Come una semplice audizione ti cambia la vita

di Storm of ice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il chitarrista misterioso ***
Capitolo 2: *** Finalmente la verità ... o quasi ***
Capitolo 3: *** Spie improvvisate e notizie scioccanti ***
Capitolo 4: *** Segreti Svelati ... oppure no? ***
Capitolo 5: *** Missione impossibile step one: invita il ragazzo che ti piace e i tuoi migliori amici a casa tua ***
Capitolo 6: *** Una giornata piena di sorprese ***
Capitolo 7: *** Momenti imbarazzanti ***
Capitolo 8: *** Telefonate notturne e strane colazioni ***
Capitolo 9: *** Primo Appuntamento ***
Capitolo 10: *** Rinnegan ***
Capitolo 11: *** Pain ***
Capitolo 12: *** Panic ***
Capitolo 13: *** Because fate needs a little push ***
Capitolo 14: *** AVVISO !! ***



Capitolo 1
*** Il chitarrista misterioso ***


Le lettere tra parentesi sono le iniziali della persona che sta parlando, detto ciò fatemi sapere cosa ne pensate. Buona lettura

Sasuke quella mattina non aveva proprio voglia di uscire, se fosse stato per lui sarebbe rimasto a casa a rilassarsi e a fare un lungo bagno in piscina, ma purtroppo la sua mente gli ricordò che se avesse assecondato questo suo desiderio sicuramente il suo amico Deidara lo avrebbe ucciso dopo atroci sofferenze.

Così, controvoglia, Sasuke si alzò e si diresse verso la porta del bagno strascicando i piedi come uno zombi.

Dopo essersi fatto una lunga doccia fredda per svegliarsi, si diresse verso la sua camera da letto per scegliere i vestiti da mettere, dopo una ventina di minuti tornò nel suo adorato bagno per truccarsi.

Mentre stava per finire questo, a suo parere, “delicato” rito mattutino il suo cellulare squillò:

-Dove cazzo sei?- urlò una voce che Sasuke conosceva molto bene, così mise il viva voce e continuò a truccarsi .

-Sto arrivando il tempo di finire di prepararmi – (S)

- Divah del cavolo sbrigati a venire perchè qui ci sono più di 200 persone, così iniziamo e forse, se tutto va bene, potremmo sbrigarci prima di domani mattina. Quindi muovi il tuo culetto d'oro e vieni subito- (D)

- Ok, ok sto arrivando Deidara, mandami l'indirizzo se no non so dove andare- (S)

- Ok sbrigati -così dicendo stacco la chiamata.

Sasuke finì di prepararsi e prese le chiavi della sia Audi TT, uscì fuori di casa e sali in auto, dopodiché partì e sgommò a tutta velocità per le strade si Los Angeles.

Appena arrivato nel retro del teatro trovò Deidara che sbatteva ritmicamente il piede mentre lo aspettava.

- Lo so, lo so sono in ritardo ma ti ho portato il caffè-(S)

- Tu sei proprio un paraculo di prima classe, comunque grazie. I candidati sono tutti pronti, li ho suddivisi in categorie così viene anche più facile capire a che livello sono- (D)

- Come farei senza di te mio adorato batterista?- (S)

- Non faresti proprio, comunque devi ringraziare Sasori l'idea è venuta a lui- (D)

- Voi vi siete proprio trovati, eh? Siete proprio come quei pappagallini, attaccati con la colla l'uno all'altro- (S)

- Ah, ah, ah molto divertente. Dai su entriamo che prima cominciamo prima finiamo- (D).

Così dicendo i due ragazzi entrarono dentro al teatro. Una volta accomodati diedero inizio alle audizioni.

Mentre ascoltava i vari candidati suonare, Sasuke cominciò a pensare a come la sua vita fosse drasticamente cambiata dopo aver partecipato a quel programma televisivo.

In un primo momento era fermamente convito che non sarebbe piaciuto al pubblico a causa del suo carattere chiuso e schivo, e invece grazie a queste sue caratteristiche era riuscito ad affascinare molte persone e ad entrare nel cuore dei suoi fan.

Doveva ammettere che dopo questa esperienza il suo carattere era molto migliorato, infatti ora riusciva finalmente a far vedere a tutti un lato che di solito non faceva vedere spesso.

Ora finalmente poteva coronare il suo sogno di diventare un cantante, infatti da li a poco sarebbe cominciato il suo tour. Proprio per questo motivo si trovava in quel teatro.

La cosa che faceva divertire di più Sasuke era il fatto che man mano che le audizioni andavano avanti la band che si andava formando era composta dagli amici di suo fratello e dai suoi amici.

Il primo membro della band ad essere stato scritturato era stato Deidara, che oltre ad essere il suo migliore amico era uno dei più bravi batteristi in circolazione, a suo parere.

Poi era venuto il turno di Sasori, il ragazzo di Deidara, che quando si metteva dietro alle tastiere sembrava un'altra persona.

Infine c'era Gaara, il ragazzo di suo fratello, che anche se di bassa statura quando suonava il basso era un vulcano pieno di energia.

Era immerso nei suoi pensieri quando una gomitata, anche abbastanza forte, lo riportò con i piedi per terra.

  • Cerca di stare attento. Mi ha mandato un messaggio Sasori dicendomi che lui e gli altri ci portano il pranzo e poi rimangono per le audizioni del pomeriggio. Detto ciò presta attenzione se no ti uccido, capito tesoro?-(D)

    - Si, si capito. Sai stavo pensando a come si sia formata questa band- (S)

    - Vuoi dire riformata. Certo se ci fosse ancora il nostro vecchio chitarrista sarebbe perfetto, ma purtroppo lui non vive più qui. Sarà difficile trovare un genio della chitarra come lui, ma sono fiducioso. Ora ricominciamo queste benedette audizioni- (D)

    -A gli ordini capo – (S)

    Così ricominciarono e andarono fino all'ora di pranzo.

    Erano le 14:00 quando fecero una pausa durante la quale li raggiunsero Itachi, Gaara e Sasori con il pranzo.

    - Come vanno le audizioni, fratellino?- disse Itachi scompigliandogli i capelli.

    - Smettila! Comunque chiedi a Deidara- (S)

    - Allora Dedi, come sta andando?-(I)

    - Primo non mi chiamare Dedi, secondo ne abbiamo visti più di 200 e ancora non l'abbiamo trovato. Sarà dura- (D)

    - Dai non dire così, ci sono tanti bravi chitarristi non ancora scritturati- disse Sasori.

    - Si infatti e poi ora ci siamo noi a darvi una mano. Devo dire che non vedo l'ora di cominciare il tour, sono così eccitato- (G)

    - E quello eccitato dovrei essere io dato che è il mio tour- disse Sasuke e tutti scoppiarono a ridere.

    Così pranzarono tutti insieme e verso le 16:00 ricominciarono.

    Erano ormai giunti all'ultimo candidato.

    - Kimaru Unuzuto – chiamò Sasuke

    - Kimaru Unuzuto – chiamò più forte.

    - Non c'è nessuno, possiamo anche smet … - mentre stava parlando si aprì la porta ed entrò un ragazzo con una felpa nera con il cappuccio tirato sulla testa, aveva anche de jeans scuri e delle convers rosse a spezzare quella visione scura.

    - Scusate il ritardo ma si è rotta la macchina e sono dovuto venire a piedi. Sono ancora in tempo per l'audizione?- chiese lo sconosciuto ansimando.

    - Sei Kimaru Unuzato?- (D)

    - Si -

    - Sei fortunato eri l'ultimo. Prego sistemati pure – (D)

    - Grazie – e detto ciò lo sconosciuto prese dalla custodia una Gibson RX rossa e nera. Durante tutto questo processo, tuttavia, nessuno ancora era riuscito a vederlo in faccia.

    - Posso cominciare? - chiese il ragazzo dopo aver collegato la chitarra all'amplificatore.

    - Si certo, suonaci qualcosa- disse Deidara preso da una stana sensazione.

    Il ragazzo cominciò a suonare, prima l'intro di Walk dei Pantera, poi l'assolo di Aftherlife degli Avenged Sevenfol ed infine il refrain di Enter Sandman dei Metallica.

    Fece un ultimo riff e concluse la sua esibizione.

    All'inizio non parlò nessuno poi Gaara si alzò e chiese al misterioso chitarrista:

    - Stai usando una pedaliera, per caso?-

    - No, no non la stavo usando-

    - Conosco una sola persona che sa suonare in questo modo- disse Itachi e gli altri annuirono.

    Sasuke capì che c'era qualcosa che non andava così chiese allo sconosciuto :

    - Chi sei veramente?-

    - Facciamo così io ve lo dico solo se prima voi mi dite se mi avete preso oppure no-

    Sasuke scambiò un'occhiata con gli altri e disse:

    - Ovvio che sei preso sei stato il migliore- (S)

    - Beh grazie mille. Credo sia ora si dirvi il mio vero nome. A dire la verità lo avete avuto sempre sotto gli occhi, se guardate bene è scritto li in bella vista basta guardare bene- disse il ragazzo misterioso mentre riposava la chitarra nella sua custodia.

    - Gran bella idea quella dell'anagramma. Quindi vediamo un po' Kimaru Unuzato Kimaru Unuzato … uhm … per caso ti chiami Naruto Uzumaki? Ho indovinato per caso?- chiese Sasuke.

Appena detto quel nome tutti rimasero a bocca aperta.

-Naruto sei proprio tu? - chiese Gaara con le lacrime agli occhi, mentre il misterioso ragazzo scostava il cappuccio della felpa rivelando la sua vera identità. Il primo a riprendersi dallo shock fu proprio Gaara che a passo svelto raggiunse Naruto e gli sferrò un pugno, ma il biondino lo schivò facilmente ma il rosso lo fece cadere e lo bloccò con il peso del suo corpo dopo di che cominciò s riempirlo di pugni.

Naruto lo lasciò fare e anche gli atri ragazzi.

- Fermatelo, così gli farà male. Perchè non fate niente?- chiese Sasuke mentre si avvicinava per intervenire, ma suo fratello Itachi lo bloccò.

- Lasciali stare, devono risolvere la situazione a modo loro. Dopo con più calma ti spiego- (I)

Più passava il tempo più Gaara dava pugni sempre con meno forza fino a quando non smise.

- Ti sei calmato?-(N)

- Si ma di certo non ti ho perdonato, che sia chiaro-(G)

- L'ho fatto per voi e lo sai, se non me ne fossi andato non avrei mai potuto risolvere la situazione – (N)

- Avresti potuto confidarti con noi, o anche solo con Itachi- (G)

- Eravate tutti così felici e sereni, non avrei mai potuto farvi questo. Ora che ne dici di alzarti, sai sei pesante.- (N)

- Pezzo di … - ma Gaara si alzò aiutando anche Naruto.

Appena il biondino si fu messo in piedi tutti corsero ad abbracciarlo.

Sasuke osservava l'espressione di pura gioia che campeggiava sulla faccia del fratello.

Nella sua mente vorticavano un sacco di domande ma alla fine chiese : - Scusate ma voi già lo conoscevate?-

 

 

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Capitolo 2
*** Finalmente la verità ... o quasi ***


Sasuke era era ancora confuso, non riusciva ad assimilare tutto le informazioni che che il fratello e i suoi amici gli avevano riferito.

In realtà stentava ancora a crederci !!

§ Un paio di ore prima §

Dopo la domanda di Sasuke sul gruppo cadde il silenzio, così il ragazzo chiese ancore:

-Allora qualcuno mi vuole dare una spiegazione?!?- (S)
-Fratellino, ti ricordi quando andai via di casa per trasferirmi qui a Los Angeles ? - chiese Itachi
-Certo, la mamma non faceva altro che preoccuparsi e lamentasi del fatto che ti sarebbe successo certamente qualcosa – (S)
-Beh, in un certo senso aveva ragione. Infatti una sera, poco dopo il mio arrivo, ero andato in una discoteca, quando uscì un gruppo di ragazzi mi seguì e mi circondò. All'inizio cercai di andar via ed evitare una rissa, anche perchè non solo ero in inferiorità numerica ma, devo ammettere, ero anche un po' brillo e quindi non in piena forma. Purtroppo quei ragazzi non desistevano e la rissa scoppiò lo stesso, stavo per prenderle sul serio se non fosse intervenuto “un angelo biondo vestito di nero” …-
-Non dire cavolate Itachi, se proprio devi raccontare questa storia cerca di non renderla sdolcinata o troppo fantasiosa- disse Naruto arrossendo e bloccando il racconto dell'altro.
- Ok, ok stavo cercando di farti un favore facendoti indossare i panni dell'eroe. Comunque il succo non cambia, Naruto intervenne in mio favore e mandò via tutti quei ragazzi, dopo di che si avvicinò e mi chiese se andava tutto bene. Ero ancora stordito quindi non gli diedi una risposta degna di questo nome così lui decise di portarmi a casa sua e di questo gli sarò eternamente grato. Infatti è li che ho conosciuto Gaara, che all'epoca era il suo coinquilino.
Da quel giorno in poi cominciai a conoscere bene Naruto e a frequentare l'amore della mia vita. Loro due mi presentarono Deidara e Sasori, che a quei tempi non stavano ancora insieme. Cominciammo a uscire tutti insieme e dopo un po' la passione comune per la musica ci portò a formare una band. Suonavamo nei piccoli locali prima sporadicamente, poi pian piano cominciammo ad avere successo e così continuammo per ben due anni a divertirci e a crescere insieme. Poi, però, un giorno Naruto ci disse che doveva tornare a casa sua, perché aveva degli affari di famiglia da sistemare che richiedevano urgentemente la sua presenza. Così un giorno di due anni fa lo salutammo all'aeroporto con la promessa di rivederci presto.
Quello che non sapevamo che quella era solo una scusa, il reale motivo della sua partenza era molto diverso, infatti abbiamo scoperto che c'era qualcuno che minacciava Naruto asserendo che ci avrebbe fatto del male se non se ne fosse andato-
- Non era una scusa, avevo davvero degli affari di famiglia da sistemare – protestò Naruto.
- Bene, ora sai tutto Sasuke. Ma adesso l'unica cosa che davvero conta e che siamo di nuovo qui tutti insieme- disse Deidara
. - Si - - Infatti – dissero contemporaneamente Sasori e Gaara.
- Sasuke spero che diventeremo amici, dopotutto abbiamo un lungo tour davanti a noi per conoscerci. Grazie ancora per la splendida opportunità che mi stai dando - disse Naruto dopo essersi alzato e aver stretto la mano all'Uchica.
- Lo spero anche io e grazie mille per tuo sostegno- rispose Sasuke studiando attentamente il biondino, non sapeva perché, ma c'era qualcosa che lo attirava irrefrenabilmente verso di lui.
- Ah Naruto, il tuo appartamento lo abbiamo usato io e Itachi per tutto questo tempo quindi ti dobbiamo l'affitto di ben due anni- (Gaara)
-Spero che tu stia scherzando. Si vede proprio che non hai controllato l'atto di proprietà della casa, perchè se tu l'avessi fatto avresti notato che vi ho regalato l'appartamento il giorno stesso che vi siete fidanzati ufficialmente. Quindi non ti preoccupare – rispose il biondino facendogli l'occhiolino.
- Ma ora dove starai?- ( Itachi)
- Non vi preoccupate, stasera dormirò in una camera d' albergo, ma già domani mi consegnano le chiavi della casa nuova- ( Naruto)
- Ok ma fatti dare un passaggio fino all'albergo. Poi domani ti passo a prendere e ti accompagno prima a casa a posare le valige e poi a comprare una macchina nuova- (Sasori)
- Non ti preoccupare, mi sono già organizzato. Infatti dovrebbe venirmi a prendere qualcuno a breve- e mentre diceva ciò estrasse dalla suo borsa una camicia bianca e una cravatta nera.
Così si levò la maglie e cominciò ad abbottonarsi la camicia.
Durante tutto il tempo che era servito a Naruto per compiere queste operazioni, Sasuke non aveva distolto sguardo neanche un secondo. Infatti aveva studiato e ammirato attentamente il fisico scolpito del biondino ed aveva memorizzato ogni singola porzione di quegli addominali e pettorali degni del David di Michelangelo.
Sasuke venne riportato alla realtà dalla voce del suo migliore amico Deidara:
- Perché ti sei messo una camici ?-(Deidara)
- E una cravatta?- (Sasori)
- Ho un meeting aziendale, tra poco dovrebbero venirmi a … - non fece in tempo a finire la frase, che dalla porta entrò un uomo alto e muscoloso.
- Mr. Uzumaki farà tardi- disse il gorilla.
- Ok arrivo. Aspettami in macchina- disse al gorilla poi continuò – Ragazzi quando e dove faremo le prove, ah e fatemi avere gli arrangiamenti. Appena casa mia sarà pronta vi voglio tutti da me … anche tu Sasuke- finì Naruto guardandolo dritto negli occhi.
- Io vado, ci vediamo … Glamily – (Naruto)
- Mr. Uzumaki? - (Itachi)
- Meeting ? - (Sasori)
- Autista privato ?- (Gaara)
- Ci nasconde qualcosa, ne sono certo – (Deidara)
- Glamily … uhm … mi piace – (Sasuke)
Cosi dopo aver sistemato le propri cose tutti tornarono a casa.

§ Presente §

Naruto era appena rientrato dopo una lunga riunione con il consiglio di amministrazione. Era entrato a casa e subito aveva salutato Sakura.
- Buonasera Signor Uzumaki- ( Sakura)
- Hei quante volte ti ho detto di darmi del tu ? Dopotutto abbiamo la stessa età -la riprese bonariamente Naruto.
- Mi dispiace ma è più forte di me, ma sono certa che mi abituerò Sign … ehm Naruto- (Sakura)
- Ecco brava … Comunque volevo ringraziarti per essere venuta con così poco preavviso – (Naruto)
- Ma che non ti preoccupare, ah ho già preparato la cena e sistemato tutto. Buona notte allora- (Sakura)
- Grazie mille, non so come farei senza di te – (Naruto)
- E' il mio lavoro dopotutto. Bene io vado – (Sakura)
- Ok a domani – (Naruto)
Dopo aver chiuso la porta Naruto abbandonò in un angolo della stanza la borsa e la chitarra e si stese sul divano coprendo gli occhi con la mano.
Dopo un po' sorrise, infatti stava ripensando a quella lunga giornata. Aveva passato ore a lottare contro il consiglio per il trasferimento della sede ma per sua fortuna dalla sua parte aveva suo padre, Minato, il suo padrino, Jiraya, e suo cugino, che più che cugino per lui era come un fratello, Nagato.
Gli era dispiaciuto non dire tutta la verità ai suoi amici ma ne loro, ne se stesso in realtà, erano ancora pronti. Però era felice, davvero felice perché finalmente le cose stavano andando per il verso giusto.
Finalmente poteva suonare di nuovo con i suoi amici e poi c' era Sasuke.
Quel ragazzo lo intrigava, non assomigliava per niente al fratello, con il sguardo magnetico e quell'aria misteriosa lo attirava come una calamita. Mentre pensava a questo si appisolò sul divano.

§Pov Sasuke§

Sasuke era steso su una sdraio della sua piscina.
Pensava al suo futuro e a come presto avrebbe definitivamente coronato il suo sogno, avrebbe fatto un tour mondiale!! Non riusciva ancora a crederci e inoltre scoprire tutte quelle cose sul fratello lo aveva reso ancora più felice.
Stranamente i suoi pensieri si focalizzarono sul suo nuovo chitarrista. Non sapeva il perchè ma aveva la sensazione che nascondesse qualcosa e doveva assolutamente scoprire cos'era. In più il fatto che oltre a essere un genio della chitarre fosse anche estremamente bello e simpatico e anche molto attraente e sexy, beh di certo non aiutavano a concentrare i suoi pensieri su altro.
Voleva saperne di più su Naruto perchè, come si dice, in amore e in guerra ogni mezzo e lecito e lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per avere per se il bel biondino.

§ Pov Naruto§

Naruto stava riposando sul divano, quando venne svegliato da un rumore che proveniva da piano di sopra.
Così salì le scale e si diresse verso una stanzetta. Qui in piedi dentro una culla c'era un bambino piccolo che lo fissava, lui si avvicinò e dopo averlo preso in braccio disse :
- Ti sei svegliato amore di papà?-


Grazie alle 127 persone che hanno letto la mia storia e un grazie speciale a
Psyche07 chiccaram_8 e AkumaNoYoake per averla recensita. Fatemi sapere cosa ne pensate 

 

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Capitolo 3
*** Spie improvvisate e notizie scioccanti ***


Sasuke era intendo a riscaldare la voce nella sua enorme sala prove aspettando la sua band quando sentì suonare il campanello.
Andò ad aprire e si trovò davanti Itachi e Gaara.
- Siete sempre i primi – disse Sasuke facendoli entrare – Itachi che ci fai qui?-
- Ti ricordo che sono il tuo manager e che ti seguirò in tour, quindi cerca di abituarti al fatto che vi starò sempre tra i piedi – rispose Itachi scompigliandogli i capelli.
- Non me lo ricordare- (Sasuke)
- Siamo i primi ? - (Gaara)
- Si ma dovrebbero arrivare anche gli altri tra poco … Naruto sa dove abito?- (Sasuke)
- Si, si ieri gli ho mandato un messaggio con il tuo indirizzo e un mail con gli spartiti- (Gaara)
- Oggi vedremo come se la cava- (Sasuke).
Stavano tranquillamente parlando quando suonarono di nuovo alla porta.
-Ciao Sasuke- - Ciao Capo- dissero Deidara e Sasori.
- Hei, su entrate- e dopo che tutti si furono accomodati - Manca solo Naruto, vero? - disse Deidara accendendosi una sigaretta.
- Ci avrei scommesso che sarebbe arrivato per ultimo- (Sasori)
Mentre stavano parlando sentirono un rombo provenire dalla strada.
Uscirono tutti fuori: un enorme Jaguar xf nera aveva appena parcheggiato davanti al cancello della casa di Sasuke.
Sui loro volti si dipinse un espressione ancora più sorpresa quando videro scendere dall'auto Naruto scendere dall'auto con un sorriso dipinto in faccia.
Il ragazzo prese la chitarra dal sedile anteriore e dopo aver chiuso la portiera fece scattare l'antifurto.
- Wow – (Itachi)
- Che macchina !- ( Gaara)
- Mi fai fare un giro ?- (Deidara)
- No, prima io! - (Sasori)
- Scusate il ritardo, ma c'era traffico – disse Naruto dopo essersi avvicinato al gruppetto
. - Amico, ti sei comprato proprio una bella macchina. - disse Sasuke ammirando la carrozzeria nera dell'auto.
- Ha ragione, oggi hai fatto spese folli!- disse Deidara dando una pacca sulla spalla al biondino.
- In realtà non l'ho comprata oggi – disse Naruto con fare imbarazzato.
- Che vuoi dire ? - (Itachi)
- Che in realtà questa piccolina l'ho comprata un po' di tempo fa, anche se devo dire non la uso spesso, per lo più la utilizzo per le grandi occasioni. Oggi l'ho presa perchè la macchina nuova deve ancora arrivare ed ero stanco di farmi portare in giro da gli altri.- (Naruto)
- Aspetta, mi stai dicendo che questa è la tua “auto di riserva” ?- (Gaara)
- Possiamo dire così, ma scusate non eravamo venuti per fare le prove?- chiese Naruto.
- Si infatti, dai entriamo- rispose Sasuke facendo strada.
Il biondino si voltò verso Itachi e dopo un attimo prese le chiavi della macchina e dopo avergliele lanciate disse:
- Non voglio vedere neanche un graffio, altrimenti ti ammazzo lentamente. Me la devi riportare con il pieno e lavata … Ah c'è messo l'antifurto quindi levalo-
- Grazie, grazie , grazie Farò tutto quanto- disse Itachi dopo di che corse verso la macchina e dopo essere salito sgommò via.
- Però non è giusto volevo farlo io il primo giro- disse Deidara mettendo il broncio.
- Dai non ti preoccupare che dopo le prove ti faccio fare un giro -rispose il biondino facendogli l'occhiolino.
Entrati dentro casa si diressero tutti nella sala prove e cominciarono a sistemarsi.
- Naruto cerca di seguirci, se per caso c'è qualche problema ci fai un segno- (Sasuke)
-Non ti preoccupare- gli rispose mentre collegava la chitarra all'amplificatore
. Dopo essersi sistemati tutti presero le parti e cominciarono a suonare, alla fine della prima canzone, però, Sasuke notò che Naruto non stava seguendo le parti, in realtà non li aveva neanche presi dalla borsa.
- Scusa, ma non ti è arrivata l' e-mail con le parti?- gli chiese il cantante.
- Non ne ho bisogno, in realtà le so già a memoria – gli rispose il chitarrista.
- Con gli altri proviamo già da diverse settimane e ancora loro hanno bisogno di controllarle ogni tanto- (Sasuke)
- Ieri quando sono tornato a casa dal meeting mi sono messo a suonare e devo dire che con molta facilità ho imparato le parto e … - si zittì di colpo e poi disse:
- Ragazzi le parti strumentali le avete composte voi vero?-(Naruto)
- In realtà no. Ci abbiamo provato ma non riuscivamo a valorizzare i suoi testi così abbiamo chiesto alla casa discografica che ha risolto il problema- rispose Sasori non riuscendo a capire la crescente preoccupazione che si era dipinta sul volto dell'amico.
- Non è possibile … - sussurro il biondino- … Scusate un attimo- poi disse mentre si alzava e andava nel terrazzo.
- Ma dove sta andando?- (Gaara)
-Non lo so, ma ci nasconde qualcosa -(Sasori)
- Io lo seguo-(Deidara)
Così, cercando di non fare rumore, le quattro spie improvvisate gli andarono dietro e ascoltarono la conversazione nascosti dalla porta rimasta socchiusa.

 

§ Conversazione al telefono§

 

Naruto fece partire la chiamata e mise il viva voce, dopo di che si accese una sigaretta.

-Namikaze,come va?- rispose una voce profonda ma allo stesso tempo gioviale al telefono.
- Primo non chiamarmi Namikaze nessuno deve sapere il mio vero cognome, secondo sto bene Ero- sennin – rispose il biondino.
- Non chiamarmi così, questa è colpa di tuo padre e della sua lingua lunga. Comunque sono felice che stai bene-
- Grazie Jiraya -
- Allora , ho saputo che suoni in una band come chitarrista. Ce la farai con i tuoi impegni da “Presidente”? -(Jiraya)
- Non preoccuparti, ho tutto sotto controllo -(Naruto)
- Bene. E dimmi per ci stai suonando?-
- Per un cantante emergente, non so se ne hai sentito parlare … Sasuke Uchica, lo conosci ?-
Calò il silenzio.
- Senti io volevo dirtelo, davvero !-(Jiraya)
- Ah ma davvero e quando ? Quando ascoltando la radio e guardando la tv avrei sentito la mia musica, i mie pezzi ?-
- Cazzo Naruto ti stavi ammazzando di lavoro, non eri più te stesso. Non potevamo vederti in quelle condizioni e non fare niente !!-
- Vi ringrazio per l'interessamento ma dovevate dirmelo !!- disse il biondino livido di rabbia.
- Lo so ma tu non sei felice ora?-
-Certo che lo sono, posso suonare di nuovo con i mie amici e po i testi di Sasuke sono bellissimi pieni di sentimento e grinta -
- Oooh … Qui abbiamo un bel allarme rosso. Allora figlioccio devi forse dirmi qualcosa?- chiese Jiraya ridendo.
- Non c'è nessun allarme rosso pazzo maniaco !!- rispose Naruto con il viso rosso.
- Hei non sono un maniaco !!-
- Si che lo sei !-
- Lasciamo stare. Senti tuo padre e tua madre stanno impazzendo, vogliono vedere … -
- Lo so e possono venire per le vacanze non ci sono problemi .-
- E ai intenzione di port … -
- Si e non transigo !-
- Ok, ok non ti scaldare biondino.... mamma mia sei uguale a tua madre in queste cose . Va beh io torno a lavoro. Ti mando i documenti del bilancio semestrale a casa. Chiama i tuoi!! -
- Lo farò, grazie Jiraya – stava per chiudere la chiamata quando …
- Ah, Naruto-
- Si?-
- I tuoi si trasferiscono a Los Angeles – detto ciò Jiraya chiuse la chiamata lasciandolo scioccato.
Le quattro aspiranti spie tornarono velocemente in sala prove per non farsi beccare, convinte che il biondino non le avesse notate.
Per un po' Naruto rimase in silenzio ma poi scoppio a ridere.
“Oddio”,pensò, “ora si che ci sarà da divertirsi! Voglio proprio vedere cosa mi diranno!”.
Così spense la sigaretta ed entrò dentro.
Entrato in sala si trovò davanti quattro facce innocenti, ma da come si scambiavano occhiate di sottecchi si capiva che morivano dalla voglia di sapere cosa gli nascondeva .
Sorrise, innocentemente. In quel momento incontrò lo sguardo di Sasuke e qualcosa in esso lo colpì.
Rimase colpito dall'espressone dipinta sul suo viso, perchè la conosceva bene: era determinato, non si sarebbe fermato finché non avesse ottenuto a tutti i costi ciò che voleva. Così decise che gli avrebbe dato una spintarella.
Una volta accomodatosi :
- Scusate ma dovevo fare una telefonata di lavoro- (Naruto)
- Di lavoro? Scusa Ma non era questo il tuo lavoro?- (Gaara)
- Certo che è questo il mio lavoro … ed è quello che che preferisco, ma di certo prima non campavo ad aria. Avevo un lavoro che volente o nolente mi dovrò portare dietro a vita- disse Naruto con finta aria sofferente.
- Che lavoro avevi, o dovrei dire hai ?- chiese Sasori.
- Niente di così importante, davvero - .
- Per poterti permettere una Jaguar doveva essere un lavoro ben retribuito e dal tuo modo di vestire e dai tuoi frequenti impegni deve avere molte responsabilità e deve permetterti di avere un alto tenore di vita- disse Sasuke sorprendendo tutti … beh tutti tranne Naruto.
- E va beh … lo ammetto ho assunto la gestione di una delle aziende di famiglia, in realtà sono diventato il Presidente- (Naruto)
- Wow e come si chiama la tua azienda ?- chiese Deidara.
- Avete presente L'Akatsuki Record s della Konha Company?-
- Si certo- ( Sasori, Sasuke, Gaara, Deidara)
-Beh tutte e due sono della mia famiglia – disse Naruto scioccando tutti.


Ciao a tutti, scusate il ritardo ma questo capitolo e stato davvero difficile da scrivere oltre il fatto che l'inizio della scuola mi ha portato via molto tempo. Detto ciò ringrazio tutti quelli che hanno recensito la mia storia, tutti coloro che l'hanno messa nelle seguite/ricordate/preferite, e tutti coloro che l'hanno semplicemente letta. Fatemi sapere che ne pensate e al prossimo capitolo ^^

 

 

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Capitolo 4
*** Segreti Svelati ... oppure no? ***


Quando Itachi rientrò a casa del fratello per vedere come andassero le prove, di certo non si aspettava di trovarsi davanti agli occhi una scena così esilarante.

L'unico suono che si percepiva nella stanza era la calda risata di Naruto, che stringeva in mano la chitarra e nel frattempo si asciugava le lacrime causate dalle troppe risate.

In un primo momento Itachi non capì il reale motivo di tanta ilarità, ma quando alzò lo sguardo e vide le espressioni dipinte sulle facce dei suoi compagni non poté far altro che unirsi alle risate del biondo chitarrista.

Quando il più grande degli Uchica smise di ridere, sorridendo ancora,disse:
-A giudicare dalle vostre facce, credo vi abbia detto quale sia il suo “altro lavoro”-
-Oh si, gli ho detto della “piccola” società di famiglia- (Naruto)
-Aspetta un attimo, stai dicendo che tu già lo sapevi … e non mi hai detto niente?-(Gaara)
-Ehm … Ecco ….-(Itachi)
-Gaara, è colpa mia. Gli ho chiesto di mantenere il segreto anche con te- (Naruto)
-E quando l'hai saputo?- chiese Sasuke senza però guardare il fratello ma guardando Naruto negli occhi.
-Ehm … Vi ricordate quando sono andato a New York per firmare il contratto discografico?-(Itachi)
- Si certo a febbraio mi sembra ...-(Sasuke)
-Si ecco, fu proprio in quella occasione. Ero appena arrivato ...-
& Flashback &
Sono appena arrivato all'aeroporto J.F. Kennedy di New York, mi dirigo verso la zona taxi quando vedo un uomo che tiene in mano un cartello con su scritto il mio nome. Così mi avvicinai all'uomo in giacca e cravatta che mi disse:
- Il Signor Uchica? -
- Si sono io – (Itachi)
- Salve, la stavamo aspettando. Io sono il suo autista, mi ha mandato il Presidente per venirla prendere. Prego mi dia la valigia -
- Va bene- così ancora confuso segui il mio autista, ancora non ci credo HO un autista !!
Uscimmo fuori dall'aeroporto e salimmo su un Suv nero, fatto ciò partimmo. Dopo un ventina di minuti l'auto si fermò davanti a uno degli edifici dello skyline Newyorkese, guardai fuori dal finestrino e mi persi ad ammirare quello spettacolo, solo la voce del mio autista mi riportò con i piedi per terra:
- Signore siamo arrivati, gli uffici amministrativi sono all'ultimo piano e all'ingresso ci sarà un mio collega che l'accompagnerà.-
- Grazie mille- così scesi dalla macchina ed entrai nel grattacielo subito un ragazzo sui vent'anni mi si avvicinò e disse :
- La stavamo aspettando, venga pure da questa parte -
- Grazie – risposi ancora confuso e così lo seguì, arrivammo vicino alla zona ascensori ma anziché dirigerci verso la lunga coda davanti ad essi ci fermammo davanti alla parete opposta.
- Questo ascensore si ferma solo all'ultimo piano, infatti è quello privato del presidente e dell'amministratore delegato. Appena arriverà verrà condotto direttamente all'ufficio, ecco questo è mio numero per qualsiasi problema mi chiami pure sono a sua completa disposizione.-
- Molto bene, grazie mille e buona giornata- risposi oltrepassando le porte metalliche che si chiusero pochi secondi dopo.
Durante il breve tragitto cominciai a chiedermi come fosse il nuovo presidente, tutti dicevano che fosse molto giovane, caparbio e con uno spiccato senso degli affari, sono davvero curioso.
Mentre ero perso da questi pensieri si aprirono le porte e dopo essere uscito mi ritrova immerso in un via vai di persone che entravano ed uscivano dai vari uffici con in sottofondo una strana melodia creata dai telefoni che squillavano, impiegati che facevano fotocopie chiacchierando con i colleghi. Mentre ammiravo tutto ciò mi si presentò davanti una ragazza,
- Signor Uchica è un piacere conoscerla, mi chiamo Ten Ten e sono la segretaria dell'amministratore delegato. Per noi è un piacere avere suo fratello come membro di questa grande famiglia. Spero che sia andato tutto bene fino ad ora- disse mentre si incamminava invitandomi a seguirla.
- Per fortuna non ho avuto nessun problema anzi siete stati tutti gentilissimi -
- Ne sono felice, ecco entri pure il presidente arriverà a momenti- cosi aprì la porta e mi fece accomodare.
Dopo essermi accomodato sulla bianca poltrona posta davanti alla scrivania, mi guardai attorno. L'ufficio era arredato in maniera molto giovanile, notai, e mentre mi guardavo intorno senti il rumore della porta che si apriva, mi voltai mi ritrovai davanti un uomo di mezz'età con una cartelletta in mano. L'uomo camminò e si posizionò dietro la scrivania , dopo essersi accomodato si rivolse a me dicendomi :

- Piacere Jiraya, sono l'amministratore delegato. Doveva essere il Presidente ad illustrarle il contenuto del contratto, ma purtroppo è stato trattenuto da un contrattempo. Comunque ci raggiungerà a breve... Vogliamo cominciare intanto?- io davvero non sapeva cosa dire, così annuì solamente e l'uomo, dopo avermi consegnato una copia del contratto, cominciò ad illustrarmelo nei minimi particolari.
Dopo un po' di tempo Jiraya smise di parlare e chiese ad Itachi:
- C'è qualcosa che non ha capito? Ha qualche domanda?-
- Si ecco mi chiedevo, questo non sembra un contratto normale. Mi spiego meglio, di solito la casa discografica prende una percentuale maggiore rispetto a quella che avete indicato voi … devo dire che sono abbastanza confuso.-
- Non si preoccupi Signor Uchica, non stiamo cercando di raggirare suo fratello anzi, tutto il contrario crediamo molto in lui, in più ha fatto colpo su una persona molto importante che si è offerta di contribuire alle spese di produzione e promozione.-
- E si potrebbe sapere chi è questa persona?-
- Ehm … Ecco …. - Jiraya venne salvato all'ultimo secondo dalla porta che si apriva facendo entrare un ragazzo biondo che stentavo riconoscere data la mia incredulità. Naruto, che era appena entrato, appena mi vide richiuse la bocca che aveva aperto per parlare, dopo di che ripresosi dalla sorpresa disse:
- Ciao Itachi- (Naruto)
- Bene io vi lascio soli. E' stato un piacere conoscerla Signor Uchica,arrivederci. Naruto più tardi ti porto quei documenti da firmare-(Jiraya)
- Ok, grazie Jiraya- disse Naruto che nel frattempo si era seduto al posto di Jiraya, dopo che il vecchio fu uscito dall'ufficio chiudendo la porta dietro di se mi rivolsi a Naruto ordinando imperioso:
-Spiegami perchè non dovrei gonfiarti di botte in questo preciso istante e prega che la tua spiegazione sia soddisfacente-(Itachi)
- Vedo che il tuo caratteraccio non è cambiato per niente, ma questa volta hai ragione, dimmi cosa vuoi sapere- (Naruto)
- Voglio sapere tutto- (Itachi)
- Ok. So che stai pensando che vi ho mentito quando sono partito per ritornare a New York, ma non è così avevo davvero degli affari di famiglia da sistemare. Vedi, come avrai notato, la mia famiglia è sempre stata molto ricca e io sono l'unico erede di questa fortuna, proprio per questo motivo molti si sono sempre aspettati molte cose da me, soprattutto mio nonno. Quando ho fatto coming out con la mia famiglia i mie genitori la presero bene dicendo che per loro l'unica cosa importante era che io fossi felce, mentre mio nonno non la prese affatto bene … anzi, Lui era sempre stato un bastardo razzista e omofobo, quindi immagina come abbia reagito davanti a questo “disonore”. La situazione stava degenerando, ogni volta che ci veniva a trovare non faceva altro che insultarmi, così decisi di trasferirmi a Los Angeles e tu sai benissimo cosa è successo dopo-(Naruto)
- Mi dispiace davvero tanto amico, non immaginavo che avessi vissuto un esperienza simile.- (Itachi)
- E' acqua passata ormai …. Pensa che dopo che è morto mio nonno, ho scoperto che aveva lasciato tutto il patrimonio dell'intera famiglia solo a me e a mio padre. Ecco perchè possiedo questa casa discografica e questo è anche il motivo per sono dovuto tornare a New York. Allora è soddisfacente come spiegazione?- (Naruto)
- Uhm direi di si … Ora puoi venirmi ad abbracciare baka- dissi io che ne frattempo mi ero alzato e che subito mi ritrovai Naruto tra le braccia, mi era mancato il mio migliore amico.
Dopo ce ci fummo separati mi chiese se avessi già pranzato, al mio diniego mi prese sotto braccio e con la sua solita allegria mi portò fuori dall'ufficio dicendomi che mi avrebbe portato nel miglior ristorante della città.                                                                                                                                       

 

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Capitolo 5
*** Missione impossibile step one: invita il ragazzo che ti piace e i tuoi migliori amici a casa tua ***


Itachi aveva appena finito il suo racconto e guardava le facce dei suoi amici cercando di carpirne le emozioni,di una sola cosa era certo che, dal modo in cui suo fratello stava guardando Naruto prima o poi quei due sarebbero finiti insieme poiché Sasuke gli stava facendo praticamente una radiografia e ,se conosceva bene il fratello, ora il moro stava macchinando qualcosa per conquistare il biondo.
- Bene ragazzi io devo andare, ma che ne dite se domani venite da me così di mattina ci facciamo un bel bagno in piscina e il pomeriggio proviamo.- ( Naruto )
- Non so,come fa Deidara con la batteria, voglio dire per gli amplificatori alla fine si può fare ma la batteria?- ( Itachi) 
- Il problema non c'è perché ne ho una a casa- ( Naruto )
- Se lo dici tu ..... Dai dammi il tuo indirizzo così sappiamo dove andare- ( Itachi ) 
- Ecco a te- disse Naruto porgendogli un biglietto con su scritto il suo indirizzo.
- Aspetta un attimo, questo è l'indirizzo della casa che volevo comprare- ( Itachi )
- Davvero? Non lo sapevo, scusa per avertela soffiata - ( Naruto )
- Ma scusa di che, solo che a me avevano detto che l'avevano venduta a un .... - Itachi si bloccó e guardó Naruto stupito mentre il biondo abbassava lo sguardo.
- Non ci credo - ( Itachi )
- Eh già - ( Naruto )
- Sai vero che ora sarò buttato a casa tua tutti i giorni - ( Itachi )
- Temevo potesse succedere, ora devo proprio andare . Allora ragazzi ci vediamo domani mattina a casa mia? - ( Naruto )
Tutti annuirono ancora confusi da quello strano scambio di battute tra l' Uchica più grande e il biondino, che, si giró verso Sasuke e guardandolo dritto negli occhi chiese:
- Allora Sasuke posso sperare che ci sia anche tu domani? - 
- Non me lo perderei mai per niente al mondo - e nella sua mente aggiunse " lo spettacolo di vederti mezzo nudo " 
- Bene Naruto ti accompagno alla macchina - disse Itachi mentre sospingeva il biondo verso la porta e nel  frattempo scambiava degli sguardi complici con gli altri ragazzi. 
Così, non appena i due furono usciti dalla porta Gaara, Deidara e Sasori accerchiarono Sasuke e lo costrinsero a sedersi nella poltrona vicino a loro. 
- Bene bene allora Uchica ci devi forse dire qualcosa? - ( Deidara)
- Non so di cosa stai parlando - ( Sasuke ) 
- Oh non fare il finto tonto lo sai benissimo di cosa stiamo parlando. Dai te lo stavi mangiando con gli occhi- ( Gaara ) 
- Si vede così tanto ? - ( Sasuke )
- Si amico mio. Credo che tu ti sia preso una bella cotta - ( Sasori )
- Sasuke tu cosa provi per Naruto? - ( Deidara )
- Non lo so, é strano, non so come descriverlo. Mi fa provare  delle sensazioni che non ho mai provato ma non può essere già qualcosa di così forte - disse Sasuke più a se stesso che a gli altri.
Proprio in quel momento Itachi si avvicinò al fratello, infatti era rientrato giusto in tempo per sentire l'ultima battuta detta dal fratello. Così si schiarì la voce e disse:
- Fratellino non ti dovrei dire quello che sto per dirti perchè l'ho promesso a Naruto ma non posso vederti così. Lui prova la stessa cosa solo che non ti vuole dire quello che sente per un motivo più che valido - ( Itachi )
- E quale sarebbe questo motivo? Deve essere qualcosa di terribile che mi vuole nascondere - disse Sasuke con un tono acido immaginando chi sá quale segreto.
Itachi immaginando quale meccanismo si fosse innescato nella mente del fratello si affrettò a dire : 
- Non ti fare film mentale perché non è niente di brutto anzi. Solamente, Naruto vuole darti la possibilità di scegliere sapendo tutta la verità-
- E perchè non me la dice se è davvero una cosa bella? -
- Perchè ci sono cose che è meglio mostrare piuttosto che spiegare. E con questo chiudiamo il discorso perché da me non saprete più nulla ... No Amore non dirò niente neanche a te - disse Itachi guardando Gaara che cercava di convincerlo facendo gli occhi da cucciolo abbandonato.
Per ancora molto tempo i quattro ragazzi tentarono, in vari modi, di estorcere altre informazioni ad Itachi ma quando si accorsero di non poter raggiungere il loro obbiettivo si arresero e si misero d'accordo per l'indomani mattina dandosi appuntamento proprio a casa di Sasuke da dove avrebbero raggiunto la casa del biondo che, a quanto pareva, si trovava a pochi isolati di distanza da li. 
Dopo i saluti di rito i quattro ragazzi lasciarono la villa e Sasuke si andò a stendere sul letto e chiudendo gli occhi si addormentò sognando gli occhi azzurro cielo di Naruto 

& Casa di Naruto &

Naruto era appena rientrato in casa e come ogni giorno vide Sakura che trafficava in cucina. 
- Naruto ben tornato, come sono andate le prove? -
- Tutto bene grazie. Sakura senti domani hai la giornata libera perché  rimango a casa -
-  Ok perfetto anche perché volevo chiederti proprio se domani potevo prendermi la giornata libera - 
- Non vorrei essere indiscreto ma come mai ti serviva il giorno libero? - chiese Naruto mentre sistemava la chitarra insieme alle sue sorelle.
- Beh vedi  io e Sai facciamo l'anniversario e stasera usciamo a festeggiare .... Non credo che ci sia bisogno che ti spieghi il resto-
- No, non c'è bisogno! Beh allora divertiti e scusa se sono rientrato più tardi -
- Ma che dici. Allora buona notte Naruto -
- Buona notte Sakura - disse il ragazzo mentre la ragazza dai capelli rosa si chiudeva la porta alle spalle.
Quando finalmente senti il rumore dell'auto della rosa allontanarsi Naruto inserì l'allarme al cancello esterno e sali al piano di sopra e ,dopo essere entrato nella sua camera ed essersi cambiato, entrò nella cameretta del piccolo Alex che lo osservava da dentro la culla.
Lo prese in braccio e riscese le scale e si distese sul divano ponendo il piccolo a pancia in giù rivolto verso il suo viso. 
Il bambino premette le piccole manine sulle guance del padre e poi disse:
- Papà!-
- Hei piccolo ti sei divertito oggi con Sakura?-
- Ti -
- Bene lo sai domani mattina viene quella persona di cui ti ho parlato tanto tanto! -
- Papà S'uke? -
Naruto rise per come il bambino avesse  pronunciato il nome del moro poi rispose alla domanda di quel bambino straordinario che era suo figlio, perchè si era straordinario dato che a nove mesi riusciva quasi a parlare come un bambino di tre anni.
- Si amore mio. Viene Sasuke e Itachi e Gaara e Deidara e anche Sasori -
- Tiiii !! -
- Ma mi devi promettere che farai di tutto per non chiamare Sasuke papà-
- Pecchè?-
- Perché no Alex, allora me lo prometti ?-
- Va bene - 
- Bravo il mio Campione - 
Così padre e figlio continuarono la loro discussione tra risate e scherzi animati dalla frenesia, la gioia e l'attesa per l'indomani.

Ringrazio tutti coloro i quali seguono o recensiscono o semplicemente leggono questa fanfiction, mi scuso per la mia incostanza nel postare ma purtroppo tra esami di maturità e test di ingresso non ho molto tempo, comunque spero che questo capitolo vi piaccia anche se è di transizione ^^

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Capitolo 6
*** Una giornata piena di sorprese ***


Naruto si alzò di buon mattino e cominciò a sistemare la casa e tutto ciò che sarebbe servito a lui e ai suoi amici per passare una bella mattinata.
Aveva dato ordine alla guardia al cancello di far passare i suoi amici senza il bisogno di disturbarlo, non perché gli costasse così tanto rispondere al citofono ma perché, molto probabilmente quel suono avrebbe disturbato il placido sonno del piccolo Alex. 
Così dopo aver finito le sue faccende entrò nel suo studio e dalla scrivania prese un paio di contratti a cui avrebbe lavorato nell'attesa dei suoi amici, tra le varie cartelle ce ne era una con su scritto riservato dentro la quale vi era tutta la documentazione inerente il contratto discografico di Sasuke.
Così dopo essersi accomodato al tavolo da giardino, subito dopo essere uscito dalla porta finestra che dalla cucina dava sulla piscina, inforcò gli occhiali e cominciò il suo lavoro.
Nel frattempo Sasuke si stava preparando poiché da li a pochi minuti sarebbero arrivati gli altri per poi dirigersi a casa del biondo chitarrista. 
Mentre stava mettendo le ultime cose nella borsa, sentì la serratura della porta d'ingresso scattare e gridó dalla camera da letto al piano di sopra:
- Itachi sei tu?-
- No idiota sono la mamma!! Certo che sono io .... Ma non sei ancora pronto? Dai che gli altri ci stanno aspettando qua fuori in macchina-
- Si si sto arrivando aspetta un attimo che prendo il portafoglio e le chiavi- disse Sasuke mentre scendeva le scale e si avvicinava ad uno svuota tasche posto su un tavolinetto all'entrata .
- Fratellino non c'è bisogno che ti porti la macchina tanto l'abbiamo sia io che Sasori quindi devi scegliere solo con chi andare- 
- Itachi ma sei impazzito? Non farò il terzo in comodo con nessuno di voi-
- Oh ma quando sei esagerato, dai su su muovi il tuo bel fondoschiena che siamo già in ritardo-
- Ma Itachi ... -
- Non fare il bambino e muoviti! - 
- Va bene ma vado con Deidara e Sasori - 
- Basta che esci - così Itachi uscì dalla casa con il fratello a seguito, che dopo aver chiuso a chiave la porta, sali in macchina con il biondo e il rosso. 
Così partirono e dopo una mezzoretta arrivarono a casa di Naruto, dissero il loro nome alla guardia che li fece entrare e disse loro di entrare perché il " Signorino " li stava aspettando nel giardino. 
Seguirono le indicazioni date loro e dopo aver parcheggiato la macchina ed essere scesi scaricarono gli strumenti ed entrarono nella casa del biondo.
- Wow che casa - ( Sasori ) 
- Ma dov'è Naruto?- ( Deidara )
- La guardia ha detto che ci aspettava in giardino- ( Itachi )
Andarono fuori e Sasuke non credette ai suoi occhi. 
Un raggio di sole illuminava il volto di Naruto facendo risaltare i suo bellissimi occhi azzurri, Sasuke sarebbe rimasto ore ad ammirare quel magnifico spettacolo ma purtroppo suo fratello Itachi ebbe la felice idea di gridare il nome del biondo. 
Naruto alzò il viso e vide tutti i suoi amici, ma subito il suo sguardo venne attratto dalla figura di Sasuke.
Se prima il moro era rimasto affascinato dall'immagine del biondo ora era Naruto che stava facendo una radiografia a Sasuke soffermandosi soprattutto sugli addominali evidenziati da un aderente canotta nera. 
I due sarebbero potuti andare avanti per molto tempo con questo gioco, ma furono proprio dei vagiti provenienti da un baby monitor posato sul tavolo a farli tornare alla realtà.
Così Naruto sobbalzò risvegliandosi da quello stato di trans in cui era caduto, Itachi resosi conto della momentanea confusione dell'amico disse:
- Naru mi sa che qualcuno è ansioso di conoscere lo zio Itachi -
- Eh .... Si vero .... Torno subito - così Naruto superò tutti ed entrò in casa, seguito dall'attento sguardo del più piccolo degli Uchica. 
Fu proprio quest'ultimo a spezzare il silenzio che si era creato chiedendo al fratello:
- Che diavolo sta succedendo ?-
- Apparte il fatto che vi stavate mangiando con gli occhi?-
- Spiritoso .... Ora rispondi- 
- Itachi basta cambiare discorso ... Ora parla!- disse l'altro biondo
- Deidara ... - disse Itachi che da bravo avvocato cercava di prendere tempo.
- Parla !- Ordinò imperioso Sasuke con voce molto irritata.
- Ok ok ho capito .... Uhm vediamo .... Non vi posso dire tanto perché tra poco lo scoprirete. Ti posso dire solo una cosa, Naruto ti sta dando la possibilità di scegliere prima di cominciare qualcosa di diverso rispetto ad una amicizia. Ti sta dando una scelta -
- Non ti seguo - 
- Non ti preoccupare lo capirai presto - disse Itachi mentre si accendeva una sigaretta ma subito Gaara, da bravo fidanzato la prese e la spense con conseguenti lamentele da parte del compagno e risate da parte di Sasori e Deidara, mentre Sasuke rimuginava sulle parole del fratello. 

Nel frattempo al piano di sopra nella camera del piccolo Alex ...

Era appoggiato alla culla del piccolo e respirava profondamente per calmarequel tumulto interiore.
Si chiedeva ancora come aveva potuto perdere così il controllo, dovevaringraziare Itachi che lo aveva riportato alla realtà altrimenti sarebbe saltato addosso a Sasuke.
A distrarlo di nuovo dai suoi pensieri fu il piccolo Alex che gli diede un schiaffo sulla guancia.
- Ai ... Ahahah hai ragione cucciolo, oggi il tuo papà ha la testa fra le nuvole, che ne dici di vestirci e scendere di sotto così ti presento i miei amici- 
- Ok .... Volio il costume blu con le strisce bianche e rosse ai lati-
- Ahahahah .... E vostra signoria ha scelto anche la maglietta? - disse Naruto mentre si avvicinava alla cassettiera ancora ridendo per questo nuovo modo di fare del figlio. 
- Tiiii .... Quella arantione- 
- Agli ordini !- disse Naruto che velocemente preparò il figlio e con una ritrovata serenità lo prese in braccio e scese di nuovo in giardino.

Aleggiava ancora nell'aria il rumore delle risate quando Itachi disse: 
- Oh eccoli qui - 
Così tutti si girarono e videro Naruto davanti alla porta con il piccolo Alexander.
Sulle facce di tutti si dipinse un'espressione scioccata, beh di tutti tranne Itachi che già sapeva.
E in quel momento di stupore generale Sasuke capì le parole del fratello.
Naruto gli stava dando veramente la possibilità di scegliere, perché se lui avesse deciso di provare a costruire qualcosa con Naruto doveva accettare anche il fatto che c'era il piccolo che non poteva essere messo fuori dall'equazione. Se sceglieva Naruto sceglieva anche sui figlio.
Così, con la tranquillità d'animo che serve a prendere decisioni importanti, Sasuke si avvicinò a Naruto e guardandolo negli occhi disse: 
- Sai mi hai fatto venire un esaurimento nervoso prima quando sei sparito dentro casa- 
- Scusa avrei dovuto dirlo ma ... -
- Non ti devi scusare .... Ora che ne dici di presentarmi questo bellissimo bambino?-
- Io tono Alex piacere - disse il bambino allungando la manina che subito Sasuke afferrò stringendola leggermente e sorridendo al bambino.
- È un piacere conoscerti Alex, io sono Sasuke - disse il ragazzo guardando negli occhi il bambino.
- Sas'ke - disse il bambino, il padre era già pronto a correggere l'errore del figlio, ma il moro gli fece segno di lasciar perdere. 
- Esatto .... Quello laggiù che mi assomiglia è mio fratello Itachi - continuò il ragazzo indicandolo al bambino.
- Tio 'Achi - disse il bambino sorridendo al maggiore degli Uchica che nel frattempo si era avvicinato al fratello e all'amico.
Dopo di che Itachi prese il bambino dalle braccia di Naruto, e dopo aver sfilato la mogliettina e averla passata al biondo, dirigendosi verso la piscina disse:
- Penso io a presentarlo agli altri, dopo tutto sono lo Zio 'Achi- disse il moro praticamente già immerso nell'acqua della piscina e circondato dagli altri componenti della band.
Sasuke e Naruto erano rimasti spiazzati dal comportamento del moro ma subito il biondo scoppiò a ridere contagiando anche Sasuke.
- Tuo fratello rimarrà sempre lo stesso, ne sono più che sicuro. Anche perché non credo sia cambiato tanto in questi ultimi anni- disse Naruto più per rompere il ghiaccio che per commentare l'atteggiamento dell'amico.
Sasuke scoppiò di nuovo a ridere senza accorgersi dello strano luccichio negli occhi di Naruto.
- Ahahah ... Hai proprio ragione non è cambiato per niente.-
- Visto .... Io non sbaglio mai-
- Certo certo .... Senti perché non mi hai detto che avevi un figlio?-
- Sai non puoi andare dal tuo capo e dirgli " Oh lo sai che ho un bellissimo bambino di dieci mesi che si chiama Alexander "-
- Oltre al fatto che non sono il tuo capo ma casomai sei tu il mio ...-
- Gli artisti non hanno superiori, solo mecenati- 
- ... Comunque non me lo hai detto per questo o perché ti piaccio?-
Il biondo rimase sorpreso dal coraggio del moro e dopo lo stupore iniziale disse:
- Cosa ti fa credere che tu mi piaccia?-
- Beh oltre al fatto che mi stavi mangiando con gli occhi ...-
- Mi sembra che anche tu avessi un certo interesse -
- Touchè ... Hai ragione eri particolarmente bello mentre i raggi del sole ti accarezzavano il viso- 
- Oh grazie per il complimento -
- Ma ancora non mi hai risposto-
- Uhm ... Potresti avere ragione chi lo sà - disse Naruto facendo un sorriso molto emblematico.
- Oh allora non lo ammetti -
- Mi dovrai costringere- 
- Bene se stanno così le cose ... - e detto ciò improvvisamente Sasuke lo prese in braccio e lo lanciò in piscina.
Quando riemerse in superficie Naruto cercò subito il moro e gli disse:
- Tu sei morto - e subito uscì dall'acqua e cominciò a rincorrere il moro tra l'ilarità generale.
Alla fine non fecero le prove ma trascorsero un splendida giornata insieme divertendosi e rinforzando ancora di più quel legame che li univa. 
Improvvisamente Itachi cominciò a scambiarsi strane occhiate con gli altri facendo sorgere in Naruto e Sasuke uno strano presentimento.
Infatti dopo pochi minuti, Itachi, Gaara, Sasori e Deidara, come se fossero inseguiti da un mostro mitologico, cominciarono a raccattare le loro cose e a caricarle sulle macchine, poi senza rientrare in casa, direttamente dalle loro auto, salutarono degli scioccati Naruto e Sasuke e sgommarono via.
Dopo un paio di secondi il moro si rese conto di essere rimasto senza macchina e quindi bloccato a casa del biondo.
- Sasuke per caso sei senza macchina?-
- Uhm uhm -
- E sempre per curiosità, stamattina tuo fratello ti ha detto che non c'era bisogno che ti portavi la macchina perchè già c'erano tre macchine?- 
- Si ... Come fai a saperlo?-
- Lo so perché per fare mettere insieme Deidara e Sasori abbiamo fatto lastessa cosa- 
- Quindi secondo la loro visione contorta noi dovremmo metterci insieme?-
- Già ... Quindi sei rimasto a piedi?-
- Si purtroppo-
- Hai un cambio con te o vuoi che ti presto qualcosa?-
- Non c'è bisogno, ma perchè me lo chiedi?-
- Perché, sempre se vuoi, puoi farti una doccia e dopo che abbiamo mangiato
qualcosa ti accompagno a casa- 
- Non vorrei disturbare- 
- Ma quale disturbo, su su vieni che ti prendo un accappatoio- così Naruto mostrò a Sasuke dov'era il bagno.
Dopo un po' di tempo il moro tornò al piano inferiore dove trovò il piccolo Alex, già nel suo pigiamino, che giocava sul tappeto.
Così si avvicinò al bambino e si sedette per terra e lo prese in braccio.
- Hei piccolo dov'è il tuo papà?- 
- Ta facendo la pappa -
- Oh allora non lo disturbiamo - così dicendo si appoggiò al divano posto vicino a lui e cominciò a giocare con lui. 
Senza rendersene sia lui che il bambino si addormentarono in questaposizione.
Quando Naruto passò in soggiorno con la cena, la scena che si trovò davanti gli fece comparire un dolce sorriso sulle labbra e, non riuscendo a rinunciare alla tentazione, prese il suo iPhone posto li vicino e scattò una foto a suo figlio placidamente addormentato tra le braccia di Sasuke.
Gli dispiaceva doverli svegliare ma la cena si stava raffreddando, così si inginocchiò vicino al moro e cominciò a chiamarlo piano e a scuoterlo fino a quando non si svegliò.
- Scusa mi sono addormentato, invece avrei dovuto aiutarti-
- Non ti preoccupare. Scusa se ti ho svegliato ma la cena è pronta- 
- Uhm ... Ok mi alzo, devo svegliare Alex?- 
- Sarebbe meglio di si, non ha fatto merenda starà morendo di fame- così Naruto prese in braccio il piccolo sussurandogli parole dolci all'orecchio per svegliarlo mentre Sasuke si stiracchiava e si avvicinava al tavolo del soggiorno.
Dopo che il piccolo Alex si fu completamente svegliato, lui è Naruto si avvicinarono al tavolo.
- Grazie ancora per l'ospitalità-
- Ma di che anzi ... - ma il biondo non riuscì a completare la frase perché il capannello suonò interrompendolo.
- Ma chi diavolo è a quest'ora?- inveì il biondo mentre Sasuke prendeva il piccolo in braccio, dopo aver fatto ciò disse rivolto a Naruto:
- Meglio che vai ad aprire- 
- Uffa ma non mi voglio alzare -
- Dai su così dopo possiamo mangiare in santa pace- 
- Va bene - così si alzò e si diresse alla porta non sapendo chi vi avrebbe trovato dietro.
Aprì la porta e non riuscì a trattenersi dall'esclamare:
- Mamma, Papà, Jiraya che diavolo ci fate qui?-


Ooook sono imperdonabile, mi dispiace ma tra a scuola, i vari impegni di fine anno e il fatto che ho riscritto questo capitolo un centinaio di volte non ho potuto postare prima. 
Spero che vi piaccia, anche e a me non piace tanto com'è venutofuori.
Se avete tempo lasciatemi un pare, anche negativo u.u
Ringrazio coloro che continuano a leggere questo sclero e spero di poter postare presto il nuovo capitolo. Baci * . *

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Capitolo 7
*** Momenti imbarazzanti ***


Naruto rimase a bocca aperta, non si aspettava certo di trovare i suoi genitori e il suo padrino dietro la porta anche perchè si dovevano trovare a New York in quel momento.

Sopraffatto ancora dallo stupore fu la voce di sua madre, Kushina, a riportarlo alla realtà.

-Tesoro capisco il tuo stupore, ma se continui a stare zitto mi fai spaventare-

- Che ci fate voi qui?- chiese Naruto con uno strano tono di voce, mentre nella sua mente cercava un modo per evitare che i suoi genitori incontrassero Sasuke, non perchè non volesse presentare il ragazzo ai due ma piuttosto per evitare al poverino un estenuante interrogatorio.

- E questa non era la risposta che ci aspettavamo- disse suo padre, Minato, prima di cominciare a ridere riportando il biondino alla realtà.

- Ve lo avevo detto che dovevamo avvertirlo prima di spuntare a casa sua- disse Jiraya con superiorità.

- Non sei felice di vederci- affermò allora la madre del biondo.

- Non è vero, è normale che sono felice di vedervi ma sono sorpreso-

- Si, si certo come no. Secondo me eri in buona compagnia e ti sei seccato che abbiamo disturbato- disse Jiraya con tono ammiccante rivolto al figlioccio. Naruto non fece in tempo a dire qualcosa che la voce di Sasuke cominciò a propagarsi nella stanza, sempre più vicina.

Infatti proprio in quel momento il moro comparve nella stanza con il piccolo Alex tra le braccia, che placidamente cullato da Sasuke, beveva il latte del biberon.

All'inizio Naruto si perse nell'ammirare quella scena, nel frattempo invece Sasuke arrestò il suo leggero dondolare sorpreso nel vedere quelle persone che praticamente lo stavano sezionando con gli occhi.

Naruto, dopo pochi attimi, si riprese e infischiandosene degli sguardi dei suoi genitori si avvicinò al cantante e accarezzando i capelli di suo figlio sussurrò al moro:

-Scusa non avresti dovuto farlo, sono un padre snaturato-

- Non dire sciocchezze, sei padre fantastico solamente eri impegnato mentre questo campione aveva fame, davvero non ti preoccupare … E poi me la cavo abbastanza bene con i bambini- rispose il moro con tono divertito riuscendo a strappare un sorriso a Naruto.
- Si vede- rispose il chitarrista alzando lo sguardo e incontrando lo quello curioso dell'Uchica.
- Che c'è?- chiese Naruto non riuscendo ad interpretare quello sguardo, ma dopo che Sasuke ebbe alzato un sopracciglio indicando le tre figure alle spalle del biondo, quest'ultimo si ricordò finalmente dei suoi genitori e con fare imbarazzato si voltò verso la porta e disse:
- Ehm … Si …. Sasuke quelli sono i miei genitori Kushina e Minato, quel vecchiaccio è il mio padrino Jiraya-
- Hei non sono un vecchiacci- rispose subito il diretto interessato più che altro per allentare la tensione che si era accumulata nella stanza.
Sasuke rimase scioccato. Aveva appena guardato storto i genitori di Naruto, quelli che sicuramente sarebbero diventate i suoi futuri suoceri !! Oddio!! “Ok Sasuke non corre troppo tu e Naruto non state neanche insieme. Ora ti riprendi e gli strigi la mano” gli disse una vocina dentro la sua testa.
Così, con un sussulto, il cantante si riprese e sistemandosi meglio il piccolo Alex, che nel frattempo si era addormentato, tra le braccia allungò la mano e disse:
- Piacere sono Sasuke Uchica-
- Piacere Minato Namikaze, sono il padre di Naruto-
- Ciao Sasuke sono Jiraya, credo che tuo fratello ti abbia parlato di me-
- Si si certo che mi ha parlato di lei-
- Meglio così- disse l'Ero-senin prima di scoppiare ridere.
-Piacere di conoscerla Signora Namikaze- disse Sasuke facendogli un sorriso sincero.
- Piacere – gli rispose semplicemente Kushina.
Sasuke si avvicinò a Naruto e gli sussurrò:
- Metto Alex a letto e dopo chiamo un taxi-
- Ti ringrazio infinitamente perchè metti il cucciolo a letto ma non ti lascerò prendere un taxi, è tardi quindi ti accompagno io- rispose subito il biondo
- Non puoi lasciare i tuoi da soli, davvero non ti preoccupare chiamo un taxi-
- E io ti ripeto che ti accompagno io, non costringermi a pregarti in ginocchio perchè sai che lo farei e dopo, se ciò non bastasse, ti legherei ad un sedia e ti accompagnerei a casa- disse Naruto ridendo e contagiando il moro.

- Ok ok capito, allora sono sopra vedrò di metterci davvero taaanto tempo- poi si voltò verso i tre che si trovano ancora sulla porta e disse:
- Signori Uzumaki, signor Jiraya- così si voltò e cominciò a salire le scale diretto verso la cameretta del piccolo.

Nel frattempo Naruto invitò i suoi genitori e il padrino a seguirlo in cucina in modo tale da potersi accomodare.

Essendo di spalle non poté notare i tre identici sorrisi che erano comparsi sulle facce dei “tre moschettieri” alle sue spalle.

Una volta che si furono accomodati il primo a rompere quell'imbarazzante silenzio fu Minato che disse:

- Davvero carino quel ragazzo, educato e poi mi sembra di conoscerlo ...-

- Forse perchè è il cantante con cui sto lavorando- rispose il biondo al padre

- Ecco perchè mi sembrava di conoscerlo è davvero bravo-

- Già è fantastico, ha una voce stupenda, una sensibilità artistica molto rara e una capacità una nello scrivere le sue canzoni- disse Naruto.

I tre adulti notarono la strana luce negli occhi del ragazzo e sorrisero interiormente.

- Quindi è il tuo ragazzo?- chiese Kushina con tono piatto.

- NO!!... Ehm cioè no perchè me lo chiedi mamma?-

- Perchè non mi piace tanto- disse Kushina mentre sul viso del figlio si dipingeva un'espressione scioccata, ovviamente Naruto non poteva sapere che sua madre stava mentendo.

- Come fa a non piacerti è perfetto e comunque non lo dovrai vedere tanto anche perchè tra un paio di settimane partiamo in tour- rispose Naruto

- Davvero?Allora abbiamo fatto bene a venire così non dovrai venire fino a New York per lasciarci Alex- disse Minato

- Ma come Jiraya non ve l'ha detto?- disse il chitarrista

- Cosa?- disse Kuscina

- Che Alex verrà con me in tour – rispose semplicemente Naruto

- Figliolo non puoi portare un bambino in tour, sarebbe massacrante per entrambi-

- Infatti io non vi stavo chiedendo il permesso, ve lo stavo solo dicendo. Non lascerò mio figlio qui, non mi perderò neanche un attimo della sua vita finché avrò fiato in corpo. Non vi preoccupate mi sono già organizzato. Vi voglio bene anche se certe volte non vi capisco. Ora ovviamente rimarrete qui a dormi e no, non era una domanda. Bene ora io vado ad accompagnare Sasuke a casa, non dovrei metterci tanto. Guardate voi Alex vero? Si? Grazie mille- e così, senza dare a nessuno dei tre il tempo di assimilare le parole che aveva appena pronunciato, salì al piano di sopra e riscese dopo pochi minuti, trascinando dietro di se uno stranito Sasuke, che ebbe appena il tempo di accennare un saluto prima di essere tirato,per la mano, in garage dal biondo.

Una volta che Naruto ebbe acceso le luci del locale, sempre tenendo la sua mano intrecciata a quella del cantante, si voltò verso Sasuke e gli chiese:

- Ti va bene se andiamo in moto?-

- Certo va benissimo- disse il moro. Allora Naruto sciolse le loro mani incrociate e si avvicinò per aprilo. Nel frattempo Sasuke si mise il casco, poggiato li vicino, e pensò al fatto che solo nel momento in cui le loro mani si erano allontanate, si era reso conto che erano unite, e , doveva ammetterlo, gli mancava la sensazione di calore sul suo palmo.

Si riscosse solo quando sentì il rombo della moto. Così dopo che Naruto gli fece un cenno montò in sella, dopo che si fu sistemato il biondo gli disse:

- Tieniti stretto,ok?-

Il moro annui con la testa e strinse ancora di più la vita del ragazzo, schiacciano il suo petto sulla schiena del chitarrista, ovviamente non poteva vedere il magnifico sorriso che adornava la faccia di Naruto mentre questo faceva partire la moto.

Mentre i due ragazzi si allontanavano dalla proprietà, all'interno della cucina Minato, Kushina e Jiraya stavano sorseggiando un bicchiere di vino e nel frattempo ridevano a crepapelle.

- Hai visto la faccia che ha fatto quel ragazzo quando gli hai risposto in maniera così fredda?- disse Minato

- Certo che l'ho vista, uno spettacolo, identica a quella di suo padre. Domani io e Mikoto avremo tantissime cose su cui parlare- asserì Kushina ridendo.

- Poveri ragazzi voi quattro siete tremendi, dico sul serio- disse Jiraya

- Sbaglio o siete tu e Orochimaru che fate scommesse su quando si metteranno insieme?- controbatté Minato.

- Secondo me ci uccidono se vengono a sapere che abbiamo fatto quella scenetta solo per il gusto di metterli in imbarazzo. Comunque è davvero un ragazzo a modo Sasuke, sono felice per Naruto-

- Lo sarei anch'io se si decidessero a darsi un mossa- rispose Minato

- Eh lo so tesoro, ma che ci possiamo hanno i loro tempi- disse Kushina

- Già hai ragione- disse Minato per poi cambiare discorso.

Nel frattempo, Naruto e Sasuke, erano arrivati difronte a casa di quest'ultimo.

Avevano fatto una deviazione perchè entrambi, a causa della improvvisa sorpresa, non erano riusciti a cenare.

Così il moro smontò dalla moto e dopo essersi tolto il casco, lo restituì al proprietario che lo posò sotto il sellino, dopo di che si appoggio alla moto.

- Beh è stata una bella giornata- disse Sasuke

- Già, scusa ancora per la scena imbarazzante di prima-

- Non ti preoccupare ….... Senti mi chiedevo … -

- Si?- chiese il biondo

- Ecco tu per caso domani mattina sei libero?- gli chiese il moro guardandolo negli occhi

- Mi stai chiedendo un appuntamento?- gli chiese l'altro

- Si- rispose semplicemente Sasuke

- Si sono assolutissimamente libero- gli rispose il biondo sorridendo

- Bene allora ci vediamo domani mattina … Verso le 10?-

- Perfetto passo io- rispose di nuovo sorridendo il biondo.

- Allora ciao- disse Sasuke allentandosi dalla moto.

- Ciao – rispose semplicemente Naruto sempre sorridendo.

Il moro era già a qualche passo di distanza quando all'improvviso si girò di scatto e tornò su i suoi passi, e si fermò proprio davanti a Naruto.

Improvvisamente mise le mani sulle sue guance, per tenergli il viso, e lo baciò.

All'inizio Naruto fu sorpreso, ma dopo pochi secondi rispose al bacio, mentre le sue dita si infilarono trai passanti dei pantaloni dell'altro e lo attirarono di più verso il suo corpo.

Sasuke nel frattempo aveva spostato le bracci a cingere il collo dell'altro.

Quel bacio, che inizialmente era molto casto, si era trasformato pian piano in un bacio molto passionale.

Naruto e Sasuke si staccarono soltanto quando le rispettive riserve d'aria si erano esaurite.

Rimasero in quella posizione per alcuni minuti, fissandosi e sorridendosi a vicenda.

- Wow- disse Naruto

- Già Wow- sottolineò Sasuke sorridendo ancora di più

- Uno dei migliori baci della mia vita- disse allora il biondo

- E questo non è niente- rispose il moro con fare ammiccante.

- Non è giusto, così mi tenti- rispose Naruto mettendo il broncio, proprio come un bambino

- Lo so, ma devi tornare a casa ora. Sei un papà quindi non puoi fare tardi- disse il cantante ridacchiando.

- Va bene faccio la persona matura e responsabile e me ne torno a casa – disse Naruto dopo di che attiro di nuovo il moro verso di se e lo baciò.

Quando si separarono il chitarrista mise il casco e saltò in sella alla moto e l'accese.

- Allora ci vediamo domani – disse Naruto sorridendo

- A domani – rispose Sasuke.

Così mentre uno entrava in casa, l'altro sfrecciava per le vie di Los Angeles in sella della sua moto.

 

 

 

Eccomi qui ^^ Scusate per il ritardo ma con gli esami di maturità non ho potuto scrivere. Ecco perchè mi ritrovo alle 02:00 di notte a pubblicare questo capitolo scritto di getto. Non riesco a capire come sia venuto quindi spero che mi diate la vostra opinione, sapete una recensione regala ad un autore un giorno in più di vita senza esaurimento nervoso u.u Apparte gli scherzi ringrazio tutte le persone che recensiscono,seguono o semplicemente leggono la mi storia. E con questo vi do la buona nottte ^^

 

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Capitolo 8
*** Telefonate notturne e strane colazioni ***


Naruto rientrò in casa e trovò i suoi genitori e Jiraya ancora seduti al tavolo della cucina,mentre si avvicinava a loro non poteva fare a meno di pensare a Sasuke e a tutto ciò che era successo. Ancora non poteva credere che il moro provasse qualcosa per lui, ma nonostante tutto era felicissimo dei risvolti che la loro “ relazione” aveva preso.
-Che ci fate ancora alzati?- chiese il biondo a tutti e tre.
-Beh ci stiamo facendo una bella chiacchierata accompagnata da un po' di vino – rispose Minato, il più lucido fra i tre.
- Lo vedo … Mi avete svuotato la cantina- disse Naruto al padre, alludendo alle tre bottiglie di vino vuote poste sul tavolo.
- Si, scusa, ci siamo fatti prendere la mano. Giuro che te la rifornisco al più presto-
- Non ti preoccupare papà, piuttosto vuoi una mano a portare le due “spugne” in camera?- chiese Naruto riferendosi alla madre e al padrino che tranquillamente borbottavano tra loro ignorando completamente Minato e Naruto.
- Don't worry, riesco a gestirli. Sai non è la prima volta che alzano il gomito-
- Va bene, va bene . Non voglio sapere altro sulle vostre vecchie “notti di gloria”- disse Naruto avvicinandosi alle scale per salire al piano superiore.
- Guarda che non siamo così vecchi- disse Minato con tono scandalizzato.
- Si, si certo papà. Buona notte- disse, praticamente, dal piano superiore.
- Notte- rispose Minato anche se il figlio non poteva più sentirlo.
Giunto nella zona notte della sua casa passò davanti alla camera del piccolo Alex per accertarsi che non si fosse svegliato. Dopo aver visto il bimbo dormire placidamente nel suo lettino, si decise ad andare a letto. Entrò nella sua camera e si preparò per la notte, avendo sempre uno splendido sorriso sulle labbra.
Si stese a letto e cominciò a guardare il soffitto sperando di cadere al più presto tra le braccia di Morfeo. Tuttavia ciò non avvenne, così prese il suo cellulare e inviò un messaggio:
* Hei, sei ancora sveglio?*
Dopo pochi minuti sentì il familiare trillo che lo avvertiva dell'arrivo di un nuovo sms:
* Sono ancora in ufficio, scricciolo, ti serve qualcosa?*
* Posso chiamarti?* chiese Naruto
* Certo* Così Naruto fece partire la chiamata, mettendo il viva-voce, come era sua abitudine, e aspettando che la persona dall'altro capo del telefono rispondesse.

 § Conversazione al telefono§

-Hei scricciolo, come mai questa chiamata notturna?-
-Se ti disturbo ne possiamo parlare un'altra volta- disse Naruto - Non disturbi piccoletto-
-Nagato, posso farti una domanda?-
- Certo puoi chiedermi tutto quello che vuoi-
- Tu come hai capito di amare Konan?-
- Come mai questa domanda improvvisa?-
- Così, tanto per sapere- rispose, con tono imbarazzato, Naruto.
- E quindi non c'entra niente un certo cantante moro, alto, bello e talentuoso, con cui hai passato tutta la giornata e con cui partirai per un tour mondiale?-
- E tu come lo sai?-
- Primo è il mio lavoro sapere le cose, ti ricordo che dirigo un giornale e poi ...-
- Non c'entra niente il tuo lavoro con questo- lo interruppe Naruto
- E poi- continuò Nagato come se non avesse sentito – Mi ha chiamato tua madre, era molto eccitata-
- Mia madre?-
- Si tua madre, non faceva altro che dire cose come, “Ma come è educato Sasuke” o “ Ma quanto è talentuoso Sasuke” e infine ha detto anche qualcosa come “ Oh non vedo l'ora di organizzare il matrimonio di Naruto e Sasuke”- disse Nagato imitando la voce di sua zia, Kushina, e trattenendo a stento le risate a sentire il respiro mozzato del cugino.
- Non ci credo, non è possibile. Lo ha trattato in un modo così freddo quando lo ha incontrato!-
- E tu ovviamente non hai pensato al fatto che forse, e dico forse, lo ha fatto apposta per vedere come reagiva o più semplicemente quei tre lo hanno fatto apposta per farsi quattro risate alle vostre spalle. Sai come sono i tuoi genitori, si possono definire “ particolari”-
- Tu dici?- chiese Naruto al cugino con tono dubbioso.
- Si sicuro-
- Ma ancora non hai risposto alla mia domanda- disse il biondo.
- Neanche tu però !!-
- Ok, ok forse c'entra Sasuke, ora rispondi-
- Va bene cuginetto. Beh non esiste un modo per capire se si è innamorati oppure no. Per esempio io non l'ho capito subito-
- Davvero !?!-
- Davvero!! Te lo giuro, l'ho capito dopo tanti mesi. All'inizio pensavo che fosse solamente una forte amicizia, poi mi sono reso conto che non potevo più fare a meno di lei,dei suoi occhi, della sua voce, del suo profumo. Oh adoravo, e adoro tuttora, il profumo di Konan, è qualcosa di unico e … -
- Si ho capito Nagato- disse Naruto con tono imbarazzato, dopo tutto non voleva sapere tutti quei particolari sul cugino e sua moglie.
- … Comunque, quello che ti voglio dire è che ogni persona scopre i propri sentimenti in modo diverso. Ora la cosa che ti devi chiedere è : “ Cosa provo veramente?”. Devi solo fare chiarezza nel tuo cuore, proprio come ho fatto io-
- Non lo so Nagato, non può essere già amore, non può, lo conosco da appena una settimana, è impossibile!!-
- Questo non significa niente e lo sai. Hai presente il cosiddetto “ colpo di fulmine”?-
-Spiritoso … Comunque non so se è un colpo di fulmine, ma credo di non poter più fare a meno di lui-
- Perchè?-
- Beh mi ha baciato, stasera, e domani abbiamo un appuntamento-
- Racconta tutto – disse Nagato imperioso. Così Naruto raccontò al cugino tutto ciò che era successo nei giorni precedenti e colse l'occasione per chiedere consiglio per chiedere consiglio al ragazzo più grande, su dove poteva portare Sasuke l'indomani per il loro appuntamento.
Alla fine della conversazione, Nagato era riuscito in una duplice impresa, cioè quella di calmare Naruto e quella di aver convinto il ragazzo ad accettare il nuovo e potente sentimento che aveva riempito il suo cuore. Così, dopo aver chiuso la chiamata, finalmente riuscì ad addormentarsi.
L'indomani mattina, sia Naruto che Sasuke si alzarono presto. Quando Naruto si svegliò, la prima cosa che fece fu prendere il cellulare in modo tale da poter mandare un messaggio a Sasuke per dargli il buon giorno, ma vide che il moro lo aveva preceduto. Così lesse ad alta voce il messaggio:
* Hei, so che non sei ancora sveglio, ma spero che leggerai questo messaggio appena aprirai i tuoi magnifici occhi azzurri. Ti passo a prendere io alle 10 in punto. Non ti preoccupare e non farti strane idee, oggi ci siamo solo io e te. Un bacio,Sasuke*
Naruto non poté fare a meno di sorridere al pensiero di un Sasuke con i capelli scompigliati e la bocca impastata dal sonno. “Uhm quella bocca” pensò il biondino, ma poi si riprese dicendosi che doveva prepararsi altrimenti Sasuke avrebbe dovuto aspettarlo.
Così andò in bagno, si fece la doccia e, una volta uscito, cominciò a farsi la barba. Dopo aver finito di prepararsi ed essersi vestito, uscì dalla sua stanza e si diresse in quella del piccolo Alex, aprì la porta e si stupì nel vedere che non c'era nessuno nella stanza.
Con una crescente preoccupazione scese al piano inferiore, dirigendosi verso la cucina. Naruto rilasciò un pesante sospiro quando vide il bambino ,in braccio a Jiraya, giocare tranquillamente con quest'ultimo mentre i suoi genitori preparavano la colazione.
- Buon giorno a tutti – disse il biondino avvicinandosi al padrino e prendendo il figlio in braccio.
Sempre tenendo Alex tra le braccia si avvicinò e salutò i suoi genitori. Dopo di che, non volendosi allontanare dal piccolo, con ancora Alex in braccio, prese una tazza e si versò del caffè appena fatto.
- Allora, che programmi hai per oggi?- chiese Minato mentre sistemava sulla tavola la colazione che aveva appena preparato insieme alla moglie.
- Tesoro siediti e fai colazione- disse Kushina al figlio.
- No, grazie mamma, ma non faccio mai colazione. Comunque, sinceramente non so cosa farò oggi, papà-
- Che vuoi dire?- chiese Jiraya
- Oggi ho un appuntamento con Sasuke e … - ma proprio in quel momento bussarono alla porta.
- Vado io – disse Minato senza lasciare il tempo al figlio di dire qualcosa e andando ad aprire, ritrovandosi davanti Sasuke.
- Sasuke, ciao, vieni accomodati. Naruto è di la in cucina -
- Buon giorno Signor. Namikaze- disse il moro stringendogli la mano.
- Ti prego, chiamami Minato-
- Ok … Minato-
- Dai andiamo prima che mio figlio cominci a pensare a quali atroci torture io ti stia sottoponendo- disse il padre del biondo spingendo gentilmente il ragazzo verso la cucina.
Giunti nel locale il primo a voltarsi fu Naruto,con ancora il piccolo Alex in braccio. Così si alzò e si avvicinò a Sasuke mentre suo padre si sedeva a tavola.
Una volta giunto vicino al moro, gli disse:
- Ciao-
- Ciao biondino- rispose Sasuke passandogli un braccio intorno alla vita e stringendolo a se.
Allora il biondo si avvicinò ancora di più e poggiò le sue labbra su quelle dell'altro infischiandosene del fatto che ci fosse tutta la sua famiglia a guardarli.
Tuttavia furono le manine del piccolo Alex a farli separare, seppur lentamente, poiché il bambino voleva attirare l'attenzione del padre e del nuovo arrivato.
- Hei campione- disse Sasuke prendendo il piccolo dalle braccia dell'altro, anche per nascondere l'imbarazzo di aver baciato il chitarrista davanti ai genitori di lui.
Nel frattempo, per lo stesso motivo, il biondo si era avvicinato ad un mobiletto li vicino e aveva afferrato il portafogli, gli occhiali da sole e le chiavi di casa.
- Bene andiamo?- chiese Naruto al cantante.
- Certo- rispose quest'ultimo mentre cercava di mettere un riluttante Alex tra le braccia della madre del biondo.
Una volta che ebbe fatto ciò, e dopo aver dato un bacio al piccolo, prese Naruto per mano e si diressero verso la porta, salutarono e scomparirono dietro di essa. All'interno della cucina, i “ tre moschettieri”, attesero di sentire il rumore dell'auto del moro che si allontanava, dopo di che cominciarono a saltare per la gioia, proprio come tre adolescenti che avevano appena vinto alla lotteria.


Bene eccomi qua ^ ^ Allora questo capitolo mi è servito soprattutto per introdurre il personaggio di Nagato e i sentimentimenti di Naruto. 
Ringrazio di cuore la mia beta, Psyche07. Grazie per avermi convinto ad intraprendere questa avventura e non lasciare questa storia chiusa in un cassetto. Grazie per i pomeriggi al bar a parlare di manga, anime e di qualsiasi altro argomento XD Ringrazio anche tutte le persone che seguono/leggono e recensiscono la mia storia ^ ^ Spero di poter pubblicare presto un nuovo capitolo ^^

 

 

 

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Capitolo 9
*** Primo Appuntamento ***


La Mazda MX 5 di Sasuke sfrecciava agilmente sull'asfalto della Tangenziale Nord di Los Angeles, diretta verso il centro della metropoli.
Il paesaggio mutava velocemente mentre all'internò dell'abitacolo regnava un pesante silenzio che, quasi impediva, ai due ragazzi di respirare, tuttavia a spezzare questa strana atmosfera, fu proprio la risata di Sasuke.
-Non ridere- inveì subito Naruto – è stato davvero imbarazzante-
- Scusa, scusa. Hai ragione, ma non riesco a smettere- disse l'altro non riuscendo a frenare le risate che gli stavano facendo lacrimare gli occhi.
- E poi non puoi lamentarti. Sbaglio o sei stato tu il primo a saltarmi addosso?- chiese il cantante guardando il biondo con fare ammiccante, sempre stando attento alla strada.
- Non ti sono saltato addosso- rispose Naruto lanciando all'altro uno sguardo truce – e poi non mi sembra che ti abbia dato fastidio- continuò.
- E chi si lamenta, anzi- disse il cantante sorridendo sotto ai baffi.
-Ah, ah, ah molto divertente. Invece, vogliamo parlare del fatto che tutto questo non sarebbe successo se fossi passato io a prenderti?- chiese a sua volta il biondo. Tuttavia, proprio in quel momento, lo sguardo color onice di Sasuke e quello color zaffiro di Naruto si incontrarono e dopo una battaglia, durata pochi secondi, scoppiarono entrambi a ridere.
Dopo che si furono affievolite le risate, il chitarrista disse:
- E va beh, lo ammetto, hai ragione, è stata colpa mia, ma non ho resistito - disse il biondo abbassando lo sguardo, poi cercando di cambiare, discorso, continuò
- … Comunque, mi dici dove stiamo andando?-
Sasuke capendo l'imbarazzo che era nato nel compagno, dopo quella piccola rivelazione, rispose:
- Se per te va bene, avevo pensato di fare un giro in centro, poi di andare a pranzare e decidere cosa fare nel pomeriggio-
- Perfetto ma … - disse Naruto con fare dubbioso - … sei sicuro? Voglio dire, potrebbero esserci dei paparazzi o qualche tuo fan potrebbe riconoscerti. Non correrai dei rischi in questo modo?-
- Beh dovrei chiederlo al mio capo- disse Sasuke, facendo nascere un sorriso selle labbra del compagno.
- Divertente- disse il biondo.
- Comunque anche se fosse? Non possiamo nasconderci per paura di quelle sanguisughe. Io voglio trascorrere ogni momento, ogni attimo di questa relazione alla luce del sole. Perchè tu lo meriti … meriti questo ed altro ed io non ho intenzione di tappare le ali alla nostra storia ancor prima che nasca- disse il moro mentre spostava la mano, che stava sulla leva del cambio, su quella dell'altro e la stringeva intorno ad essa.
Naruto era stupito, non pensava che Sasuke, come lui, provasse già qualcosa di così forte, e questo un po' lo spaventava.
Ma la determinazione che esprimeva la voce del moro, gli diede la forza di accettare, definitivamente, il tumulto interiore che si era creato all'interno del suo cuore dal momento stesso in cui aveva incontrato, per la prima volta, lo sguardo del cantante.
- Grazie- disse semplicemente il biondo.
Per il resto del tragitto parlarono del più e del meno, alleggerendo notevolmente l'atmosfera e conoscendosi meglio.
Quando, finalmente, riuscirono a raggiungere la loro destinazione, parcheggiarono e scesero dall'auto.
La prima cosa che fece il biondo, dopo aver appoggiato i piedi sul marciapiede, fu stiracchiarsi e sciogliere i muscoli.
- Odio il traffico di questa città- disse il chiacchiera.
- A chi lo dici, a San Diego non era affatto così- rispose il moro.
- Ah vero, tu sei originario di San Diego … Ti sei trasferito per le audizioni?-
-Uhm veramente no … In realtà sono entrato in una compagnia quando avevo 18 anni, recitavo e cantavo nei musical, ho viaggiato molto per questo, così alla fine mi sono trasferito qui, nella città che non dorme mai. Diciamo che grazie alla compagnia, ho spiccato il “ volo ” -
- Musical, eh? Ora capisco molte cose- disse il biondo.
- Che vuoi dire?- chiese il moro mentre cominciava a camminargli accanto.
- Mi riferisco alla tua presenza scenica. Sicuramente tu hai un talento naturale, riesci ad incantare qualsiasi persona ti posi lo sguardo addosso, in più tutti gli spettacoli a cui hai partecipato ti sono serviti come allenamento per affinare questo tuo talento – disse il biondo.
- Sai, non sei il primo che mi dice una cosa del genere- disse Sasuke.
- A pensarci bene, mi sa che dovrò stare attento, dato che tutti quelli che ti vedono sono affascinati da te, qualcuno potrebbe portarti via da me- disse il biondo con fare imbarazzato e guardando dal lato opposto a quello del moro.
Invece per Sasuke, quella situazione era un po' strana, di solito non era così “timido”, anzi il contrario, lui si prendeva tutto quello che voleva infischiandosene di quello che pensava la gente.
Ma questa volta era diverso, c'era qualcosa nello sguardo del suo chitarrista che riusciva, stranamente, a mettere d'accorda sia il cuore che la mente, che in quel momento stavano gridano all'unisono:
“ Ma sei un idiota? Prendigli subito la mano … dai che finalmente hai trovato quello giusto … Su,su … Ma dobbiamo dirti tutto noi?”
Alla fine, però, fu proprio il biondo che, dopo aver superato il suo imbarazzo per l'affermazione precedente, fece la prima mossa e afferrò saldamente la mano del compagno. Allora Sasuke, spostò lo sguardo verso il basso e incrociò le proprie dita con quelle del chitarrista, dopo di che lo alzò di nuovo e disse:
- Così va meglio, non credi?-
- Si, hai ragione … va decisamente meglio- rispose Naruto.
Cominciarono ad incamminarsi per la strada affollata di persone che passeggiavano tranquillamente o che si fermavano ad ammirare le vetrine sfavillanti degli innumerevoli negozi.
Immersi in quella confusione, i ragazzi si sentivano a loro agio e non fecero caso al rumore prodotto dagli scatti fotografici fatti da alcuni paparazzi.
Per tutta la mattinata continuarono a vagare per i vari negozi che riuscivano ad attirare la loro attenzione, comprando tutto ciò che volevano.
Sasuke si sorprese, nel costatare che anche a Naruto piaceva fare shopping, anche se la maggior parte degli acquisti verteva su vestiti per bambini, oppure capi di color nero.
Così passò la mattinata, tra un acquisto ed una chiacchierata.
Quando giunse l'ora di pranzo, risalirono in auto, dopo aver riposto le innumerevoli buste che si erano accumulate durante la mattina, e si diressero verso il ristorante dove aveva prenotato Sasuke.
Il
Taste ,un ristorante molto famoso a Los Angeles, si trovava a West Hollywood in una zona poco affollata.
Era molto celebre sia per la sua ottima cucina sia per la privacy che garantiva ai suoi clienti, che, nella maggior parte dei casi, era composta da personaggi famosi del mondo dello spettacolo.
Sasuke e Naruto entrarono nel locale e subito un cameriere gli si avvicinò.
- Buongiorno Signor Uchica-
- Buon giorno Samuel, come sta la famiglia?-
- Stanno tutti bene, Signore. Mi sembra che abbia prenotato un tavolo per due, giusto?-
- Si. Ti presento Naruto Uzumaki- disse il cantante presentando il compagno al cameriere.
- Piacere di conoscerla, Signore- disse quest'ultimo.
- Piacere- disse Naruto spiazzato dalla familiarità che aveva il moro con il cameriere.
- Signore preferisce stare in sala oppure in veranda?-
- Non so, che ne dici Naruto?-
- Preferirei stare in veranda, se è possibile- rispose cortesemente il biondo.
- Certamente, prego seguitemi- disse il cameriere che gli fece strada e li fece accomodare al tavolo.
- Ecco a voi il menù, sapete già cosa desiderate bere?-
Naruto diede un'occhiata veloce al menù dopo di che disse:
- Una bottiglia di
Chateau Pétrus - disse Naruto
- Ottima scelta, Signore. Ve lo porto subito- detto ciò il cameriere si allontanò.
- Sono sorpreso, non sapevo ti intendessi di vino- disse il cantante con fare stupito.
- Beh, con la mia famiglia, si impara questo ed altro- disse Naruto abbassando lo sguardo.
Allora Sasuke si alzò dalla sedia e baciò il biondo con fare appassionato, dopo di che si mise nuovamente a sedere come se non fosse successo niente.
Naruto era rimasto stupefatto dalla naturalezza che il moro esprimeva con i suoi gesti affettuosi, ma dopotutto, questo nuovo lato del carattere del compagno, non gli dispiaceva per niente.
Così trascorsero anche il pranzo immersi in un clima di intimità e gioia, e dopo aver pagato il conto decisero di fare una passeggiata in spiaggia. In quel periodo dell'anno quasi tutta la popolazione di Los Angeles trovava il tempo per andare a fare una passeggiata sul lungo mare, il clima clemente dei primi giorni di giugno permetteva alle persone di passare un po' di tempo sotto i raggi del sole.
Naruto e Sasuke camminavano mano nella mano, scherzavano e ridevano, spensierati come qualsiasi altri ragazzi della loro età.
Non erano più un cantante famoso e il suo chitarrista, erano semplicemente loro stessi, due uomini che stavano scoprendo i sentimenti che provavano l'uno per l'altro. Ma all'improvviso il cellulare del biondo squillò avvisando che era arrivato un messaggio.
Sasuke vide la faccia del biondo cambiare improvvisamente e si preoccupò molto quando lo vide crollare a terra, così gli si avvicinò e si sedette dietro di lui, abbracciandolo da dietro e cullandolo.
Quando vide il viso del compagno rilassarsi un pochino, sempre accarezzandogli le braccia, gli disse:
- Va un po' meglio?-
- Si, grazie … scusa, non mi capita spesso di essere così ridicolo- rispose il biondo con un sorriso stiracchiato.
- Non dire sciocchezze, non mi devi chiedere scusa … a giudicare dalla tua espressione, devono essere delle brutte notizie. Ti va di parlarne?-
- E' una lunga storia-
- Ho tutto il tempo del mondo – rispose il moro.
Naruto fece un respiro profondo e poi cominciò a parlare:
- Mi ero appena trasferito a New York, come sai non ero affatto felice, oltre al fatto che mio nonno mi rendeva la vita un inferno. Mi denigrava, disprezza la mia vita e le mie scelte, anche sul letto di morte … Ancora non mi spiego perchè abbia incluso anche me nel testamento- disse Naruto con fare sconsolato.
- Non devi perdere tempo a pensare a lui, non ne vale la pena. Dai vai avanti, tenerti tutto dentro non può farti altro che male- disse Sasuke, continuando ad accarezzare le braccia del compagno, capendo che la parte peggiore del racconto doveva ancora arrivare.
-Già hai ragione …- disse il biondo facendo un altro respiro profondo e raccogliendo i suoi pensieri.
-Prenditi tutto il tempo che vuoi – disse il moro depositando piccoli baci tra i capelli del chitarrista nel tentativo di farlo rilassare ulteriormente.
- Non vado fiero delle mie azioni – riprese a dire il biondo – e non cercherò di giustificarmi, non sono quel genere di persona. Comunque, appena arrivato cominciai ad uscire ogni sera, non tornavo quasi mai a casa, trovavo sempre qualcuno da cui farmi ospitare, non so se mi spiego … -
- Fin troppo bene – disse Sasuke non nascondendo affatto il suo fastidio.
- Dai, non devi essere geloso- disse il biondo ridacchiando.
- Ma chi è geloso, di certo non io- controbbattè il moro.
- Ok,ok meglio se continuo il mio racconto … -
- Buona idea- disse Sasuke depositando un bacio sul collo del biondo e facendogli il solletico.
- … Ecco, stavo dicendo. Vivevo una vita completamente sregolata, cercavo di riempire quel vuoto interiore con l'alcol. I miei genitori tentavano in tutti i modi d'alleviare questo mio malessere, ma io mi chiudevo sempre più in me stesso. La mia giornata era scandita dal lavoro, in cui davo tutto me stesso, e dalle serate passate a bere in giro per le discoteche e i locali della grande mela. Una sera raggiunsi il fondo, non avevo mai bevuto così tanto e … -
Naruto si interruppe improvvisamente, non sapendo che parole usare.
- Va avanti tranquillamente, sono qui con te e per te- lo rassicurò ancora una volta il cantante.
-Ok, non c'è un modo delicato per dirlo quindi … Andai a letto con una ragazza. So che può sembrare strano, cioè io sono gay fino al midollo, non sono mai stato attratto dal gentil sesso, mai neanche da ragazzo. Ero ubriaco e non sapevo cosa stavo facendo, io … -
Ma il moro l'interruppe dicendo:
- Non ti devi giustificare con me, tranquillo, continua altrimenti non riuscirai a sfogarti completamente.- dopo di che gli diede un altro bacio sulla guancia, per sottolineare le sue parole, perchè lui non lo giudicava, tutti hanno i propri demoni e tutti hanno fatto degli errori.
-Ok … l'indomani mattina mi svegliai in una camera d'albergo, con una sconosciuta nel letto. All'inizio mi stupì, non mi ricordavo niente. Poi i ricordi riaffiorarono e io scoppiai a piangere. Preso dai sensi di colpa mi scusai con la ragazza e gli chiesi il nome.
Si chiamava Hinata. Gli diedi il mio numero di cellulare e gli dissi che se avesse avuto bisogno di qualsiasi cosa, non avrebbe dovuto esitare a chiamarmi. Passarono un paio di settimane e mi arrivò un suo messaggio in cui mi diceva che aveva urgente bisogno di parlarmi. Ci incontrammo, io ero molto più sereno rispetto al nostro ultimo incontro, infatti dopo quel giorno, avevo capito che non potevo continuare su quella strada per l'autodistruzione. Comunque, ci incontrammo e senza mezzi termini mi disse che era incinta e che il bambino era il mio. - Sasuke trattenne il respiro e disse: - Quindi, questa Hinata, è … -
- Si è la madre di Alex. All'inizio, come puoi immaginare, rimasi estremamente sorpreso ma la cosa che mi sconvolse di più fu il fatto che aveva deciso di abortire. Aveva preso quella decisione senza consultarmi, mi aveva incontrato solo per riferirmela.
Devo dire che la decisione che presi fu dettata più che altro dal mio desiderio egoistico che non dal mio buon senso. Le proposi un accordo. Io volevo diventare padre e quella mi sembrava un occasione più unica che rara, così gli dissi che l'avrei assunta , proprio come una madre surrogata. Non avrebbe avuto nessuno rapporto con il bambino, le feci firmare un contratto in cui rinunciava a tutti i suoi diritti come madre naturale e a qualsiasi pretesa futura sul piccolo. Non volevo che Alex potesse essere sfruttato per estorcermi qualcosa. Col senno di poi penso che questa sia stata la mia migliore decisione.
Il 18 ottobre il mio piccolo angelo venne al mondo e lei scomparve dalle nostre vite. Tuttavia non mi fidai, così, grazie a Jiraya, chiesi ad un'amica di famiglia, che fa parte della corte suprema, di fare un ingiunzione in modo tale che qualsiasi azione legale Hinata e la sua famiglia avessero iniziato per riavere Alex o per sfruttarlo,non avrebbe visto sorgere neanche un'alba.-
- Wow un'azione davvero drastica – disse il moro.
- Già, ma necessaria. Quando suo padre ha scoperto che il figlio che Hinata aveva partorito, era l'erede della famiglia Namikaze, beh, ha deciso che gli faceva più comodo averlo nella loro famiglia in modo tale da poterci portare via tutto ciò che abbiamo. Questa ne è la prova. … - così Naruto fece leggere al compagno il messaggio che la ragazza gli aveva inviato.
“ Non mi importa niente del marmocchio, l'unica cosa che vogliamo io e la mia famiglia sono i tuoi soldi e se per averli ti dovrò portar via quella fecce che è tuo figlio, beh lo faremo e dopo che ti avrò tolto tutto, farò capitare un incidente mortale a quel “povero” bambino e mi divertirò a vedere la disperazione sul tuo volto. Così voi Namikaze smetterete di sottovalutare noi Hyuga”
Sasuke era impietrito, come poteva esistere una persona così meschina.
Ora capiva perchè il compagno si era accasciato a suolo dopo aver letto quel messaggio.
- Non ti preoccupare- disse il cantante – si sistemerà tutto, vi proteggerò io-
-Grazie – disse il biondo dandogli un bacio. 
- So che non possono fare niente, anche perchè l' FBI ha già provveduto a fermare qualsiasi loro azione sul nascere. Ma quando mi arrivano questi messaggi, mi sento come se mi crollasse la terra sotto i piedi.-
- Lo so è terribile, ma non sei solo ci sono i tuoi amici che ti sostengono, i tuoi genitori e ci sono io. Non devi portare questo peso da solo. - disse il moro. -Grazie per avermi ascoltato- sussurrò il chitarrista sulle labbra dell'altro.
- Di niente- rispose Sasuke prima di azzerare la distanza che li separava e dare inizio ad un bacio mozzafiato.
Rimasero li, su quella spiaggia che andava sempre più spopolandosi, per un po' di tempo, a coccolarsi e a sussurrare parole dolci, fino a quando il cantante non si alzò e porgendo la mano all'altro disse:
- Su torniamo a casa, c'è un principino che ci aspetta e che vuole essere coccolato -
- Si, hai ragione – rispose l'altro afferrando la mano che glie era stata offerta e alzandosi. Così, sempre mano nella mano, arrivarono all'auto, salirono e si diressero versa case del biondo, che sorrideva sereno, conscio del fatto che Sasuke sarebbe stato sempre li a sostenerlo.  







Ed eccomi qui ^^ So di esserte in estremo ritardo * schiva i forconi della folla inferocita * Per questo spero che questo capitolo vi piaccia ^^
Ringrazio la mia beta Psyche07 per sopportare i mie deliri e tutti coloro che seuono/recensiscono/leggono la mia storia.                       
Vi ricordo che una recensione allunga la vita di uno scrittore u.u
Fatemi sapere cosa ne pensate ^^                                                                           

 

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Capitolo 10
*** Rinnegan ***


Naruto e Sasuke arrivarono molto presto a casa del biondo, stranamente non incontrarono traffico, così dopo aver parcheggiato l'auto, scesero e tendosi per man entrarono dentro la villa.

Di certo nessuno dei due si aspettava di trovare degli ospiti in casa, soprattutto Sasuke che rimase scioccato nel vedere i propri genitori comodamente seduti sul divano del salotto del biondo che conversavano amabilmente con i genitori di quest'ultimo.

- Mamma? Papà? Che ci fate qui?- esclamò il cantante stupito.
- Oh tesoro- disse la madre del moro, Mikoto – Non ci aspettavamo di trovarti qui- aggiunse mentre sorseggiava un bicchiere di vino.
- Questo dovrei essere io a dirlo, non tu mamma- rispose a sua volta il cantante
- Oh non fare tante storie figliolo … piuttosto non ci presenti il tuo fidanzato, anche se noi lo conosciamo già molto bene- disse Fugaku, il padre di Sasuke.
In un primo momento entrambi i ragazzi rimasero interdetti da quella esclamazione ma poi Naruto si riprese dallo stupore e si presentò:
- Piacere di conoscerla Signor Uchica, sono Naruto Uzumaki e … - ma non riuscì a finire la frase perchè le risate di suo padre, lo interruppero.
- Oh avanti brontolone, smettila di mettere in imbarazzo il mio ragazzo – disse Minato continuando a ridere.
- Minato mi levi tutto il divertimento così, la faccia che hanno fatto quando ci hanno visto era epica, peccato che non gli abbiamo fatto una foto- controbbattee il padre del cantante.
- Ti do pienamente ragione – disse Kushina alzando il bicchiere in direzione di quest'ultimo in segno di ringraziamento.
I due ragazzi non riuscivano a capire i filo della discussione, ma soprattutto si chiedevano perchè i quattro parlassero in maniera così amichevole.
- Ehm, scusate … potreste spiegarci che sta succedendo?- disse il biondo con voce calma anche se si percepiva benissimo la sua irritazione.
- Oh giusto, mi sembra ovvio che siate rimasti stupiti. Beh vedi, Naruto, Fugaku è il mio testimone di nozze, mentre Mikoto è la testimone di tua madre- rispose Minato che si era ripreso dall'eccesso di risate.
- Tu lo sapevi?- chiese il biondo al moro che scosse la testa per sottolineare il fatto che anche lui era all'oscuro dei fatti.
- Comunque che ci fate qui?- chiese il moro ai genitori che subito gli risposero:
- Mi sembra ovvio, siamo venuti a trovare te e tuo fratello Itachi- disse Mikoto.
- Questo lo avevo capito … Intendevo cosa fate qui a casa di Naruto?- domandò il moro con tono annoiato.
- Oh ti stavamo aspettando- replicò Fugaku con semplicità.
- E perchè mi stavate aspettando, di grazia?- continuò il ragazzo.
- Perchè- disse a sua volta il padre – staremo a casa tua per un po', diciamo per tutta la durata del nostro soggiorno qui in città-
Sasuke rimase sconcertato, non solo i suoi genitori si presentavano a casa del suo ragazzo senza preavviso, ma in più pretendevano di trasferirsi a casa sua in pianta stabile per un periodo ancora indefinito.
Tuttavia il ragazzo non poteva dire che gli dispiacesse completamente la cosa, dopotutto era da tanto tempo che non vedeva i suoi, così sospirando disse:
- E va bene, papà perchè non porti le valige in macchina, io vi raggiungo subito-
- Agli ordini – disse Fugaku, alzandosi e dirigendosi alla porta.
- Ti do una mano- saltò su Minato – anche noi dobbiamo andare, abbiamo approfittato già troppo dell'ospitalità di nostro figlio.-
- Papà non dire così- intervenne istintivamente Naruto sorridendo.
- Ma è vero amore e poi, dopo tutto, io e tuo padre dobbiamo inaugurare la nuova casa- disse Kushina con tono malizioso rivolta al marito.
- Questo non volevo proprio saperlo... piuttosto dov'è Alex?- chiese il biondo.
- Oh il piccolino è di sopra a dormire- rispose Mikoto e poi continuò – Hai proprio un bel bambino -
- La ringrazio Signora Uchica- replicò il chitarrista.
Sasuke abbracciò Naruto da dietro e poi gli sussurrò all'orecchio:
- Vorrei tanto rimanere con te e il cucciolo stasera ma … -
- Lo so, non ti preoccupare, ci vediamo domani- disse il biondo.
- Purtroppo domani non posso, ho un intervista importante- gli rispose il cantante con tono sconsolato.
- Davvero? Per quale rivista?- chiese curioso Naruto.
- Per il Rinnegan. In realtà non mi aspettavo che mi chiamassero, sai son molto selettivi- disse entusiasmato Sasuke.
- Si, ho sentito parlare del direttore della rivista … allora ti lascio andare, domani devi essere riposato.- così dicendo lo baciò appassionatamente e lo sospinse verso la porta.
Quando entrambi furono a corto di ossigeno si separarono e uscito dall'abitazione, Sasuke salì in macchina insieme ai suoi genitori, nel frattempo quelli avevano salutato Minato e Kuscina intenti, anch'essi, ad entrare nella propria auto.
Una volta richiusosi la porta alle spalle, Naruto venne assalito da uno strano senso di felicità misto ad ansia, per la grande occasione che il fato, o meglio una certa persona di sua conoscenza, avevano concesso al compagno.
Sorridendo il biondo pensò che oggettivamente il destino ha diversi modi per indicarti la strada da percorrere, alcune volte non devi far altro che seguire il tuo istinto, altre volte invece, sceglie di metterti alla prova, di farti soffrire, ti indica la strada più lunga e dolorosa, quella che non avresti mai scelto di tua volontà, ma che alla fine riesce a portarti alla felicità e questi sarebbero stati i pensieri di Itachi Uchica se solo avesse saputo come, quella che sembrava una semplice intervista, avrebbe messo in moto gli ingranaggi di questo destino beffardo.




 Itachi si alzò presto quella mattina, il sole era appena sorto e non sapeva spiegarsi il perchè, ma c'era qualcosa, all'altezza dello stomaco, che gli aveva impedito di riposare.
Decise, perciò, di farsi una doccia e prepararsi per la lunga giornata lavorativa: quel giorno, infatti, avrebbe dovuto accompagnare il fratello ad un appuntamento importante e tutto avrebbe dovuto essere perfetto.
Quando ebbe finito di vestirsi, lasciò un biglietti a Gaara avvertendolo che non sarebbe tornato per pranzo e uscì dirigendosi macchina.
Temendo di trovato molta confusione, decise di passare a prendere immediatamente Sasuke e, per avvertirlo, gli mandò un messaggio, chiedendogli anche di farsi trovare pronto per quando sarebbe arrivato.
Per tutto il tragitto fino a casa del fratello, Itachi continuò a provare quella strana sensazione che gli aveva impedito di dormire.
Sembrava proprio non volesse abbandonarlo e anche quando scese dalla macchina ritrovandosi il viso irritato del fratello davanti agli occhi, rimase ben presente in una piccola parte della sua mente.
- Ti rendi conto di che ore sono?- chiese Sasuke,con voce ancora più irritata,ma che in realtà voleva dire, “ vorrei tanto ucciderti all'istante, ma mi servi per guidare l'auto”.
- Si sono le 7:50 e noi arriveremo tardi se non ti sbrighi- rispose Itachi, facendo finta di non intuite i pensieri del fratello.
- Ma sei scemo manca ancora più di un ora al nostro appuntamento !!- quasi gridò in risposta il cantante.
- Lo so fratellino, ma preferisco essere in anticipo e poi guarda un po' qui – sorrise mostrandogli una confezione che aveva tenuto nascosta dietro la schiena - ti ho portato il caffè del tuo bar preferito- disse allegramente porgendoglielo nel palese tentativo di rabbonirlo.
- Sei un ruffiano lo sai vero?- sussurrò Sasuke sorseggiando la bevanda calda.
Con un piccolo ghigno dipinto sul volto, Itachi replicò:
- Lo so, altrimenti non avrei mai potuto fare questo lavoro. Ora andiamo altrimenti arriveremo davvero in ritardo.- detto ciò Itachi si diresse verso l'auto seguito a ruota dal fratello che continuò a lamentarsi per tutto il tragitto, borbottando qualcosa su fratelli traditori che non avevano rispetto per il sonno altrui.
Arrivarono in perfetto orario nonostante fossero parti con largo anticipo, infatti lungo la strada avevano incontrato un traffico infernale che li aveva rallentati.
Scesero dalla macchina e subito Itachi disse:
- Visto? Se non fossimo partiti così presto saremmo di certo arrivati in ritardo-
- Va bene lo ammetto, avevi ragione, ma non montarti la testa, stupido di un fratello- disse Sasuke ancora irritato per il brusco risveglio.
- Mi terrari il muso per tutto il giorno?- gli chiese il più grande mentre entravano nella hall del grande palazzo che ospitava il Rinnegan.
- Può darsi – rispose semplicemente il cantante seguendolo all'interno.
Appena messo piede sul lucido pavimento di marmo nero, i due fratelli furono subito investiti da un un fiume in piena di persone che andavano avanti e indietro, in tutte le direzioni, senza accorgersi della loro presenza. In questo turbinio di gente indaffarate, una giovane donna, all'incirca dell'età di Itachi, alta con neri capelli dai riflessi blu ei un piercing sotto il labbro inferiore, venne verso di loro.
Una volta giunta davanti a loro, gli porse la mano per presentarsi:
- Piacere di conoscervi, mi chiamo Konan e sono il secondo vice-direttore della rivista, mi occupo della scena musicale orientale e nipponica.-
- Piacere di conoscerla, sono … - ma Itachi non riuscì a completare la frase perchè la donna lo interruppe dicendogli:
- Itachi Uchica. Sa lei è molto famoso nell'ambiente, quasi famoso come suo fratello – e rivolgendosi al giovane cantante - Piacere di conoscerla Signor Uchica, siamo davvero onorati del fatto che abbia accettato il nostro invito-.
- Il piacere è tutto mio, sa non mi aspettavo che una rivista di simile levatura potesse essere interessata alla mia carriera- disse Sasuke mentre entrava con la donna dentro un ascensore.
- Non dovrebbe sottovalutare così la sua carriera, sta facendo delle cose davvero straordinarie per aver cominciato da così poco tempo e sicuramente ne farà di altrettante in futuro- disse Konan - Uhm … Grazie … - replicò con tono imbarazzato Sasuke. Itachi per togliere il fratello da quella strana situazione chiese alla donna:
- Mi scusi, prima si è presentata come secondo vice-direttore, mi dispiace, ma non credo di aver capito bene cosa intendesse-
- Oh non si preoccupi, gli spiegherò meglio la scala gerarchica dell'azienda. Vede ci sono due vice direttori nella rivista, una sono io, che come vi ho detto mi occupo di tutta la parte orientale e poi c'è mio marito,Yahiko, che si occupa di tutta la zona europea. In fine ovviamente, c'è il direttore che si occupa … beh … di tutto. Sapete è un tale stacanovista, ma non dovete preoccuparvi è davvero gentile e competente, di certo vi metterà a vostro agio- disse Konan.
- Quindi mi intervisterà il direttore del Rinnegan?- chiese Sasuke con tono scioccato, visto che tutto si aspettava tranne una cosa del del genere.
- Ha insistito molto, dice che ha avuto, come dire, una “soffiata” sul tuo talento e vuole parlarti di persona per essere certo, testuali parole, di star puntando sul cavallo giusto. - la donna sorrise, poi aggiunse - Eccoci arrivati – e così le porte dell'ascensore si aprirono e i tre si ritrovarono in un largo corridoio meno caotico rispetto a quello precedente.
- Bene vi porto dal boss – disse la donna che però dovette fermarsi dopo appena pochi passi poiché un ragazzo, super giù della sua stessa età le stava correndo in contro.
- Hei ciao amore- disse quest'ultimo rivolto alla giovane prima di baciarla.
-Yahiko, dove stai andando? Non dovresti risolvere quell'emergenza del set fotografico?- gli chiese Konan
- Quel cretino ha detto che se ne occupa lui …- poi rivolgendosi ai due fratelli - Oh tu devi essere Sasuke Uchica, piacere di conoscerti io sono Yahiko, il primo vice-direttore e mi occupo della scena musicale europea- disse il giovane porgendo la mano a Sasuke e in seguito a Itachi.
Nessuno dei due, però, avrebbe mai detto che quel ragazzo così singolare, ricoprisse un ruolo tanto importante nella rivista.
Effettivamente gli innumerevoli piercing che aveva sul viso, non aiutavano di certo a dargli un aria professionale,anzi, contribuivano insieme ai capelli rossi sparati in aria, a farlo sembrare più un musicista che un giornalista.
-Piacere di conoscerla, sono Itachi Uchica, fratello e manager di Sasuke- disse il più grande dei due stringendo la mano al ragazzo.
- Bene, il boss ha detto che vi potete già accomodare nel suo ufficio anche se sta completando una telefonata alla nostra sezione italiana- disse Yahiko ai tre.
-Ma non dovevi occupartene tu?- gli chiese la moglie.
- Avrei dovuto, ma sai com'è fatto, le brutte notizie le vuole dare lui, come se si volesse far carico di quest'ulteriore sofferenza- gli rispose il rossiccio.
-Già, allora li accompagno di la … tu dove stai andando?- rispose Konan.
- In farmacia, devo prendere delle cose- replicò Yahiko rivolgendo alla donna uno sguardo carico di emozioni.
- Capito, vai e non perdere troppo tempo- disse a sua volta.
- E' stato un piacere conoscervi, penso che ci vedremo dopo al servizio fotografica- così dicendo si congedò ed entrò in ascensore.
Konan scosse la testa e aggiunse a beneficio dei due giovani al suo fianco :
- Dovete scusarlo, è un tipo un po' stravagante, ma sa fare bene il suo lavoro e credo che se non ci fosse lui a quest'ora il direttore sarebbe ancora più musone di quello che è ahahahah-
- Siete davvero una bella coppia, da quanto state insieme?- chiese Sasuke alla donna,anche per movimentare la conversazione dato che il fratello si era chiuso in uno strano mutismo.
- Oh siamo sposati da tre anni, ma ci conosciamo da quando eravamo piccoli- disse allegramente dopo di che bussò alla porta difronte a lei e disse:
- Hei, secchione, posso farli entrare?-
- Si, Konan, falli accomodare e soprattutto non chiamarmi secchione, sai che ho sempre odiato quel soprannome- rispose una voce molto pacata dall'interno della stanza.
Konan aprì la porta e li fece accomodare nell'ufficio, che più che altro sembrava un mix tra un archivio e uno studio musicale, completente in stile moderno, con affissi alle pareti gigantografie di copertine della rivista e poster autografati.
- Prego, sedetevi pure, sarò subito da voi- aggiunse la stessa voce di prima che, a quanto sembrava apparteneva all'uomo d schiena davanti a loro.
I due fratelli si sedettero e Konan, mentre stava per andarsene, aggiunse:
- Per qualsiasi cosa sono qui affianco, spero che abbiate un po' di pazienza-
- Non si preoccupi – disse Itachi.
- Bene, allora ci vediamo dopo al servizio fotografico- li salutò la donna prima di chiudersi la porta alle spalle.
I due Uchica rimasero ad osservare l'uomo di spalle, soprattutto Itachi si concentrò ad esaminare tutto ciò che vedeva.
L'uomo indossava dei jeans neri attillati, che gli fasciavano perfettamente le gambe snelle e toniche, una semplice camicia bianca con le maniche alzate fino al gomito che lasciavano intravedere la pelle candida e quello che sembrava il tatuaggio di una rosa sulla parte esterna dell'avambraccio.
Per finire degli splendidi capelli rosso fuoco spiccavano in mezzo a quel bianco e nero, acconciati con un semplice codino da samurai, sicuramente per non far sudare il proprietario.
Dopo quell'attenta analisi Itachi tornò a concentrarsi sul tatuaggio, era certo di averlo già visto anche se non sapeva né dove né quando però, ma qualcosa dentro gli diceva che era di importanza vitale riuscire a ricordare.
La sua mente, tuttavia, fu distratta dalla voce dell'uomo che stava ancora parlando al telefono.
- Lo so Luca, ma non posso farci niente, avete avuto un calo del 45% delle vendite … Non servirebbe a niente aumentare il prezzo … L'ho capito ma ho le mani legate … Senti facciamo così, vi do altri due mesi … Si non ti preoccupare ci penso io, ma ti avverto: se la situazione non migliora sarò costretto a chiudere la sezione italiana … Non mi ringraziare, non c'è niente di deciso … Si,si certo, ti aggiorno io. Ciao- così il misterioso uomo davanti a loro mise giù il telefono e sospirò.
 Dopo di che disse:
- Scusate l'attesa, sono … - ma non riuscì a completare la frase perchè il fiato gli si era mozzato in gola.
Infatti Nagato, questo era il suo nome, era rimasto pietrificato nel momento in cui aveva incontrato quel paio di occhi neri, che ancora, a distanza di anni, tormentavano i suoi sogni.
Non fu il solo, tuttavia, a rimanere senza fiato.
Anche Itachi, in quel preciso istante credette di morire, il suo cuore si fermò per un attimo e poi, riprese a battere talmente forte da sembrar quasi un martello pneometico che tentava di spaccare in due la sua gabbia toracica.
I loro sguardi si incrociarono e, mentre uno si dava dello stupido per non aver riconosciuto quel tatuaggio di cui aveva assistito alla creazione, l'altro si chiedeva perchè il destino lo stesse mettendo così a dura prova e per quale motivo non poteva lasciarlo a crogiolarsi nel suo rimpianto.
Sasuke, da spettatore esterno, non capiva cosa stesse succedendo al fratello che si era quasi pietrificato alla vista del viso dell'uomo.
A salvare entrambi ci penso il telefono che li ridestò con il suo squillare incessante, così Nagato sollevò la cornetta e dopo aver riagganciato, disse:
- Scusatemi, torno tra un secondo- dopo di che, scappò letteralmente dalla stanza.
Itachi era rimasto impietrito, se prima esisteva la minima possibilità che si fosse sbagliato, ora non c'erano più dubbi, quello era Nagato.
Avrebbe riconosciuto quegli occhi così particolari, in qualsiasi occasione, quante volete li aveva visti scrutare la sua anima alla ricerca della più piccola paura a cui porre rimedio ?
Ma perchè era li? Era davvero il direttore di quella grande testata giornalista? E perchè non lo aveva mai saputo?
Così mentre Itachi si poneva questi interrogativi, un altro giovane uomo sfrecciava veloce come un fulmine dentro i bagni e vi si rifugiava, accasciandosi a terra dietro la porta.
“Perchè? Perchè?” Questo continuava a chiedersi Nagato, “per quale motivo doveva succedere tutto questo?”
Fu ridestato dal suo stato catatonico da un leggero bussare alla porta e da una voce che diceva:
- Nagato, sono io, Konan, potresti aprire per favore?-
Il ragazzo alzò la mano e fece scattare la serratura, dopo di che si spostò per permettere alla sua amica di entrare e di accovacciarsi accanto a lui.
- Come stai?- gli chiese guardandolo negli occhi, non sapendo cos'altro dire per tirarlo su di morale.
- Come vuoi che stia? Sono a pezzi, non sono preparato a rivederlo, io sono un mostro, io … - ma Konan lo bloccò quasi gridando:
- Non dire sciocchezze, tu non sei un mostro e non hai fatto niente di male, anzi, il contrario. Hai soltanto pensato al suo bene e a cosa sarebbe stato meglio per lui.-
- Lo credi davvero?- le domandò Nagato, alzando i suoi splendidi occhi viola e puntandoli in quelli della donna davanti a lui.
-Assolutamente … Pensala come una seconda possibilità che il destino ti offre, quindi su alzati e sciacquati la faccia- asserì Konan offrendogli la mano come appiglio. Nagato si alzò e le porse il cellulare.
- Puoi mandare un messaggio a mio fratello e dirgli che deve sostituire il fotografo che oggi non è potuto venire , per il servizio fotografico- le chiese mentre si dirigeva ai lavandini.
- Agli ordini capo- disse la ragazza digitando velocemente il testo, dopo di che lesse il messaggio che era arrivato in risposta.
- Afferma che non può perchè ha troppo lavoro da fare-
Mentre Nagato si asciugava il volto disse a Konan:
- Digli che sono nei guai e che sarò in debito con lui, se mi farà questo favore-
 La risposta non tardò ad arrivare e subito gli riferì il messaggio:
- Sarà qui tra mezz'ora -
- Perfetto, ci pensi tu a lui?-
- Si, tu ti senti meglio?- gli chiese seguendolo fuori dal bagno.
-Sto bene non ti preoccupare, ora devo pensare soltanto al mio lavoro- replicò Nagato poggiando la mano sulla maniglia della porta del suo ufficio– Grazie ancora- sussurò prima di entrare dentro.
-Scusate l'inconveniente, ma il fotografo che si doveva occupare del servizio ha avuto un imprevisto e non è potuto venire, ma abbiamo già risolto- disse Nagato accomodandosi alla sua scrivania.
- Non si preoccupi Signor … - disse Sasuke
- Oh che maleducato, non mi sono presentato neanche come si deve – disse Nagato guardando Itachi negli occhi.
Poi aggiunse:
– Sono Nagato Uzumaki e sono il direttore del Rinnegan, è un piacere conoscervi Signori Uchica-      


Eccom qua ^^ scusate il ritardo, ma tengo davvero tanto a questo capitolo e volevo scriverlo al meglio. 
Ringrazio la mia beta Psyche07, per sopportare le mie continue paranoie, e tutte le persone che leggono/seguono/recensiscono la mia storia.
Vi ricordo anche una recensione alunga la vita di uno scrittore quindi .... recensiterecensiterecensite !!
Ci vediamo al prossimo capitolo ^^                                                                                                                                                                     

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Capitolo 11
*** Pain ***


Nel preciso istante in cui Nagato finì di parlare, le pupille dei due Uchica si dilatarono per lo stupore causato da quella rivelazione.
Subito Itachi si chiese perchè non si fosse ricordato primo il suo cognome , era una cosa così importante!! Tuttavia nella sua mente lentamente si fece strada il dubbio che il suo biondo amico avesse qualcosa a che fare con quella intervista e soprattutto, con quella strana situazione.
Sasuke, nel frattempo, dopo essersi ripreso dal momentaneo stato di shock chiese con tono curioso al rosso :
- Scusi, ma lei per caso conosce Naruto Uzumaki?-
- Prima di tutto dammi del tu, non sono così vecchio!- esclamò con tono gioioso il ragazzo.
- Ok Nagato- gli rispose il cantante sorridendo.
- Ecco così va già meglio. A giudicare dalle vostre facce sorprese penso che Naruto non vi abbia detto che siamo fratelli?- chiese Nagato dando sfogo alla sua ilarità vedendo la faccia sempre più sconvolta di Sasuke, ma soprattutto di Itachi.
- Immagino di no – continuò il maggiore degli Uzumaki con un ghigno sulle labbra.
- No, non mi ha detto niente - gli rispose il cantante dando voce anche ai pensieri del fratello
. - Penso di sapere il motivo. Vedi, è stato proprio lui a darmi il numero del tuo agente ma adesso, penso che non ce ne fosse bisogno- gli rispose il rosso guardando il più grande dei due, poi continuò – Conoscendolo bene, avrà pensato che ti staresti arrabbiato se te lo avesse detto -
- Non lo avrei mai fatto! – rispose istintivamente il moro, non sapendo che in realtà tutto quel discorso non era altro che un mezzo che Nagato stava utilizzando, non solo per valutare il ragazzo ma soprattutto per prendersi una piccola vendetta sul chitarrista.
- Lo immaginavo, in realtà è molto insicuro – asserì il giovane uomo seduto difronte ai due , dopo di che continuò:
- Che ne dite cominciamo l'intervista? Così possiamo finire prima-
- Certo – gli rispose Sasuke con tono allegro, mentre guardando con la coda dell'occhio il fratello che per tutto quel tempo si era comportato in modo strano, soprattutto da quando Nagato era rientrato nella stanza.
- Bene … Allora comincio col dirti che sono un tuo grande fan … - cominciò Nagato prima di essere interrotto dallo sbuffare ironico di Itachi.
- Hai mal di gola? Ti serve una caramella?- chiese sarcasticamente il rosso all'Uchica.
- No grazie – gli rispose con tono altrettanto ironico, quest'ultimo.
- Bene, stavo dicendo … Secondo te Sasuke, quanto ha influito sulla tua carriera l'aver partecipato ad un talentshow? Cosa diresti a quelli che insinuano che la tua fama sia effimera e passeggera, proprio come quella di molti tuoi colleghi che hanno vissuto quest'esperienza prima di te?-
- Innanzi tutto, grazie per avermi posto questa domanda.
Penso che il programma televisivo a cui ho partecipato sia stato sicuramente una gran bella vetrina, ma a differenza di quello che crede la maggior parte della gente, senza talento non si riesce ad entrare nel cuore delle persone.
Non voglio fare il finto modesto, non sarebbe giusto nei confronti dei miei fan, per questo penso che se non fossi riuscito a partecipare al programma … Si, certamente ci avrei messo più tempo a sfondare ma ci sarei riuscito lo stesso. Proprio per questo motivo non do molto credito a quelli che pensano che io sia una meteora, ma saranno i fatti a parlare al mio posto- rispose Sasuke.
- Parlando dei tuoi fan … Sicuramente hai un rapporto molto stretto con loro, ti sono molto affezionati.
 Ti saresti mai aspettato che il tuo coming out, per molti inaspettato, avesse portato così alla ribalta?
Ma soprattutto, che rapporti hai con i tuoi sostenitori? Secondo te sono più attratti dal tuo aspetto o dalla tua musica?- chiese Nagato.
- Questa era cattiva – intervenne Itachi guardandolo in modo truce.
- Mi dispiace ma devo fare le domande a cui la gente vuole una risposta, anche se non lo faccio volentieri- disse il rosso con tono dispiaciuto, poi continuò.
- E poi sai benissimo che questa domanda non era cattiva, mi ricordo qualcuno che sapeva sputare vero e proprio veleno dalla sua boccuccia-
Il moro gli lanciò un occhiata tagliante e voltò la testa dall'altro lato con fare stizzito.
- Non ti preoccupare- intervenne Sasuke per allentare la tensione che si era accumulata nell'aria dopo quella battuta, poi continuò - Non mi dispiace affatto rispondere a questa domanda, anzi.
Allora, innanzi tutto non mi sarei mai aspettato che la gente accettasse così facilmente la mia omosessualità, mi aspettavo una reazione peggiore.
Sono convinto che ai miei fan non importi il mio orientamento sessuale … Anche se devo ammettere che da quel momento in poi, qualcuno di loro si è dichiarato a qualche presentazione .
 Come dicevo, penso che siano attratti più dalla mia musica rispetto ad altro, tuttavia non posso negare che qualcuno di loro sia anche attratto dal mio aspetto, ma per questo non posso farci niente-
- E credo che qualcuno sia attratto da entrambi gli aspetti, sia quello artistico che quello fisico – disse Nagato riferendosi al fratello, ma questa affermazione venne seguita da un altro sbuffo ironico di Itachi che venne ignorato dal giornalista, che continuò chiedendo:
- La tua voce è sicuramente una tra le più belle dell'attuale scena musicale, questo sicuramente ha contribuito a portarti ai vertici delle classifiche di vendite dell'intero pianeta.
Questo come ti fa sentire? Quali sono i tuoi progetti per l'immediato futuro?-
- Credo che il successo di quest'album fosse del tutto inaspettato … Almeno per me.
Sono felice che molte persone si identifichino nelle mie canzoni e spero che sempre di più lo facciano in futuro. I miei impegni futuri ?
 Beh innanzi tutto la promozione del CD, poi ci sarà il mio tour americano che toccherà tutti gli stati del paese, e dopo il Ringraziamento incomincerà il mio tour mondiale.- rispose Sasuke.
- Bene e ora una domanda personale … Qual è il tuo tipo ideale?- chiese Nagato, guardando in modo complice il ragazzo.
Itachi, non avendo capito il reale senso della frase,sgranando gli occhi e guardò il rosso come a dire “ Ma sei scemo, o cosa?”
Sasuke invece, avendo compreso il messaggio sottinteso della frase, scoppiò a ridere e rispose:
- Oh beh … Ho una predilezione per i biondi con gli occhi azzurri, da un punto di vista fisico … Mentre dal punto di vista caratteriale, mi piacciono le persone decise ma che allo stesso tempo gentili e divertenti … Una persona con cui ridere e scherzare ma con cui posso anche confidarmi. Ovviamente un lato artistico non guasterebbe. Ecco, penso che questo sia il mio tipo ideale-
- Uno su un milione in pratica – disse Nagato sorridendo e costatando quanto il moro tenesse al fratello.
- Già – confermò il cantante sorridendo a sua volta.
- Bene, abbiamo finito- riferì il rosso ai due sorridendo
. - Wow, è stato veloce – esclamò Sasuke sorpreso, di solito un intervista durava ore se tutto andava bene.
- E' una sua caratteristica … Essere veloce – disse Itachi, guardando Nagato negli occhi.
- Veramente, non è quello che mi risulta … Anzi qualcuno mi diceva l'esatto contrario – rispose a sua volta quest'ultimo, dopo di che aggiunse rivolto al cantante:
- Sono felice che sia tu la persona a cui mio fratello si è affezionato … Sei un bravo ragazzo … Non dirgli che te l'ho detto, ma credo proprio che si sia veramente innamorato di te -
Sasuke rimase sorpreso da quell'esclamazione,non si aspettava di certo che il fratello del suo fidanzato gli rivelasse qualcosa del genere.
Itachi, nel frattempo, approfittò del momento di imbarazzo del minore per dire con tono aspro:
- Almeno uno dei due sa cosa vuol dire effettivamente la parola amore, pensavo fosse una caratteristica di famiglia non comprenderne il significato-
Uno strano silenzio calò dopo la frase che il più grande degli Uchica aveva proferito guardando Nagato negli occhi che istintivamente abbassò il volto per non far vedere quando quell'esclamazione lo avesse fatto soffrire.
Rimanendo sempre con lo sguardo basso il rosso esclamò:
- Bene vi aspetto agli ascensori, così posso accompagnarvi sul set- dopo di che, per la seconda volta in quella che si prospettava una lunga mattinata, fuggi dal suo ufficio.
Itachi si alzò dalla sedia pronto ad uscire dalla stanza ma il fratello lo afferrò per un braccio e lo bloccò, dopo di che gli chiese:
- Mi spieghi che ti è preso? -
- Non so di cosa stai parlando, ora andiamo – gli rispose il più grande con voce ferma e con uno sguardo che, se avesse potuto, avrebbe già incenerito ogni cosa nella stanza.
A Sasuke non rimase altro da fare che seguire il fratello in silenzio ed entrare insieme a lui e a Nagato dentro l'ascensore.
Nello stesso momento in cui Nagato cominciò l'intervista, Naruto mise piede nella grande hall del palazzo.
Non ebbe neanche il tempo di dare un occhiata in giro che una massa dai colori indefiniti, gli si fiondò addosso.
- Narutooo!!!- gridò Konan entusiasta.
- Konan così mi soffochi- sussurrò il ragazzo, a corto di fiato, nel vano tentativo di allontanarla, ma fortunatamente ci pensò il marito di quest'ultima a farlo.
- Grazie amico!- esclamò il biondo salutando Yahiko.
 - Dovere – rispose quest'ultimo sorridendo.
- Siete cattivi, lo sapete?- disse Konan con voce infantile suscitando l'ilarità di entrambi i ragazzi e di se stessa.
Quando smisero di ridere, Yahiko chiese al chitarrista con tono serio:
- Sai che sei nei guai fino al collo, vero? Questa non te la perdonerà facilmente-
Il biondo sospirò pesantemente, dopo di che rispose:
- Lo immaginavo … Ma non posso rimanere con le mani in mano mentre si autodistrugge lentamente! Non ci riesco.-
- Lo so Naruto, ma questa ferita è troppo dolorosa per lui – disse Konan poggiandogli una mano sulla spalla per consolarlo.
- Ne sono consapevole, ma sono ancora convinto che abbia sbagliato e voglio fare qualsiasi cosa per renderlo felice, qualsiasi.-
- E siamo perfettamente d'accordo con te – disse Yahiko, dopo di che aggiunse, – Tuttavia ciò non toglie il fatto che sia davvero arrabbiato con te, quindi preparati ad un bruttissimo quarto d'ora-
- E' andata così male?- chiese il chitarrista, con tono stanco.
- Non so come stia andando l'intervista, ho preferito non rimanere. Ti dico solo che appena lo ha visto in faccia è scappato dal suo ufficio e si è rifugiato in bagno ed è scoppiato a piangere.- gli rispose Konan.
- Ma sta bene? Ha preso … - ma non riuscì a completare la frase perchè Yahiko lo interruppe dicendo:
- Non ti preoccupare, ci abbiamo pensato noi, però è a pezzi, fisicamente e mentalmente. Ma nonostante ciò tu...-
- Si, si lo so mi sono scavato la fossa da solo- lo interruppe a sua volta il biondo.
- Sei sempre stato un tipo sveglio- esclamò allegramente il più grande, scompigliandogli i capelli.
- Dai tesoro smettila, sai che gli ha sempre dato fastidio- intervenne Konan sorridendo.
- Ecco ascolta tua moglie, che è meglio. Non so come hai potuto sposare un simile idiota- disse Naruto sorridendo.
-Hei ragazzino, porta un po' di rispetto per gli adulti - esclamò divertito il diretto interessato, che poi aggiunse – Tale e quale a suo fratello -
- Dai bambini smettetela – li prese in giro la donna, ridendo.
I due la guardarono, dopo di che Yahiko chiese :
- Che ne dici la lasciamo qui?-
- Dico che è un ottima idea- rispose il biondo, prendendo il più grande a braccetto e andando dritto agli ascensori, lasciandosi una stordita Konan alle spalle.
Dopo essersi ripresa da quell'attimo di smarrimento, la donna gli andò dietro gridando a gran voce un indignato “Aspettatemi idioti” e causando l'ilarità generale.
Una volta giunti sul set fotografico il biondo andò a sistemare l'attrezzatura mentre i due coniugi si andarono ad accomodare su due sedie poste li affianco.
Una volta finita quella mansione il ragazzo gli si rivolse chiedendogli:
- Nagato si è scordato di dirmi a chi devo scattare le foto, voi lo sapete?-
- Si lo sappiamo- affermò Yahiko ghignando divertito.
- Quindi … ?- continuò il chitarrista aspettando che l'altro gli rivelasse il nome del soggetto, ma l'unica cosa che ottenne fu una sonora risata da parte di entrambi i ragazzi.
- Per quando ti vogliamo bene come se fossi un figlio , se ti aspetti che ci mettiamo contro quel demone che tu ti ostini a chiamare fratello, sei un folle- gli disse Konan. - Infatti, ci teniamo alla vita- aggiunse il marito.
- Non capisco perchè non vuole che me lo riveliate- sbuffò Naruto.
- Vuole che sia una sorpresa – gli rivelò Konan.
- Ma a quanto pare, non dovrai aspettare molto per scoprirlo– esclamò Yahiko.
Infatti, in quel preciso istante le porte dell'ascensore si aprirono lasciando entrare nell'ambiente Itachi, Sasuke e Nagato.
Quando Naruto si voltò e li vide rischiò di collassare, perchè se il cantante lo stava guardando con sguardo stupito, gli altri due lo guardavano con un non so che di assassino nello sguardo, soprattutto uno dei due che, ne era certo, in quel momento stava pensando un modo molto doloroso per ucciderlo.
Naruto trattenne il fiato attendendo che uno qualsiasi dei tre dicesse qualcosa, fortunatamente a interrompere il momento di silenzio fu Sasuke.
Si avvicinò a lui e gli chiese:
- Hei, ma tu che ci fai qui?-
- A quanto pare, sarò io a scattarti le foto- gli rispose il biondo sorridendo.
- Non pensavo fossi anche un fotografo- disse il moro, nel tentativo di farlo rilassare, notando lo sguardo terrorizzato dell'altro.
- Nel tempo libero- ribbattee quello alzando le spalle.
- Eh quando lo avresti questo tempo libero ?- chiese sarcasticamente il cantante.
Il biondo era in procinto di rispondere al compagno, quando la voce più pacata del solito, del fratello giunse alle orecchie di tutti.
- Bene, sono sicuro di lasciarvi in buone mani- disse Nagato provocando un brivido lungo la schiena a Naruto, Yahiko e Konan.
Infatti quando il rosso usava quel tono di voce, ancora più calmo del solito, significava solo una cosa: GUAI!!
Il biondo, ignorando il suo istinto di sopravvivenza, che gli gridava a gran voce “Scappa cretino!!”, esclamò:
- Nagato aspetta io … -
Il ragazzo intuendo cosa gli volesse dire l'altro e curioso di sapere in che modo si sarebbe giustificato, gli fece segno di seguirlo dietro un separé che si trovava nell'open space,l'unica cosa all'interno della stanza che, sicuramente non avrebbe impedito a gli altri di ascoltare la loro conversazione, almeno li avrebbe tolti dal loro campo visivo.
Così mentre Yahiko e Konan tentavano di intavolare una discussione con il giovane cantante, Itachi lontano da sguardi indiscreti, fu libero di concentrarsi sulla conversazione dei due fratelli, alla ricerca di qualche risposta
. -Allora, cosa stavi dicendo?- chiese Nagato al biondo.
- Ecco … vedi  io non volevo ferirti …io volevo … volevo solo aiutarti.- disse timidamente Naruto, impaurito dalla possibile reazione dell'altro.
- E illuminami, secondo te in che modo tutto questo mi avrebbe potuto aiutare? Ma soprattutto chi te lo ha detto?- chiese il più grande alzando progressivamente il tono di voce.
- Fratellone ,ecco … Pensavi veramente che io, la mamma e il papà non sapessimo niente, assolutamente niente, di questa storia? Non te lo abbiamo detto perchè già stavi da cani per conto tuo e non volevamo aggravare la situazione … Ma noi lo sapevamo fin dall'inizio.- asserì veementemente il chitarrista.
- Ah già. Mi ero quasi scordato che faccio parte di una famiglia dove la parola privacy non esiste … Beh notizia dell'ultima ora: non dovete farvi i cazzi miei!!- gli urlò contro Nagato.
- E invece me li devo fare dato che sei così cieco da non capire che stai sbagliando!! Perchè vuoi soffrire così?!- gli chiese Naruto urlando, più per la frustrazione che per la rabbia.
Dall'altro lato del separé, Yahiko e Konan si zittirono di colpo ed impallidirono, così Sasuke gli chiese:
- Che succede?-
- Naruto ha appena fatto l'errore più grande della sua vita- gli rispose il ragazzo.
Infatti subito dopo, nell'intero ambiente, si propagò un rumore, come se qualcuno avesse infranto qualcosa sulla superficie del tavolo tavolo.
Effettivamente il rosso aveva sbattuto così forte i pugni sul piano di metallo, che una piccola striscia di sangue stava colando dalle nocche.
Naruto fu sorpreso dal gesto del fratello, di solito non usava mai la forza bruta, neanche per sfogarsi.
Ma il biondo fu bruscamente riportato alla realtà dalla voce carica di rabbia dell'altro.
- Secondo te io ho scelto di soffrire??? E' questo quello che credi?? Pensavo mi conoscessi meglio di così … IO non ho avuto scelta … Cosa avrei potuto fare di diverso? Avanti dimmelo ?!?! … Te lo dico io … NIENTE!! Non rimpiango nessuna delle mie scelte, nessuna!! … Ma ti dico una cosa avrei preferito di gran lunga la MORTE piuttosto che questo INFERNO!.
Perchè io vivo all'inferno da tre anni e non c'è niente che mi possa fare sentire meglio, se non la morte !!- gridò Nagato furente, dopo di che usci da dietro il separé e senza guardare nessuno in faccia entrò dentro l'ascensore e se ne andò.
Appena le porte si furono chiuse Yahiko corse da Naruto e lo abbracciò, cercando di trasmettergli tutto il calore e la serenità possibile, strofinandogli le mani sulle braccia nel tentativo di calmare i suoi tremori.
Konan lo fece sedere su una sedia e gli si inginocchiò davanti tenendogli le mani.
- Non è vero … lui non vuole morire, vero?- chiese con voce tremante il biondo ai due.
I due coniugi si guardarono negli occhi per dei lunghi istanti, poi Konan disse:
- Certo che non lo vuole … Era solo arrabbiato e lo sai che dice sempre cose che non pensa quando è arrabbiato. Lascialo sbollire un po', poi tornerà il nostro solito musone-
Naruto dopo aver bevuto un sorso della bottiglietta d'acqua che gli porse Yahiko, guardando la donna negli occhi, gli chiese:
- Mi giuri che è la verità?-
Fu però il marito a rispondere al suo posto, dicendo:
- Assolutamente, se c'è una coso su cui non mentiremmo mai è questa- Konan sapeva che il compagno stava invece mentendo, ma nessuno dei due aveva il coraggio di dire la verità al giovane chitarrista.
- Bene – continuò a dire Yahiko – Io vado a vedere che fine ha fatto quella testa calda del mio migliore amico, Naruto noi ci vediamo presto. Sasuke, Itachi è stato un piacere conoscervi e mi dispiace che abbiate dovuto assistere ad una scena del genere, ma sono sicuro che troveremo il modo di farci perdonare.-
- Oh non si deve affatto disturbare, sono cose che succedono- rispose Sasuke dato che il fratello si era richiuso in quello strano mutismo
. Quando il giovane vice-direttore scomparve dalla loro vista, il giovane Uchica si avvicinò al fidanzato e, inginocchiatoglisi davanti, gli chiese:
- Va tutto bene?-
- Si, tutto ok … Scusa, hai appena assistito ad una lite in stile Uzumaki- gli rispose quello sorridendo.
- Non ti preoccupare, piuttosto perchè non mi hai detto che il direttore del Rinnegan era tuo fratello? Di certo non avrei mai frainteso o pensato male di te!- esclamo il moro.
- Scusa ma di che stai parlando?- chiese perplesso il chitarrista.
- Tuo fratello mi ha detto che avevi paura di dirmelo – rispose altrettanto perplesso il cantante.
- Ehhh!!??!! Ma se è stato lui a chiedermi di non dirti niente – quasi gridò il biondo.
Allora Konan intervenne dicendo:
- Penso che questo sia uno dei soliti scherzi di Nagato-
- Bene e dopo questa se prima mi sentivo un po' in colpa nei suoi confronti, ora non ne provo neanche un po'- disse Naruto, poi continuò:
– Allora, lo facciamo questo servizio fotografico?-.
Il tempo sembrò volare per Sasuke, Naruto e Konan che si divertirono a scattare foto su foto, ma nessuno dei tre si accorse del fatto che Itachi invece rimase fermo nella sua posizione, accostato alla finestra, per tutto il tempo , con una sigaretta in mano e lo sguardo perso nel vuoto senza badare minimamente a loro, intento a mettere in ordine la gran confusione che si era creata nella sua mente e che credeva aver dissipato per sempre molto tempo prima.
Nel frattempo Nagato era tornato a casa e si era sdraiato sul divano.
Si stava già pentendo per quello che aveva detto al suo fratellino, ma nonostante ciò non accettava ancora il fatto che si fosse immischiato nella sua vita privata.
Così, con questi pensieri in testa si sdraiò nel divano con l'intento di riposare e stranamente con un sorriso sulle labbra causato da quell'ultimo pensiero razionale che si ha prima di cadere tra le braccia di Morfeo, quel pensiero che come al solito era rivolto sempre alla stessa persona da ben quattro anni, quel pensiero che era solo per Lui.    




Scusate se pubblico dopo così tanto tempo ma non ho avuto il tempo per farlo prima.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, a me sta molto a cuore e come avrete capito le cose si stanno muovendo verso un altra direzione.
Vi ricordo che una recensione allunga la vita di unoscrittore quindi recensite,recensite e recensite ^^
Spero di riuscire a scrivere e a pubblicare  presto il nuovo capitolo ^^          

 

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Capitolo 12
*** Panic ***


Alla fine del servizio fotografico i due fratelli Uchica si separarono, Sasuke andò con Naruto a casa di quest'ultimo mentre il più grande, dopo essere salito a bordo della propria auto,si diresse verso casa.

Durante il tragitto Itachi continuava ancora a riflettere sulla conversazione che il suo migliore amico aveva avuto con il fratello, non poteva credere che tra tutte le persone che abitavano quello strano mondo, doveva essere proprio il rosso suo fratello?

Aveva bisogno di pensare, di fare chiarezza nella sua mente di nuovo ingombrata da paure e rimpianti, per molto tempo aveva sperato che, quella strana sensazione che gli impediva di respirare, fosse sparita per sempre ed era successo quando aveva incontrato Gaara, ma imperterrita e violenta come una tempesta si era ripresentata, anche più potente di prima.

Itachi arrivò al suo condominio, parcheggiò l'auto, scese ed entrò nell'ascensore, una volta uscitone estrasse le chiavi e fece fare due scatti alla serratura, sicuro di non trovare nessuno all'interno dell'appartamento, ma sfortunatamente non fu così.

Subito dopo aver chiuso la porta, infatti, dalla cucina si propagò una voce che il moro conosceva fin troppo bene e che disse:

-Itachi, amore, sei tu?-

-Si sono io, scusa ma sono di fretta- gli rispose il moro mentre, dopo essere entrato in camera da letto, si cambiava e indossava la tuta pronto ad andare a correre sul lungo mare di Los Angels.

- Com'è andata l'intervista e poi dove stai scappando?- gli chiese Gaara abbracciandolo da dietro e baciandogli la nuca, ma il più grande si irrigidì e si scostò spontaneamente, e liberatosi dall'abbraccio gli rispose:

- Scusa ma devo scappare, ho poco tempo per andare a correre prima di andare a prendere mio fratello a casa di Naruto, scusa.-

Gaara non ebbe il tempo di dire niente che il rumore della porta che sbatteva lo riportò in maniera crudele alla realtà, lasciandogli dentro uno strano senso di preoccupazione, come un presentimento che da li a poco le cose sarebbero cambiate.

Nel frattempo Sasuke e Naruto erano arrivati a casa di quest'ultimo e si erano accomodati sul divano mentre ai loro piedi il piccolo Alex giocava serenamente sul tappeto.

Erano immersi in questa serenità quando improvvisamente Sasuke disse:

- Stavano insieme, vero?-

Naruto, colto di sorpresa si strozzò con la propria saliva e si allontanò dal caldo abbraccio del fidanzato cercando di riprendere a respirare normalmente.

Dopo che ebbe superato la breve crisi respiratoria, il chitarrista chiese:

- Ma di chi diavolo stai parlando?-

Il moro guardandolo male gli disse, con un sopracciglio alzato:

- Sai di un certo moro, con gli occhi neri e con un carattere dispotico e di un ragazzo con i capelli rossi, gli occhi viola e proprietario di una grande testata giornalistica. Dovresti conoscerli sai, dopo tutto sono i nostri rispettivi fratelli.-

- Ah … ti riferivi a loro. È una storia molto lunga.- gli rispose il biondo abbassando lo sguardo e trattenendo a stento le lacrime.

Il moro lo abbracciò e accarezzandogli i capelli gli sussurrò all'orecchio:

- Tranquillo … Shh, non ti preoccupare non devi dirmi niente se non te la senti.-

- Non è questo … ma prima mi devi promettere che non dirai ad anima viva quello che sto per dirti, neanche a tuo fratello!- gli disse il biondo.

- Va bene, te lo prometto- gli rispose il moro stringendolo ancora più forte al suo petto.

Così Naruto cominciò a raccontare la lunga storia del fratello e cosa lo aveva legato, tempo prima ad Itachi, e come si era concluso quel legame.

Quando il chitarrista smise di parlare il cantante rimase letteralmente senza fiato, non sapeva proprio cosa dire e come comportarsi con il fratello che da li a una decina di minuti sarebbe venuto a prenderlo per accompagnarlo all'ennesima intervista tv, alla fine prese un respiro profondo e disse:

- Dobbiamo trovare un modo per risolvere la situazione,prima che qualcuno si faccia veramente del male-

- Già hai ragione, devono almeno chiarirsi prima che sia troppo tardi, per entrambi- gli disse Naruto poggiando la testa sopra il petto del compagno e cercando il suo conforto.

Dopo circa mezz'ora, arrivò Itachi, con una maschera di freddezza messa sul viso e un atteggiamento talmente dispotico nei confronti dell'amico che quest'ultimo non potette resistere dallo scoppiagli a ridere in faccia.

- Non ci vedo niente da ridere biondino, oggi mi hai rovinato la giornata con quella bella sorpresina che mi hai fatto. Dimmi la verità tu sapevi già tutto?- gli chiese Itachi con fare ancora più accigliato.

- Primo se continui a mantenere quell'espressione ti verranno le rughe su quel bel faccino che ti ritrovi. Secondo, si esiste la possibilità che io fossi già a conoscenza dei vostri trascorsi e che abbia acconsentito a dargli il tuo numero nella speranza che almeno ricominciaste a parlarvi.- gli rispose l'altro trattenendosi dal dirgli tutta la verità.

- Ma non mi stai dicendo tutto … Ho come la sensazione che ci sia dell'altro che mi vuoi tenere nascosto. Pensavo che fossi il mio migliore amico- gli disse Itachi tentando di far leva sull'animo gentile dell'amico, cosa che sembrava stesse facendo effetto.

- Itachi, credimi, se fosse per me ti direi tutto quello che c'è da sapere ma ho giurato che non avrei detto niente ad anima viva, mio fratello ha lati del suo carattere talmente oscuri che anche tu, che sei uno stronzetto vendicativo, non definiresti umani. Quindi mi dispiace ma non rischio la vita più di una volta al giorno … Sai ho un bambino di cui prendermi cura- disse Naruto con tono sarcastico guardando soprattutto Sasuke sperando che ricevesse il messaggio che cercava di inviargli.

E il messaggio giunse a destinazione, infatti il moro deglutì rumorosamente e si avvicinò al compagno cingendogli il fianco e dicendo:

- Presumo che sia il tipo di persona di cui si deve temere la rabbia. Piuttosto cambiando argomento, non perdere tempo a guardare la mia intervista stasera sarà una noia assoluta-

- Ma stai scherzando, secondo e mi perdo lo spettacolo di te messo in imbarazzo, sulla tv nazionale, da quell'oca di Ino? Non me lo perderò di certo quindi rilassati e vai a fare questa intervista con la consapevolezza che io sarò qui spaparanzato sul divano con i popcorn mentre registro il tutto- gli disse il biondo con un sorriso che andava da un orecchio all'altro.

- Ah ah ah molto divertente, questo me lo devo segnare, mai fare commenti su tuo fratello. Comunque registrala pure e poi la rivediamo insieme e ci facciamo due risate- asserì il cantante mentre si avvicinava la chitarrista e lo baciava appassionatamente.

- Ci vediamo domani alle prove- lo salutò il biondo poi rivolgendosi al più disse :

- E' inutile che mi guardi in quel modo, da me non saprai niente-

- Mi sa che l'unico modo per capire qualcosa sia chiedere a lui direttamente, vero?- chiese il più grande degli Uchica.

- Mi sa di si, ma è meglio che ti prepari a insistere molto perchè non riceverai una risposta esaustiva al primo tentativo, ma tu lo conosci bene non c'è bisogno che ti dica queste cose- gli rispose l'altro.

- Penso di non averlo mai conosciuto veramente a questo punto- gli rispose il moro con tono tra il rassegnato e l'arrabbiato.

Sono sicuro che presto o tardi si risolverà tutto e entrambi ritroverete la serenità, la mia unica speranza è che nessuno si faccia male- disse Naruto mentre poggiava la mano sopra la spalla dell'amico, mentre pensava, “ Anche se uno dei due rossi sarà sicuramente ferito”.

Contemporaneamente anche il cantante formulò lo stesso pensiero e capendo che il compagno stava per cedere, si intromise nella discussione:

- Capisco che questo è uno di quei rari momenti in cui tenti di essere profondo, ma purtroppo il dovere ci chiama quindi muovi quelle chiappette che ti piace tanto vantare in giro e andiamo prima di arrivare in ritardo e francamente non voglio dare alcun vantaggio a quella pettegola-

- Spiegami come fai a sopportarlo, neanche io ci riesco. E sono suo fratello !!- disse il più grande dei due fratelli Uchica scuotendo la testa e salutando il biondo amico.

Quando l'auto sparì dietro la curva del viale d'ingresso Naruto rientrò dentro casa e si mise a giocare con il piccolo Alex sul tappeto mentre aspettava che si facesse sera, e che quindi venisse trasmessa l'intervista.

Nel frattempo Itachi e Sasuke erano comodamente, se così si può dire, seduti in auto, bloccati nel caotico traffico che caratterizzava la città di Los Angeles.

- Allora … - cominciò a dire Sasuke, che non si era mai trovato in imbarazzo davanti a suo fratello, ma che in quel momento avrebbe preferito trovarsi in qualsiasi altro punto del globo piuttosto che li.

- Tu sai qualcosa- disse lapidario il più senza distogliere lo sguardo dalla strada.

- Eh!? A che ti riferisci ?- chiese il cantante facendo il finto tonto.

- Lo sai bene a cosa mi riferisco- gli rispose l'altro.

- No che non lo so se non ti spieghi meglio- tentò di tergiversare il più piccolo.

- Sto parlando di tutto questo casino, di Nagato che ricompare all'improvviso, del suo comportamento nei miei confronti, della discussione che ha avuto con Naruto, del casino che ho dentro la mia testa- disse l'uomo quasi urlando dando sfogo alla sua frustrazione.

Sasuke non sapeva proprio cosa dire, non aveva mai visto il fratello così a pezzi e la cosa lo spaventava perchè era sempre stato lui il più forte tra i due.

- Itachi, ascoltami, io davvero non so niente di rilevante,posso soltanto dirti che non tutto quello che sai è come sembra e che devi assolutamente parlare direttamente con lui altrimenti farai del male a te, a Nagato, ma sopratutto a Gaara, e lui non se lo merita assolutamente.- disse il cantante con un tono pacato che non era solito usare e che sembrò tranquillizzare il fratello.

- Devo essere caduto davvero in basso, se mi lascio consolare da quella peste del mio fratellino.- asserì il più grande sorridendo.

- Tiratela meno fratellone, o ti devo ricordare che ti posso licenziare in ogni momento, schiavetto?- gli chiese con tono finto-arrabbiato, mentre l'altro scoppiava a ridere.

Per il resto del viaggio non fecero altro che ridere e scherzare come non facevano da tanto tempo, così non si resero conto che in un battito di ciglia erano arrivati a destinazione, cioè agli studi della NBC.

I due ragazzi scesero dall'auto es entrarono nell'enorme capannone che ospitava lo studio dove si sarebbero svolte le riprese del programma.

Nella confusione che regnava incontrastata nell'ambiente, nessuno degli addetti ai lavori si accorse della loro presenza tranne un ragazzo con una camicia bianca che faceva risaltare maggiormente la sua carnagione pallida.

Il ragazzo tese la mano ad entrambi e si presentò:

- Piacere sono Sai, il produttore. Mi dispiace per l'accoglienza poco calorosa, ma purtroppo una settimana di preparativi, non basta mai ad accontentare la nostra dispotica regina-

- E' una buona cosa parlar male così apertamente della conduttrice ?- chiese Itachi sorridendo all'indirizzo del ragazzo che aveva all'incirca la sua età.

- Oh ma lei sa benissimo che la odio, tuttavia riesce ad attirare a se l'interesse delle masse e, sfortunatamente, è questo che ci da lavoro.- gli rispose l'interpellato, mentre continuava a guidarli in mezzo alla confusione.

- Dev'essere un lavoro duro, il tuo?- chiese Sasuke sinceramente incuriosito dal ragazzo che camminava davanti a loro e che si fermò improvvisamente davanti alla porta di quello che sembrava un camerino.

Sai li fece passare attraverso l'uscio, si richiuse la porta dietro le spalle e poi rispose alla domanda del cantante:

- Beh, diciamo di si, ma mai come quello della mia fidanzata-

- Posso chiederle che lavoro svolge la sua fidanzate, se non sono indiscreto- gli domandò il manager.

- Oh, in pratica fa la Babysitter a due persone che conoscete fin troppo bene- gli rispose il produttore sorridendo sornione.

- Scusi ma non capisco – chiese Sasuke non riuscendo a decifrare l'affermazione dell'uomo.

- Cercherò di spiegarmi meglio… vediamo, se ve li descrivo forse capirete.

Bene, il primo è uno splendido bambino di circa sette mesi, fin troppo sveglio per la sua età e che porta il nome del più grande imperatore ellenico.

Il secondo, sfortunatamente, è suo padre, un biondino un po' particolare, stacanovista, fissato con la musica e con una fiducia nel genere umano, che rasenta la pazzia. Ora avete capito di chi parlo?- gli chiese il produttore ghignando malignamente.

- Oh allora conosce Naruto e il piccolo Alex,eh?- gli chiese Itachi ghignando, chiedendosi quanta influenza avesse l'amico all'interno del mondo dello spettacolo.

- Diciamo che l'ho aiutato ad ambientarsi di nuovo qui a L.A. In realtà sono un amico di suo fratello, quindi conosco Naruto da quando era una piccola peste bionda che non si allontanava più di 100 metri da Nagato.- gli rispose l'altro,poi continuò:

- Bene queste sono le domande che le farà Ino, Signor Uchica. Abbiamo pensato di cominciare con la sua esibizione e subito dopo, cominciare l'intervista, in modo tale da metterla a suo agio. Per lei va bene?-

- Direi che è perfetto- gli rispose il cantante sorridendo all'uomo che stava già andando via, ma che si fermò davanti alla porta e che dopo essersi essersi girato disse:

- Senti, è meglio che ti prepari, Ino è nota per tirare colpi bassi ai suoi ospiti. Ho controllato tutto il materiale che andrà in onda più volte, ma sono sicuro che mi abbia nascosto qualcosa, quindi fai molta attenzione-

Dopo che l'uomo fu uscito dalla porta, i due fratelli si guardarono negli occhi e sospirarono contemporaneamente, dopo di che Itachi prese il suo portatile, lo accese e si collegò alla rete wi-fi dello studio televisivo, pronto ad hakerare i diversi pc della produzione e a sventare qualsiasi colpo basso diretto al fratello.

Così le ore passarono velocemente, senza che i due se ne rendessero conto, ed arrivò l'ora di andare in scena.

Sasuke venne condotto, da uno dei tanti membri della regia, nel bacstage dello studio, li una donna, che aveva all'incirca la stessa età di suo fratello, gli si avvicinò e tendendogli la mano, disse:

- Piacere, sono Ino, lei deve essere il Signor Uchica-

Il cantante rispose a sua volta al saluto e aggiunse:

- Può chiamarmi semplicemente Sasuke, la ringrazio per avermi invitato-

- Oh dovrei esserei io a ringraziarti, sono sicura che ci divertiremo un mondo. Ora devo andare, qualcuno dovrà pur presentarti- così dicendo si allontanò dal backstage e si posizionò al centro del palcoscenico, a favore delle telecamere.

Le luci si spensero ad eccezione di una, che illuminava la figura sinuosa della presentatrice.

Un assistente cominciò a fare un conto alla rovescia che si concluse con “ In onda”, proprio in quel momento la donna cominciò a parlare ad un pubblico inesistente, come se fosse la cosa più normale del mondo.

- Buonasera America, benvenuti ad un altro appuntamento con l' Ino's Show, la scorsa settimana abbiamo parlato di musica e sulla scia dell'argomento, oggi avremo un grande ospite.

Il suo primo CD si è piazzato primo nelle classifiche Itunes e BillBoard, secondo classificato dell'ultima stagione di American Idole ed idolo di milioni di teenager, ci canterà il primo singolo estratto dal suo Cd.

Ecco a voi Sasuke Uchica con “ If I Had You” -

Il cantante uscì da dietro le quinte e dopo aver raggiunto la sua postazione, aspettò che partisse la base, dopo di che cominciò a cantare.

Durante tutta la durata della canzone, Sasuke cercò di trasmettere al pubblico che lo guardava da casa, ma sopratutto a un certo biondo di sua conoscenza, quello che davvero voleva esprimere con le parole che stava cantando.

Finita l'esibizione la conduttrice gli si avvicinò e dopo i complimenti di rito, lo condusse in una zona dello studio arredata con un salottino, lo fece accomodare su una delle due poltrone di pelle e, dopo che anche la donna si fu accomodata, cominciò l'intervista:

- Innanzitutto di nuovo complimenti, il suo Album è fantastico-

- Grazie mille e ti prego dammi del tu- le rispose il cantante.

- Oh perfetto … Allora, Sasuke, come ti fa sentire questo successo improvviso?- chiese la bionda.

- Beh francamente non me lo aspettavo, ma sono felice che così tante persone apprezzino la mia musica- rispose il cantante.

- E anche noi lo siamo. Ma ci sono perso che asseriscono che la tua fortuna scaturisca non dal tuo talento, ma bensì dal tuo aspetto. Cose ne pensi?- chiese l'altra.

- Penso che l'invidia sia una brutta bestia. Certo sicuramente ci sarà qualcuno che sarà attratto dal mio aspetto, ma perchè mai questo dovrebbe essere un deterrente per la mia carriera? - chiese a sua volta il cantante alla donna.

- Oh guarda, proprio non lo so. Come hai detto tu l'invidia è una brutta bestia. Ma lasciando stare per il momento questo discorso, c'è una cosa che volevo chiederti.

Tu hai fatto coming out durante lo show televisivo, giusto?- chiese l'intervistatrice.

- Esatto- rispose il moro cominciandosi a mettere sulla difensiva, cosa che che fecero anche Itachi e Sai, già pronto ad interrompere il programma.

- Quello che volevo chiederti è come hanno reagito i tuoi genitori alla notizia e cosa ti ha dato il coraggio di affrontare così serenamente la gogna mediatica?- chiese Ino con un sorriso angelico, che in realtà nascondeva le sue reali intenzioni.

- Beh diamo che i miei genitori non hanno mai avuto nessun problema ad accettare il mio orientamento sessuale. Per loro non conta che io ami un uomo o una donna, l'unica cosa che gli interessa è che io sia felice. Ed è proprio questa accettazione che ricevo da parte loro, che mi ha dato il coraggio di affrontare senza timore il giudizio degli altri.- rispose il più piccolo degli Uchica, mentre il più grane diceva al produttore:

- Anche perchè altrimenti non avrebbero più avuto a che fare con entrambi i figli e un altra buona parte della famiglia-

- Capisco benissimo cosa intendi- gli rispose Sai ridendo.

- Dei genitori modello allora- disse la bionda.

- Direi di si- disse Sasuke sorridendo, cominciando a pensare che la donna non fosse così male.

Peccato che il suo inferno personale sarebbe incominciato con la prossima domanda.

- Ultimamente è uscita sul giornale Rinnegan, una tua intervista redatta direttamente dal Presidente e Redattore Capo della rivista, Nagato Uzumaki- Namikaze.-affermò la donna con un tono inquisitorio.

- Si è esatto- rispose Sasuke con tono incerto.

Infatti quella domanda non era presente nel copione che la produzione del programma gli aveva consegnato e questo lo stava facendo preoccupare.

Anche suo fratello Itachi e Sai avevano delle strane espressioni sulla faccia, mentre il primo si avvicinava sempre più alla telecamera e l'altro controllava per l'ennesima volta sul pc la scaletta dell'intervista.

- Bene, allora potresti spiegarci come hai fatto ad ottenere un intervista con il più grande giornalista della suo generazione, che ha vinto tre Premi Pulitzer negli ultimi tre anni e che gestisce un giro d'affari di miliardi dollari?- chiese con un tono che tentava di nascondere la cattiveria che fuoriusciva da tutti i pori della pelle della donna e che si percepiva nell'ambiente.

- Sono stati direttamente loro a chiamarmi, vuol dire che gli interessa veramente la mia musica- rispose il cantante cominciando ad agitarsi e ad avere un brutto presentimento.

- Ah davvero?- disse la donna, dopo di che sul maxi schermo alle sue spalle apparvero delle foto che lo ritraevano con una persona che conosceva fin troppo bene.

Sasuke, Itachi e Sai sbiancarono sempre di più man mano che le foto scorrevano.

- Come ha avuto quelle foto?- chiese Sasuke furente, mentre vedeva le immagini che lo ritraevano insieme a Naruto al loro primo appuntamento.

- Non importa come le ho ottenute, quello che importa è che lei sia un raccomandato- esclamò la donna sorridendo trionfante.

- Non è affatto vero- gli rispose il cantante.

- Ah ma davvero, allora mi spieghi cosa ci faceva in giro con Naruto Namikaze, il fratello del direttore del Rinnegan?- lo incalzò la donna

- Non sono affari che la riguardano- tentò di tergiversare Sasuke, cominciando ad entrare nel panico più assoluto.

- Invece si, riguardano tutti i suoi fan. Lei sta traendo vantaggio dalla sua storia con quel ragazzo … Lo ammetta!!- esclamò la bionda.

- Non è vero, non sto traendo nessun vantaggio perchè … Perchè … Perchè non ho nessuna relazione con quel ragazzo, è solo un mio amico e un membro della mia band-.

Appena Sasuke si rese conto di quello che aveva detto le sue pupille si dilatarono, le gambe gli cedettero e si accasciò sulla poltrona non riuscendo più a parlare.

Quando Ino tentò di parlare e rigirare il coltello nella piaga, un lungo fischio si propagò per tutto l'ambiente e le telecamere si spensero contemporaneamente.

Sai e Itachi si diressero di corsa sul palcoscenico, uno diretto dal fratello che era entrato in uno stato catatonico e l'altro dalla donna bionda.

- Sei licenziata- disse lapidario Sai rivolta alla bionda.

- Non ne hai l'autorità ne il coraggio- gli rispose quella sprezzante quella.

- Ti sbagli, ho l'autorità di fare questo e di cancellare il programma, dato che sono il proprietario della rete televisiva e adesso hai un secondo per sparire dalla mia vista e un minuti per prendere le tue cose ed andartene. Non farmelo ripete due volte- sussurrò Sai con un tono talmente freddo da far venire i brividi alla donna, che avvertendo il pericolo scappò letteralmente dallo studio.

L'uomo si girò verso Itachi che stava ancora cercando di far reagire il fratello che non faceva altro che ripetere, come un mantra, “ E' colpa mia, sono un idiota, ho rovinato tutto, ho infranto la promessa”.

Sai prese il suo cellulare e chiamo il suo amico rosso che gli rispose dopo neanche uno squillo.

- So già tutto Sai, sto già andando da lui … La uccido a quella donna- disse Nagato.

- Mi dispiace tanto amico- gli rispose il produttore.

- Non è colpa tua, a quanto pare l'universo non vuole che io e mio fratello siamo felici. Ora devo staccare Sai, cerca di stare accanto a quei due,non sono in grado di reggere un colpo del genere- disse Nagato prima di staccare, senza lasciare all'altro il tempo di rispondere.

L'uomo sospirò e sussurrò, “ Il solito Re Egoista”, poi si girò verso i due fratelli Uchica e si rese conto che anche il più grande era visibilmente scosso, e che non era in grado di guidare fino a casa.

Così chiamò il suo autista, gli diede una manciata di banconote e gli chiese di prendere la macchina dei due fratelli a casa del più piccolo.

Quando i due furono dentro l'auto Sasuke prese il cellulare e cercando di trattenere le lacrime, cominciò a chiamare ripetutamente Naruto che non gli rispose neanche una volta.

Il moro non poteva sapere che il biondo, in quel momento, era tra le braccia del fratello che cercava, disperatamente, un modo per farlo smettere di versare tutte le sue lacrime.

Quando il cantante arrivò a casa, entrò dentro l'abitazione e senza degnare di uno sguardo i genitori, che ancora si trovavano a Los Angeles, si avviò su per le scale e si chiuse dentro la sua camera da letto.

Si appoggiò alla porta chiusa e si lasciò scivolare lentamente fino al pavimento, nel frattempo non aveva smesso, neanche per un secondo, di telefonare a Naruto, voleva parlare con lui, spiegargli che si era fatto prendere dal panico e che non pensava veramente quello che aveva detto, che lui non si vergognava della loro relazione e che lui era la cosa migliore che gli fosse capitata nella vita.

Per tutta la notte continuò a provare senza aver nessun risultato, stava per arrendersi al fatto che non avrebbe mai avuto nessuna seconda occasione, quando il telefono squillò e sullo schermo comparve il numero di una persona che non vedeva da molto tempo.

Accettò la chiamata e una voce profonda ma allo stesso tempo calda disse semplicemente:

- Sei un idiota … Sto arrivando -




Chiedo umilmente perdono!! Mi dispiace aver aggiornato la storia dopo 7 mesi, ma da Gennaio fino ad orra non ho avuto un momento di pausa e questo capitolo mi ha fatto vedere le pene dell'Inferno,
* si prostra umilmente ai piedi dei suoi magnifici lettori* Spero che vi piaccia questo capitolo e vi chiedo di perdonare gli eventuali errori di battitura che mi sono sfuggiti Spero che ci sia ancora qualcuno che segue questa storia e che sia disposto a lasciare un recensione.
Ricordate che una recensione salva la vita ad uno scrittore u.u 

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Capitolo 13
*** Because fate needs a little push ***


Alloraaa ... Mi dispiace non aver aggiornato per tutto questo tempo ( si prostra umilmente ai piedi dei suoi magnifici lettori) ma è stato un anno frenetico >.<
Detto ciò, vi lascio al capitolo e spero che vi piaccia ^^





Erano già passate due settimane dal giorno dell'intervista e, in questo arco di tempo, Sasuke aveva tentato costantemente di mettersi in contatto con Naruto, ma senza alcun risultato:il ragazzo biondo rifiutava ogni sua chiamate, ignorava le mail, non rispondeva ai suoi SMS e non si era più presentato alle prove della band.

Il cantante ormai era l'ombra di se stesso, era dimagrito vistosamente e il suo sguardo era perennemente circondato da pesanti occhiaie che non lasciavano spazio a nessun fraintendimento.

Nel frattempo, il biondo chitarrista non si trovava in una situazione diversa, infatti Nagato si era trasferito a casa del fratello per prendersi cura di quest'ultimo e del nipotino che sempre più spesso chiedeva perchè Sasuke non si fosse più fatto vedere.

Il rosso non sapeva più cosa fare per risolvere la situazione, che sembrava disastrosa, d'altro canto neanche Itachi sapeva come tirare su di morale il fratello che ormai non parlava più con nessuno.

In questo clima così angosciante quattro genitori preoccupati si riunirono per discutere della situazione e fare quello che gli riusciva meglio, escogitare piani diabolici.

Erano tutti e quattro seduti sui comodi divani del soggiorno della nuova casa degli Namikaze-Uzumaki, sorseggiando, come spesso accadeva del buon vino, mentre parlavano di quello che era successo nelle ultime settimane.

-Sasuke è distrutto, non dorme più, mangia a stento e solo perchè Itachi lo costringe. Non so più cosa fare, mi sento inutile- disse Fugaku abbassando lo sguardo e sospirò rassegnato.

Minato si avvicinò all'amico, gli posò una mano sulla spalla e disse:

- Ti capisco. Anche Naruto si trova nelle stesse condizioni.

Ormai parla solo con Nagato e si è buttato a capofitto sul lavoro-

- Ragazzi, non siate così pessimisti- disse Kushina, accomodandosi vicino a Mikoto.

- Esatto. Sono sicura che le cose si sistemeranno ed andrà tutto bene.

Potrebbero anche esserci degli aspetti positivi, in tutta questa storia.- affermò la signora Uchiha con un ghigno sulle labbra.

- E sarebbero?- le chiese il marito, non riuscendo a capire cosa intendesse dire la consorte.

- Beh per prima cosa, questa situazione sta facendo avvicinare ancora di più Itachi e Sasuke e scommetto che la stessa cosa valga anche per Naruto e Nagato- disse Mikoto.

-Hai proprio ragione,in più, dato le reazioni spropositate che hanno avuto quei due testoni possiamo desumere che il sentimento che provano l'uno per l'altro, sia veramente amore.

Quindi troveremo sicuramente un modo per risolvere la situazione- continuò Kushina.

- E terzo- continuò l'altra– Questa potrebbe essere la volta buona che quei due stupidi si rimettano insieme-

I due uomini potevano vedere chiaramente, l'aura demoniaca che avvolgeva le rispettive mogli, che in quel momento, mentre si tenevano per mano, cominciavano ad ideare un piano d'azione.

- Mi fanno paura quando fanno così- disse Fugaku al biondo amico.

- A chi lo dici … Sembrano delle fangirls impazzite- gli rispose Minato, mentre continuava tranquillamente a sorseggiare il suo vino.

Sfortunatamente per lui, la moglie aveva sentito chiaramente l'uscita poco felice del marito.

Così Kushina si alzò dal sofà, si avvicinò al consorte e gli chiese, con tono inquisitorio:

-Hai detto qualcosa, tesoro?-

- No,no. Non ho detto assolutamente niente- gli rispose il biondo, consapevole del fatto che una Kushina arrabbiata era più pericolosa di uno tsunami.

Nel frattempo, Fugaku rideva della sfortuna del suo migliore amico, ma smise subito non appena vide lo sguardo, particolarmente freddo, della moglie.

- Se fossi in te non riderei- gli disse la moglie, mentre assottigliava lo sguardo facendo capire al marito che era nei guai.

Grossi guai!!

I quattro erano talmente immersi nella discussione che non si accorsero del giovane uomo appoggiato allo stipite della porta e che li stava osservando con un ghigno sulle labbra.

Il primo a notarlo fu Minato, o meglio, fu il primo a notare le sue scarpe!

Infatti l'uomo indossava un paio di anfibi nero fumèe, con l'allacciatura sul davanti.

Salendo con lo sguardo, l'uomo notò la cura con cui la fine degli aderenti jeans neri, erano infilati all'interno delle scarpe e come, una sottile catena argentea, cadeva placidamente lungo il fianco.

Minato vide che indossava una semplice maglietta bianca a mezze maniche, non troppo aderente ma che faceva risaltare il fisico del giovane.

A completare quel look chic ma allo stesso tempo ricercato, ci pensava un gilet nero che spiccava sopra la maglia bianca e un cappello ed un paio di occhiali da sole, che servivano più a nascondere l'identità del nuovo arrivato che a dare un tocco di classe.

Minato rimase per un minuto a fissare sbigottito la faccia del giovane.

Quando si riprese dallo shock, si scrollò la moglie di dosso, che era intenta ad abbracciarlo o, molto più probabilmente, a strozzarlo e corse ad abbracciare il misterioso uomo, che tanto misterioso non era.

- Minato … Minato … mi stai stritolando- sussurrò il giovane già a corto di fiato.

Il biondo lo lasciò andare ma lo sommerse subito di domane.

- Ma quando sei arrivato? Com'è andato il tour? Perchè non mi hai chiamato, vi sarei venuto a prendere all'aeroporto,no? Sei sempre il solito, Hashirama !!- disse tutto d'un fiato Minato, mentre Kushina si avvicinava ai due e cominciava a ripensare alla loro storia.

Hashirama Senju poteva essere benissimo definito uno dei punti deboli del magnate d'industria Namikaze Minato.

In realtà il biondo, più che un fratello minore, lo considerava un figlio, soprattutto dopo tutto quello che aveva passato l'altro, fin dalla nascita.

Infatti, Hashirama era nato da una relazione extra coniugale che il padre di Minato aveva avuto con una donna molto più giovane di lui.

Sfortunatamente la donna morì durante il parto, lasciando il piccolo Senju alle cure di quello che avrebbe dovuto essere suo padre, ma che in realtà non lo era.

A causa dell'ennesimo tradimento, i rapporti tra Minato e suo padre, già profondamente incrinati, si ruppero definitivamente rimanendo solamente professionali.

Tuttavia il biondo, sapendo già cosa volesse dire crescere con quell'uomo, decise di prendersi la responsabilità di cresce e accudire il neonato, insieme a quella che all'epoca era la sua fidanzata e che, dopo pochi anni, divenne sua moglie.

Da quel momento in poi Minato decise di abbandonare il cognome del padre, per prendere quello della madre, ecco perchè il suo e quello di Hashirama non erano uguali.

Kushina fu riporta alla realtà dalle braccia del ragazzo che la stringevano in un caldo abbraccio e dalla sua risata.

- Ah ah ah … Fratellone calmati, sembra che non ci vediamo da mesi – disse ridendo il giovane .

- Infatti è così!! Mi hai fatto preoccupare sai? E ormai non sono più giovane come una volta- disse Minato con fare drammatico.

- Ma non dire cazzate … Non sei cambiato di una virgola da quando ero piccolo. In pratica sei immortale!- lo prese in giro il moro con fare canzonatorio mentre si levava gli occhiali da sole e sfoderava la sua tecnica migliore, gli occhi da cucciolo abbandonato.

Quella tecnica funzionava sin da quando era piccolo, la usava quando si doveva far perdonare una marachella, qualche brutto voto a scuola o una delle tante uscite notturne non autorizzate.

Minato scosse la testa, con fare rassegnato, quando quel ragazzo, o i suoi figli lo guardavano in quel modo, non riusciva proprio a tenergli il muso o ad essere arrabbiato con loro.

Dopo aver capito che il biondo lo aveva perdonato per il fatto che non aveva dato notizie per molto tempo, si voltò e salutò Fugaku e Mikoto.

-Signor Uchiha, Signora Uchiha è da tanto che non ci vediamo- disse Hashirama con un sorriso sulle labbra.

- Già e a quanto pare hai ripreso l'abitudine darci del Lei- disse Mikoto con un leggero tono di rimprovero.

- Mi dispiace, le abitudini sono dure a morire- gli rispose il ragazzo accarezzandosi la nuca imbarazzato.

- Ma fai parte della famiglia, lo sai … Piuttosto che fine ha fatto quell'irresponsabile?- chiese Fugaku con una leggera nota di preoccupazione nella voce.

Hashirama stava per rispondere alla domanda quando una voce profonda si fece largo dalla profondità del corridoio che congiungeva l'entrata e il soggiorno.

- Sono qui, sono qui. Stavo solo finendo di fumare un sigaretta- disse un ragazzo che doveva avere la stessa età del moro e che era appena entrato nella stanza.

Tutti si voltarono a guardarlo, chi sorridendo affettuosamente, chi scuotendo la testa rassegnato e chi ghignando maliziosamente.

Il ragazzo giunse nel soggiorno, indossava dei semplici pantaloni attillati bianchi e una camicia nera che faceva intravedere i muscoli dell'addome scolpiti e i tatuaggi che riscoprivano le braccia.

I lunghi capelli neri erano acconciati in un codini alto fermato da un fermaglio di cuoio e un bastoncino di legno con su incisi dei caratteri Kanji.

- Alla buon ora, eh!- disse Fugaku incrociando le braccia al petto con fare impettito ma trattenendo a stento le risate.

- Scusa se volevo evitare di fumare davanti a voi, dato che mi avete detto che vi da fastidio- rispose il ragazzo con tono acido all'uomo, mentre si avvicinava ad Hashirama e gli passava il braccio intorno l'esile vita e lo attirava a se.

- Irriverente come sempre vedo … Non sei cambiato per niente, Madara- rispose l'uomo sorridendo e allargando le braccia invitando il giovane tra le sue braccia.

Il ragazzo storse la bocca con riluttanza, anche se era tutta scena, e si fece stringere dall'uomo che lo aveva cresciuto.

Se Hashirama era il punto debole di Minato, allora Madara poteva essere considerato la più grande debolezza di uno dei più famosi avvocati degli Stati Uniti.

La storia dei due ragazzi era molto simile, infatti Madara era il nipote di Fugaku, il figlio della sorella, ma sfortunatamente il piccolo perse entrambi i genitori quando aveva appena 6 mesi, a causa di un incidente che li uccise entrambi.

Così Fugaku e Mikoto, che si erano sposati da meno di un mese, presero la decisione di adottare il bambino e di crescerlo come se fosse loro.

Hashirama e Madara, grazie al fatto che i rispettivi “genitori” avessero un legame così forte, fin dall'infanzia impararono a conoscersi, e col passare del tempo quella che era nata come un'amicizia quasi fraterna, si trasformò in un grande amore che durava ormai da dieci lunghi anni.

Quando il giovane uomo si liberò dalla presa del fratello, si accomodò vicino al compagno, che si era già seduto su uno dei due divani.

I due uomini raggiunsero le rispettive mogli , poi Minato disse:

- Allora, per quale motivo siete rientrati prima dal tour europeo?-

- Dobbiamo risolvere i problemi di quattro stupidi marmocchi che a quanto pare non sono in grado di fare niente da soli- gli rispose Madara ghignando.

- Allora avete saputo. Bene anche noi avevamo in mente qualcosa, potremmo confrontarci e capire quale piano sia il migliore- disse Kushina,sorridendo convinta di aver trovato due grandi alleati.

Hashirama, che fino a quel momento non aveva fatto altro che giocare con un ciuffo ribelle della folta chioma del compagno, spostò la sua attenzione sulle due coppie sedute difronte a lui e, con uno sguardo che avrebbe ucciso anche un Basilisco, disse con il sorriso sulle labbra:

- Forse non avete capito, per il bene di tutti è meglio che restiate fuori da questa brutta situazione, non vorrete che ci sfugga di mano e peggiori ancora di più?-

Un brivido freddo percosse la schiena dei quattro adulti, che deglutirono rumorosamente e si guardarono l'un l'altro con uno sguardo tra l'incredulo e il divertito, poi Fugaku disse all'amico:

- Ma da chi ha preso? È peggio di Kushina o Mikoto quando si arrabbiano.-

- Non ti so dire amico e pensa che Nagato è anche peggio, mentre Naruto sembra non avere la tendenza a lanciare sguardi omicida a qualsiasi esponente del genere umano- gli rispose Minato.

- Ehi non è vero, non mando sguardi omicida a tutti- disse Hashirama che perse immediatamente l'aura di puro potere che lo circondava per mettere il broncio come un bambino piccolo.

Immediatamente Madara scoppiò a ridere, guadagnandosi una delle famose occhiate del compagno che ebbero l'effetto opposto ed alimentarono ancora di più l'ilarità del ragazzo.

Quando quest'ultimo si fu calmato, dopo essersi asciugato le lacrime agli occhi e aver dato un bacio sulla guancia al compagno che gli teneva ancora il broncio, disse:

- Non stiamo scherzando, vi conosciamo bene e conosciamo altrettanto bene quei quattro. Un vostro intervento diretto non farebbe che peggiorare la situazione, lasciate fare a noi, abbiamo un piano che siamo sicuri che funzionerà.-

- Siete proprio sicuri?- gli chiese Mikoto, guardando il figlio negli occhi.

- Assolutamente- gli rispose questo.

- Incominceremo ad agire già da stasera, ci daranno una mano anche Jiraya e Orochimaru.- intervenne Hashirama.

- Spiegateci tutto- disse Minato, pronto a fare tutto ciò che era in suo potere affinché quella assurda situazione in cui si ritrovavano, si concludesse nei migliori dei modi.

Così i due giovani cominciarono a spiegare ai rispettivi genitori il piano che avevano ideato insieme ai rimanenti membri della loro band.

Nel frattempo a casa di un certo cantante moro, si stava svolgendo una dura battaglia.

- Ti ho detto di no, non ho intenzione di venire- urlò Sasuke.

- Forse non hai capito, non hai scelta. Madara ci ha fatto avere i biglietti del loro concerto di stasera, a tutta la band.

Sai che quando vuole qualcosa è meglio accontentarlo e poi uscire un po' ti farà bene.

Non esci da due settimane ormai, un po' di aria fresca non ti ucciderà- gli rispose Itachi con fare imperioso.

- Perchè ho due fratelli così dispotici?- chiese con fare sconsolato il cantante accasciandosi su una sedia.

- IO non sono dispotico, lo è solo Madara … Vedila in questo modo, potresti vedere anche Naruto ed avere l'opportunità di chiarire- gli disse il fratello avvicinandosi e scompigliandogli i capelli.

- Non mi vuole parlare, anche se ci fosse mi ignorerebbe per tutta la serata. - gli rispose il più piccolo deprimendosi ancora di più.

- Non importa, ci saremo tutti e tu non mancherai quindi preparati fisicamente e mentalmente al fatto che stasera uscirai, ti divertirai con i tuoi amici e per un paio di ore smetterai di autocommiserati e maledire la tua esistenza- gli disse Itachi con tono serio per far capire al fratello che non accettava obbiezioni.

Il cantante sospirò poi disse:

- Non ho altra scelta vero?-

- No assolutamente, ora devo andare, ho una riunione con il vicepresidente della Akatsuki Records, mi vuole presentare il tuo nuovo direttore artistico.- disse Itachi indossando il giubbotto di pelle nera e agguantando il casco.

- Devo venire anche io ?- chiese il cantante sperando in una risposta negativa.

- Non c'è bisogno, poi comincerete a lavorare insieme solo tra un mese.

Ora vado, passo a prenderti alle 19- così dicendo uscì da casa del fratello e montò in sella alla sua moto per poi sgommare via.

Sasuke rimasto solo in casa, cominciò a pensare a tutto quello che era successo e a come, quelle due settimane passate senza avere notizie da parte di Naruto, erano state un vero inferno in terra, una tortura perenne.

Se quella sera lo avesse incontrato, pensò il cantante, avrebbe fatto di tutto per farsi perdonare e non avrebbe accettato una risposta negativa.

Così con una nuova determinazione negli occhi aspettò, quasi impaziente, l'ora in cui suo fratello sarebbe passato a prenderlo.

 

 

 

 

In una villa affacciata sulla baia di Santa Monica, un giovane uomo dai capelli rossi sosteneva una conversazione abbastanza complicata con il fratello maggiore, mentre tentava di tenere con una mano il nipote in braccio e con l'altra cercare di evitare che il succo di frutta all'interno del biberon finisse rovinosamente per terra.

- No, non sto dicendo che non voglio venire, sto solo affermando che sarà difficile convincerlo ad uscire di casa … Hashirama lo so che ci tenete, ma che ci posso fare niente se si è chiuso in clausura e non vuole parlare con nessuno tranne i clienti e qualche affiliato … Ho capito, ma sai che tuo fratello è testardo … Non ci provare … Si, Alex ora sono subito da te … Tuo nipote reclama la mia attenzione … Si, si gli do un bacio da parte tua … Senti facciamo così, tu facci mettere in lista per il backstage, vedrò se riesco a farlo uscire di casa almeno per un paio di ore, ma non ti prometto niente … Oh ma smettila di fare la checca isterica ahahah … Va bene, va bene salutami tutti.-

Nagato chiuse la chiamata e sospirò pesantemente, poi rivolgendosi al piccolo bambino biondo che teneva tra le braccia disse:

- Perchè entrambi i miei fratelli devono essere così complicati?-

- Tio 'Mara è buffo- disse il piccolo Alex ridendo mentre il ragazzo lo appoggiava per terra.

- Già hai perfettamente ragione, sicuro di avere solo 8 mesi?- chiese Nagato al nipotino mentre gli passava il suo amato succo.

- Ti ti, Tio 'Gato porta papà a spasso, sembra un Bampiro!- disse il bambino allargando le braccia per imitare quello che secondo il piccolo facevano le creature della notte.

- Un Vampiro eh? E come fanno i Vampiri Alex?- gli chiese lo zio sorridendo.

- Fanno Blablablah!!- disse il piccolo alzando di nuovo le manine e sporgendo i piccoli dentini.

Nagato rise all'imitazione che il piccolo fece del protagonista di Hotel Transilvania, il cartone che aveva fatto vedere al nipote solo pochi giorni prima e che a quanto sembrava gli era piaciuto molto.

- Ahahah bravo, così si fa. Ora augurami buona fortuna, vado a tirare l'orso fuori dalla sua tana- disse il rosso scompigliando i capelli del nipote mentre si assicurava che non potesse uscire facilmente dal suo box.

- 'Mbocca al lupo- disse il piccolo allo zio.

- Crepi il lupo- gli rispose il rosso mentre saliva le scale.

Arrivato davanti alla porta dello studio del fratello, aprì la porta senza neanche bussare ed entrò all'interno della stanza.

Il buio avvolgeva quasi tutto tranne la scrivania che era illuminata dalla fievole luce proveniente dalla lampada posta su di essa e dal portatile vicino.

Il ragazzo che stava scrivendo freneticamente alla tastiera del computer neanche si accorse del fatto che qualcuno era entrato, fino a quando Nagato, con passo deciso, si diresse verso la grande finestra alle spalle del biondo e con un gesto secco scostò le tende facendo entrare i raggi del solo di metà mattinata.

Il chitarrista si coprì gli occhi e con fare stizzito disse al fratello:

- Ma sei impazzito? -

- No vampiro del cavolo, se continui così ti rovinerai la vista e già porti gli occhiali- gli rispose il fratello mentre sistemava qualcosa nel documento che il più piccolo stava redigendo.

- Lo so, ma la luce del sole mi da fastidio in questi giorni. Perchè mi hai chiamato vampiro?- gli chiese il biondo mentre apriva la finestra e si accendeva una sigaretta.

- Perchè tuo figlio ti chiama così adesso- gli rispose sorridendo Nagato.

- Immagino sia colpa tua che lo hai portato a vedere quel film l'altro giorno.- gli disse sorridendo il più giovane.

- Ehi non scaricare la colpa sul tuo innocente fratello maggiore.

A proposito di fratelli maggiori, ha chiamato H- disse Nagato salvando il documento che aveva modificato.

- Che vuole che faccia?- chiese Naruto guardando il panorama che si poteva godere da casa sua.

- Perchè pensi che voglia qualcosa?- gli chiese il rosso avvicinandosi a lui e prendendo la sigaretta che gli stava offrendo il fratello minore per poi accenderla.

Questo lo guardò con uno sguardo che diceva “ Mi stai prendendo in giro? Come se non lo conoscessi anche io”.

Il più grande scoppiò a ridere e poi disse:

- Già hai ragione, non è cambiato in 30 anni che lo conosciamo neanche di una virgola. Comunque vuole che andiamo al loro concerto di stasera. Prima che dici che assolutamente non vuoi uscire di casa, che non ti senti in vena o roba del genere, pensa che se non lo accontenti metterà il broncio per mesi interi.

In più ti farebbe bene cambiare aria per un paio d'ore, sai stare chiuso in casa non risolv ….-

- Va bene andiamo.- lo interruppe il biondo dando l'ultima boccata alla sigaretta.

- Scusa cosa hai detto?- gli chiese il rosso credendo di aver capito male.

- Ho detto va bene. Hai ragione ho bisogno di prendere un po' d'aria, non posso stare tutto il tempo a lavorare, in più devo parlare con tutta la band del nuovo cd e di quanto tempo gli servirà.- gli rispose il fratello sorridendo.

- Wow pensavo di dover dar fondo a tutte le mie abilità oratorie per convincerti ad uscire di casa. Mi è andata bene, ma vuoi uscire conciato così?- gli chiese l'altro indicando la faccia e i capelli del biondo.

Infatti in quelle due settimane il biondo aveva fatto crescere incolti sia la barba che i capelli che in quel momento sembravano un ammasso senza forma di paglia gialla.

- Hai ragione ma è troppo tardi per prenotare dal mio barbiere- gli rispose il chitarrista accarezzandosi la mandibola con fare dubbioso.

- Non ti preoccupare faccio venire il mio qui- disse Nagato mandando un messaggio.

- Aspetta, hai il tuo parrucchiere personale?- gli chiese stupito il più giovane.

- Essere schifosamente ricchi avrà pure qualche vantaggio. Comunque ho detto ad Hidan e Kakuzu di venire pomeriggio, così sistemano anche i miei capelli e facciamo un nuovo taglio anche al piccolo. Non ti preoccupare quando li vedi , sono particolari ma anche dei bravi ragazzi e sanno quello che fanno.- gli rispose il fratello.

- Mi fido di te, ed ora vado a giocare con la mia piccola peste- disse il chitarrista prima di uscire dalla stanza e scendere al piano di sotto.

Il rosso guardò il chitarrista andare via dalla stanza e cominciò a scuotere la teste, non capendo da chi avesse preso quel carattere lunatico il fratello, ma felice del fatto che avesse accettato di andare al concerto, non perchè lui ci tenesse particolarmente ma perchè altrimenti avrebbe dovuto sorbirsi le lamentele dell'altro fratello.

Nel frattempo che il biondo giocava col figlio al piano inferiore, Nagato si mise alla scrivania e utilizzando il portatile del chitarrista, si mise a controllare le mail.

Il pomeriggio trascorse tranquillo fino a quando alle 17 non suonarono alla porta di casa Uzumaki.

Il rosso andò ad aprire e si trovò davanti due individui particolari, infatti uno aveva i capelli completamenti tinti di bianco e uno sguardo folle, era leggermente più alto di Nagato ed indossa una camicia nera senza maniche e dei jeans tutti strappati.

L'altro era molto più alto del primo, aveva un taglio molto particola, infatti la rasatura partiva dai lati della testa per poi andare a sfumare pian piano che saliva, ma la vera caratteristica che distingueva dalla massa l'uomo, era il tatuaggio di una cucitura che gli copriva la bocca e le guance.

Indossava un classico pantalone nero di seta, una camicia bianca e un gilet nero gessato.

- Hidan, Kakuzu, mi avete salvato la vita- gli disse il rosso facendoli accomodare dentro casa.

- Ci dei un favore, lo sai vero?- disse il più alto dei due, posando la pesante borsa che portava per terra.

-Lo so, lo so ma forse dopo oggi avrete altri due clienti importanti che vi potrebbero portare altri clienti.- disse il giornalista guidandoli verso la cucina, dove li aspettava il fratello con il nipote.

- Lo spero per te gatto spelacchiato, mi hai fatto cancellare un appuntamento importante dicendomi che era una situazione di emergenza- disse Hidan.

- Ma lo è, dovete dargli una bella sistemata- gli rispose Nagato indicando il fratello che al suono della sua voce si girò guardando con fare interrogativo i nuovi arrivati.

- Questa non è un'emergenza ma un disastro, avresti dovuto chiamarci prima amico- disse l'albino al rosso.

Il biondo si avvicinò ai tre con il piccolo Alex in braccio e disse:

- Addirittura, non crede di esagerare Signor ...-

- Hidan, chiamami pure Hidan e no, non sto esagerando. Sono sicuro che sotto quella barba da finto eremita e quei capelli da semi hippy, ci sia nascosto un bel ragazzo ma dobbiamo dare letteralmente un taglio a quest'immagine- gli rispose l'altro con un luccichio folle negli occhi.

- Uhm se lo dici tu. Mio fratello dice che siete i migliori nel vostro campo, allora io e il piccolo Alex ci affidiamo a voi- disse il chitarrista.

Kakuzu si avvicinò ai due e si posizionò proprio difronte alla faccia del piccolo, poi sorprendendo anche il biondo, sorrise con fare rassicurante.

Il bambino scoppiò a ridere e mise i ditini nelle fossette che si erano formate sulle guance dell'uomo.

Naruto era stupito, quell'uomo sembrava davvero tenebroso ma a quanto pareva piaceva molto a suo figlio, che in quel momento protendeva le braccia per essere preso in braccio dal nuovo arrivato.

- Questo vecchiaccio sembra un delinquente, ma in realtà è un pezzo di pane, in più adora i bambini- spiegò Nagato al fratello che era ancora stupito dalla facilità con cui suo figlio si era aperto, di solito era molto diffidente nei confronti degli estranei.

- Vecchiaccio ci sarai tu e non sono un delinquente. Tuo zio Nagato è davvero stupido, vero?- chiese Kakuzu al bimbo non aspettandosi una risposta da un bambino così piccolo.

- Tio 'Gato non è stupido, solo pazzo- disse il piccolo Alex sorprendendo i due nuovi arrivati che non si aspettavano che sapesse già parlare.

- Ma sa già parlare?- chiese Hidan sconvolto.

- Pecchè non dovrei saper parlare, Signor Bianchino?- gli chiese il piccolo cercando di imitare lo sguardo omicida dello zio.

- E' proprio tuo nipote, stesso sangue- disse l'albino al rosso.

- Già è un genio proprio come lo zio, fortuna che non ha preso dal padre.- disse il giornalista con tono orgoglioso.

- Ehi guarda che sono ancora qui sai- disse Naruto mettendo il broncio causando la risata del figlio.

- Certe che sei fortunato ad avere un piccolo genio come figlio- disse Kakuzu mentre gli faceva il solletico.

- Già è vero, non mi posso lamentare. Se mi seguite penso di avere la stanza che fa al caso nostro.- gli rispose Naruto per poi guidarli fuori dalla casa, attraverso il giardino fino ad una piccola costruzione situata sul promontorio che faceva parte della proprietà.

Aprì la porta li fece entrare dentro quello che sembrava un salone da barbiere vecchio stampo ma con tutte le comodità e le attrezzature che l'era moderna offriva, in più la parete che dava sul mare era completamente fatta di vetro in modo tale che, chi fosse stato seduto in una delle due comode poltrone, avrebbe potuto godere della magnifica vista.

- A quanto pare al proprietario precedente piaceva farsi radere mentre osservava il mare- disse Naruto.

- Wow è bellissimo- disse Hidan.

- Senti ma non è che ce lo affitteresti?- disse Kakuzu mentre dava un occhiata in giro, dopo aver affidato il piccolo Alex alle cure dello zio.

- Se ne può parlare, ma voi non eravate venuti a darci una sistemata?- chiese ridendo il biondo.

Così Nagato, Naruto e il piccolo Alex passarono il pomeriggio a farsi coccolare dai due pazzi parrucchieri.

Nel frattempo a casa di Sasuke si era riunita praticamente tutta la band.

- Dai divah sono sicuro che tutto si risolverà presto, devi solo avere pazienza.

Io lo conosco bene, devi solo aspettare che sia pronto a perdonarti.- disse Deidara al cantante, cingendogli le spalle con un braccio.

- E quanto tempo dovrò aspettare? Sono già due settimane che non mi parla, non risponde neanche alle mail di Itachi- gli chiese sconsolato il cantante.

- C'è un motivo ben preciso se non risponde alle mail di quel musone di tuo fratello, che ovviamente non è assolutamente rilevante per la tua situazione.

Non so quando tempo ci vorrà ma sono sicuro che a breve qualcosa si muoverà, dopotutto potresti incontrarlo già stasera al concerto no?- gli rispose il batterista.

- Perchè sembri estremamente sicuro che stasare sarà al concerto dei Valvraid? Dopo tutto mio fratello ci ha invitato solo stamattina, non sono sicuro che lui abbia avuto i biglietti- disse Sasuke al suo migliore amico.

Il biondo rimase leggermente scioccato per una frazione di secondo poi disse:

- Aspetta, mi stai dicendo che tu non sai che … -

Sfortunatamente non riuscì a completare la frase perchè il compagno gli diete una forte gomitata al fianco mozzandogli il respiro.

- Che i Valvraid sono il gruppo preferito in assolto di Naruto?- continuò Sasori con il sorriso sulle labbra, ignorando lo sguardo torvo del fidanzato.

- Ah davvero? Non lo sapevo- intervenne Itachi che avendo sentito il nome dell'amico si era avvicinato per partecipare alla conversazione.

- Oh si ha tutti i loro cd, pensate che al liceo aveva anche una cotta per tuo fratello- gli rispose Deidara ghignando, mentre Sasori scuoteva la testa pensando a quando i due fratelli Uchiha avrebbero scoperto la verità sul cognato.

- Davvero?- gli chiese Sasuke che cominciava a preoccuparsi di avere come rivale il fratello maggiore, dal cui pensiero venne distolto dalla successiva affermazione di Sasori.

- Amore ti devo ricordare che se continui a rivangare episodi della nostra adolescenza e quella testa calda scopre che stai raccontando in giro certe cose, prima ti scuoia vivo e poi ti uccide?- chiese il rosso con un sorriso cinico sulle labbra.

- Si può sapere da che parte stai tu?- gli domandò a sua volta il biondo storcendo la bocca.

- Ovviamente dalla parte di Naruto- rispose Sasori facendo ridere tutti, compreso il compagno.

- Ragazzi mi sa che ora dovremmo andare se vogliamo evitare che si crei scalpore all'entrata. Non vorremmo scatenare l'isteria di massa perchè il grande Sasuke Uchiha è andato a vedere il concerto della band del fratello.- disse ridendo Gaara.

- Ah ah ah molto divertente, però hai ragione. Potremmo passare a prendere qualcosa da mangiare mentre andiamo.- disse il cantante mentre indossava la giacca di pelle.

- Buona idea fratellino. Su, su andiamo, ci aspetta un magnifica serata.- disse Itachi invitando tutti a salire a bordo della sua auto.

Così i cinque si misero in marcia in direzione del “Whiskey a go go”, locale storico del panorama musicale losangelino,dove si sarebbe tenuto il concerto.

Una volta che ebbero parcheggiato sul retro del locale, scesero dall'auto ed si diressero all'entrata del locale,qui una guardia, dopo aver visionato i loro pass li fece accomodare nel backstage.

Un addetto ai lavori li condusse ai loro posti, in un palchetto al margine sinistro del palco, proprio sopra lo spazio vuoto tra esso e la platea, da cui avrebbero potuto godere di un ottima visuale del concerto.

Così mentre aspettavano che giungesse l'ora in cui sarebbe incominciata l'esibizione, i cinque cominciarono a chiedersi, quale sarebbe stata la scaletta, quanto sarebbe durato il concerto o con quale canzone avrebbero aperto la serata.

Nel frattempo Nagato e Naruto sfrecciavano a folle velocità per le strade di Los Angeles, nella speranza di arrivare puntuali.

- E' tutta colpa tua e del tuo stupido essere così apprensivo. Se arriviamo in ritardo Hashirama ci ammazza.- disse il rosso rimproverando il fratello.

- Non esagerare, anche se arriviamo a concerto iniziato non ci saranno problemi tanto siamo nello spazio che di solito è riservato ai fotografi ed entriamo direttamente dal backstage.- gli rispose il chitarrista esaminando con fare curioso la sua nuova barba.

- Lo dici soltanto perchè a te ti adora, non per altro- recriminò il giornalista mentre si districava nel traffico a grande velocità con la sua McLaren 675LT bianca.

- Senti chi parla, sbaglio o quello che si è imbucato al suo primo appuntamento e che si è fatto comprare una moto, eri tu?- gli chiese il biondo alzando il sopracciglio con fare scettico.

- Avevo 10 anni!- gli rispose il rosso scioccato dal fatto che il fratello minore si ricordasse certe cose.

- Se fossi stato in lui ti avrei rimandato a casa di volata, di certo non ti avrei regalato una moto. Vedi sei tu il suo preferito.- controbatté il biondo.

Per tutto il tragitto i due fratelli non fecero altro che discutere su chi dei due fosse il preferito del fratello maggiore.

Quando arrivarono il concerto era già cominciato da una decina di minuti, ma nonostante ciò il vicolo in cui si trovava l'entrata di servizio era pieno di fotografi che non aspettavano altro che l'occasione di fare uno scoop.

Nagato diede gas facendo ruggire l'auto in modo tale da farsi strada tra la massa.

- Dio quando sono fastidiosi i giornalisti- disse Naruto con un ghigno, sicuro del fatto che il fratello si sarebbe infastidito.

- Peccato che questi non siano altro che paparazzi, parassiti del mondo del giornalismo- gli rispose a tono il rosso avanzando lentamente fino ad arrivare al posto auto che gli era stato riservato, accanto ad una Volvo XC60 nera.

Dopo che il giornalista ebbe spento la macchina ed estratto la chiave dal quadrante, si slacciò la cintura e aprì lo sportello, azione che venne imitata subito dal fratello.

Non ebbero neanche il tempo di scendere dal veicolo che vennero subito sommersi da un mare di flash, immediatamente degli addetti ai lavori li scortarono fin dentro al backstage.

Una volta dentro, la prima cosa che i due sentirono, fu la voce del fratello maggiore che si propagava per tutto l'edificio.

Una ragazza che apparteneva alla crew gli si avvicinò e li guidò attraverso un dedalo di corridoi, fino ad arrivare sotto il palco, qui illuminando la strada con una lampadina tascabile e li condusse fino ai loro posti, proprio difronte la postazione del cantante.

Contemporaneamente Sasuke cercava in vano di seguire il concerto.

Il cantante infatti era rimasto stupito e dispiaciuto del fatto che il suo biondo chitarrista non si fosse presentato, sperava solo che non avesse rinunciato a vedere dal vivo la sua band preferita a causa sua.

Così mentre rifletteva su queste cose, guardando verso il basso, si accorse che un membro dello staff stava conducendo due ragazzi nello spazio vuoto tra il palco e la platea piena di ragazzi che cantavano e si muovevano seguendo la musica dei Valvraid.

Il cantante spinto dalla curiosità urlò all'orecchio di Deidara, che si trovava accanto a lui:

- Secondo te chi sono quei due?-

Il biondo seguì la direzione in cui stava indicando il cantante e dopo che ebbe riconosciuto i due nuovi arrivati, disse sorridendo, in un momento in cui la band aveva smesso di suonare:

- Oh finalmente sono arrivati, francamente non ci speravo più-

Il moro non ebbe il tempo di chiedere spiegazioni all'amico, poiché Hashirama, il frontman del gruppo, dopo aver preso il microfono in mano, si avvicino al bordo del palco e disse:

- Oh chi non mure si rivede, vedo che alla fine siete venuti-

Madara, dalla sua postazione, ridendo gli disse:

- Ma lo sai che gli piace fare delle entrate ad effetto, fa parte del loro fascino-

- Tesoro, devo diventare geloso anche dei miei fratellini ora?- chiese il cantante al chitarrista guardandolo male.

- Uhm beh dipende, se ti riferisci allo scricciolo biondo dovresti, lo sai che i ribelli mi sono sempre piaciuti- gli rispose il moro con fare malizioso.

Sasuke e gli altri videro il ragazzo biondo alzare il dito medio in direzione del chitarrista della band, mentre il suo compagno dai capelli rossi scuoteva la testa con fare sconsolato.

- Penso che lo scricciolo abbia risposto anche per me, amore- disse il frontman al compagno, che a sua volta gli rispose:

- Ha proprio preso da te, vorrei capire cosa abbiamo sbagliato con quei due-

- Sai che non lo so, ma mi sa che stiamo divagando un po'. Quindi …. Buona sera Los Angeles!!!- disse Hashirama al pubblico che urlò in risposta.

- Grazie mille per essere venuti stasera, vi garantisco che la serata sarà ricca di sorprese e che vi divertirete un sacco!! Ma bando alle ciance, ditemi qualcuno si sente Ok, ultimamente?- chiese il cantante al pubblico, che in risposta urlò con forza un grande NO.

Il cantante si avvicino ancora al bordo del palco, difronte ai due fratelli e con voce suadente disse:

- Perfetto, perchè sapete I'M NOT OK-

Appena smise di urlare il titolo della canzone, la musica cominciò e il concerto ricominciò.

Nagato e Naruto stavano ancora ridendo per la scenetta che avevano appena fatto il fratello e il cognato, quello si che era un modo per dare adito alle voci che circolavano sui di loro.

- A quando pare sono peggiorati, durante l'ultimo tour!- urlò in un orecchio del biondo il rosso, mentre sistemava un piccolo ciuffo che era sfuggito al codino con cui Kakuzu gli aveva acconciato i capelli.

- Perchè ti aspettavi davvero che fossero diventati un po' più maturi?- gli chiese il chitarrista sorridendo mentre si godeva uno degli assoli di chitarra di Madara che, passando davanti a loro, gli fece la linguaccia.

- Assolutamente no, se fosse successo allora ci sarebbe stato l'Armageddon sulla terra- gli rispose il maggiore, prima di scoppiare a ridere per una delle buffonate che il fratello stava facendo sul palco per infastidire il batterista, che stava lottando con se stesso per non lanciargli contro una delle sue bacchette.

Nel frattempo Sasuke osservava attentamente l'atteggiamento del fratello maggiore, non lo aveva mai visto divertirsi così tanto sul palco.

Infatti di solito era Hashirama quello che si lasciava andare durante uno spettacolo,non il contrario.

Anche Itachi notò la cosa e urlò all'orecchi del più piccolo:

- Non avevo mai visto il musone divertirsi così, forse non vedeva i fratelli di Hashirama da tanto tempo ed è felice che siano qui-

- Già, ma tu sapevi della loro esistenza?- gli chiese questo.

- Effettivamente, non ce li hanno mai menzionati, neanche per sbaglio- gli rispose il manager.

Sasori e Deidara, che avevano sentito la conversazione tra i due fratelli non riuscirono a resistere e scoppiarono a ridere.

- Perchè state ridendo?- gli chiese Gaara curioso.

- Così- rispose il biondo abbracciando il compagno e cominciando a cantare a squarciagola le parole di Nanana, la canzone che stavano suonando in quel momento.

Il povero bassista rosso non poteva sapere che da li a una decina di minuti, la vita di molte persone presenti all'interno della sala, sarebbe cambiata.

Così il concerto andò avanti, fino a quando, giunti quasi alla fine della serata, Hashirama riprese la parola:

- Bene, bene … Siamo ormai giunti quasi al termine di questa magnifica notte insieme-

Una seri di “no”, “ancora” e “bis” si levò dal pubblico.

- Già avete ragione, quando ci si diverte il tempo vola. Ma prima di suonare le ultime canzoni, vorrei dirvi qualcosa.

Tra due settimane, come ben sapete, allo “Staples Center” qui a Los Angeles, si svolgerà il concerto di chiusura del “Killjoys Tour” che è durato ben tre anni.

Ma non finisci qui sapete? Quel giorno non festeggeremo insieme solo il decimo anniversario del nostro primo Cd ma … -

Il cantante prese un grosso respiro poi si voltò verso Madara, che lo guardava con sguardo confuso non capendo cosa stesse succedendo, e gli si avvicinò, gli prese la mano e mentre la stringeva, riprese a parlare:

- … Ma soprattutto, festeggeremo i 10 lunghi anni che io ho passato serenamente con la mia anima gemella, col mio unico amore, facendo quello che ci riesce meglio. Amarci l'un l'altro e fare musica.-

Il ragazzo venne interrotto dalle urla di gioia delle centinaia di fan li riuniti che non facevano altro che gridare “evviva”, “finalmente”, “alleluia”,“lo sapevamo già” o frasi del genere.

Madara, che ovviamente non sapeva niente di quella dichiarazione che il compagno aveva appena fatto, aveva gli occhi lucidi per la commozione e senza trattenersi oltre lo baciò con passione fregandosene del fatto che l'indomani qualsiasi programma della televisione avrebbe parlato di loro.

Dopo che si furono allontanati e gli applausi scroscianti si furono spenti, il chitarrista prese il microfono dalle mani del compagno e cominciò a parlare.

- E dopo questo attacco di diabete improvviso- disse il moro, causando l'ilarità generale- torniamo al discorso originario.

Dato che vogliamo farvi un regalo, ma soprattutto farci un regalo, abbiamo deciso che ad aprire il concerto saranno dei grandi talenti.

Il primo ad esibirsi quel giorno, sarà un cantante davvero di talento.

È da poco entrato nel mondo della musica a livello nazionale, ma posso assicurarvi che canta da quando è nato e lo so bene, perchè sapete lui è il mio piccolo, pestifero fratellino.-

Concluso il discorso un faro illuminò una parte della tribuna dove si trovavano Sasuke e gli altri,in quel momento Naruto si diede mentalmente dell'idiota per non aver capito il legame che legava il cognato al cantante.

Lo schermo a fianco del palco rimandava l'immagine di un Sasuke stupito da quell'annuncio, che si guardava intorno per capire cosa stesse succedendo.

Il biondo chitarrista vedendo l'immagine dell'ex amante, fu assalito da sentimenti contrastanti e non riuscendo a resistere al panico che lo stava assalendo, decise che era meglio scappare finché era in tempo.

Hashirama, che stava osservando entrambi i fratelli che stavano entrando nel tunnel del panico per motivi diversi, decise di accelerare i tempi e dopo aver agguantato un microfono, cominciò a parlare.

- Ebbene si Sasuke Uchiha e la sua band saranno i primi ad aprire il concerto, ma sapete non saranno mica gli unici- disse Hashirama mentre si muoveva sul palco seguendo i due giovani che si immobilizzarono immediatamente capendo cosa stava succedendo e guardandolo con occhi imploranti.

- Ci sarà anche un altro gruppo che si esibirà quella sera e vi assicuro che è un occasione più unica che rara.

Sono un gruppo di New York, che non ha suonato per molto ma che si è esibito davanti a 200.000 persone.

Sapete sono molto orgoglioso di loro, perchè li ho visti crescere nella vita e nella musica, attraverso molto avversità.

Ma io sono un po' di parte perchè il frontman e il chitarrista di questa band, sono i mie fratellini.

La band si chiama “The Shoot” !!-

Improvvisamente un altro faro illuminò Naruto e Nagato e una telecamera proiettò la loro immagine sull'altro schermo a fianco del palco e questa volta furono Sasuke ed Itachi a rimanere senza fiato, mentre Deidara scuoteva la testa ripetendo come un mantra “ Non è possibile, sto sognando. Non può aver incastrato anche me in questa storia”.

I due fratelli Uzumaki stavano guardando stupiti il fratello maggiore non capendo quale fosse il suo piano, ma ben presto si resero conto che quello era solo l'inizio.

- Su ragazzi salite sul palco, fatevi vedere bene dal pubblico- disse Madara costringendoli a raggiungerlo.

Una volta che i due ragazzi lo ebbero affiancato, dal pubblico si levarono dei fischi di apprezzamento e delle urla di incitamento.

Sasuke, dopo essersi ripreso dallo shock di saper che il suo ex era stato a pochi metri da lui per tutta la serata e che per giunta era il fratello di suo cognato, si mise ad osservare il cambio di look del biondo.

Infatti ora Naruto sfoggiava un nuovo taglio, con i lati della testa rasati e un gran ciuffo ad incorniciargli il viso insieme a una barba ben curata che gli definiva la mandibola, dandogli, insieme agli occhi azzurri esaltati dalla matita nera, un aria da bello e dannato estremamente sexy.

A completare il tutto ci pensava un abbigliamento che il moro non aveva mai visto addosso al biondo, infatti questo indossava dei jeans neri strappati e molto aderenti che fasciavano alla perfezione le sue gambe snelle e toniche.

Sopra una camicia senza maniche, anch'essa nera che esaltava la sua muscolatura e i tatuaggi che gli adornavano le braccia, a dare un tocco di colore ci pensava la cravatta rossa lasciata con il nodo lento e gli innumerevoli orecchini e anelli con teschi che indossava.

Se Sasuke aveva esaminato ogni centimetro del corpo del biondo chitarrista, Itachi, dimenticandosi completamente del fatto che il fidanzato fosse accanto a lui, cominciò ad osservare con occhio clinico il corpo del suo ex.

Il ragazzo notò come la semplicità dei jeans neri attillati e della camici di lino aderente, mettessero in risalto il fisico scultoreo del rosso e come la pelle candida del ragazzo fosse messa in evidenza dai numerosi tatuaggi che si intravedevano attraverso il tessuto.

Ma quello che lo sorprese di più fu il modo in cui aveva raccolto i magnifici capelli rossi in un codino tenuto fermo da quelle che sembravano due bacchette nere giapponesi, con dei simboli incisi sopra.

Il moro si rese conto che quello che lo stava attraendo più di tutto, era quell'aura da poeta maledetto che circondava l'altro, un aura di malinconia e paura, rabbia e terrore, come se il giornalista stesse custodendo dentro il suo animo il più grande dei segreti e il più prezioso dei tesori.

Entrambi i fratelli Uchiha vennero riportati alla realtà dalla voce di Hashirama che diceva:

- Allora questi due non sono dei bei bocconcini?-

Subito la folla cominciò ad urlare eccitata, felice della piega che aveva preso il concerto.

- Concordo pienamente con voi, e volete sapere una cosa?- chiese Madara al pubblico mentre si spostava tra Nagato e Naruto che lo guardarono in modo torvo prima di scoppiare a ridere scuotendo la testa.

- Sono entrambi single e sulla piazza. Eh già non ci crederete ma il rosso è un inguaribile romantico che ha rinunciato alla sua anima gemella per proteggerlo dal dolore che stare con lui comportava.- disse Hashirama indicando il rosso che lo stava fulminando con gli occhi, per fargli capire che doveva tapparsi la bocca, ma che venne ignorata prontamente.

- L'altro- continuò Madara – si è appena lasciato col suo ragazzo che gli ha spezzato il cuore … Chi vuole consolarlo?-

Praticamente tutte le mani del pubblico si alzarono contemporaneamente e molte persone cominciarono ad urlare, “Io, Io”.

- Oh ma quanti volontari, bene i ragazzi che sono interessati possono lasciare i loro recapiti social al personale di sala all'uscita- disse Hashirama con il sorriso sulle labbra mentre evita gli oggetti di scena che gli stavano lanciando addosso i due fratelli minori.

Nel frattempo i rimanenti membri della band ridevano come i pazzi godendosi la scena, mentre Sasuke in tribuna, veniva improvvisamente circondato da un aura omicida pronto ad uccidere chiunque avesse osato fare delle avance a Naruto.

Gaara si girò verso il fidanzato sicuro di trovare un ghigno strafottente sulle sue labbra, ma quello che vide fu qualcosa che non aveva mai visto prima d'ora nel ragazzo.

Infatti negli occhi del moro si poteva benissimo distinguere una scintilla oscura, come un istinto animale, era sicuro che in quel momento il manager avrebbe potuto uccidere qualcuno, ma quello che non capiva era la causa di quel sentimento, cosa lo aveva provocato.

Nel frattempo sul palco i tre fratelli si erano dati una calmata e Hashirama disse al pubblico:

- Chi li vuole sentire suonare?-

Ovviamente tutta la platea urlò felice e dopo che il biondo afferrò un basso e il rosso un microfono, le prime note di “Planetary(GO)” cominciarono a risuonare nell'aria.

Subito l'attenzione di tutti venne attirata dai due ospiti speciali, Naruto si muoveva libero sul palco e interagiva con i membri dei Valvraid come se fosse un loro compagno da sempre, mentre la voce di Nagato attirava tutti verso di se come se fosse il canto di una sirena, sposandosi alla perfezione con la voce graffiata ma potente del fratello.

Alla fine il pubblico volle che anche le rimanenti cinque canzoni della scaletta, “SING” “Kidds from yesterday” “ The Light Behind Your Eyes” “The World Is Ungly” e “The only Hope For Me Is You”, fossero eseguite in questa strana formula.

Nagato, per la prima volta dopo molti anni, si lasciò andare e mise dentro le canzoni che il fratello e il cognato avevano scritto, tutto se stesso, soprattutto nelle ultime tre, che erano state composte in un periodo molto difficile della loro storia e che in quel momento spiegavano alla perfezione quello che sentiva.

Cantò pensando solo a una persona che in quel momento era così vicina ma allo stesso tempo così lontana, quasi irraggiungibile.

Anche il biondo chitarrista suonò come se non ci fosse un domani, senza pensare a nient'altro se non il presente, non voleva pensare al dolore,al vuoto che provava dentro.

Entrambi i fratelli Uchiha avvertirono i sentimenti che quei due stavano mettendo nella musica e mentre uno decideva che avrebbe riconquistato a tutti i costi il biondo chitarrista, l'altro si chiedeva perchè in quel momento quella strana tristezza gli stava attanagliando il cuore, perchè stava soffrendo e voleva consolare qualcuno che gli aveva spezzato il cuore e lo aveva fatto soffrire come un cane.

Nella tribuna in cui si trovavano i cinque musicisti, nonostante tutto intorno si respirasse solo aria di gioia, li vi era un atmosfera tesa, infatti Gaara non capiva cosa fosse preso improvvisamente al fidanzato, Itachi si era chiuso in se stesso combattendo una battaglia interiore, Sasuke osservava con aria decisa ogni movimento del biondo e Sasori e Deidara assistevano inermi alla distruzione delle anime di quei tre, sperando che presto ogni cosa sarebbe tornata al proprio posto.

Quando anche l'ultima canzone si concluse i Valvraid più Nagato e Naruto salutarono il pubblico in visibilio e si diressero nel backstage.

Quando arrivarono, non poterono credere ai loro occhi, perchè …



Eccoci qua ^__^ 
Innanzitutto auguri di buon natale a tutti, spero che questo piccolo regalo vi faccia piacere XD
Questo particolare capitolo mi ha fatto vedere le pene dell'inferno  (-.-"")
Diciamo soltanto che la mia povera beta ha dovuto sopportare le mie paranoie, grazie mille Psyche07 per avermi sopportato ^^
Detto ciò non vedo l'ora di sapere se c'è ancora qualcuno che seguei questi piccolo sclero e cosa ne pensate, ricordate che una recensione salva la vita ad un'autrice u.u
Di nuovo auguri e buone feste ^__^  

 

 

 

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Capitolo 14
*** AVVISO !! ***


Ciao a tutti ^^ 
Scusate se purtroppo non  pubblico regolarmente e mi dispiace ancora di più darvi questa notizia.
Come avrete capito non sono affatto regolare con la pubblicazione dei capitoli,sfortunatamente la situazione peggiorerà a causa degli impegni universitari, sono davvero dispiaciuta =(
Per questo motivo ho deciso di mettere in pausa per un po' la storia, non solo perchè non ho il tempo di pubblicare nuovi capitoli ma soprattutto perchè voglio revisionare tutta la storia.
Mi dispiace davvero tanto e spero di ripubblicare il prima possibile =) 
Detto ciò, a presto ^^

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