Capitolo 2
“Chi…chi è?” la voce era quella di un uomo, e dal
tono si capiva perfettamente la sua paura.
Matt staccò di colpo la
bocca da quella di Mello. Avvertì una fitta al petto.
“Cazzo cazzo cazzo! Lo
abbiamo svegliato!” sibilò piano il biondo, sgranando gli occhi per il terrore.
“Senti, prendi la borsa e
cerchiamo di uscire dalla finestra. O-ok?!” Matt era nel panico piu totale. Era
colpa sua se adesso il vecchio si era svegliato, se adesso rischiava di finire
in carcere. Colpa di quei fottutissimi ormoni. Era lui che aveva combinato
questo casino, ed ora doveva rimediare.
L’aria era carica di
tensione. Mello raccolse la borsa, il più piano possibile, tentando di non
emettere alcun rumore. Matt afferrò la mano del compagno, per infondergli
sicurezza, per dirgli che sarebbe filato tutto liscio; e subito incominciarono
a muoversi, stando ben attaccati alle pareti, cercando di raggiungere la
finestra da dove erano entrati.
!TUMP!
“Cristo!” esclamò Mello
dopo avere sbattuto contro la gamba di un tavolino.
“Vieni fuori! Vieni fuori
brutto stronzo!! Ti ammazzo ti ammazzo!” la voce dell’uomo si aveva cambiato
tono. Molto piu acuta, chiaro segno dell’ angoscia che lo attanagliava.
I due ragazzi sentivano
chiaramente il respiro affannoso del proprietario di casa.
“G-guarda ch-che ho una
pistola! Esci! Esci cazzo! Fatti vedere se hai le palle!” parole buttate con troppa
violenza.
“Matt, ho paura” un’altra
fitta al cuore colpì il rosso.
“Non ti preoccupare. Ti prometto che andrà tutto bene” il biondo fece un
mezzo sorriso.
“Ti
amo Matt” “
Anche io Mello”
!CLICK!
Improvvisamente si accese
una luce. Proveniva da una stanza non molto lontana da dove si trovavano loro.
E poi si udirono passi incerti girare per la stanza, l’uomo cercava l’intruso.
Matt tirò Mello per il
braccio. Ancora pochi passi e sarebbero stati fuori. La stanza che conteneva la
cassaforte era al piano terra, non avrebbero dovuto arrampicarsi su qualche
grondaia o pertica, bastava mettere un piede fuori dal davanzale e sarebbero
stati salvi, e per questo Matt ringraziò piu volte il cielo.
!CLICK!
Un’altra luce si accese,
l’uomo si stava avvicinando. Dovevano fare piu in fretta.
“Adesso sparo! V-vieni
fuori! Cazzo!” Matt aveva perso il conto di tutte quelle minacce.
Le dita del rosso toccarono
il vetro freddo della finestra. “Vai prima te Mello” sussurrò sfiorando i
fianchi del biondo. “Ok” rispose.
La figura esile di Mello scivolò
piano fuori dall’edificio seguita subito dopo dalla sua.
Si ritrovarono in giardino.
L’unica fonte di luce era un lampione all’angolo della strada. Poco distante
dal lampione Matt poteva riconoscere il profilo scuro della sua BMW.
“Matt,
io incomincerei a correre…” disse il biondo lanciando uno sguardo alla figura
dell’uomo che camminava incerto dentro la casa, avvicinandosi pericolosamente.
E le gambe si mossero da sole. Correva,
correva come un pazzo. Aveva paura. Sentiva i passi di Mello dietro i suoi. Arrancava.
Gli faceva male la milza. La moto era sempre piu vicina. Bastava scavalcare e la bassa
staccionata, inforcare la BMW e sarebbe finito tutto.
“AHHH! DOVE SCAPPATE?
EH??!!!!” il vecchio sbraitava senza ritegno. Matt diede un’occhiata dietro di
se. Dietro la figura di Mello scorse la sagoma scura dell’uomo. Impugnava una
pistola e…
!BANG!
E poi tutto diventò freddo,
opaco. Come se il tempo si fosse fermato.
Sensazioni orrende. Paura,
sgomento.
Uno sparo, Mello che
urla, Mello che cade, il vuoto. E poi un altro sparo, e Matt che ritorna
lentamente alla realtà.
“Mello! Mello!!!” lacrime
calde rigarono il viso del rosso. Si chinò sul biondo. Fanculo i soldi, fanculo
tutto. Non poteva perdere Mello. Non poteva cazzo!
Con uno sforzo atroce lo
prese tra le braccia, si rialzò, e corse, corse corse fino a farsi esplodere i
polmoni.
Diede un’occhiata al viso
di Mello. Pallido. Occhi socchiusi. Sudato.
Quel figlio di puttana
gli aveva sparato, ed ora Mello perdeva sangue dalla spalla.
“Vaffanculo Matt. E’
tutta colpa tua.” Si disse.
Scavalcò la staccionata,
accomodò Mello sulla sella posteriore della moto lasciandogli un casto bacio
sulla fronte. Tolse il cavalletto e si sedette anche lui. Poi prese le mani del
biondo e le sistemò sui suoi fianchi. “Mello mi senti?” chiese soffocando le
lacrime. “S-si…” voce
fievole. “Bravo
amore. Adesso andiamo. Va tutto bene. Tu devi solo tenerti ai miei fianchi. Stringiti
forte a me.” Disse con tono rassicurante il rosso. “N-non so se ce la faccio…” rispose “Si che ce la fai!” quello di Matt
era un urlo disperato. “Ti amo Matt” voce ancora piu
fievole. “Anche
io Mello. Tanto”
Accese il motore.
!BANG! un altro sparo.
Alzò i piedi dall’asfalto.
!BANG!
Diede gas.
„STONZI TORNATE QUA!” ancora
la voce di quell’odioso figlio di puttana.
Si diede una piccola
spinta, e partì. Tenendo con una mano il manubrio, l’altra appoggiata su quella
di Mello.
Grazie per la
lettura^^ Questo capitolo non mi convince
molto ed è anche molto corto. Aggiornerò il prima possibile. Grazie a: Mello sexy doll, a
pEaCh, a stella86, a soleva e a Overdose, la mia beta *-*
Continuate a
seguirmi e a recensire! Aspetto consigli!
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