Erragon: c'è stato un errore all'anagrafe

di marjane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1- Le uova ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2- Erragon ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3- La cosina ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Eccoci qui con una nuova storia completamente demenziale!!! Scritta con l’aiuto e la collaborazione di Illidan, quindi non è tutta colpa mia, mi raccomando leggete le sue fanfic! Trattasi della solerte presa per i fondelli di un film completamente inutile, Eragon!! Commentate, gente, perché ne abbiamo bisogno!!! Tutti i vostri commenti andranno in beneficienza!! Pensate a quei poveri orfanelli cui farete del bene commentando questa fanfic!!! Al vostro buon  cuore,

Marjane e Illidan (che si dissocia completamente dalle idiozie dette sopra [Marjane:- Mi rovini la scena!!! Pensa a quei poveri orfanelli!!!-])

 

 

La leggenda di     ERRAGON

 

 

 

Prologo

 

Scena 1: Tutto grazie a... un demente!

 

(Set: montagne innevate e nuvoloni all’orizzonte. Musica pallosa in sottofondo.)

 

Voce fuori campo:- I tempi dei draghi e dei cavalieri dei draghi stanno per tornare. Tempo fa i cavalieri si combatterono fra loro, persero l’onore e persero se stessi (erano parecchio distratti...). Ma la nostra attesa sta per finire: è arrivata l’era in cui i cavalieri torneranno a essere famosi, diventeranno dei veri V.I.P, tutto grazie a...-

 

Altra voce fuori campo:- ... un demente!-

 

Voce fuori campo:- Ma che demente, scusa! Lo stavo facendo bene il prologo! Perchè mi interrompi tutte le volte!... Dicevo, tutto grazie a un demente... Ma no! Cosa mi fai dire! Adesso sarà veramente un demente! Che disastro. Ma non potevi pensare a qualcos’altro? Che so, Topo Gigio, eh?-

 

Altra voce fuori campo:- È già impegnato.- (Un suono come di un coppino risuona nell’aria.)

 

Voce fuori campo:- Oh, va beh... Così inizia la leggenda di Erragon, perchè, come dicevo prima, la gloria dei cavalieri è in mano a un demente!- (Scende l’oscurità.)

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1- Le uova ***


Grazie ai misericordiosi che hanno commentato! Tanti orfani ora hanno di che sopravvivere grazie a voi!!

@Suikotsu: Grazie! Il cieco non ha apprezzato molto… non sa proprio stare agli scherzi!

@stefy_81: Grazie mille per aver commentato, speriamo di essere all’altezza delle tue aspettative!!

Ricordiamo che questa fanfic è scritta in collaborazione con Illidan, pertanto date una sbirciata anche alle sue storie!!

 

Capitolo 1: Le uova

 

Scena 1: Imboscata!

 

(Set: una foresta fitta fitta, nell’oscurità si muovono diversi personaggi: uno spettro che non mangia da settimane e quindi è più magro di un bastone e una scorta di Arguli al suo comando. Sono immobili, evitano le correnti di vento perchè la loro scarsa igiene li potrebbe far scoprire e perchè non vogliono prendere freddo. Aspettano la preda.)

 

Zurza:- Silenzio! Arrivano!- (Gli Arguli spengono lo stereo e sul sentiero passa una coppia di scoiattoli.)

 

Zurza:- Oh, beh... Eccoli!- (Arriva una coppia di giovani cervi. Gli Arguli hanno la goccia. Ormai stanchi della miopia del capo, riaccendono lo stereo.)

 

Zurza:- Che fate, cretini? Arrivano sul serio!-

 

Un Arguli:- Siii, certo...- (Batte diversi colpetti compassionevoli sulla spalla del capo. Zurza è arrabbiatissimo. Si dimostra in tutta la sua furia distruggendo lo stereo a calci. Ma in quel momento, ecco passare un elfo e due uomini di guardia.)

 

Zurza:- All’attaaaccooo!!!-

 

Gli Arguli:- Banzaiiii!!!!- (Attaccano ad ascelle scoperte. I due uomini cadono morti a terra, ma le narici elfiche sono più forti. Zurza raggiunge l’elfo.)

 

Zurza:- Consegnami l’uovo o muori!-

 

Elfo:- Prendi!- (Gli lancia l’uovo e se la batte al galoppo.)

 

Zurza:- Che strano, se ne va così!- (Un Arguli si avvicina.)

 

Un Arguli:- Capo, io e le truppe abbiamo fame e... Ehi, cos’è questo odore? Viene dall’uovo!- (L’Arguli acchiappa l’uovo e ne stacca un pezzo con un morso. Zurza ha la goccia.)

 

Zurza:- Che cavolo fai, deficente??? Come hai fatto a mangiarlo, è durissimo!-

 

Arguli (quello di prima):- Beh, no. Non è il cioccolato più duro che abbia mai mangiato...-

 

Zurza:- Cioccolato???- (Guarda l’uovo: in elfico vi è la scritta “Buona Pasqua, Zurza!”)

 

Zurza (infuriato, ma senza darlo a vedere):- ME L’HANNO FATTA DI NUOVO!!!-

 

Scena 2: Imboscata, proviamoci ancora!

 

(Set: ancora la foresta fitta fitta, ancora la scorta di Arguli e ancora Zurza infuriato.)

 

Zurza:- Oh, stavolta la becco! Oh, se la becco!- (Passano un’elfa e due uomini di guardia.)

 

Elfa:- Possiamo farcela! Quel cretino di Zurza avrà inseguito l’altro elfo con l’uovo di Pasqua!- (Zurza è talmente arrabbiato che gli esce il fumo dalle orecchie.)

 

Zurza:- All’attaaaccooo!!!- (Gli Arguli uccidono i due uomini, ma l’elfa fugge. Zurza la insegue e la raggiunge.)

 

Zurza:- Dammi l’uovo!-

 

Elfa:- No.-

 

Zurza:- Ma come no? Dammelo!-

 

Elfa:- No.-

 

Zurza:- E dai...-

 

Elfa:- E no.-

 

Zurza:- Ti do cinque euro...-

 

Elfa:- Oh, grazie! (L’elfa acciuffa i cinque euro.) Vattelo a prendere!- (L’elfa tira fuori l’uovo verde marcio, lo agita sopra la testa, mormora una litania e l’uovo sparisce in una nuvoletta.)

 

Zurza:- NUUUUOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!! PORCA *******!!!!!- (Zurza è incacchiatissimo. Uccide tutti gli Arguli, brucia la foresta, da una testata a un albero, stordisce l’elfa e poi se ne va al galoppo con lei.)

 

Scena 3: Il palazzo di Gallinorix

 

(Set: un uomo grasso con due baffi a manubrio, completamente calvo e una corona di carta in testa è seduto su un trono dentro un salone buio.)

 

Gallinorix:- Che ne è dell’uovo, Zurza?- (Zurza scuote la testa e sospira.)

 

Gallinorix:- E gli Arguli?- (Zurza scuote la testa e sospira.)

 

Gallinorix:- E il mio stereo?- (Zurza scuote la testa e sospira.)

 

Gallinorix:- E la foresta?- (Zurza scuote la testa e sospira.)

 

Gallinorix:- E l’elfa?-

 

Zurza (tutto allegro):- È in prigione!-

 

Gallinorix:- Hai ritirato le mie camicie in lavanderia?- (Zurza scuote la testa e sospira.)

 

Gallinorix:- Che cosa devo fare con te??? Una su sei, dannazione!!! Questo è il giorno che ti faccio a fette!!!- (Gallinorix estrae la spada e a fatica si avvicina a Zurza, che guarda prontamente l’orologio.)

 

Zurza:- È l’ora della meditazione alla vendetta, signore.- (Gallinorix si ferma e guarda il suo cipollone.)

 

Gallinorix:- Già, è vero!- (Si avvicina a un ampio tavolo nero, si siede sul tavolo incrocia le gambe e comincia a meditare.)

 

Gallinorix:- Mi hanno cacciato, ma io mi vendicherò! Ah, ah! Mi hanno cacciato, ma io mi vendicherò! Ah, ah! Mi...- (Zurza ne approfitta e scappa a gambe levate.)

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2- Erragon ***


Grazie per aver commentato! Come sapete avete fatto del bene a dei poveri orfanelli donando le vostre recensioni in beneficenza!!!

Sì, d’accordo, sorellina, adesso rispondo io ai commenti! Io sono Illidan, sono un ragazzo (per maggiori info guardate il mio account e le mie storie) e sono il fratello maggiore di Marjane.

Adesso sarà meglio rispondere in fretta (la mia camomilla sta finendo):

@Dango_mimesis:  Hai ragione, il film faceva davvero schifo (quindi non so se sarà possibile superarlo più di tanto in demenza!). Ripeto che non sono un’autrice, ma un autore!

@cicoria: Sì, questo è il capitolo dove arriva il demente, insomma, Erragon!

@stefy_81: Vedrai i successivi dialoghi tra Zurza e il capo! Anche per te vale ciò che ho detto a Dango_mimesis.

@Elby: siamo contenti che ti piaccia tanto! Anche Marjane ha i tuoi stessi problemi con i nomi di Paolini!

@Suikotsu: Bella l’idea dell’uovo, eh? E io sto sempre agli scherzi! Non ti pare ovvio???

Grazie anche a quelli che hanno messo questa fanfic tra i loro preferiti:

Akasuna no Chocolat
Elby
Suikotsu
(hai visto che ho imparato a farlo?)

 

 

Capitolo 2: Erragon

 

Scena 1: L’uovo

 

(Set: un bosco fitto e buio -quello di prima per risparmiare-. Un giovane ragazzo, Erragon, sta andando a caccia.)

 

Erragon:- Andiam, andiam, andiamo a cacciaaar!- (Gli animali scappano orripilati dal suo essere stonato. A un certo punto un uovo verde marcio compare in cielo. Lui non lo vede e gli cade in testa.)

 

Erragon:- Ouch!- (Sviene e rimane immobile per sei ore. Finalmente Erragon rinviene e guarda l’uovo con apprensione. Poi si ricorda che non conosce il significato di quella parola e tira un calcio all’uovo.)

 

Erragon (tenendosi il piede e saltellando per il dolore):- Ma brutto sasso del *****! Che dolore!- (Fissa l’uovo con quella che sembra concentrazione, ma in realtà è un tic all’occhio.)

 

Erragon:- Porca pepazza! Questo coso sembra di valore... Portiamolo al villaggio!- (Erragon si trova sulla Grande Spirale una catena montuosa enorme e misteriosa dove nessun cacciatore si addentra più da anni. Lontano miglia e miglia da casa, Erragon gira l’angolo e si ritrova nella piazza principale del suo villaggio.)

 

Scena 2: Il macellaio

 

(Set: nella stanza c’è sangue, coltelli, pezzi di carne e ossa. È una strana brutta stanza, ma per essere una maccelleria è relativamente pulita. Il macellaio è dietro al bancone.)

 

Erragon (appena entrato e con un piede fasciato):-“Il macellaio è un mio vecchio amico per fortuna.” Ehilà! Vecchia ciabatta!-

 

Macellaio (impugnando un coltello con aria omicida):- Come ti permetti??? Io non ti ho mai visto prima, idiota!-

Erragon (guardando il coltello con...con...va beh, insomma è impaurito!):- D’accordo, OK! Senti (Inizia a parlare con fare cospiratorio.) ho qualcosa che sono certo ti interesserà...- (Tira fuori la bisaccia con l’uovo dentro e la mostra al suo interlocutore con un sorriso trionfante.)

 

Macellaio (prende l’uovo e lo fissa con fare interessato, poi, d’un tratto perde tutto il suo interesse e lo getta sul piede non fasciato di Erragon):- MI FA SCHIFO!!!-

 

Erragon:- CHE DOLOREEE!!!!- (Entra il fabbro.)

 

Fabbro:- Finiscila di fare tutto questo baccano!!! Non riesco a lavorare!!! Tè!- (Colpisce Erragon in testa con il martello.)

 

Erragon:- AAAAAAUH!!!!-

 

Figlia del macellaio:- Sì, basta!!! Non riesco a fantasticare in pace su quel figo di tuo cugino!!! Prendi!!!- (Gli tira un calcio nelle palle.)

 

Erragon:- AAAAAAIIIHHHO!!! IL MIO PIPINO!!!-

 

Fabbro:- E ora sparisci!!!- (Lo prende per la collottola e lo butta in mezzo alla polvere della strada.)

 

Macellaio:- E prenditi la tua schifezza!!!- (Gli tira l’uovo in testa.)

 

Erragon:- Un giorno vi pentirete di tutto questo!!!-

 

Fabbro:- Sì, certo, perchè tu diventerai cavaliere di drago e dovremo tutti leccarti i piedi! Continua a sognare!-

 

Tutti gli abitanti:- Ha, ha, ha!!!- (Lentamente Erragon si rialza, si pulisce dalla polvere e si allontana a testa bassa dal villaggio. E’ un’ immagine tristissima tanto che parte la musica: “Something in the way, yeah, uuuh-uh...” Si dice che gli idioti dimentichino le umiliazioni e il dolore nel giro di sette secondi. Infatti Erragon si dirige a casa fischiettando. E la musica svanisce.)

 

Scena 3: Lo zio e il cugino

 

(La campagna circostante è splendida, i colori del tramonto rendono ogni singolo cespuglio speciale. Peccato che Erragon sia daltonico. Ora vi starete immaginando la fattoria di Erragon: una splendida costruzione bianca con un soffice tetto di paglia, un comignolo dal qual esce un delicato fumo azzurro e un giardino ben curato nel quale scorrazzano coniglietti e scoiattoli. Tutt’attorno aleggia un lieve odore di lavanda. Erragon si ferma davanti a un tugurio fatto di paglia e un materiale marrone su cui è meglio non indagare. Nel cortile è in corso uno scontro di pugilato fra le due bande di pantegane a cui i maiali assistono con gioia. Tutt’attorno aleggia un odore di... di... va beh, lo capite da soli!)

 

Erragon:- Ah, finalmente a casa!- (Erragon cammina fino a quella che si direbbe la porta, ma solo per via dello squallido pomo fatto di alluminio cuki, tenete al fresco i vostri cibi!, e bussa.)

 

Voce dall’interno:- Via, via! Non ho più formaggio da darvi! Non potete mangiarmi, sono solo un povero pensionato!-

 

Erragon:- Zio, sono io!-

 

Zio:- Figonio, che piacere sentirti! Stai attento alle pantegane, sono piuttosto affamate! Ora ti apro!-

 

Erragon:- No, zio, sono Erragon!-

 

Zio:- Erragon, aaah! (Emette un fischio acuto e le pantegane si radunano intorno alla porta.) È arrivata la cena, ragazzi!- (Le pantegane si avvicinano ancora di più a Erragon con l’evidente intenzione di mangiarlo.)

 

Una pantegana:- Accidenti! Ho dimenticato la mostarda!-

 

Erragon (mentre le pantegane accendono un falò):- Oh, beh! Prima di morire suonerò una canzone che verrà cantata per secoli e secoli!-

 

Zio:- Oh, no!-

 

Pantegane:- Oh, no!-

 

Erragon (estraendo la sua chitarra):- NananaAAAA!!!! TO BIIIIHIHIII WORKIG CLASSS IROOOOOOO IS ED SAMFING TU BI!!!!!! (Ovviamente plagiato da “working class heroes”-GREEN DAY. Perdonami Billy Joe. Nota di autrice.)- (Le pantegane sono in tumulto, corrono verso tutte le uscite calpestando i più deboli e squittendo di orrore.)

 

Zio:- OK, OK! Basta! Ti faccio entrare!- (La porta si apre. All’ingresso c’è un veccio uomo panzuto con una fronte e delle sopracciglia che farebbero invidia a Jack Nicholson e due occhietti il cui tick rivelano un carattere disturbato e psicotico. Nella mano destra tiene un badile e nella sinistra un coltello da macellaio.)

 

Zio:- Allora?-

 

Erragon:- Allora cosa?-

 

Zio:- Ma segui il copione, rincoglionito! Qui c’è scritto che sei andato a caccia, ma che non hai trovato un fico secco e quindi ti hanno fatto l’elemosina e io ti devo rimproverare perchè in questa casa non si accettano elemosine e soprattutto QUESTA CASA NON E’ UN ALBERGO!!!-

 

Erragon:- Scusa zietto, ma sono più preparato di te: visto che sapevo già che in questa casa non si accetta l’elemosina non l’ho chiesta! Geniale, no?- (Lo guarda con un sorriso speranzoso.)

 

Zio (restituendo il sorriso con un ghigno psicotico):- Uh, che divertente! (Di colpo cambia espressione e punta avanti il coltello.) Tira fuori il cibo!-

 

Erragon (sudando freddo):- Ora che mi ci fai pensare ho lasciato l’elemosina proprio lì, su quel ponte immaginario sul Pò, a destra dei Caraibi. Vado e torno!- (Erragon cerca di scappare, ma sbatte la testa contro quella che sembra una parete di roccia.)

 

Quello che sembra una parete di roccia:- Ehi, guarda dove vai, pirla!- (Erragon alza lo sguardo su Figonio, il suo fighissimo cugino con i capelli biondi e mossi al vento, gli occhi azzurri, un fisico tipo Swarzennegger e un sorriso a trentantrè denti. Per chi si chiedesse perchè trentatrè denti, è perchè Figonio non la smette mai di sorridere, anche adesso che è incacchiatissimo, perciò trentadue ci pare riduttivo.)

 

Erragon:- Oh, ciao Figonio!-

 

Figonio (prende una zappa da terra e comincia a zappare convulsamente sempre sorridendo):- Prendi la zappa, forza!-

 

Erragon e lo zio (guardandolo allibiti):- E perchè mai?-

 

Figonio (guardando lo zio come se lo vedesse per la prima volta, sempre sorridendo):- Cosa ci fai tu qui? Vai a raccogliere le carote! Devo dire a Erragon che parto per salvarmi dai soldati che vogliono mandarmi al militare! Ma tu non devi saperlo e perciò non te lo dico!-

 

Zio:- Oh, ti prego dimmelo che vai via per non fare il militare!-

 

Figonio (sempre sorridendo):- Assolutamente no! Ora fila via! (Lo zio se ne va un po’ deluso. Erragon guarda il cugino con perplessità. Ma non conoscendo neanche il significato di questa parola decide di andare in casa a prendere il dizionario. E quindi si avvia verso la porta.) Dove vai tu???-

 

Erragon:- A prendere il dizionario...-

 

Figonio (sempre sorridendo, prende una spada di legno giocattolo e comincia a percuotere il cugino):- Difenditi vile marrano!-

 

Erragon:- Ahi! Ma che fai? Che ti prende? Ahi! E poi che vuol dire “marrano”?-

 

Figonio (sbuffando, ma continuando a sorridere, prodigioso!):- Adesso dobbiamo fare a botte, possibile che sia io l’unico che legge il copione??? E ricordati che in questo film ci far stare tutto, ma abbiamo solo un’ora e mezza!!! Perciò alloziol’hogiàdettoadessovado CIAPS!!! (Si china, tira un ultimo ceffone ad Erragon, tira fuori non si sa bene da dove la sua valigia e sparisce dietro un albero. Erragon guarda incredulo nel punto in cui il cugino è sparito. Decide di andare a sedersi su un masso contemplando il cielo al tramonto e pensa con infinita tristezza alle scelte che bisogna compiere nella vita con in sottofondo un brano musicale strappalacrime, quindi si avvia e passando vicino all’albero ci trova dietro Figonio che si sta premendo le mani sugli occhi.) Nonmivedenessunononmivedenessunononmivedenessunononmivedenessuno...- (Erragon lo guarda pensieroso. Poi entra nel tugurio che chiama casa e ne esce con un’intera banda liceale. Cammina silenziosamente premendosi il dito sulle labbra fino al cugino e poi schiocca le dita. La banda comincia a suonare all’impazzata.)

 

Banda che suona all’impazzata:- Paraponzi-ponzi-po! Parapaponzi-ponzi-ponzi-poo!- (Figonio si riscuote dal suo stato di demenza. Guarda Erragon con uno sguardo assassino e comincia a rincorrerlo con la valigia gridandogli dietro maledizioni che è meglio non ripetere adesso. Ma pregherei tutti voi di notare come il tramonto dietro i due che si rincorrono richiami la sensibilità dei lettori a qualcosa di più degno di quest’emerita cagata! Erragon torna maciullato dopo un po’ dallo zio che sta raccogliendo le carote in mezzo al porcile.)

 

Zio:- Allora è partito?-

 

Erragon (la voce è deformata dal momento che ha una tuba di ottone infilato sulla testa e sul petto):- Eh, sì!- (Lo zio scoppia in lacrime e abbraccia un maialino che grugnisce in maniera consolatoria. Cala il silenzio e la notte mentre Erragon cerca di liberarsi dalla tuba.)

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3- La cosina ***


Salve! Scusate per il ritardo mostruoso con cui postiamo questo capitolo, ma fra le vacanze e tutto il resto non c’è stato tempo materiale di scrivere prima…  scusate ancora!

@stefy_81: Figonio apprezza molto, e anche i suoi trentatré denti direi…

@cicoria: grazie! Da parte mia a del mio fratellone Illo.  In questo capitolo vedremo Erragon impegnato nel primo incontro con il suo drago!

@Suikotsu:  ringraziamo specialmente  te perché ci segui anche se hai seri motivi di odiarmi… spero di rifarmi presto correndo a leggere la tua fanfict oppure picchiando mio fratello Illidan, come vuoi!

@Elby:  anche a me Roran non dispiaceva, però somiglia più a un grugnito o al rumore che fa mio padre quando dorme che a un nome… perciò ho pensato ha Figonio. Capisco il tuo naso. Anche il mio ha dimostrato di non aver apprezzato il film. Ora però devo rivederlo per scrivere i prossimi capitoli… fammi gli auguri!

@Lily_Snape! Allora mi marchi stretta ragazza!!! Scemenza a parte sono felice di risentirti e si, messaggio recepito, ora mi ributto a scrivere Azkaban, che poi Felpato mi fa il culo perché lo trascuro… povero il mio cucciolo di labrador/fighissimo malandrino/fumatore di pipa! Scusa se ti sei sentita dimenticata! Ora torno in pista, è stato solo un brutto momento e poi le vacanze e sai com’è… a presto!

@ChocolaKagome: lo zio e le pantegane sono abituate ormai agli accordi stonati del nostro eroe… grazie ancora per aver commentato!

@FlyGirl 92:  grazie mille anche a te vedrò di accelerare i tempi!

@francysmile: agli ordini, madame!

 

 

Capitolo 3: Asphissiria

 

Scena 1: La cosina

 

(Set: è notte e Erragon si trova nella sua stanza, sta armeggiando con la fiamma ossidrica nel tentativo di togliersi la tuba. Finalmente dopo ore di duro lavoro riesce a liberarsi. Si guarda attorno, con uno sguardo profondamente nostalgico. Là nell’angolino a destra lui e Figonio se le sono date per la prima volta. Per la verità è stato lui, Figonio, a prendere a mazzate Erragon, ma il nostro eroe è perso nei suoi pensieri e non ha tempo per dettagli del genere. Laggiù, su quel mucchio di letame, ormai raffermo Figonio ha cercato di affogarlo da piccolo. Lì invece lo zio ha tentato spiaccicarlo con la ruota del mulino. Quanti ricordi. Una lacrima scivola lungo il viso di Erragon. Decide di tirarsi su di morale cantando qualcosa. Tirata quindi fuori la chitarra, e preso il plettro comincia a strimpellare qualcosa di vagamente simile a “Come as you are” ma anche solo trascrivere una parola di quella squallida imitazione mi sembra un insulto alla memoria di Kurt Donald Cobain. Perciò invito i lettori a concentrare la loro attenzione sull’uovo verde marcio. Esso era stato riposto con malagrazia sul cumulo di letame già citato e lasciato lì a marcire per il resto della notte. O almeno era quello che si augurava Erragon.)

 

Erragon:- Cam es iu ar, es iu vuont, es a gorl, es ai vont iu tu biiiiihihihi-iiiiiii!- ( Il suo stonatissimo acuto echeggia per la stanza ed è così sgradevole che costringe alla fuga la colonia di scarafaggi che da tempo abitava nello scaldabagno, due topi, cinque pantegane, l’intera banda liceale, le carote, lo zio, lasciando solo il cumulo di letame che, non potendo fuggire, scoppia in un pianto disperato.)

 

Cumulo di letame:- Basta vi prego! Non lo sopporto!!- (Ma la reazione più curiosa è quella dell’uovo. Esso prende a tremare incontrollabilmente, a saltellare su e giù per il cumulo di letame e infine, cadendo a terra, si sfracella completamente. Da esso ne esce una piccola creatura, irriconoscibile nell’ombra della stanza, che borbotta imprecazioni di ogni genere e sorta. Strisciando si avvicina a Erragon e con un gesto deciso, gli strappa di mano la chitarra e la sbatte ripetuta mente a terra. Poi la calpesta, ci sputa sopra, prende il lanciafiamme e la riduce in cenere. Non contenta di ciò la misteriosa creaturina esegue altre azioni talmente violente che appare il cartello “Per la violenza dei contenuti di queste scene preferiamo sostituirne la visione con alcuni fotogrammi della insostenibile situazione dei procioni in Canada.” Passano una serie di immagini di procioni costretti a lavare i calzini degli abitanti del luogo per arrotondare. Le immagini svaniscono e la scena torna normale: Erragon fissa stupefatto quel che rimane della sua chitarra, mentre il mostriciattolo batte le mani felice. Poi si volta e cerca di tornare dentro l’uovo. Con suo grande scorno scopre di non poterci riuscire.)

 

Erragon:- Povera piccola creaturina innocente!! Non puoi più tornare nell’uovo a quanto pare.- (Erragon la guarda con compassione, e si china per accarezzarla. Evidentemente non ha seguito bene quello che è successo negli ultimi secondi o forse il suo lessico non è rifornito di insulti e maledizioni varie come invece sembra quello della cosina.)

 

Cosina (parlando telepaticamente con Erragon. Wow! Che effetti speciali!)§- Lo capisco da me che non ci posso più tornare, pirla!§-

 

Erragon:- Wow! Ho sentito qualcosa nella testa!- (Sembra davvero emozionato, probabilmente non aveva mai sentito nulla da quelle parti.)

 

Cosina§- Sono io scemo! Purtroppo sono uscita dall’uovo e adesso tu sei il mio cavaliere. Senti noi due dobbiamo salvare il mondo quindi mettiamo subito in chiaro una cosa: niente coccole o cose ciccine!! Solo MAZZATE!!! Tutto chiaro?§- (La cosina sembra molto esaltata ma anche depressa: dopo aver aspettato per tanti anni si aspettava un umano meno demente.)

 

Erragon (che non ha capito un tubazzo):- E così io sento le voci. Chissà dove vengono?-

 

Cosina (parecchio seccata)§- T’ho detto che sono io! Ma senti… perché quando entro nel tuo pensiero non vedo niente? Ehi!! Giù le mani sottospecie di dimostrazione contraria dell’evoluzione umana!!!§- (Infatti Erragon l’ha presa in braccio e la sta cullando dolcemente)

 

Erragon (con tono materno):- Su non ti agitare piccolina, adesso papino cerca di capire da dove vengono le voci. -

 

Cosina (molto incacchiata)§- Piccolina?? Papino??? Per il grande drago, chi è ‘sto coglione?!?§-

 

Erragon (cercando di trattenere la cosina):- Sono parecchio maleducate ‘ste voci!-

 

Cosina (esasperata)§- Non puoi essere così scemo!! Sono io!! Tu stai sentendo la mia voce!!! Sono IO! IO! IO!§-

 

Erragon (con un’espressione demente stampata in volto):- Ok, ok, ho capito! Solo una cosa voce… -

 

Cosina (trionfante, al pensiero che abbia finalmente capito)§- Dimmi!§-

 

Erragon:- Io chi?- (Ricompare il messaggio propagandistico già citato e quando sparisce i due ricompaiono. Dalla finestra entrano le prime luci dell’alba, Erragon è coperto di segni di graffi e morsi e la cosina è stesa poco lontano da lui, stanca morta.)

 

Cosina (cercando di mantenere la calma)§- Allora hai capito?§-

 

Erragon (incerto):- Tu… sei un drago…?-

 

Cosina (raggiante di felicità)§- Si!§-

 

Erragon (ancora incerto):- E la voce che sento dentro la testa è la tua perché noi possiamo parlarci col pensiero...?-

 

Cosina (trionfante, saltellando felice)§- Esatto!§-

 

Erragon (più sicuro):- Quindi io sono il tuo cavaliere?-

 

Cosina (il suo sorriso si è incrinato)§- Si, anche se...§-

 

Erragon (interrompendola):- Il fighissimo uomo che tu hai scelto per lanciarti nelle più nobili imprese per poi coprirmi di gloria!-

 

Cosina (non sorride più ma lo guarda preoccupata)§- Su questo punto non siamo perfettamente in sintoni…§-

 

Erragon (interrompendola di nuovo, lo sguardo perso, sorride come un idiota):-Quello che deve firmare gli autografi, eccetera?!-

 

Cosina (irritata)§- Stai correndo un po’ trop…§-

 

Erragon (trionfante):- Quello che ha mille fan club, la limusine, le guardie della sicurity, e deve partecipare alle cerimonie ufficiali, eccetera?!?-

 

Cosina (con un lampo di perfidia negli occhi)§- A proposito delle cerimonie ufficiali… ce ne sarebbe una per celebrare la tua investitura a cavaliere!§-

 

Erragon (lo sguardo ancora perso nel vuoto):- Davvero? In che cosa consiste?-

 

Cosina (ghignando malvagia)§- Vedi, dal momenti che tu ora cavalcherai per il resto della tua vita, per l’esattezza a cavalcioni sulla mia schiena, è tradizione usare un taglio netto per alleviare questo dolore… (Ma non finisce neanche di pronunciare le parole “taglio netto” che Erragon corre fuori urlando. O almeno cerca di correre fuori urlando, perché non riesce ad aprire la porta, ci sbatte contro e sviene. La cosina sospirando si avvicina a lui.) ...senso dell’umorismo zero, a quanto pare.§-

 

Scena 2: Il nome

 

(Set: la camera di Erragon. Erragon è per terra ancora svenuto la cosina lo guarda, sembra che si sia già affezionata, ma in realtà sta pensando a come liberarsi del suo cavaliere.)

 

Erragon (finalmente sveglio, sbadigliando):- Mmmmfp… anwwwhv!!!-

 

Cosina (storcendo il naso)§- Come ti puzza l’alito!§-

 

Erragon (raggiante):- Ma allora non ti ho sognato!-

 

Cosina(depressa)§- Purtroppo no…§-

 

Erragon (ancora più raggiante):- Ti preparo la colazione!!-

 

Cosina (stupita)§- Tu cosa?? Andiamo!! Non sai neanche passare una porta senza andare a sbattere!! Secondo te io cosa mangio??§-

 

Erragon (ancora più raggiante con una punta di tono materno nella voce):- Ma quello che mangiano tutti i cucciolotti come te!!!- (Le porge un biberon.)

 

Cosina (guarda il biberon, poi Erragon, e poi di nuovo il biberon) §- Mi ero già accorta che eri scemo ma penso che tu stia esagerando…§-

 

Erragon (senza darle retta la prende in braccio e la culla.):- Su, mangia la pappa buona!-

 

Cosina (paonazza di rabbia)§- Okay, adesso ascolta: io sono un drago!! Ho una mia dignità a differenza tua!! Mettimi giù!! Te ne pentirai quando sarò cresciuta te la farò vedere io!!!§-

 

Erragon (ficcandogli il biberon in bocca):- Buona pappa, si??-

 

Cosina (togliendosi il biberon di bocca, e vomitandogli addosso)§- Ma sei scemo?? Secondo te cosa mangia un drago??§-

 

Erragon (abbandonando il tono materno e prendendo un’aria concentrata, senza curarsi del vomito):- Topi morti? Ne abbiamo a bizzeffe in cantina, sai?-

 

Cosina (disgustata)§- Ma no!! Fagioli al chili!!-(Silenzio imbarazzante.)

 

Erragon (stupito, per la prima e forse unica volta a ragione):- Fagioli al chili??!!-

 

Cosina (con tono pratico)§- Ma certo! Stai parlando con l’ultima discendente della stirpe dei draghi Puzzon!! Famosi in tutto il mondo per possedere due armi imbattibili: il fuoco e….§-

 

Erragon (curioso):- …e…?-

 

Cosina (indicandosi il fondoschiena con aria eloquente)§-…e…!§-

 

Erragon (indicandosi il naso e dimostrando di non aver capito un tubo):- …E!!-

 

Cosina (guardandolo stupita)§- Eh?§-

 

Erragon (indicandosi la mano):- … E-EH!-

 

Cosina (spazientita)§- Siamo famosi per le puzze, pirla!!§-

 

Erragon (deluso che il giochino sia finito):- Ah…-

 

Cosina (con aria solenne)§- Il mio nome è Asphissiria!§-

 

Erragon (dopo una dovuta pausa di silenzio per sottolineare l’importanza del momento):- Posso chiamarti Sphissy?- (La cosina, anche se d’ora in avanti dovremmo chiamarla Asphissiria, si batte la zampina sulla fronte. Si prospetta un buon inizio per la convivenza forzata fra il pirla Erragon e Asphissiria.)

 

Scena 3: L’addestramento

 

(Set: il cortile di casa. Erragon è lì in mezzo a quel porcile con Asphissiria in braccio nonostante i suoi continui brontolii in mezzo.)

 

Erragon:- E adesso ti insegnerò a volare!-

 

Asphissira (stupita)§- Stai scherzando! I draghi imparano da soli a volare!§-

 

Erragon:- Lo so, Sphissy. Ma è dovere di un bravo papà aiutare un bambino a imparare a camminare come a volare.-

 

Asphissiria§- Mi chiamo Asphissiria, demente!!! E poi cosa ne sai tu del volo?§-

 

Erragon:- Vedi da piccolo ho provato a buttarmi giù dal tetto di casa con delle piume di uccello attaccate alle braccia.-

 

Asphissiria (infelice)§- E perché non sei morto?§-

 

Erragon:- Perché sono atterrato su quel mucchio di letame laggiù. Ma ho imparato dall’esperienza e la volta dopo sono atterrato sullo stesso mucchio di letame.-

 

Asphissiria§- Oh, ho! Abbiamo un esperto, allora!§-

 

Erragon:- Ti assicuro che non c’è modo migliore per iniziare!- (Si china in avanti e afferra un piccione per il collo e comincia a spiumarlo.)

 

Asphissiria§- Cosa combini con quel povero pennuto???§-

 

Erragon (ha finito di spiumarlo e lo butta a terra cominciando a unire le piume con la colla attack, terminata l’opera cerca di attaccarle sulle ali di Asphissiria):- Vedrai, andrà benissimo!-

 

Asphissiria§- Demente, io ce le ho già le ali!!!§-

 

Erragon (lascia stare le piume e comincia a muovere le braccia avanti e indietro):- Sei pronta?-

 

Asphissiria§- Mettimi giù, maniaco!§-

 

Erragon:- Uno, due...-

 

Asphissiria§- Non lo fare o mi vendicherò orribilmente!!!§-

 

Erragon:- Quattro, tre, cinque, VIA!!! (Getta Asphissiria sul mucchio di letame in mezzo ai maiali sconcertati e scandalizzati. Erragon si avvicina al mucchio di letame.) Per essere la prima volta non è andata tanto male.-

 

Asphissiria§- ****%4£34%%$5$%$$%!!!! **** *** C**** Di *******!!!§-

(NDA: Il linguaggio usato dalla piccola draghessa è stato censurato.) (I maialini grugniscono indignati mentre Asphissiria si getta su Erragon e ricompaiono i fotogrammi degli orsetti lavatori citati nel capitolo precedente.)

 

 

 

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