Letters from us

di alpha_blacky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alice ***
Capitolo 2: *** Cara France ***
Capitolo 3: *** Odio ***



Capitolo 1
*** Alice ***


Prima che leggiate vi avverto che non è un’idea mia, ma è ispirata ad una storia vera, una figlia in fin di vita che detta alla giornalista le parole che vorrebbe esser riferite alla madre dopo la sua morte. L’ho sinceramente trovata estremamente toccante e solo ora, dopo mesi, ho avuto l’idea di scriverci qualcosa. Spero apprezziate e che  non sia uscito troppo male, l’ho scritto di getto. Baci, -A
Cara mamma,
non so se riceverai mai queste mie ultime parole, ma parlo lo stesso, anche se è difficile con questa lamiera conficcata nella pancia. La giornalista qui accanto a me sta segnando tutto e lei te lo riferirà. Piange e la capisco perché anch’io lo sto facendo, perché sappiamo entrambe che queste sono le mie ultime parole. Mamma, non te l’ho detto molto spesso, ma ti voglio bene, ti voglio un bene dell’anima, non voglio lasciare te e papà, ma non credo di farcela, il mio sangue è sparso per tutti i sedili e se se ne perde troppo si muore; lo studiai in prima media e ti ricordi quel tipo che ti dicevo tanto antipatico? In realtà avevo una cotta per lui e ho sempre pensato che tu non mi conoscessi abbastanza per capirlo. Io e te siamo due mondi separati, mamma, io sono troppo uguale a al papà, troppo chiusa; tu sei il sole che brilla nel cielo, un’esplosione di tanti colori che si uniscono e formano la luce. Mamma, sono stata stupida, mi sono lasciata trainare dagli altri ed ho bevuto a quella stupida festa; sono andata nell’altra corsia e ho avuto un incidente con la macchina che mi veniva di fronte. Dio, che stupida! Io e la mia maledetta paura, paura di non essere accettata, paura di diventare un cagnolino pronto a saltare ad un tuo comando! Solo ora che è troppo tardi capisco che lo dicevi per me. Papà, scusa se sono stata troppo dura con te, se ci siamo scontrati a volte, ma il nostro carattere è molto simile, siamo due testardi. Scusa se non ti ho mai detto ti voglio bene, ma ora non ne ho più la possibilità se non in questa forma scritta. Papà, ti voglio bene. Grazie di tutto. Addio. La vostra Alice.
 
 
 

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Capitolo 2
*** Cara France ***


Hi everyone! Mi fa piacere che siete qui a leggere questo angolo autrice e che poi forse leggerete anche il testo. Ho scritto fin troppo velocemente, se non apprezzerete vi capisco. Buone vacanze a tutti,
kisses,
-A
Cara France, ti ricordi quando ci divertivamo ad andare in bici insieme da piccole? E la mamma ci sgridava sempre perché diceva che era pericoloso? E poi ancora quando ci raccomandava sempre di stare attente per strada, a non girare mai da sole e di stare attente agli estranei? Beh, non sai quanto avesse ragione. Quella sera stavo tornando da casa di Laura da sola, sai per prendere un po’ di aria fresca e fare pace col cervello, pensando ai nuovi pettegolezzi che Laura mi aveva raccontato. Sai quanto è buia quella via e io non mi ero resa conto che mi stessero seguendo. Poi è successo. Mi hanno sbattuta contro il muro e… beh puoi immaginare. Sono tornata a casa tardi una sera di un po’ di settimane fa, rammenti? È da quel momento che ho iniziato a stare così male, c’è questo tarlo che mi rode l’anima; tu non hai capito, nemmeno i nostri genitori, sempre così occupati del loro lavoro. Così ho raggiunto la conclusione che non vale la pena di stare in questo mondo, questo non è vivere, questo è morire, ma più lentamente. Ho deciso di morire più velocemente, un colpo secco. Spero che capirete, speranza vana, anzi, spero che riuscirete ad andare avanti. Ti voglio bene sorellina, a te come ai nostri genitori, anzi, forse un po’ di più. Eri la mia parte più viva, quella che sto lasciando per andare incontro alla morte. Ciao franci, questo non è un addio, è un arrivederci. Grazie di tutto.
Per la cronaca, questo capitolo potrebbe essere collegato ad un’altra mia storia, “A notte fonda”. Se volete, potete passare a leggerlo. 

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Capitolo 3
*** Odio ***


o odio. O almeno, penso di odiarlo. Odio il modo in cui mi ha urlato addosso. Odio il modo in cui mi ha fatta scappare via per una frase. Odio il modo in cui il suo nervosismo si è riversato su di me. Odio il modo in cui ha urlato su mia sorella maggiore che ha tentato di difendermi. Odio che l'abbia fatta piangere. Odio il modo in cui mi accusa. Odio che abbia fatto piangere anche mia sorella piccola. Odio l'aver dovouto farla venire nel mio letto per tranquillizzarla. Odio averla sentita piangere. Odio aver dovuto nascondere i miei singhiozzi per essere forte per lei. Odio che lei si sia addormentata inquieta accanto a me. Odio che la mamma gli dia ragione. Odio che lui sia così calmo quando torna a pretendere scuse da parte mia, mentre mia sorella mi dorme di fianco. Odio non riuscire a fargli capire quanto mi ha spaventata. Odio riuscire a rispondere soltanto "No". Odio rimuginare dopo sulla risposta elaborata che avrei potuto dargli. Odio che poi la mamma torni a consolarmi, confondendomi le idee. Odio che mi dica"Domani è un altro giorno", perché sono le due di notte, ed oggi è domani. Odio l'essere sola nel mio letto a rimuginare su questa storia e a bagnare di lacrime il telefono mentre lui russa beato nella stanza accanto. Odio sapere che, invece da preservarmi dalla sua rabbia, me l'abbia scaricata addosso senza capire quanto ciò mi abbia ferita. Più di tutto però, odio sapere che non lo odio perchè è pur sempre mio padre. Ciao a tutti! Eccovi un altro capitolo di questa serie che non ha senso, ma continuerò. Spero non abbiate tante aspettative. Volevo chiedervi un favore: potreste leggere una flash-fic di una mia amica? Si chiama "Amore proibito" di ragazzasullaltalena e come avrete capito è di genere romantico; è carina da leggere, neanche scritta male, ve la consiglio da lettrice. Grazie. Per ultime vorrei ringraziare le mie 3 sorelle, senza le quali la mia vita sarebbe un inferno. Ci vediamo virtualmente al prossimo capitolo, kisses -A

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