L'avventura ha inizio!

di theflamebreath
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Pikachu scomparso ***
Capitolo 2: *** L'incontro ***
Capitolo 3: *** In viaggio ***
Capitolo 4: *** Vecchie conoscenze ***
Capitolo 5: *** Battaglie ***
Capitolo 6: *** La forza del cambiamento ***
Capitolo 7: *** L'addio ***



Capitolo 1
*** Prologo: Pikachu scomparso ***


Pikachu scomparso

PROLOGO

 

 

Pikachu scomparso

 

Era una bella serata d'autunno, Ash, Brock e Lucinda stavano passeggiando tranquillamente per un sentiero che si snodava in una rigogliosa foresta, Pikachu si godeva il panorama dalla spalla di Ash mentre Piplup curiosava lì vicino;-Piplup non ti allontanare!- lo ammonì Lucinda, il piccolo pokemon si voltò con aria colpevole e si affrettò a raggiungere la sua allenatrice.

Qualche minuto dopo il gruppo si trovò ad un bivio, una strada saliva verso un altopiano mentre l'altra scendeva verso un grande lago,  -allora, Brock, da che parte dobbiamo andare?- chiese Ash. Il ragazzo era evidentemente impaziente di proseguire il cammino per conquistare le sue ultime medaglie -credo che la strada migliore sia ... - ma non fece in tempo a finire la frase che Pikachu saltò giù dalla spalla del suo allenatore e si mise a correre salendo verso l'altopiano -Pikachu ma che fai!- gridò Ash mentre il suo pokemon spariva dalla vista -bè- concluse Brock -credo proprio che adesso abbiamo un percorso obbligato da fare!-.

E così i tre si avviarono sulle tracce di Pikachu.                                                                        

 

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 Angolo dell'Autore

 

Salve a tutti, spero siate clementi con questo piccolo prologo, forse non perderete tempo con me visto che questa è in assoluto la mia prima fanfic, ma se avete voglia di leggerla allora non perdetevi il primo capitolo!

 

Ringrazio subito Kratos the Pokemaster perché sarà di sicuro il primo a recensire la fanfic e tutti quelli che parteciperanno, anche solo leggendo, al mio debutto come scrittrice su efp.

 

Maya

 

 

°Spoiler°

 

 

-Typhlosion, Lanciafiamme!- l'enorme pokemon vulcano si alzò sulle zampe posteriori e spalancò le fauci facendovi eruttare una cascata di fiamme che travolsero il suo avversario, quando il bagliore del fuoco si attenuò, Ash intravide una piccola figura barcollante avanzare verso l'imponente pokemon e subito gli si gelò il sangue nelle vene: era un pikachu.

 

 

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Capitolo 2
*** L'incontro ***


incontro 2

CAPITOLO 1

 

 

Incontro

 

 

Ash e gli altri seguirono le impronte di Pikachu all'interno di una piccola macchia boscosa finché queste non sparirono proprio in mezzo ai cespugli, Ash era terribilmente preoccupato per la sorte del suo amico pokemon e così chiamò Gliscor e Staraptor dalle loro pokeball per aiutarli -dovete fare presto!- li avvertì il ragazzo -perlustrate la foresta e trovate Pikachu!- i due pokemon annuirono e scomparvero tra gli alberi mentre il resto della compagnia ricominciava camminare nel bosco, cercando e chiamando il piccolo pokemon; "cosa gli sarà successo?" Ash si tormentava con questa domanda mentre vagava, disorientato, tra gli enormi tronchi degli alberi, si voltò indietro per consultarsi con i suoi compagni e con orrore si accorse di essersi perso, intorno a lui c'era solo un labirinto di alberi e cespugli, apparentemente senza uscita.

Ma, proprio mentre in lui si faceva strada la certezza di non riuscire mai più a trovare i suoi amici, udì un fruscio, un vago rumore alle sue spalle -Pikachu!- gridò felice, ma del suo amico pokemon non c'era traccia; tuttavia il rumore persisteva e il giovane allenatore decise di seguirlo, certo che così facendo sarebbe riuscito a ricongiungersi ai suoi compagni; avanzò cauto fra le piante, cercando di orientarsi come meglio poteva, seguendo il suono finché non percepì un cambiamento nella zona circostante, infatti, la sera era ormai scesa, e lui non riusciva più a distinguere nemmeno la terra sotto ai suoi piedi, tutto ciò che lo circondava era ridotto ad una massa nebulosa in cui lui avanzava a stento, la sua unica certezza, il bisogno di ritrovare Pikachu.

Fu per questo motivo che quasi non si accorse di aver raggiunto una piccola radura e con essa, anche l'origine del rumore che ora si era fatto inconfondibile: una battaglia pokemon.

 

 

In quel momento scorse qualcosa alla sua sinistra, due figure appena visibili nell’oscurità della sera, una era evidentemente un pokemon, un tipo Fuoco, considerando il tenue bagliore che gli si spandeva attorno, l’altra era sicuramente il suo allenatore.  Improvvisamente, l’allenatore si mosse e il ragazzo udì una voce gridare: -Typhlosion, Lanciafiamme!- l'enorme pokemon vulcano si alzò sulle zampe posteriori e spalancò le fauci facendovi eruttare una cascata di fiamme che travolsero il suo avversario, quando il bagliore del fuoco si attenuò, Ash intravide una piccola figura barcollante avanzare verso l'imponente pokemon e subito gli si gelò il sangue nelle vene: era un pikachu.


-benissimo Typhlosion, ora concludi con Ombrartigli!- il pokemon si lanciò all’ attacco, mentre una luce scura gli illuminava la zampa destra; Ash non ci pensò neanche per un secondo, si lanciò dal riparo degli alberi verso il pikachu rannicchiato, lo raggiunse e si gettò su di lui facendo da scudo con il proprio corpo, esattamente nel momento in cui Typhlosion calava la zampa per il colpo di grazia, il grande pokemon vide Ash proteggere il pikachu, obiettivo del suo attacco, vide determinazione, amore e forza di volontà in quel piccolo umano; allo stesso modo Ash vide stupore, paura e preoccupazione farsi strada sul muso del pokemon che lo attaccava mentre cercava disperatamente di deviare il colpo, per non ferire il ragazzo; ci riuscì, e la zampata fatale andò a colpire il terreno accanto all’allenatore, lasciandovi un solco profondo e alzando una nuvola di polvere; -cosa sta succedendo qui?!- Ash udì la stessa voce di prima, ma questa volta più vicina ed insieme ad essa scorse finalmente anche l’allenatore a cui apparteneva, o per meglio dire l’allenatrice, ora poteva vederla bene, aveva i capelli biondi, corti e sbarazzini e grandi occhi nocciola, era magra, e indossava una maglietta verde mela sopra una gonna marrone chiaro ed un paio di stivali al ginocchio anch’essi marroni. -si può sapere chi sei e perché hai interrotto così bruscamente il mio allenamento?- era visibilmente infastidita dall’ apparizione di Ash e lo fissava con aria di sfida, ma il giovane sostenne il suo sguardo gelido e rispose con una punta d’orgoglio –io sono Ash Ketchum di Biancavilla, futuro campione di Sinnoh e proprietario del pikachu che stavi attaccando!-

-ma che stai dicendo!- sbottò la ragazza, infuriata – guarda che questo pikachu è mio!-

Ash rimase perplesso e guardò il pikachu che ancora stringeva tra le braccia, il pokemon ricambiò lo sguardo e si rese subito conto che la ragazza aveva detto la verità: il pikachu che stringeva e per cui aveva rischiato la vita non era il suo, questo era di un colore diverso, più scuro, arancione e lo guardava, evidentemente impaziente di essere liberato dalla sua stretta.

Ash lo lasciò andare e lui corse a rifugiarsi accanto alla sua allenatrice che si chinò su di lui per somministrargli qualcosa, probabilmente per curarlo dai danni che aveva subito, era ancora chinata quando parlò – il suo nome è Hayato, mi è staro donato da mio nonno quando era ancora un uovo, si è evoluto da poco e dobbiamo allenarci per migliorare – si alzò e fece rientrare  i due nelle loro pokeball, poi si sedette accanto ad Ash –il mio nome è Maya, e vengo dalla cittadina di Centanime, che si trova proprio laggiù- indicò un punto oltre le spalle di Ash –io e i miei pokemon eravamo qui per allenarci in vista dell’ annuale Festival dei Pikachu che si terrà questa settimana- sentendo nominare pikachu Ash ricordò improvvisamente il motivo del loro incontro e balzò in piedi – Maya, ti posso chiedere un favore?- le disse, supplichevole, la ragazza annuì –devi aiutarmi a ritrovare il mio Pikachu, si è perso e per cercarlo mi sono separato dai miei compagni, in due faremo certamente prima!- aveva appena terminato la frase quando un’ ombra apparve al margine della radura, Maya balzò in piedi, pronta a combattere,  ma l’ ombra si fece avanti mostrandosi, Ash le corse incontro sapendo chi era –ragazzi!- gridò Ash –credevo di avervi persi! Lei è Maya, ci aiuterà a cercare … - ma subito si interruppe vedendo che subito dietro di loro veniva la sagoma familiare di … -Pikachu!!!- Ash si lanciò sul suo pokemon stringendolo forte a sé,e  la sua voce era piena di amore e sollievo quando disse –mi sei mancato,amico mio-.

 

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Angolo dell’Autore

Salve!

Sono felice per il vostro interessamento e spero che il capitolo non sia troppo lungo; mi sto impegnando al massimo e spero di aggiornare presto per farvi assistere al fantastico Festival dei Pikachu!

Ringrazio Kratos the Pokemaster e mimetic ghost per aver recensito la mia storia.

Grazie!

Maya

 

 

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Capitolo 3
*** In viaggio ***


In viaggio

CAPITOLO 2

 

 

In viaggio

 

 

 

Abbiamo lasciato Ash e compagni insieme ad una nuova amica, Maya, che ha deciso di mettersi in viaggio con loro per accompagnarli fino a Centanime, città in cui si svolgerà il particolarissimo Festival dei Pikachu.

 
Attualmente, i nostri eroi si sono fermati ai margini del bosco per cenare in compagnia dei loro Pokemon.

-Pikachu ma che fai? Smettila!- Ash cercò di acchiappare Pikachu che gli aveva preso il cappello e, tenendolo tra i denti correva intorno al tavolo dove i quattro ragazzi stavano cenando. -Ultimamente Pikachu si comporta in modo strano- osservò preoccupata Lucinda mentre Brock annuiva, pensieroso. -Forse è in una fase di ribellione- mormorò Maya a bocca piena -questo spiegherebbe anche perché è fuggito così due giorni fa- concluse osservandolo mentre si fermava e lasciava cadere il cappello ai piedi di Ash -a proposito- disse il ragazzo -come avete fatto a ritrovarlo?-
-Bè, in effetti è stato lui a trovare noi!- esclamò Brock
-Proprio così!- confermò Lucinda -noi cercavamo Ash, quando Pikachu è sbucato dai cespugli scontrandosi con Piplup- continuò -poi abbiamo visto una specie di esplosione e siamo corsi in quella direzione, così vi abbiamo trovati. Ecco tutto.-
-Accidenti ragazzi!- esclamò Brock guardando l'orologio -Guardate che ora si è fatta!-
-Caspita è tardissimo!- disse Ash alzandosi.
-E' proprio ora di andare a dormire.- Maya aveva parlato a bassa voce, ma tutti la videro quando sbadigliò sonoramente, si alzò dal tavolo facendo rientrare i suoi Pokemon nelle rispettive Pokeball, salutandoli e augurando loro una buonanotte, la stessa cosa fecero gli altri ed infine si strinsero nelle loro coperte e si addormentarono.

“Che ragazza misteriosa…” pensò Lucinda prima di chiudere gli occhi.

“I suoi Pokemon sembrano essere in salute perfetta” pensò Brock prima di addormentarsi.

“Chissà se vorrà combattere con me, un giorno …” si chiese Ash prima di sprofondare nei suoi sogni.

 

Quella notte …

 

 Una figura silenziosa si mosse ai margini dell'accampamento, nessuno la vide perchè ragazzi e Pokemon dormivano beatamente si avvicinò a Pikachu che riposava accanto ad Ash e rimase un lungo momento ad osservarlo poi si avvicinò cautamente alla borsa di Brock, l'aprì con delicatezza e divorò tutto il cibo che era rimasto, infine, prima di sparire si avvicinò nuovamente a Pikachu, gli posò qualcosa tra le zampe e si dileguò nuovamente tra gli alberi, ma prima di inoltrarsi tra i cespugli, un raggio di luna piombò su di lui, illuminandolo, e delineando chiaramente la figura di un  Pokemon, se qualcuno lo avesse visto in quella notte luminosa, avrebbe riconosciuto in lui un Eevee, il rarissimo Pokemon Evoluzione, ma questo era diverso dagli altri, era di un colore candido e la sua espressione era corrucciata; si ritirò in fretta dal raggio di luna e scomparve.

 

 
Il giorno dopo la compagnia si svegliò presto e cominciarono a fervere i preparativi per la partenza. Ash, aveva appena lasciato il mondo dei sogni e si sentiva ancora infreddolito per la notte passata all'aperto, ma scorse con impressionante chiarezza l'oggetto che Pikachu teneva tra le zampe -Pikachu!- esclamò sbigottito -da te non me lo sarei mai aspettato!Posso capire che tu abbia fame ma rubare il cibo non è da te!- in quel momento Brock, che stava raccogliendo lo zaino sussultò e, con timore, aprì la cerniera e guardò dentro -Ash, Lucinda, Maya! Il nostro cibo è sparito!-
Ash sgranò gli occhi e guardò Pikachu con tristezza -amico mio- disse -oggi mi hai davvero deluso.-
-Ash- lo avvertì Maya -non credo che sia stato lui a rubare il cibo, vieni a vedere qui.-
Il ragazzo si avvicinò con circospezione all'area indicatagli da Maya e vide delle piccole impronte impresse nella terra soffice, si voltò verso Pikachu che, offeso gli dava le spalle constatando con sollievo che la forma della sua zampa non corrispondeva.
-Ma allora chi è stato?- chiese perplesso.
-Un'attimo e lo sapremo- disse Maya tirando qualcosa fuori dalla tasca;  -cos'è?- le domandò Ash -un RilevaImpronte, con questo sarà facile capire chi ci ha derubati- concluse avvicinando l'apparecchio ad un'impronta, il RilevaImpronte emise un lieve bip e sullo schermo cominciarono ad apparire simboli ed immagini di vari specie per poi soffermarsi su un Pokemon particolare:
Eevee, Pokemon Evoluzione, annunciò con voce metallica, il suo corredo genetico è instabile e per questo può assumere diverse forme rapidamente.
-Non è possibile...- sussurrò Maya -non Eevee...non lui!-
-Hai detto qualcosa Maya?- le domandò Ash, ancora confuso.
Lei si girò sfoderando un gran sorriso -no, nulla, dicevo solo che il mistero è risolto! Perchè ora non ti scusi con Pikachu? In fondo anche se è un ribelle non dovrebbe essere il tuo migliore amico?- queste parole colpirono il ragazzo come una pugnalata, si voltò verso il suo amico Pokemon e gli disse -Pikachu, sono stato uno stupido a non fidarmi di te, mi perdoni?-
Per tutta risposta il piccolo Topo Elettrico gli saltò sulla spalla e gli leccò la guancia.
-Bene, visto che è tutto risolto, che ne dite di ripartire? Il Festival dei Pikachu non aspetta certo noi!-
Ash, Lucinda e Brock si guardarono -ma certo!- Esclamò Lucinda -forza, rimettiamoci in cammino!-

E così, il viaggio verso Centanime continua!

 

Angolo dell'Autore

 
Rieccomi qua nel mio ritorno ai Pokemon, vi chiedo umilmente scusa per aver mancato l'aggiornamento così a lungo e vi ringrazio, voi che avete avuto il buon cuore di recensirmi, e anche voi che vi limitate a leggere.

Questo capitolo mi sembra abbastanza lungo e intrigante e credo che vi soddisferà.

 
Grazie

 Maya

 

 

°Spoiler°

 
-Questa volta i mocciosi son caduti nell'inganno!-

-Perchè siamo il team Rocket, un vero malanno!-

-Fluttua nel vento-

-Aldilà delle stelle!-

-E sarà il tuo tormento!-

 … … … … … … … … … … … … …

 Maya, nascosta tra i cespugli osservava atterrita la scena ...

 

 

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Capitolo 4
*** Vecchie conoscenze ***


Capitolo tre
Vecchie conoscenze
 
I nostri eroi stavano costeggiando il piccolo, placido fiume che, secondo le indicazioni di Maya li avrebbe condotti alla sua città, Centanime, dove avrebbe avuto luogo il Festival dei Pikachu, mancavano pochi giorni ormai al grande evento e i ragazzi erano emozionati, solo Maya, come al solito era silenziosa, si limitava ad osservare, di tanto in tanto, Piplup e Pikachu che si rincorrevano allegramente lungo la sponda, improvvisamente però qualcosa uscì dall’acqua e travolse il povero Pokemon Pinguino, che scivolò e cadde rovinosamente in acqua, -Piplup! No!-  urlò Lucinda preoccupatissima mentre si sporgeva per cercare il suo amico, -Non preoccuparti-  fece Ash mentre estraeva dalla cintura una pokeball-Buizel, recupera Piplup!-  gli disse ed il Pokemon Maridonnola, comparso in un fascio di luce argentea annuì e si preparò per saltare in acqua, ma un tentacolo grigiastro lo intercettò a metà del tuffo e lo lanciò in aria facendolo crollare come un sacco vuoto accanto ad Ash; tutti si voltarono inorriditi verso l’acqua che si stava facendo densa e ribollente rivelando la figura di un Pokemon, bluastro e vagamente somigliante ad una medusa, aveva decine di tentacoli grigiastri che gli si agitavano scompostamente attorno, uno di questi stringeva con violenza il povero Piplup, che aveva un’espressione sofferente e preoccupata -Oh, Piplup!- mormorò Lucinda appena lo vide mentre Ash traeva dallo zaino il Pokedex, aprendolo e puntandolo sul Pokemon che si agitava ascoltando la spiegazione che giunse con la solita voce meccanica:
Tentacruel, il Pokemon Medusa, ha 80 tentacoli per catturare la preda e non la lascia finchè il veleno non l’ha indebolita.
-Accidenti-  mormorò Maya con rabbia,- l’ha anche avvelenato-                                    -Resisti Piplup! Ti salverò!- gridò Lucinda disperata mentre estraeva a sua volta la pokeball, da cui fuoriuscì un Pokemon piccolo piccolo, simile ad uno scoiattolo con la guance gialle, -Pachirisu, sei pronto per combattere?-                                                      Lo scoiattolino squittì entusiasta e si voltò, sprizzando scintille in direzione di Tentacruel, che li guardava con aria feroce.                                     -Va bene, si comincia, vai Pachirisu, usa Scintilla!-                                              Il piccolo Pokemon si lanciò verso la medusa mentre una scarica di eletticità azzurrina partiva verso il nemico, Tentacruel, con la sua mole, non riuscì a schivare del tutto l’attacco e ne venne danneggiato, furioso scagliò i suoi tentacoli verso Pachirisu in un terribile Velenpuntura, il Pokemon elettrico schivò agilmente la maggior parte dei tentacoli, ma uno lo colpì sul muso e lo scaraventò a terra, lasciandolo gravemente avvelenato,              -Pachirisu!- urlò disperata Lucinda –resisti piccolo, resisti!- lo supplicò, e lui si alzò, nonostante le ferite, rimettendosi in posizione di combattimento                   -So che puoi farcela! Adesso usa Dolcebacio!-                                                           Il Pokemon scoiattolo aprì la bocca e ne fece uscire decine di cuori luminosi che si avvicinarono volteggiando a Tentacruel , quest’ultimo aprì a sua volta la bocca, da cui uscì un getto d’acqua che infranse, un cuore dopo l’altro, l’attacco di Pachirisu, che cadde all’indietro, troppo debole per reagire. Solo allora Lucinda lo ritirò, singhiozzando di rabbia; Ash le mise una mano sulla spalla –Non preoccuparti, ti aiuterò io- disse deciso –vai Pikachu! Diamogli una lezione!- urlò voltandosi verso Tentacruel, mentre il suo compagno lo affiancava –Aspetta Ash- gli sussurrò Maya in un orecchio –Se continuiamo così perderemo, ho un’idea, ma mi serve che tu lo distragga- concluse facendo con il capo un cenno verso il minaccioso Pokemon che squadrava con noncuranza Pikachu, mentre stringeva sempre più il povero Piplup, il ragazzo annuì, rendendosi conto della gravità della situazione, ma mantenne il sangue freddo e urlò –Fai attenzione Pikachu! Usa Fulmine!- Pikachu corse verso Tentacruel e spiccò un balzo scagliando la sua scarica elettrica con precisione tra le due protuberanze rosse sul capo del Pokemon, che reagì lanciando un altro attacco Idropompa, Pikachu schivò agilmente e si scagliò ancora all’attacco; intanto Maya, non vista, fece uscire Ayato dalla sua Pokeball, seguito da un Totodile piccolo piccolo, che la guardò con aria interrogativa –Mi dovete aiutare- disse loro        -Ayato, Totodile, tuffatevi!- i due Pokemon si scambiarono un’occhiata e si gettarono in acqua, poi come se seguissero un programma già definito, si divisero, Totodile si immerse e si portò alle spalle  del Pokemon che stava ancora combattendo contro Pikachu, Ayato, invece raggiunse l’altra sponda e guardò Maya in attesa di istruzioni, la ragazza non si fece attendere –Ora! Usa Surf!- urlò mentre estraeva qualcosa dalla sua borsa e lo lanciava in acqua, Ayato fece una giravolta felice e si gettò sul suo surf bianco e rosso che galleggiava ad un paio di metri dalla riva, appena lo toccò, un’enorme onda si sollevò dall’acqua, il Pokemon la cavalcava agilmente saltando sulla tavola e la diresse proprio sulla testa di Tentacruel, che stava ancora affrontando Pikachu, il grosso Pokemon non ebbe il tempo di reagire, e fu travolto in pieno dalla devastante ondata, in quel momento Totodile sbucò dal  lato opposto e, con un potente attacco Morso, riuscì finalmente a far mollare la presa al Tentacruel, facendo cadere l’esausto Piplup tra le braccia di Lucinda –Ti ho preso, piccolo mio- mormorò dolcemente e lo fece rientrare nella sua pokeball per farlo riposare. Intanto il grosso Pokemon li guardava furioso da sott’acqua, dolorante per tutti gli attacchi che aveva subito; i ragazzi si riunirono sulla sponda, i Pokemon di nuovo al sicuro nella pokeball, mentre Pikachu riposava poco distante –cosa facciamo ora?- chiese Maya mentre guardava sospettosa l’acqua; ma la risposta non arrivò perché proprio in quel momento il terreno cominciò a tremare, spaccandosi in numerosi punti tra i ragazzi e Pikachu, Maya si gettò rapida tra i cespugli, trascinando con sé Lucinda, mentre Ash e Brock cercavano di raggiungere il povero Pikachu; dalla voragine emerse un oggetto gigantesco, che si rivelò poi come un gigantesco robot a forma di Trapinch, sopra le fauci c’era una cabina di vetro, che si aprì come un guscio, rivelando le figure del Team Rocket; in quell’istante la bocca metallica del Trapinch si aprì, scagliando un’enorme gabbia sui poveri ragazzi e sull’indebolito Pikachu, trascinandoli indietro senza la possibilità di reagire; i tre si ritrovarono in una buia cella con una vasca nell’angolo; dentro di questa galleggiava tristemente un piccolo Tentacool, ferito e pesto – dev’essere il cucciolo di quel Tentacruel che ci ha attaccati prima – disse Brock, sicuro –il Team Rocket l’avrà ricattato tenendolo in ostaggio, ecco perché ci ha attaccati-.
Intanto fuori i tre del Team Rocket stavano gongolando per la riuscita del loro piano –Ce l’abbiamo fatta!- urlava felice James –finalmente il capo ci ricompenserà!- urlò Jessie, poi tutti insieme si misero a cantare - Questa volta i mocciosi son caduti nell'inganno!-
-Perchè siamo il team Rocket, un vero malanno!-
-Fluttua nel vento-
-Aldilà delle stelle!-
-E sarà il tuo tormento!-
 … … … … … … … … … … … … …
 Maya, nascosta tra i cespugli osservava atterrita la scena ...
 
Note dell’autrice
Ci tenevo a terminare finalmente questo capitolo perché l’avevo incominciato e mai finito, lo spoiler era per la parte finale (bhuhuahahaha) ma state certi che per il prossimo capitolo ho le idee più chiare, purtroppo NVU è scomparso dal mio pc e non so usare l’html, quindi se avete consigli …
Spero di non avervi delusi!
Maya the Flamebreath
 
Spoiler  (anche se non so quando arriverà)
-Ora mi avete stufata ladruncoli da due soldi!- urlò furiosa Maya, frapponendosi tra l’enorme macchinario e Lucinda che cercava di rianimare il suo Pokemon.
-Vai, Flygon!- e lanciò la sua pokeball; nella luce accecante andò delineandosi la sagoma di un Pokemon: due ali romboidali, leggere come quelle di una libellula, un lungo corpo verde e sinuoso e due occhioni ammiccanti dietro le lenti rosse del capo; il bellissimo Pokemon drago lanciò il suo ruggito di sfida e si voltò verso il Team Rocket, che guardava avidamente la scena -Ma bene!- gridò soddisfatta Jessie –è l’ora di provare il mio nuovo amichetto! Vai Aerodactyl!-
  

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Capitolo 5
*** Battaglie ***


 
Capitolo Quattro: Battaglie
 
Maya stava tremando di rabbia, appostata tra i cespugli, e Lucinda accanto a lei singhiozzava, furiosa, gli occhi accesi d’odio; Maya la guardò di sottecchi, mentre in preda alla frustrazione estraeva una Pokeball –non dovresti farlo- sussurrò Maya, mentre nella sua mente cominciava a delinearsi una strategia; ma Lucinda non l’ascoltò, e con un grido si lanciò fuori dal nascondiglio, gettando contemporaneamente la Pokeball al suolo, furiosa. Nel bagliore argentato andò a delinearsi l’imponente sagoma di Mamoswine, che grugnì a sua volta in direzione del marchingegno del Team Rocket, pronto per farlo a pezzi –bene Mamoswine, usa Ridutt…- ma venne interrotta dall’arrivo di un’altra Pokeball sul campo, lanciata probabilmente da James, che intanto gridava contento –la nostra famiglia si è molto allargata, e la nostra squadra ne è uscita potenziata!- infatti il contenuto della Ball si rivelò come un Rhyhorn, inferocito e pronto a combattere; Maya ebbe un sussulto: quel Rhyhorn assomigliava ad un altro che lei conosceva fin troppo bene; –saluta il mio nuovo amico!- urlava intanto James, folle di superbia –avanti Rhyhorn, usa  Riduttore!- il Pokemon si scagliò violentemente all’attacco, ma Lucinda non si fece cogliere impreparata –Mamoswine, usa Introforza!- e il grosso Pokemon eseguì, lanciandosi pesantemente verso il suo avversario, mentre una serie di globi azzurrognoli circondava il suo corpo; lo scontro fu violentissimo, ma nessuno dei due sembrava averne subito gli effetti, ed entrambi si lanciarono di nuovo all’attacco, uno con Incornata, l’altro con Geloscheggia; la sfera ghiacciata si frantumò sul corno illuminato di Rhyhorn, che caricò e colpì con  violenza il povero Mamoswine; Lucinda cominciava a preoccuparsi- Mamoswine, fai attenzione e usa Riduttore!- così, usando tutta la sua forza nel colpo, il Pokemon Duezanne riuscì a colpire Rhyhorn, che ringhiò infuriato e si preparò a contrattaccare –non devi avere pietà!- strillò ancora James –usa Pestone, poi finiscilo con Perfocorno!-
Maya rabbrividì, conosceva bene l’effetto di Perfocorno, e si preparò ad intervenire, mentre Lucinda contrattaccava con Forzantica; l’attaccò centrò in pieno Rhyhorn, che però rallentò solo minimamente, riuscendo comunque a concludere l’attacco con una zampata sul muso di Mamoswine, che si accasciò a terra, senza la forza di rialzarsi, Rhyhorn piombò su di lui con il suo Perfocorno, e gli occhi del grande Pokemon di ghiaccio si fecero vuoti, mentre quest’ultimo andava K.O.
James, tutto contento, era pronto per finire Mamoswine, quando qualcosa ai margini del suo campo visivo attirò la sua attenzione: una ragazzina bionda, pallida e visibilmente infuriata, lo guardava con sguardo assassino , le dita strette attorno ad una Pokeball “ma che … ce n’è un’altra?” pensò mentre lei si avvicinava; intanto Lucinda, sconvolta, si era gettata su Mamoswine, pregandolo di rialzarsi.
La bionda,intanto, guardava furiosamente i tre, che la squadravano dall’alto con un misto d’odio e desiderio.
-Ora mi avete stufata ladruncoli da due soldi!- urlò furiosa Maya, frapponendosi tra l’enorme macchinario e Lucinda che cercava di rianimare il suo Pokemon.
-Vai, Flygon!- e lanciò la sua pokeball; nella luce accecante andò delineandosi la sagoma di un Pokemon: due ali romboidali, leggere come quelle di una libellula, un lungo corpo verde e sinuoso e due occhioni ammiccanti dietro le lenti rosse del capo; il bellissimo Pokemon drago lanciò il suo ruggito di sfida e si voltò verso il Team Rocket, che guardava avidamente la scena -Ma bene!- gridò soddisfatta Jessie –è l’ora di provare il mio nuovo amichetto! Vai Aerodactyl!-
E tra una cascata di scintille, apparve il temibile Aerodactyl, una creatura primordiale e feroce che immediatamente si portò di fronte a Flygon, ringhiando e cercando di provocarlo; il Pokemon Magico lo guardava nervosamente, e anche a Maya parve ricordare qualcosa di molto familiare, proprio come era accaduto con Rhyhorn; un ruggito la riportò alla realtà, mentre Aerodactyl si scagliava verso Flygon usando Alacciaio –Flygon, schiva e usa Dragartigli!- ordinò in fretta Maya, e il Pokemon, ricomponendosi, si lanciò sul suo avversario, le zampe avvolte da un alone rossastro; si scontrarono a mezz’aria, Flygon colpì il dorso di Aerodactyl, e Aerodactyl il ventre di Flygon; entrambi precipitarono, confusi ma sempre avvinghiati l’uno all’altro quando, all’ultimo momento, Flygon riuscì a districarsi dal suo avversario e a riguadagnare quota, lasciando che l’altro si schiantasse violentemente al suolo –bravo!- urlò sollevata Maya –ora colpiscilo con Ventargenteo!- e Flygon obbedì, scagliando un forte vento verso l’avversario indifeso; ma il contrattacco non tardò ad arrivare –non perdere tempo,muoviti e usa Lanciafiamme!- il Pokemon preistorico aprì la bocca, lanciando un magnifico Lanciafiamme a spirale, che si diresse con precisione millimetrica su Flygon, fendendo il suo vento e colpendolo sul muso, facendo sbilanciare il suo volo; Maya cominciava a preoccuparsi e a sentire un vago senso di malessere impadronirsi di lei, aveva già visto qualcuno usare Lanciafiamme in quel modo, da suo fratello, che aveva appreso quella tecnica da … suo nonno! L’Aerodactyl era suo! E così Maya capì come mai quei Pokemon le risultassero così familiari  “quei furfanti devono aver rubato i Pokemon del nonno!” pensò, e quell’idea non fece che accrescere la sua ira – Flygon, non dargli tregua, ma fai attenzione! Usa Solarraggio!- una forte luce dorata avvolse Flygon, che cominciò a volare in circolo, sempre più in alto, più vicino al Sole e più lontano dal suo avversario, Jessie tentò di far usare Iper Raggio ad Aerodactyl, ma anche lui aveva riconosciuto Maya, così si ribellò a quella sciocca fissata e debole, portandosi anche lui in quota, accanto a Flygon, che ormai era pronto –andiamo!- gridò Maya – Aerodactyl, usa Fuocobomba! E tu, Flygon, vai con Solarraggio!- i due Pokemon eseguirono gli attacchi in perfetta sincronia, ed uno spesso raggio giallo come il sole, acceso di riflessi arancio infuocato, fu sparato a tutta velocità verso il Trapinch gigante, sotto gli sguardi terrorizzati dei tre del Team Rocket; ma anche Maya e Lucinda erano sbiancate: non avevano considerato che Ash, Brock e  Pikachu erano ancora intrappolati lì dentro, ed ora sarebbero stati colpiti anche loro da Solarbomba “oh, per favore, fa che si salvino!” pensava disperata Lucinda, mentre dentro di sé cominciava a nutrire sospetto e rancore verso Maya che, nonostante tutto, continuava a dirigere l’attacco, in un disperato tentativo di colpire solo i membri del Team Rocket, risparmiando i suoi amici “se solo Eevee fosse qui …” pensò, triste “potrei ordinargli di  usare Protezione, e il problema sarebbe risolto” ma non si arrese, anzi, urlò ancora ai due Pokemon di controllare la forza e la direzione dell’attacco, pregando contemporaneamente per un miracolo: quella era una mossa difficilissima anche solo da utilizzare, come poteva sperare di controllarla come un banalissimo attacco Braciere?
Alla fine l’attacco arrivò sul suo bersaglio, facendolo esplodere e scagliando ovunque pezzi robotici in fiamme, mentre il Team Rocket, che era riuscito a non volare via, si ritirava prudentemente. Le due ragazze non pensarono nemmeno ad inseguirli, preoccupate com’erano per i loro amici; Lucinda già piangeva, singhiozzando con rabbia, mentre Maya si muoveva verso i rottami del grande robot, sentendosi fuori dal mondo, accanto a lei, Flygon e Aerodactyl, che si guardavano attorno, mortificati –non preoccupatevi, è colpa mia- cercò di rassicurarli Maya, ma nemmeno lei sapeva cosa dire in quella situazione, ad un tratto vide, sotto una ruota dentata spaccata a metà, una sfera rossa e bianca, vi si gettò sopra violentemente, ansiosa di conoscerne il contenuto, scoprendo poi, con un misto di sollievo e delusione, che si trattava di Rhyhorn, che si guardava scioccamente attorno, spaesato; lo richiamò mentre si chiedeva che fine avesse fatto la Pokeball di Aerodactyl, e come avrebbe potuto riportarlo al nonno in quelle condizioni. Improvvisamente, vide tra la polvere che andava diradandosi, qualcosa di eccezionale: un’immensa, vivida cupola verde si ergeva tra la terra bruciacchiata e i rottami, all’interno, ancora con le mani strette sulla testa come protezione, Ash e Brock, entrambi seduti per terra con un Pokemon in grembo: Pikachu per Ash, che ancora si stava stringendo a lui come in un ultimo saluto e per Brock un povero, piccolo Tentacool, che soffriva visibilmente; ormai la polvere si era diradata e infine Maya riuscì a scorgere un’altra sagoma, più piccola, che tremava per lo sforzo di reggere ancora quella Protezione, ebbe un tuffo al cuore: era un eevee, anzi, no, proprio il SUO Eevee, quello che l’aveva abbandonata quel giorno di molti mesi fa, quello dal pelo d’argento e dal comportamento gelido, quello che lei aveva stretto a sé nelle notti peggiori, quello che si era sempre scostato dalle sue braccia calde con un misto di pietà e disprezzo, che sembrava sempre accettare le carezze e i combattimenti allo stesso modo, come un oneroso dovere, era davvero lui, l’avrebbe riconosciuto tra mille; la gioia nel vedere i suoi amici salvi venne pian piano sostituita da un sentimento indescrivibile, di amore e passione per il suo amico Pokemon che non vedeva da tanto tempo, che però non aveva mai dimenticato, si ritrovò a piangere come una bimba, lasciandosi cadere tra la polvere accanto ai suoi compagni miracolati; Lucinda li raggiunse poco dopo, gli occhi rossi di pianto riaccesi di felicità vitale, e si ritrovarono, tutti assieme, a singhiozzare e a rimproverarsi a vicenda, a elogiare Eevee per il suo coraggio e a parlare del futuro, Maya era al settimo cielo, mentre stringeva Eevee a sé e affondava il viso nel suo pelo soffice, dando qualche spiegazione ai suoi amici su chi fosse quel Pokemon –è stato il mio primo Pokemon, ma la nostra è una lunga storia- disse con dolcezza, e per una volta Eevee parve condividere quel pensiero, addolcendo un po’ la sguardo dorato, mentre le lacrime della sua allenatrice gli bagnavano il pelo.
 
Angolo dell’autrice
Ok, credo che questo capitolo sia un tantinello troppo sentimentale, l’avete capito che amo Eevee? Pensate che in un’altra storia (anche se non l’ho mai scritta, ma è su Mystery Dungeon) ne sposo addirittura uno! Forse avrei dovuto aggiungere quello che è successo dopo, ma non volevo rovinare l’atmosfera e poi mi sembrava un ottimo modo per iniziare il prossimo capitolo; inoltre ho un’idea; da un po’ sto pensando di pubblicare la storia di come è nata e cresciuta la squadra di Maya, e ne ho scritto i primi due capitoli, tra un po’, però, dovrei parlare di quello che è successo e succederà in questa storia, quindi, per evitare spoiler, evito di pubblicarla; però lo desidero, voi che leggete e recensite, sareste disposti ad aspettare la fine di questa storia per sapere come finisce l’altra? Vi prego, fatemi sapere!
 
Maya the Flamebreath
P.S.: vi ringrazio tutti, ragazzi, per aver letto e recensito questa storia, senza di voi non so se sarei capace di continuarla; perdonatemi per i troppi ritardi di aggiornamento, ma non posso promettervi regolarità a causa dei miei troppi impegni scolastici e non, spero che possiate capirmi. Vi ringrazio tutti infinitamente.
 
 Se non sarò in grado quando è ora
mi va di farlo adesso che sono cosciente
Prima che durezza ci separi,ringrazio tutti quanti
infinitamente …
 [Jovanotti, Quando Sarò Vecchio]
 
Spoiler
Il viaggio continua; dopo aver lasciato Tentacool tra i tentacoli non più minacciosi della madre, i ragazzi stanno continuando il viaggio, decisi a raggiungere Centanime quanto prima, Maya li ha avvisati, infatti, che il Festival dei Pikachu si terrà entro quattro giorni, e che se non arriveranno in tempo la festa si svolgerà senza di loro. Ma non sono soli: infatti Rhyhorn e Aerodactyl viaggiano con loro, accuditi amorevolmente da Brock, l’unico con dei posti liberi nella propria squadra e persino Eevee ha deciso di tornare con Maya, che è felicissima, e cammina come sospesa sulle nuvole; ma un altro incontro e un altro abbandono li attendono, così come ancora molte altre battaglie, sperando di riuscire nella loro corsa contro il tempo, Centanime è vicina, ma la strada è piena di ostacoli, che succederà ai nostri eroi?
  

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Capitolo 6
*** La forza del cambiamento ***


Verità

La Verità

 

Stavano camminando già da alcune ore, quando, finalmente, nella luce della tarda mattinata, Maya urlò - Eccola, è laggiù! La vedete?- Cominciò a saltare su e giù, fuori di sé per la gioia di ritrovare quel paesaggio a lei familiare, mentre Eevee, al suo fianco, la guardava con un misto di disprezzo e imbarazzo. 

Ma gli altri ragazzi furono entusiasti della notizia -Questo significa che manca solo poco più di un giorno di viaggio!- esclamò Brock contento -Festival, stiamo arrivando!- gridò con forza Ash, con il suo solito modo di fare un po’ infantile, mentre Lucinda annuiva, stranamente pensierosa. Accelerarono il passo, cercando di accorciare il più possibile i tempi, ma ad un tratto si ritrovarono senza fiato, e si fermarono per pranzare all’ombra di alcuni alberi imponenti. Mentre gustavano il lauto pasto preparato da Brock Lucinda propose, con un pizzico di malizia -ehi, Ash, perché non combatti con Maya? Vorrei scoprire chi di voi è il più forte-   Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte, e con un sorriso si rivolse alla ragazza bionda, che intanto dava da mangiare ai suoi Pokemon, che infine potevano vedere al gran completo: Eevee, Flygon, Typloshion, Totodile, il Pikachu shiny, Hayato, e un delizioso Bayleef, che non avevano ancora visto. -Però, sei una tipa dalle mille sorprese, eh?- osservò Ash, neanche lontanamente preoccupato per la sfida che stava per affrontare, era sicuro che Maya avesse uno stile di combattimento riservato come il suo carattere, ed era anche certo di avere una strategia per batterla -facciamo uno contro uno, faremo prima- propose sicuro -va bene- acconsentì la ragazza e con un cenno Eevee si distaccò dagli altri Pokemon, riluttante a mettersi in mostra al fianco di quella ragazzina. Gli altri Pokemon furono ritirati nelle rispettive Pokeball e Ash scelse Pikachu per quella sfida, certo che avrebbe vinto.            
I due Pokemon si squadravano all’ombra degli alberi, quando Maya, inaspettatamente, fece la prima mossa -Eevee, ascoltami! Usa Fossa e fai leva sulle sue debolezze, hai capito?- Eevee annuì una sola volta, gettando una sguardo alla sua allenatrice, poi scomparve sottoterra. Pikachu si guardava attorno, smarrito, ma Ash non si perse d’animo -Pikachu! Non distrarti! Colpiscilo con Codacciaio appena emerge!-                                                                                                                                             
Il piccolo Pokemon si preparò all’attacco, ma quando Eevee uscì dal terreno riuscì a malapena a sfiorarlo prima di essere abbattuto dal potente attacco. -Non fermarti usa Forzasegreta finchè non riesci a colpirlo e poi ancora Fossa!- Il Pokemon Evoluzione parve esitare un attimo, poi  si lanciò su Pikachu, circondato da un alone violaceo, più veloce che mai. Pikachu non riuscì ad evitarlo e ben presto fu colpito anche da un potente Fossa, che lo indebolì moltissimo.           Il topo elettrico barcollò, socchiudendo gli occhi per il dolore, mentre Ash urlava - No! Pikachu, riprenditi e usa Fulmine!- ma il suo comando fu interrotto da Maya -Eevee, finiscilo con un Attacco Rapido!- e prima che Pikachu potesse far brillare le sue guance rosse, Eevee l’aveva già colpito in pieno e mandato al tappeto. Ash corse subito da lui, per controllare che stesse bene, mentre Eevee e Maya non si scambiarono che uno sguardo, prima che questa ritirasse il piccolo Pokemon nella sua sfera. Ash era molto ammirato, ma la sconfitta gli bruciava molto, così non ne fece parola con nessuno e il gruppo si rimise in cammino. Era ormai scesa la sera, ed erano sul punto di accamparsi per la notte quando Maya, i cui occhi si stavano lentamente chiudendo per la stanchezza, tornò improvvisamente vigile, guardandosi attorno con sospetto. Fece uscire Eevee dalla sua Premierball, e si avviò tra i cespugli senza dire una parola, lasciando i suoi amici interdetti e impalati.
Si inoltrò tra le fronde con cautela, certa di quello che aveva sentito, il verso di un Marowak. Non c’erano Marowak da quelle parti, e un unico allenatore ne possedeva uno, un allenatore che lei conosceva bene.
-Bentornato.- disse in direzione di un grosso albero davanti a lei - Non ti aspettavo tanto presto.-
-Lo so. - le rispose una voce da dietro il tronco, mentre la persona a cui apparteneva si faceva avanti: un bel ragazzo, sui quindici anni, dai folti capelli castano scurissimo e penetranti occhi azzurri, in maglietta cachi e pantaloni mimetici - Ti ho portato i tuoi Pokemon- aggiunse, lanciandole tra le mani alcune sfere che lei si premurò di infilare nella borsa - perché li stai portando al villaggio?- chiese poi, evidentemente disturbato -Sai bene che cosa succede agli estranei.-
-Si, ma volevo farli divertire un po’, mi fanno tenerezza.- rispose lei, sorridendo -Come sta Ruki?- chiese poi, accennando con la testa al Marowak che accompagnava il ragazzo -Bene.- rispose lui, distogliendo lo sguardo -Non prendermi in giro, Xane.- lo redarguì lei -Cos’ha, è stato avvelenato? Si vede lontano un miglio che sta male, solo che tu non vuoi ammetterlo.-
-E tu non vuoi ammettere che in fondo tu e Eevee siete fatti l’uno per l’altra.- scherzò lui -Comunque, non preoccuparti per lui, stava solo tenendo il mio regalo per te.-
-Mh?- fece Maya, incuriosita -Cos’è?-
-Una Tossicsfera. Sai a chi darla, vero?-
-Ovvio, l’abbiamo studiata insieme, questa cosa. -
-Bene.- disse Xane, con un tono che lasciava intendere che la conversazione era conclusa
-Non vieni con noi.- replicò Maya, formulando un’affermazione più che una domanda -Ci vedremo almeno domani?-
-Forse si, ma solo dopo che avrai lasciato quelli.-
-Va bene, va bene.- acconsentì lei -Domani mi libererò di loro, contento?-
-No, perché hai bisogno di me, per farlo. Accidenti!- esclamò, calciando un sasso       -Perché perdere tempo con loro? Non avevi nemmeno i tuoi veri Pokemon!-
-Sono divertenti.- replicò la ragazza - E poi mi hanno aiutata a ritrovare Eevee.- concluse inclinando la testa verso il compagno con un mezzo sorriso.
Il ragazzo li guardò entrambi, poi fece rientrare il suo Marowak, Ruki, nella sua Pokeball e disse -Ti aspetto domani all’ingresso del villaggio. Facciamo prima o dopo il Festival?-
-Dopo, voglio farli divertire un po’, prima.-
-Come preferisci.- concluse, e si avviò tra gli alberi in silenzio.
Maya guardò Eevee, che la osservava con aria meno compunta del solito, quasi divertita -Che c’è?- lo ammonì lei, ritrovando finalmente il sorriso -Domani sarà tutto finito.-  il Pokemon le si avvicinò, per la prima volta di sua spontanea volontà, appoggiandosi con discrezione alla sua gamba. La ragazza sussultò, poi si chinò e con delicatezza gli strofinò la testa, cosa che non era mai riuscita a fare -Lo so, è difficile per te usare quelle mosse, ormai sono superate; come va con Asso?- il piccolo Pokemon alzò improvvisamente lo sguardo, negli occhi una scintilla nuova e tutto il suo corpo cominciò a brillare, mentre finalmente cominciava a cambiare: il primo Pokemon della sua squadra, il suo compagno scontroso, si stava evolvendo, solo in questo ultimo della squadra poiché non riusciva a fidarsi della sua allenatrice tanto da accettare una Pietra, da aiutarla a cercare una delle due Rocce e lontanissimo dal diventare quello in cui ora si stava trasformando, una delle due evoluzioni per amicizia. Quando la trasformazione fu conclusa al posto del Pokemon Evoluzione si ergeva ora un magnifico Umbreon cromatico, lo sguardo fiero e tagliente, il pelo lucido e scintillante.
Maya non avrebbe potuto desiderare di meglio. Si chinò sul suo Pokemon con le lacrime agli occhi, ora poteva davvero considerarlo il suo migliore amico.
-Avanti.- gli disse poi, guardandolo negli occhi color oro –Mettiamo fine a questa storia.-  si alzò e tornò al campo che gli altri avevano preparato in sua assenza; la loro ingenua sorpresa al vedere il suo compagno evoluto, messa in luce dalle dure parole di Xane, le fece capire che aveva sbagliato a condurli così vicino alla sua casa, al suo villaggio e ai suoi segreti.
-Il tuo Umbreon è bellissimo!- esclamò ad un tratto Lucinda, negli occhi una punta di invidia. Ma Maya la guardò freddamente e disse -Non chiamarlo Umbreon, il suo nome è Pan.-
La verità stava per essere portata alla luce.

 

 

Angolo dell’Autrice

Ebbene si, la storia ha cambiato registro. Non nego che originariamente il finale sarebbe dovuto essere idilliaco e stupido come tutto il resto, ma dopo le mie recenti esperienze con il fandom e le nuzlocke, ho scoperto un aspetto della serie che ormai mi ha totalmente conquistata. Per cui, siccome questa storia ormai è morta e sepolta, vorrei provare a scrivere un ultimo capitolo giusto per concluderla e poi iniziarne una nuova o una serie di one-shot leggermente più serie e soprattutto senza gli inutili personaggi dell’anime, che ormai non sopporto.

 

Chiedo scusa se vi ho illuso con una storia che non sono riuscita a portare avanti, ma io per prima sono cambiata e questo racconto non è riuscito a cambiare con me.

 

Sperando di non avervi deluso

 

Flamebreath

 

(che poi il dialogo con Xane è uno dei migliori che abbia mai scritto XD dicesi “ironia della sorte”)

 

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Capitolo 7
*** L'addio ***


L'addio

L’addio

 

L'ultima giornata di viaggio del piccolo gruppo di eroi stava per concludersi, il sole si avviava precipitosamente verso ovest, e la piana boscosa che stavano attraversando era inondata di luce rossastra e incandescente.

I Pokemon del gruppo erano tutti nelle loro sfere, eccetto Pikachu e Pan che comunque si ignoravano completamente.

La stanchezza era palpabile, soprattutto perché i giovani avventurieri, che si erano imbattuti giorni prima in quella strana ragazza, non si aspettavano minimamente che quel viaggio verso una cittadina dal nome accattivante sarebbe stato così lungo.

Tendevano infatti a fidarsi sempre degli allenatori incontrati lungo il loro cammino, ma ormai erano completamente esausti e avevano iniziato a perdere fiducia nella loro guida.

Era vero che la cittá era in vista da ore, ma la sua vista era continuamente nascosta dagli alberi e l'enorme portale d'ingresso sembrava non avvicinarsi mai.

Ash, facendosi portavoce dei pensieri dei suoi amici, si accostó a Maya con l'intento di chiederle quanto mancava, ma nell'osservarla così da vicino gli saltó all'occhio un dettaglio di lei nuovo: le Pokeball alla sua cintura erano cambiate, non piú tutte uguali eccetto la Premier Ball di Pan, ma di tipi tutti diversi. Anche l'espressione della ragazza era cambiata, mostrava ora un cipiglio cupo, la bocca contratta. Ash desistette dal suo intento. Il cambiamento nel volto di Maya lo turbava.

Girarono intorno ad un albero e senza preavviso trovarono finalmente il portale di Centanime, spalancato e scintillante agli ultimi raggi di sole.

Varcata la soglia ad accoglierli giunse una musica popolare e concitata, insieme al rumore di decine di voci e versi di Pokemon. I compagni di viaggio di Maya avevano gli occhi brillanti. "Ne é valsa la pena!" pensavano estasiati mentre un flusso di profumi e visioni li avvolgeva man mano che avanzavano per la via principale della cittá, decorata in tutti i toni del giallo immaginabili e con centinaia di ghirlande a forma di pikachu di ogni dimensione possibile. Evidentemente era da quei festoni che la celebrazione prendeva nome. Ash, Brock e Lucinda erano concordi nel pensare che non avevano mai visto nulla di piú bello, ma il meglio doveva ancora venire. Giunsero alla piazza della cittá nel cuore delle danze, e umani e Pokemon giravano in tondo insieme, ridendo felici. I tre si unirono ai ballerini, iniziando a volteggiare frenetici, risero di Pikachu che cercava di nascondersi tra le ghirlande, mangiarono a piú non posso le pietanze servite su tavolate faraoniche, si lasciarono completamente andare al divertimento.

Quando rallentarono un po' ormai era notte fonda, ma la festa non accennava a terminare e solo allora si resero conto di aver perso di vista Maya. D'accordo nel cercarla, cominciarono a perlustrare la zona circostante, chiamandola a gran voce nonostante il frastuono. Ma mentre giravano intorno ad un grosso edificio di pietra, nuovamente diretti verso la piazza, si resero conto che le grida che udivano non erano piú gioiose e spensierate, ma terrorizzate. Raggiunsero lo spiazzo di corsa, ma dove fino a pochi minuti prima c'erano bancarelle e colore, ora rimaneva solo fuoco e gente che correva ovunque urlando. Ash scattó in avanti, pronto a fare come sempre del suo meglio per salvare la situazione, ma una folata di fumo nero lo colpí in pieno volto, facendolo cadere in terra in preda alla tosse. I suoi amici gli furono subito accanto e lo aiutarono a rialzarsi, mentre davanti a loro figure colossali si ergevano tra le fiamme: ombre di allenatori con i loro Pokemon, intenti a darsi feroce battaglia. Lí ritrovarono Maya, affiancata stavolta non da uno dei sei Pokemon che aveva mostrato di avere ma da un Breloom che combatteva, indomito e incurante del fuoco attorno a lui, il muso contratto in una smorfia di dolore e dal pelo opaco. -Quel Pokemon é avvelenato!- notó Brock nella confusione, ma il tipo Erba non sembrava soffrirne, anzi appariva piú vigoroso ad ogni colpo ricevuto. "Velencura" trilló una voce nella testa dell'allevatore, "quella ragazza sa davvero il fatto suo".

La battaglia portó Maya vicino a loro, mentre con voce roca per il fumo dava ordini serrati al suo compagno. Saltarono contemporaneamente aldilá di un cumulo di macerie mentre la zampa del Pokemon Fungo si allungava verso il suo avversario nascosto dalle dense volute scure che ormai permeavano l'aria. Si udì un guaito soffocato e il corpo incosciente di un Houndoom rotoló ai piedi del gruppo. Maya si avvicinó ai compagni di viaggio, impauriti da tanta violenza, e senza parlare li invitó a seguirla. Estrasse dalla cintura le sue altre sfere e liberó il resto dei suoi Pokemon, che peró non erano gli stessi che aveva avuto fino al giorno prima. C'era un Flygon, d'accordo, ma nemmeno quello sembrava lo stesso. Oltre a lui c'erano un Manectric dall'aria truce, il Breloom che ancora ansimava per la battaglia sostenuta, Pan, l'unico riconoscibile e familiare, un Tyranitar e un Arcanine.

Maya sfioró il muso di ognuno di loro, poi li ritiró tutti eccetto il Manectric.

Il Pokemon quindi, con estrema cautela e l'aria di aver vissuto giá devastazioni del genere, li condusse attraverso quello che era diventato un vero campo di battaglia verso una strada secondaria ancora sgombra, fino a portarli ai margini della cittá, dove le grida erano meno udibili e il paesaggio intatto.

Si fermarono lí Maya e il suo Manectric, fronteggiando i ragazzi terrorizzati. Lucinda stava giá estraendo le sue Pokeball con rabbia, quando la ragazza bionda inizió a parlare -Ferma.- intimó -E ora ascoltatemi. Quello che avete visto qui questa notte é il vero volto del nostro festival- le chiazze di fuliggine sul suo viso non facevano altro che rendere la sua espressione piú grave -Lo facciamo ogni anno alla presenza di molti gruppi di allenatori estranei alla nostra tradizione per dimostrare loro quanto siano fortunati- -Fortunati?- intervenne Ash mentre le sue braccia circondavano un Pikachu tremante -Si, fortunati a vivere come vivete, senza timori né sospetti, fidandovi sempre e incondizionatamente. Non funziona cosí per tutti ma voi non ve ne rendete conto. Credete che il mondo in cui vivete sia idilliaco e perfetto, credete di poter sempre salvare la situazione. Ma ci sono ferite che nemmeno un Centro Pokemon puó curare. Amici che sono persi per sempre.- -Che significa?- domandó ancora Ash, osando -Significa che a molti non conviene far svenire i propri Pokemon.- rispose per Maya una voce dall'ombra. Avanzando nella tenue luce lunare ai ragazzi apparve come un normale ragazzo dai capelli castani, ma per Maya era evidentemente diverso: gli corse incontro gettandogli le braccia al collo e lo bació sulla bocca con foga, tanto da farlo barcollare.

-Non diamo spettacolo, ragazza!- rise lui allontanandola ma tenendola per mano -Questo é Xane- presentó lei con un'espressione stranamente distesa.

-Tornando a noi...- continuó -ho chiesto a Levi, il mio Manectric qui, di allontanarvi dal campo di battaglia per un motivo: noi invitiamo qui gli allenatori per permettergli di assistere a tutto questo e imparare come sia diverso il modo in cui hanno scelto di vivere dal nostro. Qui preferiamo vivere all'estremo, per quelli come noi ogni avventura è una sfida al destino.- -Ma... Allora quei Pokemon con cui hai viaggiato finora? Hayato, Typhlosion...- interruppe Brock, confuso -Erano parte dell'invito.- spiegó lei -Non mi sono realmente utili in quanto non li sento miei, ma sono ottimi per fare una buona impressione. Tornando a noi, vi ho portati quaggiú perché ho deciso di non lasciarvi combattere in piazza, avete avuto la vostra dose di shock, per quanto mi riguarda avete visto abbastanza. Perció vi invito a ripartire, e lasciare che qui ce ne occupiamo noi. É comunque il nostro festival!- concluse salendo di tono. -Non se ne parla! Noi vi aiuteremo!- obiettó Ash, ma con l'unica conseguenza di ricevere un'occhiata gelida da Xane -Sapevo che questo non l'avresti imparato- intervenne Maya -perció mi sono attrezzata.-

Gli occhi di Ash e dei suoi compagni si fecero vuoti e si chiusero, mentre alle loro spalle una Butterfree usava Sonnifero e poi Psichico per sollevarli. Maya parló dolcemente ai corpi abbandonati nell'aria -con questo crederete di aver vissuto soltanto un sogno molto inquietante, ma per ognuno di voi resteranno dei ricordi nascosti diversi che ovunque andiate vi ricorderanno questo giorno e le emozioni che avete provato.- detto questo Xane diede ordini alla Butterfree (che aveva nome Lily) affinché usasse Mangiasogni e infine spedisse i corpi fluttuanti verso i boschi, affinchè si adagiassero in qualche radura nei pressi del sentiero, che non avrebbero mai piú percorso verso la cittá che ormai esisteva solo nei loro sogni.

 

 

 

Ormai albeggiava mentre Maya accanto a Xane sgombrava la piazza dalle macerie di cartone e polistirolo. Un grosso sorriso le adornava il volto mentre sfiorava il ragazzo accanto a lei e le loro dita si cercavano teneramente. -Lo spettacolo quest'anno é stato migliore del solito.- osservó lui associandosi al sorriso -Si- concordó lei -Decisamente più divertente.-

Mentre si spostavano verso un'altra zona una nota testolina gialla fece capolino tra i massi di cartapesta. Maya si avvicinó a Pikachu e si chinó accanto a lui, sfregandogli la guancia -Grazie dell'aiuto, piccolo. Ora torna pure da quel babbeo del tuo migliore amico.-

Il topino elettrico squittí soddisfatto e si dileguó in un baleno.

-É finita.- osservó Maya rialzandosi e spolverandosi i vestiti, mentre Pan si accostava a lei strofinandosi alle sue gambe e poi facendole un cenno con la testa, improvvisamente serio. -Si amico mio, ora andiamo al cimitero.-

 

 

Dedicato a Lock, Logan, Mason, Rose, Whippet, Dante, Gilbert, Gary e tutti gli altri eroi caduti lottando nel nome della Nuzlocke.

 

 

E cosí, sorprendentemente, dopo soli tre anni ho finito questa fic. Non mi piace com'é venuta, la trama é inesistente e i personaggi odiosi. Ma la amo perché oltre ad essere la prima fic da me completata é anche un ottimo esempio per osservare l'evoluzioe del mio stile e il lento sviluppo del mio gusto per il macabro.

Per cui,  grazie per avermi seguita fino in fondo, scusatemi se il finale vi ha delusi e alla prossima!

 

Flamebreath

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