L'illusionista.
 

Il mistero della villa dei ragni
 

Riassunto: Heiji sta risolvendo un caso mentre è al telefono con Conan ma, girandosi verso la folla, vede Kazuha con uno sconosciuto. Un ragazzo per sbaglio spinge Kazuha tra le braccia dell’uomo ed Heiji non può fare a meno di ignorare le parole del suo amico e concentrarsi sull’accaduto.
Dopo qualche pagina (sono una frana d’inglese pertanto non ho capito granché…ahimè) alcuni tizi –soci dello sconosciuto- prendono Kazuha e la trascinano via…creando così una curiosa situazione.

I dialghi sono PURAMENTE originali! (traduzione più o meno attendibile a fine pagina)
 

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Il tuo viso è affondato nella maglietta blu di quell’uomo. Perché, Kazuha?
Sento il mio cuore fermarsi e il mio cervello impazzire, voglio strapparti da quella presa e abbracciarti. Tenerti stretta fino a quando non ti sarai stancata di starmi vicino.
Quell’uomo è armato e non voglio che tu sia in pericolo.
Io devo proteggerti, non sopporto di vedere il tuo viso sorridere tra le braccia di uno sconosciuto, non lo sopporto e mi sforzo di capire perché.
Eppure è palese, ti amo alla follia ma in questo momento non sono abbastanza lucido da rendermene conto.
Io, il più grande detective dell’Ovest, colui che non perde mai la calma…sconfitto da un sentimento.
Vedi che effetto mi fai? Mia piccola Kazuha.

“Wait, who are you guys? What are you doing?” (1)Ti sento urlare mentre due uomini ti prendono per le spalle e ti attirano verso di loro. La mia mente si annebbia. Sei il mio pensiero fisso, quella parola che quando chiudo gli occhi mi rimbomba in testa fino a farmi impazzire.
Kazuha, sei quel pensiero che mi impedisce di dormire ma riesce a farmi sognare.
“Wait, Hattori! It's likely that hipster…” (2)Mi ferma Conan, ma non ci riesco e l’unica cosa che posso fare è urlare il tuo nome.
“WHATCHA DOIN’TO MY KAZUHA?” (3)Ecco, l’ho detto, tu sei la mia Kazuha.
Prendo lo sconosciuto per il bavero e lo sbatto contro il muro, leggo il terrore nei suoi occhi e fa bene.
Ho come un forte istinto omicida che mi passa per il sangue, devo liberarti e lo farò…anche al costo di una rissa.
“Bring it on!” (4)Fatevi avanti, brutti codardi. Vi farò fuori uno ad uno se serve.
Il mio cuore accelera e sento l’adrenalina salire veloce, i miei occhi cadono su di te che sei finalmente libera.

“Since when did I become yours?” (5)Mi chiedi mentre torniamo a casa, la mia guancia riporta una medicazione molto visibile.
“Stop bothering me! Do I have to spell out everything for you?” (6)Come posso spiegare una cosa che non riesco ad ammettere nemmeno a me stesso? Come posso dirti che tu sei mia perché io ti amo?
E’ così…ti amo Kazuha.
“What's precious to me is… evidence…so without evidence don't' you ever come out with disgusting nonsense like that moron” Ti rispondo mentre abbasso la testa e guardo l’asfalto.
Sono veramente così codardo?

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(1) Chi sono questi ragazzi? Cosa stanno facendo?
(2) Aspetta, Hattori...probabilmente sono degli hipster..
(3) Cosa state facendo alla mia Kazuha? -Hattori dolce mode on-
(4) Fatevi avanti!
(5) Da quando io sono tua?
(6) Smettila di stancarmi! Devo precisare tutto a te?
(7)Quello che è prezioso per me sono... le prove... quindi non uscirtene con cose senza senso e disgustose come quelle, idiota. -
La traduzione di questa frase non è letterale, ma il senso è quello-

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Dov'è il mio portafortuna?
 

Tra le mani ho qualcosa di prezioso, ho qualcosa che appartiene a te.
La fodera è consumata e leggermente sbiadita, un lungo ricamo d’uncinetto chiude il sacchettino…ma non per molto.
Esco l’anello delle manette e la mia fo…la mia foto? Cosa ci fa una mia foto dentro il tuo portafortuna, Kazuha?!
“Ridammi, non è educato prendere le cose degli altri!” Mi strappi il sacchettino dalle mani e mi guardi con il viso imporporato. E ora? Perché reagisci così? Perché questo portafortuna è così importante? L’importante ora è sviare tutti i sospetti sui miei sentimenti.
“Kazuha, ora capisco perché ti sei impegnata così tanto…brava…eppure pensavo che sapessi che io…” Devo cercare di non ridere, so che lo scherzetto sulla mia fotografia non è opera tua.
“T..tu?” La tua voce trema un po’.
“Io so stare agli scherzi, sai?” Mi volto e ti mostro la fotografia completamente sporca di pennarello.
“Cooosa? Ma è tutta pasticciata! Oh, Heiji, mi dispiace tantissimo!” Il mio volto si rilassa in uno sguardo di stupore, i tuoi occhi sono lucidi e ti mordi il labbro inferiore come per scacciare qualche brutta parola.
Sapevo che non era opera tua, non avresti mai fatto una cosa simile…non nel tuo portafortuna.
“Direi che ora è giunto il momento di aprire il mio!” Ti dico uscendo il cellulare e facendo ondeggiare il mio portafortuna davanti i tuoi occhi.
Che dentro ci sia una tua foto? Conoscendoti ne dubito fortemente…
“No! Non farlo!”


Mi butto sul letto e invio l’ultimo messaggio a Kudo, è giunto il momento di svelare il vero contenuto del portafortuna.
Apro il sacchettino ed esce l’anello delle manette e…un bigliettino?
“Le manette ci hanno unito fisicamente per un giorno, ma il mio affetto ci legherà spiritualmente in eterno. Ti voglio bene, baka.”
Mi scappa un sorrisino e ripongo il tutto dentro il portafortuna.
“Anche io.” Ti invio in un messaggio.
“Lo sapevo! Farabutto! Hai aperto il portafortuna! Lo sapevo!”
Sorrido, sorrido perché anche io ti voglio bene.

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Angolo autrice:
Dedico questo capitolo a shinichi e ran amore ♥ Non so dove sia finito ma a lui mi sono legata, bhu ho legato con tutti xD Diciamo che è l'unico ragazzo insieme a Sharon con cui ho legato♥
Ti voglio bene♥

 

Prigionieri in soffitta.
 

Caso sulla pista da scii
 

Vago nei ricordi in questo momento, sono tornato agli anni delle medie dove essere un vero detective era un sogno.
Ricordo quella volta in cui ti facesti male alla caviglia durante il corso per esperti solo per farti bella agli occhi degli altri, anche se tu negasti quando ti confidai la mia teoria.
“Non dovresti stare qui, prenderai freddo.” Le tue guancie s’imporporarono e i tuoi occhi si illuminarono divenendo piccoli, un sorriso imbarazzato ti solcò il viso.
Quella stessa volta risolvemmo un caso di omicidio, e tu mi volesti seguire fino alla casa dove la polizia aspettava di trovare la soluzione ma io, troppo cieco ed entusiasta per aver risolto il caso, non mi accorsi che in realtà stavi soffrendo in silenzio.
Arrivasti allo stremo e, seduta su una sedia, mi sorridesti dicendo che non era nulla di grave nonostante il tuo viso dicesse perfettamente l’opposto.
“Sali, non sei nelle condizioni di camminare ancora.” I tuoi occhi lucidi per il dolore annuirono e le tue braccia s’incastrarono al mio collo .
“Grazie, Heiji. Sono pesante?” Io sorrisi e ti chiesi di tenerti forte e scaldarti, non ti risposi…ti avrei preso in braccio anche se fossi stata molto più pesante, perché sopra le mie spalle non pesi mai.
Il gelo si imbatté su di noi e sembrò trafiggerci i corpi.
“Hai freddo?” Ti chiesi mentre la temperatura scendeva sempre più, ma tu non mi rispondesti.
“Perché non sei voluto andare alla polizia? Potevi prenderti i meriti per il caso.” Furono le tue uniche parole.
“E chi ti avrebbe portato sulle spalle, eh Kazuha? Kazuha?” Girai un po’ la testa e notai che ti eri addormentata sulla mia schiena, m’intenerii non poco e mi fermai un attimo scendendoti e abbracciandoti un attimo per scaldarti e per scioglierti i capelli.
“Prenderai freddo…” Ti sussurrai sorridendo e mettendoti il mio berretto di lana.
Ti caricai nuovamente in spalla e tornai in albergo un po’ più felice, perché stare con te mi rendeva già felice.
 

Pericolo allo stadio
 

Corro, corro veloce e non mi fermo nemmeno un attimo per pensare, corro perché devo assolutamente fermare questo pazzo prima che faccia del male alla gente, prima che ti faccia del male…Kazuha.
“96[7]13” Shinichi continua a ripetermi quei numeri che mi sbattono in testa e rimbalzano come impazziti.
E’ difficile, è un rompicapo impossibile e io non riesco a risolverlo.
Mi fermo un momento e mi poggio al un palo  della luce, respiro affannato e sento il sangue pulsarmi nelle tempie, collego i neuroni e cerco di tornare a vedere tutto delineato; se fossi stato sotto l’effetto di una droga mi sarei sentito meglio.
“Heiji, ricordati che tu sei il mio migliore amico…un idiota, ma il mio migliore amico.” Mi volto ma non ci sei, solo un paio di bimbi sembrano sorridermi…sono davvero così buffo?
“Non ti preoccupare! Lo prenderanno subito! Quando Heiji si gira il cappello, vuol dire che è sicuro di quello che dice!” Furono queste le parole che dicesti a Ran quando mi capitò davanti il caso di un omicidio sull’isola della sirena. “Però non….non sopporterei di avere te come rivale(1)”
Non riuscii a capire bene la tua espressione, ma se hai paura che Ran diventi la mia migliore amica…stai tranquilla! Shinichi come minimo mi ucciderebbe.
“Hattori, hai scoperto qualcosa?” Scivolo lo sguardo verso il basso e scorgo il profilo del mio amico. Mai come in questo momento mi sono sentito tanto inutile.
 
“Sei stato molto bravo, ti giuro che avevo sospettato che fosse successo qualcosa…ma mai che eri così in pericolo.” Mi volto verso di te e ti guardo male.
“Ti ricordo che anche tu eri in pericolo, idiota.” Ti faccio notare mentre sbadigli e poggi la schiena contro il sedile della metropolitana.
“Sì, sì, ma non mi importa…in fondo se io scomparissi saresti felice.” Mi dici scherzando, ma non posso permettere che, anche per scherzo, un’idea simile ti passi per la mente.
“Kazuha! Non lo pensare nemmeno!” Ti prendo un polso all’improvviso e lo trascino verso di me, involontariamente scontra il mio petto e così rimani un po’ ad ascoltare i miei battiti accelerati.
“Ti senti bene?” I tuoi occhi sono seri, la tua mano è aperta e ascolta il mio cuore impazzito.
Strano eh? Non scommetteresti mai che è impazzito per colpa tua…mia piccola Kazuha.

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(1)La frase intera è :"Però non te ne devi innamorare, non sopporterei di avere te come rivale" Ma ovviamente Heiji non la sente, o il resto del capitolo sarebbe andato a rotoli xD

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Death Island

Un'insolita sfida
 

Questo caso di omicidio è davvero strambo: un noto disegnatore di giocattoli per bambini è stato assassinato nel suo studio, ma durante l’agonia è riuscito a lasciare delle tracce con dei cubi di legno macchiati d’inchiostro.
E io cerco di ragionare, ma non ci riesco…perché sento dei singhiozzi provenire dietro di me, e mi volto.
Ma che fa, piange? Perché stai piangendo, Kazuha?
Mi avvicino e posso vedere le tue lacrime scorrere lente sulle guancie, i tuoi movimenti per zittire Ran e permetterti così di ragionare meglio, il tuo labbro inferiore quasi sanguinante a causa dei denti e poi quella frase che mi ha spiazzato.
“Non ci riesco, questo codice è troppo complesso!” T-ti stai veramente disperando così per una sfida?
Sì, ho sfidato Kazuha: chi di noi riesce a trovare l’assassino, sceglie il luogo da visitare ad Osaka.
“Vuoi aiutarle, eh Hattori?” Abbasso lo sguardo e vedo il nanetto sorridere, sta guardando Ran…chissà che pensa…


“Heiji…” Mi volto dal lato opposto del futon e scontro i suoi occhi verdi; domattina torneremo ad Osaka, ma per questa notte ci ha ospitati Kogoro.
“Dimmi, non riesci a dormire?” Ti chiedo mentre mi copro meglio le spalle, l’aria della notte mi da fastidio.
“O-oggi tu hai cercato di darmi un indizio per risolvere il caso, vero?” Mi chiedi con gli occhi spenti, quasi delusi.
“N-no, perché lo pensi?” In realtà è vero, ho cercato di darti la soluzione e tu hai fatto un ragionamento veramente complesso, ma nonostante tutto mi sono lasciato prendere dall’euforia e ho detto la soluzione prima che voi –ragazze- ci arrivaste.
“Perché hai fatto una deduzione magnifica e poi hai fatto finta di non riuscire a capire il passaggio dopo, così mi sono messa d’impegno e sono riuscita a decifrarlo…ma quando ho dato la prima parte della soluzione…non sembravi per nulla sorpreso, come se già avessi intuito tutto.” Mi sussurri accoccolandoti nelle tue coperte e nascondendoti gran parte del viso.
“Non pensarci, Kazuha. Hai fatto un bel lavoro e questo è l’importante. E poi veramente volevi metterti contro il grande Heiji Hattori?” Ti chiedo sperando in una tua risata…ma nulla, sembri veramente delusa da te stessa.
“Scusa se ti ho svegliato, torna pure a dormire.” Mi rispondi voltandoti dall’altra parte e nascondendo un singhiozzo, non pensavo che ci saresti rimasta così male.
“Sei stata grande, piccola detective.” Dico passandoti una mano tra i capelli e scompigliandoli, sento i tuoi singhiozzi aumentare e ciò mi fa male…tu per me resti sempre la migliore, ricordalo.
“Ti voglio bene, Heiji.” Mi dici con la voce spezzata.
“Dormi, rompiscatole.” Rispondo cercando di evitare sentimentalismi…o potrebbero uscirmi dalla bocca cose di cui potrei pentirmene…come la verità.
 

La mappa del mistero
 

La mappa del mistero -2 parte-
 

L’isola della sirena
 

 

Come un pittore
 

“Heiji, che ci fa questo quadernetto sulla tua libreria?” La scuola è ormai finita e l’unico motivo per cui ti ho invitato è quello di darmi una mano a sgomberare la stanza…o almeno è quello che credo.
Non riesco ancora a credere che tu debba dormire a casa mia per quasi un mese…è pazzesco.
Tuo padre in missione e tua madre deve andare con lui, così ti tocca stare a casa mia…nella mia stanza…nel letto accanto al mio.
“Heiji, al posto di arrossire potresti rispondermi? E’ un quadernetto familiare…è la mia scrittura! Me l’hai rubato!” Mi volto verso di te ridestandomi dai pensieri e noto che hai tra le mani un quaderno rosa con un coniglietto…avevamo circa sette o otto anni il giorno in cui ho scritto quelle parole.
“Heiji! Perché me lo hai rubato?” Il tuo volto e arrossato dalla rabbia, eppure io quel quaderno lo ricordo bene, ci ho scritto sopra un mio pensiero da bimbo e, come ogni mio pensiero, era dedicato a te.
Lo apri e sfogli le pagine, ma cercare di fermarti è inutile, sei ormai arrivata alla pagina più segreta della mia esistenza.
C’era un grande cielo blu con le stelle, un prato verdissimo e una bimba dal fiocco azzurro e un bimbo con qualcosa di rosso tra le mani: somigliava vagamente a un cuore.
Consegna: Regala qualcosa di tuo alla persona per te più importante e poi disegnalo.
Io non ho regalato nulla, se l’è preso da sola!

Guardi sconvolta il disegno, la bocca semi aperta e gli occhi spalancati.
“Bhe, puoi anche tornarmelo.” Dico porgendo la mano.
“Perché l’hai disegnato sul mio quaderno?” Mi chiedi mentre sorridi.
“Ho sbagliato quaderno quella volta, mi ero portato il tuo dentro lo zaino e quando ho scoperto dell’errore era ormai troppo tardi, non sapevo cosa fare così l’ho nascosto, quindi non è un furto!” Sottolineo mentre mi infilo letteralmente dentro l’armadio per nascondere il mio imbarazzo.
“Potevi farmelo vedere, è la cosa più bella che abbia mai visto, ma chi è la ragazza sul quaderno?”
Mi giro con il volto arrabbiato dandoti della stupida, e tu cominci a tempestarmi di domande come “La conosco? Dove abita? Come si chiama?”…
Guai a Kudo se dice ancora che sono io il pivello in amore.

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Angolino di Eli ♥
Sì, ho concluso questo obbrobrio di raccolta xD
Capitolo dedicato a _TerryKudo_♥♥
Allora, ho bisogno ASSOLUTAMENTE di voi: sto facendo una OS su Heiji e Kazuha (praticamente la puntata "prigionieri in soffitta" SkyDream version xD) e non so se far morire o meno Kazuha D:
Sono indecisissima, voi che dite? Kazuha95 penso stia acquistando un negozio d'armi...lol♥
Ci sentiamo presto ♥♥
_SkyDream che farà l'animatrice nel laboratorio di Scuola Materna al GreEst *occhi a cuoricino*_