Mars Factor di M_DreamsOutLoud (/viewuser.php?uid=113822)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 1 *** 1 ***
Passo davanti alla sala prove, quando sento la tua voce risuonare
all'interno della stanza. Mi avvicino alla grande vetrata e ti vedo li,
in piedi attaccata all'asta del microfono, con le cuffie sulle orecchie
mentre canti a squarciagola Up in the air dei Thirty Seconds to Mars.
Sorrido squotendo la testa, so che non è la canzone che ti
è stata assegnata questa settimana, ma in fondo tu non sei
qui per vincere, me lo hai sempre detto; anche se sei più
brava di qualsiasi altro tra di noi, me compreso. Ti osservo saltare
come una molla mentre i tuoi lunghi capelli color cigliegia si muovono
come un'onda a ritmo di musica, ascolto la tua voce calda e graffiante
urlare ogni singola nota e non posso fare a meno di riportare alla
mente il giorno in cui ti ho incontrata....
Era una giornata calda, anzi direi proprio afosa, quelle giornate in
cui senti distintamente il sole bucarti il cervello e l'asfalto formare
un tutt'uno con le scarpe; quelle giornate in cui per la prima volta
nella tua vita desidereresti davvero che qualcuno ti centrasse con un
gavettone di acqua gelata; quelle in cui vorresti rintanarti sotto la
fresca ombra di un'albero, ma non puoi, già, non puoi perche
sei in fila, in fila dietro a miliaia di persone che inseguono il tuo
stesso sogno: entrare ad X Factor.
E così eccomi li. In realtà non ricordo nemmeno
come mi era venuta la decisione di andare ai provini. Non che non
apprezzi il programma, ma diciamo che avrei preferito riuscire a
sfondare senza la visibilità della tv. Comunque, bando alle
ciance, mi trovavo li, in mezzo a persone sconosciute e stavo morendo
di caldo! Ero praticamente grondante di sudore, desideravo solamente
dissetarmi con qualsiasi liquido esistente, quando una gigante
bottiglia di acqua mi si para davanti, o meglio, tu ti pari davanti a
me tendendomi la bottiglia.
"Ciao! Ribelle hai sete?", ricordo di aver cercato di focalizzarmi su
come mi avevi appena chiamato, ma la sete era troppo forte, le
spiegazioni potevano aspettare e così ho preso l'acqua
bevendola tutta d'un fiato e mandandola immancabilmente di traverso
iniziando a tossire, "Hei Hei Calmo.." hai detto dandomi dei leggeri
colpetti sulla schiena, poi quando mi sono ripreso i tuoi enormi occhi
verdi mi hanno guardato dritto in faccia come per assicurarsi che
stessi bene. Ed è li che ti ho visto per la prima volta.
Indossavi una maglia bianca con scritto a lettere cubitali "VEGAN
PANCAKES OR DEATH", maglia che poi ho scoperto essere un tuo
portafortuna visto che la indossavi quando Jared Leto ti ha preso la
mano ad uno dei loro conerti a cui sei andata, ma questa è
un altra storia, ricordo comunque di aver pensato in quel momento che
quella frase era abbastanza strana e che quella maglia ti stava enorme
facendoti sembrare ancora più magra di quello che sei e
forse ancora più piccola. Già, piccola, 17 anni.
Quando me lo hai detto ci sono rimasto di stucco, non tanto
perchè non li dimostri anzi la tua corporatura esile, i tuoi
capelli lunghi fino alla vita e il tuo viso da babola di porcellana te
ne fanno mostrare forse ancora meno, ma ciò che
più mi aveva colpito è il fatto che eri piena di
tatuaggi. Insomma avrei giurato che almeno fossi stata maggiorenne.
Undici. Nemmeno io ne ho così tanti, tre frasi sul braccio
desto, un simbolo strano di colore rosso nell'icavo del polso sinistro,
due sulla coscia destra di cui una freccia bella marcata con una frase
latina che ricordo attirò la mia attenzione la prima volta
che la vidi, non tanto per la frase, ma soprattutto per la freccia!
Insomma chi diavolo si tatua una freccia stile segnale stradale sulla
pelle. Poi logicamente tutto fu chiaro quando fiera e orgolgliosa come
non mai mi hai spiegato che quei simboli si riferivano agli immancabili
30STM, come del resto gli altri cinque tatuaggi sparsi sul tuo corpo.
Quando me lo hai detto ho alzato gli occhi al cielo, come avevo fatto a
non pensarci. Ricordo ancora quando ti ho chiesto cos'era quel
gigantesco triangolo disegnato sul fianco appena sotto il pizzo del
reggiseno che tu mi avevi mostrato senza il minimo pudore, mentre io
morivo di imbarazzo e quindi avevo sviato la conversazione sul
triangolo. Triangolo. Non lo avessi mai detto!! "Daniele!!! E' La
Triad!". Già, la Triad, così come ho scoperto che
quei micro simboli che hai all'interno dell'indice sinistro si chiamano
glifics e non appartengono all'alfabeto mors come pensavo e che tu sei
un Echelon, come cita la leggerissima scritta che hai dietro la schiena
appena sotto il collo. Non una fan. A detta tua le fan sono
solo bimbeminkia che vogliono solo scoparsi Jared. Anche se a detta mia
anche tu vorresti scoparti Leto, ma tralasciamo questi discorsi, sei
ancora minorenne.
Comunque, quando eravamo li seduti su quelle sedie di plastica ad
aspettare il nostro turno per esibirci mi hai spiegato come essere
echelon significhi fare parte di una grande famiglia che non conosce
distanze ed è per questo che tu ti trovi qui. Il tuo
obiettivo non è quello di vincere il programma, il tuo
obiettivo è quello di portare un messaggio. Il loro
messaggio, un messaggio che incita a inseguire i propri sogni strani o
pazzi che siano, a puntare in alto, non arrendendosi davanti alle
difficoltà ma a combattere per quello in cui si crede.
Questo te lo hanno insegnato loro attraverso quelle canzoni che ami
così tanto e per questo visto che sai cantare hai deciso in
qualità di echelon di diffondere il loro credo. Ok, detto
così suona molto stile setta satinica, ma queste sono state
le tue esatte parole, pronunciate con estrema tranquillità
mentre aspettavamo il nostro turno. Anzi, in realtà a
differenza mia che me la stavo letteralmente facendo sotto dall'ansia,
tu eri fin troppo tranquilla e sicura di te, come se sapessi
già che la tua esibizione sarebbe stata perfetta, come
daltronde lo è stata, ma diciamo che in quel momento alle
tue parole "So cantare" pronunciate come se non ci fosse altro da
aggiungere avevo storto un po' il naso; insomma molte ragazzine possono
credere di saper cantare solo perchè gridano sotto la
doccia, anche se tu fin ora eri sembrata diversa dalle solite
adolescenti con gli ormoni impazziti, ma sai com'è non si sa
mai, a prima vista eri pur sempre un' adolescente infatuata della tua
band preferita. Ma la conferma del tuo talento, della tua
personalità e di quanto fossi speciale mi fu subito chiara
non appena i giudici chiamarono il tuo nome.
Ricordo che mi ero appena esibito ed ero euforico perchè era
andata alla grande, mi avevi abbracciato calorosamente, i tuoi occhi
erano pieni di sincera felicità. Ci siamo guardati e per un
attimo era calato il silenzio. Era il tuo momento. "Stendili
scricciolo" ti avevo sussurato prima che iniziassi a salire i piccoli
scalini che ti dividevano dal palco, poi come se avessi l'urgenza di
saperlo dissi: "Ehi! Aspetta! che canzone canti?", ti sei girata
sorridendo " The Kill" a quelle parole ero rimasto un po' perplesso,
veramente credevo avessi portato una canzone dei 30STM che non tutti
conoscono visto che eri così esperta. Anche io conoscevo The
Kill e forse la mia faccia stava dicendo tutto questo perchè
continuando a sorridere hai detto " Tranquillo...Nessuno la canta come
lo faccio io....apparte Jared Leto".
Ed è stato proprio così. Hai cantato quella
canzone con un'intensità tale da mozzare il fiato. Era come
se ogni parte di te catalizzasse l'attenzione, il tuo corpo si muoveva
sul palco come una tigre, ma quel che più ha stupito tutti
è stata la tua voce.
Era..era...intensa...avvolgente...profonda e sensuale ma delicata allo
stesso tempo e più cantavi più il tuo tono
cambiava in un crescendo che culminò in un urlo
letteralmente identico agli urli di mr Leto. Insomma da una ragazzina
minuta e apparentemente fine come te mi sarei aspettato una ballata
stile Taylor Swift e non un urlo alla Chester Bennington e direi che
questo lo stavano pensando tutti perchè non appena la tua
voce ha urlato "This is who I really am" in quel modo, ho visto
letteralmente Morgan saltare sulla sedia battendo le mani, la Ventura
coprirsi la bocca per lo stupore e Mika ed Elio increduli ma
compiaciuti. Poi quando la musica è cessata sei tornata
composta con le mani lungo i fianchi aspettando il verdetto, in
realtà tutti lo aspettavamo; ricordo che dietro di me si era
formato un piccolo gruppo silenzioso, affscinato da quella bambina con
la voce da rock star. Osservavo il tuo corpo respirare, le tue guance
leggeremente rosee, poi Morgan ha preso la parola, " Sei semplicemente
straordinaria. Per me è decisamente un Si" parole
che ti hanno illuminato gli occhi, un sorriso timido dipingeva il tuo
volto, tutto il contrario dell'atteggiamento fiero e sicuro di poco
prima.
"Direi che ti potremmo definire la versione femminile di Jared Leto" ha
continuato Elio. "Concordo in pieno!" ha esclamato Morgan, mentre tu ti
portavi le mani sul viso incredula, come se questo potesse essere
assurdo. Tutti erano shoccati ed entusiasti allo stesso tempo, noi
dietro le quinte che aspettavamo trepidanti e i giudici li davanti a te
che ti osservavano in silenzio; poi la tensione si è sciolta
quando Simona ha esclamato "Tesoro mi hai fatto venire i brividi!! E
hai solo 17 anni! Sei una bimba!!!!". "Una bimba con gli attribuiti!"
l'aveva interrotta Morgan, tu eri arrossita e noi scoppiammo tutti a
ridere. "
"Hai cantato una canzone prettamente maschile in una maniera che
farebbe davvero invidia al Signor Leto" aveva continuato la Ventura,
"Per me è un SI!", Si, dato anche da Elio e Mika, "Quattro
Si!!" aveva urlato Morgan, mentre li ringraziavi per poi correre dietro
il backstage. Mi eri saltata letterlamente addosso mentre gli altri
ragazzi ti elogiavano di complimenti, " Dio! Sei stata Grande!!....Ma
da dove sei spuntata fuori?" ho esclamato scompigliandoti i capelli,
poi tu mi avevi guardato sorridente "Da Marte".
Ciao a tutti!! Questa ff è nata così di getto, in un momento di follia e ho sentito l'esigenza di scriverla. Prometto che continuerò anche l'altra storia, intanto se volete potete lasciare un commento/ critica. Che dite vi ispira? |
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Capitolo 2 *** 2 ***
Apro piano la porta per poterti ascoltare ancora un po', ma il cigolio
ti fa voltare. Incroci il mio sguardo e in un attimo interrompi tutto
per corrermi incontro.
"Ei Straniero!" esclami saltandomi addosso con tutta la tua
vitalità. Accolgo il tuo abbraccio scompigliandoti i capelli
"Ei ribelle" dico a mia volta, tu mi guardi storto, "Ribelle a chi?" mi
chiedi sorridendo. " Mmm...fammi pensare...ribelle a quella ragazzina
che canta i 30STM anzichè farei i compiti..." dico
abbassando lo sguardo verso il tuo collo dove sono ricadute le cuffie
da cui ancora provengono le urla di Jared. Alle mie parole ti vedo
afferrare l'ipod dalla tasca e cercare di spegnerlo con pochi
risultati, sorrido avvicinandomi, "Dai a me...Ecco fatto" dico
ridandotelo e continuando a sorridere. "Grazie" dici imbronciata
andando verso il pianoforte a coda che troneggia nella sala.
Ti seguo piano osservando la grande triade disegnata dietro la tua
felpa, poi come se fossi rianimata da qualcosa dentro di te esclami " E
comunque se con la tua uscita ti riferivi alla canzone che mi ha dato
Morgan..beh quella la so già perfettamente, quindi posso
esercitarmi su altro" dici convinta iniziando a strimpellare qualcosa
al piano. Scuoto la testa....certo...hai perfettamente ragione,
Ignorance dei Paramore è la tua canzone, ha il tuo stile e
potresti cantarla meravigliosamente anche improvvisando, peccato che
Morgan ti abbia cambiato canzone a tua insaputa, tra poco te lo
verrà a dire..e di certo non ti piacerà...dovrai
esercitarti di brutto...non tanto per il lato vocale, la tua voce ha
un'estensione che fa invidia a molti, ma diciamo più sul
lato "artistico", ma tengo questi pensieri per me, aspetterò
di vedere la tua faccia prima di proferire parola. Sono immerso nei
pensieri quando mi accorgo che hai iniziato a suonare una melodia dolce
e azzarderei triste, di solito sono abituato a sentirti suonare le
canzoni dei tuoi idoli e questa di certo non è loro.
"Bella!" dico avvicinandomi, "Cos'è?", ma tu stacchi subito
le mani dai tasti "Oh! Niente che abbia importanza...strimpellavo...".
Ti osservo chiudere il coperchio del piano e alzarti, sto per dire
qualcosa quando la porta si apre e fa capolino Morgan, seguito da
Simona, il mio giudice, mi volto salutandoli.
"Ecco dov'eri Daniele" esclama Simo, "Stavamo provando" intervini tu,
"A proposito di provare", la voce di Morgan ci fa voltare...ecco
è il momento, penso.
"Vieni qui Tu..", ti avvicini titubante.
" Senti...fin'ora hai sempre cantato cose a te molto affini vedi
Paramore, My Chemial Romance ecc..."
"Beh i 30stm ancora non gli ho mai cantati...Oh Mio Dio!! Posso cantare
una lora canzone?'" dici tutto d'un fiato, quasi saltelli su te stessa.
"Ei Ei frena...!"ti interrompe Morgan. "Diciamo che ho pensato di
sostituire Ignorance con qualcos'altro che non ti è molto
familiare" continui a guardarlo senza capire. Vedo Simona sorridere.
Poi il tuo giudice senza dire una parola ti passa un foglio che
contiene la canzone in questione, ti osservo guardare il foglio
confusa, ma abbastanza tranquilla, poi il tuo viso cambia letteralmente
espressione diventando d'apprima corrucciato poi definitivamente
immerso nel panico. "NO! Mi rifiuto di cantare Miley Cyrus!!"esclami
porgendo il foglio a Morgan e tentando di trattenere lo stupore e la
delusione, "Scricciolo" interviene lui chiamandoti con quello che ormai
è diventato il tuo nomignolo. "So che volevi cantare i
30stm, e che di certo la Cyrus non è quello a cui aspiri..."
continua, "ma io voglio dimostrare che sei versatile e non fai solo
rock".
"E che male c'è" esclami tu. Lui ti guarda per un attimo in
silenzio, poi si avvicina. " Perciò farai questo pezzo" dice
tassativo appiccicandoti il foglio sulla felpa e coprendo
inevitabilmente la scritta Mars. Cattivo segno, penso. Poi come se
niente fosse si avvicina alla porta ignorando completamente il tuo
musino da cerbiatto indifeso, sta per uscire quando si gira ed esclama
" Su non fare il broncio...e poi ti prometto che se la canti avrai un
premio...mica mi sono dimenticato che il giorno della puntata
è il tuo compleanno" detto questo esce seguito da Simona.
Per un momento ti guardo preoccupato, sei rimasta in piedi a fissare la
porta senza cambiare espressione, poi come se avessi metabolizzato il
tutto ti lasci cadere su una poltrona sbuffando, osservi il testo
facendo svolazzare il foglio davanti a te.
" FU...non la conosco...l'hai mai sentita?" mi chiedi, "Mmm, veramente
no..."dico posizionandomi vicino a te e posando i piedi sul bracciolo.
In realtà sto mentendo....la conosco eccome visto che due
giorni fa Morgan ci ha convocati tutti per spiegarci il suo piano
diabolico di farti cantare la Cyrus perchè sa benissimo che
la odi, per poi darti il regalo per i tuoi 18 anni, visto che a detta
sua bisogna soffrire un po' prima di avere una sorpresa del genere, o
come lo ha chiamato lui "premio"...io lo definirei "Sorpresadainfarto!"
visto che se non ti verrà un colpo Giovedì
prossimo, di certo ci andrai molto vicino....comunque, per ora mi
limito a mantenere il segreto e a fare il finto tonto nell'attesa.
"Beh..che dici..l'ascoltiamo?" dico prendendo il cd che Morgan ha
lasciato accanto all'entrata, tu mi lasci fare in silenzio, come se
ascoltarla o meno non ti interessasse particolarmente, torno a sedermi
difianco a te con il telecomando puntato verso lo stereo. "Pronta??" ti
guardo sorridendo cercando di farti strappare una risata, ma l'unico
cosa che mi regali è un sorriso tirato. "Ok...la
smetto...1,2,3...Vai" dico spingendo play e facendo partire la musica.
Immediatamente mi giro verso di te per cercare di cogliere ogni minima
espressione che mi faccia capire cosa stai pensando, ma a differenza
del disgusto che pensavo di trovare il tuo volto rimane serio,
impassibile, riesco giusto a notare qualche sottile smorfia durante il
ritornello, poi appena la canzone finisce, ti giri verso di
me "La solita lagna..anzi qui tenta anche di fare la
sensuale...bah" dici alzandoti dalla sedia e andando nuovamente a
sederti dietro al piano.
"Beh, per me ci riesce, la sua voce è sexy", tu mi guardi
puntando i tuoi enormi occhi al cielo. " Certo che voi ragazzi siete
tutti uguali, basta che una faccia due moine e cadete ai suoi piedi"
detto questo, inizi a suonare la canzone di Miley come se l'avessi
ascoltata miliaia di volte, mi ero scordato che ti basta ascoltare una
canzone per ripeterla identica al piano.... poi alzi lo sguardo e
fissandomi intoni il ritornello con la voce più suadente che
possiedi " I got two ohh ohh letters for you..." ma di punto in bianco
ti fermi..." Non me la ricordo più" esclami prendendo il
foglio mentre io rimango incantato a guardarti.
Sei concentrata sulla canzone, i tuoi capelli ricadono morbidi lungo i
fianchi coprendoti una parte del viso, sembri così piccola,
e sei così bella. Sospiro. Ti sono vicino da quando abbiamo
iniziato il programma, è vero non è passato
tanto, ma da quando ti ho vista sento l'irrefernabile impulso di starti
accanto, non so il motivo esatto...o forse si...
Sono immerso nei pensieri quando ti vedo lanciare il foglio per aria
"Ohh Basta! Mi sono stancata, ci riproveò domani a farmela
piacere, ti va di andare a mangiare?" esclami tutta contenta come se il
pranzo avesse il potere di cancellare il fatto che devi cantare una
canzone della Cyrus. "Hai tuoi ordini" dico scherzando porgendoti il
braccio, che tu afferri prontamnete stando al gioco " Grazie Moussier"
ridi facendono un leggeo inchino, " Visto! delle volte riesci ad essere
anche femminile" dico sfottendoti, " Ei senti chi ha parlato Mr
perfezione tatuato che porta sempre i pantaloni neri e gli anfibi",
"Mmhh allora siamo fatti l'uno per l'altra signorina punk". La butto li
giusto per farti sorridere, ma infondo vorrei che fosse realmente
così. Tu per tutta risposta scoppi in una fragorosa risata,
"Mi dispiace, ma io sono gia promessa sposa a Jared Leto...lui ancora
non lo sa...ma su questo punto ci sto lavorando. Va bè basta
sognare. Ho fame" detto questo mi afferri letteralmente per il braccio
e insieme usciamo dalla stanza. Già...Promessa sposa a Jared
Leto....voglio proprio vedere se gli farai la proposta di matrimonio
quando giovedì incontrerai i Thirty Seconds to Mars.
Finalmente l'ultima intervista, penso mentre entro nello studio di
Radio Deejay. Siamo arrivati a Milano da meno di 24 ore e ho
già rilasciato tre interviste a persone che di me e della
mia band sapevano ben poco, spero che questa vada meglio. Appena le
porte si aprono vengo accolto da sorrisi e strette di mano, mentre
Kings and Queens ci fa da sottofondo. Saluto a mia volta e il mio
sguardo cade su due ragazze nascoste dietro al vetro che appena mi
vedono arrossiscono..sorrido tra me, mentre mi accomodo a sedere. Noto
subito la raffinatezza e il design innovativo di tutto l'ambiente,
totalmente diverso dagli studi precedenti. Lo faccio notare ai dj che
ringraziano soddisfatti, altre due chiacchere e l'intervista ha inizio.
Le domande sono più o meno le solite. Come è nato
il nome della band, il mio ruolo di regista nei video, il nuovo singolo
Up in the air mandato nello spazio e via dicendo anche se mi ritrovo
sorpreso quando mi chiedono di parlare di Artifact, fin ora nessuno in
Italia lo aveva nominato. In fondo l'intervista sta andando bene, mi
ritrovo a scherzare con i dj sul mio cognome che probabilmente ha
origini siciliane.."State attenti a quello che dite allora" scherzo con
un'espressione minacciosa. Tutti sorridono.
Mancano pochi minuti alla fine dell'intervista, sto guardando
distrattamente i monitor che riempiono la stanza quando Linus, se ho
capito bene il suo nome, fa una domanda che avevo espressamente chiesto
di non fare.
"Allora giovedì so che sarete ospiti a X Factor per fare una
sorpresa a una concorrente che è un Echelon.", dice
guardandomi. "Posso chiederti come avete fatto a sapere di lei? lo hai
scoperto su internet? vi hanno contattato?". Mentre ascolto
ciò che mi sta chiedendo, Emma mi si avvicina e in silenzio
mi mostra il cellulare in cui ha scritto che non è riuscita
ad informare i dj sul fatto che non volevo parlare di questo argomento,
così senza mostrare alcun segno di nervosismo, congedo Emma
con un segno di assenso, la vedo sgattaiolare al lato dello studio
vicino a mia madre che mi sorride...ok prepariamoci a rispondere, penso
mentre mi volto verso i ragazzi che mi guardano..."Bhè io ho
un account su twitter e li molti echelon italiani mi avevano scritto
per informarmi che a x factor c'era una ragazza che cantava le nostre
canzoni con un timbro molto simile al mio, con una voce straordinaria e
inusulale per una ragazza..."
" In effetti lei urla come te" interviene Linus..."L'hai mai sentita?"
mi chiede.
" Veramente no". Lui mi guarda sorpreso. "Diciamo che mi hanno scritto
davvero in molti per parlarmi di lei...e questa cosa mi ha incuriosito.
Volevo ascoltarla, ma prima che potessi farlo, i produttori di x factor
mi hanno contattato chiedendoci se potevamo partecipare al programma
per farle una sorpresa anche perchè giovedì
è proprio il suo compleanno, così diciamo che
dovevamo venire in Italia e abbiamo accettato. Da quel momento ho
preferito non ascoltarla su internet ma aspettare di vederla dal vivo,
così da non farmi influenzare anche da altre opinioni.
Generalmente evito di parlare di lei proprio perchè voglio
crearmi una mia opinione senza i pensieri degli altri...". Lo guardo
sperando abbia capito di tagliare corto sull'argomento, ma lui non
sembra aver afferrato il messaggio.." Fai bene!"continua lui "Cumunque
devo dirti che io seguendo x factor l'ho vista e urla davvero come te
in più ha una voce incredibile, ed è
davvero giovanissima".
"Già", rispondo a monosillabi, ma lui non sembra aver
intenzione di smettere.
"Ha anche molti tatuaggi, tutti relativi ai vostri simboli", dice
indicando le mie Triadi sul braccio.
"Già", ripeto. Sorrido leggermente, voglio vedere per quanto
ancora continuerà.
" Noi...abbiamo il video della sua audizione. Credo canti The Kill.
Vuoi che te lo mostria..". Non gli do il tempo di finire la frase, che
in un secondo mi alzo, " Senti, ti faccio io una domanda...Dove posso
mangiare un buon piatto di pasta all'italiana?".
Esco dallo studio frastornato. Quello li, parlava veramente troppo.
Infilo gli occhiali da sole, mentre saluto il caloroso gruppo di
echelon riunito davanti al palazzo. Sorrido e scherzo amichevolmente
con loro, sono davvero emozionati ed entusiasti. Chissà se
anche lei lo sarà. Jared stai pensando ad una
ragazzina..smettila, mi dico cercando di scacciare il pensiero, il
quale prontamente viene interrotto da Emma che irrompendo tra la folla
mette fine alla sorta di Meet&Greet che si era creato. Con una
faccia buffa saluto i ragazzi, poi in silenzio, mi dirigo verso l'auto
parcheggiata proprio li davanti.
Appena entro la voce di Emma mi sovrasta. "Jay scusa! tra le varie
interviste mi sono dimenticata di dire alla redazione che l'argomento X
Factor era off limits."
La guardo. Si sta torturando eccessivamente le mani, "Non preoccuparti,
non è successo nulla ". Incrocio lo sguardo di mia madre che
mi sorride, poi alzo gli occhi al cielo quando lei esclama: " Tesoro,
devi avvisare Shannon che si deve preparare, altrimenti faremo tardi
alla cena".
"Sissignora" esclamo! Come minimo Shan sarà ancora sotto
la doccia, oppure sta dormendo. Le opzioni sono due.
Con un gesto afferro il cellulare e faccio partire la chiamata. La voce
che mi risponde con una specie di grugnito, è tutt'altro che
sveglia. Sorrido.
" Ben svegliato Bello Addormentato...Sai, sono esattamente le
18.30...è ora che ti alzi" dico osservando Emma che se la
ride sotto i baffi.
"Hei...Mmm...Bro...Sei tu?" la voce è impastata dal sonno.
"No, è la tua coscenza che ti parla. Devi Svegliarti..Devi
Svegliarti" dico con tono cantilenante, come se cercassi di
ipnotizzarlo.
"Guarda che non ci casco ai tuoi giochetti fratellino".
"Sei proprio perspicace! Senti, stiamo arrivando è ora che
inizi a prepararti, altrimenti facciamo tardi. Testuali parole di
mamma". A quella frase sento distintamente il rumore delle lenzuola che
si spostano e la delicatezza di Shan che con un sonoro tonfo scende dal
letto.
"Ok Ok! Sono pronto! Devo solo bere un po' di caffè". Scuoto
la testa, già me lo immagino con un litro di caffeina sotto
mano. Poi, quando l'auto si ferma davanti al nostro hotel, lui esclama:
" Comunque Bro, non ho mica dormito tutto il giorno...ho guardato su
youtube la ragazzina marziana e devo dire che merita...in tutti i
sensi..".
A quelle parole alzo gli occhi al cielo. Senza rispondergli scendo
dall'auto, attraverso la grande hall, salgo le scale ricoperte di
velluto e con uno scatto apro la porta della camera, dove trovo mio
fratello intento a sorseggiare la sua dose giornaliera di intruglio
marrone.
"Cosa del "Non darmi informazioni su di lei" non hai
afferrato"? dico con un sorriso chiudendo la chiamata.
"Oooh Senti Jay! Per me la fai troppo lunga. Un video è un
video, mica puoi farle la radiografia e Boom! Sapere tutto su quella
bambina.....Anche se dalla mia radiografia ho scoperto tante altre
cose..." il suo tono è decisamente allusivo.
"Shan!" esclamo. Lo osservo dirigersi verso la valigia accatastata
malamente per terra. Con noncuranza la apre estraendone un completo da
sera alquanto sgualcito. "Ecco! Adesso si che devo sorbirmi mamma!"
sussurra.
Trattengo una risata.
"Comuque non ho proprio capito perchè vuoi privarti di
sapere qualcosa " esclama, mentre tenta di stirare magicamente la
giacca con le mani. " Insomma, non vuoi sapere che aspetto ha...come
sono i suoi capelli...il suo fisico...come si muove sul palco....come
Canta?" a quelle parole mi fissa. Lo sguardo furbo. Sa benissimo di
aver alimentato la mia curiosità, ma non voglio dargliela
vinta.
"Lo scoprirò Giovedì" dico il più
serenamente possibile, sfoderando le mie doti di attore.
"Mmmm...Ti conosco troppo bene fratellino...c'è qualcosa
sotto."
"Cosa vuoi che ci sia sotto non la conosco nemmeno". L'aria sta
diventando opprimente.
"Infatti! E' esattamente questo il motivo!" ride sorpassandomi.
"E sarebbe?" il mio sorriso è leggermente tirato.
Lui per tutta risposta afferra lo spazzolino da denti e puntandolo
verso di me esclama: " Sei curioso. Ti incuriosisce talmente tanto che
hai paura di vedere anche una sola immagine di lei. Di sentire la sua
voce. Hai paura di scoprire che forse esiste una persona molto simile a
te, non solo nel modo di cantare....E questo ti blocca,
perchè potresti accorgerti che ti piace, che ti attira
ancora di più di quanto non lo faccia adesso la sola idea di
incontrarla. " mi fissa sicuro di sè, come se avesse
pronunciato la formula della vita eterna.
Sorrido. "Il caffè ti fa male". Sto per uscire dalla stanza,
quando una domanda mi sorge spontanea. "Se avessi così
timore di vederla, perchè giovedì andrei ad x
factor?"
"Ah Questa è semplice." dice senza nemmeno voltarsi dallo
specchio in cui è incantato. " Innanzitutto la tua voglia di
vederla è più forte della paura di scottarti.
Inoltre X Factor è il luogo perfetto. La conoscerai in
pubblico. Davanti a milioni di persone. Su un palco dove tu sei Jared
Leto. Sei la Star. Hai un ruolo da interpretare. Non avrai tempo di
ascoltare le tue emozioni. E questo ti va bene, perchè
così riuscirai ad essere distaccato e a vederla come una
semplice echelon e non come la ragazzina minorenne che non ti togli
dalla testa da quando ti hanno parlato di lei."
Lo vedo formare un sorriso sghembo davanti allo specchio. Sono senza
parole. Rido nervosamente "Non sapevo che in famiglia avessimo la
reincarnazione di Freud. E comunque mi spiace piccolo
psicologo, la tua analisi della situazione è
errata."
"Ah Si!? Allora perchè siamo venuti a Milano, quando i
concerti italiani sono previsti tra circa 3 mesi?". Colpito e Affondato.
"Beh..c'erano le interviste", dico palesemente in imbarazzo.
"Si come no!".
La conversazione sta diventando pesante. "Va bè. Credi
quello che vuoi. Si sta facendo tardi e anche io mi devo cambiare.
Appena hai fatto vai a chiamare Tomo".
In un lampo afferro la maniglia e mi precipito fuori dalla porta. Lo
sento esclamare qualcosa, ma non ho il tempo di ribattere. Ci ha preso.
Ci ha dannatamente preso. Dio! Sono un uomo di 42 anni, che si sta
tormentando per una ragazzina che non ha neppure mai visto. Solo
perchè qualcuno dice che urla come me e ha i mie stessi
atteggiamenti quando canta. Chi è Lei? Come si permette ha
imitarmi? Tanti lo fanno, ma non ci ho mai dato peso. Perchè
con lei dev'essere diverso?. Perchè il solo pensiero di
conoscerla giovedi, mi fa sentire come un ragazzino che non ha mai
visto una ragazza. Sbuffo, mentre con un sonoro Clac spalanco la porta
della mia stanza. Mi siedo sul letto. Passo le mani tra i capelli. Che
mi succede. Sono Jared Leto. Sono stato con donne che farebbero invidia
a chiunque, ho milioni di fan in tutto il mondo. E lei è una
di loro. Anzi è un Echelon. E' innoqua. Il suo unico
desidero è incontrare la nostra band. Oh Al diavolo! Che mi
può fare, vedere un semplice video.
Spinto da una strana urgenza, mi alzo, afferro il pc posizionato sul
grande comò e digito il suo nome.
In un attimo mi appaiono davanti decine di video. Scorro la lista con
lo sguardo finchè non trovo quello che sto cercando. Il
video dell'audizione. Eccolo, non ho il tempo di pensare che il mio
dito lo ha già scelto e in pochi secondi si apre davanti a
me.
La osservo immediatamente. E' bella. Indiscutibilmente bella. Mio
fratello aveva ragione. Ha un viso innocente. Puro. Sorrido notando la
maglia dei Pancakes, poi il mio sguardo cade sui tatuaggi che ricoprono
sapientemente il suo corpo. Riesco a vedere la freccia con la scritta
Provehito In Altum disegnata sulla sua esile coscia, c'è
anche qualcos'altro sulla gamba, ma la telecamera cambia continuamente
angolazione e non riesco a capire cosa sia. Noto subito il simbolo 30
sul polso. Esattamente come il mio.
Ok, nè sono attratto.
Non c'è che dire. Altro punto per mio fratello. Poi quando
ormai i miei occhi hanno osservato ogni suo più piccolo
gesto, ecco che parte la musica. La guardo staccare il microfono
dall'asta, il suo viso è concentrato. Sono in attesa, conto
mentalmente il tempo, finchè la sua voce nasce dalle sue
labbra come una leggera melodia. Inizialmente lenta, controllata, fino
a diventare sempre più intensa ed penetrante. Sono
letteralmente rapito, i miei occhi incatenati allo schermo. Dentro di
me si rincorrono mille sensazioni diverse, la musica riempie la stanza,
la sua voce mi arriva fin nelle vene. Poi il suo urlo. Irrompe senza chiedere il permesso, sfrontato e graffiante mi circonda
come un' onda. E in un attimo i mille timori, dubbi, paure sono
spazzati via. Ogni cosa è chiara: lei non mi sta imitando,
la sua voce è pura, senza sforzi, senza censure. Lei
è nata per essere su Marte, è nata per
noi....è nata per me.
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Capitolo 3 *** 3 ***
Eccomi! dopo 100 anni sono tornata! Scusate ma l'università
mi ha super impegnata! Sono sotto esami e questo è il motivo
per cui il capitolo poteva venire meglio...spero comunque che vi
piaccia, in ogni caso potete lasciare un commento anche per dire che fa
schifo! Va bene lo stesso :)
Giovedì 26 Aprile 2013. Una data che per molti non significa
nulla, ma che per noi rappresenta tutto. Un giorno importante che
abbiamo aspettato da una settimana, ed ora eccolo. E' arrivato. Senza
pensare siamo giunti a un momento significativo del nostro tempo. Chi
supererà questa puntata, potrà cantare l'inedito.
Sento l'adrenalina scorrermi nelle vene. Mi guardo intorno. Osservo i
miei compagni prepararsi. Chi chiacchera, chi si scalda la voce. Siamo
rimasti in pochi. Solo i migliori. Tutti in gara per lo stesso fine. E
poi ci sei Tu.
Tu che con il tuo entusiasmo hai contagiato ognuno di noi, Tu che non
ti arrendi mai, Tu che trovi il lato positivo in ogni cosa, Tu che
insegui i tuoi sogni...così piccola, ma così
determinata.
Ti guardo. Stia parlado amabilmente con Chiara, una nostra compagna di
avventura. Ti vedo gesticolare eccessivamente, mentre muovi la sottile
gonna del vestito da sera che indossi. Sei nervosa. Quell'abito ti fa
sembrare una dea. Una visione in blu notte. So per certo che ora
vorresti solo indossare le tue T-Shirt dei Mars, le snakers e salire
sul palco. Niente di più bello. Ma oggi per te è
un giorno speciale. Oggi, non solo diventi grande agli occhi del mondo;
Oggi...si avvererà il tuo più grande Sogno.
Come se avessi sentito i miei pensieri, ti volti, mi sorridi e vieni
verso di me. Non posso fare altro che ammirarti. Il vestito sembra sia
stato cucito addosso al tuo esile corpo, aderendo sapientemente nei
punti giusti. Senza pensare lascio che il mio sguardo cada sulle tue
spalle scoperte, fino ad a osservare quella gonna scandalosamente corta
davanti, ma che dietro ricade in un ampio strato di chiffon che ti
arriva fino ai piedi. Sono rimasto incantato. Quando me ne rendo conto,
alzo immediatamente lo sguardo. Tu sorridi. Ok...situazione
imbarazzante. "Allora maggiorenne! Come ci si sente?" esclamo cambiando
argomento e tentando, con scarsi risultati, di annodarmi la cravatta.
"Mh..Sempre ugale direi..." il tuo tono è sbrigativo. Mi
volto dallo specchio.
Mi guardi fisso mentre le tue mani dondolano di qua e di là
la leggera stoffa della gonna. Come se ti stessi trattenendo dal dirmi
qualcosa. Ma appena esclamo "Ehi...tutto Ok?", le tue parole escono
come un fiume in piena.
"NO!" dici in un lampo " Devo cantare quella stupida canzone della
Cyrus, vestita così, in più devo fare anche la
sensuale a detta di Morgan e mi hanno messo anche sti cavolo di
trampoli!" esclami tutto d'un fiato indicando gli alti tacchi che ti
fasciano i piedi.
Ti osservo. In effetti la situazione è abbastanza comica.
Ok... ora sembri una bomba sexy e questo non mi dispiace affatto. Ma
ciò non significa che tu sia come appari. So benissimo che
questo look non ti fa sentire a tuo agio, che la canzone non
è la tua e che se potessi ti rifugeresti dentro un bunker
piuttosto che uscire conciata così. Un sorriso involontario
mi compare sul viso, mentre tu ti torturi le labbra laccate di rosso.
"Che hai da ridere!" esclami sporgendoti verso di me con uno sguardo
che non ammette battute.
"Scusa, scusa...è che...beh...sarà divertente
vederti stasera..." dico cercando di trattenermi e pensando che in
fondo anche con l'abito più elegante del mondo sei sempre
tu...la mia ragazzaccia.
" Ohh Ora ti ci metti anche tu!" esclami puntando i piedi.
Istintivamente mi alzo dallo sgabello dove sono seduto e mi avvicino a
te. Accarezzo delicatamente il tuo viso, guardo i tuoi occhi grandi e
leggermente allungati. Siamo molto vicini. Se qualcuno ci vedesse da
fuori potrebbe pensare che siamo due innamorati. Sento il tuo respiro
regolare. Il tuo profumo mi circonda. Sei bellissima. Vorrei dirti
quello che provo, ma so che rovinerei ogni cosa. Così ti
guardo ancora per un attimo, poi lentamente lascio scivolare la mano da
te. " Sarai Fantastica.." sussurro. "Anche se un presentimento mi dice
che cadrai letteralmente dai tacchi..." la butto sul ridere cercando di
reprimere la voglia che ho di baciarti e alludendo alla tua grande
sorpresa.
Alle mie parole vedo i tuoi occhi sorridenti diventare una fessura "
Ehi! non fare l'uccelo del malaugurio!...Gliela faccio vedere io alla
Cyrus", esclami come se di punto in bianco avessi ritrovato tutta la
tua energia.
Certo che gliela farai vedere, penso. Le dai il giro 10 volte alla
Cyrus. Peccato che io non mi riferissi alla tua canzone. Scuoto la
testa mentre ritorno a concentrarmi sulla cravatta, tentando di
scacciare la strana sensazione che ho da quando mi sono svegliato,
anche se non riesco a collegarla a nulla di evidente al momento.
Sbuffo guardandomi allo specchio, quando la tua immagine mi compare di
fianco.
"Vieni qua! Faccio io" dici afferrandomi per le spalle e voltandomi
verso di te.
"Adesso mi vuoi dire che una bambina di 18 anni sa annodare una
cravatta meglio di un venticinquenne?" dico scettico.
Tu per tutta risposta fai una smorfia, mentre le tue mani trafficano
esperte vicino al mio collo. Questa vicinanza mi rende leggermente
teso, ma cerco di non darlo a vedere. "Ehi non vorrai strangolarmi...ti
ricordo che puoi andare in prigione ora che sei maggiorenne."
Ti sento sorridere, poi senza che abbia il tempo di pensare le tue mani
si posano di nuovo su di me, facendomi girare davanti al grande
specchio, dove sotto il tuo sguardo orgoglioso trovo un nodo fatto a
regola d'arte. Rimango senza parole guardando il tuo riflesso. Poi il
tuo sussurro mi arriva all'orecchio..." Da Dan!Visto 25enne? E
comunque...non preoccuparti..non ho intenzione di finire dietro le
sbarre....Devo prima incontrare i 30 Seconds To Mars, poi possono
succedermi tutte le cose che vuoi." dici con voce leggera prima di
saltellare via lasciandomi solo. Rifletto per un secondo su quello che
hai appena detto e un pensiero nasce immediatamente nella mia mente. Ci
sei vicina...ci sei tanto vicina, anche se a questo punto non so
più se esserne felice o preoccupato.
Sono incantato a pensare, quando uno dei tecnici ci richiama a gran
voce dicendo che tra 5 minuti siamo in diretta. Sospiro pesantemente
passandomi una mano tra i capelli. E' il momento. Non si torna
indietro. Lentamente mi avvicino agli altri...mi avvicino a te,
"Pronta?" sussurro, tu per tutta risposta stringi forte la mia mano,
mentre insieme ci posizioniamo dietro alla quinte in attesa. Chiudo gli
occhi, assaporo il momento, conto mentalmente all'indietro aspettando
di sentire Cattelan prendere la parola e dare inizio alla magia. Faccio
sempre così, è il mio modo di allentare la
tesione, anche te hai un metodo tutto tuo per scaricare i nervi, ti
guardo, hai gli occhi socchiusi e stai canticchiando Bright Lights,
bisbigli sottovoce, come fosse un mantra capace di calmarti, di
rassicurarti, nè canti sempre una diversa, purchè
sia dei 30stm, ed oggi è toccata a quella capace di
scaldarti il cuore in una maniera che solo lei è in grado di
fare, come dici sempre tu. Scuoto la testa sorridendo, "Ei hai finito
di pregare" ti sussurro all'orecchio ridendo. Ti volti di scatto
fulminandomi..."Smettila di prendermi in giro, sono agitata e poi oggi
è il mio compleanno te lo sei già scordato? Oggi
posso fare quello che mi pare" dici in segno di autoconvincimento.
"Certo scricciolo....ma non dimenticarti che devi cantare la Cyrus",
rido sotto i baffi, mentre tu storpi il labbro in una smorfia, sto
ridendo sommessamente pensando che non vedo l'ora di vederti sul palco,
quando la voce di Alessandro prende la parola. Entrambi ci voltiamo di
scatto, è finita l'attesa, è iniziato il
programma. Vedo Cattelan sorridere, lo ascolto salutare il pubblico,
presentare i giudici e scherzare con loro. Sono tutti vestiti
più eleganti del solito, chissà se il motivo
è la tua festa o perchè vogliono fare bella
figura con un gruppo d'oltre oceano. Li ascolto parlare della serata,
nessuno di loro allude alla tua sorpresa, nemmeno Morgan, anche se il
suo sguardo sornione dice tutto, sa benissimo che stasera con te
c'è ne saranno delle belle, anzi, a questo proposito mi
chiedo dove li abbiano infilati, ok che sono marziani, ma non credo
abbiano il potere dell'invisibilità, molto probabilmente
sono talmente di un altro pianeta che ancora non sono arrivati, magari
verranno solamente all'ultimo minuto tanto per fare la loro apparizione
per poi andar via velocemente, ma sono certo che tu saresti contenta
anche se li vedessi per un secondo. In ogni caso ora siamo qui, la
serata è appena cominciata e sono certo che non ti
deluderà. Mi siedo su una cassa, ti osservo camminare avanti
e indietro, i tuoi tacchi risuonano sul legno scuro, le tue mani
torturano il vestito, "Vieni qua agitata!" dico sapendo benissimo di
attirare la tua attenzione, infatti nonappena ti chiamo il tuo sguardo
si rialza, come se ti fossi risvegliata solo ora, "Come scusa?",
"Ho detto vieni qui, se continui così farai il solco" ti
tiro per un braccio avvicinandoti a me, mi guardi, siamo circondati
dalla penombra, ma posso vedere distintamente i tuoi occhi verdi
brillare come fossero diamanti. "Allora...non mi hai ancora detto cosa
vorresti per regalo" cerco di distrarti. Mi guardi arricciando il naso.
"Mmm...non saprei....ma sicuramente una torta gigante mi piacerebbe
molto." sorridi, poi di colpo il tuo sguardo diventa penetrante,
"Aspetta, non è che per caso mi hai preso qualcosa" la tua
voce è trepidante.
Alzo gli occhi al cielo "Guarda te cosa vai a pensare scricciolo, lo
sai che non sono un tipo così sdolcinato", tamburello il
dito sulla gamba, mentre penso che invece il regalo te l'ho fatto,
eccome, beh dai, posso dire che in fondo me lo hai suggerito tu senza
volerlo. Ricordo ancora quella sera, quando hai bussato alla porta
della mia camera perchè ti sentivi sola, ti mancava casa, e
così, quando tutti dormivano siamo rimasti ore e ore a
parlare seduti sul letto, a raccontarci mille cose, a raccontarci di
noi. E' li che è nata la nostra amicizia, ed è li
che ho scoperto, con mio grande stupore, che oltre a suonare benissimo
il piano, suoni anche la batteria. Me lo hai confidato come fosse un
segreto importantissimo. Ricordo di essere rimasto per un momento in
religioso silenzio, in effetti dovevo aspettarmelo sei troppo speciale
per essere ordinaria. Come mi hai raccontato, il piano è la
tua casa, con lui c'è un rapporto profondo, lo suoni da
quando avevi 4 anni, mentre la batteria è un qualcosa in
più, ti fa divertire, liberare. Ne sei rimasta affascinata a
sette anni, osservando tuo fratello che si scatenava battendo su quei
piatti e quei tamburi luccicanti. Non ho mai avuto l'onore di vederti
dietro quello strumento più grande di te, non lo sa nessuno
qui, apparte me. E' qualcosa di privato, di tuo. Dici che sai solo
strimpellare, ma sono convinto che sai fare molto di più. In
ogni caso, mi hai detto che desidereresti una batteria tutta per te,
così da non dover usare sempre quella di tuo fratello, che a
detta tua si è scocciato. Ovviamente, le mie finanze non
possono permettersi una batteria vera e propria e così, per
il giorno del tuo compleanno, ho pensato di prederti delle bacchette
personalizzate. Visto che non possiamo uscire dagli studi di X Factor,
mi ha aiutato Simona, le ho detto il modello che volevo e lei ha
pensato a tutto. Ci ho fatto incidere il tuo nome in corsivo con una
bella triade disegnata accanto. Ok non è niente di che, ma
spero davvero che ti piacciano.
Ecco, ora sono sicuro che chiunque starà pensando, altro che
sdolcinato, è un romanticone senza speranza. Si, forse un
po' lo sono, ma in ogni caso preferico non darlo a vedere. Non a te,
che ora mi stai guardando sorridendo.
"Si, hai ragione, i regali non sono proprio il tuo genere,
però un grazie per gli auguri non te lo toglie nessuno", e
di punto in bianco mi butti le mani al collo stringendomi forte. Resto
immobile con le braccia leggermente distanti dal tuo corpo. Questa
serata è appena iniziata ed è già la
seconda volta che la tua vicinanza mi destabilizza. Socchiudo gli occhi
respirando il tuo profumo, poi tu ti stacchi da me con un sospiro, ci
guardiamo sorridendo appena, sembra il momento perfetto, tu ed io,
soli, forse dovrei dire qualcosa, "Marti...io...", ma le mie parole
vengono interrotte dalla voce tonante di un operatore del suono che mi
riporta bruscamente alla realtà "Daniele tra 30 secondi
tocca te, perchè non ti sei ancora preparato?". A quelle
parole sento come una scossa attraversarmi la schiena, mi alzo in piedi
di scatto, "Oh Cazzo!" esclamo osservando il grande orologio che svetta
difronte a noi, il tempo è volato, ma come diavolo ho fatto
a non accorgermene! Come se mi fossi risvegliato da un sonno profondo,
improvvisamente mi rendo conto di tutto ciò che mi circonda.
Tu che mi guardi con gli occhi spalancati, gli applausi incessanti
degli spettatori, e infine la voce di Simona che sta annunciando la mia
performance, mentre io sono qui impalato a cercare di capire ancora
cosa devo fare e l'unica cosa che ho in mente è che non ho
ripassato la canzone. Mi sono seduto qui comodamente e non l'ho
provata.
"Non ho provato Counting Stars!" dico preso dal panico! Ma tu
prontamente mi rassicuri, "Guardami!" dici stringendomi i polsi "La
sai! la sai perfettamente, l'hai provata per una settimana senza mai
sbagliare una nota."
"Si, ma io..."
"Niente ma! Adesso sali sul palco e fai vedere a tutti quello di cui
sei capace ok!!?". Il tuo tono è risoluto. Non ammette
repliche.
"Ok...vado" dico ritrovando un po' di fiducia, ma prima di scappare ti
stampo un sonoro bacio sulla guancia, "Se non ci fossi tu!" dico
camminando all'indietro e continuando a guardarti, tu per tutta
risposta alzi il pollice in alto e fai una linguaccia "Falli Neri!!" ti
sento esclamare, poi rianimato da una nuova energia mi preparo a salire
sul palco.
" Guarda che se continui a fare i raggi x al palco, lei non si
materializzarà davanti a te..." mi volto per vedere Shan che
mi guarda sorridendo accompagnato dalla risata di Tomo.
" Ragazzi stavo solo guardando lo spettacolo..." , ma loro continuano a
fissarmi annuendo divertiti. Alzo gli occhi al cielo, da quando siamo
arrivati qui non fanno altro che ridere sotto i baffi. Soprattutto
Shan, che in ogni momento trova il modo per stuzzicarmi. In effetti,
devo ammettere che il mio comportamento gli ha lasciato un facile campo
libero. Sin da stamattina, quando siamo arrivati qui per il souncheck,
non ho smesso di guardarmi intorno aspettando di vederla spuntare fuori
da qualche parte, di sentire la sua voce, o di imbattermi per caso in
lei. E' assurdo, perchè è un'adolescente,
è assurdo perchè è un 'echelon,
così come è assurdo, illogico, insensato e
irrazionale pensarci continuamente e cercare il suo viso nonappena
incontro un qualsiasi gruppo di ragazzi. E' assurdo ma continuo a
farlo.
Sospiro pesantemente camminando avanti e indietro, ok forse sono
leggermente nervoso, ed è inconcepibile anche questo. Sbuffo
e incrocio lo sguardo di mia madre, che in un attimo mi si
avvicina.
"Andrà bene" sussurra accarezzandomi.
La guardo negli occhi e un sorriso sarcastico mi compare sul volto,
mentre afferro distrattamente il telefono, ma la sua mano mi stringe
leggermente facendomi voltare, osservo i suoi occhi profondi che mi
sorridono e le parole escono da sole, " Non mi sono mai sentito
così agitato, e non so perchè!" esclamo, lei per
tutta risposta mi sfiora una guancia, "Oh Tesoro...." sorride come se
stesse parlando alla persona più ingenua del mondo, " E'
normale...sei umano anche tu..", la guardo senza capire,
"Ti piace...nè sei affascinato" aggiunge. A quelle parole
spalanco gli occhi,
"Ma che...non la conosco nemmeno..". Lei mi guarda comprensiva.
"Non avere paura di quello che provi Jared", e detto questo si
allontana come siente fosse, ricominciando a parlare con Emma. Rimango
impalato a osservare il vuoto e a pensare a quanto abbia ragione. Tutto
di lei mi affascina in un modo che....è indescrivibile, la
sua voce, il suo viso, il suo corpo, il modo di muoversi. E questo mi
spaventa...mi spaventa quello che posso provare ad averla vicino. Scuto
la testa, quando sento distinatamente una sonora pacca sulla schiena.
Shannon.
"Ei fratellino, smetti di farti le pippe mentali. Tra poco ci siamo, se
resti li va a finire che ti vede e addio sorpresa...è ora di
andare a nasconderci." dice picchiettando le dita sulla mia spalla.
Mi volto sorridendo, " Secondo me è più probabile
che ci scopra vedendo la tua batteria. Ti ricordo che è
così "contenuta" e sobria, che l'hanno dovuta montare
nell'angolo più remoto del palco e coprira con un bel telo",
dico puntanto il dito verso un angolo buio nel quale si intravede una
sagoma gigante.
"Si come no, io glielo detto che non dovevano coprirla per forza, non
credo se ne sarebbe accorta."
"Hai ragione Shan, è solo enorme, di un brillante azzurro
cielo e si chiama Christine....direi proprio che un' echelon non ci
arriverebbe." trattengo le risate, mentre Shan mi guarda interdetto "
Lascia stare la mia Christine! Anzi, fammi vedere se qualcuno troppo
scatenato ci sbatte contro." dice spostandomi letteralmente da un lato
e osservando il palco dove si sta esibendo un ragazzo abbastanza bravo
direi.
"Tranquillo Shan, è troppo distante"
"Si lo so, però quella ragazza di prima si sbracciava
talmente tanto che tra un po' mi faceva fuori un piatto...l'avrei
dovuta punire...era anche carina..." Sorrido scuotendo la testa,
"Approposito di carine..." continua, " Non vedo l'ora di vedere la
faccia della nostra echelon. Da come ci hanno raccontato i giudici,
secondo me le prende un colpo."
" Non preoccuparti, ci sono io a soccorrerla", alla mie parole ridiamo
insieme immaginando la scena, quando la voce di Tomo ci fa voltare,
"E se non è attratta da nessuno dei due? Vi è mai
passato per la mente?" a quelle parole lo guardiamo per un secondo con
gli occhi sbarrati, poi però l'atmosfera si rilassa
nonappena Shan esclama "Naaaaaa" e insieme ridiamo allontanandoci dal
palco.
Gli applausi mi invadono, sento l'adrenalina scivolare via, il mio
corpo rilassato, è fatta, ho cantato, mi sono esibito e non
poteva andare meglio. I giudici mi hanno elogiato, il pubblico
osannato, sono felice, e tutto quello che voglio fare è
correre da te e stringerti forte assaporando il tepore delle tue
braccia. Peccato però, che sono uscito dalla quinta
sbagliata ed ora mi tocca fare tutto il giro visto che ti trovi
esattamente dall'altro lato del palco. Passo una mano tra i capelli,
sto per mettermi a correre, quando sento delle voci provenire da dietro
una piccola nicchia, mi blocco sul posto, l'accento è senza
dubbio americano. Mi avvicino lentamente e chi mi trovo davanti? i
Thirty Seconds to Mars al completo che chiaccherano come se niente
fosse. Rimango impalato a fissarli, so che non posso dire di essere un
loro fan, ma sicuramente trovarmeli davanti mi fa un certo effetto.
Immediatamente il mio sguardo cade sul frontman. Sta parlando
distrattamente con una ragazza bionda che appunta ogni cosa che dice,
sembra la sua assistente, lei lo guarda con occhi spenti ma pur sempre
incantati, e non mi è difficile capire perchè.
Non passa di certo inosservato, indossa una lunga giacca nera con i
risvolti rossi che gli calza a pennello, i capelli sciolti lungo le
spalle, la barba leggermente incolta, è decisamente magro,
non lo ricordavo così...ma non aveva la cresta rosa?
Sorrido, dovrei chiederlo a te...io non faccio testo. In ogni caso sono
ancora qui a fissarli come un ebete, quando di punto in bianco il
più basso del gruppo, Shannon se non ricordo male, si volta
squadrandomi dalla testa ai pieidi, "Ciao" esclama richiamando
l'attenzione dei suoi compagni che ora mi stanno guardando. Oh Cavoli,
i 30STM mi stanno osservando e io sono qui completamente muto. Te lo
dovevi aspettare Daniele, sei rimasto 5 minuti buoni a fissarli come
uno stolker. E non sai neanche perchè. Ecco che la mia
coscienza inizia a parlare a vanvera, poi quando ormai sono in preda a
mille macchinazioni mentali cercando di spiegare il mio comportamento,
ecco che Jared mi si avvicina leggermente " Tu hai appena cantato! Sei
stato grande!" esclama. Tutto mi sarei aspettato fuorchè i
complimenti di Jared Leto. Non so cosa dire, e per tutta risposta
sussurro un timido grazie. Loro sorridono in silenzio, forse si
aspettano che io dica qualcosa, l'atmosfera sta diventando
imbarazzante, "Emm, scusate il distrurbo...io..devo andare" mi volto di
scatto, quando sento la voce di Leto richiamarmi, "Hei Aspetta. Tu
conosci Martina?". Ha fatto la domanda, pur sapendo benissimo che la
risposta è affermativa, pronunciando il tuo nome in un modo
e con uno sguardo che mi verrebbe da ricordargli che fino a ieri avevi
17 anni, ma lo tengo per me. "Emm si, dovrebbe esibirsi tra poco" dico,
cercando di capire dove vuole arrivare, lui non sembra fare caso a
quello che ho detto, " Com'è lei?" esclama di punto in
bianco, rimango per un attimo in silenzio, ancora una domanda che non
mi aspettavo, lui mi guarda in attesa, mentre suo fratello lo osserva
come fosse diventato scemo, "Emm...ha due grandi occhi verdi, capelli
lunghi, ha tanti tat.."
"No no..." lui interrompe la mia descrizione ridendo..."Conosco
già il suo aspetto" sussurra lanciando un'occhiata al
fratello che sorride. Ecco ci mancavano solo le allusioni...Dani, in
che situazione ti sei messo, penso guardando in basso. "Ah...beh... lei
è fantastica, è dolce, altruista, piena di
energia, è unica e a volte un po' pazza, ma è
davvero speciale, credo che esistano poche ragazze come lei, suona il
piano divinamente e anche la batteria". Track! nel momento stesso in
cui pronuncio quelle parole mi blocco rendendomi conto di quello che ho
rivelato! Dani perchè non stai mai zitto! Alle mie parole
vedo Shannon, distogliere l'attenzione dalla sua maglia e alzare
immediatamente lo sguardo. "Batteria? Lei suona Cosa!?" lo sguardo
è quasi allucinato, "Emm...ecco...io non l'ho mai
sentita...strimpella" dico cercando di convincerlo di dare poca
importanza a ciò che ho detto. Lui però sembra
letteralmente partito per la tangente,"La devo assolutamente sentire!"
esclama con un ghigno. Oddio, siamo a posto! Tutto grazie a me! Ma per
fortuna interviene Jared a calmare i bollenti spiriti del fratello.
"Shan calmati" esclama, poi il suo sguardo si posa su di me. "Non fare
caso a lui" sorride " Comunque Grazie" dice, sembra davvero sincero,
come se con quella descrizione avessi riposto ad ogni suo dubbio. " Mi
raccomando, non dirle che siamo qui!" sussurra come se stessimo
condividendo un segreto. " Sarò muto come un pesce! Chi se
la perde la sua faccia quando vi vedrà!" esclamo sorridendo.
Credo che con la mia uscita ho decisamente gonfiato il suo ego,
perchè tutti scoppiano a ridere di gusto, mentre lui mi
guarda divertito consapevole del suo fascino. Ok, direi che
è giunto il momento di andare anche perchè ho
parlato decisamente troppo. Inoltre è appena salito sul
palco Davide, e dopo di lui è il turno di Martina, e io sono
ancora qui visto che mi sono fermato a parlare con i 30stm. Guarda te!
neanche fossi un loro fan, è proprio vero che chi ha il pane
non ha i denti. Con un saluto veloce mi allontano dal trio, rapido
attraverso l'intero corridoio, sorpasso telelcamere, cavi, persone
addette ai lavori, qualcuno mi fa dei complimenti sulla mia
performance, ma non posso fermarmi a parlare, l'esibizione di Davide
è quasi terminata, non mi accorgo neanche che sto
letteralmente correndo, quando arrivo da te cadendoti quasi addosso. Ti
volti di scatto "Dani!! dove sei stato fino adesso!", sospiro forte,
"Scricciolo! scusa mi hanno trattenuto", dico cercando di essere il
più vago possibile e sperando che la mia faccia non dica
"hovistoi30stm" e gli ho detto che suoni la batteria, aggiungerei. Mi
fucileresti. Scaccio il pensiero, poi la tua voce mi fa voltare,
"Trattenuto dalle fan??" esclami affinando lo sguardo, "Qualcosa di
simile", dico con noncuranza. "Cos'è sei gelosa?" sussurro,
"Io? Gelosa? Assolutamente no...Stai diventando il nuovo idolo delle
ragazzine è normale che tutte ti vengano dietro. Non so se
lo hai visto, ma mentre cantavi c'era un gruppetto tra il pubblico che
tra un po' si strappava i capelli." mi guardi seria per poi esclamare
scherzando "TI AMO DANIIII". Sorrido imbarazzato, le ho viste quelle
ragazze, ma purtroppo non ho occhi per guardarle, ed ora anche se stai
solo imitando le loro voci stridule, un ti amo detto da te mi lascia
dentro un strana sensazione, perchè vorrei che lo pensassi
davvero. Sospiro, spostando l'attenzione su di te "Si, si, tu
piuttosto, voglio vedere quanti apprezzamenti riceverai vestita
così...e con il tono sensuale con cui devi cantare."
sussurro ammiccando. Tu per tutta risposta ti blocchi voltandoti di
scatto, gli occhi spalancati come se avessi visto un fantasma. Non era
certo la reazione che mi aspettavo, volevo solo stuzzicarti un po'. Ti
guardo per un attimo senza capire quando afferrandomi i polsi esclami:
" Dani! Io devo entrare dall'altro lato del palco!". La frase mi arriva
inaspettata, in un secondo la mia mente va al gruppo che ami tanto e
che si trova esattamente nella direzione in cui ti stai incamminando a
passi spediti. Senza pensare mi paro davanti a te "Ei Ei scheggia!
Frena!" esclamo camminando all'indietro, ma tu continui imperterrita
"Daniele che fai! Lasciami passare!" cerchi di schivarmi.
"Chi ti ha detto che devi entrare da di là" chiedo cercando
di fermarti, ma tu sembri inarrestabile, parli a raffica e quasi corri
nonostante i tacchi "Te lo detto, alle prove sono entrata sul palco dal
lato opposto, anzi non so nenache perchè sono stata qui fino
adesso. Sono proprio cretina. E tra pochi minuti tocca a me! Cavoli!"
esclami accelerando il passo, mentre io tento invano di farti cambiare
idea, ormai non so più come smuoverti, "Secondo me
è meglio che entri dalla quinta che ho usato io, vedrai che
ti porta fortuna!" esclamo continuando a camminare, tra un po' ho il
fiatone, poi tu ti fermi di botto, mi guardi "Dani non so cosa ti
prende, te lo già ripetuto. Devo entrare di là.
L'ho provata così, so come muovermi altrimenti mi incasino.
Già la canzone mi fa schifo e si mi incasino è un
casino!...Ora lasciami passare!". Detto questo mi spingi letteralmente
da una parte. Rimango fermo. Ti guardo correre con lo strascico del
vestito leggermente sollevato. Ormai sei arrivata, ti basta unicamente
girare l'angolo e inevitabilmente li vedrai, è matematico,
tempo pochi secondi e addio sorpresa. Se lo sa Morgan gli viene un
colpo! Oddio, non può accadere penso e senza che me ne
accorga il mio corpo a già iniziato a correre, "Marti!
Ferma!!" urlo, sperando che tu non faccia di testa tua e decida di
ascoltarmi.
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Capitolo 4 *** 4 ***
Eccomi! Credevate
di esservi liberati di me? purtroppo sono ancora qua e oggi per la
gioia di tutti scrivo anche le note prima del capitolo. Non vi
preoccupate, sarò breve. Innanzitutto ringrazio come sempre
tutti quelli che seguono questa "cosa nata dai miei neuroni malati" ,
si proprio così perchè so di essere pessima nel
rispettare i tempi, con attese da fare invidia alla nostra cara
DivaH...e se ancora avete la pietà di seguirmi significa che
vi meritate un'infinità di marshug!!!!!!!!! Tanti, TAnti!!!!
In ogni caso spero di migliorare, ma ho sempre troppe cose da fare!! Ok
la smetto, sto divagando....
Ricordo sempre che
ogni commento è ben accetto, anche per dirmi BleaH!!
Altrimenti continuerò imperterrita a sfornare cavolate e
davvero non vi libererete più di me!!! Aiuto!!! Ok, inizio a
parlare da sola...è meglio che la pianto qui.
Ps
Dedico questo cap
a tutti voi, ma soprattutto alla mia socia/cara amica Ale alias
Witness_of_the_night. Grazie sorella per le meravigliose chiaccherate,
per farmi sempre sorridere e soprattutto per l'infinita pazienza.
Ok Ho finito
Promesso!
Un bacione a tutti e buona lettura, spero vi piaccia.
I giudici hanno fatto il suo nome. Appena l'ho sentito mi sono voltato
immediatamente verso il palco. E' stato un riflesso automatico, un
guizzo veloce del corpo. Il mio corpo, che ora è invaso da
mille sensazioni diverse. Sensazioni a cui non so dare un nome, ma che
sento crescere prepotenti dentro di me. Un misto di ansia e agitazione,
quasi trepidazione direi. Cerco invano di rilassarmi, ma i miei occhi
non vogliono staccarsi dalla scena. Ascolto ogni singola parola del
presentatore, nonostante non capisca un tubo di quello che sta dicendo, lo
guardo gesticolare aspettandomi un segno di lei, ma lei non
c'è. La mia mente desidera informazioni, vuole sapere, vuole
vedere, mentre il mio cuore è agitato, intimorito. Mi
ritrovo a muovere freneticamente una gamba, come se aspettare qui
immobile, fosse troppo faticoso, troppo logorante. Dio! Mi sento uno
stupido. Perchè mi comporto così? Lei
è solo un' echelon. Solo un' echelon. Solo un' echelon, mi
dico, sospirando e massaggiandomi le tempie.
"Jay tutto ok?". La voce di Shan mi fa voltare. Faccio segno di si con
la testa, ritornando a guardare il palco ancora vuoto.
"Emm, non vorrei interrompere il tuo contemplare il nulla, ma la
ragazzina sta per entrare e da qui ti vede sicuro". Mi volto verso di
lui, ma i miei occhi non lo stanno guardando veramente, "Cosa?" la mia
voce è quasi un sussurro.
"Jay dovunque tu sia ritorna alla base! Dobbiamo nasconderci, sta per
arriv.."
"E' arrivata!" Esclamo interrompendo il discorso di mio fratello. Alle
mie parole lo vedo guardare immediatamente verso il palco. " Jared.
Capisco che la tipa ti piaccia, ma mi sa che adesso hai le visioni. Lei
non è sul palco."
"Infatti" sussurro "E' qui". In un nano secondo Shan si volta per
vedere comparire in fondo al lungo corridoio, una ragazza che sta
correndo rapida come una saetta. E' lei, non ci sono dubbi. E' Lei e
sta venendo verso di me. Non ho tempo di pensare, di ragionare, i miei
occhi sono incollati al suo viso che invece, è ancora
voltato dietro di sè; come se qualcuno la stesse chiamando.
Basterebbe un solo sguardo. Coraggio, girati, girati, girati, ma lei di
punto in bianco si ferma; mi da le spalle. Improvvisamente la voglia di
toccarla è più forte di qualsiasi fantomatica
attesa. Fanculo il programma, io sono venuto qui unicamente per lei. Ho
già aspettato troppo, penso, mentre animato da questa
convinzione, sorpasso letteralmente mio fratello, ma prima che possa
fare anche un solo passo ecco che il ragazzo con cui ho parlato poco
prima, compare dal nulla, le afferra un braccio e la bacia. Un bacio
Improvviso, insistente, un bacio che mi blocca letteralmente sul posto.
Inaspettato, come le mani che ora toccano il suo viso, inatteso come le
labbra che assaporano le sue. Sono immobile, miliaia di pensieri mi
frullano per la testa e nessuno di questi è sensato. Poi
quando ormai i miei occhi vorrebbero smettere di vedere ecco che
qualcosa mi afferra di peso, trascinandomi via da li.
" Ma che cazzo credevi di fare!?" la voce di Shan mi assale
accompagnata dagli sguardi attoniti di Tomo, Emma e mia madre che mi
osservano come fossi un fenomeno da baraccone. Mi guardo intorno
stordito, i miei occhi vagano frenetici su ognuno dei loro visi
leggendovi solo preoccupazione. Mi sento circondato, ho bisogno d'aria,
"Fatemi passare" esclamo alzandomi di scatto dalla sedia dove Shan mi
ha piantato. A grandi passi mi allontano, non ho assolutamente voglia
di dover dare spiegazioni sul mio comportamento e rispondere alle loro
mille domande, ma la stanza dove mi hanno infilato è
alquanto piccola, costringendomi controvoglia a fermare la mia corsa.
Mi volto passandomi le mani sul viso. Vedo Tomo avvicinarsi.
" Amico, calmati, qualunque cosa ti preoccupi lo sai... noi siamo qui"
mi appoggia una mano sulla spalla. Lo guardo fisso per un momento, poi
come se la parte razionale del mio cervello fosse andata a farsi
benedire, ecco che la mia voce irrompe come un uragano.
"Cosa mi preoccupa? Mi preoccupa che quel ragazzino ha messo le mani su
ciò che non doveva. Mi ha anche visto! E nonostante questo
lo ha fatto. L'ha presa come se fosse sua, ma lei non lo è.
Il suo intero corpo è marchiato con simboli che gridano il
mio nome. Lei è Mia!". Improvvisamente, prima
ancora che lo sguardo attonito di Tomo possa dire qualcosa, mi accorgo
della fottuta cazzata che ho detto. L'ho detto davvero. Volevo solo
pensarlo e invece... l'ho detto. Mi è uscito di slancio, mi
è uscito dalla bocca come una specie di...di palla infuocata
che uscendo ha bruciato anche l'ultimo neurone sano che mi era rimasto.
Sono sconvolto. Questo comportamento non è da me. Sono
impazzito; è l'unica spiegazione. Apro le labbra per
giustificarmi, vorrei dire che quello che hanno sentito è
solo un pensiero storpiato dalla troppa stanchezza, ma dalla mia bocca
non esce alcun suono, perchè quello che ho espresso
è unicamente la pura verità.
"Oddio". La voce di Shan mi arriva all'orecchio. Lo guardo portarsi una
mano sulla fronte e alzare gli occhi al cielo. "Non immaginavo che la
cosa fosse così grave.." sussurra rivolto a mia madre che mi
guarda apprensiva. Sento che quello che ho rivelato, forse è
troppo anche per me. Non so cosa dire. Rimango immobile, con il corpo
attaccato alla parete. Devo sembrare davvero fuori di testa,
perchè mia madre sta parlottando con Shannon come se io non
fossi qui, Emma mi guarda come se si sentisse di troppo. I suoi occhi
esprimono quasi pietà; mentre Tomo si è
posizionato accanto a me, come se dovesse bloccarmi nel caso avessi
inaspettati scatti omicidi da un momento all'altro.
Sono ancora impalato a osservarli quando Shan si stacca dagli altri e
viene verso di me. Il suo sguardo è serio. "Jay.." sussurra
piano, "Forse venire qui non è stata una buona idea". Vedo
Tomo annuire.
"Magari è meglio che..." fa una pausa come se dovesse
soppesare le parole. "..che andiamo via. Diciamo alla produzione che
c'è stato un imprevisto, usciamo di scena, la tua lei non
saprà mai niente e tu forse ritronerai normale." Sorride.
A quelle parole un brivido mi percorre la schiena. "Cosa!" esclamo
animato da tutta l'energia che ho dentro.
"Era solo un'ipotesi" si affretta a rispondere Tomo.
Guardo i miei compagni incredulo. "Beh, allora è una fottuta
ipotesi da scartare, perchè senza averla incontrata, io da
qui non me ne vado!" Esclamo categorico.
"Ok! io ci rinuncio!" esclama Shan allontanadosi. "Ma poi non venire a
piagnucolare, quando scoprirai che la tipa è fidanzata o
robe simili" sbuffa stravaccandosi su una sedia accanto alla porta. Lo
guardo in silenzio, quello che ha appena detto è
un'eventualità a cui non avevo minimamente pensato, anche se
razionalmente avrei dovuto prenderla in considerazione. Ma temo che la
razionalità non sia più con me da un po' di
tempo. Improvvisamente sento il cuore accelerare i battiti, ma cerco di
non darlo a vedere. "Io non piagnucolo per cose simili" sussurro
passando istintivamente una mano sui capelli. Shan rimane in silenzio,
ma il suo sguardo dice più di mille parole. E purtroppo
ancora una volta ha fottutamente ragione. Sorrido sarcastico. Fino a
poco tempo fa non avrei mai reagito in questo modo. Fino a poco tempo
fa, se volevo una donna me la prendevo e basta. E' strano come nel giro
di poche ore, questa ragazzina, abbia fatto crollare tutte le sicurezze
di una vita. E ancora non l'ho neanche conosciuta. Sono immerso nei
pensieri quando la voce di mia madre richiama la mia attenzione.
"Eccola!" esclama indicando un grande monitor che trasmette il
programma, proprio sopra la mai testa. Tra il tumulto iniziale, non ci
avevo neanche fatto caso. All'istante incollo il mio sguardo allo
schermo. La vedo. O meglio, vedo l'ennesimo video. Quei video che fanno
una sorta di riassunto della settimana. Ecco, è proprio
quello sto vedendo adesso. Pochi minuti. La sua immagine è
ovunque. Assorta, divertita, concentrata, emozionata, buffa, tanti
piccoli pezzi di lei che scorrono veloci. Mi ritrovo a sorridere
davanti al momento in cui le hanno assegnato la canzone. Il suo viso
corrucciato. Alcune scene proiettano lei con altri concorrenti e tra
questi c'è anche quel dannato ragazzino. Sospiro, ma poi il
mio corpo si rilassa quando il video si conclude con le sue mani unite
a formare la nostra triade. Mi volto verso Shan che mi sorride
fraterno. Sorrido anch'io lasciandomi cadere su una delle sedie, mentre
i miei occhi non si staccano dal monitor. Posso intravedre la sua
sagoma nel buio del palco. Pochi secondi e la sua voce risuona nella
piccola stanza catalizzando gli sguardi di ognuno di noi. Le luci sono
ancora spente, ma basta la sua voce per illuminare ogni cosa. Poi
quando tutti stiamo ascoltando in silenzio, ecco che il palco si
accende lasciando che i miei occhi possano ammirarla come si deve.
Avanza sicura avvolta in un abito che prima non ho avuto il tempo di
osservare. Non lascia di certo spazio all'immaginazione e questo non
giova per nulla alla mia mente, che ora è completamente
immersa a conteplare il suo corpo in un modo che......meglio non
parlarne. Jared ricordati che ha appena 18 anni, mi ripeto ma non
funziona! Il mio sguardo cade inevitabilmente su quella gonna troppo
corta, sul suo corpo disegnato con le mie parole e sul quel viso che
buca letteralmente lo schermo. E poi c'è la su voce. Oh! La
sua voce. Si può essere affascianti da un unico timbro
capace di racchiudere un mondo di suoni? Si, è l'unica
risposta che mi viene in mente in questo momento mentre ascolto rapito
quella voce, che ora è sottile, sensuale, quasi un soffio,
ma quando penso di aver capito come continuerà ecco il tono
cambia improvvisamente, diventando potente, capace di invadere ogni
cosa, capace di entrare nelle vene. La guardo ammicare alla telecamera.
E' accattivante, sicura, consapevole; è decisamente
più di quello che mi aspettavo. Mi volto per un attimo a
vedere Shan che è rimasto a bocca aperta. Scuoto la testa,
sempre il solito penso, mentre ritorno a osservare Lei. Lei che ora
è ferma, ha gli occhi socchiusi, il microfono attaccato alle
labbra che alitano quell'ultima nota cosi quieta e vibrante. La
performance è conclusa, la guardo alzare il viso e dondolare
le braccia lungo i fianchi. Sospira, esattamente come sto facendo io in
questo momento, come se quell'esibizione fosse stata, in modi diversi,
troppo pesante per entrambi.
Mi costringo a staccare lo sguardo dal video, se no qua inizieranno a
prendermi per matto, se non lo stanno già pensando.
Controllo distrattamente il cellulare.
" Notevole la ragazzina" mi volto e Shan è vicino a me che
mi guarda comprensivo.
Annuisco in silenzio. La mia opinione l'ho già espressa fin
troppo questa sera.
"Me lo potevi dire che volevi una cantante....te la potevo trovare
io....ma ammetto che la tua scelta mi piace. " Sorride.
Lo guardo stupito. "Io non ho scelto un bel niente."
Lui continua come se niente fosse, "Sai....non stanno
insieme..."sussurra. Lo guardo confuso.
"Dai! Lei e il tipo che l'ha baciata. Si, l'ha baciata, ma si
è preso un bello schiaffone! E per questo la stimo! Anzi no,
credo proprio di amarla! Ok...non quanto la ami tu...sia chiaro! Anzi
Jay, stai attento a come ti approcci perchè se quella si
incazza ti tira un calcio ben assestato dove non batte il sole e con
l'urlo che farai non potria più lamentarti se ti chiamano
DivaH. Comunque se succede ti prometto che lo filmo col
telefono."
Le sue parole mi passano davanti come un fulmine, parla veloce, anzi
non ricordo nemmeno di averlo mai sentito così logorroico.
La mia mente sta ragionando su quello che ha appena detto e l'unica
cosa che mi frulla in testa sono le parle Bacio e Schiaffo. Due termini
che stridono l'uno accanto all'altro, ma che in questo momento mi danno
una strana sensazione di benessere.
Un sorrido sghemno mi colora il viso, ma dura poco perchè
all'istante mi volto torvo verso mio fratello che sorride beato.
"E tu come sai di questo presunto schiaffo?"
" Am...Ecco" si gratta la testa.
"Con calma e con parole tue Shan".
"Beh, quando ti ho afferrato prima che facessi la più grande
cazzata della tua vita, ho avuto giusto il tempo di vedere la ragazzina
sferrare un destro sulla guancia del nostro povero
malcapitato."
Rimango basito "Oh Grazie Shan! Grazie di avermelo accennato adesso!
Quando pensavi di dirmelo, quando mi dicevi di non piagnucolare se
erano fidanzati?" chiedo sarcastico.
Lui per tutta risposta poggia una mano sulla mia spalla, inclina la
testa e dice: " Lo sai che mi piace vederti, quando fai l'isterica!" E
poi dai! Guarda il lato positivo....tra un po' lo volevi ammazzare
invece ci ha pensato lei! Gran donna! Ed ora è tutta tua".
Detto questo mi lascia una fragorosa pacca sulla spalla per poi correre
via a tutta velocità.
"Brutto...!" esclamo correndogli dietro. In un attimo lo raggiungo
afferrandolo per un polso; cerco di sferrargli un calcio, ma lui con
una mossa veloce si libera dalla mia presa e mi ritrovo carponi con il
suo braccio intorno al collo.
"Tesoro te lo sempre detto che se vuoi vincere, le prove di forza le
devi fare con Hello Kitty.." sussurra al mio orecchio.
"Spiritoso! Mi stai tirando i capelli, mollami!" esclamo.
"Uff! Non c'è gusto con te, ti lamenti sempre...Femminuccia"
sbuffa lasciando la presa e aiutandomi ad alzare con la peggiore faccia
di bronzo che si ritrova. Lo guardo serio mentre mi appello con tutta
la forza alla pace interiore e alla solidarietà tra fratelli
per non prenderlo per il collo, anche se so benissimo che vincerebbe
lui. Sospiro voltandomi e cercando di sistemare la giacca e il disastro
che ha combinato. Mentre sto tentando con pochi risultati di
specchiarmi nel riflesso della televisione, che Tomo ha prontamente
spento; un non velato commento di Emma mi arriva all'orecchio.
"Scusa se te lo dico Costance.. i tuoi figli avranno anche un'
età anagrafica di 40 anni o per alcuni indefinibile, ma ti
assicuro che la loro età cerebrale è 5 anni."
A quelle parole Tomo inizia a ridere sguaiatamente, io e Shan ci
voltiamo di scatto, ma prima che possiamo ribattere, la porta della
stanza si apre e una ragazza minuta e alquanto imbarazzata compare
davanti a noi. " Emmm...Salve..." dice titubante. Noi la stiamo
fissando tutti, poi mio fratello le si avvicina, "Si?" le sussurra
ammiccando. Perfido. Lei per tutta risposta è diventata di
un colore indecifrabile. "Ecco...sono venuta a portarvi i microfoni,
appena finisce la pubblicità siete in scena." esclama tutto
d'un fiato guardando in basso.
Siete in scena....sono le uniche parole che mi rimbomano nella testa,
la ragazza continua a parlare, ma non la sto più ascoltando;
è il momento; un leggero sorriso mi increspa le labbra
accompagnato da una ritrovata sicurezza. Velocemente afferro il
cellulare e twitto: "Mars Factor is coming! 3 2 1 Surprise!".
Diamo inzio allo Show.
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