I need you

di BaylieKey
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Sai sempre come convincere tu! ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 - E' proprio vero che sei speciale! ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 - Lei è innamorata di te. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO
Era una fresca mattinata di settembre. La brezza picchiava sui vetri delle finestre. Qualche foglia cadeva dagli alberi delle strade affollate di Pisa. Lì vicino c’era un piccolo appartamento, abitato da due giovani ragazze, migliori amiche dall’asilo, che alle medie si erano perse, ma poi si rincontrarono. Forse questo era voluto dal destino. Erano le dieci e un quarto. Arianna, già sveglia da un po’, dopo una buona tazza di caffèlatte, decise di svegliare Chiara, nonostante l’orario. Aprì la porta della sua camera, cercando di fare meno rumore possibile, anche se lei non si sarebbe mai svegliata. Fece qualche passo fino ad essere a pochi centimetri dal letto della sua migliore amica.
-Ho due modi per svegliarla – pensò Arianna – quello più divertente:saltarle addosso, oppure quello più noioso:urlarle nelle orecchie fino a farla alzare.  Che domande? Quello più divertente. Facciamoci due risate. –
Contò fino al tre, poi si buttò di peso sul magro corpo di Chiara, che emise un gemito di lamento, seguito da un urlo.
-Che cosa ci fai qui? Che cosa vuoi da me? Perché continui a stressarmi? Che ore sono? – chiese Chiara, più intontita che sbalordita
-Ei, bella, non agitarti. Solita scappatella ieri sera? – chiese maliziosa l’altra.
- Dimmi che ore sono! – urlò di rimando.
- E’ l’ora di alzarsi, sono circa le dieci e mezza. Forza pigrona, in piedi! Ti riformulo la domanda: solita scappatella ieri sera? –
- Stai zitta e lasciami dormire. Ripassa tra un paio d’ore, grazie. – fece lei, chiudendo gli occhi.
Ari le mosse i capelli per farle il solletico sul collo. Sapeva che lo odiava. Ma si bloccò notando un segno violaceo evidente sul suo collo: un succhiotto
- Ah ah! Ecco la risposta alla mia domanda. Ti sei data da fare eh? E brava la mia amica. –  Arianna rise.
- Si, è sempre lo stesso da due settimane. Se butti quel fottutissimo computer o comunque non lo accendi più per il resto della tua esistenza, te lo presento. – e detto questo si mise il cuscino sulla faccia, per cercare di riprendere sonno.
- Io penso che sia più interessato a toglierti gli slip che non a fare conoscenza. Comunque, grazie dell’invito ma no, preferisco scocciare te. E’ troppo divertente. Dai, ti lascio dormire qualche altro minutino. Ti converrà svegliarti da sola se non vuoi che mi ributti su di te. Ti aspetto in cucina bella. – e, così detto, se ne andò.
Arianna si diresse verso la cucina, per riempire un bicchiere d’acqua nel caso la sua best non si svegliasse. Proprio lì accanto vibrò il cellulare di Chiara. Arianna corse nella camera dell’amica col suo telefono in mano e disse:
-  Se non vuoi che legga il messaggio del tuo caro amore, alza il bel culetto che ti ritrovi. –
Chiara, a sentire ciò, si alzò immediatamente e, dopo aver preso il cellulare dalla mano dell’amica, corse in soggiorno e si buttò sul divano.
- Bene, ti devo ricattare più spesso allora. – disse Arianna, sedendosi poi anche lei affianco all’amica. - Avanti, fai leggere anche a me. Sono tanto curiosa. – Dopo una breve risatina, Chiara aprì il messaggio
 
 Bella scappatella ieri sera, mi sono divertito moltissimo, e anche tu credo. Spero di replicare stasera ;)
                                                                                                                          Zayn

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: Sai sempre come convincere tu! ***


CAPITOLO 1: Sai sempre come convincere tu! Erano le cinque di pomeriggio. Quattro e cinquantasei per la precisione. Chiara era andata a fare shopping: - Ho bisogno di scarpe nuove, spero di trovare qualche paio decente. Se torno tardi non spaventarti. Starò girando tutta la città. – così dicendo era sparita. Nel frattempo Ari decise di spendere il suo tempo nell’unico passatempo che amava: il computer. Un Asus n550jk nero, insomma, un computer perfetto. Preferiva mille volte passare il tempo con quel suo gioiellino piuttosto che fare shopping o fare amicizia. Tutto il contrario di Chiara. Ed era proprio qui che aveva conosciuto un ragazzo, su un gioco di guerra. Tra una partita e un’altra spesso si scambiavano delle frasi. - Sei molto brava in questo tipo di gioco, per poco non mi batti. Complimenti. – Aveva iniziato lui. Da lì, ogni occasione era buona per chattare. Ad Arianna piaceva molto la sua superbia, la incuriosiva; anche se comunque aveva ragione, lui era più in gamba di lei. Ma non per questo si abbatteva, anzi si allenava sempre di più per sconfiggerlo. Questo era uno dei suoi pregi: nessuno era mai riuscito a farla star giù di morale. Il ragazzo si chiamava Giuseppe, una persona simpatica e furba. Purtroppo non era di Pisa. Era della Sicilia, di Trapani. Lei sperava tanto di poterlo incontrare un giorno, anche se non si faceva molte illusioni. Immaginava che la distanza non glielo avrebbe permesso. Suonarono al citofono. Le sei e mezza. - Cavolo come passa il tempo quando ci si diverte! – esclamò Arianna sbalordita. Salutò il suo amico, chiuse il computer senza spegnerlo e andò ad aprire. Era Chiara. - Mi meraviglio, ha fatto presto. Pensavo tornasse per le otto.. – Passarono pochi secondi che lei aveva già fatto tre piani di scale a piedi. - Ma tu solitamente non prendi l’ascensore? – chiese Arianna incuriosita. - Non quando muoio dalla voglia di farti vedere le mie meravigliose scarpe nuove! – per poco Chiara non urlava dalla gioia. - Uh che bello, muoio dalla voglia di vederle guarda! – ribattè lei, col suo sarcasmo. - Stai zitta! Ti piaceranno sicuramente! Ti pentirai di non essere venuta con me! – Si fermò sul tavolo della cucina, vi poggiò la busta, cacciò lo scatolo e lo apri. Tacchi a spillo. Erano nere con delle borchie sulla punta. Dovevano essere sui dodici centimetri. Arianna per qualche secondo non emise un fiato. Poi le parole le iniziarono ad uscire di bocca: - Caspita, questa volta mi hai sorpresa davvero. Congratulazioni. Sono belli. Stavolta hai speso bene il tuo denaro. – - Sono molto soddisfatta di me. – pensò Chiara tra sé e sé – se ad una come Ari, che raramente indossa tacchi a spillo, le sono piaciute, allora ho dei gusti fantastici. – - Ma ora va di moda indossare una camicia sbottonata fino a far vedere quasi tutto il reggiseno? – chiese Arianna a Chiara appena vide il decolté dell’amica. - Spiritosa, avevo provato delle maglie ed evidentemente mi sarò dimenticata di abbottonare fin sopra la camicetta. Pensi sempre male. Hai un’idea troppo sbagliata di me. Mi sottovaluti. – replicò Chiara offesa. - Ma no amore, è che sono gelosa che vai così in giro. Scema! – e detto questo la abbracciò. -Ah, a proposito di questo, stasera vieni con me in discoteca. Viene Zayn e un suo amico, se non sbaglio si chiama Andrea, o Antonio, bo.. insomma, ti divertirai. Ci divertiremo! E ci sono due vantaggi. Il primo è che per un po’ non stai attaccata al computer, come fai sempre la sera, e il secondo è che conosci un ragazzo. Secondo me sarà anche carino. Certo, non bello come Zayn, ma sicuramente carino. Ah, e comunque non è un invito. E’ un ordine! – disse lei facendo l’occhiolino. - Oh, ma chi sei? Mia madre? Vabè, non ti rispondo nemmeno, tanto la sai la risposta qual è. Non mi dilungo più di tanto. – fece Arianna, sicura di sé. - Se vieni ti presto i miei tacchi, quelli nuovi che ho comprato poco fa. E’ un affare che non puoi rifiutare! Lo sai che io sono molto possessiva e gelosa delle mie cose e invece ti farò indossare i miei nuovi tacchi, tu li userai per la prima volta. Non farti pregare. – continuò Chiara, con quei suoi occhioni dolci. - No, ma grazie comunque dell’invito. – disse Arianna sorridendo. – Ho di meglio da fare. – - Ah..e se ti dicessi che io ho il numero di Giuseppe? Verresti? – fece lei, alzando un sopracciglio, sorridendo poi anch’ella. - Giuseppe?! Vuoi dire quello del computer? Ma stai scherzando? Non l’ha dato a me il suo numero di telefono! Figurati a te! – disse Ari sconvolta. - Ma vuoi paragonare me a te amore? Io posso avere tutto. – a quest’affermazione di Chiara risero entrambe. – Dai facciamo così, se vieni con me stasera, ti do il numero. Altrimenti lo strappo. – così dicendo, prese un foglietto dalla tasca del jeans e fece finta di strapparlo. - No no no! Va bene vengo! Ma i patti si mantengono eh! – sbuffò Arianna. – E comunque mi presti le scarpe. Anche perché io non ne ho di decenti, e andarle a comprare è l’ultimo dei miei pensieri. Sai sempre come convincere tu! - - Ovvio amore, e ricorda, io mantengo sempre le mie promesse. – ecco un altro suo occhiolino. – Ci divertiremo un mondo, fidati di me. – E dopo queste parole si abbracciarono.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 - E' proprio vero che sei speciale! ***


- Ari muoviti! E’ un ora che ti aspetto! Ma quanto ci metti! – urlò Chiara dal soggiorno. Nessuna risposta. - Ti do qualche altro minuto, se non sei pronta vengo su e butto il computer dalla finestra – continuò - Non so cosa scegliere. Aspetta un attimo. Il jeans l’ho scelto..ora vedo cosa mettere.. – Nemmeno le diede il tempo di finire la frase che Chiara era già in camera sua. Era scandalizzata. - Un jeans? In discoteca? Eh? Stai scherzando vero? – e così dicendo iniziò ad aprire l’armadio, in cerca di un vestitino. Ma, dopo aver svuotato l’armadio, si accorse che non aveva vestitini. – Non hai vestiti..mi stai prendendo in giro? E come vieni in discoteca? Pensi di uscirtene con uno di questi? – e così dicendo prese uno dei tanti pantaloni di Arianna e lo guardò con disgusto. Senza che Ari potesse dire niente, Chiara la prese per un braccio e la trascinò in camera sua. – Col cazzo che metti un jeans, ci penso io a te. – disse Chiara furiosa. - Se pensi che io metterò uno di quei tuoi orribili vestiti, ti sbagli di grosso amore. Nemmeno per tutto l’oro di questo mondo! – urlò agitata Arianna. Ma Chiara non l’ascoltava nemmeno. Stava pensando a quale potesse essere il vestito adatto alla sua migliore amica. Muoveva gli occhi a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra, fino a che essi non si fermarono su uno in particolare. Un vestitino nero, con una fascia a top sopra, stretta fino alla vita, e poi terminante con delle balze. Si fermava un po’ sopra il ginocchio. - Questo è perfetto per te. Tu che odi gli abiti attillati, questo è splendido. – affermò Chiara. Gli occhi le brillavano per la gioia. Arianna lo guardava allibita. - Io? Dovrei mettere quella..cosa? Ma te lo sogni. Scordatelo. – rispose Arianna - Senti, non ci dilunghiamo troppo, così farai furore. Quindi ascoltami per una buona volta. – detto questo andò in bagno – E seguimi che ti devo truccare. E’ tardissimo, dovresti essere già pronta! – urlò ancora Chiara Arianna sbuffò. Sapeva che tanto avrebbe vinto lei, quindi non si lamentò ancora. – Ok, sul vestito te la do buona, ma per quanto riguarda il trucco, o ci vai leggera o non mi faccio proprio toccare. – disse Arianna minacciandola. Per una volta Chiara si lasciò convincere. Le mise un filo di mascara per dare volume alle ciglia, dell’ombretto color carne, cosicchè lei non si sarebbe potuta lamentare, passò sopra e sotto con una matita non troppo doppia e infine del lucidalabbra, seguito da cipria e fard. - Sei perfetta. Stupido chi non ci proverebbe! – disse Chiara contenta. Anche Ari era contenta, in effetti la sua amica aveva fatto un ottimo lavoro, ma d’altronde se lo aspettava. – E per finire, vai in camera mia e prenditi le scarpe che ho comprato ieri. – continuò poi Chiara, un po’ meno felice. Arianna restò per qualche secondo ferma a fissarla, poi parlò - No, sai che ti dico? Le scarpe sono le tue, ed hai il pieno diritto di aprire tu le danze con quelle indosso. Io metto un paio più basso, anche perché con quelle non ci saprei camminare. – e detto questo, le sorrise. Sul volto di Chiara si formò un sorriso che metteva in mostra le sue fossette. Adesso si che era davvero contenta. - Grazie, grazie, grazie davvero! E’ proprio vero che sei speciale! – disse Chiara abbracciandola. - Ho preso da te, ovvio. – fece Arianna ricambiando l’abbraccio. Una mezz’ora dopo era all’entrata della discoteca. Dovevano incontrare Zayn e il suo amico lì davanti, ma di loro due non c’era traccia. Così Chiara, scocciata, si avviò verso l’entrata, seguita da Arianna. - Li aspetteremo dentro – iniziò Chiara – se vogliono venire è bene, se no ci arrangiamo e faremo nuove conoscenze. – - Ah si sicuro, l’importante è che sei convinta tu. – continuò Arianna con la sua normale ironia. Davanti all’entrata vi era, come in tutte le normali discoteche, un buttafuori. - Prego, mi dia il biglietto. – fece quest’ultimo alle ragazze. Chiara guardò Arianna, che, preoccupata dallo sguardo dell’amica le sussurrò: - Tu hai i biglietti..vero? – - Ehm..veramente no..Zayn mi ha detto che ci avrebbero fatto entrare sicuramente. Non avevo pensato a questo imprevisto.. – disse Chiara ancora più preoccupata dell’amica. Il buttafuori intanto aspettava, ma stava iniziando a perdere le staffe. - E ora che cosa facciamo? – chiese Chiara con voce tremante. - Ah e tu lo chiedi a me? Chi voleva assolutamente venire qui? Chi aveva detto che saremmo andati con Zayn e quell’altro? Chi.. – Arianna non fece in tempo a finire la frase che Zayn strinse Chiara per la vita. Quest’ultima ebbe un sussulto. - Oh Zayn sei tu! Questo..signore non ci vuole far entrare.. – gli disse Chiara, tenendolo abbracciato. - Oh si, ciao Antonio, loro sono con me – e poi rivolgendosi alle ragazze fece: - vi stavamo cercando dappertutto. Ma dove vi eravate cacciate? – Fu Arianna a prendere la parola stavolta: - Prima dici alla tua ragazza di farci trovare davanti all’entrata, poi non ti presenti e alla fine fai anche il finto tonto? Già non mi piace il tuo carattere del... – - Ei calmina – la bloccò Zayn - prima di tutto Chiara non è la mia ragazza, poi, come faccio a vedervi davanti all’entrata se è pieno di gente? E terzo, non giudicare una persona senza averla conosciuta a fondo. – e così dicendo le fece l’occhiolino. Arianna era furiosa. Ma poi incrociò lo sguardo di Chiara. Era delusa, forse innamorata. Così decise di non continuare. - Allora Zayn, entriamo si o no? – una voce dietro di noi si fece sentire. Probabilmente era il suo amico. - Si, entriamo, ci si vede Antonio! – disse Zayn, salutando il buttafuori con un cenno di mano. Appena entrati, Arianna decise di andare al bancone dei cocktail per prendere qualcosa che potesse farle abbassare i nervi. Pensava di avere dietro di sé Chiara, e invece si sbagliava. Prese un’aranciata e, appena si girò, vide che Chiara non c’era. Era sparita tra la folla. Si fece spazio tra la folla per tentare di trovare Chiara, ma, trovandola sul divano, vide che era troppo impegnata a baciare Zayn e lui troppo impegnato a mettere una mano tra le sue gambe. Arianna era sconvolta. - Siamo qui da nemmeno cinque minuti e quei due già si danno da fare. Mi complimento. – disse qualcuno alle spalle di Arianna. Quella voce l’aveva già sentita prima. Si girò, credendo di sapere già chi avrebbe trovato dietro di lei. Infatti era l’amico di Zayn. - Piacere, mi chiamo Andrea, l’amico di Zayn – continuò lui. - Piacere Arianna. – disse lei con un sorriso falso stampato sulle labbra. Si prospettava una lunga e dura serata per lei.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 - Lei è innamorata di te. ***


Erano passate poche ore dall’ingresso in discoteca. Chiara e Zayn, all’inizio seduti sul divano, si erano poi spostati in una camera della stessa. Le camere erano semplici, le pareti grigie, anche se non mancavano le eccezioni, c’era un letto a due piazze al centro della stanza, con affianco un mini bar, una piccola finestra per respirare e un tavolino. Zayn, appena aperta la porta, non diede a Chiara il tempo di richiuderla che la trascinò sul letto, dando prima un calcio alla porta, che, con un tonfo, si chiuse. Chiara si distese sul letto, mentre Zayn, senza perdere tempo, incominciò a spogliarla. Tirò giù la zip, il vestito cadde sul letto, lasciando la ragazza completamente in intimo. Lo stesso fece Chiara. Prima i pantaloni, poi la camicia, tanto che rimase anche lui in boxer. Zayn iniziò a baciarla, prima sulle labbra. Era un bacio appassionato, dato con foga e ricambiato con altrettanto piacere da lei. Poi le labbra del ragazzo si spostarono sul collo di Chiara. Nel frattempo cercava di slacciare il reggiseno, ma invano. Chiara, vedendolo in difficoltà, disse: - Lascia, faccio io – e sorrise. Così fece. Iniziò a baciarle il seno, sentendola gemere. Chiara faceva dei piccoli sospiri, ma sapeva benissimo che quello era solo l’inizio. Dopo qualche minuto di continui baci, Chiara decise di ribaltare il gioco. Il suo intento è quello di toglierli i boxer per far godere anche lui. Ma Zayn capì lo scopo della ragazza, le bloccò i polsi e parlò: - No, lascia fare a me. Non voglio che lo fai. – e Chiara rispose offesa: - Ma cos’è questa novità? Mica è la prima volta. Lasciami fare! – e così dicendo, si dimenava per liberarsi dalla sua stretta. Iniziava a farle male, così continuò: - Zayn lasciami, mi fai male! – Dopo quelle parole, Zayn la mollò subito. – Allora stai buona, e divertiamoci a modo mio. – Chiara era rimasta delusa dalle sue parole. – Dobbiamo fare sempre a modo tuo. Bè, sai che ti dico? Portati a letto un’altra delle tue troie. Io mi sono stancata. – e, detto questo, scese dal letto, recuperò il reggiseno, lo mise nella borsa poggiata sul tavolo, si rimise velocemente il vestitino e se ne andò, sbattendo la porta. Intanto Arianna faceva finta di ascoltare ogni cosa che diceva Andrea, limitandosi ad annuire. – Sono stato anche in un college a Lond… - iniziò lui, ma Arianna lo interruppe a metà frase dicendogli: - Senti, sono davvero interessanti i tuoi discorsi, ma ho mal di testa, forse sarà il volume troppo alto della musica, non lo so. So soltanto che voglio andarmene il più presto possibile da qui. Vado a cercare Chiara e Zayn, che ne dici, mi accompagni? – chiese Arianna frettolosa. Senza dargli il tempo di rispondere, lo prese per la mano e lo tirò via dalla folla. Dopo aver raggiunto l’entrata dei bagni, che era meno rumorosa, Arianna iniziò: - Non ho la minima idea di dove possano essere andati quei due. Facciamo così, per evitare di perdere tempo, dividiamoci. Tu cerca qui nei dintorni, e se ci riesci anche lì in mezzo alla folla. Io andrò nelle camere. – E detto questo, lasciandolo su due piedi, se ne andò. Prese le scale che portavano alle camere. Su entrambi le pareti vi erano le porte che conducevano ad esse, una affianco all’altra. Arianna, senza esitazioni, iniziò ad aprire una per una tutte le porte con violenza. Erano tutte vuote, eccetto una dove un ragazzo stava sbattendo contro il muro la sua ragazza. – Molto romantico – aveva sussurrato lei prima di chiudere la porta, ma probabilmente il ragazzo l’aveva sentita poiché si era girato e l’aveva guardata con un’aria di sfida. Intanto continuò a camminare, cercando in ogni angolo del piano per trovare l’amica. Zayn nel frattempo si rivestì in fretta, sperando di raggiungere Chiara. Era rimasto sconvolto dalle parole della ragazza. – Quando l’acchiappo dovrà darmi delle spiegazioni. – Uscì immediatamente dalla stanza. La vide, aveva percorso quasi tutto il lungo corridoio del piano ed aveva la testa calata. Zayn corse verso di lei come un matto, riuscendo a prenderle la mano: - Ma sei impazzita? Cos’hai? Ci siamo sempre divertiti! Ogni volta passata insieme diventava sempre più bella di quella precedente..io sto.. – ma vedendola si bloccò. Chiara stava piangendo. – Cos’è successo? Qualcuno ti ha fatto del male? Oppure sono io? Dimmelo se è colpa mia. Mi picchio da solo, giuro! – e così dicendo, si diede un leggero pugno sulla fronte per farle capire che non scherzava. Vedendo però che la ragazza non aveva aperto bocca, cercò di asciugarle le lacrime, ma lei si spostò, facendo un passo indietro. – Lasciami stare Zayn. Non voglio vederti mai più. Per favore vattene via. – Altre lacrime scendevano dai suoi occhi lungo le guance rosse, rovinando persino la matita. Era sconvolta. Zayn le lasciò la mano e l’abbracciò. Chiara cercava di dimenarsi, di fuggire da esso, ma, non riuscendoci, si limitò ad appoggiare la testa sul suo petto. – Brutto bastardo che le hai fatto? – urlò Arianna da lontano, vedendo la sua migliore amica piangere. Corse in fretta verso loro due e spinse Zayn verso il muro con tutta la forza che aveva, tanto che il ragazzo lasciò Chiara per paura di farla sbattere, mentre lui stesso cadde a terra. Dopo averlo spinto, Arianna andò dall’ amica, sconvolta ancora di più dalla reazione violenta dell’amica, e l’abbracciò. – Vieni, andiamo via da qui. – Ma Chiara si allontanò da lei e andò da Zayn. – O mio dio! Ti sei fatto male?! – Chiara urlava. Poi subito girò lo sguardo verso Arianna: - Ma sei matta? Perché l’hai fatto? Poteva farsi male! – continuò, urlando ancora di più. – Ah si, lui può farti piangere e io non posso ammazzarlo di botte? Così funziona per te? Bene, ti sbagli di grosso! Ti ho vista prima di entrare in discoteca. Ho visto il tuo sguardo e ho subito capito. Ma perché non glielo dici? Perché non gli dici che le lacrime che versi sono per colpa sua? – Chiara non era più soltanto sconvolta. Era anche arrabbiata. Le rispose: - Perché non ti fai i cazzi tuoi e torni da Andrea? Lasciami in pace! Vattene! – Iniziò a piangere di nuovo. Arianna era triste, non avrebbe voluto rattristarla ancora di più. – Chiara, non puoi continuare così. – disse Arianna, pregandola di parlare. Lei sapeva che, appena tornata a casa, la sua migliore amica avrebbe perso intere giornate chiusa in camera a piangere. Non doveva succedere di nuovo. Non se lo meritava. – Zayn, lei è innamorata di te. – fece Arianna. Chiara si avventò contro di lei per cercare di farla stare zitta ma Arianna la bloccò. Era più forte di lei. – Per te è stato solo sesso, non è così? Ecco, per lei no. Lei ha un cuore. E’ una ragazza sensibile. Ha bisogno di affetto, di una persona che le stia accanto sempre e comunque. E’ una brava ragazza e non ha bisogno di una persona che di notte si diverte ad usarla e di giorni non si degna neanche di mandargli un messaggio per sapere come sta. Quindi un favore voglio chiederti. So che non mi sei mai piaciuto, e forse nemmeno io ti sono mai stata simpatica, ma non ferirla. Se il tuo unico scopo è quella di portarla a letto e basta, vattene, non farle del male. Anche perché io non te lo perdonerei mai. – e detto questo se ne andò, lasciando lì Chiara, sconvolta da una parte e commossa dall’ altra, insieme a Zayn, con gli occhi persi nel vuoto.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


Era già passata una settimana da quella famosa serata in discoteca. Chiara era distrutta: non usciva da giorni, a stento mangiava ed era diventata davvero irriconoscibile, a causa del rifiuto e delle parole fredde di Zayn che gli aveva spiegato che doveva pensarci poiché era confuso. Arianna, nonostante avesse finalmente ottenuto il numero di Giuseppe, si sentiva impotente nei confronti dell’amica; sebbene vivessero nella stessa casa, era come se appartenessero a due mondi completamente diversi. Arianna, stanca di vedere la sua migliore amica ridotta in quello stato, decise di recarsi in camera dell’amica per parlarle e per cercare di tirarle su il morale. Bussò alla porta dolcemente senza ricevere nessuna risposta. Così aprì la porta, trovando Chiara in penombra, seduta sul letto con le ginocchia portate al petto e la testa poggiata su di esse con sguardo perso nel vuoto. Arianna rimase per qualche secondo a fissarla, poi le si avvicinò lentamente e si sedette sul suo letto. La scosse leggermente, senza ottenere nessuna reazione, dopodichè sospirò e iniziò a dirle: << Per quanto tempo ancora hai intenzione di rimanere così? >>. Non ottenne nessuna risposta. << Hai intenzione di rovinare ancora le tue giornate per uno stronzo? >> Ma anche stavolta ci fu silenzio. Arianna, stufa di non avere nessuna risposta si fece coraggio e le disse: << Ora basta! E’ una settimana che sei chiusa in questa fottutissima stanza. So che stai passando un momento terribile anche se non posso capirti a pieno ma devi reagire. Non permettere che le sue parole ti feriscano, sono solo parole. La gente ne dice milioni tutti i giorni e quasi sempre senza neanche pensare. Fai in modo che ti scivolino addosso. La vita ti mette di fronte tantissimi ostacoli e questo è solo il primo dei tanti, ma tu devi riuscire a superarli tutti a testa alta >>. A queste parole Chiara iniziò a piangere e tra le lacrime riuscì a dire: << La mia vita è vuota senza di lui >>. Arianna rimase scioccata dalle parole dell’amica, l’abbracciò e senza farsi notare da Chiara, prese il telefono di quest’ultima dal comodino per poi alzarsi dal letto ed uscire dalla stanza. Anche sotto consiglio di Giuseppe, al quale aveva spiegato tutto per farsi dare dei consigli, mandò un messaggio a Zayn con su scritto: “Ho bisogno di vederti, dobbiamo parlare. Chiara. “

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