I nuovi Malandrini

di ErzaTitania08
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Caramelle irritanti ***
Capitolo 2: *** Sotto il mantello ***
Capitolo 3: *** La festa dimenticata ***
Capitolo 4: *** In guardia, Potter ***
Capitolo 5: *** Nella tana del serpente ***
Capitolo 6: *** Io ragazzo, tu ragazza ***
Capitolo 7: *** Non siamo in una fiaba ***
Capitolo 8: *** Sentimenti allo scoperto ***



Capitolo 1
*** Caramelle irritanti ***


CARAMELLE IRRITANTI


La rossa ghignò. "Sei sicuro che funzionerà?"

"Lily per favore..sono o non sono il degno erede di mio padre e nostro zio e futuro proprietario del negozio di scherzi migliore del nostro mondo?"

"Molto modesto, Fred! E comunque si lo sei" disse dando una pacca sulla spalla al cugino.

Lily si allontanò e fece un giro della stanza ripassando il loro piano.

"Quindi..ricapitolado.. posiziono la scatola davanti all'ingresso della sala comune delle serpi e gli allego la pergamena. La prima persona che lo trova lo porterà di certo a Malfoy, dato che è il loro reuccio purosangue" disse con una vena di disgusto per poi continuare"E se dovesse essere Malfoy a trovarlo per primo tanto meglio."

"Esatto. Anche se faremo prima a darlo ad Albus visto che è il suo migliore amico o no?!"

"No! Albus capirebbe subito cos'abbiamo in mente di fare".

Fred stava terminando di scrivere su un pezzo di pergamena.

I capelli, che quasi raggiungevano le spalle con ciuffi ribelli qua e là di un arancione intenso, ciondolavano con il lieve movimento della testa che faceva tutte le volte in cui si concentrava nella scrittura. Una volta concluso lo consegnò alla cugina.

La Potter prese la pergamena e la lesse per controllore che tutto sia credibile.

 

 

Per il signor Scorpius Hyperion Malfoy,

come ricompensa del suo continuo impegno.

prof. Horace Lumacorno

 


La ragazza arricciò la bocca.

"Non credo ci possa cascare! Sarà pure un idiota ma non è così stupido" ammise appoggiando il pezzo di pergamena sul tavolo.

"Fidati di me Lils, ci crederà! È un allocco quello lì te lo dico io!"

"Chi è un'allocco?"

Dalla porta sbucò un ragazzo alto e affascinante. I capelli marroni gellati della stessa tonalità dei profondi occhi, leggermente nascosti da due lenti rotonde che lo facevano assomigliare ancora di più al padre. Al grande Harry Potter.

La piccola Potter fece un cenno di saluto al maggiore dei suoi fratelli.

"Malfoy, che domande?!"rispose Fred.

James lanciò un'occhiata alla scatolina verde appoggiata sul tavolo e al pezzetto di pergamena che vi era accanto. Si avvicinò e prese la pergamena scoppiando in una fragorosa risata.

"Andiamo non crederete davvero che quello ci caschi?!"

"Io lo dicevo a Fred ma lui no..sono il degno erede di mio padre e di nostro zio e bla bla".

Lily aveva la capacità di imitare alla perfezione qualsiasi tipo di voce e quella di Fred le riusciva particolarmente bene.

Fred le lanciò un pezzetto di carta arrotolato, ma i riflessi della rossa furono pronti ad evitarla. Lily fece la linguaccia al cugino.

"Io ho solamente detto che sono sicuro che funzioneranno le caramelle di mia invenzione, non che funzionerà il biglietto. Lo sanno tutti che sono una frana a scrivere" si difese Fred.

"Ma se mi hai detto un attimo fa che ci cascherà..Fred sei proprio un.."

James che non li stava ascoltando interruppe il loro battibeccare.

"Quindi dentro alla scatola ci sono delle caramelle?!" chiese stranito. "E che strano effetto collaterale dovrebbero provocare alla vittima?"domandò in seguito.

"Prurito per un'intera giornata" disse Lily gongolante.

"E questo tu la chiami vendetta? Lui ti ha fatto perdere i capelli e tu gli fai il solletico?" disse James.

Fred scoppiò a ridere ripensando all'accaduto. La rossa lo fulminò.

"Non è divertente Fred".

"Oh si che lo è! Ti è andata bene che madama Chips avesse una pozione per farti ricresce i capelli in un attimo, se no saresti rimasta pelata per un bel po' di tempo mia cara" disse continuando a ridere.

Lily si toccò i capelli. Li trattava quasi come se avessero un'anima. Ne era quasi ossessionata. Li curava molto e si vedeva. Aveva un lunga cascata di boccoli rossi che le ricadevano voluminosi su tutta la schiena. Era forse l'unico cosa che le interessava e le piaceva del suoi corpo.

"Allora cosa potremmo fare di grazia grande James mago degli scherzi, capo dei malandrini, grande condottiero.." disse Lily sarcastica.

"Si abbiamo capito sorellina. Quello che dobbiamo fare è...".

La voce di James si fece sempre più bassa fino a farsi un leggero sussurro.

"Cosa?" chiese Lily sbalordita.

"Ci sto" disse Fred mettendo una mano al centro.

James fece lo stesso appoggiando la sua mano su quella del cugino. I due ragazzi si voltarono a guardare Lily titubante sul da farsi.

"Sei con noi sorellina?"

"Non so! Mi sembra uno scherzo un po' esagerato. Potremmo finire nei guai. E poi chi li senti mamma e papà?!"

Lily si strinse tra le braccia. La voglia di accettare era forte, ma la sua piccola parte ragionevole la bloccava.

James si avvicinò alla sorella lasciando per un attimo la mano del cugino.

"Andiamo Lils. Con questo scherzo ti vendicherai per tutto quello che ti ha fatto passare Malfoy, per tutte le sue prese in giro. Ti ricordi il primo anno? Quando eri una piccola bambina timida e indifesa? Quante volte Malfoy ti ha chiamata mezzosangue? Mi ricordo come piangevi la sera! Ma ormai sei cresciuta. Sei forte e determinata e cosa più importante sei una malandrina, e i malandrini non si fanno mettere i piedi in testa".

James si riavvicinò al cugino rimettendo la mano al centro sopra a quella di Fred.

"Lily?!" dissero all'unisono i ragazzi.

Il viso della rossa venne attraversato da un ghigno quasi malvagio. Si avvicinò a Fred e a James e posando la sua mano chiarissima sulle loro disse "Facciamolo!

SPAZIO AUTORE:
Ciao ragazzi *^* ecco il primo capito della mia storia basata sulle avventure dei nuovi malandrini, ma in particolare della coppia Lily/Scorpius che io adoro:) sono così carini insieme!!!! Leggete e lasciate pure un commento buono o cattivo:)
Al prossimo capitolo ^^

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Capitolo 2
*** Sotto il mantello ***


SOTTO IL MANTELLO


Era quasi mezzanotte e nel dormitorio giallo rosso regnava il silenzio. Il buio si diffondeva per la camerata tondeggiante.

Lily sentiva il respiro regolare delle sue compagne di stanza e il forte russare di Alice Paciock la sua migliore amica. Ormai tutte e cinque le ragazze, compagne di stanza, ci avevano fatto l'abitudine e non ci faceva più caso a quel rumoreggiare, che di certo non sarebbe stato attribuito ad uno scricciolo di ragazza.

Lentamente, facendo cigolare il letto il meno possibile, la rossa scivolò fuori dalle coperte e si infilò le converse che teneva sotto il letto. Era già vestita. Nessuna si era accorta che era andata a dormire con ancora i jeans e la T-shirt del sabato pomeriggio.

Raggiunse il suo baule posto davanti al letto e lo aprì. Frugò per qualche secondo finché non tastò il morbido tessuto del mantello dell'invisibilità. Lo prese e se lo mise sotto braccio. In punta di piedi raggiunse il piano di sotto. La sala comune era ancora illuminata. Probabilmente Fred e James erano già li ad aspettarla.

Quello che vide non furono i due ragazzi, ma un cespuglio ribelle di capelli arancioni.

"Rose?! Che ci fai ancora in piedi?"

La figura si voltò e guardò la cugina.

"Ciao Lils! Non avevo molto sonno, così ho deciso di dedicarmi un po' alla lettura".

"Come se non lo facessi mai" la prese in giro affettuosamente Lily.

Erano cugine ed erano cresciute insieme, ma erano opposte l'una all'altra. Rose era un'amante dello studio, proprio come la madre ed una ragazza dotata di un grande fascino grazie alla sua finezza e femminilità.

Lily tutt'altro. Era un maschiaccio che pensava solo al quidditch. Era riuscita ad entrare nella squadra già il primo anno come battitore. Fin da piccola lei e i suoi fratelli si esercitavano ogni week-end.

James era il caposquadra cercatore dei Grifondoro, come il padre lo era stato a suo tempo,e Albus era il portiere dei Serpeverde.

"Lily cos'hai sotto il braccio" chiese Rose incrociando le braccia con fare accusatorio.

"Cos'ho sotto il braccio? Niente d'importante. Panni sporchi."

Non sapeva mentire. Non a Rose quando la guardava in quel modo.

"Lilian Luna Potter cosa hai intenzione di fare con il mantello dell'invisibilità?"

"Cosa? È il mantello di mio padre? Ho sbagliato! Al posto di tirar su i panni sporchi ho tirato su questo vecchio mantello." cercò di giustificarsi Lily.

"Non sai mentire Lily. Cosa combini?"

In quel momento scesero rumorosamente dalle scale Fred e James. Lily si voltò di scatto.

"Avete intenzione di svegliare tutto il dormitorio?"

"Scusa" dissero i due abbassando la testa.

"James, Fred?!"

"Ciao Rosie!" disse James avvicinandosi alla cugina.

"Mi volete spiegare cosa vi passa per la testa?" chiese Rose irritata.

Fu James ad aprire bocca.

"Cose da malandrini."

"No! Se voi combinate qualche casino non riguarda solo voi malandrini ma tutti i grifondoro! Ci farete perdere punti! Siete degli incoscienti."

Rose era sempre più irritata e il suo viso stava diventando rosso.

"Andiamo non fare la melodrammatica" disse Fred.

"Io non sono melodrammatica! Penso solo alle conseguenze delle vostre azioni. Cosa che voi non fate."

"Sai che anche se ci fai questo discorso noi faremo comunque quello che abbiamo intenzione di fare?" disse sorridendo James.

"Si lo so. Ma spero ogni volta che siate diventati più intelligenti. Ma a quanto pare siete ancora degli immaturi!"

Prese il libro che stava leggendo e si avviò al suo dormitorio.

"Rose aspetta" cercò di fermata Lily, che fino a quel momento era stata in disparte senza parlare.

"Le passerà Lils. Fa sempre questa sceneggiata e il giorno dopo non se ne ricorda neanche più" disse James avvicinandosi all'uscita del sala comune. "Andiamo".

 

"James hai finito di pestarmi i piedi?"chiese la rossa.

"Scusa ma non è colpa mia se questo mantello è troppo piccolo per tre persone".

"Eccoci siamo arrivati" annunciò Fred che faceva da guida.

Il ragazzo estrasse la bacchetta e la puntò sulla serratura della biblioteca. "Alohomora" e la porta si aprì con un click.

"Ok adesso dobbiamo cercare la sezione proibita" disse Lily.

"Con questo buio non sarà facile" ammise Fred.

Si muovevano lentamente tra i vari scaffali che arrivavano fino al soffitto stracolmi di libri. Nell'aria aleggiava una leggera puzza di muffa e polvere che faceva prudere i nasi del gruppo sotto il mantello.

"Fred non azzardarti a starnutire" lo avvisò James.

Fred era allergico alla polvere da quando era bambino e non era capace di trattenere gli starnuti.

"Ci provo".

Dopo pochi minuti Fred annunciò di aver trovato la sezione proibita.

"Da questa parte" disse tirando fuori per la seconda volta la bacchetta e pronunciando l'incantesimo che fece scattare la serratura.

La sezione proibita era particolarmente fredda. Trasmetteva un senso di disagio e timore a chi vi accedeva. Cercarono in lungo e in largo il libro che faceva al caso loro, finché non lo trovarono nella zona più nascosta e infima della biblioteca. I tre si calarono il mantello dell'invisibilità e lo appoggiarono su un tavolo polveroso. Lily allungò una mano verso uno scaffale.

"Eccolo! È questo!" disse afferrando un libro di poche pagine.

"Tutto qui?" chiese Fred. "Me lo immaginavo più grande"

"No è lui! È piccolo perché continente solo quella pozione" disse la ragazza passandolo a Fred.

Fred lesse il titolo scritto a caratteri gotici sulla copertina.

"Contarrium Vos".

Il ragazzo iniziò a sfogliare il libro.

"È una pozione abbastanza complessa." affermò.

James e Lily che erano delle frane in pozioni ringraziarono Godrick per avere Fred nel gruppo, uno dei migliori del corso.

"Quanto tempo ci vorrà?" chiese la rossa.

"Un mese!" rispose scoraggiato Fred.

"Un mese?! È troppo" affermò James.

"Lo so! Ma è l'unica pozione che posso funzionare per il nostro piano".

Detto questo Fred chiuse il libro con un forte colpo che fece smuovere una grande quantità di polvere che finì nelle narici del ragazzo.

"Fred non starnutire!" disse Lily stringendo i denti.

Non riuscì a trattenersi ed emise un rumoroso starnuto che rimbombò per tutta la biblioteca.

I tre rimasero immobile per sentire se qualcuno li avesse sentiti.

"Chi c'è?"

Una voce roca si fece strada tra gli scaffali fino a raggiungerli. "Gazza!"sussurrò James.

"Il mantello! Mettiamoci il mantello e filiamo!" disse Fred prendendo il mantello.

Il più velocemente possibile s'infilarono il mantello e fortunatamente riuscirono ad uscire dalla biblioteca senza farsi scoprire.

"Per un pelo" disse Lily.

I malandrini ripercorse tutta la strada al contrario fino a raggiungere il quadro della signora grassa.

"Porcospino" e il quadro si aprì.

Nella sala comune deserta i tre ragazzi si congedarono.

"Tienilo tu il libro Fred. Così hai tempo per studiartelo" detto questo la rossa si avviò al suo dormitorio.

Ancora in punta di piedi dopo, aver ritirato il mantello nel baule, si mise il pigiama e s'infilò tra le candide coperte. Si addormentò non appena toccò il cuscino con il russare di Alice che risuonava nella stanza.

SPAZIO AUTORE:
Eccomi di nuovo qui con il secondo capitolo^^ L'avventura dei tre è cominciata e hanno già rischiato di essere scoperti da Gazza. Ma sono stati fortunati. Chissà a cosa servirà quella pozione. Continuate a leggere la mia storia e lo scoprirete. Spero di non deluderviT-T 
Ciao **

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Capitolo 3
*** La festa dimenticata ***


LA FESTA DIMENTICATA


"Siete stati fortunati! Se vi avesse trovati sareste finiti nei guai! Il preside lo dice continuamente che è vietato vagabondare per i corridoi dopo il coprifuoco" cantilenò Rose.

"Pensa che il peggio non è ancora arrivato" disse Fred con la bocca piena.

"Fred chiudi quella bocca" disse Lily dandogli una gomitata.

"Pensa a mangiare piuttosto. Non é forse il tuo sport preferito?" continuò la rossa.

"Quanto hai ragione cuginetta" disse prima di dare un altro grosso morso al muffìn al cioccolato che teneva in una mano.

La sala grande era in fermento come tutte le domeniche mattina. Era il loro giorno libero dopo tutto e non vedevano l'ora di sfogare lo stress della settimana con una giornata dedita al divertimento.

"Arriva Al" disse Lily non riuscendo a trattenere un sorriso.

Aveva un legame particolare con Albus. Certo era legata molto anche a James ma ad Albus sapeva di poter raccontare cose che a James non avrebbe potuto. Era troppo protettivo nei confronti della sorella.

"Ciao ragazzi! Lily oggi vieni con me a Hosgmade? E' da un po' che non facciamo un pomeriggio sorella fratello" le chiese sorridendo.

Era senza dubbio uno dei ragazzi più ambiti della scuola. Occhi chiari e capelli corvini. Non passava di certo inosservato.

"Certamente" rispose Lily facendogli l'occhiolino.

Dalla grande porta d'ingresso fece il suo ingresso un ragazzo biondo platino con la sua combriccola. Lily guardò alle spalle del fratello e concentrò la sua attenzione sul platinato. "Guarda Al è arrivato il tuo amico!"

Albus si girò e fece un cenno a Malfoy.

Prima di congedare la sorella disse "Sai se la smetteste di farvi tutti questi scherzi e d'insultarvi credo che potreste diventare amici. Siete simili voi due."

Lily scoppiò a ridere.

"Mi stai insultando Al".

Albus sorrise.

"A dopo scema"

"A dopo scemo"

Malfoy, il re della scuola, l'amato dalle ragazze e l'ammirato dai ragazzi. Insomma cosa ci trovavano tutti in quell'essere la piccola Potter non lo capiva proprio. Era bello bisognava ammetterlo. Capelli di un biondo chiarissimo che portava spettinati, occhi grigi, fisico scolpito, sorriso in grado di abbindolare qualsiasi ragazza. Ma non certo lei. Malfoy guardò dalla sua parte e le fece l'occhiolino. La rossa rispose mostrandogli il dito medio dove teneva l'anello di sua madre Ginevra.

"Sempre molto fine" disse il ragazzo muovendo solo le labbra, in modo che sono lei potesse capire.

Quanto lo odiava.

 

Albus era già nel cortile d'ingresso che aspettava la sorella. La rossa non si fece aspettare troppo. Gli arrivò incontro correndo con i capelli che le svolazzavano qua e là.

"Eccomi" si annunciò.

"Stranamente puntuale" affermò Albus stupito.

"Non farei mai aspettare te".

S'incamminarono verso la cittadella, chiacchierando del più e del meno. A quanto pareva Albus si era preso una bella cotta per una ragazza del suo stesso anno tassorosso.

"Chi è? La conosco" chiese incuriosita Lily.

"Non la conosci Lils. Fa pozioni con me."

"Tutto qui? Ci hai almeno parlato"

"Certo. Le ho chiesto anche di venire alla festa sul lago di stasera con me. Quindi la vedrai!"

Lily sembrava che si fosse appena svegliata.

"La festa!! Me n'ero scordata"

"Complimenti. Quindi deduco che tu non abbia un accompagnatore?"chiese il corvino. "No" rispose la ragazza decisa."Non che mi serva un accompagnatore. Ci verrò da sola."

Albus sorrise alla sorella.

"Ma parliamo un po' di te. Come va con i ragazzi. Non pensi più a Teddy?"

La prese in giro.

"Era solo una cotta di quando ero bambina. Poi lui sta insieme a Victoire ed è troppo grande per me."

"A scuola non c'è nessun ragazzo che ti ha colpita?"

"No! Non sono ancora molto interessata ai ragazzi. È normale secondo te?" chiese la piccola Potter.

"A 14 anni è normale. Hai tutto il tempo per interessanti ai ragazzi!" disse prendendola sottobraccio.

"Cioccolata allo zenzero?" domandò Albus intenzionato ad andare a bere qualcosa ai Tre manici di scopa.

"Andata".

 

Mancava un'ora alla festa e Lily era in crisi. Non sapeva come avrebbe dovuto vestirsi . Non era mai stata capace d'indossare qualcosa di diverso da un paio di jeans e una semplice maglia.

"Rose dove sei?" urlò camminando avanti e indietro davanti alla porta del dormitorio di sua cugina.

Una testolina arancione sbucò da dietro la porta.

"Che vuoi Lily. Mi sto ancora preparando e sono in ritardo"

"Non so come dovrei vestirmi. Questa sarà la mia prima festa e non ho niente da mettermi." disse piagnucolando.

"Va bene. Ho giusto un vestito che fa al caso tuo. Entra."

Fece entrare la cugina richiudendo la porta dietro di sè.

Nel dormitorio di sua cugina le ragazze erano tutte intente a sistemarsi i capelli e a truccarsi. Rose si diresse al suo baule e ne tirò fuori un abito svolazzante rosso acceso. Era incantevole.

"Oh no! Io quello non lo metto!" commentò Lily indicando l'abito che la cugina teneva tra le mani.

"Perché no? È perfetto per te!"

"Ma è troppo..come dire..vistoso. Insomma così rosso"

"Andiamo Lily! O prendi questo o ci vai in pigiama" disse lanciando il vestito a Lily.

"Va bene. Vado in camera mia"

"No. Resti qui che ti sistemo trucco e parrucco" insistette Rose.

 

"James dov'è Lily?" chiese Fred al cugino.

"Non ne ho idea sarà a prepararsi per la festa" disse James.

"Volevo solo dirvi che ho iniziato a preparare la pozione nel bagno di Mirtilla. Lì non ci disturberà nessuno" disse.

I due ragazzi era stravaccati nella sala comune dei grifoni e stavano aspettando le rispettive accompagnatrici entrambe grifondoro. Sentendo un chiacchiericcio si voltarono per vedere chi stava scendendo la scala.

Lily fece il suo ingresso nella stanza. James e Fred rimasero a bocca aperta. Il vestito che le aveva prestato Rose le stava a pennello. Portava delle scarpe col tacco argentate. I suoi lunghi capelli erano raccolti in una morbida treccia che le ricadeva su una spalla.

"Non fate quelle facce!" esclamò la rossa.

"Cosa ne pensate?" chiese insicura.

"Togli il fiato sorellina" ammise James.

"Assolutamente d'accordo" disse in seguito Fred.

"Non è un po' esagerato?"

"No. Sei bellissima" disse Fred.

"Grazie". Arrosì.

 

A quanto pareva non era l'unica senza cavaliere. Anche Alice era da sola e molte altre ragazze e ragazzi.

"Sinceramente non mi sento molto a mio agio con questo abito" disse la rossa.

"Ma piantala. Sei bellissima!" disse Alice.

La festa si teneva sulla riva del lago nero. La musica si diffondeva nell'aria e le luci colorate creavano particolari giochi di luce.

"Balliamo Lils?"

Lily scosse la testa.

"Non voglio farmi ridere dietro. Perciò no grazie"

"Andiamo. Non fare la scema. Siamo qui per divertirci" prese la rossa per un braccio e la trascinò sulla pista da ballo.

Lily si sentiva a disagio in mezzo a tutta quella gente che ballava. Non le era mai piaciuto ballare. Forse perché non ne era in grado. Si muoveva come una manico di scopa. "Lasciati andare" le disse l'amica prendendole le mani e facendola ballare.

"Segui il ritmo della musica".

Lily provò a seguire i consigli dell'amica ma senza grande successo.

"Vado a prendere da bere. Vuoi qualcosa?"

Le chiese Alice avvicinandosi all'orecchio dell'amica.

"Mi lasci qui da sola? Ti accompagno!" disse Lily come in preda al panico.

"No stai qui e continua a ballare. Quando torneremo a casa sarai una ballerina provetta" disse Alice allontanandosi in direzione del piccolo bar.

La rossa rimase sola al centro della pista. Cercava di ondeggiare in pò. Non era quello il suo posto. Il suo posto era sul campo da Quiddicht. I ragazzi iniziarono ad avvicinarsi a Lily e a danzare insieme a lei. Alcuni si avvicinavano troppo per i suoi gusti. Cercò di non farci caso e continuò a ballare. Era in imbarazzo e non vedeva l'ora che Alice sarebbe venuta a liberarla.

Iniziò a guardarsi intorno alla ricerca dell'amica, ma non la trovò. Il suo sguardo incontrò, invece, quello di un ragazzo appoggiato al bancone del bar che la fissava incostantemente. Quel ragazzo era Malfoy.

Si fissarono con sfida. Nessuno dei due aveva intenzione di abbassare lo sguardo. La serpe iniziò ad avvicinarsi alla pista da ballo. Lentamente si fece largo tra la folla di persone danzanti. Fece filar via tutti quei ragazzi che circondavano la Potter fino a restare solo lui nei paraggi della rossa. Lily tirò un sospiro di sollievo. Finalmente quei scocciatori se n'erano andati. O meglio, Malfoy li aveva fatti filare via. Stranamente davanti a lui non provava alcun imbarazzo e iniziò a ballare come non aveva fatto fino ad ora, senza mai staccare lo sguardo dal ragazzo.

Il biondo le prese una mano e la tirò a se cingendole i fianchi.

"Balla con me Potter!" le sussurrò in un orecchio.

Lily era pronta a declinare l'offerta, ma il suo corpo probabilmente era di tutt'altro avviso. I due iniziarono a danzare. Tutto quello che stava intorno a loro sparì. C'erano solo lui e lei. Nessun altro. Le labbra del biondo erano a pochi centimetri da quelle della rossa e si avvicinavano sempre più.

"Non penserai davvero che io mi lasci baciare da te Malfoy?" sussurrò Lily sogghignando.

"Non penserai davvero che io ti possa fare una cosa tanto assurda Potter?".

La distanza tra loro era minima. Lily sfiorò con le labbra quelle di Malfoy. Un fremito attraversò i due. Malfoy voleva quelle labbra ora. La strinse a sè ancor di più per far aderire al meglio i loro corpi. Le stampo un bacio sulla bocca e fece per iniziare a baciarla più passionalmente, ma la ragazza di allontanò.

"Non volevi baciarmi eh?!" disse sarcastica, con un sorriso di vittoria sul volto.

L'aveva lasciato senza parole.

"Ciao ciao serpe" si voltò lasciando il platinato in mezzo alla pista da ballo.

Era esterrefatto. Quella ragazza era una vera carogna. E quanto gli piaceva.

 

"Alice! Dov'eri finita?" chiese Lily ritrovando l'amica al bar.

"Scusa mi sono fermata a chiacchierare."

"Vado a dormire. Vieni o stai?"

"Come così presto? Non volevi conoscere la ragazza di Al?" domandò Alice.

"Ho ballato troppo per stasera. Mi fanno male i piedi con queste dannate scarpe. La vedrò un'altra volta" disse ripensando al ballo con Malfoy.

"Immagino come tu abbia "ballato". Io sto se non ti dispiace"

"Figurati." sorrise.

"Notte Alice"

"Notte Lily"

Nel buio della notte Lily raggiunse la sala comune. Da dove veniva fuori tutta quella sensualità? Lei che stuzzicava sensualmente Malfoy? Non poteva negarlo a se stessa. Quel gioco le era piaciuto. Aveva lasciato senza parole il grande presuntuoso ed egocentrico Scorpius Hyperion Malfoy. Con questi pensieri si addormentò.

SPAZIO AUTORE:
Ecco a voi il terzo capitolo** Lily è prorpio una smemorata! Come ha fatto a dimenticarsi una festa?XD Spero tanto vi piaccia:)

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Capitolo 4
*** In guardia, Potter ***


IN GUARDIA, POTTER!


Da quella notte Malfoy non la smetteva di tormentarla. Era diventato peggio di com'era all'inizio. Almeno prima la assilla un giorno si è tre no, invece ora era insopportabile tutti i giorni. A volte riusciva ad evitarlo ma altre era impossibile.

"Fred quanto manca alla fine di questa dannata pozione" chiese scocciata.

"La pazienza è la virtù dei forti".

Erano nel bagno di Mirtilla e Fred era intendo ad aggiungere gli ultimi ingredienti alla pozione.

Lily non riusciva a star ferma. Continuava a far avanti ed indietro per il bagno.

"Il fatto é che non lo sopporto più. Mi tormenta dalla mattina alla sera con le sue stupide battutine. Certo io gli rispondo sempre a modo. Ma dopo un pò mi stufo."

Fred non sembrava molto ascoltarla.

"Ci siamo quasi" disse mescolando la prodaglia.

La rossa si avvicinò di scatto al calderone. Ne usciva un fumo verdastro.

"Direi che tra due giorni è pronta. Bisogna solo lasciarle fermentare."

"Fantastico" ghignò Lily.

Improvvisamente sentirono uno strano rumore arrivare dal bagno accanto. Successivamente una persona tossì.

"No. Mirtilla" sussurro Fred.

"Oh è arrivata la tua ammiratrice" disse ridendo la ragazza.

"Fred sei tu?" chiese Mirtilla sentendo un chiacchericcio.

"Si è qui Mirtilla" urlò la rossa.

"Quanto sei antipatica"

"Parla quello che mi prende sempre in giro" rispose di tutto tono Lily.

"Ok me lo merito."

Mirtilla comparve davanti a loro.

"Ciao Fred." disse rivolgendosi al ragazzo.

Poi porse il suo sguardo sulla Potter.

"E questa chi è? Non sarà forse la tua ragazza vero?" domandò iniziando a piagnucolare. "In realtà si...." stava per dire Fred ma la cugina lo interruppe.

"No, non preoccuparti sono solo la cugina".

Lily stava per rotolarsi a terra dalle risate.

"Sei proprio stronza Potter lo sai?" affermò il cugino.

"Anch'io ti voglio bene Freddy" disse facendogli la linguaccia.

Mirtilla si catapulto verso la rossa fino ad esserle a pochi passi di distanza.

"Potter?" chiese stupida.

"Si perché?" rispose Lily anche più stupita del fantasma.

"Sei la figlia di Harry?"

"Ehm si.." rispose titubante.

"Oh Harry. Il mio amato Harry. Ho avuto una storia con tuo padre sai? Era uno splendido ragazzo con due splendidi occhi verdi. Gli ho anche detto di raggiungermi nel mio gabinetto quando passerà a miglior vita. Non gli assomigli molto sai?"

La rossa si sentì un pò confusa e divertita allo stesso tempo.

Suo padre e Mirtilla . Questa si che era bella.

"Beh io ho preso gli occhi marroni e i capelli rossi di mia mamma. I miei fratelli assomigliano di più a lui in effetti." riferì a Mirtilla.

"È un peccato per te. Harry è così bello." disse volgendo gli occhi al cielo sognante.

Lily guardò il cugino.

"Mi sta forse dicendo che sono brutta?"

"Non farci caso. È gelosa di tutte le ragazze perché sono vive così le insulta. Ecco perché in questo bagno non ci viene più nessuno."

La rossa alzò il tono di voce in modo da farsi sentire anche dal fantasma.

"Bene. Ora io me ne vado. Mirtilla ciao" disse per poi salutare anche il cugino.

"A più tardi Fred."

Uscì dal bagno ancora ridendo al solo pensare a Mirtilla insieme a suo padre.

La sera avrebbe di sicuro scritto a Harry per saperne di più.

"Perchè così allegra Potter?" chiese una voce alle sue spalle.

Riconobbe subito chi ne fosse il proprietario.

"Malfoy! Ma qual buon vento. Mi sembrava troppo bello non averti ancora visto oggi" disse voltandosi in direzione della voce .

"Così mi spezzi il cuore" disse sarcastico.

"A perché tu avresti un cuore? Non ne sono molto convinta" chiese incrociando le braccia. "Certo che ce l'ho! E batte solo per te" affermò il platinato avvicinandosi alla Potter.

"Se fai un altro passo ti schianto. E sai che lo faccio."

La guardò con aria di sfida.

"Fallo allora".

La rossa non se lo fece ripetere due volte. Estrasse la bacchetta dalla mantella. "Stupeficium" urlò.

Malfoy fu pronto a difendersi.

"Protego".

"Sei lenta Potter" la stuzzicò per poi lanciare un'altro incantesimo.

"Levicorpus".

La rossa evitò il colpo.

"Potrei dire la stessa cosa di te Malfoy"

Continuarono a lanciarsi incantesimi ed entrambi erano abilissimi ad evitare quelli dell'avversario.

"Lottare con te.." Iniziò a dire Malfoy tra un incantesimo e l'altro "è meglio di far sesso con tutte le ragazze della scuola".

La rossa divenne tutta rossa e non riuscì ad evitare l'incantesimo lanciato da Malfoy. "Immobilus".

La ragazza non riusciva più a muoversi. Era ferma in mezzo al corridoio, come se fosse stata legata da cento corde.

Il platinato si avvicinò alla rossa un passo alla volta.

"Sei rossa come i tuoi capelli Potter" disse accarezzandole una guancia.

"Questo gioco con te è davvero eccitante" le sussurrò all'orecchio per poi andarsene.

Una volta lontano si volto e puntò la bacchetta verso la ragazza ancora li ferma immobile come se fosse stata di ghiaccio per colpa dell'incantesimo.

"Finitem incantatem".

Sparì nell'ombra.

Lily si lasciò cadere a terra. Stava per esplodere di rabbia.

La guancia che le aveva accarezzato Malfoy bruciava. Perché doveva sentire quella sensazione ogni volta che la toccava? Perché gli piaceva quel contatto? Doveva controllarsi. Lei odiava Malfoy. Punto.

 

Ciao Papy,

oggi ho incontrato una tua vecchia fiamma. Ti ricordi di Mirtilla Malcontenta? Mi ha raccontato quando stavate insieme. Che bella coppia. Credo che abbia ancora una cotta per te, anche se adesso prova interesse anche nei confronti di Fred.

Spero vada tutto bene a casa e a lavoro.

Lily

Da qui in poi smetti di leggere e passa la lettera alla mamma. Devo parlare con lei di cose da donne. Non azzardarti a leggere hai capito! Ciao Mamma, Secondo te cosa vuol dire sentire dei brividi piacevoli quando sfioro un certo ragazzo. Non vuol dire che mi piace vero? Sono tanto confusa. A me non interessano i ragazzi e adesso inizio ad interessarmi a qualcuno che detesto. Cosa dovrei fare secondo te?

Mi manchi tanto. (Anche tu mi manchi papà, e sappi quando tornerò a casa non ti parlerò per due giorni per aver letto la parte che doveva leggere solo la mamma)

Aspetto il vostro gufo.

Vi salutano anche Jamie e Al.

Baci.

 

"Porta questa lettera a Grimmauld Place, Felix".

Lily guardò il gufo spiccare il volo e uscire da una delle finestre della guferia.

 

I Malandrini si erano ritrovati di mattina presto, prima dell'inizio delle lezioni nel bagno di Mirtilla.

"È pronta" annunciò Fred mostrando un piccolo flacone con dentro una sostanza nera e densa.

"Sei sicuro che non è un veleno mortale? Ha un colore bizzarro." chiese Lily.

"Anche se fosse, che problema ci sarebbe?" chiese James divertito.

La sorella gli lanciò un'occhiataccia. "

Si scusa ho esagerato" ammise.

"Adesso tutto quello che dobbiamo fare è infiltrarci nel dormitorio Serpeverde e far annusare questa pozione a Malfoy mentre riposa nel suo letto" spiegò Fred.

Lily alzò la mano.

"Ho due domande: primo non abbiamo la parola d'ordine dei Serpeverde."

James fu pronto a rispondere.

"Farò parlare Al ovvio".

"Va bene. La seconda domanda è..chi dovrebbe infiltrarsi nel loro dormitorio?"

I due ragazzi si guardarono e poi fecero lo stesso con la rossa.

"Non ci pensate nemmeno."

"È la tua vendetta Lily. Noi ti abbiamo solo aiutato con l'idea del piano e la pozione. Ora tocca a te." disse James.

"Quindi mandate me nella tana del lupo, anzi della serpe?"

"Esatto" dissero i due all'unisono.

"E non vi sentire per niente in colpa che io faccio la parte più sporca e pericolosa del nostro piano?"

I due scossero la testa.

"Voi si che siete due cavalieri" disse la rossa.

"Datemi questa diavolo di pozione".

Strappò di mano a Fred la pozione e lasciò il bagno.

"Lily quando lo farai?" urlò il fratello.

La rossa tornò nel bagno.

"Stasera. Prima è meglio è".

"Buona fortuna" dissero Fred e James.

 

L'ora era quasi giunta. Lily una volta conclusa la cena raggiunse la sala comune, speranzosa di trovarvi James.

Attraversò il quadro e fortunatamente lo vide seduto sulla poltroncina rossa, che flirtava con una ragazza.

Lily lo raggiunse.

"Scusate." disse ai due.

Poi si rivolse al fratello.

"Posso parlarti?"

James annuì e la seguì in un angolo della stanza.

"Hai la parola d'ordine" chiese nervosa.

"Per chi mi hai preso?!"

La sorella lo fulminò.

"La parola d'ordine è Morgana"

"Ok grazie".

"Mi raccomando non farti scoprire" disse il fratello.

"Per chi mi hai presa?" rispose Lily initandolo.

James rise e tornò dalla ragazza che lo stava aspettando pazientemente.

Lily invece, diede la buona notte a tutti e fece finta di andarsene a dormire. Almeno finché tutti non sarebbero caduti in un sonno profondo.

SPAZIO AUTRICE:
Salveeee^^ sono tornata dopo poco con un altro capitolo. Non sono adorabili Lily e Scorpius quando duellano?!** Ringrazio le persone che hanno avuto la voglia di commentare:') grazieeee! Siete dolcissimiiiii**
Alla prossima:) 

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Capitolo 5
*** Nella tana del serpente ***


NELLA TANA DEL SERPENTE


Tutto era in silenzio.

L'unico suono che risuonava nella stanza era, come al solito, il russare di Alice l'orso. Come tutte le volte in cui sgattaiolava fuori di notte, raggiunse il suo baule prese il mantello di suo padre per poi raggiungere in punta di piedi la sala comune. Fortunatamente nessuno era ancora sveglio, nemmeno Rose. Non appena attraversò il quadro si avvolse nel mantello e sparì nell'oscurità di quella notte.

Scese le migliaia di scale, una ad una, facendo il meno rumore possibile.

Nel suo viaggio non incontrò anima viva. Infatti, durante il tragitto si era imbattuta solo in Pix, che era troppo impegnato a infastidire i personaggi dei quadri per accorger si del suo passaggio.

Dopo una camminata di una certa durata, dato che il suo passo di marcia era piuttosto lento, giunse nei sotterranei.

Era lì. Davanti all'ingresso della sala comune Serpeverde sotto il lago nero.

Le gambe le tremavano. Aveva la brutta sensazione che qualcosa sarebbe andato storto. Fece un respiro profondo e sussurrò la parola d'ordine. Il quadro si aprì rivelando tre scalini che conducevano in un'ampia stanza, la sala comune delle serpi.

Il colore verde e argento regnava solenne e di tanto in tanto i suoi occhi s'imbattevano in decorazioni serpeggianti. Era un luogo terribilmente freddo, al contrario della sala comune dei grifoni, che emanava calore ovunque. Ringraziò il cielo di non essere finita in quella casa.

Non vi era nessuno nei paraggi. Dopo aver esaminato velocemente la sala comune, si avviò verso i dormitori dei ragazzi.

Malfoy dormiva nello stesso dormitorio di suo fratello. Una volta Albus descrisse nei minimi dettagli la sua casa e la zona in cui si trovava il suo dormitorio.

Non fu difficile trovarlo. Era l'unico dormitorio nella zona est della casa serpeverde.

Aprì la porta, stando attenta a non farla cigolare. Una volta dentro si guardò intorno.

Il dormitorio non era circolare come quello dei grifondoro, dato che loro non stavano in una torre. La stanza era di forma rettangolare, straordinariamente ordinaria se non fosse stato per le numerose decorazioni che si stendevano sui muri. Serpenti che s'intrecciavano, che si arrampicavano su imponenti alberi con rami intrecciati tra loro. La rossa rimase a bocca aperta. Erano maglifici quei disegni.

Come nel suo dormitorio erano presenti cinque letti.

Vide la chioma corvina del fratello e fu certa di essere nel luogo giusto.

Passo di letto in letto ma della chioma platinata non vi era traccia.

Lily iniziò a sentire i primi segni di un attacco di panico. Cosa poteva fare ora.

Perchè Malfoy non era in quella stanza. Scoraggiata ricontrollò con più attenzione i letti. Tra i volti riconobbe Tyler Zabini un membro della combriccola di Malfoy nonché prefetto di serpeverde.

Improvvisamente capì.

I prefetti avevano in tutte le case un dormitorio solo per loro per evidenziare ancor di più la loro autorità. Se Zabini si trovava lì, Malfoy era di sicuro nella camera destinata ai prefetti. Si era fatto cedere la stanza da Zabini, ed essendo il capo del loro gruppo Zabini non si era di certo rifiutato.

Era proprio uno sbruffone pallonegonfiato.

Uscì dalla stanza e si diresse nel luogo dove si trovava l'alloggio del prefetto. Lo trovò.

Era oltre quella porta, lo sentiva. Fece l'ennesimo respirò di sollievo e varcò la porta, richiudendola dietro di sé.

La stanza era buia. Non vedeva niente. Sentendo il respiro regolare del platinato capì che stava dormendo.

Si tolse il mantello e lo lasciò cadere sul pavimento. Prese la bacchetta.

“Lumos” sussurrò.

Cercò di memorizzare la disposizione della stanza. Era troppo rischioso avvicinarsi al letto con una luce così potente. Vide il letto a baldacchino davanti a lei. Sopra vi dormiva Malfoy.

“Nox”.

Ritirò la bacchetta ed iniziò ad avanzare.

Riuscì a raggiungere il letto senza inciampare.

Si mise una mano nella tasca alla ricerca della boccetta. La trovò.

Non vedeva il naso di Malfoy.

Non sarebbe riuscita a combinare niente con quel buio.

Decise di usare la bacchetta per farsi luce, puntandola verso la porta così da non essere troppo evidente agli occhi del biondo, ma quanto bastava per vedere il suo volto.

Con una mano teneva la bacchetta mentre con l'altra aprì la fiala e la avvicinò al naso di Malfoy.

Non fece in tempo a raggiungere la giusta distanza per l'inalazione, che gli occhi del biondo si spalancarono.

Fu troppo veloce. Le fu addosso in un attimo e fece cadere la boccetta a terra versandone il contenuto sul pavimento e con essa la bacchetta.

Il buio regnò nuovamente.

“E tu che ci fai qui?” domandò.

Dalla tonalità di voce Lily capì che stava ridendo.

Non sapeva cosa dire. Era troppo scossa per parlare. Aveva fallito.

“Non che mi dispiaccia averti qui, nella mia camera, sul mio letto, al buio, solo tu ed io. Nessun altro. I miei sogni più profondi si sono avverati.”

Sogghignò

Lily cercò di divincolarsi dalla sua presa, ma era troppo forte per lei.

“Sei appena arrivata e te ne vuoi già andare?”

Solo ora riuscì ad aprire bocca.

“Senti non sono venuta qui per quello che pensi tu. Lasciami andare subito.” disse agitandosi in tentativo di liberarsi.

“E per quale ragione sei qui?”

La rossa si ammutolì per la seconda volta.

“Sai ho un forte tentazione di baciarti.” disse.

Sentiva il suo respiro caldo sulle labbra.

Il biondo continuò.

“Ma non voglio rovinare il nostro bizzarro rapporto”.

Lasciò andare la ragazza e si alzò.

Accese la luce.

Lily era ancora sdraiata sul letto.

“Allora che ci sei venuta a fare qui?” domandò.

La ragazza si tirò su dal letto. Guardò Malfoy. Portava solamente la parte inferiore del pigiama. Il suo fisico scolpito catturò tutta l'attenzione della Potter.

“Potresti metterti una maglia per favore?” chiese.

“Perchè dovrei? Sono nella mia stanza.”

Non aveva tutti i torti.

“Mi rispondi o no? Perchè sei qui, Potter?”

“Perchè..”.

Il suo cuore stava per esplodere. L'ansia per il piano, fallito per altro. Malfoy che la stringeva sopra di lei. Lui a petto nudo. E poi cosa voleva dire “Non voglio rovinare il nostro rapporto”.

“Io..”.

Non ce la faceva più. Quello che provava era più forte di lei. Stava per farlo. Si.

Andò incontro al biondo.

“Io voglio rovinarlo questo rapporto, invece” disse solo questo e poi lo baciò.

Il suo primo bacio. Il suo primo bacio aveva deciso di darlo alla serpe. Al suo peggior nemico.

Malfoy la strinse a sè e iniziò a baciarla appassionatamente.

Dopo un tempo che non seppero valutare si allontanarono fissandosi negli occhi. Era stato un bacio perfetto.

“Potter, non sai quanto ho aspettato questo momento.”

Lily rise.

“Allora perchè non l'hai fatto prima invece di darmi fastidio costantemente?” chiese.

“ Perchè era l'unico modo per attirare la tua attenzione. Non ho mai visto nessun'altra che te. Ma tu mi ignoravi. Così ho iniziato a comportarmi così. Vedevo che funzionava così ho continuato.”

“Quanto sei scemo Malfoy” disse ridendo e dandogli un bacio.

“E tu sei talmente bella”. Finalmente poteva dirlo, poteva urlarlo al mondo.

“Ora torna nel tuo dormitorio prima che tu finisca nei guai o che io non riesca più a trattenermi e ti saldi addosso. Dopotutto sei nella tana del serpente.”

“Giusto.”

Lily raccolse il mantello.

“A domani”.

Stava per varcare la porta quando il platinato la fermò.

“Ora me lo dici perchè sei venuta fin qui a notte fonda?”

Si ricordò solo ora della pozione. Vide il flacone vuoto sul pavimento e il liquido sparso.

“Oh no. No no.” si mise a terra guardando il liquido.

“Che succede? Cosa dovevi farmi con quella?” chiese divertito.

“ E' da quasi un'ora che sono qui e il fumo della pozione si è sparso per tutta la stanza. E cosa peggiore noi lo stiamo respirando” disse allarmata.

“Non dirmi che era una pozione da far inalare alla vittima”

La rossa annuì.

“Quale sarebbe l'effetto?”

Vide che la ragazza iniziò a fissarlo allarmata.

“Cosa c'è?”

“I tuoi capelli Malfoy...”

Scorpius andò davanti allo specchio e vide che i sui capelli stavano crescendo a vista d'occhio. Anche il suo corpo stava mutando.

“Potter cosa mi sta suc...”. Non fece in tempo a finire la frase che si accorse che anche qualcosa nella piccola ragazza stava mutando.

“Scusa se te lo chiedo. Ma sei sempre stata così piatta? Prima mi era parso che un accenno di seno ce l'avevi, ma ora è come sparito.”

Lily si toccò il petto. Era completamente piatto.

“Oh no”.

“Basta con questi Oh no! Che ci sta succedendo. I tuoi capelli si stanno accorciando. Cosa fa quella pozione?”

“Non so come dirlo.”

Prese coraggio e parlò.

“Inverte il sesso. Io sto diventando un uomo e tu una donna”.

SPAZIO AUTORE:
Ecco a voi il capitolo cruciale, se così si può definire, dove finalmente si scopre il piano dei nostri Malandrini. Mi scuso in anticipo se nei giorni che seguiranno non pubblicherò, ma essendo presa con l'università (esamiT-T che godrick mi dia la forza) sono indietro con questa storia:( scusateeeee!!! Come ultima cosa ringrazio le tutte le persone che seguona la mia ff, che commentano, che la mettono tra le ricordate, seguite ecc..Siete dolcissimi** 
A presto<3

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Capitolo 6
*** Io ragazzo, tu ragazza ***


IO RAGAZZO, TU RAGAZZA


Malfoy e la Potter erano davanti allo specchio della stanza del platinato. Erano li da almeno un'ora a fissare la loro immagine riflessa nello specchio.

Lily, la piccola Lily, ragazza minuta forse un po' troppo minuta per avere 14 anni. Era dato certo che ne dimostrasse meno; glielo ripetevano tutti in continuazione.

Ma ora era tutto tranne che minuta.

L'immagine che vedeva ora riflessa allo specchio non era più la stessa di prima. Era altissima, muscolosa e senza più le curve presenti normalmente in una ragazza. I suoi vestiti le stavano stretti e la rendevano alquanto ridicola. Spostò il suo sguardo verso la parte superiore del corpo. I suoi bellissimi, boccolosi capelli rossi si erano accorciati, e non di poco. Erano ritti sul capo, corti non più di tre dita. Con quella pettinatura le parve di ricordare un riccio. Il suo volto si era allargato e presentava contorni più netti e rigidi. Anche Malfoy stava esaminando il suo nuovo aspetto.

Era piccolo e magrolino con un fisico ben definito, tutte le curve al posto giusto. I seni candidi semicoperti da setosi capelli biondissimi. Labbra rosee e gote accentuate.

"Potter cosa mi hai fatto?" chiese sbalordito.

"Sono una ragazza!" esclamò. Passò le sue mani sul suo nuovo corpo fino ad arrestarle sui seni. Erano così morbidi.

"Cosa dovrei dire io? Sono un colosso. Non ho mai visto il mondo da così in alto!".

"Trova una soluzione" disse deciso. “Non ho proprio intenzione di passare il resto dei miei giorni in queste condizioni”

Lily volse il suo sguardo alle mani del platinato, ancora appoggiate sul seno.

“Non mi sembra che ti dispiaccia più di tanto avere il corpo di una ragazza” disse divertita.

“Diciamo che per certi versi potrei anche abituarmici. Insomma poteri palparmi tutto il giorno” affermò

“Sei proprio un maiale”.

“Sono un ragazzo è normale.” disse tranquillo.

“Anzi ero un ragazzo.” si corresse.

"Non preoccuparti dura solo una settimana l'effetto della pozione!" rispose Lily.

"Solo? E io dovrei andarmene in giro con il corpo di una ragazza per una settimana?"

"E' l'unica possibilità che hai. A meno che tu non voglia startene qua dentro per un'intera settimana".

“Beh è un'opzione”.

“Sai quanti voci inizierebbero a girare per la scuola se resti chiuso qui?”

“Basterebbe dire che sono malato”

“Si come no! Nessuno ci crederebbe. Se uno studente è malato va da Madama Chips non se ne sta chiuso in camera. Lei ci può guarire un un batter d'occhio” spiegò la Potter.

“Quindi cosa dovremmo fare? Farci prendere in giro da tutta la scuola e finire in chissà quali guai? Grazie di cuore, scema, per avermi preparato questa pozione” disse arrabbiato.

"Non azzardarti a chiamarmi scema Malfoy" disse infuriata.

"Guarda in che guaio ci hai cacciato"

"Come sei tragico"

"Ma sentila. Mi hai guardato bene. Sono una ragazza cazzo! Ho le tette e anche altre cose che non dovrei avere."

"Stai calmo! Troverò una soluzione per sistemare questa faccenda al più presto"

"Lo spero per te" disse con fare intimidatorio.

"Altrimenti? Sono io la più forte ormai".

Lily si avvicinò al biondo e lo bloccò per i piccoli polsi spingendolo contro al muro.

"Ora capisco cosa si prova a essere il sesso più forte".

"Avanti. Fammi quello che vuoi. Non opporrò resistenza, Potter." disse malizoso.

A quella affermazione la rossa non seppe come ribattere. Quando si entrava in quel campo a sfondo sessuale s'imbarazzava. Dopotutto aveva solo 14 anni, era ancora piccola per pensare a certe cose. Non era in grado di comportarsi come lui si comportava con lei.

Lily lo lasciò andare.

Malfoy si allontanò fissandola.

"Che vuoi?" chiese Lily.

"Ti prendo dei vestiti. Sei davvero ridicola vestita in quel modo."

Si diresse verso il suo armadio e le tirò fuori una camicia e un paio i jeans strappati in corrispondenza delle ginocchia.

Li lanciò alla Potter, che li prese al volo ed iniziò a spogliarsi.

"Allora tieni." disse lanciando a sua volta reggiseno e vestiti al biondo.

"Tu metti le mie cose. Anche tu sei ridicolo."

Malfoy si cambiò.

"Poco tempo fa avrei approfittato del fatto che tu ti stia spogliando in camera mia. Ma al momento sono un po' disorientato".

Si voltò e si mostrò alla Potter.

"Come sto?" chiese mettendosi in posa.

"Devo dire che sei carina" lo prese in giro.

"Grazie. Anche tu sei. Sei un gran figo devo ammetterlo".

Fece una smorfia."Ok non mi sono mai sentito più gay"

La Potter scoppiò a ridere.

"È divertente come situazione lo devo ammettere. E lo starebbe stato ancora di più se non ne fossi rimasta coinvolta".

Si mise un paio di scarpe di Malfoy, recuperò il mantello dell'invisibilità e si diresse verso la porta d'uscita.

"Dove stai andando?"

"A svegliare Fred e James! Loro magari sapranno risolvere la situazione senza dover aspettare una settimana."

Il platinato spalancò gli occhi stupito.

"Cosa? Non ho nessuna intenzione di farmi vedere in questo stato da quei due."

"Va bene. Allora aspettiamo una settimana e diamo a tutti la possibilità di vederci e di riderci dietro" disse decisa.

"Che palle! Sai, me la pagherai. Su questo non c'è alcun dubbio.”

“Lo so. E non vedo l'ora di scoprire se riuscirai a superare questo mio ultimo piano” disse sorridendo.

Aprì la porta e lasciò il biondo in quella camera, di nuovo da solo.

Quella ragazza gliene avrebbe fatte passare di cotte e di crude pensò. Ma se quello era il prezzo da pagare per stare con lei lo avrebbe accettato. Avrebbe reso la sua vita di certo più vivace.

 

“Mamma ti prego è ancora presto non voglio alzarmi e andare da nonna a scacciare gli gnomi dal suo giardino” mugugnò Fred risgirandosi su se stesso.

“Fred! Fred sono Lily, non tua mamma!” affermò la rossa.

“No Lily non la posso scacciare. Lo so che è bassa, mamma, ma non è uno gnomo.”

“Fred! Sveglia” disse dando una pacca sulla testa al cugino.

Il ragazzo si svegliò di soprassalto. Si guardò intorno allarmato.

“Dove sono?” chiese senza guardare ancora dalla parte della cugina.

“Sei nella sala comune. Ti ho portato qui con un incantesimo di levitazione in modo da non svegliare i tuoi compagni di stanza”.

“Ah ok. Ma perchè hai questa voce così strana?” chiese voltandosi verso la rossa.

Tirò un urlò.

“Chi sei tu?” chiese spaventato.

“Fred sono io Lily, la tua cuginetta preferita”.

“Lily? Dove sei? Dentro a questo gigante? Hai mangiato mia cugina mostro?” domandò sempre più allarmato.

“Fred ma quando sei scemo? Questo gigante come lo chiami tu sono io, Lilian Luna Potter. E' colpa della pozione.”

Fred sembrava stesse iniziando a tranquillizzarsi e a ragionare.

“Cosa? Ma non dovevi farla inalare a Malfoy? Perchè sei un ragazzo?”

“Lo fatto. Ma diciamo che la pozione si è rovesciata sul pavimento ed entrambi l'abbiamo respirata.” spiegò la rossa.

“Quindi ora Malfoy è una ragazza?”

“Esatto.”

Fred scoppiò a ridere.

“Devo assolutamente vederlo. Anzi vederla.” disse asciugandosi le lacrime dalle troppe risate.

“Lo vedrai, dato che dobbiamo trovare una soluzione immediata per questo disastro. Ma ti prego non prenderlo troppo in giro.”

“Perchè non dovrei? L'abbiamo fatto apposta.”

“Si ma..mi dispiace un po'..ecco..” disse abbassando lo sguardo e arrossendo.

“Non ci credo. Lui ti piace!” affermò Fred sorpreso.

“Come? No che non mi piace” disse contrariata.

“Si invece. Ti conosco bene. Lui ricambia?”

“Senti possiamo pensare ad annullare l'effetto della pozione e basta?”

“Che domande?! Certo che gli piaci. L'ho sempre saputo io. Ha una cotta per te da sempre te lo dico io. Sono un ragazzo. Li capisco i ragazzi.”.

Sembrava entusiasta di quella notizia. Lily pensava che l'avrebbe subito aggredita per la sua scelta in fatto di ragazzi, invece non sembrava importagli. Erano fatti suoi dopotutto.

“Va bene ho capito. Vai a svegliare James per favore.”

Il ragazzo si alzò dal divanetto.

“Corro” disse in risposta.

 

Fred raccontò tutto al cugino nel viaggio dal dormitorio alla sala comune.

“Wow sorellina. Sei diventata un troll” disse divertito.

“Grazie tante, fratellino.”

“Fred mi ha detto che stai insieme a Malfoy” affermò con sguardo truce.

Lily fulminò il cugino. Lui rispose facendo spallucce.

“Noi non stiamo insieme.” dichiarò una volta per tutte.

“Ma c'è attrazione tra di voi giusto?” chiese James.

“Volete aiutarmi a tornare normale o no?” domandò sempre più infastidita.

“Senti io non voglio immischiarmi nella tua vita amoroso, ma sappi che non sono molto d'accorso con questa relazione. Ovviamente sei libera di fare quel che vuoi. Ma sappi che se ti dovesse far soffrire, gli staccherò il collo” dichiarò James autoritario.

“Ok ok.” si limitò a dire la rossa per non discutere.

Voleva riavere il suo corpo il più presto possibile e non aveva intenzione di continuare a discutere.

Fred prese la parola emettendo due finti colpi di tosse.

“Una soluzione immediata ci sarebbe”.

“Esprimiti allora di grazia” disse la rossa.

“Raggiungiamo Malfoy e li vi spiegherò cosa dobbiamo fare.”

I Malandrini si misero addosso il mantello dell'invisibilità ed uscirono dalla sala comune.

SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti^^ so che avevo detto che oggi non avrei pubblicato causa esami, ma ho avuto un pò di tempo libero per finire questo capitolo, fortunatamnete:) Come sempre rigrazio le persone che seguono la mia ff e spero vi piaccia questo nuovo capitolo<3
Grazie e a presto:*

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Capitolo 7
*** Non siamo in una fiaba ***


NON SIAMO IN UNA FIABA



Camminare sotto il mantello dell'invisibilità, cercando di non far fuoriuscire i piedi non era mai stato più complesso.

Il nuovo corpo di Lily era troppo grande. Alto e muscoloso. L'esatto contrario della piccola Potter, che fin da bambina era stata la più minuta della famiglia essendo per altro la più giovane. Con l'età si era alzata, ovviamente, ma non era mai riuscita a superare il metro e sessanta. Non che le dispiacesse essere bassa. Anzi lo preferiva di gran lunga all'essere alta come sua cugina Victoire.

"Di questo passo raggiungeremo la casa Serpeverde domani mattina" disse la rossa sbuffando rumorosamente.

"Sai com'è. Se non ci fosse un gigante tra di noi forse potremmo andare più veloci senza la possibilità di farci beccare." dichiarò James prendendo in giro la sorella.

Per il resto del tragitto nessuno fiatò. Dovevano concentrarsi perché nessuna parte dei loro corpi facesse capolino dal mantello.

Finalmente riuscirono a raggiungere i sotterranei e l'ingresso delle serpi.

"Morgana" sussurò Lily.

L'ingresso si aprì. Il gruppetto entrò nella sala principale. James e Fred iniziarono ad analizzare l'ambiente circostante, cosa che la rossa non fece dato che aveva già avuto il tempo di analizzarlo nei dettagli poco prima.

"Ma che postaccio" affermò James.

"Andiamo James non puoi certo dire che siamo in una topaia. È solamente diverso. Non è certo un luogo accogliente ma ha un che di affascinante" disse Fred continuando a girare su se stesso.

"Attrattivo come Hugo quando mangia il pollo impiastrandosi tutta la faccia di sugo." rispose James.

"Io lo trovo molto affascinante quando fa così" affermò Lily pensando al cugino pel di carota che mangiava voracemente il suo pollo e ridendo all'idea.

"Forza da questa parte" continuò la rossa facendo strada ai ragazzi.

James e Fred non la smettevano un secondo di guardarsi intorno e più di una volta rischiarono di far cadere Lily facendole sgambetti involontari.

"Questa è la stanza di Malfoy. Contenetevi per piacere" disse la Potter prima di aprire la porta.

Malfoy sentendo la porta aprirsi si voltò di scatto. Si trovava ancora davanti allo specchio. Guardando verso la porta non vide nessuno, ma in meno di un secondo dal nulla comparirono i suoi rivali, che lasciarono cadere a terra il mantello.

I due ragazzi grifoni guardarono il platinato e gli parlarono trattenendo le risate mordendosi le labbra.

"Così tu sei il nuovo Malfoy".

"Secondo voi chi altro potrei essere?" chiese irritato il ragazzo.

"Beh sei una figa!" affermò James.

Poi guardò Fred negli occhi mentre quest'ultimo fece lo stesso nel medesimo momento. "Io non ce la faccio." disse James cercando di trattenere ancora le risate che sarebbero scoppiate a breve.

"Nemmeno io" rispose Fred per poi scoppiare a ridere.

Il maggiore dei Potter lo seguì a ruota. Ridevano a crepapelle. Stavano piangendo dal ridere. Fred a momenti non cadeva a terra.

Malfoy li fisso maledendoli come mai aveva fatto prima.

"Scusa" cercò di giustificarsi la Potter rivolgendosi al biondo soffocando una risata.

Era più forte di lei. Le risate di Fred e James la contagiavano sempre. Anche se non ne conosceva il motivo.

"Siete tre dementi" disse il platinato.

"Ne è valsa la pena" dissero all'unisono i due ragazzi tra una risata e l'altra.

Finalmente James si ricompose.

"Ok ho riso abbastanza per una settimana" affermò asciugandosi le lacrime rimaste sul suo viso.

"Mi fa male la pancia dal ridere" disse Fred in seguito.

Malfoy si avvicinò al gruppetto allontanandosi dallo specchio.

"Ora che vi siete sfogati. Trovate una soluzione."

"Non saprei Fred? In fondo perché dovremo farlo?"

"Hai ragione Jamie. Se lo merita. E poi non ce lo chiede neanche cortesemente."

Lily prese la parola.

"Era la mia vendetta ragazzi e ora voglio che tutto ritorni come prima. Anche perché se non ve ne foste accorti ne sono rimasta coinvolta anch'io" disse la rossa indicandosi il corpo.

"Solo se ce lo chiede per favore. Giusto Fred?"

"Giusto James!"

Malfoy stava per uscire dai gangheri. Non riusciva a reggerei quei due.

Guardò Lily. Per lei lo avrebbe fatto. Si. Finalmente poteva averla. Poteva fare questo sacrificio per lei.

"Weasley. Potter. Per favore potreste risolvere questa situazione?" chiese il più cortesemente possibile.

I due Malandrini si scambiarono un'occhiata.

"Mi sono commosso" scherzò James.

"Ti aiuteremo Malfoy visto che hai fatto la brava bambina". Malfoy strinse i pugnì.

"Vi ringrazio. Cosa dovremmo fare?"

Fred si mise due dita sul mento e iniziò a sfregarselo in atteggiamento pensieroso. Girò per la stanza per alcuni minuti poi finalmente parlò.

"Tutto quello che serve è un bacio!" dichiarò infine.

"Cosa??" chiesero stupiti gli altri tre.

"Si. Un bacio tra Lily e Malfoy."

Quella frase scatenò il fermento generale e un via vai di domande, risposte, insulti.

"No! Mia sorella non bacierà quello."

"Senti Potter non chiamarmi quello!"

"James non sono affari tuoi chi bacio"

"Lo so benissimo. Ma quello ti farà soffrire."

"Potter dimmelo pure se vuoi finire al San Mungo."

"È solo un bacio James. Per annullare l'effetto della pozione". La rossa continuò. "Che poi come fa un bacio a essere un cura mi chiedo io?"

"Mai sentito parlare del bacio di vero amore?" chiese Fred.

"Ma che stupidaggine è mai questa" commentò disgustato James.

"Per una volta concordo con Potter."

"Idem" disse la rossa.

"Se volete ritornare come prima baciatevi e basta piccioncini".

Fred sembrava divertirsi, e parecchio.

"Io aspetto fuori se non vi dispiace" annunciò James varcando la porta e chiudendosela alle spalle.

"Allora." disse Fred appoggiandosi al muro un posizione d'attesa.

Lily e Malfoy si misero uno davanti all'altro e si guardarono negli occhi. Si avvicinavano un passo alla volta.

"Di certo non mi dispiace" sussurrò il platinato alla ragazza.

Lei rise. Erano sempre più vicini. Improvvisamente Fred interruppe l'intimità che si stava creando tra loro.

"Ci vuole ancora molto?" chiese sarcastico.

"Weasley non metterci pressione, per Salazar".

Fred fece spallucce. Il platinato riportò la sua attenzione sulla ragazza che aveva di fronte, o meglio al ragazzo che aveva di fronte.

"Mi sento molto poco etero. Insomma sto per baciare una ragazza." ammisse ridendo la Potter.

"Lo stesso vale per me."

La prese per le mani

"Ma io in questo momento riesco a vedere come sei realmente. Vedo una bellissima ragazza che sta davanti a me, con due splendidi occhi marroni e con la bocca più morbida che io abbia mai baciato."

Detto queste parole la prese tra le braccia facendola aderire al io corpo e la baciò. Erano talmente isolato dal mondo reale che non sentivano il forte sghignazzare di Fred. I due amanti si allontanarono aspettando di vedere il loro corpo tornare come prima da un momento all'altro. Ma non successe nulla.

Fred continuava a ridere. I due si voltarono verso di lui lanciandogli una stilettata con lo sguardo.

"Scusate non ho saputo trattenermi" ammise senza mai smettere di ridere.

"Fred di cosa parli?" chiese la ragazza, che stava iniziando a diventare color pomodoro dalla rabbia.

"Pensavate davvero che un bacio avrebbe funzionato. In realtà pensavo che nessuno avrebbe abboccato, ma ci siete cascati e ho continuato a farvi credere che quella era la soluzione. Non so resistere agli scherzi quando mi si presentano così sotto il naso."

"Fred io questa volta ti ammazzo." urlò Lily saltando addosso al cugino.

"Stupido come hai potuto?". Lily era a cavalcioni sul cugino.

“Lily non sei più tanto leggera” disse affannosamente.

La ragazza gli blocco le braccia.

"Mirtilla per colpa tua mi perseguita incostantemente. Mi sono vendicato." ghignò.

"Quanto sei antipatico Fred Weasley" disse Lily mettendosi in piedi e liberando il cugino. "Vieni qui nanetta" disse prendendo Lily sotto un braccio mentre quest'ultima metteva il muso.

Era difficoltoso abbracciarla in quelle condizioni. Era alta il doppio di lui.

Malfoy si fece sentire.

"Scusate se v'interrompo. Quindi esiste un rimedio che funzioni realmente o no?" chiese irritato il platinato.

Fred lasciò sgusciare via la cugina.

"Certo che c'è. E io sono la persona perfetta per riportavi alla normalità."

Prese il mantello da terra ed aprì la porta.

James era lì in piedi che aspettava.

"Fatto?" chiese.

Fred lo prese per un braccio.

"Ti spiego lungo il tragitto. Dobbiamo andare nel ripostiglio delle pozioni di Lumacorno". Sparirono nella notte.

Lily e Malfoy rimasero da soli, con sguardi confusi senza capire cosa stesse succedendo.

SPAZIO AUTORE:
Rieccomi^^ ecco a voi il nuovo capitolo..io Fred lo adoro! E' un genio del malexD grazie a tutti per i commenti e per seguirmi:)
Baci e alla prossima<3

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Capitolo 8
*** Sentimenti allo scoperto ***


SENTIMENTI ALLO SCOPERTO


La stanza del Serpeverde era immersa nell'oscurità.

Il freddo iniziò a farsi sentire. Certo Malfoy ne era abituato e non lo sentiva nemmeno più, ma la giovane Potter, abituata al clima tropicale che aleggiava nella sua stanza, stava congelando.

Si passò le mani sulle braccia sentendo i peletti ritti a causa della pelle d'oca. Oltretutto essere seduta a terra non le era certo d'aiuto. Il pavimento di marmo era come ghiaccio.

"Sai puoi sederti sul letto se hai freddo." sussurò Malfoy, che le era seduto accanto.

"Come fate a vivere con questo clima polare non lo capirò mai" disse la ragazza, anzi ragazzo, alzandosi dal pavimento e dirigendosi verso il letto.

Fred e James erano via da un pò ormai ed entrambi non vedevano l'ora di poter ritornare normali. Non parlarono molto. Non certo perché ci fosse imbarazzo, ma perché semplicemente erano troppo immersi nei loro pensieri per poter conversare tra loro.

Malfoy decise che era stato taciturno per troppo a lungo così decise di rompere quel profondo silenzio con una domanda che ormai lo assillava da ore.

"Potter!"

La ragazza interruppe i suoi pensieri per tornare alla realtà.

Il platinato continuò.

"Quando tutto questo sarà finito. Quando saremo tornati come mamma ci ha fatto..si insomma..cosa succederà tra noi?".

Era la prima volta che Lily vide il ragazzo così intimidito e insicuro. Era quello l'effetto che gli procurava. Lo confondeva. Le piaceva pensare di avere tutta quella influenza sulla serpe.

"Tu cosa vorresti che succedesse?" domandò diretta.

"Potter! Te l'ho chiesto prima io. E poi non puoi rispondere ad una domanda con un'altra domanda" disse con aria da grande intellettuale.

"Davvero? E chi lo dice questo?" domandò la Potter incrociando le braccia.

"Lo dico io! E molti altri!"

"Come no!" concluse la ragazza.

"Sei impossibile rossa. Non ci si può parlare con te."

"Non sono impossibile. Sei tu che t'inventi le cose"

"Ma per favore. Sono stufo di litigare con te per simili cazzate."

"Bene" disse Lily sdraiandosi sul letto e dando le spalle al ragazzo.

"Bene" fece eco il biondo.

Il silenzio divenne di nuovo il padrone.

 

Malfoy pensò che la ragazza si fosse addormentata. Era talmente silenziosa ed immobile. Non finì neanche di pensarlo che lei sussurò qualcosa.

"È stupida come cosa, ma litigare con te è una delle cose che mi mette di più di buon umore. Non che mi piaccia insultarti, cioè forse a volte si, ma quello che intendo dire è che non potrei fare a meno della tua presenza. Se non ci fossi stato tu credo che la mia vita sarebbe stata troppo monotona. Se ci penso tutto quello che faccio gira intorno a te. I miei scherzi, il mio odio, i miei pensieri cattivi o buoni che siano. Tutto."

Forse era una dichiarazione d'amore. La rossa se lo chiese non appena concluse quel discorso, che le era uscito così spontaneo dalle labbra. Non aveva mai fatto dichiarazioni, non era il tipo, ma questa le sembrava molto una di quelle. Una dichiarazione d'amore alla Lily.

Malfoy ascoltò senza battere ciglio.

"Lo sai Potter. Non ho mai odiato così tanto una persona come ho odiato te. Sai perché?! Perché quello che pensavo essere odio non era altro che un sentimento molto più complesso che nessuna ragazza mi ha mai fatto provare, nessuna tranne te. " disse alzandosi dal pavimento.

La rossa si mise seduta sul letto per guardarlo negli occhi. Era sincero. Glielo si leggeva in faccia.

"Ti amo."

Queste due semplici parole pronunciata dal biondo scaturirono un vortice di sensazioni piacevoli nella ragazza.

La piccola Potter stava per parlare quando qualcuno bussò alla porta.

Il platinato s'incamminò verso l'ingresso e aprì quel poco che bastava per vedere chi fosse. Non c'era nessuno.

Erano arrivati Fred e James, invisibili sotto il mantello.

Una volta dentro si rivelarono comparendo dal nulla. Fred teneva in mano una boccettina verde.

"Avete trovato un rimedio?" chiese subito il biondo.

Fred sventolò il flacone davanti agli occhi di Malfoy.

"Fregata dal ripostiglio di Lumacorno. È una specie di pozione tuttofare. Risolve ogni problema."

Le vittime della trasformazione fecero all'unisono un respiro di sollievo. Lily si tirò su dal letto e si avvicinò al gruppo. Fred gli offrì la pozione.

"Prima le signore" scherzò la ragazza indicando Malfoy.

"Molto spiritosa." disse Malfoy strappando di mano la boccettina a Fred.

Tolse il tappo di sughero che chiudeva la pozione e bevve un sorso per poi passarla a Lily. Anche lei bevve. Dopo pochi secondo iniziarono a sentire la pozione fare effetto. Sentivano un pizzicorio lungo tutto il corto. Corsero davanti allo specchio e si osservarono.

Lily vide i suoi magnifici capelli tornare lunghi e boccolosi, il suo viso addolcirsi e il suo corpo tornare ad avere tutte le curve tipiche delle ragazze. Malfoy si spettinò i capelli tornati corti come prima e si passò una mano sul petto scolpito. Ancora una volta avevano indosso i vestiti sbagliati.

Fred e James scoppiarono a ridere.

"Stai benissimo vestito così Malfoy." sghignazzò Fred.

"Rimpiango una macchina fotografica per immortalare questo momento" disse in seguito James trattenendosi dalle risate.

"Ragazzi potete uscire un secondo così mi rimetto i miei vestiti?" chise la Potter.

"Certo." dissero i malandrini avviandosi alla porta.

James accorgendosi che Malfoy non li stava seguendo si fermo di scatto.

"Malfoy tu pensi di restare?" chiese con aria minacciosa.

"Dopo tutto quello che è successo non mi vergogno a farmi vedere mezza nuda da Malfoy" disse maliziosa Lily per stuzzicare il fratello.

James arrossì e strinse i pugni.

"Perché cos'è successo. Malfoy non avrai fatto quello che penso io vero?" chiese furioso.

James cercò di avvicinarsi al biondo ma Fred lo bloccò.

"Dai James usciamo. Ormai è grande e vaccinata." disse ridacchiando il rosso.

James iniziò a piagnucolare.

Era la scena più divertente a cui Lily avesse mai partecipato.

"La mia sorellina. La mia Lily. Dopo questa Malfoy sappi che me la pagherai."

"Jamie non abbiamo fatto niente di quello che pensi. Ma..dovrai abituati all'idea di vederci insieme." disse la rossa avvicinandosi al fratello e baciandogli la fronte.

"Tra tutti perché proprio lui?" domandò James disperato.

Lily si voltò verso il platinato sorridendogli.

"Perché lo odio".

SPAZIO AUTORE:
Eccomi tornata con l'ultimo capitolo della mia ff^^ dopo settimane stressanti sono riuscita finalmente a pubblicarlo. Spero che sia di vostro gradimento. Garzie a tutti quelli che hanno seguito la mia storia** siete carinissimi!! Magari mi tornerà voglia di scrivere un'altra storia più avanti:) Vi lascio il link della mia prima storia in caso vi potrebbe interessare:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2049171&i=1
Dico in anticipo che non l'ho ancora finita quella storia. Prima o poi la finirò giuro:)
A presto
Baci:*

Erza

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