In giro per i sette mari con l'Akatsuki

di Federico
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una crociera?! ***
Capitolo 2: *** Si salpa! ***
Capitolo 3: *** Birdwatching,whalewatching,sharkwatching ***
Capitolo 4: *** Mostro marino in vista! ***
Capitolo 5: *** Tempesta! ***
Capitolo 6: *** Approdo nell'isola misteriosa ***
Capitolo 7: *** Alla ricerca del tesoro di Davy Jones! ***
Capitolo 8: *** La barriera corallina! ***
Capitolo 9: *** Siamo frutti o pirati? ***
Capitolo 10: *** Ritorno?! ***



Capitolo 1
*** Una crociera?! ***


Spazio autore:

Forse qualcuno, leggendo la seguente fan-fiction, potrebbe pensare che io odi l’Akatsuki e gli altri personaggi presenti perché qui fanno figure da deficienti.

E’ falso. Io adoro l’Akatsuki,soprattutto Deidara,Sasori,Pain e Kisame.

L’unico membro che mi sta antipatico è Itachi, infatti noterete che sono stato molto feroce con lui. Per quanto riguarda gli altri, le figure da scemi servono per rendere comica la storia. Se mai ci fossero lamentele, mi scuso soprattutto con i fan di Pain,Kisame,Tobi,Hidan, Orochimaru e Sasuke, personaggi con cui forse ho esagerato con le prese in giro.

In giro per i sette mari con l’Akatsuki

Una crociera ?!

“SILENZIOOOOO!!!! ASCOLTATEMI, BRANCO DI IDIOTIIIIII!!!”.

La voce di un infuriatissimo Pain riecheggiò per il covo dell’Akatsuki.

A farlo uscire dai gangheri in quel modo era la condotta dei membri della sua organizzazione, che in quel momento sembravano realmente dei bambini dell’asilo nido.

Konan stava seguendo “Art attack” alla televisione per creare nuovi origami; Itachi si stava mettendo lo smalto, si stava tagliando le vene, stava scrivendo poesie maledette e lasciava che il ventilatore acceso apposta gli muovesse i capelli in modo molto emo (Quante cose sa fare contemporaneamente nda); Kisame stava parlando ai pesci del suo acquario chiamandoli “nonna,” “zio”, “mamma” e nel frattempo provava ad allungare le mani con Itachi; Kakuzu era appollaiato su un’enorme montagna di monete d’oro e le stava contando, per poi chiuderle in cassaforte (situata in un luogo a noi sconosciuto, probabilmente alla Gringott o all’inferno), Hidan si stava sbudellando, flagellando, crocifiggendo, decapitando, impiccando, bruciando vivo e quant’altro in onore di chissà quali dèi, mentre recitava una lunghissima cantilena che era un miscuglio di arabo, greco, latino e cinese; Deidara e Sasori( resuscitato dalla benevolenza dell’autore) si stavano dando battaglia sull’arte, urlando i rispettivi motti e lanciandosi addosso tonnellate di bombe e centinaia di marionette, distruggendo tutto quello che incontravano sul loro cammino; Zetsu stava facendo la fotosintesi con una lampada e mangiando la pattumiera; infine lo scherzo della natura mascherato e sprovvisto di cervello (leggasi Tobi) stava saltellando e schiamazzando: “Deidara-sempaiiiii, cosa facciamo oggi ?”, “Zetsu-saaaan, posso entrare nell’Akatsuki?”, “Tobi è un bravo ragazzo, chi vuole giocare con Tobiiiii?” e baggianate simili..

“Bastaaaa, per favore, mi volete ascoltare?” fece Pain piangendo disperato.

“Aveva ragione Jiraya, era meglio se diventavo il bambino della profezia e creavo il mondo ideale grazie al rinnegan, invece che essere il leader di questa sottospecie di circo ambulante”.

Ma improvvisamente qualcuno gli diede un fazzoletto per asciugarsi.

“Grazie, non dovevi…cosaaa?Tu?”.

“Leader-san, non pianga, c’è Tobi con lei!Vuole vedere il disegno di Tobi ? Vuole vedere il disegno di Tobi ? Vuole vedere il disegno di Tobi ?”

Dopo una cinquantina di volte che l’essere aveva ripetuto la frase, Pain dovette accettare.

Il disegno, fatto con pastelli vecchi di novant’anni (“Sono quelli che usavo durante la mia lieta infanzia, quindi li usiamo fino a che non si consumano del tutto”aveva detto una volta Kakuzu), mostrava tre omini stilizzati con indosso i mantelli dell’Akatsuki che si tenevano per mano.

Alcune scritte unite con frecce ai personaggi ( uno aveva una maschera arancione, uno i capelli biondi e uno i capelli rossi) dicevano “Tobi”, “Il sempai”, “Il fidanzato del sempai”.

Sullo sfondo c’erano un prato verde, tanti alberi pieni di uccellini cinguettanti, un sole sorridente e il covo, con tanto di bidoni della spazzatura ( da cui faceva capolino “Zetsu-san”), cassetta delle lettere, tappetino con scritto “Welcome” e tetto rosso triangolare con il camino che fumava.

Pain ebbe un improvviso calo di pressione a causa dello spavento e trattenne a stento il vomito, ma il peggio doveva ancora venire.

Tobi pigolando disse: “Le è piaciuto vero? Leder-san, posso entrare nell’Akatsuki? Vero leader-san? Leder-san?”.

Ma Pain non lo stava più ascoltando.

Prese fiato ed emise un urlo terrificante,satanico,da posseduto : “ORA BASTAAAAA!!!!!!! MI AVETE ROTTO LE SCATOLEEEEE!!!!!!!”

Tutti ammutolirono e sospesero le loro attività.

Tobi scappò urlando e piangendo.

“Itachi-saaaan!!!Konan-chan!!!”

I due lo accolsero amorevolmente.

“Cosa c’è piccolino?”

“Il leader è cattivooooo!!!! Tobi è un bravo ragazzooooo!!!!”

“Quell’energumeno!Fare la voce grossa con il piccolo e indifeso Tobi!” disse Konan.

“Ora gli insegneremo a prendersela con quelli della sua taglia!”fece Itachi.

Minacciato da armi di carta e sharingan ipnotico, il leader dovette promettere allo stupido che prima o poi avrebbe preso in considerazione la sua domanda.

Ma intanto anche gli altri si erano avvicinati.

“Cosa dobbiamo fare leader?” chiese Kakuzu.

“Sarà mica una missione,un?”disse Deidara.

“Esattamente bombarolo!”.

“Mi chiamo Deidara,un !”.

“Quello che è ! Comunque ho deciso per tenervi occupati di assegnarvi la più bella missione che abbiate mai ricevuto…..UNA CROCIERA! Ovviamente verrò anch’io!”.

Tutti i membri lo guardarono come si guarda un pazzo furioso o un concorrente del Grande Fratello.

“Che c’è? Non vi piace?”.

“Caro….sicuro di non avere la febbre?” chiese Konan.

“Mai stato meglio! Voglio proprio respirare l’aria di mare!!!” disse Pain urlando come un idiota e accennando alcuni passi di danza, sotto gli occhi spaventati di tutti.

“Ma non vedete che lo fa per farci ridere? Lo sappiamo tutti che il nostro capo è un burlone!” dichiarò l’uomo pianta.

“Sono serissimo Zetsu”.

“Che bello, vedrò i miei parenti pesci!” esclamò Kisame iniziando a saltellare giulivo nonostante la sua non indifferente mole ( perché se non l’avete mai notato Kisame è il membro dell’Akatsuki più grosso e pesante dopo la marionetta di Sasori e Kakuzu nda).

“Leader, costerà un’iradiddio!” gridò Kakuzu.

“Se ce ne sarà l’occasione potrai saccheggiare qualche nave! Tanto se dei criminali di livello S si mettessero a fare i pirati nessuno si stupirebbe !”

“Che bello!Che bello! Tobi vuole venire in crociera!”.

“Va bene Tobi! Puoi venire, ma fa’ il bravo” disse Pain temendo altrimenti la reazione di Konan e Itachi.

“Allora fra un’ora fatevi trovare qui! Oceano arriviamo!”.

“Prevedo guai…..un mare di guai…..”disse Sasori.

“Eh già, un!” replicò Deidara. “Non potrò neanche esercitare la mia arte, sennò la mia argilla si bagnerà.. Un !”.

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Capitolo 2
*** Si salpa! ***


Spazio autore

Liby-chan: Grazie tante della recensione, se vuoi saperlo aggiornerò tutti i giorni, e spero che continuerai a leggere e recensire.

Con Sasori non mi sono accanito più di tanto,anche perché è il mio personaggio preferito.

Deidara invece sarà coinvolto molto spesso in gag con Tobi,ma riuscirà a usare la sua arte contro degli amici di Tobi molto speciali…..

Hidan continuerà trafiggersi e a partire dal quarto capitolo inizierà a recitare preghiere assurde e completamente inverosimili.

Con Itachi sono stato parecchio feroce e continuerà a fare la figura dell’emo cieco.

Si salpa!

“Dannaaa!!!”urlò Deidara. “Secondo te quale costume è meglio, quello rosa o quello viola,un?”.

“Non lo so Deidara, ho paura che questo corpo da marionetta possa marcire se faccio il bagno…”disse Sasori prendendo un pupazzino di Pinocchio e un teatrino dei burattini portatile. “Deidara –sempai!” urlò Tobi con indosso un salvagente. “Poi vuole fare il bagno con Tobi?Vuole?”.

“Itachi-san!” disse Kisame con gli occhiali da sole sul viso, il materassino in una mano e la boccia dei pesci nell’altra. “Vorrebbe venire a conoscere i miei parenti pescecani?”.

Itachi, con addosso una camicia hawaiana, non rispose ed infilò crema solare, bagnoschiuma, asciugamano, racchettoni e cruciverba nella borsa.

“Vediamo un po’ ….. l’altare galleggiante c’è, i testi sacri impermeabili ci sono, l’acqua santa c’è, la falce-fucile subacqueo c’è..”

“HIDAN, piantala con quella roba e aiutami a cercare lo scafandro da palombaro e i remi!” urlò Kakuzu mentre infilava nella valigia il salvadanaio e i fumetti di Zio Paperone.

“Uhm…..se porto il fertilizzante, le piante carnivore e la pala devo lasciare qualcosa a casa: cosa lascio, i braccioli o il cestino da pic-nic?” si chiese Zetsu.

“Amoooreeee!!!!!Dove hai messo la macchina fotografica?” domandò Konan con la bandana in testa infilando sandali e trucchi in valigia.

“Tu piuttosto, hai visto la pompa del canotto?” fece Pain indossando un cappellino da marinaio e prendendo canna da pesca, retino ed esche, dopo aver spiegato ai suoi corpi come comportarsi in sua assenza.

All’ora stabilita tutti i membri, carichi di borsoni e bagagli, si ritrovarono fuori dal covo.

“In marciaa!!!!” ordinò Pain.

I criminali si misero in testa i cappelli di paglia, anche se non indossavano più le divise, e cominciarono a marciare.

A un certo punto Itachi, dopo aver lasciato il sentiero a causa della cecità, andò a sbattere contro un albero.

“ Vuoi attaccarmi eh?Non so chi tu sia ma te la farò pagare!Amaterasu!”.

L’albero fu incenerito e Itachi, che in questo modo aveva perso un altro po’ di vista, si ricongiunse all’allegra comitiva.

Cammina cammina, i nostri eroi arrivarono al porto di una città di mare e si misero a contrattare con uno uomo che si era presentato dicendo di vendere imbarcazioni.

“Allora…. Quanto viene quella nave laggiù?” disse Pain indicando un panfilo lussuosissimo.

“Ma signore, quello è lo yacht privato dell’hokage!”

“E quello?”

“E’ del leader del villaggio della roccia!”

A Deidara venne voglia di affondare quella nave.

“E quello ?”

“E’ il motoscafo d’altura del Kazekage!”.

“Dannati ricconi.. credono di poter fare quel che vogliono perché comandano i villaggi…”

“Leader, che ne dice di quel gommone?”.

“No Kakuzu, poi non ci stiamo tutti! Va bene, prenderemo una nave a vela per inquinare di meno!”.

“Vediamo un po’.. abbiamo una barca dell’America’s Cup, un vascello da battaglia a tre ponti, un galeone con le vele d’oro e quello!” disse il venditore indicando una veliero a tre alberi molto carino.

“Lo prendiamo!” urlò Kakuzu facendo un salto di due metri. “Quanto costa ?”

“100 ryo”.

“70!”.

“90!”.

“65!”.

“40!”.

“50! Prendere o lasciare!”.

“Affare fatto, pirata!” disse Kakuzu, anche se ci volle la forza bruta per farlo pagare fra le lacrime.

I criminali salirono sul vascello, e qui si accorsero che lo scafo era pieno di buchi, c’erano topi da tutte le parti e le vele erano inesistenti.

“Quel tizio ci ha tirato un bidone, un!” disse Deidara.

“Se lo ritrovo lo squarto..” fu il commento di Hidan.

“Forza ragazzi! Un po’ di olio di gomito e questa bagnarola tornerà come nuova!” disse Pain diventando stranamente simile a Gai.

I lavori proseguirono per tre giorni, e a parte Konan che si ruppe tutte le unghie, Itachi che cadde dalla passerella cinquanta volte minacciando di fare l’Amaterasu alla nave, Pain che si ficcò un chiodo nel pollice, Kisame che parlava con i merluzzi presi dai pescatori invece di lavorare, Sasori che cadde dall’albero maestro scomponendosi in vari pezzi, Deidara che uccideva i topi a colpi di bombe, Tobi che scivolò sul ponte e battè la testa diventando ancora più scemo, Zetsu che mangiava i gabbiani, Hidan che si staccò una mano e Kakuzu che correndo per andare a curarlo cadde nel catrame, non successero particolari incidenti.

“Ora sì che possiamo salpare!” urlò Pain tutto contento.

“Levate le ancore!”.

Kisame, Itachi, Hidan e Zetsu cominciarono a girare l’argano, frustati da Kakuzu che ricordava il tempo in cui toccava a lui quel compito, ma ora era un vecchietto pieno di reumatismi, quindi toccava ai baldi giovani come loro ecc ecc.

“Spiegate tutte le vele!”.

Konan Deidara, Sasori e Tobi si arrampicarono sugli alberi ed eseguirono l’ordine, rischiando molte volte di rompersi l’osso del collo.

“Issate la bandiera!”.

Tutti si radunarono in coperta mentre Sasori e Zetsu facevano salire la loro bandiera, nera con una nuvola rossa in mezzo.

La nave uscì dal porto, veleggiando verso nuove avventure, mentre uno yacht esplodeva e il capo del villaggio della roccia tornava a terra a nuoto.

“Deidara!”.

“Oops!”.

Quando il vascello si fu allontanato, mentre tutti prendevano il sole, guardavano l’orizzonte o lucidavano il ponte, si udì uno starnuto che proveniva da un barile.

“Maestro, sta bene?” disse una seconda botte.

“Io sono il vendicatore!” disse un’altra ancora.

“Zitti idioti, ricordatevi che ssssiamo clandesssstini…” disse ancora la prima botte.

“Botti che starnutiscono, parlano, vogliono vendicarsi….Qui gatta ci cova!Ragazzi, andate a controllare!”ordinò Pain.

Kisame, Kakuzu e Deidara aprirono i barili, che ufficialmente trasportavano maiale salato, e ne uscirono….

“No, tu no!”.

“Ma perché tutti mi odiano? Non ssssono forssse un vossssstro vecchio compagno?”.

Nelle botti c’erano Orochimaru, Kabuto e Sasuke!

Vedendo l’uomo-serpente tutti ebbero un collasso, soprattutto Itachi e Sasori che tanto avevano patito per colpa sua.

“Itachi!Mi vendicherò di te adesso!”.

Sentendo quelle parole Itachi rinvenne, e i due fratelli si fissarono con aria molto emo, quindi il maggiore diede un colpo sulla fronte del minore e gli disse: “Stupido fratellino, la tua debolezza deriva dall’inadeguatezza del tuo odio…”.

Hidan domandò: “Ma perché non vi comprate un nave anche voi?”.

Kabuto rispose: “Mantenere un paese costa molto e ci siamo impoveriti, quindi per non spendere nulla e fare una vacanza ci siamo imbarcati di nascosto ( Giusta osservazione nd Kakuzu)”.

Pain guardò i tre infiltrati negli occhi e parlò: “Orochimaru, in quanto clandestini dovrei gettarvi agli squali, mettervi ai ferri nella stiva o abbandonarvi su un’isola deserta ma, in nome della nostra vecchia collaborazione,potrete rimanere se lavorerete come gli altri!A proposito, stabiliamo i ruoli di ciascuno. Io sarò il comandante, Konan il comandante il seconda, Kakuzu il nostromo, Deidara l’ufficiale di rotta, Kabuto il medico, Zetsu il cuoco,Hidan, Itachi, Kisame e Sasori i marinai e Tobi il mozzo tuttofare, mentre Orchimaru e Sasuke si daranno il cambio come timoniere e vedetta”.

Il sannin si leccò le labbra, mentre il ragazzo, sapendo cosa gli avrebbe fatto l’altro durante il cambio di turno, svenne.

Durante la cena, tranne che per le schifose brodaglie cucinate da Zetsu, i ripetuti tentativi di vendetta di Sasuke e le molestie di Orochimaru, non ci furono problemi, mentre la sera tutti si ritirarono nelle proprie stanze dove fecero casino tutta la notte, tranne Pain, che rimase a far la guardia sul ponte con un fucile in mano, i due Uchiha, che si appollaiarono sui pennoni più alti per fissare la luna e tagliarsi le vene e Orociok, che si mise a spiarli con il binocolo.

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Capitolo 3
*** Birdwatching,whalewatching,sharkwatching ***


Spazio autore

Himawari: Tobi deve ancora dare il meglio di sé, e così anche Itachi e Sasuke, mentre Orociok non perderà il vizio e verrà ridicolizzato ancora di più. Grazie della recensione.

Targul: Sono veramente onorato che tu mi abbia messo fra i tuoi preferiti, e confido che continuerai a seguire e recensire.

Io posso permettermi di aggiornare tutti i giorni senza fatica semplicemente perché ho già scritto tutti i capitoli della storia.

Birdwatching, whalewatching, sharkwatching

( in inglese: osservazione di uccelli, osservazione di balene,osservazione di squali nda)

La mattina successiva, dopo aver levato le ancore, la Daikumo ( “Grande nuvola” in giapponese nda), come era stato battezzato il vascello, filava tra le onde come un siluro.

Pain guardava in dvd una copia pirata di “Master and commander” e urlava le battute del film con aria invasata; Konan leggeva e prendeva il sole su una sdraio; Itachi camminava per il ponte andando a sbattere contro gli alberi; Kisame faceva ciao ciao con la manina ogni volta che un banco di pesci saltava fuori dall’acqua, e in quei momenti colpiva per sbaglio con lo spadone quelli che gli stavano vicino; Hidan sacrificava topi e gabbiani al dio delle crociere folli, al dio delle onde alte, al dio dell’acqua piena di alghe, al dio delle meduse sciolte al sole e ad altri loschi dèi; Kakuzu agitava una frusta, urlava a tutti di lavorare e ricordava i bei tempi in cui era un bucaniere; Sasuke reggeva il timone e beccava solo una ventina di scogli per ogni chilometro di navigazione; Orochimaru scrutava l’orizzonte dalla coffa e strillava le canzoni di Sweeney Todd; Kabuto medicava quelli che erano stati feriti da Kisame e veniva accusato di essere un capitano francese travestito da chirurgo ( è una citazione di una delle scene finali di “Master and Commander nda) da Pain, che diceva di chiamarsi Jack Aubrey e di comandare la nave di Sua maestà britannica Surprise; Zetsu leggeva un manuale di giardinaggio,Sasori guardava il cartone di Pinocchio e si tappava gli occhi per la paura quando appariva Mangiafuoco;Tobi lucidava il ponte e non stava mai zitto; Deidara, smentendo chi diceva che si sarebbe perso in una vasca da bagno, si dimostrava un grandissimo navigatore con tanto di mappe, bussola e compasso.

“Dunque, se viriamo in direzione est-nord-est fra 140 miglia ……..”

“Deidara –sempai!”.

“Non ora Tobi, sto facendo dei calcolo vitali per la nostra sopravvivenza, un!”.

“Perdindirindina sempai, com’è intelligente!”.

“Grazie Tobi, lo sapevo già e comunque sarò sempre più intelligente di te, un!”.

“Sempai giochiamo? Tobi si annoia!”

“Vai a guardare l’orizzonte,un!”.

“Ma Tobi vuole giocare! Ops..Tobi sta un po’ male! Tobi ha bisogno di….BLEARGHHH!!”

Lo scemo aveva aperto un’apposita fessura sulla maschera e aveva imbrattato di una schifosa melma verdastra ( Si potrebbe cucinare stasera nd Zetsu )le mappe e i vestiti del navigatore.

“No le mie carteeeeee!!!” pianse Deidara, ma in quel momento qualcosa di umido e altrettanto schifoso cadde dall’alto sulla sua spalla.

“Oggi non è proprio la tua giornata “ commentò Sasori.

“Ehi ragazzi, sono stati quei gabbiani!” gridò Konan “ Che ne dite di un po’ di birdwatching?”.

“Sìììììì!!!!”.

“Oh oh oh…Io ho già dei piccioncini da spiare…..” ridacchiò Orochimaru inquadrando Itachi e Sasuke con il binocolo.

Kakuzu provò a dare del mangime ai gabbiani, ma essi lo attaccarono e lo inseguirono per tutto il ponte beccandogli il cranio.

Kabuto attirò un pellicano e gli diede un pesce, ma si trovò con la mano bloccata nel becco dell’uccello.

“Aiutooo!!!Liberatemi!!”.

Dopo molto patimento la mano di Kabuto fu estratta, ma allora il pellicano iniziò a schiamazzare e a svolazzare per tutto il vascello.

“Presto!Cercate di sparargli e beccate un altro, e poi lo costringeremo ad operarsi da solo come il dottor Maturin!” strillò Pain ricordandosi di una scena simile nel film.

I membri dell’equipaggio iniziarono invece a scappare come una massa di idioti, e alla fine il pellicano investì in pieno il leader.

Mentre questo si rialzava un eccitatissimo Tobi spiccava balzi enormi urlando: “Guardate! Guardate!” e indicando i delfini che saltavano davanti alla prua.

Kisame si sporse e iniziò a tirare shuriken ai cetacei urlando come un ossesso: “Maledetti! I miei fratelli squali vi ammazzeranno tutti!” mentre gli altri lo trattenevano.

In poco tempo due scialuppe, una con a bordo Itachi, Kisame, Hidan,Kakuzu,Pain e Zetsu e l’altra con Deidara,Sasori, Tobi, Orochimaru,Sasuke e Kabuto, furono messe in mare mentre Konan controllava la nave, e si avvicinarono ai delfini.

Tutti stavano ammirando i loro tuffi quando un delfino fu ucciso dalla falce di Hidan e gli altri scapparono.

“Perché l’hai fatto?”:

“Ma non capite? Ora abbiamo la benevolenza del dio della pesca effettuata con metodi crudeli e del dio delle bistecche di delfino!”.

In quel momento emersero vicino alle barche grandi dorsi scuri che spruzzavano acqua.

“LE BALENE!LE BALENE!” urlò Tobi al colmo della gioia.

“Non e che mi mangiano..” chiese dubbioso Sasori.

“Danna, quante volte devo dirti che non sei Pinocchio, un ?”disse Deidara.

Una balena fece un salto e ricadde in acqua sollevando enormi ondate.

“Potrebbero anche fare meno casino! Sembra di essere alle cascate del Niagara!”disse Kakuzu asciugandosi.

Vicino alle balene emerse anche un altro animale.

“Oh, un’ orca! Ehi Willy, salta!” urlò Itachi, che fin da piccolo era un patito di Free Willy.

L’orca lo prese in parola e balzò fuori dall’acqua, ricadendo sulla barca e sfasciandola.

“Ecco perché quel film non mi è piaciuto! Era una premonizione !” disse Sasuke mentre lui e gli altri accoglievano i naufraghi.

“Oh uno squalo!” fece Tobi indicando una pinna scura che nuotava vicino alla barca.

“Dove?Dove?” gridò Kisame facendosi largo.

“Stupido, se ti agiti poi ci rovesciamo e quello ci sbrana tutti!Ma qualcosa si può fare..”disse Kabuto.

Poco dopo veniva calata in mare una gabbia con dentro Kisame, Tobi, Itachi, Sasuke, Orochimaru, Deidara e Sasori vestiti da subacquei ( anche se Kisame non aveva le bombole perché aveva già le branchie).

Subito i pescecani iniziarono a girare intorno a loro addentando grossi pezzi di carne sanguinante usati come esca e colpendo le pareti della gabbia.

“Ma è sicuro questo arnese?” chiese Sasuke.

“Kisame-san,che pesci sono quelli con la testa strana che stanno addentando il cavo che ci collega alla nave?”.

“Sono pesci martello Tobi, e sono miei cugini”.

“Che pesce è quello con il naso lungo lungo che sta infilzando Deidara-sempai ?”.

“E’ un pesce spada Tobi, ed è mio nonno”.

“Che pesce è quello con le strisce che sta azzannando il braccio di Itachi-san?”.

“E’uno squalo tigre Tobi, ed è il mio fratellastro”.

“Che pesce è quello che sta guardando male male Orociok-san?”.

“E’ uno squalo blu Tobi, ed è mio zio!”.

“Che pesce è quello che sta cercando di sfondare il fondo della gabbia a testate?”.

“E’ uno squalo bianco, la mia specie preferita perché è quella da cui discendo per parte di padre!”.

“Accidenti Kisame.-san, sai proprio tante cose sui pesci! E quelli che stanno facendo un buco grosso grosso nello scafo della nave che pesci sono?”.

“Pesci sega, cugini di terzo grado”.

Nello stesso momento Pain e Zetsu stavano azionando le pompe mentre Hidan e Kakuzu stavano tamponando la falla, lanciando un’infinità di maledizioni e ingiurie ai “maledetti cavatappi nuotanti”che avevano causato il danno.

Dopo le spiegazioni Kisame uscì dalla gabbia e andò ad abbracciare un grosso squalo bianco.

“Che c’è nonno? Non riconosci più il tuo nipotino?”.

“Ma cosssa ssssta facendo quel mammalucco?”domandò Orochimaru.

Un minuto dopo tutti stavano correndo come razzi sulla superficie marina, con un migliaio di squali alle calcagna.

Vedendo tutti quei pescecani al loro inseguimento Pain si guardò bene dall’aiutare i compagni, e scappò a vele spiegate, mentre i subacquei inseguivano disperatamente la Daikumo.

Alla fine, nonostante gli squali li inseguissero saltando fin quasi sul ponte, tutti furono a bordo, tranne Tobi.

Questo era circondato da una flotta di pinne scure che gli giravano intorno, ma all’improvviso urlò più forte che poteva : “ VOLETE GIOCARE CON TOBI? VOLETE VEDERE I DISEGNI DI TOBI? TOBI E’ UN BRAVO RAGAZZO!!!”.

Sentendo queste parole gli squali si traumatizzarono e fuggirono via come siluri.

Quando tutti furono in salvo Kisame disse: “Come sono emozionanti queste riunioni di famiglia!”, rimediando un sacco di botte per la battuta inopportuna.

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Capitolo 4
*** Mostro marino in vista! ***


Mostro marino in vista!

Quella sera c’era una calma innaturale sulla nave.

Tutti erano a letto, tranne Sasuke, che dimostrandosi ancora più emo di suo fratello si era sistemato sulla coffa e si era messo a guardare la luna, ripensando alla propria infanzia traumatica, talmente traumatica che per dimenticare il dolore si scolò una bottiglia di rum e la gettò in mare.

La bottiglia affondò rapidamente e colpì in testa un grande animale marino che riposava sul fondale e che si diresse verso la superficie, deciso a fargliela pagare a quelli ubriaconi molesti.

Sasuke vide con orrore il mare ribollire e un enorme serpente acquatico emerse ruggendo.

“Un-un-un co-co-coso non-non ide-identi-identificato a dritta!” urlò la vedetta terrorizzata.

I membri dell’equipaggio liquidarono quelle urla come il frutto della fantasia malata di un emo ubriaco e lo maledissero per averli svegliati, chiedendosi anche come facesse ad emettere rutti poderosi come ruggiti.

Soltanto Tobi uscì dalla sua cabina e corse saltellando sul ponte, quindi dopo aver salutato la belva con la manina irruppe nella cabina di Deidara e lo svegliò saltandogli sulla pancia e urlando : “Deidara-sempai c’è un serpente di mare!”.

“Tobi i serpenti di mare esistono solo nelle leggende,un. Devi aver visto Orochimaru che faceva un bagno notturno,un. Ora torna a dormire, un” mormorò Deidara massaggiandosi il ventre dolorante.

“Ma Deidara –sempai c’è un serpente di mare!”.

“Tobi, i serpenti di mare non esistono, un”.

“Ma Deidara –sempai c’è un serpente di mare!”.

Tobi, i serpenti di mare non esistono, un”.

Ma Deidara –sempai c’è un serpente di mare!”.

“BASTA TOBI, NON ESISTONO I DANNATISSIMI SERPENTI DI MARE, UN!ORA VENGO SU E TI DIMOSTRO CHE NON C’E’ NESSUNO STRAMALEDETTO MOSTRO MARINO, MA HAI AVUTO SOLO UN’ALLUCINAZIONE OTTICA DEL PIFFERO, UN!”.

I due salirono in coperta e inizialmente Deidara non vide nulla, ma quando qualcuno gli fece il bagno con la bava alzò gli occhi ed emise un urlo acutissimo da donna, come se lo stessero accoltellando nella doccia.

Attirati dallo strillo, tutti gli altri tranne Orochimaru apparvero sul ponte e fecero un balzo indietro per lo spavento.

“Questo è un chiaro segno che il dio degli animali marini misteriosi non ancora identificati dalla scienza e probabilmente mitologici ce l’ha con noi!” disse Hidan inginocchiandosi, accendendo dei ceri e iniziando a pregare: “Oh grande re di ogni bestia misteriosa che si acquatta negli abissi, richiama il tuo messaggero di morte e perdonaci con la tua misericordia divina!”, ma per tutta risposta il mostro lo scaraventò in un boccaporto con un colpo di pinna.

“Presto, tutti ai posti di combattimento! Dobbiamo respingerlo!” urlò Pain infilando un arpione nel fianco del serpente in modo piuttosto maldestro, rischiando anche di finire fuori bordo.

Sasuke saltò giù dall’albero maestro con il mille falchi in una mano, ma invece di colpire il mostro andò a schiantarsi sul ponte facendo un buco che riproduceva la sua silhouette, mentre Kisame eseguiva una tecnica d’acqua con scarso successo (E qui si vede la scarsa intelligenza del nostro uomo pesce preferito: chi mai userebbe una tecnica d’acqua contro una bestia nata e vissuta in mare? nda).

Itachi non ritenne abbastanza emo usare lo sharingan ipnotico contro un avversario di così basso livello.

E dire che con l’ Amaterasu avrebbe incenerito il serpentone in un battibaleno.

Nel frattempo Kakuzu e Zetsu stavano usando i cannoni, lanciando palle di cannone da tutte le parti meno che sul nemico, mentre gli altri sparavano con i fucili facendo solo un sacco di baccano.

Svegliato dalle cannonate e dagli spari finalmente Orochimaru accorse, e vedendo la bestia disse: “Ma non è adorabile? Come fate a fargli del male? Lui è ….” ma non finì la frase perché fu legato all’albero maestro e imbavagliato.

Pain scoperchiò una cassa di munizioni e tutti cominciarono a scagliare carte bomba e granate contro il serpentone, senza fargli neanche il solletico.

Intanto Sasori e Tobi si erano appostati su un pennone con una rete in mano.

“Hai capito? Al mio tre dobbiamo buttargli la rete in testa!”.

Ma Tobi evidentemente era troppo stupido per una così complessa strategia, degna di Giulio Cesare e Napoleone messi insieme, e buttò subito la rete.

I due furono sballottati in aria dall’animale e trascinati via con lui.

“Visto Sasori-san? Sembra di stare sull’ottovolante! Tobi si diverte con il serpentone!” gridò l’essere con la maschera arancione.

Hidan astutamente decise di approfittare del momento e trafisse il serpente con la falce, ma fu trascinato via anch’egli.

La bestia strisciò sul ponte, buttando giù due alberi e scassando il timone, quindi si rituffò dall’altro lato mentre i membri dell’equipaggio la bersagliavano con kunai e shuriken, riuscendo solo colpire i loro malcapitati compagni.

La bestia si sollevò sul mare per sferrare l’attacco definitivo e si scrollò di dosso Sasori, Tobi e Hidan , che rimbalzarono nelle vele e sbatterono violentemente il mento sul legno.

Quando pareva non esserci più speranza Orochimaru riuscì a sgusciare via dalle corde come un rettile e , toltosi il bavaglio, urlò: “Fermi tutti, lui è Sssssnaky, un ssssserpente che ho allevato io sssstessssso, e lo conosssco bene!Vuole sssssolo giocare (chiamalo giocare sfasciarci la nave e divorarci!nd tutti)! Ssssssnaky, ti ricordi di me? Sssssono lo zio Orociok!”.

Il mostro ebbe un flashback e rivide i momenti più belli della sua infanzia con lo zio: lo zio Orociok che gli fa visita nell’incubatrice, lo zio Orociok che gli da il biberon, lo zio Orociok che gli legge le fiabe,lo zio Orociok che nuota con lui quando è già grandicello ( che schifo Orochimaru in costume da bagno nd Itachi), lo zio Orociok che lo segue in barca a remi perché è ormai troppo vecchio per nuotare quando lui è ormai adulto…

Snaky scodinzolò sollevando ondate d’acqua, abbaiò e tirò fuori la lingua : quindi si immerse e riapparve dopo dieci minuti sputando forzieri pieni d’oro che sommersero Orochimaru, per poi sparire definitivamente..

Kakuzu saltò addosso ai bauli e iniziò ad abbracciarli e a baciarli con la bava alla bocca.

“Penso che il tuo animaletto abbia voluto farti un regalo prendendoli da qualche relitto” disse Kisame.

Nonostante ciò, mentre l’avaro chiudeva a chiave i forzieri nella stiva, il sannin veniva obbligato a riparare gli ingenti danni che il suo cucciolo aveva causato,minacciato da Pain e da un fucile piantato nelle costole.

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Capitolo 5
*** Tempesta! ***


Spazio autore

Hinatathebest:Il bello di questa storia è che i personaggi fanno sempre gli stessi gesti e dicono sempre le solite frasi, e non imparano mai dagli errori…Continua a recensire. A presto.

Haku-chan: Io trovo che la mia storia sia abbastanza divertente, tuttavia ho notato che i capitoli a partire dal sesto sono sempre piuttosto comici, ma non come i precedenti.

Grazie della recensione,continua a seguire.

Liby-chan: Mi fa molto piacere sapere di avere dei lettori fedeli che fanno di tutto per leggere e recensire.

Per la scena di Deidara che urla come una donna mi sono ispirato al famoso omicidio nella doccia di “Psyco”, anche se personalmente preferisco la scena in cui Tobi saluta il mostro e poi sveglia Deidara saltandogli sulla pancia.

A proposito, nessuno mi ha ancora detto cosa ne pensa della scena di Orochimaru e Snaky..Aspetto impaziente le risposte!

Tempesta in arrivo!

Superato l’inconveniente con Snaky, la Daikumo filare sul mare colore del vino (Voglio i diritti d’autore!Questa frase la dico sempre io!nd Omero dall’oltretomba) e l’equipaggio ne approfittava per darsi ai giochi di carte sul ponte.

Pain,Itachi, Kisame e Orochimaru stavano giocando a poker.

“Full: tre assi e due jack!”.

“Tris di donne!”.

“Poker di nove!”.

Kisame stava già prendendo il malloppo quando Orochimaru sorrise e mostrò le carte: “Ssssscala reale!”.

“Non vale! Hai barato!” urlò il pesciolone agitando la spada in aria. “Tu hai fatto apparire quelle carte con una tecnica proibita! Ho visto che facevi strani gesti con le mani prima di pescare ( Per chi fosse interessato alla tecnica proibita: bisogna comporre con le mani i seguenti sigilli : bue, cane, lepre,topo, serpente,drago, quindi sussurrare : “Arte magica! ( carte che volete) no jutsu!” per non farsi sentire nda)!”.

“Kissssame, ti devo ricordare che hai tirato fuori due nove dalle maniche? Ora capisssco perché voi dell’Akatsssuki portate vesssstiti cosssssì larghi, per barare meglio!”.

Mentre i due rovesciavano le fiches e duellavano con le spade, Tobi, Deidara ,Sasori e Zetsu giocavano a briscola.

TOBI, QUANTE VOLTE DEVO RIPETERTI CHE NON DEVI ANNUNCIARE LE MOSSE AD ALTA VOCE,UN! NON SIAMO MICA A YU-GI-OH,UN!E LO VUOI CAPIRE CHE BUTTANDO IL TRE SULL’ASSO DI BRISCOLA REGALI PUNTI A LORO,UN!”.

“Tobi è un bravo ragazzo….Tobi ora butta il re di briscola….”.

Contemporaneamente Konan, Hidan,Kakuzu,Sasuke e Kabuto stavano giocando a scala quaranta.

“Kakuzu, non puoi usare i fili neri per rubare le carte che ti servono!”.

“Zitta tu che crei le carte che ti servono con gli origami…..”.

“Oh grande dio dei jolly e dei bari, concedi al tuo povero servitore le tue ricchezze!”disse Hidan autoflagellandosi e sperando di pescare un jolly.

Improvvisamente un’onda enorme spazzò il ponte bagnando tutti e il vento fece volare via le carte, mentre il cielo si oscurava e si sentivano dei tuoni.

“Oh no, proprio ora che avevo colore!”.

“Oh no, proprio ora che stavo per prendere l’asso!”.

“Oh no, proprio ora che stavo per aprire!”.

“PRESSSSTO,TENETEVI FORTE! SSSSSTA ARRIVANDO UNA TEMPESSSTA!!!” urlò Orochimaru andando a reggere il timone.

“Muovetevi molluschi, ammainate le vele!” ordinò il comandante.

Deidara si recò ai ponti inferiori per chiudere gli oblò ed evitare allagamenti, ma improvvisamente una massa d’acqua entrò da una finestrella chiusa male ed irruppe nei corridoi, travolgendo il povero artista.

Il vascello veniva sballottato su e giù dalle onde, e ogni tanto veniva sommerso da cavalloni giganteschi.

Tobi saltellava sul ponte scivolosissimo e batteva musate sul legno, mentre Pain avvinghiato al parapetto dell’estremità della prua si beccava tutte le ondate in faccia e urlava entusiasta: “Yahooooo! Questa è una tempesta coi fiocchi! Orochimaru, continua su questa rotta!”.

Ma l’uomo serpente non riusciva quasi a trattenere la ruota del timone, così Kabuto,Zetsu, Sasori e Kakuzu si precipitarono a dargli manforte.

La ruota si mise a girare come impazzita a una velocità folle, e tutti e cinque furono scaraventati via.

“Vai, il timone l’ha avuta!” disse Sasori con spiccato accento livornese mentre si legava al parapetto con una lunga cima.

“Leader, ho provato a mandare un Sos, ma la radio e il telegrafo si sono guastati,un!” disse Deidara strisciando fuori da un boccaporto più morto che vivo.

Pain diede una pistola lanciarazzi a Tobi e gli disse : “Devi sparare questo, così forse qualcuno ci vedrà!Mira bene perché abbiamo solo un razzo!”.

Ma l’essere mascherato era troppo imbecille e sparò verso il basso, bucando il ponte e producendo una falla nello scafo.

Zetsu e Kabuto si recarono nella stiva e azionarono le pompe, mentre Orochiamaru che li aveva seguiti provava a chiudere la falla, che era anche più piccola di quella prodotta dai pesci sega.

Intanto Hidan, inginocchiato sul ponte, si trafiggeva con la falce e ululava : “O possente Poseidone, signore dei sette mari, scuotitore della terra (Anche questo epiteto l’ho inventato io ! Che copione che è l’autore! nd Omero No, adoro il tuo stile e basta nda ), ascolta la mia supplica : salva questa nave di sfigati, e in cambio ti offrirò in sacrificio Free Willy ( Non toccare Willy! nd Itachi) !”, il tutto recitato in greco antico ( certo che le sue preghiere sono tutte uguali…O grande coso, salvaci, aiutaci ecc ecc nd tutti).

Ma evidentemente Poseidone se ne sbatteva del vascello pieno di sfigati, o non gradiva Free Willy come sacrificio, o lo aveva disgustato il pessimo greco di Hidan, perché un’ondata enorme investì il fanatico volandogli in mare l’altare dei sacrifici.

Un fulmine beccò l’albero maestro e lo spezzò, facendo battere per l’ennesima volta i denti sul ponte a Sasuke, ancora attaccato alla ringhiera della coffa.

“Accidenti, vorrei che anche il mio mille falchi fosse così forte!”.

Ad un certo punto le vele si strapparono e volarono via, mentre se Kisame le avesse ammainate invece di dormire ritto non sarebbe successo nulla

Ormai la Daikumo era completamente in balia della burrasca: prima si inclinava verso prua, poi verso poppa, e l’equipaggio scivolava prima in una direzione, poi nell’altra.

Pain si rialzò e aggrappato al moncone dell’albero maestro gridò: “C’è un Giona su questa nave! Un Giona che porta sfortuna e deve essere gettato fuori bordo! E il Giona è rappresentato dai forzieri di Kakuzu! ( Per chi ha visto “Master and commander”: Pain sta parlando come il vecchio marinaio, quello a cui il dottor Maturin mette una moneta in testa, che con i suoi discorsi spinge un giovane ufficiale accusato di essere il Giona al suicidio nda)”.

“No, tutto ma non loro, piuttosto buttate in mare me!”.

Il comandante eseguì l’ingrato compito mentre l’avaro piantava le zanne nella gamba sinistra del suo torturatore.

I bauli sprofondarono come sassi, ma la tempesta non accennava a finire.

“Non è che possiamo provare con l’olio?”.

Intanto Kakuzu era salito sul parapetto.

“Senza quell’oro la mia vita non vale più nulla. Addio mondo crudele, mi butto!” e si tuffò.

Tobi gli lanciò un salvagente, ma lo colpì in testa facendolo svenire e sparire sott’acqua.

“L’hai beccato in pieno!Ora come facciamo a recuperarlo?” disse Kisame.

Intanto la tempesta stava trascinando il veliero verso una secca.

L’urto fu tremendo e tutti finirono gambe all’aria.

Itachi, che fino a quel momento era stato seduto su un pennone a fare l’emo, commentò: “Certo che è divertente questo luna park! Prima andiamo sulle cascate, poi facciamo il tiro al bersaglio e ora l’autoscontro! (Ma cos’ha capito questo deficiente?! Nda)”.

“Ohi ohi, ci siamo incagliati e abbiamo la nave mezza scassata,un!”.

“Guardi Deidara-sempai, un’isola !” gridò Tobi indicando una terra lontana, avvolta dalle nubi.

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Capitolo 6
*** Approdo nell'isola misteriosa ***


Spazio autore

Sakura Uzumaki: Ti ringrazio e mi congratulo con te, perché non avevo mai visto una persona capace di leggere e recensire cinque capitoli di seguito.

Tuttavia non mi risulta di aver mai visto scene simili a quella fra Snaky e Orochimaru , e devo anche fare una precisazione: “Master and Commander” non è un telefilm, ma un film, tanto per intenderci quello dove Russell Crowe interpreta un capitano della marina inglese durante le guerre napoleoniche.Ciao, a presto.

Himawari: La stupidità di Tobi deve ancora rivelarsi per quello che è in realtà.

In ogni caso fra breve ci sarà una piccola sorpresa riguardo a Kakuzu, e altre figuracce di Itachi.

Kokucca: Ti assicuro che ci saranno varie altre scenette comiche con Itachi e Sasuke, i due odiosissimi emo.

All’inizio volevo provare a scrivere la preghiera di Hidan in greco con relativa traduzione, ma poi mi sono accorto che non conoscevo la maggior parte delle parole, e sul dizionario non c’erano.

Continua a seguire.

Approdo nell’isola misteriosa

La tempesta lentamente si placò, così la ciurma potè osservare la nuova terra.

Pain e Konan presero dei cannocchiali e si misero a scrutare l’isola.

“Uhm…..ci sono una spiaggia sabbiosa, una giungla piuttosto fitta e delle montagne all’interno…

Deidara!Sasori!Tobi! Hidan!Kisame!Orochimaru!Itachi! Andate a fare provviste sull’isola mentre noialtri ci occupiamo delle riparazioni!”ordinò il capitano.

I sette, che chiameremo “gli inviati”, presero una scialuppa e iniziarono a remare, mentre sulla nave Pain faceva il falegname con sega,chiodi e martello, Konan cuciva nuove vele, Kabuto aggiustava il timone con le arti mediche, Sasuke usava la palla di fuoco suprema come fiamma ossidrica e Zetsu riparava l’albero maestro.

La barca degli inviati andò a sbattere disastrosamente sulla riva.

“TOBI,SEI IL SOLITO BAKA,UN! NON DEVI REMARE COSI’ FORTE, UN! NON E’ CHE DOBBIAMO VINCERE L’ORO OLIMPICO NEL CANOTTAGGIO,UN! E TU ITACHI, VEDI DI USARE IL TIMONE,VISTO CHE SEI TU LO STRAMALEDDETTISSIMO TIMONIERE,UN!” gridò Deidara rosso come un gambero e con gli occhi fuori dalle orbite.

I sette sbarcarono e si imbatterono in un uomo steso sulla sabbia a faccia in giù, che non dava segni di vita.

“Guarda vì ganzo, un barbone morto!”disse Sasori seguitando a parlare livornese, mentre Hidan toccava l’individuo con la falce e mormorava: “Ma questo lo conosco….”.

L’uomo misterioso fu voltato sulla schiena e tutti videro che era Kakuzu.

Itachi disse, dopo aver appoggiato la testa sul petto di lui: “Ha avuto due infarti e i tre cuori restanti hanno un battito debole, ma è vivo”.

Tutti maledissero il fatto di aver lasciato Kabuto sulla nave, e provarono a far sputare a Kakuzu l’acqua che aveva bevuto e a fargli un massaggio cardiaco, ma invano.

Allora Hidan si preparò al gesto supremo e, dopo aver fatto un sacrificio e aver urlato: “Oh grande Dottor House, re-dio di ogni chirurgo e ciarlatano, donaci la tua potenza e permetti al tuo umile servitore di compiere un miracolo!”, si mise a fare la respirazione bocca a bocca, sempre senza successo.

“Forse questo dovrebbe funzionare” disse Itachi mettendo una moneta sotto il naso dell’avaro.

Questo si risvegliò e saltò sulla moneta con uno scatto felino, quindi si mise a sputare acqua.

“Dove siamo? Cos’è successo?Perchè ho la bocca che sa di acqua salata e acquasanta?”.

“Siamo venuti a fare provvista su un’isola dove ci siamo incagliati, e se sapessi cos’è successo mentre eri svenuto…” rispose Kisame fissando Hidan che ululava: “Alleluia!Alleluia!Miracolo!”.

Gli otto ninja si inoltrarono nella giungla: Orochimaru stava davanti a tutti e tagliava le foglie a colpi di katana, Kisame cantava canzoncine da bimbo dell’asilo, Itachi picchiava il muso in ogni singolo albero, Hidan intonava strane cantilene e si inginocchiava di continuo per pregare, Kakuzu calcolava quanto si sarebbe potuto ricavare in legname disboscando la foresta, Deidara faceva esplodere le piante e gli animali secondo lui poco artistici, Sasori studiava un piano per procurarsi da mangiare e Tobi veniva per ultimo, così un’eventuale belva avrebbe divorato per primo lui, permettendo agli altri di scappare.

La colonna si divise.

Deidara e Sasori si recarono in cerca di cibo.

“Danna, guarda come butto giù quelli uccelli,un”sussurrò Deidara, quindi sparò un sacco di fucilate che spaventarono gli uccelli facendogli scappare.

Deidara allora si infuriò e iniziò a lanciare bombe, sradicando mezza foresta.

“Fermati terrorista, ho un metodo infallibile!”.

Tempo dopo….

“Capito? Tu ti nascondi dietro quell’albero e io in questi cespugli. Quando senti un rumore è un animale che è caduto nella trappola”.

I due si nascosero, e dopo cinque minuti si sentì un gemito.

Sasori uscì dal suo nascondiglio e vide con stupore Deidara che penzolava appeso per i piedi a un albero.

“Danna liberami subito o farai i conti con il mio C4, un!”.

Nel frattempo Itachi e Kisame stavano vagando in cerca d’acqua.

“Itachi-san, se vuole potrei produrne io…”.

“Non se ne parla Kisame! L’acqua che sputi va bene per le tecniche, non per bere! Vuoi farci venire la diarrea?”.

Finalmente i due trovarono un fiume, ma quando stavano per immergere le bottiglie nell’acqua, emersero dei coccodrilli che li convinsero a cambiare posto.

Dopo essere stati scacciati da anaconde,piranha, zanzare e altre bestie si accontentarono di un laghetto pieno di rospi, dove tra l’altro c’era una lapide con scritto: “Qui passò,mangiò,bevve,andò in bagno,dormì,scrisse,nuotò e fece un discorso Jiraya”.

Contemporaneamente Hidan e Kakuzu si stavano procurando il legname.

“Oh patrono dei taglialegna,concedici parte del tuo patrimonio e donaci ciò di cui abbiamo bisogno!”.

“Hidan piantala con queste idiozie e aiutami a tagliare quest’albero!”.

I due si misero a tagliare il tronco con una di quelle seghe lunghe per due persone che si vedono nei film.

Quando il lavoro fu terminato l’avaro si voltò e urlò: “Cadeeeeeeee!”per avvertire gli ottusi che non era furbo fermarsi sotto l’albero, che nel frattempo era crollato addosso al fanatico piantandolo nella terra.

Intanto più in là…

“Orociok-san, posso raccogliere questo fungo?”.

“No Tobi, è velenossso e ti può uccidere”.

“Orociok-san, posso raccogliere queste bacche?”.

“No Tobi, ssssono velenosssse e ti posssssono far venire il mal di pancia”.

“Orociok-san,sei cattivo! Tobi non vuole più stare con te!”strillò lo stolto mascherato mentre correva via piangendo.

Venti minuti dopo sei degli inviati si incontravano in una radura.

“Accidenti, non troviamo più Orochimaru e Tobi!”.

“Anche se se lo meriterebbero non possiamo lasciarli qui!Andiamo a cercarli!”.

I nostri eroi si inoltrarono ancora nella foresta e si trovarono di fronte uno spettacolo grottesco e spaventoso: Orochimaru seduto su un trono a forma di cobra adorato da centinaia di serpenti.

“Ma che diavolo stai combinando?!”.

“Ssssilenzio intrussssi!Quando quessssti adorabili ssserpentelli mi hanno vissssto mi hanno eletto loro re-dio, e la mia parola adesssso è legge!”.

Il presunto re-dio serpente fu preso di peso e trascinato via, ma improvvisamente Tobi saltò fuori da dei cespugli.

“Deidara-sempai, le sono mancato?”.

“Zitto parassita,adesso facciamo i conti,un!”.

“Ah mi dimenticavo….Tobi è diventato amico dei gattoni a strisce!” disse lo scemo indicando una quarantina di tigri dietro di sé.

I ninja trasalirono,poi iniziarono una folle corsa attraverso la giungla, stando attenti a non perdere uccelli morti,bottiglie d’acqua e cataste di rami, e con qualche balzo giunsero alla nave che era già stata riparata, fuggendo via a tutta birra, anche se le tigri si erano fermate sulla spiaggia.

E dire che dall’altra parte dell’isola c’erano un supermercato gestito da Choji e Shikamaru e un negozio dell’IKEA gestito da Yamato e Kakashi.

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Capitolo 7
*** Alla ricerca del tesoro di Davy Jones! ***


Spazio autore

Sakura Uzumaki: In realtà secondo me la storia dei negozi non è così improbabile, perché serve a far risaltare la stupidità degli Akatsukini che hanno faticato tanto per trovare quello che era così vicino. Oltretutto Choji e Yamato sono adatti perché a uno piace il cibo e all’altro il legno, mentre Shikamaru e Kakashi sono i loro inseparabili compagni.

Per Orochimaru che fa il re-dio mi sono ispirato a Serse di 300, mentre per la scena della fuga ho solo immaginato Itachi che becca nel muso tutti gli alberi,Tobi che viene per utimo perché vuole seguire il sempai ma non vuole le lasciare le sue amiche tigri e tutti che cercano di non perdere i loro carichi.Ti ringrazio ancora di seguirmi sempre.

Alla ricerca del tesoro di Davy Jones!

Tobi e Orochimaru, per essere puniti di quanto avevano combinato nel precedente approdo, furono legati a un pennone per le mani e frustati con dei battipanni.

Tutti ci stavano prendendo gusto quando un grido di Sasuke squarciò l’aria: “Terraaaaa!Terra in vistaaaa!Terra a pruaaaa!!!!!”.

Pain dovette a malincuore sospendere la punizione e ordinò a Zetsu,momentaneo sostituto di Orociok al timone, di avvicinarsi.

I nostri eroi gettarono l’ancora e calarono in mare le scialuppe, arrivando sulla spiaggia in un batter d’occhio ( In realtà andarono a sbattere sui coralli e speronarono un branco di delfini, ma questi sono i rischi del mestiere per i marinai nda).

Una volta là iniziarono a stendere gli asciugamani e a piantare gli ombrelloni.

Pain e Konan stavano sdraiati sotto l’ombrellone, Zetsu,Kabuto, Sasuke e Kakuzu facevano un pic-nic anche se erano assediati da granchi,formiche e gabbiani,Orochimaru, Itachi,Kisame e Hidan improvvisavano una partita a beach-volley, Sasori si faceva le sabbiature,Deidara guardava il mare seduto su uno scoglio e Tobi raccoglieva le conchiglie.

“Deidara-sempai, facciamo i castelli di sabbia?”.

“No Tobi, un!Mi ricordano troppo quel maledetto ragazzino di Suna,un!”.

“Ehi, non offendere il Kazekage!”.

“Sasori no danna, tu non sei un traditore di Suna, un?”.

“Sì, ma Gaara mi fa tenerezza perché ha i capelli rossi come me e ha dei flashback drammatici peggiori dei miei!”.

“Deidara-sempai, venga a vedere!”.

“Cos’altro vuoi babbeo arancione,un?”.

In breve tutti piantarono le loro attività e Tobi mostrò il suo grande ritrovamento: una vecchia bottiglia.

“E allora,un?”.

“Aspettate, c’è qualcosa dentro!” disse Sasuke. “E’ una pergamena, e c’è scritto: “Io, Davy Jones…”

“Davy Jones? Ma non è l’uomo polpo di Pirati dei Carabi?Cosa ci combina con quest’isola?”chiese Itachi.

“Dannato, mi ha fregato l’idea di avere il cuore come unico punto debole..”sibilò Sasori stringendo i pugni.

“Sì danna, solo che il suo è in un forziere, il tuo è in bella vista,un!”.

“Io lo conosco bene Davy Jones!E’ mio zio!”proruppe Kisame. “Mi ricordo ancora di quando i miei genitori d’estate mi mandavano in vacanza da lui, e zio Davy mi metteva in testa il suo cappello e mi faceva guidare l’Olandese volante! E mi ricordo di quando mi faceva portare a spasso il kraken, e di quando mi faceva giocare a dadi con i membri della ciurma, solo che truccava i dadi per farmi vincere, e di quando mi faceva salire sulle sue ginocchia e mi faceva fare i saltelli (Madonna che scena raccapricciante nda) fino a che non gli vomitavo addosso, e di quando prendevamo a calci nel deretano Sputafuoco Bill ….”

Sasuke interruppe i dolci flashback dello squalo: “Io,Davy Jones, capitano dell’Olandese volante, ho sepolto su quest’isola il mio tesoro. Chi vuole può prenderselo, perché i miei veri quattrini tanto sono depositati in una banca svizzera. Seguite le istruzioni sulla seconda pergamena e arriverete al malloppo. Tranquilli, il tesoro non è il mio cuore, e non ho neanche messo il kraken di guardia.

Buona fortuna, o giovani lupi di mare. Firmato Davy Jones, anche noto come “Il mare”, anche noto come “L’incredibile uomo polpo”, anche noto come altri nomignoli piuttosto imbarazzanti e poco veritieri che personalmente disapprovo. P.S Il presente messaggio si autodistruggerà dieci secondi dopo che l’avrete letto”.

Si udì un boom, salutato con grida di giubilo da Deidara, e a Sasuke si annerì la faccia.

Tutti si voltarono e fissarono Kakuzu, che da quando aveva udito la parola “tesoro” non capiva più nulla, emetteva schiuma dalla bocca e al posto degli occhi aveva il simbolo del dollaro,senza accorgersi neanche di un granchio che gli stava staccando un dito del piede.

“Leader, vero che lo andiamo a cercare?Vero? Vero? Vero? Vero? Vero? Vero?”.

Dopo questa scenata stile Tobi Pain cedette e dette il suo assenso.

I membri presero palette e picconi di plastica e cominciarono ad avviarsi verso la giungla, ma Hidan li fermò e disse: “Eretici miscredenti bestemmiatori, dove credete di andare senza prima aver ottenuto la benedizione del dio dei cercatori di tesori pirateschi fasulli e del dio dei polpi mutanti e oscenità marine varie? O grandi signori,noi vi invochiamo per renderci propizia la spedizione …”.

Dopo due ore di preghiera a base di sacrifici di granchi e tartarughe la comitiva potè incamminarsi, godendo della protezione dei due potenti dèi.

“Vediamo un po’…cinque passi a nord, sei a ovest, nove a est, quattro a sud.. Certo che scriveva come una gallina questo qui!”disse Kabuto leggendo la seconda pergamena.

“Non offendere lo zio Davy!Vorrei vedere te a scrivere con le chele al posto delle mani!”ruggì Kisame agitando lo spadone.

Mentre camminavano nella foresta Pain si girò e si accorse che mancava un membro.

Tornò indietro sui propri passi, trovò il fuggiasco e gli urlò: “Zetsu quell’albero non è tua cugina!”.

“Ora vengo.. Mai che si possa stare con i parenti…”.

“Ora dovremmo arrivare allo Stagno delle Sanguisughe…”annunciò l’occhialuto servo di Orochimaru.

“Non vedo stagni in giro….”fu il commento di Konan, ma un secondo dopo tutti finirono a mollo in un enorme palude melmosa.

“Beh, almeno non ci sono le sanguisughe!” disse Itachi, proprio mentre dei lunghi vermi marroni si attaccavano al suo corpo.

“Adesso dobbiamo fare cinquanta passi a nord, quindici a est e ventitre a sud e arrivare alla Roccia dell’Aquila”.

Dopo una lunga marcia arrivarono sul posto.

“La roccia deve essssere quella laggiù” fece Orochimaru indicando un masso enorme a forma di rapace.

“Sembra una delle mie opere d’arte,un!”.

“Aspettatemi qui ,sento che ci siamo!” disse l’avaro andando avanti e tornando pochi minuti dopo inseguito da un cinghiale inferocito.

Dopo molto vagare i nostri ninja entrarono in una grotta.

“Secondo la pergamena il tesoro è qui!” disse Kabuto.

“Aspettate, potrebbero esserci delle trappole! Mandiamo Tobi in avanscoperta!”disse Kakuzu con la sua esperienza di cercatore di tesori.

L’essere mascherato, felice di una tale missione, iniziò a saltare giulivo e pestando un sasso fece uscire degli shuriken da una parete.

Continuando a saltellare evitò ai suoi compagni una botola piena di aculei, delle lame che scendevano dal soffitto e una fossa piena di coccodrilli.

Alla fine della caverna trovarono una lastra di pietra dove era inciso il seguente messaggio di Davy Jones: “Vi ho preso in giro!Il tesoro è sepolto sotto la palma più grande all’entrata della caverna! P.S. Le trappole erano solo un modo di rendere più avvincente la ricerca”.

Dopo aver sonoramente mandato a quel paese l’uomo polpo, i nostri si recarono sotto la palma, e qui iniziarono a scavare con palette,picconi e mani, nel caso di Kakuzu.

Questi alla fine rinvenne uno scrigno e lo aprì al colmo della felicità, svenendo subito dopo.

Pain esaminò il contenuto del forziere e trovò una cassetta VHS e un foglietto che diceva: “Spiacente, ma sono passato prima io! Vi lascio comunque la cassetta. Firmato Capitan Jack Sparrow”.

Kakuzu piangeva come una fontana, ma all’improvviso sentì qualcosa che gli premeva sulla schiena.

“Datemi il tesoro e non vi accadrà niente”.

L’avaro si voltò e vide un uomo vestito da pirata con una scimmia sulla spalla e una pistola in mano.

“Barbossa? Mi dispiace, il tuo amico Jack ci ha fregato il malloppo”.

“Jack? La mia scimmia?”.

“No, Jack Sparrow”.

“Maledetto Jack! La pagherà cara!Taxi!” disse Barbossa facendo un fischio, e improvvisamente la Perla Nera apparve.

Il pirata si attaccò alla poppa del vascello e iniziò a fare lo sci d’acqua, sacramentando ad alto voce contro gli dèi delle falle nello scafo, degli sport d’acqua consigliati solo ai mentecatti per la loro pericolosità e balordaggine e del rum puppato dalle vedette ubriacone, venendo scomunicato da Hidan,che temeva realmente l’ira di quelle prestigiose divinità e si era autoproclamato papa di tre religioni così pacifiche e illuminanti.

Anche per l’Akatsuki fu ora di tornare alla Daikumo, per affrontare una terribile minaccia…

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Capitolo 8
*** La barriera corallina! ***


Spazio autore

Mariko Uchiha: Ti assicuro che Hidan deve ancora vari dèi prima nei prossimi tre capitoli, quindi goditeli pure. I nomi degli dèi me li invento di sana pianta a seconda delle varie scenette, ma ci sono storie in cui fa preghiere ben più assurde di queste. Ciao.

Spadaccinodellanebbia: Ti assicuro che la minaccia è tremenda, molto più terrificante di quanto tu possa immaginare.. E’ qualcosa direttamente collegato alla caccia al tesoro e solo un membro ne sarà immune, perché sarà lui l’artefice di tutto questo.

Sakura Uzumaki: No, è una minaccia talmente atroce che in confronto la distruzione della nave non sarebbe nulla.

La barriera corallina!

“Per pietà Kisame, basta con questi filmini delle tue vacanze con Davy Jones!”.

“Ma come fate a dire così? Guardate, qui siamo alle Maldive!Che bella vacanza che fu quella!Mi ricordo ancora di quando la sera ballavamo sulla spiaggia intorno a un falò, tranne lo zio che stava con i piedi in un catino! E aspettate, qui è quando io ficco Will Turner in un cannone,lo sparo via e il kraken lo va a riprendere!E dopo viene quando io avevo due anni e lo zio mi imboccava! Gurdate, mentre mi fa mangiare mi fa vedere un documentario sugli squali bianchi e mi dice: “Vedi Kisamuccio, anche tuo padre è come loro, e anche a lui piace divorare gli ignari surfisti!”!”.

Dopo un’estenuante sequenza di Kisame che vomita tutto addosso a Davy Jones e poi spacca un oblò con una pallonata e poi scoppia a piangere, Kisame che gioca con le paperelle di gomma,Davy Jones che perde i calzoni giocando a poker e bestemmia come un turco, Kisame che tira i tentacoli della barba allo zio e poi suona l’organo con lui, Davy Jones che si fa le canne e si sbaciucchia con Jack Sparrow nella stiva,e mentre è sotto l’effetto degli stupefacenti lo chiama Calipso, Kisame che corre per il ponte mordendo nel posteriore i marinai e il kraken che fa bisognini, la demoniaca cassetta, più lunga di tutti i film del Signore degli anelli messi insieme, finì.

“Oh possente dio dei filmati dell’infanzia dei bimbiminkia a base di pappe vomitate,pannolini fetenti e bizze tanto idiote quanto terrificanti a cui seguono piagnistei isterici, noi ti rendiamo grazia per averci permesso di superare questa prova a cui un tuo sciagurato servo ci ha sottoposto!”mugolò Hidan trafiggendosi e accendendo i ceri mentre un Kisame alquanto alterato lo piantava nel pavimento fino al collo.

Superato l’inconveniente dei filmini,l’equipaggio si radunò sul ponte.

“Fra pochi minuti dovremo incontrare una grossa barriera corallina,un. Dovremo stare attenti,un” disse Deidara guardando una mappa.

LA BARRIERA CORALLINA! LA BARRIERA CORALLINA!” urlò Tobi facendo salti di tre metri e indicando un punto a prua.

Il vascello accostò e i membri dell’equipaggio si misero a osservare rocce e coralli sommersi, da cui usciva un’incredibile varietà di animali.

Kisame era talmente eccitato per la vista di tutti quei suoi parenti che stava per scavalcare il parapetto.

“Io,Konan e Zetsu rimarremo quassù a tenere la nave, voi andate pure a divertirvi laggiù”disse Pain distribuendo le tute da sub.

Tutti si tuffarono all’indietro e si immersero.

Orochimaru,Sasuke e Kabuto batterono la testa sugli scogli ed ebbero quasi una commozione cerebrale,ma questo non è importante ai fini della nostra storia.

I nostri intrepidi esploratori si ritrovarono circondati da branchi di pesci angelo che giravano intorno a loro, e Hidan,Kisame,Kabuto,Itachi,Sasuke,Kakuzu e Orochiamaru ne fecero strage.

Deidara ritenne che quei pesci fossero così pacchiani e poco artistici da non meritare la morte per mano sua, e Tobi, che aveva ammirato estasiato i pesciolini e si era messo a danzare con loro,esplose in un pianto disperato che fece fuggire anche i più feroci predatori.

I dieci sub si divisero, e alcuni di loro andarono incontro a eventi piuttosto singolari, ma anche gli altri si comportarono in modo parecchio stravagante.

Hidan nuotava pregando quando un’ombra scura apparve sopra di lui: era una manta.

Il pesce non era affatto aggressivo, e voleva semplicemente giocare; ma il fanatico fu spaventato dal battito delle pinne e dallo schioccare della coda mentre l’animale gli girava attorno.

Iniziò a pregare inginocchiato sul fondo e ululò: “Oh maestosi dèi delle profondità marine, custodi delle acque,concedetemi il favore di uccidere questa belva mostruosa figlia dell’inferno, in nome della mia devozione verso le vostre maestà!”, mentre la manta lo fissava curiosa, senza capire cosa dicesse quell’umano.

Hidan sparò un arpione con la falce-fucile subacqueo,mancando il bersaglio, e la razza gigante iniziò a scappare, venendo poi stroncata dalla fatica e dalla paura.

“Un pesce eretico in meno!ALLELUIA!”:

Kakuzu trovò una cassaforte abbandonata e,pregustando già l’oro che probabilmente conteneva, la scassinò: ma fu avvolto dai tentacoli di un polpo che era stato svegliato mentre faceva la siesta (infatti indossava un sombrero).

I due lottarono a lungo e aspramente, ma alla fine l’avaro prevalse e mentre si caricava i lingotti in spalla impartì una lezione di economia al polpo, spiegandogli perchè entrambi dovevano fare qualcosa contro il caro-petrolio e l’inflazione.

Itachi iniziò a fare lo sharingan ipnotico agli animali marini: era così divertente crocifiggere i cavallucci marini,infilzare gli scorfani e torturare in modi atroci le seppie!

Kisame, che non si era accorto di tutta quella barbarie nei confronti dei suoi fratelli, stava prendendo una birra con un barracuda, un tonno e un ‘anguilla.

“Allora Bob?Come va?”.

“Eh, insomma …Mia moglie mi ha piantato e ora devo pagare gli alimenti a lei e ai nostri figli!”.

“E quanti sono, se non è domanda indiscreta?”.

“2500!”.

Tobi incontro una grossa tartaruga, e iniziò a blaterare: “Signora tartaruga, vuole parlare con Tobi, vuole giocare con Tobi?Giochiamo a nascondino? A palla?A mosca cieca? A saltare la corda? “.

Il povero rettile ebbe un coccolone e per sfuggire a quel flagello arancione saltò fuori dall’acqua e si attaccò a un pennone della Daikumo.

Sasori stava camminando sul fondo dicendo: “Oggi è una bellissima giornata!”, ma pestò un’aragosta e fu pizzicato a un piede.

Stava dicendo: “Oggi è una bella giornata” quando pestò una torpedine e prese la scossa.

Stava dicendo: “Oggi è una giornata così così” quando in pianoforte perso da una nave di passaggio lo spiaccicò, e allora il marionettista gemette: “Oggi è una giornata schifosa”.

Deidara stava guardando un anemone di mare quando da esso emersero due pesci pagliaccio.

“Forza Nemo,saluta il signore!”disse uno.

“E se mi vuole rapire?”.

“Stavolta te la sbrighi da solo!”.

“Aspettate,un! Ma voi siete Nemo e Marlin di “Alla ricerca di Nemo”,un ?”.

“Proprio noi!”.

“Maledetti baka,un! Tobi mi ha costretto a vedere quel film centinaia di volte, ma la pagherete,un!L’arte è …..esplosione ,un!”.

Tutto quel settore di barriera corallina saltò in aria.

Mentre Kabuto medicava i piccoli pesci palla ammalati e Sasuke infilava un braccio in un buco nella roccia pieno di murene, Pain si mise in testa un cappellone di paglia,fece partire la sigla di Sampei con lo stereo da navigazione e iniziò a pescare.

Casualmente l’amo si infilò nel didietro di Orochimaru che iniziò a strillare e ad agitarsi.

Pain gridò: “Porca miseria, è enorme!Konan,prepara la padella grossa, stasera si mangia pesce!”e si mise in piedi per cercare di tirare su la preda, ma appena lo fece questa cercò di infilargli una katana nello stomaco.

Quella sera tutti mangiarono i frutti della pesca del comandante, tranne Kisame, che fece uno sciopero volontario della fame, e quando Tobi propose di vedere “Alla ricerca di Nemo” fu chiuso a chiave nella stiva senza cibo.

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Capitolo 9
*** Siamo frutti o pirati? ***


Spazio autore

Sakura Uzumaki: In realtà non è che sono arrabbiato con nessuno, ma semplicemente ho sempre paura di dare risposte scortesi o troppo banali, quindi cerca di scusarmi.

A proposito, mi scuso in anticipo perché questo capitolo e il prossimo saranno lunghi solo un paio di pagine e temo che siano i peggiori di tutta la storia. Ci vediamo alla prossima, spero che riuscirai a sopportarmi ancora e che non ti stancherai della storia anche se la fine fa schifo.

Mariko Uchiha: Sono molto contenta che anche tu ti sia appassionata a questa fic, e ti ringrazio calorosamente.

Per la cronaca Hidan crede che i pesci siano davvero eretici, ma Itachi no .

In realtà io non mi merito certamente un cero, ve lo meritate voi lettori che mi sopportate ancora.

Siamo frutti o pirati?

La mattina dopo, quando Zetsu si alzò,tutti gli altri membri dell’equipaggio stavano dormendo.

L’uomo pianta iniziò a bollire la colazione in un pentolone, e quando fu pronta escogitò un trucchetto diabolico per svegliare quei poltroni: sistemò una carta bomba vicino alle orecchie di ciascuno di loro, tornò in cucina e le fece esplodere con una tecnica.

Subito si sentirono dei ruggiti provenienti dai ponti inferiori e Pain entrò in cucina abbattendo la porta, seguito a ruota dal resto della ciurma.

“Zetsu,ma sei deficiente?Volevi ammazzarci?”.

La pianta carnivora fu presa di peso e infilata nel pentolone, e solo il suo pentimento in extremis le evitò di diventare un minestrone.

Nonostante ciò la zuppa che aveva cucinato non era molto invitante.

Forse perché ( Si sconsiglia di leggere questa frase a persone impressionabili o durante i pasti nda) ci aveva ficcato dentro vermi,larve,mosche,acari,ragni,alghe,budella di pesce,polvere normale e da sparo,zucchero,lievito,sale,pepe e vomito di Tobi.

A questo andrebbe aggiunto anche il fatto che Kisame, ormai cerebralmente regredito all’età di due anni, pretendeva di essere imboccato, rigurgitando puntualmente la pappa, mentre Tobi pretendeva di vedere “La bella addormentata nel bosco” per mangiare, causando preghiere di Hidan contro “il possente demonio fiammeggiante di nome Disney, distruttore di mondi e corruttore dei fanciulli” e semplici maledizioni degli altri.

Dopo mangiato tutti si radunarono sul ponte per una questione di estrema importanza.

Pain si avvicinò all’equipaggio con aria truce e disse: “Toc toc!”, facendo finta di bussare.

“Chi è?”chiesero i restanti membri dell’equipaggio, sembrando tanti bimbi dell’asilo.

Il capo assunse un’aria trionfale,li guardò bieco e annunciò con voce terribile: “Sono il lupo mangiafrutta!”.

Gli altri si spaventarono a morte, e la loro paura era sincera, non simulata.

Quindi domandarono: “Che frutta vuoi?”.

“Popone!”.

“Non c’è!”.

“Cocomero!”.

“Non c’è!”.

La tensione era altissima.

“Fragola!”.

Tobi iniziò a scappare strillando come un’aquila e piangendo come una fontana,ma a quel punto anche gli altri, non capendo più cosa dovevano fare, cominciarono a correre in tutte le direzioni come tanti pecoroni,confondendo non poco le idee al povero lupo.

Dopo aver accidentalmente toccato anche Deidara (arancia), Sasori (mela), Kisame (susina),Itachi (banana),Hidan (pesca),Kakuzu (pera),Konan (albicocca),Zetsu (ananas),Orochimaru (uva),Kabuto (mandarino) e Sasuke (ciliegia), Pain si ricordò le regole del gioco (Prendi il frutto che hai nominato nd cervello di Pain) e piombò addosso a Tobi,placcandolo come un giocatore di football americano.

L’ottuso essere mascherato scoppiò in un piagnisteo isterico, e mentre la nave si preparava a partire tutti si misero lì a consolarlo e coccolarlo.

Tempo dopo,in alto mare, Orochimaru, che una volta tanto scrutava l’orizzonte e non gli Uchiha,in mezzo a tante nuvole e onde vide una sagoma inconfondibile, per cui scese sul ponte e gridò: “Nave in visssstaaaa!!!!”.

Il comandante la esamino con il cannocchiale e dichiarò: “Batte la bandiera di Konoha ed è molto grossa! Inoltre ha molti uomini d’equipaggio! Di sicuro trasporta un carico di valore!”.

Pain si sentì afferrare e vedendo Kakuzu avvinghiato alle sue ginocchia con la bava alla bocca capì cosa intendeva e urlò: “Ragazzi, per mantenerci in allenamento e incrementare le nostre finanze vi ordino di catturare quella nave!”.

Senza farselo ripetere i novelli pirati iniziarono ad affilare le armi e a studiare una strategia.

Kakuzu,Zetsu,Hidan ( che aveva pregato l’anima di Barbanera di far andare a buon fine l’abbordaggio e di fargli compiere una strage),Sasori,Orochimaru e Itachi caricarono i cannoni.

“Fuoco!”.

Le palle di cannone si piantarono nel ponte del vascello nemico.

“Oh no! Su quella nave ci sono l’Akatsuki e Orochimaru!Non abbiamo armi e non c’è nessun ninja qui!Presto,arrendiamoci”disse il loro comandante.

“Guardate!Issano una bandiera bianca! Questo vuol dire lotta fino alla morte (Ma questo qui è deficiente!Quella è la bandiera rossa! nda)!”.

Il bombardamento continuò fino a che il veliero avversario non fu ridotto a un colabrodo con il timone rotto.

La Daikumo si avvicinò è iniziarono lanci di oggetti di ogni tipo, dopo che i due Uchiha ebbero incenerito le vele della preda con la palla di fuoco suprema: Deidara e Kabuto, abbarbicati a un pennone, facevano piovere rispettivamente bombe d’argilla e granate, seminando morte e scompiglio in ogni luogo; Kakuzu e Zetsu continuavano a usare i cannoni, sbriciolando qualsiasi cosa alla loro portata; Orochmiau aprì una falla enorme nello scafo con un colpo di bazooka; Hidan, Tobi, Sasuke e Sasori sparavano con i fucili come in un film western,beccando pure le mosche ; Pain e Konan tiravano shuriken a raffica e Itachi scagliava kunai a ripetizione.

Hidan, in piedi sul parapetto, urlò: “ALL’ARREMBAGGIOOOOO!!!!!” e lanciò la falce,ma mentre tentava di usarla come rampino perse l’equilibrio e cadde in acqua.

Itachi, non vedendo lo spazio fra i due vascelli mentre saltava, fece la stessa fine, mentre Sasori, dopo aver conficcato lo stomaco nell’albero maestro, andò a schiantarsi contro di esso.

Orochimaru si attaccò a un pennone con la lingua e balzò, evocando un pitone; Deidara bombardò i ne mici dall’alto di un’aquila d’argilla;Kisame andò all’assalto aggrappandosi a una cima come un vero pirata e butto giù dieci uomini come birilli con un colpo di spada; Sasuke atterrò a poppa, trafisse col mille falchi il primo scemo che passava e lanciò uno shuriken gigante che tagliò in due molti marinai; Kakuzu allungò le braccia con i fili neri e servì da ponte umano per Pain,Konan, Tobi,Kabuto e Zetsu.

In quattro e quattr’otto la battaglia si concluse in un bagno di sangue di pacifici marinai disarmati.

“Dateci il vostro carico e avrete salva la vita” disse Pain imitando Barbossa, verso cui aveva scoperto di provare un evidente complesso di inferiorità ma anche un amore furioso e indomabile.

Il comandante nemico li condusse nella stiva e qui ebbero un’amara sorpresa: la nave trasportava migliaia di barattoli di mangime per il maiale di Tsunade e i cani di Kakashi.

Mentre Kakuzu, svenuto, veniva trasportato in barella sulla Daikumo, Deidara lanciò il suo C3 sull’altro veliero e di esso non rimasero che pochi pezzi di legno galleggianti.

Quella sera, mentre la ciurma festeggiava la buona riuscita della battaglia con rum e fagioli in scatola, Kakuzu contava i suoi soldi assistito da Tobi.

“Ah ah, nonostante tutto questa crociera è stata vantaggiosa: abbiamo speso poco e io ci ho guadagnato quei lingotti che ho trovato ieri in fondo al mare!”.

“Ah quelli? Mi dispiace Kakuzu-san, ma non ci sono più: ieri notte Tobi si annoiava e per passare il tempo gli ha sparati lontano lontano con i cannoni! Ma mi perdoni vero? Tobi è un bravo ragazzo!”.

L’avaro non rispose e iniziò a prendere a testate l’albero maestro.

“Deidara-sempai, perché Kakuzu-san fa così? Tobi gli ha fatto un dispiacere?”.

“Tobi,per capire pensa a cosa proveresti se qualcuno buttasse via le tue cassette della Disney,un!”.

“Sarebbe un crimine abominevole! Tobi piangerebbe tanto!”:

In quel momento “Alla ricerca di Nemo” e altre amenità simili stavano facendo compagnia ai pesci in fondo al mare.

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Capitolo 10
*** Ritorno?! ***


Spazio autore

Sakura Uzumaki: Ciao, sono proprio contento che tu mi abbia seguito fino a questo momento.

In effetti la brodaglia l’hanno mangiata, e si sono visti i risultati mentre giocavano.

Mi dispiace di non essere stato chiaro riguardo alla minaccia, e per farmi perdonare te lo svelo : la minaccia non è nient’altro che la cassetta dei filmini dell’infanzia di Kisame sull’Olandese volante, che è stata gradita solo a lui.

A presto, spero di tornare a stupire voi lettori molto presto.

Con mio sommo dispiacere siamo arrivati alla fine della fic.

Sono contento che mi abbiate seguito in tanti, e vi meritate dei ringraziamenti.

Ringrazio calorosamente Sakura Uzumaki,Mariko Uchiha,Spadaccinodellanebbia,Kokuccha,Himawari,Hinatathebest,Liby-chan,Haku-chan e Targul che mi hanno recensito.

Ringrazio poi Eka94,Gilaui, Haku-chan,Jaki,Kyuubi-95,LuPoDeLbUiO, Mariko Uchiha,PGV 2, Sakura Uzumaki ,Spadaccinodellanebbia e Targul che hanno messo questa storia fra i preferiti.

Ovviamente i miei più sentiti ringraziamenti vanno anche a tutti quelli che hanno letto e basta senza commentare.

Però prima di lasciarvi avrei da chiedervi un favore, se non disturbo troppo: chiedo gentilmente ai lettori, anche se magari non hanno mai recensito, di fare una recensione all’ultimo capitolo e di indicare la scena o le scene che gli sono piaciute di più.

Personalmente le mie scene preferite sono il disegno di Tobi,la scena nella gabbia degli squali, la scena di Orochimaru e Snaky, la partita a poker, i filmini di Kisame e la partita a lupo mangiafrutta.

Fatemelo sapere per favore, ci tengo!

Arrivederci a un’altra volta, ora godetevi l’ultimo capitolo che non sarà un granchè ma almeno è la conclusione di questa pazza avventura!

Ritorno?

Dopo l’episodio dell’arrembaggio l’equipaggio della Daikumo visitò altre due isole.

In una gli abitanti si mostrarono molto cortesi e ospitali, e accolsero i visitatori suonando l’ukulele e donando loro collane di fiori: ma quando Pain iniziò a fissare una giovane donna con la bava alla bocca Konan si imbestialì e riportò tutti sulla nave.

Sulla seconda isola le cose andarono piuttosto bene fino a che Deidara, colto da una crisi mistica e isterica allo stesso tempo,non iniziò a tirare bombe da tutte le parti distruggendo un centinaio di capanne: i nostri eroi iniziarono a scappare mentre venivano bersagliati da lance e frecce avvelenate, e Hidan inciampò sulla spiaggia,rimanendo indietro.

Il fanatico iniziò a pregare gli indigeni di bollirlo,impalarlo e scotennarlo ed essi,disgustati da tanto masochismo gratuito, lo catapultarono sul vascello con un calcione nel didietro.

Passarono altri giorni di viaggi per mare, e uno di questi Pain si stava recando nella propria cabina per tracciare la rotta insieme a Deidara quando si trovò davanti tutta la ciurma, compreso l’artista, che gli sbarrava la strada.

“Che c’è ragazzi? Se non mi fate entrare non riesco a stabilire il percorso per continuare il viaggio…”.

“Tu cosa? Continuare il viaggio? Non avrai bisogno di entrare perché dovrai tracciare una rotta che conosci già: quella del ritorno! Questa assurda navigazione termina qui!” disse acido Sasori, fulminando il capitano.

“Ma come? Noi abbiamo ancora moltissimi luoghi da visitare! L’oceano è immenso: possiamo trattenerci ancora per mesi!”.

“No, ssssiamo ssssstanchi di quesssssto girovagare come barboni, in mezzo alle sssssfighe più asssssssurde!”urlò esasperato Orochimaru.

“Ma come? Razza di ingrati! Traditori!”.

“Questa è la nostra volontà! Riportaci a casa!”esclamò Kakuzu estraendo un kunai.

A causa del suo ostinato rifiuto, Pain fu investito da una raffica di shuriken, e poiché era un testardo irriducibile ancora persuaso di poter controllare la situazione, Itachi lo “intrattenne “con lo sharingan ipnotico.

Dopo aver visto sé stesso nelle vesti di naufrago in balia della tempesta per settantadue ore,il leader cominciò a pensare che il mare forse non era un posto così sicuro e piacevole, quindi si guardò attorno.

Persino Konan, sua fedelissima, e Kisame, che si era così divertito durante la crociera, sostenevano i rivoltosi, capeggiati da Itachi,Kakuzu,Sasori e Orochimaru.

Intanto Tobi stava giocando a saltare la corda.

“Questo…. questo è un ammutinamento!” mormorò con un filo di voce.

“Forse,un!” disse Deidara prendendo il timone e puntando la prua verso il ritorno.

Durante il viaggio avvennero due ultimi strani incidenti.

Il primo fu che mentre navigava la Daikumo andò a speronare un grosso veliero battente bandiera pirata apparso all’improvviso sulla loro rotta.

In mancanza del clacson Pain si mise a suonare come un ossesso la campana di bordo e a urlare le peggiori oscenità.

“EHI UBRIACONE,MA LO SAI CHE ESISTONO LE FRECCE (le frecce per le navi non le avevo mai sentite nominare nda) ? E CHI TI CREDI DI ESSERE ? NON E’CHE SOLO PERCHE’ HAI UN GALEONE ENORME PUOI TAGLIARE LA STRADA A CHI TI PARE! MA QUANTO HA BEVUTO IL TUO PILOTA? MARINAIO DA STRAPAZZO!MALEDETTO TE E CHI TI CUOCE IL PANE!!!”.

Dalla nave pirata si udì un’altra campana e sul ponte apparve un uomo vestito di rosso con un cappello piumato in testa e un uncino al posto di una mano che iniziò a imprecare.

“MARINAI DELLA DOMENICA! VI AFFONDO IO! VI FACCIO DIVENTARE CIBO PER SQUALI!CORNUTI!UBRIACONI!”ma fu gettato a terra da Tobi che gli era saltato addosso emettendo un urlo animalesco.

“Capitan Uncino! Sei riuscito a prendere Peter Pan? Mi fai un autografo?Vuoi giocare con Tobi?”.

Anche Deidara saltò addosso al pirata e lo prese per il colletto: “Che tu sia dannato,un! Sei il tizio di quel cartone che Tobi mi ha obbligato a vedere un milione di volte,un! La tua sarà una fine atroce,un! L’arte è …..”, ma fu afferrato da dei pirati e scaraventato sulla Daikumo insieme a Tobi.

Capitan Uncino stava per ordinare di cannoneggiare gli speronatori quando vide Orochimaru e gridò terrorizzato: “Il coccodrillo! Mi segue anche qui!Presto, scappiamo!”, e mentre il suo vascello si allontanava a vele spiegate urlò a mo’ di minaccia: “Ci rivediamo in tribunale!”.

Mentre il veliero dei nostri eroi navigava in una direzione del tutto diversa Hidan ringraziava il dio dei personaggi disneyani incarnati in modo improbabile di averli protetti dalla furia di quel demone rosso e piratesco.

Dal canto suo Orochimaru si rammaricava per essere stato scambiato per l’ennesima volta per un rettile, e neanche per un serpente, ma per un coccodrillo.

Erano ormai a solo mezza giornata di viaggio dal porto quando improvvisamente calò la nebbia, e nessuno riuscì più a vedere nulla,

Nonostante ciò Itachi continuò a sbattere il muso contro alberi e persone come sempre, ma almeno ora aveva la consolazione di non essere il solo.

“Questa nebbia è così fitta che si potrebbe tagliare con un kunai” disse Zetsu mettendosi a fare buchi nella nebbia con un kunai

“Questa nebbia è così fitta che sembra che l’abbia fatta Zabuza” disse Kisame pensando con malinconia a quello che un tempo era stato il grande amore della sua vita.

Fortunatamente adesso c’era Itachi-san.

“Non preoccupatevi ragazzi! Grazie alla mia nuova tecnica potremo superare la nebbia senza alcun danno!” annunciò Pain iniziando a unire le mani in varie posizioni sotto gli occhi curiosi e sbalorditi di tutti.

“Scimmia,gallo,bue,pecora,cinghiale,cavallo,tigre,serpente,pecora,tigre,topo,cinghiale,cane,drago,

tigre,bue,drago,pecora,cavallo,gallo,cane,lepre,bue,tigre,drago,serpente,scimmia,lepre,pecora,drago, scimmia,cinghiale,topo,pecora,bue,gallo,tigre,serpente,drago,lepre,cinghiale,cavallo,bue,cavallo, tigre…”.

“Certo che deve essere difficile ricordarsi tutte quelle posizioni nel giusto ordine,un!” disse Deidara.

“In realtà non è che servano a tanto. Sono scongiuri fatti a caso perché la tecnica riesca” replicò Sasuke.

“..cane,pecora,lepre,tigre,pecora,cavallo,drago,gallo,cinghiale,serpente!Arte magica!Ritorno al porto no jutsu!”.

Improvvisamente la nave fu presa da un vortice e viaggiò a lungo sospesa per aria,quindi fu posata a terra.

“Vittoria!La tecnica ha funzionato!Siamo di nuovo al porto!”urlò Pain senza rendersi conto che la Daikumo era incastrata su un molo e imbarcava acqua a vista d’occhio.

Dopo un minuto il vascello colò a picco e tutti furono costretti a buttarsi in acqua.

I membri della ciurma fissarono il loro comandante con aria feroce e lo inseguirono a nuoto fino all’orizzonte dove stava tramontando il sole, seguiti da Gai e Lee in barca che si abbracciavano piangendo e ammiravano quella grande dimostrazione di giovinezza, mentre Tobi giocava con i delfini e Itachi, appostato su uno scoglio,faceva finalmente saltare Free Willy come si deve.

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