Rain.

di AndyR
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Storm. ***
Capitolo 2: *** Back to school. ***



Capitolo 1
*** Storm. ***


Fuori era già buio, nonostante fossero solo le sette di un pomeriggio di mezza estate. Sentivo i tuoni riempire il silenzio assordante della mia camera e il fastidioso ticchettio della pioggia sui vetri della mia finestra. 

Ero sola in casa, perciò decisi di rilassarmi fumando una sigaretta, approfittando dell'assenza dei miei genitori. Presi il pacchetto da sotto il cuscino, ne estrassi una sigaretta e l'accendino e l'accesi, aspirandone il fumo e sentendomi immediatamente sollevata. Ero consapevole del fatto che si trattasse di un qualcosa di psicologico, ma fumare mi faceva sentire bene, in un certo senso.

Mi sedetti sul grande davanzale, il mio posto preferito, e aprii leggermente la finestra per far uscire il fumo. I miei mi avrebbero uccisa se lo avessero scoperto.

Ad un tratto vidi il cellulare illuminarsi sul letto, perciò posai la sigaretta e mi avvicinai per prenderlo, curiosa di chi potesse avermi scritto. Era da parte di Josh, mi chiedeva se potevamo vederci, ma non risposi. Sicuramente aveva solo voglia di fare sesso per poi mollarmi da sola. Lo faceva tutte le volte ed ero davvero stanca di essere sfruttata in quel modo. 

Tornai alla mia sigaretta, che gettai dopo aver fatto un altro paio di tiri. Richiusi la finestra e mi gettai nuovamente sul letto. Un nuovo messaggio, ancora Josh. Decisi di inventare una scusa abbastanza credibile, perciò mi limitai a dirgli che ero in punizione; sapevo che mi avrebbe creduta, in fondo ero spesso in punizione a causa del mio mancato rispetto delle regole. 

Spensi il telefono per evitare ulteriori scocciature da parte di persone indesiderate, non ero in vena di parlare con nessuno. Mi misi seduta e guardai fuori dalla finestra, sospirando. La pioggia scendeva ancora copiosa e si infrangeva violentemente contro il vetro, facendo quel rumore che trovavo insopportabile. 

Guardai oltre i vetri, alla casa di fronte. Le luci erano stranamente accese e riuscivo a vedere le sagome di tre persone. Stava succedendo qualcosa di strano in quella casa, perciò mi avvicinai curiosa alla finestra per osservare meglio quella scena. Una figura molto grande, sicuramente un uomo, stava picchiando qualcuno, probabilmente sua moglie. Nulla a cui non fossi abituata. Ma ecco quella terza sagoma, un movimento brusco e l'uomo cadde a terra. La donna fu tratta in salvo e poi ancora un calcio. La stava difendendo. D'un tratto l'uomo si alzò e quella sagoma che difendeva la donna fu spinta via, finchè tutti scomparvero e le luci furono spente. 

Restai immobile ad osservare, finchè mi resi conto che qualcuno era uscito dalla porta della casa. 

Era un ragazzo, teneva la testa bassa e se ne stava seduto sui gradini, sotto la pioggia. 

Scossi la testa cercando di eliminare il pensiero di ciò che avevo appena visto dalla mia mente. Ci avrei dormito su e mi sarei informata su quella famiglia il giorno seguente. 

Richiusi per bene la finestra e m'infilai sotto le coperte, nascondendo nuovamente le sigarette sotto il cuscino. I miei avrebbero fatto tardi come al solito e non avevo alcuna intenzione di aspettarli sveglia;perciò lasciai che Morfeo mi prendesse tra le sue braccia e mi addormentai.

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Capitolo 2
*** Back to school. ***


Saltai giù dal letto non appena sentii la mia sveglia risuonare all'interno della stanza. Fuori il sole era già alto ed ero consapevole che dovevo fare in fretta se non volevo perdere l'autobus.
Perciò, dopo aver fatto la doccia, indossai un paio di jeans skinny, una t-shirt con dei fiori e le mie Vans preferite. Afferrai al volo lo zaino dal pavimento, recuperai il cellulare, gli auricolari e le sigarette, poi uscii dalla mia stanza e scesi in cucina. Come sospettavo i miei stavano ancora dormendo, ma non avevo tempo per prepararmi la colazione.
Saltai giù dal letto non appena sentii la mia sveglia risuonare all'interno della stanza. Fuori il sole era già alto ed ero consapevole che dovevo fare in fretta se non volevo perdere l'autobus.

Perciò, dopo aver fatto la doccia, indossai un paio di jeans skinny, una t-shirt con dei fiori e le mie Vans preferite. Afferrai al volo lo zaino dal pavimento, recuperai il cellulare, gli auricolari e le sigarette, poi uscii dalla mia stanza e scesi in cucina. Come sospettavo i miei stavano ancora dormendo, ma non avevo tempo per prepararmi la colazione.

Uscii di casa a tempo di record e corsi verso la fermata; il pullman era già arrivato e salii in fretta guardandomi intorno. Il mio posto in fondo era già stato occupato, ma non avrei mai rinunciato a sedermici. Quindi mi avvicinai e guardai distrattamente il ragazzo seduto al mio posto, poggiando lo zaino sul sedile accanto. "Sei seduto al mio posto." Dissi semplicemente. Il ragazzo non mi degnò di uno sguardo, perciò sospirai e mi sedetti nel posto davanti al suo. Infilai gli auricolari e lasciai che qualche canzone assordante mi risuonasse nelle orecchie.

La scuola non era molto lontana, quindi prima sarei entrata, prima sarei uscita. Non appena l'autobus si fermò scattai in piedi e presi lo zaino, cercando di scendere, ma quel ragazzo era davanti a me. Lo osservai mentre si trascinava lentamente verso le porte e notai che aveva un livido sotto l'occhio destro. Allontanai subito quel pensiero dalla mente e scesi dall'autobus dopo di lui, dirigendomi verso l'ingresso della scuola.

Tolsi gli auricolari e li riposi nella tasca posteriore dei jeans, insieme al cellulare, dopo di che cercai di sfoggiare il sorriso più falso che potessi fare e dirigermi all'interno dell'istituto. Molti ragazzi e ragazze mi salutarono, e io risposi semplicemente con un cenno del capo, diretta al mio armadietto. Riposi alcuni dei libri e presi il necessario per la lezione di biologia. Sentii qualcuno schiarirsi la voce dietro di me, mi voltai e vidi la mia migliore amica, Amy, che mi saltò letteralmente addosso. Ci eravamo perse di vista per tutta l'estate e finalmente potevo rivederla. Dopo un abbraccio che sembrò durare secoli, mi lasciò andare. "Ciao Love, sei dimagrita parecchio!" mi disse con espressione preoccupata. "Ho fatto molto sport." Risposi semplicemente. "E non chiamarmi Love, sai che lo odio." Conclusi. Lei alzò gli occhi al cielo e mi prese sotto braccio, trascinandomi verso l'aula di biologia.

La prima ora passò in fretta, così come le tre successive, finchè non fu l'ora di pranzo e ci dirigemmo verso la mensa. Non avevo molta voglia di mangiare, quindi lasciai che Amy passasse del tempo con il suo ragazzo e uscii in cortile, per rilassarmi con una sigaretta. Ne estrassi una dal pacchetto e l'accesi, aspirandone il fumo. Tenevo la testa bassa e mi guardavo distrattamente le scarpe, quando sentii una voce. "Potrei averne una?" Sollevai lo sguardo ed era lui, il ragazzo dell'autobus. Annuii e gli porsi il pacchetto, lui prese una sigaretta e l'accese, restituendomelo subito dopo. "Grazie."  Mormorò, ma non risposi. Rimisi il pacchetto in tasca e tornai a guardarmi le scarpe, trovandole stranamente interessanti. "Sono Justin, comunque." Ancora quella voce. "Love." Risposi istintivamente, abituata al fatto che tutti quanti a scuola mi chiamassero con quel soprannome. Lui annuì, restando in silenzio. Quando finii di fumare tornai in mensa, lasciandolo lì fuori senza aggiungere una parola.

La mia migliore amica mi corse incontro, chiedendomi subito di quel ragazzo. "Mi ha solo chiesto una sigaretta, Amy sai che se stessi frequentando un ragazzo te lo direi." Ripetei per l'ennesima volta in pochi minuti. "Dimmi almeno come si chiama."  Mi supplicò lei sbattendo velocemente le palpebre dei suoi grandi occhi azzurri. "Ha detto di chiamarsi Justin"  Risposi alla fine, trascinandomi verso l'aula di matematica, pronta ad affrontare le tre ore successive, impaziente di tornare in camera mia.



 

 

ANGOLO AUTRICE
SALVE A TUTTI! E' DA UN BEL PO' CHE NON PUBBLICO UNA STORIA QUI SU EFP, PERCIO' FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE CON UN MESSAGGIO O UNA RECENSIONE. NON SO SE CONTINUARE, DATO CHE NON SO SE VI PIACE CIO' CHE HO SCRITTO PER IL MOMENTO. 
SCRIVETEMI I VOSTRI COMMENTI, POSITIVI O NEGATIVI CHE SIANO, ACCETTO QUALSIASI TIPO DI CRITICA.
PER QUALSIASI COSA MI TROVATE SU TWITTER, SONO @AndyRutigliano. P.S.: I PRIMI CAPITOLI SARANNO BREVI DATO CHE SONO SOLO INTRODUTTIVI, POI MI IMPEGNERO' A SCRIVERE DEI CAPITOLI PIU' LUNGHI QUANDO SAREMO NEL PIENO DELLA STORIA.

BACI!
 

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