In giro per i sette mari con l'Akatsuki di Federico (/viewuser.php?uid=34127)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una crociera?! ***
Capitolo 2: *** Si salpa! ***
Capitolo 3: *** Birdwatching,whalewatching,sharkwatching ***
Capitolo 4: *** Mostro marino in vista! ***
Capitolo 5: *** Tempesta! ***
Capitolo 6: *** Approdo nell'isola misteriosa ***
Capitolo 7: *** Alla ricerca del tesoro di Davy Jones! ***
Capitolo 8: *** La barriera corallina! ***
Capitolo 9: *** Siamo frutti o pirati? ***
Capitolo 10: *** Ritorno?! ***
Capitolo 1 *** Una crociera?! ***
Spazio autore:
Forse qualcuno,
leggendo la seguente fan-fiction, potrebbe pensare che io odi
l’Akatsuki e gli
altri personaggi presenti perché qui fanno figure da
deficienti.
E’ falso.
Io
adoro l’Akatsuki,soprattutto Deidara,Sasori,Pain e Kisame.
L’unico
membro
che mi sta antipatico è Itachi, infatti noterete che sono
stato molto feroce
con lui. Per quanto riguarda gli altri, le figure da scemi servono per
rendere
comica la storia. Se mai ci fossero lamentele, mi scuso soprattutto con
i fan
di Pain,Kisame,Tobi,Hidan, Orochimaru e Sasuke, personaggi con cui
forse ho
esagerato con le prese in giro.
In
giro per i sette mari con l’Akatsuki
Una
crociera ?!
“SILENZIOOOOO!!!!
ASCOLTATEMI, BRANCO DI IDIOTIIIIII!!!”.
La
voce di un infuriatissimo Pain
riecheggiò per il covo dell’Akatsuki.
A
farlo uscire dai gangheri in
quel modo era la condotta dei membri della sua organizzazione, che in
quel
momento sembravano realmente dei bambini dell’asilo nido.
Konan
stava seguendo “Art attack”
alla televisione per creare nuovi origami; Itachi si stava mettendo lo
smalto,
si stava tagliando le vene, stava scrivendo poesie maledette e lasciava
che il
ventilatore acceso apposta gli muovesse i capelli in modo molto emo
(Quante
cose sa fare contemporaneamente nda); Kisame stava parlando ai pesci
del suo
acquario chiamandoli “nonna,”
“zio”, “mamma” e nel frattempo
provava ad
allungare le mani con Itachi; Kakuzu era appollaiato su
un’enorme montagna di
monete d’oro e le stava contando, per poi chiuderle in
cassaforte (situata in
un luogo a noi sconosciuto, probabilmente alla Gringott o
all’inferno), Hidan
si stava sbudellando, flagellando, crocifiggendo, decapitando,
impiccando,
bruciando vivo e quant’altro in onore di chissà
quali dèi, mentre recitava una
lunghissima cantilena che era un miscuglio di arabo, greco, latino e
cinese;
Deidara e Sasori( resuscitato dalla benevolenza dell’autore) si stavano dando battaglia
sull’arte, urlando
i rispettivi motti
e lanciandosi addosso
tonnellate di bombe e centinaia di marionette, distruggendo tutto
quello che
incontravano sul loro cammino; Zetsu stava facendo la fotosintesi con
una
lampada e mangiando
la pattumiera;
infine lo scherzo della natura mascherato e sprovvisto di cervello
(leggasi
Tobi) stava
saltellando e schiamazzando:
“Deidara-sempaiiiii, cosa facciamo oggi ?”,
“Zetsu-saaaan, posso entrare
nell’Akatsuki?”, “Tobi è un
bravo ragazzo, chi vuole giocare con Tobiiiii?” e
baggianate simili..
“Bastaaaa,
per favore, mi volete
ascoltare?” fece Pain piangendo disperato.
“Aveva
ragione Jiraya, era meglio
se diventavo il bambino della profezia e creavo il mondo ideale grazie
al
rinnegan, invece che essere il leader di questa sottospecie di circo
ambulante”.
Ma
improvvisamente qualcuno gli
diede un fazzoletto per asciugarsi.
“Grazie,
non dovevi…cosaaa?Tu?”.
“Leader-san,
non pianga, c’è Tobi
con lei!Vuole vedere il disegno di Tobi ? Vuole vedere il disegno di
Tobi ? Vuole
vedere il disegno di Tobi ?”
Dopo
una cinquantina di volte che
l’essere aveva ripetuto la frase, Pain dovette accettare.
Il
disegno, fatto con pastelli
vecchi di novant’anni (“Sono quelli che usavo
durante la mia lieta infanzia,
quindi li usiamo fino a che non si consumano del tutto”aveva
detto una volta
Kakuzu), mostrava tre omini stilizzati con indosso i mantelli
dell’Akatsuki che
si tenevano per mano.
Alcune
scritte unite con frecce ai
personaggi ( uno aveva una maschera arancione, uno i capelli biondi e
uno i
capelli rossi) dicevano “Tobi”, “Il
sempai”, “Il fidanzato del sempai”.
Sullo
sfondo c’erano un prato
verde, tanti alberi pieni di uccellini cinguettanti, un sole sorridente
e il
covo, con tanto di bidoni della spazzatura ( da cui faceva capolino
“Zetsu-san”), cassetta delle lettere, tappetino con
scritto “Welcome” e tetto
rosso triangolare con il camino che fumava.
Pain
ebbe un improvviso calo di
pressione a causa dello spavento e trattenne a stento il vomito, ma il
peggio
doveva ancora venire.
Tobi
pigolando disse: “Le è
piaciuto vero? Leder-san, posso entrare nell’Akatsuki? Vero
leader-san? Leder-san?”.
Ma
Pain non lo stava più
ascoltando.
Prese
fiato ed emise un urlo terrificante,satanico,da
posseduto : “ORA
BASTAAAAA!!!!!!! MI AVETE ROTTO LE SCATOLEEEEE!!!!!!!”
Tutti
ammutolirono e sospesero le
loro attività.
Tobi
scappò urlando e piangendo.
“Itachi-saaaan!!!Konan-chan!!!”
I
due lo accolsero amorevolmente.
“Cosa
c’è piccolino?”
“Il
leader è cattivooooo!!!! Tobi
è un bravo ragazzooooo!!!!”
“Quell’energumeno!Fare
la voce
grossa con il piccolo e indifeso Tobi!” disse Konan.
“Ora
gli insegneremo a prendersela
con quelli della sua taglia!”fece Itachi.
Minacciato
da armi di carta e
sharingan ipnotico, il leader dovette promettere allo stupido che prima
o poi
avrebbe preso in considerazione la sua domanda.
Ma
intanto anche gli altri si
erano avvicinati.
“Cosa
dobbiamo fare leader?”
chiese Kakuzu.
“Sarà
mica una missione,un?”disse
Deidara.
“Esattamente
bombarolo!”.
“Mi
chiamo Deidara,un !”.
“Quello
che è ! Comunque ho deciso
per tenervi occupati di assegnarvi la più bella missione che
abbiate mai ricevuto…..UNA CROCIERA! Ovviamente verrò
anch’io!”.
Tutti
i membri lo guardarono come
si guarda un pazzo furioso o un concorrente del Grande Fratello.
“Che
c’è? Non vi piace?”.
“Caro….sicuro
di non avere la
febbre?” chiese Konan.
“Mai
stato meglio! Voglio proprio
respirare l’aria di mare!!!” disse Pain urlando
come un idiota e accennando
alcuni passi di danza, sotto gli occhi spaventati di tutti.
“Ma
non vedete che lo fa per farci
ridere? Lo sappiamo tutti che il nostro capo è un
burlone!” dichiarò l’uomo
pianta.
“Sono
serissimo Zetsu”.
“Che
bello, vedrò i miei parenti
pesci!” esclamò Kisame iniziando a saltellare
giulivo nonostante la sua non indifferente
mole ( perché se non l’avete mai notato Kisame
è il membro dell’Akatsuki più
grosso e pesante dopo la marionetta di Sasori e Kakuzu nda).
“Leader,
costerà un’iradiddio!”
gridò Kakuzu.
“Se
ce ne sarà l’occasione potrai
saccheggiare qualche nave! Tanto se dei criminali di livello S si
mettessero a
fare i pirati nessuno si stupirebbe !”
“Che
bello!Che bello! Tobi vuole
venire in crociera!”.
“Va
bene Tobi! Puoi venire, ma fa’
il bravo” disse Pain temendo altrimenti la reazione di Konan
e Itachi.
“Allora
fra un’ora fatevi trovare
qui! Oceano arriviamo!”.
“Prevedo
guai…..un mare di guai…..”disse
Sasori.
“Eh
già, un!” replicò Deidara.
“Non
potrò neanche esercitare la mia arte, sennò la
mia argilla si bagnerà.. Un !”.
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Capitolo 2 *** Si salpa! ***
Spazio
autore
Liby-chan:
Grazie tante della
recensione, se vuoi saperlo aggiornerò tutti i giorni, e
spero che continuerai
a leggere e recensire.
Con
Sasori non mi sono accanito più
di tanto,anche perché è il mio personaggio
preferito.
Deidara
invece sarà coinvolto
molto spesso in gag con Tobi,ma riuscirà a usare la sua arte
contro degli amici
di Tobi molto speciali…..
Hidan
continuerà trafiggersi e a
partire dal quarto capitolo inizierà a recitare preghiere
assurde e
completamente inverosimili.
Con
Itachi sono stato parecchio
feroce e continuerà a fare la figura dell’emo
cieco.
Si
salpa!
“Dannaaa!!!”urlò
Deidara. “Secondo
te quale costume è meglio, quello rosa o quello
viola,un?”.
“Non
lo so Deidara, ho paura che
questo corpo da marionetta possa marcire se faccio il
bagno…”disse Sasori
prendendo un pupazzino di Pinocchio e un teatrino dei burattini
portatile. “Deidara
–sempai!” urlò Tobi con indosso un
salvagente. “Poi vuole fare il bagno con
Tobi?Vuole?”.
“Itachi-san!”
disse Kisame con gli
occhiali da sole sul viso, il materassino in una mano e la boccia dei
pesci
nell’altra. “Vorrebbe venire a conoscere i miei
parenti pescecani?”.
Itachi,
con addosso una camicia
hawaiana, non rispose ed infilò crema solare, bagnoschiuma,
asciugamano,
racchettoni e cruciverba
nella borsa.
“Vediamo
un po’ ….. l’altare
galleggiante c’è, i testi sacri impermeabili ci
sono, l’acqua santa c’è, la
falce-fucile subacqueo c’è..”
“HIDAN,
piantala con quella roba e
aiutami a cercare lo scafandro da palombaro e i remi!”
urlò Kakuzu mentre
infilava nella valigia il salvadanaio e i fumetti di Zio Paperone.
“Uhm…..se
porto il fertilizzante,
le piante carnivore e la pala devo lasciare qualcosa a casa: cosa
lascio, i
braccioli o il cestino da pic-nic?” si chiese Zetsu.
“Amoooreeee!!!!!Dove
hai messo la
macchina fotografica?” domandò Konan con la
bandana in testa infilando sandali
e trucchi in valigia.
“Tu
piuttosto, hai visto la pompa
del canotto?” fece Pain indossando un cappellino da marinaio
e prendendo canna
da pesca, retino ed esche, dopo aver spiegato ai suoi corpi come
comportarsi in
sua assenza.
All’ora
stabilita tutti i membri,
carichi di borsoni e bagagli, si ritrovarono fuori dal covo.
“In
marciaa!!!!” ordinò Pain.
I
criminali si misero in testa i
cappelli di paglia, anche se non indossavano più le divise,
e cominciarono a
marciare.
A
un certo punto Itachi, dopo aver
lasciato il sentiero a causa della cecità, andò a
sbattere contro un albero.
“
Vuoi attaccarmi eh?Non so chi tu
sia ma te la farò pagare!Amaterasu!”.
L’albero
fu incenerito e Itachi,
che in questo modo aveva perso un altro po’ di vista, si
ricongiunse
all’allegra comitiva.
Cammina
cammina, i nostri eroi
arrivarono al porto di una città di mare e si misero a
contrattare con uno uomo
che si era presentato dicendo di vendere imbarcazioni.
“Allora….
Quanto viene quella nave
laggiù?” disse Pain indicando un panfilo
lussuosissimo.
“Ma
signore, quello è lo yacht
privato dell’hokage!”
“E
quello?”
“E’
del leader del villaggio della
roccia!”
A
Deidara venne voglia di
affondare quella nave.
“E
quello ?”
“E’
il motoscafo d’altura del
Kazekage!”.
“Dannati
ricconi.. credono di
poter fare quel che vogliono perché comandano i
villaggi…”
“Leader,
che ne dice di quel
gommone?”.
“No
Kakuzu, poi non ci stiamo
tutti! Va bene, prenderemo una nave a vela per inquinare di
meno!”.
“Vediamo
un po’.. abbiamo una
barca dell’America’s Cup, un vascello da battaglia
a tre ponti, un galeone con
le vele d’oro e quello!” disse il venditore
indicando una veliero a tre alberi
molto carino.
“Lo
prendiamo!” urlò Kakuzu
facendo un salto di due metri. “Quanto costa ?”
“100
ryo”.
“70!”.
“90!”.
“65!”.
“40!”.
“50!
Prendere o lasciare!”.
“Affare
fatto, pirata!” disse
Kakuzu, anche se ci volle la forza bruta per farlo pagare fra le
lacrime.
I
criminali salirono sul vascello,
e qui si accorsero che lo scafo era pieno di buchi, c’erano
topi da tutte le
parti e le vele erano inesistenti.
“Quel
tizio ci ha tirato un
bidone, un!” disse Deidara.
“Se
lo ritrovo lo squarto..” fu il
commento di Hidan.
“Forza
ragazzi! Un po’ di olio di
gomito e questa bagnarola tornerà come nuova!”
disse Pain diventando
stranamente simile a Gai.
I
lavori proseguirono per tre
giorni, e a parte Konan che si ruppe tutte le unghie, Itachi che cadde
dalla
passerella cinquanta volte minacciando di fare l’Amaterasu
alla nave, Pain che
si ficcò un chiodo nel pollice, Kisame che parlava con i
merluzzi presi dai
pescatori invece di lavorare, Sasori che cadde dall’albero
maestro scomponendosi
in vari pezzi, Deidara che uccideva i topi a colpi di bombe, Tobi che
scivolò
sul ponte e battè la testa diventando ancora più
scemo, Zetsu che mangiava i
gabbiani, Hidan che si staccò una mano e Kakuzu che correndo
per andare a
curarlo cadde nel catrame, non successero particolari incidenti.
“Ora
sì che possiamo salpare!”
urlò Pain tutto contento.
“Levate
le ancore!”.
Kisame,
Itachi, Hidan e Zetsu
cominciarono a girare l’argano, frustati da Kakuzu che
ricordava il tempo in
cui toccava a lui quel compito, ma ora era un vecchietto pieno di
reumatismi,
quindi toccava ai baldi giovani come loro ecc ecc.
“Spiegate
tutte le vele!”.
Konan
Deidara, Sasori e Tobi si
arrampicarono sugli alberi ed eseguirono l’ordine, rischiando
molte volte di
rompersi l’osso del collo.
“Issate
la bandiera!”.
Tutti
si radunarono in coperta
mentre Sasori e Zetsu facevano salire la loro bandiera, nera con una
nuvola
rossa in mezzo.
La
nave uscì dal porto,
veleggiando verso nuove avventure, mentre uno yacht esplodeva e il capo
del
villaggio della roccia tornava a terra a nuoto.
“Deidara!”.
“Oops!”.
Quando
il vascello si fu
allontanato, mentre tutti
prendevano il
sole, guardavano l’orizzonte o lucidavano il ponte, si
udì uno starnuto che
proveniva da un barile.
“Maestro,
sta bene?” disse una
seconda botte.
“Io
sono il vendicatore!” disse
un’altra ancora.
“Zitti
idioti, ricordatevi che
ssssiamo clandesssstini…” disse ancora la prima
botte.
“Botti
che starnutiscono, parlano,
vogliono vendicarsi….Qui gatta ci cova!Ragazzi, andate a
controllare!”ordinò
Pain.
Kisame,
Kakuzu e Deidara aprirono
i barili, che ufficialmente trasportavano maiale salato, e ne
uscirono….
“No,
tu no!”.
“Ma
perché tutti mi odiano? Non
ssssono forssse un vossssstro vecchio compagno?”.
Nelle
botti c’erano Orochimaru,
Kabuto e Sasuke!
Vedendo
l’uomo-serpente tutti
ebbero un collasso, soprattutto Itachi e Sasori che tanto avevano
patito per
colpa sua.
“Itachi!Mi
vendicherò di te
adesso!”.
Sentendo
quelle parole Itachi
rinvenne, e i due fratelli si fissarono con aria molto emo, quindi il
maggiore
diede un colpo sulla fronte del minore e gli disse: “Stupido
fratellino, la tua
debolezza deriva dall’inadeguatezza del tuo
odio…”.
Hidan
domandò: “Ma perché non vi
comprate un nave anche voi?”.
Kabuto
rispose: “Mantenere un paese
costa molto e ci siamo impoveriti, quindi per non spendere nulla e fare
una
vacanza ci siamo imbarcati di nascosto ( Giusta osservazione nd
Kakuzu)”.
Pain
guardò i tre infiltrati negli
occhi e parlò: “Orochimaru, in quanto clandestini
dovrei gettarvi agli squali,
mettervi ai ferri nella stiva o abbandonarvi su un’isola
deserta ma, in nome
della nostra vecchia collaborazione,potrete rimanere se lavorerete come
gli
altri!A proposito, stabiliamo i ruoli di ciascuno. Io sarò
il comandante, Konan
il comandante il seconda, Kakuzu il nostromo, Deidara
l’ufficiale di rotta,
Kabuto il medico, Zetsu il cuoco,Hidan, Itachi, Kisame e Sasori i
marinai
e Tobi il mozzo
tuttofare, mentre
Orchimaru e Sasuke si daranno il cambio come timoniere e
vedetta”.
Il
sannin si leccò le labbra,
mentre il ragazzo, sapendo cosa gli avrebbe fatto l’altro
durante il cambio di
turno, svenne.
Durante
la cena, tranne che per le
schifose brodaglie cucinate da Zetsu, i ripetuti tentativi di vendetta
di
Sasuke e le molestie di Orochimaru, non ci furono problemi, mentre la
sera
tutti si ritirarono nelle proprie stanze dove fecero casino tutta la
notte,
tranne Pain, che rimase a far la guardia sul ponte con un fucile in
mano, i due
Uchiha, che si appollaiarono sui pennoni più alti per
fissare la luna e
tagliarsi le vene e Orociok, che si mise a spiarli con il binocolo.
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Capitolo 3 *** Birdwatching,whalewatching,sharkwatching ***
Spazio
autore
Himawari:
Tobi deve ancora dare il
meglio di sé, e così anche Itachi e Sasuke,
mentre Orociok non perderà il vizio
e verrà ridicolizzato ancora di più. Grazie della
recensione.
Targul:
Sono veramente onorato che
tu mi abbia messo fra i tuoi preferiti, e confido che continuerai a
seguire e
recensire.
Io
posso permettermi di aggiornare
tutti i giorni senza fatica semplicemente perché ho
già scritto tutti i
capitoli della storia.
Birdwatching,
whalewatching, sharkwatching
( in
inglese: osservazione di uccelli, osservazione di
balene,osservazione di squali nda)
La
mattina successiva, dopo aver
levato le ancore, la Daikumo
( “Grande nuvola” in giapponese nda), come era
stato battezzato il vascello,
filava tra le onde come un siluro.
Pain
guardava in dvd una
copia pirata di “Master
and commander” e urlava le battute del film con aria
invasata; Konan leggeva e
prendeva il sole su una sdraio; Itachi
camminava per il ponte andando
a
sbattere contro gli alberi; Kisame faceva ciao ciao con la manina ogni
volta
che un banco di pesci saltava fuori dall’acqua, e in quei
momenti colpiva per
sbaglio con lo spadone quelli che gli stavano vicino; Hidan sacrificava
topi e
gabbiani al dio delle crociere folli, al dio delle onde alte, al dio
dell’acqua
piena di alghe, al dio delle meduse sciolte al sole e ad altri loschi
dèi;
Kakuzu agitava una frusta, urlava a tutti di lavorare e ricordava i bei
tempi
in cui era un bucaniere; Sasuke reggeva il timone e beccava solo una
ventina di
scogli per ogni chilometro di navigazione; Orochimaru scrutava
l’orizzonte
dalla coffa e strillava le canzoni di Sweeney Todd; Kabuto medicava
quelli che
erano stati feriti da Kisame e veniva accusato di essere un capitano
francese
travestito da chirurgo ( è una citazione di una delle scene
finali di “Master
and Commander nda) da Pain, che diceva di chiamarsi Jack Aubrey e di
comandare
la nave di Sua maestà britannica Surprise; Zetsu leggeva un
manuale di
giardinaggio,Sasori guardava il cartone di Pinocchio e si tappava gli
occhi per
la paura quando appariva Mangiafuoco;Tobi lucidava il ponte e non stava
mai
zitto; Deidara, smentendo chi diceva che si sarebbe perso in una vasca
da bagno,
si dimostrava un grandissimo navigatore con tanto di mappe, bussola e
compasso.
“Dunque,
se viriamo in direzione
est-nord-est fra 140 miglia
……..”
“Deidara
–sempai!”.
“Non
ora Tobi, sto facendo dei
calcolo vitali per la nostra sopravvivenza, un!”.
“Perdindirindina
sempai, com’è
intelligente!”.
“Grazie
Tobi, lo sapevo già e
comunque sarò sempre più intelligente di te,
un!”.
“Sempai
giochiamo? Tobi si
annoia!”
“Vai
a guardare l’orizzonte,un!”.
“Ma
Tobi vuole giocare! Ops..Tobi
sta un po’ male! Tobi ha bisogno
di….BLEARGHHH!!”
Lo
scemo aveva aperto un’apposita
fessura sulla maschera e aveva imbrattato di una schifosa melma
verdastra ( Si
potrebbe cucinare stasera nd Zetsu )le mappe e i vestiti del navigatore.
“No
le mie carteeeeee!!!” pianse
Deidara, ma in quel momento qualcosa di umido e altrettanto schifoso
cadde
dall’alto sulla sua spalla.
“Oggi
non è proprio la tua
giornata “ commentò Sasori.
“Ehi
ragazzi, sono stati quei
gabbiani!” gridò Konan “ Che ne dite di
un po’ di birdwatching?”.
“Sìììììì!!!!”.
“Oh
oh oh…Io ho già dei
piccioncini da spiare…..” ridacchiò
Orochimaru inquadrando Itachi e Sasuke con
il binocolo.
Kakuzu
provò a dare del mangime ai
gabbiani, ma essi lo attaccarono e lo inseguirono per tutto il ponte
beccandogli il cranio.
Kabuto
attirò un pellicano e gli
diede un pesce, ma si trovò con la mano bloccata nel becco
dell’uccello.
“Aiutooo!!!Liberatemi!!”.
Dopo
molto patimento la mano di
Kabuto fu estratta, ma allora il pellicano iniziò a schiamazzare e a
svolazzare
per tutto il vascello.
“Presto!Cercate
di sparargli e
beccate un altro, e poi lo costringeremo ad operarsi da solo come il
dottor
Maturin!” strillò Pain ricordandosi di una scena
simile nel film.
I
membri dell’equipaggio
iniziarono invece a scappare come una massa di idioti, e alla fine il
pellicano
investì in pieno il leader.
Mentre
questo si rialzava un
eccitatissimo Tobi spiccava balzi enormi urlando: “Guardate!
Guardate!” e
indicando i delfini che saltavano davanti alla prua.
Kisame
si sporse e iniziò a tirare
shuriken ai cetacei urlando come un ossesso: “Maledetti! I
miei fratelli squali
vi ammazzeranno tutti!” mentre gli altri lo trattenevano.
In
poco tempo due scialuppe, una
con a bordo Itachi, Kisame, Hidan,Kakuzu,Pain e Zetsu e
l’altra con
Deidara,Sasori, Tobi, Orochimaru,Sasuke e Kabuto, furono messe in mare
mentre
Konan controllava la nave, e si avvicinarono ai delfini.
Tutti
stavano ammirando i loro
tuffi quando un delfino fu ucciso dalla falce di Hidan e gli altri
scapparono.
“Perché
l’hai fatto?”:
“Ma
non capite? Ora abbiamo la
benevolenza del dio della pesca effettuata con metodi crudeli e del dio
delle
bistecche di delfino!”.
In
quel momento emersero vicino
alle barche grandi dorsi scuri che spruzzavano acqua.
“LE
BALENE!LE BALENE!” urlò Tobi
al colmo della gioia.
“Non
e che mi mangiano..” chiese
dubbioso Sasori.
“Danna,
quante volte devo dirti
che non sei Pinocchio, un ?”disse Deidara.
Una
balena fece un salto e ricadde
in acqua sollevando enormi ondate.
“Potrebbero
anche fare meno
casino! Sembra di essere alle cascate del Niagara!”disse
Kakuzu asciugandosi.
Vicino
alle balene emerse anche un
altro animale.
“Oh,
un’ orca! Ehi Willy, salta!”
urlò Itachi, che fin da piccolo era un patito di Free Willy.
L’orca
lo prese in parola e balzò
fuori dall’acqua, ricadendo sulla barca e sfasciandola.
“Ecco
perché quel film non mi è
piaciuto! Era una premonizione !” disse Sasuke mentre lui e
gli altri
accoglievano i naufraghi.
“Oh
uno squalo!” fece Tobi
indicando una pinna scura che nuotava vicino alla barca.
“Dove?Dove?”
gridò Kisame
facendosi largo.
“Stupido,
se ti agiti poi ci
rovesciamo e quello ci sbrana tutti!Ma qualcosa si può
fare..”disse Kabuto.
Poco
dopo veniva calata in mare
una gabbia con dentro Kisame, Tobi, Itachi, Sasuke, Orochimaru, Deidara
e
Sasori vestiti da subacquei ( anche se Kisame non aveva le bombole
perché aveva
già le branchie).
Subito
i pescecani iniziarono a
girare intorno a loro addentando grossi pezzi di carne sanguinante
usati come
esca e colpendo le pareti della gabbia.
“Ma
è sicuro questo arnese?”
chiese Sasuke.
“Kisame-san,che
pesci sono quelli
con la testa strana che stanno addentando il cavo che ci collega alla
nave?”.
“Sono
pesci martello Tobi, e sono
miei cugini”.
“Che
pesce è quello con il naso
lungo lungo che sta infilzando Deidara-sempai ?”.
“E’
un pesce spada Tobi, ed è mio
nonno”.
“Che
pesce è quello con le strisce
che sta azzannando il braccio di Itachi-san?”.
“E’uno
squalo tigre Tobi, ed è il
mio fratellastro”.
“Che
pesce è quello che sta
guardando male male Orociok-san?”.
“E’
uno squalo blu Tobi, ed è mio
zio!”.
“Che
pesce è quello che sta
cercando di sfondare il fondo della gabbia a testate?”.
“E’
uno squalo bianco, la mia
specie preferita perché è quella da cui discendo
per parte di padre!”.
“Accidenti
Kisame.-san, sai
proprio tante cose sui pesci! E quelli che stanno facendo un buco
grosso grosso
nello scafo della nave che pesci sono?”.
“Pesci
sega, cugini di terzo
grado”.
Nello
stesso momento Pain e Zetsu stavano
azionando le pompe mentre Hidan e Kakuzu stavano tamponando la falla,
lanciando
un’infinità di maledizioni e ingiurie ai
“maledetti cavatappi nuotanti”che
avevano causato il danno.
Dopo
le spiegazioni Kisame uscì
dalla gabbia e andò ad abbracciare un grosso squalo bianco.
“Che
c’è nonno? Non riconosci più
il tuo nipotino?”.
“Ma
cosssa ssssta facendo quel
mammalucco?”domandò Orochimaru.
Un
minuto dopo tutti stavano
correndo come razzi sulla superficie marina, con un migliaio di squali
alle
calcagna.
Vedendo
tutti quei pescecani al
loro inseguimento Pain si guardò bene dall’aiutare
i compagni, e scappò a vele
spiegate, mentre i subacquei inseguivano disperatamente la Daikumo.
Alla
fine, nonostante gli squali
li inseguissero saltando fin quasi sul ponte, tutti furono a bordo,
tranne
Tobi.
Questo
era circondato da una
flotta di pinne scure che gli giravano intorno, ma
all’improvviso urlò più
forte che poteva : “ VOLETE GIOCARE
CON TOBI? VOLETE VEDERE I DISEGNI DI
TOBI? TOBI E’ UN
BRAVO RAGAZZO!!!”.
Sentendo
queste parole gli squali
si traumatizzarono e fuggirono via come siluri.
Quando
tutti furono in salvo
Kisame disse: “Come sono emozionanti queste riunioni di
famiglia!”, rimediando
un sacco di botte per la battuta inopportuna.
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Capitolo 4 *** Mostro marino in vista! ***
Mostro
marino in vista!
Quella
sera c’era una calma
innaturale sulla nave.
Tutti
erano a letto, tranne
Sasuke, che dimostrandosi ancora più emo di suo fratello si
era sistemato sulla
coffa e si era messo a guardare la luna, ripensando alla propria
infanzia
traumatica, talmente traumatica che per dimenticare il dolore si scolò una
bottiglia di rum e la gettò in
mare.
La
bottiglia affondò rapidamente e
colpì in testa un grande animale marino che riposava sul
fondale e che si
diresse verso la superficie, deciso a fargliela pagare a quelli
ubriaconi
molesti.
Sasuke
vide con orrore il mare
ribollire e un enorme serpente acquatico emerse ruggendo.
“Un-un-un
co-co-coso non-non
ide-identi-identificato a dritta!” urlò la vedetta
terrorizzata.
I
membri dell’equipaggio
liquidarono quelle urla come il frutto della fantasia malata di un emo
ubriaco
e lo maledissero per averli svegliati, chiedendosi anche come facesse
ad
emettere rutti poderosi come ruggiti.
Soltanto
Tobi uscì
dalla sua cabina e corse saltellando sul
ponte, quindi dopo aver salutato la belva con la manina irruppe nella
cabina di
Deidara e lo svegliò saltandogli sulla pancia e urlando :
“Deidara-sempai c’è
un serpente di mare!”.
“Tobi
i serpenti di mare esistono
solo nelle leggende,un. Devi aver visto Orochimaru che faceva un bagno
notturno,un. Ora torna a dormire, un” mormorò
Deidara massaggiandosi il ventre
dolorante.
“Ma
Deidara –sempai c’è un
serpente di mare!”.
“Tobi,
i serpenti di mare non
esistono, un”.
“Ma
Deidara –sempai c’è un
serpente di mare!”.
Tobi,
i serpenti di mare non
esistono, un”.
Ma
Deidara –sempai c’è un serpente
di mare!”.
“BASTA
TOBI, NON
ESISTONO I DANNATISSIMI SERPENTI DI MARE, UN!ORA VENGO SU E TI DIMOSTRO
CHE NON
C’E’ NESSUNO STRAMALEDETTO MOSTRO MARINO, MA HAI
AVUTO SOLO UN’ALLUCINAZIONE
OTTICA DEL PIFFERO, UN!”.
I
due salirono in coperta e
inizialmente Deidara non vide nulla, ma quando qualcuno gli fece il
bagno con la
bava alzò gli occhi ed emise un urlo acutissimo da donna,
come se lo stessero
accoltellando nella doccia.
Attirati
dallo strillo, tutti gli
altri tranne Orochimaru apparvero sul ponte e fecero un balzo indietro
per lo
spavento.
“Questo
è un chiaro
segno che il dio degli animali marini
misteriosi non ancora identificati dalla scienza e probabilmente
mitologici ce
l’ha con noi!” disse Hidan inginocchiandosi,
accendendo dei ceri e iniziando a
pregare: “Oh grande re di ogni bestia misteriosa che si
acquatta negli abissi,
richiama il tuo messaggero di morte e perdonaci con la tua misericordia
divina!”, ma per tutta risposta il mostro lo
scaraventò in un boccaporto con un
colpo di pinna.
“Presto,
tutti ai posti di
combattimento! Dobbiamo respingerlo!” urlò Pain
infilando un arpione nel fianco
del serpente in modo piuttosto maldestro, rischiando anche di finire
fuori
bordo.
Sasuke
saltò giù dall’albero
maestro con il mille falchi in una mano, ma invece di colpire il mostro
andò a
schiantarsi sul ponte facendo un buco che riproduceva la sua
silhouette, mentre
Kisame eseguiva una tecnica d’acqua con scarso successo (E
qui si vede la
scarsa intelligenza del nostro uomo pesce preferito: chi mai userebbe
una
tecnica d’acqua contro una bestia nata e vissuta in mare?
nda).
Itachi
non ritenne abbastanza emo
usare lo sharingan ipnotico contro un avversario di così
basso livello.
E
dire che con l’ Amaterasu
avrebbe incenerito il serpentone in un battibaleno.
Nel
frattempo Kakuzu e Zetsu
stavano usando i cannoni, lanciando palle di cannone da tutte le parti
meno che
sul nemico, mentre gli altri sparavano con i fucili facendo solo un
sacco di
baccano.
Svegliato
dalle cannonate e dagli
spari finalmente Orochimaru accorse, e vedendo la bestia disse:
“Ma non è
adorabile? Come fate a fargli del male? Lui è
….” ma non finì la frase
perché
fu legato all’albero maestro e imbavagliato.
Pain
scoperchiò una cassa di
munizioni e tutti cominciarono a scagliare carte bomba e granate contro
il
serpentone, senza fargli neanche il solletico.
Intanto
Sasori e Tobi si erano
appostati su un pennone con una rete in mano.
“Hai
capito? Al mio tre dobbiamo
buttargli la rete in testa!”.
Ma
Tobi evidentemente era troppo
stupido per una così complessa strategia, degna di Giulio
Cesare e Napoleone
messi insieme, e buttò subito la rete.
I
due furono sballottati in aria
dall’animale e trascinati via con lui.
“Visto
Sasori-san? Sembra di stare
sull’ottovolante! Tobi si diverte con il
serpentone!” gridò l’essere con la
maschera arancione.
Hidan
astutamente decise di
approfittare del momento e trafisse il serpente con la falce, ma fu
trascinato
via anch’egli.
La
bestia strisciò sul ponte,
buttando giù due alberi e scassando il timone, quindi si
rituffò dall’altro
lato mentre i membri dell’equipaggio la bersagliavano con
kunai e shuriken,
riuscendo solo colpire i loro malcapitati compagni.
La
bestia si sollevò sul mare per
sferrare l’attacco definitivo e
si
scrollò di dosso Sasori, Tobi e Hidan , che rimbalzarono
nelle vele e
sbatterono violentemente il mento sul legno.
Quando
pareva non esserci più
speranza Orochimaru riuscì a sgusciare via dalle corde come
un rettile e ,
toltosi il bavaglio, urlò: “Fermi tutti, lui
è Sssssnaky, un ssssserpente che
ho allevato io sssstessssso, e lo conosssco bene!Vuole sssssolo giocare
(chiamalo giocare sfasciarci la nave e divorarci!nd tutti)! Ssssssnaky,
ti
ricordi di me? Sssssono lo zio Orociok!”.
Il
mostro ebbe un flashback e rivide
i momenti più belli della sua infanzia con lo zio: lo zio
Orociok che gli fa
visita nell’incubatrice, lo zio Orociok che gli da il
biberon, lo zio Orociok
che gli legge le fiabe,lo zio Orociok che nuota con lui quando
è già
grandicello ( che schifo Orochimaru in costume da bagno nd Itachi), lo
zio
Orociok che lo segue in barca a remi perché è
ormai troppo vecchio per nuotare
quando lui è ormai adulto…
Snaky
scodinzolò sollevando ondate
d’acqua, abbaiò e tirò fuori la lingua
: quindi si immerse e riapparve dopo
dieci minuti sputando forzieri pieni d’oro che sommersero
Orochimaru, per poi
sparire definitivamente..
Kakuzu
saltò addosso ai bauli e
iniziò ad abbracciarli e a baciarli con la bava alla bocca.
“Penso
che il tuo animaletto abbia
voluto farti un regalo prendendoli da qualche relitto” disse
Kisame.
Nonostante
ciò, mentre l’avaro
chiudeva a chiave i forzieri nella stiva, il sannin veniva obbligato a
riparare
gli ingenti danni che il suo cucciolo aveva causato,minacciato da Pain
e da un
fucile piantato nelle costole.
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Capitolo 5 *** Tempesta! ***
Spazio
autore
Hinatathebest:Il
bello di questa
storia è che i personaggi fanno sempre gli stessi gesti e
dicono sempre le
solite frasi, e non imparano mai dagli errori…Continua a
recensire. A presto.
Haku-chan:
Io trovo che la mia
storia sia abbastanza divertente, tuttavia ho notato che i capitoli a
partire
dal sesto sono sempre piuttosto comici, ma non come i precedenti.
Grazie
della recensione,continua a
seguire.
Liby-chan:
Mi fa molto piacere
sapere di avere dei lettori fedeli che fanno di tutto per leggere e
recensire.
Per
la scena di Deidara che urla
come una donna mi sono ispirato al famoso omicidio nella doccia di
“Psyco”,
anche se personalmente preferisco la scena in cui Tobi saluta il mostro
e poi
sveglia Deidara saltandogli sulla pancia.
A
proposito, nessuno mi ha ancora
detto cosa ne pensa della scena di Orochimaru e Snaky..Aspetto
impaziente le
risposte!
Tempesta
in arrivo!
Superato
l’inconveniente con
Snaky, la
Daikumo
filare sul mare colore del vino (Voglio i diritti
d’autore!Questa frase la dico
sempre io!nd Omero dall’oltretomba) e l’equipaggio
ne approfittava per darsi ai
giochi di carte sul
ponte.
Pain,Itachi,
Kisame e Orochimaru
stavano giocando a poker.
“Full:
tre assi e due jack!”.
“Tris
di donne!”.
“Poker
di nove!”.
Kisame
stava già prendendo il
malloppo quando Orochimaru sorrise e mostrò le carte:
“Ssssscala reale!”.
“Non
vale! Hai barato!” urlò il
pesciolone agitando la spada in aria. “Tu hai fatto apparire
quelle carte con
una tecnica proibita! Ho visto che facevi strani gesti con le mani
prima di
pescare ( Per chi fosse interessato alla tecnica proibita: bisogna
comporre con
le mani i seguenti sigilli : bue, cane, lepre,topo, serpente,drago,
quindi
sussurrare : “Arte magica! ( carte che volete) no
jutsu!” per non farsi sentire
nda)!”.
“Kissssame,
ti devo ricordare che
hai tirato fuori due nove dalle maniche? Ora capisssco
perché voi
dell’Akatsssuki portate vesssstiti cosssssì
larghi, per barare meglio!”.
Mentre
i due rovesciavano le
fiches e duellavano con le spade, Tobi,
Deidara ,Sasori e Zetsu giocavano a briscola.
“TOBI, QUANTE VOLTE
DEVO RIPETERTI CHE NON DEVI ANNUNCIARE
LE MOSSE AD ALTA VOCE,UN! NON SIAMO MICA A YU-GI-OH,UN!E LO VUOI CAPIRE
CHE
BUTTANDO IL TRE SULL’ASSO DI BRISCOLA REGALI PUNTI A
LORO,UN!”.
“Tobi
è un bravo ragazzo….Tobi ora
butta il re di briscola….”.
Contemporaneamente
Konan,
Hidan,Kakuzu,Sasuke e Kabuto stavano giocando a scala quaranta.
“Kakuzu,
non puoi usare i fili
neri per rubare le carte che ti servono!”.
“Zitta
tu che crei le carte che ti
servono con gli origami…..”.
“Oh
grande dio dei jolly e dei
bari, concedi al tuo povero servitore le tue ricchezze!”disse
Hidan
autoflagellandosi e sperando di pescare un jolly.
Improvvisamente
un’onda enorme spazzò
il ponte bagnando tutti e il vento fece volare via le carte, mentre il
cielo si
oscurava e si sentivano dei tuoni.
“Oh
no, proprio ora che avevo
colore!”.
“Oh
no, proprio ora che stavo per
prendere l’asso!”.
“Oh
no, proprio ora che stavo per
aprire!”.
“PRESSSSTO,TENETEVI
FORTE! SSSSSTA
ARRIVANDO UNA TEMPESSSTA!!!” urlò Orochimaru
andando a reggere il timone.
“Muovetevi
molluschi, ammainate le
vele!” ordinò il comandante.
Deidara
si recò ai ponti inferiori
per chiudere gli oblò ed evitare allagamenti, ma
improvvisamente una massa
d’acqua entrò da una finestrella chiusa male ed
irruppe nei corridoi,
travolgendo il povero artista.
Il
vascello veniva sballottato su
e giù dalle onde, e ogni tanto veniva sommerso da cavalloni
giganteschi.
Tobi
saltellava sul ponte
scivolosissimo e batteva musate sul legno, mentre Pain avvinghiato al
parapetto
dell’estremità della prua si beccava tutte le
ondate in faccia e urlava entusiasta:
“Yahooooo! Questa è una tempesta coi fiocchi!
Orochimaru, continua su questa
rotta!”.
Ma
l’uomo serpente non riusciva
quasi a trattenere la ruota del timone, così Kabuto,Zetsu,
Sasori e Kakuzu si
precipitarono a dargli manforte.
La
ruota si mise a girare come
impazzita a una velocità folle, e tutti e cinque furono
scaraventati via.
“Vai,
il timone l’ha avuta!” disse
Sasori con spiccato accento livornese mentre si legava al parapetto con
una
lunga cima.
“Leader,
ho provato a mandare un
Sos, ma la radio e il telegrafo si sono guastati,un!” disse
Deidara strisciando
fuori da un boccaporto più morto che vivo.
Pain
diede una pistola lanciarazzi
a Tobi e gli disse : “Devi sparare questo, così
forse qualcuno ci vedrà!Mira
bene perché abbiamo solo un razzo!”.
Ma
l’essere mascherato era troppo
imbecille e sparò verso il basso, bucando il ponte e
producendo una falla nello
scafo.
Zetsu
e Kabuto si recarono nella
stiva e azionarono le pompe, mentre Orochiamaru che li aveva seguiti
provava a
chiudere la falla, che era anche più piccola di quella
prodotta dai pesci sega.
Intanto
Hidan, inginocchiato sul
ponte, si trafiggeva con la falce e ululava : “O possente
Poseidone, signore
dei sette mari, scuotitore della terra (Anche questo epiteto
l’ho inventato io
! Che copione che è l’autore! nd Omero No, adoro
il tuo stile e basta nda ),
ascolta la mia supplica : salva questa nave di sfigati, e in cambio ti
offrirò
in sacrificio Free Willy ( Non toccare Willy! nd Itachi) !”,
il tutto recitato
in greco antico ( certo che le sue preghiere sono tutte
uguali…O grande coso,
salvaci, aiutaci ecc ecc nd tutti).
Ma
evidentemente Poseidone se ne
sbatteva del vascello pieno di sfigati, o non gradiva Free Willy come
sacrificio, o lo aveva disgustato il pessimo greco di Hidan,
perché un’ondata
enorme investì il fanatico volandogli in mare
l’altare dei sacrifici.
Un
fulmine beccò l’albero maestro
e lo spezzò, facendo battere per l’ennesima volta
i denti sul ponte a Sasuke,
ancora attaccato alla ringhiera della coffa.
“Accidenti,
vorrei che anche il
mio mille falchi fosse così forte!”.
Ad
un certo punto le vele si
strapparono e volarono via, mentre se Kisame le avesse ammainate invece
di
dormire ritto non sarebbe successo nulla
Ormai
la
Daikumo era completamente
in balia della burrasca: prima si inclinava verso prua, poi verso
poppa, e
l’equipaggio scivolava prima in una direzione, poi
nell’altra.
Pain
si rialzò e aggrappato al
moncone dell’albero maestro gridò:
“C’è un Giona su questa nave! Un Giona
che
porta sfortuna e deve essere gettato fuori bordo! E il Giona
è rappresentato
dai forzieri di Kakuzu! ( Per chi ha visto “Master and
commander”: Pain sta
parlando come il vecchio marinaio, quello
a cui il dottor Maturin mette una moneta in testa, che con i suoi
discorsi
spinge un giovane ufficiale accusato di essere il Giona al suicidio
nda)”.
“No,
tutto ma non loro, piuttosto
buttate in mare me!”.
Il
comandante eseguì l’ingrato
compito mentre l’avaro piantava le zanne nella gamba sinistra
del suo
torturatore.
I
bauli sprofondarono come sassi,
ma la tempesta non accennava a finire.
“Non
è che possiamo provare con
l’olio?”.
Intanto
Kakuzu era salito sul
parapetto.
“Senza
quell’oro la mia vita non
vale più nulla. Addio mondo crudele, mi butto!” e
si tuffò.
Tobi
gli lanciò un salvagente, ma
lo colpì in testa facendolo svenire e sparire
sott’acqua.
“L’hai
beccato in pieno!Ora come
facciamo a recuperarlo?” disse Kisame.
Intanto
la tempesta stava
trascinando il veliero verso una secca.
L’urto
fu tremendo e tutti
finirono gambe all’aria.
Itachi,
che fino a quel momento
era stato seduto su un pennone a fare l’emo,
commentò: “Certo che è divertente
questo luna park! Prima andiamo sulle cascate, poi facciamo il tiro al
bersaglio
e ora l’autoscontro! (Ma cos’ha capito questo
deficiente?! Nda)”.
“Ohi
ohi, ci siamo incagliati e
abbiamo la nave mezza scassata,un!”.
“Guardi
Deidara-sempai, un’isola
!” gridò Tobi indicando una terra lontana, avvolta
dalle nubi.
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Capitolo 6 *** Approdo nell'isola misteriosa ***
Spazio
autore
Sakura
Uzumaki: Ti ringrazio e mi
congratulo con te, perché non avevo mai visto una persona
capace di leggere e
recensire cinque capitoli di seguito.
Tuttavia
non mi risulta di aver
mai visto scene simili a quella fra Snaky e Orochimaru , e devo anche
fare una
precisazione: “Master and Commander” non
è un telefilm, ma un film, tanto per
intenderci quello dove Russell Crowe interpreta un capitano della
marina
inglese durante le guerre napoleoniche.Ciao, a presto.
Himawari:
La stupidità di Tobi
deve ancora rivelarsi per quello che è in realtà.
In
ogni caso fra breve ci sarà una
piccola sorpresa riguardo a Kakuzu, e altre figuracce di Itachi.
Kokucca:
Ti assicuro che ci
saranno varie altre scenette comiche con Itachi e Sasuke, i due
odiosissimi
emo.
All’inizio
volevo provare a
scrivere la preghiera di Hidan in greco con relativa traduzione, ma poi
mi sono
accorto che non conoscevo la maggior parte delle parole, e sul
dizionario non c’erano.
Continua
a seguire.
Approdo
nell’isola misteriosa
La
tempesta lentamente si placò, così la ciurma
potè osservare la nuova terra.
Pain e
Konan presero dei cannocchiali e si misero a scrutare l’isola.
“Uhm…..ci
sono una spiaggia sabbiosa, una giungla piuttosto fitta e delle
montagne
all’interno…
Deidara!Sasori!Tobi!
Hidan!Kisame!Orochimaru!Itachi! Andate a fare provviste
sull’isola mentre
noialtri ci occupiamo delle
riparazioni!”ordinò il capitano.
I
sette, che chiameremo “gli inviati”, presero una
scialuppa e iniziarono a
remare, mentre sulla nave Pain faceva il falegname con sega,chiodi e
martello,
Konan cuciva nuove vele, Kabuto aggiustava il timone con le arti
mediche,
Sasuke usava la palla di fuoco suprema come fiamma ossidrica e Zetsu
riparava l’albero
maestro.
La
barca degli inviati andò a
sbattere disastrosamente sulla riva.
“TOBI,SEI
IL
SOLITO BAKA,UN! NON DEVI REMARE COSI’ FORTE, UN! NON
E’ CHE DOBBIAMO VINCERE
L’ORO OLIMPICO NEL CANOTTAGGIO,UN! E TU ITACHI, VEDI DI USARE
IL TIMONE,VISTO
CHE SEI TU LO STRAMALEDDETTISSIMO TIMONIERE,UN!” gridò Deidara rosso come un
gambero e con gli occhi fuori dalle orbite.
I
sette sbarcarono e si
imbatterono in un uomo steso sulla sabbia a faccia in giù,
che non dava segni
di vita.
“Guarda
vì ganzo, un barbone
morto!”disse Sasori seguitando a parlare livornese, mentre
Hidan toccava
l’individuo con la falce e mormorava: “Ma questo lo
conosco….”.
L’uomo
misterioso fu voltato sulla
schiena e tutti videro che era Kakuzu.
Itachi
disse, dopo aver appoggiato
la testa sul petto di lui: “Ha avuto due infarti e i tre
cuori restanti hanno
un battito debole, ma è vivo”.
Tutti
maledissero il fatto di aver
lasciato Kabuto sulla nave, e provarono a far sputare a Kakuzu
l’acqua che
aveva bevuto e a fargli un massaggio cardiaco, ma invano.
Allora
Hidan si preparò al gesto
supremo e, dopo aver fatto un sacrificio e aver urlato: “Oh
grande Dottor
House, re-dio di ogni chirurgo e ciarlatano, donaci la tua potenza e
permetti
al tuo umile servitore di compiere un miracolo!”, si mise a
fare la
respirazione bocca a bocca, sempre senza successo.
“Forse
questo dovrebbe funzionare”
disse Itachi mettendo una moneta sotto il naso dell’avaro.
Questo
si risvegliò e saltò sulla
moneta con uno scatto felino, quindi si mise a sputare acqua.
“Dove
siamo? Cos’è successo?Perchè
ho la bocca che sa di acqua salata e acquasanta?”.
“Siamo
venuti a fare provvista su
un’isola dove ci siamo incagliati, e se sapessi
cos’è successo mentre eri
svenuto…” rispose Kisame fissando Hidan che
ululava: “Alleluia!Alleluia!Miracolo!”.
Gli
otto ninja si inoltrarono
nella giungla: Orochimaru stava davanti a tutti e tagliava le foglie a
colpi di
katana, Kisame cantava canzoncine da bimbo dell’asilo, Itachi
picchiava il muso
in ogni singolo albero, Hidan intonava strane cantilene e si
inginocchiava di
continuo per pregare, Kakuzu calcolava quanto si sarebbe potuto
ricavare in
legname disboscando la foresta, Deidara faceva esplodere le piante e
gli
animali secondo lui poco artistici, Sasori studiava un piano per
procurarsi da
mangiare e Tobi veniva per ultimo, così
un’eventuale belva avrebbe divorato per
primo lui, permettendo agli altri di scappare.
La
colonna si divise.
Deidara
e Sasori si recarono in
cerca di cibo.
“Danna,
guarda come butto giù
quelli uccelli,un”sussurrò Deidara, quindi
sparò un sacco di fucilate che
spaventarono gli uccelli facendogli scappare.
Deidara
allora si infuriò e iniziò
a lanciare bombe, sradicando mezza foresta.
“Fermati
terrorista, ho un metodo
infallibile!”.
Tempo
dopo….
“Capito?
Tu ti nascondi dietro
quell’albero e io in questi cespugli. Quando senti un rumore
è un animale che è
caduto nella trappola”.
I
due si nascosero, e dopo cinque
minuti si sentì un gemito.
Sasori
uscì dal suo nascondiglio e
vide con stupore Deidara che penzolava appeso per i piedi a un albero.
“Danna
liberami subito o farai i
conti con il mio C4, un!”.
Nel
frattempo Itachi e Kisame
stavano vagando in cerca d’acqua.
“Itachi-san,
se vuole potrei
produrne io…”.
“Non
se ne parla Kisame! L’acqua
che sputi va bene per le tecniche, non per bere! Vuoi farci venire la
diarrea?”.
Finalmente
i due trovarono un
fiume, ma quando stavano per immergere le bottiglie
nell’acqua, emersero dei
coccodrilli che li convinsero a cambiare posto.
Dopo
essere stati scacciati da
anaconde,piranha, zanzare e altre bestie si accontentarono di un
laghetto pieno
di rospi, dove tra l’altro c’era una lapide con
scritto: “Qui
passò,mangiò,bevve,andò in
bagno,dormì,scrisse,nuotò e fece un discorso
Jiraya”.
Contemporaneamente
Hidan e Kakuzu
si stavano procurando il legname.
“Oh
patrono dei
taglialegna,concedici parte del tuo patrimonio e donaci ciò
di cui abbiamo
bisogno!”.
“Hidan
piantala con queste idiozie
e aiutami a tagliare quest’albero!”.
I
due si misero a tagliare il
tronco con una di quelle seghe lunghe per due persone che si vedono nei
film.
Quando
il lavoro fu terminato
l’avaro si voltò e urlò:
“Cadeeeeeeee!”per avvertire gli ottusi che non era
furbo fermarsi sotto l’albero, che nel frattempo era crollato
addosso al
fanatico piantandolo nella terra.
Intanto
più in là…
“Orociok-san,
posso raccogliere
questo fungo?”.
“No
Tobi, è velenossso e ti può
uccidere”.
“Orociok-san,
posso raccogliere
queste bacche?”.
“No
Tobi, ssssono velenosssse e ti
posssssono far venire il mal di pancia”.
“Orociok-san,sei
cattivo! Tobi non
vuole più stare con te!”strillò lo
stolto mascherato mentre correva via
piangendo.
Venti
minuti dopo sei degli
inviati si incontravano in una radura.
“Accidenti,
non troviamo più
Orochimaru e Tobi!”.
“Anche
se se lo meriterebbero non
possiamo lasciarli qui!Andiamo a cercarli!”.
I
nostri eroi si inoltrarono
ancora nella foresta e si trovarono di fronte uno spettacolo grottesco
e
spaventoso: Orochimaru seduto su un trono a forma di cobra adorato da
centinaia
di serpenti.
“Ma
che diavolo stai combinando?!”.
“Ssssilenzio
intrussssi!Quando
quessssti adorabili ssserpentelli mi hanno vissssto mi hanno eletto
loro
re-dio, e la mia parola adesssso è legge!”.
Il
presunto re-dio serpente fu
preso di peso e trascinato via, ma improvvisamente Tobi
saltò fuori da dei
cespugli.
“Deidara-sempai,
le sono
mancato?”.
“Zitto
parassita,adesso facciamo i
conti,un!”.
“Ah
mi dimenticavo….Tobi è
diventato amico dei gattoni a strisce!” disse lo scemo
indicando una quarantina
di tigri dietro di sé.
I
ninja trasalirono,poi iniziarono
una folle corsa attraverso la giungla, stando attenti a non perdere
uccelli
morti,bottiglie d’acqua e cataste di rami, e con qualche
balzo giunsero alla
nave che era già stata riparata, fuggendo via a tutta birra,
anche se le tigri
si erano fermate sulla spiaggia.
E
dire che dall’altra parte
dell’isola c’erano un supermercato gestito da Choji
e Shikamaru e un negozio
dell’IKEA gestito da Yamato e Kakashi.
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Capitolo 7 *** Alla ricerca del tesoro di Davy Jones! ***
Spazio
autore
Sakura
Uzumaki: In realtà secondo
me la storia dei negozi non è così improbabile,
perché serve a far risaltare la
stupidità degli Akatsukini che hanno faticato tanto per
trovare quello che era
così vicino. Oltretutto Choji e Yamato sono adatti
perché a uno piace il cibo e
all’altro il legno, mentre Shikamaru e Kakashi sono i loro
inseparabili
compagni.
Per
Orochimaru che fa il re-dio mi
sono ispirato a Serse di 300, mentre per la scena della fuga ho solo
immaginato
Itachi che becca nel muso tutti gli alberi,Tobi che viene per utimo
perché
vuole seguire il sempai ma non vuole le lasciare le sue amiche tigri e
tutti
che cercano di non perdere i loro carichi.Ti ringrazio ancora di
seguirmi
sempre.
Alla
ricerca del tesoro di Davy Jones!
Tobi
e Orochimaru, per essere
puniti di quanto avevano combinato nel precedente approdo, furono
legati a un
pennone per le mani e frustati con dei battipanni.
Tutti
ci stavano prendendo gusto
quando un grido di Sasuke squarciò l’aria:
“Terraaaaa!Terra in vistaaaa!Terra a
pruaaaa!!!!!”.
Pain
dovette a malincuore sospendere
la punizione e ordinò a Zetsu,momentaneo sostituto di
Orociok al timone, di
avvicinarsi.
I
nostri eroi gettarono l’ancora e
calarono in mare le scialuppe, arrivando sulla spiaggia in un batter
d’occhio (
In realtà andarono a sbattere sui coralli e speronarono un
branco di delfini,
ma questi sono i rischi del mestiere per i marinai nda).
Una
volta là iniziarono a stendere
gli asciugamani e a piantare gli ombrelloni.
Pain
e Konan stavano sdraiati
sotto l’ombrellone, Zetsu,Kabuto, Sasuke e Kakuzu facevano un
pic-nic anche se
erano assediati da granchi,formiche e gabbiani,Orochimaru,
Itachi,Kisame e
Hidan improvvisavano una partita a beach-volley, Sasori si faceva le
sabbiature,Deidara guardava il mare seduto su uno scoglio e Tobi
raccoglieva le
conchiglie.
“Deidara-sempai,
facciamo i
castelli di sabbia?”.
“No
Tobi, un!Mi ricordano troppo
quel maledetto ragazzino di Suna,un!”.
“Ehi,
non offendere il Kazekage!”.
“Sasori
no danna, tu non sei un
traditore di Suna, un?”.
“Sì,
ma Gaara mi fa tenerezza
perché ha i capelli rossi come me e ha dei flashback
drammatici peggiori dei
miei!”.
“Deidara-sempai,
venga a vedere!”.
“Cos’altro
vuoi babbeo
arancione,un?”.
In
breve tutti piantarono le loro
attività e Tobi mostrò il suo grande
ritrovamento: una vecchia bottiglia.
“E
allora,un?”.
“Aspettate,
c’è qualcosa dentro!”
disse Sasuke. “E’ una pergamena, e
c’è scritto: “Io, Davy
Jones…”
“Davy
Jones? Ma non è l’uomo polpo
di Pirati dei Carabi?Cosa ci combina con
quest’isola?”chiese Itachi.
“Dannato,
mi ha fregato l’idea di
avere il cuore come unico punto debole..”sibilò
Sasori stringendo i pugni.
“Sì
danna, solo che il suo è in un
forziere, il tuo è in bella vista,un!”.
“Io
lo conosco bene Davy Jones!E’
mio zio!”proruppe Kisame. “Mi ricordo ancora di
quando i miei genitori d’estate
mi mandavano in vacanza da lui, e zio Davy mi metteva in testa il suo
cappello
e mi faceva guidare l’Olandese volante! E mi ricordo di
quando mi faceva
portare a spasso il kraken, e di quando mi faceva giocare a dadi con i
membri
della ciurma, solo che truccava i dadi per farmi vincere, e di quando
mi faceva
salire sulle sue ginocchia e mi faceva fare i saltelli (Madonna che
scena
raccapricciante nda) fino a che non gli vomitavo addosso, e di quando
prendevamo a calci nel deretano Sputafuoco Bill ….”
Sasuke
interruppe i dolci
flashback dello squalo: “Io,Davy Jones, capitano
dell’Olandese volante, ho
sepolto su quest’isola il mio tesoro. Chi vuole
può prenderselo, perché i miei veri
quattrini tanto sono depositati in una banca svizzera. Seguite le
istruzioni
sulla seconda pergamena e arriverete al malloppo. Tranquilli, il tesoro
non è
il mio cuore, e non ho neanche messo il kraken di guardia.
Buona
fortuna, o giovani lupi di
mare. Firmato Davy Jones, anche noto come “Il
mare”, anche noto come
“L’incredibile uomo polpo”, anche noto
come altri nomignoli piuttosto
imbarazzanti e poco veritieri che personalmente disapprovo. P.S Il
presente
messaggio si autodistruggerà dieci secondi dopo che
l’avrete letto”.
Si
udì un boom, salutato con grida
di giubilo da Deidara, e a Sasuke si annerì la faccia.
Tutti
si voltarono e fissarono
Kakuzu, che da quando aveva udito la parola
“tesoro” non capiva più nulla, emetteva
schiuma dalla bocca e al
posto degli occhi
aveva il simbolo del dollaro,senza accorgersi neanche di un granchio
che gli
stava staccando un dito del piede.
“Leader,
vero che lo andiamo a
cercare?Vero? Vero? Vero? Vero? Vero? Vero?”.
Dopo
questa scenata stile Tobi
Pain cedette e dette il suo assenso.
I
membri presero palette e picconi
di plastica e cominciarono ad avviarsi verso la giungla, ma Hidan li
fermò e
disse: “Eretici miscredenti bestemmiatori, dove credete di
andare senza prima
aver ottenuto la benedizione del dio dei cercatori di tesori pirateschi
fasulli
e del dio dei polpi mutanti e oscenità marine varie? O
grandi signori,noi vi
invochiamo per renderci propizia la spedizione …”.
Dopo
due ore di preghiera a base
di sacrifici di granchi e tartarughe la comitiva potè
incamminarsi, godendo
della protezione dei due potenti dèi.
“Vediamo
un po’…cinque passi a
nord, sei a ovest, nove a est, quattro a sud.. Certo che scriveva come
una
gallina questo qui!”disse Kabuto leggendo la seconda
pergamena.
“Non
offendere lo zio Davy!Vorrei
vedere te a scrivere con le chele al posto delle
mani!”ruggì Kisame agitando lo
spadone.
Mentre
camminavano nella foresta
Pain si girò e si accorse che mancava un membro.
Tornò
indietro sui propri passi,
trovò il fuggiasco e gli urlò: “Zetsu
quell’albero non è tua cugina!”.
“Ora
vengo.. Mai che si possa
stare con i parenti…”.
“Ora
dovremmo arrivare allo Stagno
delle Sanguisughe…”annunciò
l’occhialuto servo di Orochimaru.
“Non
vedo stagni in giro….”fu il
commento di Konan, ma un secondo dopo tutti finirono a mollo in un
enorme
palude melmosa.
“Beh,
almeno non ci sono le
sanguisughe!” disse Itachi, proprio mentre dei lunghi vermi
marroni si
attaccavano al suo corpo.
“Adesso
dobbiamo fare cinquanta
passi a nord, quindici a est e ventitre a sud e arrivare alla Roccia
dell’Aquila”.
Dopo
una lunga marcia arrivarono
sul posto.
“La
roccia deve essssere quella
laggiù” fece Orochimaru indicando un masso enorme
a forma di rapace.
“Sembra
una delle mie opere
d’arte,un!”.
“Aspettatemi
qui ,sento che ci
siamo!” disse l’avaro andando avanti e tornando
pochi minuti dopo inseguito da
un cinghiale inferocito.
Dopo
molto vagare i nostri ninja entrarono
in una grotta.
“Secondo
la pergamena il tesoro è
qui!” disse Kabuto.
“Aspettate,
potrebbero esserci
delle trappole! Mandiamo Tobi in avanscoperta!”disse Kakuzu
con la sua
esperienza di cercatore di tesori.
L’essere
mascherato, felice di una
tale missione, iniziò a saltare giulivo e pestando un sasso
fece uscire degli
shuriken da una parete.
Continuando
a saltellare evitò ai
suoi compagni una botola piena di aculei,
delle lame che scendevano dal soffitto e una fossa piena
di coccodrilli.
Alla
fine della caverna trovarono
una lastra di pietra dove era inciso il seguente messaggio di Davy
Jones: “Vi
ho preso in giro!Il tesoro è sepolto sotto la palma
più grande all’entrata
della caverna! P.S. Le trappole erano solo un modo di rendere
più avvincente la
ricerca”.
Dopo
aver sonoramente mandato a
quel paese l’uomo polpo, i nostri si recarono sotto la palma,
e qui iniziarono
a scavare con palette,picconi e mani, nel caso di Kakuzu.
Questi
alla fine rinvenne uno
scrigno e lo aprì al colmo della felicità,
svenendo subito dopo.
Pain
esaminò il contenuto del
forziere e trovò una cassetta VHS e un foglietto che diceva:
“Spiacente, ma
sono passato prima io! Vi lascio comunque la cassetta. Firmato Capitan
Jack
Sparrow”.
Kakuzu
piangeva come una fontana,
ma all’improvviso sentì qualcosa che gli premeva
sulla schiena.
“Datemi
il tesoro e non vi accadrà
niente”.
L’avaro
si voltò e vide un uomo
vestito da pirata con una scimmia sulla spalla e una pistola in mano.
“Barbossa?
Mi dispiace, il tuo
amico Jack ci ha fregato il malloppo”.
“Jack?
La mia scimmia?”.
“No,
Jack Sparrow”.
“Maledetto
Jack! La pagherà
cara!Taxi!” disse Barbossa facendo un fischio, e
improvvisamente la Perla Nera
apparve.
Il
pirata si attaccò alla poppa
del vascello e iniziò a fare lo sci d’acqua,
sacramentando ad alto voce contro
gli dèi delle falle nello scafo, degli sport
d’acqua consigliati solo ai
mentecatti per la loro pericolosità e balordaggine e del rum puppato dalle
vedette ubriacone,
venendo scomunicato da Hidan,che temeva realmente l’ira di
quelle prestigiose
divinità e si era autoproclamato papa di tre religioni
così pacifiche e
illuminanti.
Anche
per l’Akatsuki fu ora di
tornare alla Daikumo, per affrontare una terribile minaccia…
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Capitolo 8 *** La barriera corallina! ***
Spazio
autore
Mariko
Uchiha: Ti assicuro che
Hidan deve ancora vari dèi prima nei prossimi tre capitoli,
quindi goditeli
pure. I nomi degli dèi me li invento di sana pianta a
seconda delle varie
scenette, ma ci sono storie in cui fa preghiere ben più
assurde di queste.
Ciao.
Spadaccinodellanebbia:
Ti assicuro
che la minaccia è tremenda, molto più
terrificante di quanto tu possa
immaginare.. E’ qualcosa direttamente collegato alla caccia
al tesoro e solo un
membro ne sarà immune, perché sarà lui
l’artefice di tutto questo.
Sakura
Uzumaki: No, è una minaccia
talmente atroce che in confronto la distruzione della nave non sarebbe
nulla.
La
barriera corallina!
“Per
pietà Kisame, basta con
questi filmini delle tue vacanze con Davy Jones!”.
“Ma
come fate a dire così?
Guardate, qui siamo alle Maldive!Che bella vacanza che fu quella!Mi
ricordo
ancora di quando la sera ballavamo sulla spiaggia intorno a un
falò, tranne lo
zio che stava con i piedi in un catino! E aspettate, qui è
quando io ficco Will
Turner in un cannone,lo sparo via e il kraken lo va a riprendere!E dopo
viene
quando io avevo due anni e lo zio mi imboccava! Gurdate, mentre mi fa
mangiare
mi fa vedere un documentario sugli squali bianchi e mi dice:
“Vedi Kisamuccio,
anche tuo padre è come loro, e anche a lui piace divorare
gli ignari
surfisti!”!”.
Dopo
un’estenuante sequenza di
Kisame che vomita tutto addosso a Davy Jones e poi spacca un
oblò con una
pallonata e poi scoppia a piangere, Kisame che gioca con le paperelle
di gomma,Davy
Jones che perde i calzoni giocando a poker e bestemmia come un turco,
Kisame
che tira i tentacoli della barba allo zio e poi suona
l’organo con lui, Davy
Jones che si fa le canne e si sbaciucchia con Jack Sparrow nella
stiva,e mentre
è sotto l’effetto degli stupefacenti lo
chiama Calipso, Kisame che corre per il ponte mordendo nel posteriore i
marinai
e il kraken che fa bisognini, la demoniaca cassetta, più
lunga di tutti i film
del Signore degli anelli messi insieme, finì.
“Oh
possente dio dei filmati
dell’infanzia dei bimbiminkia a base di pappe
vomitate,pannolini fetenti e
bizze tanto idiote quanto terrificanti a cui seguono piagnistei
isterici, noi
ti rendiamo grazia per averci permesso di superare questa prova a cui
un tuo
sciagurato servo ci ha sottoposto!”mugolò Hidan
trafiggendosi e accendendo i
ceri mentre un Kisame alquanto alterato lo piantava nel pavimento fino
al
collo.
Superato
l’inconveniente dei
filmini,l’equipaggio si radunò sul ponte.
“Fra
pochi minuti dovremo
incontrare una grossa barriera corallina,un. Dovremo stare
attenti,un” disse
Deidara guardando una mappa.
“LA BARRIERA
CORALLINA!
LA
BARRIERA CORALLINA!” urlò
Tobi facendo salti di tre metri e indicando
un punto a prua.
Il
vascello accostò e i membri
dell’equipaggio si misero a osservare rocce e coralli
sommersi, da cui usciva
un’incredibile varietà di animali.
Kisame
era talmente eccitato per
la vista di tutti quei suoi parenti che stava per scavalcare il
parapetto.
“Io,Konan
e Zetsu rimarremo quassù
a tenere la nave, voi andate pure a divertirvi
laggiù”disse Pain
distribuendo le tute da sub.
Tutti
si tuffarono all’indietro e
si immersero.
Orochimaru,Sasuke
e Kabuto
batterono la testa sugli scogli ed ebbero quasi una commozione
cerebrale,ma
questo non è importante ai fini della nostra storia.
I
nostri intrepidi esploratori si
ritrovarono circondati da branchi di pesci angelo che giravano intorno
a loro,
e Hidan,Kisame,Kabuto,Itachi,Sasuke,Kakuzu e Orochiamaru ne fecero
strage.
Deidara
ritenne che quei pesci fossero
così pacchiani e poco artistici da non meritare la morte per
mano sua, e Tobi,
che aveva ammirato estasiato i pesciolini e si era messo a danzare con
loro,esplose in un pianto disperato che fece fuggire anche i
più feroci
predatori.
I
dieci sub si divisero, e alcuni di
loro andarono incontro a eventi piuttosto singolari, ma anche gli altri
si
comportarono in modo parecchio stravagante.
Hidan
nuotava pregando quando
un’ombra scura apparve sopra di lui: era una manta.
Il
pesce non era affatto
aggressivo, e voleva semplicemente giocare; ma il fanatico fu
spaventato dal
battito delle pinne e dallo schioccare della coda mentre
l’animale gli girava
attorno.
Iniziò
a pregare inginocchiato sul
fondo e ululò: “Oh maestosi dèi delle
profondità marine, custodi delle acque,concedetemi
il favore di uccidere questa belva mostruosa figlia
dell’inferno, in nome della
mia devozione verso le vostre maestà!”, mentre la
manta lo fissava curiosa,
senza capire cosa dicesse quell’umano.
Hidan
sparò un arpione con la
falce-fucile subacqueo,mancando il bersaglio, e la razza gigante
iniziò a
scappare, venendo poi stroncata dalla fatica e dalla paura.
“Un
pesce eretico in meno!ALLELUIA!”:
Kakuzu
trovò una cassaforte
abbandonata e,pregustando già l’oro che
probabilmente conteneva, la scassinò:
ma fu avvolto dai tentacoli di un polpo che era stato svegliato mentre
faceva
la siesta (infatti indossava un sombrero).
I
due lottarono a lungo e
aspramente, ma alla fine l’avaro prevalse e mentre si
caricava i lingotti in
spalla impartì una lezione di economia al polpo,
spiegandogli perchè entrambi
dovevano fare qualcosa contro il caro-petrolio e l’inflazione.
Itachi
iniziò a fare lo sharingan
ipnotico agli animali marini: era così divertente
crocifiggere i cavallucci
marini,infilzare gli scorfani e torturare in modi atroci le seppie!
Kisame,
che non si era accorto di
tutta quella barbarie nei confronti dei suoi fratelli, stava prendendo
una
birra con un barracuda, un tonno e un ‘anguilla.
“Allora
Bob?Come va?”.
“Eh,
insomma …Mia moglie mi ha
piantato e ora devo pagare gli alimenti a lei e ai nostri
figli!”.
“E
quanti sono, se non è domanda
indiscreta?”.
“2500!”.
Tobi
incontro una grossa
tartaruga, e iniziò a blaterare: “Signora
tartaruga, vuole parlare con Tobi,
vuole giocare con Tobi?Giochiamo a nascondino? A palla?A mosca cieca? A
saltare
la corda? “.
Il
povero rettile ebbe un
coccolone e per sfuggire a quel flagello arancione saltò
fuori dall’acqua e si
attaccò a un pennone della Daikumo.
Sasori
stava camminando sul fondo
dicendo: “Oggi è una bellissima
giornata!”, ma pestò un’aragosta e fu
pizzicato
a un piede.
Stava
dicendo: “Oggi è una bella
giornata” quando pestò una torpedine e prese la
scossa.
Stava
dicendo: “Oggi è una
giornata così così” quando in
pianoforte perso da una nave di passaggio lo
spiaccicò, e allora il marionettista gemette:
“Oggi è una giornata schifosa”.
Deidara
stava guardando un anemone
di mare quando da esso emersero due pesci pagliaccio.
“Forza
Nemo,saluta il
signore!”disse uno.
“E
se mi vuole rapire?”.
“Stavolta
te la sbrighi da solo!”.
“Aspettate,un!
Ma voi siete Nemo e
Marlin di “Alla ricerca di Nemo”,un ?”.
“Proprio
noi!”.
“Maledetti
baka,un! Tobi mi ha
costretto a vedere quel film centinaia di volte, ma la
pagherete,un!L’arte è
…..esplosione ,un!”.
Tutto
quel settore di barriera corallina
saltò in aria.
Mentre
Kabuto medicava i piccoli
pesci palla ammalati e Sasuke infilava un braccio in un buco nella
roccia pieno
di murene, Pain si mise in testa un cappellone di paglia,fece partire
la sigla
di Sampei con lo stereo da navigazione e iniziò a pescare.
Casualmente
l’amo si infilò nel
didietro di Orochimaru che iniziò a strillare e ad agitarsi.
Pain
gridò: “Porca miseria, è
enorme!Konan,prepara la padella grossa, stasera si mangia
pesce!”e si mise in
piedi per cercare di tirare su la preda, ma appena lo fece questa
cercò di
infilargli una katana nello stomaco.
Quella
sera tutti mangiarono i
frutti della pesca del comandante, tranne Kisame, che fece uno sciopero
volontario della fame, e quando Tobi propose di vedere “Alla
ricerca di Nemo”
fu chiuso a chiave nella stiva senza cibo.
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Capitolo 9 *** Siamo frutti o pirati? ***
Spazio
autore
Sakura
Uzumaki: In realtà non è
che sono arrabbiato con nessuno, ma semplicemente ho sempre paura di
dare
risposte scortesi o troppo banali, quindi cerca di scusarmi.
A
proposito, mi scuso in anticipo
perché questo capitolo e il prossimo
saranno lunghi solo un paio di pagine e temo che siano i
peggiori di
tutta la storia. Ci vediamo alla prossima, spero che riuscirai a
sopportarmi
ancora e che non ti stancherai della storia anche se la fine fa schifo.
Mariko
Uchiha: Sono molto contenta
che anche tu ti sia appassionata a questa fic, e ti ringrazio
calorosamente.
Per
la cronaca Hidan crede che i
pesci siano davvero eretici, ma Itachi no .
In
realtà io non mi merito
certamente un cero, ve lo meritate voi lettori che mi sopportate ancora.
Siamo
frutti o pirati?
La
mattina dopo, quando Zetsu si
alzò,tutti gli altri membri dell’equipaggio
stavano dormendo.
L’uomo
pianta iniziò a bollire la
colazione in un pentolone, e quando fu pronta escogitò un
trucchetto diabolico
per svegliare quei poltroni: sistemò una carta bomba vicino
alle orecchie di
ciascuno di loro, tornò in cucina e le fece esplodere con
una tecnica.
Subito
si sentirono dei ruggiti
provenienti dai ponti inferiori e Pain entrò in cucina
abbattendo la porta,
seguito a ruota dal resto della ciurma.
“Zetsu,ma
sei deficiente?Volevi
ammazzarci?”.
La pianta carnivora fu presa
di peso e
infilata nel pentolone, e solo il suo pentimento in extremis le
evitò di
diventare un minestrone.
Nonostante
ciò la zuppa che aveva
cucinato non era molto invitante.
Forse
perché ( Si sconsiglia di
leggere questa frase a persone impressionabili o durante i pasti nda)
ci aveva
ficcato dentro vermi,larve,mosche,acari,ragni,alghe,budella di
pesce,polvere
normale e da sparo,zucchero,lievito,sale,pepe e vomito di Tobi.
A
questo andrebbe aggiunto anche
il fatto che Kisame, ormai cerebralmente regredito
all’età di due anni,
pretendeva di essere imboccato, rigurgitando puntualmente la pappa,
mentre Tobi
pretendeva di vedere “La bella addormentata nel
bosco” per mangiare, causando
preghiere di Hidan contro “il possente demonio fiammeggiante
di nome Disney, distruttore
di mondi e corruttore dei fanciulli” e semplici maledizioni
degli altri.
Dopo
mangiato tutti si radunarono
sul ponte per una questione di estrema importanza.
Pain
si avvicinò all’equipaggio
con aria truce e disse: “Toc toc!”, facendo finta
di bussare.
“Chi
è?”chiesero i restanti membri
dell’equipaggio, sembrando tanti bimbi dell’asilo.
Il
capo assunse un’aria
trionfale,li guardò bieco e annunciò con voce
terribile: “Sono il lupo
mangiafrutta!”.
Gli
altri si spaventarono a morte,
e la loro paura era sincera, non simulata.
Quindi
domandarono: “Che frutta
vuoi?”.
“Popone!”.
“Non
c’è!”.
“Cocomero!”.
“Non
c’è!”.
La
tensione era altissima.
“Fragola!”.
Tobi
iniziò a scappare strillando
come un’aquila e piangendo come una fontana,ma a quel punto
anche gli altri,
non capendo più cosa dovevano fare, cominciarono a correre
in tutte le
direzioni come tanti pecoroni,confondendo non poco le idee al povero
lupo.
Dopo
aver accidentalmente toccato
anche Deidara (arancia), Sasori (mela), Kisame (susina),Itachi
(banana),Hidan
(pesca),Kakuzu (pera),Konan (albicocca),Zetsu (ananas),Orochimaru
(uva),Kabuto
(mandarino) e Sasuke (ciliegia), Pain si ricordò le regole
del gioco (Prendi il
frutto che hai nominato nd cervello di Pain) e piombò
addosso a
Tobi,placcandolo come un giocatore di football americano.
L’ottuso
essere mascherato scoppiò
in un piagnisteo isterico, e mentre la nave si preparava a partire
tutti si
misero lì a consolarlo e coccolarlo.
Tempo
dopo,in alto mare,
Orochimaru, che una volta tanto scrutava l’orizzonte e non
gli Uchiha,in mezzo
a tante nuvole e onde vide una sagoma inconfondibile, per cui scese sul
ponte e
gridò: “Nave in visssstaaaa!!!!”.
Il
comandante la esamino con il
cannocchiale e dichiarò: “Batte la bandiera di
Konoha ed è molto grossa! Inoltre
ha molti uomini d’equipaggio! Di sicuro trasporta un carico
di valore!”.
Pain
si sentì afferrare e vedendo
Kakuzu avvinghiato alle sue ginocchia con la bava alla bocca
capì cosa
intendeva e urlò: “Ragazzi, per mantenerci in
allenamento e incrementare le
nostre finanze vi ordino di catturare quella nave!”.
Senza
farselo ripetere i novelli
pirati iniziarono ad affilare le armi e a studiare una strategia.
Kakuzu,Zetsu,Hidan
( che aveva
pregato l’anima di Barbanera di far andare a buon fine
l’abbordaggio e di
fargli compiere una strage),Sasori,Orochimaru e Itachi caricarono i
cannoni.
“Fuoco!”.
Le
palle di cannone si piantarono
nel ponte del vascello nemico.
“Oh
no! Su quella nave ci sono
l’Akatsuki e Orochimaru!Non abbiamo armi e non
c’è nessun ninja
qui!Presto,arrendiamoci”disse
il loro comandante.
“Guardate!Issano
una bandiera
bianca! Questo vuol dire lotta fino alla morte (Ma questo qui
è deficiente!Quella
è la bandiera rossa! nda)!”.
Il
bombardamento continuò fino a
che il veliero avversario non fu ridotto a un colabrodo con il timone
rotto.
La Daikumo
si avvicinò è iniziarono lanci di oggetti di ogni
tipo, dopo che i due Uchiha
ebbero incenerito le vele della preda con la palla di fuoco suprema:
Deidara e
Kabuto, abbarbicati a un pennone, facevano piovere rispettivamente
bombe
d’argilla e granate, seminando morte e scompiglio in ogni
luogo; Kakuzu e Zetsu
continuavano a usare i cannoni, sbriciolando qualsiasi cosa alla loro
portata;
Orochmiau aprì
una falla enorme nello
scafo con un colpo di bazooka; Hidan, Tobi, Sasuke
e Sasori sparavano con i fucili come in un
film western,beccando pure le mosche ; Pain e Konan tiravano shuriken a
raffica
e Itachi scagliava
kunai a ripetizione.
Hidan,
in piedi sul parapetto,
urlò: “ALL’ARREMBAGGIOOOOO!!!!!” e lanciò la falce,ma
mentre tentava di usarla come rampino
perse l’equilibrio e cadde in acqua.
Itachi,
non vedendo lo spazio fra
i due vascelli mentre saltava, fece la stessa fine, mentre Sasori, dopo aver
conficcato lo stomaco
nell’albero maestro, andò a schiantarsi contro di
esso.
Orochimaru
si attaccò a un pennone
con la lingua e balzò, evocando un pitone; Deidara
bombardò i ne mici dall’alto
di un’aquila d’argilla;Kisame andò
all’assalto aggrappandosi a una cima come un
vero pirata e butto giù dieci uomini come birilli con un
colpo di spada; Sasuke
atterrò a poppa, trafisse col mille falchi il primo scemo
che passava e lanciò
uno shuriken gigante che tagliò in due molti marinai; Kakuzu
allungò le braccia
con i fili neri e servì da ponte umano per Pain,Konan,
Tobi,Kabuto e Zetsu.
In
quattro e quattr’otto la
battaglia si concluse in un bagno di sangue di pacifici marinai
disarmati.
“Dateci
il vostro carico e avrete
salva la vita” disse Pain imitando Barbossa, verso cui aveva
scoperto di
provare un evidente complesso di inferiorità ma anche un
amore furioso e
indomabile.
Il
comandante nemico li condusse
nella stiva e qui ebbero un’amara sorpresa: la nave
trasportava migliaia di barattoli
di mangime per il maiale di Tsunade e i cani di Kakashi.
Mentre
Kakuzu, svenuto, veniva
trasportato in barella sulla Daikumo, Deidara lanciò il suo
C3 sull’altro
veliero e di esso non rimasero che pochi pezzi di legno galleggianti.
Quella
sera, mentre la ciurma
festeggiava la buona riuscita della battaglia con rum e fagioli in
scatola,
Kakuzu contava i suoi soldi assistito da Tobi.
“Ah
ah, nonostante tutto questa
crociera è stata vantaggiosa: abbiamo speso poco e io ci ho
guadagnato quei lingotti
che ho trovato ieri in
fondo al mare!”.
“Ah
quelli? Mi dispiace
Kakuzu-san, ma non ci sono più: ieri notte Tobi si annoiava
e per passare il
tempo gli ha sparati lontano lontano con i cannoni! Ma mi perdoni vero?
Tobi è
un bravo ragazzo!”.
L’avaro
non rispose e iniziò a
prendere a testate l’albero maestro.
“Deidara-sempai,
perché Kakuzu-san
fa così? Tobi gli ha fatto un dispiacere?”.
“Tobi,per
capire pensa a cosa
proveresti se qualcuno buttasse via le tue cassette della
Disney,un!”.
“Sarebbe
un crimine abominevole!
Tobi piangerebbe tanto!”:
In
quel momento “Alla ricerca di
Nemo” e altre amenità simili stavano facendo
compagnia ai pesci
in fondo al mare.
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Capitolo 10 *** Ritorno?! ***
Spazio
autore
Sakura
Uzumaki: Ciao, sono proprio
contento che tu mi abbia seguito fino a questo momento.
In
effetti la brodaglia l’hanno
mangiata, e si sono visti i risultati mentre giocavano.
Mi
dispiace di non essere stato
chiaro riguardo alla minaccia, e per farmi perdonare te lo svelo : la
minaccia
non è nient’altro che la cassetta dei filmini
dell’infanzia di Kisame
sull’Olandese volante, che è stata gradita solo a
lui.
A
presto, spero di tornare a
stupire voi lettori molto presto.
Con
mio sommo dispiacere siamo
arrivati alla fine della fic.
Sono
contento che mi abbiate
seguito in tanti, e vi meritate dei ringraziamenti.
Ringrazio
calorosamente Sakura
Uzumaki,Mariko
Uchiha,Spadaccinodellanebbia,Kokuccha,Himawari,Hinatathebest,Liby-chan,Haku-chan
e Targul che mi hanno recensito.
Ringrazio
poi Eka94,Gilaui, Haku-chan,Jaki,Kyuubi-95,LuPoDeLbUiO,
Mariko Uchiha,PGV 2, Sakura Uzumaki ,Spadaccinodellanebbia e Targul che
hanno
messo questa storia fra i preferiti.
Ovviamente
i miei più sentiti
ringraziamenti vanno anche a tutti quelli che hanno letto e basta senza
commentare.
Però
prima di lasciarvi avrei da
chiedervi un favore, se non disturbo troppo: chiedo gentilmente ai
lettori,
anche se magari non hanno mai recensito, di fare una recensione
all’ultimo
capitolo e di indicare la scena o le scene che gli sono piaciute di
più.
Personalmente
le mie scene
preferite sono il disegno
di Tobi,la
scena nella gabbia degli squali, la scena di Orochimaru e Snaky, la
partita a
poker, i filmini di Kisame e la partita a lupo mangiafrutta.
Fatemelo
sapere per favore, ci
tengo!
Arrivederci
a un’altra volta, ora
godetevi l’ultimo capitolo che non sarà un
granchè ma almeno è la conclusione
di questa pazza avventura!
Ritorno?
Dopo
l’episodio dell’arrembaggio
l’equipaggio della Daikumo visitò altre due isole.
In
una gli abitanti si mostrarono
molto cortesi e ospitali, e accolsero i visitatori suonando
l’ukulele e donando
loro collane di fiori: ma quando Pain iniziò a fissare una
giovane donna con la
bava alla bocca Konan si imbestialì e riportò
tutti sulla nave.
Sulla
seconda isola le cose
andarono piuttosto bene fino a che Deidara, colto da una crisi mistica
e
isterica allo stesso tempo,non iniziò a tirare bombe da
tutte le parti
distruggendo un centinaio di capanne: i nostri eroi iniziarono a
scappare
mentre venivano bersagliati da lance e frecce avvelenate, e Hidan
inciampò
sulla spiaggia,rimanendo indietro.
Il
fanatico iniziò a pregare gli
indigeni di bollirlo,impalarlo e scotennarlo ed essi,disgustati da
tanto
masochismo gratuito, lo catapultarono sul vascello con un calcione nel
didietro.
Passarono
altri giorni di viaggi
per mare, e uno di questi Pain si stava recando nella propria cabina
per
tracciare la rotta insieme a Deidara quando si trovò davanti
tutta la ciurma,
compreso l’artista, che gli sbarrava la strada.
“Che
c’è ragazzi? Se non mi fate
entrare non riesco a stabilire il percorso per continuare il
viaggio…”.
“Tu
cosa? Continuare il viaggio?
Non avrai bisogno di entrare perché dovrai tracciare una
rotta che conosci già:
quella del ritorno! Questa assurda navigazione termina qui!”
disse acido
Sasori, fulminando il capitano.
“Ma
come? Noi abbiamo ancora
moltissimi luoghi da visitare! L’oceano è immenso:
possiamo trattenerci ancora
per mesi!”.
“No,
ssssiamo ssssstanchi di quesssssto
girovagare come barboni, in mezzo alle sssssfighe più
asssssssurde!”urlò
esasperato Orochimaru.
“Ma
come? Razza di ingrati!
Traditori!”.
“Questa
è la nostra volontà!
Riportaci a casa!”esclamò Kakuzu estraendo un
kunai.
A
causa del suo ostinato rifiuto,
Pain fu investito da una raffica di shuriken, e poiché era
un testardo
irriducibile ancora persuaso di poter controllare la situazione, Itachi
lo
“intrattenne “con lo sharingan ipnotico.
Dopo
aver visto sé stesso nelle
vesti di naufrago in balia della tempesta per settantadue ore,il leader
cominciò a pensare che il mare forse non era un posto
così sicuro e piacevole,
quindi si guardò attorno.
Persino
Konan, sua fedelissima, e
Kisame, che si era così divertito durante la crociera,
sostenevano i rivoltosi,
capeggiati da Itachi,Kakuzu,Sasori e Orochimaru.
Intanto
Tobi stava giocando a
saltare la corda.
“Questo….
questo è un
ammutinamento!” mormorò con un filo di voce.
“Forse,un!”
disse Deidara
prendendo il timone e puntando la prua verso il ritorno.
Durante
il viaggio avvennero due
ultimi strani incidenti.
Il
primo fu che mentre navigava la Daikumo andò
a speronare
un grosso veliero battente bandiera pirata apparso
all’improvviso sulla loro
rotta.
In
mancanza del clacson Pain si
mise a suonare come un ossesso la campana di bordo e a urlare le peggiori
oscenità.
“EHI
UBRIACONE,MA
LO SAI CHE ESISTONO LE FRECCE (le frecce per
le navi non le avevo mai sentite nominare nda) ? E CHI TI CREDI DI
ESSERE ? NON E’CHE SOLO PERCHE’ HAI UN
GALEONE ENORME PUOI TAGLIARE LA STRADA A
CHI TI PARE! MA QUANTO HA BEVUTO IL TUO PILOTA? MARINAIO DA
STRAPAZZO!MALEDETTO
TE E CHI TI CUOCE IL PANE!!!”.
Dalla
nave pirata si udì un’altra
campana e sul ponte apparve un uomo vestito di rosso con un cappello
piumato in
testa e un uncino al posto di una mano che iniziò a
imprecare.
“MARINAI
DELLA
DOMENICA! VI AFFONDO IO! VI FACCIO DIVENTARE CIBO PER
SQUALI!CORNUTI!UBRIACONI!”ma fu gettato a terra da Tobi che gli
era saltato addosso
emettendo un urlo animalesco.
“Capitan
Uncino! Sei riuscito a
prendere Peter Pan? Mi fai un autografo?Vuoi giocare con
Tobi?”.
Anche
Deidara saltò addosso al
pirata e lo prese per il colletto: “Che tu sia dannato,un!
Sei il tizio di quel
cartone che Tobi mi ha obbligato a vedere un milione di volte,un! La
tua sarà
una fine atroce,un! L’arte è
…..”, ma fu afferrato da dei pirati e scaraventato
sulla Daikumo insieme a Tobi.
Capitan
Uncino stava per ordinare
di cannoneggiare gli speronatori quando vide Orochimaru e
gridò terrorizzato:
“Il coccodrillo! Mi segue anche qui!Presto,
scappiamo!”, e mentre il suo
vascello si allontanava a vele spiegate urlò a mo’
di minaccia: “Ci rivediamo
in tribunale!”.
Mentre
il veliero dei nostri eroi
navigava in una direzione del tutto diversa Hidan ringraziava il dio
dei
personaggi disneyani incarnati in modo improbabile di averli protetti
dalla
furia di quel demone rosso e piratesco.
Dal
canto suo Orochimaru si
rammaricava per essere stato scambiato per l’ennesima volta
per un rettile, e
neanche per un serpente, ma per un coccodrillo.
Erano
ormai a solo mezza giornata
di viaggio dal porto quando improvvisamente calò la nebbia,
e nessuno riuscì
più a vedere nulla,
Nonostante
ciò Itachi continuò a
sbattere il muso contro alberi e persone come sempre, ma almeno ora
aveva la
consolazione di non essere il solo.
“Questa
nebbia è così fitta che si
potrebbe tagliare con un kunai” disse Zetsu mettendosi a fare
buchi nella
nebbia con un kunai
“Questa
nebbia è così fitta che
sembra che l’abbia fatta Zabuza” disse Kisame
pensando con malinconia a quello
che un tempo era stato il grande amore della sua vita.
Fortunatamente
adesso c’era
Itachi-san.
“Non
preoccupatevi ragazzi! Grazie
alla mia nuova tecnica potremo superare la nebbia senza alcun
danno!” annunciò
Pain iniziando a unire le mani in varie posizioni sotto gli occhi
curiosi e
sbalorditi di tutti.
“Scimmia,gallo,bue,pecora,cinghiale,cavallo,tigre,serpente,pecora,tigre,topo,cinghiale,cane,drago,
tigre,bue,drago,pecora,cavallo,gallo,cane,lepre,bue,tigre,drago,serpente,scimmia,lepre,pecora,drago,
scimmia,cinghiale,topo,pecora,bue,gallo,tigre,serpente,drago,lepre,cinghiale,cavallo,bue,cavallo,
tigre…”.
“Certo
che deve essere difficile
ricordarsi tutte quelle posizioni nel giusto ordine,un!”
disse Deidara.
“In
realtà non è che servano a
tanto. Sono scongiuri fatti a caso perché la tecnica
riesca” replicò Sasuke.
“..cane,pecora,lepre,tigre,pecora,cavallo,drago,gallo,cinghiale,serpente!Arte
magica!Ritorno al porto no jutsu!”.
Improvvisamente
la nave fu presa
da un vortice e viaggiò a lungo sospesa per aria,quindi fu
posata a terra.
“Vittoria!La
tecnica ha
funzionato!Siamo di nuovo al porto!”urlò Pain
senza rendersi conto che la Daikumo era incastrata
su
un molo e imbarcava acqua a vista d’occhio.
Dopo
un minuto il vascello colò a
picco e tutti furono costretti a buttarsi in acqua.
I
membri della ciurma fissarono il
loro comandante con aria feroce e lo inseguirono a nuoto fino
all’orizzonte
dove stava tramontando il sole, seguiti da Gai e Lee in barca che si
abbracciavano piangendo e ammiravano quella grande dimostrazione di
giovinezza,
mentre Tobi giocava con i delfini e Itachi, appostato su uno
scoglio,faceva
finalmente saltare Free Willy come si deve.
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