Vita liceale.

di bowerseyes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** "Piacere, sono Madison." ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo.

E' venerdi, sono le 19:24 ed io sto correndo per non perdere il bus.
Corro senza neanche aprire l'ombrello, mi sto inzuppando.
Arrivo alla fermata, guardo a sinistra,dove dovrebbe svoltare il bus; non c'è.
Guardo a destra....eccolo, in fondo alla strada, al semaforo.L'ho perso.
Imprecando torno sul marciapiede, apro l'ombrello e cammino in direzione casa.
'Perfetto, Mad, volevi la febbre per saltare la verifica di lunedì,no?Tranquilla che, il tempo di arrivare a casa, così fradicia, te la prendi.' ,penso.
Ma io la febbre non la voglio davvero.
La verifica può andare anche malissimo, come ogni verifica di matematica, ma io voglio andare a scuola; io voglio vedere Giacomo.
Quel ragazzo che non ha nulla di particolare, impopolare, molto misterioso.
Quello che nessuno conosce.
Quello che ho notato solo io, quando mi hanno divisa nella sua classe.
Quello che non si vede nei corridoi, ma sono al cambio d'ora, quando cambiamo aula.
Quello che è padrone di ogni mio sguardo, perché, qualunque movimento faccia, io lo seguo con gli occhi, attenta a non farmi notare.
Presa dai miei pensieri attraverso la strada, una macchina mi suona, sobbalzo e per un attimo non mi si ferma il cuore.
Io e l'autista ci scambiamo quattro parole non molto gentili, poi torniamo entrambi ai nostri pensieri, 'salutandoci' con qualche gesto poco cordiale.

Sono arrivata a casa, mamma mi chiede com'è andata, annuisco mugugnando qualcosa e non chiede altro vedendomi completamente bagnata e con un diavolo per capello.
Mi tolgo i vestiti, lascio tutto in bagno dal calorifero ed avvolgo i capelli in un asciugamano.
 Ma' , è pronto? ,chiedo alzando la voce per farmi sentire mentre mi metto qualcosa di asciutto.
Si, apparecchi?,risponde.
Io?Non può farlo Sofia?Dai, sono appena tornata.,ribatto.
Non c'è, è con Giò.
Giusto, mia sorella ora ha vita sociale ed un ragazzo.
Non mi dispiace per lei, anzi.
Ma ormai fa ciò che vuole, torna a casa per dormire ed ogni tanto per mangiare.
E' strano avere una sorella ma comportarsi d figlia unica.
Il telefono vibra, è la Giuls, la mia migliore amica.
Lei abita a più di 700 km da me, non ci siamo mai incontrate..
Ma non conta, la nostra è un'amicizia forte.
Un'amicizia vera.
Ci diamo forza a vicenda per vivere le nostre vite imperfette.
Le rispondo, metto il telefono in carica e vado ad apparecchiare.

Guardo l'ora dal telefono, 22:33.
Penso di essere l'unica ragazza che sta a casa il venerdì e sabato sera.
L'unica ragazza a non avere vestiti e tacchi nel guardaroba.
L'unica a portare una taglia maggiore della 38.
L'unica a pesare più di 50 chili.
L'unica in molte cose.
Ma non per questo sono speciale.
Io non sono speciale, non ho nulla di diverso in positivo, penso.
Penso anche che nessun ragazzo vorrebbe una 'tipa' che preferisce stare a casa insieme il sabato sera, anzi che uscire a 'sballarsi' in giro.
Nessuno vorrebbe una ragazza che non si trucca, nessuno vorrebbe una ragazza che odia il rap ed ascolta anche canzoni di trent'anni fa e cantanti italiani.
Come nessuno vorrebbe una ragazza che divora libri, o, tanto meno, una ragazza che non la da al primo che passa e/o che non l'ha mai fatto.
Nessuno vorrebbe me. Penso.
Ma, forse, Giacomo si.
Giacomo è diverso.
Lui è un po' nerd.
E' timido ed impacciato.
Non usa i pantaloni sotto il culo o con il risvoltino.
Ha un fascino tutto suo.
Ed è pure simpatico, lo vedo spesso ridere con i compagni.
Così mi ritrovo stesa sul letto, a pensare, riflettere.
Rifletto su Giacomo.
Su quel ragazzo di cui son cotta, ma di cui non conosco niente.
Tutto quello che so, sono impressioni che mi da.
Io, realmente, non lo conosco.
Non so neanche se il suo vero nome sia Giacomo.
Allungo una mano sul comodino, prendo il telefono e scrivo alla Ludo.
'Lunedì voglio conoscere Giacomo.Si, gli parlerò.'
Premo 'Invia', riposo il telefono e chiudo gli occhi, prendendo lentamente sonno, con in testa sempre lui; Giacomo.



 
Spazio Autrice.

Questa storia è ispirata alla mia.
Questo sarà come il racconto di ciò che mi è successo e che mi sta accadendo.
Se piacerà a qualcuno andrà avanti:)

ASPETTO RECENSIONI. :)

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Capitolo 2
*** "Piacere, sono Madison." ***


È lunedì mattina, la sveglia è suonata tardi, sono le 06.30 e tra cinque minuti avrei il pullman.
Devo correre, non voglio arrivare tardi ne perdere la giornata, sennò come vedo Giacomo?

Le ragazze mi hanno aspettata mentre scendevo a piedi; io arrivo in tempo per prendere il secondo pullman della mattinata.
Pieno, come sempre.
Guardo il cielo dal finestrino, quasi costretta dalla gente che mi ci schiaccia contro, ed una persona mi salta subito agl'occhi: Alex, il mio ex. Unico ex di tutta la mia "avventurosa" vita.
Cerco di ignorarlo con tutto il mio impegno, ma la gente mi costringe nuovamente a guardare un punto preciso, lui.
Ammetto che il cielo, anche se pieno di smog e minacciante di 'pioggia tossica' , era meglio.
Lui ricambia lo sguardo, ma nessun dei due apre bocca. Cosa che non si risparmiano le mie amiche: Marta e Giulia.
"Oh, Mad.. Ma non è lui..." parla Marta cercando di tenere un profilo basso.
"...Non è Alex?" conclude Giulia senza la preoccupazione della bionda, quasi urlandolo nell'orecchio del ragazzo.
Mi sforzo a voltarmi e le fulmino con lo sguardo, mantenendo il silenzio.

Scese alla fermata del 18 guardiamo il cartellone luminoso, stranamente funzionante, mentre confermo i sospetti delle ragazze.
Rispondo alle solite domande di ruotine quando si parla di ex mentre ci dirigiamo al capolinea e sospiro sedendomi dal finestrino nei posti da quattro.

Siamo a metà strada, ancora una ventina di minuti di pullman e vedrò Giacomo.
Indossiamo tutte e tre le cuffie e per il resto della strada ci scambiamo solo qualche sguardo d'intesa, commentando così alcune cose buffe attorno a noi.
come la gonna troppo attillata con stampe di una signora, la faccia somigliante ad un personaggio dei cartoon di un signore bassino..

Con qualche gomitata ci facciamo largo e riusciamo a scendere dal bus.
Ridiamo ricordando qualche evento comico del passato e mi guardo prima attorno e poi verso il vicolo da cui lui passa sempre.
Guardo l'ora e poi di nuovo il vicolo, mentre aspetto che il semaforo diventi verde.
Appena scatta Marta mi prende per un braccio e mi tira con se.
"Lo hai visto?" mi chiede sorridendo divertita.
Tacquo ed arrossisco lievemente, è davvero così evidente? Come lo ha capito? Io non lo avevo detto ancora ne a lei n'è alla Giulia.
Mi guarda invitandomi a rispondere e scuoto il capo, negando.
"Quando ti deciderai a presentarcelo?" mi chiede sorridendo divertita.
"Come faccio a presentarvelo se nemmeno io lo conosco?" Avrei voluto dire, ma mi limitai ad un "Presto, credo."

Salite le lunghe scale e la salita passo per il tunnel che porta al giardino della scuola e mi riguardo attorno, adocchiando soprattutto il gruppo di ragazzi della sua classe.
M'incupisco non vedendolo ed abbasso il capo, camminando verso il mio gruppo.
La tristezza svanisce subito, sentendo una voce, la sua voce, dietro di me.
"Scusa" ..sento un lieve colpo ma rimango ferma.
È la sua voce, ma non può rivolgersi davvero a me.
"...permesso?" Chiede con una punta d'irritazione di nuovo la stessa voce. La sua.
Mi costringo a voltarmi e deglutisco a vuoto, annuisco e lo lascio passare.
Perché non parlo? Perché ho un nodo così forte alla gola?
Ricordo il messaggio scritto alla Ludo venerdì sera e mi faccio coraggio, parlo.
"Piacere, Madison." Dico con voce insicura allungando il collo per guardarlo, essendosi già allontanato.
Si volta, con un espressione leggermente confusa e si indica, chiedendomi indirettamente se stessi parlando con lui.
Non ripeto, riabbasso il capo e torno sui miei passi, nascondendo quasi alla perfezione tutta la tensione e l'esaltazione, quando mi sento richiamare.


Spazio autrice:

Ooooddio, ciao a tutti!
Da quanto, wow.
È davvero tanto che non pubblico ed ho lasciato tutte le storie sospese.
Beh, ecco un nuovo capitolo.
Continuerò presto, entro la fine dell'estate finirò la storia, perché sennò la lascerei in sospeso di nuovo per la scuola.
Quuuuindi, si, i fatti ed i personaggi sono presi dalla mia esperienza, quindi non cambierò niente.
Commentate e fatemi sapere.
Baci meraviglie.

P.s: SCUSATE IL FONT E TUTTO IL RESTO, MA STO DA IPAD, CORREGGO TUTTO LUNEDÌ DAL PC.
presto partirò per la vacanza, ma mi farò sentire.


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