Mars Factor

di M_DreamsOutLoud
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Passo davanti alla sala prove, quando sento la tua voce risuonare all'interno della stanza. Mi avvicino alla grande vetrata e ti vedo li, in piedi attaccata all'asta del microfono, con le cuffie sulle orecchie mentre canti a squarciagola Up in the air dei Thirty Seconds to Mars. Sorrido squotendo la testa, so che non è la canzone che ti è stata assegnata questa settimana, ma in fondo tu non sei qui per vincere, me lo hai sempre detto; anche se sei più brava di qualsiasi altro tra di noi, me compreso. Ti osservo saltare come una molla mentre i tuoi lunghi capelli color cigliegia si muovono come un'onda a ritmo di musica, ascolto la tua voce calda e graffiante urlare ogni singola nota e non posso fare a meno di riportare alla mente il giorno in cui ti ho incontrata....


Era una giornata calda, anzi direi proprio afosa, quelle giornate in cui senti distintamente il sole bucarti il cervello e l'asfalto formare un tutt'uno con le scarpe; quelle giornate in cui per la prima volta nella tua vita desidereresti davvero che qualcuno ti centrasse con un gavettone di acqua gelata; quelle in cui vorresti rintanarti sotto la fresca ombra di un'albero, ma non puoi, già, non puoi perche sei in fila, in fila dietro a miliaia di persone che inseguono il tuo stesso sogno: entrare ad X Factor.
E così eccomi li. In realtà non ricordo nemmeno come mi era venuta la decisione di andare ai provini. Non che non apprezzi il programma, ma diciamo che avrei preferito riuscire a sfondare senza la visibilità della tv. Comunque, bando alle ciance, mi trovavo li, in mezzo a persone sconosciute e stavo morendo di caldo! Ero praticamente grondante di sudore, desideravo solamente dissetarmi con qualsiasi liquido esistente, quando una gigante bottiglia di acqua mi si para davanti, o meglio, tu ti pari davanti a me tendendomi la bottiglia.
"Ciao! Ribelle hai sete?", ricordo di aver cercato di focalizzarmi su come mi avevi appena chiamato, ma la sete era troppo forte, le spiegazioni potevano aspettare e così ho preso l'acqua bevendola tutta d'un fiato e mandandola immancabilmente di traverso iniziando a tossire, "Hei Hei Calmo.." hai detto dandomi dei leggeri colpetti sulla schiena, poi quando mi sono ripreso i tuoi enormi occhi verdi mi hanno guardato dritto in faccia come per assicurarsi che stessi bene. Ed è li che ti ho visto per la prima volta. Indossavi una maglia bianca con scritto a lettere cubitali "VEGAN PANCAKES OR DEATH", maglia che poi ho scoperto essere un tuo portafortuna visto che la indossavi quando Jared Leto ti ha preso la mano ad uno dei loro conerti a cui sei andata, ma questa è un altra storia, ricordo comunque di aver pensato in quel momento che quella frase era abbastanza strana e che quella maglia ti stava enorme facendoti sembrare ancora più magra di quello che sei e forse ancora più piccola. Già, piccola, 17 anni.
Quando me lo hai detto ci sono rimasto di stucco, non tanto perchè non li dimostri anzi la tua corporatura esile, i tuoi capelli lunghi fino alla vita e il tuo viso da babola di porcellana te ne fanno mostrare forse ancora meno, ma ciò che più mi aveva colpito è il fatto che eri piena di tatuaggi. Insomma avrei giurato che almeno fossi stata maggiorenne. Undici. Nemmeno io ne ho così tanti, tre frasi sul braccio desto, un simbolo strano di colore rosso nell'icavo del polso sinistro, due sulla coscia destra di cui una freccia bella marcata con una frase latina che ricordo attirò la mia attenzione la prima volta che la vidi, non tanto per la frase, ma soprattutto per la freccia! Insomma chi diavolo si tatua una freccia stile segnale stradale sulla pelle. Poi logicamente tutto fu chiaro quando fiera e orgolgliosa come non mai mi hai spiegato che quei simboli si riferivano agli immancabili 30STM, come del resto gli altri cinque tatuaggi sparsi sul tuo corpo. Quando me lo hai detto ho alzato gli occhi al cielo, come avevo fatto a non pensarci. Ricordo ancora quando ti ho chiesto cos'era quel gigantesco triangolo disegnato sul fianco appena sotto il pizzo del reggiseno che tu mi avevi mostrato senza il minimo pudore, mentre io morivo di imbarazzo e quindi avevo sviato la conversazione sul triangolo. Triangolo. Non lo avessi mai detto!! "Daniele!!! E' La Triad!". Già, la Triad, così come ho scoperto che quei micro simboli che hai all'interno dell'indice sinistro si chiamano glifics e non appartengono all'alfabeto mors come pensavo e che tu sei un Echelon, come cita la leggerissima scritta che hai dietro la schiena appena sotto il collo.  Non una fan. A detta tua le fan sono solo bimbeminkia che vogliono solo scoparsi Jared. Anche se a detta mia anche tu vorresti scoparti Leto, ma tralasciamo questi discorsi, sei ancora minorenne.
Comunque, quando eravamo li seduti su quelle sedie di plastica ad aspettare il nostro turno per esibirci mi hai spiegato come essere echelon significhi fare parte di una grande famiglia che non conosce distanze ed è per questo che tu ti trovi qui. Il tuo obiettivo non è quello di vincere il programma, il tuo obiettivo è quello di portare un messaggio. Il loro messaggio, un messaggio che incita a inseguire i propri sogni strani o pazzi che siano, a puntare in alto, non arrendendosi davanti alle difficoltà ma a combattere per quello in cui si crede. Questo te lo hanno insegnato loro attraverso quelle canzoni che ami così tanto e per questo visto che sai cantare hai deciso in qualità di echelon di diffondere il loro credo. Ok, detto così suona molto stile setta satinica, ma queste sono state le tue esatte parole, pronunciate con estrema tranquillità mentre aspettavamo il nostro turno. Anzi, in realtà a differenza mia che me la stavo letteralmente facendo sotto dall'ansia, tu eri fin troppo tranquilla e sicura di te, come se sapessi già che la tua esibizione sarebbe stata perfetta, come daltronde lo è stata, ma diciamo che in quel momento alle tue parole "So cantare" pronunciate come se non ci fosse altro da aggiungere avevo storto un po' il naso; insomma molte ragazzine possono credere di saper cantare solo perchè gridano sotto la doccia, anche se tu fin ora eri sembrata diversa dalle solite adolescenti con gli ormoni impazziti, ma sai com'è non si sa mai, a prima vista eri pur sempre un' adolescente infatuata della tua band preferita. Ma la conferma del tuo talento, della tua personalità e di quanto fossi speciale mi fu subito chiara non appena i giudici chiamarono il tuo nome.
Ricordo che mi ero appena esibito ed ero euforico perchè era andata alla grande, mi avevi abbracciato calorosamente, i tuoi occhi erano pieni di sincera felicità. Ci siamo guardati e per un attimo era calato il silenzio. Era il tuo momento. "Stendili scricciolo" ti avevo sussurato prima che iniziassi a salire i piccoli scalini che ti dividevano dal palco, poi come se avessi l'urgenza di saperlo dissi: "Ehi! Aspetta! che canzone canti?", ti sei girata sorridendo " The Kill" a quelle parole ero rimasto un po' perplesso, veramente credevo avessi portato una canzone dei 30STM che non tutti conoscono visto che eri così esperta. Anche io conoscevo The Kill e forse la mia faccia stava dicendo tutto questo perchè continuando a sorridere hai detto " Tranquillo...Nessuno la canta come lo faccio io....apparte Jared Leto".

Ed è stato proprio così. Hai cantato quella canzone con un'intensità tale da mozzare il fiato. Era come se ogni parte di te catalizzasse l'attenzione, il tuo corpo si muoveva sul palco come una tigre, ma quel che più ha stupito tutti è stata la tua voce. Era..era...intensa...avvolgente...profonda e sensuale ma delicata allo stesso tempo e più cantavi più il tuo tono cambiava in un crescendo che culminò in un urlo letteralmente identico agli urli di mr Leto. Insomma da una ragazzina minuta e apparentemente fine come te mi sarei aspettato una ballata stile Taylor Swift e non un urlo alla Chester Bennington e direi che questo lo stavano pensando tutti perchè non appena la tua voce ha urlato "This is who I really am" in quel modo, ho visto letteralmente Morgan saltare sulla sedia battendo le mani, la Ventura coprirsi la bocca per lo stupore e Mika ed Elio increduli ma compiaciuti. Poi quando la musica è cessata sei tornata composta con le mani lungo i fianchi aspettando il verdetto, in realtà tutti lo aspettavamo; ricordo che dietro di me si era formato un piccolo gruppo silenzioso, affscinato da quella bambina con la voce da rock star. Osservavo il tuo corpo respirare, le tue guance leggeremente rosee, poi Morgan ha preso la parola, " Sei semplicemente straordinaria. Per me è decisamente un Si"  parole che ti hanno illuminato gli occhi, un sorriso timido dipingeva il tuo volto, tutto il contrario dell'atteggiamento fiero e sicuro di poco prima.
"Direi che ti potremmo definire la versione femminile di Jared Leto" ha continuato Elio. "Concordo in pieno!" ha esclamato Morgan, mentre tu ti portavi le mani sul viso incredula, come se questo potesse essere assurdo. Tutti erano shoccati ed entusiasti allo stesso tempo, noi dietro le quinte che aspettavamo trepidanti e i giudici li davanti a te che ti osservavano in silenzio; poi la tensione si è sciolta quando Simona ha esclamato "Tesoro mi hai fatto venire i brividi!! E hai solo 17 anni! Sei una bimba!!!!". "Una bimba con gli attribuiti!" l'aveva interrotta Morgan, tu eri arrossita e noi scoppiammo tutti a ridere. "
"Hai cantato una canzone prettamente maschile in una maniera che farebbe davvero invidia al Signor Leto" aveva continuato la Ventura, "Per me è un SI!", Si, dato anche da Elio e Mika, "Quattro Si!!" aveva urlato Morgan, mentre li ringraziavi per poi correre dietro il backstage. Mi eri saltata letterlamente addosso mentre gli altri ragazzi ti elogiavano di complimenti, " Dio! Sei stata Grande!!....Ma da dove sei spuntata fuori?" ho esclamato scompigliandoti i capelli, poi tu mi avevi guardato sorridente "Da Marte".   




Ciao a tutti!! Questa ff è nata così di getto, in un momento di follia e ho sentito l'esigenza di scriverla. Prometto che continuerò anche l'altra storia, intanto se volete potete lasciare un commento/ critica. Che dite vi ispira?

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Capitolo 2
*** 2 ***


Apro piano la porta per poterti ascoltare ancora un po', ma il cigolio ti fa voltare. Incroci il mio sguardo e in un attimo interrompi tutto per corrermi incontro.
"Ei Straniero!" esclami saltandomi addosso con tutta la tua vitalità. Accolgo il tuo abbraccio scompigliandoti i capelli "Ei ribelle" dico a mia volta, tu mi guardi storto, "Ribelle a chi?" mi chiedi sorridendo. " Mmm...fammi pensare...ribelle a quella ragazzina che canta i 30STM anzichè farei i compiti..." dico abbassando lo sguardo verso il tuo collo dove sono ricadute le cuffie da cui ancora provengono le urla di Jared. Alle mie parole ti vedo afferrare l'ipod dalla tasca e cercare di spegnerlo con pochi risultati, sorrido avvicinandomi, "Dai a me...Ecco fatto" dico ridandotelo e continuando a sorridere. "Grazie" dici imbronciata andando verso il pianoforte a coda che troneggia nella sala.
Ti seguo piano osservando la grande triade disegnata dietro la tua felpa, poi come se fossi rianimata da qualcosa dentro di te esclami " E comunque se con la tua uscita ti riferivi alla canzone che mi ha dato Morgan..beh quella la so già perfettamente, quindi posso esercitarmi su altro" dici convinta iniziando a strimpellare qualcosa al piano. Scuoto la testa....certo...hai perfettamente ragione, Ignorance dei Paramore è la tua canzone, ha il tuo stile e potresti cantarla meravigliosamente anche improvvisando, peccato che Morgan ti abbia cambiato canzone a tua insaputa, tra poco te lo verrà a dire..e di certo non ti piacerà...dovrai esercitarti di brutto...non tanto per il lato vocale, la tua voce ha un'estensione che fa invidia a molti, ma diciamo più sul lato "artistico", ma tengo questi pensieri per me, aspetterò di vedere la tua faccia prima di proferire parola. Sono immerso nei pensieri quando mi accorgo che hai iniziato a suonare una melodia dolce e azzarderei triste, di solito sono abituato a sentirti suonare le canzoni dei tuoi idoli e questa di certo non è loro.
"Bella!" dico avvicinandomi, "Cos'è?", ma tu stacchi subito le mani dai tasti "Oh! Niente che abbia importanza...strimpellavo...". Ti osservo chiudere il coperchio del piano e alzarti, sto per dire qualcosa quando la porta si apre e fa capolino Morgan, seguito da Simona, il mio giudice, mi volto salutandoli.
"Ecco dov'eri Daniele" esclama Simo, "Stavamo provando" intervini tu, "A proposito di provare", la voce di Morgan ci fa voltare...ecco è il momento, penso.
"Vieni qui Tu..", ti avvicini titubante.
" Senti...fin'ora hai sempre cantato cose a te molto affini vedi Paramore, My Chemial Romance ecc..."
"Beh i 30stm ancora non gli ho mai cantati...Oh Mio Dio!! Posso cantare una lora canzone?'" dici tutto d'un fiato, quasi saltelli su te stessa.
"Ei Ei frena...!"ti interrompe Morgan. "Diciamo che ho pensato di sostituire Ignorance con qualcos'altro che non ti è molto familiare" continui a guardarlo senza capire. Vedo Simona sorridere. Poi il tuo giudice senza dire una parola ti passa un foglio che contiene la canzone in questione, ti osservo guardare il foglio confusa, ma abbastanza tranquilla, poi il tuo viso cambia letteralmente espressione diventando d'apprima corrucciato poi definitivamente immerso nel panico. "NO! Mi rifiuto di cantare Miley Cyrus!!"esclami porgendo il foglio a Morgan e tentando di trattenere lo stupore e la delusione, "Scricciolo" interviene lui chiamandoti con quello che ormai è diventato il tuo nomignolo. "So che volevi cantare i 30stm, e che di certo la Cyrus non è quello a cui aspiri..." continua, "ma io voglio dimostrare che sei versatile e non fai solo rock".
"E che male c'è" esclami tu. Lui ti guarda per un attimo in silenzio, poi si avvicina. " Perciò farai questo pezzo" dice tassativo appiccicandoti il foglio sulla felpa e coprendo inevitabilmente la scritta Mars. Cattivo segno, penso. Poi come se niente fosse si avvicina alla porta ignorando completamente il tuo musino da cerbiatto indifeso, sta per uscire quando si gira ed esclama " Su non fare il broncio...e poi ti prometto che se la canti avrai un premio...mica mi sono dimenticato che il giorno della puntata è il tuo compleanno" detto questo esce seguito da Simona.
Per un momento ti guardo preoccupato, sei rimasta in piedi a fissare la porta senza cambiare espressione, poi come se avessi metabolizzato il tutto ti lasci cadere su una poltrona sbuffando, osservi il testo facendo svolazzare il foglio davanti a te.
" FU...non la conosco...l'hai mai sentita?" mi chiedi, "Mmm, veramente no..."dico posizionandomi vicino a te e posando i piedi sul bracciolo. In realtà sto mentendo....la conosco eccome visto che due giorni fa Morgan ci ha convocati tutti per spiegarci il suo piano diabolico di farti cantare la Cyrus perchè sa benissimo che la odi, per poi darti il regalo per i tuoi 18 anni, visto che a detta sua bisogna soffrire un po' prima di avere una sorpresa del genere, o come lo ha chiamato lui "premio"...io lo definirei "Sorpresadainfarto!" visto che se non ti verrà un colpo Giovedì prossimo, di certo ci andrai molto vicino....comunque, per ora mi limito a mantenere il segreto e a fare il finto tonto nell'attesa.
"Beh..che dici..l'ascoltiamo?" dico prendendo il cd che Morgan ha lasciato accanto all'entrata, tu mi lasci fare in silenzio, come se ascoltarla o meno non ti interessasse particolarmente, torno a sedermi difianco a te con il telecomando puntato verso lo stereo. "Pronta??" ti guardo sorridendo cercando di farti strappare una risata, ma l'unico cosa che mi regali è un sorriso tirato. "Ok...la smetto...1,2,3...Vai" dico spingendo play e facendo partire la musica. Immediatamente mi giro verso di te per cercare di cogliere ogni minima espressione che mi faccia capire cosa stai pensando, ma a differenza del disgusto che pensavo di trovare il tuo volto rimane serio, impassibile, riesco giusto a notare qualche sottile smorfia durante il ritornello, poi appena la canzone finisce, ti giri verso di me  "La solita lagna..anzi qui tenta anche di fare la sensuale...bah" dici alzandoti dalla sedia e andando nuovamente a sederti dietro al piano.
"Beh, per me ci riesce, la sua voce è sexy", tu mi guardi puntando i tuoi enormi occhi al cielo. " Certo che voi ragazzi siete tutti uguali, basta che una faccia due moine e cadete ai suoi piedi" detto questo, inizi a suonare la canzone di Miley come se l'avessi ascoltata miliaia di volte, mi ero scordato che ti basta ascoltare una canzone per ripeterla identica al piano.... poi alzi lo sguardo e fissandomi intoni il ritornello con la voce più suadente che possiedi " I got two ohh ohh letters for you..." ma di punto in bianco ti fermi..." Non me la ricordo più" esclami prendendo il foglio mentre io rimango incantato a guardarti.
Sei concentrata sulla canzone, i tuoi capelli ricadono morbidi lungo i fianchi coprendoti una parte del viso, sembri così piccola, e sei così bella. Sospiro. Ti sono vicino da quando abbiamo iniziato il programma, è vero non è passato tanto, ma da quando ti ho vista sento l'irrefernabile impulso di starti accanto, non so il motivo esatto...o forse si...
Sono immerso nei pensieri quando ti vedo lanciare il foglio per aria "Ohh Basta! Mi sono stancata, ci riproveò domani a farmela piacere, ti va di andare a mangiare?" esclami tutta contenta come se il pranzo avesse il potere di cancellare il fatto che devi cantare una canzone della Cyrus. "Hai tuoi ordini" dico scherzando porgendoti il braccio, che tu afferri prontamnete stando al gioco " Grazie Moussier" ridi facendono un leggeo inchino, " Visto! delle volte riesci ad essere anche femminile" dico sfottendoti, " Ei senti chi ha parlato Mr perfezione tatuato che porta sempre i pantaloni neri e gli anfibi", "Mmhh allora siamo fatti l'uno per l'altra signorina punk". La butto li giusto per farti sorridere, ma infondo vorrei che fosse realmente così. Tu per tutta risposta scoppi in una fragorosa risata, "Mi dispiace, ma io sono gia promessa sposa a Jared Leto...lui ancora non lo sa...ma su questo punto ci sto lavorando. Va bè basta sognare. Ho fame" detto questo mi afferri letteralmente per il braccio e insieme usciamo dalla stanza. Già...Promessa sposa a Jared Leto....voglio proprio vedere se gli farai la proposta di matrimonio quando giovedì incontrerai i Thirty Seconds to Mars.  



Finalmente l'ultima intervista, penso mentre entro nello studio di Radio Deejay. Siamo arrivati a Milano da meno di 24 ore e ho già rilasciato tre interviste a persone che di me e della mia band sapevano ben poco, spero che questa vada meglio. Appena le porte si aprono vengo accolto da sorrisi e strette di mano, mentre Kings and Queens ci fa da sottofondo. Saluto a mia volta e il mio sguardo cade su due ragazze nascoste dietro al vetro che appena mi vedono arrossiscono..sorrido tra me, mentre mi accomodo a sedere. Noto subito la raffinatezza e il design innovativo di tutto l'ambiente, totalmente diverso dagli studi precedenti. Lo faccio notare ai dj che ringraziano soddisfatti, altre due chiacchere e l'intervista ha inizio. Le domande sono più o meno le solite. Come è nato il nome della band, il mio ruolo di regista nei video, il nuovo singolo Up in the air mandato nello spazio e via dicendo anche se mi ritrovo sorpreso quando mi chiedono di parlare di Artifact, fin ora nessuno in Italia lo aveva nominato. In fondo l'intervista sta andando bene, mi ritrovo a scherzare con i dj sul mio cognome che probabilmente ha origini siciliane.."State attenti a quello che dite allora" scherzo con un'espressione minacciosa. Tutti sorridono.
Mancano pochi minuti alla fine dell'intervista, sto guardando distrattamente i monitor che riempiono la stanza quando Linus, se ho capito bene il suo nome, fa una domanda che avevo espressamente chiesto di non fare.
"Allora giovedì so che sarete ospiti a X Factor per fare una sorpresa a una concorrente che è un Echelon.", dice guardandomi. "Posso chiederti come avete fatto a sapere di lei? lo hai scoperto su internet? vi hanno contattato?". Mentre ascolto ciò che mi sta chiedendo, Emma mi si avvicina e in silenzio mi mostra il cellulare in cui ha scritto che non è riuscita ad informare i dj sul fatto che non volevo parlare di questo argomento, così senza mostrare alcun segno di nervosismo, congedo Emma con un segno di assenso, la vedo sgattaiolare al lato dello studio vicino a mia madre che mi sorride...ok prepariamoci a rispondere, penso mentre mi volto verso i ragazzi che mi guardano..."Bhè io ho un account su twitter e li molti echelon italiani mi avevano scritto per informarmi che a x factor c'era una ragazza che cantava le nostre canzoni con un timbro molto simile al mio, con una voce straordinaria e inusulale per una ragazza..."
" In effetti lei urla come te" interviene Linus..."L'hai mai sentita?" mi chiede.
" Veramente no". Lui mi guarda sorpreso. "Diciamo che mi hanno scritto davvero in molti per parlarmi di lei...e questa cosa mi ha incuriosito. Volevo ascoltarla, ma prima che potessi farlo, i produttori di x factor mi hanno contattato chiedendoci se potevamo partecipare al programma per farle una sorpresa anche perchè giovedì è proprio il suo compleanno, così diciamo che dovevamo venire in Italia e abbiamo accettato. Da quel momento ho preferito non ascoltarla su internet ma aspettare di vederla dal vivo, così da non farmi influenzare anche da altre opinioni. Generalmente evito di parlare di lei proprio perchè voglio crearmi una mia opinione senza i pensieri degli altri...". Lo guardo sperando abbia capito di tagliare corto sull'argomento, ma lui non sembra aver afferrato il messaggio.." Fai bene!"continua lui "Cumunque devo dirti che io seguendo x factor l'ho vista e urla davvero come te in più ha una voce incredibile, ed  è davvero giovanissima".
"Già", rispondo a monosillabi, ma lui non sembra aver intenzione di smettere.
"Ha anche molti tatuaggi, tutti relativi ai vostri simboli", dice indicando le mie Triadi sul braccio.
"Già", ripeto. Sorrido leggermente, voglio vedere per quanto ancora continuerà.
" Noi...abbiamo il video della sua audizione. Credo canti The Kill. Vuoi che te lo mostria..". Non gli do il tempo di finire la frase, che in un secondo mi alzo, " Senti, ti faccio io una domanda...Dove posso mangiare un buon piatto di pasta all'italiana?".

Esco dallo studio frastornato. Quello li, parlava veramente troppo. Infilo gli occhiali da sole, mentre saluto il caloroso gruppo di echelon riunito davanti al palazzo. Sorrido e scherzo amichevolmente con loro, sono davvero emozionati ed entusiasti. Chissà se anche lei lo sarà. Jared stai pensando ad una ragazzina..smettila, mi dico cercando di scacciare il pensiero, il quale prontamente viene interrotto da Emma che irrompendo tra la folla mette fine alla sorta di Meet&Greet che si era creato. Con una faccia buffa saluto i ragazzi, poi in silenzio, mi dirigo verso l'auto parcheggiata proprio li davanti.
Appena entro la voce di Emma mi sovrasta. "Jay scusa! tra le varie interviste mi sono dimenticata di dire alla redazione che l'argomento X Factor era off limits."
La guardo. Si sta torturando eccessivamente le mani, "Non preoccuparti, non è successo nulla ". Incrocio lo sguardo di mia madre che mi sorride, poi alzo gli occhi al cielo quando lei esclama: " Tesoro, devi avvisare Shannon che si deve preparare, altrimenti faremo tardi alla cena".
"Sissignora" esclamo! Come minimo Shan sarà ancora sotto la doccia, oppure sta dormendo. Le opzioni sono due.
Con un gesto afferro il cellulare e faccio partire la chiamata. La voce che mi risponde con una specie di grugnito, è tutt'altro che sveglia. Sorrido.
" Ben svegliato Bello Addormentato...Sai, sono esattamente le 18.30...è ora che ti alzi" dico osservando Emma che se la ride sotto i baffi.
"Hei...Mmm...Bro...Sei tu?" la voce è impastata dal sonno.
"No, è la tua coscenza che ti parla. Devi Svegliarti..Devi Svegliarti" dico con tono cantilenante, come se cercassi di ipnotizzarlo.
"Guarda che non ci casco ai tuoi giochetti fratellino".
"Sei proprio perspicace! Senti, stiamo arrivando è ora che inizi a prepararti, altrimenti facciamo tardi. Testuali parole di mamma". A quella frase sento distintamente il rumore delle lenzuola che si spostano e la delicatezza di Shan che con un sonoro tonfo scende dal letto.
"Ok Ok! Sono pronto! Devo solo bere un po' di caffè". Scuoto la testa, già me lo immagino con un litro di caffeina sotto mano. Poi, quando l'auto si ferma davanti al nostro hotel, lui esclama: " Comunque Bro, non ho mica dormito tutto il giorno...ho guardato su youtube la ragazzina marziana e devo dire che merita...in tutti i sensi..".  
A quelle parole alzo gli occhi al cielo. Senza rispondergli scendo dall'auto, attraverso la grande hall, salgo le scale ricoperte di velluto e con uno scatto apro la porta della camera, dove trovo mio fratello intento a sorseggiare la sua dose giornaliera di intruglio marrone.
"Cosa del "Non darmi informazioni su di lei"  non hai afferrato"? dico con un sorriso chiudendo la chiamata.  
"Oooh Senti Jay! Per me la fai troppo lunga. Un video è un video, mica puoi farle la radiografia e Boom! Sapere tutto su quella bambina.....Anche se dalla mia radiografia ho scoperto tante altre cose..." il suo tono è decisamente allusivo.
"Shan!" esclamo. Lo osservo dirigersi verso la valigia accatastata malamente per terra. Con noncuranza la apre estraendone un completo da sera alquanto sgualcito. "Ecco! Adesso si che devo sorbirmi mamma!" sussurra.
Trattengo una risata.
"Comuque non ho proprio capito perchè vuoi privarti di sapere qualcosa " esclama, mentre tenta di stirare magicamente la giacca con le mani. " Insomma, non vuoi sapere che aspetto ha...come sono i suoi capelli...il suo fisico...come si muove sul palco....come Canta?" a quelle parole mi fissa. Lo sguardo furbo. Sa benissimo di aver alimentato la mia curiosità, ma non voglio dargliela vinta.
"Lo scoprirò Giovedì" dico il più serenamente possibile, sfoderando le mie doti di attore.
"Mmmm...Ti conosco troppo bene fratellino...c'è qualcosa sotto."
"Cosa vuoi che ci sia sotto non la conosco nemmeno". L'aria sta diventando opprimente.
"Infatti! E' esattamente questo il motivo!" ride sorpassandomi.
"E sarebbe?" il mio sorriso è leggermente tirato.
Lui per tutta risposta afferra lo spazzolino da denti e puntandolo verso di me esclama: " Sei curioso. Ti incuriosisce talmente tanto che hai paura di vedere anche una sola immagine di lei. Di sentire la sua voce. Hai paura di scoprire che forse esiste una persona molto simile a te, non solo nel modo di cantare....E questo ti blocca, perchè potresti accorgerti che ti piace, che ti attira ancora di più di quanto non lo faccia adesso la sola idea di incontrarla. " mi fissa sicuro di sè, come se avesse pronunciato la formula della vita eterna.
Sorrido. "Il caffè ti fa male". Sto per uscire dalla stanza, quando una domanda mi sorge spontanea. "Se avessi così timore di vederla, perchè giovedì andrei ad x factor?"
"Ah Questa è semplice." dice senza nemmeno voltarsi dallo specchio in cui è incantato. " Innanzitutto la tua voglia di vederla è più forte della paura di scottarti. Inoltre X Factor è il luogo perfetto. La conoscerai in pubblico. Davanti a milioni di persone. Su un palco dove tu sei Jared Leto. Sei la Star. Hai un ruolo da interpretare. Non avrai tempo di ascoltare le tue emozioni. E questo ti va bene, perchè così riuscirai ad essere distaccato e a vederla come una semplice echelon e non come la ragazzina minorenne che non ti togli dalla testa da quando ti hanno parlato di lei."
Lo vedo formare un sorriso sghembo davanti allo specchio. Sono senza parole. Rido nervosamente "Non sapevo che in famiglia avessimo la reincarnazione di Freud. E comunque mi spiace piccolo psicologo,  la tua analisi della situazione è errata."
"Ah Si!? Allora perchè siamo venuti a Milano, quando i concerti italiani sono previsti tra circa 3 mesi?". Colpito e Affondato.
"Beh..c'erano le interviste", dico palesemente in imbarazzo.
"Si come no!".
La conversazione sta diventando pesante. "Va bè. Credi quello che vuoi. Si sta facendo tardi e anche io mi devo cambiare. Appena hai fatto vai a chiamare Tomo".

In un lampo afferro la maniglia e mi precipito fuori dalla porta. Lo sento esclamare qualcosa, ma non ho il tempo di ribattere. Ci ha preso. Ci ha dannatamente preso. Dio! Sono un uomo di 42 anni, che si sta tormentando per una ragazzina che non ha neppure mai visto. Solo perchè qualcuno dice che urla come me e ha i mie stessi atteggiamenti quando canta. Chi è Lei? Come si permette ha imitarmi? Tanti lo fanno, ma non ci ho mai dato peso. Perchè con lei dev'essere diverso?. Perchè il solo pensiero di conoscerla giovedi, mi fa sentire come un ragazzino che non ha mai visto una ragazza. Sbuffo, mentre con un sonoro Clac spalanco la porta della mia stanza. Mi siedo sul letto. Passo le mani tra i capelli. Che mi succede. Sono Jared Leto. Sono stato con donne che farebbero invidia a chiunque, ho milioni di fan in tutto il mondo. E lei è una di loro. Anzi è un Echelon. E' innoqua. Il suo unico desidero è incontrare la nostra band. Oh Al diavolo! Che mi può fare, vedere un semplice video.
Spinto da una strana urgenza, mi alzo, afferro il pc posizionato sul grande comò e digito il suo nome.
In un attimo mi appaiono davanti decine di video. Scorro la lista con lo sguardo finchè non trovo quello che sto cercando. Il video dell'audizione. Eccolo, non ho il tempo di pensare che il mio dito lo ha già scelto e in pochi secondi si apre davanti a me.
La osservo immediatamente. E' bella. Indiscutibilmente bella. Mio fratello aveva ragione. Ha un viso innocente. Puro. Sorrido notando la maglia dei Pancakes, poi il mio sguardo cade sui tatuaggi che ricoprono sapientemente il suo corpo. Riesco a vedere la freccia con la scritta Provehito In Altum disegnata sulla sua esile coscia, c'è anche qualcos'altro sulla gamba, ma la telecamera cambia continuamente angolazione e non riesco a capire cosa sia. Noto subito il simbolo 30 sul polso. Esattamente come il mio.
Ok, nè sono attratto. Non c'è che dire. Altro punto per mio fratello. Poi quando ormai i miei occhi hanno osservato ogni suo più piccolo gesto, ecco che parte la musica. La guardo staccare il microfono dall'asta, il suo viso è concentrato. Sono in attesa, conto mentalmente il tempo, finchè la sua voce nasce dalle sue labbra come una leggera melodia. Inizialmente lenta, controllata, fino a diventare sempre più intensa ed penetrante. Sono letteralmente rapito, i miei occhi incatenati allo schermo. Dentro di me si rincorrono mille sensazioni diverse, la musica riempie la stanza, la sua voce mi arriva fin nelle vene. Poi il suo urlo. Irrompe senza chiedere il permesso, sfrontato e graffiante mi circonda come un' onda. E in un attimo i mille timori, dubbi, paure sono spazzati via. Ogni cosa è chiara: lei non mi sta imitando, la sua voce è pura, senza sforzi, senza censure. Lei è nata per essere su Marte, è nata per noi....è nata per me.   


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Capitolo 3
*** 3 ***


Eccomi! dopo 100 anni sono tornata! Scusate ma l'università mi ha super impegnata! Sono sotto esami e questo è il motivo per cui il capitolo poteva venire meglio...spero comunque che vi piaccia, in ogni caso potete lasciare un commento anche per dire che fa schifo! Va bene lo stesso :)
 


Giovedì 26 Aprile 2013. Una data che per molti non significa nulla, ma che per noi rappresenta tutto. Un giorno importante che abbiamo aspettato da una settimana, ed ora eccolo. E' arrivato. Senza pensare siamo giunti a un momento significativo del nostro tempo. Chi supererà questa puntata, potrà cantare l'inedito. Sento l'adrenalina scorrermi nelle vene. Mi guardo intorno. Osservo i miei compagni prepararsi. Chi chiacchera, chi si scalda la voce. Siamo rimasti in pochi. Solo i migliori. Tutti in gara per lo stesso fine. E poi ci sei Tu.
Tu che con il tuo entusiasmo hai contagiato ognuno di noi, Tu che non ti arrendi mai, Tu che trovi il lato positivo in ogni cosa, Tu che insegui i tuoi sogni...così piccola, ma così determinata.
Ti guardo. Stia parlado amabilmente con Chiara, una nostra compagna di avventura. Ti vedo gesticolare eccessivamente, mentre muovi la sottile gonna del vestito da sera che indossi. Sei nervosa. Quell'abito ti fa sembrare una dea. Una visione in blu notte. So per certo che ora vorresti solo indossare le tue T-Shirt dei Mars, le snakers e salire sul palco. Niente di più bello. Ma oggi per te è un giorno speciale. Oggi, non solo diventi grande agli occhi del mondo; Oggi...si avvererà il tuo più grande Sogno.
Come se avessi sentito i miei pensieri, ti volti, mi sorridi e vieni verso di me. Non posso fare altro che ammirarti. Il vestito sembra sia stato cucito addosso al tuo esile corpo, aderendo sapientemente nei punti giusti. Senza pensare lascio che il mio sguardo cada sulle tue spalle scoperte, fino ad a osservare quella gonna scandalosamente corta davanti, ma che dietro ricade in un ampio strato di chiffon che ti arriva fino ai piedi. Sono rimasto incantato. Quando me ne rendo conto, alzo immediatamente lo sguardo. Tu sorridi. Ok...situazione imbarazzante. "Allora maggiorenne! Come ci si sente?" esclamo cambiando argomento e tentando, con scarsi risultati, di annodarmi la cravatta.
"Mh..Sempre ugale direi..." il tuo tono è sbrigativo. Mi volto dallo specchio.
Mi guardi fisso mentre le tue mani dondolano di qua e di là la leggera stoffa della gonna. Come se ti stessi trattenendo dal dirmi qualcosa. Ma appena esclamo "Ehi...tutto Ok?", le tue parole escono come un fiume in piena.
"NO!" dici in un lampo " Devo cantare quella stupida canzone della Cyrus, vestita così, in più devo fare anche la sensuale a detta di Morgan e mi hanno messo anche sti cavolo di trampoli!" esclami tutto d'un fiato indicando gli alti tacchi che ti fasciano i piedi.
Ti osservo. In effetti la situazione è abbastanza comica. Ok... ora sembri una bomba sexy e questo non mi dispiace affatto. Ma ciò non significa che tu sia come appari. So benissimo che questo look non ti fa sentire a tuo agio, che la canzone non è la tua e che se potessi ti rifugeresti dentro un bunker piuttosto che uscire conciata così. Un sorriso involontario mi compare sul viso, mentre tu ti torturi le labbra laccate di rosso.
"Che hai da ridere!" esclami sporgendoti verso di me con uno sguardo che non ammette battute.
"Scusa, scusa...è che...beh...sarà divertente vederti stasera..." dico cercando di trattenermi e pensando che in fondo anche con l'abito più elegante del mondo sei sempre tu...la mia ragazzaccia.
" Ohh Ora ti ci metti anche tu!" esclami puntando i piedi.
Istintivamente mi alzo dallo sgabello dove sono seduto e mi avvicino a te. Accarezzo delicatamente il tuo viso, guardo i tuoi occhi grandi e leggermente allungati. Siamo molto vicini. Se qualcuno ci vedesse da fuori potrebbe pensare che siamo due innamorati. Sento il tuo respiro regolare. Il tuo profumo mi circonda. Sei bellissima. Vorrei dirti quello che provo, ma so che rovinerei ogni cosa. Così ti guardo ancora per un attimo, poi lentamente lascio scivolare la mano da te. " Sarai Fantastica.." sussurro. "Anche se un presentimento mi dice che cadrai letteralmente dai tacchi..." la butto sul ridere cercando di reprimere la voglia che ho di baciarti e alludendo alla tua grande sorpresa.
Alle mie parole vedo i tuoi occhi sorridenti diventare una fessura " Ehi! non fare l'uccelo del malaugurio!...Gliela faccio vedere io alla Cyrus", esclami come se di punto in bianco avessi ritrovato tutta la tua energia.
Certo che gliela farai vedere, penso. Le dai il giro 10 volte alla Cyrus. Peccato che io non mi riferissi alla tua canzone. Scuoto la testa mentre ritorno a concentrarmi sulla cravatta, tentando di scacciare la strana sensazione che ho da quando mi sono svegliato, anche se non riesco a collegarla a nulla di evidente al momento.
Sbuffo guardandomi allo specchio, quando la tua immagine mi compare di fianco.
"Vieni qua! Faccio io" dici afferrandomi per le spalle e voltandomi verso di te.
"Adesso mi vuoi dire che una bambina di 18 anni sa annodare una cravatta meglio di un venticinquenne?" dico scettico.
Tu per tutta risposta fai una smorfia, mentre le tue mani trafficano esperte vicino al mio collo. Questa vicinanza mi rende leggermente teso, ma cerco di non darlo a vedere. "Ehi non vorrai strangolarmi...ti ricordo che puoi andare in prigione ora che sei maggiorenne."
Ti sento sorridere, poi senza che abbia il tempo di pensare le tue mani si posano di nuovo su di me, facendomi girare davanti al grande specchio, dove sotto il tuo sguardo orgoglioso trovo un nodo fatto a regola d'arte. Rimango senza parole guardando il tuo riflesso. Poi il tuo sussurro mi arriva all'orecchio..." Da Dan!Visto 25enne? E comunque...non preoccuparti..non ho intenzione di finire dietro le sbarre....Devo prima incontrare i 30 Seconds To Mars, poi possono succedermi tutte le cose che vuoi." dici con voce leggera prima di saltellare via lasciandomi solo. Rifletto per un secondo su quello che hai appena detto e un pensiero nasce immediatamente nella mia mente. Ci sei vicina...ci sei tanto vicina, anche se a questo punto non so più se esserne felice o preoccupato.
Sono incantato a pensare, quando uno dei tecnici ci richiama a gran voce dicendo che tra 5 minuti siamo in diretta. Sospiro pesantemente passandomi una mano tra i capelli. E' il momento. Non si torna indietro. Lentamente mi avvicino agli altri...mi avvicino a te, "Pronta?" sussurro, tu per tutta risposta stringi forte la mia mano, mentre insieme ci posizioniamo dietro alla quinte in attesa. Chiudo gli occhi, assaporo il momento, conto mentalmente all'indietro aspettando di sentire Cattelan prendere la parola e dare inizio alla magia. Faccio sempre così, è il mio modo di allentare la tesione, anche te hai un metodo tutto tuo per scaricare i nervi, ti guardo, hai gli occhi socchiusi e stai canticchiando Bright Lights, bisbigli sottovoce, come fosse un mantra capace di calmarti, di rassicurarti, nè canti sempre una diversa, purchè sia dei 30stm, ed oggi è toccata a quella capace di scaldarti il cuore in una maniera che solo lei è in grado di fare, come dici sempre tu. Scuoto la testa sorridendo, "Ei hai finito di pregare" ti sussurro all'orecchio ridendo. Ti volti di scatto fulminandomi..."Smettila di prendermi in giro, sono agitata e poi oggi è il mio compleanno te lo sei già scordato? Oggi posso fare quello che mi pare" dici in segno di autoconvincimento.
"Certo scricciolo....ma non dimenticarti che devi cantare la Cyrus", rido sotto i baffi, mentre tu storpi il labbro in una smorfia, sto ridendo sommessamente pensando che non vedo l'ora di vederti sul palco, quando la voce di Alessandro prende la parola. Entrambi ci voltiamo di scatto, è finita l'attesa, è iniziato il programma. Vedo Cattelan sorridere, lo ascolto salutare il pubblico, presentare i giudici e scherzare con loro. Sono tutti vestiti più eleganti del solito, chissà se il motivo è la tua festa o perchè vogliono fare bella figura con un gruppo d'oltre oceano. Li ascolto parlare della serata, nessuno di loro allude alla tua sorpresa, nemmeno Morgan, anche se il suo sguardo sornione dice tutto, sa benissimo che stasera con te c'è ne saranno delle belle, anzi, a questo proposito mi chiedo dove li abbiano infilati, ok che sono marziani, ma non credo abbiano il potere dell'invisibilità, molto probabilmente sono talmente di un altro pianeta che ancora non sono arrivati, magari verranno solamente all'ultimo minuto tanto per fare la loro apparizione per poi andar via velocemente, ma sono certo che tu saresti contenta anche se li vedessi per un secondo. In ogni caso ora siamo qui, la serata è appena cominciata e sono certo che non ti deluderà. Mi siedo su una cassa, ti osservo camminare avanti e indietro, i tuoi tacchi risuonano sul legno scuro, le tue mani torturano il vestito, "Vieni qua agitata!" dico sapendo benissimo di attirare la tua attenzione, infatti nonappena ti chiamo il tuo sguardo si rialza, come se ti fossi risvegliata solo ora, "Come scusa?",
"Ho detto vieni qui, se continui così farai il solco" ti tiro per un braccio avvicinandoti a me, mi guardi, siamo circondati dalla penombra, ma posso vedere distintamente i tuoi occhi verdi brillare come fossero diamanti. "Allora...non mi hai ancora detto cosa vorresti per regalo" cerco di distrarti. Mi guardi arricciando il naso.
"Mmm...non saprei....ma sicuramente una torta gigante mi piacerebbe molto." sorridi, poi di colpo il tuo sguardo diventa penetrante, "Aspetta, non è che per caso mi hai preso qualcosa" la tua voce è trepidante.
Alzo gli occhi al cielo "Guarda te cosa vai a pensare scricciolo, lo sai che non sono un tipo così sdolcinato", tamburello il dito sulla gamba, mentre penso che invece il regalo te l'ho fatto, eccome, beh dai, posso dire che in fondo me lo hai suggerito tu senza volerlo. Ricordo ancora quella sera, quando hai bussato alla porta della mia camera perchè ti sentivi sola, ti mancava casa, e così, quando tutti dormivano siamo rimasti ore e ore a parlare seduti sul letto, a raccontarci mille cose, a raccontarci di noi. E' li che è nata la nostra amicizia, ed è li che ho scoperto, con mio grande stupore, che oltre a suonare benissimo il piano, suoni anche la batteria. Me lo hai confidato come fosse un segreto importantissimo. Ricordo di essere rimasto per un momento in religioso silenzio, in effetti dovevo aspettarmelo sei troppo speciale per essere ordinaria. Come mi hai raccontato, il piano è la tua casa, con lui c'è un rapporto profondo, lo suoni da quando avevi 4 anni, mentre la batteria è un qualcosa in più, ti fa divertire, liberare. Ne sei rimasta affascinata a sette anni, osservando tuo fratello che si scatenava battendo su quei piatti e quei tamburi luccicanti. Non ho mai avuto l'onore di vederti dietro quello strumento più grande di te, non lo sa nessuno qui, apparte me. E' qualcosa di privato, di tuo. Dici che sai solo strimpellare, ma sono convinto che sai fare molto di più. In ogni caso, mi hai detto che desidereresti una batteria tutta per te, così da non dover usare sempre quella di tuo fratello, che a detta tua si è scocciato. Ovviamente, le mie finanze non possono permettersi una batteria vera e propria e così, per il giorno del tuo compleanno, ho pensato di prederti delle bacchette personalizzate. Visto che non possiamo uscire dagli studi di X Factor, mi ha aiutato Simona, le ho detto il modello che volevo e lei ha pensato a tutto. Ci ho fatto incidere il tuo nome in corsivo con una bella triade disegnata accanto. Ok non è niente di che, ma spero davvero che ti piacciano.
Ecco, ora sono sicuro che chiunque starà pensando, altro che sdolcinato, è un romanticone senza speranza. Si, forse un po' lo sono, ma in ogni caso preferico non darlo a vedere. Non a te, che ora mi stai guardando sorridendo.
"Si, hai ragione, i regali non sono proprio il tuo genere, però un grazie per gli auguri non te lo toglie nessuno", e di punto in bianco mi butti le mani al collo stringendomi forte. Resto immobile con le braccia leggermente distanti dal tuo corpo. Questa serata è appena iniziata ed è già la seconda volta che la tua vicinanza mi destabilizza. Socchiudo gli occhi respirando il tuo profumo, poi tu ti stacchi da me con un sospiro, ci guardiamo sorridendo appena, sembra il momento perfetto, tu ed io, soli, forse dovrei dire qualcosa, "Marti...io...", ma le mie parole vengono interrotte dalla voce tonante di un operatore del suono che mi riporta bruscamente alla realtà "Daniele tra 30 secondi tocca te, perchè non ti sei ancora preparato?". A quelle parole sento come una scossa attraversarmi la schiena, mi alzo in piedi di scatto, "Oh Cazzo!" esclamo osservando il grande orologio che svetta difronte a noi, il tempo è volato, ma come diavolo ho fatto a non accorgermene! Come se mi fossi risvegliato da un sonno profondo, improvvisamente mi rendo conto di tutto ciò che mi circonda. Tu che mi guardi con gli occhi spalancati, gli applausi incessanti degli spettatori, e infine la voce di Simona che sta annunciando la mia performance, mentre io sono qui impalato a cercare di capire ancora cosa devo fare e l'unica cosa che ho in mente è che non ho ripassato la canzone. Mi sono seduto qui comodamente e non l'ho provata.
"Non ho provato Counting Stars!" dico preso dal panico! Ma tu prontamente mi rassicuri, "Guardami!" dici stringendomi i polsi "La sai! la sai perfettamente, l'hai provata per una settimana senza mai sbagliare una nota."
"Si, ma io..."
"Niente ma! Adesso sali sul palco e fai vedere a tutti quello di cui sei capace ok!!?". Il tuo tono è risoluto. Non ammette repliche.
"Ok...vado" dico ritrovando un po' di fiducia, ma prima di scappare ti stampo un sonoro bacio sulla guancia, "Se non ci fossi tu!" dico camminando all'indietro e continuando a guardarti, tu per tutta risposta alzi il pollice in alto e fai una linguaccia "Falli Neri!!" ti sento esclamare, poi rianimato da una nuova energia mi preparo a salire sul palco.


" Guarda che se continui a fare i raggi x al palco, lei non si materializzarà davanti a te..." mi volto per vedere Shan che mi guarda sorridendo accompagnato dalla risata di Tomo.
" Ragazzi stavo solo guardando lo spettacolo..." , ma loro continuano a fissarmi annuendo divertiti. Alzo gli occhi al cielo, da quando siamo arrivati qui non fanno altro che ridere sotto i baffi. Soprattutto Shan, che in ogni momento trova il modo per stuzzicarmi. In effetti, devo ammettere che il mio comportamento gli ha lasciato un facile campo libero. Sin da stamattina, quando siamo arrivati qui per il souncheck, non ho smesso di guardarmi intorno aspettando di vederla spuntare fuori da qualche parte, di sentire la sua voce, o di imbattermi per caso in lei. E' assurdo, perchè è un'adolescente, è assurdo perchè è un 'echelon, così come è assurdo, illogico, insensato e irrazionale pensarci continuamente e cercare il suo viso nonappena incontro un qualsiasi gruppo di ragazzi. E' assurdo ma continuo a farlo.
Sospiro pesantemente camminando avanti e indietro, ok forse sono leggermente nervoso, ed è inconcepibile anche questo. Sbuffo e incrocio lo sguardo di mia madre, che in un attimo mi si avvicina.    
"Andrà bene" sussurra accarezzandomi.
La guardo negli occhi e un sorriso sarcastico mi compare sul volto, mentre afferro distrattamente il telefono, ma la sua mano mi stringe leggermente facendomi voltare, osservo i suoi occhi profondi che mi sorridono e le parole escono da sole, " Non mi sono mai sentito così agitato, e non so perchè!" esclamo, lei per tutta risposta mi sfiora una guancia, "Oh Tesoro...." sorride come se stesse parlando alla persona più ingenua del mondo, " E' normale...sei umano anche tu..", la guardo senza capire,
"Ti piace...nè sei affascinato" aggiunge. A quelle parole spalanco gli occhi,
"Ma che...non la conosco nemmeno..". Lei mi guarda comprensiva.
"Non avere paura di quello che provi Jared", e detto questo si allontana come siente fosse, ricominciando a parlare con Emma. Rimango impalato a osservare il vuoto e a pensare a quanto abbia ragione. Tutto di lei mi affascina in un modo che....è indescrivibile, la sua voce, il suo viso, il suo corpo, il modo di muoversi. E questo mi spaventa...mi spaventa quello che posso provare ad averla vicino. Scuto la testa, quando sento distinatamente una sonora pacca sulla schiena. Shannon.
"Ei fratellino, smetti di farti le pippe mentali. Tra poco ci siamo, se resti li va a finire che ti vede e addio sorpresa...è ora di andare a nasconderci." dice picchiettando le dita sulla mia spalla.
Mi volto sorridendo, " Secondo me è più probabile che ci scopra vedendo la tua batteria. Ti ricordo che è così "contenuta" e sobria, che l'hanno dovuta montare nell'angolo più remoto del palco e coprira con un bel telo", dico puntanto il dito verso un angolo buio nel quale si intravede una sagoma gigante.
"Si come no, io glielo detto che non dovevano coprirla per forza, non credo se ne sarebbe accorta."
"Hai ragione Shan, è solo enorme, di un brillante azzurro cielo e si chiama Christine....direi proprio che un' echelon non ci arriverebbe." trattengo le risate, mentre Shan mi guarda interdetto " Lascia stare la mia Christine! Anzi, fammi vedere se qualcuno troppo scatenato ci sbatte contro." dice spostandomi letteralmente da un lato e osservando il palco dove si sta esibendo un ragazzo abbastanza bravo direi.
"Tranquillo Shan, è troppo distante"
"Si lo so, però quella ragazza di prima si sbracciava talmente tanto che tra un po' mi faceva fuori un piatto...l'avrei dovuta punire...era anche carina..." Sorrido scuotendo la testa, "Approposito di carine..." continua, " Non vedo l'ora di vedere la faccia della nostra echelon. Da come ci hanno raccontato i giudici, secondo me le prende un colpo."
" Non preoccuparti, ci sono io a soccorrerla", alla mie parole ridiamo insieme immaginando la scena, quando la voce di Tomo ci fa voltare,
"E se non è attratta da nessuno dei due? Vi è mai passato per la mente?" a quelle parole lo guardiamo per un secondo con gli occhi sbarrati, poi però l'atmosfera si rilassa nonappena Shan esclama "Naaaaaa" e insieme ridiamo allontanandoci dal palco.


Gli applausi mi invadono, sento l'adrenalina scivolare via, il mio corpo rilassato, è fatta, ho cantato, mi sono esibito e non poteva andare meglio. I giudici mi hanno elogiato, il pubblico osannato, sono felice, e tutto quello che voglio fare è correre da te e stringerti forte assaporando il tepore delle tue braccia. Peccato però, che sono uscito dalla quinta sbagliata ed ora mi tocca fare tutto il giro visto che ti trovi esattamente dall'altro lato del palco. Passo una mano tra i capelli, sto per mettermi a correre, quando sento delle voci provenire da dietro una piccola nicchia, mi blocco sul posto, l'accento è senza dubbio americano. Mi avvicino lentamente e chi mi trovo davanti? i Thirty Seconds to Mars al completo che chiaccherano come se niente fosse. Rimango impalato a fissarli, so che non posso dire di essere un loro fan, ma sicuramente trovarmeli davanti mi fa un certo effetto. Immediatamente il mio sguardo cade sul frontman. Sta parlando distrattamente con una ragazza bionda che appunta ogni cosa che dice, sembra la sua assistente, lei lo guarda con occhi spenti ma pur sempre incantati, e non mi è difficile capire perchè. Non passa di certo inosservato, indossa una lunga giacca nera con i risvolti rossi che gli calza a pennello, i capelli sciolti lungo le spalle, la barba leggermente incolta, è decisamente magro, non lo ricordavo così...ma non aveva la cresta rosa? Sorrido, dovrei chiederlo a te...io non faccio testo. In ogni caso sono ancora qui a fissarli come un ebete, quando di punto in bianco il più basso del gruppo, Shannon se non ricordo male, si volta squadrandomi dalla testa ai pieidi, "Ciao" esclama richiamando l'attenzione dei suoi compagni che ora mi stanno guardando. Oh Cavoli, i 30STM mi stanno osservando e io sono qui completamente muto. Te lo dovevi aspettare Daniele, sei rimasto 5 minuti buoni a fissarli come uno stolker. E non sai neanche perchè. Ecco che la mia coscienza inizia a parlare a vanvera, poi quando ormai sono in preda a mille macchinazioni mentali cercando di spiegare il mio comportamento, ecco che Jared mi si avvicina leggermente " Tu hai appena cantato! Sei stato grande!" esclama. Tutto mi sarei aspettato fuorchè i complimenti di Jared Leto. Non so cosa dire, e per tutta risposta sussurro un timido grazie. Loro sorridono in silenzio, forse si aspettano che io dica qualcosa, l'atmosfera sta diventando imbarazzante, "Emm, scusate il distrurbo...io..devo andare" mi volto di scatto, quando sento la voce di Leto richiamarmi, "Hei Aspetta. Tu conosci Martina?". Ha fatto la domanda, pur sapendo benissimo che la risposta è affermativa, pronunciando il tuo nome in un modo e con uno sguardo che mi verrebbe da ricordargli che fino a ieri avevi 17 anni, ma lo tengo per me. "Emm si, dovrebbe esibirsi tra poco" dico, cercando di capire dove vuole arrivare, lui non sembra fare caso a quello che ho detto, " Com'è lei?" esclama di punto in bianco, rimango per un attimo in silenzio, ancora una domanda che non mi aspettavo, lui mi guarda in attesa, mentre suo fratello lo osserva come fosse diventato scemo, "Emm...ha due grandi occhi verdi, capelli lunghi, ha tanti tat.."
"No no..." lui interrompe la mia descrizione ridendo..."Conosco già il suo aspetto" sussurra lanciando un'occhiata al fratello che sorride. Ecco ci mancavano solo le allusioni...Dani, in che situazione ti sei messo, penso guardando in basso. "Ah...beh... lei è fantastica, è dolce, altruista, piena di energia, è unica e a volte un po' pazza, ma è davvero speciale, credo che esistano poche ragazze come lei, suona il piano divinamente e anche la batteria". Track! nel momento stesso in cui pronuncio quelle parole mi blocco rendendomi conto di quello che ho rivelato! Dani perchè non stai mai zitto! Alle mie parole vedo Shannon, distogliere l'attenzione dalla sua maglia e alzare immediatamente lo sguardo. "Batteria? Lei suona Cosa!?" lo sguardo è quasi allucinato, "Emm...ecco...io non l'ho mai sentita...strimpella" dico cercando di convincerlo di dare poca importanza a ciò che ho detto. Lui però sembra letteralmente partito per la tangente,"La devo assolutamente sentire!" esclama con un ghigno. Oddio, siamo a posto! Tutto grazie a me! Ma per fortuna interviene Jared a calmare i bollenti spiriti del fratello. "Shan calmati" esclama, poi il suo sguardo si posa su di me. "Non fare caso a lui" sorride " Comunque Grazie" dice, sembra davvero sincero, come se con quella descrizione avessi riposto ad ogni suo dubbio. " Mi raccomando, non dirle che siamo qui!" sussurra come se stessimo condividendo un segreto. " Sarò muto come un pesce! Chi se la perde la sua faccia quando vi vedrà!" esclamo sorridendo. Credo che con la mia uscita ho decisamente gonfiato il suo ego, perchè tutti scoppiano a ridere di gusto, mentre lui mi guarda divertito consapevole del suo fascino. Ok, direi che è giunto il momento di andare anche perchè ho parlato decisamente troppo. Inoltre è appena salito sul palco Davide, e dopo di lui è il turno di Martina, e io sono ancora qui visto che mi sono fermato a parlare con i 30stm. Guarda te! neanche fossi un loro fan, è proprio vero che chi ha il pane non ha i denti. Con un saluto veloce mi allontano dal trio, rapido attraverso l'intero corridoio, sorpasso telelcamere, cavi, persone addette ai lavori, qualcuno mi fa dei complimenti sulla mia performance, ma non posso fermarmi a parlare, l'esibizione di Davide è quasi terminata, non mi accorgo neanche che sto letteralmente correndo, quando arrivo da te cadendoti quasi addosso. Ti volti di scatto "Dani!! dove sei stato fino adesso!", sospiro forte, "Scricciolo! scusa mi hanno trattenuto", dico cercando di essere il più vago possibile e sperando che la mia faccia non dica "hovistoi30stm" e gli ho detto che suoni la batteria, aggiungerei. Mi fucileresti. Scaccio il pensiero, poi la tua voce mi fa voltare, "Trattenuto dalle fan??" esclami affinando lo sguardo, "Qualcosa di simile", dico con noncuranza. "Cos'è sei gelosa?" sussurro,
"Io? Gelosa? Assolutamente no...Stai diventando il nuovo idolo delle ragazzine è normale che tutte ti vengano dietro. Non so se lo hai visto, ma mentre cantavi c'era un gruppetto tra il pubblico che tra un po' si strappava i capelli." mi guardi seria per poi esclamare scherzando "TI AMO DANIIII". Sorrido imbarazzato, le ho viste quelle ragazze, ma purtroppo non ho occhi per guardarle, ed ora anche se stai solo imitando le loro voci stridule, un ti amo detto da te mi lascia dentro un strana sensazione, perchè vorrei che lo pensassi davvero. Sospiro, spostando l'attenzione su di te "Si, si, tu piuttosto, voglio vedere quanti apprezzamenti riceverai vestita così...e con il tono sensuale con cui devi cantare." sussurro ammiccando. Tu per tutta risposta ti blocchi voltandoti di scatto, gli occhi spalancati come se avessi visto un fantasma. Non era certo la reazione che mi aspettavo, volevo solo stuzzicarti un po'. Ti guardo per un attimo senza capire quando afferrandomi i polsi esclami: " Dani! Io devo entrare dall'altro lato del palco!". La frase mi arriva inaspettata, in un secondo la mia mente va al gruppo che ami tanto e che si trova esattamente nella direzione in cui ti stai incamminando a passi spediti. Senza pensare mi paro davanti a te "Ei Ei scheggia! Frena!" esclamo camminando all'indietro, ma tu continui imperterrita "Daniele che fai! Lasciami passare!" cerchi di schivarmi.
"Chi ti ha detto che devi entrare da di là" chiedo cercando di fermarti, ma tu sembri inarrestabile, parli a raffica e quasi corri nonostante i tacchi "Te lo detto, alle prove sono entrata sul palco dal lato opposto, anzi non so nenache perchè sono stata qui fino adesso. Sono proprio cretina. E tra pochi minuti tocca a me! Cavoli!" esclami accelerando il passo, mentre io tento invano di farti cambiare idea, ormai non so più come smuoverti, "Secondo me è meglio che entri dalla quinta che ho usato io, vedrai che ti porta fortuna!" esclamo continuando a camminare, tra un po' ho il fiatone, poi tu ti fermi di botto, mi guardi "Dani non so cosa ti prende, te lo già ripetuto. Devo entrare di là. L'ho provata così, so come muovermi altrimenti mi incasino. Già la canzone mi fa schifo e si mi incasino è un casino!...Ora lasciami passare!". Detto questo mi spingi letteralmente da una parte. Rimango fermo. Ti guardo correre con lo strascico del vestito leggermente sollevato. Ormai sei arrivata, ti basta unicamente girare l'angolo e inevitabilmente li vedrai, è matematico, tempo pochi secondi e addio sorpresa. Se lo sa Morgan gli viene un colpo! Oddio, non può accadere penso e senza che me ne accorga il mio corpo a già iniziato a correre, "Marti! Ferma!!" urlo, sperando che tu non faccia di testa tua e decida di ascoltarmi.     
   

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Capitolo 4
*** 4 ***


Eccomi! Credevate di esservi liberati di me? purtroppo sono ancora qua e oggi per la gioia di tutti scrivo anche le note prima del capitolo. Non vi preoccupate, sarò breve. Innanzitutto ringrazio come sempre tutti quelli che seguono questa "cosa nata dai miei neuroni malati" , si proprio così perchè so di essere pessima nel rispettare i tempi, con attese da fare invidia alla nostra cara DivaH...e se ancora avete la pietà di seguirmi significa che vi meritate un'infinità di marshug!!!!!!!!! Tanti, TAnti!!!! In ogni caso spero di migliorare, ma ho sempre troppe cose da fare!! Ok la smetto, sto divagando....
Ricordo sempre che ogni commento è ben accetto, anche per dirmi BleaH!! Altrimenti continuerò imperterrita a sfornare cavolate e davvero non vi libererete più di me!!! Aiuto!!! Ok, inizio a parlare da sola...è meglio che la pianto qui.
Ps
Dedico questo cap a tutti voi, ma soprattutto alla mia socia/cara amica Ale alias Witness_of_the_night. Grazie sorella per le meravigliose chiaccherate, per farmi sempre sorridere e soprattutto per l'infinita pazienza.  
Ok Ho finito Promesso!
Un bacione a tutti e buona lettura, spero vi piaccia.
 

I giudici hanno fatto il suo nome. Appena l'ho sentito mi sono voltato immediatamente verso il palco. E' stato un riflesso automatico, un guizzo veloce del corpo. Il mio corpo, che ora è invaso da mille sensazioni diverse. Sensazioni a cui non so dare un nome, ma che sento crescere prepotenti dentro di me. Un misto di ansia e agitazione, quasi trepidazione direi. Cerco invano di rilassarmi, ma i miei occhi non vogliono staccarsi dalla scena. Ascolto ogni singola parola del presentatore, nonostante non capisca un tubo di quello che sta dicendo, lo guardo gesticolare aspettandomi un segno di lei, ma lei non c'è. La mia mente desidera informazioni, vuole sapere, vuole vedere, mentre il mio cuore è agitato, intimorito. Mi ritrovo a muovere freneticamente una gamba, come se aspettare qui immobile, fosse troppo faticoso, troppo logorante. Dio! Mi sento uno stupido. Perchè mi comporto così? Lei è solo un' echelon. Solo un' echelon. Solo un' echelon, mi dico, sospirando e massaggiandomi le tempie.
"Jay tutto ok?". La voce di Shan mi fa voltare. Faccio segno di si con la testa, ritornando a guardare il palco ancora vuoto.
"Emm, non vorrei interrompere il tuo contemplare il nulla, ma la ragazzina sta per entrare e da qui ti vede sicuro". Mi volto verso di lui, ma i miei occhi non lo stanno guardando veramente, "Cosa?" la mia voce è quasi un sussurro.
"Jay dovunque tu sia ritorna alla base! Dobbiamo nasconderci, sta per arriv.."
"E' arrivata!" Esclamo interrompendo il discorso di mio fratello. Alle mie parole lo vedo guardare immediatamente verso il palco. " Jared. Capisco che la tipa ti piaccia, ma mi sa che adesso hai le visioni. Lei non è sul palco."
"Infatti" sussurro "E' qui". In un nano secondo Shan si volta per vedere comparire in fondo al lungo corridoio, una ragazza che sta correndo rapida come una saetta. E' lei, non ci sono dubbi. E' Lei e sta venendo verso di me. Non ho tempo di pensare, di ragionare, i miei occhi sono incollati al suo viso che invece, è ancora voltato dietro di sè; come se qualcuno la stesse chiamando. Basterebbe un solo sguardo. Coraggio, girati, girati, girati, ma lei di punto in bianco si ferma; mi da le spalle. Improvvisamente la voglia di toccarla è più forte di qualsiasi fantomatica attesa. Fanculo il programma, io sono venuto qui unicamente per lei. Ho già aspettato troppo, penso, mentre animato da questa convinzione, sorpasso letteralmente mio fratello, ma prima che possa fare anche un solo passo ecco che il ragazzo con cui ho parlato poco prima, compare dal nulla, le afferra un braccio e la bacia. Un bacio Improvviso, insistente, un bacio che mi blocca letteralmente sul posto. Inaspettato, come le mani che ora toccano il suo viso, inatteso come le labbra che assaporano le sue. Sono immobile, miliaia di pensieri mi frullano per la testa e nessuno di questi è sensato. Poi quando ormai i miei occhi vorrebbero smettere di vedere ecco che qualcosa mi afferra di peso, trascinandomi via da li.

" Ma che cazzo credevi di fare!?" la voce di Shan mi assale accompagnata dagli sguardi attoniti di Tomo, Emma e mia madre che mi osservano come fossi un fenomeno da baraccone. Mi guardo intorno stordito, i miei occhi vagano frenetici su ognuno dei loro visi leggendovi solo preoccupazione. Mi sento circondato, ho bisogno d'aria, "Fatemi passare" esclamo alzandomi di scatto dalla sedia dove Shan mi ha piantato. A grandi passi mi allontano, non ho assolutamente voglia di dover dare spiegazioni sul mio comportamento e rispondere alle loro mille domande, ma la stanza dove mi hanno infilato è alquanto piccola, costringendomi controvoglia a fermare la mia corsa. Mi volto passandomi le mani sul viso. Vedo Tomo avvicinarsi.
" Amico, calmati, qualunque cosa ti preoccupi lo sai... noi siamo qui" mi appoggia una mano sulla spalla. Lo guardo fisso per un momento, poi come se la parte razionale del mio cervello fosse andata a farsi benedire, ecco che la mia voce irrompe come un uragano.
"Cosa mi preoccupa? Mi preoccupa che quel ragazzino ha messo le mani su ciò che non doveva. Mi ha anche visto! E nonostante questo lo ha fatto. L'ha presa come se fosse sua, ma lei non lo è. Il suo intero corpo è marchiato con simboli che gridano il mio nome. Lei è Mia!".  Improvvisamente, prima ancora che lo sguardo attonito di Tomo possa dire qualcosa, mi accorgo della fottuta cazzata che ho detto. L'ho detto davvero. Volevo solo pensarlo e invece... l'ho detto. Mi è uscito di slancio, mi è uscito dalla bocca come una specie di...di palla infuocata che uscendo ha bruciato anche l'ultimo neurone sano che mi era rimasto. Sono sconvolto. Questo comportamento non è da me. Sono impazzito; è l'unica spiegazione. Apro le labbra per giustificarmi, vorrei dire che quello che hanno sentito è solo un pensiero storpiato dalla troppa stanchezza, ma dalla mia bocca non esce alcun suono, perchè quello che ho espresso è unicamente la pura verità.  
"Oddio". La voce di Shan mi arriva all'orecchio. Lo guardo portarsi una mano sulla fronte e alzare gli occhi al cielo. "Non immaginavo che la cosa fosse così grave.." sussurra rivolto a mia madre che mi guarda apprensiva. Sento che quello che ho rivelato, forse è troppo anche per me. Non so cosa dire. Rimango immobile, con il corpo attaccato alla parete. Devo sembrare davvero fuori di testa, perchè mia madre sta parlottando con Shannon come se io non fossi qui, Emma mi guarda come se si sentisse di troppo. I suoi occhi esprimono quasi pietà; mentre Tomo si è posizionato accanto a me, come se dovesse bloccarmi nel caso avessi inaspettati scatti omicidi da un momento all'altro.
Sono ancora impalato a osservarli quando Shan si stacca dagli altri e viene verso di me. Il suo sguardo è serio. "Jay.." sussurra piano, "Forse venire qui non è stata una buona idea". Vedo Tomo annuire.
"Magari è meglio che..." fa una pausa come se dovesse soppesare le parole. "..che andiamo via. Diciamo alla produzione che c'è stato un imprevisto, usciamo di scena, la tua lei non saprà mai niente e tu forse ritronerai normale." Sorride.
A quelle parole un brivido mi percorre la schiena. "Cosa!" esclamo animato da tutta l'energia che ho dentro.
"Era solo un'ipotesi" si affretta a rispondere Tomo.
Guardo i miei compagni incredulo. "Beh, allora è una fottuta ipotesi da scartare, perchè senza averla incontrata, io da qui non me ne vado!" Esclamo categorico.
"Ok! io ci rinuncio!" esclama Shan allontanadosi. "Ma poi non venire a piagnucolare, quando scoprirai che la tipa è fidanzata o robe simili" sbuffa stravaccandosi su una sedia accanto alla porta. Lo guardo in silenzio, quello che ha appena detto è un'eventualità a cui non avevo minimamente pensato, anche se razionalmente avrei dovuto prenderla in considerazione. Ma temo che la razionalità non sia più con me da un po' di tempo. Improvvisamente sento il cuore accelerare i battiti, ma cerco di non darlo a vedere. "Io non piagnucolo per cose simili" sussurro passando istintivamente una mano sui capelli. Shan rimane in silenzio, ma il suo sguardo dice più di mille parole. E purtroppo ancora una volta ha fottutamente ragione. Sorrido sarcastico. Fino a poco tempo fa non avrei mai reagito in questo modo. Fino a poco tempo fa, se volevo una donna me la prendevo e basta. E' strano come nel giro di poche ore, questa ragazzina, abbia fatto crollare tutte le sicurezze di una vita. E ancora non l'ho neanche conosciuta. Sono immerso nei pensieri quando la voce di mia madre richiama la mia attenzione.
"Eccola!" esclama indicando un grande monitor che trasmette il programma, proprio sopra la mai testa. Tra il tumulto iniziale, non ci avevo neanche fatto caso. All'istante incollo il mio sguardo allo schermo. La vedo. O meglio, vedo l'ennesimo video. Quei video che fanno una sorta di riassunto della settimana. Ecco, è proprio quello sto vedendo adesso. Pochi minuti. La sua immagine è ovunque. Assorta, divertita, concentrata, emozionata, buffa, tanti piccoli pezzi di lei che scorrono veloci. Mi ritrovo a sorridere davanti al momento in cui le hanno assegnato la canzone. Il suo viso corrucciato. Alcune scene proiettano lei con altri concorrenti e tra questi c'è anche quel dannato ragazzino. Sospiro, ma poi il mio corpo si rilassa quando il video si conclude con le sue mani unite a formare la nostra triade. Mi volto verso Shan che mi sorride fraterno. Sorrido anch'io lasciandomi cadere su una delle sedie, mentre i miei occhi non si staccano dal monitor. Posso intravedre la sua sagoma nel buio del palco. Pochi secondi e la sua voce risuona nella piccola stanza catalizzando gli sguardi di ognuno di noi. Le luci sono ancora spente, ma basta la sua voce per illuminare ogni cosa. Poi quando tutti stiamo ascoltando in silenzio, ecco che il palco si accende lasciando che i miei occhi possano ammirarla come si deve. Avanza sicura avvolta in un abito che prima non ho avuto il tempo di osservare. Non lascia di certo spazio all'immaginazione e questo non giova per nulla alla mia mente, che ora è completamente immersa a conteplare il suo corpo in un modo che......meglio non parlarne. Jared ricordati che ha appena 18 anni, mi ripeto ma non funziona! Il mio sguardo cade inevitabilmente su quella gonna troppo corta, sul suo corpo disegnato con le mie parole e sul quel viso che buca letteralmente lo schermo. E poi c'è la su voce. Oh! La sua voce. Si può essere affascianti da un unico timbro capace di racchiudere un mondo di suoni? Si, è l'unica risposta che mi viene in mente in questo momento mentre ascolto rapito quella voce, che ora è sottile, sensuale, quasi un soffio, ma quando penso di aver capito come continuerà ecco il tono cambia improvvisamente, diventando potente, capace di invadere ogni cosa, capace di entrare nelle vene. La guardo ammicare alla telecamera. E' accattivante, sicura, consapevole; è decisamente più di quello che mi aspettavo. Mi volto per un attimo a vedere Shan che è rimasto a bocca aperta. Scuoto la testa, sempre il solito penso, mentre ritorno a osservare Lei. Lei che ora è ferma, ha gli occhi socchiusi, il microfono attaccato alle labbra che alitano quell'ultima nota cosi quieta e vibrante. La performance è conclusa, la guardo alzare il viso e dondolare le braccia lungo i fianchi. Sospira, esattamente come sto facendo io in questo momento, come se quell'esibizione fosse stata, in modi diversi, troppo pesante per entrambi.
Mi costringo a staccare lo sguardo dal video, se no qua inizieranno a prendermi per matto, se non lo stanno già pensando. Controllo distrattamente il cellulare.
" Notevole la ragazzina" mi volto e Shan è vicino a me che mi guarda comprensivo.
Annuisco in silenzio. La mia opinione l'ho già espressa fin troppo questa sera.
"Me lo potevi dire che volevi una cantante....te la potevo trovare io....ma ammetto che la tua scelta mi piace. " Sorride.
Lo guardo stupito. "Io non ho scelto un bel niente."
Lui continua come se niente fosse, "Sai....non stanno insieme..."sussurra. Lo guardo confuso.
"Dai! Lei e il tipo che l'ha baciata. Si, l'ha baciata, ma si è preso un bello schiaffone! E per questo la stimo! Anzi no, credo proprio di amarla! Ok...non quanto la ami tu...sia chiaro! Anzi Jay, stai attento a come ti approcci perchè se quella si incazza ti tira un calcio ben assestato dove non batte il sole e con l'urlo che farai non potria più lamentarti se ti chiamano DivaH.  Comunque se succede ti prometto che lo filmo col telefono."
Le sue parole mi passano davanti come un fulmine, parla veloce, anzi non ricordo nemmeno di averlo mai sentito così logorroico. La mia mente sta ragionando su quello che ha appena detto e l'unica cosa che mi frulla in testa sono le parle Bacio e Schiaffo. Due termini che stridono l'uno accanto all'altro, ma che in questo momento mi danno una strana sensazione di benessere.
Un sorrido sghemno mi colora il viso, ma dura poco perchè all'istante mi volto torvo verso mio fratello che sorride beato.
"E tu come sai di questo presunto schiaffo?"
" Am...Ecco" si gratta la testa.
"Con calma e con parole tue Shan".
"Beh, quando ti ho afferrato prima che facessi la più grande cazzata della tua vita, ho avuto giusto il tempo di vedere la ragazzina sferrare un destro sulla guancia del nostro  povero malcapitato."
Rimango basito "Oh Grazie Shan! Grazie di avermelo accennato adesso! Quando pensavi di dirmelo, quando mi dicevi di non piagnucolare se erano fidanzati?" chiedo sarcastico.
Lui per tutta risposta poggia una mano sulla mia spalla, inclina la testa e dice: " Lo sai che mi piace vederti, quando fai l'isterica!" E poi dai! Guarda il lato positivo....tra un po' lo volevi ammazzare invece ci ha pensato lei! Gran donna! Ed ora è tutta tua". Detto questo mi lascia una fragorosa pacca sulla spalla per poi correre via a tutta velocità.
"Brutto...!" esclamo correndogli dietro. In un attimo lo raggiungo afferrandolo per un polso; cerco di sferrargli un calcio, ma lui con una mossa veloce si libera dalla mia presa e mi ritrovo carponi con il suo braccio intorno al collo.
"Tesoro te lo sempre detto che se vuoi vincere, le prove di forza le devi fare con Hello Kitty.." sussurra al mio orecchio.
"Spiritoso! Mi stai tirando i capelli, mollami!" esclamo.
"Uff! Non c'è gusto con te, ti lamenti sempre...Femminuccia" sbuffa lasciando la presa e aiutandomi ad alzare con la peggiore faccia di bronzo che si ritrova. Lo guardo serio mentre mi appello con tutta la forza alla pace interiore e alla solidarietà tra fratelli per non prenderlo per il collo, anche se so benissimo che vincerebbe lui. Sospiro voltandomi e cercando di sistemare la giacca e il disastro che ha combinato. Mentre sto tentando con pochi risultati di specchiarmi nel riflesso della televisione, che Tomo ha prontamente spento; un non velato commento di Emma mi arriva all'orecchio.
"Scusa se te lo dico Costance.. i tuoi figli avranno anche un' età anagrafica di 40 anni o per alcuni indefinibile, ma ti assicuro che la loro età cerebrale è 5 anni."
A quelle parole Tomo inizia a ridere sguaiatamente, io e Shan ci voltiamo di scatto, ma prima che possiamo ribattere, la porta della stanza si apre e una ragazza minuta e alquanto imbarazzata compare davanti a noi. " Emmm...Salve..." dice titubante. Noi la stiamo fissando tutti, poi mio fratello le si avvicina, "Si?" le sussurra ammiccando. Perfido. Lei per tutta risposta è diventata di un colore indecifrabile. "Ecco...sono venuta a portarvi i microfoni, appena finisce la pubblicità siete in scena." esclama tutto d'un fiato guardando in basso.
Siete in scena....sono le uniche parole che mi rimbomano nella testa, la ragazza continua a parlare, ma non la sto più ascoltando; è il momento; un leggero sorriso mi increspa le labbra accompagnato da una ritrovata sicurezza. Velocemente afferro il cellulare e twitto: "Mars Factor is coming! 3 2 1 Surprise!".
Diamo inzio allo Show.







    

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