Some truth that I wouldn't feel... and hear

di abhainnjees
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** C/D ***
Capitolo 2: *** S/G ***
Capitolo 3: *** D/B ***
Capitolo 4: *** K/S ***
Capitolo 5: *** B/C ***
Capitolo 6: *** C/S/D ***
Capitolo 7: *** G/B ***
Capitolo 8: *** H/E ***
Capitolo 9: *** Bonus 1/2 ***
Capitolo 10: *** Bonus 2/2 ***



Capitolo 1
*** C/D ***


L'ultima cosa che ricordo è che una macchina mi ha investito. Anzi, ora che ricordo meglio era un furgoncino, un bruttissimo furgoncino.
Sono stato investito da un brutto furgoncino del cazzo.
Sono sveglio da poche ore e già voglio ammazzare quel figlio di puttana che lo guidava. Tanto so già chi è.


Stamattina mi sono arrivate solo brutte notizie. Tanto per cominciare sono stato in come per tre settimane. Io, io che sono stato all'inferno per quarant'anni e al purgatorio per trecentosessantacinque giorni; io che faccio questa vita del cazzo dal giorno prima di nascere, io sono stato in come perché un furgoncino mi ha investito.


Me lo ha detto Sammy. E non è stata l'unica brutta notizia che quel disgraziato mi ha dato. A quanto pare, non riesce a stare da solo.Il signorino si è preso la briga di "consolare" la puttana che mi ha investito e ora sembrano prossimi alle nozze.
Ammetto che vorrei aprirgli le budella e strangolarlo con le sue interiora, ma con tutta la fatica che ci metto di anno in anno per tenerlo in vita, non mi sembra proprio il caso. E poi c'è Zake. Mi sa che se lo faccio arrabbiare, lui se ne va e siamo punto e da capo. Se l'angelo vuole scopare, lasciamo che si diverta un po.
Ovviamente Sam si è preso anche un cane. E che palle! A quanto pare Sam adotta sempre un cane quando io sono "morto". Evidentemente per lui sono un cane, porca puttana. Solo che al suo nuovo pastore tedesco compra gli scooby snack e a me non ha mai comprato nemmeno una crostata. Che ingrato! E pensare che gli ho cambiato i pannolini.


Mio fratello si scopa una che si chiama Daphne, hanno un cane che mangia gli scooby snack e un furgoncino idiota. Gabriel, dimmi che è colpa tua!


Ma sam non mi ha portato soltanto cattive notizie. Dice che Cass è passato moltissime volte durante queste settimane e che probabilmente tornerà ancora.
Sono contento che sono contento qualche volta. Sam dice che quando Cass viene a trovarmi è molto preoccupato. Vorrei proprio vederlo.


A quanto pare sono costretto a restare in ospedale per un altra settimana e Zake mi ha chiesto gentilmente di non scappare, per quanto gli ordini di un angelo possano sembrare "gentili". Probabilmente non ha ancora visto tutta la collezione di mutandine di Daphne. Zake, ti capisco, ma io mi annoio.
La mia stanza è brutta. Innanzitutto è piccola e sono da solo. Non che mi dispiaccia un po di pace ma ormai parlo solo con i personaggi della TV, e quei maleducati manco rispondono. E non ci sono infermiere sexy.


L'unica cosa che mi fa ridere è far spaventare i due specializzandi, facendo finta di aver avuto una ricaduta e di essere ritornato in coma. Sono proprio caduto in basso; lo sballo della mia vita è chiudere gli occhi e sentire strillare quelle due femminucce.


Siamo a giovedì, altri due giorni e questo strazio sarà finito. Sto guardando una serie TV su due stupidi che cacciano fantasmi.


Sento aprirsi la porta e chiudo istintivamente gli occhi; chiunque sia, io sono in coma. Dai passi sembra un uomo; la mia mano destra corre ad impugnare il coltello di Ruby, e la sinistra verso la spada angelica...ma l'uomo sospira sonoramente ma io conosco quel sospiro, così mi rilasso ma non apro gli occhi.


Castiel inizia a parlare. Anzi, prega e piange. Mi si spezza il cuore a sentirlo così. Adesso che è umano ha così tanti problemi e se continuo a tenere gli occhi chiusi penserà che sono ancora in coma e continuerà a piangere. Devo aprire gli occhi.
E quando li avrò aperti, Castiel mi guarderà con quei suoi occhioni, inclinerà un po' la testa e dopo mi abbraccerà. E' troppo buono - o sfigato - per pensare che in realtà lo stavo prendendo in giro.


"Dean" incomincia, e io non ho più il coraggio di muovermi "per favore, cerca di non morire. Potresti essere un'ottimo fantasma, ma come umano sei troppo davvero speciale".
Ma che idiota...
"Dean, sei il mio unico amico." qui fa una pausa, non so se voglio sentire il resto."Ho così tanto bisogno di te Dean."
non mi piace il modo in cui pronuncia il mio nome. O forse mi piace troppo.
"In realtà anche Sam è un mio amico, ma lui è un mio amico e basta..."
Cass, ti prego non...
"...ho sentito dei colleghi dire che ci sono due tipi di amicizie. Sam è quel tipo di amico con cui puoi uscire a prenderti una pizza, ma tu Dean, tu sei il tipo di amico a cui si prepara la torta di compleanno...pardon, la crostata di compleanno."
Grazie per essertelo ricordato.
"Da quando sono umano Dean, ho tanti di quei dubbi sulle emozioni. In realtà non le ho mai capite, prima, quando vi osservavo non capivo perché facevate tutte quelle cose che vi facevano soffrire. E tu mi parlavi dei valori, mi dicevi che la famiglia, la fiducia, sono dei motivi abbastanza importanti per sacrificarsi. Adesso è tutto così difficile, mi sento un reitto per quelli della mia specie, e nessuna delle persone che mi circondano sono abbastanza importanti da tirarmi su il morale, perché loro non sono te Dean..." inizia a piangere più forte. "Non provare a morire così poco, perché io ti ho visto risorgere dall'inferno, Dean Winchester."
e io ti ho visto trascinarmici fuori
"Non lasciare da solo me! Perchè io non ho mai lasciato da solo te...beh, tranne quando non sono stato costretto, ma mai per mia scelta. Dean, ti prego, non scegliere mai di morire."
Porcaputtana.
"Dean, non so questa cosa che ho dentro che nome ha..."
Io lo so Cass...
"Non so se si chiama fiducia, devozione o speranza"
Si chiama amore Cass, amore incondizionato...verso la famiglia.
"Ma questa speranza c'è solo se ci sei tu...Dean, io credo di essermi..."
Vorrei davvero abbracciarlo, per farlo smettere di parlare, perché non sono pronto per questo.


La porta si spalanca, Cass scatta in piedi e io non posso muovermi.
"Hey Cass, ma che piangi a fare. Dean sta bene da più di due settimane"
Ucciderò Sam.
"Ma..."
"Probabilmente sta solo dormendo."
Okey, forse non lo ucciderò.

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Capitolo 2
*** S/G ***


L'unico momento di serenità è quando, di notte, provo a dormire... anche se non ci riesco, almeno ho un attimo di tranquillità, senza demoni che hanno voglia di provocare e senza mio fratello con le sue critiche e gli occhi sprezzanti d'odio.
O forse la odio, la notte, che non passa mai, e che mi lascia la possibilità di riflettere per un secondo su tutte le cose stupide e imperdonabili che ho fatto. Se durante il giorno lascio che gli eventi mi lavino da questo peccato che mi sento addosso, di notte non posso sfuggire.

Ma sono umano -no??- e anche a me capita di addormentarmi; e così mi accadde quella sera, così come mi sta accadendo adesso. Già, questo tipo di sonno, un sonno innaturale, non spontaneo, macchinoso e troppo dolce.
Quello di cui ho bisogno.

Ricordo che la prima volta sognai una spiaggia, la sensazione dell'acqua che mi circondava, poi le onde che si ritiravano, l'acqua che poco a poco diventava meno vera e finalmente riuscivo di nuovo a risucchiare aria nei miei polmoni. E da tanto che non sogno il mare, forse da quella volta, e, considerato che questo è pur sempre il mio sogno, eccomi di nuovo in spiaggia.

Quella volta mi spaventai nel vedere Gabriel, adesso invece lo aspetto.
Quella volta avevo balbettai mentre gli chiedevo cosa diavolo ci facesse nel mio sogno, adesso lo chiamo, sussurrando.
Quella volta non capii le intenzioni di Gabriel e lo respingevo, adesso vorrei che si spingesse oltre le carezze.

E si, perché quella volta non potevo capirlo : "Non c'è una logica Sam, come nella maggior parte della tua vita! Andiamo sei un cacciatore di demoni e fantasmi, che vive solo ed esclusivamente col fratello, che prosciuga demoni manco fossi un Cullen, non credo che perderesti il senno sapendo che un pennuto ha perso la testa per te." aveva detto Gabe. E io gli avevo risposto che no, se non c'era una logica allora non volevo prendergli quella stupidissima mano, e non volevo sdraiarmi accanto a lui a prendere il sole.

Ma adesso, invece, ho capito che non ci deve essere sempre una ragione per far succedere le cose, se queste sono belle. E Gabriel è bello. Stare con lui è bello, farsi distrarre da lui è bello. Non mi importa che sia illogico, se non ha alcun senso, se sembra quasi disturbante che un arcangelo mi entri nella mente e mi conteggi nei miei stessi sogni, ma che poi abbia troppo pudore per entrarmi nei pantaloni.

Ma chi se ne frega no?
Tanto è di notte che tutto accade, quando il sonno non arriva e posso fantasticare sulle mani di Gabriel su per il mio corpo, quando il peso delle mie stesse riflessioni mi opprime e l'unica cosa che mi costringe a non buttarmi nel baratro e la voce fittizia di Gabriel che mi dice di resistere ancora un po', finché quell'innaturale e macchinoso sonno mi porterà al sicuro nei miei sogni.
Tutto sommato, credo che la notte non mi dispiaccia poi tanto .

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Capitolo 3
*** D/B ***


Fa freddo, porca puttana.
Questo fottutissimo motel è freddissimo, il getto l'acqua è gelido e fanculo alla nonna di quel degenerato che non ha pagato la bolletta del riscaldamento di questo cazzo di posto. Se mi sentisse Sammy, sicuramente mi rimproverebbe per questo "linguaggio da camionista", solo che è così bello sentire di nuovo il suono di una bella imprecazione, che non riesco a resistere!
Mi cingo la vita con un'asciugamano in dotazione - fanculo se posso beccarmi circa ventuno malattie, tanto tecnicamente sono già morto- e esco dal bagno sollevando la tendina che divide i due ambienti.
Benny, seduto sul letto, mi guarda e se la ride sotto i baffi.
Hey, che t'aspettavi? Sono uno strafigo, io.
Mi stendo si schiena sul letto e mi godo questo nuovo sapore di pace.
Se conosco un pochino Benny, questa pace non durerà.
Infatti ho solo il tempo si fare un bel respiro a pieni polmoni che quello mi si fionda addosso, mi slaccia l'asciugamano e con me sue mani grandi e callose raggiunge certi punti delicati e inizia a stimolarli con le dita percorrendo più e più volte la lunghezza di tutta la mia pelle.
Io, come era prevedibile, irrompo in una risata, una di quelle risate di gola, una di quelle che ti fanno tirar su col naso e che si espandono come un morbo di bocca in bocca.
Che ci posso fare, sono sempre stato sensibile al solletico.
Se Cas apparisse in questo momento ai piedi del letto, inclinerebbe quella sua stupida -adorabile- testolina da un lato cercando di capire che cosa ci fanno sue uomini pieni si peli su di un letto a farsi il solletico.
Cas, sinceramente non saprei che rispondere. Forse è perché siamo vivi.


pNdA: Dean/Benny non deve essere inteso per forza slash :) Fatemi sapere con un commentino piccolo piccolo, se vi è piaciuto :)

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Capitolo 4
*** K/S ***


So cosa state pensando, e so cosa sta pensando Sam.
Ma vi sbagliate tutti.

Se quei due omoni non mi trascinavano via dalla mia tranquilla vita da adolescente un po' sfigato, avrei una ragazza e non delle piccole forme di parafilia.
Ma ormai.
Sono un profeta, cazzo, e ha avuto troppo giornate pesanti e nottate da cani per poter pensare ancora a frustini e manette.
Sono un povero ragazzo con fantasie omo-erotiche represse.
Quindi credo di avere tutto il diritto di fare quelle che ho fatto.
Che poi io non ho fatto niente.

Immagino che da un punto di vista tecnico quello che è successo deve essere considerato come uno degli effetti collaterali della convivenza coi Winchester. Intento, entrare in camera e ritrovarseli a peccare , per usare un linguaggio consono a uno del mio livello.
Con Dean questo problema non si presenta, quel tizio geme così forte che lo sentirei dallo stato affianco, che poi e anche stronzo. Lo fa a posta a mettersi nei luoghi strategici della casa. Si mette in cucina e finché non ha finito tu non puoi entrare, ameno che non voglia il famoso panino con l'ingrediente speciale , capite cosa intendo...
Insomma, dicevo che con Dean non ci sono problemi, non abbiamo problemi, anzi sono quasi sicuro che i porno che trovo appoggiati sopra i libri e i formulari quando mi risveglio sulla scrivania me li lascia lui; e chi sennò? Sam è così timido su certe cose.
Per questo non me lo sarei mai aspettato da lui.
Allora, per arrivare al succo del discorso, ho beccato Sam.
Ho beccato Sam in un cinque contro uno.
Ma non della serie che spalanchi la porta e quello ti viene davanti, ma nel senso che apri piano piano la porta e sbirci dentro, e lo vedi, e ti fermi a guardare.
E adesso non accusatemi di voyeurismo.
E' stato un caso.
Al massimo potete accusarmi di averlo imitato lì, sul ciglio della porta. Bhe, sì, di questo potete accusarmi.

-Io non voglio forzarti, ma devo capire come mai..
Come siamo arrivati a questa conversazione? Ah, sì, Dean è andato a farsi una birra e Sam ed io abbiamo iniziato a prenderlo in giro e in un modo o nell'altro Sam si è fatto serio serio è mi ha detto "Dov'eri ieri pomeriggio dalle 17.56 alle 18.12?". Dannata FBI.
Però pure lui, poteva almeno cercare di fare finta di non aver capito un tubo.
-Sai Sam, non so se qualcuno te lo ha mai detto, ma sei bello, sei avvenente, ma che dico, sei BOOOOOWWW. - Okey, sto esagerando ma spero che il concetto gli sia arrivato. -E io sono frustrato.
-Kevin anche tu sei bello, ma io non vengo a spiarti.
-FREEEEEEEEENA, TU PENSI CHE IO SIA BELLO?
perchè sto urlando?
- Si.
-O MIO DIO, SAM! NON PUOI DIRE A UNO CHE E' BELLO SE NON TE LO VUOI PORTARE A LETTO! E CHE CAZZO, QUANTI ANNI HAI? TREDICI?
-Mi sembri Dean.
-Dean, GIUSTO. Raggiungerò Dean.
pechè sto pensando ad alta voce?
-Kevin... - ormai sono su per le scale bello, la tua intelligenza/stupidità non può raggiungermi qui. - Non abbiamo finito. Ne riparliamo quando torni okey?
Se tornerò.
Che palle. Tutta questa tensione sessuale mi sta uccidendo.

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Capitolo 5
*** B/C ***


-Non vuoi sapere dovo ho preso questa deliziosa carne di cinghiale?
-No, altrimenti ti sbatterei la porta in faccia più e più volte.
-Ohh, andiamo, fammi contento, chiedimelo Singer..
-Dove hai preso la carne di cinghiale? - fece Bobby roteando gli occhi.
-Al supermarket all'angolo.
-Ma che cazz..
-Però quella di maiale l'ho scuoiata personalmente da un'esemplare non canora addomesticato... un po' come te.
- Mi stai dando del maiale? Guarda che sono sempre in tempo per metterti nella pentola e farti bollire a fuoco lento.
- Tu mi riscaldi sempre a fuoco lento, Singer.
-Crowley, zitto e cucina.- lo intimorì Dean -Bobby, abbonda con le bacche di ginepro, lo sai che Sammy le adora.. e cuoci a fuoco lento e..
- Dean, è mia la ricetta, so come si fa. Adesso fila a lavarti la mani e poi mettiti a fare la passata di pomodoro.- ordinò.
-Sissignorcapitano. - e facendo il saluto militare, filò in bagno.
-Finalmente soli Singer, che ce ne facciamo con questa? Dove va messa?- chiese Crowley passandogli una carota.
Bobby la prese, la sbatté sul tagliere e iniziò a tagliarla.
-Questo, coglione.
-Ti prego fallo anche a me!!
-Ma sei diventato masochista tutto insieme?-
-Sei tu che mi fai quest'effetto!
Si sentirono i passi pesanti di Crowley che si avvicinavano probabilmente verso Bobby e..
-E no, nonono, No! Non provate a baciarvi sotto il mio tetto o non sei più mio padre Bobby, non ci provare! Crowley, non permetterò che tu lo devii, e tu Bobby, non persi a Sam, gli spezzeresti il cuore!
- Scoiattolo, non sapevo della tua omofobia.
- Ma che omofobia e omofobia, Crowley tu non sei un buon partito per Bobby, non voglio che lui frequenti certa gente.
Bobby, che fino a quel momento aveva taciuto, espose in un caloroso, affettuoso e meritato:
-'Afanculo.

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Capitolo 6
*** C/S/D ***


Accadde che, dopo che Cas sopravvisse al suo ipotetico ultimo giorno sulla terra, con annesso ultima notte sulla terra, decise di voler festeggiare. E naturalmente, andò in chiesa e pregò per diciotto ore di fila.

Quando tornò- o meglio quando si materializzò- a casa di Bobby, e Dean gli chiese con quel suo tono un po’ rude e imbarazzato dove fosse stato, Cas rispose dicendogli la verità.

-E quello sarebbe il tuo modo di festeggiare? Guarda che se il tuo culo è ancora nei paraggi è tutto merito nostro. Mio e di Sammy, sissignore se è merito nostro. Dovresti accendere un cero a noi.. – e mentre tirò un sorso di birra dalla bottiglia aggiunse –coglione!-

-Avresti qualche idea, oltre a quella di accendervi un cero.. sai Dean, non sarebbe appropriato. – mugugnò Cas, cercando di non fare una figura da vero “coglione” col suo Dean.

-Usciamo, ubriachiamoci, facciamo sesso! Quando sei in affari con noi, ogni notte potrebbe essere l’ultima e ogni giorno serve a ringraziare di essere ancora vivi..

Cas non si aspettava qualcosa di così serio da Dean, certo la parte in cui proponeva di ubriacarsi e fare del sesso- che poi mica aveva capito se intendeva insieme insieme o no- era discutibile, ma non aveva mai colto quell'aspetto di Dean. Quello secondo cui ogni parola che diceva poteva essere l’ultima nel suo immaginario interiore. Gli avrebbe dato più ascolto da oggi in poi.

Così fu che Cas non oppose resistenza e Dean si affrettò ad uscire preceduto dal fratello che aveva già in mente dove portare i suoi amici – che poi dire amici suona brutto, tecnicamente sono suo fratello e l’angelo che ci prova con lui, ma vabbè - per farli sballare per benino.

Bevvero senza controllo. Solo che l’alcol face uno strano effetto sui Winchester, e Cas –ovviamente immune- si divertì ad osservarli. I primi bicchierini provocarono una strana euforia. Dean rideva, rideva, rideva come un matto. Probabilmente nei loro bicchieri c’era della roba davvero forte, perché Dean non sembrava uno da sbronzarsi alla prima bevuta.

E adesso Cas aveva quasi paura, perché persino Sam non sembrava più lo stesso. Aveva assunto uno strano atteggiamento infantile che lo rendeva molto buffo; piegava la testa in avanti e sgranava gli occhi quasi per far vedere a tutti quanto dilatate fossero le sue pupille, e ti guardava con un’aria innocente e Cas pensò che assomigliava tanto a quel cane che vedeva a volte sulle confezioni di tovaglioli allungabile che comprava Dean. E era una vacca. Cas realizzò che Sam ubriaco era una vera e propria vacca, col verso e tutto il verso.

Dean, nonostante la barista l’avesse invogliato a seguirla in bagno, non se l’era sentita di lasciare Sam nelle mani inesperte di Cas, ma non si può dire che fu molto d’aiuto. Sostanzialmente quello che fece fu guardare il fratello e riderci assieme. Si sostenevano a vicenda per non cadere l’uno addosso all'altro e Sam ne stava dicendo di tutti i colori -“Dovevi andare con quella, ma l’hai visto che culo! Hey culona, dacci un altro bicchierino.” quell'altra in tutta risposta servì l’alcool e sputò dentro al picchiere destinato a Sam ,i suoi amici non dovevano essere gli unici ubriachi, pensò Cas,e Sam se lo versò a dosso di proposito : “Quanto mi piace.. a te piace Deeeeeean? Andiamo, lo so che te la faresti, non sei un tipo rumoroso vero fratello? Io invece faccio sempre un casino… persino, ehp, persino Jessica mi prendeva in giro.”- e Dean se la rideva, rideva di cuore, anche se in maniere un po’ folle e per un momento Cas desiderò che quella risata fosse contagiosa, così da poterne provare un po’, anche se era sicuro che non avrebbe fatto lo stesso effetto sul suo volto, di come lo faceva sulle labbra di Dean.

Cas probabilmente si era perso uno o due o anche una ventina di passaggi, concentrato com’era a guardare le labbra di Dean, ma quando ricominciò ad ascoltare Dean era attaccato tipo koala a Sam e non smetteva più di ripetergli che gli voleva bene.

-No, no Dean, non me lo merito… ti ricordi quella volta nel lo Utah, quando tu mi avevi preparato quella minestra strana e io poi mi sono ammalato? Non era colpa della minestra, io non l’avevo mangiata, l’ho buttata perché mi faceva schifo.

-Ma io tiiiiiiii voglio beeeeeene.

Cas si domandò perché solo adesso Sam e Dean stavano affrontando quel discorso. Se la zuppa di Dean faceva davvero schifo, perché Sam non glielo diceva subito? Perché aspettare anni?

-Caaaaaaaaaaaaaaaaaaaaas, e tu mi vuoi bene?

-Si Dean

-Taanto quanto te ne voglio io?

-Non lo so Dean, non so quanto bene mi vuoi tu.

-Ohhhh, sentilo quell'angelo scocciatore… IO, ti voglio così bene che non ti accopperei per nulla al mondo!- fece Dean, sottolineando con la voce quell’ “io” e aprendo le braccia in un goffo tentativo di allungarle al più non posso a “così”.

-Immagino che nemmeno io ti accopperei.

E Dean lo abbracciò. Getto le sue braccia attorno al collo di Cas e strinse forte. Cas si sentì in forte difficoltà, perché Dean aveva appoggiato la testa sulla sua spalla e gli aveva dato la possibilità di vedere lo sguardo implorante negli occhi di Sam.

-Naturalmente non accopperei neanche te.

E li Sam si sciolse, diventò gelatina appiccicosa e si posizionò tra Cas e Dean in modo da poter essere coccolato- e solo coccolato, dato che Cas qui era l’unico che stava facendo tutto il lavoro, facendo vagare le sue mani dietro le schiene dei ragazzi perché altrimenti la cosa sarebbe sembrata imbarazzante persino per lui- da entrambi.

-Deaaan, mi sa che devo vomitare.- Sam aveva parlato, e Dean come al solito rispose. In un attimo chiamò a raccolta tutte la lucidità che aveva e portò il fratello fuori dal locare, con miseri risultati, dato che caddero tre volte durante il percorso.

A Cas sembrò doveroso andare a dare una mano.

E mentre teneva la testa di Sam tra le mani mentre questi vomitava persino le budella, si reso conto che doveva proprio amarli alla follia per essersi ridotto così.

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Capitolo 7
*** G/B ***


- Fratello, posso fari una domanda?
-Noo.- rispose seccato Gabe per la ventiduesima volta. Balth quando voleva sapeva essere troppo petulante.
-Avanti una domanda piccola piccola!!!
Gabe, esasperato acconsentì :
-E sentiamola sta domanda, ma che sia una!
-Ti giuro che è una cosa indolore, un piccolo pettegolezzo, il più grande dubbio di tutto il pollaio, dopo quello legato a questa stanza..
Balth fece una breve pausa e si guardò attorno, quell'inutile posto fatto interamente da nuvole che avevano la capacità di sorreggere qualunque peso e colonne bizantine era l'incubo di ogni angelo, senza contare le orripilanti tuniche bianche che bisognava indossare in quel luogo.
-Mi piace perchè è quello che pensano di trovare gli umani in paradiso, ed è meglio del'originale! Se laggiù sapessero che il paradiso è solo la versione meno grigia di Manhattan, venderebbero tutti l'anima al diavolo.- con un saltello scese dalla sua mastodontica sedia che si vaporizzo all'istante mischiandosi con e altre nuvole e fischiettando si incamminò verso una porta che aveva appena fatto apparire. -E per la cronaca amo le gonne.
Balth si guardò automaticamente la corta tunica che aveva addosso e si affretto a seguire il fratello.
Oltrepassata la porta, e lasciatisi alle spalle la vaporosa consistenza delle nuvolette di Gabe, entrarono in un grigio ufficio della "city".
-Ho risposto alla tua domanda, adesso lasciami in pace!
-Ah, non provare a fregare me!
-Come come? Io fregare te? Ma non mi permetterei mai...
-Sam Winchester è il tuo fidanzato?- secco e brutale, abbastanza da spiazzare Gabe.
-Balthazar, hai appena usato la parola "fidanzato"? Ma che ti succede?
-Controllo il linguaggio, non sia mai paparino decida di sincronizzarsi.. Allora?

- Decisamente no.
-Ma vorresti che fosse un "decisamente si"?
-Bheeeeeeeeeee, l'idea non mi dispiacerebbe! Ma non ho speranze, si vocifera che Lucy gli abbia messo gli occhi addosso.
-Non credo che a uno come lui interessi uno come Sam.
-Va a fargli le proposte indecenti nel cuore della notte travestito dalla sua morta-fidanzata! Se questo non è provarci!
-Ma tu sei più divertente di lui, non darti per vinto.- disse Balth confortandolo con una pacca sulla spalla.
-Gli umani si innamorano sempre dei cattivi ragazzi, i buffoni come me finiscono nella friendzone. Ma ammetto che trasformerei entrambi in due renne a primavera... se sai cosa intendo.
-Hey vacci piano, se Lucifero lo viene a scoprire e se è vero che è interessato a Sam, è la volta buona che ti ammazza!
-Già.



NdA: Bene, anche quest'altro pezzo è andato! Quota 7/10 :) Spero che questa raccolta fino a questo momento sia stata divertente/carina per chi legge :) Al prossimo capitolo (molto prima di quanto pensiate ;))

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Capitolo 8
*** H/E ***


Il vero problema con i migliori amici è che, per quanto ti sforzi, non potrai mai odiarli sul serio.

Perchè non me lo hai detto prima?

Trasversalmente quello che rende diverso un amico da un migliore amico è, per l'appunto, l'odio.
Con un amico, si cerca di essere amichevoli, di controllarsi, di contenersi, di divertire, di fare una buona impressione...
Con un migliore amico si è sinceri ed egoisti, se devi dire al tuo migliore amico che è una grande testa di cazzo, o se devi sputargli addosso tutto il rancore, lo fai.

Perchè.. non lo so, pensavo che ti saresti arrabbiato.

Con un semplice amico non si sprecherebbe tempo cercando le parole giuste per scuotergli la coscienza, si lascerebbe correre.E poi si è egoisti.

Oh, ci hai preso Ed, sono incazzatto, molto molto incazzato con te adesso.

Si è egoisti col proprio migliore amico come si è egoiste con la propria mamma quando, nel cuore della notte le si sveglia urlando dal proprio lettino per farsi portare un bicchiere d'acqua. Si è egoisti con i propri migliori amici, perchè cazzo sei il mio migliore amico e devi comportarti da tale, devi aiutarmi anche se non te lo chiedo, devi coccolarmi anche se ti dico che non mi va, esattamente come faccio io.

Hai azzerato completamente e nostre vite! Stavo per sposarmi, l'ho lasciata per andare in giro con te a vivere una menzogna.

Bhè almeno abbiamo vissuto insieme.


E tutto questo produce un odio infinito, stemperato dall'amore più incondizionato e babbeo del mondo.
Come si potrebbe mai anche sono considerare accettabile l'idea di lasciarsi prendere dall'odio e rinunciare alla complicità di un migliore amico?
Perchè dopo che una notte di sonno gli ha chiarito le idee, Harry si rende conto che perderebbe l'opportunità di rinfacciare ad Ed questo colpo basso per tutta la vita, perderebbe l'occasione di mangiare a scocco e di vincere tutti i battibecchi accennandogli questa cosa, se solo adesso decidesse di andarsene.
Come farebbe a vivere il resto dei suoi giorni con una ferita d'arma da fuoco e senza il suo migliore amico?

Non posso più fidarmi di te, Ed.

Quando si chiedeva oltre quale limite avrebbe smesso di interessarsi ad Ed, aveva immaginato che dopo il tradimento, la manipolazione e l'infamia, ci fosse un interruttore che una volta spento avrebbe cancellato ogni traccia d'affetto. E invece no. Adesso che avevano superato quel limite Harry si rendeva conto che il bene semplicemente non se ne era andato.

Adesso che l'auto è ferma e che Harry deve aprire la portiera per andarsene, ha capito che probabilmente non aveva mai avuto intenzione di lasciarlo.
-Harry?
In risposta a quel silenzioso richiamo Harry si raggomitola tra le braccia di Ed e gli mena una gran bella testata sul petto.
A chi darebbe la colpa di tutto? A chi tirerebbe le coperte via dal letto quando ne ha voglia? Chi lo ascolterebbe veramente se adesso uscisse dalla macchina?
-Non te ne vai più?
-No che non me ne vado coglione!!

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Capitolo 9
*** Bonus 1/2 ***


Balthazar entrò nel piccolo bar che Dean aveva scelto per parlargli.
Il locale era all'ora di punta, c'erano una decina di persone in attesa di essere servite al bancone, attorno ad ogni tavolo si raggruppavano famiglie da quattro a sei e la casciara era quasi insostenibile.
Dean lo aspettava agitato ad un tavolo incastrato tra la cortina della vetrina e le porte d'ingresso della cucina. Appena vide Balthazar gli fece un grossolano segno per invitarlo a fare presto e a mantenere, se possibile, la discrezione.
-Bella Winchester!
-Zitto e siediti!
Dean pareva essere ostile, eppure aveva fissato lui quell'incontro!!
-Raffredda i bollenti spiriti ragazzo, non sono qui per..
-Fai il serio per una volta!
La situazione si preannunciava più seria -e noiosa- del previsto.
-Taglia corto Winchester.
-Si tratta di una questione di tua.. competenza
Dean si fermò, convinto che con queste poche informazioni Barthazar avrebbe sicuramente colto nel segno del discorso e lo avrebbe esonerato dal raccontargli tutto. Ma Bath ovviamente non poteva afferrare.
-Capito ehh?
Ma Barthazar è un uomo impegnato e non ha tempo di stare appresso a certe stupidaggini e fece per alzarsi quando Daen si decise e parlò.
-Ho bisogno di una mano per una questione angelica, ecco si, angelica!Voi angeli... avete spesso le braghe in subbuglio?
Dean sputò fuori le ultime parole con tanto imbarazzo che Barthazar ormai avrebbe potuto contare le lentiggini sul volto del ragazzo per quanto risaltavano sul rossore generale.
-Braghe in subbuglio?
-Braghe in subbuglio, bacino ballerino insomma quella roba lì!* Senti è ereditario?
Balthazar era più perplesso di prima. Guardò Dean con aria interrogativa e lo apostrofò con quante più espressioni facciali incredule conoscesse!
-Porca puttana Balth è normale si o no che un angelo scopi dalla mattina alla sera?
-E a te che te ne frega?- improvvisamente Balth si sentì lusingato, ma era completamente fuori strada.
-Come che me ne frega? Io sono solo uno e avrei anche altro da fare oltre a ..
-Ma di chi stiamo parlando?
-Balth sul serio? Ma che razza di angelo sei? Pensavo avessi già visto tutto dalla tua casetta sulle nuvole!
Balth ovviamente sapeva, e pure troppo, ma per puro e semplice sadismo stava tirando la corda.
-Balth io e Cas! Cas e io! Siamo la coppia dell'anno in paradiso!
-Quindi tu sei gay?- e non c'è bisogno di dire che questa frase Balth la pronunciò quasi urlando.
-Ma ti sembra il momento..
-Haha!- fece Balth additando Dean -L'ho sempre detto che sei una checca!! Hahaha! E dimmi gli hai già dato in culo?
-Per carità! No! Non gli ho detto che si possono invertire i ruoli! Balth non ti azzardare a dirglielo, mi sfonderebbe!
-Dean ti facevo più virile!
-Ma è insopportabile! Piove e vuole scopare, c'è il sole e vuole scopare, torno da caccia e vuole scopare, non c'è nessun caso e vuole scopare, mi faccio una doccia e vuole scopre, ordino una pizza e vuole scopare, mi pettino..
-.. e vuole scopare, si si abbiamo capito, ho afferrato il concetto, Cas è una troia.
-E delle peggiori, è persino geloso dei miei porno! Sono mesi ormai che si mette le mutande di pizzo per farmi contento!
-E tu non sei contento?
-Si ma c'è un limite a tutto! Senti me lo sono ritrovato in auto nel cuore della notte, con addosso solo ste cazzo di mutante e il trench. E Sam dormiva sui sedili posteriori! Fa impressione porca puttana!
-Oh che carino, ti preoccupi per il tuo fratellino, qualcuno dovrebbe informarti!
-Di cosa?
-Nieeeeeeeeeeeeente, girano delle voci lassù.
Dean arricciò il naso e non chiese nulla, ma Balth volle continuare.
-Sai, delle voci su lui e Gabe.
-Ma cos'è un'epidemia di angeli-troia?
-No in realtà si dice che la troia sia tuo fratello.
E mentre Balth se la rideva, Dean non poteva evitare di immaginare il suo innocente fratellino a cavalcioni di qul succhialeccalecca. Si accorse troppo tardi che non avrebbe dovuto attribuire a Gabe quel'aggettivo , quando ormai la sua immaginazione aveva preso il volo.
-Oh insomma Balth, come cazzo faccio a farlo smettere?

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Capitolo 10
*** Bonus 2/2 ***


-Oh insomma Balth come cazzo faccio a farlo smettere? Ormai mi invento di tutto! Cas è convinto che si possa fare per più di tre o quattro ore! Non ne ha mai abbastanza!
-E tu digli che hai il ciclo!
-L'ho già fatto, ma il giorno dopo lui se ne venuto dicendo che 'gli uomini sono sprovvisti dell'utero e quindi impossibilitati alla suddetta attività'- Dean fece la voce grossa sulla parole riferitegli di Cas.
-Digli che ti da fastidio!
-Si, e così lui si fa l'amante e magari non mi guarda più, ma stiamo scherzando?
-Dean scusami ma qual'è il problema?
-Che non duro abbastanza.. ti ho fatto venire per avere.. un specie di.. supplemento!
-Vuoi due peni? Dean è disgustoso!
-No, ma che cazzo dici? Voglio che tu usi i tuoi superpoteri per farmi durare di più.
-Tutto questo casino per un problema di eiaculazione precoce?
-Balth io duro un'ora e mezzo, solo che devo alzare la soglia se voglio accontentare Cas.
Balth rifletté più del dovuto , giusto per portare Dean al massimo dell'esasperazione.
Poi si avvicinò a Dean e con la mano gli tocco con un po' troppa energia il cavallo dei pantaloni.
-Ecco fatto!
-Sicuro che funzioni?
-Così mi offendi!
Dean allora corse via con lo sguardo più malizioso che Balth avesse mai visto. E lui ne aveva visti.








Balth si materializzò annoiato alla stazione che aveva scelto Cas per incontralo.
'Vorrà ringraziarmi' pensò ridacchiando.
Quando Cas spuntò dalle scale mobili con una faccia pallidissima, spesi di ridere. Neanche il suo tono aiutava.
-Qual'è il problema?- Barth si sentiva chiaramente responsabile del pallore dell'amico.
-Dean è indemoniato, è irrefrenabile, è ossessivo...
-Ascolta Cas, posso spiegarti, non averei mai voluto metterti in una situazione del genere.. ma
-Eh? Perchè ti dispiaci è fantastico! E poi che centri tu?
-Niente niente, frasi di convenevoli tra umani!
-Ecco io sono venuto da te per una questione propriamente umana. Il mio tramite mi manta delle scariche di intenso dolore dal retto. Tu che hai più esperienza di me, potresti consigliarmi una soluzione?
Dopo qualche secondo di vero stupore nella mente di Balth accadde il fattaccio. Ebbe l'idea peggiore del secolo.
-Perchè non vi scambiate i ruoli?
-Non si può, me lo ha detto Dean.
-Si ma Dean non è un esperto, sta sulla terra da solo una ventina d'anni, che cosa vuoi che ne seppia uno come lui? Fidati Cas, scambiatevi i ruoli per un po' e vedrai che i tuoi dolori scompariranno.
-Ma lui ne sarà contento?
-Certo!! Lo adorerà, fidati me lo ha detto lui! Dean non aspetta altro!
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NdA: e se vi dicessi che una volta tolte le ali e le materializzazioni, questo fatto è successo davvero?

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