Everything Can Change.

di I_Need_You_Now
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***



Chapter one.

"Mi raccomando Katy, stai attenta" si raccomandó nuovamente mia madre.
Alzai gli occhi al cielo, infastidita.
"Si mamma, me l'hai gia detto! Staró attenta" risposi, caricando la valigia in macchina.
"E poi mamma, non vado mica in guerra!" affermai, tornando a guardarla.
"Lo sappiamo cara, ma capisci, per noi č strano tutto questo. Tu che parti, che vai in vacanza da sola... sembrava solo ieri che eri una bimba di appena cinque anni. Poi, ricordi cos'č successo poche settimane fa? C'č stato un disastro aereo, che ha provocato un sacco di morti e dispersi... non vorremmo mai succedesse la stessa cosa a te" intervenne mio papą.
Ancora con quella storia?
Dio, che ansia.
"Ok, ho capito. Ora, possiamo andare perfavore? Perderó l'aereo!" esclamai esasperata.
"Ok, mi raccomando Katy, stai attenta" ripetč mia mamma.
Cercai di non far vedere che nuovamente mi aveva infastidita, infondo loro non ne avevano colpa...
Li capivo, capivo la loro preoccupazione.
Peró, cosģ erano esagerati.
"Va bene, staró attenta. Ciao mą" la salutai lasciandole un bacio sulla fronte, per poi entrare in macchina al posto del passegero.
Entró anche mio papą, che si mise alla guida.
Fece partire la macchina, cosģ ci avviamo per l'aereoporto.
Il mio nome č Katy Willow, ho diciotto anni, sono una normale ragazza come le altre, alta, magra, capelli castani e occhi scuri...
Nulla di speciale.
Stavo per fare un viaggio, andavo ai caraibi, per tre mesi di relax assoluto.
Insomma, prima dell'ultimo anno di liceo ci voleva.
In realtą, sarei dovuta andare coi miei amici, ma purtroppo nessuno di loro era potuto venire...
Cosģ, mi ritrovavo da sola, non che fosse una cosa malvagia per me.
Mi risveglió dai miei pensieri mio padre, avvisandomi che eravamo arrivati.
Sorrisi sganciando la cintura di sicurezza, per poi scendere dalla macchina.
Mi morsi nervosamente il labbro inferiore mentre osservavo l'entrata dell'aereoporto.
Insomma, era il mio primo viaggio in aereo.
"Allora? Ci hai ripensato?" mi chiese mio papą, guardandomi speranzoso.
"Certo che no! Io entro, allora. Ciao pą" lo salutai col bacio.
Rimase un po' deluso dalla mia risposta, ma comunque mi salutó senza fare ulteriori storie.
"Ciao Katy, mi raccomando, facci sapere quando arrivi! Chiamaci ogni tanto, mi raccomando" si raccomandó.
Alzai gli occhi al cielo, divertita.
Quante volte me l'avevano detto in una sola giornata?
"Va bene pą, ci sentiamo, ciao" gli feci l'occhiolino, per poi avviarmi nell'edificio.
Mi girai un ultima volta verso di lui, sorridendogli facendo un cenno con la mano, per poi entrare definitivamente.
Mi sorpresi dal flusso di gente che c'č lą dentro.
Bambini, genitori, vecchi, ragazzi come me... sembrava quasi una cittą.
Controllai sul biglietto il mio volo... mancavano solo pił dieci minuti.
Dieci minuti al paradiso.
Goodbye London, Welcome Caraibi.



SPAZIO AUTRICE;)

Eccomi qui con un'altra fanfiction.
So che questo capitolo č corto e pure un po' bruttino, peró vi chiedo solo di non abbandonarmi, perchč non saranno tutti cosģ i capitoli, questa č solo una piccola introduzione...
La storia, con l'aggiunta dei nostri ragazzi, inizierį gią dal prossimo capitolo:)
Niente č come sembra, succederanno parecchie cose che stravolgeranno la storia...
Ovviamente peró, non posso anticipare nulla:)
Vi andrebbe di lasciare una recensioncina?
Ne sarei davvero felice.
Va bin (?) mi dileguo, continuo a 3 recensioni<3
Alla prossima (spero)*-*
-Sara

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***



Chapter two.

-Katy

"L'aereo per Londra-Caraibi č in arrivo.
Invitiamo i gentili passeggeri a restare seduti fino al completo atterraggio del velivolo"
Mi risveglió dai miei pensieri la voce metallica della hostess, che avvisava i passeggeri l'arrivo dell'aereo.
Oh finalmente, non ne potevo pił di stare seduta ad aspettare.
L'aereo atterró in pochi minuti davanti ai miei, e agli occhi di tante altre persone che, come me, avrebbero intrapreso un lungo viaggio.
Le hostess ci fecero segno di salire, cosģ ognuno coi propri bagagli, salģ nel velivolo.



Non mi ci volle molto a trovare il posto pre-assegnatomi.
Diedi una sbirciatina al mio vicino, sussultando subito dopo averlo fatto.
Un ragazzo sicuramente alto, riccio e moro, dal fisico perfetto sedeva lģ, proprio nel posto accanto a me.
Quando si accorse che lo stavo fissando, si giró verso di me, fissandomi a sua volta.
Cristo, quanta bellezza.
E sicuramente, era un ragazzo davvero adorabile.
Me lo sentivo.
"So di essere bello, ma ció non significa che devi stare a fissarmi come un demone che vuole impossessarsi di un corpo" affermó il ragazzo davanti a me.
Aspetta, cos'č che aveva detto?!
Ok, non era affatto adorabile.
"Oh ma vaffanculo" annunciai scazzata, sedendomi al mio posto.
"Peró fattelo dire, sei davvero figa" ammise squadrandomi.
"Fanculo" ripetei girandomi dalla parte del finestrino, notando con piacere l'aereo decollare.
"Ehi ehi calma, ho solo espresso il mio parere" disse alzando le mani in segno di resa.
Sbuffai rumorosamente, posizionandomi ancora  pił vicina al finestrino.
"Peró posso dirti una cosa?" chiese.
"Sentiamo" risposi infastidita.
"Anche se sei acida e stronza, una notte con te la passerei di sicuro"
Aprii la bocca per mandarlo a fanculo per la terza volta in soli cinque minuti, ma mi precedette, dicendo "ok ok, messaggio ricevuto. Me ne vado a fanculo"
Sospirai, poggiando la testa al sedile.
Questo, sarebbe stato un viaggio molto, ma molto lungo, e stressante.


Sentii togliermi le cuffie dalle orecchie, e subito capii chi era.
Il rompipalle del sedile accanto, chi se no?
"Non mi hai ancora detto come ti chiami" affermó, scrutandomi.
"Non č affar tuo" esclamai io, chiudendo gli occhi e riducendomi ad ascoltare la musica da una sola cuffietta.
In un'abile mossa mi tolse anche quella, costringendomi ad ascoltare la sua voce fastidiosa, ma allo stesso tempo sexy.
Stronzo.
"Ridammi quelle cuffie" ordinai.
"Prima devi dirmi come ti chiami" affermó divertito.
Glielo avrei tolto io quel sorriso perfetto dal viso.
Prendendolo a sprangate, ovvio.
"Senti, č da quando siamo decollati che mi rompi il cazzo. Riesci a stare zitto per almeno cinque minuti? Dico io, cinque minuti, porca puzzola!" quasi urlai, attirando l'attenzione dei passeggeri seduti vicino a noi, che automaticamente si girarono dalla nostra parte.
"Ehm, tutto apposto, scusatela č un pó sclerata oggi" affermó il tipo, salvandoci dalla situazione non poco imbarazzante che si era creata attorno a noi.
Aspetta un po'...
Mi aveva davvero dato della sclerata?
"Questa me la paghi, rompi palle" affermai guardandolo male.
"Sto gia tremando, ragazza dal nome sconosciuto" affermó a sua volta, sorridente.
"Oh ma vaffanculo" esclamai girandomi dalla parte del finestrino.
"Anzi" mi rigirai verso di lui , "ridammi le mie cuffie" continuai.
"prima devi dirmi come ti chiami!" esclamó lui, insistente.
Ok, calma Katy, calma.
Stavo per avere una crisi isterica da un momento all'altro.
Sbuffai, per poi accontentarlo "mi chiamo Katy, contento adesso?!" chiesi infastidita.
"Katy, hmm... bel nome. Io sono Harold, ma tutti mi chiamano Harry, quindi puoi chiamarmi Harry, baby" affermó facendomi l'occhiolino.
Tralasciando il fatto che mi aveva chiamato baby, cosa che non andava affatto bene. 
Com'č che si chiamava?
"D-davvero ti chiami... Harold?" chiesi, guardandolo perplessa.
"Si" rispose facendo spallucce.
Lo fissai insistentemente per secondi negli occhi, fino a quando non ce la feci pił.
Scoppiai in una fragorosa risata, sotto il suo sguardo confuso e perplesso.
Davvero si chiamava Harold?
Oddio, non potevo crederci.
Buttai la testa all'indietro, continuando a ridere come se non ci fosse un domani, fino a quando un coro di 'shh' da parte delle hostess, mi obbligó a smettere.
Mi asciugai alcune lacrime formatesi per il troppo ridere, mentre notai in Harold un'espressione di rabbia.
"Mi spieghi qual'č il fottuto motivo per mettersi a ridere? Ti ho detto il mio nome, non una barzelletta demenziale alquanto stupida" affermó guardandomi torvo.
"Appunto, il tuo nome č molto pił divertente di cento berzellette demenziali alquanto stupide" esclamai io ghignando.
"Non sei affatto divertente" affermó incrociando le braccia al petto.
Solo in quel momento mi accorsi di quanto quel ragazzo fosse muscoloso.
Madonna, non poteva essere meno stupido?
Se lo fosse stato, un pensierino su ce lo avrei fatto sicuro.
"Comunque, chiamami Harry" disse.
"Va bene" risposi, per poi tornare a osservare il finestrino.
"Hmm, credo proprio che mi faró un bel pisolino" sentii dire da Harry.
Subito mi girai verso di lui.
"Davvero??" chiesi, incredula.
"No hahahahah ci sei cascataa" mi prese in giro il riccio, ridendo.
Lo guardai male.
"Cretino"
"Scema"
"Deficente"
"Bastarda"
"Stronzo"
"Puttana"
"Ehi non č giusto, questa č forte!" affermai puntandogli un dito contro.
"Tu mi hai dato dello stronzo!" ribattč.
"E tu della bastarda" 
"E tu del deficente"
"E tu della scema!"
A distrarci da quel 'piccolo' litigio, fu uno scatto improvviso dell'aereo, che fece gridare tutti dallo spavento.
Subito, una voce metallica giunse alle orecchie dei passeggeri.
"Gentili passeggeri, non preoccupatevi, č solo una leggere turbolenza, nulla di che. Presto tornerą il sole, quindi non spaventatevi e soprattutto, restate tranquilli" disse il pilota, fermo.
Mi girai verso Harry, notando la mia stessa preoccupazione nei suoi occhi.
"Harry ho paura" ammisi quasi tremando.
Si poteva percepire a chilometri di distanza il suo respiro affannato.
"Anche io..." ammise a sua volta.
"Posso stringerti la mano...?" chiesi, titubante.
Mi guardó per un secondo, per poi porgermi la mano, che strinsi timidamente.
Mi girai verso il finestrino, notando lampi e pioggia insistente su tutto il cielo.
Tutt'a un tratto, si sentģ il forte rumore di un tuono, che mi fece gridare dal terrore e stringere ancora di pił la mano di Harry.
"Harry, ho paura!" rivelai quasi urlando.
"K-Katy, ascoltami. Ho uno zaino nascosto qua sotto, dove tengo due giubotti di emergenza nel caso fosse successa una cosa del genere... finiremo in mare, quindi con quelli potremmo salvarci" disse frettolosamete.
Allora, una piccola speranza ancora c'era.
Subito presi lo zaino, lo aprii e ne tirai fuori due giubotti di emergenza.
In quel preciso istante, si sentģ un tuono ancora pił forte di quello di prima... ma quella volta fu diverso, sembrava come se una parte fondamentale dell'aereo, si fosse rotta...
Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo, cominciando ad avere la sensazione di stare precipitando...
Guardai Harry, e dalla sua espressione capii che quella non era solo una sensazione.
Stavamo davvero precipitando.
In quel momento, non capii niente.
Percepii solo un forte impatto causato dall'aereo che finģ in mare, poi non capii pił nulla.


SPAZIO AUTRICE;)
Holaa:)
Come vi sembra questo capitolo?
Spero vi piaccia...
Ad ogni modo, qui vediamo l'apparizione di uno dei nostri ragazzi, cioč Harry...
Diciamo che non sta molto simpatico a Katy hahahahahah:')
Ed ora c'č il disastro aereo...
Sopravviveranno?
Che domanda, la trama gią parla da sola...
Hahahahah va beh, continuo a... facciamo 4 recensioni, sono brava(:
Alla prossimaa<3
-Sara

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Capitolo 3
*** Avviso ***


Avviso.

Ehi:)

Mi dispiace ragazze, ma purtroppo non sono qui per un nuovo capitolo dopo questa lunga attesa...
Bensģ, per dirvi che purtroppo devo sospendere questa ff.
Ne ho altre due in corso, e non riesco a concentrarmi su quelle due, figuriamoci se ce n'č ancora un' altra in corso, soprattutto per il fatto che č ancora da strttutturare bene...
Quindi, la sospendo, ma non la elimino.
Infatti, appena mi libereró di una delle due fanfiction che sto scrivendo, o comunque se mi verranno idee geniali(cosa improbabile, ma mai dire mai) continueró questa, promesso.
Nel frattempo peró, potreste passare dalle altre mie due ff!
Sono:
"I wanna save your life tonight" e "Puó una femminista cambiare idea sugli uomini?" mi farebbe davvero piacere!
Ora vado, cercheró di farmi venire altre idee in mente durante l'attesa:)
Scusatemi ancora davvero, spero che non mi abbandonerete e che quando riprenderó la storia, ci sarete ancora...
Vabbe mi dileguo, alla prossima<3

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