapter 24 ***
Capitolo 25: *** Chapter 25 ***
Capitolo 26: *** Chapter 26 ***
Capitolo 27: *** Chapter 27 ***
Capitolo 28: *** Chapter 28 ***
Capitolo 29: *** Chapter 29 ***
Capitolo 30: *** Chapter 30 ***
Capitolo 31: *** Chapter 31 ***
Capitolo 32: *** Chapter 32 ***
Capitolo 33: *** Chapter 33 ***
Capitolo 34: *** Chapter 34 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


"It's so cold with nobody to hold me, you're so wrong for leaving when you told
me you would never leave me by myself out in the middle of nowhere.  Now i'm
lost trying to make it on my own I thought I could never do this alone, but now
i'm walking by myself. Out in the middle of nowhere''


Victoria's POV

-Hai già preparato tutto?- chiese entrando in camera.
-Si , mi sembra di si-
-Ti sembra?- sorrisi e l'abbracciai.
 -Stai attenta- continuò, la guardai incerta - Ehi sono pur sempre tua madre,
che tu abbia 20 o 30 anni io continuerei a preoccuparmi per te-
 -Tranquilla, starò bene. Sono solo 3 settimane- mi distaccai e tornai a
chiudere la valigia.
-La fai così facile-
 -Perchè è facile- tirai i trolley giù dal letto e mi  ci sedetti.
  -A che ora hai l'aereo ?- domandò sedendosi accanto a me.
 - Devo prendere il treno da quì alle 18 e alle 20 sarò a Londra , giusto in
tempo per prendere l'aereo delle 21 per New York-
-Marie sarà già lì?-
-Si credo di si , non ricordo il suo treno a che ora arriva-
Appoggiai la testa sulla sua spalla e cominciai a pensare a quanto successo in
questi ultimi anni tra la fine del liceo, la morte di mio padre, il viaggio con
la mia migliore amica. Vorrei parlarvi un po' di me , ma è un po' complicato
quindi cercherò di descrivermi senza fare casini. Io mi chiamo Victoria Shay ,
ho 20 anni e sono di Liverpool ,una piccola città a Sud della Gran Bretagna.
Non sono molto alta, ho i capelli biondi e gli occhi azzurri. Ho un viso
rotondetto e forse l'unica cosa che mi piace di me sono le fossette. Ho avuto
molti problemi al liceo , a causa del mio fisico un po' troppo "robusto", e
quindi non ho avuto molte amiche. Ovviamente c'erano persone con cui passavo
molto tempo, ma non erano legami così forti da definirle ''migliori amiche'' .
Qualche anno fa però ho conosciuto online una ragazza, da subito notai che
c'era qualcosa di particolare in lei, poi capì che aveva il mio stesso
carattere. In pochi mesi diventammo subito molto amiche ed ora siamo migliori
amiche. Marie ed Io abbiamo 27 giorni di differenza d'età, siamo praticamente
come sorelle. L'unico problema è sempre stata la distanza. Vivendo a Liverpool
sola con mia madre e mio fratello non ho mai potuto spostarmi di molto , il
destino ha voluto che lei fosse di Glasgow. Però questo mi ha fatto capire che
a volte sono più legate due persone che non si vedono mai di altre che si
abbracciano tutti i giorni.

Verso le 17 e 30 mia mamma e mio fratello mi accompagnarono alla stazione, li
salutai e dopo infinite raccomandazione salì sul treno. Arrivai a Londra verso
le 19: 58 presi un Taxi ed arrivai all'aereoporto. Non ebbi il tempo di
visitare la città , ma per quel poco che ebbi la possibilità di vedere  era
davvero bella. Alle 20:30 ero all'aereoporto di Londra, avevo urgente bisogno
del bagno ma purtroppo non avevo il tempo di fermarmi dato che avevo ancora il
check-in da fare. Mostrai il biglietto all'Hostess ed in quel momento mi arrivò
un messaggio :
''Hai una valiga rosa davvero carina HAHA"
Era di Marie, ok era lì vicino. Mi voltai ma non la vidi da nessuna parte così
ripresi il biglietto e cominciai a camminare con calma. Ad un certo punto mi
sentii prendere e qualcuno mi salì sulle spalle.
 -eeeehi- urlai-aaa oddio che bella sei- continuai.
Mi abbracciò fortissimo, non disse nulla continuava a sorridere e ad
abbracciarmi.
 -Ma dì qualcosa- risi.
 -NON CI POSSO CREDERE-sussurrò.
 -Lo dici a me?-
 -No vabbè- ci abbracciammo di nuovo.
Praticamente eravamo al centro del corridoio, e la gente ci passava davanti
chiedendosi cosa avessimo di così sbagliato.
 -Signorine dovete entrare?- chiese l'hostess prima di chiudere la porta
dell'imbarco.
-Si- rispondemmo in coro.
Dopo aver ripreso tutti i bagagli continuammo a camminare e parlare , come se
non ci vedessimo da un secolo circa.

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***


“I’m sorry if I say I need you but I don’t care I’m not scared, cause when I’m not with you I’m weaker, is that so  wrong? Is it so wrong? That you make me strong”

Chapter 2.
POV Marie
Mi sembrava impossibile, dopo così tanto tempo passato a chattare su internet ora avevo la mia migliore amica a due centimetri da me, no anzi ci ero proprio attaccata perché non riuscivo più a smettere di abbracciarla.
-Allora? Che mi racconti?- mi chiese dopo esserci sedute ai nostri posti sull’aereo.
-Che odio i mezzi di trasporto pubblici, che siano autobus, treni o qualsiasi altro-
Victoria rise. Adoravo la sua risata, era così spontanea e poi quando rideva le spuntavano quelle belle fossette che tanto le invidiavo.
-Io dico che i prezzi sono esagerati per un servizio così terribile- aggiunsi.
-Però grazie a questi tremendi mezzi pubblici siamo riuscite ad incontrarci- disse lei e mi abbracciò.
“L’aereo sta per decollare, preghiamo i gentili passeggeri di spegnere i cellulari e di mettersi le cinture di sicurezza, grazie e buon viaggio.”
Mi misi la cintura di sicurezza e l’aereo iniziò a correre sulla pista di lancio. Appena lo sentii alzarsi da terra presi immediatamente la mano di Victoria e gliela strinsi così forte da lasciarle il segno, ma lei non si lamentò e ricambiò la stretta.
Dopo sette ore e mezza (o anche più) atterrammo all’aeroporto di New York che distava 19 km dal centro di Manhattan.
Scendemmo e andammo a recuperare le valige.
-Perché le nostre valige non passano? Io non resto qui tutta la notte- si lamentò Victoria.
-Tranquilla, sono sempre lenti, ma dato che sono le 23.30 per il fuso orario abbiamo ancora mezz’ora prima di prendere il pullman, altro mezzo pubblico, per raggiungere il centro di Manhattan-
-Di tutto questo ho capito solo 23.30 e Manhattan perché appunto sono le 23.30 e il mio cervello si rifiuta di seguire ragionamenti complicati a quest’ora- disse lei scocciata dal ritardo delle valige.
Finalmente le vedemmo arrivare, una valigia rosa e una azzurra, tanto per passare inosservate.
Non so quanto durò il viaggio in pullman perché lo trascorsi tutto dormendo sulla spalla di Victoria e quando arrivammo all’albergo non mi resi neanche conto di aver fatto il check-in che già ero distesa ‘a stella’ sul letto.
Sentii ridere Victoria e borbottò qualcosa che suonava come “neanche mia nonna si addormenta così in fretta” ma non ne sono sicura perché mi addormentai di colpo.
Mi svegliai la mattina dopo con un raggio di sole che mi arrivava dritto sugli occhi, mi misi a sedere e guardai alla mia sinistra: Victoria dormiva tranquilla con la testa sotto al cuscino. Glielo alzai lievemente e urlai: -Sei scema o cosa a lasciare le tende aperte? Io volevo dormire!-
Lei si svegliò di colpo e rotolò giù dal letto. Sentii un tonfo e poco dopo capii che aveva sbattuto la testa per terra.
-E tu sei scema o cosa a urlarmi così mentre sto dormendo? Mi fai venire un infarto!-
Cercai di trattenere una risata ma quando la vidi rialzarsi arrabbiata e con quella massa di capelli biondi annodati che le cadevano sul viso non riuscii più a non ridere e scoppiai. Dopo pochi secondi eravamo entrambe distese a pancia in su sul letto a ridere come deficienti.
Lei si girò su un fianco e mi disse: -Non vedevo l’ora di ridere così con te-
Io le sorrisi e le sussurrai: -Anch’io-
Dopo qualche secondo continuai: -Ma pettinati perché altrimenti i pipistrelli scambiano la tua testa per il loro nido- e risi di nuovo.
Lei si alzò e mi buttò un cuscino sulla faccia. –Senti chi parla, leone della savana- e se ne andò in bagno.
Io accesi il cellulare e vidi che c’erano tre chiamate perse e dieci messaggi. Pensai “Wow, da quando sono calcolata da qualcuno?”
Poi aprii la lista e vidi che due delle chiamate erano di mia mamma e una di mio papà. I messaggi erano dai vari componenti della famiglia, tra zii e cugini ce n’era di gente, l’ultimo invece era si Elizabeth, che possiamo definire una mia “amica”.
“Hey, sei arrivata?”
Si era davvero sprecata, addirittura tre parole, si vede che ci tiene a me.
Mentre le rispondevo Victoria uscì dal bagno già truccata e pettinata.
-Che fai?- mi chiese.
-Leggo i messaggi preoccupati dei miei che “oddio, sei arrivata? Sei viva? Ti hanno già stuprata?”-
Rise di nuovo.
-Si preoccupano troppo- aggiunsi.
-Anche i miei sono così, fidati, per convincerli a farmi venire ci è voluta una vita- disse infilandosi i jeans.
-Ora muoviti a farti bella che ho bisogno di fare colazione o svengo-
-Agli ordini capitano Shay!- dissi e corsi in bagno a prepararmi per la mia prima giornata a New York con la mia migliore amica.






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SPAZIO AUTRICI.

Speriamo che la storia vi piaccia, e ci farebbe molto piacere se magari qualcuno di voi commentasse. Grazie mille comunque di seguire la storia. 
un bacio
-ashlena

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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


"You put it down like New York City

I never sleep,wild like Los Angeles.My fantasy ,hotter than Miami

I feel the heat Ohh Miss international love"

 

 

Chapter 3 

*Victoria's pov*

-Allora - sorrisi a 3000 denti- cosa si fa per primo?-

-Sicuramente andiamo a prendere una mappa, perchè sai stasera non mi va di arrivare in Canada-

-Oh Oh Oh che simpatica, muoio dal ridere guarda- ironizzai

Rientrò in Hotel per recuperare una mappa della città , la aspettai fuori per un po' ma non vedendola riuscire decisi di entrare anche io.

-Ti dai una mossa?- sbuffai

-Si è che , non capisco..- continuava a girare e rigirare quel foglio tra le mani

-Non ne abbiamo bisogno Mary, possiiamo anche farne a meno-

-Ma se ci perdiamo?-

- Qualcuno ci troverà e ci riporterà quì. Al massimo ti permetto di dire che sono una disagiata- incrociai le braccia

-Mhh idea allettante..- si accarezzava il mento

-Troia ! Andiamo- la presi per un braccio e la portai fuori.

Andammo in alcuni negozi di vestiti come H&M , Aber Crombie, Tally weij e altri di questo genere. Non comprammo molte cose anche perchè costavano un botto. Camminando ci fermammo ad una gelateria, ci accomodammo sulle panchine e cominciammo a parlare. 

-Dai però Victoria non mi guardare mentre mangio,altrimenti rido e ti sputo tutto il gelato addosso. Non ti conviene- rise

-Ma che schifo aa- mi girai all'altro lato

-No ma non darmi le spalle- mi tirò al suo lato

-Ti conosco da quando avevamo 14 anni , ti prego! So come farti ridere anche di spalle- affermai

" If you wanna know here it goes, gonna tell you this. A part of me that shows, if we're close gonna let you see everything ,but remember that you asked for it         "

Mi fermai, sentivo della musica ma non sapevo da dove provenisse.

-Che hai?- chiese

-Non senti ?- porse l'orecchio - Mh si - indicò dietro di me, e voltandomi notai due ragazzi con una chitarra acustica e dei cappelli strani che cantavano questa canzone.Erano davvero buffi ma allo stesso tempo adorabili. Uno dei due diede una gomitata all'altro e si fermarono proprio davanti a noi. Guardai Marie che aveva già le guance rosse. Uno era molto alto, portava i capelli ricci ed un paio di occhiali da sole scuri, l'altro invece più scuro di carnagione , aveva i capelli rasati ad eccezione del ciuffo

-Buongiorno Mademoiselles- esclamò il tipo con i capelli ricci

-Ah siete francesi?- chiese la mia amica

-No, inglesi-

-Ah Bene- risi

-E voi?- chiese l'altro

- Inglesi anche noi - 

Calò un silenzio imbarazzantissimo, nessuno parlava, nessuno! Marie era nel pieno di una crisi per la vergogna, i due ci fissavano come se non avessero mai visto due inglesi come loro ed io boh avevo probabilmente la mia solita faccia da culo.

-E quindi...- cominciai- suonate per strada?-

-No, ci divertiamo così, ma non è un ''lavoro'' per così dire-

-Oh, ehm comunque io sono Marie, lei è Victoria-

-Piacere, noi siamo Harry e Zayn-

-Va bene, adesso però dobbiamo andare- mi alzai- Marie ed io dobbiamo trovare ..ehm volevo dire tornare al nostro albergo per pranzo-

-Ci si vede in giro allora-  esclamò il moro

Un po' più avanti, rispetto alla gelateria, cominciammo a sclerare

-Ma hai visto che tipi?- urlai

-Sii che fighi erano-

-Dai si , ma poi boh facevano anche ridere-

-Io non sapevo cosa dire, sembravo stupida?- chiese preoccupata

-No tranquilla, lo sei già di natura non puoi esserlo ancora di più-

-Ma vaffanculo !-

Le baciai una guancia e tornammo a camminare. In verità andavamo a tentativi, non ricordavamo il nome dell'Hotel , nè quello della strada.

-Ma non siamo già passati di quì?- domandai

-Forse dovremmo andare di là...- indicò una strada vicina

-Sei sicura?-

-No -continuò - però è carina -

-Ma sei seria? - cominciai a ridere e lei dopo di me

*Squillo di un telefono LA AAAA*

-Pronto?- 

Quando Marie era al telefono diventata molto seria HAHAHA

-Ah ciao Elizabeth...-



 spazio autrici :

Per cominciare vorremmo ringraziare tutte le ragazzi /i ragazzi che seguono la storia, ci fa molto piacere. Ci divertiamo molto a scrivere questa fan fiction, quindi speriamo che a voi piaccia davvero. Se avete qualche suggerimento o se volete esprimere qualche giudizio per noi va bene :3 Un bacio
-le autrici

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Capitolo 4
*** Chapter 4 ***


“I stared up at the sun, thought of all of the people, places and things I’ve loved. I stared up just to see with all of the faces, you were the one next to me. You can feel the light start to tremble, washing what you know out to sea. You can see your life out of the window tonight.”
 
Chapter 4
Marie’s POV
 
Due erano i miei pensieri in quel momento: primo, per quale motivo mi aveva chiamata e secondo, quando finisce questa cazzo di telefonata?
-E’ bella New York? Cosa state facendo?- chiese Elizabeth. Ma erano cazzi suoi per caso?
-Siamo arrivate da poche ore, non abbiamo ancora fatto molto però sembra una bella città- risposi.
-La prossima volta ci vengo anch’io con te-
“Ma anche no” pensai.
-Mmh si ah-ah- dissi sperando di non sembrare scortese.
Lei continuò a parlare per un tempo che a me sembrò infinito. Con il cellulare all’orecchio mi girai verso Victoria che intanto guardava in giro i nomi delle strade con le braccia incrociate. Quando guardò nella mia direzione le feci un segno come a dire “che palle”. Lei mi incitò a finire la telefonata.
-Senti Elizabeth, adesso devo andare che ho fame, ciao- premetti il tasto rosso e la chiamata terminò.
-Grazie al cielo, stavo pensando di mangiare quel piccione laggiù, andiamo di qua che la strada mi sembra familiare- disse Victoria prendendomi per un braccio e trascinandomi con lei.
Dopo circa dieci minuti che camminavamo dissi: -Ammettilo, ci siamo perse-
-Non ci siamo perse, stiamo solo allungando la strada-
-Oh andiamo, stiamo camminando da troppo tempo, avremmo già dovuto trovare l’albergo-
-Io non ammetto questa sconfitta-
-Victoria Shay!- dissi incrociando le braccia.
-Dai Mary adesso troviamo la strada e andiamo a mangiare-
-Io direi di fermarci in uno dei tanti ristoranti che ci sono qui-
-Anche questa potrebbe essere una buona opzione-
-No no, non “potrebbe essere”, è, io sto morendo di fame quindi nel primo posto che vedo che vende cibo io ordino qualcosa- dissi e accelerai il passo.
-Okay ma calma- disse Victoria lasciandosi scappare una piccola risata.
Non avevo la minima idea di quale quartiere fosse, cinese, italiano, indiano, francese, degli orsetti gommosi, poco importava.
Finalmente trovammo una piccola panineria.
-Buongiorno!- esclamò l’uomo dietro al bancone con un fantastico accento italiano –i nostri panini sono i migliori qui a New York, assaggiatene uno belle signorine-
Ordinammo i nostri panini, uno più ripieno dell’altro ovviamente, chi bada alla dieta?
Victoria divorò il suo in pochissimi minuti.
-Ma con che velocità mangi?- chiesi io sbalordita.
-Quando ho fame ho fame eh- disse pulendosi la bocca.
Dopo un po’ finii il mio panino e uscimmo dalla paninoteca.
-Bene, ora che abbiamo mangiato, il nostro senso di orientamento non è cambiato di una virgola- affermò Victoria e si mise la mani sui fianchi.
-No ma con lo stomaco pieno forse riusciamo a trovare un modo per tornare in albergo-
Le indicai una strada e ci avviammo in quel senso.
Camminammo forse per un’ora.
-Forse dovremmo chiedere a qualche passante- disse Victoria.
-Ma perché questa brillante idea non ti è venuta prima?-
-Oh senti, poteva venire anche a te-
-Si vabbe’- mi guardai in giro. Era pieno di edifici enormi, negozi costosi e persone che indossavano vestiti comprati in quei negozi costosi. Vidi una ragazza seduta su una panchina, aveva le lunghe gambe accavallate e portava dei tacchi che dire alti era poco.
Diedi un colpetto sul braccio a Victoria. –Chiedi a lei- le dissi.
-Perché io? Chiediglielo tu-
-Ma io mi vergogno-
-Ah, timida dei miei stivali- disse e si diresse verso la ragazza.
-Ma tu non hai gli stivali- contestai e la seguii.
Victoria le si mise davanti.
-Mi scusi signorina, potrebbe aiutarci?- chiese gentilmente.
La ragazza non ci guardò neanche, si alzò e andò via tirando il cellulare fuori dalla borsa.
-GRAZIE TANTE, FINTA BIONDA!- urlò Victoria.
 -Victoria!-
-Ma che c’è? Hai visto che stronza?-
-Si ma…no okay hai fatto bene- ridemmo.
-E adesso a chi chiediamo? Non saranno mica tutti così qui-
-Considerando che siamo nella Upper East Side, qui penso siano tutti con la puzza sotto il naso- affermai.
Before the cool dawn run out I'll be giving it my bestest and nothing's gonna stop me but divine intervention I reckon, it's again my turn to win some or learn some”
Sentimmo delle voci familiari dietro di noi.
-Ma sono- iniziai a dire ma Victoria non mi lasciò finire. –Shhhh- mi mise un dito davanti alla bocca e tese l’orecchio.
“But I won't hesitate no more, no more. It cannot wait, I'm yours.”
Si girò e io feci lo stesso.
Erano proprio loro, i ragazzi inglesi, come si chiamavano? Henry e Zack? Ahh ho una pessima memoria. Ci avvicinammo al gruppo di turisti che si stava formando intorno a loro. Mi alzai in punta di piedi per vedere meglio ma (giuro, non so in che modo) persi l’equilibrio e caddi in avanti, le persone che mi stavano davanti si spostarono di lato così io feci una bellissima caduta a pancia in giù sul terreno della piazza.
Bella figura, sembravo una foca arenata. In quel momento i due ragazzi smisero di cantare e si aggiunsero alle altre persone che ormai mi stavano accerchiando.“I stared up at the sun, thought of all of the people, places and things I’ve loved. I stared up just to see with all of the faces, you were the one next to me. You can feel the light start to tremble, washing what you know out to sea. You can see your life out of the window tonight.”
 
Chapter 4
Marie’s POV
 
Due erano i miei pensieri in quel momento: primo, per quale motivo mi aveva chiamata e secondo, quando finisce questa cazzo di telefonata?
-E’ bella New York? Cosa state facendo?- chiese Elizabeth. Ma erano cazzi suoi per caso?
-Siamo arrivate da poche ore, non abbiamo ancora fatto molto però sembra una bella città- risposi.
-La prossima volta ci vengo anch’io con te-
“Ma anche no” pensai.
-Mmh si ah-ah- dissi sperando di non sembrare scortese.
Lei continuò a parlare per un tempo che a me sembrò infinito. Con il cellulare all’orecchio mi girai verso Victoria che intanto guardava in giro i nomi delle strade con le braccia incrociate. Quando guardò nella mia direzione le feci un segno come a dire “che palle”. Lei mi incitò a finire la telefonata.
-Senti Elizabeth, adesso devo andare che ho fame, ciao- premetti il tasto rosso e la chiamata terminò.
-Grazie al cielo, stavo pensando di mangiare quel piccione laggiù, andiamo di qua che la strada mi sembra familiare- disse Victoria prendendomi per un braccio e trascinandomi con lei.
Dopo circa dieci minuti che camminavamo dissi: -Ammettilo, ci siamo perse-
-Non ci siamo perse, stiamo solo allungando la strada-
-Oh andiamo, stiamo camminando da troppo tempo, avremmo già dovuto trovare l’albergo-
-Io non ammetto questa sconfitta-
-Victoria Shay!- dissi incrociando le braccia.
-Dai Mary adesso troviamo la strada e andiamo a mangiare-
-Io direi di fermarci in uno dei tanti ristoranti che ci sono qui-
-Anche questa potrebbe essere una buona opzione-
-No no, non “potrebbe essere”, è, io sto morendo di fame quindi nel primo posto che vedo che vende cibo io ordino qualcosa- dissi e accelerai il passo.
-Okay ma calma- disse Victoria lasciandosi scappare una piccola risata.
Non avevo la minima idea di quale quartiere fosse, cinese, italiano, indiano, francese, degli orsetti gommosi, poco importava.
Finalmente trovammo una piccola panineria.
-Buongiorno!- esclamò l’uomo dietro al bancone con un fantastico accento italiano –i nostri panini sono i migliori qui a New York, assaggiatene uno belle signorine-
Ordinammo i nostri panini, uno più ripieno dell’altro ovviamente, chi bada alla dieta?
Victoria divorò il suo in pochissimi minuti.
-Ma con che velocità mangi?- chiesi io sbalordita.
-Quando ho fame ho fame eh- disse pulendosi la bocca.
Dopo un po’ finii il mio panino e uscimmo dalla paninoteca.
-Bene, ora che abbiamo mangiato, il nostro senso di orientamento non è cambiato di una virgola- affermò Victoria e si mise la mani sui fianchi.
-No ma con lo stomaco pieno forse riusciamo a trovare un modo per tornare in albergo-
Le indicai una strada e ci avviammo in quel senso.
Camminammo forse per un’ora.
-Forse dovremmo chiedere a qualche passante- disse Victoria.
-Ma perché questa brillante idea non ti è venuta prima?-
-Oh senti, poteva venire anche a te-
-Si vabbe’- mi guardai in giro. Era pieno di edifici enormi, negozi costosi e persone che indossavano vestiti comprati in quei negozi costosi. Vidi una ragazza seduta su una panchina, aveva le lunghe gambe accavallate e portava dei tacchi che dire alti era poco.
Diedi un colpetto sul braccio a Victoria. –Chiedi a lei- le dissi.
-Perché io? Chiediglielo tu-
-Ma io mi vergogno-
-Ah, timida dei miei stivali- disse e si diresse verso la ragazza.
-Ma tu non hai gli stivali- contestai e la seguii.
Victoria le si mise davanti.
-Mi scusi signorina, potrebbe aiutarci?- chiese gentilmente.
La ragazza non ci guardò neanche, si alzò e andò via tirando il cellulare fuori dalla borsa.
-GRAZIE TANTE, FINTA BIONDA!- urlò Victoria.
 -Victoria!-
-Ma che c’è? Hai visto che stronza?-
-Si ma…no okay hai fatto bene- ridemmo.
-E adesso a chi chiediamo? Non saranno mica tutti così qui-
-Considerando che siamo nella Upper East Side, qui penso siano tutti con la puzza sotto il naso- affermai.
Before the cool dawn run out I'll be giving it my bestest and nothing's gonna stop me but divine intervention I reckon, it's again my turn to win some or learn some”
Sentimmo delle voci familiari dietro di noi.
-Ma sono- iniziai a dire ma Victoria non mi lasciò finire. –Shhhh- mi mise un dito davanti alla bocca e tese l’orecchio.
“But I won't hesitate no more, no more. It cannot wait, I'm yours.”
Si girò e io feci lo stesso.
Erano proprio loro, i ragazzi inglesi, come si chiamavano? Henry e Zayn? Ahh ho una pessima memoria. Ci avvicinammo al gruppo di turisti che si stava formando intorno a loro. Mi alzai in punta di piedi per vedere meglio ma (giuro, non so in che modo) persi l’equilibrio e caddi in avanti, le persone che mi stavano davanti si spostarono di lato così io feci una bellissima caduta a pancia in giù sul terreno della piazza.
Bella figura, sembravo una foca arenata. In quel momento i due ragazzi smisero di cantare e si aggiunsero alle altre persone che ormai mi stavano accerchiando.



--------------------------- SPAZIO AUTRICI-----
Ok ormai diciamo sempre le stesse cose,ma vabbene! :p Siamo stra contente che la storia sia seguita e che vi piaccia, fateci sapere cosa ne pensate dai. Commentate :3 
Un bacione
(Daniela e Michela )

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Capitolo 5
*** Chapter 5. ***


"No matter what the people say, I know that we’ll never break

Cause our love was made, made in the USA , made in the USA"

 

Chapter 5

*Victoria's Pov*

'Merda'- pensai , mi inginocchiai accanto a Marie 

-Ehi tutto ok? Hai visto 50 dollari per caso?- sorrisi

-Non fai ridere gne- borbottò

Alzai lo sguardo e vidi le persone guardare e ridere allo stesso tempo.

-Eh allora? Volete una foto per ricordo? Potete andare via!- urlai. Mi alzai e le porsi la mano per farla alzare. La gente cominciò ad andar via

-Ahia-continuò- non riesco ad appoggiare il piede a terra-

-Il sinistro?- chiesi

-Si,mi fa un male cane- si appoggiò a me

-Ehi, tutto ok?- Harry e Zayn ( i due 'musicisti') si avvicinarono.

-Harry, Hey, scusatemi per aver rovinato il vostro spettacolo. Non era mia intenzione- abbassò lo sguardo, mi faceva tenerezza

-No ma figurati- rispose il moro - Tu piuttosto ,stai bene?-

-Ho qualche problema ad appoggiare il piede ma ok-

-Non ci voleva- esclamai

Harry si piegò per controllare un qualcosa all'altezza della caviglia di Marie, manco fosse un medico - Secondo me è un po' gonfia. Noi abitiamo quì vicino, possiamo aiutarti a mettere una fascetta o cose così, per alleviare il dolore- propose

-Nono, tranquillo- rispose lei

-Mary non riesci a camminare, come facciamo a raggiungere un 'Hotel che non sappiamo manco dov'è - cercai di convincerla, sapevo che era rischioso accettare l'invito di due estranei ma era l'unica soluzione.

-Va bene- sussurrò

-Zayn , prendi l'auto dai- ordinò Harry. L'altro si precipitò  nella Ranger Over nera parcheggiata più avanti, e si avvicinò. Aiutammo Marie e salire e ci avviammo. Non arrivammo molto lontano, come avevano detto loro, abitavano abbastanza vicino. Vivevano in un palazzo , contenente all'incirca 5 appartamenti , tra cui il loro. Era abbastanza grande e dallo stile mi sembrava tipica di una coppia gay.

-Mari ma secondo me sono gay- le bisbigliai entrando in soggiorno

-Dai ,smettila-

-Vado a prendere la valigetta del pronto soccorso- annunciò il riccio prima di uscire dalla stanza

- E' maleducazione se glielo chiedo?- insistetti. Non ci fu bisogno della risposta che Marie mi fulminò con lo sguardo ed io scoppiai in una fragorosa risata.

-Eccomi- 

Harry in ginocchio davanti a lei , le fasciava la caviglia. Senza volerlo mi scappò un 'Aww' , e ovviamente lei arrossì.Non lo feci neanche di propriosito,davvero,ma era una scena troppo dolce. Mi picchiai la fronte e abbassai la testa. Arrivò anche Zayn. 

Dopo un paio di minuti Harry si rialzò -Dovrebbe andar bene così- si sedette accanto a Zayn e cadde di nuovo lo stesso silenzio di quella mattina. 

-Allora- iniziai- da quanto vivete insieme?-

-Beh, nessuno era d'accordo a lasciarci vivere insieme, però alla fine abbiamo fatto di testa nostra. Il padre di Harry è milionario quindi i soldi non ci mancano, ovviamente  però non possiamo vivere costantemente su di lui quindi svolgiamo dei lavoretti . Per esempio io lavoro in un'ospedale , con i bambini malati di cancro. Harry invece lavora in una panetteria-

-Aw ma è una cosa dolcissima- commentai- Davvero Zayn-

-Siete così carini, ma da quanto state insieme?- chiese Marie tutto d'un fiato

Scoppiai a ridere, ma non per la domanda, ma perchè mi accorsi che l'aveva chiesto senza volerlo. Magari voleva farlo ma non ne aveva il coraggio.

Harry e Zayn si guardarono e risero dopo di me. 

-In realtà - continuò ridendo-Zayn è mio cugino-

-Meglio così- sorrisi

-Perchè?- chiesero

-Ehm..niente.- mi alzai di scatto- Marie, dobbiamo ancora trovare l'albergo ed è quasi sera..-

-Giusto- si intristì

-Vi siete perse?- chiese Harry

-No- 

-Si- urlò Marie

-Va bene ma non c'è bisogno di urlare- presi il cellulare e controllai l'ora : 20.32. Fu in quel momento che mi ricordai di una cosa.

-Ma aspetta! Qualche giorno fa Elena mi ha chiesto su whats app il nome dell'albergo in cui saremmo state-

-E allora?-

-Le ho risposto no? Genio- le diedi un colpo sulla fronte

-Potevi ricordarlo prima- cominciò a sbraitare e a picchiarmi

-Smettila- cliccai sull'app di Whats app e trovai il nome : Blue Diamonds Hotel

 
Ciaaao ,allora ormai ripetiamo sempre le stesse cose ma ok ,fa niente. Grazie a tutte quelle che seguono la storia e la recensiscono, ci fa davvero molto piacere. Commentate anche questo capitolo se vi va. Vi mandiamo un bacione :
-le ashlena

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Capitolo 6
*** Chapter 6 ***


“I won't give up on us
Even if the skies get rough
I'm giving you all my love
I'm still looking up”

 
Chapter 6
Marie’s POV
-Blue Diamonds Hotel?- chiese Zayn –Ma come avete fatto ad arrivare fin qui da lì?-
-E che ne so!- rispondemmo in coro io e Victoria.
I ragazzi si misero a ridere.
-Vi accompagniamo noi con l’auto, ci vorrà un po’ considerato il traffico di questa città-
-Possiamo prendere un taxi, grazie comunque- dissi io alzandomi dalla sedia, cercai di appoggiare il piede sinistro a terra ma mi faceva male e persi l’equilibrio. Victoria mi prese per le braccia appena in tempo.
-La nostra auto è più comoda, e non dovreste aspettare che passi un taxi vuoto- suggerì Zayn.
-Dai Mary, se fossero cattivi ragazzi che vogliono stuprarci l’avrebbero già fatto e Harry non ti avrebbe fasciato la caviglia- disse Victoria.
Io spostai lo sguardo da lei a Zayn a Harry.
-Okay- dissi infine.
Victoria e Harry mi aiutarono ad arrivare alla porta dell’appartamento sostenendomi da sotto le braccia. Visto da così vicino era particolarmente carino.
Mi teneva la mano sinistra sul fianco e con l’altra aprì la porta mentre Zayn prese le chiavi dell’auto dalla mensola.
Con grande sorpresa di tutti dall’altra parte della porta trovammo una ragazza con il pugno alzato, probabilmente era sul punto di bussare.
Era alta e magra, portava i capelli lisci e lunghi fino alla vita ed era vestita come se avesse dovuto andare ad una sfilata.
-Nicole!- esclamò Harry.
-Chi sono queste due?- chiese la mora.
-Sono due amiche, Nicole, adesso dobbiamo riportarle al loro hotel- disse Zayn cercando di tagliare la conversazione.
-Turiste, mm- disse lei guardandoci dall’alto dei suoi tacchi a spillo.
Arrossii per l’imbarazzo e abbassai la testa.
-Che ci fai qui?- chiese Harry senza mollare la mia vita.
-Sono venuta a farti una sorpresa amore- disse sorridendo e allargando le braccia per abbracciarlo. E infatti gli si lanciò addosso facendogli quindi staccare il braccio da me.
-Senti Harry, penso che vogliano tornare presto, le accompagno io, tu resta pure qui- disse Zayn prendendomi come aveva fatto Harry poco prima.
-Addio- salutò Nicole con un falso sorriso sulle labbra.
Zayn ci accompagnò in auto.
-Chi era quella?- chiese Victoria. Io lei diedi una gomitata e la guardai male.
-La sua ragazza, fa la modella, è la figlia di un amico di suo padre- rispose Zayn guardando la strada.
-Mi sembra una vera puttana- affermò la mia migliore amica appoggiandosi allo schienale.
-VICTORIA!- esclamai.
-Oh andiamo, ma l’hai vista?-
-Si in effetti è qualcosa del genere- disse Zayn.
-Ma allora perché ci sta insieme?-
-Non chiederlo a me- rispose lui.
Dopo qualche secondo di silenzio Victoria si staccò dallo schienale e si sporse verso il sedile davanti, quello di Zayn. –E tu ce l’hai la ragazza?-
Lui inchiodò l’auto. –Siamo arrivati- disse.
-Grazie del passaggio- dissi –Vic, mi aiuti a scendere?-
Lei mi aiutò, salutammo Zayn che ripartì subito dopo.
Mentre salivamo in camera in ascensore dissi: -Ma ti sembrano domande da fare?-
-Non ho chiesto niente di male Mary, e comunque non mi ha risposto- disse lei mettendo il broncio.
-Ti sei presa una cotta per il musicista di strada eh?- chiesi io con un sorrisetto.
-Ma cosa dici? Ma sei scema? No, è solo carino-
Io trattenni una piccola risata.
-E tu che arrossisci ogni volta che Harry si avvicina?-
Le diedi un colpo. –Smettila!-
Le porte dell’ascensore si aprirono e ci avviammo verso la nostra camera.
Mi sedetti sul letto lasciandomi scappare un lamento per il dolore.
-Ma tu dovevi farti male proprio il primo giorno?- disse Victoria.
-Come se lo avessi fatto apposta-
 Lei mi guardò. –Immagino che tu non voglia scendere un’altra volta per mangiare-
-Ottima supposizione-
-Diamoci alla pazza gioia e chiamiamo il servizio in camera, io intanto mi faccio una doccia, questa giornata mi ha fatto sudare troppo- disse e andò in bagno.
Presi il telefono e ordinai la prima cosa che mi sembrava buona nel menù.
Pochi minuti più tardi, mentre stavo guardando la televisione, Victoria uscì dal bagno con l’asciugamano in testa e tutta agitata.
-Ma non gli abbiamo chiesto il numero di telefono!- urlò.
-A chi?- chiesi senza capire.
-Al portiere e a quello della reception- ironizzò Victoria. –A Zayn e Harry, scema!-
-E vabbe’, se proprio vuoi rivederli saranno per strada o in panetteria- dissi io cambiando canale.
-A te non piacerebbe rivedere il ricciolino, scusa?- Victoria si mise davanti alla tv.
-Tanto è fidanzato-
-E allora? Che problema c’è?-
La guardai ma non risposi. –Ti sta cadendo il turbante bionda- spensi la televisione.
Lei guardò in su e l’asciugamano le cadde in faccia. Risi.
-Sei tanto bella quando ridi ma non quando ridi di me- disse lei sistemandosi l’asciugamano. Continuai a ridere anche quando entrò il ragazzo del servizio in camera.





SPAZIO AUTRICI : 
AAAAAAh rieccoci con il capitolo 6 HAHA ok, allora mmh oltre a ringraziarvi tantissimissimo non c'è altro da dire. Siete fantastiche e grazie per ogni commento o messaggio. Continuate a commentare, ci fa molto piacere ricevere i vostri messaggi <333
Bacini : 
le ashlena

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Capitolo 7
*** Chapter 7 ***


"I wish you the best, I really do,

Even though I know that I’m still not over you.

I know that we both are to blame,

I can’t believe, you didn’t fight harder for me.

It’s a sad, sad serenade"

 Chapter 7

Victoria's Pov

-Si ma aspettami per mangiare, ouf- sbuffai infilando il pantalone del pigiama

-No,ho fame- diede un morso alla coscia di pollo

-Fai schifo-urlai

*triiiiin* (troverò un modo migliore per far capire che è il cellulare che squilla,promesso)

-Pronto??- era mia mamma

-Tesoro, ho provato a chiarti prima ma non era raggiungibile,così ho pensato di farlo più tardi. Tutto ok?? vi state divertendo? cosa mangiate?- Ebbene si ,mia madre era capace di fare 5 domande nella stessa frase

-Allora, si tutto ok,ci stiamo divertendo e stiamo mangiando ,o meglio, Marie sta addentando una coscia di pollo- mi fece segno di salutarla - Ah Marie ti saluta-

-Aw ricambia. Vabbè allora ti lascio dormire, scrivimi un sms prima di andar a dormire.-

-Vabbene mamma, a dopo allora.Ti mando un bacio enorme-

-Ciao piccola-  posai il cellulare sul letto e mi sedetti a tavola

Mangiammo tantissimo , quasi tutto quello che c'era sul vassoio. Dopo cena ci stendemmo sul letto e facendo zapping con il telecomando , trovammo il film Spring Breakers  su Movie Channel.

-Che figa che è la Gomez- esclamai

-Già, in pratica solo noi non facciamo Spring Break del genere-

-Ma cosa vuoi fare te?- le buttai un cuscino in faccia. Non ribattè, ma appoggiò la testa sulla mia spalla. Il che era preoccupante

-Tutto ok?- chiesi

-Mh pf quella Nicole mi ha messa in soggezione-

-Ma che ti frega di lei? E' tutta montata, hai visto quanto trucco? Dai-

-Si ma ah, non voglio parlare di lei che mi innervosisco-

-Vabene-sospirai

Qualche minuto dopo esclamò -Solo che non capisco cosa Harry ci trovi in lei-

-Non lo so- risi - ma dai tranquilla, è una falsa. Non puo' aspettarsi nulla di buono da una come lei-

-Non mi va di parlarne più,ci mettiamo a letto?-chiese strisciando sotto le coperte

-Ok- feci lo stesso.

Prima di spegnere il cellulare scrissi a mia mamma 'Buonanotte <3'. Spensi le luci e mi addormentai. La mattina successiva mi svegliai prima di Marie, mi alzai e ne approfittai per vestirmi in modo da non dover andar di corsa poi dopo. Dal bagno sentì un gemito proveniente dal suo letto

-Goodmorning sunshine- urlai

-Sese come no- sbottò

-Che hai?- mi sporsi dalla porta del bagno

-Mi fa malissimo il piede-

-Riesci a camminare?- chiesi preoccupata

-Vedo- spostò le coperte e tento di mettere i piedi a terra,ma nel momento in cui stava per alzarsi  ritornò a sedere di botto. 

-Non ci riesco- 

In quel momento capì che l'unica soluzione sarebbe stata solo una visita al pronto soccorso.La aiutai a vestirsi e con un po' di fatica scendemmo nella hall senza far colazione.

-Salve- sforzai un mezzo sorriso alla reception

-Buongiorno, posso esserle d'aiuto?-

-Vorrei chiederle se c'è un ospedale non molto lontano da quì-

-Oh si, è a circa 15 minuti in auto. Se vuole le posso chiamare un taxi-

-Grazie,sarebbe di grande aiuto-

Aspettammo sedute sui divani rossi all'entrata,quando d'improvviso sentimmo un clacson. Uscimmo e c'era il taxi ad aspettarci. Durante il tragitto Marie emetteva qualche lamento di dolore,era comprensibile anche perchè la caviglia cominciava a gonfiarsi.

-Grazie- sorrisi al conducente porgendogli i soldi

-Di nulla- ricambiò il sorriso

All'entrata dell'ospedale chiesi ad un'infermiera se ci fosse qualche medico disponibile a visitare la mia amica , rispose di si però c'era da aspettare qualche minuto.Nel frattempo lei poteva appogiarsi su un lettino da visita. Ci indicò la stanza  e le diede un paio di stampelle , in modo da raggiungere più facilmente la camera al secondo piano.

Marie si distese sul letto, quando sentì un piccolo rumore proveniente dal mio stomaco. 

-Ops- risi

-Hai fame? Ah già non abbiamo mangiato niente- portò una mano alla fronte

-Ho visto un distributore quì fuori, vado a vedere se c'è qualcosa di buono- annuì.

Uscì dalla camera e mi avvicinai alla macchinetta, sentì delle urla di bambini provenienti dalla camera subito dopo. Mi affacciai e vidi un clown con dei bambini che gli giravano in tondo e ridevano. 

-Victoria!- sentì urlare

Sobbalzai e andai a sbattere contro la porta. I bambini mi vennero in contro e così il clown

-Ehi- rise, lo guardai meglio e mi accorsi che era Zayn!

-Zayn?- 

-Ciao - sorrise con la lingua fra i denti

 

SPAZIO AUTRICE:
Rieccoci con il capitolo 7, allora se qualcuno non ha letto il 6 è ancora lì AHAHA. Dai commentate e fateci sapere cosa ne pensate, vi mandiamo un bacio.

Ashlena <33

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Capitolo 8
*** Chapter 8 ***


 

“And I like it when you call me, I will always find you
When you need me out, I'll come for you
And when you're lonely, I will find a way to
Guide you home to me, I'll come for you, come for you
I will bind your love, bind your love to me”
 
Chapter 8
Marie’s POV
 
Con tutti quei termini medici non avevo capito se dovevano amputarmi il piede o se andava tutto bene, comunque mi portarono in una camera da letto semplicemente per farmi dei controlli ma mi lasciarono lì senza dirmi nulla. Era una stanza per due persone ma c’ero soltanto io.
Stufa di aspettare un’infermiera cercai di alzarmi dal letto e con tutta la calma del mondo riuscii ad arrivare in corridoio. Volevo trovare Victoria, almeno non sarei rimasta sola. Ma la macchinetta di cui aveva parlato dov’era?
Vidi un affare di metallo quasi alla fine del corridoio e provai con quello.
Mi ci volle un’eternità per arrivare laggiù ma appena fui lì sentii delle voci familiari e mi bloccai.
-Quindi tu saresti il clown che fa divertire i bambini?- rise la ragazza.
-Esatto, mi piace farli sorridere-
-Aw sei davvero dolce Zayn- sapevo che erano Zayn e Victoria.
-Ma tu che ci fai qui? Tutto bene?- chiese lui preoccupato.
-Ho accompagnato quell’imbranata di Marie, la caviglia è peggiorata-
‘Hey!’ pensai offesa.
-Oh mi dispiace, dov’è adesso?-
-A dire il vero non lo so, dovrei cercarla-
-Ti accompagno- si offrì lui.
‘Oh merda!’ pensai e iniziai a correre, per quello che potevo, verso la mia stanza.
Mi buttai sul letto e feci finta di non essermi mai mossa.
Dopo pochi minuti entrarono Zayn e Victoria.
-Hey Mary, guarda chi ho trovato- disse la mia amica.
-Ciao Zayn- dissi.
-Come hai fatto a riconoscermi vestito così?-
Mi accorsi del mio errore e mi corressi: -Sono brava a riconoscere le persone- sorrisi.
Lui mi guardò.
-Allora? Cos’ha la caviglia?- chiese Victoria.
-Non l’ho capito, qui usano parole troppo complicate-
Zayn prese la cartellina che era appoggiata accanto a me sul letto e la lesse.
-Non è niente di grave, ti daranno soltanto degli antidolorifici e altre pastiglie, ti rilasciano subito-
-Oh grazie- dissi lasciandomi cadere sul cuscino.
Lui rise.
-Non ridere della mia migliore amica! Solo io posso farlo!- disse Victoria.
-Heey!- dissi io.
-Ovviamente con tanto affetto- disse lei toccandomi il braccio.
-Si si-
-Signorina Cornett, può andare, deve solo assicurarsi di prendere questi medicinali finchè il dolore non sarà passato- mi passò un foglio.
-Grazie mille- dissi io.
L’infermiera mi sorrise e se ne andò.
-Portatemi via da questo ospedale, odio gli ospedali, che ansia, andiamo via- dissi scendendo dal letto.
Zayn rise –Ma è sempre così?- chiese a Victoria che annuì ma io non dissi niente.
Zayn si offrì di nuovo di accompagnarci con la sua auto e di nuovo Victoria accettò.
-Siete sicure di voler tornare in albergo? Vi state perdendo tutto il divertimento di questa vacanza- disse lui guidando.
-Se la deficiente non fosse caduta come una pera cotta-
Io urlai. Avevo sentito qualcosa sul collo.
-ma cosa urli? È soltanto il suo costume- mi tranquillizzò Victoria.
Sospirai. –Possiamo andare da qualche parte se vuoi, l’antidolorifico sta già facendo effetto-
-Sei sicura di farcela?-
Io annuii.
-Dove ci consigli di andare Zayn?- chiese Victoria.
Lui ci pensò un po’. –Be’ se siete venute a New York dovete vedere per forza la Statua della Libertà-
-Uuh si Vic, non ci abbiamo neanche pensato!- esclamai.
-La vista da lassù deve essere fantastica- aggiunse lei.
-Oh si, lo è. Se volete vi posso fare da guida turistica- sorrise Zayn guardandoci attraverso lo specchietto retrovisore.
-Non devi suonare per strada con tuo cugino?-
-Siamo vagabondi, non abbiamo un posto fisso dove suonare ma la chitarra è sempre nel bagagliaio- rispose Zayn sorridendo.
-E tuo cugino? Sta nascosto anche lui nel bagagliaio?- scherzai io.
Ridemmo tutti.
-Veramente lui dovrebbe essere a casa in questo momento- al semaforo rosso tirò fuori il cellulare dalla tasca e lo passò a Victoria. –Potresti chiamarlo e mettere il vivavoce?-
-Certo- rispose lei alzando le spalle. Cercò il numero nella rubrica e chiamò. Sentimmo gli squilli con il vivavoce. Dopo tre rispose.
-Pronto?-
Poteva evitare di fare quella voce così sexy?
-Hey Harry, ti va di accompagnare Victoria e Marie alla Statua della Libertà?-
-Le ragazze di ieri? Certo! Come sta Marie con la caviglia?-
Arrossii. Perché gli interessava?
-Chiediglielo tu stesso, siamo in vivavoce-
Harry parve sorpreso. –Uh…ehm…Marie?-
-Adesso un po’ meglio, grazie- risposi.
-Harry, ci si vede fra circa un’ora alla Statua, okay?-
-Bene, saluto Nicole e arrivo-
-A dopo, Victoria puoi chiudere-
Lei lo fece.
Nicole. Sanguisuga. Serpe. Mi dava troppo di ragazza facile.
-Vuoi un po’ di ghiaccio? Stai bollendo di gelosia- mi sussurrò Victoria ridendo tra sé.
-Troia- dissi io.




SPAZIO AUTRICE:
Allora,siamo contente che la storia piaccia,davvero. Ma ci farebbe molto piacere anche se qualcuno di voi commentasse,anche per dei pareri. E se la storia non dovesse avere più visualizzazioni noi non continueremo.
Fateci sapere :)
Un bacio: 
Ashlena

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Capitolo 9
*** Chapter 9 ***


"I’m half a man- at best.With half an arrow in my chest ’cause I miss 
everything we do I’m half a heart without you "
Chapter 9
Victoria's Pov
-Eccoci- disse Zayn frenando. 
-Wow- esclamò Marie guardando fuori dal finestrino. Scesi prima di lei e la 
raggiunsi dall'altro lato per darle una mano. Zayn prese le stampelle 
dell'ospedale dal bagagliaio e gliele porse. 
-Aspettiamo Harry quì?- chiesi
-Dovrebbe arrivare a momenti- rispose il moro grattandosi il capo
Mi appoggiai con le spalle alla sua auto e lui accanto a me.Presi il cellulare 
e risposi a dei messaggi sui whatsapp.
-Parli con il fidanzato?- chiese.
-Si- sorrisi- Perchè?-
-No niente , curiosità- 
-Tu invece? l'altro giorno sei andato nel panico quando te l'ho chiesto- 
ridacchiai
-Ah no, è che boh era una domanda inaspettata, comunque non ho la ragazza-
-Allora siamo in due-
-Cosa?-
-Scherzavo prima,non ho un ragazzo- qualcosa mi colpì il ginocchio - Ahia!- 
guardai Marie 
-Smettila di colpirmi con quella stampella del cazzo- Con lo sguardo indicò 
una coppia che si avvicinava. Erano Harry e Nicole.
-Si è portata la bambola gonfiabile dietro?- grignò 
-Hey amico- urlò Zayn battendogli il cinque
-Ciao- rispose lui , poi passò a noi - Victoria, Marie...ciao. Conoscete già 
Nicole,no?-
-Piacere- si intromise la finta bambola guardandosi le unghie
-Okay- sospirai - Di bene in meglio-
-Io non posso restare con voi- continuò la compagna di Harry- purtroppo ho un 
appuntamento dall'estetista che non posso spostare-
-Oh ma che peccato!-esclamò Marie, le diedi una gomitata. 
-Va bene amore - bisbigliò Harry - Ti accompagno? - 
-Nono, è proprio quì vicino-
Lei gli si appese al collo come una collana, e mancava davvero poco che gli 
staccasse le labbra. Una scena disgustosa. Coprì gli occhi di Zayn e lui 
scoppiò a ridere
-Ah Ah Ah Spiritosi- ironizzò Harry mentre la ragazza si allontanava
-Ops- risposi
Harry cominciò a camminare davanti, io  Zayn e Marie dietro.
-Ma come fa a stare con lei?- gli chiese Marie
-Non ne ho idea, stanno insieme da qualche mese. Ma ancora non mi spiego 
come- 
-No!- urlai, Harry si voltò
-Cosa?- chiesero Marie e Zayn in coro
-Marie guarda!- indicai la vetrina di un negozio- Pimkie ha messo la nuova 
collezione- 
-Ci possiamo fermare? - li implorai
-Va bene!-
-Marie- la presi per la mano- andiamo!-
-Si ma sono infortunata ricordalo-
_____________________
Zayn's pov
Le ragazze erano entrate nel negozio, così io ed Harry aspettammo seduti sulle 
panchine. 
-Cosa c'è?- domandai, aveva un'aria preoccupata
-Niente niente-
-Dai Harry, ti conosco da anni ormai. So cosa significano i tuoi 'niente 
niente'- sbottai
-Sto bene , ok? e ora lasciami in pace-
-Forse ho capito,vediamo se ho ragione : Credevi di esser felice con Nicole, 
ma con l'arrivo di Marie hai capito che non è questa la ragazza che vuoi nel 
tuo futuro-
-Sembri uno psicologo. Dove vuoi arrivare?-
-Ti sei preso una cotta per la piccola inglesina-
-Io? Parli tu che quando c'è Victoria sembri in coma-
-Non stiamo parlando di me - specificai
-Senti Zayn, io amo Nicole . Lei è la mia ragazza, ed è l'unica che voglio-
-Eppure non sei convinto- insistetti. Conoscevo fin troppo bene Harry, c'era 
dell'altro sotto.
-Ma cosa vuoi che ti dica?-
-Perchè ti è tanto difficile ammettere che ti sei preso una cotta per Marie?-
-Sai trovo un po' difficile ammettere ciò che non è vero- alzò la voce, ed in 
quel momento mi accorsi che in piedi proprio davanti a noi c'era Marie.

SPAZIO AUTRICI :
Holaaa (?) Ok,allora siamo arrivate al capitolo 9. Le visualizzazioni ci sono, perchè nessuno di voi commenta? Noi siamo felici che la storia sia seguita,ma ci farebbe ancor di più piacere sapere cosa voi ne pensate. 
Un bacioo :3

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Capitolo 10
*** Chapter 10 ***


“Under the lights tonight

Turned around, and you stole my heart

With just one look

When I saw your face

I fell in love

Took a minute girl, to steal my heart tonight”

 

 

 

Chapter 10

 

Marie’s POV

 

 

 

Sentivo le lacrime agli occhi ma non volevo piangere. Perché avrei dovuto? Provavo qualcosa per lui?

 

‘Ma no Marie, che pensi?’ mi dissi.

 

Victoria se ne accorse e prima che mi scendesse una lacrima mi prese per le spalle, mi girò verso di lei e mi guardò negli occhi.

 

-No- mi sussurrò pianissimo. Io annuii e mi asciugai la lacrima.

 

-Devo andare in bagno- dissi senza voltarmi e iniziai a camminare verso il bagno, Victoria mi seguì.

 

-No, Marie! Non te la sarai mica presa?- gridò Harry alzandosi.

 

Non risposi ed entrai in bagno.

 

-Ricordati di non buttarti l’acqua in faccia che ti si rovina il trucco- gridò un secondo prima che lo facessi.

 

Mi misi a ridere e mi appoggiai al muro.

 

-Dai Mary, non ci rimanere male, non sa quel che si perde- disse lei mettendosi accanto a me e dandomi una gomitata.

 

-Non si perde un cazzo, hai visto che corpo ha quella Nicole?-

 

-E allora? È tutta rifatta e poi scommetto che ha una personalità pari a zero-

 

-Come no- risposi io.

 

 -Su Marie, non devi buttarti giù, dimmi- si mise di fronte a me e mi prese per le spalle –Provi qualcosa per lui?-

 

Io la guardai. –Non lo so- dissi scuotendo la testa.

 

-Si che lo sai, lo so pure io! Lui ti piace ma non lo ammetti-

 

-Tanto anche se lo ammetto che differenza fa? L’hai sentito-cominciai ad innervormi- stampelle del cazzo- le gettai a terra

 

 

-Amore mio,calmati. - prese le stampelle e me le porse- non cadere ti prego-

-Riesco a camminare senza- abbassai lo sguardo

-Sicura?-

-Si. Non sento più niente ormai.-

-Fammi un sorriso ora però-

Sorrisi a stento.

-E comunque fa differenza perché se così fosse io troverei un modo per fargli rimangiare tutto-mi sorrise, un sorriso furbo.-

Risi.

-Allora, io penso che…-

 

Dopo un po’ uscimmo dal bagno

 

Harry e Zayn si girarono verso di noi e il primo si avvicinò.

 

-Hey Marie-

 

-E’ tutto okay, ho solo avuto qualche problema-

 

-Le sono venute le sue cose, lasciatela in pace!- disse Victoria, mi prese sottobraccio e ci avviammo verso l’entrata al monumento.

 

Ci fecero salire fino in cima e da lì c’era una vista spettacolare.

 

Era un luogo circolare e pieno di gente.

 

Harry e Zayn si diedero una gomitata e annuirono. Andarono verso il centro dello spazio e tirarono fuori la chitarra.

 

Iniziarono a suonare qualcosa, una canzone che non conoscevo, però era carina e anche a Victoria piaceva, si notava perché dondolava la testa da una parte all’altra.

 

-Ma qui si può- non feci in tempo a finire la domanda che vidi due sorveglianti venire verso il nostro gruppo. Li vide anche Harry che smise di cantare e disse a Zayn: -Corriamo!-

 

Di scatto iniziarono a correre e per una frazione di secondo io e Victoria ci guardammo, poi iniziammo a correre dietro di loro.Ero un po' imbranata,la caviglia che faceva ancora un dolore leggero, correvo come un 'ossessa.

 

Scendemmo tutta la statua e corremmo verso il ponte, quando arrivammo quasi alla fine rallentammo, ormai i due non ci stavano più seguendo.

 

Io avevo il fiatone e guardandomi intorno notai che anche gli altri ce l’avevano.

 

Cominciammo a ridere senza fermarci.

 

-Ma- cercai di dire senza fiato –Fate sempre così?-

 

Zayn e Harry risero ancora di più, poi cercarono di calmarsi e Zayn rispose: -Qualche volta capita, ma era la prima volta che suonavamo sulla Statua della Libertà-

 

Risero di nuovo.

 

Victoria non aveva ancora smesso.

 

Quando si accorse degli occhi su di sé disse: -Perché mi guardate tutti?-

 

E lì giù a ridere tutti di nuovo, sembravamo dei pazzi e in un certo senso lo eravamo.

 

-Hey, guarda quanti soldi abbiamo preso per pochi secondi però, disse Harry mostrando l’interno del suo cappello a Zayn.

 

-Niente male, dovremmo venire più spesso- rispose lui.

 

-Io passo- dicemmo in coro io e la mia migliore amica.

 

Dopo un po’ iniziammo a camminare lungo il ponte. Zayn e Harry si offrirono di comprarci qualche souvenir con i soldi racimolati. Io e Victoria prendemmo delle corone di gommapiuma mentre loro presero delle lanterne come la statua.

 

La bionda si mise davanti a tutti noi.

 

-Ci vuole una foto ricordo!- disse.

 

-Hai ragione Vic- dissi tirando fuori il cellulare.

 

-Venite tutti qui- aggiunsi avvicinandomi al bordo del ponte. Sporsi il braccio per fare una selfie e tutti si appiccicarono a me. Un bel sorriso e…click. Foto scattata. La guardammo: era bellissima, quattro amici che si godevano una giornata a New York, e c’era pure la Statua della Libertà sullo sfondo.

SPAZIO AUTRICI: 
HOLAAA :) rieccoci con il capitolo 10, allora cosa ne pensate?? Dai fateci sapere. Un bacio
Ashlena

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Capitolo 11
*** Chapter 11 ***


"Caro Dio, mi scuso se sono sparito 
E’ che, ultimamente, lo avevi fatto anche te 
Non sono qui per litigare ma siamo sinceri 
Io ti ho cercato in ogni dove, tu invece dov’eri 
Nella mia vita non sei stato quel che dovresti 
Il diavolo è stato più bravo, per certi versi "

Chapter 11
Marie's Pov
-Vi va un gelato?- sorrise Zayn con la lingua fra i denti
-Certo! -esclamò Victoria
Cominciammo a camminare diretti alla gelateria , Zayn e Victoria davanti e io 
ed Harry  dietro.
-Mi dispiace..- sentì sussurrare, lo guardai 
-Cosa?-
-Ho detto che mi dispiace, va bene?- ripetè - Sono stato un'idiota a 
comportarmi così, non era mia intenzione-
-Tranquillo.. è ok,credo-
-No,non è ok. Mi sono comportato in maniera imperdonabile, sei una ragazza 
fantastica davvero ma ..- lo interruppi, altrimenti sarei scoppiata in lacrime 
ancora una volta.
-Sto bene, ok? Non devi giustificarti in niente, perchè io non provo niente 
per te-
-Ah no?-
-No, ci conosciamo da così poco. Mi sembra ovvio- entrai in gelateria e lo 
lasciai fuori da solo.

________
Victoria's Pov
Eravamo seduti al tavolo , io mangiavo un gelato alla fragola/limone , Zayn 
alla nocciola , Harry ad un gusto che non avevo ancora capito e Marie aveva 
preferito un milkshake alla cioccolata e panna.
-Non sono abituata a correre così tanto - risi
-Con noi c'è da aspettarsi di tutto- ribattè Harry - Ma voi come mai siete quì 
in questa grande città?-
-Allora- iniziò Marie- io e la quì presente ci siamo conosciute online quando 
avevamo 14 anni, però non abbiamo mai avuto l'occasione di vederci. Adesso 
invece si, maggiorenni e vaccinate , abbiamo deciso di fare una vacanza 
insieme-
-Che bello, due migliori amiche che si vedono per la prima volta a New York- 
sorrise Zayn, aw che bel sorriso.No ,Hey , Victoria torna in te
-No in verità- lo corressi - ci siamo viste all'aeroporto di Londra e siamo 
venute quì insieme-
-Per quanto tempo sarete quì?- chiese Harry
-Due settimane- risposi
-Bello !- esclamò il moro - Ma una volta tornate a Londra, cosa farete?-
-Io a Settembre comincio il college- disse Marie - Mi hanno presa alla Oxford-
- Figo, un'universitaria e tu Vic ?- Zayn passò a me
-No io cerco un lavoro nella mia città , o al massimo lavoro nel ristorante di 
mio fratello Liam- nessuno rispose, così entrai in gioco io - voi due invece?-
-Noi cosa?- sorrise Harry maliziosamente - Non combiniamo più niente , o 
almeno io, Zayn continua a lavorare in ospedale.-
-E' successo qualcosa?- domandò Zayn
-Stamattina mi sono licenziato in panetteria, ero così stufo.-  sbuffò - non 
ne potevo davvero più-
Marie scrollò le spalle e mi guardò - Torniamo in albergo? vorrei darmi una 
pulita e magari stasera andiamo in discoteca, ho letto di una ..com'è che si 
chiama-si fermò - Lavo , era un nome del genere-
-Lavo ?- sobbalzò il moro
-Si,perchè?-
-Non sono sicure le discoteche quì, ed il 'Lavo' ne è un esempio- spiegò Harry
-Oh ma dai- sbottai
-Victoria si, non è  una buona idea per due turiste -
-Dai Zayn,  che sarà mai. Comunque Marie hai ragione, è meglio se torniamo in 
albergo ora-

I ragazzi ci diedero un passaggio e ci lasciarono all'entrata dell'Hotel. 
Salivamo le scale dell'entrata quando mi sentì chiamare.
-Vic!-
-eh?- mi voltai
-Fate attenzione- esclamò Zayn al volante, il suo viso era alquanto 
preoccupato.
Annuì - Ti scrivo appena rientriamo ok Papino?- risi - Ciao -
___
Una volta in stanza Marie si buttò sul letto, ormai era una tradizione, se non 
sgualciva le lenzuola non era contenta.
-Ti fa ancora male la caviglia?-
-No,per niente. Solo se la tocco-
-Ok- aprì l'armadio - Ti fai la doccia prima tu o io? -
-Vai tu dai, intanto guardo un po' di tv-
-Vabbene- 
______________
Marie's Pov
Ero nel pieno di Deejay tv,  c'era il video di una nuova boyband  i 5 seconds 
of summer con un singolo di cui non avevo capito il titolo, quando cominciò a 
squillare un cellulare. Cominciai a scavare sotto le lenzuola, sotto al letto e 
nel comodino. Era il cellulare di Victoria che suonava dalla tasca della 
giacca. Risposi :
-Pronto?-
-Ehii , Marie?-
-Si chi è?-
-Sono Liam , il fratello di Victoria-
-Si so chi sei- risi

 
______________________________
 
Spazio autrici:
Allora,siamo ancora quì,ma voi sembra di no :c Non vi costa niente lasciare un commento ,che sia negativo o positivo. Ci farebbe molto piacere,perchè noi amiamo questa storia. Un bacio
Ashlena

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Capitolo 12
*** Chapter 12 ***


“Tonight, take me to the other side
Sparks fly like the Fourth of July
Just take me to the other side
I see that sexy look in your eyes
And I know, we ain’t friends anymore
If we walk down this road
We’ll be lovers for sure
So tonight kiss me like it’s do or die
And take me to the other side”

 
Chapter 12
Marie’s POV
 
-Giusto- rise anche lui.
Dopo qualche secondo di silenzio gli chiesi: -Perché hai chiamato?-
-No niente, volevo solo sapere come stavate-
-Ah bene tutto bene, mi sono fatta un po’ male alla caviglia ma passa e Victoria sta meglio- risi.
-E dov’è?-
-A fare la doccia, dovrebbe uscire tra poco-
-Potresti chiamarla? Ho un po’ di fretta-
-Si certo, aspetta un secondo-
Scivolai giù dal letto e mi avvicinai alla porta del bagno.
-VICTORIAA! Esci che c’è tuo fratello al telefono!- urlai.
Pochi secondi dopo Victoria aprì la porta con addosso solo un asciugamano e i capelli tutti bagnati che gocciolavano ovunque.
-Passamelo- disse allungando un braccio e reggendosi l’asciugamano con l’altro.
-Sei davvero sexy così- risi.
-Lo so, ora passami il telefono-
Le diedi il telefono. Lei si richiuse in bagno.
 
Dopo circa due ore mi ero lavata anch’io e mi stavo vestendo. Si due ore perché la signorina Shay se l’era presa comoda, molto comoda.
-Ma ti muovi a scegliere un vestito? Vorrei uscire stasera, non dopodomani-
-Se fossi stata meno al telefono con tuo fratello, in bagno poi-
-Eeh mi manca okay? E poi tu dovresti stare zitta visto che una volta avevi una cotta per lui-
-Ooh ma zitta, è stato solo un periodo- dissi lanciandole addosso qualche maglietta.
Victoria, che stava seduta a gambe incrociate sul letto, cadde all’indietro.
-Invece di parlare e parlare e parlare, perché non mi aiuti a scegliere qualcosa da mettere?-
Lei si alzò e si avvicinò alla mia parte di armadio.
-Ma non hai portato quasi niente!- disse scandalizzata.
-Ho pensato che avrei comprato qualcosa qui-
-Vabbe’ ti presto io qualcosa- disse e aprì la sua anta. La fissò per qualche secondo e poi mi lanciò un paio di shorts a vita alta e un top di pizzo dall’effetto “vedo non vedo”. (http://www3.pictures.stylebistro.com/pc/Selena+Gomez+Pants+Shorts+Denim+Shorts+z6jIgezy-_9l.jpg)
-Carini, davvero carini- dissi io.
-Lo so, sono vestiti miei- aggiunse Victoria scostandosi una ciocca di capelli.
-Con queste scarpe- Victoria mi mostrò dei sandali con il tacco a spillo.
-Veramente io sarei leggermente infortunata, non hai un paio di stivaletti col tacco basso?-
-Hai ragione, eccoli qui- disse lei passandomi gli stivali –Il tuo look è completo-
-E il tuo?- chiesi io.
-Il mio è già tutto studiato nella mia mente, torno subito- prese un mucchio di vestiti dall’armadio e si infilò nel bagno, che quel giorno sembrava essere il suo migliore amico.
Poco dopo uscì ed era davvero fantastica. Indossava una gonna nera a vita alta e una camicia senza maniche semi-trasparente azzurra con un reggiseno dello stesso colore sotto.
-Sei fantastica!- le dissi.
-Avevi dubbi tesoro?- disse lei saltellando su un piede per infilarsi le scarpe col tacco.
-Ma tu sei sicura di riuscire a ballare con quelle scarpe?- chiesi io incerta.
-Io posso fare tutto- rispose e un secondo dopo le cedette la caviglia da ferma.
Io coprii il mio sorriso con la mano.
-E tu non ridere, piuttosto prendi la borsa che andiamo-
Presi la borsa e quando stavamo per chiudere la porta mi bloccai.
-No, aspetta- dissi rientrando.
-Che ti manca?- disse Victoria spazientita.
-Il profumo- dissi correndo in bagno.
Sapevo che stava roteando gli occhi.
-E non roteare gli occhi- aggiunsi spruzzando il profumo.
-Ma come sai che- stava per chiedermi ma io arrivai in fretta, la presi sottobraccio e la tirai chiudendo la porta.
 
Prendemmo un taxi e arrivammo in fretta alla discoteca ‘Lavo’.
Il buttafuori ci fermò.
 -Ho bisogno di controllare le vostre carte d’identità-
Le tirammo fuori dalla borsa e gliele mostrammo.
Lui ci guardò storto, forse perché aveva notato che non avevamo ancora 21 anni, però ci sorrise. –Siete fortunate belle turiste, oggi le donne non pagano, divertitevi- disse spostandosi di lato e lasciandoci spazio per entrare. La sicurezza qui lascia a desiderare.
La discoteca era enorme ma già abbastanza piena.
Noi ci buttammo subito in pista a ballare. Alcune canzoni erano davvero terribili ma ballammo lo stesso, non ci importava, avevamo solo voglia di divertirci.
Dopo un bel po’ Victoria si avvicinò a me. –Che ne dici di bere un pochino?-
-Vic, io non reggo l’alcol, dopo un bicchiere sono già a terra- dissi.
-Dai, solo un bicchiere non ti farà niente- disse prendendomi per le braccia e trascinandomi verso il bar ballando.
Victoria ordinò anche per me e quando il barista ci passò i drink le fece l’occhiolino.
-Fai conquiste?- le dissi bevendo un sorso dal mio bicchiere.
-Ma l’hai visto? Ti prego!- disse lei bevendo un grande sorso.
Il problema è che sorso dopo sorso, la bevanda finì e ne ordinò un’altra e poi altre due. Non l’avevo mi vista bere, a dire il vero, non l’avevo mai vista di persona prima di due giorni fa, ma quella ragazza era un container.
Più la guardavo e più vedevo il suo sguardo perdersi nel vuoto.
-Victoria, basta bere, finirai male- le dicevo.
-No, sto bene- mi rispondeva. E così per almeno tre volte.
-Però guarda laggiù, c’è una bambola gonfiabile- mi indicò uno dei tavoli privati. E lì la vidi. Morticia, anche conosciuta come Nicole Sonounatroia Hill.
Ma perché me la ritrovavo ovunque? E alla mia domanda arrivò subito una risposta, accanto a lei, seduto sul divanetto c’era, sorpresa sorpresa, Harry.
-Vic, ma che ci fa Harry qui?-
-Che ne so, forse ti voleva vedere in abiti succinti- disse lei ballando e bevendo allo stesso tempo. Okay, la stavo perdendo, ma dovevo per forza andare a parlare con lui. Ma dove potevo lasciare Victoria in quello stato?
Feci la scelta più sbagliata che potessi fare.
La feci sedere su una poltrona al lato della pista.
-Adesso tu non ti muovi di qui, capito? Torno subito- le dissi. Lei annuì con la vista annebbiata.
-Oh Dio- dissi tra me e me e mi diressi dall’altra parte della discoteca per andare da Harry. Gli arrivai davanti.
-Harry?- lo chiamai, lui si voltò.
-Ciao Marie, ti diverti?- mi chiese lui con un finto sorriso.
-Mmh si- dissi frettolosa –Ma tu che ci fai qui?-
-Ballo, bevo, parlo, faccio quello che si fa nei posti come questi- rispose lui alzandosi. Cavolo, era davvero alto.
-Sapevi che io e Victoria saremmo venute, e tu non volevi venirci, perché hai cambiato idea?- gli chiesi incrociando le braccia.
Lui alzò le spalle tranquillo.
-Sei venuto a tenerci d’occhio?- gli chiesi avvicinandomi e puntandogli i miei occhi nei suoi.
-E se anche fosse?- ribattè lui avvicinandosi ancora di più.

 
 

 SPAZIO AUTRICII:
Alloraa siamo al 12esimo capitolo aw adfg, allora vi piace la storia? lasciate qualche commento e fateci sapere. Un bacio grande
Ashlena

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Capitolo 13
*** Chapter 13 ***


"I used to think that I was better alone
Why did I ever wanna let you go
Under the moonlight as we stared at the sea
The words you whispered I will always believe"

Chapter 12 
Marie's Pov
-Se così fosse saresti sceso molto in basso- inarcai il sopracciglio
-Ah si?- continuò ad avvicinarsi, ormai eravamo ad un soffio dal baciarci. Ma 
purtroppo l'atmosfera che si era creata fu distrutta , da chi se non da 
sonolapiùplastificatadell'interadiscoteca 
-Harry succede qualcosa?- lo tirò a sè
-No, niente- mi guardò con la coda dell'occhio
-Ah bene - fece uno di quei risolini sottilissimi,che davano un fastidio 
bestia
-Ma Victoria?-chiese lui
-Ah si, oh dio no. Victoria!-corsi fuori dal privè e tornai ai divanetti,non 
c'era. Portai una mano alla fronte. Presi il cellulare e composi il suo numero
"Rispondi ,cazzo" -pensavo fra me e me
Ad un tratto arrivò Harry - E' successo qualcosa ?-
-Niente che possa interessarti- sbottai,ma non lo toccò minimamente perchè 
continuo a stare lì.
-Victoria-urlai- dove sei?-
-Eehii , calmati ciccia- si fermò per singhiozzare- sto giocando a biliardo, 
io e i miei nuovi amici ci stiamo divertendo tanto-
-I tuoi amici? Victoria torna quì ti prego-
-Eh dai no!- cominciò a fare la capricciosa
-Victoria!- mi innervosì ,ma lei non rispose perchè mi attaccò il telefono in 
faccia.
Roteai gli occhi e riposi il cellulare
-Dov'è?- chiese nuovamente il ragazzo
-Se lo sapessi non sarei in questa situazione, ti pare?- capitan ovvio era con 
noi,che bello.
-Perchè sei così aggressiva con me?- 
-Non sono aggressiva- risposi
-No, se potessi mi mangeresti vivo-
-Mh non sarebbe una cattiva idea- sorrisi, tornai seria- Non ho niente contro 
di te-
-Oh si invece, perchè non lo ammetti?-
-Mi riesce difficile ammettere ciò che non è vero- esclamai imitando la sua 
voce. Lui si fermò, non disse più nulla ed abbassò lo sguardo. Ok forse avevo 
sbagliato ad utilizzare quell'espressione,la stessa che aveva usato lui quella 
mattina. Scossì la testa ed uscì fuori dal locale.Mi sedetti sul muretto. 
Ricomposi il numero di Victoria,ma non mi rispose.In quel momento mi squillò 
il cellulare, sperai che fosse lei ma non era così.
-pronto?-
-Ehi Marie,come stai?-
-Ciao mamma, tutto bene. voi invece?-
-Noi tutto bene dai,ci manchi tanto-
-Sono passati solo tre giorni- risi
-Eh ma sono pur sempre tua madre-continuò- ti chiamo solo per darti la buona 
notte- 
Guardai l'orologio: 23:55
-Ah si, buona notte anche a te allora-
-Ma sento della confusione,dove siete?-
-Ehm siamo in un bar- mi alzai e mi spostai di qualche passo
-Victoria come sta?-
-Bene anche lei-
-Vabbene,allora ci sentiamo domani. Notte tesoro-
-Dai un bacio a tutti.Buona notte-chiusi la chiamata.
Cominciai a pensare a cosa fare, ma non c'era soluzione , avevo sbagliato 
davvero,avevo bisogno dell'aiuto di Harry. In quel momento feci qualcosa di cui 
probabilmente un giorno mi sarei pentita. Raggiunsi il privè e trovai Nicole 
ballare con delle sue amiche probabilmente, ed Harry seduto con il cellulare in 
mano accanto a dei ragazzi.Rimasi in piedi davanti a lui,lo ammetto, avevo gli 
occhi lucidi. Nel vedermi si alzò di scatto.
-Ho sbagliato io questa volta, ho bisogno del tuo aiuto- 
-Tranquilla, tutti avrebbero reagito così- 
-Non riesco a trovare Victoria, era ubriaca e non so dov'è adesso. Ho 
sbagliato a lasciarla sola,sono un disastro- cominciai a piangere
-Ehi no- mi asciugò le lacrime - Cosa ti ha detto al telefono?-
-Ma che ne so, che stava giocando a biliardo con dei tizi- farneticai
-Biliardo? - si fermò - ma al piano di sotto c'è la sala di biliardo, 
l'avranno di sicuro invitata perchè non avrebbe potuto saperlo-
-C'è una sala di biliardo quì?-
-Si vieni- mi prese per mano e mi tirò a sè. Attraversammo la pista da ballo e 
finalmente raggiungemmo delle scale, ero dietro di lui. Aprì una porta e lì 
c'erano i tavoli da biliardo.
Scrutai la stanza,ma non vedevo Victoria. 
-Eccola- indicò Harry, era seduta su un divano con alcuni ragazzi, e stava 
fumando qualcosa perchè la vedevo tossire.
-No- cominciai ad urlare- ma cosa cazzo- la raggiunsi e le tirai via quella 
sigaretta, fortunatamente quasi integra
-E' solo una sigaretta- esclamò il ragazzo accanto a lei
-Si ma lei ha l'asma, idiota
-Oh ciao Marie- sorrise lei 
-Vieni dai- la tirai per un braccio e la feci appoggiare a me
-Ti senti bene?- le chiese Harry
- Sii - urlò - Marie, chi è questo ragazzo?-
- E' Harry - risposi - era quì anche lui-
-E quel pezzo di gnocco del tuo amico non c'è?- disse lei
Harry scoppiò a ridere - Vic dai, basta- le sussurrai- e' meglio se tieni la 
bocca chiusa-
Ritornammo sopra ed uscimmo fuori dalla discoteca.
-Ok,mi sa che è meglio tornare in albergo.- risi, guardai Harry - Grazie 
davvero, non ce l'avrei fatta da sola-
-Grazie di cosa? Non ho fatto granchè- si grattava il capo - Comunque vi serve 
un passaggio?-
-No grazie, torniamo col taxi-
-Sicure?-insistette
-Siiiii basta Henri- urlò Victoria ridendo
- Si - aggiunsi io - Buona notte e grazie ancora- gli diedi un bacio sulla 
guancia e ci avviammo.
Il taxi ci venne a prendere e in pochi minuti eravamo in albergo. Una volta 
salite in camera Victoria fu la prima a buttarsi sotto la doccia. Ne aveva 
bisogno, puzzava di fumo e di alcol da morire. Ad un tratto le squillò il 
cellulare,così risposi. Ormai rispondevo più io che lei
-Pronto?-
-Victoria?-
-Zayn?-
-Si,ma Marie sei tu?-
-Si ma giochiamo ad indovina chi? - risi - come mai hai chiamato?-
-No è che ero uscito con degli amici ma poi mi sono preoccupato perchè 
Victoria aveva detto che avrebbe chiamato , e quindi..-
-Ah si, beh è stata una serata un po' movimentata. Fortunatamente Harry era 
lì-
-Harry era al Lavo?-
-Si perchè?-
-Mi aveva detto che sarebbe andato fuori a cena con Nicole-


 

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Capitolo 14
*** Chapter 14 ***


“You got something I need
In this world full of people there's one killing me
And if we only die once I wanna die with you

If we only die once I wanna die with
If we only live once I wanna live with you”

 
Chapter 14
Zayn’s POV
 
-Con Nicole era, ma non a cena- rispose Marie.
-Mmh- dissi io. Quanto era cretino quel ragazzo. –Vabbe’, posso parlare con Victoria?-
-Non credo sia il momento adatto, è andata a farsi una doccia e sta cantando in una lingua incomprensibile, ha bevuto troppo- mi rispose lei.
-Capisco, okay, dalle la buonanotte allora e smaltite tutto, ci sentiamo domani-
-Buonanotte Zayn- disse Marie e chiuse la chiamata.
Ormai era l’una di notte passata, ma era un momento come un altro per chiamare quel deficiente di cugino con cui condividevo l’appartamento.
Harry rispose dopo cinque squilli.
-Sei un coglione- gli dissi.
-Ti voglio bene anch’io cugino- rispose lui ridendo.
-Sono serio Harry, sei andato al Lavo per tenere d’occhio Marie- replicai.
-Sono andato al Lavo per divertirmi con Nicole-
-Non dire stronzate- dissi seccato.
Lo sentii camminare, probabilmente si stava allontanando dal gruppo di oche che stavano con Nicole.
-Saresti dovuto venire anche tu, si vede che ti interessa Victoria e oggi con te forse non si sarebbe ridotta così com’era-
-Harry smettila, hai fatto una stronzata, ammettilo-
Lui sbuffò. –Ho fatto solo bene, senza di me scommetto che si sarebbe ritrovata incinta-
-La credi una puttana?-
-Non intendevo quello e comunque è andata alla grande, non vedeva l’ora di baciarmi- sapevo che stava sorridendo.
-Sei un cretino, torna a casa e basta dai-
-Ci tornerò, ma non adesso, ‘notte cugino- disse e chiuse la telefonata.
Lanciai il cellulare sul divano e mi passai una mano fra i capelli. Non riuscivo a smettere di pensare a quanto scemo poteva essere Harry ma allo stesso tempo una parte del mio cervello pensava a Victoria e a quanto bella poteva essere stata quella sera.
Mi misi a letto, ero improvvisamente stanco. Aspettai comunque almeno un’ora per vedere se Harry tornava a casa ma non lo fece, allora mi addormentai verso le due e mezza.
 
Sentii un rumore e mi svegliai di colpo, guardai la sveglia ed erano le sette di mattina. Mi stropicciai gli occhi e scostai le coperte per alzarmi.
Andai in cucina per bere un po’ d’acqua. Appena aprii la porta mi trovai davanti un’ombra scura e urlai.
L’altro accese la luce.
-Hey amico, sono io, non serve urlare come una femminuccia- disse ridendo.
-Coglione- lo chiamai.
-Adoro i tuoi complimenti- prese una bottiglia d’acqua dal frigo e ne bevve un lungo sorso.
-Perché sei venuto a quest’ora?- gli chiesi prendendogli la bottiglia dalle mani.
-Sono stato un po’ con Nicole- rispose lui facendo spallucce.
-Oh ti prego, sei davvero un coglione-
-Ma la smetti di ripeterlo?- disse lui offeso.
-Ma se lo sei! Vai a letto con una puttana e tratti da puttana la ragazza che ti piace veramente!-
-Ma tu ti sei fumato qualcosa amico- disse lui riprendendosi la bottiglia.
-No Harry, se ammetti a te stesso che ti piace Marie starai meglio-
-Non è vero, starei solo peggio dato che lei mi ha esplicitamente detto che non le interesso!- mi urlò in faccia.
-Senti, vai a farti una doccia ghiacciata che così magari il cervello ti si riaccende e ti va via anche l’odore di alcol- gli dissi.
Lui rimase zitto ma uscì dalla cucina.
Sospirai. Ormai era mattina e non avevo più voglia di dormire. Pensai subito a Victoria: come stava? Si era ripresa dalla sbronza?
Mi fiondai in soggiorno a cercare il cellulare tra i cuscini del divano. Ma poi pensai che probabilmente stava ancora dormendo e così mi calmai. Controllai comunque il telefono e trovai un messaggio.
“Grazie per esserti preoccupato, buonanotte <3 Vic”
Sorrisi, quanto era dolce quella ragazza. Mi ero assolutamente innamorato di lei.
 
Victoria’s POV
Erano le dieci di mattina quando mi svegliai con un terribile mal di testa. Guardai alla mia sinistra e notai che Marie stava ancora dormendo. Mi alzai senza far rumore e andai in bagno a prendere una pastiglia per il dolore. Uscii dal bagno e cercai di andare verso la mia borsa senza far rumore ma inciampai in una scarpa e con un tonfo caddi a terra.
Ovviamente Marie si svegliò.
-Cosa succede?- chiese con gli occhi semichiusi e i capelli arruffati.
Io mi alzai. –Niente, tranquilla-
-Vic, come stai?-
-Bene bene, non è stata una sbronza tremenda dai- dissi sistemandomi il pigiama azzurro.
-Non direi proprio, hai vomitato anche l’anima- disse alzandosi a sedere.
-Davvero?- chiesi con una faccia schifata.
Marie annuì. –Per fortuna che c’ero io a tenerti i capelli- disse sorridendo.
-Per fortuna che ci sei tu e basta- dissi io buttandomi sul letto accanto a lei.
-Sai, sognavo di fare tante cose con te ma non avevo mai pensato al tenerti i capelli mentre vomiti- disse ridendo.
-C’è tempo per fare anche tutto il resto- risposi sorridendo.
Lei allontanò il viso. –Lavati i denti che puzzi ancora- disse senza smettere di sorridere.
-Va bene- risi io. Prima di tornare in bagno controllai il cellulare, chissà se avevo scritto qualche cazzata durante la notte. Trovai un messaggio da Zayn.
“Non serve ringraziare. Spero tu stia bene, quando hai voglia oggi vieni a trovarmi o fatti sentire :) Zayn
p.s: ovviamente è invitata anche Marie”
Sorrisi come un’ebete.
-Perché sorridi così?- mi chiese Marie.
Io le lanciai il telefono e le gridai: -Leggi il messaggio e muori di diabete!- e saltellai in bagno.
 
Dopo pranzo ci presentammo sotto il portone del suo condominio con una torta.
Zayn ci aprì.
-Ciao bellissime, come state?- disse sorridendoci.
Noi entrammo e gli passai la torta. –Abbiamo portato questa-
-Grazie, ma non dovevate-
-Calma l’emozione, non l’abbiamo fatta noi- si intromise Marie.
Io la guardai male ma Zayn le sorrise.
-La cucina comunque non ce l’avete- rise.
Mentre lui ci accompagnò in cucina sussurrai a Marie: -Non si sente più l’odore vero?-
Lei fece no con la testa e tirai un sospiro di sollievo.
-Torno subito, fate come se foste a casa vostra- ci disse Zayn uscendo dalla cucina.
-Avranno un bicchiere qui?- chiesi aprendo mobiletti a caso.
-E’ una casa come le altre, ovvio che ce l’hanno- rispose Marie.
Aprii un mobile in basso e ci trovai un sacchetto trasparente pieno di polvere bianca.
-Marie, cos’è questa?- le chiesi mostrandole preoccupata la polvere.
-Che vuoi che sia, Vic-
-Non sarà mica cocaina?-
-Ma sei fuori?-
Lui tornò e io mi girai ancora con il sacchetto in mano.
-Ma ti droghi?-
-Victoria!- mi urlò Marie.
Zayn invece di arrabbiarsi rise fortissimo.
-Ma cosa ridi? Drogato!- gli dissi io.
-Lui cercò di riprendersi tenendosi una mano sulla pancia. –Quella è farina finissima, non droga- rise ancora.
Ops pensai.
-Scusa- dissi in imbarazzo rimettendo a posto la farina.
Lui non smise di ridere e io mi sentivo ancora più in imbarazzo.
Dieci secondi dopo l’atmosfera si raffreddò.
-Cosa c’è da ridere Zayn?- chiese Harry comparendo sulla porta. Aveva i ricci scomposti e indossava soltanto i boxer.
Guardò nella nostra direzione.
-Oh cazzo- disse.


SPAZIO AUTRICII 
ALLLLLLORA,rieccoci HAHAAH beh, cosa dite? vi piace la piega che ha preso la storia? Dateci la vostra opinione :3 un bacio
Ashlena

 

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Capitolo 15
*** Chapter 15 ***


"I dedicate this song to you
The one who never sees the truth
That I can take away your hurt, Heartbreak girl
Hold you tight straight through the day light,
I’m right here when you gonna realise that I’m your cure, heartbreak girl"


Chapter 15
Victoria's pov
-Oh cazzo-esclamò il povero Harry seminudo di fronte a tutti
Zayn coprì gli occhi di Marie, ma lei lo spostò- sono abbastanza grande per 
vedere le cose piccole-
Harry inarcò il sopracciglio e si avvicinò a lei - cose piccole?- lei fece lo 
stesso - piccolissime direi, la legge della L con la ci sta tutta-
-Sei così sicura?- continuò lui, lei annuì. 
-Ok ok , non è la scenografia di un film porno, gente- mi intromisi
-Harry vai a vestirti- gli ordinò zayn
-Suubito- cominciò a canticchiare come una ragazzina e uscì dalla stanza.
Marie era rossissima in viso ed io e Zayn scoppiammo a ridere. Incrociai lo 
sguardo di Zayn e restai in silenzio, lui fece lo stesso.
-Io vado a chiamare mio padre eh, vado in salotto- balbettò Marie, uscendo mi 
fece l'occhiolino 
Zayn prese la torta e la mise in frigo. Nessuno parlava,era davvero 
imbarazzante
-Com'è andata ieri sera?-chiese finalmente
-Magari lo ricordassi - portai una mano alla fronte
-Così ubriaca?- rise
-Così dicono-  mi sedetti sul tavolo- Zayn ,mi togli una curiosità?-
-Certo- si mise davanti a me
-Harry ama davvero Nicole?-
-Beh , lui dice di sì ma io non ne sono così convinto. Ultimamente lo vedo in 
bilico fra Marie e l'uscire fuori di testa- 
Risi e lui fece lo stesso. -Quindi gli piace Marie? o meglio ha una cotta per 
lei?- sorrisi
-Ehy calma, non mettermi parole in bocca che non ho detto-
- Bastardo-sbuffai- Però  potremmo scoprirlo-
-In che senso?-
-Cos'è che Harry non sopporta ?-
-Le bugie?- 
-Con le bugie non ci faccio niente, intendo con le ragazze-
-Ah - si accarezzò il mento- Ma non saprei, so solo che è molto geloso-
-Mmmh-mi morsi il labbro- interessante-
-Ehi ehi ,attenta a ciò che fai- replicò
-Non ho paura io - gli schioccai un bacio a stampo e saltai giù dal tavolo. 
Raggiunsi Marie e le feci l'occhiolino ridendo
-Devo sapere qualcosa?- sussurrò
-Presto saprai, adesso reggimi il gioco-
Entrò Harry in stanza sedendosi accanto a me , mentre Zayn era sulla poltrona 
e Marie nell'altra.
-Mary  poi hai parlato con Liam?- le chiesi
*squillo di un cellulare* - Scusate-spiegò Harry - è Nicole- si alzò ed uscì 
dalla stanza
Roteai gli occhi e Zayn disse - Tentativo fallito- Gli feci la linguaccia e mi 
alzai
-Cosa avevi in mente?-chiese lei
-Niente niente- risi
-Vi va se usciamo a mangiare una pizza?- propose Zayn
-Si dai,che figo- esclamai
-Un mio amico, Niall, ha cominciato a lavorare in una pizzeria quì vicino 
qualche giorno fa. Ha detto che la loro pizza è davvero buona- continuò il moro
-Beh questo lo giudicherò io- commentò Marie ridendo. Prendemmo le giacche e 
cominciammo a sistemarci per uscire.
Harry tornò in salotto - Dove andate?- 
-A mangiare una pizza- spiegò il cugino- Vieni anche tu?-
-E me lo chiedi anche?- tirò la giacca dall'appendiabiti e corse accanto a noi
Arrivammo in questa piccola osteria in fondo alla strada e ci accomodammo. Un 
ragazzo alto biondo e con gli occhi azzurri si avvicinò a noi.
-Niente male direi questo posto- scherzai,tutti si voltarono a guardarmi- che 
ho detto di male?-
-Ehi Niall- esclamò Zayn alzandosi per salutarlo- come stai?-
-Bene voi?- sorrise
-Bene dai, ti presento Marie e Nicole. Due amiche inglesi-
-Piacere di conoscervi - fece l'occhiolino
-Harry invece già lo conosci- indicò il riccio che era immerso nei suoi 
pensieri
-Si, lo conosco-tirò fuori il block-notes dalla tasca- volete ordinare?-
-Certo-esclamammo in coro
_______________
Marie's Pov
Era davvero carino quel ragazzo,mi ero persa nei suoi occhi.Non era un blu 
qualunque,era non saprei spiegarlo però era un blu raro.Chiese ad ognuno di noi 
cosa volessimo da mangiare,poi passò a me
-E per te signorina?- sorrise
-Non saprei,cosa mi consigli?- 
-Beh,io non sono nel menù però..- 
Harry fece finta di vomitare,e Zayn scoppiò a ridere
-però dipende dai tuoi gusti- continuò il biondino
-Beh allora prenderò una margherita normale-
-Ottima scelta- scrisse l'ordinazione e ritirò i menù - Non dovrebbe volerci 
molto,quindi tra un po' avrete le vostre pizze-
Victoria's Pov
-Mi sa che qualcuno ha fatto colpo- cominciò Zayn 
-Chi?-chiese Harry
-Marie, ma non ti toglieva gli occhi di dosso- replicai, lei arrossì (come 
sempre, assomigliava quasi ad un pomodoro)
-Davvero? E' così carino- commentò
-Si,se vuoi ti posso dare il suo numero..-
-No Zayn-mi intromisi
-Ha ragione Victoria, è meglio di no- aggiunse Harry
-Ecco, come ha detto Harry. Sicuramente glielo darà lui prima di uscire-
-Cosa?- sobbalzò il riccio
-Si,dai era così preso- rispose Zayn.
Harry era morto di gelosia,si vedeva,cominciava ad innervosirsi. Muoveva la 
gamba sotto al tavolo e si aggiustava il ciuffo continuamente.Dopo pranzo, i 
due si alzarono per pagare il conto e noi restammo sedute.
-Secondo te ha funzionato?- chiese lei intristita
-Dai , si vedeva! Stava morendo dentro-
-Se lo dici tu- scrollò le spalle
-Guarda invece chi si sta avvicinando- la colpì con il gomito
-Ehi- sorrise Niall
-Ciao- 
-Marie giusto?- chiese , lei annuì. - Tieni, fammi uno squillo se magari vuoi 
fare un giro o mangiare qualcosa con me-
-Vabene- prese il biglietto e lo mise nella borsa
-Torno a lavoro dai. Ci sentiamo presto,spero- fece un cenno con la mano e si 
allontanò
Harry e Zayn tornarono al tavolo - Andiamo?-
Mi alzai estasiata - Zayn avevamo ragione!
-Le ha dato il numero?- chiese lui
Marie tirò fuori il biglietto ed Harry lo fulminò con lo sguardo.


SPAZIO AUTRICI :

eeeeeehilà,ok allora che dite di questi ultimi capitoli? susu commentate e fateci sapere. Ci farebbe molto molto molto felici HAHAHAH non si era capito? un bacio

Ashlena

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Capitolo 16
*** Chapter 16 ***


“Baby, listen please
I'm not on drugs, I'm not on drugs,
I'm just in love
Baby, don't you see?
I'm not on drugs, I'm not on drugs,
I'm just in love
You're high enough for me”

 
Chapter 16
Harry’s POV
 
Zayn era un bastardo. Continuava a incoraggiare quella cosa. Qualunque cosa fosse. Ormai l’aveva capito che avevo un qualche interesse verso Marie e continuava a spingerla nelle braccia di qualcun altro.
-Harry è tutto okay?- mi chiese Marie. Mi accorsi che stavo respirando pesantemente e probabilmente non avevo nemmeno un bel colorito.
Mi tranquillizzai. –Si si tutto a posto- dissi sistemandomi la giacca.
Uscimmo dalla pizzeria. Faceva davvero caldo nonostante fosse sera.
-Vi va un gelato? Questa volta offriamo noi- disse Victoria.
-Eh ciccia, parla per te, io non offro- intervenne Marie.
-Tirchia- la chiamò Victoria e scoppiarono a ridere.
Io non le capivo quelle ragazze, ridevano e si abbracciavano in continuazione, però avevano un qualcosa che le rendeva simpatiche a tutti e questa cosa mi faceva imbestialire.
-Abbiamo capito, paga Victoria, a me va bene, andiamo- disse Zayn.
-Tutto pur di non pagare eh-
-Con la cena ho finito i soldi bellezza- ribatté lui.
Victoria arrossì. Ma perché non si baciavano e la facevano finita?
Roteai gli occhi.
-Be’, potremmo anche andare allora- dissi infine.
Arrivammo alla gelateria e ordinammo. Ci sedemmo attorno ad uno dei pochi tavolini liberi.
Appena misi in bocca la prima cucchiaiata sentii un cellulare squillare. Poco dopo scoprii essere quello di Marie. Lei lo tirò fuori e lesse il messaggio che le era appena arrivato.
-E leggilo ad alta voce Marie!- la incitò Victoria.
Lei sorrise e si schiarì la voce. –Ciao Marie, mi dispiace ma non riuscivo ad aspettare un tuo messaggio, così ho chiesto il tuo numero a Zayn, spero non ti dispiaccia. Comunque ti scrivo per sapere se ti piacerebbe uscire uno di questi giorni, andare a prendere un caffè o camminare un po’. Fammi sapere quando sei libera se ti va, buonanotte, Niall- concluse con un sorriso ancora più grande.
Ma davvero le piacevano qual genere di messaggi così, così…così?
-Aww ma quanto è dolce- disse Victoria continuando a mangiare il gelato. –E non ha neanche fatto errori di grammatica come la maggior parte dei ragazzi- rise.
Mi veniva da vomitare.
-Zayn, perché non mi hai detto che gli hai dato il mio numero?- chiese Marie.
-Già Zayn, perché non l’hai detto?- chiesi io.
-Lui mi aveva chiesto di non dirlo- si giustificò.
-Aw ma che carino- Victoria iniziava a darmi sui nervi con tutti quegli “aw”.
-Secondo me un ragazzo così è, come dire, uno zerbino- affermai.
Le ragazze mi guardarono come se fossi venuto da Marte.
-Uno zerbino? È solo stato dolce, cosa che sembra che tu non sappia fare- rispose Marie.
-Io so essere dolce- dissi.
-Certo- disse lei con poca convinzione.
-Te lo dimostrerò-
-Non ce n’è bisogno, so che non è possibile- disse lei voltando la testa e mangiando il suo gelato.
Iniziai ad innervosirmi davvero.
-E’ possibile-
-Mmh-
-Okay ragazzi, forse è meglio finire i gelati e andare a letto, siamo tutti molto stanchi- disse Victoria.
-Io non sono stanca- disse Marie.
-E nemmeno io- replicai.
-Si che lo siete e ora finite i vostri gelati- disse decisa.
Io bevvi quello che era rimasto del mio gelato sciolto dalla coppa e mi alzai.
-Già da questo gesto scontroso si vede che non sei uno dolce- Marie continuava a ripeterlo.
-Io so essere dolce- dissi allontanandomi.
Sentii qualcuno venirmi dietro. Sapevo che era Zayn, era un passo troppo pesante, ma non avevo intenzione di girarmi.
-Harry- mi chiamò, ma io non mi girai.
-Harry!- disse prendendomi la spalla ma io non mi girai.
-Harold!- urlò e finalmente mi girai.
-Perché continui a incitarla ad andare da altri?- gli chiesi.
-Tu sei uno stronzo e lei è l’opposto, non siete fatti per stare insieme-
-Qualcuno dice che gli opposti si attraggono- replicai.
-In questo caso lo escludo, non riuscite a stare mezza giornata senza saltarvi addosso!-
-Lo intendi nel senso buono o cattivo del termine?- scherzai.
-Harry!- disse lui serio.
-E’ solo che mi fa innervosire quando mi respinge-
-Ma come fa a respingerti se neanche ci provi?-
-Come faccio a provarci se tu le fai conoscere altri?-
-Non fa per te Harry-
-Tu non sei nessuno per dirmelo- ribattei.
-Ma poi non avevi detto che non ti interessava?-
-La gente cambia idea-
-Si-
Rimanemmo lì a fissarci.
-Lascia perdere Harry, la farai soffrire, e soffrirai anche tu-
-Lasciami fare e vedremo- dissi io riprendendo a camminare.
-Harry- mi chiamò.
-Non ho intenzione di ascoltarti- gli urlai accelerando il passo.
-Harry!- mi chiamò di nuovo.
-Non ti sento- dissi continuando a camminare.
-Harry! Casa nostra è dall’altra parte!- mi gridò.
Mi bloccai e mi voltai. Senza dire una parola tornai indietro. Lo sentii ridere e devo ammetterlo, risi anch’io.
 
Marie’s POV
-E’ un deficiente patentato!- urlai entrando in camera e buttandomi sul letto stritolando il cuscino.
-Quando la smetterai di buttarti sul letto e sgualcire le lenzuola?- chiese Victoria chiudendo la porta.
-Ma l’hai sentito?- chiesi –Uno zerbino- dissi imitando il suo tono. Infilai la testa in mezzo al cuscino e urlai.
-E’ tardi, la smetti di urlare?- Victoria si sedette accanto a me e mi accarezzò la schiena.
-La deve smettere o io andrò fuori di testa- iniziai a piangere.
-Tesoro, lascialo perdere, è un bastardo, non sa fare altro nella vita- cercò di consolarmi.
-Ma perché devo innamorarmi sempre dei ragazzi sbagliati?- dissi rituffandomi nel cuscino.
-Sarà una maledizione-
-Così non mi aiuti Vic!- le dissi con la voce attutita dal cuscino.
-L’unica cosa da fare è ignorarlo-
-Come se fosse facile, non mi stai aiutando per niente-
Lei sospirò. –Mary, io ci provo ma davvero, non so come aiutarti, lui non si applica alle mie tattiche-
Risi e tirai su col naso. Lei mi passò un fazzoletto.
-Ma le tue tattiche non funzionano anche perché sono poco organizzate-
-Eh adesso, dobbiamo metterci a fare un piano di battaglia?- scherzò lei.
-Perché no?- chiesi.
-Ho paura che ti faccia soffrire- disse lei senza smettere di accarezzarmi la schiena.
Sorrisi.
Dopo qualche minuto di silenzio le dissi: -Se non avrai una carriera da avvocato, psichiatra o cameriera, potresti fare la massaggiatrice, sai?- 

 

AAAAAAAA bella gentee, allora? perchè nessuna di voi commenta? Mi fate venire l'ansia ve lo giuro.
Beh comunque, un bacione e al prossimo capitolo. 
ps. salutiamo Sum una delle nostre lettrici più appassionate. <33

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Capitolo 17
*** Chapter 17 ***



"la soluzione migliore sarebbe andare via 
e invece resto qui all'inferno a ricordarmi che 
Siamo, sono, la realtà è che tu per me sei l'unica 
vieni da me, lo prometto questa volta è l'ultima 
sono solo, preso da me stesso e dalla musica"

Chapter 17
Zayn's Pov
Entrammo in casa e Harry spinse la porta così forte,che mancava davvero poco 
che venisse giù.
-Ma sei malato?- chiesi posando la giacca
-Non parlarmi- rispose puntando il dito
-Ehi amico non è colpa mia se non sai neanche tu cosa vuoi- lasciai la stanza 
e lui mi seguì
-Io so cosa voglio e tu dovresti imparare a farti i cazzi tuoi-scandiva ogni 
sillaba- pensa alla biondina e non rompermi il coglioni- 
-Intanto lasci stare Victoria, e poi non l'hai ancora capito? Quante volte 
devo ripetertelo che Marie è troppo una brava ragazza per stare con uno come 
te- alzai il tono della voce
-Uno come me come?-
-Harry andiamo! -entrai in camera mia spingendo la porta con un calcio,poi mi 
voltai- Cambi ragazza ogni due mesi, non sei mai realmente innamorato ma per te 
è solo un limonare ,fare baldoria e locali a go go. Marie non merita tutto 
questo,quindi lasciala in pace- lo spinsi fuori dalla camera 
-Le persone cambiano- 
-Non quelle come te- chiusi la porta
_______________________________
Marie's Pov
Il mattino successivo fui svegliata dal suono di un messaggio.Aprì gli occhi,
ma non gli diedi importanza. Chi mai poteva essere alle 9 di mattina? Ma poi 
pensai ''E se fosse Harry?'' 
Mi alzai di fretta e saltai giù dal letto, gettai in aria gli strati di 
vestiti che ricoprivano la sedia e finalmente trovai la mia borsa. Presi il 
cellulare:
"Ehi buongiorno raggio di sole, io oggi non lavoro, se per caso ti va di fare 
un giro chiamami. Niall xx"
-Woow- urlai, saltai nuovamente sul letto e cominciai a scuotere Victoria
-Victoria, svegliati- ripetevo - Svegliati su-
-Aah blbl- gemette
-Dai cazzo - la spinsi
-Ma cosa vuoi?Ero nella parte più bella del sogno- si strofinò gli occhi
-Guarda chi mi ha scritto- le misi il cellulare davanti agli occhi
-Ahh ma a quanto hai la luminosità-urlò
-Ma che ti frega, leggi-
-Non riesco,leggi tu- 
Le lessi l'intero messaggio, e non so se l'abbia capito perchè a me sembrava 
che stesse ancora dormendo, ma comunque annuì e disse ''Fantastico''
-Secondo te cosa dovrei fare?- chiesi mangiandomi le unghie
-Non so,dai ci dormo su e te lo faccio sapere- Tirò la coperta sulle spalle e 
chiuse gli occhi - Buona notte-
-Ma che buonanotte- urlai. Scesi dal letto e tirai via le coperte -Alzati-
-Non ti sopporto lo sai?- bisbigliò
-Si aw anche io ti amo- continuai - adesso mi dici cosa devo rispondere?-
-A chi?-
-Ma come chi?- le buttai un cuscino in faccia
-Ahia, ok ora sono sveglia- spalancò gli occhi sedendosi a mezzo busto
-Allora Niall mi ha invitata ad uscire,cosa gli scrivo?- ripetei ad alta voce
-Si digli si, uscite per pranzo perchè oggi pomeriggio voglio andare un po' in 
giro con te a fare shopping.Siamo al quinto giorno e non siamo mai uscite senza 
Harry o Zayn-
-Aww piccola-corsi ad abbracciarla- ok dopo pranzo usciamo solo io e te-
- Va bene-sorrise
Risposi a Niall 
''Va bene se ci vediamo per pranzo? xx''
''Certo, ti passo a prendere io fuori al tuo Hotel verso le 13:30 ?''
''Ok, alloggio al Blue Diamonds Hotel. A dopo :* ''
Dopo un po'  si alzò dal letto e mi aiutò a scegliere qualcosa da mettere. 
Alla fine indossai una camicetta bianca trasparente, sotto avevo un top nero, 
ed un pantaloncino di jeans a vita alta.Presi le converse nere alte e basta. 
Lasciai i capelli sciolti e mi lasciai truccare da Victoria.
-Tu che farai nel frattempo?- chiesi mentre mi passava il mascara
-Mah non so, starò qui e poi mangerò qualcosa-sussurrò-Al massimo esco a fare 
un giro con Zayn ma non vorrei disturbarlo- chiuse il tubetto
-Perfetta!- esclamò sorridendo
Verso le 13 e 30 accompagnai Marie nella Hall 
-Allora, fai attenzione- disse
-Si mamma- annuì
-No seriamente,non conosci bene sto Niall quindi ti prego fai attenzione. Se 
hai bisogno chiamami-misi le mani sulle sue spalle
-Vabene- fece lo stesso- sarò prudente- e anche tu-
-Okay- rise- ci vediamo dopo- mi diede un bacio sulla guancia e risalì in 
camera
Uscì fuori aspettando l'arrivo di Niall,mmh.
_______________________________________
Victoria's Pov
Ritornai in camera. Mi tolsi le scarpe e mi sdraiai sul letto. Accesi il 
televisore: non c'era nulla di interessante da  vedere ,erano i soliti 
programmi pallosi sulla politica, sui problemi di economia , ecc. Ad un tratto 
mi squillò il cellulare
-Pronto?-
-Ehi bella-
-Zayn?-
-Si- lo sentì ridere
-Non chiamarmi più bella- risi dopo di lui - mi fa ridere-
-Ok ok - rispose velocemente- come stai?-
-Bene ,anche se mi sto annoiando, tu?-
-Bene dai, tu e Marie che vi annoiate? Questa mi è nuova-
-No io che mi annoio,Marie è uscita-
-Sola?- chiese sbalordito
-No,con quel tipo...mmh Niall-
-Ah , è uscita con Niall?-
Improvvisamente cominciò una conversazione dall'altra parte dell'apparecchio 
fra Zayn ed Harry
-Chi è uscita con Niall? Marie?- chiese il riccio
-No,io- rispose Zayn- Secondo te chi?-
Certo che Harry faceva domande così ovvie. Scossi la testa.
-Chiedile dove sono andati-
-No che non glielo chiedo,Harry ma fatti i cazzi tuoi-
-No Zayn chiediglielo-
-Che palle- sbuffò - Vic sai per caso dove sono andati?-
-In verità..-
Non riuscì a terminare la frase che cadde la linea,certo che quei due insieme 
facevano crepare dal ridere.
_________________
Harry's Pov
-E quindi?Cosa ha detto?-
-Niente , è caduta la linea- posai l'iphone sul tavolo
-Maledizione- urlai
-Calma Rocky-
-Sai dove alloggiano?-
-Si- avevo paura di quello che avevo appena detto - perchè?-
-Andiamo da Victoria- risposi prendendo la giacca
"la soluzione migliore sarebbe andare via 
e invece resto qui all'inferno a ricordarmi che 
Siamo, sono, la realtà è che tu per me sei l'unica 
vieni da me, lo prometto questa volta è l'ultima 
sono solo, preso da me stesso e dalla musica"

Chapter 17
Zayn's Pov
Entrammo in casa e Harry spinse la porta così forte,che mancava davvero poco 
che venisse giù.
-Ma sei malato?- chiesi posando la giacca
-Non parlarmi- rispose puntando il dito
-Ehi amico non è colpa mia se non sai neanche tu cosa vuoi- lasciai la stanza 
e lui mi seguì
-Io so cosa voglio e tu dovresti imparare a farti i cazzi tuoi-scandiva ogni 
sillaba- pensa alla biondina e non rompermi il coglioni- 
-Intanto lasci stare Victoria, e poi non l'hai ancora capito? Quante volte 
devo ripetertelo che Marie è troppo una brava ragazza per stare con uno come 
te- alzai il tono della voce
-Uno come me come?-
-Harry andiamo! -entrai in camera mia spingendo la porta con un calcio,poi mi 
voltai- Cambi ragazza ogni due mesi, non sei mai realmente innamorato ma per te 
è solo un limonare ,fare baldoria e locali a go go. Marie non merita tutto 
questo,quindi lasciala in pace- lo spinsi fuori dalla camera 
-Le persone cambiano- 
-Non quelle come te- chiusi la porta
_______________________________
Marie's Pov
Il mattino successivo fui svegliata dal suono di un messaggio.Aprì gli occhi,
ma non gli diedi importanza. Chi mai poteva essere alle 9 di mattina? Ma poi 
pensai ''E se fosse Harry?'' 
Mi alzai di fretta e saltai giù dal letto, gettai in aria gli strati di 
vestiti che ricopriva la sedia e finalmente trovai la mia borsa. Presi il 
cellulare:
"Ehi buongiorno raggio di sole, io oggi non lavoro, se per caso ti va di fare 
un giro chiamami. Niall xx"
-Woow- urlai, saltai nuovamente sul letto e cominciai a scuotere Victoria
-Victoria, svegliati- ripetevo - Svegliati su-
-Aah blbl- gemette
-Dai cazzo - la spinsi
-Ma cosa vuoi?Ero nella parte più bella del sogno- si strofinò gli occhi
-Guarda chi mi ha scritto- le misi il cellulare davanti agli occhi
-Ahh ma a quanto hai la luminosità-urlò
-Ma che ti frega, leggi-
-Non riesco,leggi tu- 
Le lessi l'intero messaggio, e non so se l'abbia capito perchè a me sembrava 
che stesse ancora dormendo, ma comunque annuì e disse ''Fantastico''
-Secondo te cosa dovrei fare?- chiesi mangiandomi le unghie
-Non so,dai ci dormo su e te lo faccio sapere- Tirò la coperta sulle spalle e 
chiuse gli occhi - Buona notte-
-Ma che buonanotte- urlai. Scesi dal letto e tirai via le coperte -Alzati-
-Non ti sopporto lo sai?- bisbigliò
-Si aw anche io ti amo- continuai - adesso mi dici cosa devo rispondere?-
-A chi?-
-Ma come chi?- le buttai un cuscino in faccia
-Ahia, ok ora sono sveglia- spalancò gli occhi sedendosi a mezzo busto
-Allora Niall mi ha invitata ad uscire,cosa gli scrivo?- ripetei ad alta voce
-Si digli si, uscite per pranzo perchè oggi pomeriggio voglio andare un po' in 
giro con te a fare shopping.Siamo al quinto giorno e non siamo mai uscite senza 
Harry o Zayn-
-Aww piccola-corsi ad abbracciarla- ok dopo pranzo usciamo solo io e te-
- Va bene-sorrise
Risposi a Niall 
''Va bene se ci vediamo per pranzo? xx''
''Certo, ti passo a prendere io fuori al tuo Hotel verso le 13:30 ?''
''Ok, alloggio al Blue Diamonds Hotel. A dopo :* ''
Dopo un po'  si alzò dal letto e mi aiutò a scegliere qualcosa da mettere. 
Alla fine indossai una camicetta bianca trasparente, sotto avevo un top nero, 
ed un pantaloncino di jeans a vita alta.Presi le converse nere alte e basta. 
Lasciai i capelli sciolti e mi lasciai truccare da Victoria.
-Tu che farai nel frattempo?- chiesi mentre mi passava il mascara
-Mah non so, starò qui e poi mangerò qualcosa-sussurrò-Al massimo esco a fare 
un giro con Zayn ma non vorrei disturbarlo- chiuse il tubetto
-Perfetta!- esclamò sorridendo
Verso le 13 e 30 accompagnai Marie nella Hall 
-Allora, fai attenzione- disse
-Si mamma- annuì
-No seriamente,non conosci bene sto Niall quindi ti prego fai attenzione. Se 
hai bisogno chiamami-misi le mani sulle sue spalle
-Vabene- fece lo stesso- sarò prudente- e anche tu-
-Okay- rise- ci vediamo dopo- mi diede un bacio sulla guancia e risalì in 
camera
Uscì fuori aspettando l'arrivo di Niall,mmh.
_______________________________________
Victoria's Pov
Ritornai in camera. Mi tolsi le scarpe e mi sdraiai sul letto. Accesi il 
televisore: non c'era nulla di interessante da  vedere ,erano i soliti 
programmi pallosi sulla politica, sui problemi di economia , ecc. Ad un tratto 
mi squillò il cellulare
-Pronto?-
-Ehi bella-
-Zayn?-
-Si- lo sentì ridere
-Non chiamarmi più bella- risi dopo di lui - mi fa ridere-
-Ok ok - rispose velocemente- come stai?-
-Bene ,anche se mi sto annoiando, tu?-
-Bene dai, tu e Marie che vi annoiate? Questa mi è nuova-
-No io che mi annoio,Marie è uscita-
-Sola?- chiese sbalordito
-No,con quel tipo...mmh Niall-
-Ah , è uscita con Niall?-
Improvvisamente cominciò una conversazione dall'altra parte dell'apparecchio 
fra Zayn ed Harry
-Chi è uscita con Niall? Marie?- chiese il riccio
-No,io- rispose Zayn- Secondo te chi?-
Certo che Harry faceva domande così ovvie. Scossi la testa.
-Chiedile dove sono andati-
-No che non glielo chiedo,Harry ma fatti i cazzi tuoi-
-No Zayn chiediglielo-
-Che palle- sbuffò - Vic sai per caso dove sono andati?-
-In verità..-
Non riuscì a terminare la frase che cadde la linea,certo che quei due insieme 
facevano crepare dal ridere.
_________________
Harry's Pov
-E quindi?Cosa ha detto?-
-Niente , è caduta la linea- posai l'iphone sul tavolo
-Maledizione- urlai
-Calma Rocky-
-Sai dove alloggiano?-
-Si- avevo paura di quello che avevo appena detto - perchè?-
-Andiamo da Victoria- risposi prendendo la giacca



 

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Capitolo 18
*** Chapter 18 ***


Chapter 18

Harry’s POV
Anche Victoria l’aveva lasciata andare con quel biondino. Ma ce l’avevano 
tutti con me? Non facevo altro che sbuffare durante il viaggio verso l’hotel.

-La smetti di sbuffare? Appanni il vetro- disse Zayn. Gli sembrava il momento 
di fare battute? A quanto pare si.

Premetti sull’acceleratore.

-Ma sei cretino?- mi urlò. –Vuoi fare un incidente nel bel mezzo di New York o 
vuoi arrivare all’hotel vivo?-

-Stai zitto- gli dissi.

Lui lo fece solo perché sapeva che non era il momento.

Arrivammo davanti all’hotel, ma ovviamente non c’era un posto per parcheggiare 
l’auto.

-Mettiti al posto di guida, io torno presto- gli dissi scendendo dall’auto.

Salii fino al loro piano e bussai alla porta.

Victoria aprì e per poco non le tirai un pugno in faccia dato che stavo ancora 
bussando.

-Che hai Harry?- mi chiese.

-Dimmi dove sono andati-

-Non lo so Harry-

-Dimmelo Victoria, ti prego-

-Harry, davvero non lo so-

-E allora scoprilo! Scrivile, fai qualcosa ma dimmi dove sono andati!- le 
urlai addosso.

-Non sono affari tuoi, vai dalla tua fidanzata e lascia stare Marie- disse lei 
e fece per chiudermi la porta in faccia ma la bloccai con un piede.

-Victoria…-

-E’ ora di pranzo, saranno andati a mangiare, non pensi?- disse lei annoiata.

-Hai presente quanti posti per mangiare ci siano a New York?- le chiesi io.

-Harry, ti spiego una cosa: tu non puoi svegliarti un giorno e ‘oh mi sono 
innamorato di Marie’, fare qualsiasi cosa per allontanarla dagli altri ragazzi 
ma tenerti stretta Nicole, significa essere stronzi al 300%-

Rimasi in silenzio per un po’.

-Ma io…- non sapevo cosa dire. Aveva ragione.

-Ma allora come posso rimediare?-

-Hai già distrutto tanto, perché non la lasci stare?-

Tolsi il piede dalla porta e indietreggiai lentamente.

-Ciao Harry- disse lei e chiuse la porta.

Tornai di sotto e trovai Zayn nella hall.

-Allora?- mi chiese.

Mi avvicinai e gli presi una spalla.

-Se la ami, vai lì  e prenditela perché potrebbe sfuggirti tutto dalle mani- e 
lo spinsi verso l’ascensore.

Lui non capiva niente, ma forse aveva colto il senso, lo sentii andare verso 
le porte dell’ascensore mentre io uscivo dall’albergo.



Victoria’s POV

Sentii bussare di nuovo alla porta.

-Harry ti ho detto che la devi lascia- dissi aprendo la porta. Ma lì non c’era 
Harry.

-Zayn- dissi.

-Ciao Victoria- disse lui sorridendo timidamente. Quanto era carino!

-Vuoi entrare? Ti avviso che c’è un disordine tremendo ma i preparativi per un 
appuntamento non sono mai facili-

Lui rise ed entrò.

-Dovrei dirti una cosa Victoria- iniziò.

-Okay- dissi io elettrizzata.

-Devo andare in bagno- disse lui infine.

-Oh, è di là- gli indicai la porta.

-Grazie, lascio qui il cellulare- lo appoggiò sulla scrivania. Io annuii e lo 
guardai andare in bagno nervoso.

“Ma quanto sono strani i ragazzi qui?” pensai.

Mentre era ancora in bagno gli arrivò un messaggio. Guardai lo schermo e vidi 
che era da una certa Stephanie.

“Lo guardo o non lo guardo?” pensavo.

In quel momento Zayn uscì dal bagno.

-Ti è arrivato un messaggio, da Stephanie- gli dissi roteando gli occhi

Lui prese il telefono e lesse il messaggio,fece un'espressione alquanto 
strana.  Si schiarì la voce. –Si, ehm io comunque dovevo dirti che-
Mi squillò il cellulare
-E’ Marie, se mi chiama significa che è importante- dissi a Zayn che si bloccò 
a metà frase-Ti prego aspetta 5 minuti- indicai con la mano e mi allontanai di 
qualche passo
-Marie??-risposi al telefono.

-Vic, è successo un casino, hanno investito Niall e adesso stiamo andando all’
ospedale in ambulanza- disse tutto d'un fiato
-Cosa?-urlai
-Si, Victoria vieni all’ospedale dell’altra volta, in fretta, non so cosa 
fare. Sto malissimo ,ti prego vieni quì-
-Arrivo, stai calma. Ma tu stai bene?-chiesi prendendo la giacca
-Si, ti spiego meglio da vicino. Non tardare-
Chiusi il telefono.
-E' successo qualcosa?-
-Niall è stato investito, e ora sono in ospedale- spiegai cercando la borsa
-Dai andiamo- disse Zayn aprendo la porta
Scendemmo nella Hall e lì c'era Harry seduto su un divano,solo.Nel vederci 
sobbalzò:
-Che succede?-
-Andiamo in ospedale, c'è stato un incidente - spiegai
-Marie?- chiese lui
-No,a quanto pare Niall-continuai- andiamo ora vi prego-
Annuirono. Salimmo in macchina ed in pochi minuti raggiungemmo l'ospedale in 
cui lavorara Zayn come animatore nei fine settimana. I ragazzi chiesero di un 
certo Niall Horan in segreteria e ci dissero che era sotto visita in quel 
momento ma che potevamo attendere con i parenti nella sala d'attesa. 
-Marie!-corsi ad abbracciarla-Stai bene?-
-Si,aiuto. Ho una paura tremenda- mi prese le mani- è stata una cosa orribile, 
davvero-
-Ma cosa è successo?-chiese Harry. Marie lo squadrò interamente, poi rispose 
ancora con le lacrime agli occhi - Eravamo nella 5th avenue, eravamo sul 
marciapiede e camminavamo l'uno accanto all'altro. Ad un tratto abbiamo sentito 
dei forti rumori di clacson,così ci siamo fermati.Voltadosi ,un motorino che 
era salito sul marciapiede, ha travolto Niall.E' stato tutto così veloce,io 
davvero non me ne sono neanche resa conto subito.Non ce la...-mi abbracciò e 
scoppiò in lacrime
-Ehi dai-la strinsi forte-Calma,lui è grave?- ero abbastanza preoccupato
-Perdeva sangue da una qualche parte sulla testa,ma era ancora cosciente- 
spiegò- i suoi genitori sono corsi immediatamente,insieme al fratello. Sono 
tutti dentro con lui,io non essendo una parente non sono potuta entrare-
_________________
Harry's Pov
Mi sentivo così inutile in quel momento,avrei voluto far qualcosa ma tutto era 
inutile. La ragazza che amo mi odia, mio cugino comincia a fare lo stesso. Sono 
un perfetto idiota. Mi sedetti su una di quelle sedie blu , tipiche degli 
ospedali.
Victoria cominciò a strofinarsi il braccio per il freddo, condizionatori di 
merda.Zayn le diede la sua giacca , ed entrambi si sedettero dall'altra parte 
della stanza.Marie venne accanto a me
-Ciao- prese la mia mano, alzai lo sguardo  - Non devi essere buona con me- 
risposi
-Infatti non devo esserlo, lo voglio-
Riusciva a farmi stare bene anche quando ero maledettamente nel torto,scossi 
la testa
-Sono stato un cretino,vero?-
-Riguardo cosa?-
-Ho sbagliato tutto, tutto! Da quando siete arrivate voi , sono diventato un 
perfetto idiota-
-Beh questo è impossibile-rispose lei - lo eri già da prima,magari sei 
peggiorato-
Risi, lei fece lo stesso. Era così bella
-Perchè le cose devono essere sempre così complicate?- l'amore mi rendeva un 
depresso di sticazzi, fin troppo per i miei gusti.
-Perchè le cose semplici sono per i deboli-
Non risposi,non sapevo cos'altro dire. Ero con due piedi in una scarpa,ma uno 
dei due sarebbe uscito presto.
____________________________
Victoria's Pov
-Dai che carini sono- infilai il braccio sotto quello di Zayn - sono troppo 
teneri-
-Non lo capisco più da quando è arrivata Marie- rispose lui
-E' l'amore ciccio, cambia le persone-
-Non pensavo fino a questo punto-ironizzò
-Daii-lo spinsi
In quel preciso momento, Marie gli diede un bacio sulla guancia, era la 
tenerezza quella ragazza. Nessuna  si sarebbe mai sognata di fare tutto ciò 
dopo quello che era successo.
-Muoio di diabete- sussurrai
-Esagerata- esclamò lui
-Sei poco romantico , pf-mi distaccai
In quel momento squillò il suo cellulare
-Oh è Stephanie- disse lui - aspetta- si alzò e si allontanò. Feci lo stesso, 
raggiunsi Harry e Marie.
-Ehi-sorrisi
-Ehi-risposero in coro
-Con chi parla Zayn?-chiese Harry
-Una certa Stephanie- dissi- gli ha scritto anche prima in camera-
-Stephanie?l'unica Stephanie che conosco è l'ex di Zayn..-
-Cosa?-sbottai
La conversazione fu interrotta dall'arrivo di una donna, era la madre di Niall 
con i risultati delle analisi.

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Capitolo 19
*** Chapter 19 ***


It's gonna take a lot to drag me away from you
I'll fight for you
There's nothing that a 100 men or more could ever do
I'll fight for you
Just like the rain down in Africa
I'll fight for you
It's gonna take some time but I know you're worth fighting for”

 
Chapter 19
Victoria’s POV
 
Marie lasciò la mano di Harry e scattò in piedi.
-Come sta?- chiese alla madre di Niall.
Lei sospirò. –E’ tutto okay, ha sbattuto la testa ma niente di grave, il peggio è stata la gamba rotta, gli metteranno il gesso più tardi-
-Quindi sta bene?- chiese di nuovo Marie.
-Si, cara, si rimetterà presto- rispose sorridendo.
Marie sospirò. La madre di Niall se ne andò quando la chiamò una delle infermiere.
Io ero ancora ferma, non mi ero mossa di un centimetro.
-Ex?- dissi.
Marie si girò verso di me.
-Vic è tutto okay?- mi chiese.
-Fidanzata- dissi.
-Penso sia rimasta sconvolta dalla notizia di Stephanie- disse Harry incrociando le mani dietro alla testa.
Mi sentii toccare le spalle da Marie.
-Vic, è la sua ex, significa che non c’è più niente tra di loro-
-Ex ragazza- dissi.
Marie mi lasciò e guardò Harry.
-L’abbiamo persa- disse.
-Almeno siamo già in ospedale per farla ricoverare- scherzò Harry.
-Non fa ridere- dissi.
-Oh sei tornata sulla Terra!- esclamò Marie.
-Si si- dissi io scocciata.
Quindi quella Stephanie era la sua ex. Si, come aveva detto Marie doveva essere tutto finito, ma allora perché lo chiamava?
Poco dopo tornò Zayn che si stava mettendo il cellulare in tasca.
-Hey amico, che voleva Steph?- chiese Harry.
Steph? Se anche Harry aveva tutta questa confidenza con lei significava che era stata importante.
-Ha detto che è tornata in città e vorrebbe vedermi per salutarmi e parlare-
“Seh parlare” pensai.
-E quando?- chiese ancora Harry.
-Fra mezz’ora ci vediamo al parco qui vicino- rispose Zayn. Salutò Harry con un pugno e abbracciò me e Marie. –Ci vediamo dopo ragazzi-
Quando si fu allontanato un po’ presi Marie per un braccio e la girai verso di me.
-AU! Okay che siamo in un ospedale ma non serve che tu mi storga il braccio- si lamentò.
-Marie! Tu ed io adesso andiamo al parco!- le dissi guardandola negli occhi.
-Vuoi spiare Zayn vero?-
-Non voglio spiarlo…voglio solo vedere com’è questa Stephanie-
-Vuoi spiarlo-
-Si okay, ora muoviti che andiamo- dissi tirando su la mia borsa.
La trascinai per qualche passo e poi mi girai verso Harry. –Tu non sai niente ricciolino- gli dissi puntandogli un dito contro.
Lui alzò le mani come se lo stessero arrestando. –Di cosa state parlando?- chiese lui per farmi intendere che aveva capito.
Lo guardai per un secondo e poi mi rigirai per andare verso l’uscita dell’ospedale.
 
Seguimmo Zayn fino al parco dove lui si sedette su una panchina ad aspettare Stephanie e noi ci nascondemmo dietro agli alti cespugli lì di fronte.
Passarono circa cinque minuti.
-E’ una ritardataria, già non mi piace- affermai.
-Come se tu fossi sempre puntuale- mi punzecchiò Marie.
-Oh eccola- dissi io parlando più sottovoce.
Una ragazza alta e con i capelli biondi si mise davanti al ragazzo.
-Ha i capelli più biondi dei tuoi- notò Marie.
-Tinta- sbottai io.
Lei trattenne un risolino, sapevo che rideva della mia gelosia.
I due si abbracciarono e iniziarono a ridere.
-Ma cosa hanno detto di tanto divertente?- chiese la mia amica.
-Non lo so, siamo troppo lontane- mi guardai in giro cercando un posto più vicino per ascoltare.
Eccolo lì. A pochi passi dalla loro panchina c’era un albero bello grosso. Lo indicai a Marie.
-Se ora ci muoviamo da qua ci vedranno- ammise.
Aprii la mia borsa e tirai fuori gli occhiali da sole e un foulard.
-Stai scherzando vero?- mi chiese e io per risposta mi infilai gli occhiali.
Lei roteò gli occhi ma aprì la sua borsa e tirò fuori anche lei un paio di occhiali da sole.
-Non bastano quelli- le dissi.
-Non ho altro- rispose.
Io mi alzai col mio foulard in testa e mi avvicinai ad un carretto pieno di magliette “i love New York” e vari souvenir. Misi dei soldi sul banco e presi un cappellino con la visiera, lo lanciai a Marie che se lo mise in testa.
Iniziammo ad avvicinarci all’albero dando la schiena a Zayn e Stephanie.
-Che caldo che fa questo cappello- si lamentò Marie appena raggiungemmo il nostro nuovo nascondiglio.
-Tienilo su e stai zitta, non riesco a capire ciò che dicono-
-Sono andata in Europa per trovare lavoro, ma devo ammettere, anche per cercare di dimenticarti- disse la bionda.
-Steph, io- iniziò Zayn.
-Lo so, tra noi è finita, però non è facile dimenticarti-
Mi girai verso Marie.
-Ma guarda che stronza questa- le sussurrai.
Lei mi indicò la coppia e io mi rigirai.
Si stavano baciando.
In quel momento non ci vedevo più, uscii da dietro l’albero e mi misi davanti a loro.
-Ma allora sei un coglione!- gli gridai.
Loro si staccarono.
-Victoria!- esclamò Zayn.
-Chi è questa?- disse Stephanie.
-Tu stai zitta bella- le urlai.
-Victoria, posso spiegarti- iniziò il ragazzo.
-Non c’è niente da spiegare, fai tanto il carino ma sei una stronzo come gli altri, potevi almeno dirmi di lei- gridai e iniziai a correre via. Lo sentii urlare il mio nome ma non mi fermai finchè non fui abbastanza sicura che lui non mi avesse seguita.
Marie non mi era subito dietro ma arrivò subito dopo.
-Vic, non piangere ti prego- mi disse abbracciandomi, ma ormai avevo già iniziato.
 
Harry’s POV
Avevo deciso che quel pomeriggio avrei chiuso con Nicole, la verità era che non la amavo.
Le diedi appuntamento davanti al bar dove ci trovavamo molto spesso e chiesi a Marie e Victoria di accompagnarmi, dopo la scena di Zayn e Stephanie Victoria si era rattristata molto e magari con una bella litigata si sarebbe tirata su di morale.
Nicole arrivò con tutta la calma del mondo, me lo aspettavo, non era mai stata in orario nella sua vita.
-Cosa volevi dirmi amore?- mi chiese aggrappandosi al mio collo.
Io la allontanai.
-Nicole, io voglio rompere con te-
-Cosa?-
-Si sono accorti tutti che tra noi non funziona, non possiamo andare avanti così- le dissi.
Vidi l’odio crescere dentro di lei e il suo sguardo si incattivì. Rimase in silenzio per qualche secondo aspettando che la rabbia raggiungesse il limite massimo.
-Sei un figlio di puttana!- mi urlò.
-Nicole- cercai di calmarla.
-E’ per quella troia di inglesina, lo sapevo, stronzo!- continuò lei colpendomi con la borsetta.
Non faceva di certo bene e io cercai di proteggermi il viso con le mani.
-Vaffanculo Harry, sei un coglione! Vai a farti fottere da quella puttana!-
-A chi hai detto puttana?!- si intromise Marie che fino a quel momento era rimasta in disparte.
Nicole urlò.
-Lascialo stare, bambola rifatta!- urlò Marie.
Nicole si lanciò su di lei e iniziò a tirarle i capelli. Marie rispose facendo altrettanto, ma nel suo caso strappò soltanto le extensions.
Io e Victoria ci avvicinammo a loro e tentammo di dividerle ma sembravano due gatti che facevano la lotta.
-Puttana!-
-Tette rifatte!-
-Non sei nessuno!-
-Ricostruirei Troia solo per darti la nazionalità!-
-Ragazze!- urlai io.
Finalmente io e Vic riuscimmo a separarle.
Nicole si sistemò il vestito ma aveva ancora i capelli tutti arruffati più lunghi a destra che a sinistra per via delle extensions strappate.
-Non finisce qui- disse e se ne andò.
-Stai bene?- chiesi a Marie prendendola per le spalle.
-Si si- rispose sistemandosi i capelli.
-Marie, il tuo ultimo insulto mi ha fatto morire, ti prego- disse Victoria ridendo come una pazza.
Io e Marie ci guardammo.
-Almeno l’abbiamo fatta ridere- mi disse. E iniziammo a ridere anche noi.

SPAZIO AUTRICIII 
AAAAAAW RAGAZZEE! eccoci con il 19esimo capitolo,beh beh siamo lontani dalla fine per qualcuno sarà negativo e per qualcun altro positivo eheh, comunque fateci sapere cosa ne pensate e cosa vorreste che accadesse :3 
ashlena

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Capitolo 20
*** Chapter 20 ***


"You drive me crazy 
I just can't sleep 
I'm so excited, I'm in too deep 
Oh...crazy, but it feels alright 
Baby, thinkin' of you keeps me up all night"



Chapter 20
*Marie's Pos
Uscimmo dal bar e guardai Harry, lo ammetto ero stra contenta di quello che 
aveva fatto. Una parte di me sperava in un possibile suo cambiamento,anche 
perchè dopo aver sofferto così tante volte, non mi andava più .
-Mi sento sollevato- ammise il ragazzo 
-Si vede- sorrisi, guardai Victoria asciugarsi le lacrime dal ridere.
Sentì una goccia scendermi sulla guancia, alzai lo sguardò: cominciò a 
piovere.
-Dai andiamo- Harry ci fece largo fra la folla , e correndo arrivammo al loro 
appartamento.Tutti zuppi d'acqua.
-Cazzo di freddo- esclamò la biondina salendo le scale
-Si dai,almeno non c'è pericolo di incendio- rispose Harry
-Si ma ho letto che a New York ci sono molte frane- dissi scuotendomi i 
capelli bagnati
-Perfetto- esclamò lei,mentre il riccio apriva la porta- Non c'è pericolo di 
morire carbonizzati ,ma c'è pericolo di morire schiacciati. Direi perfetto-
Io ed Harry scoppiammo a ridere. Entrammo in casa, e lui ci invitò a toglierci 
le scarpe per non lasciare segni sul pavimento. Ci prestò delle ciabatte. 
-Zayn, ci sei?- urlò lui lanciadoci degli asciugamani.
Io e Victoria cercavamo in qualche modo di non prendere un raffreddore,quando 
entrò Zayn dalla porta di ingresso.
-Ah eccoti- continuò il riccio
-Ehi- rispose lui abbassando la testa.
Prima che potesse aggiungere altro, Victoria mi prese per la mano e mi tirò 
verso l'uscita raccogliendo le sue scarpe ancora bagnate.
-Harry grazie di tutto, davvero- esclamò sorridendo,poi aprì la porta ma Zayn 
la bloccò con il piede
-Permesso- urlò lei
-Victoria, possiamo parlare?-chiese ancora a testa bassa
-Certo,non si nega a nessuno il diritto di parola- rispose con le braccia 
conserte
-Io e Stephanie..., cioè..io- balbettò
-Io , io cosa? Aspetta ti aiuto , forse vorrai dire 'Io sono stato un'idiota a 
farti credere che ci fosse qualcosa fra noi' , oppure 'Io sono un grandissimo 
figlio di puttana e mi sono comportato da verme' , o anche 'io non voglio più 
vederti'. Hai ampia scelta,ma nel mio caso la terza è perfetta- 
-Ma magari possiamo uscire e parlarne, andare a cena fuori tipo- continuò lui
-Non voglio nè mangiare,nè bere,nè guardare un film,nè grattarmi la pancia con 
te. Chiaro?-lo spostò ed uscì velocemente
Lui non disse altro,rimase nella stessa posizione di prima. 
-Io vado..- interruppi quel silenzio- ci sentiamo- diedi un bacio sulla 
guancia ad Harry ed uscì via chiudendo la porta alle mie spalle.
_______________________________________
Harry's Pov
-Sembra che si siano invertiti i ruoli- affermai entrando in bagno
-Non è divertente- scosse la testa
-Ma dov'è quel Zayn di due giorni fa che era stra innamorato ed era il cupido 
della situazione?-
-Harry...-
-Sei un'incoerente. Parli tanto di me, e poi sei il primo a comportarti da 
schifo- mi tolsi la giacca e la camicia
-Smettila,non è facile per me- disse appoggiandosi alla porta
-Cosa è successo?- lo guardai
-Stephanie mi ha baciato-
-Fin quì c'ero arrivato anche io- 
-Non lo so , io ero così convinto di averla diimenticata con l'arrivo di 
Victoria, ci stavo riuscendo ed invece- lo fermai prima di incazzarmi di brutto
-Fammi capire, tu hai usato quella povera ragazza per dimenticarne un'altra?
Allora si che sei una merda- mi tolsi i pantaloni
-No,all'inizio si anche ci pensavo, ma poi io ho cambiato idea- tentò di 
spiegare
-Prima di fare qualcosa, o di dire qualcosa pensaci un bel po'. C'è una 
ragazza innamorata di te lì fuori, e di sicuro non le ha fatto piacere vederti 
scambiare mezzo metro di lingua con quella-
Gli si fecero gli occhi lucidi, poi ironizzai- Sono in boxer, vuoi entrare in 
doccia con me?- risi
-No, io vado a letto. Se tu hai fame, cercati qualcosa in frigo- uscì e chiuse 
la porta alle sue spalle. 
Quel ragazzo sapeva essere molto più complicato di me, per certi versi si 
notava che era mio cugino.
_____________________________________________________
Victoria's Pov
Marie mi ricorse per tutta la strada,poi mi raggiunse - Cosa cazzo corri- urlò 
col fiatone
-Niente-rispose freddamente, mi fermai.
-Ehi se hai qualche problema con Zayn,non prendertela con me- chiarì 
prendendomi per il braccio.
-Non me la sto prendendo con nessuno- cominciò di nuovo  camminare
-Da quando un ragazzo puo' avere così tanto potere su di te?- disse ferma 
dietro di me, mi volta e la guardai come per dire 'Cosa dici?'
-Da quando lasci che le persone si prendano il lusso di trattarti male, eh? Ti 
ho sempre stimato per il tuo carattere,ma ...- si fermò - non sei più la 
stessa-
-Questa volta ci tenevo, mi piaceva stare con lui e per una volta mi sono 
sentita amata- una lacrima mi rigò la guancia. Marie si avvicinò e mi abbracciò 
- Non hai bisogno di lui per sentirti amata, avrai sempre chi ti vuole davvero 
bene-
Dopo un po' tornammo in albergo per cena. In camera io chiamai casa e Marie 
chiamò Niall per avere notizie, lui disse che stava molto meglio , tuttavia 
ogni tanto aveva leggeri mal di testa ma niente di serio. Ci facemmo una doccia,
eravamo entrambe sporche a causa della pioggia.
-Ti rendi conto che è già passata una settimana?- disse Marie infilandosi la 
maglia del pigiama
-Si, è strano. Le cose belle passano così in fretta che nemmeno te ne accorgi- 
mi sedetti sulla punta del letto
-Dai, non ci deprimiamo- mi prese per le spalle- domani sarà una bellissima 
giornata, e ce ne andremo in spiaggia. Come promesso- mi voltai e la sorrisi, 
sapeva come rendermi felice.


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Capitolo 21
*** Chapter 21 ***


“All eyes on me in the center of the ring just like a circus
When I crack that whip, everybody gon' trip just like a circus
Don't stand there watching me, follow me, show me what you can do
Everybody let go, we can make a dancefloor just like a circus”

 
Chapter 21
Marie’s POV
 
La mattina dopo mi svegliai col buonumore, sapevo che avrei passato una giornata sulla spiaggia e questo mi rallegrava.
Per una volta mi alzai prima della mia migliore amica e andai in bagno a lavarmi la faccia. Quando tornai la trovai sveglia a guardare fuori dalla finestra. Mi avvicinai.
-Buongiorno Vic- le dissi piano all’orecchio e la abbracciai.
-Ah buongiorno- mi rispose lei distratta. Quando mi staccai notai che una lacrima le rigava il viso.
-Hey Vic, che hai?- le chiesi preoccupata.
-No niente- disse lei asciugandosi il viso.
-Tu non dici “no niente” a me, cos’hai?- insistetti.
-Stavo solo pensando a cosa potrebbe aver fatto quel bastardo con quella bambolina questa notte- disse lei piangendo di nuovo.
-No Victoria, tu oggi non ci devi pensare, noi andremo in spiaggia e ci divertiremo, magari conoscerai qualche ragazzo carino con cui ballerai tutta la notte-
-Se lo dici tu-
-Si, io dico che non devi pensarci, è così è, chiusa la discussione, ora fila a cambiarti- dissi indicando il bagno.
Lei sorrise. –Signorsì capitano!- e corse in bagno.
Dopo aver fatto colazione in albergo tornammo in camera per prendere le ultime cose.
-Hey, ma in che spiaggia preferisci andare?- mi chiese.
-Andremo a Coney Island-
-Ma non sono più belle le spiagge a Long Island?-
-Ma a Coney Island c’è il luna park e ho così tanta voglia di andarci- dissi.
-Sembri una bambina- rise –Per questo ci sto-
Scendemmo nella hall e in quel momento un ragazzo riccio con in mano un sacchetto entrò nell’hotel.
-Buongiorno bellezze!- ci disse.
-Harry! Che ci fai qui?- chiesi sorridente.
-Ho portato la colazione- disse indicando il sacchetto che teneva in mano.
-Ma noi abbiamo già mangiato- rise Victoria.
-Oh- si rattristò lui.
-E poi perché? Non è assolutamente da te- infierii.
-Ho detto che posso essere più gentile e lo sarò-
-Non dicevo sul serio-
-Io l’ho presa come una scommessa e non voglio perderla-
-Perché? Cosa c’è in palio?- lo sfidai.
Lui ci pensò su.
-Se vinco io, vieni a dormire a casa mia una sera-
-E se vinco io?-
-Non è possibile ma se vinci tu…-
-Ti tagli i capelli corti corti- esclamò Victoria.
-Hey no, mi piacciono i suoi capelli- dissi.
-Se vinco io mi regali la tua felpa preferita-
-Non ho una felpa preferita-
-Oh si che ce l’hai, la metti anche se fa caldo, ti ho visto, la voglio-
-Va bene, ci sto- ci stringemmo la mano.
-Bene, ora Marie possiamo andare a prendere il treno?-
-Dove volete andare?- chiese Harry.
-A Coney Island- rispose Victoria.
-Vorreste andare in spiaggia o al luna park?-
-Entrambi ed è già deciso, non cambieremo idea- affermai.
-Va bene, ma voglio venire con voi- disse Harry.
-Non ce n’è bisogno- disse Victoria.
-E lascialo venire, tanto sarà gentile, l’ha promesso- strizzai l’occhio.
 
Victoria’s POV
Erano circa le 12 e il sole iniziava a scottare.
-Ragazzi, andiamo a prendere qualcosa da bere?- chiese Marie.
-Si, sto morendo di caldo- ammisi.
Cercammo il bar più vicino e ordinammo una granita, una coca cola ghiacciata e un’aranciata.
Ci sedemmo sulle sedie di fronte, sotti i grandi ombrelloni.
-E’ davvero rilassante qui- ammisi.
Marie si spostò gli occhiali da sole sulla testa e bevve un sorso della sua granita.
-Le granite qui sono le più buone che abbia mai mangiato, o bevuto, dipende dai punti di vista- disse.
-Non è la bevanda nazionale in Inghilterra- scherzai.
Lei mi fece la linguaccia, era diventata tutta rossa a causa della granita alla fragola.
Mi guardai un po’ intorno, la spiaggia era piuttosto affollata. Mi alzai per andare a buttare via la mia lattina e l’unico cestino era accanto al bancone del bar.
Mi avvicinai e vidi che accanto a me c’era una ragazza biondissima. L’avevo già vista, ma era difficile riconoscerla con gli occhiali da sole e il cappello. Quasi come se mi avesse letto nel pensiero, si levò gli occhiali e riconobbi subito quegli occhi azzurri. Era Stephanie. Lei non mi aveva ancora vista perciò avrei avuto un po’ di vantaggio. Corsi verso Marie e Harry.
-Dammi la tua granita!- dissi a lei.
-No, la devo finire- si lamentò.
-Dammela Marie, mi serve- ripetei tendendole la mano. Lei sbuffò ma infine me la passò.
Ritornai al banco sorseggiando la granita facendo finta di niente.
Dopo qualche secondo lasciai “accidentalmente” cadere il bicchiere di plastica alla mia sinistra e tutto il succo rimasto finì addosso a Stephanie.
-Oh scusa- dissi per niente dispiaciuta.
Lei urlò e io mi allontanai con un sorrisino.
-Ma sei deficiente?- mi urlò Marie.
-Se lo meritava quella puttana-
-Ma era Stephanie?- chiese Harry.
Annuii.
-Hai fatto bene- disse battendomi il cinque.
 
La sera ci presentammo davanti al luna park. Erano più o meno le 19. Iniziammo subito a giocare anche ai giochi per bambini che di solito erano i più divertenti.
-Vieni, perdiamo la fila- cercai di trascinare Marie con me.
-Non ci penso neanche- si lamentò puntando i piedi a terra.
-Dai, non succede niente te lo assicuro- disse Harry prendendole l’altro braccio.
-No, io non vengo sulle montagne russe, vomito-
-Non vomiterai, vieni- dissi tirandola con tutte le mie forze.
-Potete anche evitare di allungarmi le braccia, sono già abbastanza lunghe di loro-
-La smettiamo solo se tu vieni-
-Okay okay, ma se vi vomito addosso è colpa vostra- disse passandoci avanti.
Finito il giro trascinai gli altri due al banco delle foto. Lì dietro, su uno schermo grande quando un televisore passavano tutte le foto scattare durante il giro.
Harry ne indicò una.
-Penso che non la prenderemo- disse.
La guardai e notai che nessuno di noi tre aveva un’espressione decente: io avevo la bocca spalancata che ancora un po’ mi si vedeva lo stomaco, Marie si copriva gli occhi con le mani e aveva i capelli tutti sparati in aria e Harry, be’ lui aveva una faccia strana e basta.
-Io invece la prendo- dissi. Pagai l’uomo dietro al banco e ritirai la foto.
Harry alzò gli occhi al cielo.
-Non provare a mostrarla in giro- mi ammonì Marie.
-Non lo farò- le risposi facendole la linguaccia.
-Che ne dite se ora beviamo un po’?- propose Harry.
-Si!- esclamai.
-No no no no no e no, Victoria non beve, vorrei evitare le scene dell’altra sera- disse Marie.
-Io ho voglia di bere, quindi quando avete finito con i vostri giochetti qui in giro mi trovate al bar- disse lui salutandoci.
-Sei una guastafeste- dissi a Marie.
-Sono io quella che ti ha guardata vomitare, risparmiamelo almeno questa volta-
-Gne gne- risposi.
 
Marie’s POV
Passarono ore.
-Inizio ad essere stanca, troviamo Harry e andiamocene- dissi.
-Si, tanto non mi lasci bere, e i giochi belli sono finiti-
Ci mettemmo a cercare il bar ma quel luna park era enorme ed era difficile orientarsi.
-Ma dove sarà?- urlai.
-BUH!- mi urlò nell’orecchio un clown.
-Ma vaffanculo!- gli urlai.
Lui alzò le mani e si allontanò.
-Marie, non essere così aggressiva- mi disse Victoria.
-Non troviamo Harry e sono nervosa, ho tutto il diritto di essere aggressiva- ribattei.
-No perché Harry è proprio qui- disse lei girandomi verso di lui.
Il riccio ci venne incontro barcollando. Ma quanto aveva bevuto?
-Hola muchachachachasssss- ci disse alitandoci addosso.
-Puzzi da morire Harry- gli dissi allontanandolo.
-Ho solo bevuto un pochino- disse alzando la bottiglia al cielo.
-Torniamo a casa Harry-
-No, ho bisogno ancora di un bicchiere-
-Harry, fai come dice Marie- gli disse Victoria prendendolo per un braccio. Lui si divincolò e mi prese per le spalle.
-Sei bellissima- mi disse.
-E tu sei ubriaco- dissi girando il viso di lato per non sentire il suo alito che puzzava di alcol.
-Ma tu sei sempre bellissima- disse e mi baciò.



GRAZIE A TUTTE QUELLE CHE SEGUONO LA STORIA, COMMENTATE DAII :3
 

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Capitolo 22
*** Chapter 22 ***



In my head, I see you all over me.
In my head, you fulfill my fantasy.
You'll be screaming no.
In my head, it's going down.

Chapter 22 :p
Victoria's pov
-Comincia a farmi male la pancia- affermai camminando.Mi accorsi che stavo 
parlando da sola per l'ennesima volta,così mi voltai- Ragazzi..- li trovai a 
sbaciucchiarsi.Harry le teneva la faccia con entrambe le mani,mentre lei 
pendeva dalle sue labbra letteralmente.
-Eh allora..-alzai il tono della voce e cominciai a battere le mani
-Ooh- rispose Marie staccandosi da lui, poi tornò a guardare Harry che , 
ancora stordito a causa dell'alcol, rideva.Ad un tratto si coprì la bocca con 
entrambe le mani e corse via.
-Ma dove va?- chiesi
-Corri- mi ordinò lei tirandomi per il braccio.
Harry cominciò a correre fortissimo ,fino ad arrivare in spiaggia. Poi si 
fermò e cominciò a vomitare,di tutto. Magari aveva cacciato anche l'anima.Era 
piegato con le mani sul bacino.Marie gli si avvicinò
-Stai bene?- 
-Sii-cominciò a ridere di nuovo
-Non sta bene- aggiunsi appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo.
-Come facciamo ora?-chiese Marie con una mano sulla fronte- Non puo' tornare a 
casa così, sta delirando-
-Guarda che io sto benissimo- la interruppe alzandosi,ma perse l'equilibrio e 
cadde di culo
Cercammo di dargli una mano a rialzarsi,ma fu quasi del tutto inutile.Ad un 
tratto cominciò a suonargli il cellulare:
-Whohoo chissà chi sarà- urlò il ragazzo
-Dammi quà- gli tirai l'iphone di mano-E' meglio se rispondo io-
Mi allontanai di qualche passo per poter ascoltare meglio,ma comunque 
riuscivo  a sentire i lamenti di Harry
-Mi ha rubato il cellulare- si lamentò con Marie
-Dai adesso torna- 
Accettai la chiamata - Pronto?-
-Chi sei?- sentì dall'altra parte
-Adesso funziona così? Tu chiami e chiedi chi sono?Fantastico- risposi 
stizzata
-Victoria?-
-Ah ha ?-
-Sono Zayn- rispose pensando che fosse ovvio
Mi bloccai, per un attimo non riuscì a parlare. Ma poi ricordai le parole di 
Marie.
-Eh allora,cosa vuoi?-
-Passami Harry-
-Non posso-
-Devo parlare con lui-
-E' impegnato-
-A far che?-
-A lottare per la ragazza che ama davvero,ciò che qualcun altro non sa fare- 
attaccai prima che potesse rispondere. Ritornai dai ragazzi e pensai che per 
quella notte sarebbe stato meglio portare Harry con noi in albergo.
-Dove mi portate di bello?- chiese appoggiato alle nostre spalle
-Torniamo in albergo- risposi
-Ma io voglio ballare tutta la notte- urlò nuovamente
-Sisi, potrai ballare in treno ok?- sbottai e Marie rise.
-Come una cubista vicino al palo?-domandò elettrizzato
-Si come una cubista- rispose Marie, la guardai -Ma cosa cazzo dici?-
-Dai fallo contento- era stremata
Prendemmo il treno per tornare in città e poi un taxi per raggiungere l'hotel.
Ci venne a costare un bel po' ma alla fine fu davvero una bella giornata.In 
albergo non c'era ancora la guardia notturna,quindi potevamo tranquillamente 
salire in camera  senza avere problemi per la presenza di Harry.
-Fa' silezio - gli ordinai su per le scale
-Vabbene mamma- mi fece la linguaccia
Scossi la testa e cominciai a cercare le chiavi nella borsa. Una volta trovate 
aprì la porta.
-Eccoci -
-Che stanchezza ahh-esclamò Marie accompagnando Harry a sedere- tu siediti 
quì-
Harry la tirò a sè , e lei sorrise - Dovresti vederti quando sorridi- cominciò 
lui -il tuo viso si illumina e gli occhi ti si riempiono di gioia. Se ti 
vedessi capiresti perchè ti amo-
Marie aveva le lacrime agli occhi,non riusciva a rispondere.Era davvero una 
scena perfetta,se non fosse stato per un rutto di Mr Styles.
-Oh ma dai che schifo- urlai entrando in bagno
-Ops- si coprì la bocca
-Dai,sei completamente fuori- Marie si alzò ma lui le prese la mano 
-So quello che dico, sappilo- 
Nel frattempo io entrai in doccia, ed in quell'istante sentì Marie aprire la 
porta
-Cosa c'è? avete finito di sbaciucchiarvi?- le chiesi ridendo
-Magari fosse vero quello che dice- rispose afflitta,appoggiandosi al 
lavandino
-Ma cosa ne sai? Dicono che i ragazzi quando sono ubriachi dicono la verità-
-Ho una cosa alla pancia, e sta cominciando a diventare fastidiosa- si piegò 
in due
-Sei innamorata ciccina,è più che normale-
-Penso che diventerò matta-concluse uscendo dal bagno
Finita la doccia, uscì per recuperare il pigiama e trovai i due ''innamorati'' 
dormire.
Harry nel mio letto e Marie nel suo.
-Seh vabbè- pensai. Dopo aver infilato il pigiama mi feci spazio nel letto di 
Marie, e trovai un posticino.
__________________________
Marie's Pov
Il giorno successivo fui svegliata da un tonfo.
-Cosa è successo?-alzai la testa dal cuscino e notai che il letto di Victoria 
era vuoto -Vic?-
-Eh?- sentì pronunciare alle mie spalle
-Ma che ci fai tu quì dietro?- mi voltai
-Non sapevo dove dormire- si strofinò gli occhi ,poi aggiunse-Ma Harry?- 
scattò in piedi e lo trovò a dormire a terra. Iniziò a ridere tenendosi la 
pancia.
-Sveglia Harold- urlai lanciando un cuscino
-Ma cosa cazzo.. Victoria?- il ragazzo stava cominciando a riprendere 
conoscenza dai. Un grosso passo avanti
-Buongiorno- esclamò lei porgendogli la mano
-Ma cosa è successo?- domandò sedendosi sul letto - Ho dormito vestito? Nella 
vostra camera?-
-Non ricordi niente di ieri sera?- mi avvicinai a lui
-L'ultima cosa che ricordo è il fatto che tu non volevi che Victoria bevesse-
Guardai immediatamente Victoria,che probabilmente mi aveva capita. Non 
ricordava nulla, niente,nada, zero nè del bacio, nè di tutto ciò che era uscito 
dalla sua bocca a partire dal vomito alle frasi sdolcinate.




DAAAAAAAAAI Commentate :3 Baci

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Capitolo 23
*** Chapter 23 ***


“Love me or love me not
I'm starin' at the clock
I picked them flower petals off
And then I watched them drop”

 
Chapter 23
Harry’s POV
 
-Ma perché? Cos’è successo?- chiesi prendendomi la testa tra le mani, faceva un male cane.
Victoria e Marie si guardarono.
-Niente. Niente di niente, hai solo vomitato sulla spiaggia e non eri nelle condizioni di andare a casa- disse Marie.
-Ah- mi stropicciai gli occhi.
-Vuoi un caffè?- mi chiese Victoria.
-No grazie, magari un’aspirina-
Lei annuì e sparì in bagno.
Marie si sedette accanto a me sul pavimento.
-Ho vomitato davanti a tutti?- chiesi.
-Nah, solo davanti a me e Vic, ho dovuto tenerti i capelli come a lei- rise lei.
-Mmh forse dovrei tagliarli- dissi passandomi una mano tra i capelli.
-No- disse Marie –Mi piacciono così-
Victoria tornò con la pastiglia e un bicchiere d’acqua.
Inghiottii la pillola e le restituii il bicchiere.
Suonò il telefono della stanza. Marie non aveva intenzione di alzarsi, così Victoria andò a rispondere.
-Pronto?-
Qualcuno parlò dall’altra parte.
-C’è un ragazzo che vorrebbe salire?-
Guardai Marie e lei alzò le spalle come per dire che non sapeva niente.
-Un moro pieno di tatuaggi con un mazzo di rose?-
Avevo capito, poteva essere solo lui.
-Be’ gli dica che quelle rose se le può mettere su per-
-Victoria!- urlò Marie.
-Non lo faccia salire, grazie e buona giornata- concluse Victoria e attaccò il telefono.
-Era Zayn alla reception, vero?- chiesi.
-Dalla descrizione sembrava proprio di si- rispose incrociando le braccia al petto.
-Le prendo io le rose se non le vuoi- disse Marie alzandosi.
-Ti piacciono le rose?- chiesi.
-Ne vado matta- rispose porgendomi le mani per aiutarmi ad alzarmi.
Sorrisi.
-Perché sorridi?- mi chiese curiosa e sorridente.
-Perché sorridi anche tu?- chiesi a mia volta guardandola negli occhi.
Sentii Victoria tossire.
-Scusate ma qui c’è una ragazza in crisi amorosa, potreste evitare?-
Ridemmo.
-Non c’è niente da ridere, Zayn continua a cercare di parlarmi e io continuo a rifiutarlo ma se continua così io non riuscirò a resistere per molto- disse lasciandosi cadere sul letto.
Marie la raggiunse.
-Io non sono molto ferrato su queste cose da ragazze ma posso dirvi che lui non aveva intenzione di baciare Stephanie-
-Cosa hai detto?!- esclamò Victoria alzandosi a sedere di scatto.
-E’ una storia complicata ma diciamo che lui adesso è l’indeciso più indeciso del mondo-
-E tu sei il meno esplicito degli espliciti sulla Terra-
-Non sa chi scegliere tra te e Stephanie-
-Seh, va a raccontarla a qualcun altro-
-Victoria, prova solo ad ascoltarlo, poi se non lo vuoi vedere ti do il permesso di picchiarlo e se hai bisogno di aiuto io sono pronto ad intervenire-
-Certo che vuoi molto bene a tuo cugino- disse Marie.
-Abbiamo un rapporto complicato- ammisi.
-Dite che dovrei scendere?-
-Ha delle rose!- la esortò Marie.
-Mi avete convinta- disse Victoria alzandosi e si diresse verso la porta.
Si fermò sulla porta. –Ci vediamo fra poco, con o senza rose- disse e uscì.
-Victoria! Ma sei in pigiama- le urlò Marie sulla porta, ma evidentemente non sentì perché non tornò indietro.
Marie fece per uscire.
-Anche tu però- le dissi.
Lei prese un vestito a fiori dall’armadio e andò in bagno per pochi secondi, poi uscì già vestita.
-Sei la ragazza più veloce a vestirsi che abbia mai conosciuto-
-Perché? Quante ragazze hai visto vestirsi?- mi chiese.
-Andiamo a vedere che fanno quei due- dissi spingendola fuori dalla porta.
Scendemmo nella hall e ci sedemmo su un divanetto nascondendoci dietro ad alcuni giornali.
Victoria si guardò in giro cercando Zayn, poi lo notò seduto su una poltrona con l’aria triste e le rose in mano. Gli si avvicinò.
-Zayn-
Lui alzò la testa.
-Victoria- si alzò.
-Senti, cos’è che vuoi dirmi?- gli chiese la bionda.
-Non sono stato io a baciare Stephanie, è stata lei, io non provo niente per lei-
-Non è vero-
-Okay, qualcosa provo per Stephanie, ma non è niente in confronto a quello che provo per te-
Victoria sorrise. –Sono per me quelle rose?-
-Certo- Zayn gliele porse e lei le prese sorridendo.
Dopo qualche secondo Victoria sbottò: -Sei un bastardo!- lo stava picchiando con il mazzo di rose.
-Ma mi prendi per il culo? Pensi che io e lei siamo delle bambole e che puoi usare un giorno una e un giorno l’altra? Che hai in quella testa?- continuava a urlargli contro e a colpirlo con le rose.
Marie scattò in piedi.
-Ma non colpirlo con le roseee!- le disse avvicinandosi.
Le prese i fiori di mano e le diede il giornale. –Usa questo-
Victoria riprese a picchiare Zayn che si lamentava e provava a spiegarsi.
Marie tornò verso di me con le rose in mano.
-Ma guarda come le ha rovinate- disse dispiaciuta.
Io risi, era una scena piuttosto divertente. Una ragazza in pigiama che picchiava con un giornale un ragazzo in mezzo alla hall di un hotel. Molta gente si stava radunando intorno a loro, iniziavano anche a tirare fuori i cellulari. Mio cugino era stato uno stronzo, però non potevo permettere a quelle persone di filmare la sua umiliazione.
Mi alzai. –Gente, non c’è niente da vedere, mettete via quei cellulari e andatevene, grazie e buona giornata!- urlai.
-Grazie Harry, sei un grande- mi disse Zayn.
Io tirai fuori il cellulare. –Marie, vieni qui che facciamo una selfie con Zayn che viene picchiato come sfondo-
Lei arrivò e click foto scattata. Iniziammo a ridere.
-Ritiro quello che ho detto!- urlò Zayn.


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Capitolo 24
*** Chapter 24 ***



"I've become so numb I can't feel you there 
I've become so tired so much more aware 
I'm becoming this all I want to do 
Is be more like me and be less like you "

Chapter 24
Victoria's Pov
-Ritiro quello che ho detto!- urlò Zayn
Mi fermai e buttai il giornale sul pavimento. Marie venne accanto a me.
-Mi spieghi cosa hai contro di me?- chiese lui aggiustandosi il ciuffo,un bel 
ciuffo devo dire. Peccato per la testa a cui erano attaccato
-Ah e hai anche il coraggio di chiederlo?- mi innervosì - Mi fai credere che 
c'è qualcosa fra noi..-mi bloccò
-Perchè c'era qualcosa- si avvicinò
-E poi solo perchè ritorna quella sgualdrina, ti dimentichi di tutto, me 
compresa- lo spinsi. 
-Sai che ti dico?- cominciò - Che sono stufo, amo Stephanie e lei ama me. E 
staremo insieme- aveva una faccia tosta quel ragazzo.
-Fantastico- esclamai incrociando le braccia
-Bene! E adesso vado da lei-  fece per andarsene ma lo chiamai
-Cosa vuoi?-inarcò il sopracciglio
Tirai le rose dalle mani di Marie e gliele lanciai - Tieni,queste puoi 
riutilizzarle con lei. Tanto sono brutte quanto la sua faccia- gli mandai un 
bacio con la mano e mi diressi all'ascensore.
_________________________
Harry's Pov
Zayn uscì fuori dall'hotel e , non sembrava affatto sconsolato.
-Marie, và da Victoria. Io vado con Zayn,ti chiamo dopo- le sussurrai
-Vabene- le diedi un bacio sulla guancia e corsi fuori per raggiungerlo
-Mi spieghi cos'hai in quella testa?- chiesi una volta salito in auto
-Non è il momento Harry- 
-Zayn,ma ti rendi conto del casino che stai combinando?- mi fermai- Ti prego,
non è da te-
-Sono stanco di correrle dietro,tanto ormai ...-
-Ormai che?-
-E' finita! L'unica che amo è Stephanie-
-Anche io pensavo di amare una ragazza fino ad una settimana fa- 
-Non è la stessa cosa, io e Stephanie ci amavamo davvero-
-E quindi ora con Victoria ?-
Non mi rispose,sapevo che lui amava Victoria ma non voleva ammetterlo.Quella 
Stephanie aveva complicato solo le cose con il suo ritorno.Arrivammo a casa. 
Lui non disse altro.
-Zayn!-urlai sbattendo la porta alle mie spalle
-Ti rendi conto che è comunque tutto inutile?- chiese allargando le braccia
-Che vuoi dire?-
-Tra meno di quattro giorni,le ragazze torneranno in Inghilterra. Tu non 
rivedrai più Marie ed io non rivedrò più Victoria. E vissero per sempre felici 
e contenti-
Non ci avevo pensato,fino a quel momento.
-E con questo? Tu vuoi costringere te stesso ad amare una ragazza solo perchè 
la distanza non ti permette di stare con la ragazza che realmente ami?-
-Detto da te non serve ad un cazzo-
-Senti eh,vaffanculo allora- entrai in camera mia, mi feci una doccia (scherzo,
ne feci due. Una non bastava per togliere quella puzza di vodka che persino le 
mie ascelle emanavano) e mi vestii.

_______________________________________
*Marie's Pov*
Victoria era incontrollabile,era furiosa.Mai vista così nervosa. 
-Dov'è la maglia bianca?- urlava gettando via i vestiti dall'armadio. Ad un 
tratto fui sommersa dai vestiti e caddi sul letto.
-Marie?- 
-Ehh-gemetti
-Marie non sono in vena di giocare- esclamò entrando in bagno, sentì la porta 
chiudersi.
Spostai via tutti i vestiti e mi liberai da quella ''trappola''.
Dopo un po' uscì vestita e truccata.
-Gia' pronta?-domandai
-Quando sono nervosa impiego meno tempo-
-Perchè sei arrabbiata?- guardai i miei capelli allo specchio ed erano... beh,
potete immaginarlo.
-NON SONO ARRABBIATA-urlò sedendosi sul letto
-Ah beh infatti mi sembrava strano,sei così dolce stamattina- ironizzai
Ricambiò con un sorriso da smorfiosa. 
-Cosa si fa oggi?- mi chiese portando le mani sui fianchi
-Mmh Shopping?-proposi
-Ne ho bisogno aah-
Scoppiammo a ridere. Andai a vestirmi anche io e dopo qualche minuto ero 
pronta.Nella Hall chiedemmo delle informazioni sui vari centri commerciali 
della città e ne scegliemmo uno a caso. Il taxi arrivò e in pochi minuti 
arrivammo alla meta prescelta.
Eravamo nel pieno dello shopping quando mi arriva un messaggio da Harry:
''Stasera vi va di andare ad una festa ?? E' un vecchio amico mio e di Zayn, 
comunque è in  una discoteca qui vicino. Fatemi sapere xx''-lo lessi ad alta 
voce
-Cosa dici Vic?-la guardai con il cellulare ancora in mano
-Certo che sì- prese il mio iphone e rispose per me
''Assolutamente si :) ''
-Gentilissima sei- 
-Dai nonna,ora andiamo a comprare qualcosa da mettere- mi prese a braccetto ed 
entrammo in diversi negozi
Alla fine io comprai un vestitino con la gonna larga, Victoria preferì un 
completo di minigonna e top rosa.Pranzammo lì e verso le 7 del pomeriggio 
tornammo in albergo,ne approfittamo anche per comprare qualche souvenirs.
____________
Victoria's Pov
-Vado prima io in doccia?-chiese Marie
Non riusci a rispondere che mi squillò il cellulare , le feci cenno con la 
testa di sì , e così scomparì in bagno.
-Pronto?-
-Ehii sorellina-
-Liam,aw quanto mi manchi-
-aw anche tu- lo sentì sorridere- non pensavo che l'avrei mai detto-
-bastardo-
-ma sei una rompicoglioni anche a distanza?-
-sempre. Come stai?-
-Bene e tu?-
-Tranquilla. Anche se purtroppo sta per finire tutto-
-Dai non ci pensare,altrimenti ti rovini questi ultimi giorni- prese una 
pausa- e cosa fate stasera che è sabato?-
-C'è una festa in una discoteca quì vicino,ci andiamo con dei nostri amici-
-Ah avete fatto conquiste?- scherzò
-Guarda,è un po' complicato da spiegare così su due piedi- 
Parlammo per circa 5 minuti poi andai a vestirmi anche io. Harry ci aveva 
avvisato di essere pronte per le 21:30.
il mio outfit era così: 
http://data2.whicdn.com/images/110259236/large.jpg
quello di Marie : http://data2.whicdn.com/images/105155684/large.png
-Sei bellissima- sorrisi
-Aw Vic, tu- mi abbracciò 
-Ok basta smancerie. Pronta?-
Annuì, presi la borsa ed uscimmo. Harry era già ad aspettarci
-Aspetti da molto?- chiese Marie avvicinandosi
-No..-si fermò - siete fantastiche-
-Grazie- rispondemmo in coro
-Davvero ehm.. Marie..- gesticolava
-Harry , è tutto ok?- risi
-Ah ha-
-vabbene allora- cominciò Marie- andiamo?-
-Ah ha- ripetè il riccio
-Andiamo va- lo spinsi fuori
Una volta arrivate alla festa Harry ci presentò qualche suo amico con le 
rispettive fidanzate. L'unico che non si vedeva in giro era proprio Zayn
-Harry,ma Zayn?- chiesi preoccupata
-Deve essere quì in giro, con Stephanie credo- urlo cercando di superare il 
volume della musica
Il festeggiato, un certo Josh Devine, ci accompagnò nel privè. C'era 
pochissima gente, dovevano essere proprio amici stretti. Ad un certo punto 
spostai una delle tende e trovai Zayn seduto sul divanetto con Stephanie a 
cavalcioni su di lui , nel pieno di un bacio appassionato.
-Vic ma cosa..- Probabilmente mi ero bloccata,così si avvicinò Marie e alla 
vista di quei due si bloccò anche lei.




Commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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Capitolo 25
*** Chapter 25 ***


“You're in outlaw 
You're in outlaw 
You're in outlaw running from love 
If you tear her world apart 
You have no regrets 
If there´s a key to your heart 
No one has found it yet”
 
Chapter 25
Victoria’s POV
 
Però, era stato veloce il ragazzo, di mattina mi stava portando le rose e la sera se la faceva con Stephanie in discoteca.
-Vic- mi chiamò Marie.
-Andiamo via, lasciamoli soli- dissi. Nel momento in cui mi girai Zayn si accorse di noi.
-Victoria?-
Io non lo ascoltai e spinsi Marie per farla muovere.
-Coglione, invece di stupirti togliti quella troia di dosso e vai a parlare con Victoria!- sentii dire Harry.
Io continuai a spingere Marie per farla camminare più veloce.
Mi sentii prendere per la spalla ma cercai di divincolarmi.
Chi mi teneva non voleva lasciarmi e mi fece girare.
-Che ci fai qui?- mi chiese.
-Mi ha invitata Harry-
-Bastardo- disse lui fra i denti.
-Perché? Se non volevi che ti vedessi bastava non fare quello che stavi facendo- gli risposi.
-Perché avrei dovuto? Io e Stephanie stiamo insieme!-
-E allora perché te la prendi se ti ho visto?-
Rimase zitto e io mi rigirai per andare da Marie che si era allontanata.
-No aspetta!- mi urlò seguendomi.
-Cosa vuoi ancora?-
-Perché ci stai male?-
-Ma sei coglione o cosa?- lo guardai meglio, non riusciva a tenere lo sguardo fermo, era ubriaco.
-Zayn, sei ubriaco, non voglio parlare con te se sei ubriaco, uscirebbero solo stronzate-
Lo spinsi via ma lui mi tirò a sé e mi baciò. Le sue labbra sapevano di alcol e di Stephanie, non era decisamente il bacio che mi ero aspettata. Lo allontanai e gli tirai uno schiaffo.
-Bastardo! Tornatene da Stephanie!- gli urlai e mi allontanai.
-Vic che è successo con Zayn?- mi chiese Marie appena la raggiunsi.
-Lasciamo perdere- le risposi piangendo.
-Lasciamo perdere un cazzo- mi disse cercando di guardarmi negli occhi.
-Voglio solo dimenticarlo, okay? Dammi qualcosa da bere-
-No Vic, se inizi a bere in questo stato non finirà bene- mi disse.
-Non me ne frega un cazzo!- ero fuori di me, spinsi via anche lei e andai verso il bancone.
 
Marie’s POV
Victoria si stava mettendo in un gran casino, avevo bisogno di aiuto. Mi misi a cercare Harry, lo trovai accanto il privè a parlare con Stephanie.
-Harry, Victoria e Zayn hanno litigato, vuole ubriacarsi, ti prego se lo fa in queste condizioni finisce male-
-Ma tu e la tua amichetta bionda state sempre tra i coglioni- mi disse Stephanie.
-Come scusa?- le chiesi guardandola male.
-Stavo parlando con lui, è maleducazione interrompere una conversazione-
-E’ maleducazione anche interrompere una relazione, puttana- ribattei.
-Ma chi sei tu per rompermi?-
-La sua ragazza- risposi senza pensare –Vieni Harry- lo presi per un braccio e lo trascinai con me.
-La mia ragazza?- chiese quando ci fermammo accanto al bar.
-Dovevo pur dire qualcosa o non mollava, ora aiutami a trovare Victoria- gli dissi.
-Trovata- esclamò lui indicandomi il piano superiore dove c’erano dei divanetti. Victoria era proprio lì, con un bicchiere in mano, a flirtare con un ragazzo.
-Ma che cazzo fa?- dissi esasperata dirigendomi verso le scale.
Salii al piano di sopra e mi feci spazio tra gli invitati.
-Victoria, vieni, andiamo via- le dissi prendendola per un braccio.
Lei si ritrasse. –Sto parlando con un ragazzo molto carino, non è il momento-
-Hai già bevuto troppo, è il momento eccome- le dissi.
-Marie, questo è Edward, lavora per un’agenzia di modelle- mi disse Victoria tutta allegra.
Il ragazzo mi tese la mano. –Piacere-
Gliela strinsi. –Piacere, ma adesso io e la mia amica dovremmo proprio andare, Harry aiutami a portarla via-
-Marie, Edward dice che potrei fare la modella ad una sfilata!- esclamò Victoria bevendo un altro sorso.
-Esattamente, e ora che la guardo anche lei sarebbe perfetta per la sfilata di domani sera- disse il tipo squadrandomi.
-Ora che guarda cosa?- esclamò Harry.
Io lo spinsi indietro. –Dice davvero?-
-Certo, sto cercando modelle inesperte per una sfilata, se siete interessate presentatevi pure a questo indirizzo domani alle 18- mi porse un biglietto da visita.
-Marie, io voglio fare la modella!- urlò Victoria saltando e ridendo.
-Grazie Edward, ora dovremmo andare- dissi prendendo il biglietto.
-Spero di vedervi domani sera- ci salutò con un sorriso.
Io e Harry scendemmo le scale sorreggendo Victoria. La facemmo salire sul taxi e poi entrammo anche noi.
-Io volevo rimanere a parlare con Edward- si lamentò Victoria ancora col bicchiere in mano.
Glielo presi e lo appoggiai accanto ai miei piedi. –Non ci avresti combinato niente tanto, si vedeva che era gay-
-Come gay?- chiese Victoria stupita come una bambina di sette anni.
-Da come ti guardava non sembrava- aggiunse Harry.
-Ma si dai, non ve ne siete accorti?- dissi io ridendo.
Loro rimasero in silenzio.
Quando arrivammo davanti all’hotel trascinammo Victoria a sedere sulle scale davanti e poi pagammo il tassista che ci diede il resto e se ne andò.
Sospirai. –Non porterò mai più Victoria in discoteca-
Harry rise. –Però è stato divertente dai-
Lo guardai male.
-Come non detto- rispose lui ridendo.
Rimanemmo un po’ in silenzio.
-Forse è meglio se la port- iniziai a dire ma Harry mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
Era un bacio lungo e dolce, molto diverso da quello della sera precedente.
-E questo cosa significa?- chiesi appena ci staccammo.
-Non posso baciare la mia ragazza?-
-La tua ragazza?-
-L’hai detto tu, non ricordi?-
Sorrisi e abbassai lo sguardo.
-Marie- si lamentò Victoria –Ho tanto sonno-
Mi avvicinai a lei e la tirai su. –Adesso andiamo a dormire- le dissi.
-Hai bisogno di aiuto?- chiese Harry.
-No grazie, ce la faccio, buonanotte Harry- gli dissi sorridendo ed entrai nell’hotel.
La portai in camera dove vomito una seconda sera. La aiutai a cambiarsi dato che era mezza addormentata.
-Marie- mi chiamò appena la distesi sul letto.
-Si?- le dissi.
-Tu e Harry siete davvero carini insieme- disse sorridendo un attimo prima di sprofondare in un sonno profondo fino alla mattina dopo





 

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Capitolo 26
*** Chapter 26 ***


"I walk a lonely road,
The only one that I have ever known,
Don't know where it goes,
But it's home to me and I walk alone,
I walk this empty street,
On the blvd. of broken dreams"


Chapter 26
Victoria's Pov
Avevo bevuto di più in quelle due settimane che nella mia intera vita. E le 
conseguenze erano davvero pessime: mal di testa e nausea.
-Sembri incinta-esclamò Marie buttandosi sul letto a pancia in giù
-Non sei d'aiuto- le diedi una pacca sul culo
-Ehi,non è colpa mia-
Mi appoggiai allo schienale del letto e tirai le coperte- Ho fatto qualche 
casino ieri sera?-
-Apparte aver trovato un lavoro, niente di che-
-Meno male- mi portai una mano alla fronte- Aspetta,cosa hai detto?-
Scoppiò a ridere.
-Marie, che lavoro? -
Continuò a ridere - Mah niente di che eh,tranquilla. Un ragazzo ha detto che 
potremmo essere modelle,e ci ha proposto di far parte della sua sfilata di 
questa sera-
-Wow- spalancai gli occhi- cosa ne pensi?-
-Beh sarebbe carina come idea,ma sono una totale imbranata su queste cose.-
-Dovremmo far pratica,ma è stasera. Non ce la faremmo mai-presi un sorso 
d'acqua dalla bottiglia 
-Potremmo farci aiutare da Harry, o meglio potrebbe darci un parere maschile. 
Sarebbe utile-
-Ma non se ne intende di moda. Hai visto come si veste?- risi
-Dai , lascialo stare. Avrà uno stile tutto suo- 
-Rispetto-alzai le mani
Marie scrisse un messaggio ad Harry chiededole se potevamo vederci nel 
pomeriggio, lui rispose di sì. E così fu, dopo pranzo ci vestimmo e andammo da 
lui. Pranzo poi,non avevo mangiato niente nè a colazione nè a pranzo. Quella 
nausea mi stava davvero rompendo i coglioni.
-Vic non hai mangiato niente, sicura di farcela?-mi chiese salendo le scale 
del palazzo
-Si,tranquilla. Se mangiassi sarebbe solo peggio- 
Non era sicura della mia risposta,ma non obiettò per non litigare. 
-Bellezze- esclamò Harry aprendo la porta
-Tu vuoi scherzare Styles?- rispose Marie spingendolo in casa- Quì siamo nel 
pieno di una crisi -
-Cosa è successo?- disse sendendosi sul divano
-Vorremmo partecipare alla sfilata di quel tipo,ma non sappiamo un cazzo di 
come si sfila-ripresi io
-Eh siete venute dalla persona sbagliata- rise lui
-E' quello che ho detto anche io,ma Marie insisteva-mi sedetti accanto a lui
-Ehi Shay guarda che mi offendo- mi spinse
-In pratica noi sfiliamo e tu ci dici se sembriamo più dei struzzi o delle 
giraffe. Ok?- spiegò Marie prendendolo per le spalle
-Va bene,ma mi dai un bacio?- le guardò le labbra
-Mmmh-si fermò- No-
-Che bastarda- rise
In quel momento entrò nella stanza Zayn, a petto nudo. Indossava solo il 
pantalone del pigiama.
-Buongiorno- si grattò il capo- non sapevo che avremmo avuto visite-
-Buongiorno?- chiesi - Sono le 4 del pomeriggio-
-Vic lascialo perdere, è tornato alle 9 stamattina- si intromise Harry
-Non sono fatti che ti riguardano cugino- sbottò l'altro entrando in cucina
-Sempre dolce eh?- ironizzai
-Ah beh,solo quando si tratta di Stephanie-
-Ora basta di parlare della vita amorosa di quel tipo, Vic vieni- 
Mi alzai dal divano , Harry mise un po' di musica e noi cominciammo a 
''sfilare''. Chiedo perdono a tutte le modelle del mondo per questo spettacolo 
orribile.
-Non siete male- commentò il riccio
-Serio?- chiese Marie,lui annuì. Sembrava convinto.
-Harry dov'è il bagno?- mi sentivo lo stomaco a pezzi
-In fondo al corridoio. Ma cosa ti senti? Sei pallidissima-
-No , tranquillo.-
Mi alzai e raggiunsi il bagno barcollando. Avevo le vertigini, e cominciava a 
ritornarmi la nausea. Mi appogiai al lavandino,stavo malissimo.
_________________________
*Marie's Pov
-Sei un cretino lo sai-
-Ma cosa ho detto di male- cominciò a ridere
-Ho le gambe come uno struzzo? Ma dai- 
-In verità ho detto che sembrano, eh il che è diverso-
-Allora se dico di darti un calcio e poi ti do un pugno. Va bene lo stesso?- 
cominciai a ridere anche io
-Ma che ragionamenti fai?-
-Guarda che..- non riuscii a terminare la frase che sentimmo un tonfo.Guardai 
Harry preoccupata.
-Ragazzii-urlò Zayn- Victoria è svenuta-
Corsi in bagno, e Victoria era a terra. Zayn accanto a lei.
-Vic- cominciai a darle piccoli schiaffetti sul viso- Victoria-
-Tiratela su- disse Harry- portatela sul divano-
Dopo un po' si riprese. Aveva ancora il viso pallido,ma stava un po' meglio: 
Zayn le aveva preparato una camomilla e qualcosa da mangiare
-Perchè cazzo fai queste cose?- urlò Harry
-E' inutile che urlate,sto bene- replicò la biondina
-Mi hai fatto prendere un colpo- camminavo avanti e indietro 
Zayn entrò in salotto con un vassoio,sul quale vi era appoggiata una tazza ed 
un piatto con delle cose da mangiare
-Non mi hai sputato nella tazza vero?- chiese prendendo la tazza
Lui scosse la testa - Sarebbe troppo poco- 
Non ci fu il tempo di risponderlo che aveva già lasciato la stanza.Victoria ci 
guardò stranita
-Tranquilla,mio cugino ha dei problemi mentali- rise
Fortunatamente Victoria si riprese, non aveva più nausea e mal di stomaco. 
Riuscimmo anche a prepararci per la sfilata.
-Ma sei sicura di volerlo fare?- domandò Harry
-Ma non sto andando in guerra, è solo una sfilata-
Scrollò le spalle e lo abbracciai.Arrivati al luogo segnato sul biglietto di 
Edward, andammo dietro le quinte. Harry aspettò fuori. Le guardie non volevano 
farci passare ma fortunatamente Edward passò di lì e ci fece entrare
-Ragazze!- ci disse- ormai pensavo che non sareste più venute-
-No dai,sarà divertente-sorrise la biondina
-Sicuro, venite con me- ci fece largo fra la gente che c'era e ci portò da una 
ragazza
-Sandy , loro sono Victoria e Marie. Stasera faranno parte del nostro show. Le 
affido a te- ci mise le mani sulle spalle- non rovinarmele-
La ragazza sorrise e ci fece accomodare una volta che Edward si fu 
allontanato. 
Prima dell'inizio della sfilata,chiamai casa. Raccontai ciò che era successo a 
mia madre e lei si preoccupò molto. Le spiegai che era stato un calo di 
zuccheri e che ora stavo bene,probabilmente era molto preoccupata ma per non 
farmi dispiacere si limitò a dire ''Allora va bene,mangia però''. Chiusi la 
chiamata e tornai da Marie che era al telefono con il padre probabilmente,così 
ne approfittai per fare un giro del posto. Entrai in un camerino e vi trovai 
delle ragazze, una in particolare mi colpì. Tornai in dietro dalla mia amica
-Mariee-urlai
-Cosa?-
-Indovina chi altro parteciperà alla sfilata-
-Mmh buh- scrollò le spalle- non saprei-

-Nicole, l'ex fidanzatina di Harry-





Un bacio e al prossimo capitoloo <33

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Capitolo 27
*** Chapter 27 ***


 

“We'll never break apart
I will follow you into this
I will make sure we stay right here
I will find a way to stay alive
I will follow you into this
I will make sure you'll stay right here
I will find a way to stay alive
I will follow you into the end”
 
Chapter 27
Marie’s POV


-Nicole?!- esclamai. Ma perché mi trovavo quella gatta morta ovunque?
Edward arrivò alle nostre spalle.
-Si, è il punto forte di questa serata- ci disse appoggiandoci le mani sulle spalle.
-Io me ne vado- dissi.
Victoria mi tirò per un braccio.
-No, tu resti e fai del tuo meglio- mi disse.
-Forse non capisci che lei sarà mezza nuda, davanti agli occhi di Harry-
-Eeeh sai quante volte l’avrà già vista anche meno vestita-
-Victoria! Così non aiuti-
-Su ragazze, non voglio problemi, finite di prepararvi che si inizia tra poco- disse lui dandoci una pacca sul sedere.
-Ma come si permette?- esclamò Victoria agitando un pugno in aria.
-Victoria, ricorda che tanto è gay-
-Oh- si calmò –Vabbe’ vale lo stesso-
 
Dopo circa mezz’ora di altri preparativi la sfilata iniziò. Nicole uscì per prima e si sentirono un sacco di applausi. Quando tornò dietro le quinte iniziò a spogliarsi davanti a tutti.
La guardai a bocca aperta mentre le ragazze dopo di lei entravano.
-E’ una cosa normale, non c’è tempo di correre di là- mi disse Victoria.
-Ah-
Arrivò il nostro turno e uscimmo, le luci mi abbagliarono e dopo qualche secondo di tentennamento partii insieme a Victoria.
Indossavamo dei vestiti bellissimi tutti bianchi (
http://www.redcarpet-fashionawards.com/wp-content/uploads/2011/06/selena-gomez-dolce-gabbana.jpg e http://www.redcarpet-fashionawards.com/wp-content/uploads/2012/09/Ashley-Benson-In-Cacharel-Spring-Breakers-Venice-Film-Festival-Photocall.jpg).
Appena arrivammo alla fine della passerella iniziarono gli applausi anche per noi. Tornando indietro vidi Harry che stava applaudendo fortissimo e sorrisi.
dietro le quinte ci cambiammo in fretta e tutto si ripetè un’altra volta. Quando ci fummo cambiate per la nostra ultima uscita in abito da sera (
http://www.redcarpet-fashionawards.com/wp-content/uploads/2012/11/Selena-Gomez-In-Dolce-Gabbana-F04-UNICEF-Snowflake-Ball.jpg ehttp://thefashion-court.com/wp-content/uploads/2012/09/ashley-benson-in-dg-tiff-spring-breakers-premiere.png), ci avvicinammo alle quinte e Nicole ci venne vicino.
-Siete venute ad abbassare il livello di questa sfilata?- ci disse con il suo solito sorriso falso.
-Lasciaci stare o sbagli l’entrata-
-Sono abituata, non dovete farmi questi problemi- ci rispose incrociando le braccia.
Feci una smorfia.
-Sai, ho visto Harry che mi guardava come se fossi una dea- mi disse all’orecchio.
-Vaffanculo troia!- le urlai, stavo per tirarle un pugno ma Victoria mi fermò il braccio.
-Non calcolarla Marie, vuole solo farti arrabbiare- mi disse.
Nicole stava ridendo, poi arrivò il suo turno e uscì in passerella.
-Io la strozzo, ti giuro che prima o poi lo faccio-
Victoria mi prese la testa tra le mani e mi guardò negli occhi.
-Stai calma e non pensare a lei, stai indossando un vestito bellissimo e stai facendo una cosa divertente, punto e basta-
Annuii.
Dopo la nostra ultima passerella entrammo in fila con tutte le modelle per ricevere un ultimo applauso. Quando passai davanti ad Harry mi mandò un bacio e io sorrisi. Fanculo Nicole, me la sarei tolta dalla testa come aveva fatto lui.
Ci cambiammo in fretta ma rimanemmo truccate, chi aveva voglia di struccarsi in quel macello che c’era lì dietro?
Ci avvicinammo alla porta per andare via e Edward ci raggiunse.
-Ragazze- ci chiamò –Mi avete aiutato oggi, quindi ecco un ringraziamento- ci porse delle buste, ci guardai dentro e c’erano dei soldi, non erano nemmeno pochi.
-Grazie- dicemmo in coro io e Victoria.
-Se tornate qui passate pure, c’è sempre bisogno di gente nuova- ci sorrise e ci salutò, poi se ne andò via sculettando vistosamente.
Io e Victoria ci girammo e avvicinando le nostre teste affermammo: -E’ gay, è gay-
 
Harry’s POV
Le aspettai davanti alla stessa porta da dove erano entrate e uscirono dopo circa mezz’ora se non di più.
-Ci hanno anche pagate- esclamò Victoria sventolando i soldi in aria.
Io risi. –Siete state fantastiche-
-Non come le altre modelle, o come Nicole- disse Marie con disprezzo.
-Ma che dici? Io non avevo occhi che per te-
-Si si dicono tutti così-
-Tutti chi?!- esclamai e lei rise.
-E’ un modo di dire-
Rise anche Victoria. –Certo che la tua gelosia è fantastica- disse.
Io abbassai lo sguardo ma lo rialzai subito quando Marie mi prese per un fianco, adoravo la sua stretta delicata. Appoggiò la sua testa sulla mia spalla anche se era troppo bassa.
-Che facciamo? Io non ho per niente sonno- urlò Victoria tutta euforica.
-Andiamo a prenderci un gelato, un frappè, un caffè o quello che volete?- proposi.
-Si si si si si si si!- gridò la biondina.
-Vic, calmati o ci arrestano per schiamazzi notturni- rise Marie.
-Siamo a New York, qui fanno tutti quello che gli pare- disse lei con un volume un po’ troppo alto.
-E io in questo momento voglio riposare!- urlò un uomo da una qualche finestra di uno degli appartamenti lì vicino.
Scoppiai a ridere e con me Marie mentre Victoria diventava improvvisamente piccola piccola.
 
Passammo tutta la notte in giro a parlare, cantare e fare gli scemi in giro, come se avessimo bevuto, ma l’unica cosa liquida che era passata per la nostra gola era state due aranciate e una coca cola.
Improvvisamente mi ricordai della scommessa.
-Ho vinto!- esclamai.
-Vinto che cosa?- chiese Marie.
-La scommessa, sono o non sono stato un ragazzo davvero gentile?- dissi sporgendomi in avanti e arricciando le labbra come se aspettassi un bacio.
Marie mi spinse via. –Ma scemo, non era niente di serio-
-No no, i patti sono patti, io ho vinto e ora tu passi la notte a casa mia- mi imposi.
Lei ci pensò su. –Mmh okay- disse infine.
-E io dove dormo? Non voglio stare da sola nella camera dell’hotel, e se sale un maniaco?- chiese Victoria spaventata.
-Puoi venire anche tu, in fondo c’è spazio-
-Vorrei evitare di vedere quel coglione del tuo coinquilino-
-Quello sarà un po’ più difficile ma basta ignorarlo- le dissi mettendole unna mano sulla spalla.
Lei annuì e dopo un po’ sbotto: -Le tue mani enormi mi mettono caldo, levati- e ritrassi la mano ridendo.
-Possiamo andare a prendere dei vestiti all’hotel?- chiese Marie in modo innocente.
-Vi presto io una maglietta o qualcosa, non ce n’è bisogno- dissi e ci avviammo verso l’appartamento che non era molto lontano da lì.
Appena entrammo decisi di dividere le camere.
-Allora, Victoria tu puoi dormire sul divano-letto, è piuttosto comodo, te lo assicuro e tu Marie dormirai con me, non ci sono altri letti- mi misi le mani sui fianchi.
Lei mi guardò. –Come scusa?-
-Si, lei è una ragazza per bene Harry, non puoi farle queste proposte- mi sussurrò Victoria.
-Infatti non è una proposta, è una decisione- dissi prendendo due magliette dall’armadio e passandogliele.
-Non hai anche dei pantaloni?- chiese Marie.
-Ho dei boxer se vuoi-
-No okay, cerco io- disse e in effetti trovò due paia di pantaloni da basket in fondo all’armadio.
Le due ragazze andarono in bagno a cambiarsi e probabilmente si fecero anche la doccia dato che sentii l’acqua scorrere. Tornarono entrambe con i capelli bagnati.
-Il trucco non andava via, così ci siamo fatte una doccia-
-Nessun problema- dissi sbadigliando.
-Forse è meglio se andiamo a dormire- disse Marie.
-Concordo- affermò la bionda e baciò Marie sulle guance augurandole la buona notte, poi andò in soggiorno dove le avevo già preparato il divano-letto.
Marie si infilò sotto la coperta leggera che tenevo d’estate.
-Potresti spostarti di là? Quella è la mia parte- le dissi.
Lei rotolò dall’altra parte. –Buona notte Harry- mi disse.
Mi misi anch’io sotto le coperte. –E il bacio della buona notte no?- le chiesi.
Lei si girò sul fianco e mi si avvicinò. Mi diede un bacio leggero sulla bocca e mi augurò la buona notte.
-Questo non si può definire “bacio della buona notte”- dissi.
-Ah no? E come sarebbe allora?- mi chiese guardandomi con quei suoi bellissimi occhi marroni.
-Così- le dissi e la baciai molto più intensamente, lei ricambiò il bacio e fu uno dei momenti più belli della mia vita, migliore anche di quando la mia squadra del cuore ha vinto il campionato.
-Harry, non possiamo- mi disse interrompendo il bacio.
-Perché no?-
-Perché domani parto- rispose coprendosi la testa col lenzuolo.
-E allora? Resta qui, ti prego- le dissi togliendole la coperta dal viso.
-Non posso, in Inghilterra ci sono tutti i miei familiari, però penso che sarà difficile lasciarti e lasciare anche Victoria, sono passate troppo in fretta queste due settimane- disse con le lacrime agli occhi. Gliele asciugai.
-Non devi lasciarci, troveremo un modo, te lo prometto- le dissi avvicinandola a me e abbracciandola.
-Non c’è un modo- disse sconsolata accoccolandosi su di me. Sentivo il profumo del mio shampoo sui suoi capelli bagnati e la sua pelle morbida sotto le mie dita. Quella ragazza mi faceva diventare matto anche solo respirando. Le alzai la testa e la baciai di nuovo e questa volta il bacio durò più a lungo, molto più a lungo.
Lascio a voi immaginare quello che accadde dopo ma dico solo che fu una notte fantastica. Non pensai a nient’altro che a noi. Non pensai a Victoria che dormiva sul divano-letto più scomodo di New York, non pensai a Zayn, se era tornato, se stava litigando con Victoria, non pensai a niente, in quel momento c’eravamo solo io e lei.

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Capitolo 28
*** Chapter 28 ***


"e quando sarò andato,continua a vivere,non addolorarti 
risollevati ogni volta che senti il suono della mia voce 
e pensa che io sto vegliando su di te sorridendo 
e non ho sentito nulla,quindi bambina non soffrire 
sorridimi solo "

Capitolo 28
Victoria's Pov
Lo ammetto, impiegai un po' ad addormentarmi anche per non avevo mai provato 
letto/divano più scomodo di quello. E la maglietta di Harry continuava ad 
alzarsi.Quando finalmente chiusi gli occhi , furono 3 ore circa, fui svegliata 
da un tonfo. Aprì gli occhi e vidi la luce accesa nella cucina. Scrutai la 
situazione e mi accorsi che era Zayn , appena tornato, che beveva qualcosa 
seduto al tavolo. Lo osservai per un po' , ma poi si rialzò, ripose la tazza 
nel lavandino e spense la luce. Accese invece il lumino nel salotto,chiusi 
immediatamente gli occhi. Si accorse di me, probabilemente non si spiegava il 
motivo per il quale ero lì ma comunque sentii i suoi passi pesanti avvicinarsi al divano. 
Si chinò verso di me e mi stese una coperta sulle spalle.Ero completamente 
morta di dolcezza,non so come ho fatto a non aprire gli occhi e a riempirlo di 
baci. Ah già, Stephanie.
Il mattino successivo mi svegliai grazie alla sveglia sul cellulare. Mi alzai 
senza far troppo rumore e in punta di piedi raggiunsi la camera di Harry. 
Quest'ultimo dormiva senza maglia, lo ammetto,pensai male.Erano abbracciati e 
sinceramente un po' mi dispiaceva svegliare Marie.Feci il giro della stanza  e 
mi chinai verso di lei
-Marie- le spinsi la mano - Marie svegliati-
-Victoria?-
-Sono le 8- 
-Eh allora?-
-Abbiamo il volo alle 10.30- 
La ragazza sobbalzò ed Harry si svegliò - Cosa mi sono perso?- chiese 
strofinandosi gli occhi
-Dobbiamo andare-spiegai - abbiamo il volo alle 10.30- mi rammaricai
-Ah- si bloccò
-Dobbiamo proprio andare?- mi domandò Marie
-Dobbiamo fare il check-in e tutte quelle cose strane all'aereoporto-
-Allora facciamo così-iniziò Harry alzandosi dal letto-  voi dovete ancora 
preparare le valige,giusto?-
Annuimmo
-Bene,allora andate. Io mi faccio una doccia e vi passo a prendere giù 
all'Hotel tra un'oretta-
-Perfetto- feci un mezzo sorriso
Tornai in salotto e mi scontrai con Zayn -Buongiorno eh- lo spinsi
-Si certo- fu la sua risposta
Non me ne curai molto,anche perchè non l'avrei più rivisto quindi era inutile 
starci male.Mi andai a vestire,e Marie dopo di me. Salutò Harry e ci avviammo 
all'Hotel a piedi.
Avevo dimenticato quanto fosse lungo il percorso. Preparammo in fretta e furia 
tutto.
-Ho dimenticato qualcosa?- pensai ad alta voce chiudendo la valigia
-Si- sentì
-Cosa?- 
-Di abbracciarmi-
Ma quanto poteva essere carina? Era praticamente come una sorella ormai.Corsi 
ad abbracciarla e la spinsi sul letto.
-Hai rovinato un momento carino Shay- mi urlò distesa sul letto
-Mh Mi racconti quello che è successo con Harry o ti faccio il solletico?- la 
sfidai alzando le mani
-Ok no!- cominciò a ridere- Ti racconto-
-Bene!-
Si alzò e cominciò a raccogliere delle scarpe dal pavimento - Beh è successo-
-Cosa?- urlai
-Abbiamo giocato a monopoli- ironizzò - Ma ti pare?-
-Marie...- cominciai ad urlare e la abbracciai ancora più forte di prima - 
Come è stato?-
-Bellissimo -
Le si illuminavano gli occhi, ed ero così felice per lei. Dopo aver preso 
tutto scendemmo nella Hall per pagare il soggiorno,e ci accomodammo sui divani 
per l'ultima volta, aspettando Harry.
-Cosa succederà ora?- chiesi
-In che senso?- 
-Ora io andrò al college e tu starai a Liverpool?-
-Meglio di niente- scherzai, mi accorsi però che un velo di tristezza la 
sovrastò- dai- le presi una spalla -Continueremo a vederci,perchè lo voglio,
perchè sarà così e perchè sì-
Mi abbracciò e sentì una lacrima cadermi sulla spalla.La strinsi forte ed in 
quel momento sentimmo anche il calcson di Harry.
-Andiamo dai- raccolti il bagaglio a mano ed il trolley uscimmo.
In macchina nessuno parlava, era alquanto triste la situazione.
In aereoporto Marie si nascose dietro di me per non mostrare le sue lacrime. 
Harry aveva le mani dietro la schiena e guardava il pavimento.
-Grazie per tutta la pazienza Harry- cominciai - Sei stato davvero paziente e 
gentile-
-Dai oh,vieni quì- mi tirò a lui e mi abbracciò.Dopo avermi salutato passò a 
Marie, e almeno un quarto d'ora la passarono abbracciati.
Buttavo l'occhio sull'entrata sperando in un possibile arrivo di Zayn. Era 
stato carino con me all'inizio, poi d'un tratto è cambiato così tanto.
-Cosa c'è Vic?- chiese Marie
-No niente- 
-L'ho detto a Zayn che sareste partite oggi, ma - si bloccò
Sentimmo dall'altoparlante che il nostro volo sarebbe paritito tra un'ora. 
Dovevamo avviarci ai check-in
Abbracciammo un'ultima volta il ragazzo e poi cominciammo a camminare sole.Non 
c'è nulla da dire di quel lasso di tempo tra il saluto con Harry e la partenza 
dell'aereo, fu solo un'agonia incredibile.
__________________________________________
Zayn's Pov
-Complimenti davvero- esclamò Harry entrando in casa
-Ma da dove vieni, cosa vuoi- sbuffai sdraiandomi sul divano
-Dall'aereoporto- entrò in cucina
Mi fermai. Victoria e Marie?
-Marie e Victoria sono andate via?- chiesi dall'altra stanza
-Si, e non farmi credere che non lo sapevi- aprì una lattina di birra - te 
l'ho anche ricordato questa mattina-
-Oh dio che testa di cazzo!- mi alzai - Ma sono un perfetto idiota!-
-Finalmente sei tornato fra noi- si sedette sul divano bevendone un sorso
-Vabbè- mi risedetti - Ormai è tardi-
-Sai- cominciò- ho sempre pensato che tu fossi un coglione, ma non uno di 
quelli cattivi. Intendo un coglione buono che si fa mettere i piedi in testa. 
In questi giorni mi sono ricreduto,hai superato te stesso- si alzò e se ne andò 
in camera
Avevo perso la mia occasione di riscatto,ormai era tutto andato perso.Non 
sapevo cosa fare,ma purtroppo l'unica cosa che potei fare fu rinunciare.
_________________________________________
Marie's Pov
Verso le 4 del pomeriggio arrivammo a Londra.Victoria aveva il treno alle 4 e 
30 , io alle 5.
-Allora ci dobbiamo salutare quì- guardai il pavimento della 'sua' stazione. 
Mi abbracciò forte  e mi disse -Ti prometto che mi rivedrai prestissimo,te lo 
giuro.-
Le diedi un bacio sulla guancia e se ne andò. Per un attimo pensai che a lei 
non interessava il fatto di dover tornare a casa,ma poi mi ricredetti.
La sera ero tornata a casa, ero tornata alla mia vecchia vita. Con la mia 
famiglia e con le mie insicurezze. Era ritornata quella solita vecchia vita,
lontana dalla mia migliore amica e dal ragazzo che amavo.




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Capitolo 29
*** Chapter 29 ***


“When you say you’ve had enough
and you might just give it up
I Will Never Let You Down

When you’re feeling low on love
I’ll be what you’re dreaming of
I Will Never Let You Down”

 
Chapter 29
Marie’s POV
 
-Scendi a cena Marie!- mi urlava mia madre.
-Un secondo!- ricambiavo io.
-Vai a mangiare, ho fame io per te- mi disse Victoria tramite la webcam.
-Ma tu mi manchi troppo- dissi io lasciandomi scendere una lacrima.
-Non provare a piangere- mi intimò Victoria puntando un dito verso la webcam. Io risi.
-Quand’è che ci vediamo di nuovo? Presto vero?-
-Prestissimo, ho bisogno di riabbracciarti-
-Ti scrivo dopo pranzo- le dissi.
-Buon appetito!- mi urlò prima di chiudere la chat.
Andai a mangiare con la solita faccia cupa che avevo da una settimana circa.
-Tesoro, è da quando sei tornata da New York che stai giù, cos’hai?- mi chiesero i miei genitori.
-Voi non sareste tristi se aveste potuto passare con la vostra migliore amica soltanto due settimane?- chiesi ironicamente.
La stanza diventò improvvisamente silenziosa. Poi il silenzio fu rotto dal suono del mio cellulare, mi era arrivato un messaggio. Da Harry. Sorrisi tristemente e lo aprii.
“Buongiorno bellissima, anche se lì sarà già ora di pranzo, quindi buon appetito :)”
Quanto era carino, non avevamo smesso di scriverci e sentirci, e lui era il ragazzo più carino che avessi mai incontrato ma sapevo che le relazioni a distanza non erano per niente facili, avevo paura, una paura folle di perderlo.
 
Harry’s POV
Erano circa le 8:30 e mi ero appena svegliato, quel giorno avevo due colloqui di lavoro e avevo deciso che se non fossero andati bene sarei andato in giro a cercare lavoro come spazzino o che so io, dovevo racimolare soldi per fare una sorpresa a Marie.
-Ma cosa cazzo fai rumore a quest’ora?- mi chiese Zayn con l’aria assonnata entrando in cucina.
-Io sto cercando di farmi una vita, vorrei evitare di continuare a chiedere soldi a mio padre-
-Solo perché io non sto cercando lavoro non significa che non mi stia facendo una vita-
-Stephanie non si chiama ‘una vita’-
-Spiritoso- ironizzò.
-Lo sono sempre- ammisi chiudendo il frigorifero.
-La vuoi sapere una cosa?- mi chiese dopo qualche secondo.
-Tanto me la diresti lo stesso-
Si tirò su i boxer che stavano cadendo lentamente.
-Mi manca Victoria, ma davvero tanto, quando era qua non me ne rendevo conto perché anche se non era mia era comunque qui, mentre adesso…-
-Popopopopopo- iniziai a cantare alzando le mani.
-Ma che cazzo fai?- mi urlò.
-Festeggio, ti stanno cadendo le fette di prosciutto da davanti agli occhi- gli dissi prendendogli le spalle.
Lui prese le mie. –Tu sei matto-
-No, qui sei tu il rincoglionito- dissi e mi allontanai. –Adesso mi manca, perché non è qui?- dissi in falsetto per prenderlo in giro.
-Sono un coglione si ma adesso che posso fare?-
-Lo vuoi sapere davvero?- gli chiesi mettendomi la giacca e avvicinandomi alla porta.
-Si- mi rispose seguendomi.
-Una sega- gli risposi uscendo dalla porta per andare al mio primo colloquio.
Quando fui sotto casa Zayn si affacciò alla finestra e mi gridò: -Coglione, parlavo sul serio!-
-Anche io, sei arrivato tardi ciccio- gli gridai in risposta.
 
Victoria’s POV
Liam non era mai stato così gentile con me come durante quella settimana: mi portava la colazione a letto, mi dava passaggi in giro, non mi prendeva per il culo. Sembrava che mio fratello non esistesse più e l’avessero sostituito con uno di quelli perfetti che si vedono in tv.
-Hey, è pronto il pranzo- mi disse affacciandosi alla porta.
Io ero seduta sul mio letto con il computer sulle gambe. Alzai la testa.
-Arrivo subito-
-Parlavi con Marie? Come sta?- chiese entrando.
-E’ triste, dice che le manco ma non sa quanto lei manca a me-
-Capisco- mi disse e poi vide che non mi stavo tirando su di morale e aggiunse: -Com’è diventata? Sono passati anni da quando l’ho vista in webcam l’ultima volta-
-Vuoi vedere le foto di New York? Le ho appena scaricate sul computer- dissi facendogli spazio accanto a me e lui si sedette lì accanto. Aprii la cartella di foto.
-Queste siamo noi due sull’aereo- dissi ridendo per le nostre facce piene di lacrime.
-Questa è Marie che dorme- risi ancora di più.
-Questa foto ce l’ha fatta il tipo delle reception appena siamo arrivate-
-Però, è cresciuta bene Marie- affermò mio fratello.
-Giù le mani dalla mia migliore amica- gli dissi gelosa. –E poi è già occupata-
-Non mi sarei mai messo con una tua amica- disse.
-Si, come con Vanessa-
-Adesso siete amiche?-
-No-
-E allora non scassare-
Risi. –E pensare che una volta Marie aveva una cotta per te-
-Cosa?-
-Oh cazzo, non dovevo dirtelo- mi coprii la bocca con le mani e poi scoppiammo a ridere insieme.
-Questa foto?- chiese sui indicandomene una. La aprii e mi incupii.
-Qui eravamo appena stati sulla Statua della Libertà, questi sono Harry e Zayn, due ragazzi che abbiamo incontrato lì a New York, Marie e Harry stanno insieme-
-E Zayn?-
-E’ suo cugino ed è un bastardo-
Lui fece per dirmi di non dire parolacce ma lo bloccai: -Non c’è altro modo per definirlo-
Passai alla foto successiva: la selfie di Harry e Marie con me dietro che colpivo Zayn col giornale. Non sapevo se ridere o piangere, nel dubbio feci entrambi.
-Non me la racconti giusta su questo Zayn- Liam mi guardò con sguardo indagatore.
-Vabbe’ è troppo lunga come storia e poi ormai è passata, non ci rivedremo più-
-Su, continuiamo dopo con le foto, ho fame-
Spostai il pc dalle mie gambe e scesi dal letto. Mi diressi in cucina abbracciata a Liam, cosa più che rara.
-Quando mi fate andare da Marie?- gli chiesi.
-Non sono io che lo devo decidere- concluse.
 
Zayn’s POV
Scrissi e riscrissi decine di messaggi a Victoria ma non ne inviai neanche uno quella mattina. Oltre a coglione ero anche codardo. Ma tanto non mi avrebbe mai risposto, cosa avevo da perdere? Già mi odiava, poteva farlo di più?
Alla fine decisi per un messaggio dritto e deciso: “Sono stato un coglione e so, me ne sono accorto troppo tardi, ormai non posso tornare indietro, ma mi manchi e ho bisogno almeno del tuo perdono, non riesco ad andare avanti così”
Mi rispose soltanto mezz’ora dopo: “Hai ragione, sei un coglione e ora non puoi farci più niente, evita di scrivermi, grazie”
“Victoria, cazzo, ascoltami, voglio scusarmi per tutto”
“Non è così che si risolvono le cose, vai da Stephanie e non rompere a me, addio”
Sapevo che qualsiasi cosa le scrivessi lei si sarebbe arrabbiata sempre di più o non mi avrebbe nemmeno più risposto. Ma io dovevo assolutamente trovare un modo per farmi perdonare, la amavo e dovevo dimostrarglielo.


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Capitolo 30
*** Chapter 30 ***



"I’ve tried to go on like I never knew you
I’m awake but my world is half asleep
I pray for this heart to be unbroken
But without you all I’m going to be is incomplete

Incomplete"


Capitolo 28 
Harry's Pov 
Ammetto che i giorni senza le ragazze intorno erano più difficili del 
previsto. Le ore sembravano non passare mai, e i giorni pure.Aspettavo con 
ansia il giorno in cui avrei finalmente potuto rivedere la mia piccola Marie, 
era l'unica luce in quella vita di merda. Mettetevi al mio posto. Cercavo ogni 
tipo di lavoretto in giro per racimolare qualche soldo, mio cugino era 
diventato uno psicopatico , e la ragazza che amavo era in capo al mondo. 
Insomma,non me la passavo molto bene.
Ma finalmente riuscii ad avere i soldi necessari , e mi organizzai per farle 
una sorpresa.Il 15 Settembre, 5 giorni prima dell'inizio del college. Partii per 
Londra con Zayn.
-Ma cosa hai intenzione di fare?- chiesi caricando la valigia sul treno
-Di riprendermi ciò che è mio-affermò
-Ciò che magari poteva essere tuo. Ma col caratettere che hai, è impossibile- 
mi sedetti sulla poltrona
-Vedrai-
Arrivati a Londra, presi il primo treno per Glasgow e così Zayn per Liverpool
-Non fare cazzate,ti prego- gli presi le spalle
-Sta' tranquillo-
Lo abbracciai,in fondo (molto) gli volevo bene. Qualche giorno prima avevo 
parlato con la madre di Marie, per farle una sorpresa. Erano le 13 circa 
e cominciai  a sbadigliare : maledettissimo jet-leg. Raggiunsi casa sua in 
taxi.
Dopo aver pagato il tassista ,tirai via dal baule l'unica valigia che avevo 
portato. Bussai alla porta. In quel momento sentii delle voci 
-Marie! Vai tu?- urlò una donna
-Si mamma!- sentii i passi avvicinarsi alla porta - .. Merda-
-Sono un povero vagabondo londinese- dissi sorridendo- Cerco un posto dove stare-
Marie mi saltò in braccio abbracciandomi, stringendomi la vita con le sue gambe. Ero così felice; la tenevo stretta, e la sensazione migliore era il fatto che lei mi stringesse ancora di 
più.
-Harry! Sei arrivato- sorrise la mamma venendomi in contro
-Salve signora- ricambiai il sorriso
-Tu lo sapevi?- domandò la ragazza puntando il dito alla madre
-Ho promesso di non parlare- replicò alzando le mani
-Rispetto allora- ritornò ad abbracciarmi
Entrai in casa e portai la valigia in camera degli ospiti. La madre di Marie 
preparò il pranzo e nel pomeriggio uscimmo per una passeggiata.
-Ma come hai fatto ad organizzare tutto ciò senza che io me ne accorgessi?- mi 
prese entrambe le mani
-Beh, perchè sono un gran pezzo di figo e perchè..- mi diede uno schiaffo sul 
braccio facendo una smorfia
-Ok mi sono fatto aiutare da tua madre e da Zayn- risposi velocemente
-Zayn?- chiese sorpresa -Da quando è ritornato fra i comuni mortali?-
-Ma in fondo lo è sempre stato - ci sedemmo su una panchina
-Ora è da solo a New York?-
-No , in verità ...- mi bloccai- Cazzo! - ricordai che avevo promesso di 
telefonarlo
-Che hai?- si preoccupò
-Zayn è a Liverpool-
-Da Victoria?-
Annuii preoccupato
______________________________
Zayn's Pov
Mi sentivo un imbranato totale, ormai erano circa 14 anni che non ero più in 
Gran Bretagna. Chiesi varie indicazioni e riuscii a trovare il famoso ristorante 
di cui Victoria parlava continuamente,quello della sua famiglia. Entrai , mi 
guardai in torno. Molte persone parlavano fra di loro : un gran casino. Ad un 
tratto la riconobbi, era a prendere ordinazioni. Ritornò al bancone ed 
abbracciò il ragazzo che era lì.
Ero arrivato troppo tardi.Decisi di lasciar perdere e così , affranto e deluso, uscii fuori e mi sedetti sul marciapiede. Ero 
arrivato fin lì per vederla scambiarsi effusioni con un'altro?
-Mi hai salvato da una depressione- esclamai rispondendo al cellulare
-Zayn! Allora? Che mi combini?- domandò Harry dall'altro lato
-Manco un cazzo. Sono arrivato da 5 minuti al ristorante dei suoi e la vedo 
abbracciata ad un palestrato, circa 1,80 m-
-Minchia-sbottò-Ma ora dove sei?-
-Quì fuori. Marie come sta?-
-Ah è proprio quì,aspetta- inserì il vivavoce
-Ciao Zayn-urlò la ragazza
-Ehi Bella, come stai?-
-Benissimo-
-Sono felice per voi- feci un mezzo sorriso.
Nessuno più parlava,ero il terzo in comodo della situazione.
-Ma il ragazzo chi era?-domandò poi la ragazza di Harry
-Ma non ne ho idea,penso il suo ragazzo.Palestrato del cazzo,ma vaffanculo- 
sbuffai
-Dai Zayn- sospirò Marie- Ma aspetta.. Hai detto palestrato?-
-Ah ha-
-Sicuro che non fosse Liam?- continuò lei
-Liam il fratello?-
-Si,lui lavora con lei. Non sapevi?-spiegò
-Sei un grandissimo coglione-urlò Harry
Chiusi la telefonata e rientrai nel negozio. Avevo ancora una chance. Mi 
avvicinai al bancone , mi sedetti posando il cellulare nella tasca destra dei jeans.
-Salve,cosa vuole ordinare?- mi chiese Victoria girando la pagina del block-
notes tenendo lo sguardo sul foglio
-Vorrei parlare con lei-
Alzò lo sguardo e si accorse di me,per un attimo rimase zitta, lasciando 
cadere la matita sul bancone
-Cosa ci fai quì?- 
-Sono venuto a prendere un caffè- sorrisi
-A Londra?-inarcò il sopracciglio
-Già- risi
-Non c'è un cazzo da ridere Zayn.- 
Si avvicinò lo stesso ragazzo di prima - Serve aiuto Vic?-
-No Liam ,faccio da sola. E' un mio amico- lo spinse via
Marie aveva ragione.
-Ehi calma, sono appena sceso da un treno. Ti prego, le ramanzine dopo-
-Ma cosa?! Zayn, non abbiamo nulla di cui parlare. Ero innamorata di te, e tu 
mi hai trattato come uno zerbino. Sono tornata quì ma eri l'unico per cui avevo 
occhi , eri solo e soltato tu. Non puoi neanche immaginare quanto sono stata 
male. Mi hai odiata senza motivo-
-Invece so benissimo come ti sei sentita-
-Non puoi saperlo- recuperò la matita
-Si che lo so. Ho provato le stesse cose.-
-No che non l'hai fatto,altrimenti mi avresti parlata o come minimo mi avresti trattata da essere umano con dei sentimenti-
-Hai ragione, sono stato imperdonabile. Sono sempre stato circondato dalle ragazze, tutte volevano stare con me, ma tu eri diversi in qualche modo e l'ho notato da subito-

-Ho cercato di andare avanti come se non avessi mai saputo  della tua 
esistenza,ma era impossibile-

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Capitolo 31
*** Chapter 31 ***



“What am I supposed to do when the best part of me was always you?
And what am I supposed to say when I'm all choked up and you're OK?
I'm falling to pieces, 
I'm falling to pieces”
 
 
Chapter 31
Victoria’s POV


-Ti sto dicendo che ti capisco, ho provato le stesse cose- insistette Zayn.
-Non prendermi per il culo perché se avessi provato anche solo la metà di quello che provavo non avresti fatto tutto quello che hai fatto- iniziai ad alzare la voce, la gente iniziava a notarci.
-No Vic, davvero, sono stato male anch’io perché io ti amo e quando ti sei infuriata per Stephanie mi sono sentito una merda-
-Hai fatto bene, e non chiamarmi Vic, per te sono Victoria- dissi scarabocchiando qualcosa sul block-notes.
-Vic- lo guardai male. –toria- aggiunse.
-Zayn, te ne potresti andare via? Sto lavorando e non ho tempo da perdere in chiacchiere- gli dissi seccata.
-Io non me ne vado finchè non chiariamo- sbattè i pugni sul bancone.
-Non c’è niente da chiarire, abbiamo capito tutto, io ti amavo ma ora è finito tutto, la nostra storia, se si può definire così qualcosa che non è mai iniziato veramente, è finita, chiusa, archiviata, seppellita-
-Ma- iniziò lui.
-Buon ritorno a casa Zayn, salutami New York- gli dissi andando a prendere l’ordinazione ad un tavolo.
Dopo qualche minuto con la coda dell’occhio lo vidi uscire dal locale. Ero sollevata e triste allo stesso tempo, mi faceva ancora un certo effetto vederlo, ma non potevo soffrire ancora, dovevo rimanere sulle mie posizioni.
Finii di prendere l’ordinazione e attraversai il ristorante per andare in cucina ma un cliente mi fermò e mi consegnò un biglietto.
-Non è mio- disse –Mi hanno solo detto di darglielo-
-Chi?-
-Penso che lo scoprirà leggendolo-
-Lei lo ha letto?-
-No no, stia tranquilla, ma penso che lo capirà lo stesso- mi sorrise.
Io lo guardai confusa e mi allontanai verso la cucina.
Mi nascosi in un angolo e aprii il foglietto.
“Tu non vuoi ascoltarmi, non vuoi credermi, non so nemmeno io cosa tu voglia fare ma dammi almeno una seconda possibilità. Se decidi di farlo ti aspetto alle 17 a Concert Square”
E adesso?
 
Marie’s POV
Non potevo crederci, Harry era davvero lì con me e in quel momento stavamo abbracciati sul dondolo nel giardino sul retro.
-Tua madre è davvero un’ottima cuoca- mi disse Harry baciandomi la fronte.
-Non farti ingannare, ha imparato tutto da mia nonna- risi io e lo strinsi più forte.
Rimanemmo lì per un po’, senza dirci niente, c’eravamo solo io e lui. Poi mi venne in mente Victoria.
-Ma secondo te come sta andando a Zayn?- gli chiesi.
-Victoria è un osso duro, non gli starà andando molto bene-
-Io non voglio che Vic soffra, le voglio troppo bene però penso che forse Zayn avrebbe bisogno di una seconda opportunità-
-Alla fine non è un completo coglione, solo per metà- ammise lui.
-L’altra metà sei tu-
-Hey- fece l’offeso.
-Ammettilo, all’inizio non sei stato un angelo-
-La coglionaggine sarà di famiglia-
Risi, era così scemo ma così dolce contemporaneamente. Lo strinsi ancora più forte e lui ricambiò la stretta.
-Levami una curiosità- mi disse.
Io lo guardai negli occhi.
-Cos’hai pensato la prima volta che mi hai visto?-
Io ci pensai un po’. –Non lo so, ma penso di essere rimasta ipnotizzata dai tuoi ricci-
-Mmh-
-O dalla tua voce- aggiunsi.
-E poi sei caduta come una balena- rise lui.
-Ma stronzo!- gli colpii un braccio e scesi dal dondolo.
-No dai non prendertela-
Io incrociai le braccia.
-Dai, se tu sei una balena io sono un rinoceronte- cercò di rifarsi lui.
-Si si- gli risposi. –Preparati a una doccia fredda- mi girai per tornare in casa.
-Ma sei una balena bellissima.
-Gelata!- gli urlai entrando nell’edificio.
 
Zayn’s POV
Erano le 17.15 e Victoria non era ancora arrivata. Iniziavo seriamente a pensare che non si sarebbe presentata. Be’ in effetti potevo immaginarmelo, avevo fatto una cretinata, ma perché non potevo starmene buono? Perché la amavo, ecco perché. Avevo preparato tutto in poche ore e il progetto era nato in pochi minuti, l’amore mi faceva fare queste stupidate e l’avevo appena capito.
Presi la chitarra che avevo appoggiato accanto a me sulla panchina e mi alzai.
-Stai andando via?- sentii una voce femminile davanti a me e alzai lo sguardo. Era Victoria, era davvero venuta.
Un sorriso spuntò sul mio volto ma lei mi bloccò subito: -Non sono venuta qui per darti un’altra possibilità, ma per ascoltarti finalmente, poi deciderò- mi disse.
Io annuii, avevo un nodo in gola e non riuscivo a farlo sparire. Iniziarono a sudarmi le mani.
Lei mi guardò impaziente.
-Sai che c’è?- riuscii a dire infine.
-Cosa?-
-Che ci ho provato un sacco di volte a spiegarmi a parole e non ci sono riuscito-
-Cosa intendi?-
-Questo- riappoggiai la chitarra sulla panchina e in mezzo secondo ero già a un centimetro da lei. Le presi il viso fra le mani e la baciai, a lungo, fin quando me lo permise.
Quando ci separammo lei mi chiese: -Era tutto quello che volevi dire?-
Mi stava guardando negli occhi.
Io la guardai altrettanto negli occhi.
E rimanemmo lì, non so per quanto, per un tempo che mi sembrava infinito, senza risposta, né un sì, né un no, cosa mi avrebbe detto? Non si decideva a parlare.
-Allora? Che dici?- le chiesi impaziente.
-Io io- balbettò lei, immaginai fosse un po’ scioccata, non se lo aspettava di certo.
-Tu?- insistetti.
Le squillò il cellulare. Ma chi cazzo poteva interrompere un momento così?
Sbirciai lo schermo del suo telefono: Marie. Non avrebbe mai rifiutato una chiamata della sua migliore amica per rispondere a uno come me.
-Devo rispondere- disse infatti.
-Anche a me devi rispondere- le dissi.
Lei mi guardò.
-Posso aspettare- acconsentii infine.
-Pronto Marie?- esclamò la bionda rispondendo al telefono.
La mia impazienza cresceva di secondo in secondo.

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Capitolo 32
*** Chapter 32 ***


"You and I

We don’t wanna be like them

We can make it till the end

Nothing can come between you and I"

 

Capitolo 30

Victoria's Pov

Zayn era lì ad aspettare la fine di quella telefonata.

-Si Mary,tutto ok. Si tranquilla,Zayn è ancora vivo-ironizzai e lui rise- Ti chiamo stasera,un bacio- chiusi il telefono e lo riposi nella borsa.

Lui mi guardò e prese la chitarra.

-Dai,sono tutta orecchie- incrociai le braccia

-Dato che ho fatto un po' di casini ultimamente- tirò fuori dalla tasca il plettro -Magari cantandoti queste parole,riesco a farti capire cosa provo realmente-

-Non attacca una canzone fatta- inarcai il sopracciglio

-No, è scritta da me- replicò

Mi sedetti sulla panchina e lui cominciò a suonare davanti a me. Cantò :

"Non saprai mai come farcela da sola e non mostrerai mai la tua debolezza per avermi lasciato andare.Credo sia ancora difficile anche se i semi sono stati seminati.Ma veramente vuoi rimanere da sola?" Si fermò.Sentii il mio cuore stringersi sempre di più,così tanto da portarmi alle lacrime. Riuscii a trattenerle per un soffio. Deglutii. 

"Se stavi fingendo sin dall’inizio , così, con una stretta così forte allora i miei baci possono riparare il tuo cuore spezzato.E  potrebbe mancarmi tutto quello che mi dicevie posso darti una mano con le parti spezzate che potrebbero aggiustarsi, proprio così e ti darò tutto il mio cuore."  Non riuscii a controllarle, e le lacrime cominciarono a scendere giù senza controllo. Mi coprii il viso con entrambe le mani. Era stato così dolce con me, ed io  non gli avevo mai dato l'occasione di spiegare. Mi sentivo una persona orribile. Mi spostò via le mani e mi guardò negli occhi ''Possiamo riniziare tutto da capo?''

Annuii con gli occhi lucidi e lo abbracciai. Singhiozzavo. Mi aveva fatto star malissimo quella canzone, a maggior ragione il fatto che era stata scritta per me.

-Ti è piaciuta?- chiese appoggiando la chitarra vicino ai piedi. 

Annuii nuovamente - Mi dispiace per essermi comportata male-

-No Vic- lo fermai - No Zayn ,ascolta tu - tirai su col naso

-Sono stata davvero imperdonabile. Non ti ho lasciato spiegare e solo adesso mi rendo conto di quanto tu sia dispiaciuto. Sei venuto fin quì, per me. Nessuno era mai arrivato a tanto- abbassai lo sguardo- Se tu sei d'accordo, vorrei ritornare a sentirci come prima e se magari accadrà qualcosa ,poco male-

-Innanzitutto non devi chiedermi scusa,magari è il contrario. Con il ritorno di Stephanie mi sono comportato davvero come un 'idiota. Sembravo la brutta copia di Harry. E sì, se questo è ciò che davvero vuoi, per me va bene- Lo abbracciai e sussurrai "Grazie" , lo sentì stringermi ancora di più.

Quel fine settimana lo passammo insieme,ma non come fidanzati, come semplici amici. Lui era lì per me e questo mi faceva stare benissimo. Il Lunedì dovette tornare a casa e così anche Harry da Liverpool.

-Allora devo chiamarti Universitaria?- risi

-Tu scherzi-urlò Marie dall'altro lato del computer- io sto impazzendo con tutte queste valige-

-Dai, sii felice. Farai tante amicizie nuove- sorrisi

-Non mi rallegra- rispose seria

-Si ma ricordati che hai me come migliore amica ed Harry come fidanzato,quindi non dare troppa confidenza alle persone-

-Si Mamma- rise- Adesso finisco di fare le valige, ci sentiamo domani mattina appena sono in treno per Cambridge  -

-Okay, Buonanotte allora- sorrisi mandandole un bacio

-Notte -

-E non farti venire cacarelle per il nervosismo- le raccomandai

-Incrocia le dita allora!- 

Scoppiammo a ridere.Chiusi la chiamata e andai a letto.

______________________________

*Marie's Pov

La sera prima finii molto tardi di sistemare tutto,così mi svegliai tardi: Complimenti Marie,organizzazione perfetta devo dire.Corsi per arrivare in orario e fortunatamente il mio treno era in ritardo. Salutai i miei genitori e salii sul vagone assegnatomi. Posai le valige  e mi sedetti in cabina. "sono le 6.30'' pensai "perfetto"

Scrissi un messaggio a Victoria :

''Sarai ancora a letto,ma io no quindi ti rompo le palle anche mentre dormi. Buon giorno mostro ''

Dopo un po' ,inaspettatamente, mi arrivò la risposta 

"Eh già ,sono sveglia anche io. Fanculo eh, Non Buongiorno''

Leggendolo ripensai alla vacanza a New York e mi salii una nostalgia infinita. Fortunatamente fu interrotta da Harry

-Buongiorno Amore-esclamò

-Harry ma lì da voi è mezzanotte,cazzo fai ancora in piedi?- bisbigliai per non svegliare la vecchina che mi dormiva accanto

-Ero in giro con Zayn, tranquilla-

-In giro a far cosa?- tornai seria

-No eravamo con Niall, qualche giorno fa ha comprato un locale tutto suo e stasera c'era la festa di apertura-

-Ah,capisco.Che cosa carina, adesso vai a letto che sarai stanchissimo- 

-Scrivimi appena sei lì-

-No,ti scrivo quando sarà giorno da te-

-Marie..-

-Harry.Sì,vai a dormire-

-Stronza,mi manchi-

-Anche tu. Adesso però non mi va di pensarci, ho troppa nostalgia-

-Allora meglio non parlarne. Buonanotte, ti amo-

-Anche io, e buonanotte-

Chiusi la telefonata e poi gli occhi.Caddi in un sonno profondo. Almeno recuperai un po' di sonno arretrato. Arrivai a  Cambridge alle 10 e con un taxi raggiunsi l'università. Mi fermai all'ingresso per completare la mia iscrizione ed avere tutte le informazioni necessarie.

-Allora- iniziò la signora dietro al bancone - tutti i giorni dalle 9 alle 13 hai lezione, lezioni che variano a seconda dei giorni. Poi hai la pausa pranzo e nel pomeriggio, a seconda delle tue preferenze , ci sono corsi extra quali possono essere : cucina, arte, scrittura creativa, o anche attività sportive come cheerleading e così via-

-Perfetto- sorrisi

-Queste sono le chiavi della tua camera. La tua compagna dovrebbe essere già arrivata. Per qualsiasi problema , rivolgiti a noi- mi consegnò le chiavi e dei fogli ,su cui vi era il regolamento e le varie norme da rispettare in camera.

Trascinai i bagagli per mezzo campus,quando finalmente trovai i dormitori femminili. La mia camera era al terzo piano, aprii la porta: era una stanza abbastanza grande, aveva due letti, due scrivanie, due librerie, due armadi, una grande finestra sul campo da  rugby e un bagno. Sui muri c'erano due lavagne di sughero su cui poter appendere foto,appunti, note ecc.In bagno probabilmente c'era la mia compagna di stanza .Uno dei letti era occupato da tre grandi valige, di cui una rosa che ricordò quella di Victoria. Mi affacciai alla finestra: c'erano già molti ragazzi al centro del campo per i provini.

-Ciao compagna di stanza- sentii dire alle mie spalle. Riconobbi la voce,mi sembrava incredibile. Mi voltai lentamente, la vidi : era lei.

-Merda!- mi coprii la bocca con entrambe le mani -Viic- le saltai in braccio

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Capitolo 33
*** Chapter 33 ***


“I won’t give up on us
Even if the skies get rough
I’m giving you all my love
I’m still looking up


‘Cause even the stars they burn
Some even fall to the earth
We’ve got a lot to learn
God knows we’re worth it
No, I won’t give up”

 
Chapter 33
Marie’s POV
 
Ero aggrappata a lei come un koala e la stringevo forte forte.
-Mary, se avessi saputo che avrei dovuto tenerti in braccio a lungo avrei fatto un po’ di palestra- mi disse lei con voce sforzata. Così scesi e mi staccai da lei ma dopo un secondo le gettai di nuovo le braccia al collo, come se non ci fossimo mai viste prima di allora e quelle due settimane a New York non ci fossero mai state, e invece le ricordavo bene, per quello la strinsi.
-Che ci fai qui?- le chiesi giocando con i suoi capelli.
-Ho pensato che mia madre sarebbe stata fiera di me se avessi fatto l’università- rispose lei alzando le spalle.
-Ma come hanno fatto ad accettarti?-
-Non mi credi intelligente?-
-No certo, non in quel senso, intendo hai fatto il test d’ingresso?-
-Certo, tutto a tua insaputa per farti una sorpresa, ammettilo, sono o non sono la migliore amica che possa esistere?- mi disse aprendo la bocca in quel bel sorriso che ha.
-Non è neanche da considerare l’idea che tu non lo sia- le risposi scoppiando a piangere, quanto ero emotiva.
-Pensavo di farti felice- mi disse lei avvicinandosi.
-Lo sono- le dissi ridendo tra le lacrime –Così tanto che mi viene da piangere-
-Certo che sei strana- mi disse.
Io smessi di ridere e la guardai. Lei ricambiò lo sguardo.
-Ma ti voglio bene lo stesso-
Ricominciai a ridere e la abbracciai di nuovo.
Dondolavamo lì in mezzo alla stanza tutte abbracciate.
Dopo un po’ ci fermammo e Victoria affermò: -Dovremmo iniziare a sistemare le nostre cose, o almeno le mie perché ho portato via mezza casa-
Così iniziammo a riporre i nostri vestiti negli armadi, i nostri oggetti personali sui vari mobili della stanza e le foto e i fogli sulle lavagne di polistirolo dietro ai letti.
Notai che Victoria stava sistemando la foto che avevamo fatto davanti alla Statua della Libertà sulla sua lavagna.
-E quella?- le chiesi indicandola.
-E’ diventata la mia foto preferita, siamo tutti così felici- mi rispose ammirandola lì al centro.
-Avrei scommesso che avresti tagliato la testa di Zayn- risi incrociando le braccia.
-Be’, diciamo che mi è venuto a trovare a Liverpool e le cose si sono come dire…- indugiò.
-Non dirmi!- esclamai io stupita e le lanciai un cuscino addosso. Lei cadde sul letto.
-Va bene, non te lo dico- si levò il cuscino dal petto.
-No no, dimmelo dimmelo- dissi camminando sul letto e arrivando vicino a lei.
Rise. –Abbiamo fatto pace diciamo, siamo tornati amici e abbiamo passato un bel fine settimana-
-Aaaaa sono così felice- urlai abbracciando il cuscino, poi mi bloccai. –Aspetta, come solo amici-
Lei annuì. –Meglio andare per passi, no?-
-Ma insieme siete troppo carini- sembravo una bambina.
-Si vedrà col tempo- si alzò dal letto.
-Ma ma ma- dissi.
-Marie, non puoi continuare a fare così, dobbiamo finire qui e andare a fare un giro per il campus-
-Ma voi dovete stare insieme- insistetti.
-Marie, alza quel culo e smettila, argomento chiuso-
Sbuffai, schiacciai il cuscino sul letto e mi alzai. Era così bello averla lì con me.
 
Zayn’s POV
La mattina dopo la festa per l’inaugurazione del locale di Niall mi svegliai presto eppure trovai Harry già sveglio, era in cucina che girava e rigirava un biscotto nel latte.
-Se continui così quello non sarà più un biscotto ma una pappetta per neonati- gli dissi.
Lui si scosse come se si fosse appena svegliato e lasciò cadere il biscotto nella tazza.
-Merda- esclamò.
-Si è una bella merda- confermai.
-Giorno- mi disse guardandomi.
-Buongiorno- gli risposi aprendo il frigorifero.
-Non dire ‘buon’-
-Perché? Che succede?-
-Marie non mi ha scritto se è arrivata all’università-
-Eeh sai che dramma, sarà occupata- gli dissi prendendo il succo e versandomelo in un bicchiere.
-Oppure il treno ha avuto un incidente, o qualcuno l’ha picchiata, o peggio, si sta già dando da fare con un altro- si mise le mani tra i ricci e sbattè la testa sul tavolo.
-Non essere così drammatico- gli battei una mano sulla spalla.
-Immaginatela, sola e triste senza la sua migliore amica, che tra l’altro sono sicuro ci vuole insieme, cosa può fare se non trovarsi un altro ragazzo?-
-Sembri una di quelle adolescenti che si chiedono sempre se il loro ragazzo le tradisce, riprenditi- gli dissi e bevvi il mio succo.
-Senza me e Victoria è persa-
-Ma Victoria è lì con lei- gli dissi.
Lui si alzò di scatto. –Come lì con lei?-
-Le ha fatto una sorpresa, sono compagne di stanza-
-Oh grazie, almeno una che la terrà lontano da altri ragazzi-
-Non se sarà impegnata a sbaciucchiarsi lei un altro tipo- dissi facendo una smorfia.
-Non avevate fatto pace?-
-Si ma siamo solo amici, ricordi? Te l’ho già detto-
-Ah si, e come la stai prendendo?-
-Per me è tutto okay, okay?-
-Per me è okay ma per te non mi sembra molto- ribattè.
-E’ molto okay per me, siamo amici e così non dobbiamo avere nessun sentimento di gelosia adesso che siamo lontani- uscii dalla cucina e andai a sedermi sulla poltrona, aprii il giornale.
-Ah ha- rispose lui sedendosi sul divano accanto e guardandomi con un sorrisetto che non mi piaceva.
-Davvero, è totalmente okay per me, anzi meglio se sta con un altro, così è felice e contenta-
-Si certo- lui si alzò e andò verso la camera da letto. Prima di chiudere la porta mi disse un’ultima cosa: -Zayn, il giornale è al contrario, giusto perché tu lo sappia-
Guardai bene ciò che avevo in mano e in effetti aveva ragione.
-Lo sapevo!- gli gridai in risposta –Ma mi piace leggerlo così, io sono più intelligente di te, ricordatelo-
Lo sentii ridere chiudendo la porta.
Ma andiamo, era okay per me, al 100%. Altrimenti perché me ne sarei andato senza prendermi almeno un bacio? Era okay. Okay, okay, okay. Continuavo a ripetermelo in testa ma quel pensiero non volevo entrare. Non era okay perché io la amavo e non potevo essere solo un amico. Pensavo continuamente a lei con un altro ragazzo, universitario per giunta.
Sbattei il giornale sul tavolino davanti alla poltrona e mi alzai di scatto.
Ma cosa stavo facendo? Non potevo tornare a Londra in quel momento. E poi cosa avrei detto a Victoria? Mi stavo rincoglionendo sempre di più. Se avessi fatto qualche cazzata l’avrei persa anche come amica e non era quello che volevo.
Harry aprì la porta della camera e si avvicinò a me. Mi batte una mano sulla spalla.
-Amico, quella ragazza ti sta facendo impazzire- mi disse.
-Lo so, è la cosa migliore e peggiore della mia vita allo stesso tempo- rimasi fermo.
-Quanto sei poetico- rise.
-Tu non ridere perché stamattina nemmeno tu per Marie eri molto lucido- gli risposi e gli battei una mano sulla spalla allontanandomi.


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Capitolo 34
*** Chapter 34 ***


"Load up on guns and

Bring your friends

It's fun to lose

And to pretend

She's over bored

And self assured

Oh no, I know

A dirty word

 

hello, how low?"

 

Capitolo 34

-Ma non mi hai ancora spiegato come hai fatto- chiese Marie afferrando la tazza di caffè dal ragazzo

-Sono un piccolo genietto sai- pagai il caffè e ci andammo a sedere.

-No seriamente,come hai fatto? E' un casino quì per avere qualcosa-

-Ma dai ,addirittura?Ho solo detto che siamo cugine e che quindi per noi è più semplice condividere i libri e le spese- presi un sorso

-Mi stupisci-esclamò

-Lo so-sorrisi a 32 denti

Dopo aver bevuto il caffè,continuammo il giro del campus. Durò ben poco perchè dovevamo continuare a disfare i bagagli, o meglio a disfare i miei bagagli. Ehi, ho portato il minimo indispensabile.Purtroppo però dovetti continuare da sola perchè Marie cominciò a parlare con Harry su Skype

-Sei quì da 4 ore al massimo e già pensi a chiamare Harry su Skype?- sbuffai

-Mh- cominciò a mangiarsi le unghie - un pochino,dai che così vedi Zayn-

-Ma non voglio vederlo - risi

-Io scommetto il contrario-

Probabilmente si aprì il collegamento senza che Harry se ne rendesse conto. Lui era seduto proprio davanti al pc, ma di spalle ,che parlava con Zayn.

-Ma sei coglione allora? Se avevo dei dubbi ,oggi non li ho più- urlò il riccio

-Senti eh,non rompere le palle-

-Ma oh,che succede?-urlò Marie

-Marie!-sobbalzò Harry - Non pensavo si fosse già aperto sto coso- si grattò il capo

-E' negato con la tecnologia-commentò la ragazza guardandomi

-Eh non solo con la tecnologia!-urlò Zayn dall'altro lato

-Che cazzo di problemi avete?- mi stufai di quella situazione

-Il tuo caro Zayn- cominciò Harry

-Non è nè caro,nè mio-specificai, lui rise. 

-Dicevo. Zayn sta uscendo con una ragazza-

-Di già?- chiese Marie- certo che fa in fretta il ragazzo-

Non mi sorpresi. Eravamo amici,poteva fare ciò che voleva.

-Si ,ma la cosa buffa- abbassò il tono della voce per non farsi sentire - Lei è tale e quale a Victoria-

-Cosa!?- urlai

-Shh!- mi ammonì- Abbassa la voce. E' bionda come te, con gli occhi azzurri  e si chiama Vanessa-

-Questo quì è fuori di testa!-Marie scoppiò a ridere - per me è malato -

-Ma che faccia ciò che voglia-sbottai continuando a posare vestiti nell'armadio.

-Mh se lo dici tu,comunque io vado che è ora di pranzo quì e sto morendo di fame- guardò Marie - ci sentiamo dopo ?-

-Ok-sorrise lei mandandogli un bacio. Chiuse la chiamata e si buttò sul letto.

-Ah si ,mi mancava questa cosa- risi

-Cosa?-

-Avere le lenzuola sgualcite a causa tua- le lanciai un cuscino sulla faccia.

-Andiamo giù al campo di football?- proposi , lei annuì come una bambina. Presi la giacca e chiusi la porta. Ci sedemmo sugli spalti,guardando i ragazzi fare le prove per entrare nella squadra. Il sole stava tramontando. Marie appoggiò la testa sulla mia spalla, stringendosi per il freddo.

-Sono così felice- sussurrò

Aveva ragione.Quell'anno si presentava in modo fantastico. Erano successe così tante cose in quell'anno,che adesso mi gira la testa solo a pensarci ma dopotutto sono inciampata tante volte cadendo. Ma ogni volta che pian piano mi rialzavo,avevo la certezza di aver raccolto qualche cosa in più grazie a mio fratello Liam, a mia madre, a mio padre che mi protegge da lassù ,ai miei nuovi amici e sopratutto grazie alla mia migliore amica.


FINE.




 

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